¸´¯`°¤.¸ _`¤ Rebelde Way¤´_ ¸.¤°´¯`¸

El Privilegio De Amar, New ff !! *-*

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RoxanaBenja
view post Posted on 30/10/2016, 14:22 by: RoxanaBenja

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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E anche oggi ha fatto ha fatto un terremoto della pauraa!! Spero che state bene! Per tirarvi un pò il morale vi lascio il PENULTIMO CAPITOLO! Spero che vi svaghi un pò la mentee! Ciaoo


CAP 44 PENULTIMO CAPITOLO

Pablo

Penso di non dover desiderare altro che questa mia nuova vita , unicamente fondata sull’amore.
Ho tutto ciò che sempre sognato: Una donna che mi ama , una donna che ha un carattere unico con la quale non si ci stanca mai di scherzare , baciare e sognare ad occhi aperti. Una donna che ti potrà parlare con un tono acido o sarcastico di voce ma che comunque ti addolcisce la giornata con parole altrettanto dolci e toccanti . Una donna che ti fa battere il cuore 24 h su 24 incessantemente …sempre! Ho una figlia , bella , solare che sprizza vitalità anche quando non dovrebbe. Quel pizzico di ribellione e il caratterino ereditato dalla madre la rende unicamente perfetta non solo ai miei occhi. La fisso e noto soltanto il meraviglioso frutto che ha messo al mondo Marizza da sola con sforzo . Lodo entrambe per il coraggio che hanno sempre mostrato in qualunque situazione e quel sorriso splendido che ammalia tutti. Amo tutti i suoi tratti , tutte le frasi che dice , tutte le azione che compie e gli sguardi che lancia a sua madre. I suoi occhi azzurri come i miei la dicono gran lunga su di lei . Necessita col tutto il cuore riappacificarsi con Marizza ma l’orgoglio gli impedisce di metter da parte il dolore procurato con quelle infinite bugie, nonostante ormai sappia che ha agito in fin di bene. Voleva solo proteggerla nascondendo le mie azioni passate. Ma questo lei lo sa , quel che non sa è che gli serve quella spinta emotiva necessaria per mandare alle spalle tutto il lungo oblio del passato. Ma come dicono in tanti ..”Tempo al tempo”.
Ora ho anche una casa , un tetto che copre la mia intera famiglia un giorno unita del tutto , ma questa strana convivenza però non dispiace a nessuno . Anzi vedo entusiaste entrambe nonostante sino a pochi giorni fa non si rivolgevano parola. Cenare insieme , chiacchierare di cose vaghe è servito a farle avvicinare per istaurare quel rapporto di un tempo danneggiato . Ma scommetto tutto che Abby cederà nel momento che arriverà al culmine della sopportazione. Stare lontane fa soffrire entrambi , lo posso notare nei loro sguardi. Quel momento che mi fermo a pensare che ora non ho nessuno che minacci e ostacoli il nostro amore mi porta a sorridere come un ebete staccando la spina dal lavoro rivolgendolo ad un punto a caso, in questo caso alla porta dalla quale poc’anzi è uscita sorridendo furbamente dopo avermi rubato un improvviso bacio a stampo.
Amelie : Preside? La signora Aguirre vorrebbe parlare con lei per telefono. Le passo la linea?
Dal telefono fisso la voce squillante della segretaria mi fa sobbalzare di colpo sulla sedia ritornando sulla terra.
Pablo: Come hai detto Amelie?
Rispondo tenendo premuto l’indice sul pulsante del telefono posto sulla scrivania.
Amelie: La vostra amica Mia Aguirre vorrebbe parlarle , le passo la linea telefonica?
Pablo:*sorpreso* Ah si..certamente! Passamela sulla 2 .
Amelie: Come desidera.
E scostando il dito dal pulsante alzo la cornetta telefonica premendo il numero 2 per sentire la sua voce.
Mia: Pablo?
Pablo: Heila Mia. Qualche problema? Come va?
Mi dondolo allegro sulla sedia staccando in questo modo la spina dal lavoro che mi attende riverso sul tavolo della scrivania colmo di fogli sparsi ovunque.
Mia: Tutto bene grazie! Volevo sapere che Marizza è li con te. La sto chiamando al cellullare ma non mi risponde.
Blocco i movimenti della sedia girevole drizzando la schiena parlandogli ora con un tono di voce perplesso.
Pablo: Uhm..è andata via poco fa da me. Perché avevi qualche appuntamento con lei? *confuso*
Mia: Di solito risponde sempre alle mie chiamate unicamente per prendere in giro il mio tono stridulo di parlare al cellullare.
Pablo:*accennando una risata* Bhè non ha tutti i torti poi. Mi stai rompendo l’udito.
Mia: Hey!*sentendola ridere ugualmente* Non prenderla come esempio! E comunque è il mio tono naturale di voce quindi sopportatemi come sono.*ridendo*
Pablo: Come abbiamo sempre fatto no?*sorridendo*
Mia: Esattamente! *ridendo*
Pablo: Comunque tornando all’argomento Marizza non so proprio dirti nulla.
Mia: Mmm..*pensierosa*..proprio niente? Non ti ha detto dove andava?
Pablo: Ah..*alzando le spalle* bhè ha detto di avere un appuntamento al quale non poteva mancare ma ..
Mia:*interrompendomi* E non ti ha detto di cosa si tratta?
Pablo: *ridendo* Suvvia Mia. Credi davvero che riesca a concentrarmi su ciò che mi dice a pochi centimetri dalle labbra? Sai che perdo la testa soprattutto quando il mio “amico” si eccita..
Mia: AAAAH PABLO!!! Mio Dio!!! Un po’ di contegno!!
Allontano la cornetta del telefono dall’orecchio ridendo nonostante il mio udito abbia subito il suo urlo stridulo.
Mia: Basta non voglio più sentirti dire queste cose! Mi hai scandalizzato sappilo!! Ora non ti vedrò con gli stessi occhi ! *con voce inorridita*
Pablo: *ridendo* Su dai che sto scherzando..
Mia. Non è vero! Conosco entrambi e scommetto che siete due maiali di prima categoria.
Pablo: Ohh adesso ci offendi però..*sorridendo sotto i baffi*
Mia: *lamentandosi* Per colpa vostra dovrò andare dal psichiatra qualche giorno per delle sedute!
Pablo: Se se..*non dandogli importanza* Il succo delle chiamata quindi? Ho un mucchio di lavoro da svolgere Mia , non farmi perdere altro tempo.
Cerco di tornare serio così come lei che dopo un lungo sospiro ritorna a parlarmi con serietà.
Mia: Ho qualche presentimento Pablo..
Pablo:*Confuso* Riguarda cosa..?
Mia: M-marizza…non ti ha detto niente?
Pablo: Mia cos’è tutto questo mistero? *agitandomi* Sai che non mi piace , ti prego spiegati meglio , mi preoccupi .
L’idea che Marizza mi stia nascondendo qualcosa che però Mia sa, mi agita e mi fa battere forte il cuore, tanto da non riuscir quasi più a ragionare in modo brillante.
Mia: So che dopo ciò che ti dirò Marizza sicuramente mi ammazzerà ma …non hai notato niente in lei?
Pablo:*confuso al massimo* C-che..cosa dovevo notare?
Mia: Su Pablo…*con tono pacato di voce*..è possibile che non ti sei accorta che lei è di nuovo in dolce attesa?
Pablo: C-c-cosa….?
Quasi sento le braccia esser attirate dalla forza di gravità e per miracolo riesco a tener in una salda presa la cornetta telefonica all’orecchio mentre dilato le pupille in modo suberrante.
Mia: Quella febbre , quei barcollamenti non sono dovuti al seppellimento dalla neve. Pablo.. Marizza è incinta .. Aspetta il tuo secondo figlio , ne sono certa.
Pablo: I-io…..M-marizza è.. No..non è p-possibile…L-lei..N-noi..
L’immensa confusione inizia a metter caos nella mia testa che si è imposta a non farmi più ragionare , non trovando neanche la capacità di formulare una frase fluida e composta.
Mia: Ieri al centro commerciale è quasi svenuta dopo aver rigettato il panino voluto e mangiato con immensa foga e voglia . Poi mi ha confessato di aver quel dubbio da un sacco di tempo ma..
Pablo. Perché non me l’ha detto?????
Il mio tono appare adesso più roco , non accettando questo comportamento insolito di Marizza.
Pablo: Mia spiegami perché non ma l’ha detto!
Il “non sapere” mi assilla e mi induce a scontarmela con Mia.
Pablo: Esigo sapere la verità.
Mia: Pablo tranquillizzati . Penso proprio che quell’appuntamento sia una visita ginecologica.
Pablo: Ed è andata da sola?
Alzo la voce esterrefatto da questa ennesima notizia sconvolgente.
Mia: Non ne sono certa ma conoscendola vuole esser prima certa della gravidanza e poi..
Pablo: E poi che farà? Mi mentirà come 15 anni fa raccontandomi poi che si tratta di un falso allarme? *alzando il tono* Chissà forse fugge di nuovo e chissà quanti anni dopo la ritrovo!
Mia: Tutto ciò di contorto che stai formulando nella tua testa non avverrà se tu gli starai accanto questa volta.
Basta sentire questa frase per bloccare tutti i miei gesticolii nervosi e dilatare le pupille sempre più.
Mia: E’..t-terrorizzata dal pensiero che possa di nuovo riaccadergli il peggio..
Pablo: I-io…voglio quel bambino.. Voglio stare con tutta la mia famiglia! Qualunque componente si aggiungerà anno dopo anno! Non voglio farla soffrire ne commettere i sbagli commessi in passato !
Mia: Dimostragli che non è sola questa volta … Corri da lei e resta al suo fianco anche senza il suo volere. Falla sentire importante e amata. Sussurrandogli l’immensa felicità che provi tramite parole che toccheranno il suo cuore ferito e curalo come solo tu sai fare. Ora devo andare , sicuramente l’ospedale sarà quello di San George , il principale. V-volevo..solo darvi la spinta per vivere la vostra nuova vita con più allegria e meno..mistero. Vi voglio bene , spero solo che Marizza possa comprendere il mio volere. Ciao..
E dopo ciò chiude la telefonata sentendo per altri brevi secondi , in cui sono rimasto sotto shock , il Tum-tum del telefono. Ha paura..Quella dannata emozione l’ha indotta a chiudersi in se anche questa volta.
Ma non succederà la stessa cosa. Io correrò da lei e come ha detto Mia , la farò sentire unica e non più sola.
Pablo: Amelie, ho un affare urgente da fare . Ti lascio tutto l’incarico a te , poi ti pagherò l’extra!
Lascio il potere tra le mani della segretaria camminando spedito verso l’uscita del collegio dove mettendomi in auto sfreccio ad alta velocità verso l’ospedale dove sicuramente Marizza starà passando o aspettando di fare la visita. Spero solo di giungere in tempo..per assistere alla prima ecografia al suo fianco e vivere assieme a lei l’emozioni mancate anni or sono . Il mio volere è recuperare tutto ciò che non mi sono goduto con Abby . Le prime emozioni da genitore anche se fare da padre ad Abby infonde emozioni tutte particolari che amo alla follia. Salgo di corsa le scale dei diversi piani ospedalieri scontrando finalmente con lo sguardo il cartello con sopra scritto “Reparto Ginecologia”.
Sorrido a pieni denti respirando con affanno avanzando sempre più verso la sala d’attesa ed eccola li .. a fissare le altre coppie con un sorriso lieve sulle labbra , un sorriso che posso tradurre in malinconia di esser sola anche quest’oggi come quel giorno di 15 anni fa.
Il mio cuore batte come non ha mai battuto sino ad ora e dopo aver umidito la bocca secca con la deglutizione della saliva apro bocca richiamando finalmente la sua attenzione.
Pablo: Non sarai sola questa volta Marizza!...
Di colpo alza il viso scontrando quei suoi occhi marroni sgranarsi talmente tanto da intravedere il luccichio creato dalle lacrime . Lacrime questa volta di commozione nel trovarmi qua ad esclamare ad alta voce , davanti a tutti , con affanno quella frase toccante.
Marz: P-p-pablo….c-che ci fai q..
Ma non le do il tempo di pormi la domanda pronunciata con un tono di voce incredulo che corro verso di lei e buttandomi sulle ginocchia dinanzi a lei , seduta sulla panchina della sala d’attesa , gli afferro il viso ammutendola con un bacio . Immediatamente socchiudo gli occhi scacciando un filo di respiro affannoso dal naso , cui punta adesso è a contatto con la sua pelle. Sento il corpo irrigidirsi da questo mio inaspettato gesto e rimanendo con le ginocchia, sdolenzite per la caduta improvvisa, sul pavimento mi concentro a smuovere le labbra con amore. Non riesco a pronunciare la parola adatta e ciò che mi ha detto il cuore è stata quello di stupirla e infondere l’amore immenso che provo per lei e la gioia della notizia futura di un nuovo arrivato tramite un bacio focoso. Sfioro più volte le sue candide labbra con lentezza sentendomi tutti gli occhi dell’altra gente puntati addosso. Ma questo più di tanto non mi importa. A richiamare la mia totale attenzione sono le sue ginocchia che premono contro la mia pancia, le sue mani posarsi delicatamente sulle mie spalle e ovviamente le sue labbra smuoversi lentamente per ricambiare questo bacio che si spetta esser molto passionale se il cuore di entrambi non scoppi e voli fuori dal petto per l’euforia.
Accenno un sorriso poggiando le mie mani attorno alla sua vita , circondandole quindi la pancia dove sicuramente si starà formando un'altra piccola creatura nel quale scorre il mio sangue .
Sento le sue labbra scavalcare le mie in modo sensuale e le sue braccia circondarmi man mano il collo attirandomi a se , rimanendo in questa posizione blasfemia . Ed ecco che partiamo entrambi in quinta.
Dopo un gemito di piacere da parte sua parto a scavalcargli le labbra con più ardore e passione gustandomi quel sapore unico , trovando in esse la dipendenza più irresistibile. Con affanno acceleriamo i movimenti intersecando in questo bacio le nostre lingue che danno un tocco unico ed eccitante ogni qualvolta che si scontrano con passione . La mia barbetta struscia contro la pelle del suo viso candido e puro sentendo sotto il bacio le sue labbra creare un spettacolare sorriso a 32 denti . La stringo più a me fregandomene dell’ossigeno che inizia a scarseggiare nei polmoni rischiando persino l’asfissia se morire vuol dire bearmi quell’effetto piacevole e quell’eccitazione sovrumana che solo le sue labbra provoca.
Ci mordiamo selvaggiamente , sempre davanti a tutti , le labbra sino a quando lentamente rallentiamo i movimenti di bocca per fissarci negli occhi intensamente mentre respiriamo con affanno. I nostri fiati pesanti si mescolano tra di loro condividendo anche l’aria in questo caso .
Pablo: C-ci…sarò io questa volta…Non ti permetterò di stare sola anche oggi ..Qui dentro ..si sta formando la terza persona che amo col tutto il cuore e intendo assistere ogni sua fase di crescita..al tuo fianco.
Ecco che le sue labbra tremolano sopra un sorriso intravedendo la prima lacrime di commozione scorrergli il viso quando poggio la mano sulla sua pancia coperta da una calda maglia larga .
Marz. I-i.io…
Con voce rotta dal pianto tenta di pronunciare qualche parola ma sapendo come si possa sentire al momento , anticipo le sue parole.
Pablo: Ti amo anche io ! Amo te! Amo Abby e amerò anche quest’altra creatura!
Sorrido sempre più sentendo ormai anche i miei occhi colmarsi di lacrime e raggiungere infine la sua riversa sul pantalone che le copre le gambe. Attorno a noi si innalza un vocio di “Ooh” sentendo persino un “Che teneri! “ che fa ridere leggermente a Marizza ancora in lacrime.
Pablo: Qualunque cosa accada..io ci sarò sempre . Ricordi quando te lo dissi dopo aver fatto l’amore?
Fregandomene di mettermi in imbarazzo davanti agli altri con queste frasi lei annuisce al ricordo di quell’evento succhiando sul col naso continuando però a sorridere per la mia follia.
Marz: S-sei un pazzo..
Ride cercando di asciugarsi le lacrime che però continuano a scendere dai suoi occhi dietro ai quali si nasconde un immensa felicità di vedermi.
Pablo: Sarò del tutto pazzo quando avrò fatto questo.
E alzandogli la maglia velocemente poggio la bocca sulla sua pancia riempiendola di innumerevoli e infiniti baci a stampo che la fanno ridere sguaiatamente esprimendo così davanti a tutti non solo la nostra immensa follia … anche la nostra gioia. Rido continuandola a sbaciucchiare con passione quella pancia che tra brevi mesi diventerà un pallone , quella pelle dietro alla quale forse sta crescendo un altro Bustamante.
Marz: *ridendo* Ahahahahh Pablo mi fai il solletico!! Pablo!
Saltella sul posto continuando a ridere mentre la sua maglia man mano mi copre la testa che continuo a tener sulla sua pancia scoperta sino a quando fermando in un posto fisso le mie labbra interrompo il solletico che gli stavo procurando.
Pablo: Vi amo..
Socchiudo gli occhi baciando leggermente la pancia , facendo arrivare la mia voce alle sue orecchie ovattata a causa della posizione in cui mi trovo .
Pablo: Vi amo un mondo!
Sorprendentemente sento la sua mano poggiarsi delicatamente sulla mia testa lasciandomi una lunga carezza amorevole.
Marz: Sono…immensamente felice…che tu sia qui ..Amore Mio.
Xx: Signora Andrade?
Scaccio la testa da sotto la maglia calda e profumata di Marizza rivolgendo entrambi l’attenzione sull’infermiera che attende il nostro arrivo guardandoci con un aria interrogativa in viso.
Marz: Eccomi.
Si alza e automaticamente mi lascio manovrare da lei anche perché il pensiero che tra poco scoprirò se lo è realmente o meno mi induce a cadere nel panico pre-genitoriale .
Marz: Allora vuoi venire o te la stai facendo sotto per la paura?
Ride tenendomi per mano pronta a fare l’ingresso con me.
Marz: Non ci ammazzano mica li dentro.. Dimostrami come mi ami alla follia questa volta.
Il suo ampio sorriso mi da la forza necessaria per reagire al mio battito cardiaco eccessivo e avanzare verso la porta dello studio ancora aperto dall’infermiera che attende il nostro ingresso.
Pablo: Non morirò li dentro ma morirò tra breve qui se passo ancora altri secondi a fissare il tuo meraviglioso sorriso.. E ora andiamo.
Accennando un sorriso stringo la sua mano avanzando vero la porta varcandola fissando con la punta dell’occhio il suo sorrisetto furbo.
Marz: Ti Amo..
Mi sussurra prima di avanzare entrambi verso la ginecologa che ci da il “Buongiorno” da dietro la sua scrivania. Ti amo anche io Marizza..non sai quanto!

****

Dott.ssa: E questo è il feto. Quello che sentite è il suo cuore battere , primo organo creato. Vedrai che appena tra breve entrerai nel secondo mese ci sarà un cambio d’aspetto incredibile.
Gioisce la dottoressa indicando la figura bianca e nera visibile attraverso il monitor che appare ai nostri occhi sfogati a causa delle lacrime.
Marz: Q-quindi…sono incinta..
Dott.ssa: *sorridendo* Si Marizza! E’ ufficiale. Da oggi in poi riposo adeguato e cibo sano , non sottovalutare una gravidanza e dal tuo aspetto non deduco che hai una bella cera.*accennando una risata*
Pablo: Quello…che sentiamo è il suo cuore..
Ripeto con un tono incredulo di voce commovendomi al suono di quel “Tum tum” del suo cuoricino così piccolo e tenero. Sento la mano di Marizza stringere la mia scambiandoci poi uno sguardo intenso.
Dott.ssa: Esattamente! Bene..questo è tutto . Ecco a te un po’ di carta Marizza per levarti quando vuoi la crema dalla pancia. Io stampo l’ecografia e compilo i moduli .
Fa come detto lasciandoci isolati in questo angolo di studio a fissar con amore sia noi che lo schermo.
Marz: Aspetto..un bambino..
Afferma con un filo di voce , rotta per giunta dell’emozione.
Pablo:*baciandogli la mano* E’..la notizia e il regalo più bello che abbia mai ricevuto..
Marz: C-condividerò con te..le gioia di esser un genitore..*stringendo le labbra per trattenere le lacrime*
Pablo: Qualunque cosa accada..condivideremo sempre tutto . Io , te , Abby e il futuro figlio.
Pongo la mano calda sulla parte pulita della sua pancia emozionandomi all’idea certa che li sotto crescerà di giorno in giorno nostro figlio.
Pablo. Il nostro secondo…figlio..
Marz: Il secondo frutto di quel momento di follia..
Pablo: Ti ringrazio..
Marz:*confusa* D-di..cosa?
Pablo: Mi stai dando il privilegio di amare un'altra persona..
Abbozza un sorriso asciugandomi la lacrima solitaria che scorre lungo la mia guancia.
Marz: Tu mi hai donato il privilegio di amare…come non sapevo di amare qualcuno.
E senza aggiungere altro mi chino posando nuovamente le mie labbra sulle sue esprimendo così la mia gioia.
Pablo: Ti amo..
Sussurro in continuazione , non stancandomi mai di ripeterlo e lei di ascoltarlo. Non smetterò mai di dirlo.

Abby

Jared: Abby..
Sento il suo braccio circondarmi lentamente la vita proprio nel momento di scendere l’ultimo gradino della scalinata principale dell’Elite Way.
Sospiro sonoramente incrociando le braccia al petto portando poi lo sguardo ad un punto a caso.
Abby: Cosa c’è?
Jared. Come “cosa c’è?” .. Abby sono settimane che non mi calcoli ..Che ti sta prendendo?
Il suo tono arriva alle mie orecchie molto afflitto dall’atteggiamento che ho preso nei suoi confronti da un sacco di giorni , di preciso da quando ho scoperto la verità su mio padre.
Abby: Che mi passa?
Gli rivolgo finalmente uno sguardo ,questa volta freddo , che si scontra col suo supplichevole.
Abby: Mi passa che ho avuto una relazione con un ragazzo che non ha fatto altro che tenermi l’oscuro da tutto… Io mi fidavo di te Jared..
Jared: Ma cosa pretendevi da me?
Risponde con un tono sempre di più afflitto.
Jared: Non puoi neanche immaginarti quante volte desideravo dirti tutto ! Ma non avevo nessun diritto. Abby credimi..io non avrei mai voluto farti soffrire..Sai quanto ci tengo a te.
Lentamente afferra la mia mano , unione che fisso con uno sguardo profondo. Nonostante tutto non riesco a scostare la mano da questa presa così dolce e calda . Lui è venuto al mondo per amarmi e soprattutto per calmare quello spirito ribelle che si nasconde sotto questa pelle . E come adesso il suo sguardo intenso e la sua voce profonda è in grado di placare l’ira e seppellire il rancore del suo comportamento egoistico assunto nei miei confronti. Ma infondo..che colpa ha lui se è stato coinvolto in quella pagliacciata senza rendersene conto?
Jared: Ti supplico.. Io non resisto senza te.. Tu sei tutto , tu sei il mio amore e vedi a cosa mi sono ridotto per ammazzare il tempo e cercar di pensarti 24 h su 24 !
Scioglie la stretta di mano per afferrare dalla sua borsa un giornaletto di “SUDOKU” svolazzandomelo dinanzi i miei occhi.
Jared: Amavo la matematica ma facendo questi esercizi enigmatici pensando a te è stata una tortura!
Automaticamente mi scappa una risata scuotendo il viso coperto dalle dita portate sulla tempia.
Jared: E non ridere..
Cerca invano di rimanere serio ma anche lui sta sorridendo sempre più per questa cretinata compiuta per disperazione.
Jared: Non averti più in casa poi è una tortura. Mi manchi! Mi manchi da morire io Ti Amo e desidero sta…
Abby: Oh ma chiudi quella bocca e baciami!
E senza fargli conclude la frase , gli parlo di sopra ordinandogli una cosa che non se la fa ripetere due volte.
Mi basta solo afferrarlo per la cravatta dell’uniforme scolastica , tirarmelo a me e affondare le nostre bocche violentemente su quelle dell’altra. Sorrido sotto i movimenti forbiti delle sue labbra mancate enormemente in questi lunghi giorni . L’attesa era diventata straziante anche per me e solo adesso , ricambiando con tale ferocità questo bacio , mi accorgo che anche io non potevo vivere altri minuti senza il suo amore. Stargli lontano , rinchiudermi nel mio guscio solitario è servito solo a pormi delle domande stupide in mente come per esempio “ Chi mi ama realmente in questo mondo?” , “Nessuno? O qualcuno è rimasto ancora con le rotelle sane nel cervello?” . E sono davvero entusiasta di sapere che c’è ancora qualcuno in questo mondo che non si limita solo a volermi bene.. Mi Ama e io amo lui col tutto il cuore.

****

Abby: Jared..*ridendo* Dai Jared devo davvero andare adesso!
Ridacchio non sopportando più il solletico che mi crea le sue labbra poste sul mio collo , sul quale lascia lunghe scie di baci..
Jared: Mm…un altro paio di minuti dai..Mi sei così tanto mancata che voglio recuperare tutto il tempo perso.
Abby. Su Jared se qualcuno ci becca qui nel sottoscala passiamo dei guai!
Jared: Per..qualcuno intendi dire tuo padre?
Rido mostrando l’evidenza del pericolo che stiamo correndo fissando man mano la sua espressione farsi seria e allontanarsi poco a poco.
Abby: Esattamente..*sorridendo sotto i baffi*
Jared. *alzando le mani* Ok mi arrendo! Ho davvero le mani legate con te eh..
Intravedo l’angolo della bocca alzarsi di poco , trattenendo un sorriso divertito.
Jared: Non so cosa mi fa più paura . Che sia il preside o tuo padre!? *ridendo*
Abby: *alzando le spalle* Oh bhè entrambi i casi potrebbe spaccarti le gambe non trovi?
Jared: Per non parlare della fine che farei in mano a tua madre se mi beccherebbe amoreggiare qui sotto con la sua adorata figlia.
Rido leggermente cercando di non sgretolare la felicità accumulata sin ora . Ma lui si accorge lo stesso di aver toccato un tasto dolente.
Jared: M-mi dispiace..
Mi mordo leggermente il labbro inferiore chinando il capo per giocherellare con le dita delle mie mani sfogandomi con tranquillità .
Jared. Perdonami..non volevo nominare M-marizza..
Abby: Non..fa niente. *sforzando un sorriso* S-si..mi fa male parlare di lei ma..è pur sempre la donna che mi ha messo al mondo e mi ha sempre amato incessantemente.. Non posso odiarla..
Jared: Ma non devi odiarla.. Abby tesoro..*prendendomi le mani* Perché non ti butti tutto alle spalle e ti godi appieno questo cambio piacevole della tua vita? Non era il tuo sogno vivere in pace con la tua famiglia perfetta?
Alzo leggermente il capo scontrando il suo dolce sorriso e quei occhi immensi infondermi coraggio per proseguire a sfogarmi con lui.
Abby: Da quel che mi ha raccontato..mio padre..
Pronunciare questa parole è per me ancora una dura sfida. E’ difficile come ingoiare un grande boccone e buttarlo lungo l’esofago stretto.
Abby: ..lui e Marizza hanno fatto l’amore qui sotto..
Non mi guardo attorno con un espressione schifata , a differenza sua , ma con un dolce sorriso sulle labbra.
Abby: Qui sotto mi hanno concepito..
Jared: Uhm…è un po’ tetra questa informazione. Non fisserò questo sottoscala come prima. *a disagio* Lo vedrò con occhi diversi..
Abbozzo ugualmente un sorriso divertito perdendomi nei ricordi di quel momento in cui mi ha raccontato la vicenda ma me desiderata.
Abby: Erano totalmente folli d’amore che nel primo posto si sono appartati per trascorrere insieme l’atto del vero amore..*sorridendo dolcemente* E sono davvero felice di esser venuta al mondo , di esser un frutto del loro amore , di quell’amore travagliato e ostacolato da mezzo mondo messo contro mia madre.
Quest’ultima mi ha tenuto e protetto con tutto l’amore e con grande coraggio mi ha cresciuta sola. Non potrò mai odiarla ne provare sino all’eternità un rancore inesistente. Si…mi ha ferito un sacco sapere tutto..ma nel corso dei giorni ho rilegato i pezzi di quel puzzle disordinato nella mia testa e infine ho capito che il vero sbaglio l’hanno commesso entrambi . Mio padre per non essersi preso le proprie responsabilità e mia madre per avermi cresciuto nell’idea che mio padre mi amava ed è morto ingiustamente. Poteva dirmelo ..*alzando le spalle* bho..all’età di 6 , 8 anni? Sicuramente avrei sofferto di meno.. Vivere 15 anni con idee sbagliate è al quanto scioccante , soprattutto per una ragazza che non desiderava altro vivere col padre.
Jared: Ma tua madre si è sforzata un sacco. Ricordi quando ti ha permesso di avvicinarti a Pablo? Quando ha organizzato con lui una festa di compleanno da sballo? Puoi immaginarti come si poteva sentire in quel momento? Organizzare la prima festa della propria figlia insieme , senza che lui sapeva niente. Apprezza gli sforzi compiuti di Marizza.. Ti ha sempre voluto bene ..e ti ama tutt’oggi.
Abby: Lo so..*sorridendo leggermente* E io amo lei..e starle lontano o non parlarle come un tempo mi uccide interiormente. *sgretolando il sorriso* Mi manca..è questa la verità.
Jared:*accarezzandomi il viso* Allora perché non getti l’orgoglio e la perdoni del tutto? La vita è corta e una non basterà mai per dimenticare i torti subiti e gli innumerevoli sbagli della gente che ci circonda. Lasciati tutto alle spalle e rimembra quel giorno a Bariloce. Il mondo te la stava portando via , poteva rimanerci secca ma la sua grinta e la sua forza sono serviti per salvarsi e ora hai accanto entrambi i genitori. Non importa più come ti possa sentire..L’unica cosa che ti deve importare ora è essere felici insieme a loro , le persone che ti amano più di loro stessi.
Abby: T-tu…dici che..
Jared:*annuendo sorridendo* Si.. perdonala. Fate pace e ..vivete con allegria come un tempo. Ma con un'unica differenza.. *avvicinandosi al mio viso* ..Questa volta non sei sola. Ci sarà tua madre..me e tuo padre.. a volerti di un bene immenso… Sempre.
E socchiudendo gli occhi ci lasciamo trasportare da un altro dolce bacio col quale esprimo tutta la mia immensa gratitudine . Grazie Jared… grazie per tutte le parole che hanno toccato in modo sensibile il mio cuore che ora mi induce a correre a casa e abbracciare i miei …genitori. I miei adorati genitori!

****

Abby: Sono a casa!
Urlo sguaiatamente lanciando lo zaino sul pavimento del corridoio principale avanzando verso la cucina da quale sento un gradevole profumino da leccarsi i baffi senza ancora aver visto niente.
Abby: Heila..
Sorrido tranquillamente poggiandomi allo stipite della porta che lega la cucina al soggiorno fissando mia madre sfornare una ciambella cui aspetto mi delizia le pupille gustative .
Marz: Abby!
Esclama radiosa poggiando la ciambella fumante sul ripiano della nuova cucina della nostra casa altrettanto nuova.
Marz: Sei tornata quindi..?
Avanzo verso di lei cercando di tenere lo sguardo fisso nei suoi occhi , con i quali ha sempre espresso l’amore che prova per me.
Abby: Si..Infondo è carina l’idea di passare il venerdì pomeriggio e il resto del weekend con la mia famiglia, non trovi?
Per un istante volevo distogliere lo sguardo dal suo ma con coraggio pronuncio con fermezza queste frasi accennando persino un dolce sorriso. Lei stringe le labbra intravedendo ugualmente un tenero sorriso che tenta di nascondere la felicità che prova sapere il mio intento .
Marz: T-trovo…che sia..stupendo!
Esclama formando un meraviglioso ampio sorriso .
Abby: Papà?
Per la prima volta pronuncio quella parola senza indugiare guardandomi poi attorno nella speranza di scontrare la sua figura. A tutto ciò lei mi fissa con un espressione meravigliata in viso , anche lei incredula dinanzi la mia audacia.
Marz: P-pablo..è uscito a prendere le ultime cose per il pranzo..
Abby: Perfetto..deduco che mi debba iniziare a leccare i baffi quindi?
Sorrido fissando l’elegante tavola addobbata per tre persone avanzando poco dopo per ammirarla meglio.
Abby: Mm…coca-cola a volontà.*ridendo* Mi piace! Allora che ci mangiamo di buono?
Mi volgo continuando a tenere sulle labbra un sorriso col quale spero di renderla a suo agio e recuperare quel feeling che c’era tra di noi un tempo. Ma appena porto lo sguardo su di lei mi accorgo solo ora del suo cambio improvviso del colore della pelle , ora pallida.
Abby: H-hei..mamma..?
Non rispondendo alla domanda posta poc’anzi resta in silenzio a fissare un punto a caso con aria stordita.
Tenta di socchiudere gli occhi coprendoseli con una mano ma appena vedo l’altra tentar di prendere il bordo del lavandino deduco subito che lo stia avendo l’ennesimo malore e soprattutto compiendo quell’azione per acquistare l’equilibrio perso.
Abby: Mamma!
Esclamo correndo verso la sua parte nel momento che la fisso barcollare sul posto mancando persino il ripiano e prima che sbatta a terra la prendo al volo tenendola stretta tra le braccia.
Abby: Mamma! Mamma!
Le mie esili braccia non mi permettono di sorreggerla a lungo in questa posizione scomoda così lentamente e delicatamente la poggio a terra continuandogli a tener poggiata il capo sul mio petto .
Marz: Mm…
Mezza conscia si lamenta con occhi socchiusi tra le mie braccia a peso morto.
Abby: Su Mamma che hai? Non farmi spaventare! Rispondimi!
Xx: Sono a casa..
Alzo di colpo il capo ringraziando Dio l’arrivo di Pablo in questo momento di soccorso.
Abby: PAPA’!!! PAPA’! CORRI!!
Urlo sia per lo spavento , sia per fargli sentire la mia supplica e in un batter d’occhio ecco che lo vedo giungere da noi dilatando gli occhi appena vede Marizza a terra .
Pablo: Marizza!
Velocemente si avvicina a noi e non facendosi cogliere dal panico mi allontana delicatamente in modo da prendere in braccio Marizza e coricarla sul divano con un lieve affanno procurato dallo spavento.
Pablo: Marizza.. Marizza dai riprenditi. Abby *guardandomi* Portami un bicchiere d’acqua..presto.
Abby: Mi puoi spiegare cosa sta avendo?
Gesticolo animatamente completamente confusa da questo set control che ha , come se sapesse perfettamente cosa ha bisogno in questo istante.
Abby: Io chiamo un ambulanza se non si riprende tra pochi istanti! Stanno durando sin troppo i suoi malori, non ce la faccio a vederla in questo stato!
Pablo: Abby..abby tesoro!
Si avvicina prendendomi le mani con velocità.
Pablo: Guardami negli occhi e tranquillizzati. Marizza sta bene..dico davvero. Fidati appena di riprenderà ti dirà cos’ha ok…?
Fisso ipnotizzata i suoi occhi azzurri dilatarsi ad ogni parola pronunciata con decisione convincendomi con questo sguardo intenso.
Annuisco confusa compiendo il favore chiesto poc’anzi , più rilassata nel vedere Marizza iniziare a sollevare le palpebre stanche.
Abby: Ecco qua..
Tendo il bicchiere colmo d’acqua che subito afferra Pablo che a sua volta tende a Marizza .
Marz: C-che..c-cosa è..
Pablo: Hai avuto un capogiro vero?
Marz: Mmm….si..
Con aria stordita tenta di sollevarsi ma Pablo inginocchiandosi accanto al divano la costringe a stare allungata.
Pablo: Non azzardarti a muovere. Bevi un po’ d’acqua. Hai bevuto da quando siamo tornati a casa? Ricordi cosa mi hai promesso? Di non fare sforzi , di riposarti e mangiare in modo sano !
Dietro queste frasi si gela sicuramente un altro mistero che tento di capire senza successo.
Marz: Ah Pablo..non essere ossessivo adesso. Sto bene..
Abby: No che non stai bene mamma.. Ti ho visto svenire dinanzi ai miei occhi. Da cos’è dovuto quel capogiro? Non è la prima volta che cambi cera di colpo!
Mi intrometto nella loro conversazione alzando il tono assillata dalla sua testardaggine di rifiutare l’evidenza dei fatti.
Pablo: Abby…calmati..
Abby: NO che non mi calmo! Esigo delle spiegazioni. Voi due mi state nascondendo qualcosa!
Marz: D-dammi…solo due secondi e ti dico …tutto.
Pablo:*guardandolo sorpreso* Davvero sei pronta?
Abby:*confusa* Pronta per cosa?
Fisso i due con aria confusa vedendo poi Marizza mettersi a sedere lentamente.
Marz: V-vieni qua..
Cerca di riprendersi man mano e tendendomi la mano sono costretta ad stringerla e trasportarmi da lei che mi induce a sedermi accanto a se sul divano.
Marz: E-ero..un po’ titubante se dirtelo adesso o..più in la.
Abby: Dirmi cosa? Mamma non ti capisco..
Pablo: Ha paura che tu possa reagire male..
Dilato le pupille che tremolano per la confusione , spostandole da un viso all’altro.
Abby: Potete essere più chiari? Oggi più che mai tento a non capire niente!
Marz: Sono incinta!
Sgrano gli occhi e mi ammutolisco alla svelta fissando mia madre con un espressione mezza scioccata e mezza incredula.
Abby: Chee???
Sbotto totalmente scossa da questa rivelazione improvvisa che mi lascia letteralmente a bocca aperta.
Pablo: Aspetta.. tuo fratello o..tua sorella.*alzando le spalle* Chi lo sa?
Marz: *abbassando il capo* L’ho scoperto oggi… Tra 2 settimane entro nel 2° mese..
Abby: Oh mio Dio..
Sussurro senza esprimere le giuste parole che non riesco a formulare neanche in testa. Sono immobile , senza sapere cosa dire.
Abby: T-tu…sei..
Lei annuisce lentamente portandosi brevemente le mani in faccia forse per riprendersi del tutto dal malore di poc’anzi.
Pablo: E’ incinta..
Ribatte questa volta con un sorriso che diventa sempre più smagliante , dal quale concepisco subito la gioia immensa che prova dinanzi questa notizia che a me non fa esprimere nessuno emozione.
Non so se ridere o piangere sapere che quel bambino..avrà ciò che io non ho avuto.
Pablo: Sei contenta Abby? Diventerai sorella!
Mia madre mi fissa senza espressione. Sono certa che sappia come mi stia sentendo in questo momento e mentre Pablo continua a trovarci il positivo io arretro lentamente , volendo fuggire al più presto da questa situazione..così irreale ai miei occhi.
Abby: N-no…*con un filo di voce*
Pablo: *non sentendomi* Finalmente avremo la famiglia che abbiamo sempre desiderato! Abby dii qualcosa..*sorridendo contento* Non è sempre quel hai voluto?
Abby: NO!
Sbotto di colpo alzando il tono di voce senza farlo apposto. Immediatamente cala il silenzio e trovandomi in questa situazione disagiata non riesco a trattenere ulteriormente la lingua per dire tale parole.
Abby: Quel che volevo è avere un padre da piccola! Non mi rende allegra sapere che quel bambino..
Fisso la pancia ancora piatta di mia madre che lentamente abbassa il capo amareggiata.
Abby: …avrà tutto quel che desideravo . Ora sono grande.. e non mi basta avere ciò che ho.
E detto questo mando a fumo lo sforzo che ho fatto poc’anzi per avvicinarmi nuovamente a mia madre . Rivolgendogli le spalle mi dirigo a grandi passi al piano superiore sotto le continue riprese di mio padre che mi comanda di tornare qua , mentre mia madre è rimasta a bocca chiusa tutto il tempo. Lei sa! Sa come mi sento adesso e non so come gli sia saltato in mente ! Come sia successo soprattutto…!?!?
Non è giusto..non è giusto tutto questo!
Come un emerita egoista prendo a calci il mio nuovo letto singolo sfogando con esso la mia rabbia accumulata senza un motivo. D-dovrei..essere felice ..per mia madre. Lei ha sempre amato i bambini e come ha tenuto in grembo me porterà in grembo con amore anche quell’altro figlio che avrà.
Il secondo frutto del loro amore che io come una stupida sto odiando senza neanche iniziarlo ad amare.
Per cosa? Solo perché lui avrà quel padre tanto desiderato sin da piccolo…
Abby: Quanto…sono patetica..
Mi accascio all’asta dell’armadio socchiudendo gli occhi per il disagio.
Mi faccio schifo da sola per il torto e la figuraccia fatta di sotto ..Ma ora come dovrei comportarmi?
Ho ferito mia madre che con coraggio questa volta ha detto chiaro e tondo la santa verità.
Che figlia ingrata che sono diventata.. dopo tutto quel che mi ha donato con tanto amore.

Marizza

Poggio i miei gomiti sulle ginocchia , incurvando quindi in avanti la schiena per potermi mettere le mani in faccia e sussurrare.
Marz: Lo sapevo..
Pablo: Marizza non darle ascolto! E’ la sua prima reazione ma se la prendo non sai che gli farò passare!
Fissa la direzione in cui è scappata un Abby furente stringendo i pugni per le ingiustizie dette poc’anzi.
Marz: Non …fare niente.. F-ferirebbe anche te se andresti a parlargli.
Tolgo le mani dal mio viso questa volta per circondarmi la pancia con le braccia e poggiare la schiena al divano morbido.
Marz: S-sono…così stanca..
Con un tono afflitto annuncio il mio stato mentale socchiudendo di poco gli occhi.
Pablo: E ci credo ! Marizza sei pallidissima. Hai così tanti problemi ora più che mai non ti fa bene agitarti per Abby.
Marz: E’..scioccata. La capisco..
Accenno un sorriso amaro scuotendo di poco il viso.
Marz: Come ti avevo già spiegato era inevitabile che avrebbe reagito così.
Pablo:*sedendosi al mio fianco* Si ma è grande abbastanza per capire che non l’abbiamo fatto apposta…cioè..bhè si..l’abbiamo fatto ma no per..
Ricordandosi quel momento in cui facemmo l’amore arrossisce leggermente , cosa che fa accennare in me una piccola risata graziosa che lui ascolta formando sulle labbra un tenero sorriso.
Marz: Ti stai scandalizzando?*ridendo leggermente*
Pablo:*sorridendomi* Niente affatto…
Marz: E allora perché stai sorridendo come un ebete?*sorridendo*
Pablo:*avvicinandosi* Perché ancora non posso credere a ciò che mi sta capitando..
Mi sorride a pochi centimetri dalle labbra posando poi la sua grande e calda mano sulla mia pancia.
Pablo: Avere il secondo figlio dalla donna che ho sempre amato.
Marz:*inarcando il sopracciglio* Dal primo giorno in cui mi hai vista?*ridendo sotto i baffi*
Pablo: Nah..è per dilettanti quella frase.. Io ti ho odiata la prima volta .*ridendo* Come tu odiavi me.
Marz:*sorridendo* Su questo non ti do torti , brutto figlio di papà viziato..
Pablo:E tu cara ribelle mi hai stregato con la tua enorme follia.. Quindi..amare te , amare figli che mi hai donato o che mi stai donando ..è al quanto tutto così meraviglioso.
Sorrido quasi con le lacrime agli occhi. Oggi è stato un mix di emozioni e ripensare al momento in cui è corso da me urlando quelle frasi all’ospedale mi sale la pelle d’oca e un lungo brivido lungo la schiena.
Marz: Voglio prima una carica emotiva , poi affronterò la ribelle che ho cresciuto.
E sorridendo avanzo verso di lui sdraiandolo poco a poco sul divano mettendomi in qualche modo a gattoni.
Subito lui non aspetta altro che circondarmi la vita con le braccia e facendo scontrare i nostri petti continua ad unire le sue labbra alle mie che non attendono altro che esser accarezzate sensualmente dalle sue.
Due , cinque minuti interamente passati a scavalcarcele con passione esprimendo così tutto l’immenso amore che proviamo nei confronti dell’altro sino a quando ridacchiando scendo dal divano decisa più che mai ad affrontare Abby e metter in chiaro qualunque cosa.
Pablo: No..Mi abbandoni così? *indicandosi* Solo e soletto con l’amaro in bocca?
Marz: *ridendo sotto i baffi* In cucina trovi la ciambella *facendogli l’occhiolino. Magari ti scompare quell’amaro.
Pablo: Sai che ti odio?*ridacchiando*
Marz: Sempre..*sorridendo*
Pablo: Cerca di non stancarti.. Per qualunque cosa chiamami.
Marz:*roteando gli occhi* Sono incinta no gravemente malata. Sto bene e non ho bisogno del paladino della giustizia . Cerca di rimanere qui buono e calmo , ci penso io.*accennando un sorriso*
Pablo: Ma io sono il tuo Amore no un paladino.
Marz: *ridendo* Si come no.. A dopo “Amore”.
Avanzo per le scale del piano superiore ripresa del tutto dal mancamento avuto poc’anzi dinanzi Abby .
Lo spavento l’ha indotta a reagire in quel modo ma so che infondo..molto infondo al suo cuore è entusiasta dalla notizia . Devo solo farla liberare da tutto il rancore che prova per tutti. Solo allora si riprenderà dallo shock e si leverà dalla mente quei clip mentali che offuscavano la mia sino a stamattina. Come ho amato lei, amerò anche questa piccola creatura che porto in grembo e il resto che forse verrà in seguito.
Chi lo sa cosa ha in serbo la vita per me o per chiunque mi stia a cuore.
Eccomi qua a prendere sufficiente coraggio e un profondo respiro per bussare e aprire la sua porta.
Marz: Abby…tesoro mio..P-possiamo parlare?
Per i primi secondi non sento niente e solo sentendo i suoi passi dietro la porta vedo quest’ultima spalancarsi trovandomi la mia ragazza con gli occhi lucidi.
Abby: Perdonami! PERDONAMI DI TUTTO!!






FINALMENTE PABLO , ABBY QUASI TUTTI SANNO CHE MARIZZA ASPETTA UN BEBE'! :D E NONOSTANTE ABBIA REAGITO MALE LA NOSTRA CARA ABBY ORA PARE ESSER PENTITA X IL MODO IN CUI SI E' COMPORTATA !!
BENE NON MI DILUNGO ! VI DICO SOLO DI NON PERDERE IL PROSSIMO E ULTIMISSIMO CAPITOLOOOOO!!! GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE LA SEGUONO! ATTENDO CON ANSIA IL COMMENTOOO NOEMI :* cIAOOOOO!
 
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