CAP 16
Manuel
Avete presente quando all’improvviso vi capita di assistere a una scena , talmente irreale per gli occhi di chiunque , che spalancate la bocca appieno? Bhè..è l’identica situazione che stiamo vivendo adesso.
Poco fa stavo parlando con Marizza riguardo il volontariato all’orfanotrofio ma dopo essermi accorto che ha la febbre la obbligo , dopo un lungo strapazzamento , ad andare a mettersi sul letto per riposarsi.
Ma appena raggiunge il pianerottolo centrale delle scale si imbatte con Pablo che non la fa neanche dire un “bha” che ,sorprendendoci tutti ,la bacia senza problemi. Sgrano gli occhi non potendoci credere mentre fisso quelle sue mani afferrare saldamente la vita minuta di Marizza che immediatamente pone le sue mani vicino alla spalle di Pablo con l’unico intento di allontanarlo di colpo ..ma è come se si fosse immobilizzata di colpo , non trovando più la forza necessaria per respingere questo bacio così… così Strano!
Nel frattempo che Pablo inclina lentamente il viso aprendo e chiudendo la sua bocca con l’unica intenzione di sfiorare le labbra di Marizza vedo Mia giungere con affanno alla sommità delle scale mentre spalanca la bocca non potendo credere , anche lei , ai suoi occhi. Scuote il viso portandosi la mano con fare drammatico sulla tempie restando più scioccata di tutte quei ragazzi che stanno ficcando il naso attorno a noi come se stessimo ad un teatrino. Cerco di richiamare la sua attenzione con lo sguardo e appena distoglie gli occhi da quei due che si stanno baciando molto lentamente scontra il suo sguardo confuso.
Lei mi fissa dall’alto mentre io , dall’altra sponda delle scale quasi all’ingresso gli chiedo cosa stia succedendo nella speranza che capisca il labiale . Ma come pensavo lei distoglie subito lo sguardo non volendomi accennare nulla della inaspettata azione del suo caro fratellino che solo in questo momento si allontana dalle labbra di Marizza..che
Pablo: marizza!!!
Di colpo vedo le sue gambe cedere e se non fosse stato per la presa di Pablo sarebbe crollata a terra come un peso morto. All’improvviso io e Mia corriamo a vedere cosa sia successo mentre c’è chi allunga il collo per vedere meglio cosa sia successo e c’è chi se ne va dopo aver assistito alla parte più bella .
Mia: Pablo che cosa è successo??
Si avvicina al fratello con un tono acuto rimproverandolo mentre lui cerca in tutti i modi di tenerla tra le sue braccia.
Manu: Ma che ti salta in mente?? Marizza!!
Preoccupato giro delicatamente il viso di Marizza dalla mia parte nella speranza di farla riprendere , ma toccandolo noto come brucia di febbre e lamentandosi non accenna di aprire gli occhi .
Pablo: marizza!! Marizza riprenditi!!
Mia:*portandosi la mano sulla bocca* Pablo cosa hai fatto!!
Sconvolta continua a fissare Marizza priva di sensi mentre mi lascia confuso da questa parole.
Manu: Non vedete che brucia di febbre?
Alzo il tono stanco di vedere quelle espressioni di emeriti dementi !
Manu: E’ meglio che la porti a letto!
Sto per toglierla dalle braccia di Pablo se non fosse stato che lui all’improvviso la prende decentemente e come una principessa la tiene stretta a se.
Pablo: E’…c-colpa mia se sta così.. Q-quindi la porto io.
Senza farmi aggiungere niente lo vedo scansare la folla spiona mentre si dirige alla ala dell’edificio riservato alle ragazze , fregandosene delle conseguenze che possono derivare se qualcuno va a fare la spia.
Mi fisso attorno vedendo finalmente la folla sparpagliarsi sino a quando rimaniamo io e Mia al centro scala.
Manu: Che cosa gli è saltato in mente a tuo fratello per baciarla improvvisamente?
Mia: *socchiude gli occhi* S-sono scioccata!! Gli è data di volta il cervello!
Si siede sugli scalini portandosi le mani tra i suoi lunghi capelli dorati mentre scuote il viso.
Mia: Mio dio che spavento..*abbassa voce*
Manu:*sedendomi* che c’è? Avevi paura che tuo fratello diventasse femmina di colpo?
Accenno una risata per sdrammatizzare l’accaduto .
Mia:*alza il capo* Pfft.. non di certo mio fratello gli permetteva di far ciò !* certa*
Manu: Bhe si vede che non conosci abbastanza Marizza. Ha uno scatto felino , se così la vogliamo mettere.*sorrido lievemente* E’ una pazza e devo ammettere che tuo fratello è stato fortunato a baciarla con la febbre!
Mia: *sospira scuotendo il capo* Scommetto che un giorno e in poi mi farà passare un guaio paradossale! Ma poi come gli saltato in mente a baciarla così in pubblico??*sconvolta*
Manu: Sei per cado invidiosa? *sorridendo maliziosamente* Vuoi per caso essere baciata anche tu in quel modo?
Rido suscitando in lei quella sua parte isterica da prima donna .
Mia: *alzandosi* Ma neanche per sogno! Ma come t-ti saltano in mente queste cose!!!
Schiamazza come un isterica , scioccata da quel che ho detto per solo scherzo.
Manu:*alzandomi* Stai tranquilla biondina ! *avvicinandomi* Se per caso…un Giorno …mi dovessi piacere.. Non ti bacerei così davanti a tutti.
Accenno un sorriso divertito osservando a pieno la sua faccia al quanto allibita per dopo scendere nuovamente gli scalini per recarmi all’ingresso.
Mia: E…ora dove vai?
Sorpreso dalla sua curiosità mi volto alzando il viso per fissarla da capo e piedi.
Manu: Vado a farmi un giro. Perché?
Mia:*si avvicina* Non puoi uscire al di là del giardino ! E’ severamente vietato. Potresti cacciarti in qualche guaio! *ponendo le sue mani sui propri fianchi*
Manu: *inarcando il sopracciglio* E tu sei così comprensibile che ti preoccupi per me? *ridendo* Sai non ti facevo così tenera.
Tendo di accarezzarle la guancia solo per stuzzicarla e come presumevo la vedo allontanarsi di colpo guardandomi con aria schifata mentre sorrido divertito.
Mia. Non sono per niente preoccupata per un azteco come te! Ah scommetto che li fuori ti confondi con gli animali. *finto sorriso* Per questo passi inosservato davanti alle guardie . Ora capisco tutto! *ride*
Manu: *finto sorriso* Se hai finito di divertirti posso andare? Sai.. c’è qualcuno che mi aspetta!
Sospirando sto per piegare la maniglia del portone d’ingresso ma all’improvviso sento la sua mano fermarmi il polso.
Mia: Dove vai di preciso?..
Manu:*fissandola* Come mai tutto questo interessamento?
Mia:*lasciandomi il polso* E’..solo che non conosco la città e da quando sono qui non l’ho vista ancora per niente.
Manu:*incredulo* Mi stai chiedendo per caso di venire con me? *ridendo*
Mia: Da questa tua reazione deduco che non mi vuoi quindi..
Sta per andarsene ma questa volta sono io ad afferrarle il polso.
Manu: Guarda che puoi venire..
Si volge lisciandosi la ciocca dei capelli imbarazzata mentre io gli mostro un lieve sorriso .
Manu: Non ti farò da guida turistica..ma penso che il posto in cui andremo ti piacerà molto.
Non vedendo l’ora di vedere quella sua espressione da “figlia di papà” che farà appena vedrà dove siamo andati.
Mia: E se ci beccano? *sgrana gli occhi* Nono dimentica quel che ho detto. P-preferisco rimanere qui…e poi c’è Pab..*fissando l’ala dei dormitori*
Manu: Tuo fratello sta in ottima compagnia.. Starà bene. Su dai non essere la tipica ragazzina e ribellati a volte. Torneremo prima che si farà sera. Te lo prometto. Nessuno si accorgerà di niente.
La vedo mordersi le labbra e dopo un lungo sospiro accetta di “fuggire” per un paio di ore.
Sorrido a 32 denti e continuandola a tenere per mano ci dirigiamo fuori a passo veloce per andarci a nascondere dietro un cespuglio posto vicino all’uscita , dove il guardiano fa avanti e dietro senza sosta.
Mia: Aah ma che folle idea!! *sventolandosi* Scommetto che l’agitazione mi starà facendo sudare come un animale! *lamentandosi*
Manu: *ridendo* si infatti si sente dalle tue ascelle!
Sorrido maliziosamente sentendola lamentarsi per questa mia accusa accompagnate da delle spinte nel momento che ha capito che stavo scherzando.
Mia: idiota che non sei altro! MI hai fatto prendere un novanta!! Oh quant’è difficile essere me!!
Stanca si porta la mano davanti agli occhi come se fosse una diva d’Hollywood.
Manu: Sei hai finito di fare la melo drammatica al mio 3 scatta in piedi e corri buttandoti immediatamente dietro a quell’altro cespuglio!
Gli indico la strada col dito sino a puntargli quel cespuglio posto al di fuori del cancello principale.
Mia: Sei un pazzo di prima categoria! Te lo sogni che io eseguo un tuo ord..
Manu: 3 !!!
La tiro di scatto nel momento che la guardia si è girata pronta a camminare per altri secondi nella direzione opposta , correndo come se fossimo due ladri sino a quando vedo con la punta dell’occhio che la guardia sta per girarsi e per questo mi butto a peso morto dietro quel cespuglio ormai raggiunto , portandomi Mia appreso.
Cadiamo con un tonfo sull’erba fresca e morbida dietro al cespuglio notando solo ora che Mia è allungata su di me con tutto il peso , trovandomi per lo più il viso sommerso dai suoi capelli …così profumati!
Non sentendo la voce della guardia presumo che non ci abbia visto e per questo tendo ad alzarmi , facendo sollevare il capo di Mia .
Manu: S-sei viva..?
Deglutisco fissando quei suoi occhi così grandi colmi di un azzurro luminoso mentre un po’ imbambolata annuisce lentamente il capo .
Manu: B-bene… p-penso che sia..meglio ..alzarci.. e andare .
Sforzo un sorriso sentendo il mio cuore tamburellare dinanzi a tale vicinanza con il suo viso ma grazie a Dio si addrizza di scatto sedendosi sulle ginocchia con l’unico intento di sistemarsi i capelli mentre io mi metto a sedere fissandola .
Manu: hai finito il tuo trattamento di benessere? Possiamo andare adesso?
Mia:*lamentandosi* Aah ! Ma guarda cosa diamine hai combinato!*a bassa voce*
Manu: Guarda che se continui a lamentarti come se ti avessi sfigurata non di certo la voce bassa può evitare di farci uscire allo scoperto. Quindi se il tuo di dietro “reale” può scomodarsi , possiamo anche continuare per questo giardino in santa pace.
Mia: Bene allora andiamo! Mi sono stancata di fare le mitiche spie !
Accenno una breve risata vedendola in difficoltà davanti a questa fuga dandocela una buona volta per tutte a gamba elevate . Ridiamo con l’affanno nel momento che ormai siano “fuori pericolo” , ricordandoci come poco fa stavamo entrambi cadendo dentro una pozzanghera di fango .
Mia: Tu sei fuori dal comune!*ride asciugandosi le lacrime*
Manu:*ridendo* Senti chi parla ! quella che corre come se fosse ad una sfilata di moda.
Mia: E’ una corsa elegante.. Va di moda sappi!
Mettendosi le ciocche dei capelli dietro all’orecchio lascia la mia mano che poco fa era a contatto con la mia.
Manu: B-bene..*sorrido* Qualunque cosa sia non era ideale per la fuga.*rido* E ora proseguiamo ..è già tardi .*fissando l’orologio*
Mi alzo porgendole la mano per correre nuovamente in un posto sicuro e ormai lontani dal collegio ci incamminiamo verso l’orfanotrofio , meta ancora misteriosa a Mia che..continua a tenermi la mano mentre fissa tutto con un espressione persa.
Manu: Posso farti una domanda?
Mia: *sobbalzando* Cosa? Non ho capito.
Manu: T-ti vedo tesa.. Come mai? Non sei mai uscita?
Mia:*ridendo nervosa* C-certo che esco.. Non frequentemente ma neanche raramente .
Sorride porgendosi alcune ciocche di capelli dietro l’orecchio comprendendo che quando è nervosa tende quasi sempre a toccarsi i capelli.
Manu: Non sai cosa ti perdi in questo mondo.
Alzo il capo fissando quel cielo azzurro delle 5 di pomeriggio vedendo le rondini svolazzare in piena libertà.
Mia: S-siamo arrivati?
Ritorno alla realtà lasciando di malincuore la sua mano per aprire un cancello alquanto arrugginito.
Manu: Si ! Eccoci qui! Prego.
La invito ad entrare e solo ora noto la sua faccia disgustata.
Mia: C-cos’è…questa ….TOPAIA??!
Spalancando la bocca fissa ogni angolo questo edificio e l’intero giardino non curato portandosi le mani attorno agli occhi bloccando la sua visuale .
Manu: Non iniziare a criticare. Su prendi quelle buste e aiutami .
Mia: Pensavo che mi portavi in un posto chic! *alzando il tono* E ..non in questo luogo lurido! *disgustata*
Manu: *finto sorriso* Ah io non ho accennato nessuno “posto chic” ! Che cosa vuoi fare ora? Tornare da sola indietro ? *inarcando il sopracciglio* Sarei curioso di vedere come te la cavi con la guardia!
Mia: Che cosa ci facciamo QUI!?! *sottolinea* MI prenderò qualche malattia ! Me lo sente!!
Schiamazza come un oca in questo cortile dove man mano iniziano a spuntare dei piccoli visini dei numerosi bambini rimasti , sfortunatamente , orfani.
Xx: hey Manu!!!! Finalmente sei arrivato!!! Ti aspettavamo amico!
Fisso il campione più grande venirmi in contro per buttarsi su di me , accogliendolo con le braccia aperte.
Manu: Terence!!!!
Sorrido a 32 denti e una volta saltato addosso lo strapazzo di coccole nonostante il “capo” di questo posto.
Xx2: Maestra!! Il nostro Manuel ci ha portato una principessa!!! Guardate com’è bella!!
Dopo che Terence ha annunciato il mio arrivo intravedo le faccia degli altri miei amici più piccoli rispetto a Terence ma soprattutto vedo il dolce vicino di Wendy che con i suoi ricci capelli rossi saltella sul posto tenendo saldamente la mano alla maestra , ormai distrutta dal dolore nel vedere questi numerosi bambini soli senza una famiglia.
Poggio a terra il tenero Terence per presentare la mia nuova “compagna” .
Manu: ragazzi.. Vi presento Mia!
Mia:*imbarazzata* S-salve a tutti…*accennando un sorriso*
Xx3: E Marizza dov’è?*guardandosi attorno deluso*
Manu: George Marizza ha avuto un contrattempo . Per questo vi ho portato Mia! Scommetto che ha un sacco da fare tra queste bellissime donzelle.
Strofino dolcemente le lunghe chiome delle bambine che ridono godendosi le mie coccole mentre salutando tutti mi dirigo verso la “maestra” lasciando Mia in balia delle bambine che gli pongono tutte le domande possibile lasciandola al quanto in difficoltà. Rido mentre con la punta dell’occhio la vedo torturarsi i capelli nella speranza di capire quelle piccole pesti .
Maestra: *sospira sorridendo* Non sai quanto hanno atteso il tuo arrivo! Mi sorprende non vedere Marizza, è successo qualcosa?
Manu:*sorrido* niente di grave.. Ha solamente la febbre , non ho voluto allarmare i bambini..Sai come sono !
Maestra: Amano alla follia quella ragazza.. *sorride* devo ammettere che hai del gusto nelle ragazze. Chi è la tua fidanzata?
Manu: Oh nono .*ridendo nervoso* E’..s-solo un amica!
Sforzo un sorriso imbarazzato da questa sua domanda inaspettata.
Maestra: Non si direbbe da come vi guardavate poco fa. *ride*
Manu: Non c’è niente tra di noi..davvero.*sforzo un sorriso* Non sai che caratteraccio ha! Mi ha fatto uscire i capelli bianchi per arrivare qui . *rido ripensandoci*
Maestra:*sorride* Come dici tu Manuel.*poggiando la mano sulla mia spalla* Ho notato delle enormi buste qui in giardino.. L’hanno scaricate pochi minuti che arrivate. E’ roba vostra?
Manu: SI ! E ora vi mostro cosa abbiamo portato.
Sorridendo ed emozionato all’idea di vedere i bambini sprizzare di gioia ,salvo Mia da tutti quei bambini che la stanno uccidendo saltandole addosso, comportamento tipico dei bambini quando vedono Marizza.
Manu: Su ragazzi fatela respirare ! *ridendo* Ricordatevi che non è marizza!
Mia:*all’orecchio* Manuel vuoi davvero vedermi finire all’ospedale stasera?*sconvolta si allontana* G-guardami…ho un aspetto orribile…vero?
Mi fissa con quei suoi occhi supplicandomi di dire la verità accennando solo una risata.
Manu: Non pensare al tuo aspetto….perfetto. *mettendogli una ciocca dietro l’orecchio* pensa solo a rendere felice questi bambini..
Con un filo di voce pronuncio queste parole che l’hanno lasciata come un pesce imbalsamato .
Manu: Su..Apri quella busta *indicandola* e inizia a distribuire i giocattoli .
Dopo un bel po’ di secondi la vedo scuotere velocemente il capo tornando sul pianeta terra mentre iniziano a distribuire i giocattoli offerti in beneficenza .
Manu: Venite qui su bambini! Uno per volta in fila indiana! Ce ne sono per tutti !*sorridendo*
Mia
Passo così l’intero pomeriggio a distribuire i giocattoli ai bambini che corrono e schiamazzano avanti e indietro in questo giardino che nonostante sia non curato devo ammettere che è immenso , ed è ideale per i bambini. Mi siedo ormai esausta di parlare dando consigli di moda alle bambine che teneramente non mi hanno lasciato respirare neanche un secondo .Erano talmente dolci che mi hanno fatto dimenticare ciò che ero . Oddio si lo ammetto , c’era le discepole di Marizza che mi hanno martoriata tutto il tempo assillandomi con le domande tipo “ da quanto tempo tu e Manu state assieme ? “ oppure “ Manuel che cosa ha trovato in una donna come te? ” con un espressione al quanto indignata. Ma nonostante mi coglievano di sorpresa riuscivo a rispondere a qualunque domanda mi ponessero.
Poggio del tutto la mia schiena a questa panchina mal messa , che nonostante tutto regge il mio peso , mentre mando la testa all’indietro massaggiandomi dolcemente il collo con le mie dita un po’ impolverate.
Mia: Ah quant’è difficile essere me..
Sospiro socchiudendo gli occhi siano a quando sento la presenza di qualcuno seduta accanto a me e riaprendo gli occhi noto la signora di mezza età che mi porge gentilmente una lattina di Fanta.
Maestra: Tieni tesoro. Questa è per te.
Sorride dolcemente mentre la ringrazio afferrando la bevanda fresca sentendo solo ora la necessita di dissetarmi.
Mia: Ti ringrazio mille! Piacere sono Mia ! Scusa se mi presento solo ora.
Sto per alzarmi per salutarla come una persona decente.
Maestra: No per carità stai seduta. *sorride* non preoccuparti.. Il Piacere è tutto mio , sono Amanda. Sono davvero felice che oggi abbiate portato tutta questa gioia in questo posto ,ormai dimenticato da tutti.
Abbassa il capo potendo cogliere nelle sue parole quel velo di tristezza. Così colpita da questo suo stato poggio delicatamente la mia mano sulla sua schiena con l’intento di consolarla.
Mia: D-da..quanto tempo sono qui questi bambini?
Amanda: Oh da molto.. Il più grande è Terence. Quel bambino che ora sta giocando a calcio col tuo amico.*indicandomelo* Lo conosco sin dalla tenera età.. L’ho trovato davanti al cancello ancora in fasce, l’avevano abbandonato come una busta del negozio…così come tutti gli altri .
Mia: M-mi dispiace… Tu sei l’unica ad esser rimasta coi bambini.
Amanda: L’unica da sempre.*sforza un sorriso* Devo però ringraziare a quei due ragazzi : Manuel e Marizza che ogni settimana fanno almeno una visita a questi bambini che DEVONO vivere ridendo , godendosi qualunque aspetto della vita , povera o ricca che sia. Non ha importanza per queste povere creature innocenti. *stringendo i pugni* Non so se conosci Mar..
Mia:*la interrompo* certo che la conosco.. E ..solo ora , vedendo con i miei occhi quel che fanno ..devo ammettere che ho cambiato radicalmente opinione su di loro.
Sorrido dolcemente non scollando lo sguardo da Manuel che gioca con tutti i maschietti col nuovo pallone .
Mia: A volte la vita è ingiusta…
Amanda: Oh certo che lo è . Se solo avessi la possibilità…a questi bambini non potrebbe mancargli niente!
Mia: Ma loro hanno la cosa più bella del mondo..*sorrido fissandoli* Hanno l’amore.. l’amore tuo , di Manuel , di Marizza..e anche mio ! Guarda come si amano tra di loro.. Devo farti i miei complimenti.
Amanda:*confusa* per cosa?
Mia: Per aver mantenuto una famiglia così…stupenda! Non sai che onore hai amare tutti questi bambini come se fossero i tuoi figli .
Amanda: Con quel che guadagnp certo di mantenerli e farli crescere sani.
Allontano la mano dalla sua schiena porgendola poi nelle tasche dei miei pantaloni sfilando il mio portafoglio.
Amanda: E adesso che fai?*confusa mi guarda*
Mia: Non ho con me abbastanza soldi..*afferrandoli* ma quel che ho voglio regalarteli senza..
Amanda:*interrompendomi* No Mia non posso davvero!
Mia. *continuando il mio discorso* ..senza sentire un No!
Sorride dolcemente afferrando delicatamente la mano , ormai piena di calli , della maestra porgendogli tutti i soldi che mio padre mi ha consesso questa settimana.
Amanda: Io non posso accettarli! Come fai tu!?
Mia: Io ho tutto.. *sorrido dolcemente* Quel che so è che questi bambini meritano più di tutti questi soldi. Io non me ne faccio niente. Anzi ti darei molto di più se solo li avessi appresso.
Rido dolcemente facendogli vedere il portafoglio vuoto che lei stessa allontana sorridendo teneramente non volendolo vedere.
Amanda: Non lo dire neanche per scherzo..Io..*fissando i soldi nella mano* non so come ringraziarti..Giuro che prima o poi te li restituisco !
Mia:*alzandomi* guarda che mi offendo!
Rido chiudendo in pugno la sua mano contenente i soldi .
Mia: Considerali una beneficenza, così come i giocattoli,
Amanda: Oh sei un angelo caduto dal cielo.
Si alza e con gli occhi colmi di lacrime si butta tra le mie braccia dove al quanto sorpresa tendo a ricambiare la stretta dolcemente.
Amanda: Ti ringrazio! Davvero!
Mia: *sorrido * E io ringrazio te..per avermi concesso di aiutarvi!
L’abbraccio durò a lungo e dopo altre chiacchierate con le bambine è giunto il momento di lasciare la zona per recarsi al collegio.
Maestra: Su bambine come si dice alla cara Mia? *sorridendo*
Bambine: ci mancherai un mondo Mia! Grazie a te oggi saprò come vestirmi alla moda!*battendo le mani* spero che ci verrai a ritrovare! *sorridendo*
Mia: *abbassandomi alla loro altezza*ma vi raccomando ! ricordate la cosa più importante. Qualunque cosa abbiate da mettervi non fate una tragedia.. La bellezza…è quella che avete dentro.
Dolcemente poso l’indice sul petto della più piccola : Wendy che mi abbraccia di colpo.
Wendy: Ti voglio un mondo di bene!!!
Mia: anche io.
Sorrido dolcemente mentre a questo abbraccio si uniscono le altre bambine fino a farsi cadere a terra di sedere continuando a ridere mentre le piccole pesti mi sbaciucchiano sino ad esaurimento forze.
Manu:*ride* Donzelle è il momento di andare!
Wendy : Principessa è vero che ci verrai a trovare di nuovo?
Sorrido sentendo quel suo soprannome , che per me non lo è essendo la verità.
Mia:Certamente , se questo bel principe vorrà riportarmi!
Accenno una risata vedendolo tendermi la mano per aiutarmi ad alzare e per la prima volta non corro a pulirmi il pantalone ma al contrario rimango incantato su quelle due labbra che si dilatano sino a formare uno splendido sorriso.
Manu: Con tutto il piacere!
Col sole all’orizzonte ci dirigiamo a scuola dopo aver salutato per l’ennesima volta tutti bambini , riuscendo persino ad entrare nel collegio senza lunghi e giri e soprattutto senza problema.
Manu: eccoci qui! Come promesso ti ho portata a scuola sana e salva!
Sorride poggiandosi alla ringhiera della scala mentre io salgo quei pochi scalini che basta per arrivare al di sopra della sua altezza.
Manu: Allora? Che ne pensi?
Mia: Inizialmente avevo qualche dubbio…*abbassando il capo * e a dir la verità volevo scappare a gambe elevate appena ho visto quell’edificio…ma devo ammettere che.. *alzando il capo* fai una cosa al dir poco stupenda! Aiutare i bambini non è una cosa da sottovalutare…e ti lodo.
Manu: Quindi…Il tuo parere sul mio conto è cambiato?
Sorride maliziosamente vedendomi in difficoltà ma sospirando decido di stroncare la conversazione per via della stanchezza.
Mia: Bhè se non fosse per quel che ho vissuto oggi..non ti saresti meritato questo .
Mi chino quel che basta ad arrivargli alla guancia e senza farlo battere le ciglia gli bacio dolcemente la guancia per pochi secondi , quel che basta a lasciarlo esterrefatto con una faccia da emerito idiota mentre io sorridendo salgo di sopra per recarmi in stanza , ricordandomi solo ora di mio fratello e del suo intento di distruggere la maledizione. Sarà servito qualcosa?
Marizza
La mia testa sta in un concerto rock! La sento battere all’impazzita maniera mentre il mio viso divampa calore come se stessi a contatto col fuoco facendomi respirare affannosamente mentre perdo , non solo la cognizione del tempo , ma anche lo svolgimento dei fatti. Mi trovo qua attaccata nuovamente al suo corpo, il quale senza che mi dia tempo di ribattere poggia con prepotenza le sue labbra così..morbide sulle mie che bruciano a contatto con le sue. Ma che sta succedendo?.. Sto così male..che non capisco che cosa sia successo, perché sia successo , e soprattutto perché mi sta baciando dopo esserci lasciati con quella discussione. Dopo aver sentito le sue labbra scavalcare lentamente le mie è come se un ondata di freddo mi abbia immobilizzata non riuscendo neanche a dargli un mega calcio dove non batte il sole per fargliela pagare. Priva di sensi ormai mi chiedo “che cosa gli è servito mettermi in ridicolo nuovamente? “
Apro lentamente le palpebre iniziandomi a guardare attorno ma per via del forte e maledetto mal di testa non riesco a fare 2+2 .
Marz: d-dove…s-sono.
Con un filo di voce pongo questa domanda alla persona che è accanto a me , sentendone solo la presenza visto che non ho la forza necessaria di aprire del tutto gli occhi.
Xx: Shh rilassati. Sei nel tuo letto.
Sfilo un mio braccio accorgendomi solo ora che sono sommersa dalle mie numerose e calde coperte sino al collo , sino a coprirmi gli occhi nella speranza di fermare i miei capogiri.
Marz: P-pablo..
Sfortunatamente l’ho riconosciuto dalla sua voce sentendo all’improvviso la sua mano fredda posarsi sulla mia fronte dopo che mi ha spostato il braccio.
Pablo: fammi sentire se ti è abbassata la febbre?
Quel suo tocco mi provoca forti brividi di freddo .
Marz: hey!*lamentandomi* sei gelato..
Batto i denti cercando di arrotolarmi meglio nel mio letto per riscaldarmi ulteriormente.
Pablo: S-scusa.. Volevo sapere se stai guarendo.
Marz:*socchiudo gli occhi* c-che ci fai qui?...non dovresti stare nella mia stanza.*con un filo di voce*
Pablo: sono qui perché non ti voglio lasciare da sola in questa situazione.
Marz: *sospiro* ma fammi il piacere.. Da quando ti preoccupi del mio stato di salute?
Riapro gli occhi per fissarlo meglio mentre sforzo un sorriso finto , non stancandomi mai di prenderlo in giro.
Pablo: sei totalmente pazza a uscire con 40 di febbre!
Marz: e da quando ho un fratello maggiore? *finto sorriso*
Pablo:*sospira* Ma tu anche sul punto di morte devi fare questa battute da 4 soldi?
Marz: non sono mica un maschio che si fa sopraffare da una misera febbre!
Lentamente cerco di mettermi a sedere con tutte le forze e una volta riuscitosi poggio la schiena a capo del letto mentre mi metto le mani sul viso , che cuoce senza sosta.
Pablo: Ti credi tanto forte.. Ma hai visto come sei collassata poco fa? MI hai fatto prendere il 90.*si alza* p-pensavo che fosse colpa mia.
Marz: Oh Pablito ..*finto sorriso* non di certo sono una di quelle “ragazzine” con un unico neurone che svengono ai tuoi piedi ogni volta che le baci… e ora..
Mi scopro di scatto il viso dalle mani per poterlo fissare con l’ira negli occhi ricordandomi perfettamente il torto che mi ha fatto.
Pablo:*balbettando * e…o-ora cosa?
Marz:*alzando il tono* ORA MI SPIEGHI COSA TI E’ SALTATO IN MENTE!!!
Mi alzo di scatto tempestando quel suo petto massiccio dai miei pugni che al quanto vedo la sua espressione non gli fanno ne caldo ne freddo.
Pablo:Se hai finito di farmi il massaggio ti puoi rimettere nel letto?
Freddo come al solito afferra i miei polsi di colpo facendo accrescere ulteriormente il mio Odio nei suoi confronti.
Marz: *col filo al dente* Giuro che se osi riavvicinarti alle mie labbra ..ti faccio diventare sterile!!!
gli urlo completamente in faccia mostrandogli appieno le mie tonsille che in questo momento bruciano come se non ci fosse un domani ,facendomi tossire tanto stesso portandomi la mano sulla bocca onde evitare di disperdere in giro il mio virus.
Pablo: Hey..
Con tono premuroso poggia la sua fredda mano sulla mia schiena nella speranza di calmare la mia tosse che non pare a finire.
Marz: T-ti…*tosse* odio!!
Alzo nuovamente il mio capo per poterlo fulminare con lo sguardo ma facendo questo me lo ritrovo nuovamente a due centimetri dal viso . Respiro affannosamente mentre lentamente faccio cadere il mio sguardo su quelle due labbra così morbide che poche fa mi hanno fatto uscire di senno e nello stesso momento hanno fermato il mio cuore per poi iniziare a tamburellare senza pietà.
Socchiudo gli occhi sopraffatta dalla stanchezza ripensando al bacio e a come smuoveva lentamente ma passionalmente la sua bocca sulla mia così…piccola.
Pablo: Non credi sia meglio finirla con questa pagliacciata! Stai tremando come una foglia e a stento ti reggi in piedi , perché non ti sdrai e la finisci di fare la squilibrata?
Solo ora mi accorgo che sto di nuovo tra le sue braccia , col capo poggiato sulla sua spalla mentre aspiro a pieni polmoni quel dolce profumo del suo collo mentre lui ,tutto teso, mi regge circondandomi la vita.
Marz: P-perché….mi hai…baciato?
Con un filo di voce l’ultima cosa prima di ricadere tra le braccia di Morfeo è sapere il motivo di quel suo gesto a tutti i costi.
Resta zitto , immobile sentendo solamente il suo forte respiro che in questo momento mi cade sulla mia spalla nuda , per via della spallina scivolata dell’uniforme scolastica.
Marz: T-ti…diverti…a ..p-prendermi..in giro?
Socchiudo gli occhi arrivata al culmine delle mie energie , non smuovendomi da questa situazione così…imbarazzante . Se ci vedesse qualcuno abbracciati in questa maniera nella stanza delle ragazze , in cui le uniche persone che vi sono siamo noi due , persone del sesso opposto , bhe…ci farebbero una ramanzina che durerebbe un intera settimana conoscendo Hitler , alias Dunoff.
Pablo: D-dovevo …verificare una cosa.
Ecco che dopo alcuni secondi sento la sua voce che in questo momento arriva alle mie orecchie come un tono melodioso facendomi sorridere dolcemente .
Marz: c-cosa..?
Pablo: S-se…ti…amo o meno.
OOOOOHHHH LA SITUAZIONE DIVENTA SEMPRE Più DELICATA
COME SI CONCLUDERA' QUEST'ALTRA SCENA COSì...SDOLCINATA? *---* ( a volte mi sorprendo da sola xD ) BHE SPERO CHE VI SIA PIACIUTA ATTENDO CON ANSIA ALMENO 2 COMMENTI
GRAZIEEE !!