¸´¯`°¤.¸ _`¤ Rebelde Way¤´_ ¸.¤°´¯`¸

El Privilegio De Amar, New ff !! *-*

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view post Posted on 23/9/2016, 21:40

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Raga brutta notizia. :( il computer l'ho portato ad aggiustare , è sorto nuovamente un problema, e purtroppo non riuscirò a postare sino a lunedì. .. non sapete come mi dispiaccia annunciarvi questo :/ spero davvero che riesca a postare presto . Mi mancherà <3 vi aggiorno ^_^

P.s. noemii mi mancheranno i tuoi commenti questi giorni <3 spero che cmq possa ammazzare il tempo a leggere le continue della tua ff ! Tvtb ;) ciaoo
 
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view post Posted on 26/9/2016, 21:33

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Raga neanche oggi riesco a postare. "Quello la" manco l'ha visto il computer..sto come una bestia .. aspettando a quello mi farò vecchia ne sono certa. Bhe che aggiungere ? Mi dispiace un sacco :( spero che domani possa darvi qualche buona notizia. Mi mancateee <3 <3
 
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Pablizza01
view post Posted on 26/9/2016, 21:36




:cry: :( non sai come sono triste...davvero..sono troppo curiosa..amo la ff!!dico sul serio :wub: quindi mi dispiace molto :unsure: ..però vabe aspetterò con davvero moolta ansia..speriamo riuscirai a pubblicare presto...ciaoo ^_^
 
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view post Posted on 30/9/2016, 19:35

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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CAP 20



Paula



Paula: Può andare un po’ più veloce per favore? Non vorrei invecchiarmi qui dentro!

Con un tono acido ordino al taxista di affrontare il traffico con un po’ più spirito dato che schiaccia quel fottuto pedale ogni 100 anni! Sbuffo sonoramente portandomi all’orecchio il cellullare sperando che sia la volta giusta che risponda. Sono circa 5 chiamate perse e qualche messaggio che gli lascio a Pablo , ma lui continua a non rispondermi. Sentendo la segreteria telefonica riattacco con aria seccata.

Il discorso di inizio anno è finito già da un bel paio di minuti , quindi escludo che abbia lasciato il telefono incustodito. Di solito non si stacca mai da esso.

Taxista: La lascio qua o devo proseguire verso l’ingresso principale dell’Elite Way School?

Alzo il capo vedendo questo via e vai di genitori e alunni.

Paula: No..va benissimo qua. Ecco a lei , arrivederci.

Lasciandogli il soldi esco dal veicolo percorrendo il lungo viale a passo spedito. Quante volte gli avrò detto di rispondere subito alle chiamate? Mi farà uscire i capelli bianchi quell’uomo! Stringo in una mano i fogli , dati poc’anzi dall’avvocato , del divorzio giungendo nell’atrio della scuola con un diavolo tra i capelli dato che è sorto un ennesimo problema! Quanto me ne potrò andare da questa orribile città? Il mondo la fuori mi aspetta e non posso andare appresso ai comodi di nessuno!

Paula: Voglio il preside Bustamante. Adesso!

Con prepotenza irrompo nella segreterie la cui addetta sobbalza per la mia entrata feroce , iniziando a balbettare , ogni qualvolta mi incontra. Faccio così tanta paura? Solo perché sono la moglie del preside?

Sai quanto me ne frega del suo lavoro ? Potrebbe anche giocare a carte , non glielo vado a spifferare al capo.

Amelie: Ehm..ecco veda signora. Al momento il preside è occupato in un'altra conversazione.

Rivolgo gli occhi al cielo dando un’affermazione ovvia.

Paula: Che vada al diavolo chiunque stia dentro. Ora necessito parlare io con lui , quindi se non hai il fegato di irrompere in quella direzione ci vado io ok?

Fingo un sorriso dirigendomi a passo spedito verso la direzione nonostante la segretaria cerchi in tutti i modi di bloccare il mio intento.

Amelie: No La prego! E’ occupato! Non può entrare!

Paula: Non me ne importa!

Apro di scatto la porta della presidenza facendola sbattere alla parete , sentendo poi il tremolio della vetrina scannandomi verso mio marito che seduto sguaiatamente su quella sedia autoritaria subisce la mia crisi di isterismo accompagnato dalla mia ramanzina.

Paula: PABLO!! DOVE DIAMINE HAI MESSO IL CELLULARE?? Ti ho detto mille volte di rispondere alle mie chiamate perché riguardano sempre il Divorzio!

Lui man mano cambia espressione , diventando leggermente turbata ma appena sento una voce pronunciare il mio nome la mia rabbia si rinchiude in una mia parte del corpo in un nano secondo.

Xx: P-paula…

Sciolgo lo sguardo micidiale , rivolto sino a poc’anzi a Pablo , squadrando con occhi sbarrati…Marizza.

All’improvviso sento un enorme peso sulle spalle e un insopportabile sensazione di paura assalirmi.

17 lunghi anni…. Se mi avessero detto che un giorno “Lei” sarebbe tornata..non ci avrei creduto neanche sul punto di morte.

Paula: E…..tu….che ci fai qua?

Questa è l’unica domanda pronunciata quasi con un filo di voce. Mi avevano detto che era scomparsa , che era fuggita dal paese senza lasciare traccia affermandomi che non avrebbe mai fatto ritorno …Ma allora perché lei è qua…per giunta con MIO marito…suo ex ragazzo? So quel che successe dopo la mia partenza , quando loro avevano soli 15 anni mentre io già 20. Pablo mi lasciò e poco dopo venni a sapere che lui per scommessa riuscì a mettersi insieme a lei . Poi tra un tira e molla sono arrivati un rapporto solido s al 5° Anno , e dopo di che lei scomparse senza dir nulla , lasciando Pablo nella disperazione totale.

“Caduto” in un tunnel depressivo..fui IO a “trascinarlo fuori” con forza!

E ora , per giunta nel Suo Ufficio , che intenzioni ha? Quello di recuperare ciò che ha perso anni fa?

La rabbia risale in me stringendo le mani in pugno per trattenere la mia folle voglia di rovinargli quel Bel visino che si ritrova , grande cambiamento dato che era un piccolo sgorbio 17 anni fa.

Non gli permetterò di ferire Pablo ! Non gli permetterò di farlo cadere ai suoi piedi , dinanzi al suo corpo maturato e snello , cui forme sono bramate da sin troppo uomini . Pablo è un uomo debole , potrebbe farsi lasciare ammaliare da lei e io non posso permettere che ciò accada. Ma come posso anticipare le sue mosse? Che cosa mi devo inventare se ho appena nominato la parola Divorzio in sua presenza?

E infatti , come volevasi dimostrare , ecco che intravedo le sue labbra incurvarsi dando vita ad un ghigno malefico. Fisso Pablo con la punta dell’occhio smuoversi nervosamente su quella sedia girevole giocherellando con le sue dita per l’agitazione. Ha notato che attorno a noi c’è una sorta di scariche elettriche mentre ci lanciamo occhiate di sfida. Lei tenda ad alzare il capo , credendosi superiore.. Io invece non riesco ancora a credere alle mie pupille . Ma ora è giunto il momento di porre fine al mio monologo e agire.

Paula: PABLO che ci fa questa tipa qui dentro??

Non ho la benché minima intenzione di rivolgergli parola. Ci siamo lasciate in cattivi rapporti , perché ora dovrei gradire la sua presenza?

Marz: Ehm..questa “tipa” ha un nome cara. *fingendo un sorriso*

Paula: Pablo mi vuoi rispondere o devo aspettare la vecchiaia?

Incrocio le braccia aspettando con ansia la sua risposta che tarda a venire. Subito si alza dalla sedia ponendosi tra di noi. Ha paura che possa avventarmi contro questa sciagurata? Non mi abbasso a certi livelli , perché dovrei..se io ho ottenuto ciò che lei ha perso?

Pablo: Per favore.. calmiamoci ok?

Marz: Io sono calmissima.

Paula: Pablo , cacciala. Non intendo condividere la stanza con lei.

Batto a terra il piede , sempre di più infastidita dalla sua irreale presenza.

Marz: Pablo puoi spiegare alla signora *indicandomi* che io da qui non mi muovo? E’ lei l’intrusa e la disturbatrice . La stanza era già occupata.

Pablo , ormai diventato il nostro gufo viaggiatore , sta per aprire bocca ma sovrasto la sua voce con la mia più acuta e decisa.

Paula: Sai quanto me ne importa. Ora è il mio turno. Quella è la porta. *fissando Pablo* E’ molto visibile vero Amore?

Inizio a sforzare un sorriso smagliante gettando poi le braccia al collo di Pablo , gesto che lo fa rimanere perplesso.

Pablo: Ehm..Paula che fai?

Paula: Mi sei mancato un sacco oggi..

Con voce suadente mi pongo l’obiettivo di far rosicare Marizza che dietro alle mie spalle non si smuove di un centimetro , ma bensì assiste al mio amoreggiamento.

Pablo: M-ma…noi due..stiamo per ..

Paula: No amore..non più.

Lo vedo dilatare quei magnifici occhi azzurri che mi hanno sempre ammaliato separandomi lentamente da lui afferrandogli il braccio portandomelo attorno alla mia vita mentre mi avvinghio sempre di più a Pablo rivolgendo lo sguardo a Marizza.

Paula: Dato che non ci vediamo da un eternità ti voglio rallegrarti la giornata con una meravigliosa notizia!

Munisco il mio viso dall’espressione più bella e radiante che ho , mostrandogli un sorriso a pieni denti mentre sento Pablo guardare me e Marizza con una leggera aria di stordimento .

Marz: Rallegrarmi la giornata..?

Solleva le sopracciglia fingendosi interessata. Questa Marizza ha un non so che di strano. Vedo nei suoi occhi una luce differente. E noto il tuo atteggiamento diventare sempre più forte , rendendola estremamente sicura di se ….e questo mi sta leggermente preoccupando. Non sarà facile farla scappare a gambe elevate e farla prendere il largo da MIO marito .

Marz: Uhm..sentiamo un po’.*finto sorriso*

Paula: Sicuramente non sai che noi due ci siamo felicemente uniti al matrimonio! Uh..guarda un po’ cos’ha il mio tesoro sulla scrivania.

Mentre con l’altro braccio circondo il collo a Pablo , quello libero mi permette di afferrare la foto del mio matrimonio e sorvolando la crepatura del vetro gliela mostro a Marizza rimanendo sempre avvinghiata a Pablo , che rimane zitto e buono.

Paula: La nostra foto dell’uscita dalla chiesa. Non siamo bellissimi?

Marz: Ohm…proprio poco fa la osservavo..*sorridendo per finta* Hai un meraviglioso vestito, ottima scelta. E comunque si..certo che sono a conoscenza del vostro matrimonio e…anche divorzio.

La ragazza è furba, sa mettermi le spalle al muro e allo stesso rovesciare la situazione a suo discapito.

Paula: ..che aggiungerei è stato cancellato!

Sorrido a pieni denti rivolgendo uno sguardo pieno d’amore e felicità a Pablo che mi fissa dilatando le iridi azzurre.

Pablo : C-che..? Paula non sto capendo niente. Cos’è questa storia?

Scosta il suo braccio dalla mia vita allontanandosi quel che basta per potermi fissare faccia a faccia.

Paula: Oh suvvia amore mio , vuoi parlare di queste cose davanti ad una estranea?*sorridendo falsamente*

Lo sento sospirare vedendolo completamente avvolto dalla confusione , mentre si tira la faccia con la sua grande mano.

Marz: Ehm…penso che sia giunta veramente l’ora che io me ne vada. Sai..qui non si respira un aria leggera. A mai più ad entrambi.

E fingendoci un sorriso sistema la borsa sulla sua spalla e fuoriesce dalla presidenza chiudendo persino la porta con moderazione. Una volta avuta fuori dai piedi riassumo il mio comportamento abitudinale , ovvero scontroso.

Paula: Che ci faceva qua? Da dove è sbucata ?

Pablo: E tutto d’un tratto sputi veleno? Perché non mi tieni un altro po’ vicino a te eh?

Si avvicina pericolosamente , pronto a sfidarmi.

Paul: Non fare lo strafottente. Ti ho posto delle domande , attendo risposta.

Incrocio le braccia al petto poggiando il mio bacino alla scrivania , dopo aver poggiato violentemente la foto che si ostina tenere nonostante il nostro rapporto è andato in mille pezzi.

Pablo: Perché ti devo dare delle risposte? Sbaglio o noi due non dovevamo più parlarci? Cos’è questa storia del ritiro del divorzio? Quando ti è saltato in mente questa idea , per giunta presa senza il mio parere?

Paula: E a te che ti importa di quel che faccio o meno con la causa del divorzio?*inarcando il sopracciglio* Non sei contento che rimarrò al tuo fianco per un altro paio di anni?*sforzando un sorriso*

Pablo: Ho paura delle tue folli decisioni improvvise. Dimmi un po’..cosa ti ha spinto a cambiare idea?

Serro la mascella , pensando se riferirglielo con sfacciataggine o meno. Sospiro prendendo il pendolo di Newton posto sulla scrivania iniziando a giocherellare mentre gli rispondo con assoluta naturalezza e tranquillità.

Paula: Non ti permetterò di allacciare rapporti con quella donna e alla fine sposartela.

Pablo: Che??

Scioccato dalla mia rivelazione rimane immobile con la bocca spalancata e un espressione assurda sul viso .

Pablo: Ma sei impazzita? Come ti vengono certe idee nella testa?

Riappoggio con lentezza il mio passatempo sulla scrivania rivolgendogli uno sguardo calmo.

Paula: Allora come spieghi il suo ritorno improvviso? E’ scomparsa dalla circolazione da un sacco di anni , cosa l’ha spinta a tornare e venirti a trovare qui?... Pablo non esser sciocco , quella ti rivuole .

Pablo: *ridendo* Si.. penso che il viaggio fatto questa settimana ti abbia fuso il cervello. Hai verificato che le tue rotelle siano apposto?

Mi prende per i fondelli mentre prende posto alla sua scrivania. Dopo un lungo sospiro mi volgo sedendosi sulle poltroncine destinate ai genitori , accavalcando le gambe e poggiando le bracci sulla superficie di legno lucida.

Paula: Mettiamo in chiaro diverse cose. Non intendo procedere la causa del divorzio con lei attorno.

Pablo: Questo è davvero comico. Hai ribellato mezzo mondo per avviare la causa e ottenere le carte e ora sei qui a dirmi ciò? Non credi di avermi esasperato la vita sin troppo per il tuo stupido capriccio?

Paula: Non era un capriccio.

Pablo: Ah si? E ora di colpo “Puff”..è svanito? Congratulazione a voi donne..*applaudendo seccamente*..mi meravigliate di giorno in giorno. Chi vi ha creato il Diavolo in Persona?

Paula: Non fare questi ragionamenti da emerito maschilista. Le donne sono state create per tenere in retta gli uomini , stupidi esseri che credono ai ritorni casuali e cedono come dei poveri illusi in cerca dell’amore perso.

Pablo: Sbaglio o nella tua frase c’è qualche frecciatina?*finto sorriso* Che cosa vuoi dire esplicitamente? Spiegati.

Paula: Sto dicendo che il ritorno di Marizza non mi convince. Per giunta che ci faceva qui nel tuo ufficio?

Pablo: Non dovrei darti nessuna spiegazione perché non hai il diritto ma pur di tacerti ti accontento.

Prende un foglio tra le diverse cartacce e me lo pone dinanzi permettendomi di leggere il contenuto.

E’ una sorta di ricevuta di pagamento. Sembrerebbe un versamento di una retta mensile.

Paula: E …questo? Chi è Abigail Andrade?

Riafferra il foglio , che lo tenevo tra le mani per studiarne il contenuto mentre mi ponevo diverse domande in testa.

Paula: Che centra questo con Marizza?*confusa*

Pablo: Questo è il suo versamento. Ha iscritto sua ..figlia in questo collegio. Non sapeva che ero diventato preside..non l’avrebbe mai fatto . E sai il perché?.....Perchè mi odia . Questo ti rende più serena?

La mia testa si è fermata a “Figlia”. Che cosa vuol dire tutto questo? Lui continua a parlare , ma nelle mie orecchie la sua voce arriva come un fastidioso ronzio , sino a quando lo interrompo con delle domande che mi stanno facendo morire dalla curiosità.

Paula: Marizza ha una figlia?? *sconvolta* E…chi è questo Andrade? E’ il padre?

Non riesco a credere che quella ha messo al mondo una figlia , per giunta non di Pablo. Che duro colpo eh?

Forse.. i due si sono lasciati perché lei è rimasta incinta di un altro uomo? Tutti i miei clip mentali vengono sgretolati però dalla sua frase .

Pablo: No.. Andrade è il suo vero cognome. Quando frequentavamo il 4° Anno Marizza scoprì di non esser figlia di Spirito ma bensì di un uomo chiamato Martin Andrade e.. tra i due sorse un bel rapporto tra padre e figlia.

Paula: Quindi…di chi è figlia questa ragazza?

Il cuore inizia a palpitare dallo spavento di sentire “E’ mia figlia” ma dalla sua espressione turbata penso di risparmiarmi di finire in ospedale per un arresto cardiaco. Sarebbe stato un duro colpo se avrei scoperto che Marizza era qui a riferirgli la “Lieve” novella. Anzi…se ci penso …non è tipo che fa queste cose .

Pablo: Bha..di un certo Weston. Ma non so chi sia , che fine ha fatto e dov’è. Anzi..non so neanche il perché questa ragazza ha il cognome della madre e no del padre.

Poggia la schiena alla sedia iniziando a giocherellare con la penna stilografica mentre io continuo a riflettere incessantemente su questa notizia che mi ha sconvolto la giornata. A pensare che dovevo sconvolgere io la giornata di Marizza ma è successo l’inverso e questo..mi fa sembrare aver perso la prima sfida contro di lei.

Pablo: Bene dopo averti spiegato l’improvvisa comparsa di Marizza..ora mi spieghi il ritiro del divorzio?

Paula: Ti ho già spiegato prima.

Pablo: Tu prima mi hai sparato cavolate , per non parlare della scena ripugnante che hai messo in atto davanti a Marizza. Sei fuori di testa oggi.

Paula: Oh suvvia volevo un po’ divertirmi. Erano 17 anni che non la vedevo.*sorridendo* Mi mancava stuzzicarla un po’.. Infine ti ho conquistata io..

Sorrido a pieni denti entusiasta del mio più grandioso successo ottenuto nella mia vita.

Pablo: Sei davvero patetica. Cosa pensavi , che si sarebbe avventata addosso colpita da un attacco improvviso di gelosia? Marizza mi odia..

Paula: E perché?

Inarco il sopracciglio , interessata da questa parte mentre lo sguardo dritto negli occhi con i gomiti poggiati sulla scrivania il capo sorretto dalle mani incrociate.

Pablo: Perché….l’ho ferita tanto tempo fa.

Paula: E come mai io non ne so nulla di questa storia? Stiamo insieme da quando..14 anni? E io non ne sono a conoscenza? Cosa mi nascondi Pablito?

Pablo: Niente che ti possa interessare. Si sei stata mia..

Paula:*correggendolo* Sono ancora tua moglie!

Pablo:*sospirando* Sei mia moglie e non ti ho mai ferita in alcun modo , perché dovrei rivangare il passato?

Paula: Dovresti eccome. Quella donna è tornata per scombussolarci la vita matrimoniale.

Pablo: *sorpreso* La chiami ancora “Vita Matrimoniale” ? Paula..*inorridito* Vivo solo , non ti vedo da mesi e giungi da me come una bestia solo perché non ho risposto ad una fottuta di chiamata? Questo lo definisci un rapporto istaurato sull’amore? Bhè..se tu hai questo ideale , io no. Mi dispiace.

Si mette a sistemare a casaccio le cose sulla scrivania, rimanendo in silenzio durante il quale prendo una decisione importa. Una decisione che mi cambierà la vita , ma che varrà la pena compiere.

Paula: Se tu desideri…possiamo riprovarci.

Alza il capo rivolgendomi i suoi occhi penetranti.

Pablo: Perché dovremo..?

Tendo il mio braccio afferrando la sua calda mano.

Paula: Perché infondo..so che ci amiamo follemente. Come tanti anni fa ricordi?

Sorrido dolcemente vedendo man mano le sue labbra incurvarsi leggermente in su. Gli uomini sono facile da manovrare. Basta rimembrare insieme il passato e i momenti passati insieme ad amarci.

Paula: Allora?... Tutto ritornerà come prima e io mi sforzerò ad esser una moglie modello. Insieme diamo vita ad un amore bellissimo..Non trovi che sia un idea meravigliosa? *sorridendo* Che ne pensi?

Passano i secondi a fissarci negli occhi rimanendo a sorridergli con tutta la buona volontà che ho in corpo.

Pablo: Io….ci devo pensare.

E accennando un mezzo sorriso scosta la sua mano dalla mia ritornando a lavorare alle sue cose.

Ti farò cambiare subito idea Pablo . Mi informerò per bene del perché ti odia Marizza , cosa vi ha spinto a separarvi e te lo rimembrerò ogni secondo della tua vita , facendolo sembrare pura casualità , in modo che ti togli dalla testa quella persona…che si è impossessata del tuo corpo sin dal tempo dell’adolescenza.



Marizza



Chiudo la porta di casa accennando un’altra risata di gusto , che mi fa sembrare un ubriaca appena tornata da un pub .

Mia: Marizza.. ma che hai fatto?

Rido poggiandomi quasi senza fiato alle ante della cabina armadio , posta accanto l’ingresso , alzando subito le mani in segno di innocenza.

Marz: Non sono ubriaca! Lo giuro!*ridendo*

Mia: Ma che ti prende allora? Perché sei così euforica?

Accenna un sorriso facendosi coinvolgere dalla mia euforia , salita da questo incontro bizzarro.

Marz: Non sai cosa ho da raccontarti! Su vieni qua!

Lascio la mia borsa scivolarmi lungo il braccio sino a toccare il pavimento e prendendola da sotto il braccio mi dirigo in cucina vogliosa di bere un bel bicchiere d’acqua fresca.

Mia: Su Marizza mi incuriosisci! Non ti vedo così da un sacco di tempo! Sprizzi allegria da tutti i porri!

Vogliosa di sentire il mio racconto eclatante si siede sul tavolo mentre io dedico 5 minuti a rinfrescarmi e umidire la bocca secca.

Marz: Indovina e indovinello..*sorridendo*..chi ho incontrato nella presidenza?

Giocherello col bicchiere mezzo pieno d’acqua mordendomi le labbra per trattenere quel ghigno divertito che ho in viso da quando ho sentito la parola “Divorzio”.

Mia: Ehm….Pablo ?

Risponde ingenuamente non riuscendo a centrare il punto.

Marz: Ahm..oltre.*poco interessata* Dai dai spremi leggermente quel tuo unico neurone. Non tanto altrimenti potrebbe esplodere*ridendo*

Mia:*finta risata* Ah ah ah divertentissima . Magari potresti darmi un indizio ! *sorridendo*

Marz: Oh con te è davvero noioso fare gli indovinelli.*sbuffando* Quindi vado al succo. Ho incontrato Paula! *ridendo* Non puoi neanche immaginarti che faccia ha fatto quando mi ha visto!

Rido di gusto poggiando , prima il bicchiere nel lavandino , poi la mano sulla bocca dato che è spalancata per le risate mentre Mia scende , con un espressione incredula sul viso , dal tavolo per avvicinarsi .

Mia: Stai..dicendo che vi siete rincontrate ??

Marz: Purtroppo si! Ma sai cosa trovo di divertente in tutto ciò? *sorridendo* La novità del divorzio! Su su ..dimmi tutto quello che ho da sapere.

Se fossi un cane in questo momento la mia coda sbatterebbe da una parte all’altra. La curiosità non mi sta facendo riposare. E quindi anche il “caro” Pablito ha problemi matrimoniali? Oh che “gran” dispiacere!

Mia: D-divorzio..e tu come lo fai a sapere?*confusa*
Marz: La iena è entrata nella presidenza urlando al “marito” il comando di rispondere alle telefonate perché quasi tutte riguardano il divorzio. Anche se dopo ha recitato una scena abbominevole ..*fingendo un coniato di vomito* Mi potresti spiegare questa situazione? Non ci sto capendo niente ma l’idea che i due si debbano lasciare mi entusiasma. *sorridendo a pieni denti*

Mia: Sappi che sei diventato molto sadica.

Sospira prendendo una sedia sulla quale poi si accomoda mentre io poggio la schiena al piano cottura incrociando poi le braccia in attesa del suo racconto.

Marz: Lo prendo per un complimento.*ridendo* Ora inizia..sono tutta orecchie.

Mia: Bhè..ehm..ecco vedi è tutto iniziato un paio di mesi fa credo. I due sono stati sposati un sacco di tempo ma ultimamente Paula voleva sin troppe libertà e godurie. Iniziava a dire che voleva viaggiare , andarsene da questo paese e girovagare in cerca di nuove esperienze ma Pablo non poteva lasciare il collegio , quindi tra un litigio e l’altro la stessa Paula decise di avviare il processo del divorzio , anche senza il consenso di Pablo.

Marz: Come mai? Non era d’accordo?

Per un momento sgretolo il mio sorriso , concentrandomi ad ascoltare il riassunto della storia.

Mia: Non tanto. A Pablo piace Buenos Aires , qui ha tutto. Il lavoro , la casa , gli amici.. Non se la sentiva di abbandonare tutto solo per un capriccio di Paula. Ma non voleva arrivare al divorzio e..davvero Pablo ne soffrì un sacco .

Marz: Ah si? Dimmi una cosa..l’ha amata veramente? Tu , più di tutti , conosci Pablo alla perfezione. Ciò che provava o prova per Paula è vero amore?
Mia: *alzando le spalle* Bhè…hanno trascorso bei momenti insieme nella vita matrimoniale e si.. dato che sprizzavano gioia e felicità dai proprio occhi potevo ritenerli una coppia di sposi modelli che si amavano . Ma se Paula ha deciso di lasciarlo per inseguire i suoi desideri..penso che quel sentimento sia andato perso nel tempo. Di Pablo invece non so che dirti.. è così confuso nei sentimenti . Tu lo sai perfettamente.

Marz: Mm…si purtroppo. Ma sai cosa mi ha incuriosito?... La reazione di Paula dopo avermi visto.

Mia: Raccontami tutto.

Marz: Davanti al marito ha recitato la parte della mogliettina perfetta , chiamandolo amore , tesoro e altri soprannomi che mi hanno fatto rivoltare lo stomaco. Poi approfittando della confusione , e anche terrore , di Pablo gli ha riferito che il processo del divorzio è stato annullato perché si amano troppo.

Mia: *sorpresa* Che??? Stai dicendo sul serio?

Marz: Da quel che ho sentito.. Non mi ha convinto però .. Ovviamente quella solo una tattica per dimostrarmi che lei alla fine ha vinto su tutto.

Mia: In che senso Marizza..?*confusa* Non ti capisco.

Marz: Devi sapere che 17 anni fa io e Paula abbiamo tenuta una discussione nella quale mi “sputava” in faccia la sua vittoria . Pablo , dopo aver scoperto il segreto che legava lei e suo padre , decise di rimettersi insieme. Ma un paio di giorni se ricordo bene , poi di Paula non ne seppi più niente . Sparì dalla circolazione.

Mia: E con tutto ciò che centra?

Marz: *facendo due colpi con le mani* Mia sveglia! Ha messo in scena i bacetti e gli abbracci solo per farmi rosicare!

Mia: E…ci è riuscita?

Sforza un sorriso nervoso , impaurita da una mia ipotetica reazione isterica. Inarco il sopracciglio , incrociando le braccia al petto mentre la fisso con aria scioccata.

Marz: Ovvio che no. Perché dovrei rosicare o morire di invidia e gelosia se io quell’individuo lo odio col tutto il cuore?

Lei dopo un lungo sospiro si alza riavvicinandosi a me.

Mia: Suvvia Marizza..in tutti questi anni nel tuo cuore non è rimasto un briciolo di amore per lui?

Porto le mani lunghi ai fianchi , rivolgendogli questa volta uno sguardo allibito.

Marz: Sei per caso ubriaca o ti è scoppiato l’ultimo neurone che avevi?*alzando il tono* Ma come ti saltano in mente queste cose , queste dicerie!?!?

Mia: Sto parlando seriamente! E’ umanamente impossibile che tu non provi niente più per Pablo. Hai al tuo fianco sua figlia. Il frutto creato dal vostro eterno amore.

Marz: Da quando sei specializzata in “dottoressa dei cuori infranti” ? *finto sorriso* Abby è mia figlia, non ha nulla a che vedere col padre.

Mi volgo sorseggiando quel po’ d’acqua rimasta dal bicchiere per buttare l’enorme groppo alla gola che mi si forma ogni volta che affronto questo argomento.

Mia: Vuoi…negarmi che non ti palpita il cuore ogni volta che scontri gli occhi Azzurri di Abby?..Gli stessi di Pablo?

Dilato le pupille respirando a fondo per placare il mio battito accelerato. Poggio delicatamente il bicchiere al posto di prima non trovando però la forza di voltarmi e dirgli che non sento niente. Non sarebbe la verità.

Mia: Marizza..voltati per favore. Ti voglio aiutare a metter in chiaro le cose nella tua testa. So che sei confusa.

Marz: Io sono soltanto adirata.

Mia: Lo so..Non ti posso capire ma posso immaginarmelo. Ed è per questo che ti chiedo di ascoltare le parole di una tua grande amica di lunga data e accettare i consigli di una persona che ti vuole un mondo di bene. Dai..non c’è nulla di sbagliato ad accettare..che lo ami ancora….dopo tutto quel che ti ha fatto.

Sgrano gli occhi vedendo le mie mani tremolare per l’emozione. Mordo le labbra con i miei denti socchiudendo gli occhi nel momento che li sento bruciare. Abbasso quel po’ che basta il capo stringendo le mani poste sul lavandino in pugno .

Marz: M-mi…rode.

Finalmente riesco a pronunciare una parola con sforzo. Il cuore batte così forte da sentirmelo in gola.

Marz: Mi fa un male insopportabile..*volgendomi di scatto* .. AMARLO TUTT’OGGI!!!

Ed ecco che quel dolore lancinante puntano i miei occhi che subito lacrimano senza controllo dinanzi a Mia… che mi fissa con un espressione afflitta.

Mia: M-marizza..

Marz: Io …Io cerco di odiarlo!*urlando* Mi obbligo ad odiarlo , ripenso incessantemente a ciò che mi ha fatto , a ciò che ho passato per il suo gesto egoistico per sentire l’odio nei suoi confronti crescere come non mai !!!!

Sento le guance rigarsi sempre più e tra vari singhiozzi procedo a parlare mentre Mia mi ascolta in silenzio.

Marz: Ma…poi mi fermo a pensare …*socchiudendo gli occhi*..ai momenti passati insieme.. ai sentimenti che provavo a quel tempo , a quell’amore che mi ha spinto a fare l’amore con lui , all’emozione di vedere la prima volta i suoi occhi impressi in quelli di mia figlia ….nostra figlia.

Risollevo le palpebre sentendo altre calde lacrime raggiungermi il mento , sino a posarsi sulla mia maglietta umidendola leggermente.

Marz: Io voglio soccombere , soffocare quell’amore rimasto e sigillato in un angolo infondo al mio cuore spezzato e infranto in mille pezzi , quello stupido e folle amore con l’Odio!

Mia: Ma non puoi vivere in queste condizioni Marizza. Ti stai facendo del male.

Marz: E cosa serve ora rimettermi in gioco ?.. Che faccio , vado da lui e gli dico “Guarda che 15 anni fa ho messo al mondo tua figlia ,rimettiamoci insieme , riamiamoci e sposiamoci” ? Mia..questa non è una favola, è la crudele e amara realtà , dove io…non avrò una momento di pace e di serenità.

Mia: Questo lo pensi perché non vedi uno spiraglio di luce in questo momento! Ma se davvero vuoi raggiungere la felicità o..

Marz: *interrompendola* Ma non la voglio per ora! Per giunta accanto a lui. Mi ha fatto un male tremendo e anche se fosse non riuscirei ad amarlo come un tempo. Quel vuoto lo riempie mia figlia. E’ con lei che ho trovato l’immensa felicità , l’amore perduto.

Mia: Tu….avevi accennato una volta l’idea della vendetta.

La guardo confusa , non capendo da dove ha cacciato questo argomento.

Marz: S-si…ma questo che centra?

Mia: Ho un idea.

Inizia ad accennare man mano un sorriso a pieni denti unendo le sue dita in continuazione , dandomi l’impressione che nella sua testolina pacata stia architettando un piano malefico.

Marz: C-che..idea..?

Col dorso della mano mi asciugo il residuo di lacrime sul viso e da sotto i miei occhi che momentaneamente hanno smesso di lacrimare.

Mia: La comparsa di Paula cade a fagiolo. Hai detto che ti ha dato l’impressione di aver paura di te . Potrà aver pensato che il tuo ritorno sia dovuto ad una speranza di riconquistare Pablo , ora suo marito.

Marz: *confusa* Continua…spiegati meglio.

Mia: Bhè ecco vedi! E’ facile! Lei non vuole lasciartelo tanto da aver deciso da sola di interrompere il processo del divorzio , anche se su questo devo avere delle certezze de Pablito. Ma riprendendo il discorso quel che devi fare è Non Dargliela Vinta!

Marz: Cosa intendi dire?

Mia: Lei ha paura di glielo porti via come un tempo?.. Bhè..che l’avesse, perché Marizza Pia Andrade è pronta a rovinare il loro matrimonioo!!!

Pimpante proclama il suo piano , secondo lei strategico , secondo me blasfemo.

Marz: MA SEI IMPAZZITA?? Io non sono una rompi famiglia!

Mia: Ma se il loro rapporto è già sgretolato?*ridendo* L’unica cosa che devi fare è ammaliare il tuo Uomo.

Mi fa l’occhiolino pronunciando la parola Uomo con voce suadente.

Marz: Non è il Uomo e ne tanto meno accetto il tuo folle piano. Quella è una pazza e non voglio morire alla tenera età di 33 anni!

Mia: Oh suvvia , mettiti in gioco! So che ami l’adrenalina e la follia. Perché non permettersi un momento di pazzia accanto all’uomo che hai sempre amato!

Mi fermo a riflettere sulle sue parola. Io dovrei ammaliare Pablo per portarlo via da Paula che mi ritiene un pericolo? Bhè…l’idea mi entusiasma da una parte e mi disgusta da un'altra. Vedere i due allontanarsi e soffrire per la perdita dell’altro è positiva , ma l’idea di conquistare con qualche buona tattica Pablo , avvicinarmi a lui o persino amoreggiarci mi viene da rigettare tutto quel che ho digerito negli ultimi mesi!

Marz: E’ una follia Mia..

Reclino la sua offerta dirigendomi verso il corridoio per allontanarmi da lei che però continua a starmi alla calcagna.

Mia: Aspetta Marizza! Se tu provi un pizzico d’odio non dovrebbe pesarti il fatto che di giocare con i sentimenti…come lui ha fatto con te in passato.

Mi fermo nel ben mezzo del corridoio udendo le sue parole. In parte ha ragione. Lui ha giocato un sacco di volte con me , mi ha fatto credere che mi amava ma in realtà mi prendeva in giro , mi mentiva.

Mia: Dovresti in realtà..provare gioia nel vedere i due soffrire per la perdita del matrimonio…

Marz: D-dovrei…essere l’amante?

Mi volgo ponendogli questa domanda che rosica la mia anima. Dovrei di nuovo scendere a questi livelli?

Giocare alle spalle della moglie come facevo un tempo in quel locale? L’unica differenza che sarò io a cercare l’uomo e no il contrario.

Mia: N-non…proprio se il divorzio procederà secondo i piani.

Marz: Ma quella schizofrenica ha detto che l’ha interrotto.

Mia: Questo è tutto da vedere. Allora che fai …accetti o meno il mio consiglio? Conquisterai Pablo e lo farai soffrire mentre tu giocherai a fare l’innamorata spinta a far ritorno per l’amore immenso che prova per lui?

Deglutisco cercando di immaginare i miei flirt , che dovrebbero far cedere Pablo e indurlo a tradire sua moglie , così da porre fine alla loro meravigliosa vita matrimoniale. Se Pablo l’ha amata sul serio , o se Paula ha amato Pablo…i due soffriranno un mondo e questo.. mi entusiasma!

Sento le mie labbra incurvarsi da sole verso l’insù dando vita ad un ghigno divertito.

Marz: C-ci….sto. Si! *con più convinzione* Mi metterò in mezzo , li farò sputare sangue per la disperazione e io….mi vendicherò usando la tattica con la quale lui ha spezzato il mio cuore e il mio mondo : col gioco.

Giocherò con i suoi sentimenti , lo farò rinnamorare di me, sebbene l’idea mi ripugni, e poi…..gli farò patire le fiamme dell’inferno! Si….sarà l’ultima cosa che faccio!

Con decisione esclamo l’inizio della mia nuova sfida , che darà una svolta decisiva alla mia vita.

Se prima ero intenta a stare 4 metri , o di più , lontano da lui ora…devo passarci più tempo possibile per iniziare ad attuare il mio piano maligno che sarà il puro divertimento della mia vendetta.

Pablo Bustamante…non sai quel che ti aspetta d’oggi in poi! Sono più carica che mai , risentirai sulle tue spalle tutto il rancore che provo per te ….e quell’odio che continua a soffocare l’amore proibito che ho infondo al…mio cuore.



Mia


Sorride sempre più , nascondendo il suo dolore interiore con i suoi ragionamenti mentali sicuramente macabri. Che sia stata una buona idea mettergli questa folle idea nella sua testa? Forse no..ma è l’unico modo per farle ammettere ciò che realmente prova ancora per Pablo. Passare del tempo con lui , tentar di conquistarlo e farlo cadere ai suoi piedi non aiuterà solo portare a termine la sua vendetta , ma la aiuterà a ritrovare la sua pace interiore. Niente e nessuno può colmare quel vuoto che Pablo ha lasciato nel suo cuore. Marizza è certa che ci sia Abby a riempierlo , ma non è vero. Se sarebbe la verità poco fa non sarebbe scoppiata a piangere come una fontana. Leggevo nei suoi occhi velati di lacrime la disperazione più totale e quel dolore lancinante che ha provato a pronunciare quelle pesanti parole.

“Mi fa un male insopportabile….AMARLO TUTT’OGGI!!!”

Il suo urlo ripercuota ogni secondo nella mia testa. Perché non ammette di non esser riuscita a dimenticarlo in tutti questi anni. Per giunta ha avuto accanto “Sangue del suo sangue” . Come poteva riuscirci?

Era un impresa impossibile e di questo..sono leggermente felice. Spero solo che non si ripercuoti poi si di lei la vendetta, che non finisca per soffrire ulteriormente. Paula è una questione da sistemare e devo anche capire che intenzioni ha, ora che Marizza è di nuovo in città. Per giunta ha cambiato idea sul divorzio , qual è la sua intenzione , tenersi stretto Pablo sin che morte non li separi? Non è più quel grande amore a governare la loro vita. Non esiste più nulla del genere in loro . Pablo forse l’amerà ancora ma Paula.. no.

Un'altra cosa in sospeso sono quei segni famosi sul corpo di Marizza e dato che ce l’ho ancora dinanzi a me provo con la tattica della piscina.

Mia: Ehm…che ne dici ora se svaghiamo la mente e ci divertiamo in piscina?

Mi munisco di un grande sorriso indicandola mentre l’acqua specchia sotto il sole splendente.

Marz: Pft..stai scherzando? L’ultima volta che ho messo piede in acqua ho rischiato la vita. Quindi passo , grazie dell’invito , preferisco farmi una doccia adesso sinceramente.

Bingo! Sempre meglio di niente no?

Mia: Sisi! Perfetto! Mentre tu ti rilassi in bagno io mi metto a leggere una rivista sul divano ok?

Afferro una rivista a caso cercando di sembrare il meno nervosa possibile. Mi sento di esser una spia pronta ad andare in attacco.

Marz: Bha…ok. A dopo!

Non notando niente sale di sopra recandosi sicuramente al bagno dove combinazione mancano le asciugamani.

Mia: Aaawn Mia sei un genio!
Saltellando con gioia afferro velocemente accappatoio e asciugamani dalle corde in giardino e salendo di sopra busso alla porta del bagno dentro il quale già sento l’acqua della doccia scorrere.

Marz: Chi è?

Mia: Marizza se non sbaglio non ci sono le asciugamani!

Alzo leggermente il tono di voce , sovrastando il rumore dell’acqua e sentendo la porta della doccia scorrere deduco che si sia guardata attorno per verificare .

Marz: S-si…ci mancano.

Mia: Bhè ce le ho io. Se posso entro , le lascio e me ne vado.

Marz: Fai una cosa di giorno però.

Piego la maniglia entrando in bagno , non chiuso fortunatamente a chiave dato che ci siamo solo noi due in casa, vedendo poi solo la sagoma di Marizza attraverso il vetro opacizzato della porta scorrevole della doccia. Come presumevo non si è fatta vedere nuda davanti a me , ma no perché voglia vedere la sua intimità , voglio vedere i suoi fianchi danneggiati , se così li vogliamo definire.

Mia: Ecco qua. Li lascio sul lavandino.

Marz: Va bene..grazie.

Mia: Di niente..a dopo.

Apro la porta ma questa volta rimango dentro , facendole credere di esser uscita sul serio.

Il mio piano dovrebbe funzionare se esce nuda dalla doccia per afferrare le asciugamani.

Rimango il più ferma possibile respirando a stento per paura di farmi beccare. Non devo creare nessun tipo di rumore altrimenti la mia copertura salta e nel frattempo sento la sua voce echeggiare il bagno insieme al suo dolce profumo di fragola del bagnoschiuma . Accenno un dolce sorriso udendo la sua voce melodiosa.

Marz: “It must have been love but it´s over now, it was all that I wanted, but I lost it somehow. It must have been love but it´s over now. From the moment we touched.. til the time had run out.”

La canzone è molto lenta , triste e bella allo stesso momento , le parole poi sono molto toccanti.

A richiamare la mia attenzione è la manovella dell’acqua che viene girata. Il rumore dello scorrimento cessa e vedendo la porta iniziare a scorrere mi preparo a coglierla in fragrante. Il mio cuore batte forte , sentendo la paura di una sua possibile reazione irascibile salirmi addosso , ma è troppo tardi per darmela a gambe elevate. Finalmente fuoriesce e subito il mio occhio cade sulla sua vita , in cui presenta dei segni non normali. I suoi fianchi sono coperti da lunghe cicatrici , fortunatamente non doppie ma comunque ben visibili anche ad un paio di metri distante , e dai segni strani.

Mia: C-che…cosa sono quelli?

Si volta di colpo sgranando gli occhi .

Marz: MIA!






Scappoo ahahaha commentateeee a domani col prox xap poi vi spiego come sono riuscita a postarvelo senza pc ahahahahah dovete solo sapere xhe sono un geniooooo
 
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Pablizza01
view post Posted on 30/9/2016, 22:50




ROXY STO ESULTANDO COME UNA GRANDISSSMA IDIOTA...SEI RIUSCITA A POSTARE*SALTA CONTENTA PER I PRATI* AHAHAHA madooo!!!!! Mi mancavano troppo i tuoi capitoli :D
COMUNQUEEEEEEEER ADORO TROPPO
MARZ E PAULA=GUERRA APERTA
ma poi.. Paula che fa la finta bellina e carina con pablito...pablo ..STAI A SENTIRE A ME MANDALA A F*****
CON IL CUORE MIA CARA PAULA♡♡
Mia la tua idea....MI PIACE MA MI SàpAVENTA...VOGLIO I PABLIZZA DI NUOVO INSIEME MA HO PAURA CHE LA COSA POSSA FINIRE PEGGIO DI COME È INIZIATA..E BEH ATTENDO IL CONTINUO PER SAPERE COSA SUCCEDERÀ.
AH SI ALTRE DUE COSEE
LA 1 È CHE VOGLIO ABBY E JARED...BEH SI lo sai che li sto amando tantissimo e mi mancano
E poi...I SEGNI!!! MARZ ORA COSA TI INVENTERAI!?!?! SENTIAMO un po'
Mia già sa della figlia mo saprà anche di questo?? Bah spero di si...vabeneeeee ora ti dico solo CONTINUA!!! MI MANCAVA Un mondo dirtelo!! :lol: ciaooo💜
 
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view post Posted on 1/10/2016, 08:10

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Noeemiiiii quanto mi soni mancataaaaaa !! *----* dato che ci sono ti racconto come sono riuscita a postare. Devi sapere che io ogni sera che finivo di scrivere un capitolo alla ff tutti i cap di quest ultima li trasferivo anche in una memory sim . Quindi *--* dato che sono un genio ahahahah xD (si dai ho una mente per esser arrivata a questo ahahahahah ) lho messa sul cell copiato i cap che mi servivano et voilaa incollato qui sopraaaa ahahahaha non so se mi sono fatta capire ma penso che l importante è che sia tornata piu carica che mai anchd col cell ahahahshshshsh mi ci vuole solo del tempo per rileggerlo xD
 
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Pablizza01
view post Posted on 1/10/2016, 08:34




MADO CHE BELLO!!!!! bene ora non vedl l'pra di leggere tutti i capitoli persi in questi giorni...sei un genio :D
 
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view post Posted on 1/10/2016, 10:19

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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ECCOMI QUAAA!!! BUONA LETTURA!! (scusate se scontrerete un paio di errori o parola attaccate ma...è colpa del cell che non mi permette di corregger il cap ahahahah pero dai meglio di nienteee xD) ciaooo

CAP 21



Mia



Mia: C-che…cosa sono quelli?

Si volta di colpo sgranando gli occhi .

Marz: MIA!.... MIA CHE COSA CI FAI QUA?? Esci immediatamente!!!

Urlando di colpo afferra velocemente l’asciugamano coprendosi in un batter d’occhio mentre io rimango scioccata da ciò che ho visto. Manuel aveva ragione..non sono dei segni normali e sicuramente escludo un ipotetico incidente.

Mia: Io non esco da qua sino a quando mi spieghi cos’hai sui fianchi!

Marz: Mia te le dico con le buone! ESCI da questo Bagno! Per favore!!

La sua voce è rotta da diverti balbettii , creati forse dall’agitazione. I suoi occhi esprimono tutto il terrore che nasce da questa visione.

Mia: Perché li nascondi? Cosa sono? Dove te li sei procurati?

Non calcolando le sue raccomandazioni continuo a porgli domande a raffica sentendo la curiosità prevalere in me.

Marz: Mia ti supplico! Non so di cosa stai parlando.

Mia: Non fare la gnorri. Togli quell’asciugamano!

Marz: NO! Perché dovrei mostrarti la mia nudità? Dio è imbarazzantissimo!! Mi fai il piacere di uscire? E’ davvero ridicolo il tuo comportamento assillante.

Mia: Sono preoccupata per te. Prima non ce li avevi quei segni.

Marz: E a te che ti importa dove me li sono procurati , quando me li sono fatti e perché ce li ho!??! *scuotendo il capo* Non credete che sappiate sin troppe cose …su di me?

Si copre per bene con le asciugamani fissandomi poi con espressione assillata ed esausta.

Marz: Sono stanca di dare mille spiegazioni a tutti..

Mia: Ma sono tua amica Marizza , sono preoccupata per te . Anzi lo Siamo!

Marz: Perché..”siamo” ? *confusa* Chi ne è a conoscenza anche??*scontrosa* DIMMELO!

Leggermente intimorita dalla sua rabbia poggio la schiena alla porta ancora chiusa rispondendo amaramente alla sua domanda aggressiva.

Mia: M-manuel…*prendendo un bel respiro*

Marz: Manuel…Quando l’ha notati?

Mia: Quel giorno al mare, quando ti ha salvato Pablo.

Marz: Oh..mio dio.

Si mette la mano in faccia lasciandosi scivolare lungo la parete. Arriva a sedersi sulle mattonelle fredde portandosi le ginocchia bagnate al petto sulle quali poi poggia le braccia che gli nascondono il viso .

Mia: Marizza…

Marz: L’hanno…n-notati tutti quindi..?

Mia: Non penso. Ero quasi tutti preoccupati per te , Manuel se ne è accorto solo quando siete rimasti soli sul bagnasciuga e ti ha aiutato ad arrivare sotto l’ombrellone. Non riusciva a capire che cosa erano così ha chiesto a me se ero a conoscenza di qualche tuo incidente ma..non ho la minima idea di cosa siano.

Marz: Ed è…meglio che non lo sai.

La sua voce è ovattata dalle sue gambe e braccia , a stento riesco a decifrare ogni sua parola.

Mia: P-perché…sei così afflitta ?

Rialza il capo poggiandolo alla parete per fissarmi e rivolgermi un sorriso amaro.

Marz: C-ci sono cose del mio passato che ancora non sai… Q-quei segni..*deglutendo*..mi ricordano le peggior scelte compiute nella mia vita e non..intendo condividerle con nessuno.

Mia: Io ti posso aiutare Marizza , posso alleviare il tuo dolore.

Mi butto sulle ginocchia accanto ad essa accarezzandogli i capelli bagnati cui gocce si posano sul pavimento.

Lei alza il capo scontrando i suoi occhi tristi.

Marz: Niente e nessuno..può alleviarlo.

Mia: Marizza da quando sei tornata hai fatto enormi sforzi.

Inizio a sorridergli cercando di farla sentire a suo agio e convincerla a sfogarsi un ennesima volta con me.

Mia. Hai trovato il coraggio di raccontarmi come sono andate le cose 15 anni fa . Mi hai dichiarato apertamente di esser una giocatrice esperta d’azzardo e per giunta sei disposta ad attuare il piano di vendetta.

Marz: Sono tutte cose che hai scoperto da sola . Così come i segni , sei rimasta qua ingannandomi.

Mia: Si..lo so! Ti chiedo scusa , ma era l’unica maniera che avevo per vederli con i miei propri occhi.

Distoglie lo sguardo iniziandosi a mordicchiare il labbro per il nervosismo.

Mia: *sospirando* So che sono testarda , antipatica e impicciona ma sai perché ti sto assilando?...*fissandola* Perché io ti voglio bene , e voglio che vivi meglio la tua vita travagliata.

Marz: Non cambierebbe la mia vita se vado a spifferare in giro cosa ho fatto o meno nella mia vita passata. Anzi peggiorerebbe di brutto ..perchè poi avrò un insopportabile “Etichetta” addosso.

Mia: Ma di che Etichetta stai parlando Marizza? *confusa* Aiutami a capire.

Marz: Senti perché non mi lasci respirare per un secondo? Vado a vestirmi !

Esausta di tutta questa pressione , creata senza rendermene conto , si alza fuggendo via da qui a passo spedito , rinchiudendosi velocemente in stanza mentre rimango da sola a rimuginare sulle sue parole.

Mia: Cosa nascondi ancora Marizza?



Marizza



Passo violentemente l’asciugamano asciutta tra i capelli buttandola poi a terra con tutta la rabbia che riserbo in corpo. E’ possibile che non riesco a godermi una giornata tranquilla? E sono ancora le 11 , figuriamoci! Sbuffo sonoramente afferrando poi il fono col quale mi asciuga velocemente i capelli per infine pettinarmeli. Come gli è saltato in mente spiarmi tutto quel tempo in bagno?? Sento un ira indescrivibile prendere il sopravvento! Mi libero dell’asciugamano che avvolge il mio corpo e dopo aver preso uno slip e una canotta mi soffermo nel riflesso dello specchio. Mi blocco poco prima di portare la stoffa sui miei fianchi , fissando quei segni ancora visibili.

Xx: Anche io ho diverse cicatrici…

Mi volgo di scatto scontrando Mia sotto la soglia della mia porta lasciata socchiusa a causa della fretta mentre se ne sta poggiata allo stipite .

Marz: Che cosa vuoi ancora?

Seccata dalla sua insistenza lascio la presa della maglia coprendo quelle maledettissime cicatrici rimanendo in intimo dinanzi a se. Dopo un lungo sospiro si stacca dalla porta percorrendo quei pochi centimetri per porsi davanti.

Mia: Guarda qua..

Alza i suoi capelli voluminosi con le mani dandomi le spalle per mostrarmi una cicatrice mai notata tra i dietro e il fianco del collo.

Mia: Questo taglio me lo sono procurato giocando con Jared al parco.

Fa cadere i suoi capelli lungo la schiena iniziandomi a raccontare la vicenda faccia a faccia , con un dolce sorriso nostalgico sulle labbra.

Mia: Aveva soli 5 anni . Un giorno decisi di giocare con lui e iniziammo ad arrampicarsi sull’albero più alto che c’era negli intorni. Lui era piccolo e molto agile , come il padre , io di meno..come tu sai. *ridendo*

D’istinto mi siedo sul letto non scollando l’attenzione dalla sua storia.

Mia: Bhè..d’un tratto Jared decise di salire più in alto e io perdendo la concentrazione per avvertirlo di stare accanto a me scivolai sul ramo e un altro mi procurò questo taglio.

Si porta la mano sulla cicatrice appena mostrata accennando però un dolce sorriso.

Mia: Ci sono affezionata dopotutto. Infine..le cicatrici nascondo dietro un racconto . Anche se ha fatto male non tornerei indietro per evitare il taglio , perché mi ricorda la giornata divertente trascorsa col mio bambino al parco.

Sorride a pieni denti intravedendo i suoi occhi diventare lucidi per la commozione che gli procura questo racconto.

Mia: Le cicatrici procurano dolci o brutti ricordi. *stringendosi le labbra* A me piace un mondo.

Marz: I miei no..

Rannicchiandomi da seduta avvolgo le gambe con le mie braccia dondolando pochi secondi sul posto per rendermi forte. Prendo un respiro profondo titubante se procedere col mio racconto o meno.

Marz: Mi fanno ricordare un periodo della mia vita terrificante.

Prende una sedia e si pone dinanzi a me asciugandosi col pollice quelle poche lacrime che gli stavano scivolando lungo il viso a causa del racconto.

Mia: E non te la senti di raccontarmelo? ..

Mi prende le mani , lasciando automaticamente la presa delle mie gambe che scivolano giù dal letto , ritornando alla posizione di prima . Accarezza dolcemente il dorso guardandomi con tutto l’amore che ha in serbo per me.

Marz: Non sono tagli procurati da incidenti simili.. V-v-venivo..pagata per farmeli..f-f-fare.

Inizio a balbettare sentendo il mio cuore battermi in gola. Quanto male mi fa rinvangare quell’orribile parte del mio passato , che nessuno sa.

Mia: N-non…ti capisco. Perché venivi pagata? Chi te li ha fatti?

Mi guarda con un espressione perplessa continuandomi a tenere la mano per infondermi coraggio.

Marz: M-mia…..per soldi ..per procurare il cibo e tutto quel che serviva a Abby che a quel tempo era solo una bambina di 1 anno io….h-ho..d-dovuto ….vendere il mio c-corpo.

Ormai i miei occhi si ricolmano di lacrime riuscendo però a vedere i suoi dilatarsi sempre più.

Stringo di più le labbra abbassando il capo totalmente imbarazzata nel raccontare ciò che ero diventata mentre nella stanza cade il silenzio sino a non sentire persino più il calore delle sue mani sulle mie.

Mia: M-m-marizza…tu..

Mi alzo di scatto sentendo quell’insopportabile lacrime bagnarmi il viso ormai esausto singhiozzando ad ogni parola che pronuncia con disperazione.

Marz: Si! Si!! *annuendo col viso velocemente* Ero diventata una prostituta! Ogni fine settimana di recavo in una locanda , con la scusa di lavorare li come cameriera , ma al contrario donavo il mio corpo a dei uomini rozzi affamati di sesso che scacciavano quattrini come se non ci fosse un domani!

Mia: Oh mio dio..

La sua espressione diventa sempre più scioccata portandosi persino una mano sulla bocca.

Marz: Io ho dovuto fare delle cose che voi non potete minimamente immaginarmi! Mi sono dovuta manovrare da quei barbari che nei loro giochi erotici usavano le fruste e le verghe che mi hanno procurato questi tagli !

Alzo di scatto la maglietta mostrandogli per bene quei tagli diventati lunghe cicatrici.

Le lacrime continuano a scorrere ad ogni gesticolio compiuto con frenesia sprecando parte delle mie energie in questo terribili racconto che lascia sempre più sconvolta Mia che riesce solo a pronunciare una parola con un filo di voce.

Mia: S-s-sono….tantissimi….

Marz: *scuotendo il capo*…. E molti altri..sono scomparsi. Per anni odio il riflesso allo specchio, per anni ripercorro quei momenti in cui mi sottoponevo a quella tortura solo e unicamente PER IL BENE DI MIA FIGLIA!

Urlo con tutto l’aria che ho nei polmoni.

Marz: IO HO FATTO ENORMI SACRIFICI!!! IO HO PATITO LE FIAMME DELL’INFERNO E A MAI NESSUNO PERMETTERO’ DI ALLONTANARMI DA MIA FIGLIA!!! Nessuno!!!!! Io ho venduto il mio corpo , io ho passato 2 anni d’inferno , io mi sono spaccata le ossa per arrangiarmi il resto degli anni , io ho tenuto dentro questo duro e spregevole segreto incluso il dolore!! ..

Respiro con affanno recuperando il fiato sprecato a pronunciare questa affermazioni con furore.

Marz: *con un filo di voce* … solo per Abby.

Mi riappoggio sul letto mettendomi le mani in faccia. Come farò a guardare Mia ora che sa tutto su di me?

Mia: L’amore…

Finalmente sento la sua voce leggermente più elevata , rispetto a prima , e poi uno strano calore attorno al mio capo. E’ lei che in piedi mi sta abbracciando , circondandomi il capo con le sue braccia sino a far poggiare la mia fronte sul suo petto. Sgrano gli occhi sorpreso da questo gesto premuroso.

Mia: L’amore per i figli…porta a compiere folli gesti . Per loro le madri si butterebbero persino da un ponte.

Io.. ho affrontato la maternità in un altro stile di vita , notevolmente diverso dal tuo. Tu hai davvero visto in faccia la sofferenza , la povertà , la disperazione che ti porta a compiere qualunque cosa solo per dar un pezzo di pane a tua figlia. Col pancione hai coltivato la terra sotto il gelo e sotto il caldo rovente del Sud. Hai..partorito in un villaggio , sola con delle persone estranee che ti hanno aiutato.

Stringo gli occhi per diverse volte , nella speranza di trattenere il pianto disperato , vedendo le lacrime raggrupparsi sul pavimento , ascoltando le sue parole che mi toccano il cuore in silenzio.

Mia: Tu hai un coraggio indescrivibile… Sei capace persino di resistere a mille pugnalate.

Accenna una risata sdrammatizzando la situazione imbarazzante.

Marz: O-ora..non esagerare.

Sciolgo l’abbraccio succhiando in su col naso rivolgendogli un mezzo sorriso sulle labbra ,mentre col dorso asciugo il residuo del pianto.

Mia: Invece si! Sei una donna tosta che ha vissuto le cose peggiori che possa capitare a qualcuno. Da sola hai messo al mondo una bambina , sottoposta a nessuna visita ginecologia , sana e ben alimentata. E ora vedila..sprizza salute da tutti i porri. Dio ti ha beneficiato in qualche modo , ha ripagato tutti i tuoi sforzi facendoti crescere la ragazza più bella del mondo .

Marz: E’..l-la miglior cosa…c-che mi sia capitata.

Singhiozzando ancora un po’ continuo a sorridere a pieni denti.

Mia: Hai avuto il privilegio di amare la TUA bambina..*accarezzandomi la guancia* Nessuno mai te la porterà via , questo è certo. Quelle…c-cicatrici ti ricorderanno che ragazza audacia sei stata. Su..vieni qua.

Mi incita ad alzarmi prendendomi per mano , avvicinandomi infine allo specchio alto.

Si pone dietro di me sollevando quel po’ che basta la maglia vedendo il riflesso di quelle cicatrici.

Mia: Da oggi in poi devi amare il tuo corpo . Qui..

Pone la sua mano sulla mia vita , sfiorando con le dita quei segni.

Mia: Si è formata tua figlia. La tua Bambina..*sorridendomi* Ci sono anche le smaniature della gravidanza, vedi ce li ho anche io.

Solleva la sua maglia mostrandomi velocemente quelle smaniature quasi invisibili , per poi riabbassarla poco dopo e riportare l’attenzione sul nostro riflesso.

Mia: Ora che so la tua storia , non fisso quelle cicatrici e penso “Dio mio..che svergognata che era! “ *con voce teatrale* No… al contrario io ora penso a quanti sforzi hai dovuto compiere da sola e ti lodo , per mille cose. Sei sempre stata forte , per me eri un modello di esempio al collegio e ora più che mai quasi ti invidio.

Marz:*scuotendo il capo* N-non dovresti…

Mia: Nessuno ha sofferto come te , ora perché non la smetti a buttarci giù moralmente? *sorridendomi dolcemente* Meriti di esser felice. Ogni volta che ti laverai o fisserai le cicatrici pensa al bene immenso che provavi e provi per tua figlia , la tua vita da quel giorno è cambiato..deduco e sei diventata una donna audace , forte e decisa a vendicarsi per i torti fatti. Sii fiera di questi segni , hai sempre dimostrato di esser superiore degli altri , perché nascondersi ora?

Dilato le pupille troppo incredulo di sentire queste parole piene grintose fuoriuscire dalla sua bocca.

Sposto lo sguardo su di me , allo specchio , e mi metto a fissare quei segni come ha detto lei.. e ora mi vedo diversamente. I miei occhi non cadono su quei segni ma sulle leggere smaniature della gravidanza e poi fisso quelle cicatrici che mi ricordano … quanto sforzo ho dovuto fare per esser quel che sono.

Vorrei rimettermi a piangere ma penso che le guance non ce la facciano più a sopportare l’umido e non mi resta che ridere senza un motivo.

Mia: E ora perché ridi?

Si lascia coinvolgere dalla mia follia improvvisa sorridendo quasi trattenendo le risate mentre lascia la presa della mia maglia sentendola scivolarmi sui fianchi sino a coprirli , voltandomi verso di lei .

Marz: G-g-grazie….Grazie!*con più decisione*

Mia: *sorridendo* E per cosa?

Marz: P-per avermi fatto fissare allo specchio con un altro punto di vista. Non l’avrei mai detto ma …n-non so davvero come farei…senza te!

Mia: Tutto deve partire da qui.

Sorridendomi a 32 denti pone il suo dito sulla mia fronte , alludendo il cervello .

Mia: E da qui..

Poi pone l’indice sul mio petto , sul punto in cui il mio cuore batte incessantemente.

Mia: E poi.. qual è il mio ruolo sulla terra se non quello di aiutare Marizza Pia Andrade?? Su vieni qua!!

E spalancando le braccia mi stringe a se con tutto l’amore . Aspiro quel profumo che un tempo mi faceva inalberare e ora rilassare. Com’è bello avere il privilegio di amare e …di esser amati.

Marz:: T-ti..voglio bene.



****



Marz: Non penserai di raccontare la verità a Manuel vero?

Con una bibita fresca in mano prendo il sole in bikini sdraiata sul lettino nel giardino della casa con Mia accanto.

Mia: Ovvio che no.. devo pensare cosa inventare. O magari farò passare il tempo necessario per dissuadere la curiosità . Ah..oggi fa veramente caldo! Poveri ragazzi a scuola!

Schiamazzando per il caldo non fa altro che cambiare posizione sul lettino sino a quando in pancia in su si spruzza un po’ di acqua per rinfrescarsi .

Mia: Posso farti una domanda?

Marz: *sospirando* Spara pure , ormai sono un libro aperto per te.

Mia: Si però mi ci è voluto tutta la mia pazienza per “aprire e sfogliare le pagine” ! Ma grazie alla mia perfetta dote di investigatrice ho i pezzi mancanti del puzzle.

Marz: *roteando gli occhi* Si “Investigatrice” dei miei stivali perché ti sei data alla moda ?

Mia: *atteggiandosi* Perché ovviamente gli uomini possono bramarmi solo in copertina.*ridendo* E comunque ritornando a noi ho una domanda da porti!

Marz: Dimmi tutto decerebrata. *sbuffando*

Mia: Il gioco d’azzardo quando e come l’hai imparato?

Marz: In..quel locale.

Mi drizzo fissandola negli occhi mentre lei , togliendosi gli occhiali da sole , mi fissa incuriosita.

Mia: Ah si?

Marz:*annuendo col viso* Si ..c’era un uomo , molto gentile di nome Terence , che mi ha insegnato in un arco di 2 anni tutti i segreti per vincere . *sorridendo* Poi partì e io continuai a imparare le diverse mosse e i diversi giochi da sola , diventando poi un abile giocatrice. *entusiasta del mio successo*

Mia: Sarei curiosa di vederti un giorno! *ridendo* Per lo più come ti atteggi da femmina fatale in mezzo a tutti quei uomini! Aawn una visione angelica per i miei occhi! *applaudendo come una scema*

Marz: Hey hey frena l’entusiasmo! Ti ci vuole prima un documento poi puoi entrare.

Mia: Anche da visitatore?*delusa*

Marz: Non fare quell’espressione da cane bastonato . Mi informerò e se tutto procede secondi i Tuoi piani ti faccio venire . *finto sorriso* Ma ti avverto , una sola mossa da diva d’Hollywood e ti faccio sbattere fuori dagli omaccioni all’ingresso.

Mia: Ohm..quanto sei violenta!*mettendo il broncio* .. Ah quanto è difficile esser me! A preposito di quell’uomo poi..l’hai perso di vista.

Marz: Sfortunatamente si.. Terence è il mio unico bel ricordo in quel locale.

Mia: E perché?

Marz: D-diciamo che…divenni unicamente di sua proprietà. Mi ha aiutato un sacco , ha impedito agli altri uomini di farmi del male . Sapeva la mia situazione e il perché stavo in quel sudicio posto. Così lui mi pagava un bel po’ anche se non trascorrevamo la notte insieme ma al contrario giocavamo a poker.

Mia: Sono davvero colpita.. Bhè un santo direi! Poi che fine ha fatto? Non sai?

Marz: Mi diede un sacco di soldi , necessari per condurre un paio d’anni di vita . Sua moglie rimase incinta e decise di trasferirsi in America e lui..*alzando le spalle* ..ha dovuto seguire la sua famiglia.

Mia: E ti manca?

Marz: *sospirando* Bhè..il primo periodo senza di lui è stato pesante perché sentivo la mancanza di quella forte amicizia creata ma col tempo…l’ho dimenticato , anche se gli sarò eternamente grata.*sorridendo*



Abby



Xx: Abigail Andrade??

Tra la folla dei ragazzi nuovi una signora di mezza età , sicuramente la segretaria , mi prende il polso fermando la mia passeggiata che tenevo nei corridori prima dell’inizio delle lezioni.

Abby: S-si..sono io.

Xx: Sono Amelie , la segretaria. Sono qui per invitarti a seguirmi . *sorridendo*

Abby: Per andare dove , mi scusi?
Amelie: Dal preside che poi ti condurrà in classe dove annuncerà la presenza di una nuova alunna.

Abby: Ahm..ok. Allora andiamo.

Ed eccoci qua , in questa imbarazzantissima situazione .. forse per la decima volta?

Mi tocca fare la sfilata di moda davanti ai miei nuovi compagni di classe per poi presentarmi come se fossi una demente di 5 anni. Questa volta però sarò più riservata e non racconterò a nessuno di non avere un padre. Questo collegio è diverso dalle scuole pubbliche , frequentate da asini e idioti . Qui ognuno si fa i cavoli proprio per mantenere il nome sacro della famiglia e non posso avere il privilegio di infangare il loro nome con i pettegolezzi . Ma nonostante ciò preferisco tacere e raccontare il meno possibile della mia vita anche se l’unica persona che mi preoccupa momentaneamente è Jared , sfortunatamente mio compagno di classe. Spero che abbi un briciolo di lucidità e se ne stia buono e lontano da me , anche se stamattina sono stata io a rompere quella distanza allacciando dei rapporti con quei due suoi amici.

Amelie: Eccoci qua. Aspetta un secondo che comunico al preside Bustamante il tuo arrivo.

Mi fisso attorno notando solo ora di esser giunta in segreteria , tanto che ero coinvolta nel monologo.
Nel momento che la segretaria varca la porta del corridoio che lega la presidenza si sente la campanella iniziare echeggiare ogni angolo del collegio e più passano i secondi più il vocio della gente svanisce , segno che i genitori stanno uscendo dalla struttura e i ragazzi entrano nelle rispettive aule. Butto l’occhio all’orologio appeso alla parete colorata notando che sono le 9 e mezza del mattino. Il primo giorno di scuola inizia a quest’ora dato che c’è stato il discorso del preside e il balletto di quelle sciacquette volgari.

Da domani sarà tutto diverso. Alle 8 del mattino già stesi sul banco col palloncino al naso.

Sento diversi scambi di frasi all’interno della direzione poco dopo istanti rivedo quell’uomo: Pablo Bustamante.

Pablo: Abigail….pronta per il primo giorno? Emozionata?

Avanza di poco passi rivolgendomi un sorriso che mi dovrebbe infondere coraggio e sicurezza.

Abby: Oh..sono abituata.

Alzo le spalle vedendo poi quest’uomo aprirmi la porta della segreteria e invitarmi a varcarla per dirigerci insieme verso la mia nuova aula .

Pablo: Tua madre mi ha detto che hai cambiato diverse scuole..Come mai?

Abby: D-diciamo che ho avuto un paio di problemini e per questo non mi trovavo bene.

Non so perché , ma al suo fianco non mi sento propriamente a mio agio . Saranno i suoi occhi così azzurri a scombussolarmi l’attenzione? Sono…spettecolari! Devo ammetter che è un bell’uomo , il preside che tutti vorrebbero . Mi potrebbe star simpatico se solo non si fosse messo contro mia madre e…chi è suo nemico lo è anche mio . Ma per esser il primo giorno non voglio apparire aggressiva , scoprirò cosa ha fatto di così malvagio alla mia adorata madre!

Pablo: E dimmi..sei un tipo come tua madre che nel suo primo giorno del 3° anno si presentò con un atteggiamento poco adeguato , offrendo persino una sigaretta , dal preside?

Sollevo le sopracciglia sorpresa di sentire questa storia ma raccontata ed è inevitabile farsi scappare una piccola risata.

Abby: Mia madre ha veramente fatto questo?*ridendo incredula*

Pablo: E non solo. Fece scappare a gambe elevate Mia dal dormitorio , allestendolo a modo suo e ti dico solamente che era TERRIFICANTE!

Accenna una risata tenendo sempre lo sguardo fisso al corridoio che ci sta conducendo verso la classe.

Pablo: Comunque non hai risposta alla mia domanda.. Hai il “caratterino” di tua madre?
Abby: Intende dire “Ribelle”?

Si ferma nel bel mezzo del cammino rivolgendomi quel suo sguardo magnetico.

Pablo: R-ribelle…Da quanto tempo non sentivo questa parola.

Abby: Non è rara in realtà . E comunque se vengo istigata cerco che caccio la mia parte peggiore o meglio metto in risalto il “caratterino” di mia madre..*ridendo*

Mi sorride mezzo divertito incitandomi poi a camminare , trascorrendo il tragitto a parlare un altro po’.

Pablo: Quindi mi dovrò comprare la tinta per coprimi i capelli bianchi?! *ridendo*

Abby: Oh non sarò poi così tremenda.

Pablo: Spero almeno che sei qui di tua volontà altrimenti veramente ti dovrò tenere sempre in presidenza , posto fisso di tua madre al tempo del collegio.

Abby: *sorridendo* Per vostra fortuna sono qui piena di voglia di restarci e studiare . Mi piace questa struttura e tutte le cose che offre .

Pablo: Sono entusiasta allora. Preparati , tra breve farai la tua entrata.

Abby: Prima di entrare le posso chiedere una cosa?

Dandole del lei , essendo il mio preside , lo interrompo prima di giunger accanto all’aula del 3° Anno.

Lui si ferma e rivolgendomi lo sguardo mi da il consenso annuendo col viso.

Abby: Lei..sembra conoscere bene mia madre.

Pablo: S-si..frequentavamo la stessa scuola..Questa esattamente.

Il suo tono di voce varia ad ogni parola. Forse è leggermente agitato da questa mia domanda inaspettata?

Bhè..non me ne importa. Io procedo sin che posso , devo scoprire la verità riguardante un’altra cosa che mi tortura la testa da un sacco di tempo.

Abby: So che non è certamente il momento per mostrargli una cosa…ma necessito spiegazioni.

Confuso dalla mia frase pronunciata con serietà attende che sfili un oggetto , o meglio una foto , dalla tasca della mia nuova uniforme.

Abby; Questi due siete lei e la mamma.. Avete avuto una relazione giusto?

Lui afferra la foto posta dinanzi agli occhi fissandola in silenzio. Alla fine non l’ho rimessa apposta. Mia certamente mi ha raccontato una frottola solo per coprire le spalle a mia madre che mi ha tenuto nascosto un ennesima cosa. Ma questa volta non voglio dargli peso. Ci sarà un perché e intendo scoprirlo da sola questa volta.

Abby: Vero..? La prego mi risponda .

Pablo: S-s-si.. ci siamo frequentati un..paio di anni.

Abby: Un paio d’anni?

Scioccata da questa rivelazione dilato le pupille dinanzi ad esso che continua a fissare la foto con uno sguardo triste e forse mezzo malinconico. Ricordarsi quel momento in cui si baciavano l’avrà fatto cadere nella nostalgia..

Pablo: Si ma tutto finì 15 anni fa..

Riprendendosi dal suo stato di trans mi restituisce la foto passata da una mano all’altra , riponendola nel mio taschino.

Pablo: Perché hai chiesto a me questa cosa? Dove l’hai trovata..?

Abby: Trafugavo tra le cose di mia madre e… ho trovato quella foto. Di voi due non sapevo niente perché mia madre è un tipo riservato. *accennando una risata* La ringrazio per l’informazione , non dirò niente o farò niente che la potrà metter ancora più contro mia madre.

E sforzando un sorriso lancio questa frecciatina per poi avvicinarmi alla famosa porta.

Abby: Bene sono pronta! *sorridendo a pieni denti*



****



Jared: Levati di torno tappo di sughero!

Mia: Jared ma è modo di parlargli???

Jared: Certo che si!! Questo mostriciattolo oggi mi ha fatto passare la giornata PEGGIORE della mia vita!

Abby: Oh suvvia Jared per un conquista andata a rotoli!

Rido sotto i baffi sorpassando quasi spingendolo col bicchiere di succo d’arancia in mano pronto da esser sorseggiato nel giardino per godermi il tardo pomeriggio all’aperto.

Jared: IO LA UCCIDO!

Marz: Hey hey hey qui non uccide niente e nessuno.

Spunta mia madre dal piano superiore scendendo quelle scale velocemente per venirmi ad abbracciare prima che varchi la porta finestra , che lega il giardino.

Abby: Mamma!!*sorridendo*

Marz: Amore mio!! Com’è andato il primo giorno di scuola?
Dopo un grande abbraccio mi accarezza il viso fissandomi premurosamente negli occhi con un magnifico sorriso sulle labbra. Come presumevo : Il clima di Buenos Aires la sta aiutando a riacquistare quell’allegria persa o nascosta in essa e per giunta avere qualcuno al suo fianco la sta rinvivendo di qualunque energia.

Abby: Alla grande! Qualche professoressa non ha apprezzato molto il mio look sbizzarrito ma è filato tutto liscia dopotutto!

Marz: *stringendomi a se* Aah non sai quanto mi rende felice sapere queste cose!

Lentamente scioglie la stretta voltandosi verso Jared che continuava a raccontare le mie follie che gli hanno fatto scappare le donzelle attorno.

Marz: E a te ti raccomando! Tienila sempre d’occhio. *con voce minacciosa*
Jared: Quello in pericolo quest’anno sono io. Tua figlia è molto crudele.

Abby:*finto broncio* Uh piccoli bimbo. Perché non corri dalla tua mammina e gli racconti come palpavi il culo di quella finta bionda?

Mia: JARED!

Gli da uno schiaffetto dietro la nuca che lo fa voltare verso la madre con un espressione sconvolta mentre io me la rido sotto i baffi.

Mia: Che cos’è questa storia??

Jared. E che problema c’è scusa?? Che ho detto di male?! Sappi che mi hai fatto male!*strofinandosi il colpo*

Mia: Uno non si palpa il sedere delle altre e a peggiorare il tutto è il fatto che sia una finta bionda!!

Marz: *finta sconvolta* E dio Mio Jared.. in questa casa già esiste una finta bionda , per la carità non portarne un'altra!

Con aria teatrale si porta le mani sulla bocca facendo rosicare Mia che risponde alle sue prese in giro.

Jared: *ridendo* Marizza un giorno dovremo chiacchierare un po’ di più noi due.

Marz:*facendogli l’occhiolino* Quanto vuoi ragazzone!

Mia: Non provateci nemmeno! Voi due siete pericolosissimi insieme! E poi Marizza ti ricordo che Jared è già ribelle a modo suo ! Non ci vuole minimante il tuo zampino se non voglio andare a pagare la clausola al carcere minorile.

Marz: Ooh quante storie. *roteando gli occhi* Jared quando questa vecchia non ci sarà ti darò delle ottime lezioni. *ridendo*

Mia: *esasperata* Aah mi prosciughi le energie sappilo!

Continuo a ridere sorseggiando il succo divertita e felice di assistere al loro scambio di battute sarcastiche anche se sento gli occhi di Jared puntanti addosso. Alzo il capo e scontro il suo sguardo profondo…

I suoi occhi non si scollano da me e la sua mano quasi posta sul mento mi da l’impressione che stia pensando a qualcosa… A cosa però?



****



Prof.ssa: Bene la campanella è suonata! Al termine della ricreazione vi rivoglio in classe, dobbiamo continuare la spiegazione!

Non è neanche il secondo giorno scolastico è già ci esasperano l’anima.

La maggior parte dei miei compagni escono dall’aula per recarsi al bar a sgranocchiare qualcosa mentre io mi intrattengo in aula per pulire il macello combinato con la gomma . Odio la matematica e l’unico modo per sfogare i nervi saliti ad ogni esercizio fallito è quello di cancellare i segni della matita con furia.

Xx: Problemini eh?

Alzo il capo scontrando quei maledettissimi occhi che non mi si levano dalla testa da ieri sera.

Abby:*sospirando* Jared cosa vuoi? Perché non torni a giocare a fare il Latin Lover con i tuoi amici?

Noto con la punta dell’occhio che siamo rimasti solo noi due in classe . I suoi scagnozzi ridendo se ne sono dati a gambe elevate per non so qual motivo e ora purtroppo sono rimasta sola con questo idiota.

Jared: Come mai non vai al bar? Ancora non conosci molto bene il collegio.
Abby: Sai non ho tutto il tempo del mondo caro , a differenza tua.

Fingendogli un sorriso finalmente butto nel cestino dei rifiuti il mio macello fuoriuscendo da quell’aula , nella quale stava un aria cattiva, respirando a pieni polmoni l’aria fresca dei corridoi . Potevo passeggiare , sgranchirmi le gambe , svagare la mente e rilassare se non fosse per quell’individuo che si è imposto di rompermi quelle che non ho .

Jared: Aspetta che ne dici se ti porto a fare una visita veloce?

Mi fermo voltandomi dalla sua parte e a causa del blocco improvviso me lo ritrovo a pochi centimetri dal mio petto.

Abby: Tu..vorresti sprecare la ricreazione per farmi da guida turistica?

Vedo che subito mette delle distanze , solo dopo aver fatto cadere il suo sguardo sulle mie labbra che smuovendosi hanno dato vita a parole pronunciate con incredulità.

Jared: S-si..che cosa trovi di strano?

Abby: Ma fammi il piacere. *incrociando le braccia* Senti ma oggi le tue compagnette dove l’hai messe? Già l’hai scaricate dopo esserti divertito?*fingendo un sorriso*

Jared: Sono cose di cui non parlo con altre ragazze , mi dispiace. *finto sorriso* Ma si ..sono davvero disposto a sacrificare il tempo libero per farti fare un giro che sarà veloce se per te è meglio.

Abby:*sarcastica* Oh..mi commuovi lo sai?

Jared: *avvicinandosi* Dovresti apprezzare questo mio gesto d’altruismo. Sai tua madre mi ha chiesto di tenerti d’occhio .

Abby: *serrando la mascella* Non ho bisogno della tua protezione. So badare a me stessa. Anzi mi sorprendo di mia madre. Anzi dato che ci siamo perché non la smetti di fissarmi tutto il tempo?

Jared: Bhè potrei venire a meno del favore chiesto a tua madre se.. mi permetti di girare assieme a te il collegio.

Abby:*dubbiosa* Come mai questa insistenza? C’è qualcosa che non quadra.

Jared: Oh suvvia Abby, cosa vuoi che trami? *alzando le spalle* Guarda che mi offendi ma se proprio non ci tieni non mi ammazzo di certo. Se cambi idea sai dove trovarmi.

Sbuffando mi volge le spalle prendendo la strada che porta al bar , unico luogo che conosco oltre la segreterie e l’area docenti nell’arco di 2 giorni. Da domani dovremo dormire qui il collegio e solo pensando a questo mi viene in mente che non so dove o come siano i dormitori . Non molto entusiasta di passare del tempo insieme a lui , dopo un lungo sospiro , lo chiamo prendendo la mia decisione finale.

Abby: Jared…aspetta.

Lui , sentito al volo la mia richiesta , si volta e con sorriso sornione fa dietro marcia e giunge dinanzi a me soddisfatto.

Jared: Bene iniziamo pure! *sorridente*


Jared



(Pochi minuti prima)

Kevin: *bisbigliando* Hey…hey Jared.

Sento la sua mano da dietro smuovermi la maglia e prima di voltarmi per vedere cosa vuole controllo che la professoressa sia girata verso la lavagna , onde evitare che mi becchi.

Jared:*a bassa voce* Cosa vuoi idiota? Non voglio esser rimproverato. Spura subito il rospo!

Kevin: Hai visto Abby?

Confuso porto lo sguardo verso la direzione che punta il suo indice vedendo Abby in piena crisi esistenziale.

E’ possibile che nessuno ami la matematica qui dentro al dir fuori di me?

Jared:*sospirando* E con questo?

Kevin: Poco fa con Eric abbiamo ripensato alla conversazione avuta ieri mattina.

Porto lo sguardo all’altro mio amico che dall’altra parte della classe ci fa l’occhiolino , facendomi capire che lui sia a conoscenza di questa nostra conversazione clandestina .

Jared: Kevin vai al punto. La iena sta per voltarsi.

Leggermente preoccupato di sentire un “AGUIRREE” metto fretta a Kevin che finalmente pronuncia la frase che mi interessava del discorso.

Kevin: Abbiamo una scommessa da porti .

Jared:*confuso* U-una ..scommessa?
Kevin: Si. Se vinci tu avrai il letto centrale della nostra stanza.

Jared: Quello più figo?*sorridendo*

Kevin: Esattamente!

Alla parola scommessa non guardo in faccia a nessuno. Le amo e mi piace vincere.

Jared. Ma di preciso in cosa consiste questa scommessa?

Lui mi fa segno con la mano indicando la professoressa che sta per voltarsi così mi risistemo al mio posto facendo la parte del santerellino , annuendo alla sua domanda “Avete capito? “. Pochi dopo secondi mi arriva un pallina di carta sul banco . Sentendo Kevin alle mie spalle bisbigliare un “Leggi” lo apro leggendone il contenuto e soprattutto scoprendo il mio compito. “Bacia Abby..sulla bocca. “

Ma sono impazziti?? La accartoccio nuovamente fulminando con lo sguardo questi due deficienti!

Che diamine di scommessa è questa?? Mi vorrei sottrarre ma….ho sempre bramato quel posto letto e non mi tocca fare altro che accettare e pregare Dio di risparmiare i miei attributi in caso la situazione precipitasse.



****



Jared: Ed eccoci qua..questa infine è la lavanderia. Qui dentro potrai portare i tuoi panni sporchi e stirarli.

Mi poggio allo stipite della porta fissando Abby osservare il tutto con attenzione. Con la tattica del giro turistico finalmente sono riuscito a isolarci dal gruppo di persone. Non voglio che vada in giro la voce che io ho baciato una novellina per giunta poco femminile. Bene..penso che sia giunto il momento di portare a termine e soprattutto vincere la scommessa. Tra pochi minuti risuonerà la campanella che darà inizio al continuo delle lezioni ed è per questo che mi devo sbrigare. Non vorrei che scappasse da me per il ritardo.

Senza che se ne accorga chiudo la porta mettendo uno scatto silenzioso alla serratura.

Abby: Bhè è grandissima la scuola! Spero davvero di non perdermi.

Jared: Abby..?

Ancora incantata dalle mille stanze e comfort che offrono l’edificio si volge dalla mia parte con un lieve sorriso sulle labbra mentre io avanzo verso lei avvicinandomi sino a quando sento il suo petto aderire al mio.

Abby: J-j-jared…ma che f..

E senza darle il tempo di concludere la frase abbasso quel po’ che basta il capo per far aderire le mie labbra alle sue. Una forte carica di emozioni prevalgono sul mio corpo che senza un motivo inizia a tremolare mentre mi concentro a scavalcare le mie labbra lentamente sulle sue che si presentono così morbide e irresistibili . Con gli occhi chiusi cerco di trovarne il proprio gusto e una volta sovrastato il suo labbro superiore sento quel buonissimo sapore inondarmi la bocca. Le mie mani accaldate poggiano sul suo snello collo immobili per paura di compiere un altro passo falso. Il mio cuore inizia a battere come non mai.

Dio è possibile che un bacio mi stia facendo esplodere la testa??





ED ECCO IL MOMENTo TANTO
ATTESOOO!! JARED HA BACIATO ABBY MA IN FONDO AL SUO CUORE LO DESIDERAVA REALMENTE O LHA FATTO SOLO PER VINCERE LA SCOMMESSAA???? LO SCOPRIRETE NEL.PROX CAPITOLOOO!!! COMMENTATEEEE *--*
 
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Pablizza01
view post Posted on 1/10/2016, 10:58




MA MA NA MA MA MA MA MA STP ESULTANDO SEMBRP UNA CRETINA
SI SONO BACIATI!!!! SI SONO BACIATI SI SONO BACIATII*CANTANDO* .....SI PERÒ TUTTO PER UNA SCOMMESSA...IO A JARED LO PICCHIEREI SEDUTA STANTE....MA ...SI SONO BACIATI E ALLA FINE SOTTO SOTTO LUI VOLEVA O ALMENO SPERO!!!! ROXY DEVI PUBBLICARE IL PROSSIMO SUBITO TI SCONGIURO...SONO IN PIENA CRISI DEVL SAPERE COSA SUCCEDERÀ TI PREGO!!!!!! QUALCOSA MI DICE CHE FINIRANNO PER LITIGARE MA ...VABBE BASTA MI CALMO...*RESPIRANDO A PIENI POLMONI* NOOOO NON SONO CALMA DEVO SAPERE !!!
ok ora però devo dire anche un'altra cosa...le cicatrici!!!! Finalmente marz si è completamente lasciata andare e ha raccontato tutto.. mia ce l'hai fatta ti voglio troppo bene.. Sei la migliore :D
OK BASTA ORA VOGLIO SOLO IL PROSSIMO CAPITOLO DI QUESTA FF SUPERMEGA STUPENDISSIMA!!!!! :woot: :wub:
 
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view post Posted on 1/10/2016, 19:34

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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CAP 22



Jared



Le pulsazioni hanno perso il controllo, così come il mio cuore. Tra brevi istanti fuoriuscirà dal petto.

Qui avvolti nel silenzio , in questa lavanderia leggermente buia , per la prima volta sto tastando le sue labbra carnose. Tutto è iniziato con un bacio a stampo , dato unicamente per vincere la scommessa, ma adesso..sta inspiegabilmente diventando qualcosa di più. In un secondo sono ricomparsi nella mente le scene di quel giorno al mare mentre tra le mie braccia lei si confidava e piangeva sul mio petto .

La tenerezza che dimostrò di avere in quel momento mi induce a smuovere lentamente le labbra per assaporarne un altro po’ di sapore. Non so che tipo di espressione ha sul viso ma dal suo corpo immobile e rigido deduco che non se lo aspettava. Ma infatti..chi può pensare che il ragazzo meno sopportato la inizi a baciare in un posto isolato da tutto e tutti? E’ irreale la situazione ..anche per me.

Sino a stamattina non la tolleravo e necessitavo di avere una certa distanza da lei … ora no. Necessito averla stretta tra le mie braccia per accavalcare le mie labbra alle sue . E non pensando alle conseguenze drastiche sposto le mie mani dal collo per posargliele dietro la schiena ed attirarla a me , facendo aderire meglio il suo petto al mio . Ed è così che inclinando il viso inizio a baciarla con più passione. Con quel sentimento che è nato all’improvviso in me dal giorno in cui la incontrai per la prima volta.

Questa folle passione prende il sopravvento e senza rendermene conto la sto incitando a ricambiare questo bacio tanto atteso. Più passano i secondi a contatto con le sue labbra più necessito un movimento più forbito. Voglio un bacio passionale , come quello che ho alle mie avventure ,dove a dominare è il respiro affannoso creato dall’inspiegabile foga del momento e come desideravo tra una carezza sensuale e l’altra finalmente sento le sue labbra scavalcare lentamente le mie. Per la prima volta perdo la cognizione del tempo e il controllo delle mie azioni e render il tutto estremamente eclatante ed eccitante sono i suoi meravigliosi movimenti di bocca stupefacenti , che danno vita ad un bacio passionale.

Rotta la tensione tra di noi iniziamo ad inclinare i capi ripetutamente iniziando a sentire i nostri nasi scacciare un tiepido respiro affannoso dischiudendo le nostre bocca come se non ci fosse un domani.

Sento il calore delle sue dita sfiorarmi il collo , cogliendo un lieve disagio nei suoi movimenti.

Questa situazione non doveva finire in questo modo. Mi dovevo fermare minuti prima , a quando questo contatto era solo un bacio a stampo e no un bacio talmente passionale da trovarne l’indipendenza.

Le nostre labbra si accavalcano ancora mentre spinto dalla foga di sentire il suo corpo aderire sempre di più al mio la afferro da sotto posizionandola sul piano della lavatrice che finalmente, tale posizione , mi permette di alzare il collo , chino poc’anzi a causa della sua minuta altezza , sentendo le sue gambe sfiorarmi i fianchi mentre io la tengo stretta a me a continuarla a baciare con una passione sovrumana.

Ormai siamo partiti e basta un solo passo per partire in un nuovo mondo : l’inserimento della lingua.

Tremolante la avvio verso la sua bocca ma basta questo passo falso per farla irrigidire di colpo e solo capendo la gravità della situazione e di aver corso sin troppo mi stacco all’improvviso dalla sua bocca irresistibile , sgranando gli occhi mentre la fisso scioccato da quel che ho fatto di mia iniziativa.

Lei confusa mi fissa con aria perplessa e affannata , a causa di questo bacio forbito .

Che diamine ho combinato? Cosa gli spiego ora? Non gli posso dire che sono stato spinto a baciarla da una stupida scommessa e neanche posso dirgli che per lei inizio a provare certi sentimenti che mi hanno indotto ad approfondire il bacio!!! Che faccio..? La affronto… o..scappo ? Il mio cuore batte forte e man mano che il silenzio mi trucida io retrocedo verso la porta lasciandola immobile ancora seduta sulla lavatrice.

Jared: I-io..d-devo andare.

E la campanella cade a fagiolo. Apro velocemente la porta , chiusa da me poc’anzi , correndo verso il piano superiore percorrendo quei corridoi affollati con la testa altrove. Dio mio..ho combinato un macello.

Come la farò a guardare in faccia dopo che l’ho abbandonata li sotto senza dargli una valida spiegazione del mio gesto improvviso? Ma ciò che mi fa più soffrire è non riuscir a trovare una risposta alla mia domanda .

L’ho baciata solo per vincere la scommessa o visto in essa un opportunità valida per tastargli le labbra e verificare ciò che realmente sento per lei? … Cosa sento adesso? … Solo il mio cuore sbattere violentemente contro la gabbia toracica e una confusione paranormale!



Abby



“ I-io..d-devo andare.”

Nella mia mente rimbomba la sua ultima frase prima di lasciami qua in preda alla confusione. Mi porto d’istinto la mano sul petto sentendo perfettamente l’elevato battito cardiaco. Il petto si alza e si sgonfia a secondo del mio respiro , che ora è sovrumanamente affannoso. Sembra di esser rimasta sott’acqua per un bel po’ di tempo ed esser riemersa in superficie solo quando la sua bocca ha abbandonata la mia.

Fisso con gli occhi sgranati un punto a caso mentre nella mia testa ripercuoto l’episodio successo all’improvviso.

Abby: M-m-mi..ha…baciato?...

Troppo incredula mi pongo questa domanda mentre automaticamente mi accarezzo lentamente le labbra, strofinate sensualmente da lui poc’anzi , con la punta delle dita .

Socchiudo gli occhi cadendo in uno stato di estasi , sentendo l’eccitazione procurata da questo bacio sopraffarmi.

Abby: I-il….mio…primo bacio.

Da chi ho ricevuto il mio primo bacio? Dal ragazzo col quale passo intere giornate a bisticciare e ad offenderci , menandoci le forme in faccia e per giunta conosciuto solo 3 settimane fa!

Se mi concentro sento ancora la sensazione delle sue labbra sulle mie. Per un attimo ho creduto di svenire.

Non sono stata mai baciata sulla.. bocca. L’emozione di sentire delle labbra estranee cavalcare e mordere sensualmente le proprie è immaginabile. E’ come se una forte folata di vento , ma questa volta di emozioni, mi abbia scombussolata, travolto e rimasta pietrificata tra le sue possenti braccia.

Per la prima volta ho sentito il mio cuore fare improbabili capriole su se stesso mentre il calore delle sue mani mi trapassava nei vestiti sino a scaldarmi la pelle sottostante , che ora brucia di calore per l’imbarazzo.

Riapro gli occhi ,ritornando lentamente in me , accorgendomi non solo di esser rimasta sola ma per giunta seduta su una delle lavatrici. Ricordo anche il momento in cui mentre ricambiavo il bacio lui mi ha afferrato dalla vita con foga e mi ha poggiato violentemente su di essa unicamente per render il tutto più passionale ed estremamente coinvolgente. Scendo lentamente , poggiando i miei piedi tremolanti sul pavimento accorgendomi solo ora di star perdendo i primi minuti di lezione. Che cosa gli è saltato in mente a Jared?

Perché mi ha trascinato qua giù e si è appropriato delle mie labbra di colpo? Mille domande nella mia povera testa prendono il sopravvento . Devo affrettarmi per raggiungerlo e chiedergli valide spiegazioni.

Non è bello esser rubati il primo bacio senza permesso soprattutto da un strafottente come lui !

C’è qualcosa sotto che non mi convince! Varco velocemente la porta della lavanderia correndo nei corridoi quasi vuoti. Ormai tutti si sono recati nuovamente a lezione e giunta dinanzi la mia porta noto che la professoressa è dinanzi a me , anche lei appena entrata , ordinando gli altri studenti di far silenzio in modo da poter continuare la lezione . Il mio sguardo cade subito su Jared, dato che gli sto passando accanto al suo banco, che col viso chino su di esso non si smuove di un centimetro ne mi rivolge lo sguardo.

Che cosa le sta prendendo ora? Cosa le sta passando per quella testa bacata!? Se prima mi sentivo a disagio in classe ora sono terrorizzata all’idea di scontrare il suo sguardo penetrante.

Prof.ssa: Andrade su si sbrighi e prendere posto.

Ormai la professoressa ha raggiunto la postazione e notando solo ora di essermi fermata tra i bianchi riprendo atto delle mie azioni e dopo aver annuito avanzo portandomi appresso però quel che sembra un bigliettino accartocciato . Leggermente incuriosita mi chino così velocemente da non farmi accorgere da nessuno e sgattaiolando al mio posto , un pochino lontano da Jared , faccio finta di sentire il resto delle lezioni mentre tra le mani reggo questo foglietto. Prima mi guardo attorno , accertandomi di non esser beccata dalla prof.ssa cercando persino di non attirare l’attenzione di qualche impiccione.

Il foglio è minuscolo e aprendolo con cautela leggo il contenuto.

“Bacia Abby..sulla bocca. “

Dilato le iridi , fissi su questa calligrafia maschile , riuscendo a stento a regolare il mio respiro che sta diventando affannoso. Il mio cuore inizia a farmi male.. e inizio a sentire uno strano punzecchio ai miei occhi mentre ricollego le scene di poc’anzi. Non può esser una combinazione che questo biglietto l’ho trovato proprio ai piedi del banco di Jared.. Non può esser che lui mi ha convinto a fare un giro turistico dal nulla e portata in lavanderie solo per… quel che sembra un ordine.

Prof.ssa: Andrade tutto bene? Se non capisce qualcosa posso tornare indietro.

Alzo di scatto il capo tenendo bene sgranati gli occhi mentre annuisco subito col viso tranquillizzandola.

Abby: Si si! No..ci sto capendo.

Sforzo un sorriso vedendola poi ritornare a svolgere l’esercizio alla lavagna mentre io lentamente abbasso il capo trattenendo con sforzo le lacrime. Ho ricevuto il mio primo bacio da…uno s****o. Ma Jared Aguirre…giuro su chi ho più caro in questo mondo che…mi vendicherò. Davvero!!!



Pablo



Un'altra giornata scolastica è giunto al termine e buttandomi sul mio amato letto dell’appartamento rilasso tutti i miei muscoli , tesi durante il lavoro. Tra le varie assunzioni dei nuovi professori e gli orari delle lezioni sono esausto . Sbuffo forse per l’ennesima volta decidendo di sollevarmi per sbarazzarmi di questo completo asfissiante. Mi sciolgo la cravatta e sbottonandomi i primi bottini della camicia scendo al piano inferiore per rinfrescarmi con una bella bevuta d’acqua .

“Din don”

All’improvviso suonano alla porta e dopo aver poggiato il bicchiere sul tavolo mi avvio ad aprire.

Pablo: Chi è?

Xx: Sono Mia.

Pablo: Mia!

Sorridente apro la porta trovandomi la mia cara amica super splendente.

Pablo: Che piacere averti qui! Su dai entra pure. *facendola accomodare* Come mai questa visita inaspettata?

Lei entra dentro casa lasciando la sua borsa sulla tavola da surf che fugge da tavolino del salotto.

Mia: Scusami se sono venuta così senza dirti nulla , ma sono appena uscita dal lavoro.

Pablo: Nessun problema. Anche io poco fa ho finito di lavorare e di aggiustare varie cose.*indicando i figli sul tavolo* Ma ..hai qualcosa da dirmi?*sorridendo*
Mia: Bhè si.. ho saputo del ritorno di Paula ..

Il mio sorriso viene lentamente sgretolato al sol ricordo .

Pablo: Mm..le notizie volano eh? Deduco che te l’ha detto Marizza..

Mia: In realtà si , ma sono qui per sapere cos’è questa storia del divorzio. Come mai di colpo lo vuole ritirare?

Sospiro ricordandomi anche di questo “Piccolo” particolare.

Pablo: Su dai siediti che ti racconto. Ho proprio bisogno di parlarne con qualcuno.

Afflitto mi siedo sul pouf invitandola a prender posto su una poltrona più comoda e trovandola faccia a faccia mi sfogo con la mia amica.

Pablo: Io non la capisco proprio! E’ piombata in ufficio come se niente fosse e all’improvviso ha sparato una cavolata paradossale peggio di un'altra. La dovevi vedere! Faceva la parte della mogliettina premurosa davanti a Marizza.

Mia: Deduco quindi che hai capito il suo losco scopo? *inarcando il sopracciglio*

Pablo: Ti riferisci..al farla ingelosire..?*leggermente titubante*

Mia: *sorridendo* Ah Pablo amo quanto capisci subito le cose al volo!

Pablo:*accennando una risata* Hey guarda che così mi offendi cara.

Mia: Torniamo a noi ! *ridendo* Non ho molto tempo , tra un po’ devo far ritorno. Poi cos’è successo quando Marizza se ne è andata.

Pablo: E’ tornata in sé grazie a Dio. *sospirando* Sentirmi abbracciare o baciare davanti a Marizza mi ha dato un fastidio enorme ma nel momento sono stato sopraffatto dal shock di sapere che ha l’intenzione di ritirare il divorzio solo perché ci ha ripensato e crede che per noi ci sia un'altra occasione.

Mia: E tu che gli hai detto?

Pablo: …. Mi ha chiesto se vogliamo riprovarci ..

Mia: E …tu?

Pablo: Io gli ho risposto che..ci penserò. *stringendo i pugni* Mi frusta sapere che lei prende tutte le decisione senza chiedere il mio parere. Mi da enormemente fastidio !

Mia: Sei stato uno sciocca a rispondergli così! Dovevi dirgli chiaro e tondo che con lei non ci vuoi più avere a che fare. Pablo sveglia amico mio.. ti ha abbandonato mesi fa senza darti una valida spiegazione e per giunta ora ritorna per comandare? *inarcando il sopracciglio* Suvvia Pablo ti facevo più uomo.

Pablo: Cosa credi che faccia? L’uomo di famiglia autoritario? No Mia..*scuotendo il capo* Quel ruolo non fa per me. Io l’ho amata e forse provo ancora qualcosa per lei perché da una parte mi entusiasta l’idea di recuperare il nostro matrimonio .

Mia: E ..dall’altra?

Pablo:*serrando la mascella* D-dall’altra ..parte mi scoccia. Già ti ho spiegato. Odio quando fa di testa sua. Che gli costa chiedere una mia opinione?

Mia: Devi capire che Paula è sempre stato una tipa egoista. Pensa solo per se .

Pablo: No..lei non è così.

Mia:*sospirando* Ok..non voglio metter in discussione la tua parola perché giustamente non ho nessun diritto di farlo . Quel che ti dico in nome di amica è di pensarci un bel po’ . Le cose sono cambiate Pablo..ci sono stati ritorni che..ti potrebbero condizionare la vita.

Pablo: C-che cosa intendi dire?

Mia: *alzandosi* Ora devo proprio andare. Ma ricordati Pablo..pensa un bel po’ prima di prendere una decisione finale. Ricordati a quanto ti ha fatto soffrire Paula in questi mesi , ok?

Avvicinandosi mi da un veloce bacio sulla guancia e dopo avermi salutato , lasciandomi nella confusione delle sue frasi , esce dall’appartamento chiudendo la porta.

Pablo: “Ci sono stati ritorni che..ti potrebbero condizionare la vita.” Ma che vuol dire?

Confuso al mille mi pongo mille domande rimanendo fermo nel mio posto sino a quando risuonano alla porta. Mi fisso attorno non intravedendo nessun oggetto di Mia , quindi escludo il suo ritorno.

Così alzandomi dopo un lungo sospiro mi reco alla porta chiedendo nuovamente “Chi è”.

Xx: Sono io amore..Apri.

“Amore”.. Da quanto tempo non la sentivo pronunciare questa parola che mi fa palpitare il cuore? Da un sacco credo. Sorpreso da quest’altra inaspettata visita apro la porta trovandomi Paula con una busta della spesa in mano che la dondola dinanzi a me mostrandomi un sorriso che va da un orecchio all’altro.

Paula: Ceniamo insieme?



****



Pablo: Mm..questo pollo è stato squisito!

Leccandomi i baffi mi poggio strapieno di stomaco al divano incrociando le gambe sul pavimento pulendomi col fazzoletto il residuo di pollo sulle dita .

Paula: E’ stata un ottima scelta quella di provare il cibo del nuovo pub aperto qui sotto con te. Mi sono divertita un sacco.

Ride un altro po’ sistemando il macello di bibite gassate cadute a causa della mia voracità nel mangiare.

Pablo: Grazie! Mi ci voleva proprio una manciata del genere.

Si ferma rivolgendomi quel suo sguardo elettrizzante , fissandomi con un mezzo sorriso malizioso.

Paula: Sei..sporco qua.

Si posiziona a gattoni sul pavimento e avvicinandosi a me sensualmente porta il suo viso vicinissimo al mio sentendo immediatamente il profumo della sua pelle , che mi è mancato per tutto questo tempo.

Io la fisso incantata dai suoi maliziosi e sensuali modi di fare eccitandomi nel momento che sento la sua lingua leccarmi il viso , eliminando forse degli ipotetici residui di pollo allo spiedo.

Mando le orbite all’indietro sentendo quella voglia matta di prenderla e baciarmela sino allo sfinimento.

Pablo: P-paula..

Ansimo sentendo le sue gambe mettersi a cavalcioni su di me e posizionando le braccia attorno al mio collo si mette comoda tra la folla creata dalle mie gambe ancora incrociate. D’istinto gli circondo la vita snella e sensuale che si ritrova con le mie lunghe e possenti braccia avvicinando il suo petto al mio.

Paula: Da..quanto tempo non ci trovavamo in questa…situazione?

Con un sorriso malizioso pronuncia queste parole con voce suadente , che mi inebriano la mente sempre più. Decido così di accettare il suo giochetto perverso che dominava quasi tutte le prime notti di nozze.

Pablo: Da un sacco ..non trovi?

Sorrido furbamente attirandomela di scatto a me sentendo la sua bocca sfiorare la mia.

Pablo: Non sai quanto mi sei..mancata.

Con un filo di voce pronuncio queste parole , sentendo il mio cuore esplodere e il mio corpo reclamare il suo quasi scoperto dalla presa sensuale.

Paula: Pablito….amore mio..

La sua voce continua ad eccitarmi e senza rendermene conto sto bramando le sue labbra carnose.

Paula: Perché…non ci mettiamo una pietra sopra e….*avvicinandosi di più col viso* ..per questa notte…non ci diamo alla pazza..gioia?

Mordendosi le labbra con fare sexy indica col lo sguardo ,sollevando le sopracciglia sensualmente, il piano superiore dove si trova il letto . Inizio a sorridere a 32 denti cogliendo al volo lo stesso desiderio che domina anche in me.

Pablo: E perché no?..Infondo..siamo spostai .

Paula: Fammi tua!!

E dopo un ringhio sensuale si accanisce sulle mie labbra iniziandole a scavalcare sensualmente e ferocemente sentendo in noi il desiderio sessuale prevalere in modo sovrumano .

Sorrido sotto la sua bocca e tra un bacio super passionale e l’altro la prendo in braccio e come un koala percorro le scale buttandoci col tutto il peso sul letto dove finalmente faccio l’amore con la donna che in questo momento amo più di tutte. Paula..quanto mi sei mancata!!





Paula



Fisso l’orologio, che segnano le 3 di notte, posto sulla parete grezza dell’appartamento con aria pensierosa mentre , completamente nuda , accarezzo i capelli di Pablo che ora sta dormendo rannicchiato al mio fianco. Il suo braccio attorno alla vita mi impedisce di muovermi e a questo punto mi tocca rimanere qua. Sono entusiasta di non aver perso la capacità di ammaliarlo ogni qual volta voglio rafforzare il nostro rapporto.

Se non mi ha tradito con nessun’altra donna , cosa improbabile dato che Pablo ha occhi solo per me , non faceva l’amore con me da forse 5 mesi e diciamo che in poche ore ci siamo dati alla pazza gioia su questo comodissimo letto formato gigante. Anche se sono giunta qua e finita a letto insieme a lui per luschi scopri devo ammetter che mi sono divertita molto. Infondo mi ha fatto bene fare sesso con lui dopo un sacco di tempo. Mi è mancato in un certo senso. Almeno con questa mi azione ho avuto la dimostrazione che Pablo mi ama ancora ed è pronto a risaldare il nostro rapporto , ormai abbandonato nel tempo.

Non permetterò a nessuno di mettersi tra di noi . Non permetterò a Marizza di ammaliarlo con i suoi modi di fare. Ho già perso in passato non intento perdere adesso. Pablo è MIO marito. Unicamente mio!

Che ritorni da dove è venuta e sparisca nuovamente dalla vita di Pablo. Per giunta la storia che lei ha una figlia non mi fa dormire sogni tranquilli. A quanto pare la cara figliola adesso avrebbe 15 anni..!?

La data non coincide con la sua partenza? Devo indagare , al più presto. Devo impedire che l’irrecuperabile accadi e devo tener in piedi il matrimonio creato sotto il mio inganno.

Esattamente….Inganno. Tutto successe circa 14 anni fa . Io ritornai a Buenos Aires e qui rincontrai Pablo.

Ma non era quel ragazzo che avevo lasciato anni prima. Era un anima senza corpo , uno zombie vivente.

Non sorrideva , a stento parlava. Non riuscivo a vederlo in quello stato vegetale. Dovevo fare qualcosa.

Col passare dei giorni , trascorsi in sua compagnia , venni a sapere che il suo mondo crollò un giorno d’inverno nel quale scoprì che Marizza era partita lasciandolo solo, in piena crisi esistenziali dato che non riusciva a spiegarsi la folle decisione improvvisa presa dalla sua ragazza. Scoprire che i due erano riusciti a mettersi insieme fu un duro colpo , ma riuscì a riprendermi attuando un piano strategico col quale lo potevo “tirare fuori “ dal burrone senza fondo in cui “stava cadendo”.

Tra un uscita e l’altra riallacciai un certo rapporto stretto con lui , soprattutto senza l’ansia del padre rinchiuso fortunatamente in prigione. Riuscì a recuperare la sua fiducia e finalmente successe quel che io credevo fosse l’impossibile. Passammo la notte insieme e dopo un bel po’ di tempo mi venne un'altra brillante idea che l’avrebbe aiutato a dare una svolta alla sua vita. Ormai non era più uno studente. Era maggiorenne nel mezzo del mondo adulto e poteva accettare le responsabilità che sorgono una volta raggiunta la maturità. Architettai un piano perfetto . Mi bastarono delle carte ginecologiche false per riferire a Pablo che tra poco sarebbe diventato Padre. Inizialmente fu un colpo basso per lui , si rifiuta di accettare la realtà e sotto una crisi di nervi lo costrinsi ad accettare le conseguenze delle sue azioni e miracolosamente riaccesi tutte le lampadine che aveva spento dopo la partenza di Marizza nella sua testa.

Grazie a me riuscì a riprendersi , a sorridere e ad immaginarsi un futuro con la sua adorata famiglia.

Iniziò a provare alcuni sentimenti per me , quell’amore che aveva abbandonato anni prima per quella pazza egoista. Ma dovetti muovervi velocemente prima che avrebbe scoperto la falsa gravidanza.

Era il gioco il mio futuro a la mia reputazione quindi improvvisammo un matrimonio dove celebrammo il nostro amore con un sorriso a 32 denti , che andata da un orecchio all’altro. E tale felicità fu immortalata in mille fotografie che ricoprono quasi tutte le pareti di questa casa. Lui non mi hai dimenticato in questo arco di tempo , mi ama sul serio .

Tornando al racconto dopo un paio di settimane inventai la scusa che il dottore mi consegnò dei risultati sbagliati e che io non ero mai rimasta incinta ma ormai il tutto era fatto . Ci amavamo con o senza il nostro bambino. Così continuammo a trascorrere con gioia la nostra amatissima vita matrimoniale , tutto sino a quando la noia di stare in questo paese prese il sopravvento su di me , ma per colpa del suo insopportabile lavoro fui costretta ad avviare un processo di divorzio. Ne avevo sino al collo. Volevo la mia libertà.

Ma il ritorno di Marizza ha rovinato tutti i miei piani e ora devo allungare le grinfie per tenermi stretto colui che ho salvato con tutti i miei sforzi: L’uomo che ha ferito senza pietà!



Marizza



Abby: Ciao..mamma.

Varca la porta d’ingresso con un aria afflitta lasciando il suo zaino davanti l’attaccapanni.

Oggi è l’ultima sera che passa in questa casa dato che domani i studenti del collegio inizieranno ad usufruire i dormitori

Marz: Abby..è successo qualcosa?

Ormai la conosco come il palmo della mia mano. Ed leggo nel suo viso la tristezza.

Abby: E’….così…doloroso l’Amore?

Dilato le pupille sentendo una morsa al cuore nel momento che i suoi grandi occhi si immergono d’acqua.

Marz: N-non…piangere amore mio..

Ma niente , dai suoi occhi iniziano a scendere grandi lacrimoni vedendo il suo corpo sussultare e singhiozzare nella speranza di trattenere questo pianto che si presente straziante.

Abby: MI FA COSI’ TANTO MALE IL CUORE MAMMA!!

E finalmente corre tra le mie braccia affondando , come faceva da piccola quando aveva paura del buio , il suo viso nel mio petto sentendo la mia maglietta umidirsi a causa selle sue calde e continue lacrime.

Socchiudo gli occhi stringendola il più che posso rimanendo in silenzio. Farla sfogare è l’unico modo per alleviare il suo dolore inspiegabile facendo sentire protetta strofinandogli la schiena con le mie mani.

Vorrei tanto mettermi a piangere insieme a lei , perché vederla in questo stato è troppo atroce.

Ma devo resistere. Una cosa fondamentale è dimostrarsi forti per essere un modello ai propri occhi anche se è molto difficile. Chiunque l’abbia ridotta in queste condizioni dovrà pagarla cara!



****



Marz: Eccoti una bella tazza di camomilla.

Mi siedo al suo fianco porgendogli una tazza calda per può alleviargli i nervi , che poi poggio sul tavolino basso del soggiorno dopo un suo rifiuto col viso.

Seduta immobile e spensierata , con lo sguardo fisso ad un punto a caso , sul divano la riporto tra le mie braccia strofinandogli i capelli.

Marz: Amore mio…adesso mi vuoi dire cosa ti è successo?

Sono quasi le 20 di sera e siamo solo noi due in casa. Mia tra poco smonterà dal lavoro , Jared sembra esser rimasto un altro po’ al collegio con gli amici e Manuel a lavoro sino alle 21.

Marz: Confidati con tua madre..

Prendo un bel respiro profondo , placando il mio dolore interiore , mentre continuo a tenerla stretta a me.

Abby: H-hanno…g-giocato..con i miei sentimenti.

Finalmente apre bocca udendo una lieve voce rotta notevolmente dal pianto e dal dolore immenso.

Marz: Cosa vuoi dire Abby?..

Lentamente si drizza , mettendosi composta per voltarsi dalla mia parte. Poggiando i suoi piedi scalzi sul sedile del divano si porta le gambe al petto circondandole sino a rannicchiarsi su se stessa.

Marz: Ti hanno preso in giro? Hai litigato con qualcuno? Dimmelo di prego che vado subito a discutere col preside!

Preoccupata da eventuali atti di bullismo gli pongo mille domande a raffiche mettendo infine in mezzo Pablo , col quale l’ho messo in guardia di tenere gli occhi bene aperti . Ma al quanto pare non è successo.

E a dire che siamo solo al secondo giorno di scuola!

Abby: Q-qualcuno…ha scommesso su di me e..

Alla parola “Scommessa” mi scatta la rabbia . E’ come se nella mia testa si sia sollevata una levetta che mi da l’istinto di alzarmi e urlare come una scalmanata,.

Marz: CHE COSA???? HANNO SCOMMESSO SU DI TE???*scioccata* Abby dimmi cosa ti hanno fatto!!

La vedo sgranare gli occhi , scossa dalla mia reazione improvvisa che mi lascia esterrefatta anche me.

Nessuno più di me può comprendere il suo dolore in questo istante.

Abby: *in lacrime* Mamma..ti prego ..calmati.

Singhiozza tendendomi la mano per farmi riaccomodare al suo fianco e dopo aver preso un forte respiro afferro la sua mano e mi risiedo tenendo saldi i miei nervi.

Marz: Abby dimmi cosa ti hanno fatto..ti supplico.

Abby: Cosa..mi ha fatto.*correggendomi*

Marz: Dimmi chi e lo ammazzo tanto stesso!

Abby: N-no..

Scuote lentamente il viso cercando di asciugarsi quelle sue lunghe lacrime.

Marz: come no? *scioccata* Abby vedi come ti ha ridotto! Merita una morte lenta e dolorosa!

Abby: C-ci penserò io..

Marz: No Abby ti prego , permettimi di aiutarti..

Cerco ci rendermi utile per spaccare le gambe a quel pezzo o quella pezza di m***a che ha fatto piangere la MIA bambina!

Abby: A me…hanno rubato il Primo bacio…quindi tocca me vendicarmi e so già..come.

Mi fissa con i suoi occhi colmi di lacrime pronunciando con decisione queste parole anche se continua a singhiozzare tra una lacrima e l’altra.

Marz. P-primo..bacio?*sgranando gli occhi* Ha scommesso sul baciarti?? Abby dimmi chi è!! Sono pronto ad ucciderlo tanto stesso!

Mi rialzo colma di rabbia e di adrenalina.

Abby: C-ci penserò io. Non posso dirtelo.

Afferrandomi il polso mi costringe a stare buona al mio posto mentre con l’altra mano afferra la tazza e inizia a berne il contenuto ormai tiepido.

Socchiudo per brevi istanti gli occhi accettando amaramente il suo volere.

Marz: M-mi dispiace..non volevo che ti accadesse questo. Sai che volevo evitarlo.

Esatto ,è in questo momento che rimpiango si esser tornata. Se stavo ancora da mio padre tutto questo non sarebbe successo e la mia piccola Abby godeva ancora il suo primo bacio . La mia bambina..E’ possibile che in 15 anni non ha mai amato qualcuno sino al punto di baciarlo? Sono stupefatta dalla mia grinta.

Da piccola mi raccontava che avrebbe dato il suo primo bacio solo al suo vero amore , come nelle fiabe ma non l’ha mai trovato . E ora un pinco pallino spunta dal nulla e le priva di questo privilegio? Ah ho i nervi a fiori di pelle!! Sento che tra poco esplodo se non mi vado a fare una doccia fresca!

Abby: N-non importa…La mia idea non cambia. Intendo rimanere qui per..vendicarmi.

Ed ecco che assume il suo solito tono di voce proclamando la parola che ormai è molto usata nelle nostre vite. Entrambi ci siamo predisposte la vendetta ed è questo che ci spinge ad agire e a “rialzarsi ad ogni caduta” .

Marz: Vieni qua vicino a me.

E riabbracciandomela la stringo a me infondendole tutto il mio coraggio. Sono con te Abby , sono certa che ne uscirai vincitrice e farai rimpiangere di aver compiuto quel gesto a quel disgraziato di prima categoria!



Abby



E un'altra giornata è giunta al termine. Mi giro in continuazione nel letto versando per un paio di secondi altre lacrime. Potevo semplicemente passare la notte nel letto di mia madre , abbracciata a lei , ma ho deciso di attuare parte del mio piano. Mettendomi a sedere scontro la sveglia che segnano le 2 e mezza di notte. Tutti sono a dormire e la casa è avvolta dal silenzio. Velocemente mi asciugo il residuo di lacrime sul volto e poggiando il piede sul pavimento fresco piego la maniglia della mia stanza facendo sbucare la testa a destra e a sinistra . Una volta non intravisto nessuno varco del tutto la porta avvicinandomi a punta di piedi verso la stanza di Jared , il quale da stamattina non mi rivolge ne parola ne sguardo.

Crede ancora che non abbia scoperto il suo giochetto? Dato che si è divertito così tanto ad appropriarmi delle mie labbra , che sino ad ore fa erano ancora pure e mai tastate, decido di vendicarmi con una mossa falsa. Potrei rischiare ma giunta a questo punto non posso tornare indietro.

Finalmente entro nella sua stanza richiudendo la porta silenziosamente. Dedico un paio di secondi a guardarmi attorno , accertandomi di non poggiar piede su qualcosa che possa creare rumore o semplicemente svegliarlo dal sonno. Nella stanza echeggia il suo respiro , segno che sta dormendo profondamente avanzando verso il suo letto a punta di piedi.

Dalle tapparelle della serrata entra la luce dei lampioni del giardino sottostante la finestra , che mi permette di intravederlo nel buio della stanza.

Abby:*sottovoce* Perfetto..

Giunta accanto al suo letto giungo tremolante le mie mani sulle bretelle della vestaglia da notte prendendo un bel respiro.

Abby: E’ giunta l’ora di farti prendere un bel coccolone….idiota!

Pronunciando queste parole a bassa voce calo le bretelle facendo scivolare giù velocemente la mia lunga vestaglia rimanendo in intimo. Per questo piano mi sono rimessa il reggiseno , un intimo molto sexy che gli farà quasi uscire il sangue dal setto nasale.

Stringo i pugni indugiando gli ultimi secondo che mi rimangono prima di agire ma mandando al diavolo tutti i miei ripensamenti scosto il più lentamente possibile il suo lenzuolo lasciandolo scoperto.

E solo fissandolo noto che dorme con solo i boxer. Bene a complicare le cose è il suo petto nudo che presto starà a contatto col mio seno. Deglutisco cercando di rimanere concentrata. E’ giunta l’ora di procedere.

Alzo la gamba posando il mio ginocchio il più delicatamente possibile sul suo letto e in ben che non si dica , con estrema cautela , finalmente mi posiziono su di esso a gattoni. Lui hai rubato senza pietà il mio primo bacio? Io mi approprierò delle sue labbra nel sonno , cogliendolo di sorpresa. Dovà imprecare tutte le tue forze per scollarmi da se.

Un brivido di freddo ci pervade entrambi , infondo sto quasi nuda su un ragazzo. L’agitazione inizia a prevalere su di me , ma a questo punto non mi resta fare altro che procedere col piano “incrociando le dita” nella speranza che niente si ripercuoti su di me.

Ed ecco che mi ritrovo faccia a faccia , a respirare il suo stesso respiro mentre lentamente inarco la schiena facendo infine combaciare le mie labbra…alle sue.

Le mani e le ginocchia affondate in questo materasso formato singolo mi permette di non creare un contatto diretto col suo corpo sdraiato e ancora addormentato , concentrandomi man mano a smuovere le labbra. Non mi sono mai trovata a baciare un ragazzo di mia iniziativa quindi mi trovo leggermente in difficoltà. Mi devo lasciare andare a ciò che sento in questo momento così socchiudendo gli occhi sento le mie labbra smuoversi da sole e senza rendermene conto sto scavalcando lentamente il suo labbro inferiore e superiore , quasi mordendoli dolcemente.

Il mio cuore batte forte e le pulsazioni accelerate le sento nell’orecchio .

Vado di una lentezza assoluta assaporando le sue labbra che oggi mi hanno ipnotizzato e ceduto a quei piccoli e docili sentimenti che inizio a provare per lui , anche se adesso sono leggermente offuscati dal rancore. Mi ha mentito e mi ha fatto credere anche solo per un secondo che lui provasse le stesse emozioni. Ma non è così. Lui mi ha baciato , si è appropriato di colpo delle mie labbra , si è rubato il mio Primo Bacio , spinto forse da una stupida scommessa o da un qualunque gioco perverso , che mi ha fatto passare il pomeriggio più sofferente della mia vita. Sino ad oggi non ho mai pianto così tanto per un ragazzo e questo mi porta a pensare che Amare sia solo un male.

Sollevo un occhio scontrando l’espressione turbata di Jared che nel sonno si starà chiedendo chi è la persona che sta muovendo le labbra sulle sue. E’ il momento di svegliarsi spilungone.

Ed ecco che approfondisco il bacio richiudendo gli occhi serenamente rubandogli un bacio passionale dove a governare sono solo le mie labbra ma nel momento che sento il suo corpo primi irrigidirsi e poi smuoversi a tratti deduco che si stia svegliando.

Bene ora arriva la parte migliore: Il mio sclero nel momento che mi staccherà da esso!







AHAHAHA BENE BENE BENE *sgranchendomi le mani* abby è più che agguerrita che mai ed è pronta a fargliela pagare x la scommessa! !! Chissa cosa succederà nel prox cap :3 curiosi di leggere qualche scena tra i pablizza??? COMMENTATEEE E IO VI POSTO IL PROX APPENA POSSO COSI RECUPERIAMO I GIORNI PERSI ;) CIAOOO
 
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Pablizza01
view post Posted on 1/10/2016, 21:15




ROXYYYYYYYYYYYYYYYYY*URLA* ABBY HA SCOPERTO Della scommessa!!*urlo di disperazione* UFFA!! MO TIPO CHE INIZIA LA GUERRA TRA LORO DUE QUANDO PER ME DOVEVA NASCERE L'AMORE*OCCHI SOGNANTI* MA POI LA VENDETTA...ABBY COSA HAI INTENZIONE DI FARE ...FACENDO COSÌ SEMRA TUTT'ALTRO..AHAHHAHAHAHA
ORA BASTA...VOGLIP IL CONTINUO!! SLERO CONTINUERA PRESTO..aspetto con ansia CIAOOO :D :wub:
 
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view post Posted on 1/10/2016, 21:38

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Eccovii un altro capp! Buonanotte a tutti *-* a domaniii :D



CAP 23



Jared



All’improvviso sento uno strano calore trapassarmi la pelle nuda sentendo anche un strano peso sul letto.

Tendo di riattaccare i fili del mio cervello , staccati durante il sonno , e appena riconosco di esser baciato spalanco gli occhi sentendo per bene le mie labbra esser scavalcate passionalmente.

D’istinto pongo le mani su quelle che sarebbero due spalle nude. A causa del buio non riesco tanto a distinguere le figure ne tanto meno le palpebre assonnate mi aiutano a metter a fuoco la visuale.

Per un secondo sono stato spinto dalla voglia di ricambiare questo bacio passionale ma non sapendo di chi si tratti mi scollo dal mio corpo questa che sembra una sanguisuga e appena la riesco a staccare mi siedo di scatto accendendo velocemente la luce della lampada posta sul comodino.

Una volta luminata la stanza posso scoprire chi mi ha disturbato.

Jared: Abby!!

Mi trovo questa folle ragazza completamente su di me per giunta in intimo. Deglutisco sgranando gli occhi non sapendo cosa dire. So soltanto che una ragazza sul letto a cavalcioni quasi sui miei attributi sarebbe il sogno di tutti i ragazzi tranne che per me!

Abby: Ciao ciao!

Tranquillamente mi sorride mentre io da seduto la tengo a pochi centimetri distante.

Jared: CHE CAVOLO CI FAI QUA?? E cosa stavi facendo??

La sua posizione mi impedisce di smuovermi e avendola in intimo mi fa agitare di più.

Abby: Oh sai..per caso ho trovato un biglietto che mi diceva di..”Andare da Jared e ..sedurlo”.

Dilato sempre di più le pupille sperando che la sua frase non sia collegata a stamattina.

Ma poco credo alla coincidenze.

Jared: Abby esci immediatamente dalla mia stanza prima che inizi ad urlare!

Abby: Shh shh shh..

Sensualmente si avvicina posando il suo indice sulle mie labbra facendomi cadere nell’estasi più assoluta.

Ha inarcato la schiena quel po’ che basta per avvicinare il suo viso al mio e non solo in questo momento sento il suo profumo , vedo anche il suo seno coperto solamente da un reggiseno mozzafiato.

Se fosse stata un'altra ragazza gliel’avrei sfilato senza batter ciglia. Ma è Abby Andrade: la mia nemica!

Approfittando del mio silenzio dovuto dallo shock e dall’incredulità di stare in questa posizione compromettente.

Abby: Sai cosa mi da più fastidio…in tutto quel che è successo oggi?

Mi parla con un filo di voce a pochi centimetri dalle mie labbra. Io deglutisco cercando di mantenere il controllo della mia eccitazione.

Jared: D-di …cosa ti riferisci?

Questa situazione si sta complicando ad ogni secondo che passa. Se entrerebbe qualcuno come minimo ci spennerebbero vivi per stare qui sul letto da soli quasi nudi.

Abby: Vado dritto al punto ok?... Accidentalmente ho trovato uno strano biglietto…Stava scritto “Bacia Abby sulla bocca”..

Diventa seria del tutto , non compiendo però un solo millimetro di movimento , mentre io inizio a sentire l’agitazione salirmi lungo il corpo. Ecco dov’era andato a finire quel maledetto foglietto! L’aveva preso lei e non me ne sono reso conto!

Abby: L’ho trovato ai tuoi piedi e io…credo poco alle combinazioni. Ora dimmelo..mi hai baciato secondo quell’ordine o..

Per un momento sento il mio cuore fare delle capriole paradossali.

Jared: O..?

Il mio respiro diventa sempre più affannoso. Mamma mia resisterò ancora a lungo prima di avventarmi su di lei come un lupo affamato di carne?

Abby: O mi hai baciato di tua iniziativa..perchè..inizi a provare qualcosa per..*avvicinandosi* ..me?

Ormai posso sentirne il profumo delle labbra , perché sfiorano del tutto le mie.

La mia testa va in tilt del tutto e a stento riesco a fare 2+2 .

Jared: M-ma…c-che cosa stai..d-dicendo?

Crede davvero che mi dichiari in questo modo per giunta ad una ragazza che non fa altro che darmi del filo da torcere? Si sbaglia di grosso. Non riesco ad accettare da solo di iniziare ad amare una persona figuriamoci se ora trovo il coraggio per dirglielo alla diretta interessata!?

Abby: ERA IL MIO PRIMO BACIO! Esigo una spiegazione!!!

I suoi occhi si sgranano di colpo e quel proprio colore azzurro tende a diventare quasi come il colore del ghiaccio qui nel buio. Ecco come si complica la situazione. E’ super arrabbiata per avergli rubato il suo…primo bacio..

Jared: Ma sei seria?

D’istinto mi sorge spontanea questa domanda che mi lascia esterrefatta del tutto.

Jared: Alla tua età ancora non baciavi nessuno?

Si..sono troppo incredulo e sfacciatamente gli pongo quest’altra domanda che fa cambiare la sua espressione adirata a scioccata.

Abby: T-t-tu….tu sei un disgraziato! Ecco cosa sei!! Se tu hai persino fatto già sesso io no! Sino a stamattina sognavo di donare il mio primo bacio al RAGAZZO DEI MIEI SOGNI!! Ma tu…sei il ragazzo dei miei incubi e questo mi fa RIVOLTARE LO STOMACO!!!!

Inizia a parlare a raffica alzando questa volta lei il tono di voce agitandosi sul posto facendomi sentire alcune “stelline” negli attribuiti , mentre continua ad urlarmi a pochi centimetri dal viso subendomi in primo piano tutta la sua rabbia intravedendo persino la tonsilla .

Abby: Quel che mi rode di più è sapere che sono STATA UN GIOCO!! Ti sei divertito a trascinarmi laggiù e APPROPRIARTI delle MIE LABBRA???*urlando*
Jared. E ora basta! Mi stai rompendo il timpano e anche le palle tra un po’!!

Assillato per le sue grida stridule e dolorante per il suo peso sui miei “amici” capovolgo velocemente la posizione buttandola finalmente di schiena sul materasso dove questa volta prendo io il dominio.

I suoi capelli sono sparsi sulla federa del mio cuscino e mentre respira con affanno vedo il suo seno alzarsi ripetutamente a ritmo del respiro che mi sta facendo quasi sanguinare il naso .

Questa volta sono io su di lei e per giunta sdraiato sul suo corpo magro e snello. Il mio petto entra a contatto con la sua pancia scoperta intersecando le mie gambe tra le sue , sentendo una strana eccitazione prendere il sopravvento. Per la miseria! Mi sembra una scena hard di un film . L’unica differenza è che siamo ancora quasi vestiti. Se non fosse per quella poca stoffa che ci divide del tutto e soprattutto la guerra che governa tra di noi l’avrei già fatta mia partendo poi per il paradiso.

Jared: Vuoi davvero sapere la verità??

Lei mi fissa con i suoi occhi azzurri che penetrano nei miei continuando a stare zitta sotto il peso del mio corpo.

Jared. SI! Ti ho baciato UNICAMENTE per vincere la scommessa!

Vedo i suoi occhi diventare lentamente lucidi . Mi sento un mostro in questo momento , ma confessandogli parte della verità . Non gli posso di certo dire che ho visto nella scommessa un opportunità per sfiorargli quel ben di Dio?! Ovvio che no! Ne rimetterei la mia virilità.

Abby: M-m-mi…fai schifo.

L’ho delusa e la sto ferendo con queste parole che trucidano il cuore ad entrambi , ma con sforzo continuo il discorso.

Jared: Ma GIURO che non lo sapevo che era il tuo primo bacio!

Abby: T-tu..mi hai rovinato la vita!
Tra brevissimo scoppierà il lacrime. Lo sento! Ma dalla sua mascella serrata deduco che sta impiegando tutte le sue forze per non dimostrarmi la sua debolezza e il dolore che gli procurano queste frasi.

Jared. Oh suvvia! Per un misero bacio!? E tu allora poco fa? Cosa stavi facendo? Non mi stavi baciando anche tu!?? Perché??

Pongo domande a raffiche , aspettando con ansia almeno una risposta.

Abby: Volevo vendicarmi del torto fatto!! Almeno..*sorridendo amaramente* Ora siamo pari! Tu mi hai rubato il Primo Bacio?*inarcando il sopracciglio* Io ho rubato uno a te!

Jared: Dimmi una cosa.. Sii sincera.. *fissandola negli occhi* Cosa ti rode di più? Sapere che ti ho rubato questo stupido Primo Bacio o ….che non ti stia dicendo che ci tengo a te e che l’ho fatto col cuore?

Finalmente la metto a tacere e dalla sua espressione scossa , da tutto questo capovolgimento di situazione , deduco che abbia centrato il punto.

Abby: Lasciami! Voglio tornare in stanza!

Jared: Adesso vuoi scappare?? Eh no carina! Ora rimani qua!

Fermo i suoi dimenamenti sul letto stringendole i polsi poggiati sul letto , restando sempre allungato su di lei.

Jared: Ho solo delle ultime cose da dirti.. Non intendo avere una relazione con una ragazzina insolente come te.

Blocca i suoi movimenti fissandomi in malo modo dritto in faccia.

Jared: Da quando sei comparsa nella mia vita mi hai scombussolato tutto! Non riesco a trovar un secondo di pace e per giunta mi tocca sopportarsi non solo a casa ma anche a scuola. Quindi ti avverto di prender le distanze tra me . Sei opprimente!

Abby:*finto sorriso* Quello che mi sta completamente addosso sei tu e no io.

Jared: Ah..un ultima cosa.. non baciarmi mai più , ci siamo intesi?

Abby: Chiaramente! Ora posso dire una cosetta io se non ti dispiace?*fingendo un altro sorriso*

Dio quanto mi sta dando sui nervi questa ragazzetta insolente.

Abby: Tu non sai contro chi ti sei messa , quindi quello che si deve preoccupare sei tu e no io..Stiamo in guerra..? *sorridendo furbamente* Prendi il mio attacco allora! MAAAAAAMMAAAAAAAA!!!!!!

Di colpo inizia ad urlare così forte da sicuramente svegliare tutta la famiglia sgranando gli occhi immaginandomi per un istante la mia morte precoce per mano di mio padre che andrà su tutte le furie nel momento che mi scopriranno sdraiato nel letto su di lei , entrambi in intimo.

Jared: MA CHE FAI PAZZA?? Zitta!!!

Ma troppo tardi sento giù del passi pesanti nel corridoio. Vorrei tanto staccarmi da lei per allontanarmi e farmi un alibi ma lei mi tiene stretta a se per improvvisare una scena teatrale. Ma prima che le furia irrompono in stanza dedica due secondi a dirmi una frase sottovoce.

Abby: E sappi…che baci in un modo così..volgare.*Schifata* Tieni più a freno la tua lingua !

Xx: ABBY!!!!!

Di colpo Marizza , seguita da Mia e Manuel , spalanca la porta gridando il nome della sua adorata figlia che ha acclamato il suo aiuto . E come un cretino..me la sto facendo quasi sotto per la paura . Mio padre mi sta guardando con il fuoco nelle iridi e deduco che la furia si sta per scatenare. Abby me la pagherai!



Marizza



Abby: MAAAAAAMMAAAAAAAA!!!!!!

Salto immediatamente giù dal letto respirando subito con affanno. Che diamine è successo?

Marz: A-abby..?

Velocemente apro la porta della mia stanza e dalla presenza di Mia e Manuel nel corridoio deduco che non l’ho sognato .

Mia: Marizza che succede?

Marz: Abby ha urlato!

Cercando di metter da parte il sonno corro verso la stanza di Abby vedendo la porta spalancata. Accendo velocemente la luce vedendo il suo letto disfatto.

Marz: Ma dov’è?

Manu: Io ho sentito il grido provenire da qua!

Tutto scapestrato indica la porta di Jared e appena ricollego la mente sento il mio corpo iniziar a ribollire di rabbia.

Marz: Mia..Manuel..preparate il funerale di vostro figlio!

E dopo aver proclamato questa frase con ira spalanco la porta di Jared fissando i due completamente sdraiati sul letto singolo in…intimo.

Marz: ABBY!!!!

Scontro la sua vestaglia riversa sul pavimento accanto a letto e appena Jared mi rivolge un espressione terrorizzata io mi soffermo a vedere la mia adorata bambina muoversi animatamente sotto il suo corpo acclamando aiuto e libertà.

Abby: Basta Jared!! Lasciami! Non voglio!!
Jared. M-ma..che?? *scioccato*

Marz: L-leva….immediatamente…..QUELLE MANI SUDICE DA MIA FIGLIAAAAAAA!!!!

Mi avvento come una bestia su di lui scaraventandolo quasi a terra liberando così la mia adorata figlia che subito tremolante scende dal letto prendendo la sua vestaglia in sotto shock.

Jared: NO Aspettate! Non è come sembra! Non stavo facendo niente lo giuro!!

Alza le mani in segno di innocenza riuscendo a rimanere in equilibrio in piedi nel momento che ha finito di retrocede andandosi a scontrare con la scrivania.

Manu: Jared ….ti do due secondi per SPIEGARCI PER BENE LA SITUAZIONE!!

Finalmente Manuel , incazzato nero per l’atteggiamento sconveniente del figlio , si avvicina preparando le sue mani pronte a stringergli il collo. Alle mie spalle Mia abbraccia Abby che terrorizzata da questa violenza interrotta si fa tranquillizzare con desiderio fissando la scena di sclero insieme alla madre del futuro morto.

Jared: Papà lo giuro! Avete interpretato male! Io non gli stavo facendo niente!

Marz: Ah si?? *avvicinandomi* E dimmi cosa ci facevi sopra di lei quasi nudi?? Volevi approfittarti di una bella ragazza??? *urlandogli in faccia*

Jared: Ma dove la vedete la bella ragazza scusate??

Marz: *indignata* Osi anche parlare con sarcasmo?? Vuoi vedere come ti abbotto un occhio e te lo faccio diventare nero???

Manu: Marizza ha ragione! Jared fa poco lo spiritoso!

Jared: Ma voi siete completamente fuori di testa eh!

Mia: Jared abbi rispetto per tuo padre e Marizza!!

Finalmente sento il suo tono serio di voce che rimprovera suo figlio nel momento del bisogno.

Abby: Mamma basta , voglio solo tornare in stanza mia .

Intravedo i suoi occhi diventare lucidi e vederla in quello stato scioccante mi fa accrescere la voglia di lasciargli un bel regalino . E per regalino intento calcio nella palle ma conoscendo la mia forza ho una seria paura di frantumargliele essendo solo un ragazzino insolente!

Jared: Ma lo vedete che fa tutta finta??*indicandola* E’ un angelo travestito da demone!!

Abby: Aah questo è troppo!!

Inizia a piangere tra le braccia di Mia e questo non fa altro che peggiorare la mia ira.

Manu: Jared sei un vero e proprio maleducato!!

Jared: E’ una sporca bugiarda ecco cos’è!! Vi siete chiesti che ci fa lei nella mia stanza???

Marz: Azzardati ancora a offendere mia figlia e ti spacco la faccia intesi?*sorriso isterico*

Jared: E’ stata lei a venirmi ad importunare! Io per un tipo come lei non alzerei un dito!

Marz: Ah questo è troppo!

Sto per avventarmi per dargli una bella lezione ma le braccia di Manuel mi bloccano prima dell’irrecuperabile.

Manu: Marizza su calmati! Ti prego!

Mia: Non uccidete il mio bambino vi prego!

Mi blocco udendo queste parole che non centrano un cavolo , volgendomi per fulminarla con uno sguardo atroce.

Marz: B-bambino?*tic nervoso all’occhio* IL TUO BAMBINO stava per violentare MIA FIGLIA!!! E’ un porco ecco cos’è!!

Jared: ABBY DI QUACOSA DIAMINE!!! Lo vedi che putiferio hai combinato!?!? *urlando* Papà credimi è stata lei *indicandola* a venire qui ! Mi ha iniziato a baciare e a sedurmi nel sonno!

Abby: Non lo ascoltate!! Mi ha rapito mentre dormivo e mi trascinato qui in stanza! Mi ha spogliata e voleva……*il lacrime*..IL MIO CORPO!!

Jared: *mettendosi la mano in faccia* Ah questo è troppo! Complimenti!*applaudendo seccamente* Perché invece di iscriverla alla Elite Way non la iscrivevi ad una scuola di recitazione? E’ ottima!!*finto sorriso*

Marz: ORA BAAAAAAASTAAAA!!!!!

Col mio urlo , che sicuramente si sarà sentito sino all’altra parte del vicinato , faccio cadere il silenzio in questa stanza non sentendo più i vari battibecchi venutasi a creare all’improvviso. Tra pochissimo le mie orecchio esplodevano per disperazione.

Manu: MArizza ha ragione! Sta diventando una commedia paradossale ! Tu vestiti, ti voglio giù in salotto entro 2 minuti .

Ordina Jared di vestirti e raggiungerlo forse per scambiarsi qualche “Parolina”.

Manu: Mia per favore riporta in stanza Abby . Marizza tranquilla.. ci penserò io adesso a metter in riga mio figlio. Vi chiedo umilmente scusa da parte sua.

Jared: MA che scusa e scusa?? Io non ho fatto niente!

Manu:*fulminandolo con lo sguardo* Ho detto DRITTO IN SALOTTO!!

Sbuffando afferra la sua canotta e dopo aver guardato in malo modo , quasi ringhiando, Abby esce dalla stanza e si reca con passo pesante al piano inferiore .

Mia: Su Abby vieni , ti porto un bel bicchiere d’acqua ok?

Manu: Stai meglio adesso?

Si avvicina ad Abby , ancora scossa , che si limita ad annuire col viso e dopo una carezza ai capelli da parte di Manuel , Mia e lei si avviano verso la sua stanza rimanendo qui sola con lui.

Marz: Dio mio..

Scacciando un respiro pieno di tensione mi siedo su quel dannato letto non riuscendo a stogliermi dalla mente la scena in cui Abby si dimenava .

Manu: Hey…tutto bene?

Si inginocchia ai miei piedi accarezzandomi le mani per tranquillizzarmi.

Marz. Ho appena visto tuo figlio avvinghiarsi sulla mia. Come dovrei stare?

Manu: Lo so..che può sembrare un lupo affamato di sesso ma… mi sembra strano che sia arrivato a tanto.

Alzo il capo guardandolo in malo modo.

Marz: Cosa intendi dire? *minacciosa*

Manu:*alzando le mani* Niente che possa subire la tua rabbia!
accenna una risata riuscendo come sempre a placare la mia ira. Sospiro nuovamente pesantemente mettendomi la mano in faccia.

Marz: Ringrazia Dio che non l’ho sfigurato. *alzandomi* Avvertilo di una cosa.. Se si azzarda ad avvicinarsi alla mia bambina io…lo uccido.

E sorridendogli istericamente concludo con la raccomandazione lasciandolo da solo per recarmi nella stanza di Abby , dove la vedo bere l’acqua dal bicchiere mentre Mia la continua a tranquillizzare con delle carezze amorevoli. Chiudo la porta volendo un minimo di tranquillità avvicinandomi ad entrambi.

Marz: Stai più tranquilla adesso.

Con le guance ancora rigate di lacrime mi annuisce col viso mostrandomi poi un lieve sorriso che mi allevia, mentre io mi inginocchio dinanzi ad essa seduta sul letto accanto a Mia.

Mia: Non so cosa gli sia preso a Jared. Di solito non si comporta in questo modo con le ragazze. E’ più docile.

Abby: L’ha fatto solo per mettermi paura! Mi odia e voleva divertirsi con me!

Marz: Mia dammi una sola ragione per non scendere giù e fare quel che mi avete impedito di fare prima.

Mia: Jared è vergine!

Dilatiamo entrambi gli occhi scioccati ed increduli da questa rivelazione super scottante.

Marz:*ridendo sotto i baffi* C-che..?

Abby: Mia…sei seria?
Con questa frase è riuscita a far riprendere dallo shock anche Abby che quasi con la bocca spalancata non riesce a credere a ciò che ha sentito , accennando anche lei un sorriso incredulo.

Mia: Si ragazze. Il mio bambino è purissimo!

Marz: *roteando gli occhi* E come fai ad essere certa che il tuo “bambino” lo è ancora? Mi hai detto che si diverte a portare a letto le ragazze.

Mia: Si ma senza andare a fondo. Si spoglia , si diverte ma non fa infondo..ce..avete capito no?

Dal rossore delle guance deduco che si senta in imbarazzo anche lei nell’affrontare questo argomento delicato.

Marz: Oh…bhè…che autocontrollo che ha allora.*alzando le spalle* Quando mi passerà la collera per lui mi congratulerò.

Abby: Ah..questa giornata è stata terribile! Voglio solo dimenticarla.

Mia: Bhè penso che ti faccia bene una bella dormita , non trovi?

Si alza lisciando un altro po’ la schiena di Abby che annuendo accetta il consiglio di Mia.

Marz: G-grazie per averla consolata. Ora ci penso io .

Sorridendole e ringraziandola dell’aiuto data la accompagno amorevolmente alla porta e una volta rimasta sola con mia figlia mi riavvicino a lei abbracciandola sedendomi accanto ad essa.

Marz: Non sai che spavento mi hai fatto prendere.

Abby: Mamma.. ho avuto tanta paura.

Marz: Si amore si…Ma ci sono io .*stringendola a me*..che non ti lascerò mai sola e che ti proteggerò sempre!



Manuel



Manu: Allora mi vuoi spiegare ciò che ti è preso? E guardami negli occhi !

Con aria da autoritario necessito delle valide spiegazioni ma il suo menefreghismo non fa altro che agitarmi di più.

Jared: Te l’ho già spiegato! Lei è giunta da me , si è spogliata e me la sono trovata di sopra!

Mia: Io ho visto il contrario veramente. Era tu quella sopra di lei .

Comparsa la mia adorata moglie dalla cima delle scale che dopo averle scese si affianca a me curiosa di sapere cosa è successo realmente li in stanza.

Jared: Mamma ti ci metti anche tu adesso? Quella è un demone! Credetemi! Ha architettato tutta questo casino solo per vendicarsi del fatto che oggi l’ho baciata per scommessa!!
immediatamente cade il silenzio , durante il quale io e Mie sgraniamo gli occhi per questa rivelazione scioccante scambiandoci degli sguardi confusi.

Mia: H-hai..detto scommessa…?

Ci riprendiamo lentamente dallo stato di confusione ponendogli delle domande.

Manu: Hai baciato Abby per scommessa??..

Jared. Bhè si che ho detto di strano? Capita a tutti di voler vincere una cosa a tutti i costi!
Risponde con non curanza e questo suo atteggiamento da emerito egoista non lo sopporto.

Manu: Ma sei consapevole dell’errore madornale che hai fatto?

Jared. *innocente* Non ho ucciso mica!

Mia:*inorridita* Ma Jared! E’ questo il modo di conquistare una ragazza?*scuotendo il viso*

Manu: Mia non si tratta di conquistare o meno qualcuno! Non si fa punto e basta!

Jared: Mi parli come se fossi un bambino di 5 anni che tocca la presa della corrente!

Manu: TU mi induci a trattarti come un bambino!! Se dimostrarti un po’ di maturità magari ti tratterrei diversamente ! Non trovi??*fingendogli un sorriso*
Jared: Ah con voi due è umanamente impossibile parlare! Credete di più ad una pazza svampita che a vostro figlio? Perfetto non vedo l’ora di sparire dalla circolazione da queste casa !!

Mia: Ora basta Jared, stai esagerando. Non oltrepassare il confine con tuo padre.

Manu: *fissandola* Io non lo riconosco più! E’ nato un ribelle!!

Jared: Dovreste andare fieri! Meglio un ribelle che una bugiarda come quella di sopra!
Mia: Basta con le offese ok??*alzando il tono* Ora mettiamoci una pietra su e torniamo a dormire.

Manu: Ed è così che risolvi le cose? Abbiamo trovato nostro figlio a letto con una ragazza in intimo e tu pensi ad aggiustare le porcate che combina andando dormire?*scioccata* Ma cosa ti passa per la testa???

Mia:*incrociando le braccia* Mi passa per la testa che non è ne l’ora adatta ne il momento di continuare a parlare di queste cose! Ormai le cose si sono risolte. Forse c’è stato un mini equivoco. Magari Jared ha ragione..*alzando le spalle* Abby avrà anche mentito a riguardo solo per vendicarsi ma la ragazza non ha tutti i torti , vero latin lover dei miei stivali?

Lo guarda in cerca di una risposta , ma lui si limita a sbuffare mettendosi le mani in faccia esasperato da questo terzo grado continuando a star seduto sguaiatamente sul divano.

Mia: Bene! *soddisfatta* Penso che le cose si siano risolte.

Manu:*sospirando* Sappi che domani ti affliggerò un esemplare punizione!

Jared: *sbuffando* Qualunque cosa l’importante è che stia metri lontani da quella pazza! Ora posso andare a letto? Sto per dormire all’in piedi!*sbadigliando*
Mia: Si..amore Vai..Buonanotte.

Come sempre passa per il genitore buono augurandogli persino sogni tranquilli con un bacio sulla fronte salendo poi al piano superiore rimanendo con lei.

Manu: E’ questa la sua punizione?*inarcando il sopracciglio* Dargli il bacino della buonanotte?

Mia: Oh suvvia Manuel..*avvicinandosi* Sono ragazzate. Sai quante ne abbiamo fatte noi alla loro età. E’ tutto frutto della passione che appare in certi momenti , vedrai che tra i due le cose si aggiusteranno..

Si avvicina sempre più iniziando a giocherellare con i bottoni del mio pigiama.

Manu: Lo spero! Esasperano l’anima quei due ribelli con le loro continue discussioni.

Mia: Ma ora dimentichiamo..Perchè non ce la spassiamo noi due..alla faccia loro?

Gli basta sorridere maliziosamente e strofinare la punta del naso al mio per farmi dimenticare tutto ciò che è successo e ammiccando al suo amo la prendo in braccio come una principessa e dopo aver riso come due adolescenti ci rechiamo al piano superiore dove rinchiusi nella nostra amata camera da letto ce la spassiamo tra le lenzuola, passando una delle notte di passionevoli della mia vita!



1 settimana dopo

Marizza



Stropiccio per l’ennesima volta la lista delle cose da organizzare per la festa di compleanno di Abby mettendomi poi le mani tra i capello una volta spiaccicata la fronte sul tavolo.

Marz: aaah non ne posso più!!

Mia: Perché non ti prendi una pausa? Sono giorni che ti disperi per questa festa! Perché ci hai pensato solo ora?

Sollevo lo sguardo trattenendo il mio impulso di spiaccicarla al frigo .

Marz: Ti voglio ricordare che non mi chiamo MIA COLUCCI , colei che organizzata la festa 3 anni prima!

Mia: *sorseggiando il caffè* Si ma neanche una settimana prima cara!

Mi finge un sorriso rosicando all’interno nel momento che amaramente accetto di aver torto questa volta.

Marz: Aah sei insopportabile!

Mia: Marizza ma che ti costa chiedere un aiutino! Sono i suoi 15 anni , raggiungerà la maggiore età ! Certamente si aspetta una festa con i fiocchi ma se continui a lanciare palle di carte di qua e di la non di certo aggiusti le cose. Anzi restringi solo il tempo.

Poggio i gomiti sul tavolo mostrandogli un finto sorriso.

Marz: Posso sapere perché non dannazione non sei a lavoro?

Lei con tutta la tranquillità poggia la tazzina nel lavandino. Sono solo le 9 del mattino e io già non la tollero.

Alla fine ho deciso di rimanere in questa casa che da quando i ragazzi rimangono a dormire al collegio è diventata di una noia totale. Anche se è un bene stare un po’ distanti quei due.

Mia: Oggi è il mio giorno libero per tua fortuna.*sorridendo a pieni denti* Quindi ti posso aiutare con l’organizzazione!

Si siede al mio fianco pimpante , certa che il suo aiuto mi servi.

Marz: E cosa ti fa credere che accetti il tuo aiuto? *inarcando il sopracciglio*

Mia: Oh suvvia , ricordi che magnifica festa abbiamo organizzato io e te ai nostri 15 anni?

Marz: Solo perché avevamo Sonia come aiutante. E poi il meglio era quello organizzato da me!

Mia:*roteando gli occhi* Si come la torta. Orribile è una parola graziosa!*sbuffando* Allora fammi vedere su cosa ti stai uccidendo da giorni.

Mi sfila dalla mano quel foglio sgualcito non esprimendo nessun tipo di entusiasmo.

Mia: Lista degli invitati.. Mm è bhé? Qual è il problema?

Marz: Non conosco nessuno .

Mia: Ma come? *sorpresa* Abby non ha amici al dir fuori di Buenos Aires?

Marz: *guardandola di sottecchi* Secondo te?
Mia:*sbuffando* Asociale come la madre quindi.

Marz: Fa poco la spiritosa ok?*finto sorriso*

Mia: Bene ho un idea! Innanzitutto scrivi i nostri nomi . Farà sembrare la lista già piena.

Marz:*a bocca aperta* Ma ci fai o ci sei realmente?

Mia: Su su zitta e scrivi.

Sbuffando deciso di seguire il suo folle consiglio , appuntando i primi nomi.

Marz: Bene..ora?

Mia: Ora arriva la parte migliore! *sorridendo*

Marz: Quella in cui ti ritorni di sopra a sistemare i tuoi amati trucchi?*finto sorriso*

Mia: Ah Marizza e sii seria un secondo! Stiamo parlando della festa di 15 anni su! Non vuoi dare il meglio a tua figlia?

Sospiro pesantemente , non riuscendo a metter in discussione la sua parola. Purtroppo il mio scopo è renderla felice e per organizzargli una festa doc sono costretta ad accettare l’aiuto di questa decerebrata che bene o male è più portata in queste cose.

Marz:*roteandogli occhi* Sputa il rospo.

Mia: *sorridendo* La mia GRANDIOSA idea è quella di invitare tutto il collegio!

Sgrano gli occhi rimanendo scioccata dinanzi a questa cavolata paradossale.

Marz. STAI SCHERZANDO VERO?? Vuoi vedere tutto il mio denaro ottenuto nel gioco d’azzardo sprecato per sfamare quei miserabili??

Mia: E ammodernati un po’! Quanto ti verrebbe a spendere tutto? Qualche soldino!

Marz: Qualche soldino?*esterrefatta* Perché a questo punto non paghi tu l’affitto del locale??

Mia: Hey hey ! Uno non caccio un soldo per il compleanno perché non è mia figlia ma al contrario metto una cosa fondamentale per la festa , che sicuramente ti farà risparmiare un bel po’ di soldi!

Marz: E che cosa?*sbuffando* La sua assenza?*finto sorriso*
Mia: *finto sorriso* No cara.. Per tua fortuna intendo metter a disposizione la mia intera casa come location della festa! Qui abbiamo tutto ciò che serve , soprattutto il giardino con piscina.

Marz: Oh mio dio , questa casa diventerà un vero e proprio parco di divertimenti!

Mi metto le mani in faccia non sapendo più a cosa pensare.

Mia: Bhè è un’idea carina non trovi?

Più ci penso più mi tocca accettare il mio errore di ricordarmi solo una settimana prima di organizzare la festa di compleanno.

Marz: *sospirando* E va bene! Appuntiamo la location definitiva!

Mia:*entusiasta* Aah vedrai che Abby ne andrà matta!

Marz: Quella che uscirà di matto sarò io se non arriva subito quel giorno. Dio quante cose ho ancora da organizzare!

Mia: Il giorno della nascita si sta avvicinando..Posso chiederti cosa provi ogni volta che pensi a quel..giorno?

Dal nulla mi pone questa domanda che mi lascia al quanto perplessa.

Marz: C-cosa..provo?

Sorpresa da questa inaspettata domanda gli rispondo tranquillamente pochi secondi dopo averci pensato tu.

Marz: Provo..una gioia immensa. La visione più bella è la mia bambina entrare a far parte di questo mondo.

Sorrido perdendomi nei ricordi e nelle emozioni provate in quel momento che per la prima volta sgorgai il viso della mia creaturina e la tenni stretta tra le mie braccia .

Marz: Metterla al mondo è stata la cosa più bella che mi sia capitata e vederla già diventare una quindicenne mi fa quasi venire da piangere per la commozione..

Continuo a sorridere sentendo le lacrime pizzicarmi gli occhi mentre Mia mi fissa con un espressione dolce.

Mia: Sei adorabile quando fai la sentimentale.

Accenno una risata , sorpresa dei miei stessi cambi umorali .

Marz: Tu dovresti saperlo che cosa si prova quando scontri per la prima volta la persona che ami più di te stessa.

Mia: Si..*sorridendomi* Certo che lo so. E quello che porti in testa ora..celebrare il giorno più importante dellla VOSTRA vita alla grande. Pronta a proseguire con i preparativi?

Sorrido sempre più , ingoiando quelle lacrime che potevano rallentarmi il lavoro e dopo un frenetico “Si” , proseguo un paio d’ore ad organizzare al suo fianco , ma le cose sono immense e le confusioni su chi invitare , cosa mangiare , come predisporre le cose qui in casa sono troppe!

Mia: Dio mio , mi esplode la testa! Qui ci vuole un altro aiuto.

Si poggia esausta allo schienale del divano , staccando la presa dalla faticaccia della mattinata.

Marz: E di chi? Illuminami.

La seguo a ruota buttandomi a peso morto accanto ad essa.

Mia: Ci stavo pensando a lungo ma sono leggermente titubante nel dirtelo o meno.

Marz: Allora sarà sicuramente una cavolata!

Mia: Dai sono seria.

Marz:*guardandola* Bhè..? Vuoi dirmelo o no questa tua idea?

Mia: Perché…non chiedi aiuto a Pablo?

Scatto in piedi all’improvviso guardandola scioccata.

Marz. HAI PER CASO BEVUTO ?? Sei impazzita? Perché dovrei chiedere al padre una cosa del genere?? E soprattutto con che faccia mi presento da lui e gli dico “hey bello aiutami ad organizzare una festa di una tua alunna” !?!? Mia Sveglia!*schioccando le dita dinanzi al suo viso* Per lui Abby è solo un alunna! E no sua figlia!

Mia: Ma è proprio questo è il punto! *alzandosi* Dato che vorremmo invitare la maggior parte degli studenti che frequentano Abby e Jared , formando anche un bel numero di persone , Pablo cade a fagiolo!

Marz: *Confusa* N-non ti capisco.

Mia: Chiederai a lui di aiutarti con gli inviti e poi sfogandoti un po’ con lui sulla stanchezza che procura i lunghi preparativi sicuramente si offrirà d’aiutarti e sarà li che tu..*strillando di colpo* PUFF!...coglierai la palla al balzo!!

Sorride a pieni denti entusiasta del suo stesso piano strategico che ripensandoci non è poi così tanto male.

Marz: E…d-dici che abboccherà così facilmente..?

Mia: Certo che si! Lo conosco benissimo a Pablito! E vedi la parte positiva!

Dove ci vede la parte positiva in tutto questo? Sto facendo un pensierino nell’andar a chiedere aiuto al padre di Abby , che in realtà di presentano come due emeriti sconosciuti!! Dio quanto sono folle!

Marz: Parte positiva?? *inorridita* Mia ma sei seria? Dove la vedi?

Mia: Potrai iniziare ad attuare la tua vendetta e il piano “Conquista Pablito e portalo via da Paulita”!!

Canticchiando esce completamento di senno lasciandomi sempre di più allibita con la bocca spalancata.

Marz: Tu-sei-folle. E di brutto.

Mia: Ma su che ho detto di strano? Tutto cade a fagiolo. Passerete del tempo insieme , lo adulerai , lui cederà e tutti saranno felici e contenti! *sprizzando gioia*

Marz: *sospirando* Perché mi sono lasciata coinvolgere da te? Tu sei tutta strana! Ci metterò la vita , ne sono certa , se continuerò a darti retta.

Mia: Vorresti davvero organizzare una festa terrificante..*mettendo il broncio* ..alla tua adorata figlia solo perché non vuoi chiedere aiuto a ..Pablito? E’ questo che realmente vuoi?

Marz: *stringendo i pugni* Mia…..

Mia: Si?*sorridendo innocentemente*

Marz: *finto sorriso* TI ODIO.



****



Marz: Il preside Bustamante per favore!

Per la quarta volta , contando il nostro primo incontro , sono qui in segreteria annunciando il mio desiderio di parlare con lui . Alla fine ho dato retta a quella decerebrata. Infondo non ho altre scelte se no quello di abbassarmi a certi livelli e per giunta posso iniziare ad attuare il piano della vendetta , passato nel secondo piano a causa del trambusto creato da Abby e Jared la scorsa settimana , i quali non si stanno rivolgendo neanche una parola ne sguardo dal quella notte. Seguendo il consiglio di Mia prendo due piccioni con una fava e il pensiero che , se va tutto secondo i nostri piani , dovrò passare del tempo con lui mi viene il batticuore.

Amelie: Prego la aspetta in presidenza.

Marz:*borbottando* Alleluia!

Varco le diversa porta con aria assillata . Quella segretaria va lenta come un bradipo e le parole , secondo me , gli arrivano in ritardo nel cervello.

Marz: Dovrebbe un po’ svegliarsi quella svampita che hai come segretaria!

Senza neanche dire un “Buongiorno” chiudo la porta della direzione avvicinandomi poi alla scrivania dove come sempre lo trovo seduto di dietro.

Pablo:*fingendomi un sorriso* Buongiorno anche a te cara. Si si grazie , tutto bene e a te ?

Marz: *sbuffando* Oh fa poco lo spiritoso! Sono qui per chiederti diversi favori!

Mi siedo sputandogli in faccia il mio vero e proprio scopo di questa visita inaspettata , mentre vedo i suoi occhi spostarsi su di me fissandomi con un pizzico di curiosità.

Pablo: Diversi favori? Cosa intendi dire?

Prendo un bel respiro munendomi di coraggio e soprattutto pazienza. Parlargli appare come una missione impossibile ma per il bene di Abby devo metter da parte il rancore e odio che provo nei suoi confronti.

Infondo…potrebbe esser carino..organizzare la festa dei 15 anni , il passaggio da ragazza a donna, insieme per la prima volta . Anche se la maggior parte vengo assalita dal panico , ma devo controllarmi.

Lui non sa niente riguardo Abby e non dubita niente , almeno credo.

Marz: Ho bisogno del tuo aiuto per organizzare la festa dei 15 anni di Abby.






Ed eccoci qua! Marizza è andata subito al dunque e sembra esser anche lei quasi pronta a tutto sempre x abby. Quel che ci resta sapere è la reazione di pabloo *-* cosa risponderà? COMMENTATEEE :D ciaooo
 
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Pablizza01
view post Posted on 1/10/2016, 23:02




ALLORA DEVO DIRE DELLE COSEEE
inizio col dire che prima avevo saltato senza volere un pezzo di lettura.....QUELL'OBROBRIO DOVE CI SONO PAULA E PABLO CHE....VABBE SI È CAPITO...E NIENTE STO VOMITANDO LA MIA CENA... :sick: :sick:
Pablo come puoi permettere questo...uffa!!!!!
VABBE ora commentiamo questo capitolo allora 3 COSE:
1 ABBY E JARED....JARED SEI STATO CATTIVO CON LEI, L'HAI FERITA MA LA COSA PEGGIORE È CHE LO SAI.. MA LA COSA CHE DEVO AMMETTERE MI HA FATTO VERAMENTE ARRABBIARE È STATA ABBY...IL SUO URLO E LA MESSA IN SCENA FATTA DOPO...anche se ho sempre preferito abby ora sta arrivando jared..sta salendo e abby sta scendendo nella mia classifica mentale...abby ha esagaerato...e dico sul serio,anche troppo,urlare ok! Ma non fallo mettere contro marizza e poi ha litigato anche con i h
Genitori...no non lo accetto abby nono*muovendo il dito con fare rimproverante*
Poiiii 2
MIA LA TUA INTELLIGENZA ...LA FESTA DI COMPLEANNO LA DOVRANNO PREPARARE INSIEME E SONL CURIOSAAAA ...MIA TI AMO SEMRPE DI PIÙ :D
E POI 3
I PABLIZZA!! DEVO SAPERE PABLO COSA RISPONDERÀ A MARZ..SONO CURIOSISSIMA!!! OK mi calmo...ora vado ragazze notte a tutte a domani ah e roxy CONTINJA :wub: :lol:
Ps Grazie mille per aver pubblicato 3 capitoli oggi...tvttb♡♡
 
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view post Posted on 2/10/2016, 12:15

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Ahahahah no neomi non vomitare ahahahahaha penso che non ci saranno altre scene del genere ahahaha ho avuto anche io la nause nel scriverlo ahahahahahaha bhe AUGURO A TUTTI UNA BUONA LETTURAAA CIAOOO



CAP 24

Pablo


Pablo: Ho…sentito bene ciò che hai detto o il lavoro mi ha fuso il cervello?

Marz: Oh tranquillo.*finto sorriso * Il cervello ti si è fuso sin dalla tenera età.

Sbuffo sonoramente non sopportando più la sua non chalance di giungere da me con l’unico scopo di farmi ammorbare l’anima con le sue battute squallide.

Pablo: Senti Marizza perché non ritorni a casa? Io ho del lavoro da fare e non posso perdere tempo con chi nella vita non ha nulla da fare.*fingendo un sorriso*

Marz: Oh poverino.*finto broncio* E dimmi , cosa stai facendo di interessante per non starmi ad ascoltare?

Si finge interessata poggiando il suo gomito sulla scrivania dopo aver accalcato le gambe seduta sulla poltroncina riservata ai genitori alla scrivania.

Pablo: Non sono cose che ti riguardano.

Deciso di non calcolarla sistemo le diverse cartacce .

Pablo:Allora? Vuoi parlarmi seriamente o te ne vai?

Marz: E’ così che caccia colei che sborsa una retta mensile molto cara?*finta scioccata* Oh Pablito..sai che così perdi colpi?

Pablo: Io con te li ho persi del tutto , quindi è inutile comportarsi da ipocriti non credi?*fingendo un sorriso* Me l’hai detto tu l’altra volta.

Marz: Oh..*sorpresa* E’ sempre bello sapere che mi ascolti a volte.

Pablo: Ok se sei soddisfatta di avermi fatto perdere un ulteriore tempo puoi smammare? Non intendo ascoltare le tue folle proposte.

Marz: Quindi ti stai rifiutando?

Fermo ciò che sto facendo per poterle rivolgere uno sguardo confuso.

Pablo: Fammi capire una cosa..Tu giungi da me e pretendi l’aiuto per una festa a cui io non centro niente?

Marz: Bhè si..non centri niente con la festa di Mia Figlia però..*alzando le spalle* Ho bisogno comunque del tuo aiuto.

Roteo gli occhi ormai costretto ad ascoltare le sue proposte.

Pablo: Cosa vuoi da me di preciso? *sospirando*
Marz: Intendo organizzare la festa a casa di Mia e non conoscendo nessuno ho bisogno che mi dai una lista dei nomi che frequentano Abby e Jared.

Pablo: E che centra Jared?*confuso*

Marz: E’ una festa di 15 anni Pablo , no una di 4 anni. Abby vuole una festa in grande quindi ci vuole un sacco di gente e io non ne conosco neanche una.

Pablo: E perché non chiedi ad Abigail di darti la lista di chi vuole invitare o meno?

Marz: Ah quante domande!*sbuffando* Sin da piccola ha dato a me il compito di organizzargli i compleanni e lo stesso vale per i 15 ! Quindi tocca a me decidere tutto , ma ho pochissimo tempo a disposizione!
Parla a raffica gesticolando in continuazione notando appieno o stress che gli procura questa responsabilità di organizzare , a quanto pare in poco tempo , una festa che dovrebbe esser super importante per la ragazza.

Pablo: Quanto è nata Abigail?

Gli pongo questa semplice domanda che comunque le fa trasformare il viso in un espressione dolorosa.

Marz: I-il….29 Settembre…

Distoglie per un attimo il suo sguardo stringendo la mano in pugno posta ancora sulla scrivania.

Il 29..? Perché questo numero mi perseguita? Cogliendo questi minuti di silenzio , creato dal suo cambio improvviso di umore , faccio un conto veloce nella testa. Il 29 Gennaio mi annunciò di esser rimasta forse incinta al 1° mese , a secondo il periodo in cui trascorremmo la notte insieme .

Con febbraio sono 2 , poi Marzo 3 , Aprile 4 , Maggio 5 , Giugno 6 , Luglio 7 , Agosto 8 e Settembre…9.

Pablo: M-m-marizza…

I conti tornano ed è umanamente impossibile che lei abbia trascorso la notte con un altro uomo, nello stesso periodo in cui abbiamo fatto l’amore insieme… Sempre se la figlia non è nata prima di entrare nel nono mese di gravidanza.

Che cosa dovrei dire? Dovrei domandargli se non ha nulla da confessarmi o gli dovrei dire direttamente che la data coincide con il periodo del nostro rapporto e che è tutto mi porta a pensare che lei è mia figlia.

Eppure la paura di sentire la verità , le parola che mi potrebbero sentire uno schifo perché ho disprezzato quella creatura mi fa asciugare la bocca e impedire di formulare una domanda.

Marizza però sembra esser accorta della mia espressione turbata , dal momento che ho iniziato a pensare queste cose che stanno rodendo la mia testa , ma gli basta pronunciare una frase per far scomparire tutti le mie paure e tutti i miei dubbi in un secondo.

Marz: Un giorno stavo facendo un lavoretto in casa inciampai sul tappeto e caddi . Ero solo all’ottavo mese.

All’improvviso il mio cuore ritorna a battere regolarmente e dopo aver preso un respiro profondo trovo il coraggio di aprire bocca.

Pablo: Oh mio Dio.. H-hai sofferto…molto?!

Ingenuamente gli pongo questa domanda , con un pizzico di curiosità. Non so niente di cosa ha fatto in questi lunghi 15 anni ed un po’ mi reca fastidio. La conosco da così tanto tempo che ora non so più niente di lei.

Marz: *finto sorriso* Tu che dici? Ops..Scusa , mi dimentico che voi uomini non patite il dolore che si prova a metter al mondo una creatura indifesa! Si dice che il dolore del parto equivale alla rottura di numerose ossa..Ah..*sorridendo amaramente*..certo! Che ne potete sapere ? Voi vi divertite solo a “piantare il seme”. E poi chi si è visto si è visto!*tornando seria*
Distolgo lo sguardo dai suoi occhi freddi e stringendo i pugni tento di ritornare all’argomento di prima. Non voglio riaffiorare il passato in questo momento. Non ne vale la pena. Le scorse volte ci siamo detti tutto quel che c’era da dire.

Pablo: Ritornando a noi , se il giorno è il ..29 dovremo sbrigarci non trovi? E’ tra una settimana.

MArz: Oh quindi qual è la tua risposta definitiva?

Mi mordo leggermente le labbra indeciso sulla scelta finale . Infondo potrebbe esser un opportunità per passare del tempo con lei e scoprire qualcosa di più riguardo sua figlia.

Pablo: Ma si.. Penso che ci divertiremo no?

Sforzo un sorriso vedendo il suo viso non esprimere un minimo di emozione. Che cosa gli frulla per la testa a questa ragazza?

Marz: Si..certo, contaci. *alzandosi* Sappi che mi sono abbassata a tanto solo per il bene di Abby , voglio il meglio ! Intendo organizzare una festa da urla , che non potrà mai dimenticare quindi preparati ! Ci sarà un gran lavoro da fare.

Mi alzo portandomi la mano tesa sulla fronte facendo il tipico saluto dei militari.

Pablo; Ai tuoi comandi!

Scoppio a ridere fissando la sua espressione scioccata.

Marz: Ma di cosa ti fai la mattina? *sbuffando* Sei davvero insopportabile.

Sorridendo sornionamente poggio la mani sulla scrivania chinandomi quel che basta per avvicinarmi leggermente al suo viso.

Pablo: Su ammettilo che brami passare del tempo con me.*facendogli l’occhiolino*

Marz: Senti un po’..ma la tua mogliettina non creerà problemi? Sai…non vorrei metter frastuono tra voi..

Pronuncia quest’ultime parole con un tono leggermente malizioso di voce , non rispondendo alla mia affermazione di poc’anzi. Mi drizzo incrociando le braccia al petto per sorridergli tranquillamente.

Pablo. Nessun problema. La data coincide la durata del suo viaggio. Proprio stamattina è partita per Rosario, starà da un amica sino al 30 .

Marz: Non me ne frega dov’è , con chi sta e quando tornerà. L’importante è che mantieni l’impegno preso con me altrimenti ti spezzo le gambe intesi?

Mostrandomi un sorriso diabolico mi gela il sangue annuendo velocemente. Quanto mi è mancato ricevere questi ricatti .

Pablo: Intesi! Fidati di me.

Marz: Pft..non mi fiderei di te neanche in punto di morte. Ci vediamo a casa di Mia per le 18, non tardare.

Sbuffando afferra la sua borsetta avviandosi verso l’uscita , facendo oscillare quel suo gluteo formoso.

Lo fa apposta a diventare ogni anno più bella? Se solo non fossi sposato e proverei un pizzico d’amore per Paula la rinchiuderei qui dentro e me la darei alla pazza gioia con lei. Scuoto velocemente il viso riprendendomi a questo momento di cedimento , porgendogli un offerta migliore.

Pablo: Perché non vieni tu nel mio appartamento?

Si volge fissandomi abbassando un po’ la montatura degli occhiali da sole.

Marz: A ..casa tua?

Pablo: Si , sto solo e l’appartamento è quello di 15 anni fa.

Marz:*sorpresa* Hai vissuto tutti quei anni la??

Pablo: N-no.. Ci vado solo svolgere qualche lavoro arretrato o per staccare un po’ la spina da casa.

Marz: *alzando le spalle* Bhè..ok. Per me non c’è nessun problema. Allora ci vediamo li?

Pablo: Si..

E sorridendole pongo fine alla nostra conversazione , stranamente pacifica e senza intravedere un minimo di emozione in se esce lasciandomi nuovamente solo.

Pablo: Bene… concludiamo questa rogna!

Sospiro tornando a metter le mani al mio lavoro interrotto non vedendo , in un certo senso , l’ora di incontrarla e iniziar ad far parte a questa insolito soccorso d’aiuto per organizzare la festa di sua figlia.



Marizza



Penso che se l’infarto non mi abbia colpito poche ore fa in quella maledetta presidenza non mi colpirà mai. Questo è certo! Sapevo che pronunciare la data di nascita avrebbe attivato tutti gli allarmi nella sua testa.

Sfortunatamente ha la minima capacità di pensare e in silenzio in lui è sicuramente sorto qualche dubbio , tanto che dopo ha pronunciato quel maledetto numero 29 ! La mia stramaledetta sfiga ha fatto si che Abby nacque lo stesso numero di quel giorno invernale , in cui io provai a “tastare il terreno” con la finzione di non sapere ancora se ero incinta o meno. Ma con quella tattica almeno ho scoperto che il terreno era sin troppo mollo per metterci piede. Sono riuscito a dissuadere la sua mente con un mini racconto pieno di frottole riuscendo però nel mio intento. Fortunatamente il mio piano è riuscito e lui ha deciso di aiutarmi.

Ma ora davanti alla sua porta d’appartamento mi sento carica di tensione. Ma che cosa sto facendo?

Dovevo stare a debita distanza da lui e da tutti quelli che mi ero lasciata alle spalle anni or sono .

Perché sto trascorrendo le giornate con loro , per giunta con colui che mi ha fatto soffrire un mondo?

Sono una vera e propria masochista..e anche una grande disgraziata. Coinvolgerlo nell’organizzazione di Abby , sua figlia ignota , è davvero spregevole da parte mia . Ma per dare una svolta alla vendetta questa è l’unica opportunità per avvicinarmi a lui senza infondere sospetti . La partenza di quella squilibrata cade anche a fagiolo . Potrò “godermi” Pablo , in un certo senso , senza l’ansia di esser colta in fragrante.

Ovviamente non intento esser sfacciata con abbigliamenti sgargianti , messe in mostra di forme o seno o semplicemente sbatterlo al muro e baciarlo con passione. No..non sono quel tipo di donna!

Andrò con lentezza , con cautela. Non gli permetterò di ferirmi oppure di farmi del male da sola.

Dovrò andare coi i piedi di piombo questo è certo.

Marz: Bene..penso che sia giunta l’ora di suonare.

Alzo la mano premendo l’indice al campanello dell’appartamento aspettando col batticuore l’apertura di porta.

Pablo: Arrivo!

Sento la sua voce annunciarmi il suo arrivo dall’altra parte mentre mi scarico la mia tensione con la treccia laterale dei miei capelli prendendo infine un profondo respiro , placando tutti i miei nervi agitati.

Pablo: Eccomi!

Apre la porta trovandomelo con un sorriso sgargiante sul viso. Più lo fisso e più noto che quei due suoi occhi non tendono a svanire la loro bellezza ma al contrario diventano sempre più ipnotici !

E questo mi fa diventare una bestia. Invece di imbruttirsi è diventato un uomo super sexy da far paur..AAH MA MARIZZA! TORNA IN TE PER FAVORE!!

Pablo: Marizza! Su entra!

Ritorno in me dopo aver sbattuto velocemente le palpebre varcando, leggermente titubata dai miei pensieri sconci , la porta d’ingresso ritrovandomi dopo un sacco di tempo in questo appartamento in cui tenevamo le prove quando eravamo una semplice band musicali.

Marz: N-non…è cambiata per niente.

Sorpresa di trovare alcuni arredi di quel tempo , come la tavola da surf e il pouf di plastica ad aria , affermo questa frase poggiando la borsa su una poltroncina continuando a guardarmi attorno con aria incantata.

Pablo: In realtà ho cambiato qualche arredo ma per quanto riguarda la disposizione dei mobili è sempre quello.

Porto lo sguardo d’istinto alla scalinata di legno , che porta al piano superiore , accennando un sorriso nostalgico al pensiero che tanto tempo fa mi legò ad esse per farmi uno scherzo di cattivo gusto.

Pablo: E ora che ti prende? Perché sorridi?

Mi volgo dalla sua parte trovandomelo a pochi centimetri dal mio corpo. D’istinto arretro velocemente ricreando quella distanza che amo. Vado proprio a cavallo…come penso di sedurlo se appena lo trovo accanto me la do a gambe elevate? Sono accecata dalla paura , lo ammetto. Ma dopo tutto quel che ho passato e dopo aver sofferto come non ci fosse un domani è anche accettabile il mio comportamento ansioso.

Marz: N-no..niente pensavo al momento in cui mangeremo il gelato.

E sforzandomi serena accenno un sorriso alzando la busta del negozio sorretta in mano sentendo poi una sua lieta risata.

Pablo: Ah perfetto. E’ bello sapere che la tua golosità non ha cessato di esistere.

Ride menando questa piccola frecciatina avvicinandosi alla zona cucina dove da una dispensa caccia fuori una tavoletta di cioccolato.

Pablo: Altrimenti non sapevo a chi dargliela questo piccolo pensiero.

Accenno una risata avvicinandomi ad esso per afferrare quella barretta , comprata solo per me.

Marz: Da quando hai imparato a prenderti punti con una cioccolata? *inarcando il sopracciglio*

Lui sorridendo da volpe sornione poggia i gomiti sulla penisola della cucina pronunciando queste parole.

Pablo: Credo da quando ti conosco.

Marz: Oh..bhè.. Allora hai appena guadagnato un mezzo punto , contento?

Fingendogli un sorriso agito tra la mano questa creazione celestiale facendogli infine l’occhiolino per rendere il tutto più eccitante. E dalla sua faccia da pesce lesso e da quel sorriso da vero ebete deduco che sia un tipo facile da ammaliare. Infondo non è cambiato di una virgola. Rimane sempre lo stesso stupido ingenuo che crede a tutto. Piangerai di non esser cambiato in tutto questo tempo e piangerai quando ti accorgerai di cosa sono capace di fare.

Marz: Bene mettiamoci a lavoro!

“Alzandoci le maniche” mi siedo a terra poggiando vari fogli bianchi sul tavolino del soggiorno pronta ad appuntare le prime cose col suo aiuto. Dopo la mia incitazione vedo Pablo venirmi in contro per sedersi di fronte a me , dall’altra sponda del tavolino , cercando di rendersi utile.

Pablo: Come oggi mi avevi detto ti ho portato una lista delle persone che potrebbero partecipare alla festa. Credo che Abby in questi giorni abbia allacciato un paio di contatti con questi studenti e poi ci sono gli amici di Jared.

Prendo la lista tra le mani leggendo con attenzione tutti i nomi.

Marz: Mm..non è male. Non sono ne troppi ne pochi. Direi che come inizio ci siamo. Bene ci tocca inserirli nella lista degli invitati . Ora tocca agli adulti.

Pablo: Perché non fai come la tua festa di 15 anni ? Tu e Mia decideste di invitare anche i professori , non è una cattiva idea.

Marz: *Scioccata* Vuoi invitare quei vecchiacci alla festa di Mia figlia??

Pablo: Ma che vecchiacci e vecchiacci? Marizza aggiornati! Io assumo solo il personale al di sotto dei 40 anni. Voglio che stiamo a passo con gli studenti.

Marz:*roteando gli occhi* Ma sentilo. E come mai hai quella svampita , sicuramente 50 enne , come segretaria?

Pablo: Lei è un caso a parte e poi non è una 50 enne!! E’ poco più grande di noi , non essere così sfacciata. E’ di fiducia e svolge il suo lavoro con serietà.

Marz: Pftt… si proprio. Aggiungerei anche con Estrema Lentezza.*fingendogli un sorriso*

Pablo: *sospirando* Ah ma perché non torniamo al tema “Festa” ? Il mio lavoro non è una cosa che ti riguarda.

Marz:*Alzando le mani* Come il preside vuole.

Ci scambiano dei finti sorrisi e come ai vecchi tempi credo che tra di noi si sia sciolto un pizzico di ghiaccio.

Devo compiere un passo alla volta .. Non devo sembrare strana , devo comportarmi come al solito anche se sento il cuore quasi sfondarmi la gabbia toracica. Su Marizza respira profondamente e pensa solo ad organizzare la festa di tua figlia , solo questo ti deve importare adesso!

Pablo: Bene riassumiamo. Abbiamo questo tot di ragazzi e i professori della sua classe più qualche personale.

Marz: Ma si invitiamo anche i bidelli!*finto sorriso* Pablo è una festa di 15 anni no una riunione di vecchi! E poi sarei io quella che si deve aggiornare? Da quando non vai ad una vera e proprio festa? *inarcando il sopracciglio*

Pablo: Ma che ne so io!!? Tu hai chiesto il mio aiuto? Bhè sto riempiendo la lista degli invitati! Che cosa ho detto di sbagliato ora?? *confuso*

Marz: Innanzitutto calmiamoci! *sospirando* Poi eliminiamo il “personale Ata” Ok?? Non voglio nessun spazzino alla festa .

Pablo:*sbuffando* Come desideri. Ma in tutto questo io sono invitato vero?

Marz: *finto sorriso* Purtroppo si , ma puoi sempre non venire .*facendogli l’occhiolino* Non è che la cosa mi dispiaccia più di tanto.

Rido sotto i baffi curvando in avanti la schiena per sottolineargli mentre il mio desiderio ma ecco che lui fa la stessa identica cosa trovandomelo a pochi centimetri dal viso . E mentre i nostri menti sfiorano la superficie del tavolino lui risponde con un tono basso di voce.

Pablo: Sono lieto di annunciarti che verrò eccome. Fattene una ragione.

Marz: Peccato..

E fingendogli un altro sorriso mi drizzo lentamente ritornando a tenere tra le mani il foglio , lasciandolo come un babbione in quella posizione sino a quando , pochi secondi dopo , si ricompone anche esso.

Marz: Mettiamo fine alla lista degli invitati. Questi bastano e avanzano. Passiamo al passo successivo.

Pablo: Prima che arrivasti ho fatto un elenco di tutto lo svolgimento della festa.

Marz: Come mai ha sprecato il tuo adorato tempo solo per me?

Gli pongo questa domanda mentre sta cercando tra i vari fogli questa lista da lui realizzata .

Rimango sorpresa dinanzi alla sua affermazione.

Marz. Ti ha coinvolto alla grande questa festa o in tutto questo c’è sotto qualcosa?
Ferma la sua ricerca rivolgendomi uno sguardo tranquillo.

Pablo: *alzando le spalle* Mi rende felice sapere che stiamo passando un po’ di tempo..insieme , dopo tutto questo tempo.

Dilato leggermente le pupille , colpita più che mai da questa rivelazione sorprendente.

Marz: Ohm…bhè…io..

Pablo: Lo so che può sembrare tutto così strano. Non dovrebbe esser mio compito organizzare la festa di una ragazza che conosco appena ma se mi hai chiesto un aiuto vuol dire che ci tieni davvero a renderla felice e voglio prenderne parte .

Mi sorride dolcemente non scollando quei suoi occhi magnetici dai miei , che lo fissano con aria sorpresa.

Marz: I-io…ti ringrazio..

Accenno un sorriso , leggermente serena nel sentire queste parole. Perché Pablo non eri così premuroso anche a quel tempo? Se solo fosse andato diversamente ora potevamo dire “Nostra Figlia” anziché sottolineare ogni volta il “Mia Figlia”. Ma..in un certo senso trovo sollievo ad organizzare la grande e importante festa di Abby ….con suo padre. Se un giorno la verità salirà a galla , voglio che apprezzi lo sforzo compiuto nel coinvolgere nei preparativi suo padre. Almeno di questo sarò ringraziata.

Pablo: Lo…faccio per Abby.

E con questa frase è riuscita a sciogliere quel lieve sorriso che avevo sulle labbra. Certo stupido!

Cosa credi che pensa?

Marz: Oh..questo è certo.

Cerco di non passare per quella che comprende male la situazione , recuperandola perfettamente.

Tra di noi cade un attimo il silenzio , poi rompe la tensione creata porgendomi un altro foglio sul quale sono appuntati tutti i passi della festa elencandoli ad alta voce.

Marz: Entrata , Valzer , Prima sessione di ballo , Antipasto , Seconda sessione di ballo, Piatto principale, Cerimonia delle 15 candele , Terza sessione di ballo , Dessert , Carnevale Carioca ,Colazione o pizza con birra…. *scioccata* MAMMA QUANTE COSE!!

Poggio già esausta il capo sul tavolino spargendo su di esso la mia treccia di capelli.

Pablo: Su non ti lamentare! Posso sapere quando aspettavi ad organizzare tutto questo? E’ tra una settimana!

Rialzo il capo sorridendogli falsamente.

Marz: “Scusami” se ho altri problemi di cui pensare!!

Pablo: Ma Mia non può aiutarci?

Marz: Se Mia o Manuel erano disponibili non di certo io adesso ero qua in tua compagnia! Purtroppo sono presi dal lavoro! Mia deve lanciare la nuova moda autunnale e Manuel ha dei affari in corso! Vuoi aiutarmi o vuoi rinfacciarmi gli errori fatti??

Pablo: *sospirando* Se magari non ci mettiamo a bisticciare ogni due minuti potremmo risolvere qualcosa entro oggi ! Già si sono fatte le 19 !

Indica l’orologio appeso sulla parete , in mattoni grezzi , notando l’ora fattasi. Non dovevo far ritardo e ora mi tocca stare qui a quest’ora di sera , invece di stare tra le braccia di mia figlia Abby pronta a tornare ai dormitori del collegio.

Marz:*Sbuffando* Odio ammetterlo ma…hai ragione. Diamoci una mossa. Allora..schiariscimi la memoria. Come funziona l’entrata?

Pablo: Cosa hai bevuto in questi anni l’elisir della perdita di memoria o della lunga vita?

Marz: *finto sorriso* Magari avrei bevuto quell’elisir ! A quest’ora non mi sarei ricordato di te non credi? E per quanto riguarda l’elisir di lunga vita che c’è di strano in me che non va?

Mi fisso per un secondo non trovando nulla di sbagliato.

Pablo: Hai 33 anni Marizza..perchè diventi sempre più dannatamente bella?

Sento il mio viso divampare di colpo.

Marz; MA SEI IMPAZZITO A DIRE COSE DEL GENERE COSI’ ALL’IMPROVVISO!??

Mi alzo di colpo non riuscendo a controllare più il battito del mio cuore , totalmente impazzito.

Pablo: Che ho detto di strano? Invece di invecchiarti ti si ingrandisce il seno , il tuo culo fa impazzire gli uomini e i tuoi capelli sprizzano profumo da tutte le parti!

Con non curanza e con sfacciattagine continua a scioccarmi con questa rivelazione imbarazzante.

Marz.: Ma sei proprio senza pudore!*Schifata* Sappi che ho solo 33 anni e no 66! Perché non ti fissi tu allo specchio ? Mi sembri appena uscito dalla fabbrica di “Ken” della “Mattel”!

E completamente rossa in viso a causa dell’imbarazzo di questa piega che ha preso il discorso , mi avvio a passo spedito verso il bagno dell’appartamento chiudendomi a chiave per poggiarmi alla porta e portarmi la mano sul petto . Respirando con affanno mi accascio sul pavimento fresco continuando a sentire il cuore battere sino a recuperare il suo regolare processo.

Marz: Ho bisogno di rinfrescarmi!

Mi rialzo velocemente aprendo la manovella del rubinetto con tanta foga da farmelo venire in mano fissando la manovella con occhi sgranati sino a quando penso all’immaginabile.

Marz: Oh cavolo..

E come presumevo ecco che vedo l’acqua spruzzare fuori dal lavandino , cui scoppio improvviso mi ha fatto strillare di colpo.

Marz: AAAH!!!!

Tento di tappare il flusso forte con la mano ma poggiandola non solo mi faccio male per la pressione ma per giunta peggioro la situazione accrescendo gli schizzi che mi stanno bagnando i capelli e gli abiti.

e senza rendermene conto l’acqua inizia a spruzzarmi in faccia bagnandomi i capelli e la maglietta.

Pablo: Marizza!! MArizza cosa succede?? Apri la porta!!

Sprigiono un urlo stridulo , dovuto dallo spavento di vedere l’acqua spruzzare violentemente , ho richiamato senza volerlo Pablo che subito dietro la porta bussa preoccupato .

Non sapendo più come fermare l’acqua mi avvio ad aprire la porta a chiave completamente fradicia dalla testa ai piedi vedendo Pablo entrare velocemente

Pablo: Ma che diam..

Non sa che dire dinanzi a questo macello da me combinato e senza soffermarsi sul mio aspetto più di tanto si reca subito vicino al lavandino.

Pablo: Ancora questo dannato problema!

Borbottando tra se e se studia con tranquillità il problema idraulico , che dalla sua frase deduco lo scontri spesso. E mentre io resto poggiata alla parete fredda immobile lui cerca di fermare il flusso dell’acqua con un asciugamano tendendo il braccio verso una leva sotto il lavandino sentendo poi cessare il rumore dell’acqua.

Pablo: Problema risolto!

Rallenta la presa della asciugamano prendendone un'altra per asciugarsi le mani , unica parte del corpo bagnata nel riparo a differenza mia .

Pablo: Stai..bene?

Si volge con un lieve affanno , forse dovuto dalla corsa fatta per giungere in mio soccorso notando solo ora di esser bagnata da capo ai piedi.

Marz: S-sei…serio?

Come un cretino inizia a ridere , divertito della mia situazione.

Pablo: Bhè penso che ti faccia bene una cambiata di abiti se non vuoi prenderti un bel raffreddore!*ridendo*

Marz:*Sclerando di colpo * Invece di ridere perché non risolvi questo problema? Per miracolo la manovella non mi è volata in faccia! Sei completamente folle!! Potevi avvisarmi che quella cosa.. *indicandola con disgusto* ..era rotta!

Pablo: Senti , innanzitutto sei fuggita come una lepre..

Marz:*aggiungendo subito* .. da un leone affamato!

Pablo:*Sorvolando* E numero due ti sei subito chiusa in bagno senza chiedermi neanche il permesso.

Marz: Comunque sia andata la storia devo tornare a casa! Non posso stare in queste condizioni.

Sento i vestiti appesantirsi ad ogni secondo che passa e sinceramente inizio a sentirne anche il freddo.

Pablo: E vuoi uscire di sera così..bagnata? Su non esser testarda e seguimi.

Mi prende all’improvviso la mano bagnata e senza darmi modo di scioglier la presa , mi coglie di sorpresa lasciandomi manovrare da lui. Senza rendermene conto mi trovo a salire le scale che portano alla zona notte non riuscendo a capire qual è il suo scopo.

Marz. Ma …che devo fare qui sopra?

Lasciandomi la mano finalmente sento il mio cuore tamburellare armoniosamente. Quello strano contatto mi stava facendo impazzire . Erano anni che non sfioravo la sua pelle e ne ci stavo così tanto tempo a contatto. Non tende a svanire quel piacevole calore della sua mano tra la mia. Come ai vecchi tempi la sua mano grande è capace ad avvolgere la mia infondendomi quella strana sensazione di sicurezza e piacere.

Pablo: Togliti pure quei vestiti bagnati e mettiti questi. Non sono granché ma riusciranno a scaldarti per la durata dell’asciugamento dei tuoi abiti.

Chiudendo l’armadio mi pone un pigiama da notte che afferrandolo leggermente titubante posso affermare che è suo.

Marz: Ma sei pazzo? *inarcando il sopracciglia* Non intento indossare il tuo pigiama!

Lo lancio nuovamente sul letto incrociando le braccia al petto.

Marz: Cos’è una tattica che usi con le donne per farle rimanere qui in casa e indossare le tue cose?

Pablo: Senti un po’ !*leggermente esausto* Non ti ho costretto io ad aprire la manovella sbagliata . Levati dalla testa tutti i tuoi clip mentali ! Non voglio ne approfittare di te ne farti qualunque torto. Voglio solo che ti levi quei vestiti che ti possono influenzare sino a quando saranno nuovamente asciutti. Poi potrai filare fuori da questa casa come desideri. Se non ti piace questo pigiama preferisci una camicia ?

Marz: IO NON PREFERISCO UN EMERITO CAVOLO !

Immaginandomi di rimanere con una sola camicia addosso lunga sino alle cosce mi sale un calore insopportabile sul viso che per un momento mi fa dissuadere la mente dal freddo del bagnato.

Pablo: Marizza..

Si avvicina a me riprendendo il suo pigiama e porgendomelo mi parla con un tono di voce calmo e deciso.

Pablo: So che può sembrare strano passare del tempo con una persona che non ti va molto a genio e so che lo scambio di frasi avvenuto poco fa è stato imbarazzante…Ti chiedo scusa , ho esagerato ..MA non intendo lasciarti in queste condizioni. Io vado di sotto quando sarai pronta metterò i tuoi abiti bagnati nell’asciugatrice e roba di minuti te ne andrai via..come tu vuoi. Credimi.

E lasciandomi gli abiti tra le mani abbassa la tenda , del balcone di questo piano superiore , e si reca al piano di sotto come mi aveva detto. Mi volgo leggermente fissandolo sino a quando scompare dalla mia visuale. Rivolgo lo sguardo a questa tenda doppia che impedisce a chi sta giù di vedere chi sta quassù.

D’istinto faccio cadere lo sguardo ai diversi quadretti che dominano le parete di questo appartamento. Le foto di lui e Paula sono dappertutto e tutto questo mi mette in suggestione.

Che cosa ci faccio in casa sua?.. E perché sto per indossare il suo pigiama? Invece di vendicarmi sto soltanto peggiorando la situazione mettendomi per giunta da sola in imbarazzo. Ma tra tante persone perché IO mi dovevo bagnare? Stufa del mio lungo monologo e rabbrividendo in continuazione decido si sfilarmi via i miei abiti e titubante mi infilo questo …caldo e profumato pigiama.

Infreddolita come sto questo pigiama a pantalone lungo e maniche altrettanto lunghe è un paradiso per la mia pelle. Socchiudo per un attimo gli occhi ispirando a pieni polmoni il buon profumo impregnato in questa stoffa.

Marz: P-pablo…

Con un filo di voce pronuncio queste parole stringendomi in questo largo pigiama che potrebbe starci un'altra me di mezzo , accennando come una stupida un sorriso nostalgico. Quando stavamo insieme mi piaceva aspirare il suo profumo..non so mi faceva sentire protetta a amata , oggi invece mi infonde tranquillità.

Pablo: L’asciugatrice è pronta! Quando hai fatto puoi portarmelo.

Riapro gli occhi sentendo le frasi di Pablo che sta , come ha detto , al piano inferiore. Ritornando a me prendo un bel respiro decisa a portare gli abiti bagnati dopo aver slegato la treccia che mi lascia i capelli umidi e ondulati .

Marz: Arrivo!

Mettendo una pietra sopra al momento imbarazzante di pochi minuti fa decido di scendere le scale velocemente mentre mi passo le dita dei capelli tra le mani dandogli senza volerlo un aspetto sbarazzino.

Marz: Eccomi qua.

Mi presento dinanzi a Pablo che appena mi squadra da capo ai piedi rimane in un certo senso imbambolato.

E ora che gli prende?



Pablo



Da ragazzo pensavo che la visione più affascinante e attraente erano un paio di tette..ora che sono cresciuto e diventato uomo impazzisco e mi eccito nel vedere una femmina indossare abiti larghi , per giunta dei pigiami , con i capelli umidi tutti mossi che gli cadono lungo la schiena . E ora questa visione celestiale ce l’ho proprio dinanzi a me . La squadro velocemente da capo ai piedi , vedendo quest’ultimi uniti alla punta assumendo una tenera posizione imbarazzata mentre con le dita , cui punte compaiono a stento a causa delle maniche troppo lunghe per lei , si sposta invano le ciocche umide della frangetta.

Poco fa ero sincero. Non tende a scaricare la sua bellezza , al contrario la accumula ogni giorno.

Farla bagnare col rubinetto rotto non rientrava nei miei piani , anzi non mi è proprio passato nella mente avvisarla . Ma se questo valeva a dire trovarmi dinanzi una dea bhè…l’avrei fatta bagnare apposta.

Marz: Che cavolo hai da fissare?

Il suo tono acido distoglie il mio sguardo fisso , sino a poc’anzi , sul suo corpo stupefacente.

Pablo diamine contieniti! Sei un uomo sposato e per giunta ami un'altra donna ! Come fai a pensare queste cose solo quando hai davanti Marizza? Mi manda in tilt tutto il mio cervello questa donna!

Scuoto velocemente il viso prendendo i suoi vestiti ficcandoli nell’asciugatrice nella speranza di sciogliere quest’altro momento imbarazzante.

Pablo:*alzando le spalle* N-no..cioè si! Stavo notando che ti sta bene il mio..pigiama.

Accenno un sorriso , che appare nervoso e sforzato dondolando come un ebete su me stesso.

Marz: Bhè..si ..*fissandosi* Va un po’ largo ma è..caldo.

All’improvviso accenna un meraviglioso e dolcissimo sorriso vedendola stringersi nel mio pigiama sentendo automaticamente il mio cuore catapultarsi come se stesse precipitando dal Decimo piano.

Dio ! La tenerezza fa parte di lei!!

Pablo: E-ehm..si..*divampando* P-penso che sia meglio continuare ad organizzare la festa non trovi?

Sforzando un altro sorriso cerco di controllare le mie palpitazioni onde evitare anche di fargli notare il rossore sul mio viso. Quando si leverà quel dannato pigiama , che gli sta d’incanto , potrò inspirare forse il suo profumo.. Ma la voglia di inspirarlo adesso è forte.

Marz: S-si..sarà meglio.

Posso notare facilmente anche l’imbarazzo che domina in se e prendendo posto sul pavimento cerchiamo di concentrarci nell’organizzazione ma le sue labbra leggermente rosate mi fanno fare il contrario.

Pablo: S-sei…occupata?

Senza rendermene conto gli pongo questa domanda al quando scioccante che richiama la sua attenzione e il suo sguardo confuso.

Marz: I-in…c-che senso?

Pablo: Non sei sposata..giusto?

Marz: No..o-ovvio che no. Ma perché mi domandi questo?

Pablo: Quindi non c’è nulla di strano se io…

D’istinto mi metto in ginocchio poggiando li gomiti sul tavolo mentre lentamente avvicino il mio viso al suo non scollando uno sguardo perso dalle sue meravigliose petali di rose che si trova come labbra.

Marz: *balbettando* S-s-sei…io…c-cosa?





AAAAAAAAAHHHHHH *---*( SI GRIDO ANCHE SE SONO L AUTRICE -_-) AHAHAHAHAHHAHA FINALMENTE È SORTA QUALCHE EPISODIO IMBARAZZANTEE ! CONTENTI ? :3 MA COSA FARÀ ORA PABLITO? SEMBRA CHE VUOLE BACIARE MARIZZA MA .. COSA SUCCEDERA QUINDI? LO SCOPRIRETE NEL PROX CAPP!!! *---* COMMENTATEE !
 
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Pablizza01
view post Posted on 2/10/2016, 13:33




NON RESISTO STO URLANDO,SBRAITANDO, SEMBRO UNA GRANDISSIMA IDIOTA CON UN SORRISO EBETE SULLE LABBRA...ROXY AIUTAMI TU..STO SCLERANDO...SCENE UNO PIÙ IMBARAZZANTE DELL'ALTRA
IL PIGIAMA..ho immaginato le scene una per una nei minimi dettagli e....STO TIPO SCLERANDO SOLO IO IN CAMERA...IL MIO CUORE NOM PUÒ REGGERE QUESTE COSE..MI STO FACENDO CLIP DOPO CLIP MENTALI SU COME ANDRÀ A FINIRE...MA HP PAURA CHE MARIZZA GLI TIRA UNP SCHIAFFONE E FINISCONO PER LITOGARE...OPPURE PABLO CHE SI PENTE...MA ORA HO SOLO UNA GRANDISSIMA VOGLIA DI SAPERE IL CONTINUO!!!!!!!!!! MADONNA TI PREGO SE PUOI POSTANE UN ALTRO OGGI..ADORO SEMPRE DI PIÙ LA TUA FF :woot: :wub:
 
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111 replies since 30/8/2016, 20:39   3266 views
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