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El Privilegio De Amar, New ff !! *-*

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RoxanaBenja
view post Posted on 13/9/2016, 14:34 by: RoxanaBenja

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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ECCOVI UN CAPITOLO MOLTO IMPORTANTE!! Buona lettura! <3


CAP 10

Mia

Mia: Allora come è andato il tour di Abby?
Fisso l’orologio appeso sulla parete del salotto che segnano le 23 buttandomi poi a peso morto accanto a Marizza che con uno sguardo fisso è avvolta nei suoi pensieri.
Marz: Eh? Cosa hai detto?
Ritorna in se , mostrandomi i suoi occhi notevolmente rossi.
Mia: Marizza…devo farti una camomilla?
Marz: Cosa? Perché?*confusa*
Mia: Hai gli occhi gonfi. Che ti succede?
Lievemente preoccupata del suo aspetto trasandato cerco di porgli qualche “cura” ma scuotendo il viso reclina le mie offerte.
Marz: Sto bene. E’ solo che non dormo. Questo è il problema.
Decido di non inferire le sue parole , cambiando persino argomento.
Mia: Quindi domani mattina passi da Martin?.. Mi farebbe piacere accompagnarti per prendere le ultime cose.
Mi offro volentieri dato che poco fa mi ha annunciato la lieve novella. Finalmente si trasferirà nuovamente qui per far frequentare il collegio ad Abby , che a quanto pare sembra essersene affezionata insieme alla città. Chi non la ama?
Marz: *alzando le spalle* Come vuoi , penso che anche a Martin farebbe piacere.
Mia: Tu come stai?
Marz: Sopravvivo.
Mi mordo le labbra pensando bene a lungo su qualunque cosa gli debba dire . Non voglio ferirla più di quando lo sia già . Anche se non è colpa mia.
Mia: Oggi Abby ha sprizzato gioia da tutti i porri. Sei contenta per lei?
Marz: Sempre.
Continua a rispondermi a monosillabi e soprattutto freddamente. Il suo viso sembra esser scolpito col gesso e questo mi rende estremamente triste.
Mia: Marizza per favore puoi esprimere un minimo di emozione?
Sospira portandosi le ginocchia al petto per dopo poggiarci il capo e avvolgerle con le braccia.
Affonda i piedi scalzi nel divano morbido non rivolgendomi parola.
Mia: Se stai pensando a dove alloggiare sai perfettamente che puoi rimanere qui. Anzi te lo sto chiedendo in ginocchio! Io vi voglio , rallegrate la casa e mi rendete così tanto felice!*sorridendola*
Marz: Non siamo dei pagliacci.
La sua voce arriva alle mie orecchio ovattata dalla sue gambe sino a quando alza lievemente il capo.
Marz: S-scusami..
Dilato le pupille sorpresa da questa scusa improvvisa.
Mia: Di cosa?
Porta giù le sue gambe tenendole incrociate sul divano continuando però a tener lo sguardo fisso al tavolino basso del salotto.
Marz: T-tu mi stai offrendo tutto questo..*fissando la stanza*..e io ti sto ripagando trattandoti in questo modo. *mordendosi le labbra* Sono diventata un mostro.
Intravedo un luccichio nei suoi occhi e vederla buttarsi a terra emotivamente proprio non lo sopporto.
Mia: Suvvia non fare così Marizza. Non è affatto vero. Infondo non ci faccio neanche più caso , ricordati i vecchi tempi..*accennando una risata* Me ne facevi passare di cotte e di crude!
Marz: Sono grande ormai , dovrei smetterla a trattarti come un idiota . Sei una donna , per di più sposata e già madre. A volte lo dimentico.
Pronuncia queste parole con un velo di malinconia.
Mia: Vorrei anche per un solo secondo entrare nella tua testa e…capire cosa ti turba.
Marz: Non sopravvivresti. Credici.
Mia: Quanto dolore hai pagato per questa bellissima armatura che indossi?
Marz: Tanto..Quando torno a casa tutto quel che nascondo mi cade addosso e a stento riesco a reggermi in piedi.
Mia: Sai cosa ho notato?
Marz: Cosa?
Mia: Il tuo sorriso quando sei accanto ad Abby. Quella ragazza ti sta aiutando un sacco , non trovi?
Riabbassa il capo perdendosi per pochi secondi nei suoi pensieri.
Marz: Si..
Mia: E sai un'altra cosa?.... Hai un sorriso magnifico.
Alza il capo dilatando le pupille , sorpresa da questo mio insolito complimento.
Mia: Dico davvero. Sai penso che i sorrisi più belli li abbiamo chi conduce una vita difficile . Sono di quelle persone che hanno saputo trasformare il dolore in forza. E credo proprio che tu abbia fatto la stessa cosa.
Marz: G-grazie..
Pongo la mia mano sul dorso della sua accarezzandoglielo dolcemente ricambiando il suo ringraziamento con un tenero sorriso.
Mia: Ho detto ciò che sentivo.
Marz: Bene…sarà meglio che vada a rilassare almeno i muscoli. So che anche questa notte non chiuderò occhio.
Si alza mostrandomi un mezzo sorriso.
Mia: Certo che a fine giornata ti senti come un mollusco , non dormi , non fai altro che spremere le tue meningi e spaccarti in 4 per il bene di Abby. Perché non ti prendi una pausa Marizza?
Con tranquillità gli comunico ciò che è bene per la sua salute ma a quanto pare resta impavida a tutto.
Marz: Sto bene , davvero. Notte.
E con una alzata di mano mi augura la buona notte. Si volta , intenta a salire le scale per recarsi nella camera degli ospiti ma il suo sguardo cade su qualcosa che la blocca nel suo intento.
Con un solo piede sul primo scalino è rimasta pietrificata a guardare quel che sembra una foto incorniciata appesa alla parete.
Marz: E…..questa?
Mi avvicino curiosa di sapere cosa l’ha spinta a fermarsi e immobilizzarsi , spostando lo sguardo sulla foto che immortala il momento in cui i testimoni di nozze , cioè io e Manuel , posiamo accanto agli sposi , Pablo e Paula. Pablo in questa foto ha solo 20 anni ed è vestito in bianco con una cravatta elegante che l’ha reso lo sposo più attraente di Buenos Aires mentre Paula veste il suo splendido vestito da sposa , che emetteva la sua bellezza da un miglio lontano.
Porto lo sguardo su Marizza che posando entrambi i piedi a terra si gira completamente verso il quadretto vedendo i suoi occhi dilatarsi e tremolare leggermente.
Mia: Sono Pablo e Paula.. Il giorno del loro matrimonio.
Stringo i pugni di nascosto e deglutisco dall’agitazione. Mi sudano le mani e non so proprio come affrontare questo argomento. Lei è partita quando i due stavano ancora insieme e non si sarebbe mai immaginata che un giorno di sarebbe sposato con quella Paula , che anni prima aveva avuto una relazione travagliata.
Marz: S-si sono….sposati!?..
Pronuncia l’ultima parola con un filo di voce , come se questa notizia l’avesse prosciugata da qualunque energia rimasta in sé . Odio esser in mezzo a queste situazioni ma sfortunatamente mi tocca rivelargli la verità sebbene la farà star male ulteriormente.
Mia: Si.. E’ una lunga storia , non so se ..
Marz:*interrompendomi* Parlamene! Non ci sto capendo nulla!
Finalmente ritorna in se abbandonando lo stato di shock , rivolgendomi uno sguardo freddo.
Prendo un respiro profondo munendomi di coraggio .
Mia: Si sono sposati 2 anni dopo la partenza .
Marz: Perché?? Da dove è spuntata di nuovo?
Pone domande con un tono isterico , non potendo credere a ciò che ha visto e a ciò che sta sentendo.
Marz: Sergio non l’aveva fatta scappare a gambe elevate ??
Mia: Una cosa alla volta Marizza.. calmati , ti prego.
Marz: Io SONO calma!
Mia: No che non lo sei! Vieni qua , sediamoci.
Le prendo la mano inducendola a sedersi sul divano di prima.
Mia: E’ spuntata dal nulla . Finita la scuola Pablo la incontrò per Buenos Aires , iniziarono a risentirsi , ad uscire e poi all’improvviso ha accerchiato per bene Pablito.
Marz: Accerchiato..? Non ti capisco.
Accavalco le gambe, stringendomi nella vestaglia di seta morbida mentre mi umidisco le labbra per continuare a parlare.
Mia: Ora ti spiego. Un giorno si recò da Pablo….dicendole di esser rimasta incinta.
Marz: C-c-cos…a..?
Sgrana gli occhi potendomi specchiare ora perfettamente in essi . Vedo le sue pupille tremolare , forse dai nervi? D’istinto porto lo sguardo sul quadretto appeso continuando il mio racconto.
Mia: Si..Paula ovviamente era distrutta dalla notizia e la sua disperazione convinse Pablo a prendersi le proprie responsabilità. Dopo neanche un mese si sposarono evitando persino di accrescere pettegolezzi e in quella foto..*indicandola*.. la ritrae al matrimonio avvenuto mentre era al 3° mese , una gravidanza che si è dimostrata esser un falso allarme . Ma comunque i due sono rimasti sposati .
Scaccio un sospiro di sollievo , compiaciuta di esser riuscita a spiegare la situazione in poche parole , parole che hanno scioccato Marizza. Volgendo il capo dalla sua parte scontro subito la sua pelle impallidirsi di colpo e il suo silenzio , la sua incapacità di muoversi mi sta al quanto terrorizzando.
Mia: Marizza…
Sventolo la mia mano dinanzi al suo viso speranzosa di farla riprendere da questo stato .
Mia: Marizza su !
Ma niente ha lo sguardo perso nel vuoto , è rimasta immobile sul divano e a stendo riesco a sentire il suo respiro.
Mia: Marizza!!
Al quanto preoccupata le smuove bruscamente le spalle facendola ritornare finalmente in sé.
Marz: Mia!
Mia: Oh finalmente Marizza! Mi hai fatto spaventare! Che cosa ti è preso? Ti senti bene? Sei pallidissima..!
Parlo a raffica ma nel farlo non mi sono accorta che il suo respiro sta diventando sempre di più affannoso.
Mia: Marizza mi stai ascoltando? Che ti prende adesso?



Marizza

“Un giorno si recò da Pablo….dicendole di esser rimasta incinta.” ; “Paula ovviamente era distrutta dalla notizia e la sua disperazione convinse Pablo a prendersi le proprie responsabilità.” ;
Responsabilità… Responsabilità… Responsabilità… Responsabilità…
E’ questa la parola che governa la mia testa ,avvolta nella confusione.
Ho il cervello fuori uso , non riesco più a muovermi ne tanto meno sprigionare un urlo col quale magari libererei parte del mio dolore.
Questa scioccante rivelazione mi fa pensare di non aver sofferto abbastanza nella vita.
C’è sempre una novità che non di certo cala il livello alto dell’odio che provo nei confronti di Pablo Bustamante. Sento come sottofondo al mio monologo Mia , la cui voce arriva alle mie orecchie ovattata.
Mi sento come se avessi ricevuto una pugnalata al petto , una ferita profonda che brucia insopportabilmente procurata da un coltello affilato, infilzato con tutta la forza possibile.
In tutto questo il mio cuore ne sta risentendo , quell’organo muscolare che ho dentro la gabbia toracica per hobby . Ad ogni cosa che sento e scopro ricevo fitte dolorose. E’ come se qualcuno si divertisse a prendermelo e stringermelo sino a farmi sentire l’aria. Come in questo momento.
“Bhè cerca di capirmi. Tu vieni da me mi dici queste parole che mi Sconvolgono l’esistenza come credi che reagisca? “ ; “Marizza non possiamo tenerlo. “ ; “E’….fantastico!!! Marizza non sei contenta!!??!?” ; “Non sai che peso mi hai tolto sullo stomaco! “ ; “Io..sinceramente..non lo volevo.”
Lui.. ha rifiutato la MIA bambina , si è tirato indietro davanti le MIE responsabilità , ha pregato Dio che fosse solo un falso allarme , ha gioito spudoratamente quando gli ho raccontato quella frottola e ha…confessato tranquillamente di non esser pronto a volere un figlio sulle spalle. E ora cosa scopro? Che lui ha accettato senza batter ciglia il figlio di quella gatta morta che ha…sempre voluto riavere Pablo .
Socchiudo gli occhi sentendo i miei occhi bruciare incessantemente. Non riesco a sopportare tutto questo dolore adesso. Sento il mio corpo esser scosso violentemente da una parte all’altra ma non riesco a riprendermi da questo shock. Sono troppo sconvolta e debole. Troppo dolore in un unico corpo.
Il solito mancamento di ossigeno mi costringe a reagire a tale debolezza notando solo ora di respirare con fatica.
Marz: Mia!
Mi trovo dinanzi la sua espressione preoccupata smuovendosi con agitazione .
Mia: Oh finalmente Marizza! Mi hai fatto spaventare! Che cosa ti è preso? Ti senti bene? Sei pallidissima..!
Parla a raffica mentre io mi accorgo di non riuscir a respirare regolarmente. No non ci voleva adesso !
Ma ecco che l’ennesimo attacco di panico è pronto a far morire di paura un'altra persona , che al mio fianco si alza notevolmente preoccupata.
Mia: Marizza mi stai ascoltando? Che ti prende adesso.
Marz: A-aria..
Il mio cuore inizia a batter velocemente e il fiato diventa sempre più corto tanto da non riuscir a manovrare la situazione come le altre volte. Dannazione non ho con me neanche l’inalatore.
Mia: Stai soffocando?? Dio mio Marizza su respira ! Respira.
Afferra la prima rivista sul tavolo sventolandomi mentre io mi accascio sempre di più allo schienale del divano mentre cerco in tutti i modi di regolare nuovamente il respiro , ma i ricordi sono troppo dolorosi e in questo momento purtroppo distolgono la mia mente facendola deconcentrare dall’obiettivo di salvarmi le penne.
Mia: Ferma qua vado a chiamare aiuto!
Spaventata al massimo sta per correre via di sopra ma non voglio che Abby si preoccupi inutilmente.
Poi cosa mi devo inventare? Non deve sapere che con lui ho avuto una relazione e purtroppo questa volta ho un testimone qui davanti che sicuramente non terrà la lingua a freno e racconterà le cose che mi stava raccontando.
Fregandomene se tra poco sbatto a terra per mancanza d’aria afferro di scatto il polso di Mia che mi fissa con gli occhi sgranati.
Mia: Marizza che fai?? Devo andare da Abby e sapere cosa ti..
Marz: Aspetta..!
Blocco la sua parlantina pronunciando questa parola con l’ultimo fiato che avevo in petto vedendo successivamente la vista sfogarsi ma non voglio preoccupare anche gli altri.
Mia: MArizza!!!
Improvvisamente reagisco contro la mia debolezza riuscendo finalmente a regolare il respiro .
Prendo una boccata d’aria come se fossi emersa dall’acqua , dopo esser stata in apnea per un bel po’ , riequilibrando la mia respirazione.
Mia: Brava ! Si continua a respirare !
Velocemente si butta sulle ginocchia alzando le mani che scostano le mie ciocche di capelli cadute dinanzi al viso mentre io poggiando il capo al divano respiro con affanno , tranquillizzandomi man mano.
Marz: S-sto….bene….
Mia: Tu non stai bene Marizza! Hai avuto un attacco d’asma! Non è normale! Devo portarti velocemente da un dottore e..
Marz:*interrompendola* Puoi sputare un secondo???
Sospiro pesantemente una volta esser tornata in me. Sbatto diverse volte le palpebre godendomi questi secondi di puro silenzio , ma i suoi occhi fissi su di me mi mettono suggestione.
Marz: Sono abituata.. Ho solo bisogno di un saldo autocontrollo..e tutto mi passa.
Mia: Non è normale. Da quando vanno avanti quest’asma?
Marz: Da tanto e sono prevenuta. Porto sempre con me..l’inalatore.
Mia: Ah si? E dov’era poco fa quello strumento? Giuro che un altro paio di secondi e sbattevo a terra per il terrore!!!
Marz: Abbassa la voce! Non vedi che ora si è fatta!??
Alzo inevitabilmente il tono di voce che a me appare isterico mentre il suo spaventato.
Rimane in silenzio , in ginocchio dinanzi a me . Socchiudo gli occhi riappoggiandomi , dopo uno sbuffo , al divano.
Marz: Lo so…lo so che ti ho fatto spaventare ma ci sono abituata. Devo solo respirare a fondo , in questo modo si stabilisce tutto.
Mia: Io ci tengo a te Marizza , sono morta di paura vederti diventare prima pallida poi violacea. Abby lo sa?
Marz: Si..*riaprendo gli occhi*
Mia: E cosa ne pensa?
Marz: La pensa come te , crede di dovermi sottoporre a degli esami ma so bene cosa mi prende ogni qualvolta mi colgono questi attacchi….di panico.
Mia: Attacchi di panico…? Ti sono venuti in seguito al racconto! Marizza spiegami il perché?
Marz: *drizzandomi* Mi chiedi il perché?*urlando* Sapere che quel VERME ha preferito prendere le responsabilità di PAULA ANZICHE’ LE MIE?????
Urlo queste frasi senza pensarci , capendo che ormai mi sono messa nella padella da sola. Mi porto immediatamente la mano sulla bocca sgranando gli occhi mentre Mia dilata i suoi rimanendo immobile.
L’orologio appeso al muro emette un Bip , annunciandoci che si è fatta mezzanotte .
Un silenzio totale cade nell’intera casa , avvolta in parte dal buio. L’unica stanza illuminata dalle luci del lampadario è il salotto dove risiediamo noi in questo momento.
Mia: D-di…che responsabilità parli Marizza…?
Xx: Hei..che succede qui?
Ci voltiamo di colpo rimanendo ancora più scioccata alla vista di Abby in cima alle scale , che col suo vestito da notte stropicciato si strofina gli occhi leggermente socchiusi dalla luce forte proveniente dal lampadario.
Mia si alza velocemente sistemandosi la vestaglia lunga mentre io rimango pietrificata sul divano dove riporto le mie braccia sulle gambe deglutendo con sforzo. Marizza non è il momento di girarti nella brace , riprenditi e tieni la copertura.
Marz: Abby che ci fai in piedi a quest’ora?
Scende quei pochi gradini ricambiando quel sorriso sforzato che mi sono stampata in faccia.
Abby: Avevo un po’ sete. Non avendo l’acqua ho pensato di andare a bere in cucina. Come mai state ancora in piedi?
Con la punta dell’occhio vedo Mia guardare a destra e sinistra sedendosi lentamente sul tavolino del salotto.
Marz: Stavamo ricordando i vecchi tempi.
Anticipo le sue mosse , con l’obiettivo di interrompere il quarto grado che potrebbe iniziare a fare solo per sapere qualcosa di piccante .
Abby: A mezzanotte?
Sbadiglia sonoramente mentre si stropiccia ancora di più quei suoi capelli , che appaiono come se avesse preso la corrente.
Mia: Oh noi due siamo fatte così..
Inizia a ridere lievemente , rimanendo sorpresa dal suo atteggiamento tranquillo. La vedo sorridere alla mia Abby che ricambia il gesto. Man mano scende le scale e nel momento che si pone dinanzi a noi sgrano gli occhi , sgretolando quel terribile sorriso che avevo , appena scontro i suoi occhi…azzurri.
Marz: Abby dove sono le tue lenti?
Senza pensare che qui davanti ho Mia gli pongo questa domanda . Non ci voleva! Non ci voleva proprio.
Abby: Mi prurivano gli occhi. Sai che ultimamente mi stanno dando fastidio. Quando dormo li levo , te lo voglio ricordare.
Mia si alza di scatto ponendosi dinanzi a lei per studiare i suoi occhi.
Mia: Ma…..sono….stupendi.
Mezza incantata si complimenta con Abby che è rimasta al quanto confusa dalla sua mossa improvvisa, mentre io mi metto la mano in faccia tirandomela lievemente dal nervoso.
Che diamine sto facendo ancora qui? E’ possibile che tutta la copertura che volevo creare si è andata a fottere in una sola serata? Più rimango qui , più le cose peggiorano.
Mia: Da chi l’hai ereditati?
Li fissa come se fosse un importate e prezioso tesoro inclinando il viso ripetutamente per fissarli ad ogni inclinazione . Sto per rispondergli con un'altra bugia ma ingenuamente Abby risponde senza pensarci.
Non avevo mai affrontato il problema “occhi” , non pensavo che potesse andare in giro senza lenti a contatto marroni .
Abby: Da mio padre.
Sorride dolcemente , felice di nominare il padre. Pft..li disprezzeresti quei occhi se sapessi la verità .
Marz: Credo che sia meglio tornare in stanza. E’ tardissimo.
Mi alzo sforzandomi di prender le retini della situazione inducendola in stanza dopo essersi dissetata in cucina. Scendo nuovamente al piano inferiore preparandomi psicologicamente a sopportare il quarto grado di Mia e come volevasi dimostrare me la trovo seduta sul divano con un espressione rigida e una posizione retta che mi mette in suggestione.
Mia: Sono tutto orecchie.
Marz: Non ho niente da dire. Ora ho stranamente sonno.
Cerco di scamparmela con una scusa assai banale ma all’improvviso mi prende il polso costringendomi a rimanere qui dinanzi a sé.
Mia: Non raccontarmi frottole! Hai parlato di responsabilità. Cosa centri tu con Pablo e Paula?
Marz: Con Paula niente!
Mia: Allora il problema ce l’hai con Pablo e a quanto pare sembra assai grave!
Marz: Mia non voglio parlarne!
A differenza , lei continua a tenermi saldo il polso impedendomi ogni tipo di fuga.
Perché non mi sono dileguata insieme ad Abby ? Magari mi risparmiavo tale pressione!
Mia: Abby ha gli occhi azzurri.
Marz: E con questo? Dove vuoi arrivare?
Mia: C-credo….di aver capito tutto.
Scosto freddamente la mano dalla sua presa fulminandola con lo sguardo.
Marz: Tu non hai capito niente! Ora lasciami in pace!
Salgo velocemente le scale chiudendomi in stanza dove prendo i primi abiti eleganti che trovo sotto il naso.
Un abito corto elegante , tacchi vertiginosi , pochette che si abbina al look , capelli raccolti elegantemente e trucco abbondante sul viso. Mi chino leggermente per fissarmi allo specchio infilandomi l’ultimo orecchino e soddisfatta della mia improvvisa trasformazione da donna fatale prendo le chiavi dell’auto e velocemente mi reco all’uscita della casa dove purtroppo vengo bloccata nuovamente da Mia.
Mia: Dove credi di andare a quest’ora vestita in questo modo??
Mi squadra dal capo ai piedi fissando il mio vestitino corto nero con dei brillantini che sotto le luci artificiali creano giochi di luce attraenti .
Marz: Vado nell’unico posto in cui è certo che posso svagare la mia mente!
Clicco il telecomando della mia auto che lampeggia nel buio . Apro la portiera ma la sua mano mi impedisce di sorpassarla per sedermi al volante.
Mia: E’ mezzanotte inoltrata. Ti prego dimmi dove stai andando!
Seccata dalla sua insopportabile insistenza gli urlo in faccia la mia meta.
Marz: Vado al casinò , contenta ora “mamma” ? *finto sorriso* Posso andare in santa pace??
Mia: *scioccata* Coosaaa?? Marizza sei impazzita! Non sono posti adatti a te e ..
Marz:*interrompendola* Senti carina se tu sei cresciuta in una campana di vetro fatta d’amore e serenità io sono maturata in quell’ambiente , nel pericolo , nella sofferenza e nel gioco d’azzardo. Quindi adesso non stare qui a perdere tempo con un tipo come me .
Mia: T-tu…*scuotendo il capo*
Marz: Ho questa macchina lussuosa solo grazie al gioco d’azzardo. Sono una giocatrice professionista e non intento perdere un altro solo secondo con te a darti spiegazioni che non ti riguardano.
Finalmente riesco a levarla dal passaggio pronta a infilarmi in auto ma la sua frase mi blocca nuovamente.
Mia: Abby è tua figlia…..e anche di ………Pablo . *deglutendo* Vero…?
Socchiudo gli occhi trattenendo i miei nervi , stringendo automaticamente i pugni sentendo le mie unghie affilate perforarmi i palmi .
Mia: Ti assomiglia e ha gli occhi di Pablo! Li so riconoscere alla perfezione.
Marz: Questo non spiega niente!
Riesco ad aprire bocca , dentro la quale governa un amaro terribile.
Mia: Certo che si! Spiega un sacco di cose. Per esempio le responsabilità che hai detto prima!
Marz: Pft..*risata amara* Mia non sparare cavolate , ti supplico. Stai scendendo nel paradossale. Ora fammi andare devo sfogarmi!
Mia: E perché dovresti sfogarti se non hai nessun problema?
Incrocia le braccia continuando ad assillarmi.
Marz: Sono stanca di risponderti.
Mettendomi al volante metto in moto velocemente l’auto ma il suo corpo mi impedisce di chiudere lo sportello.
Mia: Marizza.. non sono io il tuo nemico. Confidati con me! Stai collassando, dai retta ad un’amica!
Poggio violentemente le mani sul volante stritolandolo .
Marz: E a chi importa se sto collassando o meno ? Ho i miei svaghi , se mi permetti di partire ritornerò più carica.
Porta le braccia lungo i fianchi guardandomi con aria scioccata mentre inizia a scuoter il viso.
Mia: Non puoi aggrapparti al gioco.
Marz: Sono 13 anni che gioco! Non ho bisogno di sapere il tuo parere. So bene quel che faccio.
Mia: Tu non sei lucida stasera , perderesti tutto.
Marz: *risata amara* Credi di star parlando con una principiante ?
Mi volgo dalla sua parte guardandola con orgoglio.
Marz: Una volta giocai due minuti dopo aver bagnato l’intero letto di lacrime. *serrando la mascella* Eppure sono qui piena di soldi . Più sto male..meglio gioco!
Mia: Allora permettimi di venire.
Marz: Non ti fanno entrare. Ci vogliono dei documenti , non è una passeggiata Mia. Ora perché non torni dentro , Manuel si starà preoccupando.
Mia: Non intento tornare a casa . Più tardi gli manderò un messaggio ma ti supplico non posso lasciarti partire in questo stato. Ti ho visto poc’anzi quasi perdere i sensi , metti che ti viene un attacco di panico anche dopo?
Afferro velocemente la pochette aprendola con un abile mossa sfilando poi l’inalatore.
Marz:*finto sorriso* Nessun problema. Dormi anche sogni tranquilli. Ora spostati.
Torno seria a fissare dritto la strada dinanzi a me isolata , illuminata unicamente da alti lampioni.
Mia: Se non mi dici la verità su Abby giuro che appena te ne andrai correrò da lei per raccontargli , non solo il tuo attacco di stasera , anche che relazione avevi con Pablo!
Spengo velocemente il motore dell’auto fuoriuscendo da esso con una velocità tale da sorprendere e spiaccicare Mia alla carrozzeria .
Marz: Non azzardarti!
Col filo al dente sono completamente accecata dall’ira. La luce interna dell’auto mi permette di vedere i suoi occhi blu dilatarsi lentamente mentre la sua vestaglia viene stropicciata dalla mia presa della mano.
I tacchi che calpestano violentemente l’asfalto duro mi permettono di arrivare alla sua altezza , trovandomela faccia a faccia. Lentamente serra la mascella segno che non vuole arrendersi.
Mia: Basta mentirmi Marizza. Abby è ..vostra figlia.
Sento il mio mento iniziare a tremolare e i miei occhi bruciare . I secondi passano , così a fissarci negli occhi dell’altra in silenzio vedendo la mia vista offuscarsi a causa di questa dannate lacrime.
Mia: Lui….non lo sa , vero? E neanche Abby a quanto…pare.
Rallento man mano la presa della mano permettendole di staccarsi dalla carrozzeria dell’auto , ancora aperta. Abbasso il capo sentendo quel calore insopportabile rigarmi le guance . Ogni volta che inizio a lacrimare sembra di sentir la pelle bruciare. Singhiozzo lentamente piegandomi su me stessa dinanzi a lei che automaticamente mi induce a sedermi lateralmente sul sedile del conducente , tenendo le gambe fuori dall’auto sulle quali poggia lei le braccia una volta inginocchiatasi a terra .
Mia: Marizza..
Alza il suo braccio posando la sua mano calda sulla mia guancia completamente bagnata dalle lacrime che questa sera non cessano di scendere.
Marz: I-io….non volevo che…*singhiozzando* ..accadeva tutto questo…Ma…non mi ha dato altra scelta!
Ed è con la mia frase finale che sprigiono un lungo e straziante pianto alla quale questa volta trovo confronto sulla sua spalla , messa a disposizione senza batter ciglia.
Mi stringe a sé posando le sue mani attorno alla mia schiena , rimanendo sempre in tale posizione , mentre io mi sfogo del tutto . Passano i minuti così in silenzio a pensare che è giunto il momento di raccontare l’amara verità almeno ad una persona che ormai ha scoperto tutto senza neanche essermene accorta.
Mia: Che ne dici se torniamo a casa a bere un bel bicchiere d’acqua?
Continua a lisciarmi premurosamente il viso portandomi dietro l’orecchio quei pochi ciuffi ribelli scappati dall’acconciatura creata poc’anzi in ben 2 minuti . Scuoto il viso reclinando la sua offerta mentre asciugo il residuo di lacrime con un fazzoletto morbido datomi da Mia che ora mi fissa con un lieve sorriso sulle labbra.
Mia: Stai meglio , non trovi?
Annuisco col viso sentendomi il petto meno pesante anche se ora ho la testa che mi batte come un martello pneumatico.
Mia: E’ meglio un pianto sprigionato col cuore che…andare a zonzo per la città di notte.
Marz: A-abbiamo due stili di vita..diversi.
Mi schiarisco la voce, ancora mezza rotta dal pianto , con un paio di colpi di tosse.
Mia: E quindi…è tua figlia quella bellissima ragazza?
Sorride gioiosamente ricambiando con un lieve sorriso con sforzo , dato che sono priva di forze.
Marz: S-si…
Mia: E’…grandioso.*ridendo incredula* Tu madre!? Oddio è meraviglioso! Hai messo al mondo una creatura stupefacente..
Marz: Frena l’entusiasmo..*ridendo leggermente*
Mia: Ma come , quando , dove…è successo?
Col sorriso sulle labbra mi pone domande a raffica alla quale questa volta decido di rispondergli.
Marz: E’ frutto di una stupida notte di capodanno passata nel sottoscala dell’Elite Way School.
Gli fornisco le informazioni che gli interessano con un tono di voce sprezzante , rimpiangendo in parte quello stupido sbaglio che feci .
Marz: Fui una stupida.
Mia: Perché dici questo?*confusa* Quando lo scopristi e come reagì Pablo?
Marz: Questo è un tasto dolente sai..?
Gli sorriso amaramente decisa però a continuare il racconto .
Mia: Te la senti di proseguire?
Annuisco col viso procedendo, vedendo man mano la sua espressione farsi da sorpresa a scioccata.
Mia: Ma era impazzito???
Si alza di scatto appena alle sue orecchie è arrivata la frase “non lo voleva” e tutte le altre frasi che mi disse quel terribile giorno di Gennaio spalancando la bocca per lo shock.
Mia: E’ inverosimile ciò che mi stai raccontando! Non posso crederci! Non posso crederci dico davvero!
Cammina avanti e dietro con una mano incastrata tra i suoi capelli biondi e arruffati , inorridita e indignata dalla triste verità.
Mia: Ma quel che mi sciocca di più è sapere che non mi ha mai raccontato di esser stato con te!! Ora si spiegano molte cose!
Marz: Quali?
Mia: Parlammo a lungo riguardo la tua partenza improvvisa. Gli posi un sacco di domande che sarebbe state necessarie per scoprire cosa ti spinse a partire ..ma lui non si espresse e pochi dopi giorni si arrese del tutto. Lui sapeva cosa ha fatto! Sapeva di essersi comportato come un vero e proprio Stronzo!!
Marz. Si Mia ma ora calmati.
Sfilo la chiave dall’auto chiudendola poco dopo rinunciando all’uscita al casinò.
Marz: Stiamo in mezzo ad una strada , il vicinato può lamentarsi del chiasso che stiamo facendo.
Sbuffo portandomi la mano in viso mentre mi poggio esausta all’auto continuandomi a subire le sue sceneggiate teatrali .
Mia: Non ci posso credere! Ah ma quando lo avrò davanti io..
Marz: IO NIENTE!
Rialzo il capo fulminandola tanto stesso con uno sguardo truce che la immobilizza di colpo.
Marz: Ti vieto categoricamente di accennare anche solamente l’argomento “Marizza” con quel verme !
Mia: E…Abby?
Marz: Abby non sai niente di me e di Pablo! Suo padre si chiama Weston ed è morto da eroe in un drastico incidente! E’ questo che ha nella testa e per nulla al mondo dovrà scoprire la verità!
Mia: T-tu…Marizza stai facendo lo stesso errore di tua madre. Più di chiunque altro sa quanto hai sofferto per aver scoperto la cruda verità , perché vuoi fargli questo?
Marz: So quel che sto facendo , alla giusta età gli confesserò tutto ma non è questo il momento , soprattutto che “Lui” è in circolazione!
Mia: V-va bene…per oggi la finisco , ma non intento accettare la tua folle decisione. Povera ragazza sai quanto soffrirà?
Marz: Non soffrirà se nessuno aprirà la boccuccia!
Finto un sorriso facendole capire che la persona a questo riguardo è proprio lei.
Mia: E invece con Pablo come ti comporterai? Posso sapere qual è il tuo scopo?
Sospiro pesantemente rivolgendo il capo alla strada isolata mentre la brezza serale mi fa venire la pelle d’oca alle braccia scoperte.
Marz. Fargliela pagare , per tutto il male che mi ha fatto.






FINALMENTE Mia ha scoperto tutto e Marizza ha altrettanto raccontato l'episodio passato e il comportamento spregevole di Pablo. Ora le domande sono queste : in che modo gliela farà pagare a Pablo?
NEL PROSSIMO CAPITOLO Mia , Marizza ed Abby faranno visita a Martin! Come sarà l'incontro tra quest'ultimo e Mia?? LO SCOPRIRETE SOLO SE COMMENTERETEEEE!! *--*
 
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