BUONA LETTURAAA!!
CAP 28
Marizza
Marz: Invitati?
Mia: Hanno tutti affermato!*facendo l’occhiolino*
Marz: Cibo?
Mia: A volontà!*sorridendo*
Marz: Decorazioni varie in giardino?
Mia: Da uscirne matti!*ridendo*
Marz: Macchinario della schiuma?
Mia: Pronto ad esploderee!!*applaudendo*
Sbatto il foglio sul tavolo lanciandogli un occhiata micidiale.
Marz: Senti ma non vedi come sono tesa? Potresti fare meno storie nel rispondermi?? *alzando il tono di voce* Prima l’occhiolino , poi quel tuo stupido sorriso , la tua insopportabile risata e ora l’applauso di una deficiente?? Non credi che sia un po’ troppo??
Mia: Ooh *sbuffando* Marizza ma come fai a non essere euforica?? Stasera ci sarà la gran festa di tua figlia! Togliti quel broncio almeno oggi! Cerca di sprizzare gioia di aver messo al mondo la tua adorata figlia!
Sospiro pesantemente cercando di concentrarmi. Finalmente è giunto il Gran Giorno e mentre i ragazzi sono a scuola io e Mia stiamo impiegando il nostro tempo ad organizzare le ultime cose.
Mia: Infondo l’aiuto iniziale di Pablo è servito un sacco.
Marz: Almeno oggi possiamo fare a meno di nominarlo?*finto sorriso* Devo già prepararmi psicologicamente a stasera! Per favore..dai tregua al mio cervello.
Sospiro nuovamente riportando lo sguardo alla lista delle cose da verificare , stropicciata a causa dei miei gesticolii continui . E’ una settimana che durano i preparativi e davvero ne ho sino al collo.
Marz. Non vedo l’ora di buttarmi nel letto e dormire sino all’anno prossimo.
Accenno una risata cercando di seguire , con mia grande amarezza , il consiglio di Mia.
Marz: Ma nel farlo devo esser prima certa che sia tutto apposto quindi..*alzandomi* Smuovi quel culo e aiutami in giardino. Su su..
Vedo Mia rallegrarsi per il mio cambio improvviso d’umore e accertandosi che tutte le decorazioni siano al proprio posto così come i cibi ,già fatti a fette e coperti da apposti contenitori, posti sui tavoli in giardino .
Tra poco di due ore inizieranno a venire i primi invitati e io sono ancora in pigiama.
Dopo esserci accertate il funzionamento della macchina da schiuma e i diversi video che manderemo poi in onda attraverso un proiettore ci riposiamo due minuti qui in giardino.
Mi fisso attorno e mi accerto che tutti i tavoli siano al proprio posto , con le apposite sedie eleganti di ferro verniciato in bianco. Sorrido compiaciuta del lavoro portato a termine insieme a Mia. Si infondo il contributo di Pablo è servito a darmi una spinta. Non sapevo proprio da dove iniziare.
L’unica cosa che ricordo dei miei 15 anni che affidai l’organizzazione della festa a questa svampita che ora è al mio fianco , e l’episodio risale a 18 anni fa ! E dopo tutto questo tempo la mia memoria fa cilecca.
Mia: Abby sarà entusiasta..di tutto questo capolavoro.
Marz: Non vedo l’ora di vedere la sua espressione.. Scommetto che piangerò.
Accenno una risata già mezza rotta dall’emozione. Rivivere il momento in cui la partorì sento emozioni indescrivibili percuotermi il corpo.
Marz: Non importa del dolore..la partorirei mille volte ancora se a sentire dopo è un emozione unica.
Mia: Sei…una madre perfetta Marizza… Ti lodo ..*sorridendomi*
Marz: Pft…si “perfettissima”. Arriverà quel giorno in cui lei mi volgerà le spalle…e se ne andrà col padre.
Lentamente il mio sorriso si sgretola ripensando alla discussione avuta. Da quel giorno non ho avuto sue notizie e non so neanche se la sua mente pacata l’ha spinto a fare quel test del DNA che potrebbe rovinarmi ulteriormente la vita e portare via la mia unica fonte di vita. Mia al mio fianco mi prende la mano e accarezzandomela cerca di infondermi coraggio.
Mia: Pablo non è capace di farti questo torto. Non ti porterà mai nessuno via tua figlia.
Marz: Risulterò ai suoi occhi un mostro..Sarò la madre cattiva che gli ha tenuto nascosta la verità.*stringendogli le labbra* E non so davvero cosa fare… Ho vissuto la sua situazione. Mia madre Sonia mi aveva tenuto nascosta la verità e io..la giudicai. Ma solo ora capisco che lei voleva solo tenermi al sicuro e..per se , perché ci teneva troppo a me e non voleva perdermi.
Mia: Ma alla fine..hai trovato il tuo vero padre e lui..ti ama di bene.
Marz: Lui non mi ha rifiutata a differenza di Pablo.*serrando la mascella* Lui non sapeva neanche che mia madre rimase incinta dopo quella notte! Invece Pablo no..Lui non ha nessunissima scusa!
Mia: Ormai…in questa sorta di problema ci sei entrata sin dall’inizio e .. raccontare dal nulla la verità penso che sia una mossa azzardata.
Marz: E se Pablo scopre che Abby è realmente sua figlia?
L’idea che arrivi a così tanto mi terrorizza e mi induce a rifugiarmi in Mia, che mi mostra un lieve sorriso.
Mia: Stai tranquilla….Lui non farà mai quel test ..
Marz: E tu come fai ad esserne certa?
Mia: Lo conosco..e non avrà mai il coraggio di accettare il suo errore. Puoi minimamente immaginarti come si potrebbe sentire in quel momento? …Uno schifo direi.
Abbasso il capo sentendo i miei capelli scivolarmi dinanzi alle spalle.
Marz: Non penserebbe solo a lui… Sicuramente maledirebbe il mio comportamento. Sono fuggita incinta senza dirgli niente..
Mia: Non avevi altra scelta.
Marz:*rialzando il capo* Certo.. E sai una cosa?*fissandola* Io non mi pento delle scelte fatte.
Mia: *annuendo col viso* L’avrei fatto anche io…per amore dei figli.
E sorridendoci a vicenda mi lascio avvolgere dalle sue braccia che mi infondono il coraggio sufficiente per affrontarlo anche quest’altra serata. Ma andrà diversamente. Non intendo rovinare la serata ne ad Abby ne al mio cuore , che ne risente ogni volta. I minuti passano e aiutandoci a vicenda finalmente sistemiamo il tutto e chiudiamo le porta del giardino , dove si terrà la festa , prima del rientro della festeggiata.
Ma volendoci ancora quasi un oretta decido di andarmi a preparare , in modo da levarmi un impiccio e rilassarmi prima dell’inizio . Salgo di sopra e rinchiudendomi in stanza caccio il vestito scelto quel giorno al centro commerciale con Pablo. Automaticamente ricordo i suoi sguardi maliziosi, lanciati in continuazione , che io lasciavo scorrere come se fosse acqua. Mi fisso allo specchio vedendo una sorta di sorriso nostalgico.
Scuoto velocemente il viso ritornando al presente. Pur che lo voglia negare , quei due giorni trascorsi insieme ad organizzare la festa mi sono sembrati due momenti di gioia . Seppur lo odi in quelle ore sono riuscita a divertirmi e passare momenti bellissimi. Eppure l’idea che stasera riscontrerò il suo sguardo mi fa venire la tachicardia. Con profondi respiri , regolo il battito decisa a non pensarci su. Tra la gente che verrà sarà un impresa scontrarci.. Lo spero.
Marz: Ciancio alle chiacchiere Marizza.. Devi solo pensare a divertirti stasera.
Parlo al mio riflesso allo specchio prendendo poi il mio abito da sera nero , aggiungendo le varie decorazioni e tacchi adatti al look. Mi sistemo allo specchio passandomi con la piastra i miei capelli sino ad ottenere un effetto del genere.
Il seno messo in risalto e i tacchi alti mi fanno sentire stranamente a mio agio. Ho trascorso sin troppo tempo nei casinò e non frequentandoli regolarmente come un tempo devo ammettere che mi assale un senso di tristezza. Mi manca ammaliare i pover uomini che perdono tutta la propria fortuna dinanzi ad un corpo femminile messo in mostra senza pudore. Sorridendomi al riflesso annuncio il termine della mia preparazione udendo contemporaneamente il suono del campanello. Scendendo al piano di sotto a passo spedito , ormai abituata a portare i tacchi alti , giungo alla porta dove come presumevo vedo la mia piccola avanzare e abbracciarmi calorosamente.
Abby: Oh mamma.. Sei stupenda!!!
Socchiudo gli occhi stringendola a me come 15 anni fa appena messa al mondo , sorridendo al sol ricordo.
Marz: Sei tu..la più bella amore mio!! Tanti auguri…Tanti auguri mia Fonte di Vita!!
E sorridendomi a 32 denti con i suoi meravigliosi occhi che oggi come oggi sprizzano di gioia .
Marz: Allora …pronta a splendere stasera?
Abby:*guardandomi* Più che mai…se tu sei al mio fianco!
Marz: Ti ho mai detto che…ti amo di bene?*ridendo*
Abby: Mai abbastanza!
Ridendo dolcemente mi abbraccia sempre più , infondendomi tutto il suo amore immenso.
****
Mia: Ragazze siete pronte? Gli invitati stanno arrivando a fiumi! Mancate solo voi due!
Continua a bussare incessantemente alla porta della mia stanza , avvisandoci che è giunto il momento di scendere e fare la sua entrata accompagnata da sua madre.
Marz: Arriviamo subito! Roba di minuti !
Mia: E va bene..ma cercate di non tardare. Non so come calmare quei scalmanati di adolescenti!
Dopo le sue breve lamentele ci lascia nuovamente in pace mentre passo gli ultimi secondi a sistemargli i capelli , oggi morbidi e boccolosi alle punte, di Abby.
Lei è seduta dinanzi allo specchio mentre mi sorride attraverso il riflesso guardandomi con gratitudine .
Il suo vestito magenta ricade morbido lungo la sedia vedendo le sue mani tremolare dall’emozione.
Marz: Vedrai che andrà tutto bene…
Abby: Sono super tesa! *stringendo le labbra* Non so come comportarmi.. non ho hai avuto così tanti invitati!
Marz: Abby figliola..Sai l’unica cosa che devi fare?
Avanzo sino a mettersi dinanzi a lei e piegandomi sulle ginocchia poggio la mano sulle sue , che non stanno ferme un secondo a causa dell’agitazione. Gli sorrido e aprendole il cuore cerco di tranquillizzarla.
Marz. Devi solo splendere…Divertirti. Sorridere. Dimostra a tutti che cogli alla grande i tuoi 15 anni. Qui in Argentina equivale a passaggio all’età adulta ..quindi amore nel momento che soffierai le tue candeline farai parte del mondo adulto.
Alzo il braccio accarezzandogli la sua ciocca lunga dei capelli che cade dinanzi al viso nel momento che lo china.
Abby: Sai..ogni anno al mio compleanno ho espresso sempre lo stesso desiderio.
Sollevo leggermente le sopracciglia , colpita da questa sua inaspettata rivelazione. L
ei man mano accenna un lieve sorriso amaro , deducendo subito il proseguimento della sua frase.
Abby: Ma…non si sono mai avverati.
Continuo ad accarezzargli dolcemente il viso guardandola con premura.
Marz: E…p-posso sapere..che cosa hai espresso per esser rimasta così..male?
Alza leggermente lo sguardo scontrando i suoi occhi marroni.
Abby: Ho sempre sperato che un giorno dalla porta di casa sarebbe entrato mio padre e mi avrebbe abbracciato sussurrandomi all’orecchio che mai più ci avrebbe lasciate da sole.
Socchiude gli occhi portandosi poi le dita al viso per levarsi le lenti a contatto che a causa delle lacrime gli iniziano a dar prurito. Il mio viso è scosso dalle parole toccanti che ho sentito. Ma a render tutto più doloroso sono i suoi occhi azzurri arrossarsi lentamente , mentre si sforza a trattenere le lacrime che gli potrebbero rovinare il trucco. In questa stanza cade il silenzio mentre dal piano inferiore si inizia a sentire la musica a palla che intrattiene gli invitati .
Abby: Non ho mai..accettato la morte di mio padre. Mi sono imposta l’idea che lui è partito per un lungo viaggio e che un giorno ritornerà da noi con un sorriso a 32 denti!..
Con gli occhi lucidi ne accenna anche lei uno , confidandosi con sua madre.
Abby: Il mio sogno più grande era..entrare sotto braccio a mio padre, come la tradizione dice ma..a rendermi felice è sapere che tu starai al mio fianco anche in questo momento fondamentale della mia vita .
Se lei non può piangere per il trucco e riesce a trattenere le lacrime io no.. Dai miei occhi iniziano a sgorgare grandi lacrime calde mentre accenno un sorriso , succhiando su col naso.
Marz: Io ci sarò sempre..ricordatelo amore mio.
E posando la mia mano dietro la sua testa la attiro a me per baciargli la fronte dolcemente.
Lei socchiude occhi godendomi le mie attenzioni. Lentamente sciolgo il dolce bacio fissandola negli occhi.
Marz: Sai cosa puoi fare per ricordarti di tuo padre..?
Abby: *succhiando su col naso* Cosa?
Marz: Mostrare agli altri…*accarezzandogli il viso*..i magnifici occhi che hai ereditati da…lui.
Vedo le sue bellissime iridi dilatarsi , sorprendendosi dinanzi a questo mio consiglio , a queste parole pronunciate buttando giù un groppo alla gola. Potrebbe esser la mia condanna farla andare in giro senza lenti con Pablo alla festa ma in questo momento me ne frego altamente. Voglio solo che non si rattrista per la mancanza di sua padre e per il suo bene sono pronta a tutto , persino di affrontarlo nuovamente.
Dalle sue labbra che formano lentamente un sorriso a 32 denti deduco che l’idea gli piaccia .
Abby: Davvero?? Davvero??*ridendo incredula*
Marz:*annuendo* Certo amore.. Certo! Ma ora basta piangere..cerchiamo di splendere stasera ok?
Sorrido cercando di fermare le mie lacrime che scivolano lungo il mio viso e bloccando le sue col pollice insieme ci muniamo di pazienza per risistemarci il trucco .
Marz: Allora..sicuro che voi entrare con me?*porgendogli il braccio*
Abby: Fosse l’ultima cosa che faccia..
E sorridendoci a 32 denti , pronte e raggianti , ci avviamo sotto braccio verso le porte del giardino.
Mia: Un minuto di attenzione prego! Ecco che la festeggiata fa la sua entrata! UN GRANDE APPLAUSO!
Varchiamo insieme la porta principale del giardino mettendo piede nell’anima della festa sotto i riflettori , piantati da me e Mia poco prima , che catturano l’attenzione di tutti gli adolescenti e adulti compresi .
In un solo secondo in questo immensa area verde si innalza un grande applaudo accompagnato da fischi per la straordinaria bellezza che amane Abby questa sera , in cui lei è la protagonista.
Vedo i suoi occhi sprizzare di una luce ultraterrena salutando i suoi amici con un meraviglioso sorriso a pieni denti bianchi , messi a risalto grazie al filo di lucida labbra cui colore dona col magenta del vestito.
Quest’ultimo oscilla armoniosamente ad ogni passo lento che compie mentre nel tragitto una lenta e dolce melodia da il benvenuto alla festeggiata . Dedico un secondo ad intravedere le facce che conosco , tra le quali spicca quelle di Mia e Manuel.
Jared.. che sorride dolcemente ad Abby la quale però non vuole minimamente scontrare il suo sguardo e infine …quello di Pablo.
Distolgo subito lo sguardo nel momento che i suoi occhi azzurri hanno scontrato i miei marroni , sentendomi stranamente a disagio .
Lui applaude abbozzando un lieve sorriso , rimanendo accanto a Manuel mentre Mia riprende il microfono in mano e una volta portata Abby al centro della pista da ballo , un semplice spazio circolare mentre attorno si disperdono i vari tavoli e sedie per consumare le portate , lei annuncia l’inizio della festa.
Mia: E secondo la tradizione ora la bellissima festeggiata dovrà ballare con le persone che ha più care!
Un altro applauso si innalza nel giardino e senza aspettare due secondi lei si volge dalla mia parte tenendomi la mano.
Abby: Non importa se sei una femmina..Sei mia madre e quindi la persona più importante della mia vita.
I miei occhi iniziano a punzecchiare di nuovo ma non posso rovinarmi nuovamente il trucco con le lacrime così senza aspettare altro la attiro a me e abbracciandomela fortemente partiamo a smuoverci armoniosamente sul posto sotto le note musicali di una canzone lenta e dolce allo stesso tempo.
Mia: Tanti auguri Abby!! *con euforia* Che la festa abbia inizio!! Su tutti i pistaaa!!!
E con frenesia annuncia l’inizio , vedendo con la punta dell’occhio le prime coppie buttarsi in pista ballando questo lento . Poggio il mento sul suo incavo del collo aspirando il suo buonissimo profumo sentendo le sue labbra smuoversi accanto al mio orecchio.
Abby: E’…strabiliante.. Grazie mille mamma..Anche quest’anno sei riuscita a sbalordirmi e rimanere..a bocca aperta. Grazie!
Mi stringe a se mostrandomi tutta la sua gratitudine. Accenno un ampio sorriso ricambiando la sua stretta amorevole sino a quando un ticchettio alla spalla richiama la mia attenzione. Drizzo la schiena , incurvata per l’abbraccio , scontrando il viso tenero di Jared che mi fa capire timidamente di voler ballare con lei.
Jared: P-posso..?
Porto lo sguardo su Abby e imbarazzata abbassa leggermente il capo . Ma non sentendo un suo rifiuto decido di farmi da parte , in modo che i due possano sistemare ogni equivoco creato nel corso dei giorni.
Marz: Allunga una mano e te la mozzo ok?
Mostrandogli un occhiata micidiale accompagnato da un sorriso da psicopatica le passo la mano di Abby .
Jared: S-si..lo giuro.
La sua espressione terrorizzata mi tranquillizza. Ponendomi due dita vicino agli occhi gli faccio capire che lo tengo d’occhio allontanandomi lentamente dal centro pista.
Xx: Complimenti…hai messo al mondo la ragazza più bella dell’universo.
Dilato la pupilla sentendo quel piacevole calore posarsi sul mio incavo di collo , sentendo la presenza del suo grande corpo dietro la mia schiena mezza scoperta a causa del vestito.
Automaticamente mi viene da respirare profondamente, serrando la mascella per affrontarlo.
Pablo (Un giorno fa)
Pablo: Chi è?
Xx: Pablo apri.. *bussando*..sono io , Mia.
Piego la maniglia aprendo finalmente la porta dell’appartamento che da un paio di giorni è sotto sopra.
Pablo: Mia che ci fai a quest’ora?
Indico l’orologio appeso alla parete che segna le 10 di sera.
Mia: Faccio un salto veloce , lo prometto. Ti devo dire pochissime cose , non sarò noiosa.
E mostrandomi il suo meraviglioso sorriso mi convince a farla accomodare sull’unico posto libero da qualunque indumento.
Pablo: Su..dimmi pure ciò che hai da dire..anche se so che argomento affronteremo.
Sedendomi sul tavolino del soggiorno continuo a sorseggiare la mia cioccolata calda dalla tazza di porcellana bianca , vedendo la sua espressione schifata.
Mia: Uhm..che sudiciume.. Quando chiamerai qualche domestica per pulire questa sporcizia?
Afferra con disgusto un paio di calzini lanciandoli poco dopo essersi accorta che puzzavano.
Pablo:*finto sorriso* Scusa se vivo a stento in questa casa. Passo tutto il giorno al collegio e quando torno ho solo voglia di riposarmi , cara.
Mia:*sospirando* Non voglio dilungare la mia visita , quindi vado subito al punto. TU devi venire domani e alla festa chiederai perdono a Marizza!
Sento la cioccolata calda andarmi di traverso e velocemente mi porto la mano sulla bocca prima che sporchi l’intero viso di Mia , che ha pronunciato quelle parole con non curanza e tranquillità.
Pablo: Cheeee??
Ingoio quell’amaro che ora ho in gola fissandola con la bocca spalancata e occhi sgranati.
Pablo: Perché mai dovrei scendere a quei livelli?
Mia: Forse perché sei nella parte del torto?
Inarca il sopracciglio , accavalcando le sue gambe mostrandomi infine un mezzo sorriso da furbetta.
Pablo:*accennando una risatina* Tu devi esser veramente fuori di testa se mi stai chiedendo di chiedergli perdono! Dimmi sei sonnambula o realmente sveglia?
Mia: Sono sveglissima e serissima Pablito, amico mio.*fissandomi* Ma che ti costa un “Scusami”?
Pablo: *inarcando il sopracciglio* Credi che una parola del genere serva a rimediare il tutto?
Mia: Senti..*alzandosi*..mi hai detto che la ami !
Pablo: Si ma questo che centra?
Confuso dalle sue parole gli pongo questa domanda con un tono alto di voce. Sono conscio di aver detto che la amo , nonostante sia già sposato e conduca una vita opposta alla sua, cambiata in questo lunghissimo corso degli anni!
Mia: Centra eccome! Se tu magari ti avvicineresti a lei , gli chiederesti di ballare alla festa può darsi che lei abbassi la guardia e tu BOOM *esclamando di colpo*..la cogli di sorpresa con delle parole sdolcinate che potrebbero farle tremolare le gambe!!
Sorride a 32 denti fissandomi con maliziosità , mentre giocherella ad unire le sue dite delle mani come se stesse aiutando ad organizzare un piano maleficio.
Pablo:*annuendo col viso* Si.. tu sei pazza. Su Mia perché non torni a casa?
Stufo dalle sue pagliacciate poggio la tazza sulla superficie alzandomi per recarmi alla porta , pronta ad aprirgliela in modo da tornare a casa sua e lasciarmi solo a meditare.
Mia: Io non me ne vado finché non mi dirai che proverai a far perdonare tutti i tuoi errori.
Sbuffo sonoramente riavvicinandomi a me .
Pablo: Ma a cosa serve Mia? Non capisci che mi odia?
Mia: Voi due avete i prosciutti dinanzi agli occhi? Non capite che dinanzi a voi avete il privilegio di amarvi nuovamente? Marizza senza te non vive più e tu non sei da meno!
Pablo: E’ una cretinata paradossale! Quella mi odia!
Mia: Tu però non capisci che è solo una tattica per tener nascosto ciò che realmente prova per te! Eppure dovresti conoscerla più di nessun’altro! Si è sempre rifugiata nell’orgoglio , sin dal tempo del collegio! Schiarisciti la memoria ogni tanto con uno spolverino!*alzandosi* Così magari la tua mente ti indurrà a sbarazzarti di queste ridicole foto di una coppia felice ormai inesistente!
Facendosi cogliere da uno sfogo liberatorio improvviso , sbotta contro le foto di me e Paula appese al muro.
Mia: Marizza è proprio dinanzi a te che ti aspetta! Come hai detto l’altro giorno..potrà passare un eternità ma voi due continuerete ad amarvi…Perché siete fatti così e non cambierete mai . Fidati della tua amica e segui il mio consiglio. Il suo cuore spento necessita la tua presenza. Risveglialo e lei ritornerà ad essere la persona di un tempo . Restituiscili la luce rubata dagli occhi un tempo.. Travolgigli in positivo la vita, come hai sempre fatto in passato. Rendila pazza..di te.
E detto questo con un dolce sorriso sulle labbra abbassa il capo .
Mia: Spero di averti convinto in un certo senso. Tocca solo te decidere cosa è meglio fare.
Prende la sua borsa pronta ad andarsene ma prendendogli il polso le pongo una domanda che mi solletica la gola da un sacco di giorni.
Pablo: Aspetta…devo domandarti una cosa.
Mia: *rialzando il capo* Cosa?
Pablo: Se sei realmente mia amica..rispondi sinceramente alla mia domanda: Abby..è mia figlia?
Lei mi fissa senza cambiare un secondo espressione , non sentendo stranamente il suo corpo irrigidirsi.
Mia: Essendo amica di entrambi posso solo risponderti che se Marizza tiene nascoste delle cose lo fa solo per il bene di Abby.
Pablo:*stringendo l’altro pugno* Ti ho chiesto solo se Abby è mia figlia! Ti prego Mia aiutami!
Mia: Perché ti sei fissato Pablo..? Lei ..non è tua figlia.
Pablo: Ma..ho visto la foto di quando era neonata e..aveva gli occhi come i miei.
Scosta lentamente la presa dal suo polso rivolgendomi uno sguardo tranquillo.
Mia: Pablo..non sei l’unico al mondo ad avere occhi del genere. Se anche Weston , il padre di Abby , ce l’aveva.. *alzando le spalle* bhè non se che dirti. Tranne il fatto di tranquillizzarti.
Pablo:*scuotendo il capo* Ci sono un sacco di cose che non mi tranquillizzeranno mai! Sai tutti questi dubbi e tutta questa confusione cosa mi induce a fare?
Mia: Pablo levati quell’idea dalla testa. Non farlo.. non farti del male .
Dilato leggermente le pupille deducendo che lei sappia la discussione tenuta tra me e Marizza quella sera .
Pablo: Quel test del DNA mi potrebbe levare quel chiodo fisso che ho in testa.
Mia: Si ma non è giusto nei confronti di Marizza. Perché non le credi e ti rassegni del fatto che anche lei ha commesso azioni errate in passato? E’ andata a letto con un altro uomo…perché uccidersi interiormente inutilmente. So che la ami ma penso che tutto questo casino lo state portando sulle lunghe. Mettete un punto al passato.
Ascolto in silenzio le sue parole mentre mi lascio cadere a peso morto sul pouf.
Mi porto la mano in faccia pronto a rivelargli come mi sento realmente.
Pablo: N-non…avrei mai trovato il coraggio di fare quel test. H-hai ragione..è di cattivo gusto ed è spregevole da parte mia metter a discussione la sua..parola. Ma l’idea che lei mi stia nascondendo la verità mi fa terrorizzare. Sai cosa si prova fissare gli occhi di quella creatura ormai grande che da piccola ho disprezzato e rifiutato senza batter ciglio?
Mia: N-no…penso di non saperlo.
Pablo: *socchiudendo gli occhi* Sarebbe ripugnante.. non riuscirei neanche a fissarla più di un minuto.
Mi sentirei uno sporco bastardo , come mi ha definito tante volte Marizza.
Mia: Quindi…ti arrendi? Non intendi fare quel..
Pablo:*interrompendola* Esatto… Io Mia..non ce la faccio neanche questa volta. Potrò esser ancora una volta un vigliacco ma ..non sono pronto a scoprire la verità e poi ho così tante altre cose da risolvere.
Alludo a Paula , e lei comunque coglie al volo il mio messaggio subliminale.
Mia: Sappi che io sarò sempre al vostro fianco.
Pone la sua mano sulla spalla , infondendomi coraggio con un ampio sorriso.
Mia: Bene..si è fatta una certa ora. Devo proprio andare. Altre domande per caso?
Scontro i suoi occhi blu , venendomi in mente una domanda che l’altro giorno non ho avuto risposta.
Pablo: S-si..ci sarebbe una , ma non so se tu sei in grado di rispondermi..
Mia:*alzando le spalle* Provar non nuoce. Riguarda sempre Marizza?
Pablo:*annuendo col viso* S-si… Sai per caso cosa sono quei segni che ha sui fianchi?
Per un momento si irrigidisce , e questo è un brutto segno. Lentamente vedo il suo capo chinarsi iniziando a giocherellare con le dita delle mani sforzandosi a sembrare il meno nervosa possibile.
Mia: Bhè ecco vedi.. Diciamo che ha avuto un paio di incidenti in questi anni.
Pablo:*confuso* Incidenti? Di che tipo?
Stringe le mani con i suoi denti bianchi rivolgendomi uno sguardo sofferente.
Mia: Oh ti supplico Pablo non domandarmi queste cose! Posso risponderti su tutto ma tranne sull’origine di..quei segni. E’ una storia troppo lunga.*sforzando un sorriso* Credimi.
Pablo: Ma..
Mia: Ti posso solo dire che questa Marizza nasconde una marea di segreti che spero un giorno tu possa scoprirli solo per capire cosa ha passato tutti questi anni da sola contro il mondo.
Dilato le pupille udendo queste parole che mi confondono ulteriormente.
Mia: Penso di aver ..parlato troppo. Ora devo davvero andare! Ciao Pablito!
E dandomi un bacio veloce alla guancia esce dal mio appartamento , lasciandomi in balia di queste frasi che percuotono tutta la nottata la mia pover mente.
Ora sono qui ad assistere con un dolce sorriso sulle labbra quelle due dee fare la loro entrata , accecandomi dalla bellezza che amane sua figlia questa sera. Applaudiamo nel momento che le due si lasciano andare al primo ballo sentendo inevitabilmente un senso di angoscia. Cosa vuol dire amare col tutto il cuore una persona che ha il tuo stesso sangue? Marizza ha avuto il privilegio di amare una figlia , di esser amata da lei e automaticamente non rimaner mai sola. Per un secondo la invidio. Non so come , ma lei è riuscita a crearsi una famiglia , io non sono riuscito neanche a tenerla stabile. Ora sta sul bordo di un precipizio.
Sento la tensione che assale il mio corpo ogni qualvolta Paula prende qualche decisione senza chiedere il mio parere. Una strana sensazione di tristezza mi pervade quando ripenso alle notti trascorse con Paula , prima della sua partenza. Cercando di amarla ma nel contempo amare un'altra donna mi pervadono migliaia di sensi di colpa. Sono un uomo spregevole.. Un uomo che non ha mai lottato per ciò che ama realmente e che ha perso tutti i privilegi a causa della vigliaccheria. Ma questa sera intendo seguire ciò che mi dice lo..stomaco , come mi ha consigliato di fare lei tantissimo tempo fa.
Sorrido vedendola allontanarsi dalla sua bellissima figlia per farla ballare con Jared , e una volta mischiata nella folla tendo il collo individuandola poco dopo.
Giungo alle sue spalle , sorpassando le prime coppie che si buttano in pista in un lento seguendo la tradizione della festa dei 15 Anni. Mi umidisco le labbra smuovendole poco dopo all’orecchio.
(
RAGA! HO ASSOCIATO ALLA SCENA UNA CANZONE CHE MI PIACE TANTO! VI LASCIO IL LINK COSì DA IMMAGINARVI LA SCENA PER BENE CON LA MUSICA SOTTOFONDO . PARTIRA' DA QUA E SI CONCLUDERA' A FINE CAPITOLO SPERO CHE IL TEMPO DI LETTURA COINCIDA CON LA DURATA DELLA CANZONE ! IO HO FATTO UNA PROVA ED EQUIVALE XD BUONA LETTURA E BUON ASCOLTO www.youtube.com/watch?v=tbOvkhdec2c )
Pablo: Complimenti…hai messo al mondo la ragazza più bella dell’universo.
Queste sono le prime parole che riesco a pronunciare sentendo il mio cuore in gola.
Vedo il suo corpo , coperto da quel magnifico vestito da sera nero comprato quel giorno con lei , irrigidirsi intravedendo persino la pelle d’oca spuntargli sulle spalle scoperte e sull’incavo del collo sul quale cale il mio caldo respiro .
Marz: Oggi…sei in vena di sensualità?
Finalmente dischiude quelle sue labbra delineate da un adorabile rossetto color carne che gli calza a pennello.
Marz: O questa è solo una tattica per ricattarmi e invade la mia privacy nuovamente?
Porto le mani lungo i miei fianchi , togliendomi dalla mente l’idea di poggiarle sulla sua bellissima pelle profumata. Stringendomele leggermente in pugno cerco di mantenere l’autocontrollo.
Devo risultare impassibile e tranquillo, non posso rovinare la serata a nessuno.
Pablo: Se ti dico che sono in vena di complimenti mi credi?
Marz: Mm..di complimenti hai detto?
Pablo: Esatto.
Rimaniamo così a parlare per altri brevi secondi , io alle sue spalle mentre lei tiene lo sguardo fisso su sua figlia che sta iniziando a ballare anche con gli altri suoi compagni .
Pablo: Vuoi sentirne un altro?
Lei resta zitta ad ascoltare la musica che sovrasta la nostra intima conversazione , parlandogli con un tono suadente all’orecchio.
Pablo: Oggi..stai sprizzando tutta la bellezza che hai sempre tenuto in te. Se tempo fa eri un incantevole ragazza ora….sei una donna straordinaria.
Marz: Dovrei sciogliermi?
Impassibile ai miei complimenti rimane immobile nella sua posizione sino a quando lentamente si volge dalla mia parte , senza aumentare la minuta distanza che c’è tra il mio corpo al suo.
Trovandomela faccia a faccia sento mancare il fiato .
Pablo: Bhè..di solito lo fanno le donne ai miei piedi.
Marz: Ma io..sono un caso a parte. Ricordi?
Sollevando le sopracciglia mi mostra poco dopo un mini finto sorriso , che mi fa impazzire ulteriormente.
Pablo: Purtroppo si..*sforzando un sorriso* Comunque..voglio chiederti se vuoi ballare con me.
Mi rivolge uno espressione stupita godendomi però la sua strana tranquillità.
Marz: E perché mai dovrei accettare di danzare con te? Per tenermi stretta e assillarmi con i tuoi stupidi clip mentali ?
Pablo: Bhè..su una cosa hai centrato il punto .
Accenno man mano un sorriso malizioso morendo dalla voglia di poggiare le mani sulla sua schiena lasciata scoperta da questo incantevole vestito , che gli dona alla perfezione.
Marz: Sul fatto che sei diventato il mio Stalker ?*finto sorriso*
Pablo: Sbagliato.*facendogli l’occhiolino* Intento tenerti stretta a me perché..stasera ho solo voglia di sentire il mio cuore esplodere dal petto.
Sgrana gli occhia all’improvviso e approfittando del suo stato di shock avanzo verso di lei e prendendole la mano la attiro al centro pista dove manovrandola a mio piacimento. Con un sorriso soddisfatto la attiro a me congiungendo finalmente le mani attorno alla sua minuta vita , sfiorandone con la dita la schiena scoperta. Sento il suo petto , messo in risalto da una stretta del vestito, esser tastato dal mio massiccio e sentirne il calore che procura questo contatto mi fa socchiudere gli occhi trattenendo un sospiro di piacere.
Marz: T-t-tu…sei..solo un bast..
Pablo: Sh sh sh sh!
Sghignazzo sul suo incavo del collo interrompendola prima che pronunci quella parolaccia.
Pablo: Non è signorile da parte tua usare un linguaggio scurrile…*ridendo sotto i baffi*
Marz: Io invece ritengo poco adatto questo ballo tra noi due! Cosa stai pubblicizzando, l’Amore e pace tra un cane e gatto? Ti avviso ! E’ un caso perso!
Nonostante l’idea di ballare con me non la entusiasta non può fare a meno di restare tra le mie braccia a ondeggiare lentamente sul posto seguendo la melodia lenta della canzone.
Marz: Hai fatto un corso per ipnotizzare le donne? Sappi che mi hai fatto venire la nausea poco fa!
Pablo: Oh suvvia lasciati andare.. Divertiti per almeno questa sera.
Marz: Sei insopportabile!
Pablo: Spiegami una cosuccia..*sorridendo maliziosamente* Se io sono il cane..tu sei la gattina?
Marz: Azzardati a definirmi una “Gattina” e ti frantumo le palle seduta stante!
Pablo: Ho sempre amato la tua aggressività lo sai?
Mi avvicino al suo lobo dell’orecchio mordendoglielo leggermente sentendo il suo corpo tremolare tra le mie braccia.
Marz: Q-q-quali…sono le tue intenzioni..questa sera?
La sua voce tremola dall’emozione o forse dalla paura di sentire il suo cuore battere incessantemente.
Pablo: Trascorrere una serata piena..di emozioni.
Stringe le sue mani , poste sulle mie spalle coperta dello smoking, portandosi leggermente la stoffa appresso continuando a dondolare in mezzo alla pista.
Marz: E…non ci sono altre donne con cui..divertirti?
Nella sua voce colgo un pizzico di sarcasmo e scommetto tutto che sulle sue labbra è stampato un finto sorriso , mentre sul mio viso vi è un sorriso malizioso e soddisfatto nel sentirla quasi cedere le gambe.
Pablo: Di mio malincuore la risposta è No..Nessuna donna qui presente raggiunge le mie aspettative e le mie esigenze.
Marz: Non sono il tuo giocattolino! Cosa vuoi farmi ? Violentarmi?
Pablo: Oh..non essere così catastrofica. Non sarebbe virile da parte mia , non trovi?
Marz: E che ne dici se aumentiamo la tua “virilità” ponendo una distanza tra i nostri corpi? Mi stai soffocando..
Pablo: Non dire bugie..Respiri alla perfezione .
La stringo più a me e con voce sensuale continuo a pronunciare queste parole al suo orecchio , con tono basso.
Marz: Pablo stai esagerando!
Pablo: Hai presente quel giorno in cui ti salvai la vita al mare?
Pone le sue mani sul mio petto cercando di allontanarmi da lei , con risultati in vani. La mia forte stretta le impedisce di compiere il suo intento.
Marz: Penso che sei giunto alla festa già ubriaco! Stai delirando !
Ma io non la do ascolto e cercando di passare il meno osservati possibili continuo a dondolare a ritmo di musica .
Marz: Stai diventando opprimente!
Pablo: Se ti manca l’aria posso passartela io attraverso la respirazione..bocca a bocca.
Pronuncio quest’ultime parole sentendo la sua pelle diventare nuovamente rigida.
Marz: T-ti ..supplico..basta..
La sua voce arriva al mio orecchio come una supplica pronunciata con l’ultima molecola di ossigeno che risiede nei suoi polmoni.
Pablo: E sai un'altra cosa?
Lei cerca di dimenarsi il più delicatamente possibile tra le mie braccia , sperando di non catturar l’occhio degli altri e stando nel bel centro della pista non gli tocca che arrendersi.
Marz: Cosa vuoi ancora da me?
Cambia tono di voce , che mi fa avviare una scarica di adrenalina lungo la schiena.
La sua voce appare come un ringhio , esasperata dalla mia insistenza di possederla e tenerla stretta a me.
Socchiudo lentamente gli occhi pronto a confessargli una cosa che mi può dare la spinta necessaria per chiederle scusa di tutto quel che gli ho fatto.
Pablo: Quando…ti feci la rianimazione e tu eri ancora priva di sensi io…in preda al panico ti ho detto esplicite parole..
Deglutisco , umidendomi la bocca per procedere.
Pablo: “N-non…voglio perderti…..ora che ti ho r-ritrovata.”
AAAAAAAH IO MI SCIOLGO AHAHAHAUHAUH XD VABBè IO NON SO CHE DIRE ADESSO! SE NO UN BEL COMMENTATE SE SIETE CURIOSISSIMI DI SCOPRIRE IL CONTINUOOOO!!! -1 RAGAAA!!! *----* DAI CHE CI SIAMO QUASI!! COME SI CONCLUDERA' QUESTA FESTA??? LO SCOPRIRETE NEL PROX CAP!!
CIAOOOO!