Ecco qua il cap!!
CAP 34
Mia
Sento il suono delle sirene in lontananza che manda in confusione il vicinato , spaventato dall’arrivo improvviso dell’ambulanza.
Padre: Su Mia calmati ! I medici sono arrivati!! Vedrai che si riprenderà subito!
Continuo a tenere la tra le mie braccia una Marizza totalmente priva di sensi che viene sballottata dai miei movimenti con l’unico intento di farla riprendere. Ma questa pazza ha deciso di farci prendere un bello spavento con un sovradosaggio dei sonniferi.
Mia: MArizza!! Ti supplico!
Con le lacrime agli occhi schiaffeggio moderatamente il suo viso pallido ma ad allontanarmi da lei sono i medici ,che una volta entrati in casa, circondano Marizza.
Padre: Su dai..non piangere.
Con Sally in braccio che sta assistendo a questo scandalo con un espressione corrucciata e confusa , il padre di Marcos mi accoglie sotto l’altro braccio per strofinarmi e consolarmi mentre continuo a piangere notevolmente spaventata.
Infermiere: La ragazza deve urgentemente ricoverarsi in ospedale. Ha approfittato di sonniferi e ha bisogno di esser in un certo senso svuotata da quel veleno.
L’infermiere ci comunica lo stato di Marizza , che nel frattempo viene trasportata sulla barella pronta a salire sull’ambulanza .
Inferm: Su dai ragazzi! Non c’è tempo da perdere. Su su andiamo! Di corsa dai!
Mia: E’ così …grave?
Gli pongo questa domanda allontanandomi dal nonno di Sally per inseguirli a passo veloce dato che stanno andando di fretta. Afferro il polso dell’infermiere che stava raggiungendo gli altri , già sull’ambulanza con Marizza.
Inferm: Signorina non posso stare qui a parlare! La ragazza si..è grave . Necessita al più presto di una lavanda gastrica. Ora se per favore se vuole lasciarmi andare posso salvare la sua amica..
Mia: La prego posso salire anche io..?
Dopo un paio secondi di titubanza annuisce col viso .
Inferm: Si così nel frattempo possiamo compilare i moduli . Su dai salga velocemente.
Dedico un attimo al padre di Marcos che spaesato è rimasto sotto la soglia della porta d’ingresso.
Mia: Io vado con loro! Marizza ha bisogno di me . Avviserò al più presto gli altri. Tu non ti preoccupare..guarda Sally e basta. Mi farò sentire .
Padre: Si si vai ! Stai tranquilla!
Sforzo un sorriso e asciugandomi le lacrime rimaste sulle guance salgo , grazie all’aiuto dell’infermiere sull’ambulanza che rinizia a suonare. Sfrecciamo per le strade di Buenos Aires completamente bagnate dall’acquazzone che sta menando , fermandoci ogni tanto in mezzo al traffico sino a quando le auto ci fanno spazio per raggiungere velocemente l’ospedale. Nel frattempo continuo a fissare Marizza la cui pallidità è ben visibile e più la vedo immobile , più mi sale un senso di angoscia e disperazione.
Inferm: Su dai vedrai che andrà tutto bene.. Dal battito cardiaco al polso deduco che la ragazza è un tipo tosto.
Mi sforza un sorriso , cercando di alleviarmi l’umore , ponendo la sua mano sulla mia spalla.
Inferm: Allora continuiamo a compilare il modulo?
Annuisco col viso e continuando ad asciugarmi le lacrime, che non cessano di scivolare sul mio viso, aiuto l’infermiere a dargli tutte le possibili informazioni del paziente . Finalmente giungiamo in ospedale dove Marizza viene coricata su un lettino ospedaliero e portata via velocemente verso qualche reparto.
Mia: Aspettate!! Dove la state portando??
Confusa e terrorizzata da tutta questa fretta fermo l’infermiere .
Inferm: Non temere.. Presto avrà notizie! Ora dobbiamo andare !
Lasciandomi da sola , con gli occhi sgranati per il terrore e tremolante se ne vanno tutti di corsa , sentendo le sirene dell’ambulanza cessare di suonare.
Mi accascio sulla sedia , a peso morto , di questa sala d’attesa fissando un punto a caso.
E’ come se mi avessero tolto tutta la vitalità. Mi sento scioccata.. sconvolta. Vederla in quello stato è opprimente … è uno spettacolo terrificante!
Mi metto le mani in faccia facendo profondi respiri per rimanere calma e confidare totalmente nei dottori che adesso hanno tra le mani la vita di Marizza.
Xx: Mia!!
Alzo di scatto lo sguardo fissando Manuel che senza aggiunger niente spalanca le braccia tenendomi forte a se , dove posso affondare il mio viso nel suo petto continuando a sfogarmi con le lacrime.
Mia: M-manuel..*singhiozzando* M-marizza.-
Manu: Shh..*accarezzandomi la testa* Il padre di Marcos mi ha riferito tutto….E’ una cosa terribile!
Mia: H-ho paura…
Continuo a piangere incessantemente , sentendo il suo abbraccio farsi sempre più forte , sussurrandomi parole dolce e premurose che mi alleviano i nervi .
Manu: Hai avvisato Pablo…?
Seduto al mio fianco col suo braccio sulle mie spalle mi carezza mentre io col capo poggiato su di lui aspetto con ansia una risposta dai dottori , che nonostante sia quasi passato mezz’ora non ci hanno fatto sapere niente.
Mia: G-gli..ho inviato un messaggio…quando..*asciugandomi il viso*..quando avevo trovato Marizza.Ma dopo non ho più rivisto il cellullare. T-tu invece?
Manu: *sospirando* Ti sono sincero..sono stato tentato a chiamarlo ma ..dopo quel che è successo non lo so.
Mi metto composta lentamente e dopo aver preso un profondo respiro ed essermi calmata leggermente prendo un importante decisione.
Mia: Adesso non importa quel che è successo o meno. Lui deve sapere quel che ha fatto Marizza e dove sta in questo momento!
Con un tono deciso afferro il cellullare fissandolo mentre quest’ultimo trema tra le mie mani.
Manu: D-devo..chiamarlo io..?
Mi sposta la ciocca lunghi di capelli dal viso mettendomelo lungo la schiena .
Mia: S-si..ti prego.
Socchiudo gli occhi non trovando il coraggio di riferire a Pablo che la donna che più ama al mondo ora sta lottando forse con la morte.
Manu: Non ti preoccupare.. Su dammi qua.
Afferra delicatamente il cellullare dalle mie mani e cliccando il display da l’avvio alla chiamata. Passano un paio di secondi sino a quando sento l’eco della voce affranta di Pablo.
Manu: Pablo..sono Manuel.
Pablo: Manuel..?
Manu: Si ..ti ho chiamato perché devi sapere una cosa importante..
Per brevi istanti tace ma subito dopo risento la sua voce preoccupata .
Pablo: Che cosa è successo?
Manu: Vieni in ospedale…Marizza si è sentita male.
Pablo
Avete presente quando non riuscite neanche più a respirare? Rimango immobile a fissare il paesaggio fuori sul balcone di casa . iI mio sguardo ora è vuoto . Stavo qui per pensare a tutte le stupidaggini che ho compiuto in vita mia , ma la peggiore è stata non seguire i consigli di Marizza . Lo sapeva..era certa che Meghan avrebbe fatto di tutto pur di conquistarmi o solo stare un po’ con me.
Sento Manuel dall’altra parte del cellullare continuarmi a parlare , parole che però non arrivano più al cervello , ormai fuori uso.
“Marizza si è sentita male. “ E’ questa ora la frase che rimbomba nella mia testa lasciandomi più scioccato di prima. Ingoio buttando giù quel groppo alla gola che mi impedisce di respirare regolarmente e alzandomi di scatto inizio a bombardare Manuel con le domande.
Pablo: Che cosa è successo? Quando ? Dove? Perché? Che ha fatto? Sta bene ? MANUEL RISPONDIMI!!
Manu: Pablo calmati!! Io e Mia stiamo nell’ospedale del centro ! Di Marizza non si sa ancora niente . E’ stata portata via una mezzoretta fa .
Pablo: Si ma che ha fatto!??! Cos’è successo??
Alzo il tono completamente assalito dalla paura e affannosamente raccolgo il mio mazzo di chiavi dell’auto pronto a dirigermi all’ospedale per scoprire cosa è successo continuando a tenere il cellullare all’orecchio.
Manu: Sembrerebbe che ha esagerato con i sonniferi…
Rimango fermo a fissare il volante dell’auto socchiudendo gli occhi , occhi che bruciano per la disperazione.
Manu: Pablo…pablo ci sei?
Pablo: V-vengo…subito.
Chiudendo la chiamata butto il cellullare sul sedile al mio fianco e mettendo la marcia inizio a sfrecciare per le vie di Buenos Aires. Sono quasi le 10 di sera e fortunatamente per strada non c’è quasi nessuno. Sarei arrivato molto prima se non fosse stato per la pioggia che questa notte governa la città.
Mia: Pablo!!
Finalmente corro verso Mia e Manuel che si alzano venendomi incontro .
Pablo: Dov’è??
Manu: I dottori hanno detto che tra poco ci riferiranno qualcosa.
Mia: P-pablo..
La vedo piangere di colpo venendomi automaticamente ad abbracciare. La stringo potendo sentire il suo pianto struggente segno che ha risentito più di tutti , dato che l’ha trovata lei in quello stato .
Mi porto la mano sulla tempia respirando a fondo trattenendo le lacrime. E’ inutile piangere in questo momento , vorrei salire ed uscire da questo baratro in cui sono caduto come un idiota .
Mi sforzo a reagire e allontanando Mia lentamente da me cerco di farla calmare per capire cosa sia successo.
Mi racconta di averla trovata dormire , ma di nascosto teneva stretto una scatola di sonniferi ormai quasi vuota. L’unica spiegazione del suo malessere è il sovradosaggio di medocinali.
Mia: Pablo la dovevi vedere! Era pallida e non si muoveva! *piangendo* A stento respirava!
Continua a piangere sulla spalla di Manuel che in silenzio la accarezza premurosamente.
Dottore: Voi siete i parenti o amici di Spirito?
Ci alziamo di colpo tutti quanti andando in contro al questo dottore , cui espressione non ci dice niente di buono.
Mia: si! Io sono sua sorella..
Dottore: Va bene.. Non importa adesso i legami di sangue. Quel che voglio dirvi è che la ragazza sta facendo un lavaggio gastrico. Come già vi hanno riferito gli infermieri in ambulanza ha esagerato con i sonniferi .
Pablo: E sta bene adesso??
Dottore: Bhè….La situazione è delicata…E’ grave.
Dilato le pupille scioccato da queste parole.
Pablo: *sorridendo incredulo* S-suvvia…sono soltanto dei sonniferi.
Sforzo un sorriso che mi fa diventare più isterico del solito.
Dottore: Quando le persone fanno uso di sonniferi, sperano che questi farmaci concilino il sonno, li rendano più energici durante il giorno e migliorino la salute a lungo termine. Tutto ciò è errato: è esattamente l’opposto! Sappiamo che questo tipo di medicinale può risolvere i nostri problemi di sonno in fretta ma se ne abusate possono esserci delle conseguenze gravi. Ed è questo che è successo alla vostra amica.
Mia: Ma adesso come sta??? Si è ripresa?
Dottore: Momentaneamente è ancora sotto cure . Ne ha abusato un sacco..
Pablo: E gli effetti collaterali quali sono?*preoccupato ancora di più*
Dottore.Gli effetti collaterali dei sonniferi dipendono da quale tipo e, in questo caso, da quanto sonnifero assume la persona. Gli effetti collaterali più leggeri che possono manifestarsi con i sonniferi sono:, Bruciore di stomaco, Vertigini, Perdita di appetito, Debolezza, Stanchezza, Sensazione di bruciore nelle articolazioni e dolori articolari e Confusione.
Manu: Però questo non è il caso di Marizza.. Lei ne ha presi molti ..
Dottore: Esattamente . La ragazza per caso stava passando un brutto momento..?! Che voi sapete?
Abbasso il capo ,sentendomi estremamente in colpa. Mi siedo sulla panchina tenendo lo sguardo basso.
Pablo: S-si…molto brutto.
Dottore: *sospirando* Come pensavo. La ragazza era convinta che i sonniferi l’avrebbero aiutata a superare lo stress e, di conseguenza ne ha presi a volontà. Questo può portare a un sovradosaggio di sonniferi ed è pericoloso. I danni che questi medicinali possono causare sono : Difficoltà respiratorie, e da come mi hanno detto gli infermieri che la sono andati a prendere respirava a fatica , Mancanza di coordinamento, pressione sanguigna alta, pressione sanguigna bassa, Ansia crisi epilettiche, frequenza del polso lenta..
Manu: E quindi..?
Dottore: La ragazza è tosta.. però Il corpo umano sviluppa una tolleranza a questi farmaci e ciò si traduce quindi in un consumo eccessivo e in sovradosaggio. Può essere fatale e portare al coma e anche alla morte.
Mi alzo di colpo afferrando le mani del dottore guardandolo ora con sguardo di supplicazione.
Pablo: LA PREGO!! LA AIUTI!! La supplico!!
Con le lacrime agli occhi e con il cuore a mille vengono assalito dalla paura nel momento che ho sentito le parole “coma” e “morte”.
Dottore: F-farò..tutto il possibile…*staccando la presa dalle mie mani* O-ora devo andare..Vi farò sapere presto.
Mi sforza un sorriso allontanandosi lentamente per dirigersi da Marizza.
Manu: Pablo…Abbia fiducia. Si riprenderà presto.
Sento la sua mano posarsi sulla spalla e dopo aver socchiuso gli occhi permetto alle mie lacrime di scendere velocemente sulle mie guancia.
Mia: M-manuel ha ragione…Vieni su siediti.
Mi fanno accasciare sulla sedia e nel totale silenzio attendiamo con ansia il ritorno del dottore , che tarda ad arrivare. Penso , maledico me stesso e la folle decisione di Marizza di esagerare con quei cosi! Ma come gli è saltato in mente?? Non li ha mai presi!!! Perché , perché mi sta facendo soffrire più di quanto sia soffrendo già??? Congiungo le mani in preghiera supplicando Dio di aiutarla e farla riprendere.
La amo…la amo un mondo! E vederla immune in un letto è una tortura vera e propria.
Nella mia testa governano ancora le sue ultime frasi , le sue urla e i suoi occhi completamenti immersi nelle lacrime. Sento il mio cuore perdere battiti continui , colui che sta risentendo più di tutti .
Non ce la faccio….non ce la faccio a sopportare la sua lontananza immediata dopo tutto quel che abbiamo passato insieme. Pensare che non si possa svegliare subito mi viene da piangere ancora di più , pensare che possa andarsene per sempre a causa mia mi fa crescere un nervoso dentro tanto da esser pronto a commettere una follia e raggiungerla in qualunque posto lei si rechi dopo la morte.
Dottore: Si è svegliata!! Ce l’abbiamo fatta!
Alziamo il capo di scatto scontrando l’espressione soddisfatta del dottore che sorridente ci annuncia la lieve notizia!! All’improvviso ci alziamo insieme avvicinandoci al dottore.
Pablo: Davvero??
Inizio a sorridere come un idiota , munendomi di un sorriso incredulo che arriva da un orecchio all’altro asciugandomi velocemente le lacrime rimaste sul viso .
Dottore: Si ! Grazie a Dio l’abbiamo svuotata da tutti quei medicinali. Ora però deve stare sotto controlli medici. Appena si riprenderà può uscire dall’ospedale.
Manu: Ma quindi ora possiamo visitarla??*sorridendo contento*
Dottore: Ehm…questo è da chiedere a Marizza…Non so cosa sia successo e quindi non so chi voglia vedere o meno..e nello stato in cui sta è meglio evitarla di farla arrabbiare o agitare ulteriormente.
Abbasso il capo , sgretolando il mio sorriso .
Mia: P-pablo..
Pablo: Mia..
Mi mette la mano sulla spalla , cogliendo al volo come mi senta in questo momento. Sapere che lei è sveglia ma che non è pronta a vedermi è troppo doloroso.
Pablo: Andate voi.. I-io..*sforzando un sorriso* ..resto qua..
Mi risiedo mettendomi la mano sulle tempie .
Dottore: B-bene.. Io adesso devo andare. Per qualunque cosa chiedete all’infermiera li in fondo.
Ci indica l’infermiera che sta dietro una scrivania , andandosene poco dopo .
Manu: Pablo se vuoi io rimango al tuo fianco…Per te Mia va bene se vai sola?
Si lanciano diversi sguardi intensi , mandandosi messaggi subliminali.
Mia:*prendendo un respiro profondo* R-ragazzi..preferirei vedermela da sola con Marizza…più di nessun’altro può capirla.
Mi guarda e io scontro i suoi occhi arrossati. Chino il capo annuendo poco dopo , rassegnandomi .
Mia: Giuro che la convincerò a farti entrare.
Pablo: G-grazie..*sforzando un sorriso*
Mia
Sorpasso la porta della camera ospedaliera dentro la quale vedo Marizza guardarsi attorno con aria stordita, muovendosi lentamente accorgendosi automaticamente si esser attaccata da una flebo.
MIa: Ti sei svegliata..
Alza il viso rivolgendomi uno sguardo debole alla porta , sotto la quale ci sono io che ,con la giacchettina sotto braccio, la guardo con un mezzo sorriso sulle labbra.
Marz: M-mia..
Con un filo di voce pronuncia il mio nome notando subito la sua espressione sofferente. Vorrebbe tanto sedersi.. glielo leggo in faccia , ma la debolezza la costringe a rimanere allungata sul lettino ospedaliero.
Marz: Che ..ci faccio qui?
Mia: Ci hai fatto prendere un novanta..Come ti è saltato in mente a tentare il suicidio eh?
Alzo la voce all’improvviso , non potendo ancora credere alla pazzia che ha compiuto senza pensare agli altri. Mi avvicino di colpo vedendola dilatare le pupille mentre le mie man mano si colmano di lacrime..
Mia: Stai in un ospedale! Hai abusato dei sonniferi e per miracolo non sei morta! Ora dimmi cosa ti è saltato in mente!!!
Marz: N-non puoi capire…
Distoglie lo sguardo spostandolo su un punto a caso stringendo leggermente le mani in pugno portandosi appresso quel po’ di lenzuolo .
Mia: I-io..non ti posso capire..!? *allibita* IO NON TI POSSO CAPIRE?!? *alzando il tono* Ti ricordo che sono stata nella tua stessa e identica situazione anche io !! Ti ricordi quando Manuel mi tradì con Sabrina?? Eh?
Marz: Non urlare scema che non sei altro!
Mi fulmina con lo sguardo portandosi poi la mano sulle tempie massaggiandosele .
Mia: Io non capisco…non capisco come ti è saltata in mente una cosa del genere!? E’ una pazzia quello che hai commesso! Ci hai fatto venire un infarto! Vederti immobile , priva di sensi , pallida con un filo di respiro non è uno bello spettacolo!!!
Marz: M-mi..dispiace..Perdonami..
Sorpresa al massimo e incredula di sentire queste parole dilato gli occhi mentre lei distoglie lo sguardo , facendomi capire chiaramente che è a disagio e non vuole scontrare il mio sguardo.
Mia: C-cosa..hai detto..?
Gli pongo questa domanda guardandola come un pesce lesso.
Marz: S-sai..come mi sento. Volevo..solo dormire quel po’ che bastava per staccare la spina ..
Mia: Si..ma non capisci che stavi staccando la spina della tua vita?
Mi avvicino a lei afferrandogli docilmente le mani , accarezzandogliene il dorso .
Marz: L-lui…è li fuori?
Improvvisamente mi pone questa domanda e io confusa gli rispondo , sciogliendo la presa delle mie mani.
Mia: Si..
Marz: Fallo entrare.
Mia: *incredula*Cosa? C-credo di non aver..
Marz:*interrompendomi* Ho detto fallo entrare , devo parlargli.
Mia: Marizza scusa se te lo dico ma penso che non sei nelle condizioni giuste per affrontare una discussione o..
Marz: Mia per favore fallo entrare! Non devo accanirlo , devo solo dirgli due parole chiare!
Alza il tono , quel che basta per farmi tacere e accettare il suo ordine senza batter ciglia .
Mia: V-va bene..
Esco dalla stanza , lasciandola nuovamente sola , e i ragazzi vedendo la mia espressione turbata si avvicinano velocemente assillandomi di domande.
Manu: Allora Mia? L’hai vista?
Pablo: Come sta?
Mia: S-si..lo vista. Sta meglio..è solo che..*fissando Pablo*..desidera parlarti.
Lui dilata le pupille , incredulo anche lui del desiderio insolito di Marizza.
Pablo: C-come..me?
Si indica ponendosi questa domanda a cui rispondo annuendo col viso.
Manu: Su Pablo che aspetti..vai.
Mettendogli la mano sulla spalla gli infonde il coraggio di oltrepassare quella porta e con un mezzo sorriso speranzoso entra lasciandomi sola con Manuel.
Manu: Hey..perchè quella faccia? E’ fuori pericolo ora..non sei contenta.
Mi circonda con un abbraccio al quale rispondo posando le mie mani sulla sua schiena mentre mi rilasso poggiando il mento sulla sua spalla.
Mia: Spero che possa riprendersi al più presto..Non desidero altro.
Marizza
Respiro a fondo socchiudendo gli occhi quel po’ che basta per calmare il martellio che ho in testa.
Li riapro , dedicando per l’ennesima volta lo sguardo a questa stanza , vedendola continuamente sotto sopra. Apro e chiudo gli occhi ripetutamente portandomi la mano sul viso e muovendomi continuo a maledire questi fili che mi tengono attaccata ad una flebo.
Xx: M-marizza..
Sento la sua voce..un filo di voce. Volgo il capo dalla parte opposta preparandomi psicologicamente a questo incontro da me voluto.
Marz: E-entra..
Faccio un colpo di tosse, buttando giù quel groppo alla gola che si crea ogni volta che vorrei piangere.
Respiro nuovamente a fondo sentendo i suoi passi farsi sempre più vicini.
Pablo: C-come..stai?
Marz: Non essere patetico!
Mi volgo rivolgendogli uno sguardo truce che lo fa ammutolire all’istante , rivolgendomi un espressione turbata.
Pablo: Mia…mi ha detto..*indugiando* ..c-che mi volevi vedere.
Marz: Si..
Stringo i pugni munendomi di coraggio e soprattutto di forze, che adesso come adesso tendono a svanire.
Pablo: E cosa mi devi dire..?
Marz: Voglio metter in chiaro alcune cose.
Pablo: Marizza non hai un bel colorito..non è meglio parlare quando ti riprenderai?
Con un velo di preoccupazione mi fissa con quel suo sguardo premuroso , che ora mi da ai nervi .
Marz: Fa poco il sentimentale. Con o senza la mia stanchezza ti dirò tutto quello che ho da dire.
Passano brevi istanti in silenzio sino a quando , dopo aver sentito il suo sospiro , prendo un bel respiro e inizio a parlare non rivolgendogli lo sguardo.
Marz: Voglio che ne te vai di casa…
Pablo: Cosa?? Marizza non posso! Abbiamo un accordo con l’avvocato!
Si avvicina al mio letto per poter ricevere un mio sguardo ma io al contrario continuo a non rivolgerglielo.
Marz: Me ne frego dell’avvocato! Ci penserò io , penserò io a Sally , penserò io alla casa , alle spese , ai soldi, mi troverò un lavoro e farò tutta da sola!
Pablo: L’ultima volta che hai fatto tutto questo sei stata investita appieno da un auto! Marizza sei una ragazza debole..
Marz: IO NON SONO DEBOLE!!
Gli rivolgo uno sguardo truce , uno sguardo colmo d’acqua . Sentire le sue parole , la sua voce , sentire il suo profumo non è altro che una vera e propria tortura.
Marz: Apri le orecchie e ascolta queste parole : STAMMI LONTANA , VIVI FELICEMENTE CON MEGHAN E SPARISCI PER FAVORE DALLA MIA VITA! Ok??
Sottolineo con occhi sbarrati queste avvertenze lasciandolo in silenzio.
Pablo: N-non..puoi..chiedermi questo…Marizza io ti amo.
Marz: *scuotendo il capo* No che non mi ami.. Pablo apri gli occhi…e vedi un po’ com’è la realtà.
Pronuncio queste parole con un sorriso amaro sulle labbra mentre dai miei occhi sgorgano poche e piccole lacrime pungenti .
Marz: Non capisco..come hai potuto cedere a Meghan se io..*mordendomi il labbro* ..ti ho dato tutto. Come?
Mi pongo questa domanda..e tante altre ancora. Mille domande la cui risposta non la troverò mai.
Pablo: Te l’ho già spiegato Marizza! Ero ubriaco ..lo giuro non era mia intenzione! Io ti amo e non voglio perderti. Perdonami!
Vedo i suoi occhi azzurri arrossarsi ,segno che tra poco inizierà a piangere anche lui. Questa scena è troppo straziante per il mio cuore.
Marz: Niente più sarà come prima..*deglutendo* M-mi hai tradito..hai toccato , baciato , accarezzato un corpo che non era il mio. Come pretendi il mio perdono? *scuotendo il viso* Ho sofferto a lungo per molte cose. Mi hai reso completamente pazza di te..mi hai fatto innamorare e cadere ai tuoi piedi come un allocca. Un allocca che è stata all’oscuro del tradimento per questo lungo tempo ! Hai taciuto , il tuo silenzio ha peggiorato le cose..in modo drastico. Se solo..
Pablo: Se solo cosa?
Alza improvvisamente il tono di voce meravigliandomi.
Pablo: Se solo niente! Non mi avresti ugualmente perdonato!! Odi i tradimenti..
Marz:*interrompendolo* E chi li ama!?!?
Pablo: ti conosco come il palmo della mia mano!! Volevo passare gli ultimi momenti magici con te !! Solo per questo sono rimasto in silenzio..
Marz:*alzando il tono* PER TUTTO QUESTO TEMPO? Pablo sei spregevole!! Non so tu..ma io mi sento uno SCHIFO! Fare l’amore con te stamattina e ora stare qui in ospedale dopo aver subito una lavanda gastrica NON E’ BELLO!! E’ orribile!!! Mi hai mentito , mi hai usato!! Come fai..? come fai a sopportare tutto questo dolore!?!?
Urlo con le lacrime agli occhi sentendo inevitabilmente il mio cuore frantumarsi.
Pablo: V-va bene…ok..accetto le tue condizioni..
Lo fisso con occhi tremolanti mentre abbassa il capo , rassegnandosi.
Marz: N-non azzardarti…ad avvicinarti a me..Perchè Pablo , lo giuro.. , mi farò venire una crisi peggiore.. Dimenticami..perchè tra noi è finita , definitivamente! E ora…vattene. Non ho nient’altro da dirti.
Distolgo il capo cacciando un sospiro profondo socchiudendo gli occhi nella speranza di placare il mio mal di testa.
Pablo: Qual era la tua intenzione questa sera?... Volevi per caso andartene all’altro mondo?
Non eseguendo il mio ordine mi pone questa domanda con un filo di voce.
Marz: Non sono affari che ti riguardano più!
Pablo: Siamo quasi morti di paura li fuori! *urlando* Io sarei l’egoista eh?? ALMENO IO L’HO FATTO PER AMORE!
Marz:*voltandomi di colpo* E IO PER DISPERAZIONE!!
Ci urliamo col tutto il fiato che abbiamo nei polmoni , sentendo la stanchezza sopraffarmi col passare dei minuti.
Marz: VOLEVO STACCARE LA SPINA! Volevo svegliarmi certa che era solo un incubo quello che stavo vivendo…Ma non è così..*scuotendo il capo* Spero che adesso sei più sereno dopo aver sentito queste parole..Ora vattene immediatamente prima che chiami gli infermieri!
Tendo il braccio ricattandolo , ponendo il mio dito sul pulsante d’emergenza posto al di sopra del lettino.
Lo vedo scuotere il viso e dopo avermi guardato con aria sprezzante se ne va senza aggiunger niente.
La porta viene chiusa e rimasta sola affondo il mio corpo nel lettino socchiudendo gli occhi del tutto,estremata dalla stanchezza. Perché tutto..a me?
Conosci la sensazione terribile di un pugno nello stomaco? Quando pensi di non riuscire neanche a respirare, quando provi soltanto dolore? Non potevo tornare in quella casa , non me la sentivo di rivivere i momenti passanti assieme a lui. Volevo stare qui ,in ospedale. Ma non è servito a niente questa settimana. Non c’è nulla che riesce a rendermi felice da quel giorno. Sono passati tanti giorni … ma continuo a soffrire. E quando la mattina mi sveglio e apro gli occhi ho sempre la meravigliosa sensazione che sia stata solo un brutto incubo e che lui non mi abbia tradita . Ma dopo mi ricordo di tutto.
Mia: Eccoci qua..
Posa il borsone pieno dei miei vestiti dinanzi la porta d’ingresso ora chiusa del nostro appartamento e tenendo la mano di Sally nella mia lentamente ci dirigiamo verso il divano dove la bambina , tutta contenta nel vedermi , saltella battendo le mani.
Mia: *accennando un sorriso* Gli sei mancata un mondo!
Marz:*sorridendo* Ma brutta Puzzola che fai tu eh??
Le sbaciucchio il viso sino a quando Mia richiama la mia attenzione.
Mia: Marizza..sicuro di voler restare sola?
Mi volgo accennando un sorriso per tranquillizzarla.
Marz: Non ti preoccupare, vai a lavoro. Hai fatto sin troppo per me.
Mia:*sospira sorridendo* Va bene.. Se ti senti stanca o ti vuoi sfogare sai cosa devi fare.
Mi fa l’occhiolino smuovendo in una mano il suo cellullare.
Marz: Si..tranquilla. Vai.
Mia: Ci si vede allora.
Si avvicina e dandomi un bacio affettuoso sulla guancia mi saluta andandosene poco dopo .
Sento la porta d’ingresso chiudersi e solo nel momento in cui sono rimasta sola con Sally dedico un paio di secondi a fissare il salotto , ora in ordine e pulito a differenza di una settimana fa , da quel giorno in cui qui dentro si scatenò l’inferno. Sospiro pesantemente decisa a buttar i ricordi alle spalle.
Marz: Bene ora che facciamo puzzola!?
Sally: Gioco!! Gioco!
In questo arco di tempo ha imparato nuove parole e saltellando sul divano ripete in continuazione questa parola.
MArz: Va bene va bene! *ridendo* E ora su salta !
Spalanco le braccia e lei come una bambina pestifera si butta ridendo assieme a me mentre giriamo per il salotto facendo l’aeroplano sino a giungere in cameretta sua dove passiamo la maggior parte del tempo a giocare alle bambole e cose varie. Devo ringraziarti Lujan…mi hai dato un motivo per vivere e ridere in questa vita ora priva di emozioni. Se non ci fosse Sally a quest’ora..non so neanche se mi sarei ripresa dall’abuso di sonniferi. La bambina inizia a sbadigliare così prima che cada nel sonno profondo la faccio cenare , dato che è già scesa la sera , portandola poi nel suo letto dove , dopo un paio di minuti , si addormenta del tutto. Sorridente e soddisfatta dello svolgimento della mia giornata esco da questa stanza ,lasciando aperta la porta dato che in questa casa ora ci abito solo io. Entro un attimo in camera da letto , ora priva delle cose di Pablo che dopo il mio ordine, e quindi dopo la mia discussione, ha portato via tutte i suoi accessori. Vedo uno strano luccichio sul comodino così confusa mi avvicino fissando quell’oggetto al quale sino a poco tempo fa non volevo separarmene.
Marz: Sei un vero e proprio maledetto!
Lascio la collana , rotta dalle mie stesse mani quel giorno , sul comodino maledicendolo per aver lasciato quell’oggetto proprio sul mio comodino nella speranza di farmi crescere i sensi di colpa . Ma non è così. Vedere quella collana mi fa solo crescere di più i nervi. All’improvviso sento il campanello della porta d’ingresso suonare così confusa da questa inaspettata visita mi dirigo per scoprire chi sia.
Marz: Forse è Mia?
Confusa mi pongo questa domanda aprendo definitivamente la porta restando di sasso nel momento che scopro chi è l’indesiderato.
Marz: *sorpresa* E tu che ci fai qua???
Roxi: Ragazzi sono riuscita a metter mani alla ff ! Finalmente Marizza è fuori pericolo anche se ha imposto diverse cose con Pablo
Roxana: I due non vivranno insieme per un pò di tempo , si sentiranno MOLTO soli .
Roxi: Le domande sono queste ora " CHI E' ALLA PORTA? " Lo scoprirete nel prossimo capitolo!! Roxana: COMMENTATEEEE !!!