¸´¯`°¤.¸ _`¤ Rebelde Way¤´_ ¸.¤°´¯`¸

El Privilegio De Amar, New ff !! *-*

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RoxanaBenja
view post Posted on 18/9/2016, 22:00 by: RoxanaBenja

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Marizza y Pablo house
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SORPRESAAAAAAA!!! ECCOVI UN ALTRO CAPITOLO DATO CHE E' ANCORA DOMENICAAA AHAHAHAHAH buona lettura! spero di avervi reso feliceee!!

(p.s: Madòòò ragaaaa non potete neanche immaginarvi ciò che sto facendo accadere nei capitoli 35-36 !!!!! Aaaaaaah sono euforicaaaa!!! *sclerando di gioia* Mi sorprendo sempre di me stessaaa!! xD ahahahahah so che vi farò venire un infarto in quei capitoli ma sono i più IMPORTANTIII !!! aah chiudo questa parentesi altrimenti parlo troppo ahahahah dovevo sfogarmi ahahahaha xD ciaooo )

CAP 16

Marizza

Abby: Se non fosse stato per Pablo e la sua respirazione bocca a bocca saresti morta!
Se qualcuno mi avrebbe chiesto “Cosa preferisci : morire o esser salvata ritastando le labbra del nemico?” io avrei risposto “Morire”…senza batter ciglia.
Sollevo lo sguardo dedicando un occhiata veloce a tutto questo pubblico che ha assistito al mio salvataggio.
I ricordi appaiono sfogati nella mia testa e tossendo in continuazione intuisco di aver bevuto un sacco d’acqua. Fisso il mio corpo coperto unicamente dal bikini , bagnato dal mare portandomi lentamente la mano sulle labbra , su quel pezzo di carne che lui ha tastato senza il suo permesso.
Non mi importa sapere che mi ha salvato la vita. Ritengo schifoso vivere con il dovere di ringraziarlo o meglio ancora con il pensiero fisso che tra tanta gente lui ha posseduto la mia bocca.
Dentro il mio corpo c’è il suo ossigeno e questo…mi fa salire la nausea , il disgusto e un ira accecabile.
Di colpo alzo il braccio fondendo uno schiaffo sonoro sulla guancia di Pablo .
Il bagnato aumenta il rumore del colpo che lascia senza parole tutti . Potrò comportarmi da ingrata ma sapere che ha osato anche toccarmi o minimamente sfiorare una minuta parte del mio corpo mi sento ribollire una rabbia insopportabile sotto la mia pelle.
Lui si porta la mano sulla parte sdolenzita che tenta ad arrossarsi guardandomi con aria interrogativa.
Pablo: M-ma che..?
Marz: NON AZZARDARTI MAI PIU’ A BACIARMI!!!!
Il pubblico attorno a noi si disperde in spiaggia vedendo solo Mia ,Manuel , Jared ed Abby al mio fianco .
Tutti si sono ammutoliti fissando da in piedi me e Pablo seduti sul bagnasciuga immobili a fissarci , io con odio e lui intontito.
Pablo: MA SEI PAZZA??
Si riprende dallo stato di trans rivolgendomi un tono di voce elevato.
Marz: Se non sparisci tra un secondo ti faccio rimpiangere di esser nato!!
Strillo col tutto il fiato che ho nei polmoni sentendo poi un inevitabile fitta alla testa che mi costringe a coprirmi il viso sporcandomi con la sabbia.
Marz: Sparisci….s-sparisci.
Lo vedo alzarsi in piedi poco dopo e urlandomi queste parole si allontana del tutto.
Pablo: Prego ..Non c’è di che! *sarcastico* Grazie dello schiaffo! Ottima ricompensa per aver rischiato la vita per salvarti! INGRATA!
E detto ciò con uno sguardo severo se ne va seguito poco dopo da Mia di corsa mentre al mio fianco c’è Abby cui espressione sembra turbata.
Abby: M-mamma…ti ha salvato la vita..
Tossisco ancora un po’ trovando la forza di rispondergli.
Marz: Preferivo morire anziché esser toccata da quell’uomo.
Abby: Ma cosa dici?? *alzando il tono* Hai bevuto sin troppa acqua! *inorridita*
Marz: Abby capisci che lo odio??
Scosto le mani dal mio viso guardandola confusa dalla sua ottusità .
Abby: Io davvero non ti capisco!!
Si alza di colpo correndo lontana da qua. Socchiudo le palpebre stanche portandomi le ginocchia al petto per nascondere il mio corpo dinanzi a Manuel e Jared che fissa verso la direzione di Abby.
Manu: Jared…seguila per favore.
Il ragazzo senza ribattere corre all’inseguimento mentre io rimango qui accanto al mio amico che pone la sua mano sui miei capelli bagnati e ormai sporchi di sabbia.
Manu: E’ tutto passato…stai tranquilla.
Si inginocchia al mio fianco portando il mio capo sul suo petto . Socchiudo gli occhi beneficiando di questo premuroso contatto .
Manu: Ce la fai ad arrivare all’ombrellone?
Annuisco col viso alzandomi col suo aiuto. La sabbia copre quei segni che non voglio mostrare a nessuno sedendomi poi sulla mia asciugamano , sotto l’ombra, avvolta da un'altra cui calore riscalda il mio corpo ghiacciato . Nonostante in questa giornata ventilata c’è il sole l’acqua del mare era molto fredda e al sol ricordo che ho visto la morte in faccia mi risale un attacco di panico che riesco a bloccare con dei respiri profondi . Di Pablo e Mia non ci sono tracce qui all’ombrellone e sicuramente saranno andati verso il parcheggio . Infatti le cose di Pablo mancano , accertando il mio pensiero .
Manu: Ci hai fatto prendere uno bello spavento.
Tende la sua mano sedendosi dinanzi a me , scostando le ciocche dei miei capelli bagnati.
Manu: Perché sei entrata in acqua ? Per giunta agitata come non mai?
Marz: Non me ne sono accorta.
Faccio un colpo di tosse sentendo la mia gola bruciare a causa dell’acqua salata inalata e ingerita.
I miei polmoni continuano a far male e il ricordo che non riuscivo a nuotare mi fa sentire peggio.
Marz: Sono..entrata in acqua in sovrappensiero…poi..
La sensazione di vuoto sotto al piede è terrificante . La scena in cui sprofondavo sott’acqua di colpo mi fa mancare l’aria costringendomi a spalancare la bocca per respirare con essa.
Manu: Poi?
Mi pone questa domanda con un tono calmo e moderato di voce , come se volesse incitarmi a rilassarmi insieme alle sue docili carezze.
Marz: Ho preso una buca e nel momento che caddi in acqua la corrente mi ha spinto a largo.
Manu: *sospirando* Ora dimentichiamo questo brutto episodio ? L’importante è che stia bene , vuoi per caso qualcosa da metter sotto i denti ? Sei pallida..
Marz: G-grazie ma non voglio niente.
Manu: Hai fatto prendere uno spavento anche a …tua figlia.
Dilato le pupille sollevando di scatto il capo . Com’è possibile che sappia la verità?
Marz: M-mia…
Manu: No..lei non centra. Anzi sapere che lei ne era a conoscenza mi turba. Ha urlato “mamma” quando ti ha visto in braccio a Pablo priva di sensi una volta usciti dal mare. Perché non me l’hai detto Marizza ? Sono tuo ..amico.
Mi metto la mano in faccia pensando che la mia copertura è andata a fottersi in un nano secondo.
Marz: P-pablo…l’ha sentito?
Resta immobile e fissarmi con aria scioccata.
Manu: M-mi stai dicendo che Abby è…sua figlia??
Marz: Perché non abbassi la voce??
Scosto la mano dal viso riacquistando controllo del mio corpo , rispondendogli con un tono isterico di voce.
Marz: Certo che non è sua figlia! Ma cosa diamine vai a pensare??
Manu: E allora perché mi hai posto questa domanda!? *confuso*
Marz: Perché quel deficiente potrebbe pensare male! Abby non è sua figlia! E’ solo MIA!
Sottolineo il concetto dilatando le pupille che bruciano a causa della sabbia.
Manu: Perché dovrebbe pensare male se voi due…non avete…
Indugia sulle parole da pronunciare intuendo subito la risposta . Mi rannicchio affondando il viso arrossato dall’imbarazzo sulle ginocchia gesto che Manuel interpreta senza nessuno problema.
Manu: Voi due l’avete fatto??? *scioccato* QUANDO? Dove???
Marz: Per favore Manuel! E’ una cosa che voglio dimenticare!!
Rialzo il capo non riuscendo però a guardarlo negli occhi ma al contrario rivolgo lo sguardo al mare impetuoso. All’improvviso inizia leggermente a ridere incredulo dalla notizia .
Manu: Dopo tutti questi anni vengo a sapere che voi due avete fatto l’amore insieme..!? Wow..non smetto mai di scoprire qualcosa di succulente.
Marz: Cambiamo argomento ora? Ah e visto che ci siamo levati dalla mente il pensiero che hai . Abby non è sua figlia , lo ribadisco .
Con voce secca e decisa sottolineo il concetto. E’ già troppo che Mia sappia la verità . Se qualcun altro sa che ho messo al mondo sua figlia potrebbe farsi scappare qualche parola sbagliata dinanzi a “lui” che è fuggito indignato dalla mia ingratitudine. Sai quanto me ne frega di ciò che stai pensando Pablo?
Meglio ingrata che egoista. Pensa ai tuoi errori , pensa a quando sei sbiancato alle mie frasi anni fa , pensa quando hai gioito per la falsa notizia , pensa a quanto hai fatto schifo. Sono queste le parole che vorrei sputargli in faccia senza ritegno , l’odio ribolle nel mio cuore e il pensiero che poco fa mi ha toccato e mi ha…baciato mi infastidisce in modo insopportabile.
Marz: V-vorrei riposare.
Pongo fine del tutto alla conversazione allungandomi al sole che mi aiuta a scaldare il corpo percosso da brividi di freddo mentre continuo a coprirmi con un'altra asciugamano . Socchiudo gli occhi trovandomi però l’immagine dei suoi occhi in quell’unico istante che ricordo sott’acqua.
Mi è venuto a salvare e mi attirato a se di colpo . Mi ha guardato , mi ha toccato , mi ha abbracciato .
Quel colore delle sue iridi erano ben visibili anche sotto quell’acqua torbida mischiata dalla sabbia, riconoscendoli sebbene le mie pupille si stavano chiudendo del tutto . Dopo il contatto con la sua pelle non ricordo niente , sentivo l’acqua arrivarmi quasi nei polmoni rischiando di affogare del tutto .
Ma nonostante dico che preferivo morire invece di esser rianimata dalla sua bocca perché il mio cuore sta battendo forte? Mi porto la mano sul petto sentendo i battiti cardiaci accelerati . Fisso il mare e il bagnasciuga sul quale pochi minuti fa lui ha tastato le mie labbra e mi ha passato ossigeno.
Perché tra tanta gente lui è corso a salvarmi? Socchiudo gli occhi sentendo le lacrime pizzicare in essi .
Non è giusto…perché vengo afflitta da sensi di colpa ? Non dovrei provarli nei suoi confronti eppure se non fosse stato per lui a quest’ora…Abby sarebbe rimasta orfana di madre e avrebbe ritrovato al contrario il padre , e chissà..l’avrebbe presa sotto la sua ala. Vederla fuggire via amareggiata e delusa dal mio comportamento è stato un colpo basso per il mio cuore che si è spezzato nel vederla in quello stato.
Spero solo che quel ragazzo la aiuti a non affliggersi. Ora…ho solo tanta voglia di dormire e staccare la spina del mio cervello. La testa batte a causa dello spavento e rilassando i miei muscoli parto nel mondo dei sogni.

Abby

Jared: ABBY! Abby dove stai andando?? Fermati!!
Corro incessantemente con tutte le forze sino a quando estremata mi butto sulla sabbia morbida con le ginocchia e le mani , stringendola in pugno mentre respiro con affanno. Ho corso un bel po’ , scaricando parte della mia tensione sovracaricata a causa dello spavento di vedere sia mia madre che quell’uomo affogare insieme. Ha rischiato la vita per lei e come l’ha ringraziato ? Dandogli uno schiaffo sonoro solo perché gli ha fatto la respirazione bocca a bocca.
Jared: Abby..
Sento la sua mano calda posarsi sulla mia schiena scoperta infreddolita mentre vedo la mia vista annebbiarsi per dopo socchiudere gli occhi e lasciare scivolare quelle lacrime che cadono una dopo l’altra velocemente sulla sabbia asciutta.
Abby: H-ho…avuto paura!
Inizio a singhiozzare , mentre estremata dalle forze mi accascio sulla sabbia col sedere rivolgendo il mio sguardo colmo d’acqua all’unica persona che è al mio fianco in questo istante.
Jared: E’..viva. Non c’è più nulla da temere. E’ passato .
Per la prima volta mi fissa con un dolce sguardo vedendo poi la sua mano alzarsi tremolante per dopo posarla sul viso , cogliendo questa carezza con sorpresa. Piegato sulle ginocchia smuove il suo pollice lentamente interrompendo il flusso continuo delle mie lacrime.
Abby: Ho g-gia..perso mio padre.. Non avrei sopportato tale dolore!
Continuo a singhiozzare incapace di muovermi sino a quando sento il mio corpo esser attirato improvvisamente dilatando gli occhi appena riconosco di star stretta a se con le sue mani attorno la mia schiena nuda e il mio petto sporgente dal bikini spiaccicarsi al suo torace scoperto , sorpresa da questo gesto dolce creato dal nulla , come unico scopo quello di farmi rasserenare.
Jared: N-non ho mai…sopportato vedere le ragazze piangere. Ti supplico..non farlo , mi fa troppo male.
Sgrano gli occhi sentendo altre lacrime scivolare sulle mie guance posandosi sulle sue spalle e scorrere lungo la sua schiena nuda.
Abby: J-jared..
Inizio un pianto disperato non riuscendo a trattenerlo. Tutta la paura accumulata la scarico tra le sue braccia possenti che mi stringono sempre più a se , sentendo il suo respiro caldo posarsi sulla mia spalla nuda e magra mentre il profumo della sua pelle inonda le mie narici.
Il cuore batte per la prima volta senza sosta. Lo stomaco è in subbuglio , è come se all’interno si fosse scatenato un vero e proprio putiferio , un bombardamento , una guerra di farfalle.
Non so come si chiama ciò che sto iniziando a sentire per questo ragazzo , col quale pochi minuti prima ci scanniamo senza sosta e poi ci abbracciamo donandomi la sua spalla per sfogarmi e farmi calmare.
Non so cos’è . Non ho mai provato emozioni simili e non ho mai sentito il mio cuore perdere battiti.
Non ho mai provato niente del genere per qualcuno , e questo…mi confonde. Non lo sopporto.
Jared: Come ti senti..?
Ci siamo sistemati , seduti sulla sabbia asciutta uno accanto all’altra. Con lo sguardo rivolto a quel mare che mi stava portando la persona che amo di più al mondo , tengo ancora il capo poggiato sulla sua spalla mentre il braccio destro mi circonda dietro la schiena. Sto rannicchiata nel suo fianco godendomi il calore del suo corpo molto piacevole.
Jared: Stai tremando. L’ombrellone è lontanissimo da qui , ti sarei andato a prendere un asciugamano..
Abby: Abbracciami..
Socchiudo gli occhi perdendo completamente la mia dignità. Sbatto leggermente i denti ogni qualvolta vengo travolta da colpi di vento forte e fresco rannicchiandomi sempre su me stessa. All’improvviso poi sento le sue mani spostarmi portandomi tra le sue gambe dove una volta poggiato il capo sul petto vengo circondata dalle sue braccia calde senza sentire altre parole. Per la prima volta sta accontentando le mie follie . Chi l’avrebbe mai pensato che sotto shock avrei reclamato il suo calore?
Sento il suo mento posarsi tra i miei capelli mentre io rannicchiata tra le sue gambe e braccia annuso a pieni polmoni il suo fragrante profumo che mi sta dando alla testa.
Sollevo di poco le palpebre trovandomi la sua pelle nuda dinanzi .
Jared: Come …hai perso tuo..padre?
Titubante mi pone questa domanda con un filo di voce mentre continua a strofinare lentamente le mani sul mio corpo coperto da un semplice bikini sentendo quel piacevole calore che mi fa rilassare e poggiare al suo corpo a peso morto , fregandomene di quel che possa pensare in questo momento e non importandomene di passare agli occhi degli altri come una coppia sdolcinata di fidanzati .
Voglio solo l’appoggio di qualcuno che stia qua ad ascoltarmi con attenzione.
Abby: L’ho perso..in un drastico incidente. E’ morto quando ero ancora nella pancia di mia madre quindi non so com’era di aspetto . So soltanto che è morto da eroe.
Accenno un dolce sorriso rimanendo in questa esattissima posizione.
Jared: Perché tenevate nascosta la vostra parentela?
Con questa domanda mi ricordo di aver svelato la nostra identità a tutti quanti , incluso quell’uomo non digerito da mia madre , sollevando il mio capo di colpo capendo di averla fatta grande.
Abby: Oh mio dio! Mia madre non voleva farlo sapere!
Mi porto le mani sulla bocca sentendo inevitabilmente la mancanza del corpo di Jared.
Jared: Ormai quel che è fatto è fatto.. Penso che nessuno si sia scandalizzato. E ora ritorna qua.
All’improvviso mi prende il polso e mi fa riappoggiare al suo petto. Sgrano gli occhi sentendo il mio cuore sobbalzare . Ma che….gli prende? Mi ricirconda il corpo velocemente stringendomi a se .
Vorrei allontanarlo via da me con un mega spintone ma questo contatto mi priva di forze e come una demente rimango immobile tra le sue calde braccia . Sento le onde del mare infrangersi in continuazione sino a quando riapre bocca.
Jared: Perché piangevi l’altra sera in giardino..?
Stringo le mani in pugno socchiudendo gli occhi .
Abby: A volte mi fermo a fissare la gente e vedo che loro sono felici accanto alla propria famiglia.
Jared: ….anche tu ce l’hai.
Abby: Mi manca una figura paterna…non so che cosa vuol dire esser amati da un uomo ne tanto meno amarne uno.
Jared: M-mi stai dicendo che tu.. non sei fidanz..
Abby:*interrompendolo* Mai.. Non so neanche cos’è l’amore sinceramente.
Sorrido amaramente sollevando il capo per scontrare la sua espressione scossa.
Abby: So che però fa male.. E preferisco tenermi alla larga da esso.
Abbasso lo sguardo sentendomi ora in leggero imbarazzo nel momento che mi accorgo di esser quasi nuda tra le sue gambe .
Jared: C-che intenzioni hai con tua madre? .. Sei scappata via dopo avergli gridato addosso.
Abby: Sistemerò le cose quando ringrazierà quell’uomo! *severa* E’ stata molto ingiusta.
Jared: Perché tra i due c’è una sorta di intesa? L’ha aggredito e per di più sfondata mezza guancia.
Ride sdrammatizzando l’accaduto , trovandoci il divertente , posando poi le sue mani nella sabbia mentre io rimango seduta tra le sue gambe senza esser abbracciata questa volta.
Abby: E’ un vecchio compagno di classe. Sembra che tra i due non scorra buon sangue. L’ha ferita in qualche modo e anche gravemente ..
Jared: Intendi interiormente vero?
Abby; Si ,non so cosa gli abbia fatto ma la paura di incontrarlo qui a Buenos Aires gli impediva a far ritorno.
Jared. E come mai questo cambio di idea?
Abby:*accennando una risata* Colpa mia.. Mi sono sempre trovata male alle scuole dei paesi nel sud dell’Argentina e un giorno trovai per caso un volantino dell’open day ..
Jared: I-il giorno..in cui ci incontrammo per la…prima volta!?..
Annuisco col viso non sapendo cosa dire al ricordo di quell’incontro imbarazzante e di poco gusto.
Jared: Comunque..
Distoglie lo sguardo dai miei occhi fissi su di lui senza un preciso motivo , cambiando argomento.
Jared: ..penso che sia giunta l’ora di tornare alla base e affrontare tutti . Cerca di dimenticare l’accaduto ok? L’importante è che stia bene…tua madre. *ridendo leggermente* Mi farà strano pronunciare questa parola anche se un pensierino su voi due ce l’avevo fatta , troppe somiglianze sia fisiche che caratteriali .
Lo vedo alzarsi sentendo quell’insopportabile mancanza del suo corpo. Si scrolla lentamente la sabbia dai pantaloni a costume porgendomi poi stranamente la mano.
Abby: Caratterialmente? …Dici che siamo simili?
Jared:*ridendo* Simili? Uguali! Siete entrambe pazze… Spiegami tu come si spiega l’entrata in acqua pur non sapendo nuotare. Spero almeno che tu non possa mai commettere follie del genere.
Rimango sorpresa a sentire queste parole pronunciate inaspettatamente con premura sollevando le sopracciglia. Sento un’immensa felicità sopraffarmi il corpo e accennando un sorriso a 32 denti tendo il braccio afferrando la sua grande mano . Ci mancava un solo “ne morirei” per far balzare via il cuore fuori dal mio petto ma per il mio bene si è fermato a ciò . Con un solo tiro riesce a sollevarmi evitando , fortunatamente , un altro contatto col suo corpo. Per oggi ho vissuto sin troppe emozioni , il mio cuore potrebbe non reggere tutto questo cambiamento .
Abby: Bhè chi lo saprà se un giorno ne commetterò una.
Alzo le spalle e ridendo sciolgo la presa dalla sua mano. Per la prima volta abbiamo riso e chiacchierato in perfetta pace e sintonia . Armoniosamente abbiamo passato la mia mezz’ora più bella della mia vita col ragazzo che…..mi sta facendo nascere emozioni indescrivibili e mai provate .

Mia

Mia: Pablo!! Pablo aspettami dove vai????
Si ferma di colpo bloccandomi prima di andarmi a schiantare col suo corpo bagnato. Si volge dalla mia parte guardandomi con rancore .
Pablo: ME NE VADO! Era meglio se restavo a casa! Così lei non avrebbe rischiato di morire e io non mi sarei ritirato a casa con questo!
Indica , carico di rabbia, la guancia arrossata schiaffeggiata poco fa da Marizza brutalmente.
Ammetto che entrambi ci hanno fatto venire un colpo quando tornati dalla passeggiata, io e Manuel, abbiamo trovato Jared trattenere con forza Abby che in lacrime voleva tuffarsi nel mare grosso dove a largo sbucava e spariva Pablo con sotto al braccio una Marizza svenuta.
Entrambi stavamo affogando e sotto shock nessuno di noi , incluso Manuel , riuscivamo a reagire sino a quando abbiamo visto Pablo riemergere capace di camminare in acqua senza disperdersi nelle onde alte con in braccio quella Marizza che l’ha trattata come un verme. Il passato è riemerso in lei anche dopo essersi ripresa da un annegamento , parlandolo con disprezzo dopo averle salvata la vita mettendo a repentaglio la sua.
Mia: Ti prego perdonala! Era scioccata ed impaurita.. non voleva , ci giurerei.
Pablo: No Mia no..
Poggia la schiena bagnata alla carrozzeria della sua auto nel parcheggio mentre io col addosso ancora il vestito tengo coperto il mio corpo davanti ai bagnanti che arrivano ed escono dal parcheggio della spiaggia libera.
Pablo: I-io..gli ho donato tutto il mio ossigeno e lei come sempre si è dimostrata di esser un ingrata.
Mia: Pablo…come pensavi che reagiva alla scoperta che il suo peggior nemico l’ha baciata?
Pablo: IO NON L’HO BACIATA! L’ho salvata! E poi perché sarei il suo peggior nemico?? Non gli ho fatto niente!
Ingenuamente si pone questa domanda mentre io sollevando il sopracciglio creo sul viso un espressione allibita.
Mia: Non fare lo gnorri , so in che rapporti vi siete lasciati 15 anni fa.
Lo faccio rimanere senza parole rivolgendomi quell’espressione colpita.
Pablo: L-lei ti ha…raccontato..
Mia: Che ha rischiato di rimanere incinta di te.
Ho promesso a Marizza di tenere la verità nascosta anche se Abby con le sue frasi ha fatto traballare la copertura e mi tocca persino inventare qualcosa se mi chiede di quella ragazza . Devo astenermi al racconto di Marizza , non voglio combinare guai.
Mia: Si…so tutto . So che ti sei tirato indietro e che hai gioito per il bambino mancato.
Pablo: Mia tu più di tutti sai che è terribile e al dir poco abominevole portare avanti una gravidanza in un collegio d’alta classe!
Mia: Ma che te ne importava?? *alzando il tono* Se non ti comportavi in quel modo spregevole a quest’ora quella donna che hai lasciato in spiaggia era ancora munita di felicità ed allegria!
Pablo: Non ci credo minimamente che sia cambiata a causa mia. Io cosa potevo fare , imprigionarmi ad una catena d’oro a lei e a quel bambino?
Mia: Pablo stai delirando .*scuotendo il capo* Tu L’amavi e dovevi amare anche quel bambino se veniva al mondo perché quando si fa l’amore si è in due ! Entrambi sapevate cosa andavate incontro e dovevate assicurarvi di esser protetti quella sera!
Pablo: Parlò la ragazza che quando Marizza partì scoprì d’esser rimasta incinta al 3° mese.
Incrocia le braccia al petto assumendo una personalità da strafottente.
Mia: Non stiamo parlando di me adesso! Io almeno accanto ho avuto un ragazzo maturo che ha accettato le sue responsabilità ! Tu no , te ne sei lavato le mani mentre Marizza..
Pablo: Marizza cosa?? *alzando il tono* Te lo dico io cos’ha fatto quella svitata! Se ne è andata , mi ha lasciato in preda al dolore mentre lei chissà dove se la spassava alla faccia mia .
Mia: *inorridita* Tu sei solo accecato d’ira in questo momento. Non sei tu a parlare . Marizza ha sofferto un sacco , non credere il contrario e sola ha lottato contro il mondo.
Pablo: E in questa settimana ti ha raccontato tutta la sua vita drastica eh? Si vuole fare dei alleati , mi odia e..
Mia: E ti sei chiesto il perché?
Per un secondo cessa di parlare . Stringe il pugno saldamente mettendo in mostra le nocche sbiancate distogliendo il capo .
Pablo: L’ho…delusa.
Annuisco leggermente grata di aver sentito la pura e semplice verità fuoriuscire dalla sua bocca.
Mia: Marizza si fidava di te , ti amava e non si sarebbe mai aspettato il tuo atto di vigliaccheria.
Pablo: S-sono stato sommerso dalla paura , non ero pronto a fare il padre ne tantomeno crescere un figlio. Se Manuel ce l’ha fatta io no.. Ma sono consapevole di ciò che ho fatto .
Mia: Penso sia meglio porre fine a questo argomento..non è con me che devi affrontarlo .
Pablo: Pft..credi davvero che mi vorrà parlare dopo l’accaduto in spiaggia? L’ho solo rianimata con la respirazione bocca a bocca! Cosa voleva, che la lasciassi morire? Non ho pensato neanche a passargli il compito a Manuel ! Ero terrorizzato e desideravo solo una sua ripresa. Per colpa mia è entrata in acqua e ha rischiato di morire. Non mi perdono di averla fatta partire figuriamoci farla annegare.
Si porta la mano in faccia borbottando tra se e se mentre io gli pongo una domanda che mi solletica la gola.
Mia: Cosa…hai provato quando hai ritastato le sue labbra dopo tanto tempo?
Abbassa la mano lentamente fissando la sua espressione impavida.
Pablo: N-non te lo so dire… Era come se fossi tornato indietro nel tempo a quando quelle due..rose erano soltanto mie.
Accenno un dolce sorriso entusiasta di sentir queste parole esser pronunciate con dolcezza.
Pablo: Ma .. non ho provato niente. Ho rotto i ponti con lei da sin troppo tempo e non so proprio come interagire con lei. Mi trovavo così a disagio prima , figuriamoci ora dopo averla..baciata.
Mia: Bene.. ora cosa credi di fare? Te ne andrai o rimani?
Pablo: Con quella furia umana? *inarcando il sopracciglio* Per oggi ho fatto sin troppo. Sono quasi morto insieme a lei e sono al quanto distrutto. A preposito…
Inizio a sentire il mio cuore tamburellare per la tensione pregando Dio che non mi ponga quella fatidica domanda ma la sfiga mi appartiene.
Pablo:…com’è possibile che quella ragazza ha chiamato Marizza “mamma”..? Mia dimmi la verità!
Mia: Ma io che ne so??
Sento le mani umidirsi ma devo tenere a freno la mia agitazione altrimenti ben presto per le strade di Buenos Aires gireranno i miei cartelli funerali con sopra inciso “Riposa in pace Mia Colucci” .
Marizza mi ucciderebbe se non prima avermi fatto patire le fiamme dell’inferno.
Pablo: Non raccontarmi balle! Ti conosco e leggo perfettamente il tuo sguardo terrorizzato.
Si scosta dall’auto avvicinandosi a me per studiare la mia espressione . Arretro di un po’ ma per tenere saldo il mio autocontrollo mi tocca fermarmi e subirmi i suoi enormi occhi azzurri addosso.
Mia: Non nascondo niente .
Pablo: Di..chi è….figlia? Mia dimmi la verità. Marizza..mi ha mentito o ..
Deglutisco sentendo la mia schiena tastare il cofano di un auto che mi anticipa nel fermarmi. Mi umidisco le labbra costretta a mentire spudoratamente per amore di “pace”.
Mia: Non…è tua figlia Pablo. Marizza non è mai rimasta incinta di te.
Pablo: E perché l’età di quella ragazza coincide col periodo? Ho letto il suo fascicolo al collegio , è nata a settembre . Facendo i calcoli Marizza concludeva la gravidanza in quel mese.
Mia: Pablo ti stai facendo troppe clip mentali! Non è tua figlia . E’ di un certo Weston , un avventura folle . Abby è il frutto di una notte passata nel puro divertimento . Contento di sapere questo?
Resta immobile e rimuginare sulle parole dette .
Pablo: Alla faccia che ha sofferto. Non ne posso più , per me tutto questo è troppo. Ci si vede.
E velocemente si infila nella sua auto posando l’asciugamano sul sedile per non bagnarlo con l’acqua del mare sfrecciando via da qua. Esausta mi poggio del tutto all’auto del parcheggio sprigionando un lungo sospiro di tensione.
Mia: Cosa diamine ho combinato..?
Mi sono menato la zappa sui piedi , come presumevo ho peggiorate le cose ma spero comunque che Marizza possa accettare i miei sforzi . Per un miracolo non ho cacciato tutta l’amara verità.
Marizza.. io ho fatto del mio meglio , tocca te “metter il sale sulla ferita”.

Marizza

Iniziando a sentire caldo sollevo i miei occhi notando subito che il sole ha cambiato colore, cosa che mi fa optare un'unica cosa : che ho dormito un bel po’ di ore. Mi volgo lentamente scontrando lo sguardo di tutti quanti .
Marz: Per caso si è svegliata Biancaneve e voi siete 4 dei 7 nani?
Accenno una risata che fa accennare un sorriso divertito a tutti per questa battuta pronunciata con un tono assonnato di voce. Mi strofino per bene gli occhi sbadigliando poi ,mentre mi stiracchio , mi metto a sedere.
Mia: Allora come stai?
Marz: Avevo..sonno.*ridendo*
Manu: Bene che ne dite se torniamo a casa? Oggi non è una giornata ideale..
Mia: Si , sono d’accordo con te amore. Dai sistemiamo tutto.
I due si alzano iniziando a metter in ordine e smontare l’ombrellone piantato nella sabbia mentre Jared con un espressione stordita sbatte lentamente le asciugamani dai granelli per dopo piegarle e inserirle nelle borse , tutta con aria malinconica. Prendo il vestito che avevo lanciato prima di entrare in mare e sentendo ormai il mio costume asciutto scosto l’asciugamano che mi ha coperto sino a poco fa e me lo infilo velocemente sotto gli occhi severi di Abby.
Marz: Hai intenzione di tenermi il muso per sempre?
Mi alzo sentendo la mia testa leggermente scombussolata ma il mio barcollamento non ha cambiato l’espressione rimproveratore di mia figlia.
Abby: Riacquisteremo quel rapporto da madre e figlia quando ringrazierai per bene quell’uomo.
Marz: Ancora con questa storia?
Esausta della sua insistenza sbuffo sonoramente infastidendomi leggermente.
Marz: Dovresti odiarlo più che lodarlo di avermi salvata!
Si alza velocemente alzando il tono di voce.
Abby: Perché dovrei odiarlo se a me non ha fatto niente!??!
Marz: Oh non sai cosa ti ha fatto invece!
Spinta dallo sfogo del momento pronuncio questa frase senza pensarci vedendo con la punta dell’occhio Mia bloccarsi e fissarmi intimorita.
Abby: Spiegamelo allora! A volte penso che io e te siamo due estranei.
Marz: Ma cosa dici Abby?..
Queste dure parole sembrano lance affilate trafisse nel mio cuore.
Marz: Dopo tutto quel che ho..fatto per te?
Abby: Tu mi tieni fuori dal tuo passato! Sono tua figlia! Non so niente di te e questo è frustante!
Alza il tono adirata da questa situazione.
Mi inizia a prurire la mano e con tutte le forze risparmio di tirarle un ceffone davanti a tutti.
Marz: FORSE PERCHE’ IL MIO PASSATO FA SCHIFO???
Improvvisamente cade il silenzio e tutti si fermano a fissarci. I suoi occhi tremolano e sono fissi su di me.
Sento i nervi traballare nel mio corpo iniziando a tremare per l’agitazione.
Marz: Io …voglio solo che non soffri! Le cose che nascondo non sono piacevoli , sono spregevoli! Il mio passato è un ombra che mi seguirà sin che ho vita , è come se mi sentissi perseguitata! Perché infliggere questa pena anche a te? Io..non sono un egoista.
Vorrei tanto dirgli che non sono egoista come suo padre , ma mi astengo.
Marz: …voglio solo il tuo bene. Smettila di chiedermi cosa ho fatto in passato , chi mi ha fatto soffrire e cosa mi è successo per esser diventata un automa ! Non ringrazierò quell’uomo perché io non scenderò a tali livelli . Preferivo morire anziché esser toccata da lui!! *alzando il tono* Io lo odio…e non lo perdonerò mai di tutto ciò che mi ha fatto!!
Prendo le mie infradito e raggiungendo il parcheggio d’auto di corsa mi poggio alla prima auto che mi passa sott’occhio e mi accascio al suolo in lacrime. Singhiozzo vedendo le lacrime bagnare di poco l’asfalto caldo.
Quel maledetto è riuscito a farmi discutere con mia figlia e questo mi rode.
Se lo terrei davanti gli spaccherei la faccia! Perché è rientrato nella mia vita senza il mio permesso?
Come ha osato interferire nella MIA famiglia!??

Jared

L’atmosfera pesante viene dissolta solo quando rientriamo in casa e ognuno di noi vanno nelle rispettive stanze. Marizza si rinchiude nella sua, in silenzio senza rivolgere una sola parola a qualcuno , ed Abby girovaga per casa come un anima persa e priva di sorriso.
Deglutisco cercando di distogliere la mia mente dagli episodi avvenuti in questa lunga giornata.
Vorrei nuovamente tenerla stretta tra le mie braccia per confortarla come quella mezz’ora paradisiaca passata in spiaggia. Più stava a contatto con la mia pelle più cresceva in me quell’insaziabile desiderio di stringerla per respirare quel suo irresistibile profumo .
Mia cerca di sollevargli il morale con alcune frasi premurose , col quale cerca di far capire che la madre ci tiene e a lei , ma Abby rimane ostile alla scelta di Marizza. Non vuole sentire più nessuno e amareggiata sale al piano superiore sentendo la porta della sua stanza chiudersi poco dopo. Mio padre uscendo dal bagno, dopo una bella doccia rinfrescante, si affianca a mia madre dandogli poi il bacio della buonanotte davanti a me.
Manu: Vedrai che domani potrai parlare con entrambe e sistemare il rapporto tra loro due anche se..non siamo ideali per questa situazione.
Mia: Voglio rendermi utile , soprattutto perché è orribile vederle in quello stato.
Manu:*abbracciandola* Non preoccuparti. Domani è un altro giorno , ora vado a dormire. Sono esausto.
Mia: Tra un po’ ti raggiungo.
Si baciano dolcemente e dopo avergli augurato la “Buonanotte” mio padre sale di sopra verso la zona notte.
Mia: Jared tu non vai a dormire amore?
Si avvicina a me accarezzandomi la guancia mentre mi fissa amorevolmente.
Jared: Stavo pensando..
Mia: E’ stata una giornata pesante vero?
Jared: Bhè…si .
Mia: C’è qualcosa che ti turba..? lo leggo nei tuoi occhi. Sai che con me puoi parlarne.
Mi sorride dolcemente e penso che in questo momento abbia solo bisogno di parlare ciò che sento dentro con qualcuno . E mia madre è l’unica che può capirmi anche se mi sento insopportabilmente a disagio.
Mia:*ridendo* Hey tutto ok??
Jared: Mamma…. Cos’è l’Amore?






AAAH CHE AMORE *-* Jare che chiede alla mamma cos'è L'amore..COme gli rispondera? Sembra che Abby sia decisa più che mai a non rivolger parola alla madre sino a quando chiedera' scusa a Pablo e ovviamente lo ringrazierà del salvataggio! NEL PROSSIMO CAPITOLO scoprirete che deciderà di fare Marizzaaaa!!! :shifty: :shifty: COMMENTATEEEE!!!
 
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