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El Privilegio De Amar, New ff !! *-*

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RoxanaBenja
view post Posted on 10/9/2016, 21:07 by: RoxanaBenja

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Marizza y Pablo house
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Ok non so se è davvero il tuo compleanno Noemi , ma nel caso lo sia spero che ti faccia felice un bel capitolooo *---* Kiss kiss! Ti voglio tanto beneee!

BUONA LETTURA A TUTTIII!

CAP 8

Mia

Prendo un respiro profondo preferendo non infierire nella sua vita se non voglio che Marizza si alzi e, prendendo le sue cose, sparisca nuovamente .
Mia: Parlavamo di cose in generale.
Creo uno dei miei miglior sorrisi facendo traballare tutta la tensione che governava attorno a noi invitandola poi a sedersi tra me e Marizza per dissetarci e rinfrescarci con l’acqua portata da Manuel che prende posto in un altro divano.
Mia: Mamma mia che caldo!
Con grazia mi poggio al divano tamponando la mia fronte ,imperlata da poche gocce di sudore , con un fazzoletto di stoffa.
Manu: Allora Marizza , cosa mi dici? E’ passato così tanto tempo che non so da dove iniziare con le domande.
Mia: E’ stata da suo padre tutto questi anni. Comico no? E noi che ci spompavamo a cercarla per tutto il paese.
Scuoto il viso continuando a tener un sorriso sulle labbra , ma dentro mi sento così tanto male.
Per tutti questi anni l’abbiamo cercata con foga, e lei cosa faceva? Si divertiva a nascondersi .
Tutto questo mistero nasconde una cosa davvero grave , che non vuole far sapere minimante a nessuno.
Un segreto è sepolto sotto quel corpo da adulta e giuro che lo scaverò per ritrovare quel cuore da adolescente , quel cuore che batteva ancora per qualcuno . Ora invece ho un pezzo di marmo , cui cuore scommetto che batte solo per abitudine . Scoprirò cosa vuol tenere all’oscuro di tutti , compreso questa ragazza che ha occhi solo per lei. Più la osservo di profilo più mi sembra familiare. I suoi tratti non sono nuovi alla mia vista , tantomeno i suoi modi di fare. I tre continuano a parlare ma le loro voci arrivano al mio orecchio come un ronzio . Talmente che ero avvolta dai pensieri ho perso il filo del ragionamento e ora mi tocco sforzare un sorriso fingendo di esser stata presente con la testa in tutta la loro conversazione.
Marz: Sono tornata solo perché Abby vuole frequentare il collegio. Spero che dopo aver visto in che posto ha deciso di trascorrere il resto della sua adolescenza gli passi la voglia e corra tra le mie braccia il più presto possibile.
Vedo Manuel ridere , fissando la sua espressione felice . Gli è mancata un sacco la sua cara amica ribelle.
Sin dal tempo del collegio erano due anime inseparabili . Erano sempre insieme e partecipavano ad ogni scherzo e ad ogni ribellione. Insieme mi hanno dato del filo da torcere e accanto a Pablo tutte e 4 abbiamo trascorso i momenti d’amicizia più intensi della mia vita. Non lo vedevo radiare quella luce dal giorno in cui il nostro primo e unico figlio Jared ha detto per la prima volta “mamma e papà” insieme ai suoi primi passi.
Ritrovarla è stata la cosa più bella accaduta in questi anni . Il suo ritorno è stato come un fulmine al ciel sereno , ha dissolto la nostra vita abitudinaria e ha riportato nel nostro cuore la felicità persa 15 anni fa.
Manu: E come mai non ti sei mai trovata bene?
Pone la domanda ad Abby che nel corso dei minuti si è fatta partecipe della conversazione.
Abby: Bhè gli altri studenti non facevano altro che rendermi la vita impossibile. Purtroppo ho un carattere molto irascibile e per un non nulla me la prendo avventandomi sopra le persone.
Io e Manuel scoppiamo in una fragorosa risata pensando sicuramente alla stessa cosa .
Mia: Bhè sei uguale a Marizza allora!
Manu: Esattamente!
Per tutta la conversazione Marizza mi è sembrata molto tesa . Di cosa ha paura? Che Abby possa dire qualcosa di sbagliato? O io che possa raccontare qualcosa del suo passato?
Manu: *fissando l’orologio* Si è fatto tardino eh.
Alzo il capo scontrando l’ora notando che il sole è tramontato da un bel po’ di tempo .
Mia: Si è persino fatta sera. Bhè Manuel che ne dici accompagni tu loro due nelle rispettive stanze degli ospiti? Così io preparo qualcosa da sgranocchiare per cena.
Alzandomi dal divano sgranchisco le mie gambe leggermente sdolenzite dalla posizione che ho assunto poc’anzi vedendo tutti gli altri abbandonare il posto divano.
Manu: Si Amore mio.
Si avvicina e dolcemente posizione le sue labbra sulle mie. Socchiudo gli occhi godendomi questi secondi di puro amore accarezzandole leggermente , contenendomi dato che sono davanti ad altre persone.
Mia: Ti amo.
Sorrido dolcemente a pochi centimetri dal suo viso sentendo poi la voce acida di Marizza rovinare l’atmosfera romantica.
Marz: Si si davvero sdolcinato da parte vostra.
Manuel ride come ai vecchi tempi allontanandosi lentamente da me.
Mia: Siamo una coppia di sposi che si ama , qualche problema acidona ?*trattenendo le risate*
Lei alza le mani in segno di innocenza ritrovando nei suoi occhi quel pizzico di divertimento che nasce nell’infastidirmi o a prender in giro per qualunque cosa che faccia.
Marz: Manuel Manuel caro. Non avresti preferito passare quei anni di matrimonio in carcere?
Pone la sua mano sulla spalla di Manuel infondendogli coraggio mentre lui la prende a ridere.
Marz: Sai che hai fatto il peggior errore della tua vita a sposarti una decerebrata del genere?
Manu: Lo so , lo so Marizza.*ridendo con gusto*
Mia:*inarcando il sopracciglio* Complimenti eh. Sappi che hai tua moglie dinanzi. Per amore ho dovuto anche sudare freddo e rovinare la mia capigliatura appena fatta dal parrucchiere per metter al mondo tuo figlio. *incrociando le braccia al petto*
Marz.*ridendo* Ah questa storia la voglio assolutamente sapere!
Manu: *ridendo* Si ma dopo aver predisposto le stanze. Su ragazze seguitemi! Tu..*guardandomi*..cerca di far ragionare quel pazzo di tuo figlio e accertati che nel letto non ci siamo cuscini e che stia in stanza .
Abby: Che fa? Fugge come un idiota?
Senza un minimo di contegno offende Jared , ma nonostante ciò è inevitabile non ridere.
Marz: Abby lo so che non ti sta molto simpatico , cerca almeno di non offenderlo davanti ai suoi genitori.
Mia:*ridendo* Tranquilla.. Bhè Abby devi sapere che qualche volta ha fatto le sue bravate e ci è fuggito un paio di serate , tornando a casa dopo l’alba sebbene era in punizione. Non so più come devo fare con lui.
Abby: *sottovoce* Ribelle il ragazzo eh.
Mia: Tale padre tale figlio.*volgendo un finto sorriso a Manuel*
Manu: *sorridendo nervosamente* Ora andiamo. Dove stanno le vostre valigie?
Marizza , Abby e Manuel si recano al piano superiore mostrandogli le rispettive stanze e dato che la casa offre un bel po’ di spazio non è sorto nessun problema dargli due stanze , senza il bisogno di condividerla compreso il letto. Busso leggermente alla stanza di Jared , sentendo man mano il volume della musica abbassarsi , e come ogni volta permette l’ingresso solo a me.
Jared: Per caso tu vuoi proibirmi di cenare questa sera?
Sospiro chiudendomi alle spalle la porta , poggiandomi al legno sfregiato da lui stesso quando è nervoso.
Mia: Jared amore mio , sai che papà è irascibile quando gli manchi di rispetto.
Jared: Ma giusta combinazione mi mette in punizione sempre quando devo uscire! Mamma passo la vita in un collegio e quando ho l’opportunità di spassarmela lui mi costringe e stare chiuso in questa 4 mura!
Gesticola adirato dal comportamento del padre continuando a fare avanti e dietro.
Jared: Sai che ho dovuto dar buca a delle ragazze?
Mia: Perché non vedi la parte positiva della cosa. Hai l’opportunità di chiacchierare con quella ragazza, Abby.
Jared: Io con quell’Abigail *con tono sprezzante* non ci parlo ne tanto meno voglio allacciare rapporti. Ti avviso che è una pazza violenta. Poteva farmi male oggi con quella ginocchiata!
Si butta a peso morto sul letto mettendosi le mani tra i capelli .
Jared: Tutto questo via e vai quando durerà?
Mia: Spero per molto.
Sorrido poggiando il mio fianco sinistro alla parete rivestita da poster di gruppi musicali rock e diverse foto di amici fissate con dei punteruoli colorati , sparse anche per il resto della stanza.
Jared: Quella donna è una vostra vecchia amica quindi?
Mi avvicino sedendomi al suo fianco accarezzandogli il ginocchio destro.
Mia: Si amore mio. Io e tuo padre la conosciamo da quando avevamo 15 anni . Abbiamo frequentato il 3° , 4° e 5° anno . Non sai quanto ce la siamo passati insieme.
Accenno un sorriso nostalgico mentre Jared si mette a sedere ritrovandomelo faccia a faccia.
Jared: Qualcosa mi dice che sia scomparsa dalla vostra vita improvvisamente. Sei troppo persa nei ricordi , giusto?
Annuisco col viso lentamente procedendo col racconto.
Mia: Non so per qual motivo scomparse senza dir nulla , ma ora che abbiamo ritrovato la nostra vecchia amica abbiamo tutta l’intenzione di rispondere alle mille domande formulate nella testa da sin troppo tempo. Desidero più di qualunque altra cosa che lei rimanga qui con noi , mi è mancata un mondo e il sol pensiero che non ho condiviso la gioia del giorno del matrimonio e quello della tua nascita con lei..mi rende estremamente triste. Scommetto che mi avrebbe preso in giro anche il sala parto.*accennando una risata*
Jared: Fammi indovinare ! La vostra amicizia consiste nel prendervi per i fondelli a vicenda e scannarvi per un non nulla?*inarcando il sopracciglio*
Mia: Esatto. *sorridendo*
Jared: Ah perfetto. Non solo dovrò passare del tempo con una pazza squinternata , mi tocca anche subire le vostre continue battutine sarcastiche. Che bel fine estate mi aspetta!
Mia: Vedrai che ti saranno entrambe simpatiche.
Jared: E l’altra invece? Abigail la conosci?
Mia: N-no..So soltanto che una sua parente ma anche su questo devo indagare.
Jared:*accennando una risata* Da quando ti metti a giocare all’investigatore?
Mia: Oh da sempre.*ridendo* Tu non sai quel che sono in grado di fare pur di raggiungere il mio scopo.
Jared: Bha..*ridendo* Mi arrendo allora.
Mia: Allora..mi prometti che ti comporterai da civile e soprattutto da bravo ragazzo?
Jared: In fase di crescita , sono i miei ormoni che sballano il mio umore. Non è colpa mia.
Mia:*spingendolo leggermente* Non raccontare fesserie a tua madre. Ammettilo che ti brucia aver fatto fiacco con quella ragazza .
Rido maliziosamente vedendo il suo viso diventare paonazzo per l’imbarazzo.
Jared: Ma smettila!*alzandosi* Mi danno ai nervi quelle ragazzacce .
Mia: Si..certo.*ridendo* Ti ho fatto Jared , ti conosco come il palmo della mia mano.
Jared: Sentimi sai che sono attratto solamente dal fisico! Non ho mai avuto relazione serie ne tantomeno adesso me ne vado appresso ad una tipa violenta con quella! Non ha femminilità.
Sospiro continuando a trattenere le risate.
Mia: Va bene , va bene. Per ora la smetto qui. Ma sappi che ti tengo d’occhio e ci posso metter la mano sul fuoco che tra voi nascerà la passione.*facendogli l’occhiolino*
Jared:*finto sorriso* Ti scotterai sappilo!
Mia: *sospiro nostalgico*Mi ricordo così tanto Pablo e Marizza o tuo padre e me al tempo del collegio.
Jared:*confuso* Pablo ? Che centra con quella donna?
Mia: Lunga storia.*alzandomi dal letto* Ora devo andare a preparare la cena. Goderemo della tua presenza?
Sbuffa sonoramente sedendo poi sulla sua sedia girevole accostata alla scrivania sommersa da riviste e magazine varie .In questa stanza c’è tutto tranne qualche traccia di libri scolastici , governa il vero e proprio caos frutto dei ragazzi .
Jared: Che mangiamo?
Mia:*sorridendo furbamente* Rustico di patate..Il tuo preferito.
Vedo man mano le sue labbra accennare un ghigno divertito.
Jared: Farò un pensierino.

Marizza

Manu: Eccoci qua. Ti va bene questa stanza?

Poggia la mia valigia delicatamente su una sedia mentre io avanzando in questa stanza rimango a bocca aperta troppo sorpresa di ricevere tutto questo all’improvviso.
Marz: E’..perfetta. Grazie mille. Sicuro che non rechiamo dist..
Manu: *interrompendomi* Ma neanche per sogno! Marizza sai quanto abbiamo atteso questo giorno?
Inizia a sorridere incredulo fissando i suoi occhi scuri sprizzare gioia.
Manu: Sei scomparsa all’improvviso e ora che ti abbiamo ritrovata vogliamo recuperare tutto il tempo perso a cercarti e a piangere la fine della nostra amicizia.
Mi siedo ai piedi del letto affondando leggermente nel materasso morbido , pulito e profumato così come il resto della stanza e intera casa.
Marz: Lo so .. Sono stata spregevole . Voi due non centravate niente ma sono stata costretta.
Manu: Da chi? Perché sei scappata di colpo?
Si avvicina a me inginocchiandosi per trovarsi dinanzi a me e soprattutto per fissarmi negli occhi , dai quali posso esprimere parte del mio pentimento.
Marz: Ho avuto le mie ragioni , sono scappata di mia iniziativa e nonostante mio padre voleva avvisarvi io..mi sono imposta . Perdonatemi .
Sospira leggermente posando poi le sue mani sulle mie ginocchia.
Manu: L’unica cosa che importa è che ora sei qui con noi. Abbiamo così tante cose da raccontare che non so da dove iniziare.*ridendo*
Accenno un sorriso sentendomi , ad ogni secondo che passo in questa casa con loro , meno a disagio.
Marz: Innanzitutto inizia a raccontarmi quando ti è saltato in mente di prenderti in moglie quella decerebrata del genere.*ridendo* Su siediti qua.
Picchietto il mio palmo sul materasso invitandolo a sedersi al mio fianco , così accettando il mio invito si siede e con un sorriso allegro inizia a raccontarmi l’indispensabile.
Manu: Bhè vedi…diciamo che c’è stata una forza maggiore che mi ha spinto a sposarla.
Marz:*confusa* Una..forza maggiore? Quale? Per caso suo padre Franco ti ha puntato la pistola in testa dopo il diploma?*ridendo*
Manu: No no..*ridendo* Ci siamo sposati prima del diploma.
Marz:*sorpresa* Prima?? Che cosa vuoi dire?
Manu: Lei rimase incinta.
Dilato le pupille troppo sorpresa da questa notizia scioccante.
Marz: Chee?
Manu: Quando tu te ne sei andata via lei era nel terzo mese , solo un paio di giorni scoprì di esser rimasta incinta.
Ascolto il suo racconto in silenzio . Non posso crederci che anche lei in quel periodo fosse incinta.
Manu: Appena mi riferì l’accaduto subito accettai la realtà prendendomi tutte le responsabilità.
“Responsabilità”….quanto è significativa questa parola. Esser responsabili dell’azioni compiute e accettare soprattutto le conseguenze. Cosa che non ha fatto quel codardo. Continuo ad ascoltare la storia deconcentrandomi ogni qualvolta penso che lui si è dimostrato di amare Mia follemente tanto d’accettar il suo stato e procedere con l’atto del vero amore , ovvero quello del matrimonio , mentre Pablo si è messo la coda tra le gambe gioendo poco dopo avergli annunciato il famoso “falso allarme” .
Ci sono due tipi di esseri umani maschili : i coraggiosi e i codardi. In quest’ultima specie c’è quel meschino di Pablo.
Manu: E niente poi partorì pochi giorni dopo aver dato gli esami.*ridendo* Non sai che ansia avevo ogni volta che si lamentava durante gli esami. Pensavo che avrebbe partorito da un momento all’altro.
Mi riprendo dal mio monologo continuando ad ascoltare la sua storia.
Marz: E suo padre? Non ti trucidò?
Manu: *ridendo* Bhè..dopo avermi quasi ucciso ha visto la parte positiva della cosa.
Marz: Cioè?
Manu: Meglio dare la mano di sua figlia ad un ragazzo che si conosce e no ad un altro che sarebbe scappato a gambe elevate dinanzi la responsabilità di un figlio. Pensavo di non farcela ma per nulla al mondo avrei voluto ferire Mia con le mie paure , quindi munendomi di coraggio ho accettato le conseguenze delle mie azioni commesse con irresponsabilità e sono stato zitto sino al giorno della nascita di Jared , un giorno che non dimenticherò mai. Non sai quante emozioni si prova vedere sangue del tuo sangue strillare in un pianto.
I suoi occhi diventano lucidi per la commozione procurata al ricordo di quel giorno fissando le sue labbra continuarsi ad incurvare in su . Manuel…certo che lo so . Anzi l’emozioni diventano il triplo quando a metter a mondo il primo figlio è proprio la madre che l’ha tenuto in grembo per 9 lunghi e dolorosi mesi.
Marz: E’ fortunato..
Alza il viso scontrando il mio lieve sorriso.
Manu: Chi?
Marz: Quel ragazzo..vostro figlio. Ha i genitori più cari del mondo. Non sa che privilegio ha avuto esser amato da entrambi.
Manu:*sorridendomi* Si..lo amiamo un sacco.
Continuo a sorridergli nascondendo il mio dolore interiore. Loro hanno avuto tutto quel che io non ho avuto ne avrò mai. Mia ha avuto un ragazzo onesto , coraggioso , leale e amorevole . Io no.
Mia ha raggiunto la felicità col matrimonio , con una festa sicuramente da sogno con la quale ha annunciato a tutti di esser amata da un ragazzo col cuore d’oro e lo stesso vale di Manuel che ha dimostrato la sua audacia nel cogliere tutte le responsabilità mettendosele sulle spalle come un vero e proprio uomo .
Insieme hanno visto il bambino crescere nella pancia grazie alle ecografie , mano nella mano giravano nei centri commerciali in cerca di arredi da neonati , insieme si addormentavano mentre la mano di Manuel era posto sulla pancia di Mia attendendo un fatidico e dolce calcio del feto , entrambi hanno visto nascere il frutto del loro amore scambiandosi poi un dolce bacio per il duro lavoro compiuto di Mia.
Loro hanno avuto..tutto quel che a me è stato proibito. Ma non per questo li odio. Posso provare un pizzico di invidia ma questo solo perché volevo il meglio per mia figlia. Avrei tanto voluto dargli un padre ma non mi è stato possibile.
Manu: hey Marizza mi stai ascoltando?
Sobbalzo leggermente vedendo la sua mano svolazzare dinanzi il mio viso tornando alla realtà inventandomi una scusa.
Marz: Perdonami, ho perso il filo ..*sforzando un sorriso*
Manu: Non preoccuparti. Ti stavo raccontando le crisi isteriche che si faceva venire Mia durante le lezioni.*ridendo*
Marz:*ridendo leggermente* Mi immagino.
Manu: Senti che ne dici se ti lascio un po’ sola , così magari ti puoi cambiare e poi raggiungerci giù insieme ad Abby?
Marz: Si..trovo che sia un ottima idea. Per quanto riguarda Abby..
Manu: *interrompendomi* Non preoccuparti. Non reca disturbo. E’ la benvenuta . Ora ti lascio, vado a vedere come procedono giù i preparativi per la cena. A dopo pazza.
Alzandosi mi mette la mano tra i capelli accarezzandomeli come faceva ai vecchi tempi facendomi accennare un sorriso nostalgico mentre esce dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle.
Marz: Sarà un bene..rimanere qui ?
Mi guardo attorno fissando ogni dettaglio della stanza molto graziosa varcando la porta finestra per respirare l’aria che tende a diventare più fresca con la scesa della notte.
Un venticello smuove quelle poche ciocche di capelli fuoriusciti per colpa di Manuel così sciogliendomi lo chignon permetto ai miei capelli di recuperare la propria forma strofinandomi poi la frangetta .
Poggio i gomiti sul muretto che funge da parapetto fissando la bellezza che emana Buenos Aires di sera.
Il centro città è lontano dalla posizione in cui si trova la villa di Mia e Manuel ma è visibile da lontano insieme al mare che ora tende ad assumere le sfumature blu scuro , mimetizzandosi col cielo notturno.
A posto delle cicali si innalza il coro dei grilli che dominano il giardino sottostante , meravigliandomi della straordinaria bellezza. Mai vista una villa del genere. Qualsiasi stanza è ben illuminata non solo da energici lampadari ma anche dalle numerose e ampie finestre .
Prendo un bel respiro espirando poi col naso l’aria lentamente pensando a quanto male mi sto facendo.
Mi ritengo una vera e proprio masochista per esser rimasta qui a dormire e soprattutto a subirmi i loro incantevoli racconti. Se solo sapessero cosa ho affrontato IO mentre loro si godevano le gioie della vita, non mi farebbero tutte queste domanda alle quali..non so proprio come rispondere.
Xx: Posso?
Sento bussare delicatamente e voltandomi vedo in fondo alla stanza Abby con dei abiti più comodi .
Marz: Abby..vieni qua.
Sorridendole tendo il braccio vedendola richiudere la porta per raggiungermi ,prendendomi la mano.
Abby: Come stai?
La abbraccio dolcemente sollevandomi di morale almeno con questo gesto che mi ricarica di energie.
Marz: Diciamo..
Abby: Hai incontrato un sacco di persone oggi. Sembrano molto simpatici.
Lentamente sciogliamo l’abbraccio facendomi compagnia sul balcone .
Marz: Lo sono.. Il problema che mi sento a disagio. Ritornarci a parlare dopo un sacco di tempo mi sembra strano.
Abby: Non avevi mai immaginato una riappacificazione del genere vero?
Scuoto il viso , certa che questo giorno non sarebbe arrivato ma sfortunatamente è andato tutto a rotoli .
Abby: C’è molta affinità tra voi , eravate grandi amici .
Marz: Si.. Diciamo di si.
Abby: E in questi anni non ti sono mancati?
Marz: Nah..*alzando le spalle* Ero così occupata con i viaggi e miei affari che non avevo tempo per pensare a loro.
Abby:E non ti è dispiaciuto abbandonarli senza dirgli niente?
Marz: Non ho avuto molte alternative.
Abby: Scusa se ti pongo un'altra domanda ma..posso sapere perché tieni nascosta la mia vera identità?
Mi pone questa domanda guardandomi serenamente negli occhi. La sua chioma morbida si smuove armoniosamente con un delicato colpo d’aria che poco dopo fa cadere il silenzio.
Per quanto tempo riuscirò a tener il peso di tale copertura? Lei ha il diritto di sapere in parte il perché mi sto comportando in questo modo così sospetto e misterioso.
Marz: La data della partenza…e-equivale al periodo in cui rimasi incinta.
Abby: Si..*pensandoci* 15 anni fa hai rotto tutti i rapporti con i tuoi amici , compreso quell’uomo al collegio.
Marz: Dimenticati di lui!
Mi faccio scappare questa frase pronunciata con un tono sprezzante e secco , dimostrando parte del rancore che riservo in corpo.
Abby: E’…lui..
Dilato le pupille iniziano a sentire il mio cuore battere forte per l’agitazione.
Marz: E’..lui..cosa?
Abby: E’ stato lui a ferirti in passato vero?? Ti conosco bene mamma , non puoi negare di provare un “certo” odio per quell’individuo.
Marz: M-ma cosa..*nervosa*..dici? Abby hai capito male.
Decisa a sfogare i miei nervi inizio a camminare velocemente ritornando dentro la stanza cacciando vari abiti dalla valigia sperando di cambiare argomento il più presto.
Marz: Ho una fame pazzesca! Chissà cosa mangiamo. Che io ricorda Mia non ha queste capacità culinarie chissà quan..
Abby: Mamma..
Pone la sua mano aperta sugli abiti in valigia bloccando i miei movimenti. Dilato ancora di più le pupille stringendo poco dopo le palpebre per abbassarmi a quest’ennesimo livello.
Marz: S-si..! Mi ha ferito un sacco quell’uomo .
Alzo il capo scontrando il suo sguardo curioso mentre il mio ora supplica un attimo di tregua.
Marz: Ma ti supplico..non chiedermi cosa mi ha fatto. Non importa più adesso. Io ho te e bene o male ho ritrovato Manuel e Mia.. Non voglio rovinarmi ulteriormente la vita sprecando il mio ossigeno a parlare di quel maledetto.
Abby: S-se…ti fa così male vederlo posso rinunciare senza problemi a quel collegio. Frequenterò un'altra scuola , non preoccuparti. Se vuoi domani mattina possiamo ritornare da Martin e ritornare persino a condurre la nostra vita.
Ascolto la sua offerta fatta col cuore , solo per il mio bene , rimanendo sorpresa a tale altruismo.
Marz: R-rinunceresti….tutto questo che hai sempre desiderato..Per me?
Abby: Tu hai sacrificato tantissime cose per me. Perché ora dovrei comportarmi da emerita egoista?
Sorridendomi dolcemente mi si avvicina per stringersi a me , abbracciandomi calorosamente.
Abby: Ti voglio bene mamma. Vedrai che nessuno più ti ferirà. Io sono al tuo fianco.
Marz: Oh..Abby.
Stringo le labbra non riuscendo a trattenere quelle lacrime che punzecchiavamo le mie pupille ora arrossate.
Marz: Non sai quanto ti voglio bene! Grazie..*stringendola* Grazie per esser al mio fianco!

***

Marz: Heila..
Mia: Marizza!
Marz: Tieni..questi sono gli ultimi piatti rimasti al tavolo.
Gli pongo i piatti ormai sporchi testimoni del fatto di aver divorato un eccezionale rustico alle patate attorniato da diverse insalate fresche e leggere .
Mia: Grazie mille! Non dovevi scomodarti . Oggi era il turno di Jared sparecchiare la tovaglia.
Marz: Bhè dopo il bisticcio di quei due deduco che abbia un umore nero.
Lei si mette a ridere di gusto mentre sciacqua l’ennesimo piatto al lavandino , asciutto successivamente da me .
Mia: Abby è un peperino! Gli sta davvero dando del filo da torcere.*ridendo*
Marz: Vogliamo parlare di tuo figlio? Non so davvero come ha fatto a diventare così ribelle se ha come padre un pezzo di pane!*ridendo*
Mia: Pezzo di pane?*scoppiando a ridere* Ma vogliamo ricordarci cosa mi ha fatto passare al collegio?
Marz: Bhè.. però vi vuole bene!
Poggio la schiena ad un piano delle cucina fissando Manuel ,Abby e Jared spaparanzati sul divano a tifare la squadra di calcio nel salotto in fondo , sentendo le loro esultazioni da lontano mentre in cucina si sentono per di più il canto dei grilli e dei vari insetti notturni estivi.
Mia: Si.. Purtroppo si fa troppo influenzare dai suoi amici.
Marz: Non ha una ragazza?
Mia: Pft..chi quello? Le fa scappare dopo averle portate a letto.
Marz: *inorridita* Mia è possibile che non hai un minimo di contegno? E’ tuo figlio , ne parli come se fosse un pervertito.
Mia: *con aria innocente* Ma è vero. Lo va a dire chiaramente in giro. Il suo scopo è divertirsi con qualunque ragazza incontri sul suo cammino anche se oggi ha ricevuto il suo primo rifiuto.
Ride sotto i baffi facendomi cogliere al volo questa frecciatina.
Marz: Se prova ad allungare la mano su Abby gliela amputo senza dargli il tempo di prender fiato per urlare. *finto sorriso*
Lei continua a ridere buttando indietro la sua testa mostrandomi la sua bocca spalancata mentre i suoi capelli raccolti in una coda alta dondolano ad ogni sobbalzo del corpo.
Mia: Sto morendo! Davvero! *ridendo* Sei molto protettiva nei suoi confronti!
Chiude l’acqua che scorreva dal rubinetto asciugandosi le mani con un panno asciutto voltandosi dalla mia parte mentre poggia il fianco sinistro al lavandino.
Mia: Sua madre? Dov’è?
Vengo colta alla sprovvista da questa domanda alla quale rispondo solo dopo essermi stropicciata i capelli , cosa che faccio ogni qualvolta mi innervosisco.
Marz: E’ in continuo viaggio per lavoro.
Sforzo un sorriso sperando di averla convinta con la prima cosa che mi è passata per la mente, quasi fuori uso.
Mia: Capito..Tu invece cosa hai fatto di bello ?
Marz: Di bello?*inarcando il sopracciglio* Pft..
Mia: Cosa ho detto di sbagliato? E’ impossibile che non ti sei goduto un minimo di vita da adulta? Hai una macchina super lussuosa , che lavoro fai? Le tue risposte durante la cena erano troppo vaghe.
Marz: Non lavoro , sono semplicemente fortunata nel gioco.
Pongo l’ultimo piatto asciutto sul ripiano poggiandoci infine il panno umido.
Mia: T-tu…
Marz: Si sono una giocatrice d’azzardo. Una settimana fa ero a Las Vegas.
Mia: Las Vegas?*incredula* Dio mio! La città del peccato!
Marz: Pft..quante storie. E’ una città divina invece.
Mia: Sei caduta nella trappola del gioco. Marizza ne sei consapevole?
Marz: Non farne un dramma! Non sono un giocatrice dipendente! Guarda che sto sopravvivendo anche senza giocare.*gesticolando* Tieni a freno la tua agitazione . Se reagisci così ad ogni cosa che ti dico dopo non ti lamentare se sono “vaga” nelle risposte.
Sbuffo roteando gli occhi mentre lei continua a fissarci con un espressione scioccata.
Mia: Sopravvivi..giocando quindi?
Marz: E’ un reato per caso? Non sono ancora ricercata dalla polizia se non erro.*finto sorriso* Ne lo sarò in futuro , perché gioco correttamente.
Mia: E chi te l’ha insegnato?
Marz: Non sono affari che ti riguardano.
Mi richiudo nel mio guscio non volendo minimamente che metta lo zampino in quest’altra questione privata della mia vita , un pezzo altrettanto doloroso che nonostante siamo passati anni ne soffro ancora patendo le sofferenze dei sacrifici commessi per esser quel che sono oggi.
Smuove la bocca volendo con immensa voglia capirne qualcosa in più ma dopo un respiro profondo cerca di rispettare la mia privacy , fortunatamente.
Mia: Ti va un dessert?
Sollevo le sopracciglia sorpresa da questo cambio improvviso di domande. Annuisco col viso consumando il dessert rimasto da Manuel , Abby e Jared nel totale silenzio. Non posso raccontare a nessuno ciò che ho fatto dopo la nascita di Abby. Avevo bisogno di soldi e sono scesa.. a livelli ripugnanti.








In questa ff possono sorgere domande di ogni tipo ma ora poniamo la più importante ! -> cosa ha fatto Marizza per ritenere di esser scesa a livelli ripugnanti? lo scopriremo presto o più il là? Abby è disposta a sacrificarsi per il bene della mamma.. nel PROSSIMO capitolo scoprire qual'è la sua decisione definitiva e soprattutto che sorta di compremesso scenderanno quei ribelli con la R Maiuscola anche se Abby è molto più educata xD Bene concludo con l'invitarvi di COMMENTARE ! spero davvero che vi stia piacendo e ringrazio chiunque la legga :* Alla prossimaaa!
 
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111 replies since 30/8/2016, 20:39   3267 views
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