¸´¯`°¤.¸ _`¤ Rebelde Way¤´_ ¸.¤°´¯`¸

El Privilegio De Amar, New ff !! *-*

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RoxanaBenja
view post Posted on 17/9/2016, 13:52 by: RoxanaBenja

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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ECCO IL FAMOSO CAPITOLOOO! Buona lettura ;)


CAP 14

Jared

Mi alzo di scatto correndo verso di lei , entrando in riva , che inizia subito a correre dopo aver strillato .
Corriamo così senza freno per quasi l’intera riva sovrastando numerosi schizzi d’acqua che ormai l’ha pulita da tutta la sabbia e bagnato me da capo ai piedi , trasformando questa rincorsa in un acchiapparello dove a dominare sono le nostre risate . E’ come se la scena stia andando a rallentatore. Lei si volta , vedendo automaticamente i suoi capelli bagnati andare dalla parte opposta , incantandomi a fissare quella sua dentatura perfetta mentre i glutei ben sodi balzano ad ogni passo di corsa che compie. Il seno segue i stessi movimenti e solo con questa corsa posso notare che è ben prosperosa . I suoi fianchi snelli mi fanno venire voglia di prenderli , come poc’anzi sulle spalle , e stringerli sino a sentire la sua pelle aderirsi alla mia.
Questa ragazza e le sue follie mi stanno dando alla testa e secondo me il sole non mi agevola a toglierla dalla mente. Così ritornando in me mi accorgo di averla raggiunta e con un abile mossa la afferro dalla vita senza accorgercene di perdere l’equilibrio cadendo entrambi sott’acqua , che in piedi ci arriva alle cosce.
La stringo a me d’istinto stringendo gli occhi per l’impatto freddo ritornando in superficie subito dopo.
Prendiamo un bel respiro e rimanendo in questa posizione , lei nuovamente attaccata al mio corpo , mi rivolge quel suo sguardo così profondo sentendola respirare con affanno.
Bagnata è dannatamente sexy e le gocce che scivolano velocemente dal suo viso mi eccitano di gran lunga.
Ed ecco che ci risiamo : quel mio dannato cuore perde un battito e mi impedisce di metterci composti ma a differenza rimiamo immersi in acqua , con le ginocchia piegate e unicamente il capo in superficie.
Abby: S-sei..un pazzo…
Parla con un filo di voce fissando i suoi occhi spostarsi da una mia pupilla all’altra.
Tossisce poco dopo , forse per quel po’ d’acqua ingerita nella caduta , smuovendo la sua mano per metterla sulla bocca unico spostamento avvenuto in circa 2 minuti di sguardi .
Le sue labbra…che si muovono leggermente mi stanno procurando immaginazioni irreali .
Cavolo ! E’ possibile che solo adesso mi sto accorgendo che tra le mie braccia ha una dea??
No Jared no! Ricordati chi è , ricordati cosa ti fa e ricordati che è un angelo vestito da diavolo.
Jared: Devo andare!
Mi alzo di scatto , sgretolando questa volta io la vicinanza, avviandomi senza risponderle verso il largo.
Abby: Adesso dove vai??
Con la punta dell’occhio vedo che rimane immersa , con la testa che continua a sbucare mentre io senza risponderle mi immergo dalla parte opposta , dopo aver preso una bella boccata d’aria , nuotando sott’acqua per un bel po’ di secondi . Riprenditi! Riprenditi Jared!
Riemergo in superficie recuperando fiato accorgendomi solo ora di essermi sfogato col nuoto tanto da vedere la spiaggia ben lontano e sentire i miei piedi quasi sfiorare il fondo marino. Questa lontananza e questo bagno mi aiuterà a recuperare i neuroni che sto perdendo a causa sua. Abby…perché non ritorni da dove sei venuta? Mi stai confondendo , non ho mai provato emozioni del genere e …non mi piacciono.
Frustato da questa strana situazione creata prendo un altro respiro e continuo a pensare incessantemente da solo sott’acqua .

Abby

Mi lascia qui in balia dei miei battiti cardiaci accelerati. Rimango immersa , perché la sua fuga improvvisa mi ha colto di sprovvista e solo avergli domanda dove va lo vedo immergersi e sbucare metri lontani.
Socchiudo gli occhi sollevandomi quel po’ che basta per sentire l’acqua scontrarsi alle mie cosce e no al collo . Mi porto d’istinto la mano sul petto sentendo quel dannato cuore tamburellare dolcemente.
Suvvia sto sprecando battiti per un tipo del genere? Su Abby torna in te.
Eppure quella vicinanza , come quella di ieri sera , mi fa assalire dall’ansia. Non sono mai stata così a lungo a contatto con un ragazzo e questa situazione mi inizia ad opprimermi. Lo vedo sbucare a largo per poi vederlo riemergersi poco dopo. Abbasso il capo vedendo le mie ciocche di capelli sgrondare d’acqua mentre mi inizio a incamminare lentamente verso la spiaggia.
Sfortunatamente ieri sera ho dimostrato la debolezza ad un ragazzo , l’unica cosa che mi rasserena è il fatto che non sappia per chi piangevo e perché stavo sola a soffrire. La risposta è semplice..pensavo a come fosse la mia vita con una figura maschile al nostro fianco. Vedere tutti gli altri ragazzi della mia età o i più piccoli stari con entrambi i genitori mi infonde tristezza. Perché io non ho avuto lo stesso loro privilegio? Il privilegio d’esser amati dal papà?..
Xx: Abby tutto ok?
Alzo il capo vedendo i piedi scalzi di mia madre in riva al mare e appena scontro il suo viso preoccupato la tranquillizzo con un sorriso.
Abby: Alla grande…il vigliacco è scappato.
Accenno una risata che dura pochissimi secondi notando solo ora la mia asciugamano sulla sua spalla , ancora coperta dal soprabito estivo.
Marz: *sospirando* Ti ho portato l’asciugamano..contenta?
Mi mostra un sorriso che viene ricambiato dal mio mentre afferro l’asciugamano e mi avvolgo per bene in esso sentendone il calore che mi riscalda la pelle raffreddata dall’acqua.
Abby: Andiamo da Mia e Manuel..
E dopo aver annuito col viso mi segue , raggiungendo i due che stanno chiacchierando del più e del meno.
Marizza si unisce alla conversazione , criticando ogni cosa che dice Mia mentre la mia testa è altrove.
Cosa sta nascendo …nel mio cuore? La scena del nostro incontro , la prima volta che scontrai i suoi occhi , il suo respiro che calava sul mio petto , la vicinanza di ieri sera e l’abbraccio subacqueo avvenuto poco fa torturano il mio povero cervello. Mi porto d’istinto il braccio attorno alla vita , parte del corpo da lui afferrata durante il rapimento e la cattura in acqua sentendo la mancanza di quel contatto.
Sentire la sua pelle sulla mia mi fa sprigionare un sospiro di sollievo . Per quale motivo?

Marizza

Sono quasi le 17 del pomeriggio e molto stranamente i due ribelli si sono dati una tregua.
Hanno passato il resto della giornata in totale silenzio , ammazzando il tempo con bagni , musica alle orecchie , dormite sotto il sole. Dopo che Jared l’ha portata con se alla riva non sono riuscita a seguirli con lo sguardo a causa del via e vai degli altri bagnanti solo raggiungendo la riva ho visto Jared scostarsi di colpo da Abby , cogliendo i due quasi attaccati all’altro immersi in acqua , per poi tuffarsi al largo.
Dopo un paio di secondi di trans Abby fuoriuscì dall’acqua e mi tranquillizzò con un sorriso.
Tra i due sta succedendo qualcosa ma non so cosa. Fisso Abby che ora sta dormendo con la musica all’orecchio e Jared navigare prima sul internet dal cellullare poi addormentarsi anche lui lentamente mentre Mia e Manuel poco fa si sono avviati a prendere un caffè forte al primo bar del lido qui vicino , ma di strada ce ne è quindi deduco che stiano approfittando anche a fare una belle passeggiata al bagnasciuga mano nella mano . Mancheranno per molto ,se ricordo la lentezza di Mia a bere qualcosa e il suo lungo soggiorno nei bar . Mi allungo sull’asciugamano sbuffando sonoramente. Non ho fatto altro che annoiarmi da quando ho messo piede sulla sabbia e per di più sto morendo di caldo.
Osservo per bene i ragazzi decidendo di sfilarmi via questa veste opprimente rimanendo in bikini: un semplice top a fascia e una mutanda entrambe nere . Resto seduta a fissare segni e cicatrici fisse sui miei fianchi , ferite cicatrizzate nel tempo che mi fanno rivivere ogni volta il mio terribile passato.
Odio restar quasi nuda e la maggior parte delle volte tento di tener nascosti questi segni che mi fanno ricordare con che gente ho avuto a che fare e …cosa ho dovuto fare e subire per qualche soldo.
Incrocio le braccia e mi stringo la pancia incluso i fianchi rannicchiandomi su me stessa.
Nessuno , neanche Abby è a conoscenza di questi segni . Non gliel’ho mai fatti notare onde evitare che sorgano altre domande , cui risposta è troppo anche per lei.
Cosa nascondo dietro questi segni? …… La vendita del mio corpo.

14 anni prima

Ottobre – Sud dell’argentina

Martin: Ma chi è la bambina più bella del mondo?? Abbyyyy!
Gioca a battere le mani con mia figlia ormai una bambina già di un anno e un mese che ride gioiosamente col nonno. Seduta sul tavolo tenuta poi saldamente da lui continuano a giocare mentre io fisso il quadretto perfetto dell’allegria con la testa poggiata alla soglia della porta di nascosto sino a quando Martin si accorge della mia presenza.
Martin: Amore mio? Già vai?
Avanzo nella cucina sistemando il borsone sulla mia spalla mostrandogli un sorriso .
Marz: Si..
Martin: Dai che oggi alla locanda andrà tutto a meraviglia!
Tende la mano dandomi pacche affettuose sulla spalla mostrando quel meraviglioso sorriso che crea ogni qualvolta gioca con la sua adorata nipote che impazzisce per lui .
Marz: Certamente.. Ora vado. Ti raccomando occhio Abby ..ah ha già mangiato quindi dopo portala a dormire.
Martin: Come la mamma desidera!
Ridendo prende in braccio la piccola avvicinandosi a me mentre io sorriso sentendo il mio cuore riempirsi di gioia ogni volta che scontro quei due suoi occhioni , cui il colore lascia desiderare.
Perché tra tanti parti del corpo lei doveva ereditare gli occhi si suo padre? Vederli ogni istante mi ricorda quando odio provo nei confronti di quell’essere ma bene o male mi ricorda che ho affare in sospeso.
Martin: Abby fai ciao . La mamma vieni subito .
Le fa smuovere la manina paffutella che viene presa da me per baciargliela affettuosamente per dopo accarezzargli il viso scostando le ciocche morbide di capelli marroni.
Marz: Appena tornerò ti canterò la ninna nanna..Ti voglio bene.
Parlo a mio figlia col tutto il cuore lasciandola qui sola con mio padre per dirigermi a lavorare , dopo averle baciato la fronte . Saluto Martin e incamminandomi nelle strade buie di campagna mi dirigo a paese dove si trova una locanda frequentata per lo più da uomini. Camminare da sola nel buio per me è diventata ormai un abitudine e come ogni fine settimana stringo i pugni , stringendo inevitabilmente il mio ricambio nella borsa. Finalmente intravedo le luci del locale ed entrando in essa subisco i maltrattamenti verbali del mio “capo” : una donna truccata pesantemente con una scollatura sproporzionata che dietro il bancone porge ad un'altra ragazza vestita in modo provocatorio boccali di birra da servire a dei uomini già ubriachi alle 22 di sera.
Sasha : Alla buon ora Risa !!! NO fai con comodo “alcuni” uomini ti stanno solamente aspettando!
Con tono sarcastico mi da un “caldo benvenuto” . Abituata ai suoi modi scorbutici di parlare e di fare mi avvicino posando il borsone dietro al bancone al suo fianco.
Marz: Perdonami… sono uscita tardi di casa.
Sottomettendomi chiedo umilmente perdono mentre inizio a scacciare i miei vestiti dalla borsa , sentendo lo sguardo fisso di Sasha sulle spalle.
Sasha: Ti avverto. Un altro ritardo e ti giochi il lavoro.
Poggio violentemente i palmi della mani sul bancone pronta a dirgliene quattro.
Marz: Non puoi farmi questo! Abito lontano da qua e mi serve tempo per raggiungere questo posto! Cammino nel buio e mi oriento con la luna! E’ possibile che mi devi ricattare ogni volta??!
Infastidita dai suoi continui ricatti gli rispondo a tono.
Sasha: Noto che in te Risa bolle un bel po’ d’ira..
Risa..il mio soprannome d’arte. Il mio sbotto non è servito a niente , se no a sprecare un po’ d’ossigeno.
Sasha: Sopra ti aspettano , sbolla la tua rabbia col sesso . E muoviti è già tardi.
Indica le scale di legno che portano a delle stanze messe a disposizione. Purtroppo..per denaro mi sono ridotta a questo e trattenendo le lacrime mi tocca affrontare la realtà crudele a testa alta.
Marz: S-si..
Mi reco senza aggiunger niente il camerino mettendomi quella poca stoffa che tra brevi istanti volerà sul lampadario di quella camera da letto . Inizio a piangere davanti allo specchio fissando i primi lividi emarginare sotto pelle. Lividi creati dalla forza brutale dei uomini che perdono il controllo dinanzi a un paio di tette e dei glutei sodi . Prendo velocemente un po’ di fondotinta coprendomi quelle imperfezioni che potrebbero rovinare , se non peggio interrompere il mio lavoro.
Dare il mio corpo in cambio di denaro…lo faccio solo per mia figlia , per procurargli tutto il benessere che ha bisogno . Le darò tutto non gli farò mancare nulla e non gli farò mai pesare la mancanza del padre.
Io basto e avanzo . Sono in grado di affrontare qualunque ostacolo e anche oggi sono pronta a farmi manovrare come se fossi un giocattolo in mano a degli estranei . Mi asciugo velocemente le lacrime sul volto decidendo di uscire. La brezza serale che entra ogni qualvolta un altro uomo entra nella locanda in cerca di sesso mi invade il corpo coperto unicamente da pochi strati di stoffa dirigendomi con dei tacchi vertiginosi, cui rumore echeggia nel locale annunciando il mio arrivo. Apro la stanza dopo aver bussato e annunciato sensualmente la mia entrata vedendo già steso nudo sul letto il mio primo cliente.
Xx: Ti aspettavo mia cara Bambolina! Su Risa…fammi passare le ore più belle della mia vita.

****
Giugno – Sud dell’Argentina – Locanda “Moulin Rouge”

Sasha: Ottimo lavoro rossa!
Mi lancia un rotolo di banconote che afferro al volo fissando incredulo il mio bottino.
Marz: E’..è tutto mio???
Sorrido incredula a pieni denti passando tra una mano all’altra tutti questi soldi.
Sasha: Certo che si! Dovresti andare fiera di quel che guadagni! Sei diventata la donna più desiderata! Tutto acclamano Risa!!
Ride mostrandomi la dentatura bianca messa in risalto dal rossetto rosso fuoco mentre lucida fortemente il bancone imbrattato di birra .
Mi siedo su un alto sgabello mettendo il mio “stipendio” nella borsa fissando poi l’orario .
Marz: Sono le 4 del mattino..penso sia meglio far ritorno.
Sasha: Si..un ultima cosa. In questi ultimi mesi ti ho vista allacciare relazione con un cliente , una relazione che va oltre il sesso.
La guardo con aria interrogativa non capendo dove vuole arrivare.
Marz: Cosa intendi Sasha?
Sasha: Risa cosa stai facendo con Terence?
Sollevo le sopracciglia iniziandoci a capire qualcosa.
Marz: *ridendo* Ah stai anche tranquillissima! Non stiamo insieme , affatto. Passiamo un po’ più di tempo insieme perché mi sta facendo vedere come si gioca a poker e cose varie. Capito?
Sasha: E’ la verità?
Sorrido portandomi la mano al petto.
Marz: Lo giuro sulla persona che amo col tutto il cuore.
Nessuno delle mie “colleghe” sa che ho una figlia . La vita privata è meglio che la tengo per me.
Sasha: Va bene..voglio crederti. Ma cerca di non perdere molto tempo a fissare quei depravati a giocare. Tu servi di sopra , ricordatelo.
Annuisco col viso staccando al lavoro poco dopo . Mi dispiace Sasha ma sono attratta da quel gioco e sono affamata dalla voglia di imparare tutto perché mi affascina..un sacco.

****
Dicembre – Sud dell’Argentina – “Mouline Rouge”

Terence: E questo è tutto. E’ facile , vedrai che prima o poi ci riuscirai.
Avvolta nelle lenzuola che mi tiene coperto il seno e la schiena poggiata al suo petto fisso le carte da poker poste sulla sua gamba sinistra con un sorriso pieno di gratitudine.
Marz: Quindi è tutto questo ?
Mi volgo scontrando i suoi occhi verdi che mi fissano con premura. Col passare dei mesi sono diventata la sua donna fissa , ha ordinato a Sasha di esser il suo l’unico cliente , dandomi una paga molto alta a notte che equivale a un mese di duro lavoro. Grazie a lui e ai suoi soldi sono riuscita a comprare l’indispensabile ad Abby che ormai ha 2 anni e qualche mese mentre il resto dei soldi li conservo in una borsa nascosta da tutti . Cosa penserebbe Martin se mi vedesse tornare ogni sera con la tasca piena di soldi? Morirebbe.
Terence: Esattamente. Vedi piccola il segreto è solo uno : distratte il nemico.
Marz: E qual è?
Terence: Risa me lo chiedi pure?*ridendo* E’ il tuo corpo , sei una bellissima donna.. Hai tutte le carte sul tavolo .. Ho persino fatto una battuta te ne sei accorta?
Iniziamo a ridere all’unisono mentre al di fuori della finestra inizia a fioccare .
Marz: Dici..davvero?
Terence: Ovvio che si. Guarda che bei capelli lunghi che hai.. e che corpo. Mi mozzi il fiato ogni notte che passiamo insieme sappilo.
Sorrido grata dei suoi complimenti . Un cliente del genere lo si può solamente sognare.
E’ delicato e mi tratta come se si interessasse della mia vita. Si ferma e resta a parlare con me ogni qualvolta sono giù moralmente oppure si da alla pazza gioia nel letto solo per scaricare la mia tensione.
Qualunque cosa faccia pensa a me e questo mi rende leggermente entusiasta. E’ carino sapere che in questo mondo è rimasta qualche persona premurosa. Anche se viene da me per spassarsela alle spalle della moglie , mettendogli la corda.
Marz : Grazie…per tutto.
Terence: Ora devo davvero andare! Ecco a te i soldi.
Prende da sotto il cuscino la mia ricompensa mettendomele tra le mani.
Terence: Rendi felice Abby e salutala da parte mia. Ciao piccola.
Mesi fa gli ho confessato di avere una figlia. Ad un uomo che mi tratta come se fossi una pietra preziosa non me la sentivo di ingannargli e il mio gesto mi ha spinto ad esser sincera , cosa che ha apprezzato col tutto il cuore.
Marz: Alla prossima settimana allora.
Terence: Esatto. Ed esercitati , voglio che mi stracci la prossima settimana!
Ridendo scende dal letto rivestendosi velocemente data l’ora fattasi.
Marz: *sorridendo maliziosamente* Altrimenti?
Si ferma mostrandomi quel suo sorriso che mi fa impazzire.
Terence: Se perderai sarò io a manovrare te , se vinci il contrario .
Marz: Mi entusiasma questa idea! *ridendo* Farò del mio meglio allora!
Terence: Bravissima! Ciao!
E baciandomi la fronte mi lascia sul letto ancora nuda chiudendo la porta mentre io avvolta nel silenzio fisso le carte da poker. Riuscirò a diventare un ottima giocatrice… ne sono certa!

****

Gennaio - Locanda

Marz: Hooo…….vintooooooo!!!!!
Salto sul letto facendo svolazzare sopra e giù i miei capelli lunghi sino al bacino lanciando in aria le carte da gioco con le quali ho vinto per la prima volta. Vedo Terence ridere seduto alla sedia del tavolino messo a disposizione nella stanza della locanda , divertito dal mio sfogo di felicità.
Terence: Mi hai stracciato ! Ti faccio i miei più sinceri complimenti! Si , ti è voluto tempo ma sono lieto di annunciarti che….ce l’hai fatta.
Mi fermo buttandomi sulle ginocchia sul letto fissandolo con un sorriso a 32 denti con affanno.
Lo vedo alzarsi e poggiando le sue carte sul tavolo si avvicina a me posizionando le mani sul mio viso includendo il mio collo snello.
Marz: Ce..l’ho fatta..*incredula*
Terence: Ti meriti una bella cosa..
E senza aspettare oltre mi bacia lentamente , assaporando il gusto delle sue labbra carnose e irresistibili.
Sale sul letto e stendendoci , con me sotto lui , iniziamo a baciarci passionalmente finendo a fare l’amore sotto queste pesanti coperte .
Marz: Hai imbrogliato..
Sorrido stringendo la sua mano dolcemente volgendo il capo dalla sua parte , che affonda leggermente nel morbido cuscino.
Terence: Io ? Perché? Dove?*ridendo*
Mi sdraio di lato piegando il mio braccio affondando il gomito nel cuscino per poi poggiare il capo sulla mano .
Marz: Avevi detto un mese fa che se vincevo ero io a manovrare te ..ma è stato il contrario.
Rido posando sensualmente il dito tra la sua peluria creando un cerchio.
Terence: Sei incantevole..lo sai?
Pone la sua mano sul mio viso scostandomi la lunga ciocca di capelli che mi calava dinanzi arrossendo dinanzi a questo complimento.
Terence: Ti va di continuare con le esercitazioni?
Marz: Davvero mi terresti altre lezioni?
Mi metto a sedere incredula nel sentire la sua domanda.
Terence: Certo che si ! Voglio che arrivi a Las Vegas e irrompi l’entrata con tutta la tua bellezza e che prosciughi ogni singolo centesimo di tutti i giocatori… Me lo prometti ?
Marz: Te lo prometto!
Sorrido inebriata da questa visione celestiale accettando la sua promessa.
Terence: Bene…torniamo a studiare allora!

****

Luglio – Mouline Rouge

Terence: Vediamo un po’ la mia campionessa quanti soldi ha guadagnato questa sera.
Mi butto in pancia in giù sul letto mostrando tutto il mio guadagno con un sorriso a 32 denti.
Faccio oscillare sopra e giù le mie gambe facendole sbattere delicatamente al mio sedere coperto.
E’ da un sacco di tempo che non andiamo più a letto , ma al contrario passiamo tutti i fine settimana ad allenarmi del gioco d’azzardo tenendo tutto ciò in segreto a Sasha. Se scoprirebbe quel che stiamo combinando invece di svolgere il mio “lavoro” mi caccerebbe immediatamente.
Marz: Sono una brava allevia eh?
Terence: Ottima direi!! Sono entusiasta dei tuoi progressi . Hai prosciugato tutto il denaro di quei vecchiacci giù.
Rido ripensando a poco fa al piano inferiore mentre ero circondata da uomini attratti dal mio seno sporgente e soprattutto distratti dai miei modi seducenti . Ho seguito alla lettera tutti i consigli di Terence fatti in questi 2 anni e finalmente ne sono uscita vincitrice da una vera e propria partita a poker.
Marz: Non so come ringraziarti.. Ho trovato la mia passione.
Lui ride alzandosi dal letto per dopo avvicinarsi alla finestra e fissare il buio della notte.
Terence: Marizza..ho da dirti una cosa.
Diventa seria tutto d’un tratto e abbandonando i soldi sul letto mi siedo composta fissandolo.
Marz: Cosa?
Terence: Q-questa..è la mia ultima settimana qui nell’Argentina.
Dilato le pupille rimanendo immobile dinanzi a questa confessione.
Marz: Cosa?? Perché?? Non puoi andartene!
Mi alzo riprendendomi dallo stato di shock. Non può esser che mi sta abbandonando anche lui , l’uomo che ho passato ogni fine settimana di questi 2 anni .
Terence: Mi dispiace un mondo. Se fosse per me..rimarrei qua. Con te sto benissimo , credimi.
Si volge dalla mia parte guardandomi con un espressione triste ed amareggiata. Non trovo le parole per affrontare il dolore che mi procura l’idea che da oggi in poi non lo potrò più vedere.
Terence: Mia moglie….è rimasta incinta e vuole raggiungere i familiari a New York , devo andare con..loro.
Sento il mio corpo farsi pesante risentendo la tristezza ripercuotermi ogni singolo muscolo.
Abbasso il capo sentendo i miei capelli lunghi scivolarmi dinanzi oscurandomi l’espressione malinconica.
Terence: Lo so.. Lo so cavolo! Mi dispiace! Non sai quanto! Non avrei mai voluto vivere questa situazione ma …sono costretto. E’..l-la mia famiglia.
Marz: N-non devi…
Deglutisco buttando giù il groppo alla gola. Stringo i pugni sulle ginocchia e accetto quest’altro “tradimento”.
Marz: Non mi devi spiegazione. E’ la tua vita.. e bisogna accettarne il corso , qualunque esso sia.
Rialzo il capo mostrandogli un gran sorriso che nasconde il mio dolore.
Marz: Tranquillo. Starò bene qui..E’ tutto ok.
Non è niente tutto ok. La sua partenza varrà a dire che dovrò passare le notte peggiori con uomini brutali.
Solamente lui sapeva trattarmi come un gioiello , fragile . Sul mio corpo sono ancora riportate quelle ferite e cicatrici che la dicono gran lunga su di me . Notte violente passate con uomini affamati di sesso che mi trattavano come se fossi la loro bambolina . Terence era diverso . Più che una donnaccia , per lui ero un amante da trattare con dolcezza chiamandomi con il mio vero nome.
Ero il suo sfogo , il suo rifugio e mi piaceva sapere che in questo mondo potessi servire in modo decente a qualcuno. Mi ha aiutato parecchio , era il mio amico e ora ..mi sta abbandonando come hanno fatto tutti gli altri.
Terence: Mi devi promettere una cosa.
Il mio monologo viene interrotto dalla sua frase rotta dall’emozione. Si avvicina sedendosi al mio fianco prendendo le mie mani strette ancora in pugno , che rilasso a contatto con la sua pelle delicata.
Marz: C-cosa..?
Terence: Che te ne vada da questo posto.
Sgrano gli occhi incredula di ciò che ho sentito.
Marz: Tu mi stai chiedendo di…
Terence: Si ! Di lasciare tutto!! Io ho con me abbastanza denaro che può servirti per i primi anni! Tu hai un dono Marizza..col gioco d’azzardo puoi metter fine a questa tortura in questo sudicio posto. E’ giunta l’ora di passare del tempo con tua figlia e di smetterla a farti del male. Ho notato i segni sul tuo corpo e non voglio che soffri ancora qui dentro.
Le mie pupille tremolano , vorrebbero tanto lacrimare ma devo rimanere impassiva. Non posso dimostrare la mia debolezza . Non voglio!
Marz: N-non posso..
Mi rialzo dirigendomi verso la finestra fissando un punto a caso sentendo la sua voce alle mie spalle.
Terence: Ti supplico Marizza, non fammi partire col pensiero che tu stai qui a soffrire . Non sei come loro.
Indica la porta rivolgendosi alle mie “colleghe”.
Terence: Tu sei speciale , hai un futuro davanti . Non puoi passare l’intera vita sotto il dominio di Sasha è giunta l’ora che volti pagina e io..ho i soldi che ti possono servire .
Marz: Non posso accettarli.
Il mio orgoglio mi impedisce di accettare il suo denaro , se io in tutto questo non mi rendo partecipe.
Sento i suoi passi e poi una busta incastrarsi tra le dita delle mie mani. Mi volgo trovandomela dietro di me .
Terence: Ti supplico…se mi vuoi bene fallo per me.
Affondo i miei denti nel labbro inferiore stringendo involontariamente la busta colma di denaro.
Terence: Ascoltami…e vattene da questo posto. Sei troppo speciale per meritarti tutte queste violenze.
Posa la mano sul mio fianco , scoperto a causa della maglia corta che indosso , sul quale “bruciano” cicatrici. Socchiudo gli occhi lasciando scivolare sul mio viso un lacrime colma di dolore ,sentendo poi le sue braccia circondarmi il corpo un ultima meravigliosa.. volta.
Marz: G-grazie….per tutto.

Presente


Riapro lentamente gli occhi ritornando alla realtà. I ricordi mi avvolgo intrepidamente ed è come se fosse successo ieri. Alla fine accettai quel denaro e diedi le mie dimissioni , se così vogliamo chiamarle.
Ero diventata una prostituta di lusso in quel locale colmo di depravati che mi pagavano ogni qualvolta che donavo il mio corpo per loro divertimento. Ho tentato in mille modi di far sparire questi segni che mi ricordano quanti gesti spregevoli ho dovuto compiere nella mia vita. A soli 20 anni ho dovuto affrontare mille peripezie e “grazie” a chi?....A lui . Più ripenso a che livello sono scesa più il mio odio nei suoi confronti accresce. Con quei soldi sono riuscita a sopravvivere per due anni duranti ai quali ho approfondito il mio studio nel gioco d’azzardo e finalmente giorno dopo giorno , mese dopo mese , anno dopo anno divenni quel che Terence desiderava: un ottima giocatrice d’azzardo. L’uomo che mi ha dato una spinta e mi ha aiutato a salire in superficie dove ora vivo secondo il mio volere e faccio ciò che voglio senza esser sottomessa a nessuno. Ho portato a termine il suo sogno : quello di sfondare nei casinò di Las Vegas , la città del peccato. Sono fiera di aver mantenuto la promessa fatta 13 anni fa ed è stato un vero dispiacere non comunicargli la mia entrata nel gioco d’azzardo . Andrebbe fiero del progresso fatto dalla sua studente.
Terence..quanto mi manca quell’omaccione! Accenno un sorriso nostalgico cercando contemporaneamente di dimenticare quei anni trascorsi nel locale Mouline Rouge sino a quando vedo in lontananza i due piccioncini sotto braccio venire da questa parte.
Lentamente mi rimetto il vestito passando inosservata e stampandomi un mini sorriso affronto il resto della giornata in santa pace in loro compagnia. Mi farà bene svagare la mente con loro..ho troppi ricordi dolorosi racchiusi in essa . Il mio obiettivo non è dimenticarli bensì archiviarli .
Devo ricordare ciò che mi ha fatto Pablo Bustamante. Sono accecata d’ira e qualunque cosa faccia o pensi mi induce a pensare a lui e …odiarlo.

Abby

Apro gli occhi e scontro la sveglia posta sul mio comodino. Sono di nuovo le 3 di notte e io non riesco a proseguire il sonno. Mi siedo lentamente affondando nel morbido materasso del mio letto .
Poggio il piede sul pavimento freddo decisa a dirigermi nuovamente al piano inferiore per pensare.
Sin da piccola ho amato l’acqua e al tempo passavo le mie giornate al lago , perdendomi con lo sguardo all’orizzonte passando così ore e ore a pensare. Ora invece ho a disposizione quella spettacolare piscina in giardino accertandomi che questa volta sia sola. Mi guardo attorno con aria sospetta non intravedendo quel ragazzo impiccione. Avendo il via libera scendo le scale spalancando lentamente , in modo da non creare cigolii , la finestra che porta in giardino calpestando l’erba fresca e pulita giungendo al bordo piscina.
I miei piedi tastano la pietra fredda sentendo il mio corpo rabbrividire sotto questo contatto .
Sorrido amando non so perché questi brividi lungo la schiena. Questa volta non mi metto a sedere , voglio rimanere in piedi a fissare l’acqua della piscina muoversi da quel leggero venticello notturno.
Oggi è stata una giornata lunga e molto movimentata . Jared non mi ha rivolto parola per tutto il resto della giornata e restare in silenzio per conto proprio è troppo irreale.
Abbiamo passato forse 5 giorni a litigare e alla pace non ci sono abituata.
Xx: Disturbo?
Mi volgo velocemente trovando stranamente mia madre alle spalle.
Abby: Mamma..
Sorrido felice di vederla . Oggi abbiamo passato poco tempo insieme a parlare e sotto questo cielo stellato mi fa tornare in mente le notte passate in campagna a chiacchierare sino a notte tarda.
Abby: Certo che no. Non riesci a dormire stasera?
Si siede accanto ai miei seguita poco dopo da me. Entrambe fissando l’acqua della piscina con un lieve sorriso sulle labbra.
Marz: Mi mancavi , sono passata in stanza e non trovandoti ho optato per questo posto. So che ami l’acqua.
Poggio sorridente il capo sulla sua spalla sentendo poi il suo sopra il mio dopo avermi baciato i capelli.
Abby: Mi aiuta a pensare.
Marz: A chi pensavi?
Mi prende la mano stringendomela dolcemente.
Abby; Alla giornata passata al mare. Mi sono divertita in parte..
Marz: Vi ho visto strani questo pomeriggio.
Sollevo il capo scontrando i suoi occhi marroni . Sollevo le sopracciglia capendo al volo ciò che vuole dire e a chi si riferisce.
Marz: Non mentirmi , so che è successo qualcosa . Sono tua madre , ti conosco come il palmo della mia mano.
Accenna una risata silenziosa stringendomi la mano facendomi rilassare e sfogarmi con la mia adorata madre.
Abby: Mi sento strana da ieri sera.
Marz: In che senso strana.
Abby: Bho .. è come..se..
Non trovando le parola alzo le spalle confusa portandomi d’istinto la mano allo stomaco.
Marz: E’ come se sentissi le farfalle nello stomaco?
Dilato le pupille sorpresa di aver colpito il punto.
Marz:*ridendo* E’ odiosa quella sensazione , lo so. Cosa ne pensi tu?
Abby: Oh bè..è fastidioso. *accennando una risata* Non so cosa sia , forse è dovuta alla vicinanza di quel ragazzo. Sai che non ho mai legato con una persona del sesso opposto e.. non ho mai passato così tanto tempo.
Marz: E’ normale.
Alza la mano accarezzandomi i capelli morbidi mentre mi sorride con premura.
Marz: vìVedrai che col tempo tutto le confusioni svaniranno. Ora pensa solo a goderti i tuoi giorni da adolescente prima che passi tutto il tempo dentro quel carcere.
Rido pensando che lunedì inizierò a frequentare “l’Élite Way School” . Voglio godermi quest’ultimi giorni di libertà al mare , quel mare che ho bramato ogni volta che atterravamo all’aeroporto di Buenos Aires.
Finalmente qui ho trovato la pace eterna , sto facendo nuove esperienze e sento che altre sono dietro l’angolo.
Marz: Andiamo a dormire? Domani ci aspetta un'altra lunga giornata.
Ci alziamo insieme offrendogli il braccio recandoci insieme sorridenti al piano superiore.
Abby: SI ma domani ti farai il bagno? Mi dispiace vederti sotto l’ombrellone da sola.
Marz: Odio l’acqua a differenza tua , vuoi per caso venirmi a trovare al cimitero?*ridendo*
Abby: Ma ci sarò io al tuo fianco e poi non è necessario andare a largo , anche a riva ci possiamo divertire.
Marz: Ci penserò su.
Abby: Almeno resta in costume , non è vero che la gravidanza ti ha lasciato brutte smaniature.
Marz: Oh credici amore..sono terrificante.
Mi fermo davanti alla porta della mia stanza parlando a bassa voce , non disturbando gli altri che riposano.
Abby: Non essere cattiva con te stessa. Non ti è mai importato del parere della gente quindi fregatene altamente come sempre e divertiti. Ok?
Le sue labbra si incurvano leggermente e dopo aver annuito col viso mi da il bacio della buonanotte sulla fronte rientrando infine in stanza.







E UN ALTRO CAPITOLO E' GIUNTO A TERMINE!! FINALMENTE abbiamo scoperto cosa ha fatto Marizza anni fa , ve lo aspettavate? ( vi raccomando non dimenticate quei personaggi del passato , in futuro capirete il perchè xD ) Tra Jared ed Abby sta nascendo qualcosa..Quando se ne accorgeranno?
NEL PROSSIMO CAPITOLO Pablo e Marizza si incontreranno o meglio..SCONTRERANNO! E succederà anche un piccolo incidente che li indurrà a trovarsi vicini moolto vicini . :shifty: :rolleyes: CURIOSIIIIIIII *----* !??!?!? COMMENTATEEEEEE!!!
 
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