¸´¯`°¤.¸ _`¤ Rebelde Way¤´_ ¸.¤°´¯`¸

El Privilegio De Amar, New ff !! *-*

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Pablizza01
view post Posted on 16/9/2016, 11:39




AWWWAWWAWWWW SONO STUPENDI!! Madooo mi sono innamorata di entrambi :wub: sono stupendissimi...sono pablo e marizza...uguali,identici!!!
E poi il fatto degli occhi di abby...mado se gli fanno battere il cuore...ABBYYY DANNAZZIONE LEVATI QUELLE BENEDETTE LENTINE! ahh che carinii si odiano ma si vogliono bene in fondo che cucciolii
ORA PERÒ PENSIAMO A PABLO E MARZ
SI DEVONO INCONTRARE E SPERO LO FACCIANO NEL PROSSIMO CAPITOLO!!!! Mado che bello!!!
Muoio dalla curiosità di vedere il loro incontro!!! 😍
Ok ora che mi sono calmata sono troppo curiosa di sapere il continuo!!! Lo bramo troppo!! :wub: :woot: questa ff è straordinaria!!! Ciaoooo e aggiorna preso anzi prestissimo☆
 
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view post Posted on 17/9/2016, 13:52

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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ECCO IL FAMOSO CAPITOLOOO! Buona lettura ;)


CAP 14

Jared

Mi alzo di scatto correndo verso di lei , entrando in riva , che inizia subito a correre dopo aver strillato .
Corriamo così senza freno per quasi l’intera riva sovrastando numerosi schizzi d’acqua che ormai l’ha pulita da tutta la sabbia e bagnato me da capo ai piedi , trasformando questa rincorsa in un acchiapparello dove a dominare sono le nostre risate . E’ come se la scena stia andando a rallentatore. Lei si volta , vedendo automaticamente i suoi capelli bagnati andare dalla parte opposta , incantandomi a fissare quella sua dentatura perfetta mentre i glutei ben sodi balzano ad ogni passo di corsa che compie. Il seno segue i stessi movimenti e solo con questa corsa posso notare che è ben prosperosa . I suoi fianchi snelli mi fanno venire voglia di prenderli , come poc’anzi sulle spalle , e stringerli sino a sentire la sua pelle aderirsi alla mia.
Questa ragazza e le sue follie mi stanno dando alla testa e secondo me il sole non mi agevola a toglierla dalla mente. Così ritornando in me mi accorgo di averla raggiunta e con un abile mossa la afferro dalla vita senza accorgercene di perdere l’equilibrio cadendo entrambi sott’acqua , che in piedi ci arriva alle cosce.
La stringo a me d’istinto stringendo gli occhi per l’impatto freddo ritornando in superficie subito dopo.
Prendiamo un bel respiro e rimanendo in questa posizione , lei nuovamente attaccata al mio corpo , mi rivolge quel suo sguardo così profondo sentendola respirare con affanno.
Bagnata è dannatamente sexy e le gocce che scivolano velocemente dal suo viso mi eccitano di gran lunga.
Ed ecco che ci risiamo : quel mio dannato cuore perde un battito e mi impedisce di metterci composti ma a differenza rimiamo immersi in acqua , con le ginocchia piegate e unicamente il capo in superficie.
Abby: S-sei..un pazzo…
Parla con un filo di voce fissando i suoi occhi spostarsi da una mia pupilla all’altra.
Tossisce poco dopo , forse per quel po’ d’acqua ingerita nella caduta , smuovendo la sua mano per metterla sulla bocca unico spostamento avvenuto in circa 2 minuti di sguardi .
Le sue labbra…che si muovono leggermente mi stanno procurando immaginazioni irreali .
Cavolo ! E’ possibile che solo adesso mi sto accorgendo che tra le mie braccia ha una dea??
No Jared no! Ricordati chi è , ricordati cosa ti fa e ricordati che è un angelo vestito da diavolo.
Jared: Devo andare!
Mi alzo di scatto , sgretolando questa volta io la vicinanza, avviandomi senza risponderle verso il largo.
Abby: Adesso dove vai??
Con la punta dell’occhio vedo che rimane immersa , con la testa che continua a sbucare mentre io senza risponderle mi immergo dalla parte opposta , dopo aver preso una bella boccata d’aria , nuotando sott’acqua per un bel po’ di secondi . Riprenditi! Riprenditi Jared!
Riemergo in superficie recuperando fiato accorgendomi solo ora di essermi sfogato col nuoto tanto da vedere la spiaggia ben lontano e sentire i miei piedi quasi sfiorare il fondo marino. Questa lontananza e questo bagno mi aiuterà a recuperare i neuroni che sto perdendo a causa sua. Abby…perché non ritorni da dove sei venuta? Mi stai confondendo , non ho mai provato emozioni del genere e …non mi piacciono.
Frustato da questa strana situazione creata prendo un altro respiro e continuo a pensare incessantemente da solo sott’acqua .

Abby

Mi lascia qui in balia dei miei battiti cardiaci accelerati. Rimango immersa , perché la sua fuga improvvisa mi ha colto di sprovvista e solo avergli domanda dove va lo vedo immergersi e sbucare metri lontani.
Socchiudo gli occhi sollevandomi quel po’ che basta per sentire l’acqua scontrarsi alle mie cosce e no al collo . Mi porto d’istinto la mano sul petto sentendo quel dannato cuore tamburellare dolcemente.
Suvvia sto sprecando battiti per un tipo del genere? Su Abby torna in te.
Eppure quella vicinanza , come quella di ieri sera , mi fa assalire dall’ansia. Non sono mai stata così a lungo a contatto con un ragazzo e questa situazione mi inizia ad opprimermi. Lo vedo sbucare a largo per poi vederlo riemergersi poco dopo. Abbasso il capo vedendo le mie ciocche di capelli sgrondare d’acqua mentre mi inizio a incamminare lentamente verso la spiaggia.
Sfortunatamente ieri sera ho dimostrato la debolezza ad un ragazzo , l’unica cosa che mi rasserena è il fatto che non sappia per chi piangevo e perché stavo sola a soffrire. La risposta è semplice..pensavo a come fosse la mia vita con una figura maschile al nostro fianco. Vedere tutti gli altri ragazzi della mia età o i più piccoli stari con entrambi i genitori mi infonde tristezza. Perché io non ho avuto lo stesso loro privilegio? Il privilegio d’esser amati dal papà?..
Xx: Abby tutto ok?
Alzo il capo vedendo i piedi scalzi di mia madre in riva al mare e appena scontro il suo viso preoccupato la tranquillizzo con un sorriso.
Abby: Alla grande…il vigliacco è scappato.
Accenno una risata che dura pochissimi secondi notando solo ora la mia asciugamano sulla sua spalla , ancora coperta dal soprabito estivo.
Marz: *sospirando* Ti ho portato l’asciugamano..contenta?
Mi mostra un sorriso che viene ricambiato dal mio mentre afferro l’asciugamano e mi avvolgo per bene in esso sentendone il calore che mi riscalda la pelle raffreddata dall’acqua.
Abby: Andiamo da Mia e Manuel..
E dopo aver annuito col viso mi segue , raggiungendo i due che stanno chiacchierando del più e del meno.
Marizza si unisce alla conversazione , criticando ogni cosa che dice Mia mentre la mia testa è altrove.
Cosa sta nascendo …nel mio cuore? La scena del nostro incontro , la prima volta che scontrai i suoi occhi , il suo respiro che calava sul mio petto , la vicinanza di ieri sera e l’abbraccio subacqueo avvenuto poco fa torturano il mio povero cervello. Mi porto d’istinto il braccio attorno alla vita , parte del corpo da lui afferrata durante il rapimento e la cattura in acqua sentendo la mancanza di quel contatto.
Sentire la sua pelle sulla mia mi fa sprigionare un sospiro di sollievo . Per quale motivo?

Marizza

Sono quasi le 17 del pomeriggio e molto stranamente i due ribelli si sono dati una tregua.
Hanno passato il resto della giornata in totale silenzio , ammazzando il tempo con bagni , musica alle orecchie , dormite sotto il sole. Dopo che Jared l’ha portata con se alla riva non sono riuscita a seguirli con lo sguardo a causa del via e vai degli altri bagnanti solo raggiungendo la riva ho visto Jared scostarsi di colpo da Abby , cogliendo i due quasi attaccati all’altro immersi in acqua , per poi tuffarsi al largo.
Dopo un paio di secondi di trans Abby fuoriuscì dall’acqua e mi tranquillizzò con un sorriso.
Tra i due sta succedendo qualcosa ma non so cosa. Fisso Abby che ora sta dormendo con la musica all’orecchio e Jared navigare prima sul internet dal cellullare poi addormentarsi anche lui lentamente mentre Mia e Manuel poco fa si sono avviati a prendere un caffè forte al primo bar del lido qui vicino , ma di strada ce ne è quindi deduco che stiano approfittando anche a fare una belle passeggiata al bagnasciuga mano nella mano . Mancheranno per molto ,se ricordo la lentezza di Mia a bere qualcosa e il suo lungo soggiorno nei bar . Mi allungo sull’asciugamano sbuffando sonoramente. Non ho fatto altro che annoiarmi da quando ho messo piede sulla sabbia e per di più sto morendo di caldo.
Osservo per bene i ragazzi decidendo di sfilarmi via questa veste opprimente rimanendo in bikini: un semplice top a fascia e una mutanda entrambe nere . Resto seduta a fissare segni e cicatrici fisse sui miei fianchi , ferite cicatrizzate nel tempo che mi fanno rivivere ogni volta il mio terribile passato.
Odio restar quasi nuda e la maggior parte delle volte tento di tener nascosti questi segni che mi fanno ricordare con che gente ho avuto a che fare e …cosa ho dovuto fare e subire per qualche soldo.
Incrocio le braccia e mi stringo la pancia incluso i fianchi rannicchiandomi su me stessa.
Nessuno , neanche Abby è a conoscenza di questi segni . Non gliel’ho mai fatti notare onde evitare che sorgano altre domande , cui risposta è troppo anche per lei.
Cosa nascondo dietro questi segni? …… La vendita del mio corpo.

14 anni prima

Ottobre – Sud dell’argentina

Martin: Ma chi è la bambina più bella del mondo?? Abbyyyy!
Gioca a battere le mani con mia figlia ormai una bambina già di un anno e un mese che ride gioiosamente col nonno. Seduta sul tavolo tenuta poi saldamente da lui continuano a giocare mentre io fisso il quadretto perfetto dell’allegria con la testa poggiata alla soglia della porta di nascosto sino a quando Martin si accorge della mia presenza.
Martin: Amore mio? Già vai?
Avanzo nella cucina sistemando il borsone sulla mia spalla mostrandogli un sorriso .
Marz: Si..
Martin: Dai che oggi alla locanda andrà tutto a meraviglia!
Tende la mano dandomi pacche affettuose sulla spalla mostrando quel meraviglioso sorriso che crea ogni qualvolta gioca con la sua adorata nipote che impazzisce per lui .
Marz: Certamente.. Ora vado. Ti raccomando occhio Abby ..ah ha già mangiato quindi dopo portala a dormire.
Martin: Come la mamma desidera!
Ridendo prende in braccio la piccola avvicinandosi a me mentre io sorriso sentendo il mio cuore riempirsi di gioia ogni volta che scontro quei due suoi occhioni , cui il colore lascia desiderare.
Perché tra tanti parti del corpo lei doveva ereditare gli occhi si suo padre? Vederli ogni istante mi ricorda quando odio provo nei confronti di quell’essere ma bene o male mi ricorda che ho affare in sospeso.
Martin: Abby fai ciao . La mamma vieni subito .
Le fa smuovere la manina paffutella che viene presa da me per baciargliela affettuosamente per dopo accarezzargli il viso scostando le ciocche morbide di capelli marroni.
Marz: Appena tornerò ti canterò la ninna nanna..Ti voglio bene.
Parlo a mio figlia col tutto il cuore lasciandola qui sola con mio padre per dirigermi a lavorare , dopo averle baciato la fronte . Saluto Martin e incamminandomi nelle strade buie di campagna mi dirigo a paese dove si trova una locanda frequentata per lo più da uomini. Camminare da sola nel buio per me è diventata ormai un abitudine e come ogni fine settimana stringo i pugni , stringendo inevitabilmente il mio ricambio nella borsa. Finalmente intravedo le luci del locale ed entrando in essa subisco i maltrattamenti verbali del mio “capo” : una donna truccata pesantemente con una scollatura sproporzionata che dietro il bancone porge ad un'altra ragazza vestita in modo provocatorio boccali di birra da servire a dei uomini già ubriachi alle 22 di sera.
Sasha : Alla buon ora Risa !!! NO fai con comodo “alcuni” uomini ti stanno solamente aspettando!
Con tono sarcastico mi da un “caldo benvenuto” . Abituata ai suoi modi scorbutici di parlare e di fare mi avvicino posando il borsone dietro al bancone al suo fianco.
Marz: Perdonami… sono uscita tardi di casa.
Sottomettendomi chiedo umilmente perdono mentre inizio a scacciare i miei vestiti dalla borsa , sentendo lo sguardo fisso di Sasha sulle spalle.
Sasha: Ti avverto. Un altro ritardo e ti giochi il lavoro.
Poggio violentemente i palmi della mani sul bancone pronta a dirgliene quattro.
Marz: Non puoi farmi questo! Abito lontano da qua e mi serve tempo per raggiungere questo posto! Cammino nel buio e mi oriento con la luna! E’ possibile che mi devi ricattare ogni volta??!
Infastidita dai suoi continui ricatti gli rispondo a tono.
Sasha: Noto che in te Risa bolle un bel po’ d’ira..
Risa..il mio soprannome d’arte. Il mio sbotto non è servito a niente , se no a sprecare un po’ d’ossigeno.
Sasha: Sopra ti aspettano , sbolla la tua rabbia col sesso . E muoviti è già tardi.
Indica le scale di legno che portano a delle stanze messe a disposizione. Purtroppo..per denaro mi sono ridotta a questo e trattenendo le lacrime mi tocca affrontare la realtà crudele a testa alta.
Marz: S-si..
Mi reco senza aggiunger niente il camerino mettendomi quella poca stoffa che tra brevi istanti volerà sul lampadario di quella camera da letto . Inizio a piangere davanti allo specchio fissando i primi lividi emarginare sotto pelle. Lividi creati dalla forza brutale dei uomini che perdono il controllo dinanzi a un paio di tette e dei glutei sodi . Prendo velocemente un po’ di fondotinta coprendomi quelle imperfezioni che potrebbero rovinare , se non peggio interrompere il mio lavoro.
Dare il mio corpo in cambio di denaro…lo faccio solo per mia figlia , per procurargli tutto il benessere che ha bisogno . Le darò tutto non gli farò mancare nulla e non gli farò mai pesare la mancanza del padre.
Io basto e avanzo . Sono in grado di affrontare qualunque ostacolo e anche oggi sono pronta a farmi manovrare come se fossi un giocattolo in mano a degli estranei . Mi asciugo velocemente le lacrime sul volto decidendo di uscire. La brezza serale che entra ogni qualvolta un altro uomo entra nella locanda in cerca di sesso mi invade il corpo coperto unicamente da pochi strati di stoffa dirigendomi con dei tacchi vertiginosi, cui rumore echeggia nel locale annunciando il mio arrivo. Apro la stanza dopo aver bussato e annunciato sensualmente la mia entrata vedendo già steso nudo sul letto il mio primo cliente.
Xx: Ti aspettavo mia cara Bambolina! Su Risa…fammi passare le ore più belle della mia vita.

****
Giugno – Sud dell’Argentina – Locanda “Moulin Rouge”

Sasha: Ottimo lavoro rossa!
Mi lancia un rotolo di banconote che afferro al volo fissando incredulo il mio bottino.
Marz: E’..è tutto mio???
Sorrido incredula a pieni denti passando tra una mano all’altra tutti questi soldi.
Sasha: Certo che si! Dovresti andare fiera di quel che guadagni! Sei diventata la donna più desiderata! Tutto acclamano Risa!!
Ride mostrandomi la dentatura bianca messa in risalto dal rossetto rosso fuoco mentre lucida fortemente il bancone imbrattato di birra .
Mi siedo su un alto sgabello mettendo il mio “stipendio” nella borsa fissando poi l’orario .
Marz: Sono le 4 del mattino..penso sia meglio far ritorno.
Sasha: Si..un ultima cosa. In questi ultimi mesi ti ho vista allacciare relazione con un cliente , una relazione che va oltre il sesso.
La guardo con aria interrogativa non capendo dove vuole arrivare.
Marz: Cosa intendi Sasha?
Sasha: Risa cosa stai facendo con Terence?
Sollevo le sopracciglia iniziandoci a capire qualcosa.
Marz: *ridendo* Ah stai anche tranquillissima! Non stiamo insieme , affatto. Passiamo un po’ più di tempo insieme perché mi sta facendo vedere come si gioca a poker e cose varie. Capito?
Sasha: E’ la verità?
Sorrido portandomi la mano al petto.
Marz: Lo giuro sulla persona che amo col tutto il cuore.
Nessuno delle mie “colleghe” sa che ho una figlia . La vita privata è meglio che la tengo per me.
Sasha: Va bene..voglio crederti. Ma cerca di non perdere molto tempo a fissare quei depravati a giocare. Tu servi di sopra , ricordatelo.
Annuisco col viso staccando al lavoro poco dopo . Mi dispiace Sasha ma sono attratta da quel gioco e sono affamata dalla voglia di imparare tutto perché mi affascina..un sacco.

****
Dicembre – Sud dell’Argentina – “Mouline Rouge”

Terence: E questo è tutto. E’ facile , vedrai che prima o poi ci riuscirai.
Avvolta nelle lenzuola che mi tiene coperto il seno e la schiena poggiata al suo petto fisso le carte da poker poste sulla sua gamba sinistra con un sorriso pieno di gratitudine.
Marz: Quindi è tutto questo ?
Mi volgo scontrando i suoi occhi verdi che mi fissano con premura. Col passare dei mesi sono diventata la sua donna fissa , ha ordinato a Sasha di esser il suo l’unico cliente , dandomi una paga molto alta a notte che equivale a un mese di duro lavoro. Grazie a lui e ai suoi soldi sono riuscita a comprare l’indispensabile ad Abby che ormai ha 2 anni e qualche mese mentre il resto dei soldi li conservo in una borsa nascosta da tutti . Cosa penserebbe Martin se mi vedesse tornare ogni sera con la tasca piena di soldi? Morirebbe.
Terence: Esattamente. Vedi piccola il segreto è solo uno : distratte il nemico.
Marz: E qual è?
Terence: Risa me lo chiedi pure?*ridendo* E’ il tuo corpo , sei una bellissima donna.. Hai tutte le carte sul tavolo .. Ho persino fatto una battuta te ne sei accorta?
Iniziamo a ridere all’unisono mentre al di fuori della finestra inizia a fioccare .
Marz: Dici..davvero?
Terence: Ovvio che si. Guarda che bei capelli lunghi che hai.. e che corpo. Mi mozzi il fiato ogni notte che passiamo insieme sappilo.
Sorrido grata dei suoi complimenti . Un cliente del genere lo si può solamente sognare.
E’ delicato e mi tratta come se si interessasse della mia vita. Si ferma e resta a parlare con me ogni qualvolta sono giù moralmente oppure si da alla pazza gioia nel letto solo per scaricare la mia tensione.
Qualunque cosa faccia pensa a me e questo mi rende leggermente entusiasta. E’ carino sapere che in questo mondo è rimasta qualche persona premurosa. Anche se viene da me per spassarsela alle spalle della moglie , mettendogli la corda.
Marz : Grazie…per tutto.
Terence: Ora devo davvero andare! Ecco a te i soldi.
Prende da sotto il cuscino la mia ricompensa mettendomele tra le mani.
Terence: Rendi felice Abby e salutala da parte mia. Ciao piccola.
Mesi fa gli ho confessato di avere una figlia. Ad un uomo che mi tratta come se fossi una pietra preziosa non me la sentivo di ingannargli e il mio gesto mi ha spinto ad esser sincera , cosa che ha apprezzato col tutto il cuore.
Marz: Alla prossima settimana allora.
Terence: Esatto. Ed esercitati , voglio che mi stracci la prossima settimana!
Ridendo scende dal letto rivestendosi velocemente data l’ora fattasi.
Marz: *sorridendo maliziosamente* Altrimenti?
Si ferma mostrandomi quel suo sorriso che mi fa impazzire.
Terence: Se perderai sarò io a manovrare te , se vinci il contrario .
Marz: Mi entusiasma questa idea! *ridendo* Farò del mio meglio allora!
Terence: Bravissima! Ciao!
E baciandomi la fronte mi lascia sul letto ancora nuda chiudendo la porta mentre io avvolta nel silenzio fisso le carte da poker. Riuscirò a diventare un ottima giocatrice… ne sono certa!

****

Gennaio - Locanda

Marz: Hooo…….vintooooooo!!!!!
Salto sul letto facendo svolazzare sopra e giù i miei capelli lunghi sino al bacino lanciando in aria le carte da gioco con le quali ho vinto per la prima volta. Vedo Terence ridere seduto alla sedia del tavolino messo a disposizione nella stanza della locanda , divertito dal mio sfogo di felicità.
Terence: Mi hai stracciato ! Ti faccio i miei più sinceri complimenti! Si , ti è voluto tempo ma sono lieto di annunciarti che….ce l’hai fatta.
Mi fermo buttandomi sulle ginocchia sul letto fissandolo con un sorriso a 32 denti con affanno.
Lo vedo alzarsi e poggiando le sue carte sul tavolo si avvicina a me posizionando le mani sul mio viso includendo il mio collo snello.
Marz: Ce..l’ho fatta..*incredula*
Terence: Ti meriti una bella cosa..
E senza aspettare oltre mi bacia lentamente , assaporando il gusto delle sue labbra carnose e irresistibili.
Sale sul letto e stendendoci , con me sotto lui , iniziamo a baciarci passionalmente finendo a fare l’amore sotto queste pesanti coperte .
Marz: Hai imbrogliato..
Sorrido stringendo la sua mano dolcemente volgendo il capo dalla sua parte , che affonda leggermente nel morbido cuscino.
Terence: Io ? Perché? Dove?*ridendo*
Mi sdraio di lato piegando il mio braccio affondando il gomito nel cuscino per poi poggiare il capo sulla mano .
Marz: Avevi detto un mese fa che se vincevo ero io a manovrare te ..ma è stato il contrario.
Rido posando sensualmente il dito tra la sua peluria creando un cerchio.
Terence: Sei incantevole..lo sai?
Pone la sua mano sul mio viso scostandomi la lunga ciocca di capelli che mi calava dinanzi arrossendo dinanzi a questo complimento.
Terence: Ti va di continuare con le esercitazioni?
Marz: Davvero mi terresti altre lezioni?
Mi metto a sedere incredula nel sentire la sua domanda.
Terence: Certo che si ! Voglio che arrivi a Las Vegas e irrompi l’entrata con tutta la tua bellezza e che prosciughi ogni singolo centesimo di tutti i giocatori… Me lo prometti ?
Marz: Te lo prometto!
Sorrido inebriata da questa visione celestiale accettando la sua promessa.
Terence: Bene…torniamo a studiare allora!

****

Luglio – Mouline Rouge

Terence: Vediamo un po’ la mia campionessa quanti soldi ha guadagnato questa sera.
Mi butto in pancia in giù sul letto mostrando tutto il mio guadagno con un sorriso a 32 denti.
Faccio oscillare sopra e giù le mie gambe facendole sbattere delicatamente al mio sedere coperto.
E’ da un sacco di tempo che non andiamo più a letto , ma al contrario passiamo tutti i fine settimana ad allenarmi del gioco d’azzardo tenendo tutto ciò in segreto a Sasha. Se scoprirebbe quel che stiamo combinando invece di svolgere il mio “lavoro” mi caccerebbe immediatamente.
Marz: Sono una brava allevia eh?
Terence: Ottima direi!! Sono entusiasta dei tuoi progressi . Hai prosciugato tutto il denaro di quei vecchiacci giù.
Rido ripensando a poco fa al piano inferiore mentre ero circondata da uomini attratti dal mio seno sporgente e soprattutto distratti dai miei modi seducenti . Ho seguito alla lettera tutti i consigli di Terence fatti in questi 2 anni e finalmente ne sono uscita vincitrice da una vera e propria partita a poker.
Marz: Non so come ringraziarti.. Ho trovato la mia passione.
Lui ride alzandosi dal letto per dopo avvicinarsi alla finestra e fissare il buio della notte.
Terence: Marizza..ho da dirti una cosa.
Diventa seria tutto d’un tratto e abbandonando i soldi sul letto mi siedo composta fissandolo.
Marz: Cosa?
Terence: Q-questa..è la mia ultima settimana qui nell’Argentina.
Dilato le pupille rimanendo immobile dinanzi a questa confessione.
Marz: Cosa?? Perché?? Non puoi andartene!
Mi alzo riprendendomi dallo stato di shock. Non può esser che mi sta abbandonando anche lui , l’uomo che ho passato ogni fine settimana di questi 2 anni .
Terence: Mi dispiace un mondo. Se fosse per me..rimarrei qua. Con te sto benissimo , credimi.
Si volge dalla mia parte guardandomi con un espressione triste ed amareggiata. Non trovo le parole per affrontare il dolore che mi procura l’idea che da oggi in poi non lo potrò più vedere.
Terence: Mia moglie….è rimasta incinta e vuole raggiungere i familiari a New York , devo andare con..loro.
Sento il mio corpo farsi pesante risentendo la tristezza ripercuotermi ogni singolo muscolo.
Abbasso il capo sentendo i miei capelli lunghi scivolarmi dinanzi oscurandomi l’espressione malinconica.
Terence: Lo so.. Lo so cavolo! Mi dispiace! Non sai quanto! Non avrei mai voluto vivere questa situazione ma …sono costretto. E’..l-la mia famiglia.
Marz: N-non devi…
Deglutisco buttando giù il groppo alla gola. Stringo i pugni sulle ginocchia e accetto quest’altro “tradimento”.
Marz: Non mi devi spiegazione. E’ la tua vita.. e bisogna accettarne il corso , qualunque esso sia.
Rialzo il capo mostrandogli un gran sorriso che nasconde il mio dolore.
Marz: Tranquillo. Starò bene qui..E’ tutto ok.
Non è niente tutto ok. La sua partenza varrà a dire che dovrò passare le notte peggiori con uomini brutali.
Solamente lui sapeva trattarmi come un gioiello , fragile . Sul mio corpo sono ancora riportate quelle ferite e cicatrici che la dicono gran lunga su di me . Notte violente passate con uomini affamati di sesso che mi trattavano come se fossi la loro bambolina . Terence era diverso . Più che una donnaccia , per lui ero un amante da trattare con dolcezza chiamandomi con il mio vero nome.
Ero il suo sfogo , il suo rifugio e mi piaceva sapere che in questo mondo potessi servire in modo decente a qualcuno. Mi ha aiutato parecchio , era il mio amico e ora ..mi sta abbandonando come hanno fatto tutti gli altri.
Terence: Mi devi promettere una cosa.
Il mio monologo viene interrotto dalla sua frase rotta dall’emozione. Si avvicina sedendosi al mio fianco prendendo le mie mani strette ancora in pugno , che rilasso a contatto con la sua pelle delicata.
Marz: C-cosa..?
Terence: Che te ne vada da questo posto.
Sgrano gli occhi incredula di ciò che ho sentito.
Marz: Tu mi stai chiedendo di…
Terence: Si ! Di lasciare tutto!! Io ho con me abbastanza denaro che può servirti per i primi anni! Tu hai un dono Marizza..col gioco d’azzardo puoi metter fine a questa tortura in questo sudicio posto. E’ giunta l’ora di passare del tempo con tua figlia e di smetterla a farti del male. Ho notato i segni sul tuo corpo e non voglio che soffri ancora qui dentro.
Le mie pupille tremolano , vorrebbero tanto lacrimare ma devo rimanere impassiva. Non posso dimostrare la mia debolezza . Non voglio!
Marz: N-non posso..
Mi rialzo dirigendomi verso la finestra fissando un punto a caso sentendo la sua voce alle mie spalle.
Terence: Ti supplico Marizza, non fammi partire col pensiero che tu stai qui a soffrire . Non sei come loro.
Indica la porta rivolgendosi alle mie “colleghe”.
Terence: Tu sei speciale , hai un futuro davanti . Non puoi passare l’intera vita sotto il dominio di Sasha è giunta l’ora che volti pagina e io..ho i soldi che ti possono servire .
Marz: Non posso accettarli.
Il mio orgoglio mi impedisce di accettare il suo denaro , se io in tutto questo non mi rendo partecipe.
Sento i suoi passi e poi una busta incastrarsi tra le dita delle mie mani. Mi volgo trovandomela dietro di me .
Terence: Ti supplico…se mi vuoi bene fallo per me.
Affondo i miei denti nel labbro inferiore stringendo involontariamente la busta colma di denaro.
Terence: Ascoltami…e vattene da questo posto. Sei troppo speciale per meritarti tutte queste violenze.
Posa la mano sul mio fianco , scoperto a causa della maglia corta che indosso , sul quale “bruciano” cicatrici. Socchiudo gli occhi lasciando scivolare sul mio viso un lacrime colma di dolore ,sentendo poi le sue braccia circondarmi il corpo un ultima meravigliosa.. volta.
Marz: G-grazie….per tutto.

Presente


Riapro lentamente gli occhi ritornando alla realtà. I ricordi mi avvolgo intrepidamente ed è come se fosse successo ieri. Alla fine accettai quel denaro e diedi le mie dimissioni , se così vogliamo chiamarle.
Ero diventata una prostituta di lusso in quel locale colmo di depravati che mi pagavano ogni qualvolta che donavo il mio corpo per loro divertimento. Ho tentato in mille modi di far sparire questi segni che mi ricordano quanti gesti spregevoli ho dovuto compiere nella mia vita. A soli 20 anni ho dovuto affrontare mille peripezie e “grazie” a chi?....A lui . Più ripenso a che livello sono scesa più il mio odio nei suoi confronti accresce. Con quei soldi sono riuscita a sopravvivere per due anni duranti ai quali ho approfondito il mio studio nel gioco d’azzardo e finalmente giorno dopo giorno , mese dopo mese , anno dopo anno divenni quel che Terence desiderava: un ottima giocatrice d’azzardo. L’uomo che mi ha dato una spinta e mi ha aiutato a salire in superficie dove ora vivo secondo il mio volere e faccio ciò che voglio senza esser sottomessa a nessuno. Ho portato a termine il suo sogno : quello di sfondare nei casinò di Las Vegas , la città del peccato. Sono fiera di aver mantenuto la promessa fatta 13 anni fa ed è stato un vero dispiacere non comunicargli la mia entrata nel gioco d’azzardo . Andrebbe fiero del progresso fatto dalla sua studente.
Terence..quanto mi manca quell’omaccione! Accenno un sorriso nostalgico cercando contemporaneamente di dimenticare quei anni trascorsi nel locale Mouline Rouge sino a quando vedo in lontananza i due piccioncini sotto braccio venire da questa parte.
Lentamente mi rimetto il vestito passando inosservata e stampandomi un mini sorriso affronto il resto della giornata in santa pace in loro compagnia. Mi farà bene svagare la mente con loro..ho troppi ricordi dolorosi racchiusi in essa . Il mio obiettivo non è dimenticarli bensì archiviarli .
Devo ricordare ciò che mi ha fatto Pablo Bustamante. Sono accecata d’ira e qualunque cosa faccia o pensi mi induce a pensare a lui e …odiarlo.

Abby

Apro gli occhi e scontro la sveglia posta sul mio comodino. Sono di nuovo le 3 di notte e io non riesco a proseguire il sonno. Mi siedo lentamente affondando nel morbido materasso del mio letto .
Poggio il piede sul pavimento freddo decisa a dirigermi nuovamente al piano inferiore per pensare.
Sin da piccola ho amato l’acqua e al tempo passavo le mie giornate al lago , perdendomi con lo sguardo all’orizzonte passando così ore e ore a pensare. Ora invece ho a disposizione quella spettacolare piscina in giardino accertandomi che questa volta sia sola. Mi guardo attorno con aria sospetta non intravedendo quel ragazzo impiccione. Avendo il via libera scendo le scale spalancando lentamente , in modo da non creare cigolii , la finestra che porta in giardino calpestando l’erba fresca e pulita giungendo al bordo piscina.
I miei piedi tastano la pietra fredda sentendo il mio corpo rabbrividire sotto questo contatto .
Sorrido amando non so perché questi brividi lungo la schiena. Questa volta non mi metto a sedere , voglio rimanere in piedi a fissare l’acqua della piscina muoversi da quel leggero venticello notturno.
Oggi è stata una giornata lunga e molto movimentata . Jared non mi ha rivolto parola per tutto il resto della giornata e restare in silenzio per conto proprio è troppo irreale.
Abbiamo passato forse 5 giorni a litigare e alla pace non ci sono abituata.
Xx: Disturbo?
Mi volgo velocemente trovando stranamente mia madre alle spalle.
Abby: Mamma..
Sorrido felice di vederla . Oggi abbiamo passato poco tempo insieme a parlare e sotto questo cielo stellato mi fa tornare in mente le notte passate in campagna a chiacchierare sino a notte tarda.
Abby: Certo che no. Non riesci a dormire stasera?
Si siede accanto ai miei seguita poco dopo da me. Entrambe fissando l’acqua della piscina con un lieve sorriso sulle labbra.
Marz: Mi mancavi , sono passata in stanza e non trovandoti ho optato per questo posto. So che ami l’acqua.
Poggio sorridente il capo sulla sua spalla sentendo poi il suo sopra il mio dopo avermi baciato i capelli.
Abby: Mi aiuta a pensare.
Marz: A chi pensavi?
Mi prende la mano stringendomela dolcemente.
Abby; Alla giornata passata al mare. Mi sono divertita in parte..
Marz: Vi ho visto strani questo pomeriggio.
Sollevo il capo scontrando i suoi occhi marroni . Sollevo le sopracciglia capendo al volo ciò che vuole dire e a chi si riferisce.
Marz: Non mentirmi , so che è successo qualcosa . Sono tua madre , ti conosco come il palmo della mia mano.
Accenna una risata silenziosa stringendomi la mano facendomi rilassare e sfogarmi con la mia adorata madre.
Abby: Mi sento strana da ieri sera.
Marz: In che senso strana.
Abby: Bho .. è come..se..
Non trovando le parola alzo le spalle confusa portandomi d’istinto la mano allo stomaco.
Marz: E’ come se sentissi le farfalle nello stomaco?
Dilato le pupille sorpresa di aver colpito il punto.
Marz:*ridendo* E’ odiosa quella sensazione , lo so. Cosa ne pensi tu?
Abby: Oh bè..è fastidioso. *accennando una risata* Non so cosa sia , forse è dovuta alla vicinanza di quel ragazzo. Sai che non ho mai legato con una persona del sesso opposto e.. non ho mai passato così tanto tempo.
Marz: E’ normale.
Alza la mano accarezzandomi i capelli morbidi mentre mi sorride con premura.
Marz: vìVedrai che col tempo tutto le confusioni svaniranno. Ora pensa solo a goderti i tuoi giorni da adolescente prima che passi tutto il tempo dentro quel carcere.
Rido pensando che lunedì inizierò a frequentare “l’Élite Way School” . Voglio godermi quest’ultimi giorni di libertà al mare , quel mare che ho bramato ogni volta che atterravamo all’aeroporto di Buenos Aires.
Finalmente qui ho trovato la pace eterna , sto facendo nuove esperienze e sento che altre sono dietro l’angolo.
Marz: Andiamo a dormire? Domani ci aspetta un'altra lunga giornata.
Ci alziamo insieme offrendogli il braccio recandoci insieme sorridenti al piano superiore.
Abby: SI ma domani ti farai il bagno? Mi dispiace vederti sotto l’ombrellone da sola.
Marz: Odio l’acqua a differenza tua , vuoi per caso venirmi a trovare al cimitero?*ridendo*
Abby: Ma ci sarò io al tuo fianco e poi non è necessario andare a largo , anche a riva ci possiamo divertire.
Marz: Ci penserò su.
Abby: Almeno resta in costume , non è vero che la gravidanza ti ha lasciato brutte smaniature.
Marz: Oh credici amore..sono terrificante.
Mi fermo davanti alla porta della mia stanza parlando a bassa voce , non disturbando gli altri che riposano.
Abby: Non essere cattiva con te stessa. Non ti è mai importato del parere della gente quindi fregatene altamente come sempre e divertiti. Ok?
Le sue labbra si incurvano leggermente e dopo aver annuito col viso mi da il bacio della buonanotte sulla fronte rientrando infine in stanza.







E UN ALTRO CAPITOLO E' GIUNTO A TERMINE!! FINALMENTE abbiamo scoperto cosa ha fatto Marizza anni fa , ve lo aspettavate? ( vi raccomando non dimenticate quei personaggi del passato , in futuro capirete il perchè xD ) Tra Jared ed Abby sta nascendo qualcosa..Quando se ne accorgeranno?
NEL PROSSIMO CAPITOLO Pablo e Marizza si incontreranno o meglio..SCONTRERANNO! E succederà anche un piccolo incidente che li indurrà a trovarsi vicini moolto vicini . :shifty: :rolleyes: CURIOSIIIIIIII *----* !??!?!? COMMENTATEEEEEE!!!
 
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Pablizza01
view post Posted on 17/9/2016, 14:57




IO LO SAPEVO!!!!!! GIURO CHE CI AVEVO FATTO DAVVERO UN PENSIERO SUL PASSATO DI MARZ...E DEVO DIRE CHE HO CENTRATO IN PIENO!!! MADO NON CI CREDO...IO AVEVO PENSATO A QUESTA COSA MA SPERAVO CON TUTTA ME STESSA DI SBAGLIARMI E INVECE....NO NON POSOS CREDERCI NEANCHE UN PO' MARIZZA A COSA TI SEI RIDOTTA...IO A MARIZZA PIA ANDRADE NON CE LA VEDO...PIANGO SOLO A PENSARCI..POVERETTA LA MIA MARIZZITA... :cry:
Non voglio vedere neanche immaginare i segbi che ti hanno lasciato quegli 'uomini' se così si possono chiamare*schiafata* :angry:
ORA ANDIAMO AVANTI :woot:
NON VEDO L'ORA DI VEDERE IL LORO SCONTRO COME HAI DETTO TU AHAHAHA SONO CURIOSISSIMAA!!!! GIURO TROPPO,TROPPISSIMO!!!!! BENEEEE E POI
JARED E ABBY!!! AAAWWWW AMORIIII LI AMO BASTA MI STO APPASSIONANDO E VOGLIO CHE SI BACINO!! SI STANNO INNAMORANDO*occhi a cuore* adoro!!!!
BENE DOPO QUESTO TI DICO SOLO UN GRANDISSIMO CONTINUA!!!!! SONO TROPPO CURIOSA E DICO SUL SERIO MAMMA MIA QUANTO STO AMANDO QUESTA FF!!! :wub:
CONTINUA ALLA SVELTA!! TI PREGO!! :D :D
 
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view post Posted on 18/9/2016, 14:08

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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CAPITOLO SUCCULENTISSIMO (parole inventata sul secondo ahahahah ) Buona letturaaa!!


CAP 15

Abby

E un'altra giornata di mare ci da il benvenuto.
A differenza di ieri oggi è molto ventilato e a causa del mare mosso c’è meno gente in spiaggia.

Decidiamo comunque di sistemarci a proprio piacimento coprendo il sole che mi filtra negli occhi con la mano tesa .
Jared: Puoi togliere quel piede? Vorrei stendere l’asciugamano.
Mi volgo scontrando il suo sguardo freddo . Sposto lo sguardo ai miei piedi notando solo ora di star nel bel mezzo del suo spazio, ma me ne frego.
Abby: E perché mai caro? Trovati un altro posto , questo è mio.
Con prepotenza afferro velocemente la mia asciugamano stendendo al suo posto sedendomi per mostrargli un sorriso compiaciuto.
Jared: Ma sei peggio di una bambina! *scioccato* Peggio per te.
Stende ugualmente il suo telo mare accanto a mio prendendo posto al mio fianco mentre io lo fisso indignata dal suo comportamento.
Abby: Fammi capire una cosa ti devo avere al mio fianco tutta la giornata? Trovati un altro posto! Non ti voglio.
Jared: Me ne frego. Io resto qua , che ti piaccia o meno altrimenti c’è tutto lo spazio che vuoi.
Mi finge un sorriso e il suo ginocchio che scontra il mio mi procura un fastidioso brivido lungo la schiena.
Gli rivolgo le spalle decisa a rimanere qui , non sarò io a perdere in questo gioco di resistenza.
Averlo così vicino mi mette agitazione e sentire il suo profumo di vaniglia mi manda il tilt il cervello.
Vorrei solo prendere il largo e sprofondare nell’abisso ma oggi il mare è impossibile da dominare.
Sebbene ci sia un bel vento forte devo ammettere che il sole crea il calore giusto per respirare la salsedine al mare e godermi il rumore delle onde tranquillamente.
Mia come mia madre restano con i soprabiti addosso dando la colpa al vento che gli da fastidio .
Io invece ,come Manuel e questo imbecille alle mie spalle , ci spogliamo rimanendo in costume.
Poggio il mio vestito sull’asciugamano , sarebbe stato fermo se non ci fosse questo ventaccio che lo fa volare dritto sulla faccia di Jared. Per un momento scoppio a ridere vedendolo immobile col mio vestito completamente sul viso mentre se ne stava seduto per poi vederlo afferrare il mio abito e fulminarmi con lo sguardo.
Jared: L’hai fatto apposta??
Abby: No ..*ridendo* ..lo giuro.
La mia risata mi inganna vedendolo diventare una furia .
Jared: Non ti credo ! Stai schiattando dalle risate.
Abby: Ma per la tua espressione deficiente!*ridendo* Dico davvero!
Mia: Tesori perché non vi fate una bella passeggiata o magari vi prendete un bel gelato al bar? Sono solo le 11 del mattino vi supplico.
Marz: Per un volta do ragione alla decerebrata. Perché non fate come ieri , dormite come due angioletti?
Ci rivolgiamo lo sguardo scontrando i suoi occhi che mi fanno palpitare inspiegabilmente il cuore.
Abby/Jared: Ho voglia di gelato!
Ci alziamo senza accorgercene contemporaneamente pronunciando le esattissime parole.
Gli adulti alle nostre spalle ridono ma noi ci siamo fulminando con lo sguardo.
Abby: Dove credi di andare spilungone? IO ho voglia di gelato!
Jared: Io sarei lo spilungone? Non hai mai pensato di esser tu la nana? E comunque anche io voglio il gelato e per te non intento rinunciare.
Abby: Sei davvero insopportabile! Sai quel che ti dico? *avvicinandomi a lui* Non me ne frega un c***o.
Jared: Uuh..che linguaggio scurrile.
Mi sorride maliziosamente a pochi centimetri dal viso e mordendomi le labbra mi stacco velocemente da esso prendendo l’occorrente , per andare al bar , dalla mia borsa incamminandomi verso il lido in lontananza sentendo lui alle calcagna . Che qualcuno mi dia la pazienza di sopportarlo.

Mia

“Sto arrivando”.
Fisso il cellullare leggendo per l’ennesima volta il messaggio ricevuto un paio di minuti fa.
Alzo il capo scambiando diversi sguardi complici con Manuel che sa tutto quel che sto organizzando.
L’allontanamento dei ragazzi cade a fagiolo e con la nostra passeggiata sicuramente il mio piano andrà nel verso giusto , o almeno spero. Ho l’intenzione di far incontrare Marizza e Pablo soli , chissà forse parleranno con più calma? Non oso immaginarmi ciò che scatterà nel corpo di Marizza trovandosi Pablo in spiaggia pronto a passare il resto dei giorni con noi al mare. Se gliel’avrei detto si sarebbe murata nella stanza.
Sono conscia di poter peggiorare la situazione ma prima o poi i due dovranno affrontare insieme gli equivoci.
Mia: Bene Manuel andiamo a fare una passeggiata? Oggi il mare non mi ispira proprio.
Delusa di aver trovato il mare agitato , a differenza di ieri che era piatto e limpido , mi alzo scrollando la sabbia dal mio soprabito lungo sino alle cosce .
Manu: Si credo che sia un ottima idea. Marizza vieni con noi?
Ci siamo messi d’accordo di porgli lo stesso la domanda , cui risposta era ovvia.
Marz: N-no grazie..Preferisco stare qui . Amo sentire le onde del mare infrangersi.
Mostrandoci un sorriso sforzato declina la nostra offerta , proseguendo perfettamente con il resto dei piani. Ero spinta a nascondermi dietro qualcosa solo per spiare l’incontro ma Manuel mi ha costretto ad allontanarci del tutto e ora mano nella mano stiamo passeggiando sul bagnasciuga sul quale si scontrano le onde alte del mare ai nostri piedi , cui potenza ci fa perdere continuamente equilibrio e nel recuperarlo ogni volta ci facciamo un sacco di risate , spero che Marizza non scappi dinanzi la realtà e che la affronti a testa alta.

Pablo

Scendo in spiaggia vedendo Mia e Manuel in lontananza camminare lungo la riva del mare agitato divertendosi come due adolescenti. Automaticamente il mio sguardo cade sulla piccola figura che accovacciata su se stessa tiene lo sguardo fisso al mare. La posso riconoscere tra una folla di gente anche se in questo caso non vale dato che in spiaggia c’è pochissima gente a causa del vento forte leggermente fastidioso.
Pablo: Ce la posso fare.
Prendo un bel respiro e avanzando finalmente giungo alle sue spalle . Il mio cuore batte intrepidamente.
L’emozione di rivolgergli parola dopo un sacco di tempo e trovarmela così vicino è troppo forte.
Vorrei scavare una fossa per sotterrarmi e scappare da questa situazione.
Ma cosa stai facendo Pablo? Perché non ricordi in che modo vi siete lasciati? .. Lei ha rischiato di rimanere incinta e tu … hai riso e gioito alla scoperta del falso allarme. Il suo viso è scuro , la sua espressione buia e il suo cuore spento. Con che faccia gli rivolgo parola? Quel giorno in presidenza è stato tutto accidentale , oggi no. Questo rincontro è organizzato e stranamente per la prima volta sono avvolto dall’ansia.
Il vento gli smuove quei capelli marroni lunghi sin sotto le spalle sentendo le mie narici esser inebriate dal un profumo gusto fragola. Socchiudo gli occhi perdendomi nei ricordi per pochissimi istanti.
E’ il suo .. quel profumo che respiravo a pieni polmoni quando la abbracciavo e la baciavo , quando feci l’amore con lei per la prima volta. Il rumore delle onde richiama la mia attenzione scuotendo leggermente il capo. E’ giunta l’ora di affrontare le ombre del passato . Tendo il braccio posando la mia mano sulla sua spalla coperta da un soprabito leggero che si smuove nella direzione del vento.
Velocemente volge il capo alle sue spalle sgranando gli occhi appena si accorge che dietro di sé c’era una persona , o meglio.. io.
Marz: Pablo!
Improvvisamente sento la gola secca , non riesco a trovar le parole giuste da dirgli.
E’ come se la scena si fosse bloccata e l’unico a esser in movimento è il mio cervello che stringe le meningi cercando cosa fare e cosa dire in questo caso.
Pablo: C-ciao…
Ciao? E’ questo che gli dici ? Sei davvero patetico!
Marz: Che ci fai qua??
Il suo tono freddo e pungente di voce mi fa tornare in me notando solo ora che si è alzata arretrando .
Pablo: Che ci fai tu qua?
Cerco di fingere che non sappia nulla di lei e che sia qua perché ero già stato invitato tempo fa da Mia.
Marz: Non sparare altre domande!
Pablo: Perché ti agiti inutilmente!??
Il suo atteggiamento isterico mi condiziona e mi agita più di quanto lo sia già.
Marz: Perché non sparisci? Non ti voglio qua! Ne tanto meno voglio sprecare il mio prezioso ossigeno per parlarti!
Pablo: Mi dispiace annunciarti che io qua ci rimango sino a domenica! Mia non mi aveva detto che nelle vacanze era inclusa una pazza squinternata!
E’ impossibile parlare civilmente con questa …donna . Siamo dei trentenni ma continuiamo a bisticciare come se ne avessimo la metà .
Marz: Mia eh?? *agitata* Ah ma certo! Dovevo intuirlo che c’era qualcosa sotto ! Giuro che quando la prendo la stritolo senza batter ciglio!
Gesticola animatamente camminando a destra e sinistra creando diverse fossette nella sabbia facendomi quasi venire il mal di testa a furia di tutto questo movimento. Continua ad architettare un piano malefico da infliggergli a Mia mentre io non so proprio da dove iniziare.
Pablo: Ti calmi per favore un secondo? Della tua presenza non se sapevo niente ! Forse Mia gli sarà sfuggito questo piccolo particolare. Perché ti surriscaldi? Ti do così tanto fastidio?
Fingo la parte della vittima ponendomi queste domande una più ridicole dell’altro che però fa bloccare il suo via e vai.
Marz: Stai scherzando vero? Se non sparisci dalla mia visuale giuro che urlo col tutto il fiato che ho e ti faccio passare per un pervertito!
Pablo: Io non me ne vado . Resto qui che ti piaccia o meno.
Fregandomene delle sue folli azioni avventate rischio stendendo la mia asciugamano accanto alla sua , ma neanche in tempo di sistemarla che vedo il suo piede dargli un calcio stropicciandola nuovamente ricomprendendola anche di sabbia.
Marz: Levati da qua immediatamente!
Mi parla col filo al dente mentre io la fulmino con lo sguardo. L’ho lasciata isterica e l’ho ritrovata come un cane rognoso.
Pablo: Dimmi un po..’ la lontananza non ti è servita a calmare i tuoi nervi?
Sbatto la mia asciugamano pulendola, per dopo stenderla un po’ più lontana da lei che mi fissa con aria scioccata.
Marz: Ti azzardi anche a proferire parola? Non vuoi capire che non ti voglio sentire?? Perché non sparisci!?!
Pablo: Per accontentare una pazza isterica? *inarcando il sopracciglio* Oh non ho la benchè minima intenzione. Come preside del collegio intento godermi gli ultimi giorni di vacanza anche io.
Mi siedo sulla mia asciugamano poggiando le braccia sulle ginocchia piegate tenendo lo sguardo fisso su di lei che inorridita non riesce a trovare la parola giusta. Noto solo che sta per esplodere di rabbia ma tutto questo viene placato dai suoi respiri profondi . La fisso con aria interrogativa vedendola poi sedersi a peso morto al suo posto rilassandosi del tutto. Solleva le palpebre poc’anzi abbassate rivolgendomi comunque un occhiata trucida.
Marz: Quanto mai pagato per quel posto di lavoro?
Finge un sorriso , gesto che mi è mancato enormemente il primo periodo della sua assenza. Bisticciare anche se stavamo insieme era il mio passatempo preferito e ora discutere qua da soli in spiaggia mi fa rimpiangere i vecchi tempi .
Pablo: Non ho pagato niente e nessuno mia cara. Quel posto è frutto del mio duro impegno.
Marz: *finta interessata* Ah si? Non dirmi.. E quindi hai studiato ..sorprendente la cosa. E’ sempre bello sapere che hai fatto anche cose sensate nella tua lurida e schifosissima vita.
Sentendo queste parole che infliggono ingiustamente il mio cuore decido di reagire.
Pablo: Mi spieghi cosa ti ho fatto per meritarmi un comportamento simile?
Inarca il sopracciglio guardandomi inorridita.
Marz. H-hai..anche il coraggio di pormi questa domanda. Perché non ti chiedi cosa NON hai fatto eh?
Pablo: Ce l’hai con me solo per il fatto che ho reagito male alla notizia della tua falsa gravidanza ??
In un solo secondo faccio cadere il silenzio tra noi. Lei mi fissa con le pupille dilatate potendo osservale tremolare leggermente. La sua bocca si smuove lentamente vogliosa di aprirla e farmi volare via con un mega urlo. Ho toccato un tasto dolente , riconosco l’errore fatto anni fa e fatto adesso , che l’hanno lasciata immobile e scioccata sino a quando sento il suo filo di voce.
Marz: S-scava…nella tua coscienza , se ce l’hai ancora.
Velocemente si alza e sfilandosi il vestito che ha addosso lo lancia per correre verso il mare.
La sua fuga improvvisa non mi ha neanche dato l’occasione di osservargli il corpo , cambiato nel tempo.
L’unica cosa che ho notato in questo arco di tempo è il suo viso ben marcato , i suoi occhi freddi e calcolatori e i suoi capelli folti e più lunghi a differenza di molti anni fa. Quei rasta che aveva in testa sono spariti insieme al suo meraviglioso sorriso . “S-scava…nella tua coscienza , se ce l’hai ancora.”
La sua frase rimbomba nella mia mente e abbassando il capo lascio scivolare le mie gambe sulla sabbia immergendo il mio dito su di essa creando continui cerchi pensando a come posso rimediare il mio …fatale errore.

Marizza

Se mi fermo a pensare se nella testa della persone è rimasto un briciolo di mentalità ritengo che sia una perdita di tempo. Come si azzarda a cacciare come se fosse nulla quell’episodio? Non è solo un egoista è anche un prepotente. Si prende la libertà di accomodarsi e comportarsi come se fossimo due amici di lunga data lasciati in ottimi rapporti. Perché non gli entra in quella testa bacata che non voglio più niente a che fare con lui? Non voglio parlare se non lo desidero io. Arriverà quel giorno che lo farò sentire un verme ma..adesso sono stata colta alla sprovvista. Appena me lo sono ritrovato alle spalle ho dovuto trattenere una mano con forza , sgretolando ciò che il mio istinto mi stava spingendo a compiere: ovvero un bel gancio destro in pieno viso . I suoi occhi azzurri sono stati dei colpi bassi e quel dannatissimo colore mi ha fatto venire subito in mente Abby. Cosa poteva pensare se mi trovava a parlare con questo tipo che odio col tutto il cuore? Sa che tra me e lui non scorre buon sangue e che in passato mi ha fatto soffrire.
Ho un unico scopo : non farli incontrare nuovamente. Quel giorno al collegio è successo così all’improvviso che non si sono neanche resa conto che padre e figlia hanno incrociato i loro sguardi per la prima volta.
Un padre che non saprà mai di averla messa al mondo anche senza il suo aiuto. Una figlia che non scoprirà mai che razza di padre ha , un vigliacco , egoista ed insensibile. Non l’ha amata , non l’ha voluta e lotterò con tutte le mie forze pur di tenere i due a debita distanza , non voglio neanche che si avvicinino o istaurino un’amicizia. Pablo deve stare alla larga da Abby.
Ad interrompere il mio monologo è l’acqua fredda che si scontra col mio corpo. Senza pensarci su mi sono sfilata quell’abito velocemente correndo poi verso il mare cui onde si infrangono violentemente su di me .
Mi fermo notando che ormai mi sto bagnando del tutto e che ormai l’acqua mi ha raggiunto la vita .
Il vento freddo mi entra nell’orecchio e assieme al rumore del mare agitato non sento nient’altro.
Avevo bisogno di svagare la mia mente ed allontanarmi immediatamente da lui.
Spinta dalla rabbia sono entrata in mare per di più tenendo in bella vista quei segni sui fianchi.
Cosa dirò agli altri quando mi chiederanno cosa faccia bagnata col vestito addosso? Magari potrei avvolgermi nell’asciugamano. Si..ottima idea. Ma come farò ritorno se sotto l’ombrellone c’è quel verme schifoso? Giuro che se avrei Mia dinanzi a me la affogherei in mare , scommetto tutto che questo episodio l’ha organizzato lei . Come una stupida sto avanzando in mare sentendo le onde infrangersi verso il mio petto e senza che me ne renda conto sento un vuoto improvviso sotto il mio piede .
Dato che camminavo con passo pesante, senza pensare, appena becco la buca vado a finire subito sott’acqua dove subito perdo il controllo delle mie azioni. Mi dimeno velocemente cercando con tutte le forze , smuovendo braccia e gambe a caso pur di tornare in superficie per prendere il fiato che sento mancare sempre più.
Non so come ma riesco a far sbucare la testa fuori dall’acqua prendendo una boccata d’aria iniziando ad agitarmi nel momento che non sento entrambi i piedi tastare il fondo del mare.
Sputo l’acqua ingerita nella caduta nella buca che mi ha fatto sprofondare in acqua cui corrente mi ha trasportato a largo. Mi dimeno cercando invano di restare in superficie venendo completamente sommersa dalle onde alte di questo mare burrascoso . Inizio ad ingerire acqua salata e la paura dell’acqua mi sta assalendo sempre più . Non so nuotare e tutta questa corrente mi sta solo facendo perdere il controllo e allontanarmi dalla riva che appare sin troppo lontana. Sbatto le mani in acqua venendo sommersa da altre onde ogni volta che raggiungo la superficie con forza per recuperare fiato . Ma invece di prender aria ingoio acqua per dopo sentirmi mancare e sopraffare dalla debolezza. Le mie palpebre tendono a chiudersi vedendo l’acqua torbida sott’acqua, dato che la corrente marina forte agita la sabbia che si innalza e si mescola con l’acqua, abbandonandomi all’annegamento .
Tento di tener le mani fuori dall’acqua nella speranza che qualcuno mi noti e corra in mio aiuto ma non arriva nessuno e io continuo a sprofondare. Mi rannicchio in me di colpo portandomi la mano sulla bocca . Ormai priva di ossigeno e sentendo un male atroce ai polmoni spalanco la bocca vedendo come ultima cosa una marea di bolle invadermi prima di vedere il fondo marino sfogarsi.

Pablo

Fissavo Marizza entrare in mare che oggi è più agitato del solito vedendola rimanere a riva intravedendo le onde infrangersi sul suo corpo coperto da un semplice bikini blu.
Xx: Zio! Finalmente!
Mi volgo di colpo notando Jared alle mie spalle con un cono gelato incartato in mano entusiasta di vedermi notando anche un'altra persona alle sue spalle.
Mi sporgo leggermente vedendo Abby , al contrario con un ghiacciolo plastificato in mano , che mi fissa come se avesse avanti un insetto insignificante.
Pablo: Jared! Si sono riuscito a liberarmi dagli impegni.
Alzandomi gli do una pacca affettuosa riportando poi lo sguardo a Abby.
Pablo: Ciao..anche tu qua.
Abby: Non rispondo ai sconosciuti.
Assume lo stesso atteggiamento freddo e distaccato di Marizza poc’anzi ,poggiando sulla sua borsa il ghiacciolo ancora chiuso portando le sue braccia incrociate al petto mentre mi guarda di sottecchi squadrandomi da capo ai piedi.
Jared: Puoi essere almeno garbata con lui? *con tono severo*
Abby: *inarcando il sopracciglio* Col preside? Oh ma dai dove si è visto mai? *ridendo incredula*
Jared: Fuori dal collegio non è il preside , è mio zio.
Abby: *finta interessata* E che parentela avete? Di una cosa è certa.. avete in comune “i neuroni” . Uno più uno ne crea due. *finto sorriso*
Non posso credere di sentire queste parole che pronunciava Marizza al 3°anno riferendosi a Mia e Sonia a quel tempo .
Jared: Giuro che un giorno ti metterò le mani al collo e lo stritolerò!
Mi riprendo dal mio stato di ricordi cercando di eliminare questa faida.
Abby: Su su! Che aspetti? Sono qui , ecco il mio collo.*tendendolo*
Pablo: Vi calmate per favore? Non so che cosa sia successo tra di voi ma state dando spettacolo e già poco fa hanno assistito ad un bisticciamento .
La ragazza porta lo sguardo sull’asciugamano in cui poc’anzi stava Marizza ponendomi una domanda con aria confusa.
Abby: E…Marizza? Non era qui?
Jared prende posto alla sua asciugamano distaccandosi dalla conversazione , forse per placare i nervi mentre io rispondo alla domanda di Abby tranquillo.
Pablo: E’ andata in mare.
Sospiro seccato al sol ricordo di poc’anzi. Sto per risedermi ma il suo urlo stridulo mi fa drizzare di scatto.
Abby: MA STAI SCHERZANDO???
Dilato le pupille non capendo questo suo attacco improvviso.
Pablo: E ora che ho detto di male? Quella svitata è andata a farsi il bagno.
Abby: Ma se non sa nuotare!!?!??!
Sgrano del tutto gli occhi sentendo poi un improvviso rumore di onde infrangersi a riva e appena ricordo che Marizza non sa nuotare riporto velocemente lo sguardo al mare dove in lontananza la vedo sprofondare immediatamente in acqua .
Pablo: Marizza!!!
Continue onde mi ostacolano la vista e non vedendola riemerge inizio a correre alla velocità disumana cogliendo chiaramente al volo che sta annegando .
Abby e Jared mi stanno seguendo di corsa ma la paura che possa arrivare troppo tardi mi impedisce di calmarla e dirgli che vado a salvarla io.
Abby: ODDIO MIO!!!
Mi sfilo la canotta lanciandola in riva dove scavalco le onde correndo verso Marizza che compare e scompare a largo continuamente sommersa da queste onde alte . Andando in controcorrente il tragitto mi risulta difficile , durante il quale le onde si scontrano violentemente col mio corpo.
Sarà troppo tardi se non mi tuffo. Prendendo aria sufficiente mi immergo sott’acqua nuotando in direzione dritta sperando di trovarla in tutto questa sabbia che si innalza a causa della forte corrente.
La sabbia mi bruciano gli occhi e questo problema mi impedisce la regolare ricerca.
Ritorno in superficie prendendo al volo una boccata d’aria prima che un oltra onda mi rimandi di sotto .
Vado a ritmo con le onde non rimanendo senza fiato neanche una volta e cogliendo l’attimo urlo il suo nome scontrando le sue mani in lontananza scomparire in acqua.
Pablo: MARIZZA!!! MARIZZA!!
Inizio a nuotare in superficie riemergendo ogni qualvolta che le onde mi sommergono iniziando a respirare con affanno. Sto impiegando tutte le mie forze nel raggiungere il posto in cui è sprofondata lentamente prendendo una bella boccata d’aria per immergermi. Il rumore della tempesta cessa d’esistere qua sotto l’acqua che entra nelle mie orecchie. Apro gli occhi cercando di intravedere Marizza in mezzo a questa corrente disumana. Smuovo velocemente gambe e braccia verso quello che sembra un corpo immobile sforzandomi a trattenere il respiro . Gonfio le gote conservandomi l’ultimo fiato per raggiungerla e tornare a galla. Finalmente la vedo che galleggia sott’acqua ormai priva di sensi. Tendo il mio braccio afferrandogli il polso tirandomela dalla mia parte. I suoi capelli marroni fluttuano lentamente coprendole il viso .
È immobile intravedendo bolle fuoriuscire dalla sua bocca semi aperta che ad ogni movimento si apre sempre più e i suoi occhi che si chiudono del tutto mi fa preoccupare sempre più . Devo fare in fretta , prima che sia troppo tardi. Dato che aveva raggiunto quasi il fondo mi basta stringermela a me , sentendo il suo corpo entrare in contatto con la mia pelle , e dopo una spinta nuoto verso la superficie sentendo i miei polmoni reclamare ossigeno al più presto. Finalmente faccio sbucare le nostre teste fuor d’acqua recuperando il fiato perso mentre lei rimane immobile tra le mie braccia. Il mare agitato ci sposta da una parte all’altra facendo fatica a rimaner a galla con un corpo privo di sensi. Inizio a sputare l’acqua che ingerisco smuovendo le gambe animatamente e il braccio libero in acqua sperando di ritornare a riva , ma l’incapacità di muovere l’altro mi rende difficile il movimento. Stringo la vita di Marizza circondata dal mio braccio sentendo il suo capo grondante d’acqua al mio viso che nel frattempo non presenta un minimo di ripresa.
Pablo: Marizza! Mariz…
Tento di farla riprendere con dei schiaffi sul viso ma altre onde ci sommergono facendomela perdere tra le mani. Fregandomene dell’insopportabile mancanza d’ossigeno mi do un'altra spinta riprendendola da sott’acqua riergendo in continuazione in superficie. Sputo incessantemente acqua concentrandomi a pensare qualche tattica per tornare a riva ben lontana da noi .
Pablo: Marizza….resisti.
Trovando un ottima idea prendo la massima quantità d’ossigeno che sopporta i miei polmoni immergendomi in acqua prima che un'altra onda ci faccia perdere di vista . Ora sott’acqua con Marizza tra le braccia inizio a nuotare con tutte le forze notando che questa tattica risulta più facile.
I capelli di Marizza continuano a posarsi sul mio viso perdendo tempo a scostarli per proseguire il tragitto subacqueo trattenendo il fiato il più possibile. Dalle narici e dalla bocca di Marizza continuano ad uscire piccole bolle d’aria che salgono dritti in superficie pregando Dio di non star peggiorando la situazione.
Ma se non facevo in questo modo saremo affogati entrambi . Finalmente il mio piede sfiora il suolo e a corto di fiato ritorno in superficie dove questa volta ho il controllo del mio corpo sentendo i miei piedi tastare per bene il suolo . Soddisfatto del mio lavoro prendo saldamente Marizza priva di sensi in braccio come se fosse una principessa vedendo il suo capo completamente all’indietro con i capelli che sgrondano d’acqua . Sento il mio nome esser pronunciato ad alta voce verso la riva e appena alzo il capo intravedo Manuel venirmi in contro. Nonostante le onde si infrangono sul mio corpo violentemente riesco a tener saldo l’equilibrio evitando altre cadute in mare e camminando a passo veloce finalmente riesco a raggiungere la riva con l’aiuto di Manuel che ci ha raggiunto.
Manu: PABLO!! MARIZZA!!
Pablo: Ha bisogno di una rianimazione!
Con affanno finalmente giungo sul bagnasciuga poggiandola velocemente su di essa.
Un gran vocio si innalza notando con la punta dell’occhio alcuni bagnanti tendere il collo per vedere chi stava annegando sentendo persino qualche commento per esempio “E’ impossibile farsi il bagno oggi”.
Le onde del mare continuano ad infrangersi sulla riva mentre io mi butto sulle ginocchia sperando di intravedere qualche reazioni di Marizza.
Mia; Mio Dio !! Non si muove!!
Terrorizzata si porta le mani sulla bocca iniziando a piangere. Fisso spaventato il viso pallido di Marizza sentendo le mie pupille tremolare insieme alle mie mani. I suoi capelli sono sparsi a terra sporcandosi con la sabbia umida del bagnasciuga mentre attorno a noi si crea un cerchio .
La paura di esser arrivato troppo tardi e di aver perso tempo mi assale ma notare che respira a stento mi induce a reagire.
Pablo: Non c’è tempo da perdere.
Sto per congiungere le mani al centro del suo petto ma il cerchio di “telespettatori” viene spezzato da quella ragazza che si butta accanto al corpo immobile di Marizza piangente e strillando .
Abby: MAMMAA!!!! MAMMAA!!! MAMMA TI PREGO RISPONDIMI!!
Le lacrime si posano velocemente sul corpo bagnato di Marizza che viene smosso bruscamente dalla sua presa.
Sgrano gli occhi scioccato da ciò che ho sentito .
Pablo: M-m-mamma….?
Continuo a fissare Abby supplicare la…madre(?) di svegliarsi con le lacrime agli occhi.
Che cosa vuol dire tutto questo? E’ come se attorno a me il tempo si sia fermato e che stia vedendo tutti immobili. Mia che sgrana gli occhi , colmi di lacrime , spostando lo sguardo su Marizza , Abby e me velocemente. Deglutisco cercando di buttar giù questo groppo alla gola che si è formata a causa di questa rivelazione.
“Pablo: V-vi conoscete..?
Abby: Che razza di domanda è? *confusa* Lei è mia..
Marz: ZIA!
Abby: Ehm..s-si..sono sua..
Marz: E’ mia nipote..
Pablo: Nipote? … Che fai mi prendi in giro? Tu non hai nessun’altro familiare.
Marz: Che cavolo vuoi? Eh?? Che ne puoi sapere tu ??
E’ una mia lontana familiare!! Vuoi per caso perdere tutti i denti che ti ritrovi.”
Mi ha raccontato un immensa bugia… Perché? Improvvisamente mi tornando in mente le ultime conversazioni di Marizza avvenuta 15 anni fa ….
“H-ho … un ritardo.” ; “Vado dal ginecologo!! Vediamo un po’ se è soltanto stress o realmente aspetto un figlio da te Pablo.” ; “Abbiamo fatto l’amore insieme!! Sapevi a quel che andavamo in contro.” ; “Dormi anche sogni tranquilli. Non ci sarà mai nessuno che rovinerà la tua vita perfetta.”
.. tempo che coincide con l’età di questa ragazza , dato che deve frequentare il terzo anno.
Questo….vuol dire che…Marizza ha partorito di nascosto…mia figlia? Quella bambina che ho…rifiutato?
Manu: PABLO ti dai una mossa!?!?
All’improvviso sento la mano di Manuel sulla spalla cui movimento mi fa tornare in me.
Catturato dai ricordi e dalle parole che hanno scocciato quasi tutti scuoto velocemente il viso riportando lo sguardo su Marizza ancora immobile..
Non è il momento di pensare ! Pablo..vuoi scoprire qualcosa in più in tutto ciò? Devi farla riprendere e porgli un miliardo di domande quando sarà cosciente.
Pablo: Fatemi spazio!
Mi sollevo sulle ginocchia posando nuovamente i palmi della mia mano al centro del petto iniziando a spingere animatamente, pregando Dio che Marizza si possa riprendere con la rianimazione.
Abby: Mamma!! Mamma ti supplico!
Le sue grida di dolore rotte dal pianto mi confondono facendo deconcentrare. Ho tutti gli occhi puntati addosso e vedendola ancora stesa sulla sabbia senza neanche sputare una goccia d’acqua vengo assalito dalla paura. Non è possibile..non può finire così!
Spingo incessantemente sentendo il mio corpo affaticarsi sino a quando sento la voce di Manuel.
Manu: Pablo non serve!! Devi fargli la rianimazione.
Mi blocco in questa posizione , con le mani giunte al centro del suo petto vedendo le gocce dei miei capelli scivolare sino al corpo di Marizza. Devo congiungere le mie labbra alle sue.
Le fisso . Sono bianche sicuramente dovute all’acqua fredda e leggermente screpolate per via della lunga durata sott’acqua. Il mio corpo viene percosso da forti battiti cardiaci sentendo il sangue pulsare nelle orecchie. Respiro con affanno chinandomi senza pensarci verso il suo viso .
Sfiorare le sue labbra dopo lunghi..15 anni ? E’ troppo per me.. ho paura. Ho paura che il gesto che possa compiere possa cambiarmi la vita di nuovo. Ma se non provo più nulla per lei …perché il mio cuore sta battendo incessantemente?
Abby: Ti supplico !! Fa subito..
Volgo il viso alla mia destra vedendo il suo viso completamente rigato di lacrime.
Stringo il pugno poggiato momentaneamente sulla sabbia tirandomi alcuni granelli appresso.
Stringo i denti e prendendo un bel respiro poggio definitivamente le labbra sulle sue.
Una forte ondata di calore pervade il mio corpo sino a far sobbalzare il mio corpo.
Il freddo delle sue labbra..morbide mi fa percorrere la schiena da forte e lunghe scariche elettriche.
Socchiudo gli occhi tenendo a freno le emozioni che resuscitano all’improvviso .
I secondi passano a tastarle le labbra reagendo dinanzi a questo stato di estasi. Le mie ginocchia sono accanto alla sua pancia e una mia mano è immersa nella sabbia , accanto al suo viso mentre con l’altra gli stringo il naso così da iniziar a passargli ossigeno. Tutti ,attorno a me, cadono nel silenzio e attendono intrepidi una sua ripresa ma niente. Risollevo lentamente le palpebre staccando automaticamente la mia bocca alla sua. Dedico un istante a fissarla ma è rimasta come l’ho lasciata .
Pablo: Su Marizza su!
Stanco di vederla in questa stato mi do una mossa iniziando a spingergli il petto ritornando a passargli altro ossigeno. La sua bocca crea dipendenza senza un buon motivo trovando piacere anche se la situazione diventa drastica di minuto in minuto . Allontano nuovamente la bocca dalla sua sentendo le nostre labbra secche staccarsi lentamente , sembravano attaccate.
Abby aspetta con ansia una sua ripresa che tarda a venire.
Pablo: Marizza dai!!
Ripeto la rianimazione una terza volta iniziando a rassegnarmi lentamente. Non può essere che sia giunto troppo tardi .
Mi avvicino di scatto alla sua bocca fermandomi un secondo prima di attaccarla per l’ultima volta.
Pablo: N-non…voglio perderti…..ora che ti ho r-ritrovata.
Pronuncio queste parole con un filo di voce facendo combaciare di nuovo la mia bocca alla sua passandogli tutto l’ossigeno che ho nei polmoni sino a diventare rosso in viso e finalmente sento un suo movimento.
Proseguo a passarglielo sino a sfinimento staccandomi velocemente da lei nel momento che il suo viso si solleva per sputare tutta l’acqua ingerita.
Abby: Mamma!!!!
Mia: Grazie a Dio..!
Manu: Marizza finalmente!!
Rimango seduto al suo fianco mentre lei si fa manovrare da Abby che la aiuta a sputare tutta l’acqua procedendo poi a tossire incessantemente. Recupero il fiato perso fissandola leggermente più sereno .
Sono contento di esserci riuscito , l’ho salvata.
Abby: Mamma come stai?? Ti prego dimmi qualcosa..
Marz: C-che…cosa…è s-succ..
Confusa e intontita inizia a rivolgere uno sguardo debole a sua …figlia che con le lacrime agli occhi sorride a 32 denti sempre più contenta di sapere che stia bene.
Abby: Non lo so.. so soltanto che sei scomparsa in acqua!.. Come ti è saltato in mente??! Sai che non sai nuotare!!
Ritorna seria rimproverandola dinanzi a tutti . E’ sovrumana la preoccupazione che ha predominato poco fa in tutti noi. Sapevo che fosse una pazza ma con questa sua mossa azzardata ha dimostrato di esser completamente fuori dal comune.
Abby; Se non fosse stato per Pablo e la sua respirazione bocca a bocca saresti morta!
Dai suoi occhi sgorgano altre lacrime ma a render tutto più confusionario è lo schiaffo sonoro che mi da Marizza dal nulla .
Sgrano gli occhi portandomi d’istinto la mano sulla guancia sdolenzita , ancora bagnata , non capendo cosa gli sia saltato in mente. Mi volgo dalla sua parte vedendola seduta con gli occhi accessi d’ira. Il suo respiro è affannoso e sta tremando dal capo ai piedi .
Pablo: M-ma che..?
Marz: NON AZZARDARTI MAI PIU’ A BACIARMI!!!!








MALE...MARIZZA E' STATA SALVATA ED è fortunatamente viva grazie a Pabito che ha messo a repentaglio anche la sua vita . e lei come lo ripaga? menandogli un bel ceffone sul viso o.O L'ingratutidine sarà l'apice del prossimo capitolo ! Ora Pablo sta avendo qualche dubbio dal momento in cui ha sentito Abby Urlare "mamma". Cosa succedera' nel prossimo capitolo?? LO SCOPRIRETE SOLO SE COMMENTEREEEE!!!
 
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Pablizza01
view post Posted on 18/9/2016, 14:42




MAMAMAMAMAMAMAMAMAMAM MA COSA DIAMNINE È SUCCESSO.....NON CI HO CAPITO NULLA..CEH NO ASPE HO CAPITO MA ...NON HO CAPITO MARIZZA...PERCHÈ?...CEH IO STO CON UNA FACCIA MEZZA STUPITA,MEZZA ARRABBIATA E MEZZA INNAMORATA...AHAHAHA CEH NO ALLORA
CAPITOLO STUPENDO TRANNE L'ULTINA PICCOLISSIMA PARTE...NO ...NO!!!! PERCHÈ?
ALLORA
MARIZZA E PABLO. IK LORO INCONTRO E OVVIAMENTE ASPETTAVO CHE SI SAREBBERO QUASI PRESI A PAROLE E SOSPETTAVO CHE O LEI O LUI SE NE SAREBBE ANDATO TRONCANDO LA DISCUSSIONE MA...MARIZZA CHE VA IN MARE! NN SAPRENDO NUOTARE..MA STIAMO SCHERZANDO?! SONO MORTA TIPO QUANDO PABLO HA DETTO DEL BAGNO E ABBY HA DETTO CHE NON SA NUOTARE PERCHÈ NEANCHE IO CI AVEVO PENSATO!!
Poi pablo che fa una corsa e tutto il tempo per portarla a riva..e la rianimazione...stavo con una faccia stupita e triste allos tesso tempi
Poi...non puoi nemmeno inmaginare la mia felicita quabdo abby ha pronunciato la fatidica parola "MAMMA" e pablo che l'ha sentita subitp e si è fatto i suoi film mentali...che poi sono veri!!! :woot:
Il bacio...mi sono sciolta...si e anche troppo :wub: ma...
Quando si è svegliata...e lo schiaffo..io non l'avrei mai accettato MARIZZA SVEGLIA TI HA SALVTO LA VITA!!! :angry: capisco che lo odi ma un po' di gratitudine...mado Sto troppo scioccata...VOGLIO IL CONTINUO
QUESTA FF È SUPERBELLISSIMA E NON SMETTERÒ MAI DI DIRLO...AGGIORNA PRESTO TI PREGO :woot: :wub: :lol:
 
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view post Posted on 18/9/2016, 22:00

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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SORPRESAAAAAAA!!! ECCOVI UN ALTRO CAPITOLO DATO CHE E' ANCORA DOMENICAAA AHAHAHAHAH buona lettura! spero di avervi reso feliceee!!

(p.s: Madòòò ragaaaa non potete neanche immaginarvi ciò che sto facendo accadere nei capitoli 35-36 !!!!! Aaaaaaah sono euforicaaaa!!! *sclerando di gioia* Mi sorprendo sempre di me stessaaa!! xD ahahahahah so che vi farò venire un infarto in quei capitoli ma sono i più IMPORTANTIII !!! aah chiudo questa parentesi altrimenti parlo troppo ahahahah dovevo sfogarmi ahahahaha xD ciaooo )

CAP 16

Marizza

Abby: Se non fosse stato per Pablo e la sua respirazione bocca a bocca saresti morta!
Se qualcuno mi avrebbe chiesto “Cosa preferisci : morire o esser salvata ritastando le labbra del nemico?” io avrei risposto “Morire”…senza batter ciglia.
Sollevo lo sguardo dedicando un occhiata veloce a tutto questo pubblico che ha assistito al mio salvataggio.
I ricordi appaiono sfogati nella mia testa e tossendo in continuazione intuisco di aver bevuto un sacco d’acqua. Fisso il mio corpo coperto unicamente dal bikini , bagnato dal mare portandomi lentamente la mano sulle labbra , su quel pezzo di carne che lui ha tastato senza il suo permesso.
Non mi importa sapere che mi ha salvato la vita. Ritengo schifoso vivere con il dovere di ringraziarlo o meglio ancora con il pensiero fisso che tra tanta gente lui ha posseduto la mia bocca.
Dentro il mio corpo c’è il suo ossigeno e questo…mi fa salire la nausea , il disgusto e un ira accecabile.
Di colpo alzo il braccio fondendo uno schiaffo sonoro sulla guancia di Pablo .
Il bagnato aumenta il rumore del colpo che lascia senza parole tutti . Potrò comportarmi da ingrata ma sapere che ha osato anche toccarmi o minimamente sfiorare una minuta parte del mio corpo mi sento ribollire una rabbia insopportabile sotto la mia pelle.
Lui si porta la mano sulla parte sdolenzita che tenta ad arrossarsi guardandomi con aria interrogativa.
Pablo: M-ma che..?
Marz: NON AZZARDARTI MAI PIU’ A BACIARMI!!!!
Il pubblico attorno a noi si disperde in spiaggia vedendo solo Mia ,Manuel , Jared ed Abby al mio fianco .
Tutti si sono ammutoliti fissando da in piedi me e Pablo seduti sul bagnasciuga immobili a fissarci , io con odio e lui intontito.
Pablo: MA SEI PAZZA??
Si riprende dallo stato di trans rivolgendomi un tono di voce elevato.
Marz: Se non sparisci tra un secondo ti faccio rimpiangere di esser nato!!
Strillo col tutto il fiato che ho nei polmoni sentendo poi un inevitabile fitta alla testa che mi costringe a coprirmi il viso sporcandomi con la sabbia.
Marz: Sparisci….s-sparisci.
Lo vedo alzarsi in piedi poco dopo e urlandomi queste parole si allontana del tutto.
Pablo: Prego ..Non c’è di che! *sarcastico* Grazie dello schiaffo! Ottima ricompensa per aver rischiato la vita per salvarti! INGRATA!
E detto ciò con uno sguardo severo se ne va seguito poco dopo da Mia di corsa mentre al mio fianco c’è Abby cui espressione sembra turbata.
Abby: M-mamma…ti ha salvato la vita..
Tossisco ancora un po’ trovando la forza di rispondergli.
Marz: Preferivo morire anziché esser toccata da quell’uomo.
Abby: Ma cosa dici?? *alzando il tono* Hai bevuto sin troppa acqua! *inorridita*
Marz: Abby capisci che lo odio??
Scosto le mani dal mio viso guardandola confusa dalla sua ottusità .
Abby: Io davvero non ti capisco!!
Si alza di colpo correndo lontana da qua. Socchiudo le palpebre stanche portandomi le ginocchia al petto per nascondere il mio corpo dinanzi a Manuel e Jared che fissa verso la direzione di Abby.
Manu: Jared…seguila per favore.
Il ragazzo senza ribattere corre all’inseguimento mentre io rimango qui accanto al mio amico che pone la sua mano sui miei capelli bagnati e ormai sporchi di sabbia.
Manu: E’ tutto passato…stai tranquilla.
Si inginocchia al mio fianco portando il mio capo sul suo petto . Socchiudo gli occhi beneficiando di questo premuroso contatto .
Manu: Ce la fai ad arrivare all’ombrellone?
Annuisco col viso alzandomi col suo aiuto. La sabbia copre quei segni che non voglio mostrare a nessuno sedendomi poi sulla mia asciugamano , sotto l’ombra, avvolta da un'altra cui calore riscalda il mio corpo ghiacciato . Nonostante in questa giornata ventilata c’è il sole l’acqua del mare era molto fredda e al sol ricordo che ho visto la morte in faccia mi risale un attacco di panico che riesco a bloccare con dei respiri profondi . Di Pablo e Mia non ci sono tracce qui all’ombrellone e sicuramente saranno andati verso il parcheggio . Infatti le cose di Pablo mancano , accertando il mio pensiero .
Manu: Ci hai fatto prendere uno bello spavento.
Tende la sua mano sedendosi dinanzi a me , scostando le ciocche dei miei capelli bagnati.
Manu: Perché sei entrata in acqua ? Per giunta agitata come non mai?
Marz: Non me ne sono accorta.
Faccio un colpo di tosse sentendo la mia gola bruciare a causa dell’acqua salata inalata e ingerita.
I miei polmoni continuano a far male e il ricordo che non riuscivo a nuotare mi fa sentire peggio.
Marz: Sono..entrata in acqua in sovrappensiero…poi..
La sensazione di vuoto sotto al piede è terrificante . La scena in cui sprofondavo sott’acqua di colpo mi fa mancare l’aria costringendomi a spalancare la bocca per respirare con essa.
Manu: Poi?
Mi pone questa domanda con un tono calmo e moderato di voce , come se volesse incitarmi a rilassarmi insieme alle sue docili carezze.
Marz: Ho preso una buca e nel momento che caddi in acqua la corrente mi ha spinto a largo.
Manu: *sospirando* Ora dimentichiamo questo brutto episodio ? L’importante è che stia bene , vuoi per caso qualcosa da metter sotto i denti ? Sei pallida..
Marz: G-grazie ma non voglio niente.
Manu: Hai fatto prendere uno spavento anche a …tua figlia.
Dilato le pupille sollevando di scatto il capo . Com’è possibile che sappia la verità?
Marz: M-mia…
Manu: No..lei non centra. Anzi sapere che lei ne era a conoscenza mi turba. Ha urlato “mamma” quando ti ha visto in braccio a Pablo priva di sensi una volta usciti dal mare. Perché non me l’hai detto Marizza ? Sono tuo ..amico.
Mi metto la mano in faccia pensando che la mia copertura è andata a fottersi in un nano secondo.
Marz: P-pablo…l’ha sentito?
Resta immobile e fissarmi con aria scioccata.
Manu: M-mi stai dicendo che Abby è…sua figlia??
Marz: Perché non abbassi la voce??
Scosto la mano dal viso riacquistando controllo del mio corpo , rispondendogli con un tono isterico di voce.
Marz: Certo che non è sua figlia! Ma cosa diamine vai a pensare??
Manu: E allora perché mi hai posto questa domanda!? *confuso*
Marz: Perché quel deficiente potrebbe pensare male! Abby non è sua figlia! E’ solo MIA!
Sottolineo il concetto dilatando le pupille che bruciano a causa della sabbia.
Manu: Perché dovrebbe pensare male se voi due…non avete…
Indugia sulle parole da pronunciare intuendo subito la risposta . Mi rannicchio affondando il viso arrossato dall’imbarazzo sulle ginocchia gesto che Manuel interpreta senza nessuno problema.
Manu: Voi due l’avete fatto??? *scioccato* QUANDO? Dove???
Marz: Per favore Manuel! E’ una cosa che voglio dimenticare!!
Rialzo il capo non riuscendo però a guardarlo negli occhi ma al contrario rivolgo lo sguardo al mare impetuoso. All’improvviso inizia leggermente a ridere incredulo dalla notizia .
Manu: Dopo tutti questi anni vengo a sapere che voi due avete fatto l’amore insieme..!? Wow..non smetto mai di scoprire qualcosa di succulente.
Marz: Cambiamo argomento ora? Ah e visto che ci siamo levati dalla mente il pensiero che hai . Abby non è sua figlia , lo ribadisco .
Con voce secca e decisa sottolineo il concetto. E’ già troppo che Mia sappia la verità . Se qualcun altro sa che ho messo al mondo sua figlia potrebbe farsi scappare qualche parola sbagliata dinanzi a “lui” che è fuggito indignato dalla mia ingratitudine. Sai quanto me ne frega di ciò che stai pensando Pablo?
Meglio ingrata che egoista. Pensa ai tuoi errori , pensa a quando sei sbiancato alle mie frasi anni fa , pensa quando hai gioito per la falsa notizia , pensa a quanto hai fatto schifo. Sono queste le parole che vorrei sputargli in faccia senza ritegno , l’odio ribolle nel mio cuore e il pensiero che poco fa mi ha toccato e mi ha…baciato mi infastidisce in modo insopportabile.
Marz: V-vorrei riposare.
Pongo fine del tutto alla conversazione allungandomi al sole che mi aiuta a scaldare il corpo percosso da brividi di freddo mentre continuo a coprirmi con un'altra asciugamano . Socchiudo gli occhi trovandomi però l’immagine dei suoi occhi in quell’unico istante che ricordo sott’acqua.
Mi è venuto a salvare e mi attirato a se di colpo . Mi ha guardato , mi ha toccato , mi ha abbracciato .
Quel colore delle sue iridi erano ben visibili anche sotto quell’acqua torbida mischiata dalla sabbia, riconoscendoli sebbene le mie pupille si stavano chiudendo del tutto . Dopo il contatto con la sua pelle non ricordo niente , sentivo l’acqua arrivarmi quasi nei polmoni rischiando di affogare del tutto .
Ma nonostante dico che preferivo morire invece di esser rianimata dalla sua bocca perché il mio cuore sta battendo forte? Mi porto la mano sul petto sentendo i battiti cardiaci accelerati . Fisso il mare e il bagnasciuga sul quale pochi minuti fa lui ha tastato le mie labbra e mi ha passato ossigeno.
Perché tra tanta gente lui è corso a salvarmi? Socchiudo gli occhi sentendo le lacrime pizzicare in essi .
Non è giusto…perché vengo afflitta da sensi di colpa ? Non dovrei provarli nei suoi confronti eppure se non fosse stato per lui a quest’ora…Abby sarebbe rimasta orfana di madre e avrebbe ritrovato al contrario il padre , e chissà..l’avrebbe presa sotto la sua ala. Vederla fuggire via amareggiata e delusa dal mio comportamento è stato un colpo basso per il mio cuore che si è spezzato nel vederla in quello stato.
Spero solo che quel ragazzo la aiuti a non affliggersi. Ora…ho solo tanta voglia di dormire e staccare la spina del mio cervello. La testa batte a causa dello spavento e rilassando i miei muscoli parto nel mondo dei sogni.

Abby

Jared: ABBY! Abby dove stai andando?? Fermati!!
Corro incessantemente con tutte le forze sino a quando estremata mi butto sulla sabbia morbida con le ginocchia e le mani , stringendola in pugno mentre respiro con affanno. Ho corso un bel po’ , scaricando parte della mia tensione sovracaricata a causa dello spavento di vedere sia mia madre che quell’uomo affogare insieme. Ha rischiato la vita per lei e come l’ha ringraziato ? Dandogli uno schiaffo sonoro solo perché gli ha fatto la respirazione bocca a bocca.
Jared: Abby..
Sento la sua mano calda posarsi sulla mia schiena scoperta infreddolita mentre vedo la mia vista annebbiarsi per dopo socchiudere gli occhi e lasciare scivolare quelle lacrime che cadono una dopo l’altra velocemente sulla sabbia asciutta.
Abby: H-ho…avuto paura!
Inizio a singhiozzare , mentre estremata dalle forze mi accascio sulla sabbia col sedere rivolgendo il mio sguardo colmo d’acqua all’unica persona che è al mio fianco in questo istante.
Jared: E’..viva. Non c’è più nulla da temere. E’ passato .
Per la prima volta mi fissa con un dolce sguardo vedendo poi la sua mano alzarsi tremolante per dopo posarla sul viso , cogliendo questa carezza con sorpresa. Piegato sulle ginocchia smuove il suo pollice lentamente interrompendo il flusso continuo delle mie lacrime.
Abby: Ho g-gia..perso mio padre.. Non avrei sopportato tale dolore!
Continuo a singhiozzare incapace di muovermi sino a quando sento il mio corpo esser attirato improvvisamente dilatando gli occhi appena riconosco di star stretta a se con le sue mani attorno la mia schiena nuda e il mio petto sporgente dal bikini spiaccicarsi al suo torace scoperto , sorpresa da questo gesto dolce creato dal nulla , come unico scopo quello di farmi rasserenare.
Jared: N-non ho mai…sopportato vedere le ragazze piangere. Ti supplico..non farlo , mi fa troppo male.
Sgrano gli occhi sentendo altre lacrime scivolare sulle mie guance posandosi sulle sue spalle e scorrere lungo la sua schiena nuda.
Abby: J-jared..
Inizio un pianto disperato non riuscendo a trattenerlo. Tutta la paura accumulata la scarico tra le sue braccia possenti che mi stringono sempre più a se , sentendo il suo respiro caldo posarsi sulla mia spalla nuda e magra mentre il profumo della sua pelle inonda le mie narici.
Il cuore batte per la prima volta senza sosta. Lo stomaco è in subbuglio , è come se all’interno si fosse scatenato un vero e proprio putiferio , un bombardamento , una guerra di farfalle.
Non so come si chiama ciò che sto iniziando a sentire per questo ragazzo , col quale pochi minuti prima ci scanniamo senza sosta e poi ci abbracciamo donandomi la sua spalla per sfogarmi e farmi calmare.
Non so cos’è . Non ho mai provato emozioni simili e non ho mai sentito il mio cuore perdere battiti.
Non ho mai provato niente del genere per qualcuno , e questo…mi confonde. Non lo sopporto.
Jared: Come ti senti..?
Ci siamo sistemati , seduti sulla sabbia asciutta uno accanto all’altra. Con lo sguardo rivolto a quel mare che mi stava portando la persona che amo di più al mondo , tengo ancora il capo poggiato sulla sua spalla mentre il braccio destro mi circonda dietro la schiena. Sto rannicchiata nel suo fianco godendomi il calore del suo corpo molto piacevole.
Jared: Stai tremando. L’ombrellone è lontanissimo da qui , ti sarei andato a prendere un asciugamano..
Abby: Abbracciami..
Socchiudo gli occhi perdendo completamente la mia dignità. Sbatto leggermente i denti ogni qualvolta vengo travolta da colpi di vento forte e fresco rannicchiandomi sempre su me stessa. All’improvviso poi sento le sue mani spostarmi portandomi tra le sue gambe dove una volta poggiato il capo sul petto vengo circondata dalle sue braccia calde senza sentire altre parole. Per la prima volta sta accontentando le mie follie . Chi l’avrebbe mai pensato che sotto shock avrei reclamato il suo calore?
Sento il suo mento posarsi tra i miei capelli mentre io rannicchiata tra le sue gambe e braccia annuso a pieni polmoni il suo fragrante profumo che mi sta dando alla testa.
Sollevo di poco le palpebre trovandomi la sua pelle nuda dinanzi .
Jared: Come …hai perso tuo..padre?
Titubante mi pone questa domanda con un filo di voce mentre continua a strofinare lentamente le mani sul mio corpo coperto da un semplice bikini sentendo quel piacevole calore che mi fa rilassare e poggiare al suo corpo a peso morto , fregandomene di quel che possa pensare in questo momento e non importandomene di passare agli occhi degli altri come una coppia sdolcinata di fidanzati .
Voglio solo l’appoggio di qualcuno che stia qua ad ascoltarmi con attenzione.
Abby: L’ho perso..in un drastico incidente. E’ morto quando ero ancora nella pancia di mia madre quindi non so com’era di aspetto . So soltanto che è morto da eroe.
Accenno un dolce sorriso rimanendo in questa esattissima posizione.
Jared: Perché tenevate nascosta la vostra parentela?
Con questa domanda mi ricordo di aver svelato la nostra identità a tutti quanti , incluso quell’uomo non digerito da mia madre , sollevando il mio capo di colpo capendo di averla fatta grande.
Abby: Oh mio dio! Mia madre non voleva farlo sapere!
Mi porto le mani sulla bocca sentendo inevitabilmente la mancanza del corpo di Jared.
Jared: Ormai quel che è fatto è fatto.. Penso che nessuno si sia scandalizzato. E ora ritorna qua.
All’improvviso mi prende il polso e mi fa riappoggiare al suo petto. Sgrano gli occhi sentendo il mio cuore sobbalzare . Ma che….gli prende? Mi ricirconda il corpo velocemente stringendomi a se .
Vorrei allontanarlo via da me con un mega spintone ma questo contatto mi priva di forze e come una demente rimango immobile tra le sue calde braccia . Sento le onde del mare infrangersi in continuazione sino a quando riapre bocca.
Jared: Perché piangevi l’altra sera in giardino..?
Stringo le mani in pugno socchiudendo gli occhi .
Abby: A volte mi fermo a fissare la gente e vedo che loro sono felici accanto alla propria famiglia.
Jared: ….anche tu ce l’hai.
Abby: Mi manca una figura paterna…non so che cosa vuol dire esser amati da un uomo ne tanto meno amarne uno.
Jared: M-mi stai dicendo che tu.. non sei fidanz..
Abby:*interrompendolo* Mai.. Non so neanche cos’è l’amore sinceramente.
Sorrido amaramente sollevando il capo per scontrare la sua espressione scossa.
Abby: So che però fa male.. E preferisco tenermi alla larga da esso.
Abbasso lo sguardo sentendomi ora in leggero imbarazzo nel momento che mi accorgo di esser quasi nuda tra le sue gambe .
Jared: C-che intenzioni hai con tua madre? .. Sei scappata via dopo avergli gridato addosso.
Abby: Sistemerò le cose quando ringrazierà quell’uomo! *severa* E’ stata molto ingiusta.
Jared: Perché tra i due c’è una sorta di intesa? L’ha aggredito e per di più sfondata mezza guancia.
Ride sdrammatizzando l’accaduto , trovandoci il divertente , posando poi le sue mani nella sabbia mentre io rimango seduta tra le sue gambe senza esser abbracciata questa volta.
Abby: E’ un vecchio compagno di classe. Sembra che tra i due non scorra buon sangue. L’ha ferita in qualche modo e anche gravemente ..
Jared: Intendi interiormente vero?
Abby; Si ,non so cosa gli abbia fatto ma la paura di incontrarlo qui a Buenos Aires gli impediva a far ritorno.
Jared. E come mai questo cambio di idea?
Abby:*accennando una risata* Colpa mia.. Mi sono sempre trovata male alle scuole dei paesi nel sud dell’Argentina e un giorno trovai per caso un volantino dell’open day ..
Jared: I-il giorno..in cui ci incontrammo per la…prima volta!?..
Annuisco col viso non sapendo cosa dire al ricordo di quell’incontro imbarazzante e di poco gusto.
Jared: Comunque..
Distoglie lo sguardo dai miei occhi fissi su di lui senza un preciso motivo , cambiando argomento.
Jared: ..penso che sia giunta l’ora di tornare alla base e affrontare tutti . Cerca di dimenticare l’accaduto ok? L’importante è che stia bene…tua madre. *ridendo leggermente* Mi farà strano pronunciare questa parola anche se un pensierino su voi due ce l’avevo fatta , troppe somiglianze sia fisiche che caratteriali .
Lo vedo alzarsi sentendo quell’insopportabile mancanza del suo corpo. Si scrolla lentamente la sabbia dai pantaloni a costume porgendomi poi stranamente la mano.
Abby: Caratterialmente? …Dici che siamo simili?
Jared:*ridendo* Simili? Uguali! Siete entrambe pazze… Spiegami tu come si spiega l’entrata in acqua pur non sapendo nuotare. Spero almeno che tu non possa mai commettere follie del genere.
Rimango sorpresa a sentire queste parole pronunciate inaspettatamente con premura sollevando le sopracciglia. Sento un’immensa felicità sopraffarmi il corpo e accennando un sorriso a 32 denti tendo il braccio afferrando la sua grande mano . Ci mancava un solo “ne morirei” per far balzare via il cuore fuori dal mio petto ma per il mio bene si è fermato a ciò . Con un solo tiro riesce a sollevarmi evitando , fortunatamente , un altro contatto col suo corpo. Per oggi ho vissuto sin troppe emozioni , il mio cuore potrebbe non reggere tutto questo cambiamento .
Abby: Bhè chi lo saprà se un giorno ne commetterò una.
Alzo le spalle e ridendo sciolgo la presa dalla sua mano. Per la prima volta abbiamo riso e chiacchierato in perfetta pace e sintonia . Armoniosamente abbiamo passato la mia mezz’ora più bella della mia vita col ragazzo che…..mi sta facendo nascere emozioni indescrivibili e mai provate .

Mia

Mia: Pablo!! Pablo aspettami dove vai????
Si ferma di colpo bloccandomi prima di andarmi a schiantare col suo corpo bagnato. Si volge dalla mia parte guardandomi con rancore .
Pablo: ME NE VADO! Era meglio se restavo a casa! Così lei non avrebbe rischiato di morire e io non mi sarei ritirato a casa con questo!
Indica , carico di rabbia, la guancia arrossata schiaffeggiata poco fa da Marizza brutalmente.
Ammetto che entrambi ci hanno fatto venire un colpo quando tornati dalla passeggiata, io e Manuel, abbiamo trovato Jared trattenere con forza Abby che in lacrime voleva tuffarsi nel mare grosso dove a largo sbucava e spariva Pablo con sotto al braccio una Marizza svenuta.
Entrambi stavamo affogando e sotto shock nessuno di noi , incluso Manuel , riuscivamo a reagire sino a quando abbiamo visto Pablo riemergere capace di camminare in acqua senza disperdersi nelle onde alte con in braccio quella Marizza che l’ha trattata come un verme. Il passato è riemerso in lei anche dopo essersi ripresa da un annegamento , parlandolo con disprezzo dopo averle salvata la vita mettendo a repentaglio la sua.
Mia: Ti prego perdonala! Era scioccata ed impaurita.. non voleva , ci giurerei.
Pablo: No Mia no..
Poggia la schiena bagnata alla carrozzeria della sua auto nel parcheggio mentre io col addosso ancora il vestito tengo coperto il mio corpo davanti ai bagnanti che arrivano ed escono dal parcheggio della spiaggia libera.
Pablo: I-io..gli ho donato tutto il mio ossigeno e lei come sempre si è dimostrata di esser un ingrata.
Mia: Pablo…come pensavi che reagiva alla scoperta che il suo peggior nemico l’ha baciata?
Pablo: IO NON L’HO BACIATA! L’ho salvata! E poi perché sarei il suo peggior nemico?? Non gli ho fatto niente!
Ingenuamente si pone questa domanda mentre io sollevando il sopracciglio creo sul viso un espressione allibita.
Mia: Non fare lo gnorri , so in che rapporti vi siete lasciati 15 anni fa.
Lo faccio rimanere senza parole rivolgendomi quell’espressione colpita.
Pablo: L-lei ti ha…raccontato..
Mia: Che ha rischiato di rimanere incinta di te.
Ho promesso a Marizza di tenere la verità nascosta anche se Abby con le sue frasi ha fatto traballare la copertura e mi tocca persino inventare qualcosa se mi chiede di quella ragazza . Devo astenermi al racconto di Marizza , non voglio combinare guai.
Mia: Si…so tutto . So che ti sei tirato indietro e che hai gioito per il bambino mancato.
Pablo: Mia tu più di tutti sai che è terribile e al dir poco abominevole portare avanti una gravidanza in un collegio d’alta classe!
Mia: Ma che te ne importava?? *alzando il tono* Se non ti comportavi in quel modo spregevole a quest’ora quella donna che hai lasciato in spiaggia era ancora munita di felicità ed allegria!
Pablo: Non ci credo minimamente che sia cambiata a causa mia. Io cosa potevo fare , imprigionarmi ad una catena d’oro a lei e a quel bambino?
Mia: Pablo stai delirando .*scuotendo il capo* Tu L’amavi e dovevi amare anche quel bambino se veniva al mondo perché quando si fa l’amore si è in due ! Entrambi sapevate cosa andavate incontro e dovevate assicurarvi di esser protetti quella sera!
Pablo: Parlò la ragazza che quando Marizza partì scoprì d’esser rimasta incinta al 3° mese.
Incrocia le braccia al petto assumendo una personalità da strafottente.
Mia: Non stiamo parlando di me adesso! Io almeno accanto ho avuto un ragazzo maturo che ha accettato le sue responsabilità ! Tu no , te ne sei lavato le mani mentre Marizza..
Pablo: Marizza cosa?? *alzando il tono* Te lo dico io cos’ha fatto quella svitata! Se ne è andata , mi ha lasciato in preda al dolore mentre lei chissà dove se la spassava alla faccia mia .
Mia: *inorridita* Tu sei solo accecato d’ira in questo momento. Non sei tu a parlare . Marizza ha sofferto un sacco , non credere il contrario e sola ha lottato contro il mondo.
Pablo: E in questa settimana ti ha raccontato tutta la sua vita drastica eh? Si vuole fare dei alleati , mi odia e..
Mia: E ti sei chiesto il perché?
Per un secondo cessa di parlare . Stringe il pugno saldamente mettendo in mostra le nocche sbiancate distogliendo il capo .
Pablo: L’ho…delusa.
Annuisco leggermente grata di aver sentito la pura e semplice verità fuoriuscire dalla sua bocca.
Mia: Marizza si fidava di te , ti amava e non si sarebbe mai aspettato il tuo atto di vigliaccheria.
Pablo: S-sono stato sommerso dalla paura , non ero pronto a fare il padre ne tantomeno crescere un figlio. Se Manuel ce l’ha fatta io no.. Ma sono consapevole di ciò che ho fatto .
Mia: Penso sia meglio porre fine a questo argomento..non è con me che devi affrontarlo .
Pablo: Pft..credi davvero che mi vorrà parlare dopo l’accaduto in spiaggia? L’ho solo rianimata con la respirazione bocca a bocca! Cosa voleva, che la lasciassi morire? Non ho pensato neanche a passargli il compito a Manuel ! Ero terrorizzato e desideravo solo una sua ripresa. Per colpa mia è entrata in acqua e ha rischiato di morire. Non mi perdono di averla fatta partire figuriamoci farla annegare.
Si porta la mano in faccia borbottando tra se e se mentre io gli pongo una domanda che mi solletica la gola.
Mia: Cosa…hai provato quando hai ritastato le sue labbra dopo tanto tempo?
Abbassa la mano lentamente fissando la sua espressione impavida.
Pablo: N-non te lo so dire… Era come se fossi tornato indietro nel tempo a quando quelle due..rose erano soltanto mie.
Accenno un dolce sorriso entusiasta di sentir queste parole esser pronunciate con dolcezza.
Pablo: Ma .. non ho provato niente. Ho rotto i ponti con lei da sin troppo tempo e non so proprio come interagire con lei. Mi trovavo così a disagio prima , figuriamoci ora dopo averla..baciata.
Mia: Bene.. ora cosa credi di fare? Te ne andrai o rimani?
Pablo: Con quella furia umana? *inarcando il sopracciglio* Per oggi ho fatto sin troppo. Sono quasi morto insieme a lei e sono al quanto distrutto. A preposito…
Inizio a sentire il mio cuore tamburellare per la tensione pregando Dio che non mi ponga quella fatidica domanda ma la sfiga mi appartiene.
Pablo:…com’è possibile che quella ragazza ha chiamato Marizza “mamma”..? Mia dimmi la verità!
Mia: Ma io che ne so??
Sento le mani umidirsi ma devo tenere a freno la mia agitazione altrimenti ben presto per le strade di Buenos Aires gireranno i miei cartelli funerali con sopra inciso “Riposa in pace Mia Colucci” .
Marizza mi ucciderebbe se non prima avermi fatto patire le fiamme dell’inferno.
Pablo: Non raccontarmi balle! Ti conosco e leggo perfettamente il tuo sguardo terrorizzato.
Si scosta dall’auto avvicinandosi a me per studiare la mia espressione . Arretro di un po’ ma per tenere saldo il mio autocontrollo mi tocca fermarmi e subirmi i suoi enormi occhi azzurri addosso.
Mia: Non nascondo niente .
Pablo: Di..chi è….figlia? Mia dimmi la verità. Marizza..mi ha mentito o ..
Deglutisco sentendo la mia schiena tastare il cofano di un auto che mi anticipa nel fermarmi. Mi umidisco le labbra costretta a mentire spudoratamente per amore di “pace”.
Mia: Non…è tua figlia Pablo. Marizza non è mai rimasta incinta di te.
Pablo: E perché l’età di quella ragazza coincide col periodo? Ho letto il suo fascicolo al collegio , è nata a settembre . Facendo i calcoli Marizza concludeva la gravidanza in quel mese.
Mia: Pablo ti stai facendo troppe clip mentali! Non è tua figlia . E’ di un certo Weston , un avventura folle . Abby è il frutto di una notte passata nel puro divertimento . Contento di sapere questo?
Resta immobile e rimuginare sulle parole dette .
Pablo: Alla faccia che ha sofferto. Non ne posso più , per me tutto questo è troppo. Ci si vede.
E velocemente si infila nella sua auto posando l’asciugamano sul sedile per non bagnarlo con l’acqua del mare sfrecciando via da qua. Esausta mi poggio del tutto all’auto del parcheggio sprigionando un lungo sospiro di tensione.
Mia: Cosa diamine ho combinato..?
Mi sono menato la zappa sui piedi , come presumevo ho peggiorate le cose ma spero comunque che Marizza possa accettare i miei sforzi . Per un miracolo non ho cacciato tutta l’amara verità.
Marizza.. io ho fatto del mio meglio , tocca te “metter il sale sulla ferita”.

Marizza

Iniziando a sentire caldo sollevo i miei occhi notando subito che il sole ha cambiato colore, cosa che mi fa optare un'unica cosa : che ho dormito un bel po’ di ore. Mi volgo lentamente scontrando lo sguardo di tutti quanti .
Marz: Per caso si è svegliata Biancaneve e voi siete 4 dei 7 nani?
Accenno una risata che fa accennare un sorriso divertito a tutti per questa battuta pronunciata con un tono assonnato di voce. Mi strofino per bene gli occhi sbadigliando poi ,mentre mi stiracchio , mi metto a sedere.
Mia: Allora come stai?
Marz: Avevo..sonno.*ridendo*
Manu: Bene che ne dite se torniamo a casa? Oggi non è una giornata ideale..
Mia: Si , sono d’accordo con te amore. Dai sistemiamo tutto.
I due si alzano iniziando a metter in ordine e smontare l’ombrellone piantato nella sabbia mentre Jared con un espressione stordita sbatte lentamente le asciugamani dai granelli per dopo piegarle e inserirle nelle borse , tutta con aria malinconica. Prendo il vestito che avevo lanciato prima di entrare in mare e sentendo ormai il mio costume asciutto scosto l’asciugamano che mi ha coperto sino a poco fa e me lo infilo velocemente sotto gli occhi severi di Abby.
Marz: Hai intenzione di tenermi il muso per sempre?
Mi alzo sentendo la mia testa leggermente scombussolata ma il mio barcollamento non ha cambiato l’espressione rimproveratore di mia figlia.
Abby: Riacquisteremo quel rapporto da madre e figlia quando ringrazierai per bene quell’uomo.
Marz: Ancora con questa storia?
Esausta della sua insistenza sbuffo sonoramente infastidendomi leggermente.
Marz: Dovresti odiarlo più che lodarlo di avermi salvata!
Si alza velocemente alzando il tono di voce.
Abby: Perché dovrei odiarlo se a me non ha fatto niente!??!
Marz: Oh non sai cosa ti ha fatto invece!
Spinta dallo sfogo del momento pronuncio questa frase senza pensarci vedendo con la punta dell’occhio Mia bloccarsi e fissarmi intimorita.
Abby: Spiegamelo allora! A volte penso che io e te siamo due estranei.
Marz: Ma cosa dici Abby?..
Queste dure parole sembrano lance affilate trafisse nel mio cuore.
Marz: Dopo tutto quel che ho..fatto per te?
Abby: Tu mi tieni fuori dal tuo passato! Sono tua figlia! Non so niente di te e questo è frustante!
Alza il tono adirata da questa situazione.
Mi inizia a prurire la mano e con tutte le forze risparmio di tirarle un ceffone davanti a tutti.
Marz: FORSE PERCHE’ IL MIO PASSATO FA SCHIFO???
Improvvisamente cade il silenzio e tutti si fermano a fissarci. I suoi occhi tremolano e sono fissi su di me.
Sento i nervi traballare nel mio corpo iniziando a tremare per l’agitazione.
Marz: Io …voglio solo che non soffri! Le cose che nascondo non sono piacevoli , sono spregevoli! Il mio passato è un ombra che mi seguirà sin che ho vita , è come se mi sentissi perseguitata! Perché infliggere questa pena anche a te? Io..non sono un egoista.
Vorrei tanto dirgli che non sono egoista come suo padre , ma mi astengo.
Marz: …voglio solo il tuo bene. Smettila di chiedermi cosa ho fatto in passato , chi mi ha fatto soffrire e cosa mi è successo per esser diventata un automa ! Non ringrazierò quell’uomo perché io non scenderò a tali livelli . Preferivo morire anziché esser toccata da lui!! *alzando il tono* Io lo odio…e non lo perdonerò mai di tutto ciò che mi ha fatto!!
Prendo le mie infradito e raggiungendo il parcheggio d’auto di corsa mi poggio alla prima auto che mi passa sott’occhio e mi accascio al suolo in lacrime. Singhiozzo vedendo le lacrime bagnare di poco l’asfalto caldo.
Quel maledetto è riuscito a farmi discutere con mia figlia e questo mi rode.
Se lo terrei davanti gli spaccherei la faccia! Perché è rientrato nella mia vita senza il mio permesso?
Come ha osato interferire nella MIA famiglia!??

Jared

L’atmosfera pesante viene dissolta solo quando rientriamo in casa e ognuno di noi vanno nelle rispettive stanze. Marizza si rinchiude nella sua, in silenzio senza rivolgere una sola parola a qualcuno , ed Abby girovaga per casa come un anima persa e priva di sorriso.
Deglutisco cercando di distogliere la mia mente dagli episodi avvenuti in questa lunga giornata.
Vorrei nuovamente tenerla stretta tra le mie braccia per confortarla come quella mezz’ora paradisiaca passata in spiaggia. Più stava a contatto con la mia pelle più cresceva in me quell’insaziabile desiderio di stringerla per respirare quel suo irresistibile profumo .
Mia cerca di sollevargli il morale con alcune frasi premurose , col quale cerca di far capire che la madre ci tiene e a lei , ma Abby rimane ostile alla scelta di Marizza. Non vuole sentire più nessuno e amareggiata sale al piano superiore sentendo la porta della sua stanza chiudersi poco dopo. Mio padre uscendo dal bagno, dopo una bella doccia rinfrescante, si affianca a mia madre dandogli poi il bacio della buonanotte davanti a me.
Manu: Vedrai che domani potrai parlare con entrambe e sistemare il rapporto tra loro due anche se..non siamo ideali per questa situazione.
Mia: Voglio rendermi utile , soprattutto perché è orribile vederle in quello stato.
Manu:*abbracciandola* Non preoccuparti. Domani è un altro giorno , ora vado a dormire. Sono esausto.
Mia: Tra un po’ ti raggiungo.
Si baciano dolcemente e dopo avergli augurato la “Buonanotte” mio padre sale di sopra verso la zona notte.
Mia: Jared tu non vai a dormire amore?
Si avvicina a me accarezzandomi la guancia mentre mi fissa amorevolmente.
Jared: Stavo pensando..
Mia: E’ stata una giornata pesante vero?
Jared: Bhè…si .
Mia: C’è qualcosa che ti turba..? lo leggo nei tuoi occhi. Sai che con me puoi parlarne.
Mi sorride dolcemente e penso che in questo momento abbia solo bisogno di parlare ciò che sento dentro con qualcuno . E mia madre è l’unica che può capirmi anche se mi sento insopportabilmente a disagio.
Mia:*ridendo* Hey tutto ok??
Jared: Mamma…. Cos’è l’Amore?






AAAH CHE AMORE *-* Jare che chiede alla mamma cos'è L'amore..COme gli rispondera? Sembra che Abby sia decisa più che mai a non rivolger parola alla madre sino a quando chiedera' scusa a Pablo e ovviamente lo ringrazierà del salvataggio! NEL PROSSIMO CAPITOLO scoprirete che deciderà di fare Marizzaaaa!!! :shifty: :shifty: COMMENTATEEEE!!!
 
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Pablizza01
view post Posted on 18/9/2016, 22:43




NO VABBÈ
JARED E ABBY...SONO LA PUCCIOSAGGINE *---* ...SIISISIS LI A.D.O.R.O UN MONDO!!
i pablizza...beh non parliamone..mi dispiace ma anche s epablo ha rinnegato la figlia in passato e questo mi ha fattoa rrabbiare...penso che marz abbia davvero esagerato...sisi davvero troppo..non doveva trattarlo così .beh VOFLIO CHE SI SCUSI PERCHE ABBY È OSTINATA E POICHÈ MARZ AMA SUA FIGLIA FARÀ DI TUTTO PUR DI RIAPPACIFICARSI CON LEI.
.....MADO ADORO TROPPO QUESTI CAPITOLI E VOGLIO IL CONTINUO !!!!!! CONTINUA!! :woot:

PS...sono curuosa...troppo...IO ODIO ASPETTARE UFFAAAA :unsure: come farò ad asepttare ancora tutti questi capitoli prima del 35 e del 36.. aaahhh mado sono troppo curiosa!!!!spero arrivino subito ahahah :P
 
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view post Posted on 19/9/2016, 20:01

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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BUONAAA LETTURAAAA!!!

CAP 17

Jared

Mia: L’amore….? “Cos’è l’Amore”?
Mi siedo sulla poltrona della terrazza che porta al giardino seguita da lei .
Mia: Bhè..con la parola amore si può intendere un'ampia varietà di sentimenti ed atteggiamenti differenti, che possono spaziare da una forma più generale di affetto , come l’amore tra madre e figlio o fraterno, sino a riferirsi ad un forte sentimento che si esprime in attrazione interpersonale ed attaccamento, una dedizione appassionata tra persone .
Jared: Un sentimento pericoloso quindi?
Mia:*ridendo* Oh figliolo certo che no.. Bhè diciamo che ti cambia la vita.
Jared: In meglio e in peggio vero?
Mia: Dipende dai casi. Ma attorno a quel sentimento ruota la felicità e sai perché?
Accarezza i miei capelli brizzolati con le sue mani grandi ed raffinate sentendo con attenzione le sue parole.
Jared: No..
Mia: Perché hai accanto la persona che si ama più di se stesso. Desideri passare ogni secondo al fianco di quella persona che ti fa sbalzare l’umore , facendoti toccare improvvisamente il cielo con un dito. Quando una persona è innamorata inizia ad amare come non l’ha mai fatto prima.
Jared: E se non so amare ?
Mia: Oh..che domanda stupida amore. *ridendo delicatamente* Certo che sai amare. Tu mi ami?
Jared: …bhè si ti voglio bene.
Mia: Ecco , già questa è una dimostrazione della tua capacità di amare. Ma sai dov’è il bello nell’amore?...Avere il privilegio di amare e di esser amati . Ma dimmi..come mai solo ora mi poni queste domande?
Dolcemente mi afferra la mano accarezzandomene il dorso . Sospiro distogliendo lo sguardo dai suoi enormi occhi azzurri che mi ricordano quelli di …Abby.
Jared: Ultimamente il mio cuore..inizia a perdere battiti quando scontro lo sguardo di una …ragazza.
Mia:*sorridendo sotto i baffi* Di una “ragazza” ?
Jared: *imbarazzato* Si , di chi se no?
Mia:*Alzando le mani* Non ho detto niente , tranquillo.
Jared:*Sbuffando* E’ molto imbarazzante parlare di certe cose con te. Sai perfettamente che me la spasso solamente con le ragazze , non ho mai avuto una relazione seria e ne ho mai provato cosa vuol dire amare!
Mia: Sai che c’è sempre la prima volta.
Jared: Ma non voglio amare. E’ frustante farsi dipendere l’umore da un’altra persona. Per non parlare della fastidiosa sensazione delle farfalle nello stomaco o come la chiamata voi.*Sbuffando* Non ne posso più.
Mia: Da quando hai iniziato a provare queste..”fastidiose” sensazioni?*ridendo*
Jared: Ma perché ridi? E’ insopportabile , dico davvero.
Mia: Mi fa ridere la tua espressione *ridendo* Sei diventato un peperone.
Jared: Tu come diventavi quando parlavi di cose romantiche col nonno? Non ti sentivi a disagio?
Mia:*sorridendo* Bhè..inizialmente si , ma poi mi fermavo a pensare . Lui era l’unico che mi stava accanto e se non mi confidavo con lui .. con chi lo dovevo fare? Tu hai me.. hai tuo padre.*accarezzandomi la guancia* Hai sempre qualcuno con cui parlare.
Jared: Ti ringrazio.. Mi è servita questa chiacchierata. Bene ora vado a dormire, notte mamma.
Do un bacio alla guancia di mia madre che sorridente mi guarda come se fossi il suo più prezioso tesoro .
Varco la porta finestra dirigendomi verso le scale che portano al piano superiore ma la sua voce mi blocca nel mezzo.
Mia: Aspetta.. non hai risposta alla mia domanda.
Mi volgo volgendogli uno sguardo confuso.
Jared: Quale?
Mia: Hai iniziato a sentire il cuore palpitare da quando Abby…ha messo piede in questa casa, vero?
Dilato le pupille sentendo quel dannato organo battere sol sentire il suo nome. Deglutisco e stringendo segretamente i pugni mostro il mio orgoglio , che mi impedisce di accettare il cambiamento nel mio corpo.
Jared: Io innamorato di quella svitata? *ridendo* Oh mamma in che film l’hai visto? Ora vado a dormire , l’argomento ha preso una piega comica.
E ridendo mento spudoratamente dirigendomi in camera subito dopo . Mi chiudo in essa e poggiando la schiena sulla porta di legno respiro a fondo , scaricando la mia tensione.
Jared: Ti serve qualche ragazza con le rotelle apposto Jared, al più presto!
L’amore non fa per me e sinché riesco voglio stargli alla larga.

Manuel

Manu: Amore..
Sorrido a pieni denti scostando il lenzuolo dal suo posto letto vedendola sedersi accanto a me.
Mia: Mi hai aspettato.
Manu: Avevi qualche dubbio?
Mi avvicino ad essa e sfiorandogli le labbra mi godo 5 minuti di puro relax con un bacio lento che mi ricarica le energie sprecate in questa giornata. Sciolgo lentamente la vicinanza immergendo le mie mani tra i suoi morbidi capelli biondi ponendogli alcune domanda.
Manu: Tutto ok?
Noto da un miglio lontano che è spensierata ed essendo il marito voglio sapere a cosa pensa e cosa la turba.
Mia: Sai la grande novità? *accennando una risata incredula*
Manu: Quale?*sorridendole*
Mia: Sembra che Jared si sia innamorato sul serio.
Manu: Stai dicendo sul serio?
Sorrido incredulo dinanzi a questa notizia irreale . Quel ragazzo non ha fatto altro che giocare con i sentimenti delle ragazze al collegio e finalmente sento le fatidiche parole.
Manu: Di chi?? *ridendo* Oddio davvero ? Non ci posso credere.
Mia: Sembrerebbe che la fortunata sia la qui presente Abigail Andrade.*ridendo*
Manu: Così all’improvviso?
Mia: *sorridendo maliziosamente* Amore a prima vista.
Manu: Bhè sembrava più un Odio a prima vista.*ridendo* Hai visto come si scannano?
Mia: E scusa amore mio cosa facevamo noi due alla loro età?
Manu: *ripensandoci* ….su questo non hai tutti i torti.
Rido non potendo ancora credere che ora la ragazza che odiavo col tutto il cuore è mia moglie e madre di mio figlio .
Mia: Per non parlare di Pablo e Marizza.. Hai visto come si amavano?? Eppure l’uno desiderava lo sterminio dell’altro.*ridendo*
Manu: A preposito di quei due.. Come è andata con Pablo ?
Mia: E’ una furia..Non sono riuscita ad aggiustare niente.
Poggio la schiena alla ringhiera del letto portando la testa profumata del mio amore sul petto accarezzandole le schiena dolcemente.
Manu: Ha esagerato Marizza però..
Mia: Non le do torto invece.
Manu: Perché? L’ha salvata , ha rischiato anche la sua vita per lei.. Perché gli costa così tanto un “Grazie”.
Mia: Manuel…ci sono un mondo di cose che non sai..
Manu: Che però sai tu.
Mia: .. e che non posso dirti per rispetto a Marizza.
Manu: *sospiro* Non puoi neanche dirmi perché lo sta odiando di nuovo col tutto il cuore?
Mia: L’odio che provava a soli 15 anni non è nulla a confronto di ciò che domina il suo cuore adesso.
Manu: Cosa gli ha fatto..?
Mia: Ti posso solo dire che l’ha ferita..brutalmente.
Stringo l’abbraccio scacciando un altro sospiro.
Manu: Mi dispiace …vederla in quello stato. L’avevo lasciata col sorriso…l’ho ritrovata sofferente.
Mia: La rianimazione a bocca a bocca è stato un colpo basso per lei.
Manu: Se l’ha presa un sacco per quel contatto. Ma deve capire che non l’ha baciata , gli ha solo passato ossigeno , non è la fine del mondo.
Mia: Oh..per lei si. Scommetto che avrebbe preferito morire che esser toccata da lui.
Manu: Resta il fatto che se non l’avrebbe salvata dall’annegamento a quest’ora Abby era sola senza una madre.
Mia: Abby.. povera ragazza. Mi fa pena a volte.
Manu: Oggi è stato imbarazzante assistere alla loro lite… E Quindi è sua figlia..Perchè ce lo teneva nascosto?
Mia: Per non farlo scoprire a Pablo..
Manu: E perché? Che centra lui con tutto ciò? *confuso*
Mia: E’ una…lunga storia.
Manu: E..non ma la puoi raccontare al tuo maritino?
Passano brevi secondi di puro silenzio per dopo udire il suo sospiro.
Mia: Marizza e Pablo la notte di capodanno del 5° anno passarono la notte insieme.
Faccio drizzare Mia per poterla fissare in viso con un espressione scioccata.
Manu: S-stai parlando sul serio?
Annuisce col viso distogliendo lo sguardo.
Mia: E niente..non vuole che Pablo pensi che Abby sia sua figlia. *sforzando un sorriso* E’.. umanamente impossibile.
Rivolgo lo sguardo su un punto a caso riflettendo su ciò che ho scoperto dopo un sacco di anni .
Manu: Sono successe così tante cose che non riesco più a capacitarmi di niente.
Mia: Hai ragione amore mio..ma ora riposiamo ok?
Con un dolce sorriso sulle labbra si allunga sul suo lato del letto vedendo i suoi boccoli dorati posarsi armoniosamente sul cuscino morbido rivolgendomi uno sguardo pieno d’amore.
Mia: Dormiamo?
Annuisco col viso baciandogli la fronte per dopo allungarmi di lato per spegnere la luce ma improvvisamente mi ritorna in mente un immagine dubbiosa che blocca il mio intento.
Mia: Hey amore? Tutto ok? Perché ti sei immobilizzato?
Drizzo la schiena rivolgendogli un espressione confusa.
Manu: H-hai fatto caso anche tu..a quei segni che ha sul corpo Marizza?
Rimane un paio di secondi a pensare mettendosi a sedere nuovamente.
Mia: No.. di che segni ti stai riferendo?
Manu: Quelli sui fianchi . L’ho notato quando Pablo l’ha stesa sulla sabbia ancora priva di sensi poi ho studiato meglio quelle…cicatrici durante il tragitto verso l’ombrellone , quando l’ho portata a riposare una volta ripresa. Non sai nulla a riguardo? Prima non ce l’aveva.
Mia: E come fai ad esserne sicuro?
Manu: Siamo andati un sacco di volte in spiaggia insieme al tempo del collegio , me ne sarei ricordato di questo “particolare”.
Mia: Non lo so.. davvero Manuel.
Manu: Avrà avuto un incidente nel corso del tempo e gli è sfuggito a raccontarcelo?
Mia: *alzando le spalle* Bhè si.. gli potrebbe esser accaduto qualunque cosa . Ma ti prego Amore mio ci mettiamo a dormire adesso? Ho talmente sonno che ho paura di trovare le borse sotto gli occhi domani mattina.
Si spalma velocemente una cremina sotto essi facendomi ridere.
Manu: Non cambi mai eh?
Potrà avere qualunque età , non smette mai di curarsi e più passa il tempo più diventa di una bellezza straordinaria.
Mia: Lavoro col mio viso , non posso permettermi di trascurarmelo.
Manu: Vieni qua modella mia.
E tirandomela a me ci allunghiamo sul letto dopo aver spento la luce e tra vari baci e carezze dolce ci addormentiamo tra le braccia dell’altro , aspirando il suo meraviglioso ed irresistibile profumo.
Marizza

I giorni passato e nonostante ho tentato in tutti i modi di rivolger parola ad Abby lei resta con l’idea fissa che per accettare il mio perdono debba prima ringraziare Pablo. Sto patendo le fiamme dell’inferno a causa della lontananza da mia figlia nuovamente per colpa sua. Sorseggio quel caffè bollente che innalzano ancora di più i nervi che predominano il mio corpo da sin troppi giorni. Oggi è sabato e mentre Mia , Manuel , Jared ed Abby sono andati al mare io ho preferito restare qui in casa. Il silenzio mi aiuta a pensare alla mia prossima tattica. Non c’è dolore più grande di vedere la propria figlia cambiare strada quando ci si incontra. Mi manca sentire la sua voce , mi manca abbracciarla , mi manca enormemente.
Da quel giorno dell’incidente sono andata al mare ma sono rimasta come il primo giorno vestita sotto l’ombrellone da sola , anche se Mia insisteva nel farmi compagnia e parlare.
Ho voglia di tutto fuorché parlare con lei , che ha avuto un dialogo animato con Pablo.
L’unica cosa che è riuscita a riferirmi è che Pablo è a conoscenza del pseudo “padre” di Abby , Weston .. uomo conosciuto dal nulla dal quale ebbi un “rapporto” , immaginario , che portò alla luce mia figlia.
Non male come idea anche se sono apparsa ai suoi occhi come una buona a nulla. Stare con un uomo sconosciuto dopo esser fuggita dal collegio di nascosto? Sembrerebbe una fuga d’amore e un tradimento.
Ma mi devo accontentare.
Marz: Perfetto..
Sciacquo la tazzina nel lavandino posandola nel lavastoviglie. Fisso l’orario e penso cosa ammazzare il tempo dato che sono ancora le 10 del mattino. Mi sono addormentata solo alle 4 di notte e sono scappata a sonno stamattina fregandomene del frastuono degli altri.
Marz: Sarà meglio andare a stendere.
Non ho ancora avuto l’occasione di lavare i panni e devo per forza farli asciugare , dato che sono rimasta a secco. Queste due serata l’ho trascorse al casinò di Buenos Aires dove non ho fatto molto fortuna.
Purtroppo la testa era altrove per concentrarmi a mille nel corso del gioco , ma l’importante che non ho perso denaro. Sarebbe uno spreco . Sto per incamminarmi ma lo scatto della segreteria telefonica attira la mia attenzione.
Biiip .
“Pablo: Mia ..sono Pablo! Ti prego inviami il più presto il numero di cellullare di Marizza . Necessito di spiegazioni , il mio cervello sta andando in fumo. Ti supplico..”
Il messaggio vocale di Pablo mi ha lasciato esterrefatta. Vuole il mio numero? Necessita di spiegazioni…? Cosa vuole sapere? La curiosità mi assale all’improvviso spingendomi a fare un pensiero terribile .
Marz: Me ne pentirò… lo so.
Scatto verso il piano superiore aprendo le ante dell’armadio trovando sfortunatamente un vestito da sera corto.
Marz: Maledizione!
Dove voglio andare con tutta questa foga? Da lui.. Prenderò due piccioni con un fava. Lo ringrazierò con l’amaro in bocca , riacquistando finalmente fiducia in Abby , e ascolterò ciò che ha da chiedermi.
Afferro velocemente quel vestito dopo aver imprecato per minimo 10 minuti, fissandomi alla fine allo specchio. Odio presentarmi elegante davanti agli altri quando non sono nei casinò. Mi sento troppi occhi addosso. Eppure devo accontentarmi di ciò che indosso oggi. Mi siedo sul letto vedendo il vestito corto ritirarsi verso su lasciando scoperte le mie cosce , chinandomi su me stessa per infilarmi i tacchi , uniche modello di scarpe che dona al look.

Questo vestito nero corto a mono spalla non è proprio appropriato a questo “incontro” che si dimostrerà esser uno scontro .
Lascio i miei capelli sciolti dietro la spalle dandogli una pettinata veloce li rendo ancora più morbidi e lisci tanto che ad ogni movimento che compio si agitano come foglie in mezzo alla tempesta.
Oscillando da una parte all’altra finalmente mi danno l’occasione di “aggiustarmi” il viso , se questo termine è appropriato. Mi stendo un filo di trucco e passandomi le labbra con un lucidalabbra leggermente rosato proclamo d’esser finalmente pronta.
Marz: *prendendomi un bel respiro * Su Marizza..ce la puoi fare.
Incito il mio riflesso nello specchio sentendomi leggermente a disagio. Spero solo che non possa pensare male quando mi vedrà entrare in presidenza vestita in questo modo sexy .
Non l’ho fatta apposto , purtroppo i vestiti sono questi e devo arrangiarmi.
Marz: Bene.. andiamo a rompermi le palle.
Il rumore dei miei tacchi echeggiano nell’atrio isolato dell’Elite Way School camminando a passo spedito verso la presidenza. Dalla macchina parcheggiata nel posto riservato al preside deduco che lui sia presente.
Varco la porta aperta della segreteria non trovando , come presumevo , una anima viva. Lunedì inizieranno le lezioni e deduco che questo Sabato sia presente solo lui in questa struttura a metter apposto tutti i documenti.
Vado spedita verso la porta della presidenza spalancando così forte la porta tanto , che una volta varcata , si richiude a causa del contraccolpo.
Marz: Che c***o vuoi da me?
Mi sfilo velocemente gli occhiali da sole facendo oscillare involontariamente i miei capelli lunghi sino alla schiena scostandomi la frangia con un soffio secco . La mia entrata violenta l’ha fatto sobbalzare dalla sedia girevole tanto da mettersi in piedi all’istante portandosi la mano al petto dopo aver deglutito dalla paura.
Pablo: MA SEI PAZZA???
Rido amaramente buttando leggermente la testa indietro portandomi poi le braccia al petto.
Marz: Non hai nient’altro da dirmi? Questa frase è vecchia quanto questo collegio!
Pablo: Mi hai fatto venire un colpo! Volevi sterminarmi con un infarto per caso?
Si butta a peso morto sulla sedia scacciando un forte sospiro.
Marz: Sterminarti rientra nei miei piani ma per ora mi servi vivo.
Pablo: Non conosci altri modi di entrare in qualche parte? Non voglio alzarmi e vedere se hai crepato la vetrina della porta altrimenti giuro che ti metto le mani al collo!
Marz: *finto sorriso* Oh che paura! Non preoccuparti ho soldi abbastanza per ripagarti quella stupida vetrina.
Pablo: Lo spero per te “carina”.
Ricambia il mio finto sorriso fermandosi poi a dondolare con la sedia rivolgendomi uno sguardo che va dal capo ai piedi , trasformando poi la sua espressione da una da emerito pervertito.
Pablo: Oh.. se ad ogni colloquio ti presenterai vestita così mi costringerai a metter un avviso all’entrata con su scritto “ Vietato presentarsi dal preside con un abbigliamento sexy “.
Ride continuandomi a fissare con espressione maliziosa intravedendo quasi una bava fuoriuscire dalla sua lurida bocca.
Marz: Se non togli quello spregevole sguardo dal mio corpo giuro che ti spiaccico la faccia sulla scrivania!
Mi avvicino pericolosamente a lui tastando bruscamente il pavimento con i tacchi che echeggiano nella stanza. Poggio violentemente le mani sulla scrivania, coperta da fogli vari , sbattendo poi i palmi delle mie mani facendo automaticamente scivolare lungo la mia spalla la mini borsetta che giunge al polso mentre lo guardo col fuoco nelle iridi.
Marz: Ho sentito il tuo messaggio in segreteria . Volevi parlarmi? Eccomi qua , sputa il rospo ! Cosa vuoi sapere?
Poggia la sua schiena alla poltrona portandosi una gamba sull’altra mentre incrocia le dita delle sue mani guardandomi in silenzio per alcuni minuti.
Pablo: E’ fuoriuscito di nuovo il demone che c’è in te.
Marz: Non so qui per spiegarti cosa è fuoriuscito in me in questo arco di tempo!*secca* Ti posso solo dire che mi sono quasi cresciute le palle per disperazione.*finto sorriso*
Pablo: Hai un pessimo vocabolo ..*indignato* Per avere un corpo del genere ce ne vuole di fegato nell’assumere un linguaggio scurrile.
Riporta il suo sguardo sudicio sul mio corpo messo in evidenzia da questo vestito attillato e troppo corto.
Sento il viso divamparmi di colpo , Dio che imbarazzo!
Pablo: Spiegami una cosa.. hai scelto questo vestito solo per me o … per sbaglio?
Serro la mascella e stringendo i denti per un secondo tengo a freno le mie mani che vogliono tanto stampargli un'altra sagoma delle dita sulla sua guancia.
Mi addrizzo con la schiena rimanendo in piedi dinanzi a se , dal quale mi divide una grande scrivania in legno marrone chiaro lucido .
Marz: Prima rispondimi tu..*finto sorriso* .. preferisci un gancio destro..
Gli mostro la mano destra chiusa in pugno sentendo il mio occhio avere un tic nervoso .
Marz: ..o un gancio sinistro? *mostrandogli l’altro*
Pablo: Marizza, Marizza, Marizza, Marizza…
Sospira sonoramente dondolandosi sulla sedia atteggiandosi da gran divo d’Hollywood per poi vederlo alzarsi e avvicinarsi lentamente a me.
Pablo: Tu giungi da me , vestita così..
Sul suo viso governa quel ghigno malizioso che mi innervosisce ancora di più vedendolo avanzare verso di me lisciando nel tragitto la mano sulla scrivania , seguendone il perimetro.
Io resto impassibile , immobile sul mio posto non volendogli dare la soddisfazione di mostrarmi nervosa e impaurita di ciò che possa fare . Ma dal suo sguardo deduco che sia niente di buono.
Marizza trattieni e autocontrollati. Hai solo 33 anni , perché finire in carcere per un omicidio alla tua età?
Pablo: .. Spalanchi come una bestia la mia porta , che si richiude da sola e ci lascia soli e soletti nella Mia presidenza. Metti in mostra le tue gambe e il …tuo seno. Sai cosa dovresti sapere?
Dilato le pupille buttando un secondo lo sguardo al mio seno che a causa del movimento si è messo in bella mostra alzandomi poi la scollatura quel po’ che basta ma appena rialzo il capo trovo i suoi occhi azzurri completamente a pochi centimetri dal viso. Sgrano del tutto i miei occhi mentre mi specchio in quel pozzo incantevole che nonostante passino gli anni hanno sempre il potere di stregarmi .
Per un momento mi manca il respiro e dopo di che improvvisamente il cuore inizia a battermi incessantemente … per la paura . Ma devo mostrarmi forte. Serro la mascella alzando lievemente il capo mostrandomi notevolmente superiore a lui ma questo non serve a fermarlo .
Nonostante indossi i tacchi lui riesce ugualmente a superarmi leggermente d’altezza e per questo motivo sento il suo caldo respiro calarmi sul naso , mescolandosi col mio affannoso.
Marz: C-c-cosa….dovrei..sapere?
Il tono di voce mi inganna . Trema perché le sue azioni posso essere folle e l’odio che sento per lui mi induce a evitare qualsiasi contatto.
Pablo: Dovresti sapere che sono in astinenza di sesso..
Sgrano ancora di più i miei occhi mentre fisso il mio riflesso nei suoi occhi così ipnotici . Deglutisco cercando di restare calma. Mi sento come un povero agnellino caduta nella tana del lupo molto affamato.
Ho giocato con gli ormoni maschili , eppure dopo lunghi anni di “lavoro” dovrei conoscere il loro desiderio sessuale .. dovrei riconoscerlo dagli occhi . Ma qualcosa mi dice che sta pronunciando questa frasi solo per farmela pagare dello schiaffo dato l’altra giorno in spiaggia. Non devo sopraffarmi e risultare debole a suo confronto.
Marz: E..con questo?
Pablo: .. sono mesi che non ho rapporti e …bacio.
Pronuncia quest’ultima parola avvicinandosi notevolmente al mio viso. Senza rendermene conto arretro di un passo toccando col bacino la scrivania sobbalzando per lo spavento .
Pablo: Hai ..paura?
Marz: No! So cosa stai facendo.
Respiro con affanno sentendo sempre più i miei battiti cardiaci accelerare di minuto in minuto.
Pablo:*inarcando il sopracciglio* Ah si? E cosa?
Marz: Vuoi vendicarti dello schiaffo datoti l’altro giorno.
Pablo: Mm…forse si , forse no.
La sua espressione da volpe sornione mi sta dando ai nervi e averlo così vicino è una tortura.
Pablo: Ma torniamo un attimo indietro. Per quale motivo mi hai dato lo schiaffo ..? Lo ricordi o l’acqua ingerita ti aveva bloccato la rotella nel cervello?
Marz: Ricordo benissimo il motivo. Mi hai baciata..senza il mio permesso!
Affondo i miei denti nel labbro inferiore cercando di calmare la mia agitazione.
Pablo: *inarcando il sopracciglio* Per te esser baciata vuol dire passare ossigeno per salvarti la vita?
Sto per ribattere la sua frase sarcastica ma mi blocca .
Pablo: Allora questo che cos’è per te?
Improvvisamente sento le sue mani poggiarsi sotto il mio sedere e con un immediata mossa scaraventa i fogli , fascicoli , portapenne e quadretti dalla scrivania sul pavimento sollevandomi da terra per allungarmi , senza darmi il tempo di allontanarmelo da dosso , su di essa trovandomi lui su di me .
Inizio a tremare per questo capovolgimento impressionante di situazione sentendo le sue gambe premere contro le mie e le sue mani tenermi i polsi saldamente . Le mie braccia sono spalancate sulla scrivania , cui freschezza trapana la pelle delle spalle scoperte spalancando leggermente la bocca per questo immediato sbalzo di temperatura. I miei capelli sono sparsi disordinati sul tavolo e alcune ciocche pendolano da esso , dritte verso il pavimento . Respiro con affanno vedendo il mio petto alzarsi ed abbassarsi regolarmente fissando Pablo a gattoni su di me , stesa sulla scrivania. Cosa sto girando ? Una scena hot?
Mi riprendo dallo stato di estasi che inconsciamente i suoi occhi mi hanno fatto cadere spingendo verso di lui nella speranza di scioglier la presa che risulta esser sin troppo salda.
Marz: Pablo lasciami prima che urli Aiuto!
Lo guardo con tutto l’odio che posso mostrargli digrignando i denti ad ogni ricatto che gli pongo , ricatti che non gli fanno nessun effetto sfortunatamente.
Pablo: E pensi che il fantasma ti venga ad aiutare? Non c’è nessuno in collegio , ci siamo solo io e te.
Si avvicina col viso al mio affondando il suo naso al mio collo teso nel momento che ho allontanato il mio viso al suo. Mi dimeno violentemente stringendo gli occhi con forza non cambiando però la situazione.
Marz: PABLO LEVATI!!!
La sua barbetta crea solletico sul collo continuando a sentire il suo naso sfiorarmi la pelle.
Pablo: Sai cosa vuol dire baciare?
Sbarro gli occhi continuando a tenere la bocca lontana dalla sua , spiaccicando sempre più il viso verso la mia sinistra. Mi pone questa domanda , sussurrandomela all’orecchio sentendo quell’insopportabile fastidio .
Marz: PABLO TI SUPPLICO !!! Liberami!!
Sento le lacrime bruciarmi gli occhi , ma devo trattenerle . Non posso dimostrargli la paura di esser toccata da lui. Il suo corpo spiaccicato al mio , che mi tiene in trappola , mi fa soffrire come se fossi caduta su un tappeto d’aghi cui punta è dritta. Spalanco la bocca ogni qualvolta sento il mio fiato mancare a causa del cuore che perde dei battiti . Non riesco a sopportare la sua vicinanza.. Dopo tutto quel che mi ha fatto ha ancora il coraggio di trattarmi a suo piacimento? Ma nonostante le mie suppliche lui continua a parlarmi con un filo di voce all’orecchio non scollandosi da me.
Pablo: Questa posizione così…compromettente la prendi come un rapporto sessuale?
Marz: *digrignando i denti* Chiudi quella fogna!! Non sopporto la tua sfacciata volgarità!!
Pablo: Oh… ma come siamo diventate caste. Che c’è, ti scandalizzano queste….posizioni?
Sento il suo respiro svanire dal mio collo e appena mi accorgo di trovarmi il suo viso troppo vicino al mio inizio nuovamente a dimenarmi violentemente cercando con tutte le forze di farlo cadere dalla scrivania.
Marz: Togliti!! MI FAI SCHIFO!! LEVATI!!
Pablo: Il bacio consiste tipicamente nel contatto tra le labbra di una persona e quelle di un'altra.
Durante questo contatto, le labbra della persona baciante possono o meno aspirare leggermente dell'aria, creando il tipico rumore dello "schiocco".
Mi guarda dritto negli occhi mentre sento le mie pupille tremolare scioccata da ciò che sto sentendo.
Pablo: Movimenti al quanto assenti l’altro giorno , non trovi?*sorriso amaro*
Marz: Qualunque cosa hai fatto non dovevi tastarmi le labbra!
Con ira pronuncio queste parole che lui non calcola minimante ma prosegue col suo discorso filosofico.
Pablo: Il bacio consiste nel leccare la lingua del partner con la propria e nello scambiarsi, quindi, emozioni che coinvolgono in maniera molto forte.
Marz:*schifata* La tua sfacciataggine mi nausea!
Ma niente.. lui continua a disgustarmi con queste frase che mi fanno venire il volta stomaco.
Pablo: Il bacio è, di solito, accompagnato da uno scambio di morsi molto leggeri sulla bocca e sulle labbra, ed è quasi sempre scambiato ad occhi chiusi. Può arrivare a durare anche per molti minuti.
Marz: *finto sorriso* Si molto “interessante” la tua spiegazione , ora mi lasceresti andare? Mi stai soffocando!
Provo nuovamente a dimenarmi ma il suo corpo diventa sempre più pesante ostacolandomi i movimenti.
Pablo: Allora?... Cosa devo sentire fuoriuscire dalla tua bocca adesso?
Marz: Un vaffanculo? *finto sorriso*
Pablo: Un “scusa” .. Ti risulta difficile? Se me lo dirai ti lascerò libera.
Marz: Non sei nelle condizioni di ordinare cosa dire o meno!
Pablo:*ridendo* Ah si? Sbaglio o sei tu intrappolata sulla mia scrivania?
Marz: Sei solo uno sporco pervertito! Non sei cambiato affatto!
Pablo: Sono felice di saperlo. Almeno tra noi qualcuno non è cambiato.
Sferra questa frecciatina che mi fa adirare ancora di più sorridendomi falsamente.
Marz: Credevi che avrebbe fatto ritorno quella pazza e ingenua ribelle che si è fatta ingannare da te? *sorridendo amaramente* No Pablo.. è morta quella Marizza.
Pablo: Preferisci davvero affrontare il passato in questa posizione? Sei davvero orgogliosa! Accetta di aver sbagliato e facciamola finita!
Marz: *finto sorriso*Se ti sei stancato perché non mi liberi ? Mi sembri un predatore sessuale!
Pablo: Prima voglio sentire un tuo “Scusa” e un “grazie”!
Marz: *sarcastica* Oh ma che bello? Le cose da dire sono diventate due adesso? Perché dovrei ringraziarti?
D’istinto mi sorge spontanea questa domanda , cui risposta so esattamente. Se solo non sarebbe passato sul malizioso l’avrei ringraziato e sarei tornata a casa per riabbracciare mia figlia.
Pablo: *con espressione seria* Ho affrontare le onde alte del mare per venirti a cercare .
Marz: *fredda* Io non te l’ho chiesto!
Pablo: Ti ho preso appena in tempo! Stavi sprofondando sempre più e vedere bolle d’aria fuoriuscire dalla tua bocca e naso mi hanno fatto morire quasi di paura! Pensavo fossi arrivato troppo tardi!
Dilato le pupille toccata emotivamente dalla sincerità di queste parole che mi allentano i movimenti del dimenamento.
Pablo: Sei entrata in mare per colpa mia , solo per fuggire da me e se ti perdevo sarei vissuto con i sensi di colpa.
Serro la mascella rispondendole con lo stesso tono forte di voce.
Marz: Era il minimo!
Pablo: Mi sono tuffato immediatamente! Con te in braccio non riuscivo a stare a galla! Stavamo morendo entrambi!
Rimango scioccata dinanzi a questa rivelazione. Nessuno , neanche Mia mi ha riferito questo particolare.
Pablo: Le onde ci rimandavano giù e per miracolo sono riuscito ad attraversare il mare con te.
Marz: P-potevi….lasciarmi morire.
Pablo: E perché mai? Nessuno..merita la morte.
Socchiudo gli occhi sentendo ormai i miei occhi colmarsi di lacrime ma non devo piangere, non devo.
Prendo un bel respiro rilassando poi i miei muscoli sentendo il calore che emanano le grandi e possenti mani di Pablo trapassarmi il polso , stretta in cui posso sentire i miei battiti cardiaci.
Ha rischiato di affogare…per me? Perché nonostante mi autoconvinca di odiarlo ora..mi sento in debito con lui? Il pensiero che Abby poteva rimanere senza madre mi induce a metter una pietra sopra l’equivoco del bacio . E’ come se tutti i torti fatti siano coperti per quell’arco di tempo che basta per pronunciare queste amare parole , sviluppate con sforzo .
Marz: G-grazie….. e….s-scusa.
Riapro gli occhi fissandolo con orgoglio. Stringo violentemente le mie labbra sentendo in me la strana voglia di spaccargli la faccia per avermi messo le spalle al muro.
Pablo: Vedi..? Non è così tanto difficile comportarsi da essere umano.. e no da un iceberg.
Velocemente scioglie la stretta scendendo automaticamente dal mio corpo , ancora allungato sulla scrivania, affaticato .
Fisso il soffitto con occhi sgranati , sentendo man mano il mio cuore regolare i battiti .
Mi sono messa all’azzardo presentandomi qua in questo modo . Ho giocato con gli ormoni maschili e soprattutto l’ho sottovalutato. Pensavo di esser più forte emotivamente , non avevo pensato che avesse usato la sua forza per sottomettermi a se. Mi sento di aver fallito. Io lo dovevo scioccare , questo compito non era destinato a lui . Ha giocato sporco , facendomi riaffiorare nella mente quelle scene in cui mi prendeva di scatto e mi baciava con fervore al 3° e 4° anno. Ho avuto paura che potesse baciarmi ma quello che voleva farmi era impaurirmi … e maledettamente ci è riuscito. E’ riuscito anche a farmi pronunciare quelle parole che mi bruciano l’orgoglio .
Pablo: Allora? Ce la fai a scendere o vuoi rimanere sulla scrivania per farmi ammirare al meglio le tue cosce?
Il suo tono di voce maliziosa mi fa riprendere dallo stato di shock e mettendomi a sedere di scatto sento i capelli calarmi avanti coprendomi la scollatura mentre butto un occhiata sconvolta alle mie cosce in bella vista , accorgendomi che il vestito nella confusione si è sollevato sino a intravedere il linguine.
Marz: GIRATI PERVERTITO CHE NON SEI ALTRO!
Urlo imbarazzata tirando bruscamente in giù il vestito mentre scendo del tutto da questa scrivania calpestando con i tacchi i fogli che ha scaraventato a terra poc’anzi Pablo , mentre lui si volta alzando le mani in segno di innocenza sentendo la sua odiosa risatina sottofondo.
Quanto ho odiato questo suo tratto da emerito pervertito. Noto che non è cambiato di una virgola!
Marz: Ti odio! Ti odio e ti odio!!
Digrigno i denti sistemandomi il vestito e i capelli che ha sgualcito e stropicciato a causa della sua follia.
Marz: Azzardati a toccarmi nuovamente e giuro che ti ridurrò in briciole quelle due palle che ti ritrovi!
Sento il mio viso avvampare ricordando la sensazione delle sue mani sotto il mio gluteo mentre mi sollevava da terra. Per un momento abbiamo fatto scontrare i nostri petti , sentendo il mio seno premere contro il suo torace massiccio , mentre le mie labbra hanno sfiorare sensualmente il suo naso per sbaglio.
Sono stata investita da un mix emozioni : rabbia , rancore , paura , odio….eccitazione.
Sarò una folle eccitarmi per una presa del genere ma provate voi a stare sdraiati sotto il corpo di un uomo col quale avete fatto l’amore anni fa, generato un figlio e soprattutto provato un amore profondo.
Sembrava una tipica scena di un film sporco . Mancava solamente che mi iniziasse a baciare e spogliare.
Per un secondo ringrazio Dio per avergli donato un minimo di mentalità. Non può comportarsi come se tra noi in questi anni non fosse successo niente. Ci siamo persi di vista, per giunta dopo essersi lasciati con quella conversazione. Automaticamente mi ritorna in mente i mille torti fatti e la sua vigliaccheria.
Tutto mi fa tornare alla realtà avvicinandomi a lui a passo spedito per fargliela pagare dell’atto compiuto poc’anzi.
Marz: MA COME HAI OSAT..
La mia mano tesa viene afferrata dalla sua una volta girato dalla mia parte , impedendomi di schiaffeggiargli il viso.
Pablo: Ora basta!
L’ira mi assale e cerco nuovamente di sciogliere la sua possente presa al mio polso ormai arrossato per tutta la forza che impreca a fermare ogni mio movimento.
Marz: Io ti odio!
Pablo: Certo che lo so!
Per un attimo mi immobilizzo fissandolo con le pupille sgranate al meglio. I suoi occhi sono fissi su di me e rallentando la presa del mio polso procede con la frase pronunciando ogni parola con un tono basso di voce, come se queste parole lo ferissero più di quanto stiano ferendo il mio cuore.
Pablo: Ti ho deluso.. Sono stato un codardo .. Sono consapevole di ciò che ho fatto 15 anni fa. Per colpa mia sei fuggita.. Ti ho persa e .. ho accettato con rammarico le conseguenze. Era un anima in pena , ero privo d’emozioni. Mi mancavi e solo dopo tantissimi anni sono riuscito a dimenticarti e toglierti dalla mia mente.
Mi massaggio lentamente i polsi arrossati ascoltando in silenzio la sua confessione.
Pablo: Io non volevo che accadesse tutto questo , non sai come ho sofferto.
Deglutisco buttando giù l’enorme groppo alla gola che mi impedisce la regolare respirazione prendendo poi parola ponendogli una domanda che mi rode da sin troppi anni.
Marz: S-se….io fossi rimasta incinta sul serio… mi avresti indotto ad abortire o ..avresti preso le tue responsabilità?
Cade un silenzio insopportabile. Abbassa il capo vedendo le sue mani stringersi in pugno.
I ricordi procurano dolori immensi e diventano più lancinanti per me che ho proseguito con la gravidanza da sola a sua insaputa.
Marz: RISPONDIMI!!
Lo supplico urlando con tutto il fiato che ho nei polmoni trattenendo con sforzo le lacrime che vogliono sgorgarmi il viso .







Marizza e Pablo hanno avuto il "privilegio" di scontrarsi nuovamente! Messa con le spalle al muro Pablo è riuscita a farle pronunciare quelle sante parole xD PIACIUTA LA SCENA PICCANTE?? :shifty: :shifty: :shifty: Spero di si ahahah quando ho riletto il capitolo per correggerlo urlavo di gioia da sola , nonostante l'abbia scritta io ahahaha sono matta lo so -_- Ma che ci possiamo fare..!? xD :P TORNIAMO A NOIII .... Ecco che i due hanno rinvangato il passato !!! come rispondera' Pablo alla domanda disperata di Marizza??? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO!
Manuel sembra essersi accorto dei segni , comuniciandolo a Mia . I due gli porranno delle domande a riguardo? Come risponderà nel caso?
TANTE ALTRE COSE VI ASPETTANO NEL PROSSIMO CAPITOLOOOO !! COMMENTATEEEE ;)
 
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Pablizza01
view post Posted on 19/9/2016, 21:01




MADONNA SANTISSIMA STO SUDANDO .....Madòòòòòòò!!!!!! :woot: :woot: SCENE TROPPO PICCANTI E...BASTA STO SCLERANDO...OK BASTA LA SMETTO
allora...sono calma....NO! LA SCENA È STATA TROPPO TROPPO BOLLENTE!! SONO RIMASTA TIPO :woot: mentre leggevo
MAdoooo come sono bellissimissimissimissimi :wub:
VABBE COMUNQUE ANCHE JARED È STATO DOLCISSIMO...Si ok non vuole innamlrarsi ma non mi importa...Si deve innamorare perchè l'ho deciso io :P ahahahahaha poiiii nulla....Sto ancora pensando a tutto quello che è successo nell"ufficio di pablo...eh ORA PERO IO VOGLUO LA RISPOSTA DI PABLO
DA QUELLA DIPENDERÀ TUTTO ....PABLO DIRÀ CHE L'AVREBBE RIDOTTA ALL'ABORTO PERCHÈ PABLO ERA COSÌ...QUINDI MARIZZA SE NE ANDRÀ MANDANDOLO..BEH A F****** E ADDIO ...MA NON VOGLIO QUESTO!!!! SE SUCCEDE PIANGO :cry:
VABBE IO ORA TI DICO SOLO UN GRANDISSIMO CONTINUA!!! PERCHÈ GIURO CHE SONO CURIOSISSIMA E NON VEDO L'ORA DI LEGGERE IL CONTINUO ...CIAOOO 😍😘
 
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view post Posted on 20/9/2016, 19:51

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Buona lettura ;)

CAP 18

Pablo

E’ giunta da me come una bestia impossessata dal diavolo scaraventando quella porta d’ufficio al vento che si è richiusa per il contraccolpo . Mi urlava a piene tonsille in faccia ponendo severamente le mani sulla scrivania facendo traballare gli oggetti posti su di essa . L’ho studiata e il suo corpo mi ha mozzato il fiato.
Quel vestito nero molto corto delineava tutte le sue curve affascinanti mentre il mio occhio cadeva continuamente sul panorama che mette in mostra ad ogni gesticolio , e per panorama intendo il suo seno ben gonfio. L’aveva lasciata quando erano due graziose “ben di Dio” e l’ho ritrovata con questo corpo da vera donna che mi manda la testa in tilt. Continuo ad infastidirla con frasi al dir poco maliziose facendola arrossire di minuto in minuto sino a quando mi salta per la mente l’idea di fargliela pagare per lo schiaffo ingiusto datomi in spiaggia l’altro giorno. Nonostante lei ha capito il mio intento, continuo ad istigarla ponendomi l’intenzione di fargli capire che differenza esiste tra quel contatto di bocca avvenuto per salvarle la vita e un vero proprio bacio romantico.
Mi è sempre piaciuto , sin dai tempi dell’adolescenza , metterle le spalle al muro e farla impaurire.
Sarò anche un masochista , perché…wow..avere un bel bocconcino del genere nel mio ufficio senza neanche poterlo toccare o baciare è una tortura. E render tutto più estremamente eccitante è il mio desiderio di toccarla. Se fosse stata un'altra persona l’avrei già presa e violentata per essersi presentata con un abito sexy del genere. Ma io mi accontento di manovrarla e farla imbarazzare a mio piacimento.
La scena è andata di una velocità sovrumana anche se per me è andata a rallentatore.
Ho posto le mani sotto il suo gluteo sentendone la morbidezza portandomela stretta tra le mie braccia per scaricare il peso sulle mie gambe e poggiarla sulla scrivania. Ma nel sollevamento non avevo pensato che ci saremmo scontrati. Per un soffio le sue labbra così candide e attraenti , rese più belle da un filo di lucida labbra profumato , non si sono scontrate con le mie e fortunatamente hanno solo scontrato il mio naso.
Quel contatto sensuale mi ha fatto perdere un battito al cuore per non parlare quando ho sentito il suo seno tastare bruscamente il mio torace mentre le sue gambe scoperte , lisce e morbide, sfioravamo la mia vita. Con un gesto veloce ho scaraventato a terra tutti gli oggetti presenti sulla scrivania sdraiando questa pazza isterica su di essa intrappolandola in una presa salda. Si dimenava fortemente sforzandomi al massimo nelle stretta e concentrandomi a non perdere il controllo dinanzi a questa meraviglia celestiale.
Più passano gli anni è più diventa bella. Come devo fare con te Marizza? Io tento di levarmi dalla testa e tu ricompari nella mia vita all’improvviso non dandomi neanche il tempo di farmi riprendere dallo stato di estasi in cui cado ogni qualvolta annuso a pieni polmoni il tuo irresistibile profumo alla fragola che ora inebria la presidenza. Così ,in ostaggio sotto il mio corpo, finalmente la faccio sputare dopo un bel po’ quel fatidico “grazie” e “scusa”. La confessione è servita a qualcosa. Doveva sapere cosa ho provato durante il salvataggio e soprattutto a cosa potevo andare in contro per un suo stupido gesto avventato.
Soddisfatto del mio lavoro mi scosto da essa sentendo il mio cuore recuperare il regolare battito anche se intravedere le sue mutandine nere mi fa quasi creare un emorragia nasale .
Finalmente dopo altri battibecchi scende dalla scrivania dandosi una veloce aggiustatina mentre io mi volgo per risistemare le cose nella mia testa in confusione. Bene Pablo..ti sei divertito abbastanza , penso che sia giunto il momento di parlare di cose serie . Ma proprio sul punto di voltarmi e porgli le fatidiche domande , cui curiosità di sapere le risposte mi hanno indotto a chiedere il suo numero di cellullare a Mia , mi trovo la sua mano pronta a sferrarmi un altro colpo . Questa volta parto prevenuto e afferrando saldamente il suo polso sdolenzito impedisco il compimento del suo gesto.
Pablo: Ora basta!
Dilato le pupille per sottolineare il concetto. Non ho propria nessuna voglia di ricevere un suo schiaffo sonoro. Per miracolo mi si è tolto il rossore! Lei mi guarda più incazzata di prima e sgranando i suoi occhi posso intravederne l’odio e il rancore.
Marz: Io ti odio!
Pablo: Certo che lo so!
Finalmente si immobilizza e catturata la sua attenzione gli lascio il polso velocemente vedendola massaggiarselo con cura mentre continua a fulminarmi con sguardo truce.
Prendo un bel respiro e munendomi di coraggio proseguo il mio discorso.
Pablo: Ti ho deluso.. Sono stato un codardo .. Sono consapevole di ciò che ho fatto 15 anni fa. Per colpa mia sei fuggita.. Ti ho persa e .. ho accettato con rammarico le conseguenze. Era un anima in pena , ero privo d’emozioni. Mi mancavi e solo tantissimi anni sono riuscito a dimenticarti e toglierti dalla mia mente.
Pronuncio queste parole dette con sincerità guardandola con un leggero sguardo sofferente.
Pablo: Io non volevo che accadesse tutto questo , non sai come ho sofferto.
Ma ecco che dopo aver deglutito e serrato la mascella mi pone questa domanda.
Marz: S-se….io fossi rimasta incinta sul serio… mi avresti indotto ad abortire o ..avresti preso le tue responsabilità?
Ho sempre pensato che un giorno potesse tornare e pormi questa domanda. Ma ancora tutt’oggi non so rispondere con tranquillità . Cade il silenzio durante il quale abbasso il capo stringendo la mano in pugno per scaricare parte della tensione e dell’agitazione che mi assale questa piega che ha preso la nostra Conversazione/Discussione.
Marz: RISPONDIMI!!
Socchiudo velocemente gli occhi dicendo la pura e amara verità, che ho nascosto dentro per lunghi 15 anni.
Pablo: Ti incitavo ad abortire!!
Stringo le labbra cercando di trattenere il dolore che mi procura dire queste cose.
In questa stanza si sente solo il nostro respiro affannoso . I nostri corpi sono impossessati da forte scariche di adrenalina e rabbia.
Marz: S-sai…..una cosa?
Sollevo il capo , aprendo lentamente le palpebre per fissare i suoi occhi freddi posti su di me.
La intravedo tremare..dai nervi. Io rimango zitto , non riuscendo più a pronunciare una sola parola.
Per l’ennesima volta l’ho ferita e delusa con questa confessione. Speravo di alleviare l’odio che prova dai miei confronti ma con questa domanda inaspettata ho solo peggiorato la situazione , e mi tocca accettare la realtà.
Marz: Se dovessi tornare indietro nel tempo e avere l’opportunità di decidere se scappare o meno quel fatidico 29 Gennaio….io..lo rifarei. Sono felice di essermi allontanata da un verme ripugnante.
Guardandomi con disprezzo afferra la borsetta caduta a terra poco fa dirigendosi velocemente verso la porta della presidenza ma prima che se ne va le riafferro il polso sputando finalmente la domanda che attendevo di porgli.
Pablo: Aspetta!....
Marz: Lasciami stare!!*dimenandosi*
Pablo: Rispondimi solo ad un’altra cosa! *tenendola stretta* Abby è mia figlia?...
Si blocca nuovamente rivolgendosi quei suoi occhi ora colmi di lacrime.
Marz: C-come..
Il suo mento tremola ad ogni parola segno che tra poco scoppierà a piangere.
Marz: C-come puoi minimamente…pensare che TU ..
Mi squadra da capo ai piedi con espressione schifata.
Marz: ..uomo spregevole e senza cuore , possa procreare un essere? …Come?
Nega con questa frase il mio pensiero fisso . Abby non è mia figlia…ma bensì di quel Weston.
Arrendendomi gli lascio il polso torturato da quando ha messo piede in ufficio andando a passo spedito verso la porta. Piega la maniglia aprendola con così tanta forza da creare una folata di vento che le smuove i capelli insieme alla frangia. Ma prima che varchi la porta si ferma rivolgendomi le spalle.
Marz: Toglietelo dalla testa. Abby non è tua figlia. E visto che ci sono…per te è solo Abigail.
E detto questo esce del tutto dalla presidenza lasciandomi con l’amaro in bocca.
Scaccio un sospiro colmo di tensione lasciandomi cadere sul morbido divano nel quale scarico tutto il mio stress. Poggio il capo estremato allo schienale fissando poi il macello creato attorno a me.
Il mio occhio cade sul quadretto del mio matrimonio riverso a terra intravedendo il vetro crepato.
Pablo: Quanto sono idiota..
Mi alzo e dopo avermi strofinato con forza il viso mi do da fare per rimettere in sesto la stanza sotto sopra.
Ormai esausto della lunga mattinata mi accascio sulla mia poltrona tenendo tra le mani la foto del matrimonio mio e di Paula.
Pablo: Oh Paula…
Paula..la donna che tutti gli uomini vorrebbero al proprio fianco. Una donna bella , alta, solare con un sorriso smagliante che illumina le giornate buie. Una donna pronta a lottare contro tutto pur di ottenere ciò che vuole , una donna con un gran carattere . Una donna che ha scelto me..un essere insignificante , un essere spregevole come ha detto poc’anzi Marizza. Sono un verme disgustoso che ha avuto il privilegio di esser amato da Paula che è partita con le più buone intenzione all’inizio del nostro rapporto , ma che poi è andato a fottersi a causa del mio comportamento ostile.
Ultimamente niente più mi appassionava e preferivo passare il mio tempo in collegio invece di continuare a litigare con lei ogni santo giorno. Ma anche se sono arrivato a sposarla so che il mio cuore apparterrà solo e unicamente ad una persona….
Pablo: Marizza..
Socchiudo gli occhi lasciando sulla scrivania quella foto ormai rovinata, mandando la mia testa all’indietro sentendo i tendini rilassarsi .
Pablo: Che guaio è la mia vita..

Marizza

Impreco maledizioni e parolacce non adatte ad un pubblico minorile mentre lancio con tutta l’ira che ho in corpo i tacchi sul mio letto e contro l’armadio della mia stanza buttando e calpestando a terra la borsetta , sfogandomi con tutte le forze.
Marz: MALEDETTO!! MALEDETTO! MALEDETTO!! Pablo Bustamante …ti ODIO!! TI ODIOO!!!
Continuo ad urlare con tutto il fiato che ho nei polmoni , tranquilla di non esser sentita da nessuno dato che sono sola in casa , sino a sentire la gola bruciarmi dalla foga.
Mi fermo priva di forze ed estremata accasciata sul pavimento dove fisso il tacco della mia scarpa penzolare da essa. Perfetto..un altro paio di scarpe da buttare nell’immondizia! Sento la rabbia ribollire dentro e questo sfogo non è servito a scaricarla del tutto .
Marz: Ho bisogno di un bagno caldo!
Mi rialzo di scatto e chiudendomi nel bagno ruoto il rubinetto della vasca riempiendola di acqua calda sino all’orlo sbarazzandomi di questo vestito testimone dell’incontro terrificante con Pablo.
Marz: Vaffanculo!
Lo lancio contro lo specchio facendolo traballare buttando poi a terra l’intimo e una volta arruffati i capelli per l’esasperazione immergo la mia gamba nell’acqua di temperatura perfetta sedendomi nella vasca del tutto.
Marz: Aah..
Finalmente trovo un pizzico sollievo . Non c’è niente di meglio che immergere il corpo teso nell’acqua calda. Eppure nonostante mi sforzi a non pensare, lo scambio di frasi avvenuto oggi mi perseguita la testa.
Marz: QUANTO TI ODIOO!!!!
Ficco la mia testa sotto l’acqua continuando ad urlare li sotto dove sentento le bolle , create dalla mia bocca , mi aiuta a placare i nervi . I suoi occhi fissi sul mio corpo , la sua bocca così vicino alla mia , il suo naso sfiorarmi il collo , le sue sudice mani tenermi stretti i polsi.. tutto quel che è successo oggi non fa altro che accrescere il mio rancore ! Le scene scorrono come dei flashback veloci nella mia testa sino a quando spalancando gli occhi vedo il fondo della vasca accorgendomi di stare ancora sott’acqua e cacciando le mani fuori stringo il bordo vasca per darmi una spinta in su e tornare in superficie.
Prendo una boccata d’aria tossendo per quel po’ d’acqua ingerita a causa del mio urlo soffocato .
Mi porto la mano sulla bocca sino a poggiare la testa completamente bagnata al bordo vasca.
Marz: T-t-tu…mi ucciderai un giorno..
Socchiudo gli occhi continuando a respirare con affanno , recuperando il fiato perso a causa sua mentre inizio a sentire alcune lacrime mischiarsi con le gocce d’acqua sul viso.
Marz: *singhiozzando* Perché…continui a ferirmi?

Mia

“Hai fatto caso anche tu..a quei segni che ha sul corpo Marizza?” ; “Quelli sui fianchi .” ; “Poi ho studiato meglio quelle…cicatrici.” ; “ Non sai nulla a riguardo? Prima non ce l’aveva.” ;
Ho trascorso quest’ennesima giornata a spremermi le meningi ma proprio non opto nessuna idea plausibile. Vedo Abby , Jared e Manuel fare ritorno dal mare che oggi è più calmo dell’altro giorno.
Oggi è sabato ed è il nostro ultimo giorno di mare . Domani si passa la giornata in piscina nel giardino di casa sotto il sole radente e un bel cocktail in mano mentre si sdraia sul lettino e poi lunedì iniziano le “faticose” lezioni e il “duro” lavoro , che mi chiama aspettandomi a braccia aperte.
Jared tenta di tener nascosto ciò che inizia a provare per Abby con i suoi soliti dialoghi scontrosi ai quali Abby risponde a tono , continuando a bisticciare tutto il tempo sino a quando Manuel allontana Jared da questo campo di guerra con la scusa di aver bisogno di un caffè al bar. Finalmente sola con Abby ho l’opportunità di porgli qualche domanda.
Mia: Abby..siediti qua vicino a me.
Sorridendola le indico l’asciugamano dinanzi a me e stringendosi nella sua ,per asciugarsi dall’acqua del mare , annuisce seguendo il mio invito.
Abby: Hai qualcosa da dirmi?
Avendola di fronte posso ammirare i suoi occhi azzurri , dato che a causa della salsedine non è riuscita a mettersi le lente a contatto marroni oggi.
Mia: Si.. volevo domandarti una cosa che ho notato su Marizza.
Abby: Cosa hai notato? Che è l’ottusità fatta in persona?
Sbuffa ancora incazzata dal comportamento ostile della madre. Vorrebbe tanto che chiedesse scusa a Pablo e lo ringraziasse per quel giorno in mare e infatti , come l’aveva avvertita , non gli sta rivolgendo la parola sino a quando Marizza eseguirà il suo ordine . Marizza l’ottusità non la tiene solo per sé , l’ha donata anche a te mia cara Abby. Ma sorvolo e non mi intrometto ulteriormente.
Mia: No..sorvoliamo su quella cosa.*sforzando un sorriso*
Abby: Allora cosa vuoi sapere?
Mia: Hai mai notato certi segni strani sulla vita di Marizza?
Pongo questa vaga domanda non scendendo nei particolare , anche perché non so minimamente come sono fatti.
Abby: Segni? *pensando*Mm.. non ti so dire. Forse gliel’avrò anche chiesto da piccola..ma non mi ricordo. *sforzando un sorriso* Può darsi che è dovuto alla gravidanza. Forse sono delle smaniature?
Ascolto la sua ipotetica risposta che potrebbe alleviare le mie curiosità ma al contrario le accresce.
Mia: Quindi non ha fatto nessuno tipo di incidente?
Abby: No.. che io ricorda no. Ha lavorato un sacco può darsi pure che si sia ferito in campagna. Ma come mai questa curiosità?*sorridendomi*
Mia: Come hai detto è semplice curiosità. E ora dimmi come vanno le cose con Jared?
Riesco a dissuadere la sua mente con questa domanda alla quale risponde con un tono acido sfogandosi con me mentre io la ascolto sorridendo sotto i baffi.
Abby: Non ne parliamo! Prima fa il tenero e premuroso poi vede una ragazza bona passare e mi tratta come se fossi un animale con la rogna! Crede che gli faccia scappare quel bocconcino rifatto dalla testa ai piedi? EH no! Ma per chi mi ha preso ? Per uno sgorbio? Ho più classe di quella senza cervello e..
Continua a parlare a raffica riempendomi la testa sino a quando il ritorno di Manuel e Jared placa il suo sfogo. Rido mezza scioccata dalla mina vagante che va in giro afferrando poi il cellullare mentre i tre sono impegnati in una conversazione amichevole.
Stranamente trovo un messaggio di Pablo inviato verso le 14 , quindi pochi minuti fa.
Pablo: “La pazza è venuta da me . Mi ha chiesto scusa per lo schiaffo dato e mi ha ringraziato per averla salvata.”
Rimango sorpresa con un sorriso sulle labbra dinanzi a questo messaggio , non potendoci credere.
Abby ne sarà entusiasta. Finalmente le due potranno riconciliarsi.
Ma il secondo messaggio inviato sgretola il mio entusiasmo.
Pablo: “La conversazione ha preso una brutta piega. Se ne è andata quasi in lacrime.”
Sbuffo sonoramente stropicciandomi leggermente il viso per dopo metter le dita sul display e cliccando tra una parte all’altra clicco invio.
Mia: “ Che cosa gli hai fatto e detto? “
E subito dopo mi arriva la sua risposta.
Pablo: “Mi ha posto una domanda inaspettata. Mi ha colto di sprovvista. La risposta l’ha ferita.”
Mia: “Oh Pablo..ma come devo fare con te?”
Pablo: “ Poi..gli ho chiesto schiettamente se Abby è mia figlia.”
Copro velocemente il display evitando che Abby accanto a me possa buttare l’occhio e sconvolgersi l’esistenza con questo messaggio .
Mia: Ragazzi vado a rinfrescarmi un attimo i piedi.
Manu: Va bene amore , ma non allontanarti.
Mi fa l’occhiolino e mentre io sforzo un sorriso nervoso mi alzo e mi reco alla riva ancora col telefono tra le mani rispondendo al messaggio.
Mia: “Sei impazzito? Non mi hai creduto eh? Grazie , che bell’amico che ho. Non ti fidi di me. E dimmi un po’..che cosa ti ha risposto?”
Attendo con ansia la risposta giocherellando col piede in acqua sino a sentire il “Bip” del cellullare.
Pablo: “Che un uomo spregevole come me non può procreare. E mi ha dato la conferma che non è mia figlia.”
Scuoto il viso completamente scioccata dallo svolgimento drastico “dell’incontro”.
Mia: “Ti sei messo il cuore in pace adesso? La vuoi lasciare in pace? Non vedi che la fai solamente soffrire? Cerca di non affrontare più quell’argomento con lei . Ha sofferto un sacco, smettila.”
Venuta a conoscenza della verità sto dalla parte di Marizza , unica vittima in tutto ciò.
Pablo: “Hai..ragione. Ora devo andare , ci si vede Mia. Grazie .”
E con quest’ultimo messaggio pone fine allo scambio di SMS. Sospiro portandomi una mano sul fianco mentre fisso pensierosa l’orizzonte. Come starà adesso Marizza? Mi volgo fissando i tre divertirsi tranquillamente. Non posso rovinare il loro ultimo giorno di vacanza quindi munendomi di pazienza attendo il fine della giornata.

****

Mia: Abby aspetta un secondo.
Le prendo il polso prima che si rechi al piano superiore per andarsi a lavare.
Abby: Cosa c’è? *sorridendomi*
Mia: Ti devo dire una novità.
Abby: Ah si?
Le lascio il polso vedendo la curiosità nascere in lei.
Mia: Marizza ha ringraziato Pablo personalmente.
Accenno un sorriso vedendo i suoi occhi riflette quella bellissima luce .
Abby: Dici davvero??
Sorride a pieni denti incredula di sapere che sua madre si è recata da lui esaudendo il suo desiderio unicamente per riaverla accanto.
Annuisco col viso facendomi scappare una dolce risata vedendola completamente schizzare dall’emozione.
Abby: Devo correre da lei!
Sta per andare da lei ma afferrando un pezzo del suo vestito la blocco.
Mia: Perché non vai prima a lavarti? Ti farebbe bene una bella doccia tesoro.
Abby: S-si…si ! *convinta* Hai ragione! Corro!!
E velocemente corre verso il bagno del piano superiore mentre sento i passi da me conosciuti dietro la schiena.
Mia: Dove credi di andare tu?
Con le braccia conserte mi volgo dalla sua parte guardandolo con serietà fissando il sorrisetto nervoso di mio figlio.
Jared: M-mamma..*ridendo nervoso* Ciao!
Mia: Non ti ho salutato! Ti ho chiesto dove vai con quel borsone.
Jared: Ehm…ecco..vedi i miei due amici sono tornati dal vacance club e vogliamo passare la nostra ultima nottata estiva in discoteca sino a notte tardi. Non dirmi che mi costringerai a rimanere tra queste 4 mura? Ti supplico!
Si inginocchia ai miei piedi facendomi sorprendere più del solito. Non finisce mai di attuare le sue tattiche.
Mia: Ma Jared alzati ! Cosa fai?
Lo aiuto ad alzarsi ma continua a supplicarmi con uno sguardo profondo e le mani strette tra le sue.
Jared: Ti supplico, giuro che torno domani mattina sobrio e ancora vergine!
Mia: *dilatando gli occhi* MA JARED!! Abbassa la voce..
Jared: Permettimi di godermi l’ultimo weekend… per favore.
Sospiro pesantemente cedendo al suo sguardo.
Mia: E va bene..
Libero le mani dalla sua stretta puntandogli l’indice contro.
Mia: Ma ti avverto … non fare casino quando torni ok?? E cerca di non far piangere molte donzelle , povere anime.
Jared: Aaah grazie grazie grazieee!!
Mi abbraccia di colpo con un sorriso che va da un orecchio all’altro buttando a terra il borsone forse pieno di vestiti , in caso si sporcasse con gli alcolici che sicuramente berrà , infrangendo la promessa fatta.
Ma cosa ci posso fare in questi casi? Bisogna accontentare questi piccoli ribelli. Che si godessero la gioia del momento prima che le responsabilità gli assalgono sulle spalle di colpo. I problemi veri sono dietro l’angolo pronti a sorprenderti.
Mia: Ora vai prima che tuo padre ti becchi.
Rido schiaffeggiando moderatamente la schiena del mio adorato figliolo , sciogliendo il dolce e clamoroso abbraccio.
Mia: Ti copro io . Vai..
Jared: Ti Amo di bene!!
E schioccandomi un bacio esce velocemente di casa con un sorriso a 32 denti. Scuoto il viso pensando a quanto può esser folle quel ragazzo. Dice di non saper amare e poi mi adula come una dea.
Ah Jared quante cose non capisci , come i sentimenti che prova quella ragazza per te.

Abby

Dopo una sciacquata veloce mi metto i primi panni per la notte che mi passano sotto gli occhi e con i capelli già asciutti mi reco nella stanza di mia madre. Busso leggermente intravedendo la luce del lampadario accesso tramite il buco della serratura sentendo poco dopo un “Avanti”.
Apro lentamente la porta trovando mia madre con un grazioso pigiama addosso seduta sul letto a sfogliare alcune foto che appaiono a prima vista sgualcite e ingiallite.
Abby: Posso?
Accenno un dolce sorriso fremendo dalla voglia di abbracciarla e congratularmi con lei per lo sforzo compiuto , solo per far pace con me e io sono qui disposta a metter una pietra sopra.
Marz: Abby..amore mio. Certo che si.
Mi tende il braccio incitandomi a salire sul letto accanto a lei e dopo aver chiuso la porta salgo su di essa con un mezzo sorriso sulle labbra.
Abby: Ho…saputo che hai parlato con Pablo.
Caccio dal nulla l’argomento , citando quel nome che fa leggermente turbare Marizza.
Abby: Grazie.. Davvero! Hai fatto questo enorme sforzo per me .
Sorrido a pieni denti aspettando una sua reazione. Stringe leggermente le labbra e dopo un paio di secondi mi attira a se sul letto e mi abbraccia dolcemente. Socchiudo gli occhi rilassandomi e godendomi questo contatto privato da un paio di giorni ricambiando l’abbraccio circondandole la vita.
Marz: Per te farei di tutto.. Se mi dici di buttarmi da un ponte lo faccio . Dico davvero.
Abby:*sorridendo* Non te lo chiederei mai.. Ti voglio troppo bene per perderti. Sei tutto ciò che ho.
Marz: Ti voglio bene anche io amore mio.
Affonda il suo viso tra i miei capelli morbidi e profumati aspirandone la fragranze mentre io rimango estasiata dal battito dolce del suo cuore. Ho passato la mia infanzia e quasi la mia adolescenza ad addormentarmi ogni sabato notte tra le sue braccia udendo il suo melodioso battito cardiaco .
Non c’è ninna nanna migliore di quello . Mi fa così tanto rilassare che sento il mio corpo sopraffarsi dalla stanchezza. E’ stata una settimana lunga e in questo weekend non riesco neanche a reggermi quasi in piedi.
Marz: Bene quindi si è tutto risolto tra noi vero?
Alzo il viso sorridendole dolcemente per dopo annuire col viso.
Abby: Si..
Marz: Oh Abby.
Mi inizia a baciare ripetutamente le guance facendomi ridere gioiosamente mentre con la mano schiaccio leggermente le foto riverse sul letto morbido che attirano la mia attenzione.
Abby:*con un sorriso sulle labbra* E ..queste?
Ne afferro una vedendo 4 ragazzi sotto le luci riflesse di un palcoscenico non riconoscendone però i volti.
Marz: Tra le mie cose ho trovato questo scatolone colme di foto vecchie . Vieni poggiati qua.
Mi fa accomodare tra le sue gambe e poggiando la schiena sul suo petto sento le sue mani passarmi sotto le braccia sfiorandomi i fianchi , sfogliando questa pila di foto mentre io osservo assalita dalla curiosità.
Marizza: Hai detto diverse volte che non sai niente del mio passato. Ebbene..qui c’è qualcosa che ti può interessare. Questa sono io .
Indica una ragazza con i capelli rossi vestita in malo modo che canta al microfono continuando a passare l’indice su ogni persona raffigurata .
Marz: Questa è Mia , Manuel e..Pablo.
Abby: Davvero?
Sorpresa afferro tra le mani la foto socchiudendo gli occhi per metter a fuoco la mia vista e studiarne il loro aspetto a quel tempo.
Marz: *annuendo* Si si.. Noi 4 formavamo gli Erreway , una band musicale nata dal nulla .
Abby: Quanti anni avevate?
Marz: Questa è una delle prime esibizioni e avevamo soli 15 anni .
Abby: Wow.. la mia età.
Marz: Allora..? Che ne pensi di me? Ti saresti mai immaginata un look del genere? *ridendo*
Abby:*ridendo* Ad esser sincera proprio no.
Marz: Al collegio mi ritenevano la pazza più pericolosa .
Continua a ridere moderatamente perdendosi leggermente nei ricordi.
Marz: Ero la ribelle più impulsiva di tutti i tempi. Pensa che ho fatto spuntare innumerevoli capelli bianchi al mio preside. Guarda è questo qui.
Sfila dallo scatolo una foto di una festa in cui vi sono un sacco di ragazzi in divisa attorno ad un uomo con i capelli bianchi.
Marz: *indicandolo* Questo è Dunoff. Non so se è ancora vivo ma secondo me dopo avermi sopportato al collegio penso che avrà lunga vita.*ridendo*
Rido divertita tra le braccia della mia adorata madre continuando a fissare altre foto che mi aiutano ad arricchire la conoscenza del suo passato. Sto apprezzando un sacco gli sforzi che sta facendo per me, davvero. Vorrei dirglielo ma non me la sento di interrompere questo bellissimo svolgimento della serata.
Ormai fuori è scesa la notte e noi passiamo i minuti e le ore a sfogliare altre foto ridendo, sentendo i suoi racconti divertenti perdendomi a fissare quel suo meraviglioso sorriso che ho ereditato.
Marz: Bene hai visto anche le mie amiche . Ricordo che le coinvolgevo ad ogni mia follia.*sorridendo*
Abby: E anche con loro hai rotto i contatti?
Marz: S-si.. ho dovuto. *sforzando un sorriso*
Abby: Bhè sicuramente le rincontrerai un giorno!
Recupero il sorriso che stava sgretolando vedendo poi con la punta dell’occhio uno spigolo di carta sotto un pezzo di cartone , che fugge da fondo dello scatolone.
Marz: Bene ho un sonno terribile . *sbadigliando* Andiamo a dormire?
Si stiracchia sul posto sentendo le sue ossa sgranchirsi vedendola rinfilare tutte le foto cacciate nel contenitore per poi posarlo ai piedi del letto. Perché mi ha mostrato tutte le sue foto tranne quella nascosta?
Per ora decido di non esagerare. Ha già fatto molto , devo trattenere l’impulso della mia curiosità.
Abby: Si..
Marz: Oggi è sabato. Preferisci dormire nella tua stanza o…qui accanto a me? Rimani qua?
Mi sorride dolcemente e ricambiando il gesto in un sorriso smagliante mi butto tra le sue braccia allungandoci insieme sul letto ridendo allegramente.
Marz: Lo prendo per un si.*ridendo*
Abby: Certo che si , come posso dormire questo sabato senza le tue braccia che mi stringono a te??
Affondo il mio viso nel suo incavo del collo rannicchiandomi al suo fianco mentre sento il primo braccio circondarmi il corpo .
Abby: Mamma..
Marz: Si?
Abby: Accendi la lampada e ..mi canti la mia..Ninna Nanna?
Fregandomene dell’età raggiunta voglio udire la sua melodiosa voce. Ricordo quando la sera , nella casa in campagna del nonno , giungeva nella mia stanza e mi faceva addormentare con una canzone.
Questa abitudine non me la sono tolta.. ne mai la toglierò. Amo la sua voce , mi fa rilassare ed addormentare subito .
Marz: Tutto quel che vuoi.
Tendendo il braccio clicca l’interruttore della luce , posto accanto al letto , accedendo poco dopo la lampada posta sul comodino. Aggiustandosi nel letto e stringendomi a se inizia a cantare e io appena sento la sua voce socchiudo gli occhi, formando sulle labbra un dolce sorriso, sprigionando infine un lieve sospiro di sollievo. (SE VOLETE ASCOLTARE LA CANZONE E IL RITMO VI LASCIO IL LINK -> www.youtube.com/watch?v=TACfm4R3eog
Marz: “Lay a whisper …on my pillow, leave the winter.. on the ground.
Lascia un sospiro sul mio cuscino, lascia l'inverno sul pavimento.
I wake up lonely..there´s air of silence… in the bedroom.. and all around.
Mi alzo da sola, c'è aria di silenzio nella camera e ovunque
Touch me now…I close my eyes and dream away.
Toccami ora . Chiudo gli occhi e inizio a sognare.

It must have been love but it´s over now, it was all that I wanted, but I lost it somehow
Dev'essere stato amore , ma è finito ora. Dev'essere stato buono , ma l'ho perso in qualche modo.
it must have been love but it´s over now. From the moment we touched.. til the time had run out.
Dev'essere stato amore , ma è finito ora. Dal momento in cui abbiamo toccato .. fino al momento è esaurito.

Make-believing we´re together,… that I´m sheltered…by your heart.
Dal momento in cui ci siamo toccati e che io sono protetta dal tuo cuore.
But in and outside I´ve turned to water… like a teardrop… in your palm.
Ma dentro e fuori mi trasformo in acqua , come una lacrima nel tuo palmo.
And it´s a hard ..winter´s day, I dream away.
Ed è un duro giorno di inverno quello in cui inizio a sognare.

It must have been love but it´s over now, it was all that I wanted, but I lost it somehow
Dev'essere stato amore , ma è finito ora. Dev'essere stato buono , ma l'ho perso in qualche modo.
it must have been love but it´s over now. From the moment we touched.. til the time had run out.”
Dev'essere stato amore , ma è finito ora. Dal momento in cui abbiamo toccato .. fino al momento è esaurito.

Mi addormento con un sorriso sulle labbra , coperta da lenzuola fresche e circondata dal suo abbraccio.
Marz: Buonanotte amore mio…
Sento la mia fronte esser tastata dalla sue morbide labbra e posizionandosi sul cuscino che condividiamo ci addormentiamo insieme , strette l’un l’altra. Anche io ti voglio bene mamma.. non sai quanto.

****

Jared: Mamma dove sta la mia uniforme? E’ la tredicesima volta che lo chiedo! La smettete di limonare??
Rido seduta su una sdraio in giardino fissando quel ritardato del figlio in preda di un esaurimento nervoso solo perché non sta trovando l’uniforme che dovrà indossare tra un paio d’ore per l’inizio delle lezioni.
Mia e Manuel , che si stavano godendo il tramonto visibile dal giardino , separano le loro bocche per rispondere con tono assillato al proprio figlio.
Manu: Ed è la tredicesima volta che tua madre ti dice che sta nel cassetto del tuo armadio già stirata.
Jared: Ma perché non venite voi? Io non la trovo.
Abby: Mmm.. nella stanza hai per caso trovato i neuroni smarriti?*finto sorriso*
Si volge ricambiando il sorriso.
Jared: Ah ah ah *sarcastico* Che divertente. Perché invece di stare spaparanzata su quella sdraio non ti muovi e sistemi le cose per domani? Non voglio arrivare in ritardo al collegio per colpa tua ,dato che sfortunatamente ti aggregherai nella Nostra auto! *infastidito*
Abby: Eppure dovresti conoscerle le ragazze. Non organizzano tutto all’ultimo momento quindi “Caro” sono lieta di annunciarti che domani mattina sarò pronta e puntualissima.*finto sorriso* A differenza tua .
Jared:*roteando gli occhi* Quanto sei insopportabile.
Sbuffando rientra in casa borbottando frasi poche carine nei miei confronti ma io non me la prendo ma a differenza sua io me la rido rannicchiata sulla sdraio comoda soddisfatta di quest’altro sketch comico.
Manu: Quel ragazzo è un vero e proprio maleducato.*sbuffando*
Mia: Oh suvvia è l’ansia del momento. Domani iniziano le lezioni.
Manu: Si continualo a difendere. E’ ribelle per colpa tua mia cara barbie.
Mia:*Sorridendo* Oh Mio Azteco vieni tra le mie adorate bracciaa.
I due continuano a coccolarsi davanti a me mentre io rivolgo lo sguardo alla piscina accanto e del giardino stringendo con una mano una foto ben nascosta dagli altri.
Manu: *ridendo* Ho sete. Vado un attimo in cucina. Voi volete qualcosa?
Sollevo il capo annuendo poco dopo .
Mia: Va bene una Fanta anche a te Abby?
Abby: Va benissimo grazie.
Manu: Bene vengo subito.
Dando un veloce bacio alla moglie rientra dentro rimanendo io e Mia , che ora mi fissa sorridente.
Mia: Ti manca tua madre?
Abby: Non tanto.. Tanto tra un po’ torna. Sarebbe stato bello passare l’ultima giornata estiva con lei ma..povero Martin se non lo andava a trovare lei chi andrebbe?
Mia: Ah Martin..Sei fortunata ad avere un nonno del genere. Ha un cuore d’oro.
Abby: Si..
Sforzo un sorriso sentendo la mia mente andare altrove e la mia espressione pensierosa viene notata da Mia che si alza e sistemandosi il bikini si avvicina a me , sedendosi sul bordo piscina in modo da starmi vicino dato che sto su una sdraio posta vicino all’acqua.
Mia: Cosa ti turba piccola?
Sfilo la foto con un po’ di titubanza, quella foto che Marizza aveva nascosto ma che io ho preso a sua insaputa.
Abby: H-ho trovato questa..tra le cose di mia madre. Me la teneva nascosta.
Porgo la foto leggermente stropicciata di vecchia data a Mia che la afferra poco dopo per fissarla .
Mia: M-ma questa..
Abby: Questi due sono mia Madre e….quell’uomo, Pablo. Si stanno baciando..non mi avete detto che sono stati insieme.
Lei si volta dalla mia parte rivolgendomi uno sguardo scioccato e quei suoi occhi dilatati.
Ho scoperto una cosa che non dovevo sapere? Perché me l’hanno tenuto nascosto? Cosa c’è sotto?







OH OH OH ...Abby si è impossessata di una foto che non doveva vedere .. Mia come gli rispondera?
Abby in qualche modo scoprirà che tra Pablo e Marizza c'è stato qualcosa di importante?
Il primo giorno di scuola è alle porte ! Pablo ed Abby , padre e figlia, passeranno più tempo insieme . Avranno qualche dialogo? E con Marizza invece ? Pablo si rincontrera' nuovamente? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLOOOO!! :D COMMENTATEEE!
 
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Pablizza01
view post Posted on 20/9/2016, 20:28




AAAAAAAJ MADONNA IO LO SAPEVO *PIANGO* UFFA!!!! PABLO IDIOTA PERCHÉ HAI RISPOSTO COSÌ...SI SI OK lo sapevo..lo sapveamo tutti che rispondevi così..ma uffa digli una bugia...Dipendeva tutto da quella risposta te lo vuoi mettere nella zucca!...e poi ABBY È TUA FIGLIA...PIANGO L'ANIMA MANNACCIA MA perchè sei così scemo a volte ahahaha madooooo non esiste un altro tizio che è morto da 'eroe' sei tuuu il padre!!*grido*
Vabbe basta andiamo avanti
La ninna nanna è stata dolcissima,l'ho ascoltata,è tenerissima quasi quasi piangevo
E poi..non so cosa dire..Ah si
JARED ...ANCHE ABBY ORMAI SI STA INNAMORANDO E TALI E QUALI AI PABLIZZA E AI MINUEL DTATE FINENDO COL LITIGARE SEMPRE...AH COME DEVO FARE CON VOI!!!
Ho rsip troppo a questa parte
"Si inginocchia ai miei piedi facendomi sorprendere più del solito. Non finisce mai di attuare le sue tattiche.
Mia: Ma Jared alzati ! Cosa fai?
Lo aiuto ad alzarsi ma continua a supplicarmi con uno sguardo profondo e le mani strette tra le sue.
Jared: Ti supplico, giuro che torno domani mattina sobrio e ancora vergine!
Mia: *dilatando gli occhi* MA JARED!! Abbassa la voce..
Jared: Permettimi di godermi l’ultimo weekend… per favore."
Sobrio e ancora vergine sto ridendo troppo e poi mia che si stupisce Ahahahahah
Vabne poi ...nulla VOGLIP SAPERE COSA DIRÀ MIA...ABBY CARA AMORE DELLA ZIETTA NOEMI *SISI SONO LA ZIETTA*(cose venute in mente al momento..si non sto bene ma che Ci posso fare? AHAHAHAHH)
PABLO E MARZ SONO STATI INSIEME!!! E TU SEI FRUTTO DEL LORO AMORE...mado ma mia non glielo dirà mai...Già lo so
OK ORA BASTA STO PARLANDO DAVBERO TROPPO...CONTINUA ALLA SVELTA..ADORO SEMPRE DI PIÙ LA TUA FF SUPERIPERBELLISSIMA :wub:
CONTINUA!!!! :woot:
 
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view post Posted on 21/9/2016, 19:59

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Buona lettura ;)

CAP 19

Mia

Non avrei mai voluto trovarmi in una situazione del genere. Rimango ferma e in silenzio con quella foto data da Abby che al mio fianco attende una mia risposta. E ora che mi invento? Se Marizza non gli ha detto che in passato ha avuto una relazione amorosa con Pablo vuol dire che non lo vuol fare sapere. Mia pensa..pensa incessantemente . All’improvviso una brillante idea cade dal cielo e creando una grassa risata sdrammatizzo l’attesa.
Mia: Ahahah ora ti racconto! Questa foto la scattai io come ricordo di un gioco.
Abby:*confusa* Di un gioco?
Mia: Si , hai presente il “Gioco della bottiglia”? Bhè uscì bacio sulla bocca e toccò a Pablo e Marizza. I due dovettero per forza farlo .. Niente di più niente di meno.
Continuo a regger questo sorriso divertito , nascondendo la mia agitazione e dall’espressione di Abby deduco che abbia creduto alla mia fesseria. Non gli potevo dire che è stata scattata da un ragazzo di nome Simon per fargliela vedere a Sonia , la madre di Marizza , per dimostrargli che i due si baciavano passionatamente in pubblico senza pudore per lo più spiaccicati al muro entrambi avvinghiati all’altro.
Abby: Quindi..non sono stati insieme i due?
Riporgo la foto ad Abby che scombussolata la riafferra e la studia ancora un po’ .
Mia: No..cara.*sorridendo leggermente*
Abby: E allora perché me la teneva nascosta?
Mia: *alzando le spalle* Bho..forse non voleva raccontarti quell’episodio che la fece inalberare non poco! *ridendo* E comunque..rimettila al suo posto dopo ok?
Abby: P-perché..?*confusa*
Mia: Bhè può darsi che tua madre possa scoprire la tua marachella e arrabbiarsi. Non so..è un consiglio.
Rivolge lo sguardo alla foto per poi sprigionare un lungo sospiro.
Abby: Hai ragione. Ho esagerato a metter le mani in posti proibiti. Corro a metterla apposto prima che si accorga dell’assenza.
Scende dalla sdraio correndo dentro casa con addosso il bikini. La vedo sino a quando sale di sopra , scomparendo dalla mia visuale. Smuovo armoniosamente i piedi nell’acqua fresca della piscina sentendo la stanchezza sulle spalle. Ho trascorso la giornata a nuotare e giocare con la mia famiglia e ovviamente Abby che si è goduta il suo ultimo giorno di vacanza appieno.
Manu: Eccomi!
Compare alle mie spalle facendomi leggermente sobbalzare.
Mia: Manuel..mi hai fatto prendere un colpo.
Mi porto la mano sul petto prendendo un bel respiro.
Manu: Non mi dire che stai nascondendo l’amante sott’acqua.
Inizia a ridere sporgendo il suo viso verso il fondo della piscina sedendosi poco dopo al mio fianco.
Mia: Ma che dici idiota?
Lo accompagno nella risata scuotendo il viso per la sua stupidità. Immerge nel frattempo le sue gambe nell’acqua porgendomi una lattina fresca di Fanta.
Manu: Tieni queste è tua. Ed Abby?*guardandosi attorno*
Mia: E’ andata a sistemare una cosa di sopra. *sorridendo leggermente*
Manu: Come mai quell’espressione corrugata? Qualcosa ti turba?
Poggio il capo sulla sua spalla scoperta tenendo tra le mani la bibita.
Mia: Abby ha trovato una foto di Pablo e Marizza mentre si baciavano. Mi ha chiesto se avevano avuto qualche relazione.
Manu: E tu?
Mia: E io gli ho dovuto raccontare una balla.
Manu: *confuso* E perché mai? Che c’è di strano?
Mia: Ah..Manuel è tutto così complicato.
Manu: Aiutami a capirlo se ti poso esser d’aiuto amore. *accarezzandomi la schiena*
Mia: E’ solo che mi sento molto in sottopressione. Devo stare attenta a ciò che dico, a ciò che faccio perché rischio sempre di peggiorare le situazioni.*estremata*
Manu: Ti..riferisci ad Abby e Marizza vero?
Mia: E non solo. C’è Pablo di mezzo. Ho paura che il segreto che riservo dentro possa fuoriuscirmi dalla bocca senza rendermene conto. E’ una grande responsabilità ciò che mi ha dato Marizza.
Manu: Qualunque cosa ti ha detto è grave per sentirti così. Ma con Abby che centra quel che mi stai dicendo?
Mia: Centra eccome invece. Non posso dirgli che Pablo è stata con sua madre ! Potrebbe collegare i pezzi del puzzle e scoprire alla fine che in realtà il suo vero padre è lui!
Manu: P-pablo..è…
Sgrano gli occhi drizzandomi nel momento che mi accorgo di averla combinata belle grossa! Subito mi guardo dietro le spalle intimorita di trovar Abby ma fortunatamente non c’è .
Mia: Dannazione!!!
Mi stavo sfogando con lui proprio di questa mia paura e ora mi sono lasciata scappare questo segreto.
Manu: Mia …rispondimi. Pablo è il padre di Abby?
Alzandomi velocemente inizio a guardandomi da tutte le parti sentendo l’agitazione assalirmi insopportabilmente , impaurita che Abby possa sentire questa conversazione proibita.
Mia: *stringendo i denti* Abbassa la voce scemo!! Vuoi per caso scioccarle la vita??
Manu: Siete voi donne che scioccate la vita a me con queste rivelazioni! Ora ce ne andiamo di sopra a spiegarmi per bene questa cosa perché non ci sto capendo niente e di tutto questo mistero ne ho sino al collo.
Si alza prendendomi il polso e trascinandomi di sopra senza il mio volere mi costringe , richiudendo in camera da letto , a spiegargli per bene le cose con un tono basso di voce dato che la nostra fuga improvvisa e il nostro atteggiamento misterioso potrebbe attirare l’attenzione di Abby incontrata lungo la rampa delle scale. E nella lista si aggiunge anche Manuel. Saputa la cruda verità ha ricostruito per bene i pezzi mancanti ed è arrivato a provar pietà per Marizza , a quel tempo una ragazza sola e fragile con già sulle spalle una marea di responsabilità. Spero di non dover mantenere altri segreti , non sono capace di tenere un cecio in bocca. Ed è per questo motivo che devo trattenermi facendomi assalire ulteriormente dalla paura , soprattutto se mi trovo dinanzi a Pablo , il famoso e ignoto padre di Abby.

Jared

Jared: Ciccioo!!! Rossoo!!
Agito animatamente la mia mano tra tutta questa folla che governa l’atrio e il giardino dell’Elite Way School, che pullula di genitori dei ragazzi del primo anno che a quest’ora stanno sentendo il discorso di Inizio Anno del preside Bustamante . Hanno allestito un grazioso palcoscenico nel giardino principale dove dopo il Benvenuto verremo beneficiati da una scenografia del gruppo femminile di ballo e io non vedo l’ora di sbavare ad ogni gonna che si solleva nei movimenti . Il mio database di mutandine sexy sarà aggiornato .
Kevin: Jareeed!!! Ce l’hai fatta a venire finalmente!!
Il mio amico con qualche kilo di troppo mi viene in contro abbracciandomi fortemente scompigliando i suoi capelli biondi ridendo dinanzi il suo rimprovero.
Kevin: E dai Jared!! Sai quanto tempo ci ho impiegato a fare questa capigliatura stamattina??
Io continuo a ridermela vedendo Kevin sistemarsi invano la capigliatura ormai inesistente.
Kevin: *sbuffando* E anche quest’anno farai colpo tu sulle nuove. Grazia “Amico”.
Mi finge un sorriso sino a quando tra una pacca e l’altra ritorniamo a ridere fregandocene altamente dell’aspetto.
Jared: Suvvia a chi frega dell’aspetto fisico? *facendo l’occhiolino* Le ragazza vogliono soltanto vedere il nostro “gioiello”.
Eric: *ridendo* Dimmi un po’ Jared come mai ha fatto tardi oggi?
Jared: Quella svampita della mia “coinquilina” non trovava il cellullare. Pensa che ieri mi aveva persino annunciato che non avrebbe fatto tardi e mi ha incitato a star tranquillo.
Il ragazzo con i capelli rossi , cui soprannome è appunto Rosso , ride scuotendo il viso incredulo dal mio breve racconto.
Jared: Ma ora vi supplico non parliamo di Abigail perché ne ho sino al..
Xx: Stavate parlando di me??
Vedo la sua testa sbucarmi di fianco interrompendo la MIA conversazione con i MIEI amici col suo solito sorriso a 32 denti.
Eric: Tu sei la famosa Abigail?
Ecco il primo allocco che si incanta a fissarla quasi con la bava alla bocca. Roteo gli occhi già assillato della sua continua apparizione nella mia vita. Non solo la devo sopportare a casa anche qui al collegio mi tocca subirmela?
Abby: Uhm..”famosa”.
Mi inizia a guardare con un sorriso sotto i baffi architettando sicuramente qualche piano per farmi deridere dai miei compagni .
Abby: E quindi Jared non fa altro che parlare di me.. Oh non trovate che sia tenero?
Senza il mio permesso poggia il suo braccio sulla mia spalla trovando soddisfazione nel rendermi impossibile la vita.
Jared: *sospirando* E levati , non vedi che a confronto sei bassissima? Non vorrei che ti si bloccasse il flusso del sangue cara.
Fingo un sorriso scrollando la mia spalla non sentendo più il peso del suo minuto braccio che a stento è riuscito a raggiungermi.
Kevin: Comunque piacere Abigail.. Sono Kevin.
Con un sorriso radioso porge la sua mano paffutella ad Abby che rivolgendogli lo sguardo ricambia il sorriso come se fosse una divinità appena scesa in terra. E’ possibile che solo io veda la coda appuntita da diavolo che scodinzola da una parte all’altra e le corna rosse in testa?
Abby: Il piacere è tutto mio. Comunque voi due potete chiamarvi Abby se per voi va bene.
Afferra anche la mano di Eric che inebriato dalla sua bellezza è rimasto incantato e ipnotizzato.
Da che razza di idioti sono circondato!!??
Eric: Ma certo che si! Io sono Eric.
Lo svampito si riprende dallo stato di trans iniziando ad allacciare un amicizia con lei mentre io assisto alla compagnia rubata da questo tappo di sughero. Promette “bene” l’inizio anno.
Jared: Ok ok basta così.
Mettendomi tra loro tre spingo , ponendo la mano sulla spalla , delicatamente Abby dai miei amici che ormai avevano preso la parlantina recuperando la parte del protagonista.
Abby: Che c’è? Ti da tanto fastidio stare in secondo piano?
Jared: Ragazzi perché non mi aspettate in giardino? Tra poco inizia il ballo non vorrei che per colpa sua ..*indicandola con disprezzo* ..ve lo perdiate.
Sforzando un sorriso li convinco e dopo un paio di secondi e soprattutto dopo aver salutato con un sorriso da ebete Abby fuoriescono dal collegio lasciandomi finalmente solo con Abby nello stesso luogo in cui improvvisai lo scontro . Attorno a noi c’è un continua via e vai di gente cui vocio mi costringe ad alzare la voce ed avvicinarmi a lei sentendone il profumo.
Jared: Sentimi un po’ ragazzina. Qui sei nel mio territorio. Ti conviene starmi alla larga , non ti voglio avere tra i piedi anche qua. Mi tocca sopportarti a casa , ora non voglio scollare quei due scemi da te. Ci siamo intesi?
Con aria da duro e con voce ben decisa spero di aver sottolineato il concetto ma fissando le sue labbra incurvarsi sino a diventare un sorriso malizioso deduco che il mio discorsetto non gli sia arrivato neanche nell’anticamera del cervello.
Abby: Che “peccato”. *sarcastica* E a dire che avevo sognato di passare le intere giornate con voi tre. Siete un spasso davvero!*ridendo* Magari io sotto il tuo braccio così la tua lunga fila di ragazze si sgretolerebbe in un nano secondo.
Mi istiga guardandomi col viso in su , segno di prepotenza . Sento che tra un po’ perderò la pazienza.
Jared: Tu provaci “carina” e ti ridurrò realmente come un Tappo di sughero! *finto sorriso*
Abby: *avvicinandosi* Uh..che paura. Tremo tutta. Ci sarà da divertirsi , ciao ciao Spilungone!
Si scosta dal mio viso velocemente lasciandomi un amaro in bocca. Jared ma che diamine ti aspetti ogni qualvolta si avvicina col viso al tuo? Se ne va mimetizzandosi tra gli altri studenti mentre io, stropicciandomi la faccia, decido di raggiungere i miei due amici che stanno già assistendo allo show delle ragazze battendo le mani a ritmo di musica.
Resto in piedi dietro la fila fissando senza emozione quelle ragazze smuovere a tempo i capelli lunghi facendo ondeggiare il proprio bacino ad ogni movimento che compiono , inebriando con la propria bellezza il pubblico maschile , sia adolescenziale che adulto. Perché riesce sempre a farmi deprimermi portandomi a pensare su ciò che mi prende da quest’ultima settimana?
Kevin: Hey Jared hai visto quella del secondo come ti guarda?
Mi sfonda diverse gomitate nel fianco richiamando la mia attenzione. Tendo il collo intravedendo una biondina mangiarmi con gli occhi dietro la tenda del palcoscenico e nel momento che si accorge si aver richiamato il mio sguardo mi fa segno con le dita di chiamarmi . Fissandola bene la conosco : è Jasmine la ragazza più bella del secondo anno . E’ nota come la ragazza più facile del collegio. Va con tutti e regge la relazione si o no per 4 ore consecutive. E questo tratto di lei mi ha eccitato per tutto l’anno precedente.
Tra la lunga fila di ragazze del mio anno e quelle del 5° , che comunque non si fanno scrupoli a stare con ragazzi più piccoli d’età , non ho avuto l’occasione di divertirmi un po’ con lei e per la prima volta sembra esser attratta da me , anticipando le mie mosse.
Eric: Eheheh *ridendo* Qualcuno ha fatto colpo senza alzare un dito! Ti faccio i miei complimenti!
Kevin: Rosso volevi dire due? *ridendo*
Il loro scambio di battute e gomitate nei fianchi richiamano nuovamente la mia attenzione chiedendo spiegazioni con espressione confusa.
Jared: Hey di chi state parlando voi due? Che confabulate?
Kevin:*alzando le spalle* Bhè non stiamo confabulando niente di malvagio.
Eric: Stavamo solo dicendo che quella Abby è un ottimo traguardo per vincere “Le imprese più difficili”. *ridendo*
Jared: Non capisco.. *confuso*
Kevin: Eric ti sta dicendo che Abby potrebbe essere la tua conquista impossibile.
Jared: E perché mai?
Eric: Oh suvvia Jared , non esser cieco. Noi due abbiamo notato l’intesa profonda che c’è tra voi. Lei non ti sopporta e lo stesso vale per te.
Jared: Chi sopporta quell’essere fastidioso?*scioccato* Ditemelo e gli chiederò quel è il suo segreto nel domare quel mostro!
Kevin : *ridendo* Dai devo ammettere che è una bella ragazza. Io ci farei un pensierino.*facendomi l’occhiolino*
Eric: Serio amico. Hai il campo libero. Pensa..*iniziando a fare i conti con le mani* Uno: Vivete nella stessa casa . Due : Te la troverai anche in classe . Tre: E’ un bocconcino assai delizioso . Quattro: Dio che tette ! *sbalordito* E cinque : Ti odia…*sorridendo maliziosamente*
Jared: E quest’ultima nota che centra?
Kevin: Cosa c’è di meglio di una relazione fondata sull’odio? *ridendo sotto i baffi*
Eric: Immagina voi due .. mentre litigate animatamente e di colpo poi vi baciate con la foga del momento!
Immagina questa scena paradossare e irreale con le stelline agli occhi mentre io con un espressione disgustata e confusa continuo a sentire le loro folli frasi.
Kevin: Un bacio che prosciuga tutto il fiato!
Jared.*Schifato* Ah ho da poco fatto colazione! Vi supplico! ..
Eric:*ridendo* E per giunta puoi metterla in trappola nella tua camera e farci tutto quel che vuoi!
Jared: *finto sorriso* Si..poi mi pagate voi l’operazione per ricostruirmi i testicoli? Quell’energumeno è capace di sgretolarmeli! Ora basta fare gli idioti . *sbuffando* Fatemi bramare la mia prossima conquista.
Incrocio le braccia concentrandomi a fissare Jasmine entrare in scena e dare svolta al ballo monotono , mettendo in mostra tutta la sua sensualità. Si Jasmine..mi aiuterai a tener la testa occupata sino a quando Abby sarà solo un vago e brutto ricordo legato al risveglio di emozioni che non mi appartengono.

Marizza

Oggi è il fatidico primo giorno di scuola di Abby , che tra breve ore inizierà a frequentare il terzo anno dell’Elite Way School.
Poggiata ad un albero del giardino in lontananza assisto al discorso di apertura del “Preside Bustamante”.
Marz: Pftt… è patetico vestito in quel modo!
In giacca e cravatta indossa una maschera da perfetto lecchino dando poi il benvenuto ai nuovi studenti e ovviamente ai genitori che scacciano tutto l’amato bottino.
Come ai vecchi tempi qui nel giardino domina l’ipocrisia. Tutti sono gentili con gli altri ma dentro sicuramente staranno rodendo per chiunque sfili dinanzi a loro con abiti più pregiati dei propri.
Nulla è cambiato dalla mia partenza nella gente. E’ rimasta la stessa …purtroppo.
Il venticello caldo che a volte si innalza in questa giornata molto solare smuove i rami dell’albero sovrastante vedendo l’ombra di esso smuoversi dolcemente .
Marz: Quanto finisce questa tortura??
Sbuffo sonoramente fissando l’orologio al polso , attendendo con ansia la fine di questo lungo e monotono discorso senza fine. L’avrà pescato dai vecchi documenti di Dunoff? Da lui mi aspettavo qualcosa di più originale e moderno. Finalmente dopo un gran saluto e ringraziamenti al pubblico, per averlo ascoltato con attenzione, scende dal palco vedendo poi salire ragazze che iniziano a ballare.
Marz: Ah che orrore.
Mi incammino d’istinto verso la direzione che ha preso Pablo vedendo in lontananza intrattenere qualche genitore con un sorriso a 32 denti . Cosa gli si può mostrare ad uno che paga una fortuna per l’educazione del proprio figlio? Ovviamente un sorriso del genere. In questo primo giorno bisogna stamparsi una espressione da idiota per tutta la sua durata . Pensando ai soldi automaticamente mi “sale la febbre” dinanzi al pensiero che tra un po’ dovrò rimetter piede del suo ufficio per dargli la prima retta.
Abby l’ho lasciata poco fa, dopo averle dato un grande abbraccio e un Buona Fortuna , sperando Dio che non abbia nessun’altro tipo di rapporti col preside… suo padre. Sapere che sta qui dentro non so se stare tranquilla o meno. Pablo potrebbe disubbidire i miei avvertimenti , persino arrivare a chiamarla “Abby” e peggio ancora instaurare un rapporto d’amicizia. Non so se tra i due c’è stato un vero e proprio dialogo in spiaggia prima di accorgersi del mio annegamento , non l’ho chiesto a nessuno e forse non saperlo è meglio. Risparmio di avvelenarmi con altre discussioni. Sorpasso la gente chiedendo un “permesso” secco e come desideravo ecco che la strada mi viene spianata così da giunger l’atrio con facilità. Questa volta ad echeggiare non sono i miei tacchi ma bensì le mie converse . Al diavolo l’età. Questo modello mi sta ancora alla perfezione e per giunta dona col mio look casual. Un semplice pantalone nero , sfortunatamente attillato, e una maglietta bianca con qualche brillantino . Prendo un bel respiro , inspirando l’aria climatizzata che rinfresca il mio collo libero dai capelli , essendo raccolti in un alta coda che oscilla dolcemente da una parte all’altra ad ogni passo che compio. Giungo di mio malgrado in segreteria trovando questa volta la responsabile.
Marz: Salve vorrei parlare col preside.
Leggo la targhetta sulla scrivania optando che “Amelie” sia il suo nome.
Amelie: Certamente. Puoi iniziare ad entrare , il preside come lei sa ora è occupato con i genitori .
Marz: *con prepotenza* Non ho tutto il tempo del mondo. Che lo vada a cercare. Gli dica che la Signora Andrade deve versare la sua retta. *fingendo un sorriso* Potrà notare come scappa alla parola soldi!
E con non curanza entro in direzione lasciando perplessa quella donna coi capelli mossi quasi arancioni.
Marz: *borbottando* Una tinta non gli farebbe male!
Entro come se fossi a casa mia in questa stanza che ormai è diventata il nostro campo da guerra fissando con rancore quella scrivania , quell’arredo che pochi giorni fa mi ha steso come una poco di buono mettendomi in trappola , divertendosi alla follia.
Mi avvicino a passo spedito dandole un calcio per puro sfogo ma nel farlo faccio cadere in avanti una cornice già mal messa . Spinta dalla curiosità la afferro e tenendomela tra le mani fisso il sorriso che governa il suo viso nel giorno del proprio matrimonio. Questa foto immortala lui e Paula all’uscita dalle chiesta mentre gli invitati lanciano risi e petali di rose che colpiscono gli sposi . Il suo vestito da sposa bianco mozza il fiato e la felicità che emanano le loro espressioni non ha descrizioni.
Marizza..perchè ti stai facendo del male nel continuare a osservare questa foto?
Sapere che quasi tutti in questo mondo hanno avuto ciò che a me è stato proibito..mi fa stare tanto male.
Stringo le labbra fissando l’immagine di Pablo , vestito in uno smoking blu che lo rende fastidiosamente incantevole. Il pensiero fisso che Paula ha convinto Pablo di assumersi le proprio responsabilità mi induce ad invidiarla. Forse…sono stata troppo orgogliosa?
Marz: No Marizza..no!
Scuoto il mio viso rimettendo al suo posto il quadretto mal ridotto ritornando in me.
Come ti saltano certi sensi di colpa in mente? Come potevo costringere Pablo accettare le conseguenze senza il suo volere? Sarebbe stato ripugnante convivere con lui con la paura di sentire i suoi rinfacciamenti.
Xx: Hai fatto correre a gambe elevate quella povera donna col tuo sguardo micidiale!
Mi volgo di colpo fissando Pablo entrare nella sua presidenza con quella solita espressione tranquilla.
Come fa ad esserlo? Lo invidio a volte..
Marz: Se non lo facevo quella gallina non avrebbe mai alzato il suo culo.
Pablo: Mi desideravi così tanto?
Ridendo sotto i baffi si chiude alle spalle la porta iniziandomi a preparare psicologicamente per eventuali capovolgimenti drastici di situazione. Questa volta sono minuti e grazia alla comodità dei vestiti posso sferrargli un mega calcio nei suoi amatissimi attributi facendolo piegare dal dolore.
Marz: Veramente sei tu che dovresti desiderare appropriarti del mio bottino.
Fingendo un sorriso agito la borsa piena di soldi sentendolo poi sbuffare mentre prende posto dietro la scrivania.
Pablo: Bene.. quando vuoi versare?
Marz: *sorpresa* Strano che la scrivania oggi sia in ordine. Ancora nessuna mamma sexy è passata in presidenza?*finto sorriso*
Poggia i gomiti sul tavolo per poi incrociare le dita delle sue mani.
Pablo: Sei sempre in vena di scherzare quando vuoi eh? Sei lunatica forte sappilo. Prima vieni da me e finiamo col litigare , poi ritorni e fai queste battute squallide?*sorriso amaro* Quando la finirai?
Mi chino sulla scrivani parlandolo con un tono di voce da psicopatica.
Marz: A renderti la vita impossibile?*inarcando il sopracciglio* Oh..ho appena iniziato.
Mi metto composta sulle mie scarpe comode incrociando poi le braccia al petto dopo aver sborsato i soldi.
Marz: Questo è tutto.
Pablo: Mi sembri una mafiosa.
Sbuffando afferra il sacchetto contando il contenuto mentre io roteo gli occhi stufa di stare qui.
Pablo: Bene .. Decudo che Abigail stia già girando per scuola.
Soddisfatta di sentir fuoriuscire dalla sua bocca il nome per intero rispondo con un tono calmo di voce.
Marz: Si.. Spero che si possa trovare bene in questo covo di serpi…
Pablo: Marizza non è più come una volta. Il collegio è cambiato. Puoi pure stare tranquilla , tua …figlia sta in ottime mani.
Pronuncia la parola “Figlia” con sforzo , come se prima avesse ingoiato un grande groppo alla gola, abbassando poi il capo per sistemare i soldi.
Marz: Se non vorrai aggiustare ogni settimana la vetrina di quella porta *indicandola* Ti converrà tenere gli occhi ben attenti. Mia Figlia ha già subito sin troppi maltrattamenti verbali alle altre scuole , esigo rispetto in questa.
Assumendo il mio ruolo da mamma iperprotettiva sottolineo il mio Volere con un tono deciso di voce accompagnato da uno sguardo micidiale.
Pablo: Ok…ok…ho capito. *fissandomi* Comunque.. Noto che oggi vesti da persona normale.
Marz: Cosa hai da dire sul mio look precedente?
Gli pongo questa domanda con un pizzico di aggressività. Lui alza subito le mani , in segno di innocenza.
Cosa crede , che nella borsa abbia una pistola pronta da usare in qualunque evenienza? Oh.. magari.
Pablo: Niente che ti possa offendere! *sforzando un sorriso* Apprezzo il fatto che sei giunta da me..coperta, questa volta.
Marz: *serrando la mascella* Se hai finito di fare i conti potrei andarmene? Qui dentro l’aria sta diventando pesante.
Pablo: Ah quindi stai aspettando me? *ridendo* E a dire che potevi andartene già da un bel paio di minuti.
Marz:*finto sorriso* Oh ma che notizia meravigliosa! Allora Adios caro!
Sto per andarmene ma la suoneria del suo cellullare richiama la mia attenzione e senza accorgermene mi fermo ad ascoltare il suo borbottamento con la mano posta sulla maniglia.
Pablo: Uffa..solo lei ci vuole adesso. Paula ma non hai una vita sociale?
Commenta da solo la continua melodia del telefono che non pare a cessare. A quanto pare la sua cara mogliettina è “leggermente” insistente.
Marz: Che c’è? La vita matrimoniale non è per te?
Lanciargli questa frecciatina è stato più forte di me e appena mi volgo lo fisso restare seduto con un sopracciglio sollevato con un espressione esausta.
Pablo: Ma tu non te ne stavi andando? Ti conviene stare fuori dalla mia vita privata.
Marz: Ah si?
Mi volgo del tutto avvicinandomi alla scrivania per lanciargli le forme in faccia.
Marz: Tu vorresti ficcare il naso nella mia vita e io non posso porti queste…semplici domande?
Pablo: Sono cose differenti! Io ti ho chiesto spiegazioni del tuo passato , dato che sei scomparsa dalla mia vita all’improvviso.
Marz: Il tuo discorso non fa una piega!
Il cellullare cessa di suonare e finalmente cade il silenzio sino a quando il nostro scambio di sguardi fulminanti viene interrotto da una sua domanda.
Pablo: Senti perché non torni a casa?
Marz: Come mai il tuo umore è caduto a terra tutto d’un tratto?*finto sorriso* Per caso non ti è piaciuto il successo ottenuto dal tuo eclatante discorso?
Con un pizzico di sarcasmo sono intenta ad esasperargli la mattina ancora un altro po’ , mentre lui si strofina la faccia trattenendo i suoi nervi. Si..impazzisci brutto bastardo!
Pablo: Niente affatto. Anzi..dato che siamo in argomento come mai te ne stavi sotto un albero metri lontani dal tuo posto riservato in prima fila?
Marz: Oh..mi è già salita la nausea da lontano , figurati vicinissimo a te.*finto sorriso* Ed è stata la miglior cosa che abbia fatto e sai il perché?
Pablo: *dondolando sulla sedia* Perché?
Marz: Perché non mi sono bagnata con la tua bava , dato che schiumavi davanti a quei ipocriti peggio di te.
Pablo: Sai ..per stare bene in questo mondo bisogna adeguarsi alle persone che ci abitano…Bisogna diventare i propri simili , altrimenti…non si vive bene.
Marz: *scuotendo il capo* Più spreco il mio tempo a parlare con te.. più mi accorgo che uomo ripugnante sei diventato.
Pablo: Cosa credevi che sarei diventato dopo la tua partenza? *guardandomi* Sono ritornato ad esser quel Pablo Bustamante del 3° anno . Io ero cambiato per te…ho lottato contro mio padre , mi sono ribellato a lui solo per dimostrarti che ero maturato.
Marz: Mm..si poi quando dovevi veramente dimostrarmi la tua maturazione ti sei rifugiato nella vigliaccheria.*finto sorriso* Cosa ti è preso li? Come mai non hai pensato “Ma si dimostriamo alla mia ragazza come la amo “ ?! … Pablo non hai scuse.
Pablo: Ho ….avuto paura. Tu non ce l’avevi? Marizza sii sincera, davvero ti sentivi pronta a crescere quel bambino?
Mi pone questa domanda con uno sguardo scombussolato , come se realmente mi stesse chiedendo se riuscirai a sopportare un peso sovrumano? Distolgo leggermente lo sguardo , portandolo ad un punto a caso, meditando la sua risposta. Ad ogni incontro ormai cadiamo su questo argomento , dove sorgono domande a raffiche cui risposta perseguita entrambi da un sacco di anni . Mi umidisco le labbra , ormai secche, stringendo poi la mano in pugno mentre lentamente rialzo lo sguardo e lo affronto con orgoglio.
Marz: Certo che ho avuto paura. Ma non per questo avrei ucciso una povera vittima , un frutto concepito in una folle notte passata da veri incoscienti ! Io pensavo che ti fossi protetto quella notte!
Pablo: Ma chi ragionava in quel momento?? Bramavo il tuo corpo da un sacco d’anni! Come pensavi che sarei riuscito a proteggermi se nel sottoscala entrambi morivano dal desiderio di fare l’amore!?!?
Un senso di imbarazzo mi fa accaldare il corpo. Davvero sono qui a rimembrare quello stupido errore?
Pablo: E comunque vittima o no ci poteva rovinare la vita. Tu non puoi minimamente immaginarti cosa ha passato Mia l’ultimo periodo di scuola. Per miracolo è uscita viva durante gli esami! Non solo dovevo avere il peso dello studio.. dovevo anche accudire te col pancione?
Marz: Io non ho mai chiesto di esser accudita!!
Più discutiamo di questo argomento più alziamo il tono di voce. Io non posso “minimamente immaginare” ciò che ha passato Mia?...Oh Pablo TU non sai quel che ho passato IO invece!
Marz: Almeno Mia ha avuto l’appoggio di Manuel.. Io se realmente rimanevo incinta e decidevo di tenerlo…sarei stata sola.
Queste parole mi bruciano la gola . Devo trattenere il dolore che brucia le mie interiora.
Pablo: *sospirando* Ora basta…parlare di questo. Ne ho sino al collo.
Marz: Sei tu che ricacci questo argomento! Io meno lo ricordo è meglio sto!
Pablo: *guardandomi* Tu non stai affatto bene Marizza… io ti conosco e sento che stai esplodendo di rabbia.
Dilato le pupille tremolanti . Come può dire che lui mi conosce se non mi hai mai capito niente?! Ne come stavo , ne come mi sentivo , ne se soffrivo o meno. Niente! Stringo di più le mie mani in pugno infilzando le unghie nella mia pelle morbida e leggermente sudata.
Marz: Tu non mi conosci! Non mi hai mai conosciuto.
Pablo: Non dire fesserie per favore. *scuotendo il capo* Siamo stati insieme..ci amavamo.
“Se mi amavi accettavi il nostro bambino”. E’ questo quel che gli voglio dire , ma non me la sento di ricacciare di nuovo questo argomento. L’unica cosa che riesco a fare è congratularmi per la sua ottima scelta del verbo accennando un sorriso , che risulta amaro pieno di dolore.
Marz: Sono…felice di sentire l’uso del tempo passato.
Pablo: Credevi che ti avrei continuato ad amare dopo tutti questi anni?
Marz: Perché dovevo crederci…se non mi hai Mai amato?*sorridendo amaramente* Anzi..mi chiedo se realmente ce l’hai la capacità di amare.
Pablo: Ho avuto il privilegio di amarti per davvero!
Marz: Bha…se lo dici tu. *alzando le spalle*
Stanca di ribattere le sue idiozie decido di dargli ragione solo per accontentarlo e zittirlo.
Le sue parole dette con decisione ed enfasi non mi fanno nessun effetto.
Sta per riaprire bocca ma le voce alta della segretaria attira la nostra attenzione.
Amelie: No La prego! E’ occupato! Non può entrare!
Xx: Non me ne importa!
A quanto pare quella svampita senza cervello sta cercando di fermare una furia umana che spalanca la porta senza neanche bussare , fregandosene altamente di chi stia già dentro.
Xx: PABLO!! DOVE DIAMINE HAI MESSO IL CELLULARE?? Ti ho detto mille volte di rispondere alle mie chiamate perché riguardano sempre il Divorzio!
Mi volgo del tutto , pronta a fulminare con lo sguardo questa disturbatrice sgranando gli occhi appena riconosco la persona.
Marz: P-paula…
Di viso non è cambiata affatto. Ha ancora la stessa faccia di merda. I capelli sono leggermente più lunghi , gli arrivano sotto le spalle , e ondulati . Ciocche ribelle messe in risalto dallo spuma per capelli che creano l’effetto bagnato . E’ giunta in presidenza agguerrita , e dalla sua frase deduco che tra i due non scorra buona sangue , soprattutto dopo aver udito la parola “Divorzio”. Ullalà… cosa sentono le mie orecchie.
Creo un ghigno compiaciuto pronta ad affrontare Paula dopo ben 17 anni . L’ultima volta che ci siamo viste mi ha sfidato e mi ha “sputato in faccia” la vittoria per quanto riguarda la riconciliazione avvenuta con Pablo al 3° anno , quando aveva il cervello fuori uso . (vi lascio il video del loro ultimo incontro in rebelde way . Dal minuto 3:28 al 3:48 www.youtube.com/watch?v=uMtLSJrQHas )
Paula: E…..tu….che ci fai qua?
La sua espressione diventa sempre più scioccata rimanendo quasi con la bocca aperta per l’incredulità.
E quindi.. ho avuto il “privilegio” di rincontrare anche lei? Oh..ma che “Bello”! Mi toccava solo affrontare questa schizofrenica , con la quale ho un conto in sospeso. In questa presidenza è caduto il silenzio , governa solo il nostro continuo sguardi : il suo scioccato , quello di Pablo spaventato e il mio colmo di orgoglio e superiorità. Non gli permetterò di mettermi i piedi in faccia come un tempo. Non sono più quella persona. Sono un'altra…e sono pronta ad avventarmi in faccia in qualunque momento.





ULALALAAAAAAA :woot: :woot: :shifty: DIVORZIOOOOO *----* MARIZZA HA SENTITO QUESTA MERAVIGLIOSA PAROLA! gode sapere della sofferenza di Pablo ? ahaha a quanto pare un pochino si ;) Quest'ultimo ha ammesso di aver avuto paura in passato ma ad interrompere poi la loro conversazione è stato l'arrivo della belva umana PAULA!!! Dann dann daaan daaaaaaan !!!! ECCOLA QUAAA!!! E' comparsa (finalmente o sfortunatamente ) nella fan ficitooon! Sembra esser rimasta scioccata alla vista di Marizza , come reagirà nel proximo cap?? Una forte e pesante intesa sta prendendo vita , si scontreranno Paula e Marizza soprattutto ora che quest'ultima si è imposta di non voler esser più messa i piedi in testa da lei?
NEL PROSSIMO CAPITOLO VI ASPETTANO TANTE NEWWWS E SCOPERTE ;) COMMENTATEEEE!!
 
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Pablizza01
view post Posted on 21/9/2016, 20:47




MADONNA SANTISSIMA!! ALLORA:
Prima di tutto ...la foto...mado mia il tuo cervello è incredibile ti inventi quella bugia perfetta e poi...sgami la verità a manuel...aahahahahahahhaha sei unica..vabbe ormai anche manu lo sa..e beh chissà cosa dirà
Poiii
JARED E ABBY MADO cuoricini miei!!♡♡
Gli amici di jared che sbavavano dietro ad abby ahahahahaha ho immaginato la scena perfettamente...e poi jared sembra aver fatto colpo su una biondina del 2 anno..bah chissa come andranno le cose..e poi...la cosa che gli hanno consigliato gli amici su lui e abby...chissàaa cosa farà!! Sono curiosissima!! Davvero troppo!!!😍😆
MA NON COME LO SONO DI LEGGERE E IMMAGINARE LO SCONTRO TRA LE DUE IENE..MARIZZA SPENNALA VIVA(si sembro cattiva ma davvero mi piacerebbe una lotta sul serio tra loro e ovviamente marz vincerebbe...io odio più di tutto paula ed è sempre stato così)
BENE VOGLIO UNO SCONTRO TRA QUELLE DUE E SUBITO!!! ATTENDO CIN ANSIA IL CONTINUO..DAVVERO!! :woot:
Ps ho vidto il video e l'hltima scena tra paula e marz .dove lei gli dice di aver 'vinto'...beh Mi ha fatto venir voglia di rivedere le puntate della prima stagione..specialemente dal suo arrivo a poi simon...aaah :wub:
Okok ora vado CONTINUA Presto TI PREGO :woot:
 
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view post Posted on 22/9/2016, 19:53

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Heila raga! Dovete sapere che il mio pc si diverte tanto ma così tanto a farmi incazzare che questa sera ha deciso di non connettersi... vi lascio immaginare la mia espressione nera .. ma vaa beene *cercando di calmarsi* quindi a rompersi le dita col cellullare sono qui a comunicarvi che per ora non riesco a postare il cap... non so se in serata il mio pc si "risvegliera' dal coma" ahahahah posso darvi delle anteprime nel caso non riesco proprio a postare. Nel proximo capitolo
- marizza e paula si scontreranno (no senza violenza, ne schiaffi ,ne pugni quindi non fatevi meravigliose clip mentali xD )
- paula chiederà a pablo di recuperare il rapporto perso (poi scoprirete il xk questo cambio improvviso di decisione)
-marizza racconterà lo scontro a Mia divertita per poi rattristirsi quando mia la induce ad ammettere la verità su cio che prova realmente marizza per pablo
-infine ma non meno importante (anzi) mia vedrà con i suoi propri occhi le famose cicatrici . Ma in che modo?
CURIOSIII? COMMENTATEE!

P.s. vi aggiorno su una possibile ripresa del pc o meno;)
 
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Pablizza01
view post Posted on 22/9/2016, 19:58




Sii CURIOSISSIMA!!
Maledetto pc!! Va bene attenderò con ansia il momento in cui posterai se sarà stasera o meno ;)
 
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111 replies since 30/8/2016, 20:39   3264 views
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