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Mia: No i-io...non sono stata io!!!
Continuai a dire mentre i mie occhi diventavano lucidi. Stavo per entrare in un pianto isterico me lo sentivo. Incrociai gli occhi di Manuel, che subito dopo di me guardò il cadavere a terra, e si lasciò il cadere il bicchiere da mano. Il mio viso era tutto bagnato dalle lacrime, che incessantemente rigavano il mio volto Mia: Ma-Manuel credimi non sono stata io, non sono stata io!!!! Continuai a gridare lasciandomi cadere a terra vicino a quel corpo...tra la folla c'erano anche Marizza e Pablo. Coprì il mio volto tra le mani continuando a piangere. Mi sentivo impotente...quando all'improvviso si udì la voce della direttrice... Beatrice: CHE COSA STA SUCCEDE...*vede il corpo a terra* Oh mio Dio... Katrine: Direttrice! Direttrice è stata Mia l'ho vista! Beatrice: che cosa?! Non riuscivo a risponderle, non riuscivo a protestare, ero lì a terra che piangevo come una stupida. Mi sentì afferrare per la vita da dietro, e sollevarmi in piedi allontanandomi dal corpo. Era stato Manuel che mi fece voltare stringendomi a se. Manuel: Non dire cavolate! Che cavolo avresti visto eh?! Non so se lo hai notato ma qui non c'è neanche un arma!!! Sentivo le parole di Manuel, sentivo i mormorii degli altri, ma non riuscivo a parlare. Tenevo il viso nascosto sul petto di Manuel mentre continuavo a sfogarmi. Beatrice: Katrine! L'accusa che stai rivolgendo a Mia è molto grave! Katrine: L'ho vista vicino al corpo! La stava toccando! Beatrice: Mia, è vero quello che dice Katrine? Cercai inutilmente di calmare il mio pianto per riuscire a spiegare...ma non ci riuscivo... Beatrice: Mia! Manuel: Direttrice! Un'attimo di respiro per favore! Ma non vede che è scoinvolta?...Le dia un pò di tempo per calmarsi almeno! Beatrice: *Sospira* Ti aspetto domattina alle sette nel mio ufficio! Detto questo la direttrice si avvicinò al corpo senza vita, della ragazza. Manuel mi portò dentro accompagnandomi fino alle scale, dove mi fece sedere. Finalemnte i miei singhiozzii tacquero. Davanti ai miei occhi continuava comprarirmi quell'immagine...l'immagine di quel corpo senza vita che mi cadeva davanti...Tenevo la mano destra chiusa in un pugno vicino le labbra e quella sinistra distesa, lungo il lato fino a toccare il pavimento, sentì una mano fredda posarsi sul mio viso. Era quella di Manuel, mi scostò una ciocca dietro l'orecchio... Manuel: Ti sei calmata un pò? Annuì lentamente col capo, poggiandolo sul suo petto. Per qualche strano motivo, Manuel riusciva ad infondermi un'estrema calma. Dalla parte destra della scala arrivarono anche Marizza e Pablo... Marizza: Mia! Pablo: Sta calma...dai... Manuel: Ti va di raccontarci cos'è successo? Guardai Manuel e mi lasciai andare ad un sospiro di rassegnazione...dovevo sfogarmi con qualcuno. Marizza si sedette alla mia sinistra e mi prese la mano...e io aprì bocca, fissando un punto vuoto di una delle grandi finestre... Mia: Ero fuori...stavo camminando stavo...aspettando te che venissi...quando all'improvviso...da sopra al tetto della scuola...è...cadauto quel corpo...così a...peso morto... Marizza: Stai dicendo che si è buttata lei? Mia: N-no...i-io...non lo so ma...non credo... Dissi scuotendo il capo continuando a guardare quel punto fisso, mentre davanti ai miei occhi, appariva quella scena, chiara e limpida... Mia: Mi sono avvicinata per...per vedere se era morta e...e le ho preso il polso...e il polso non batteva e... Manuel: E Katrine ha gridato che tu eri l'assassina... Mia: Si... Marizza: Vieni Mia, andiamo a dormire... Pablo: Si, ti farà bene... Mia: Ok...buona notte... Pablo/Manuel: Notte Mia Marizza mi aiutà ad alzarmi e a testa bassa ci dirigemmo verso la nostra stanza. Lei continuava a tenermi sotto braccio fino alla porta. Entrammo e ci mettemmo il pigiama per poi infilarci sotto le coperte...chiusi gli occhi, ascoltato il ticchettio dell'orologio che continuava a suonarmi nelle orecchie...tic-tac, tic-tac, tic-tac...e continuò così fino a quando non riuscì ad addormentarmi...stavo dormendo...quando ad un tratto sentì una voce chiamarmi... : Mia...Mia...ihih...Mia sono qui... Era una voce divertita, come se mi stesse prendendo in giro...io ero circondata dal buio... Mia: Chi sei?! : Ma come Mia non sai chi sono? ihih... Quella risatina cominciava a stizzarmi, cominciai a correre per un pò, poi mi fermai cercando di guardarmi intorno : Mia... Mia: Fatti vedere! All'improvviso, dal nulla, cadde un corpo...era lo stesso che avevo visto al ballo ed era caduto nello stesso modo. Portai le mani sulla bocca, per trattenere il mio urlo che stava per fuoriuscire. Lentamente la testa di quel corpo, girò come se fosse quella di una bambola fino a guardare me... : Ciao Mia... A quel punto il mio grido era inevitabile...tolsi le mani dalla bocca e mi lasciai andare, usando tutta la forza che avevo in gola per gridare, e gridare...aprì gli occhi, sollevando di scatto la mia schiena dal letto...era un sogno...no anzi, un incubo...un tremendo incubo. Guardai Marizza, che dormiva tranquilla nel suo lettino. Come la invidiavo...anche io avrei voluto dormire tranquillamente. Mi stesi nuovamente, portando una mano sulla fronte...non volevo dormire...non volevo fare di nuovo quel sogno. Voltai lo sguardo verso l'orologio che segnava le 3:00...poggiai i piedi a terra e mi alzai in piedi, dirigendomi verso l'uscita. Aprì la porta silenziosamente per non disturbare Marizza, e la richiusi. Quando mi voltai, mi venne quasi un colpo! Saltai dallo spavento... Mia: Manuel!!! Era lì con le braccia incorciate al petto, e la schiena poggiata al muro, la gamba destra sollevata col piede sulla parete...aveva i jeans larghi e una t-shirt bianca e le scarpette da ginnastica...mentre io ero in pigiama...e il che era alquanto imbarazzante... Manuel: Scusa...non volevo spaventarti...*la guarda* Carino il pigiama Mia: Aha...un'altra parola e ti butto giù dalle scale Manuel: *ride alzando le mani* Va bene... Io e Manuel cominciammo a camminare, dirigendoci verso le scale per poi sederci al quinto gradino... Mia: Perché eri lì? Manuel: Sapevo che ti saresti svegliata... Mia: Sono così prevedibile? In soli due giorni? Wow... Manuel: Ma no è che...ti ho visto scoinvolta... Mia: Mmm...è stato carino da parte tua...preoccuparti per me... Manuel: è quello che fanno gli amici no? Mia: *sorride* già... Manuel: Perché sei stata arrestata...più volte? Mia: Atti vandalici...disturbo alla quiete pubblica...superare il limite di velocità... Manuel: Tu guidi? Mia: No i miei amici guidano Manuel: Capito... Mia: Stasera...il collegio è calmo... Manuel: A che ti riferisci? Mia: A quelle persone incappucciate...non ci sono... Manuel: Tu hai detto che appaiono a mezza notte...oggi c'era la festa che durava fino all'1...è normale che non ci siano no? Mia: Mmm...vero...qui dentro è tutto così strano... Manuel: Io sono normalissimo Mia: *ride* Si certo, non ci metterei la mano sul fuoco Manuel: Donna di poca fede ù-ù Mi morsi il labbro inferiore ridendo mentre scuotevo il capo...ad un tratto se sentì un rumore provenire dall'ufficio della preside... Mia: Cos'è stato?! Manuel: Non lo so... Mia: Andiamo a vedere! Stavo per alzarmi ma Manuel mi prende il polso Manuel: Non è il caso di entrare nella tana del lupo! Sopratutto per te che sei già abbastanza nei guai! Vieni andiamo... Non avrei voluto lasciar perdere...ma Manuel aveva ragione...mi prese il polso e mi accompagnò fino alla porta della mia stanza... Manuel: Tra poco si sveglieranno tutti...ci conviene farci trovare a letto... Mia: Si è vero... Manuel: Allora ci vediamo...tra qualche ora Mia: *Sorride* Si certo, tra qualche ora Manuel: *si avvicina e le da un bacio sulla guancia* Io mi fido di te...*se ne sta per andare* Mia: *gli afferra il braccio* Grazie Manuel *gli si avvicina e gli da un bacio sulla guancia* Lentamente mi allontanai ed entrai nella mia stanza...mi misi a letto...ma non volevo dormire...sentivo qualcosa muoversi nel mio stomaco...e non era la fame...un sorriso si estese sul mio volto nel pensare a quel ragazzo moro dagli occhi nocciola. Manuel era stato dolcissimo con me...inoltre mi ha detto che si fida...mi conosce da poco più di un giorno e si fida di me...nessuno si è mai fidato di me...tutti davano sempre per scontato che io fossi la colpevole di tutto...ma lui no...lui si fida...erano le sette quando mi alzai dal letto, andai in bagno a lavarmi e mi vestii...quando uscii trovai Marizza in piedi a fissarmi Marizza: Hey...ti sei svegliata presto... Mia: Già... Marizza: Mi aspetti? Mi preparo anche io e andiamo a fare colazione Mia: Certo! Marizza si preparò velocemente e quando fu pronta uscimmo dalla stanza. Nel corridoio, in fondo alle scale c'erano tantissime persone che parlavano. Appena arrivammo noi cadde il silenzio...e tutti si voltarono verso di me...volevo sprofondare...non avevo fatto niente e mi sentivo giudicata solo dagli sguardi...volevo gridare "che c***o avete da guardare?!" ma non ci riuscivo...scesi silenziosamente le scale, fissando il pavimento. Quando arrivai alla fine, sentì qualcuno poggiarmi una mano sotto al mento e sollevarmelo...era Manuel... Manuel: Cammina a testa alta, tu non hai fatto niente... Pablo: *si guarda intorno* Bhe? Avete qualche problema? Se volete ne parliamo! Marizza: *Poggia il braccio destro sulla spalla di Pablo* Si dai tesoro, da chi vogliamo cominciare? Da Lucy? Pablo: Perché vuoi iniziare a parlare di Lucy che ha rischiato di farci morire tutti quando possiamo parlare di Dennis Marizza: Parli di quando hanno attaccato i suoi boxer alla bandiera della scuola? Pablo: *Si guarda intorno* Tutti qui dentro abbiamo un motivo per abbassare il capo dalla vergogna...ma lei *indica Mia* non ancora...inoltre mi pare che nessuno viene giudicato no? Manuel: No, ho capito io qual'è il problema, pensate tutti quanti che Mia sia bellissima no? Bhe è vero, ma mi dispaice per voi lei è solo mia! Disse lui poggiando un braccio intorno al mio collo. Sorrisi debolmente guardando lui e poi anche Marizza e Pablo. Quest'ultimo mi poggiò una mano sulla spalla Pablo: Andiamo a fare colazione Mia: Si... Ma prima ancora che noi potessimo avanzare, la porta della presidenza si aprì e la direttrice uscì... Beatrice: Mia...ti stavamo aspettando...vieni per favore... ti stavamo aspettando?! Ma di che stava parlando?...lentamente avanzai verso di lei, mentre il braccio di Manuel scivolava via dalle mi spalle... Manuel: Posso venire anche io? Beatrice: No Manuel, è una questione privata... Entrai nell'ufficio della preside. C'erano Katrine, che stava uscendo e quattro guardie...tra questa ne riconobbi una, che corsi ad abbracciare Mia: Mike!!! Mike: Mia?!...è lei la persona in questione? Beatrice: Si... Generale: Come mai la conosce signore? Mike: Emm...ecco lei...ha...qualche piccolo precedete penale...ma non per omicidio eh! Questo mai...semplicemente per graffiti, limiti di velocità...nulla di grave Generale: Sta cercando di difenderla?! Mike: No è che...la conosco quasi da quando è nata, e vi assicuro che è solo...un pò matta ma non è un'assassina, lei non farebbe del male a una mosca ci metterei la mano sul fuoco Generale: Questo lo stabiliremo in centrale, le metta le manette prego Mia: COSA?! *Guarda Mike* No...ti prego... Mike: Mia io... Mia: Mike sono innocente tu lo sai! La porta dell'ufficio della preside, si aprì nuovamente. Da questa entrarono due persone, una donna e un'uomo, entrambi alti, lei aveva i capelli lunghi biondi, un fisico da modella in tutto e per tutto, lui i capelli neri ed era vestito in modo abbastanza elegante Xxx: Ci scusi preside possiamo... L'uomo si ferma di colpo quando incrocia il mio sguardo... Xxx: Marina! Mia: Prego? |