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El Privilegio De Amar, New ff !! *-*

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RoxanaBenja
view post Posted on 14/9/2016, 13:27 by: RoxanaBenja

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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BUONA LETTURAAA!

CAP 11

Abby

Abby: BUONGIORNOOOO!!
Saltello in cucina dove mi butto a capofitto al collo di mia madre che stava consumando beatamente la sua colazione.
Xx: Ma cosa scorre nel tuo sangue adrenalina?
Quell’insopportabile voce rovina la mia giornata che si presenta al quanto quieta .
Abby: Bhè forse si forse no.
Fingo un sorriso a quello spilungone che ricambia senza aspettare due secondi .
Marz: Buongiorno anche a te Abby.
Richiamando la mia attenzione mi da un dolce bacio sulla guancia invitandomi a sedere al suo fianco.
Batto le mani “leccandomi i baffi” dinanzi queste delizie tutta a nostra disposizione.
Abby: Aawn quanti dolci!! Mia sei una cuoca eccezionale.
Mi complimento con Mia che questa mattina sprizza bellezza ad ogni mossa che fa e ad ogni cosa che dice.
Xx: Puoi dirlo forte!
Alle nostre spalle spunta Manuel che dopo aver dato il bacio del buongiorno prende posto a capo tavola dove subito gli viene posto il quotidiano con un buon caffè caldo e profumato.
Jared: Mamma prendo a volo un cornetto e scappo da Eric e Kevin.
Prende come ha detto un cornetto con un fazzoletto finendo di sorseggiare la spremuta d’arancia preparata con tanta premura dalla madre che rimane male dinanzi alla scelta del figlio.
Mia: Ma come.. oggi è lunedì.
Jared: E con questo?
Manu: Ma i tuoi amici non partono per il vacance club oggi?
Jared: Esattamente. Posto in cui quest’anno non ci andrò per colpa delle vostre folle decisioni prese senza il mio consenso.*finto sorriso* Spero che vi possiate divertire in questa settimana perché io già vi anticipo che morirò dalla noia .
Mia: Fidati di me Jared , ci divertiremo un mondo , e poi non saremo solo noi tre.
Mia madre alza il capo scontrando lo sguardo furbo di Mia .
Marz: Che diamine hai architettato posso sapere?
Mia: Tempo al tempo mia cara. *ridendo sotto i baffi*
Jared. Ah questo è troppo! *alzando le mani* Giuro che se si aggrega anche quel tappo di sughero io apro lo sportello in piena curva della strada e poi chi si vede si vede!
Mi indica guardandomi con disprezzo. Fisso la scena con un ghigno divertito non scollando lo sguardo da lui nonostante stia mangiando con gusto il cornetto caldo appena fuoriuscito dal forno.
E quindi sembra che passerò gli ultimi giorni d’estate con un tipo del genere? Ah..ci sarà da divertirsi soprattutto che tra noi è sorta un forte intesa , una guerra che non intendo perdere.
Manu: Jared non avevi detto che andavi di fretta? Ne parleremo di questo appena torni, ok?
Jared: Si! Sarà meglio che vada a salutare i miei amici prima della partenza. Qui l’aria diventa sempre più pesante.
Stufo di tutta questa gente e questo caos si sventola prendendo un mazzo di chiavi .
Manu: Dove credi di andare con quelle giovanotto?
Jared: Ho la patente quindi prendo la tua auto , tranquillo te la riporto sana e salva.
Col suo fare da macho fuoriesce divinamente dalla casa , portandosi con se i profondi sospiri dei suoi genitori preoccupati delle sue azioni avventate.
Marz: Ah ma lasciatelo vivere quel povero ragazzo.
Continua a girare in senso orario il cucchiaino immerso nel tè caldo , immergendo un paio di volte il filtro.
Abby: Dormito bene stanotte?
Gli pongo la solita domanda che mi sorge spontanea , anche se so che in realtà non ha chiuso occhio ma tentar non nuoce , magari potrei sentire la fatidica frase “ Ho dormito come un ghiro. “
Marz:*ridendo* Ho dormito come un ghiro..
Dilato le pupille accennando una risata incredula.
Abby: Oddio stai parlando seriamente?
Marz: Si merito di Mia però..*sforzandogli un sorriso* Mi ha fatto bere una camomilla concentrata .
Le due si scambino diversi sguardi misteriosi velati da un dolce sorriso .
Manu: Bene ragazze io devo scappare. Mi attendono in ufficio.
Marz: Che lavoro fai Manuel?
Si alza ripiegando per bene il quotidiano sul tavolo .
Manu: Conduco le sfilate che organizza Franco , il padre di Mia..*sorridendo*
Marz: Ah si?*sorpresa* Quindi lavori ancora per lui?
Mia sorridente ed orgogliosa del marito gli si avvicina posando il suo braccio sulle spalle massicce di Manuel.
Mia: Esattamente e la modella principale sono io.*ridendo* Non è meraviglioso tutto questo?
Manu: Dovresti vedere qualche rivista Marizza , saranno sicuramente sparse per casa . E’ un miracolo che non ne trovo una sotto il cuscino. *ridendo*
Mia:*avvicinandosi al suo viso* Oh ma a cosa servirebbe un immagine se hai la vera me al tuo fianco sul letto?
I due si scambiano innumerevoli bacetti a stampo mentre ridono gioiosamente.
Marz: *colpo di tosse* Manuel non avevi detto che eri in ritardo?
Lui la prende a ridere, avvicinandosi a Marizza gli stropiccia amorevolmente i capelli se ne va divertito per dopo augurarci una buona giornata.
Marz: Questo vizio davvero non se lo leva!
Si sistema invano i capelli oggi più che mai sparati , testimoni del fatto di aver dormito profondamente.
Scontro l’orologio che ho al polso notando che si sono già fatte le 10 del mattino .
Abby: Partono così tardi per questo…vacance club?
D’istinto pongo a Mia questa domanda mentre lei prende posto al tavolo sgranocchiando lentamente una barretta dietetica ai frutti di bosco .
Mia: Si , per comodità diciamo. Sicuramente ti starai chiedendo cos’è questo posto..*ridendo*
Marz: E’ un posto terrificante credimi!
Mia la prende a ridere mentre Marizza sorseggia lentamente il contenuto caldo nella tazza di porcellana.
Abby: Ah si perché?
Mia: Ora ti spiego tutto io , lascia perdere Marizza .*scuotendo il capo* Qualunque posto è per lei da incubo credimi cara.
Si sporge sul tavolo quel che basta per accarezzarmi, brevi istanti , il dorso della mano ritornando poi alla posizione retta della schiena.
Marz: E invece per te è da sogno? Quel posto lo frequentano i tipi peggiori dell’istituto e consiste a seguire dei “corsi” , se così li vogliamo chiamare , al quanto idioti.
Mia: Ma non è vero , non esser così critica . E’ una proprietà sulla costa del collegio dove per una settimana i ragazzi pernottano in una sotta specie di albergo dal quale si può raggiungere la spiaggia e vari campi da giochi. Per tutti gli anni in cui sono andata mi sono divertita una follia ,la qui presente no invece. E sai il perché?
Ascolto divertita il suo racconto curiosa di sapere il perché.
Abby; Perché?*sorridendo*
Marz: Oh Abby non la stare ad ascoltare.
Mia:*ridendo* Perché non sapeva nuotare o forse non lo sa fare neanche adesso.
Marz:*finto sorriso * No non so ancora nuotare , qualche problema per caso? Mi vuoi prendere in giro a vita?
Mia ride con gusto alzando poi le mani in segno di arresa mentre mi unisco lentamente alla sua risata divertente.
Abby: Su non ti surriscaldare ..
Do pacche affettuose sulla spalla scoperta di mia madre che con un mezzo sorriso continua a sorseggiare la sua colazione passando così a raccontare vari aneddoti divertenti dei vecchi tempi per un bel po’ sino a quando giungiamo davanti la porta d’ingresso pronte per andare in campagna e prendere le nostre cose.
Mia: Hei ragazze aspettatemi!
Giunge dinanzi a noi con una borsa sulla spalla , truccata e ben vestita .
Marz: E questo che vuol dire?
Mia: Ma come? Voglio venire con voi! Ho una voglia matta di incontrare Martin , sono anni che non lo vedo e chissà come sarà diventato!
Marz: Non se ne parla. Non voglio sentirti anche durante la guida.
Mia: Lo giuro sto muta con un pesce!*congiungendo le mani*
Marz: Il pesce boccheggia quindi tu parlerai posso scommettere tutto . Non fare paragoni simili !
Abby: Oh suvvia perché non la facciamo venire con noi? Infondo mi diverto un mondo .
Rido leggermente vedendo poi il viso di Mia ritornare a splendere di gioia prendendomi velocemente sotto braccio rivolgendo un sorriso a 32 denti a Marizza , attendendo la risposta definitiva.
Mia: Te lo giuro faccio la brava!
Marz: Aah sembra che ho a che fare con una bambina . Forza andiamo è già tardi, non voglio perder altro tempo.
Afferrando le chiavi della sua auto sbuffa sonoramente arrendendosi all’insistenza mitica di Mia che pimpante prende posto ai sedili posteriori fissando l’auto con le stelline agli occhi.
Mia: Dio mio , ogni volta che entro rimango sempre più sbalordita da tale bellezza. E’ il nuovo modello vero?
Marizza chiude sonoramente lo sportello allacciandosi la cintura poco dopo .
Marz: Hai detto che non fiatavi in auto ma noto che hai già pronunciato frasi abbastanza lunghine.
Gli finge un sorriso attraverso lo specchietto retrovisore seguito poi da uno sbuffo di Mia.
Io continuo a ridere sotto i baffi troppo divertita dal loro sketch comico .
Cambia la marcia e pestando il pedale tenta a far sfrecciare l’auto nel traffico.
Durante il viaggio le due parlano di diverse cose , come lavoro , casa , soldi e robe varie arrivando infine ad una conclusione.
Marz: Intento passare solo questa settimana a casa tua , poi mi troverò una collocazione stanne certa! Non sono un tipo che si approfitta degli altri , ricordatelo.
Mia: Ma ti ho detto di stare tranquilla. Non sto dicendo niente se no qualche supplica di rimanere a casa mia. Hai visto quanto è grande ed essendo sempre sola mi sento così tanto giù di morale
Marz: Tu una vita sociale non ce l’hai? Che fine hanno fatto quell’altre tue amiche fuori cervello?
Mia: Vico e Rocco stanno in giro per il mondo.
Marz: In giro per il mondo?*sorpresa* Senti un po’ che novità..
Mia alle nostre spalle si sporge poggiando il mento sul sedile accanto al mio poggia testa tenendo tutte e tre lo sguardo fisso alla strada di campagna .
Mia: Si , l’unica attrezzo elettronico che si sono portati appresso è stata la loro amata videocamera.*ridendo* Mentre Feli , Lalo e il loro figlio stanno in Texas , conducono una vita tranquilla in perfetta pace e armonia.
Marz: Sono..felice per loro. A preposito com’è il loro figlio? E’ cresciuto vero , l’avevo lasciata quando aveva da poco partorito .
Mia: Aawn è un omaccione super figo!*battendo le mani* Dovresti conoscerlo.
Abby: Super figo?
A sentire queste parole mi rendo partecipe della loro conversazione , cui ho capito poco o niente.
Sembrerebbe però che stiano parlando dei loro vecchi amici . Quante cose non so di mia madre ma fortunatamente ho Mia ora al mio fianco e scommetto che ben presto tutto verrò a sapere.
Mia: *sorridendo maliziosamente* Si chiama John ed ha due cristalli al posto degli occhi! Lo dovresti vedere! Ma tu Abby sei single?
Marz: Ovvio che si!
La sua gelosia mi fa iniziare a ridere confondendo Mia che è rimasta con la bocca semi aperta.
Mia: Scommetto che questa povera ragazza rimarrà zitella per colpa tua! Sono indignata dal tuo comportamento e scommetto anche che i ragazzi che le si avvicinano li fa scappare terrorizzati.
Marz:*orgogliosa* Certo che si. Non voglio che soffra per colpa di quel stupido genere umano del sesso opposto!
Mia: I ragazzi non sono tutti uguali Marizza . Abby digli pure tu qualcosa.
Abby: Sinceramente sto bene così..
Marz: Questa si che è musica per le mie orecchie. Hai sentito decerebrata?
Le due si scambiano sorrisi finiti ponendo fine all’argomento imbarazzante “fidanzato” con una mia risata.
Mia: Sappi che non è più una bambina , presto o tardi si innamorerà anche a lei.
Marz: E tardi sarà.
Abby: Ok ora cambiamo argomento? E’ davvero imbarazzante. *ridendo leggermente*
Mia: Oh piccola lo so che hai una mamma così opprimente.
Mi accarezza i capelli mettendomi quelle poche ciocche ribelli dietro l’orecchio mentre io sgrano gli occhi appena al mio orecchi arriva la parola “mamma”.
Marizza frena di colpo fermandosi nel bel nulla , in mezzo alla strada di campagna voltandosi per fulminare la sua amica , cui testa è ancora tra i due sedili anteriori.
Marz: MIA!! Ma un cecio in bocca non lo sai tenere??
Mia: Perdonami! *mordendosi il labbro* Mi è scappato! Lo giuro!
Fa giurin giurello con le dita supplicando perdono con lo sguardo mentre slacciandomi la cintura mi siedo sul posto in modo da tener dinanzi a me entrambe.
Abby: Questo vuol dire che Mia sa tutto di noi due?
Mia madre si toglie gli occhiali da sole poggiandoli sul cruscotto dell’auto, pulito e lucido , passandosi il viso con la mano gesto seguito da un sospiro.
Marz: Si.. E’ successo ieri sera.
Rimango veramente sorpresa a questa notizia. Non so di preciso cosa l’ha spinta a confessare tutto a Mia che in silenzio mi osserva intensamente , desiderando anche solo per un secondo di entrare nella sua testa e capire a cosa sta pensando .
Mia: S-sei..per caso arrabbiata?
Sollevo le sopracciglia sorpresa da questa sua insolita domanda .
Abby: Ohm…no , certo che no. Perché lo dovrei essere? Infondo sono contenta che almeno tu lo sappia .
Accenno man mano un sorriso entusiasta del progresso fatto da mia madre che ora mi guarda con premura.
Abby: Finalmente non sono costretta a recitare davanti a qualcuno!
Mia inizia a ridere elegantemente divertita da questa mia frase.
Mia: Avevo già intuito che c’era qualcosa che non andava. Era troppo strano il fatto che eri una sua vecchia parente ,vi assomigliate un sacco e non solo di aspetto.
Abby: Quindi posso stare tranquilla d’oggi in poi , vero? Posso chiamarti mamma ?
Sorrido a mia madre che dopo aversi umidito le labbra annuisce col capo .
Marz: Ma solo davanti a lei , non voglio che altre persone sappiano che sei mia figlia.
Abby: Posso sapere il perché?
Non pensando a Mia , che in questo momento sposta lo sguardo su di noi ad ogni parola che diciamo , come se stesse assistendo ad una partita di tennis , mentre io attendo con ansia la sua risposta.
Marz: H-ho i miei motivi.
Distolgo il capo cercando di non condurre la conversazione in una discussione. Abbiamo affrontato varie volte anche questo argomento ma continua a non soddisfarmi la risposta.
Mia: Devi sapere Abby .. che Marizza è sempre stata un tipo privato , non gli piace metter in mostra le persona a cui tieni , non vuole che i suoi…”nemici” , se così li vogliamo chiamare , ti facciano del male.
Interviene la sua amica pronunciando queste parole che mi sorprendono, a dire il vero.
Abby: Nemici? Intenti Pablo?
Nomino con non curanza il nome di quel tipo che a quanto pare ha lasciato un segno indelebile nella sua vita , provocando un irrigidimento dei muscoli .
Marz: La lista è lunga. Ora possiamo ripartire e viaggiare in santa pace? Siamo quasi arrivati .
Mette il punto alla discussione riavviando l’auto e come desiderava trascorriamo quei pochi minuti rimasti di viaggio nell’assoluto silenzio.

Mia

Poggio la schiena sul sedile morbido rivestito in pelle dell’auto , godendomi l’alto livello di comfort .
Fisso la vastità della campagna fuori dal finestrino , ora chiuso dato che l’aria condizionata ci reca più freschezza a differenza di fuori . Il sole batte violentemente sull’asfalto di questa piccola strada messa comunque bene , ringraziando di non ricevere sballottamenti a causa delle buche questa volta assenti.
Ma nonostante fissi il paesaggio la mia testa è altrove. Più fisso Abby , il cui viso è riflesso nello specchietto laterale dell’auto , più mi accorgo di esser stata una scema a non capire subito che quella ragazza era figlia di Marizza e Pablo. Pablo….oh amico mio . Perché sei stato così codardo? Perché ti sei tirato indietro come un ragazzo comunque? La amavi e potevi starle al suo fianco , persino con tua figlia ..sangue del tuo sangue.
Ripenso al racconto , comunicatomi ieri sera nel bel mezzo della strada , e quando Marizza in questi anni abbia potuto soffrire. Sola , con in grembo una bambina , ad affrontare il mondo con sulle spalle enormi responsabilità. Ora capisco anche il perché gli è preso un attacco di panico quando , come una stupida , ho raccontato in breve la storia di Paula e Pablo. Che abbia imparato la lezione con Marizza?
Sono certa che ha accettato di prendersi cura di Paula e quell’ipotetico figlio senza batter ciglia , perché era certo che se avrebbe ricommesso quell’errore avrebbe perduto anche quella possibilità d’esser felice.
Ma non capisco…! Non capisco il perché per tutti questi anni non mi ha mai raccontato quest’evento e soprattutto di aver passato la notte con Marizza. Si avrei giurato che non sarebbe mai accaduta una cosa del genere e sapere che quella notte hanno persino concepito un frutto del loro amore mi ha veramente sconvolto la vita. Sapeva sin dall’inizio che lei era fuggita per questo motivo , ma ciò che voglio sapere è cosa ha pensato in quel momento. Che lei è fuggita perché è rimasta ferita dal suo comportamento egoista? Forse.. Sinceramente ho ancora molte cose da sapere per ricomporre il puzzle ridotto in mille pezzi e con la confessione di Marizza ora ho a disposizione solo pochissimi pezzi. Ho ancora tanto da capire per esempio Marizza cosa ha dovuto patire per esser diventata una persona dal cuore di ghiaccio , a quali livelli è dovuta scendere per procurare la felicità di Abby , cosa ne pensa quest’ultima della presunta scomparsa del padre che a quanto pare sembra chiamarsi Weston , un pover uomo morto da eroe .
Bhè le domande sono infinite e non avrò abbastanza vite per porgliele a tutte e tre.
Ma spero vivamente di schiarirmi queste idee frastornate che mi passano per la testa ogni secondo .
Ora attraverso lo specchietto retrovisore vedo una donna forte , sicura di sé , audace , orgogliosa , ostile , impassibile che tenta di soffocare quel dolore immenso dietro quel suo corpo fragile.
Vederla in quello stato ieri sera è stato traumatico , pensavo che sarebbe morta sul mio divano ma con sforzo si è ripresa da sola senza ricorrere aiuto di sua figlia . Le vuole così bene da non volerla far preoccupare . Da quel che mi ha detto è a conoscenza dello stato di salute della madre che ritiene quegli eventi una cosa da nulla. Rievocare il passato non sarà più così semplice con lei davanti e da oggi in poi dovrò pensarci a lungo prima di parlare o nominare Pablo . Giuro che se lo terrei dinanzi a me lo stritolerei le ossa senza rifletterci a lungo . Ma per un secondo mi fermo a pensare che ormai sono entrambi grandi e maturi , entrambi due persone trentenni che possono affrontare i loro problemi con maturità ma conoscendo i due sono certa che lui continuerebbe a non capire nulla , essendo avvolta dall’ottusità , mentre lei è decisa al 100% di fargliela pagare e questa cosa mi preoccupa leggermente.
Quali sono le sue intenzioni?
Marz: Eccoci qua! Ah casa dolce casa.
Si stiracchia i muscoli tesi durante la guida , al dir poco assurda , sistemandosi poi il suo cappello di paglia che la ripara dal sole . Ha ragione a dire che Buenos Aires non le appartiene . In questo ambito intravedo le sue labbra incurvarsi . Qui ha fondato le sue radici , qui ha visto nascere sua figlia e qui si è creata una nuova vita da sola. La ammiro da lontano e la lodo.
Abby: Bel posto non trovi?
Chiude l’auto col telecomando datogli in mano poc’anzi affiancandosi a me mentre percorriamo questo sentiero sbriciolato mentre Marizza corre gioiosa verso una casa rustica a due piani , anch’essa mal messa.
Mia: E’ un bel posto per godersi il silenzio assoluto. Ma devo ammettere che fa un caldo afoso qui fuori!
Mi sventolo col ventaglio facendo svolazzare in aria poche ciuffi di capelli mentre rido leggermente insieme ad Abby.
Mia: E a te piace?
Abby: Oh molto.*sorridendo* Ho passato l’intera infanzia tra i campi , il lago , questo giardino , questa casa.
Mia: No per esser indiscreta ma come mai adesso sei entusiasta di cambiare luogo?
Abby: Bhè il mio sogno è vivere almeno la mia adolescenza diversamente. Qui come puoi vedere non c’è un’anima viva . E’ bello correre, giocare , passeggiare ma per condurre una vita come gli altri ragazzi della mia età ..bhè..*alzando le spalle*..non è molto eclatante.*ridendo*
Mia: Siete stati soli per tutto questo tempo?*sorpresa*
Lei annuisce col viso giungendo infine dinanzi la porta di legno, raggiungendo automaticamente Marizza che bussa incessantemente .
Martin: Sto arrivando! Sto arrivando!
Sento la voce di Martin , quella voce che non sentivo da sin troppo tempo. L’ultima volta che lo vidi frequentavo ancora il 4° anno e a dire il vero mi è mancato un sacco il primo periodo .
Finalmente la porta viene aperta , seguita da forti cigolii , permettendomi di scontrare la sua espressione stupita.
Martin: Che Dio ti benedica…Mia …*quasi a bocca aperta* ma quanto sei cresciuta ragazza mia! Sei bellissima vieni qua!
E senza lunghe storie accetto di esser abbracciata dal mio amatissimo ex professore felice quanto me di rivedermi dopo tanto tempo.
Mia: Mi sei mancato tantissimo!!!
Martin: Sto per piangere… E’ magnifico rivederti!
Marz: Hey hey poche smancerie con mio padre. E così preferisci abbracciare lei che tua figlia?
Assume quel suo atteggiamento geloso , come ai vecchi tempi , incrociando le braccia al petto mentre batte incessantemente il piede sulle pietroline del terreno , sovrastando una piccola nuvoletta di polvere.
Sciolgo l’abbraccio lentamente ridendo leggermente alzando poi il capo per fissarlo bene.
Si è invecchiato , ha i capelli mezzi bianchi mezzi neri come 15 anni fa , ma resta pur sempre una bella persona.
Mia: Non sei cambiato affatto Martin!
Martin: Che sorpresa vederti! Marizza potevi dirmelo che portavi anche la tua amica! Su ma che fate qui davanti entrate .
Retrocede in casa permettendoci di entrare e una volta varcato la porta d’ingresso mi ritrovo in un luogo completamente diverso da quel che sono abituata a vedere ogni giorno. Il soffitto è sorretto da aste lunghe di legno e il pavimento presenta varie crepature mentre l’arredo fa alludere la casa di un anziano .
Nonostante questo aspetto trasandato devo ammettere che sento odore di pulito e di detersivo a mano e come presumevo dalla finestra spalancata intravedo lenzuola bianche smuoversi armoniosamente su delle corde tese sul giardino , sulle quali si stanno asciugando .
Marz: Come potevo dirtelo se si è autoinvitata ? La conosci, sai com’è. Non cambia idea quando si fissa su una cosa.
Poggia la borsa pesante sul tavolo della cucina , legata al soggiorno dove Martin ci invita a sederci sul divano a due posti , fissando un arco che rende un unico vano cucina e soggiorno.
Martin: Oh Mia ma quanto sei cresciuta! Più ti fisso e più rimango sbalordito dalla tua bellezza.
Abby: Hey nonno così mi ingelosisci però .*ridendo* Non vuoi coccolare un pochino la tua amatissima nipotina???
Spalanca gioiosamente le sue braccia vedendo subito dopo Martin prenderla al volo e nonostante l’età riesce a sollevarla da terra per girare in tondo sul posto udendo le loro melodiose risate.
I due continuano a sbaciucchiarsi le guance raccontandosi cosa hanno fatto di entusiasmante questi giorni mentre Marizza prende posto al mio fianco.
Marz: Ora capisci perché amo questo posto?
Le sorrido rimanendo zitta . Tutto questo è indescrivibile , non servono parole.
Marz: Qui c’è tutto quel che ho bisogno. Ho un padre che ama me e mia figlia , ho una casa umile dentro la quale ho vissuto a lungo e ci sono affezionata . A differenza di Buenos Aires mi basta fissare fuori dalla finestra per ricordarmi i momenti gioiosi passati con..mia figlia.
La fisso premurosamente , colpita dalle sue parole profonde pronunciate col cuore mentre fissava incessantemente i due parlare pochi più distanti da noi .
Mia: Hai…avuto anche tu i tuoi privilegi, lo sai?
Distoglie lo sguardo dalla sua famiglia rivolgendo uno a me confuso.
Marz: In che senso?
Mia: Anche senza di “lui”..
Tento di mantenere il tono basso di voce evitando di pronunciare il suo nome.
Mia: .. sei riuscita a crescer…tua figlia. Sapere cosa hai passato mi interessa..ma tutto verrà a tempo debito.
Ringrazia la mia attesa con un semplice sorriso mentre io le strofino le mani.
Martin: Allora mia ribelle , mi racconti come vi siete incontrate e tutte le possibili novità?
Strofina le sue grandi mani callose prendendo velocemente una sedia voglioso di sentire il nostro “avvincente” incontro portando Abby a sedersi sulla sua gamba e come una vera e propria famiglia si abbracciano amorevolmente mentre parliamo animatamente. Tra risate e varie scambio di battute sarcastiche tra Martin e Marizza decidiamo di affrontare l’argomento del trasferimento.
Martin: Quindi è definitivo? Abby davvero ti piace quella scuola?
Abby: Si nonno.. La dovresti vedere è semplicemente fantastica!
Sorride a 32 denti ignare che anche suo nonno l’ha frequentata nelle vesti da professore conoscendone ogni particolare.
Marz: Peccato che è frequentata da ignobili persone.
Manda una frecciatina che subito coglie Martin il significato di essa.
Martin: Ehm..amore mio perché non vai a sistemare le tue cose in cameretta?
Da delle pacche affettuose sulla spalla di Abby che pimpante ed energica salta in piedi ubbidendo al comando senza batter ciglia. Con le persone sa veramente esser educata. Sono fiera di quel che Marizza ha messo al mondo : una ragazza stupenda col cuore d’oro. Se solo ci sarebbe una figura maschile formerebbero una famiglia perfetta , una famiglia modello.
Abby scompare dal nostro campo visivo sentendo la porta della sua camera chiudersi segno che ormai si è chiusa in essa per raccogliere le sue cose e portarle momentaneamente a casa mia.
All’improvviso vedo Martin chinarsi leggermente per parlare con tono fitto di voce.
Martin: Chi..hai incontrato oltre Mia e Manuel?
Marz: Sai perfettamente chi. E combinazione lavora come preside . E’ ingiusta la vita con me non credi?
Sorride amaramente al padre che forma sul viso un espressione sorpresa , rimanendoci di sasso.
Martin; Aia aia aia. La situazione si è complicata. E tu.. Mia ..
Marz: Sa tutto.
Anticipa le mie mosse rassicurando suo padre permettendogli così di parlare tranquillamente.
Martin: *sorpreso* Marizza dici davvero?
Marz: Mi ha costretto!*alzando le mani* Questa donna è più furba che mai , mi ha messo alle strette.
Mia: Ah io??
Mi indico innocentemente guardandola con un mezzo sorriso sotto i baffi.
Marz:*accennando una risata* Giuro che un altro po’ esplodevo a causa della tua insistenza. Invece di prendere il ramo della moda perché non hai scelto di fare l’investigatore privato? *finto sorriso* Strano che non hai trovato le mie orme a terra quando venivi qua anni fa a controllare se ero nei paraggi.
Mia: Oh mia cara non sai quante volte mi sono fermata a fissare l’ambiente circostante a cercare qualche indizio ma con mio grande dispiacere non trovai nulla.*finto sorriso*
Marz: Peccato vero? *finto sorriso*
Martin: Su su ragazze non discutete ora! L’importante è che vi sentiate a vostro agio e che soprattutto non ci siano altri segreti.
Mia: Martin..per tutto questo tempo ci hai tenuto nascosto Marizza.. Sono leggermente delusa dal tuo comportamento.*sospirando* Eppure notavi come eravamo distrutti .
Martin: Mia cara lo so di avervi ferito ma non potevo tradire la sua fiducia.
Mi prende la mano accarezzandomene il dorso mentre lancia un occhiata premurosa alla figlia che sbuffa sonoramente.
Marz: E’ un miracolo che non sono spuntata dal nulla per infilzare quel verme col forcone!
Scoppio in una fragorosa risata portandomi le braccia attorno alla pancia piegandomi leggermente su me stessa non resistendo all’immaginazione fatta nella mia testa.
Marz: Che ti ridi decerebrata? *acida* Se continui così tenti di richiamare l’attenzione di Abby . Tutto questo che stiamo dicendo meglio farlo rimanere in queste 4 mura.
Mia: Va bene..va bene.
Rallento a ridere asciugandomi poi quelle poche gocce di lacrime alle punte degli occhi continuando a tenere un sorriso a pieni denti .
Martin: Mi mancherete un mondo , questa casa non sarà la stessa senza voi due.
Marz: Io e Abby verremo a trovarti ogni fine settimana , stanne certo.
Tende la mano incrociando le dita della sua .
Martin:*stringendo la presa* Hai trovato una collocazione?
Marz: Per ora le case in affitto non mi entusiasmano di molto . Qualche casa è troppo piccola , altre poste a piani troppo elevati , altre ancora isolate in mezzo alle fratte. Voglio una casa comoda da raggiungere e diciamo vicino al collegio , così da poter tener d’occhio Abby .
Mia: Ma per ora rimarrà da me. *sorridendo* E’ una goduria parlarle e passare del tempo dopo un sacco di anni.
Martin:*annuendo col capo* Avere al fianco un amico gli farà bene.. Vero mia piccola Marizzita.
Marz:*roteando gli occhi* Papà ti supplico.
Rallenta la presa delle mani alzandosi dal divano poco dopo .
Marz: Mi si è addormentato il culo. Vado a sgranchirmi le gambe.
Mia: *finto sorriso* Molto signorile da parte tua .
Lei fingendomene un altro esce da questa casa recandosi sicuramente in giardino lasciandomi sola con Martin.
Martin: Allora..sei stata felice ritrovarla?
Mia: Non sai quanto Martin…*sorridendo dolcemente*
Martin: E di Abby…che ne pensi? Marizza ti ha raccontato ciò che è successo..
Lentamente sgretolo il mio sorriso assumendo un espressione serie adatta alla situazione.
Mia: Si..mi ha raccontato il drastico momento in cui Pablo…si ritirò dalle proprie responsabilità.
Chinandosi su se stesso pone i gomiti sulle sue ginocchia mettendosi infine le mani tra i capelli .
Martin: Mi chiedo ancora cosa gli saltò in mente !
Mia: Posso farti alcune domande...?
Approfitto del momento in cui Abby è al piano superiore e Marizza in giardino avvolta nei suoi pensieri.
Abbasso automaticamente il tono di voce onde evitare di farglielo sentire ad Abby in caso giungesse in stanza di colpo.
Martin: Dimmi tutto cara..
Mia: Cosa successe esattamente 15 anni fa..? Perché Marizza si è ridotta in quel modo? Va bene che è stata profondamente ferita dalla persona che amava col tutto il cuore ma… sono certa che è successo qualcos’altro e voglio saperlo…per aiutarla.
Si drizza lentamente sulla sedia rivolgendomi uno sguardo colmo di tristezza , pronto a raccontarmi l’indispensabile.
Martin: Sarò lieto di aiutarti per raggiungere il tuo scopo.





BENISSIMO! Martin desidera aiutare Mia! Nel PROSSIMO CAPITOLO finalmente avremo finalmente un POV di PABLO e sapremo ciò che è successo a Marizza dopo la sua partenza da Buenos Aires tramite dei FLASHBACK! Il capitolo inizierà con 15 anni prima , quindi cosa aspettate? COMMENTATEEE !

p.s: So che questa ff può sembrare un pò noiosa e povero di scene tra i Pablizza ma col tempo usciranno! Non temete ;)
 
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111 replies since 30/8/2016, 20:39   3267 views
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