Camila&Benja |
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| Capitolo 2 Mia. Sono entrata in tutti i negozi della città ed ora ho tantissime buste e pacchetti tutti ammassati che non mi permettono una buona visuale ma che almeno mi nascondono il visoche potrebbe essere riconosciuto. Mentre cammino assorta dai miei pensieri mi sento travolta da qualcosa, o meglio qualcuno, che mi butta per terra. Grido dal dolore e dal dispiacere per tutte le buste che si sono rovesciat e a terra. Ora gliela faccio vedere io a quel cretino.
X. Scusa, principessa. Non l' ho fatto apposta.
Rimango all' ibita. Mi avrà riconosciuta. Noooo...non credo. Mi porge la mano. Non posso essere arrabbiata con lui è così dolce e carino. Ha i capelli castani arruffati e gli occhi nocciola bellissimi *.*
Mia. Non ti preoccupare. Mi dispiace per i miei vestiti nuovi però... X. Ti aiuto a raccoglierli. Io sono Manuel e tu sei... Mia. Mi chiamo Mia. Grazie. Manu. Bhe non ti preoccupare per i vestiti... Mia. Ma si sono rovinati tutti... Manu. Tu saresti bellissima anche con degli stracci. Mia. *_____* Manu. Ti va un gelato? Mia. Mi dispiace ma ho un appuntamento in discoteca con una mia amica. Manu. Vengo anch' io. Vedo solo mandare un messaggio a un mio amico....ok Mia. Ok, andiamo.
Intanto Marizza...
Marizza. Lasciatemi cretini!
Tiro un calcio nelle parti basse a quello che mi stava baciando e lui mi tira uno schiaffo. Grido dal dolore.
X. Lasciatela! Mi giro nella direzzione della voce e vedo un ragazzo all' incirca della mia età, biondo, con gli occhi azzurrissimi e profondi, alto...insomma, un angelo!
Delinquente 1. Che vuoi Bustamante? Delinquente 2. Che credi di fare, marmocchio. Pablo. Lasciatela o vene pentirete Delinquente 2. E che ci fa...
Non riesce ha finire la frase che Bustamante gli sferra un bel gancio destro in faccia.
Bust. Questo era per avermi chiamato marmocchio. Se non lascerete la ragazza di voi se ne occuperà mio padre. Delinquente 1. Per questa volta ti lasciamo stare ma non potrai sempre cavartela così!
I due tipi se ne vanno e io rimango con lui.
Mar. Tutto qua? Pab. Che ti aspettavi? Mar. Che centra tuo padre? Pab. Tu non sei di qui vero? Mar. No Pab. Mio padre è il sindaco. Non gli conviene mettersi contro di me. Mar. E tirargli un pugno, no? Pab. Stai scherzando? Mi avrebbero massacrato. E poi tu nemmeno un grazie? Mar. Quando vedo tuo padre lo ringrazio. Pab. Spiritosa...e poi tu vai sempre in giro per questi vicoli pericolosi? Mar. Solo quando so che posso incontrare quei due simpatici tipi. E poi potrei farti la stessa domanda. Pab. Questa è una scorciatoglia per la discoteca. Mar. È percaso questa * mostra il cellulare Pab. Si Mar. Finalmente...posso venire con te? Pab. Vabbene. Io sono Pablo. Mar. Io mi chiamo Marizza ma puoi chiamarmi Mar se preferisci. Pab. Ok. Il tuo viso mi è familiare... Mar. Comunque, per la cronaca, ce l' avrei fatta anche da sola. Pab. Si, certo Mar. Wow. È-è quella la discoteca? Pab. Non dirmi che non ci sei mai stata Mar. Veramente no Pab. Allora spero mi concederai l' onore del primo ballo* con un inchino Mar. Vabbene, idiota
Appena entro la discoteca mi sembra stupenda. Così....diversa! Così buia e allo stesso tempo colorata, misteriosa ma divertente....così caotica! Vedo un gruppo di barbie sgalettate girare intorno a Pablo. Gli prendo la mano e lo trascino in pista. Ci scateniamo fino a quando cado addosso a una coppia che ballava.
Manu. Pablo! Mia. Mar! Pablo. Manu! Mar. Mia! Pablo. Ho capito! Voi siete.... Continua...
Che cosa ha scoperto Pablo? Che c' è tra lui e Marizza? E tra Mia e Manuel?
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