¸´¯`°¤.¸ _`¤ Rebelde Way¤´_ ¸.¤°´¯`¸

El Privilegio De Amar, New ff !! *-*

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view post Posted on 2/10/2016, 14:36

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Marizza y Pablo house
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SORPRESAAAAA !! HAHAHAHAHA NON RESISTEVO AHAHAHAH ECCOVI UN ALTRO CAP *--* noemiii posti anche tu un altro cap della tua ff ?? *-* pleease sempre se puoi ovviamente se no fa nientr ;) tvttb

CAP 25

Pablo

Mi avvicino sempre di più fermandomi nel momento che finalmente inspiro il suo fragrante profumo , mischiato al mio . I miei occhi azzurri scontrano i suoi di un marrone profondo , perdendomi in essi.

Vederli dilatare e intravedere la rigidità del suo corpo che inizia leggermente a tremolare fa sgretolare nella mia mente contorta tutti i possibili clip mentali poco immorali per esser un marito .

Marz: *balbettando* S-s-sei…io…c-cosa?

Pablo non vedi che è terrorizzata? Mi sembri un maniaco sessuale!

Ha ragione la vocina nella mia testa e per sviare il mio desiderio di tastargli di nuovo quel dono di Dio , chino il capo di scatto rivolgendo lo sguardo al foglio dinanzi a lei , sul quale sono appuntate le diverse cose della festa venendomi in mente un idea da proporgli con l’unico scopo di non farle credere che la volevo baciare.

Pablo: Se io accompagno all’arrivo Abigail sotto braccetto , dato che non ha il padre?

Tutto d’un fiato pronuncio questa domanda con sguardo basso mentre lentamente riprendo posto stringendo segretamente i pugni sotto al tavolino. Ho rischiato di rovinare questa tregua che ci siamo dati.

Devo tenere a bada i miei ormoni, per giunta con lei che ho avuto un certo tipo di rapporto in passato.

Marz: C-che cosa..?

Lei mi sembra la più confusa. La sua espressione me lo fa capire chiaro e tondo , è rimasta come se fosse delusa di qualcosa che non c’è stato. Marizza cosa volevi che ti saltassi addosso per caso?

Dopo pochi istanti ricompone anche la sua testa e collegando la domanda fattagli mi risponde con un tono scioccato di voce.

Marz: Ma sei scemo? Che diritto hai di accompagnarla? Non sei suo padre!

Quest’ultima affermazione è come una pugnalata al cuore. Si..non sono suo padre e il pensiero che tu sei stata con un altro uomo mi fa aborrire.

Pablo: Calma non c’è bisogno di aggredirmi! Era soltanto un ipotesi!

Marz: Bhè levatelo dalla testa! Sarò io ad accompagnare Mia figlia!! Proseguiamo con i preparativi ora!

Sospiro , sollevato al pensiero di aver levato di torno quest’altro argomento. Con lei mi risulta difficile parlare di qualunque cosa e questo non lo sopporto più. Quando arriverà quel giorno in cui potrò parlare con lei tranquillamente senza rivangare il passato e …soffrire!?



Marizza



Xx: Eeheheh qualcuno ha fatto tardino eh?

Spunta dalla porta della camera da letto poggiando la spalla allo stipite mentre mi rivolge un sorriso malizioso dandomi il “Bentornata” con una stupida battuta di poco gusto.

Marz: Mia non sono dell’umore giusto.

Piego la maniglia della mi stanza sorpassandola per giungere verso il letto. Sono di una stanchezza assoluta.

Mia : E’ successo qualcosa? Sono le 10 di sera. Sei stata da Pablo tutto questo tempo e…*guardandomi meglio* ..perchè hai questo aspetto trasandato…?...Oh no..*mettendosi le mani sulla bocca*..non dirmelo! Avete fatto l’amore insieme!!?!??!

Mi volgo di scatto rivolgendogli uno sguardo scioccato e una reazione piena di ira.

Marz: MA NEANCHE PER SCHERZO!!! Posso vedere in che stato di decomposizione sta il criceto morto nella testa??? Perché non te ne metti uno nuovo?? Magari ti aiuterebbe a ragionare e a far fuoriuscire da quella boccaccia parole più sagge e no cretinate paradossali!!*alzando la voce*

Mia: Hey hey calma. Ho solo presupposto una cosa dato i tuoi capelli.

Prima li indica poi si avvicina per toccarmi le punte rovinate a causa dell’umidità.

Mia: Mm..*studiandole* ..ti ci vorrebbero qualche belle spuntatine.

Marz: Oh Mia fammi il piacere!

Sbuffando mi sdraio sul letto a peso morto non riuscendo però a rimanere sola , ma al contrario sento i suoi occhi blu fissi su di me .

Socchiudo gli occhi ripensando alla scena di poche ore fa , quel momento in cui i suoi occhi magnetici erano incastrati nei miei e sentivo quella voglia irrefrenabile di tastare le sue labbra , che si avvicinavano e bramavano le mie come non mai.

Marz: M-mi…voleva baciare.

Mia: Cooooosaaaa???!!

Come un adolescente che sente il racconto del primo bacio dell’amica si butta a capofitto in pancia in giù sul letto fissandomi con un sorriso da ebete in attesa di sentire qualcos’altro.

Mia: Oh mio dio Marizza! Ti prego approfondisci il racconto perché sto per morire davvero!
il suo sorriso diventa smagliante e dondolando le gambe in avanti e dietro attende che apra bocca mentre io tengo lo sguardo fisso al soffitto perdendomi nel racconto.

Mia: Quindi voi due…vi stavate per baciare?? *incredula* Oddio che emozione!! Quindi il piano sta procedendo alla perfezione?!? Aaawn è una notizia strabiliante!

Marz. No Mia..non sta andando niente secondo la perfezione! Ero io che dovevo ammaliare lui o tener di baciarlo no lui! Niente sta andando secondo i nostri piani!

Mi metto a sedere afflitta da questa cruda verità , seguita poi da lei che mi affianca.

Mia: Oh suvvia Marizza non dar peso questo piccolo cedimento. Forse Pablo si è un po’ imbambolato nel vederti indossare il suo pigiama e soprattutto con questi capelli stravolgenti.

Accennando una sorriso me li smuove arruffandomeli ancora di più.

Marz: E ferma quelle manacce!! *spingendola di un po’* Imbambolato o meno mi ha fatto prendere un coccolone! Non ero pronta ad esser baciata e neanche baciare!

Mia: Marizza non capisci che la partenza di quella strega va a tuo beneficio? *sorridendomi* Approfittane ora che Paula ci manca!

Marz: Sto facendo del mio meglio Mia! Non credere che non mi stia sforzando! Ti voglio ricordare che per lui provo un insopportabile repulsione per tutto ciò che mi ha fatto , non puoi pretendere che di punto e in bianco io lo prendi e lo baci con passione. Ho quel dolore lancinante nel mio corpo che mi impedisce di far tutto ciò .

Mia: Si ho capito questo ma se non ti muovi adesso quando potrai agire? Quando Paula ti starà col fiato sul collo?

Sospiro estremata da questa situazione che mi tende tutto il corpo.

Marz: C-cercherò…di esser più veloce e…mi sforzerò di archiviare parte del mio dolore. *socchiudendo gli occhi * Rovinargli la vita ha la precedenza e l’organizzazione di questa festa cade a fagiolo.



Jared



Sbatto l’anta del mio armadietto assillato da questi due scocciatori che tentano di allacciare un tipo di confidenza con me.

Eric: Oh Jared è una settimana che non ci rivolgi più di tanto parola.

Kevin: Che fai ti sei creato un nuovo gruppo e non ci vuoi più parlare.

Roteo gli occhi iniziando ad incamminarmi verso l’aula del 3° anno.

Jared. Non dite stupidaggini. Sono molto impegnato ultimamente.

Eric. Non si direbbe. Su Jared dicci la verità . Ti abbiamo fatto qualche torto?

Mi fermo stringendo prima il pugno poi mi volgo dalla loro parte.

Jared: Mi avete spinto a commettere un errore che mi stava facendo rimettere la vita!

Kevin: *sorpreso* Non ci credo..sei ancora arrabbiato per quella scommessa?

Eric:*ridendo* Suvvia Jared l’hai vinto il letto , puoi pure stare tranquillo.

Jared:*indignato* Rimango sempre più scioccato dalla vostra stupidità!

Completamente inorridito scuoto il capo intento a non calcolarli più di tanti , ma loro ingenui continuano a seguirmi credendo che tra noi ci sia ancora quel feeling. Ma non capiscono che voglio starmene per conto mio?

Kevin: Hai parlato di errore , cosa intendevi dire?

Jared: Ah..*sbuffando* Non potete capire. Perché non mi lasciate stare oggi? Ho la mente altrove.

Eric: Per il compito di storia? Dai che andrà bene.

Sbuffo nuovamente rimanendo sempre più scioccato. Dio quanto sono lenti a capire.

Jared: Si.. per il compito non so un accidenti! *fingendo un sorriso* Contenti e più sereni ora?

Mi volgo per entrare in classe ma nel farlo mi trovo proprio lei dinanzi a me , notando che gli sto bloccando l’ingresso in aula.

Esattamente dopo una settimana riscontro il suo viso , sempre piccolo e delicato , non riuscendo a levarmi dalla testa il suo corpo mozzafiato sotto il mio quella notte andata a finire male.

Mi mordo le labbra sentendo quei due farfugliare battute squallide mentre Abby ,immobile dinanzi a me , trascorre i suoi secondi a fissarmi in silenzio.

Xx: Heila bei piccioncini vi muovete e scollate i vostri sguardi o deve intervenire il Cupido Taylor?
la voce più fastidiosa del mondo rovina questo profondo scambio di sguardi intensi vedendo poi la chioma bionda e voluminosa mettersi in mezzo a noi . L’odore di chewingum alla fragola mi avvolge il viso e trovandomi la stupidità in persona dinanzi a me deduco che la giornata abbia preso la piega sbagliata.

Jared: *sospirando* Taylor ma non hai nient’altro da fare se no rompere gli altri?

Taylor: Oh Jared ma sei così volgare!

Atteggiandosi da diva d’Hollywood si porta scenograficamente la mano sulla bocca , scioccata.

Abby: Taylor la volgarità è incluso in lui , c’è poco da risolvere.

Alle sue spalle prende parola Abby che col suo tono sarcastico si coinvolge nella conversazione nata dinanzi la porta della classe.

Taylor: Oh cara non mi ero accorta che stavi ancora dietro me. Sono divina anche da dietro vero?

Sorridendo a pieni denti si atteggia anche davanti alle ragazze , che di solito la bramano dalla mattina alla sera riempiendola di complimenti sino a farle venire la nausea ma che oggi ha beccato la meno femminile e la sua unica NON fans.

Abby: Non sono un ragazzo. Perché dovrei trovarti incantevole se non provo niente!

Alza le spalle scuotendo poi il capo confusa dalla domanda stupida.

Taylor: Ma se mi amano tutti in questo mondo? *scioccata* Siete due persone molto insensibili. Non mi avete a cuore! Sappiate che mi avete ferito!

Fa finta di offendersi e a viso alto sorpassa i vari banchi facendo oscillare i suoi lunghi capelli biondi ondulati cui profumo inebriano la mente di tutti i miei compagni di classe notando solo ora di esser rimasto dinanzi a lei che non scolla lo sguardo da me . Nel momento che smetto di fissare quella ragazza stupida riporto lo sguardo su Abby che se ne sta a conserte.

Abby: Si dice che lei è l’unica ragazza che non hai sedotto. Come mai..? Non è di tuo gradimento?

Nel suo sorriso vedo un pizzico di falsità , e nella sua frase colgo la voglia di bisticciare.

Jared: Non mi ispirano le senza cervello.

Abby; Oh..*finta sorpresa* Tu ce lo avresti invece vero?

Jared. Senti prima che perda le staffe , perché non mi lasci stare? Non ti accontenta sapere che per un mese non potrò uscire il sabato sera per colpa tua?

Abby: *fingendo di pensare* Mm..per colpa mia? Non ricordo.*finto sorriso*
Mi avvicino pericolosamente voglioso di stringerle le mani al collo sino a soffocarla.

Jared: Senti un po’ tappo di sughero perché non smammi?! Pensa un po’ a te che sei single alla tua età. Affrettati cara o rimarrai una triste zitella come Tua Madre!

Fingendo un sorriso avrei creduto di porre fine a questo scontro ma non va per il verso giusto ma al contrario scateno la furia che c’è in dentro. Una lezione..mai dire cose sbagliate sui genitori!

Abby: IO TI AMMAZZOOO!!!!

Di colpo lancia i libri a terra buttandosi col tutta la foga che ha in corpo tanto da buttarmi a terra dove inizia ad impestarmi di pugni urlando come una pazza isterica , non riuscendo a fermare con nessuna presa. Mi sembra un anguilla fuor d’acqua.

Abby: NON OSARE OFFENDERE MIA MADRE!!!! NON DEVI DIRE NIENTE SU DI LEII!!!!

Jared. Tu sei pazza!!! Levatemela di dosso!!!

Continua a tirarmi la camicia dell’uniforme smuovendosi con agitazione allungata su di me , che steso sul pavimento sto ingiustamente subendo i suoi maltrattamenti fisici sotto lo sguardo dei miei compagni di classe che non alzano un dito , ma al contrario ridono sotto i baffi sino a quando sentiamo un fatidico:

xx: AGUIREEEEEE!! ANDRADEEEEE!!

Quest’ultima si blocca rivolgendomi tutto l’odio che può dimostrare attraverso le iridi sgranate , sentendo nel silenzio caduto all’improvviso solo i nostri respiri profondi. Io sposto lo sguardo alla professoressa più severa e acida che abbiamo notando che ci sta fissando con gli occhiali scesi sul naso e con un espressione nera sul viso.

Prof.ssa: CHE COSA STA SUCCEDENDO QUA?? Esigo delle spiegazioni per tutto questo trambusto!!! E LEI ANDRADE SI TOLGA SUBITO DA SOPRA AGUIRRE!! Ma sono posizione da assumere in un collegio d’élite?? E VOI CHE CI FATE ANCORA IN PIEDI! OGNUNO FILI AL PROPRIO POSTO!!

Rende la situazione una teatrale tragedia urlando queste frasi col suo vocione possente che incute tutti gli alunni che corrono a sedersi ai propri posti vedendo Abby sbuffare pesantemente mentre si toglie finalmente da sopra me , riuscendo ad alzarmi e sistemare l’uniforme sgualcita.

Ci rivolgiamo uno sguardo minaccioso , certi del fatto che la storia non finisce qua e infatti ecco la professoressa pronunciare la “fatidiche” parole.

Prof.ssa: Una rissa in questo collegio?!..*scuotendo il viso* UN ORRORE!!! *indignata* E’ una cosa riprovevole !

Jared: Le posso spiegare tutto ! E’ stata lei ad iniziare!*indicandola velocemente*

Abby: Oh ma quanto sei virile! *finto sorriso * Complimenti , sei bravo a scaricare le colpe! Professoressa le posso spiegare io la verità!

Cerca di passare dalla parte della ragione , portandomi automaticamente nella parte del torto ma la qui presente non ha intenzione di sentire le nostri voci intersecate continuamente , che creano solo un fastidioso ronzio indecifrabile.

Prof.SSa: BAAAASTAA!!!! Non voglio più sentirvi! Aguirre!! Andrade!! Filate in presidenza!!
Abby: Ma io non ho fatto niente!! Ma offeso mia madre!!

Jared. Non c’era bisogno di avventarti addosso!

Prof.ssa: Ah ma siete testardi! Varrà a dire che vi dovrò portare con la forza.

Velocemente ci afferra dalle braccia e stando in mezzo a noi ci trascina in presidenza dove durante il tragitto non facciamo altro che tirarci le forme in faccia e ringraziarci ironicamente per il casino combinato.

Prof.ssa: Signore Preside mi spiace disturbarla ma le devo portare questi DUE INDISCIPLINATI!

Ci lascia finalmente le braccia spingendoci verso la scrivania dietro la quale Pablo tende il collo per studiare i nostri visi.

Pablo: E voi due che avete combinato?

Prof.ssa:*aggiustandosi gli occhiali* Li ho colti in una posizione compromettente!

Jared: Che?? *scioccato* Ma non è vero!!

Abby incrociando le braccia distoglie lo sguardo freddo da tutti noi rivolgendolo ad un punto a casa , iniziando a battere continuamente il piede destro a terra per scaricare la tensione creatasi in lei.

Pablo:*prendendo un bel respiro* In che senso ? Si può spiegare Professoressa?

Prof.ssa: Certamente Signor Preside.

Abby:*borbottando* Sto per vomitare dinanzi a questo leccamento di culo!

Sgrano gli occhi capendo alla perfezione la frase pronunciata con disgusto che è giunta anche all’orecchio della diretta interessata e del preside .

Prof.ssa: *scioccata* Ma questo è INCONCEPIBILE!!!! Esigo che le si rechi una dura punizione !! Il suo atteggiamento è pessimo in mia presenza! Mi manca di rispetto !

Lei si volta volgendogli un finto sorriso , cogliendo al volo che è pronta a dire la sua anche questa volta . E di sicuro non farà altro che peggiorare la situazione.

Abby: Mi “Scusi” se rispondo alle sue provocazioni!

Prof.ssa: Io??? Lei è una maleducata!

Abby: Oh si certo solo perché sono una nuova! Bhè sappi che non può mettere i piedi in testa solo perché sto indietro nella sua materia!!! *alzando il tono*

Pablo: Perché non ci calmiamo e cerchiamo di capire ogni problema a passo?

Prof.ssa: Ah no! Questo è davvero troppo! Lascio a lei questi due screanzati! Le dico solamente che si stavano acciuffando come due animali! Che li punisca severamente!

Indignata e incavolata dalla situazione precipitata su di essa esce da questa presidenza chiudendo la porta bruscamente , lasciandoci nel silenzio imbarazzante.

Abby: Aah..*sarcastica*..che bello finire in presidenza dopo una settimane e più dall’inizio della scuola!

Con aria seccata si siede sguaiatamente alla poltroncina dinanzi alla scrivania iniziando a toccare tutte le cose di Pablo che strofinandosi la faccia si preparare psicologicamente a metterci in riga.

Pablo: Allora…*sospirando* ..posso sapere cosa avete combinato voi due?

Prende posto sulla sua sedia e a tal punto prendo posto anche io sull’altra poltroncina , accanto ad Abby che non mi rivolge un minimo sguardo a differenza mia che attendo che mi guardi .

Abby: Le spiego la situazione in pochissime parola Signor Preside.

Accenna un amaro sorriso fissandolo con aria di superiorità , cogliendo un pizzico di falsità nella pronuncia “Signor Preside”.

Abby: Il qui presente Jared Aguirre ha OSATO offendere mia madre dandole della “Triste Zitella” .

Pablo solleva le sopracciglia ascoltando il suo breve racconto.

Abby: Ora lei mi può dire cosa ho fatto di sbagliato?

Jared: Ti sei avventata addosso. Credi che sia una cosa giusta da fare?

Intervengo io , sorpreso dalla sua “immensa innocenza”.

Abby: Ti dovevo ammazzare prima dell’arrivo della professoressa!
Come se fosse un cane violento fa uno scatto dalla sedia facendomi sobbalzare per la paura che si avventasse nuovamente , per poi fissarle le mani che stringe incessantemente i braccioli .

Alzo lo sguardo scontando i suoi occhi freddi e fulminanti . Tenta con tutte le forze di frenare la sua voglia di picchiarmi nuovamente ma questo viene evitato dall’intervento di Pablo.

Pablo: Hey hey hey..calmatevi! Ora sistemiamo con tranquillità le cose. Allora Jared..sai cosa devi fare giusto?
Mi rivolge lo sguardo e appena lo fisso cogliendo il suo messaggio subliminale gli rispondo con tono scioccato.

Jared: Io non gli chiederò scusa! Ne adesso ne mai!

Abby: *fissando Pablo* Ma l’ha sentito? Posso avventarmi nuovamente o mi deve trattenere? *indicandomi*

Pablo: Nessuno si avventa addosso all’altro e non dovrò mantenere nessuno! Ok? Ora cerchiamo di sistemare le cose. Jared chiedile scusa , hai offeso Marizza.

Jared.*inarcando il sopracciglio* E questo ti da fastidio vero? Prendi le sue parti solo perché è nuova e per giunta è la figlia di una tua avventura???

Ed ecco che pronuncio altre parole che non dovevo dire. Vedo l’espressione di Pablo cambiare improvvisamente vedendolo diventare serio .

Pablo: Io non prendo le parti di nessuno ! E per giunta non proteggo le figlie delle mie “avventure” Ok??

Alza il tono , che appare adesso deciso e autoritario , incutendomi leggermente paura.

Essendo un amico di famiglia non mi faceva nessun effetto stare in presidenza ma a quanto pare tirare la corda e pronunciare parole sbagliate non è andato a mio discapito, ma al contrario ho peggiorato la situazione. Abbasso lo sguardo sospirando pesantemente. Non posso fare niente , è pur sempre il preside.

Pablo: Bene!! Ora voi due che vi piaccia o meno farete pace . Se sento ancora i professori lamentarvi del vostro comportamento mi costringerete a prendere seri provvedimenti e infliggervi dure punizioni. E’ questo che volete???

Abby: *Sbuffando* No..

Pablo: Perfetto! Ora Jared chiedile scusa e tu Abigail fai lo stesso !

Abby: E perché scusa? Non ho fatto niente!
Pablo: *stringendo i pugni* Ti sei avventata addosso. “Niente” la riterrei una parola un po’ troppo grossa , non trovi?

Sospiriamo pesantemente all’unisono rivolgendoci uno sguardo fulminante. Non ci tocca che eseguire i suoi comandi anche se la scusa non esce dal cuore.

Jared: S-scusa…

Pablo: Oh! Questa è musica per le mie orecchie. Ora tocca te Abigail.

La fisso e vedo le sue labbra esser morsa dai suoi denti. E’ davvero frustante far fuoriuscire quella frase e a quanto pare la sta torturando questo comando.

Pablo: Su dai..non essere orgogliosa e accetta di aver sbagliato anche tu.

Esasperata dalla pressione inflitta da Pablo pronuncia quella famosa parola proceduta da un lungo sospiro.

Abby: Scusa!..*sospirando* Ora posso andare in classe? Mi aspetta Hitler femminile!

Pablo: Jared tu puoi andare.. Se la professoressa ti chiede qualcosa mandala da me.

Abby: Posso andare anche io? Heila!

Pablo: No ..tu Abigail no. Devo un attimo parlare con te per quanto riguarda i problemi nati da questa professoressa.

Abby: Oh..non ce né bisogno. So cavarmela da sola.

Lei si alza e spavalda come sempre vuole credersi più superiore del docente.

Pablo: Ci tengo..Jared vai e digli che sto intrattenendo Andrade. Presto la raggiungerà , roba di minuti.

Sospirando annuisco col viso e dopo un “Arrivederci” esco dalla presidenza lasciando quella svampita li dentro con Pablo . Cosa mi tocca passare per colpa sua ancora? Mi sta dando sin troppo filo da torcere!



Pablo



Una volta rimasto solo con Abby lei sbuffa sonoramente continuando a star seduta in una posizione al quanto obsoleta che mi ricorda tanto la madre alla sua età.

Pablo: Puoi metterti composta per favore? Sei in una presidenza..

Abby: ..e aggiungerei anche Per non so qual motivo ancora.

Mi finge un sorriso eseguendo in un certo senso l’ordine, mettendosi composta.

Oggi l’ho beccata con un diavolo per i capelli e se una “Andrade” è arrabbiata meglio stare attenti.

Pablo: Mi puoi spiegare che problemi hai con quella professoressa?

Abby: Glielo spigo in pochissime parole.*fingendo un altro sorriso* Non gli vado molto a genio , perché sono lenta a comprendere la letteratura secondo lei. Ma in realtà ho dei vuoti nelle lezioni perché tra un cambio e l’altro di scuole è inevitabile mancare qualche pezzo! Ma no..la signora che gli ci vorrebbe una bella..

La interrompo prima che pronuncia parole poche adatte e soprattutto poco signorili.

Pablo: OK OK! Ho capito!! Ti supplico non procedere! Per favore..*sospirando* Nelle parole sei impulsiva come tua madre!

Più la conosco più posso accettare il fatto che sia sua figlia. Ha fatto una sua mini copia e questo mi terrorizza.

Abby: Ora posso andarmene? *sorridendo falsamente*

Pablo: Non prima averti detto un ultima cosa.

Abby:*Sbuffando* Cosa?

Lei si fissa annoiata le unghia mentre mi poggiando i gomiti sulla scrivania le sottolineo la situazione.

Pablo: Tua madre mi ha avvertito di accettarmi che stia bene in questa scuola .

Abby: *fissandomi* E perché mai dovrebbe badare a me? Sono grande abbastanza per farlo da sola.

Pablo: Vuoi vedermi con le gambe spezzate per caso? Conosci tua madre meglio di me , sai cosa è in grado di fare se non eseguo i miei ordini.

Lei incurva la schiena in avanti poggiando anche lei le braccia sulla scrivania.

Abby: E mi lucidi la mente…cosa può fare per me?

Pablo: Se hai qualche problema posso risolverlo con facilità.

Abby: *inarcando il sopracciglio* Per esempio?

Pablo: Farti dare delle lezioni da qualche tuo compagno o delle lezioni extra dalla professoressa in modo da andare a passo con la classe..

Opto qualche idea che però non la entusiasmano.

Abby: Mi vuole morta per caso? Già è pesante seguire le sue lezioni , mi toccherebbe sacrificare il tempo libero per stare con quell’acida quarantenne? *scioccata* Ha per caso qualche altra idea più intelligente?

Sospiro pesantemente sforzandomi di restare calmo. Sembra di avere a che fare con Marizza.

Non solo dovevo vedermela con una , mi tocca metter a posto anche quest’altra ribelle in piena crescita.

Pablo: E va bene..Cercherò di placare l’antipatia della docente che ha nei tuoi confronti ..

Abby: *sorridendo soddisfatta* Oh..che bello!

Pablo:*aggiungendo subito dopo*.. Ma..si c’è un Ma!...

Abby: *borbottando* Ecco la fregatura. Dica..

Pablo: Ma comunque dovresti recuperare gli argomenti persi . Per ripagare il favore , non credi ?

Lei sospira roteando gli occhi , alzandosi poco dopo seccata e stanca da questa riunione.

Abby: E va bene. Cercherò di recuperare con qualche appunto …Poi me la vedrò io.

Mi alzo seguendola sino alla porta rivolgendogli le ultime frasi.

Pablo: Mi fido di te. Cerca di non deludermi.

Abby: *finto sorriso* Ai suoi ordini Preside..

Varca la porta pronta ad ritornare in classe ma la rifermo.

Pablo: Ah..Abigail un ultima cosa!

Abby:*voltandosi* Cosa?
Pablo: T-tua..madre andrebbe fiera sapere che l’hai difesa sino a creare una rissa.

Accenno un dolce sorriso , leggermente intenerito dall’affetto profondo che prova verso la madre.

Questa mia frase le fa creare un ampio sorriso sulle labbra , facendomi ricordare il sorriso di Marizza.

Entrambe pullulano di bellezza .

Abby: Mi sta condendendo di fare a botta con chiunque offendi mia madre?

Accenna una risata divertita coinvolgendomi lentamente.

Pablo: Ovvio che no. Ma sappi che anche tua madre ti vuole un mondo di bene.

Abby:*sorridendomi* Lo…so.

Pablo: Ti sta organizzando una festa da sogno.

Abby: E io non vedo l’ora di ringraziarla quel giorno per avermi messo a mondo … Tenermi in grembo nonostante era sola e povera..è stata la miglior dimostrazione d’amore che ha potuto farmi. La amo un sacco e non saprò mai come ripagare i suoi immensi sforzi. Ora devo andare..arrivederci e ..grazie.

Sorridendomi dolcemente mi lascia qui sotto la soglia della mia porta con aria turbata.

Cosa vuol dire che “era sola e povera”…? Dov’era suo padre , il famoso Weston?

Più passa il tempo e più mi informo. Ma con questo i miei dubbi si raddoppiano e la voglia di sapere il di più mi assale di giorno e in giorno. “Tenermi in grembo nonostante era sola e povera..è stata la miglior dimostrazione d’amore che ha potuto farmi.” Questa frase continua a rimbombarmi nel cervello nonostante cerchi di concentrarmi nel lavoro , ma adesso più che mai non vedo l’ora di incontrare Marizza per continuare ad organizzare la festa e nel farlo…voglio osare chiedergli qualcosa del passato.

Sarà sincera o mi costringerà a prendere decisione che non le piaceranno affatto? Ma devo rimanere calmo per ora , devo passare inosservato. Devo più o meno riconquistare qualche punto e per farlo tenterò di farla divertire e passare una giornata tranquilla ponendomi come scopo il “non litigare” e soprattutto il “non cadere sul malizioso o dire parole che infondono imbarazzo”. Mi sforzerò a riacquistare la sua fiducia.



Marizza



Marz: Siete stati convocati dal preside!

Esclamo sorpresa dal suo breve e succulente racconto qui seduta sotto il gazebo del giardino a respirare aria fresca.

Mia: Che c’è ti sciocca così tanto sapere che anche tua figlia finisce in presidenza? Suvvia era il tuo luogo fisso.

Marz:*fulminandola con lo sguardo* Tu invece di intrometterti come un caciocavallo sui maccheroni perché non vai a fare una sgridata a tuo figlio che ha osato darmi della “triste zitella” ??

Mia: Oh..eddai Marizza. E’ un ragazzo. Infondo non è che ha detto una bugia.

Lei con non curanza continua a sfogliare la rivista con copertina la sua foto , sdraiata alla sdraio a prendersi il sole.

Marz: Ah si? Sarei una “triste zitella”? Dato che lo sono perché arrabbiarsi se faccio questi per noia .

Afferro la rivista dalle sue mani lanciandogliela dritta in piscina.

Mia: MArizza!!!! Era nuovaaa!! *lamentandosi* Sei una vera e propria maleducata!!

Infilandosi le infradito continua a lamentarsi mentre cerca di recupare la rivista ormai rovinata in piscina con il retino lasciandomi sola con Abby che ha assistito la scena comica con un lieve sorriso sulle labbra.

Marz: Ah..non ne posso più.

Mi porto le ginocchia al petto poggiando la schiena del tutto alla sdraio comoda , sospirando poco dopo.

Abby: Alla fine tutto si è risolto , o almeno credo. Per quanto riguarda quella professoressa se la vedrà Pablo.

Marz:*finto sorriso* Oh..di male in peggio.

Abby: Da non è stato così crudele . Poteva andarmi di peggio. E poi è gentile.

Marz: Non fidarti di lui..*sorseggiando l’aranciata*

Abby: E perché mai? *confusa* Ti sta aiutando persino con la mia festa , nonostante poteva rifiutarsi semplicemente.

Marz: Questo..è vero ma comunque ricordati che qualunque persona si veste da angelo per nascondere il diavolo che è in sé.

Abby: Dio mio mamma.. In te governa la negatività in persona.

Sbuffando si alza dal lettino afferrando la borsa col suo cambio di abiti.

Marz: Che ho detto di sbagliato? *innocente* E’ la verità figlia mia,.

Abby: Ah.. non ne vale la pena. Ora devo proprio andare. Anche se posso stare qua il pomeriggio preferisco tornare al collegio per svolgere i compiti . Ci vediamo domani ok?

Mi alzo abbracciandola dolcemente.

Marz: Oh piccola mia , mi manchi un sacco lo sai? Da quando sei voluta entrare li dentro ti vedo a stento. Quelle ore di uscita libera non servono a niente se poi le devi trascorrere a fare i compiti.

Abby: Lo so mamma..lo so . Ma pensa che il weekend è alle porte. Domani potremo dormire insieme abbracciate. Non sei contenta?

Lentamente sciolgo questo caldo abbraccio accarezzandogli i capelli morbidi e profumati.

Marz. Non vedo l’ora..

Abby: *sorridendomi* ora devo proprio scappare. Qui fuori c’è un taxi che mi aspetta.

Marz: Sicuro che non ti devo accompagnare?

Abby: *prendendo la borsa* Sicurissima! E poi sbaglio o tu hai un appuntamento?

Inizia a sorridere maliziosamente rispondendo alla sua domanda imbarazzante lungo il tragitto verso la porta d’ingresso.

Marz. Non è un appuntamento! Girerò con Pablo per negozi SOLO per la tua festa!
Abby:*ridendo* Fingerò di crederti.

Marz:*falso sorriso* Si continuami a prendere in giro.

Abby: Oh su mamma , è già un paio di giorni che vedo nei tuoi occhi un pizzico di felicità . *sorridendomi*

Marz. Pfft..ma per favore! Per un misero pomeriggio che ho passato con lui! Ti vedi troppe telenovele! Ora fila a scuola prima che ti prenda a sculacciate.

Inizio a ridere fissando il suo meraviglioso sorriso a 32 denti .

Abby: Eddai..ammettilo che un pochino ti piace. Ora scappo!

E dandomi un veloce bacio a stampo fugge dalle mie grinfie accennando automaticamente un'altra risata.

Marz: Quanto è pazza..

La vedo salutarmi da dentro il taxi sino a quando svolta l’angolo e svanisce dalla mia visuale , rimanendo però qua sul marciapiede a riflettere sulla conversazione appena avuta con lei.

“..ammettilo che un pochino ti piace.” Accenno un sorriso amaro . Se solo sapere se in realtà lo amo ancora solo perché è lei a unirmi a lui.. Come può esser ironica e sadica la vita. Sospiro decida di rientrare dentro per continuarmi ad aggiustare per l’uscita e solo circa un ora dopo sono in salotto con Mia ad aspettarlo.

Marz: Sta facendo un ritardo di 15 minuti. Si crede importante?

Stufa da questa lunga attesa batto il piede incessantemente continuando a tenere lo sguardo fisso sull’orologio elegante e fine da polso.

Mia: Su Marizza rilassati. Sei una molla pronta a prender il volo. E’ solo un uscita per negozi.

Marz: Si perché non provi tu ad uscire col nemico come se tra di noi non ci fosse stato niente?*finto sorriso*
Mia: Tu non puoi vivere con questo stress del genere. Vedi un po’ quante rughe ti crea in fronte.

Sbuffo cercando di rilassare la fronte , corrugata per i nervi.

Marz: Non mi aiuti in questo modo!

Sta per ribattere ma ecco che un rompo di un veicolo strano echeggia per il quartiere. Confuse e curiose di sapere da dove proviene questo rumore usciamo in strada sgranando gli occhi appena scontro con lo sguardo Pablo su una moto nera opaca.

Mia: Oh Mio Diooo!!
Strillando come una pazza corre a studiare il nuovo giocattolino di Pablo che spegnendo il motore si leva il casco ,altrettanto nero , passandosi una mano tra i capelli brizzolati gesto che lo rende estremamente sexy.

Mia: E questo splendore da dove esceee??? *sorridendo a 32 denti*

Pablo: Appena da una concessionaria! *sorridendo* E’ un bel gioiellino non trovi?

Mi avvicino a questi due stupidi intenti a bramare il nuovo acquisto intromettendomi tra i due con tono acido.

Marz: E tu fai ritardo per colpa di questa stupida moto?? Per colpa tua abbiamo perso mezz’ora di tempo , che poteva esserci utile per l’acquisto di nuove cose!

Alza il capo scontrando i miei occhi che lo guardano con rimprovero , non riuscendo però a farlo sentire in colpa.

Pablo: Oh..suvvia. Non ne è valsa la pena? Guarda con che veicolo magnifico puoi girare questo pomeriggio.

Cerca in tutti i modi di dissuadere la mia opinione negativa , incrociando le braccia al petto cercando di calmare i miei nervi.

Mia: Pablo mi devi far fare assolutamente un giro! E’ stupenda!

Marz: *finto sorriso* Non so la vuoi fare adesso , dato che ci siamo?

Mia: Uffa Pablo ti prego portala via! Non ne posso più , oggi più che mai è posseduta dall’acidità!

Estremata dalla mia pressione saluta Pablo con un bacio e rientra dentro casa borbottando parola indecifrabili tra se e se chiudendo poco dopo la porta d’ingresso lasciandomi qui fuori , sul marciapiede , con Pablo ancora in groppa alla moto che mi sta sorridendo tranquillamente, cosa che fa accrescere i nervi ancora di più.

Pablo: Allora…pronta a inaugurare con me questa moto?




Eheheheheh credevate che li facevo baciare ? :3 myahahahaha *risata malefica * dovrate aspettare sino al capitolo 30 ahahahah bene dopo aver spolierato questa cosa scappooo ciaooo a commentate ;) ahahhahahaha
 
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Pablizza01
view post Posted on 2/10/2016, 15:08




COSA HO LETTO?!?!?!?!?!
'DOVRETE ASPETTARE FINO IL CAPITOLO 30' TRA 5 CAPITOLI SI BAXIANO?! IO MORIRÒ SUL COLPO?!?!?!?!?!?!!? MA SICURO!!!!!!!!!!! :woot: :woot: :woot:
Ok basta cerco di calmarmi...aspettando il capitolo 30 commento questo ahahaahaha
MI DISPIACE CHE NON SI SIANO BACIATI...MA VABBEEE OK ASPETTERÒ QUESTO BACIO CON ANCORA PIÙ ANSIA...
E POIIIIIIII ALLORAAAAAA
JARED ED ABBY...ODIO PURO TRA LORO...ma infondo molto in fondo...so che si amano...Madonna quanto li amo anche a loro madonnaa :wub:
BEH ABBY CHE DICE ALLA MAMMA CHE ORMAI DA QUANDO STA PREPARANDO LA FESTA CON PABLO È PIU FELICE...E CHE LEI PENSA CHE GLI PIACE...AH ABBY SAPESSI TUTTA LA VERITÀ E IL 'PIANO' ORGANIZZATO DA MARIZZA!!
OK ORA TI DICO SOLO UN CONTINUA!!!!!! :lol: :lol:
Ps chissà se più tardi arriverà anche un altro capitolo anche da me? -_- booh magari più tardi passa e vedi :P
Ciaoo :D
 
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view post Posted on 3/10/2016, 14:13

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Buenos diaaas !! *--* e buona letturaaa ahahahahah


CAP 26

Marizza


Marz: Ti ho mai detto che odio il tuo sorrisetto?*fingendone uno*

Pablo: *divertito* Un sacco di volte , credimi ho perso il conto. Bene ora che ne dici di andare?

Continuo a guardare inorridita la moto mentre lui si sistema meglio in sella.

Marz: Uhm..

Pablo mi lancia uno sguardo impaziente.

Pablo: Oh , Sali. Andrò piano.

Marz:*titubante* Sicuro che hai la patente e la capacità di portare un demone meccanico del genere?
Pablo: Lo giuro! *mettendosi la mano sul cuore* Ti riporterò a casa sana e salva.

Marz:*borbottando* Su questo ho qualche dubbio.

Pablo: Guarda che ti sento.

Fingo un sorriso avvicinandomi di qualche passo in modo da fissare meglio la moto.

Marz: Che modello è ?

Chiedo leggendo troppo tardi la scritta sul serbatoio.

Pablo: E’ una Harley Night Rod. E’ il mio nuovo amore della mia vita , perché non graffiare la vernice quando Sali.

Marz: Ma che gentleman .*fingendo un sorriso* Se ci tieni così tanto susciti in me la voglia di graffiarla come se non ci fosse un domani , sappilo.

Pablo:*roteando gli occhi* Rimarremo qua per tutto il pomeriggio o vogliamo sbrigarci. Su prendi questo.

Mi tende un casco , altrettanto nuovo , fissandolo senza mostrar un minimo di emozione.

Marz: Non intendo metterlo. *riporgendoglielo* Mi scombinerà i capelli.

Pablo: Preferisci romperti la testa ? *inarcando il sopracciglio*

Marz:*avvicinandomi* Questo vuol dire che rischio con te in sella quindi.*sorridendo furbamente*

Pablo:*sorridendomi maliziosamente* Rischi di più con questo.

E con un abile mossa mette la sua grande mano tra i miei capelli scombinandoli bruscamente iniziandomi a lamentare sotto la sua risata divertita.

Marz: MA che fai idiota??

Pablo: *ridendo* Almeno adesso non hai nessun problema a metterti in casco , pazza.

Sbuffo sprecando un paio di secondi a sistemarmi invano i capelli dato che poi mi mette il casco di sua volontà , gesto che mi fa inalberare ancora di più.

Marz: Non so vuoi anche prendermi in braccio per farmi salire?*finto sorriso*

Pablo:*mettendosi il casco* Se ce n’è bisogno mi costringi a farlo. Ora Sali.

Riavvia il motore che ruggisce per la via mentre io sistemo per bene il casco. Costretta a salire , per la prima volta su una moto del genere , mi metto in sella cercando qualcosa a cui aggrapparmi , ma le mie dita scivolano dalla pelle al fanale di plastica e il “giocherellone” si diverte a fissare la mia difficoltà attraverso lo specchietto laterale e poi anticipandomi mi prende senza dirmi nulla le mie mani portandosele attorno alla vita , cogliendomi di sorpresa.

Pablo: Non hai niente per tenerti …solo me , Marizza.

Dilato le pupille sentendo il cuore battere di colpo dinanzi alla sua frase pronunciata con sensualità , sentendomi anche in imbarazzo ad circondargli la vita con tutte le braccia e questa posizione ,al quanto imbarazzante secondo il mio punto di vista , mi costringe persino ad attaccare il mio petto alla sua schiena massiccia , messa in risalto a causa delle mani poste sui manubri.

Pablo: Non mollare la presa.

E spingendo la moto all’indietro con i piedi esce in strada e con uno scatto del polso parte come un razzo.

D’istinto stringo la presa dell’abbraccio , dato che è diventato questo purtroppo , vedendo le ciocche rimaste fuori dal casco sferzarmi contro il casco chinandomi leggermente per impedire ciò .

Poggio la testa circondata dal casco alla sua schiena certa che se avrei guardato la strada al di sopra delle sue spalle sarei scesa da questo coso infernale vomitando . Il rumore echeggia ogni strada di Buenos Aires , sorpassando le auto con mosse azzardate e soprattutto con una velocità sovrumana che raggiunge il livello di velocità mio in auto. Ma un conto esser protetti dal vetro , un conto sentire tutto il vento travolgerti all’improvviso anche se sono ben messa al rifugio dal suo corpo. Senza accorgermene durante il tragitto ho stretto la presa , sino a stropicciargli leggermente la camicia azzurra che indossa continuando a sentire il cuore tamburellarmi. Qualche minuto dopo imbocca a tutta velocità il parcheggio del centro commerciale e non appena si ferma sulla zona riservata ai “Due ruote” spegne il moto e ridacchiando mette la moto sul cavalletto prima di smontare.

Marz: SEI UNO SQUILIBRATO!

Finalmente ritorno a sentire , liberandomi di questo casco ingombrante sciogliendo la forte stretta della sua vita , permettendogli di scendere dalla moto per sfilarsi il casco.

Pablo: Ho rispettato i limiti di velocità.*ridacchiando*

Marz: Si , quelli di un’autostrada tedesca , che notoriamente non ne ha!

Gli lancio il casco che prende al volo scendendo da questa “cosa” per sistemarmi i capelli già imbrogliati da lui poco fa , peggiorati dal vento .

Marz: Aah che nervi!*sbuffando*

Pablo: Non lascerei mai che ti accadesse qualcosa, Marizza.

Col suo solito tono dolce e tranquillo riesce a frastornarmi con queste frasette del cavolo!

Marz: Si ..certo.*sarcastica*

Lui dedica un minuto ad alzare il sedile per mettere i due caschi e una volta svolto il lavoro si volge , ponendosi dinanzi a me , e senza chiedere il permesso infila le sue mani tra i miei capelli con l’intento di aiutarmi a sistemarli .

Dilato la pupilla trovandomelo stranamente troppo vicino a me sentendo le sue dita intrecciarsi tra le ciocche lunghe dei miei capelli fissando incanta la sua espressione concentrata.

I suoi occhi oggi sono più azzurri che mai e li maledico ogni qualvolta mi procurano quella strana sudorazione dovuta all’agitazione.

Marz: M-ma che ..fai?

Imbambolata dalle sue carezze lente e delicate gli pongo questa domanda quasi con un filo di voce per poi vedere le sue labbra leggermente incurvarsi in su.

Pablo: Ecco fatto. Ora stanno meglio.

Accompagna due ciocche di capelli portandole sino al petto , esprimendo la sua soddisfazione.

Pablo: ora andiamo?

E giocherellando con le chiavi della moto si avvia verso l’ingresso del centro commerciale lasciandomi come se mi avesse detto la notizia più sconvolgente della mia vita. Perché continua ad esser così dolce e premuroso con me nonostante sappia il rancore che ho dentro nei suoi confronti per ciò che lui ha fatto in passato? E’ conscio dei suoi errori commessi. Allora non capisco perché , anche se è sposato , si comporta come al solito: da emerito latin lover che sistema l’acconciatura alla sua donna.

Stringo i denti e indispettendomi lo raggiungo infuriato per dirgliene quattro vedendo i capelli lisciati da lui poco fa sobbalzare ad ogni gesticolio animato , sentendo la sua insopportabile risata .

Io ho le crisi isteriche per tutta la durata del giro nel centro commerciale e lui si diverte sino a piegarsi su se stesso dalla risate , passando così un pomeriggio al quanto irreale secondo me.

Chi lo doveva pensare che avrei passato così tanto tempo insieme all’ultima persona che volevo rivedere?

E’ così tutto strano…

Pablo: Ecco a te un gelato al cioccolato!

Marz: Non lo voglio.*sospirando* Mi hai comprato di tutto e di più , hai per caso l’intenzione di farmi ingrassare?

Esausta di mangiare rifiuto il suo gelato che , dopo un alzata di spalle , lo gusta lui al mio fianco sedendosi sulla panchina.

Pablo: Bhè un po’ di chiletti non ti fanno male. Sei stecca come un ramoscello.

Marz: Oh..*sollevando le sopracciglia*..ma che poetico. E comunque non sono affari che ti riguardano. Io sto bene così.

Pablo: Si poi quando sverrai davanti a me non ti aiuterò , sappilo.

Marz:*finto sorriso* Quanto sei “premuroso” . Tranquillo Latin Lover non sverrò davanti a te ! Non tirarmi i piedi , sprizzo di salute alla faccia tua.

Pablo:*sbuffando* Come preferisci. Non sai però cosa ti perdi. Mmm..questo gelato è buonissimo!

Roteo gli occhi dopo averlo visto abbuffarsi con voglia di gelato al cioccolato sporcandosi leggermente la guancia coperta da un piccola e ben curata barba.

Marz:*distogliendo lo sguardo* Idiota ti sei sporcato.

Pablo: Mm? Dove?

Sbuffo pesantemente rubandogli bruscamente il tovagliolo di carta che ha in mano pulendogli come una stupida la guancia sporca , sentendo il suo sguardo posarsi su di me.

Marz: Ecco qua. Ora siamo alla pari.

Alzo lo sguardo , una volta pulitogli la guancia , scontrando il suo sguardo profondo sin troppo vicino.

Pablo: G-grazie..

La sua voce è un colpo basso al mio pover cuore.

Marz: S-siamo pari. Tu hai sistemato i miei capelli e io..ti ho aiutato. B-bene..

Distolgo subito lo sguardo, subendomi il dolore che mi procura fissarlo dritto negli occhi. Mi drizzo sulla panchina fissando i bambini giocherellare in questa piazza , una sorta di zona riposo , mentre accavalco le gambe perdendomi nei ricordi . Ma Pablo , una volta ripreso e finito il cono gelato , coglie la mia espressione pensierosa toccando il punto.

Pablo: Hai cresciuto Abigail da sola , giusto?

Comprato l’indispensabile per la festa che si terrà sabato prossimo rimaniamo qua a riposarci prima di tornare a casa , ma ecco che pone questa domanda che mi fa stringer segretamente le mani in pugno , pronta a rispondergli con tranquillità. Infondo non c’è nulla di male in questa domanda.

Marz: Si..

Pablo: E oggi ti ha raccontato che è finita in presidenza?

Marz: Certamente. Tra noi due non ci sono…segreti.

Indugio su quest’ultima parola. Certo che ce n’è uno , ma lo tengo nascosto per non ferirla.

Pablo: Sto seguendo il tuo comando.

Marz:*inarcando il sopracciglio* Ovvero?

Pablo: Quello di verificare che non abbia nessun problema.

Marz: E’ il minimo per ciò che pago.

Pablo:…Marizza se hai problemi posso..

Mi volgo di scatto dalla sua parte interrompendolo prima che spari cavolate.

Marz: MA ANCHE NO! Certo che ce li ho i soldi! Non credere che sia una poveraccia , non ho bisogno dei tuoi favori!

Pablo: Calmati non ho detto niente di strano! Non intendevo dire questo. *alzando le mani* Sei suscettibile eh!

Marz: Non sopporto chi mi elemosina!

Pablo: Ma che dici Marizza? Vai subito sul drastico!*sbuffando*

Marz: Sappi che ho più soldi di te !

Pablo: Non ho detto niente a riguardo. E comunque si.. urlalo più forte , magari ti rapiscono!*finto sorriso*

Sbuffo distogliendo lo sguardo.

Marz: Sei insopportabile.

Pablo: E tu una pazza nevrotica.

Tranquillamente seduti continuiamoci a sputare forme in faccia siano a quando dopo pochi secondi ritorna da solo sull’argomento Abby.

Pablo: Abigail comunque sarà entusiasta delle cose che abbiamo comprato.

Marz: Si ma è ancora poco . Abbiamo così poco tempo.

Pablo: Non ..preoccuparti. Infondo hai il mio aiuto. Che regalo pensi di fargli?

Marz: Non sono affari che ti riguardano. *incrociando le braccia* Tu invece Gran Aiutante?*finto sorriso*

Pablo: Io Cara Ingrata ho già un idea a riguardo. Ma voglio che sia una sorpresa anche per te.*ricambiando il sorriso finto*

Marz: Pft.. *roteando gli occhi* ..immagino il peggio allora. Bene *alzandomi* vogliamo andare? Non ho così tanta voglia di passare altro tempo con te .

Pablo: Oltre che ingrata sei anche sfacciata. *scuotendo il capo* Sei conscia che tua figlia ha il tuo stesso pessimo caratterino?

Marz: E’ mia figlia ed è cresciuta con me. Da chi doveva prendere il carattere? *finto sorriso* E poi cos’hai contro?

Pablo:*alzandosi* No..niente. L’unica cosa che posso dirti di calmarla un po’. Oggi in presidenza per un miracolo non ha mandato a quel paese una professoressa.

Marz:*alzando le spalle* Forse perché se lo meritava infondo?*finto sorriso*

Pablo: *sospirando* E’ inutile parlare con te , avrai sempre ragione tu !

Marz: Avevi qualche dubbio?

Sta per ribattere ma ecco che una bambina gli va sbattere contro la gamba e a causa dell’impatto cade di sederino a terra.

Pablo: Hey piccola stai bene?

Subito su china su se stesso , posando delicatamente le buste sul pavimento sul quale è seduta la bambina caduta. Fortunatamente non sta piangendo ma un po’ stordita si lascia aiutare da Pablo che la rimette in piedi mostrandogli il sorriso migliore che riserva in esso.

Bimba: G-g-grazie.

Con la sua vocina graziosa si mette a fissare Pablo , che ancora chino sulle ginocchia sta sistemando la bambina che a quanto pare non è con la mamma o col papà.

Pablo: Di niente piccola. Dimmi per caso stai con la tua mamma?

Bimba: Si..è li !

Indica con il suo braccio paffuto una signora intenda a parlare al cellullare , con lo sguardo altrove. A volte mi chiedo perché li facciano i figli se poi li abbandonano in giro non guardandoli , come se fossero dei animali in una zona cani .

Pablo: Perché non la raggiungi e gli stai accanto? *sorridendole dolcemente* Potrebbe preoccuparsi se non ti vedesse .

Bimba: Ma io voglio giocare.

Risponde allo sconosciuto mettendo un mini e tenero broncio col labbruccio inferiore. Le codine marroni di questa bambina di neanche 5 anni poi mi ricorda tanto Abby alla sua età.

Assisto allo scambio di frasi con un lieve sorriso sulle labbra pensando che sarebbe stato tutto più bello con Pablo al nostro fianco. Avremmo formato un bellissimo quadro di famiglia , un modello perfetto.

Pablo: Sai che potevi farti la bua? *accarezzandogli il viso*

Bimba: Si..

Abbassando il capo , accetta di aver sbagliato ad allontanarsi dalla mamma e giocherellando imbarazzata col piedino sul pavimento si lascia convincere da Pablo che la incita a correre verso il suo genitore e dopo un gran sorriso della bambina ci saluta lasciandoci nuovamente soli.

Bimba: Ciaoo!!

Pablo: Ciao!!

E sorridendo a 32 denti si rimette in piedi accostandosi a me , rivolgendomi poi lo sguardo nel momento che si è accertato che la bambina ha raggiunto la madre , che subito la prende in braccio.

Marz: Ci sai fare con i bambini.
Rompo il silenzio pronunciando questa frase che richiama la sua attenzione.

Pablo: Si.. col tempo mi sono iniziati a piacere . Ma…

Ecco che il suo viso si rabbuia. Cosa lo turba all’improvviso?

Marz: Ma..?

E per giunta la curiosità in me aumenta incessantemente.

Pablo:…a Paula non tanto.

Dilato di un po’ le pupille sorpresa da questa sua confessione.

Marz: Ma lei..era rimasta incinta.

Pablo: Era un falso allarme. Ma dopo quell’equivoco non abbiamo mai pensato a metter su famiglia. Anzi non lo desiderava veramente e in un certo senso..ho rispettato la sua scelta anche se avere un figlio sarebbe stata un idea carina.

Questa rivelazione è come un lancia infilata violentemente al mio cuore , che risente il dolore causato.

Abbasso il capo permettendo la frangia di calarmi sul viso e nascondere l’espressione rabbuiata .

Marz:*con un filo di voce* Potevi…averlo.

Pablo: Hai detto qualcosa Marizza?

Rialzo il capo lentamente sforzandogli un piccolo sorriso.

Marz: No…niente. Sono stanca..vorrei tornare a casa adesso.

Vorrei dirgli così tante cose da farmi fuoriuscire il sangue dalla bocca per la foga nel pronunciare quelle parole che lo dovrebbero sentire un emerito schifo , una pattumiera!

“…avere un figlio sarebbe stata un idea carina.” Eh si..certo con Paula si . A questo punto inizio a pensare che il problema non era la creatura che portavo in grembo 15 anni fa.. ero io , e questo mi fa così tanto male. Pensavo che mi amasse , ma in realtà lui non è capace nessun’altro se non quella sciagurata.

Pablo: Va bene…andiamo allora?
riafferra le buste e rimanendo in silenzio mi porta sin davanti alla porta di casa con la sua nuova moto.

Tenermi stretto a se nonostante in me c’è la voglia di buttarlo in mezzo alla strada in piena velocità e farlo rotare sull’asfalto , è stata una vera e propria dura prova di pazienza e sopportazione.

Pablo: Allora… ci vediamo domani.

Marz: Domani non possiamo incontrarci.

Freddamente disdico l’appuntamento preso giorni fa.

Marz: E’ venerdì ed intendo passare il weekend con mia figlia .

Pablo: Ma..l’organizzazione della festa? *confuso*
Marz: Ci penserò io ed Abby. Tu hai già fatto abbastanza.

Non ce la faccio.. passare altro tempo con lui dopo aver sentito quelle cose è un atto da vera masochista.

Pablo: Marizza guarda che per me non c’è nessun problema. Aiutarti mi diverte.*sorridendo*

Marz: Ho detto che va bene così! Ora devo andare..

E passandogli velocemente il casco tra le mani mi dirigo a passo spedito dentro casa di Mia , dove una volta chiuso la porta mi accascio su di esse e come di mia consueta abitudine mi siedo sul pavimento freddo portandomi le mani sugli occhi , che iniziano a lacrimare. Perché continua a ferirmi senza che se ne renda conto? Quando riuscirò a deporre un attimo il mio rancore per agire e farlo soffrire come lui sta facendo con me???

Marz: Quando..??? *singhiozzando*



Pablo



I giorni passano e qui sdraiato sul mio letto continuo a pensare a lei.

D’istinto allungo il braccio verso il comodino , no per spegnere la sveglia ma per abbassare il quadretto di una foto di me e Paula. Mi sento un vero e proprio schifo. Come faccio ad essergli fedele come marito se poi quando sto con Marizza desidero che il tempo si fermi !?.. Come presumevo il suo ritorno ha scombussolato la mia vita e ha fatto riaffiorare in superficie quei sentimenti soppressi con forza.

Aiutarla due giorni di seguito ha peggiorato le condizioni della mia mente , progettata per pensare solo a lei. Da quella conversazione avuta al centro commerciale , riguardanti i bambini , si è notevolmente disturbato. L’ho notato , e appena mi ha chiesto di riportarla a casa non ho battuto ciglio.

Sono conscio di aver detto parole sbagliata dinanzi alla persona altrettanto sbagliata. Dovevo starmene zitto. Lei ha sofferto .. e io continuo a non perdonarmelo. Mi strofino il viso assonnato munendomi di voglia di alzarmi e preparare un caffè forte. E’ domenica mattina ,e come ogni tale i condomini organizzano riunioni familiari dove si divertono a pranzare e chiacchierare insieme. E poi ci sono io: lo sfigato di turno.

Sorseggio il caffè caldo soppresso dalla noia più totale che mi acceca ogni weekend . A volte preferisco starmene dietro la scrivania che rimuginare inutilmente sul perché sono sempre solo senza Paula , che a differenza mia se la sta spassando a Rosario con le amiche.

Sbuffo afferrando il mio cellullare che non cessa di suonare , rispondendo con tono seccato.

Pablo: Chi è che rompe?

Xx: Cos’è passare due giorni con la cafona ti induce a rispondere così , troglodita?

Il suo tono acido di prima mattina è una tortura inglese per le mie orecchie.

Pablo: Mia cosa vuoi a quest’ora della domenica?

Sorvolando la sua battuta pessima gli rispondo con aria afflitta.

Mia: *sospirando* Scommetto tutto che sei solo a mimetizzarti con la muffa della casa.

Pablo: Non ho nessuna muffa!

Mia: Se se..*non calcolandomi* Per questo voglio invitarti a casa mia stasera!

Improvvisamente diventa energica e sprizza gioia dalla sua voce acuta.

Pablo: Sei completamente fuori di testa? Sai che Marizza non mi sopporta. Perché devo rovinarmi ulteriormente la giornata?

Mia: Oh suvvia Pablito , quante storie! E’ solo una stupidaggine fissa nelle vostre teste! Perché non pensi che oggi può esser un occasione per riavvicinarti a lei e….recuperare la gaffe fatta al negozio?

Pablo:*confuso* Di ..cosa stai parlando?

Mia: Pablo non sono idiota. Conosco Marizza e sono certo che tu centri col suo umore sottoterra.

Sollevo le sopracciglia sorpreso da queste parole.

Pablo: Umore..sottoterra?..

Sapere che lei sta male ancora per colpa mia è una lancia al cuore. E’ possibile che qualunque cosa faccia…sia sbagliata?

Mia: Esattamente. Ora tu vieni da noi e che ti piaccia o meno…riaffronterete il problema!

Con autorità mi ordina a riprendere quell’argomento , ormai archiviato per amor di bene.

Pablo: Te lo scordi. Lei non ha la ben nessunissima intenzione di riaffiorare il passato! E’ testarda non capirà mai la paura che mi ha assalito a quel tempo.

Mia: Paura o no Pablo..dovevi accettare la realtà.

Pablo: Se a te è andata bene la gravidanza a scuola a noi..poteva andare male.

Mia: Dio ma è possibile che in voi due governi la negatività? *alzando il tono* Si bravi! Continuate così . Vi ritroverete sempre a piangere sul latte versato! Ora chiudo questa telefonata snervante! Se vuoi venire vieni altrimenti non so che fare pur di farvi riavvicinare!

E poco dopo mi chiude la chiamata bruscamente. Allontano il cellullare leggermente estraniato dal suo sclero improvviso poggiandolo sul tavolo , fissandolo senza motivo. Se ci penso su..mi tocca dar ragione a Mia. Continuando a comportarci in questo modo ignobile non tenderemo mai a recuperare quel rapporto di un tempo , anche d’amicizia dato che sono sposato. Mi mordo il labbro prendendo la decisione finale.

E’ giunto il momento di resuscitare un ennesima volta il passato con lei , e intendo scoprire qualcos’altro di più. Una volta giunta la sera , mi vesto e afferro le chiavi del mio nuovo acquisto. Mettendomi in sella con un colpo di polso accelero con la moto lungo le vie di Buenos Aires , dirigendomi verso la villa di Mia. Viaggiare solo è leggermente triste. Solo sentendo un vuoto alle spalle sento la sua mancanza e quel piacevole calore che amane il suo corpo attaccato al mio.

Alla guida mi rilasso sempre , ma quel giorno Marizza mi stringeva i fianchi con le gambe come in una morsa e di certo non riuscivo a ragionare con la testa. Stranamente però quel contatto mi procurava un effetto calmante. Mi dava quasi sollievo. La sensazione che provavo quando era con me mi disorientava. Non mi piaceva , eppure mi ricordava che lei era li , perciò era confortante e nel contempo inquietante. Dovevo darmi una calmata l’altro giorno, altrimenti mi sarei andato a schiantare contro un palo a causa della velocità elevata presa mentre ero in sovrappensiero. Eppure non aveva senso agitarsi .

Avevo dietro la schiena una semplice donna che…però in realtà nasconde ben altro che semplicità.

Sono certo che non sono la nostra ultima conversazione non sia l’unica cosa che la abbia indotta a cambiare. E la voglia di scoprire cosa l’ha spinta ad esser quella donna fredda e impassibile , cresce di giorno in giorno.

Il tragitto risulta brevissimo per via dei miei mille pensieri che dominano la mia mente, ed eccomi qua di nuovo dinanzi a questa casa.

Mi tolgo il casco e lasciando la moto nel vialetto suono al campanello. Subito dopo la porta d’ingresso si apre e a darmi il benvenuto è proprio sua figlia , sorridente e raggiante.

Abby: Oh! Devo aggiungere un posto più al tavolo?

Sorrido salutandola poco dopo questa domanda alla quale subito risponde Mia, comparsa alle sue spalle.

Mia: Certamente amore. Oggi è il nostro ospite speciale.

Xx: Di speciale ci sono solo io!

Sprigionando ego come se non ci fosse un domani ci raggiunge proprio lei : la protagonista dei miei pensieri.

Abby: Mamma non stavi facendo la doccia?
Marz: Ho finito amore. Non sono di certo Mia che se ne sta ore e ore li dentro a farsi una sauna!

Accenno una risata avanzando in casa dove Mia chiude la porta rispondendo alla sua provocazione con una finta risata.

Mia: Ah ah ah ! E certo , che ne sai tu come si ci prende cura della pelle?

Marz: Lo so cara , lo so eccome.*finto sorriso*

Abby: Bhè credo che non sia molto fine parlare di cure e cose varie davanti ad un ..maschio.

Mi indica continuando a stare sotto braccio alla madre che mi fissa con un leggero disgusto.

Marz: Mm….chi si vede.

Pablo: Il piacere è tutto mio Marizza.

Fingo un sorriso vedendo poco dopo i suoi occhi roteare per la noia.

Mia: Abby amoruccia , aggiungi un posto ok? Fatti aiutare da Jared per i piatti e posate, dovrebbero stare nella dispensa in alto.

Abby: *sarcastica* E’ davvero bello esser ritenuta la più bassa di casa!

Pablo: Bhè tale madre tale figlia no?

Rido alla mia battuta fatta per rompere il ghiaccio ma mentre Mia mi accompagna nella risata , lei e Marizza mi rivolgono uno sguardo assassino cosa che mi fa sgretolare man mano il sorriso divertito creato.

Marz: Molto fine da parte tua . Abby vai ci penso io a questo maleducato.

Dopo un sospiro e aver scosso il viso esegue l’ordine di Mia , mentre noi lentamente ci dirigiamo verso il soggiorno.

Marz: Dovresti solo cucirti la bocca quando vedi mia figlia!

Mia: Ragazzi per favore , cerchiamo di passare una domenica in santa pace.

Marz:*incrociando le braccia* Se la volevi passare o te ne andavi in chiesa o risparmiavi di invitare questo individuo!*indicandomi*

Pablo: Marizza Marizza Marizza…perché non ti rilassi un po’ eh?

Avvicinandomi a lei oso poggiare le mani sulle sue spalle irrigidite , con l’intento di ammorbidirgliele con un massaggio ma il suo sguardo fulminante in primo piano sgretola il mio scopo.

Marz: Togli quelle sudicie mani dal mio corpo maiale!

Mia:*sospirando* Penso che sia meglio starmene fuori ! Vado a vedere quei due in cucina che combinano!

Marz: Ma si certo vai!*finto sorriso* Prima organizzi questi appuntamenti al buio poi te le dai a gambe elevate!

Gli continua a parlare ad alta voce mentre Mia , fregandosene , continua il suo tragitto rivolgendogli solamente le spalle , lasciandomi automaticamente solo con lei : la furia umana.

Pablo: Allora?.. Come stai?

Marz: *finto sorriso * Una meraviglia non trovi?

Pablo: Senti mi dispiace per le cose dette l’altro ieri. So di aver preso scelte sbagliate in passato ma devi capire che ero solo un ragazzo! Come potevano piacermi i bambini se io ero il primo!?

Finalmente riesco ad ammettere ciò che realmente volevo dirgli , vedendo il suo sopracciglio inarcarsi.

Marz: Uhm..è sempre un piacere sentirti dire queste cose. Hai detto bene..ERI un bambino..perchè io non lo ero. Ero conscia delle conseguenze ma..*alzando le spalle*..forse ero io il problema? Bha..forse Paula è sempre stata la donna perfetta per te!?..Non credi?
Accenna un sorriso amaro confondendomi le idee ulteriormente. E adesso dove vuole arrivare con queste frecciatine confusionarie ? Ma a richiamare la mia attenzione è il suo abbigliamento: indossa un jeans attillato leggero lungo sino alle ginocchia e una canotta che li lascia scoperta leggermente la pancia. D’istinto il mio sguardo cade su certi segni , mai visti su di lei in passato.

Pablo: Marizza…che cosa sono quei..segni?

Senza rendermene conto gli pongo questa domanda che mi incuriosisce di un sacco vedendo la sua espressione diventare rigida di colpo.

Marz: D-di ..c-cosa stai parlando?

Nonostante voleva fare la finta tonta cade nella trappola nella speranza di coprirsi quei segni che ho indicato abbassandosi invano la canotta, che risale comunque.

Pablo: Abbiamo fatto l’amore insieme. Conosco il tuo corpo come il palmo della mia mano!

E’ vero . Nonostante siano passati tantissimi anni , duranti ai quali sono successe innumerevoli cose , ricordo perfettamente ogni forma del suo corpo che quella notte lo facevo mio con amore e passione.

Vedo i suoi occhi sgranarsi di colpo e come un fulmine si avvicina premendo la sua piccola mano sulla mia bocca rimproverandomi a denti stretti e un tono di voce basso.

Marz: Ma sei impazzito???? Si urlalo al mondo che io te siamo stati insieme!!!

Mi libero dalla sua presa improvvisa rispondendogli con un tono confuso di voce.

Pablo: Ma che problema mentale hai??? E’ un reato per caso dire che noi due abbiamo avuto una rel..

Marz: ABBY NON LO DEVE SAPERE!

Pablo: *confuso* Ma se lo sa già!

Alzo le spalle non capendo il perché di tutto questo mistero e per giunta non capisco il perché proprio Abby non lo debba sapere… Lei alla mia affermazione si blocca di colpo , pietrificandosi ….Vedo solo le sue pupille tremolare e il suo corpo irrigidirsi.

Pablo: Hey..Marizza..ci sei?

Mi avvicino lievemente preoccupato dal suo mutilamento svolazzandogli la mano dinanzi al viso .

Marz: C-c-che…c-c-cosa…sa…Abby?

Balbettando pone questa domanda che mi confonde ancor di più.

Pablo: Abby..sa che noi due siamo stati insieme tanti anni fa. Aveva una foto con se ..di noi due mentre ci baciavamo.

Alza lo sguardo di scatto potendomi specchiare perfettamente nei suoi occhi.

Marz: *con un filo di voce* Oh mio Dio!
Come un lampo prende le scale che portano al piano superiore e confuso da questa fuga improvvisa decido di seguirla di corsa. Apre come una furia la porta di quel che sembra ormai la sua nuova stanza prendendo uno scatolo malandato da sotto il letto aprendolo per cercare con foga qualcosa .

Pablo: Marizza ma che fai?

Marz: Stai zitto!!

Ordinandomi di tacere caccia una stirpe di foto , alcune delle quali volano sino a giungere il pavimento.

Spinto a fissare il contenuto di quelle foto mi chino afferrandone una rovesciata. Una volta girata scontro il visino di una bambina neonata con gli occhi ….azzurri. Per un momento sento il mio cuore perdere un battito.

Pablo:*con un filo di voce* Ma…s-sembrano i miei..

Marz: DANNAZIONE! L’ha presa!!

Sbotta rovesciando tutto il contenuto della scatola piegandosi sulle ginocchia accanto al letto , dove affonda i gomiti per dopo mettersi le mani tra i suoi capelli.

Pablo: M-marizza..

La voce mi trema e la gola risulta secca improvvisamente. La foto è retta a stendo tra le mie mani perché i miei dubbi continuano a crescere di percentuale , sfiorando i 90.

Marz: Cosa vuoi adesso??

La sua voce assillata mi spinge a coglier al volo che anche questa volta ce l’ha con me , per non so qual motivo. I pezzi nella mia testa si legano e tutta questo mistero mi porta a porgli la fatidica domanda.

Pablo: Questa qui…è…Abby?

Volge lentamente il volto dalla mia parte potendo osservare la sua espressione terrorizzata.

Marz: C-che…cosa.. fai con q-quella.. foto in…m-mano? DAMMELA SUBITO!

Si alza di scatto prendendomi bruscamente la foto che avevo tra le mani portandosela al petto socchiudendo gli occhi.

Marz: Vattene! Sparisci dalla mia stanza!! Chi ti ha dato l’ordine di mettere le mani dove non puoi?

Alza il tono senza tenendosi stretta quella foto che mi lascia senza parole.

Pablo: Marizza…tu non te ne sei andata sola..15 anni fa. A-abby…è mia figlia…h-ha..i..miei..stessi..occhi.

Un groppo alla gola mi impedisce di respirare regolarmente. Improvvisamente cade il silenzio , si sentono solo i nostri respiri affannosi. I suoi occhi gelidi e spalancanti mi guardano con terrore e la sua reazione non di certo mi tranquillizza.

Pablo: MARIZZA DIMMI LA VERITA’!!!

Mi avvicino di scatto sollevandola da terra tenendola stretta le braccia avvicinandola al mio viso per urlargli pietà! Supplico sapere la verità e smuovendola bruscamente sottolineo il dolore che mi procura il Non Sapere.

Pablo: ABBY E’ MIA FIGLIA SI O NO???



Marizza



Il mio corpo viene sballottato violentemente dalla sua forza bruta sentendo le sue dita premere incessantemente contro la mia pelle delicata stringendo di un po’ gli occhi appena sento il dolore fisico.

Quello interiore ormai ha perso numero. E’ diventato così alto che a stento riesco a ragionar più.

Nelle mie orecchie , oltre a sentire il suo tono di voce alto e minaccioso , sento le pulsazioni accelerate del battito cardiaco che ormai ha perso il controllo. Il mio riflesso si trova nei suoi occhi azzurri spalancati al massimo che supplicano l’amara verità. Sapevo che questo incontro sarebbe finito male , ma a peggiorare la situazione è stata la scoperta che Abby ha rubato la foto che avevo nascosto con cura sul fondo dello scatolo. Come una cretina ho abbassato la guardia e ho permesso che la relazione avutasi con Pablo è emersa improvvisamente. Cosa avrà pensato? Che io ero solo una sporca bugiarda? Il rientro di Pablo nella mia vita non ha fatto altro che peggiorare la situazione. La mia vita è diventata più disastrosa di prima e a render tutto più difficile è il suo naso che mette insistentemente nelle mie cose.

Come ha osato metter le sue sudice mani tra le foto e trovare PROPRIO la foto di MIA figlia appena nata??

Perché il fato è così sadico nei miei confronti? Gli occhi non mentono , sono la sua fotocopia. Mi chiedo anche tra tante parti del corpo perché giusto quelli che mi hanno sempre stregato doveva ereditare ?

E ora mi trovo qua , praticamente con le “spalle al muro” , a lottare contro la mia lingua che vorrebbe tanto sputargli in faccia l’amara verità. MA NON POSSO! NON VOGLIO scendere ai suoi livelli! NON VOGLIO condividere MIA FIGLIA con colui che l’ha disprezzata e rifiutata senza batter ciglio! Cosa pretende? Usare mia figlia per costruire e vivere una vita familiare armoniosa? Non sarà il suo zerbino e neanche il suo capo espiatorio. Non ci userà per raggiungere la felicità.

Marz: L-lasciami IMMEDIATAMENTE!

Stringendo i denti pronuncio queste frasi con foga e rabbia. Le sue mani ormai stritolano la mia pelle scoperta ,arrossandola di un po’.

Pablo: Non prima avermi detto la verità!

Marz: *scuotendo il capo* Tu sei un pazzo! Come puoi credere che Abby è tua figlia se lei ha gli occhi marroni??!??!

E finalmente mi appello su qualcosa di reale , approfittando il suo secondo di riflessione spingendolo lontano da me , iniziando a respirare regolarmente. La sua vicinanza mi ostacola persino controllare l’ansia.

Ogni volta che sto con lui devo tenere a bada gli attacchi di panico. Non voglio manifestare la mia debolezza e dimostrarmi una malata d’asma. Mi porto le mani sulla parte premuta violentemente guardandolo in cagnesco.

Marz: Azzardati a toccarmi di nuovo e vedrai cosa ti aspetta!

Pablo: Chi…è…quella bambina allora?

Riprendendosi dal suo stato di trans indica quella foto che a causa della sua prese improvvisa è ricaduta sul pavimento.

Marz: E’ …

Infatti Marizza..chi è? Quale altra balla ti devi inventare per sfuggire al suo interrogatorio?

Marz: E’ una bambina nata nella zona in cui abitavo! E comunque sia non sono affari che ti riguardano! Perché non vai a ficcare quel naso da qualche altra parte?

Pablo: Marizza…se mi tieni nascosta la verità..sappi che mi costringerai a prendere una decisione che non ti renderà….felice.

Dilato le pupille confusa e scioccata dalla sua frase.

Marz: D-di..cosa stai parlando?

Pablo: Se non me lo dirai tu..mi costringerai a fare il test del DNA.






Wooow pablito parte all'attacco! !! È disposto a tutto per sapere la verità e ora gli ha annunciato chiaramente di arrivare persino a fare il test del DNA ! Ora come reagirà marizza ? Vi anticipo che il prox capito è molto vivace ehehehehehe e mi riferisco a rinfacciamenti e liti ahahahahahah se ne diranno di santa ragione ahahahahag ora concludo col dirvi un bel COMMENTATEE ! XD grazie a tutti quelli che seguono la mia ff ! *-* vedere il numero di visite aumentare sempre piu mi commuove *-* grazieee e alla prox
 
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Pablizza01
view post Posted on 3/10/2016, 15:26




IO STO SCLERANDO COME NON MAI ....QUEAT CAPITOLO TIPO L'HP LETTO IN 2 MIBUTI VOLEVO VEDERE DOVE ANDAVA A PARARE LA SALITA DI SCALE ALLA FINE E RINGRAZIO CHE È ANDATO TUTTO COME SPERAVO....
LRA DICO SOLO CHE STO SCLERANDO PERCHÈ MARIZZA NON AMMETTERÀ MAI LA VERITÀ NE SONO PIÙ CHE SICURA...E PABLITO...FORZA MUOVITI CORRI E FALLO..ANCHE SE FARÀ DI TUTTO PUR DI INPEDIRGLIELO MARIZZA........
POICJÈ STO SCLERANDO NON HO NEANCHE LA FLRZA DI COMMENTARE QUINDI FINISOC QUI MA TI ASSICURO CHE SONO IN PIENA VRISI PABLO FAI IL TEST TI PREGO....Ok ORA TI DICO SOLO UN CONTINUA!!!!!!! :woot: :woot: :woot: :wub:
 
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view post Posted on 3/10/2016, 20:22

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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ED ECCO QUAAAAA IL MIO COMPUTEEEER!!! *-----* AAAAWN QUANTO MI E' MANCATOOOOO!! STO PIANGENDO! CHE QUALCUNO MI PASSI UN FAZZOLETTO!!! *singhiozzando* Dopo una settimana e mezza torna Roxy più carica che maiii! me no male che sono riuscita a postare questi due ultimi giorni! non resistevo piu ahuahauhh bhè volete ammazzare il tempo in attesa di un altro cap che posterò tra breve?
Guardate la reazione simile che ho avuto quando ho stretto nuovamente tra le braccia il mio adorato pc *---*
Vi lascio il link ahahahahaha ovviamente guardate la parte della danza , lasciate stare il resto xD
www.youtube.com/watch?v=A8VqdhNnwdY


A tra poco col cap ;)
 
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view post Posted on 3/10/2016, 20:58

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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BUONA LETTURAAA! *---*


CAP 27

Marizza

E’ come se qualcuno mi avesse sfondato lo stomaco con un potente e improvviso pugno. Mi sento mancare la terra sotto i piedi e non solo. L’ossigeno in me scarseggia , ma non è il momento di prendere l’inalatore e dimostrargli che ho qualcosa da nascondere. Devo mostrarmi tranquilla , serena , nonostante sto per morire di crepa cuore. Marizza..caccia fuori l’armatura di ferro che hai saldato con tanta fatica e duri sacrifici . Dimostragli che non hai paura di lui e delle sue decisione. Dimostragli che nessuno mi porterà via Abby solo perché adesso si è messo questo stupido pallino nella sua testa. E’ il momento di agire!
Accenno una finta risata , sciogliendo il silenzio tombale caduto poc’anzi , reazione che lo confonde.
Pablo: E…ora..che ti ridi? Marizza sto parlando seriamente!
Marz: Oh Pablo Pablo Pablo..
Continuo a ridere leggermente iniziando ad avanzare verso lui , girandogli lentamente attorno squadrandolo da capo ai piedi con superiorità , con l’intento di farlo sentire uno schifo e..ci sto riuscendo.
Vedo le sue nocche mettersi in evidenzia , segno che sta sfogando lo stress inflitto al mio giretto e dalla mia risatina snervante con la stretta nelle mani. La sua fronte è corrugata e la sua mascella è serrata.
La situazione si capovolta e sono io ad avere le redini.
Marz: Quante volte ti ho detto di non bere?
Pablo: Ci sono troppe combinazioni.
Marz: Ovvero?
Inarco il sopracciglio fermandomi proprio dinanzi al suo viso , rabbuiato.
Pablo: Sei tornata improvvisamente..
Marz: Perché Abby voleva frequentare l’Elite Way School.
Rispondo velocemente e con tranquillità ad ogni suo pezzo di puzzle . Non arriverà mai a raggiungere il suo scopo. Glielo impedirò con tutta l’abilità di dissuadere la mente degli uomini che riserbo in me.
Pablo: Hai tenuta la sua identità ..
Marz: Perché non volevo raccontare a voi la mia vita privata.
Pablo: Hai cacciato questo Weston dal nulla , raccontandoci che hai passato la notte con lui , dalla quale prese frutto Abby.
Marz: Che c’è? *finto sorriso* Ti rode così tanto sapere che sono stata con un altro uomo?*inarcando il sopracciglio*
Pablo: I conti non tornano..
Marz: Oh e da quanto sei specializzato in questo? Ti ho già detto che Abby è nata all’ottavo mese!
Pablo: Non ha il cognome del padre..
Marz. Ti voglio ricordare che è morto!
Pablo: E che centra questo? E’ pur sempre suo padre!
Marz: Senti non sono affari che ti riguarda la scelta del cognome della madre o padre! Non l’ha neanche vista nascere! E’ come se l’avessi creata solamente io!
Pablo: Pft…quante bugie puoi raccontare!*scuotendo il viso* Dov’è la Vera Marizza Pia Andrade?
Marz: E’ MORTA il 29 Gennaio di 15 anni fa. Ricordi?
Fingo un sorriso avvicinandomi pericolosamente a lui, che arretra lentamente.
E’ giunto anche il momento di sputargli in faccia la sofferenza che ho patito quel giorno.
Marz: Ho passato una stupida notte con te e sai una cosa…? Me ne sono pentita subito dopo! Ho capito che ho perso la virginità con uno Sporco Bastardo che non aveva delle palle abbastanza grandi da prender sulle spalle le responsabilità! Non ti sei degnato neanche di seguirmi dal dottore per affrontare insieme la visita ginecologica! *alzando il tono* TU AVEVI SOLO UN IDEA FISSA NELLA TESTA!! ….Quella di condurre una vita piena di divertimento….da solo.
Pablo: Io volevo te al mio fianco! Lo sai perfettamente quanto ti amavo!
Marz: NON DIRE BUGIE!!!
Urlo di colpo sentendo le corde vocali traballare e bruciare per lo scatto improvviso .
Marz: NON dire bugie!!!! Se veramente mi amavi avresti accettato quel bambino!! MI SARESTI STATO ACCANTO! Avresti gioito quel giorno!! Mi avresti preso , stretto a te e baciato passionalmente dopo aver detto “Ci sarò figliolo! Sarò il tuo Gran Papà” accanto alla mia pancia!!! Se …avevi un briciolo di maturità …sarebbe tutto andato diversamente…
Ormai ha raggiunto la parete , dove la sua schiena si aderisce lentamente . Mi fermo pronunciando il resto della frase con quel po’ di ossigeno che mi è rimasto dentro.
Marz: Ma…invece no. L’egoista pensava solo per se stesso. Ne valeva la sua reputazione. Pft..*risata amara* Come potevo umanamente pensare che una ragazza poteva rovinare la sua virilità girando per il collegio con un pancione..!? Come? Sono stata un idiota a pensare che potevi aiutarmi..
Pablo: S-stai parlando come se fossi stata realmente incinta quel periodo!
Marz: FORTUNATAMENTE non lo sono stata altrimenti tu…*guardandolo con disprezzo* ..me lo avresti portato via..con la forza!
Pablo: Ti incitavo all’aborto non di certo ti ci portavo con le cattive! Se lo volevi tenere era peggio per te!
Marz: Ecco…vedi?? Come volevasi dimostrare! La tua mentalità non cambia! …*scuotendo il viso* Rimani lo sporco bastardo di un tempo.
Pablo: Non è vero.. Ho scontato i miei sbagli dopo! Ho rivissuto quel terrore con Paula!
Marz: Q-questo….è un altro tasto dolente. Sai come mi ha ferito ..sapere che tu hai accettato le sue responsabilità senza batter ciglio e le mie….no? *urlando di colpo* LO PUOI MINIMAMENTE IMMAGINARE??
Socchiude gli occhi , ormai afflitto da tutte le mie urla.
Marz: DILLO!!! Ammettilo che hai SEMPRE amato lei!! Lei era la donna perfetta..*sorridendo amaramente* ..lei è sempre stata quella donna da metter a rischio tutto pur di conquistarla e amarla …Io No.. Rimarrò sempre la perdente di turno. Ho perso in passato…ho perso anche senza esser entrata in guerra. Lei ha vinto , ti ha ottenuto , ti ha indotto a prendere cura di un FIGLIO CHE NON E’ MAI VENUTO AL MONDO!
Dimmi..il perché? Il perché mi continui a far soffrire in questo modo?? PERCHE’??.....
Ormai sento le lacrime dominare i miei occhi e senza volerlo le sento iniziar a scivolare lungo i miei occhi.
Marz: C-con…me potevi avere tutto…. Io ti amavo con tutto il cuore…e ho cucito quel cuore infranto con un altro…uomo, con quale ebbi mia figlia.
Concludo il discorso con questa bugia che sgretola ogni dubbio. Bugia raccontata secondo in percorso logico. Niente induce a sospettare qualcosa , ho tutto organizzato nei minimi particolari.
Pablo: Tu pensi…al tuo dolore? Perché non hai pensato a me quel 29 Gennaio?... Mi hai abbandonato senza neanche dirmi “ Hey scemo scomparirò per un paio di anni” .
MArz: Ti dissi “Dormi anche sogni tranquilli. Non ci sarà mai nessuno che rovinerà la tua vita perfetta.” E così è stato… *sorriso amaro*
Pablo: Mi rinfacci tutti i sbagli ed errori compiuti ma non pensi mai ai tuoi?
Marz: SI certo che li penso. Uno di questi è finire a letto con te!
Pablo: E sii seria una volta! *alzando il tono* SEI SPARITA ! Mi hai lasciato in preda alla confusione , in preda al terrore che ti era successo qualcosa! Sono stati MESI a cercarti in qualunque parte dell’Argentina! E tu che facevi? Ti divertivi a giocare a nascondino a casa di tuo padre!
Marz: Non è stato meglio invece di rompere? Non volevo vedere il tuo visino lacrimare dinanzi alla fine del nostro amore! Non potevo continuare a star accanto ad un spregevole e vigliacco ragazzo. Ti volevo forte! Volevo vedere sin dove l’amore che provavi per me ti portava a compiere qualche gesto audace! Ma ho avuto soltanto..un calcio in culo da te!
Pablo:*scuotendo il capo* Potremmo parlare all’infinito sul passato..nessuno dei due avrà ragione. E poi..quella che adesso sta piangendo sei tu….
Marz: Io piango da ANNI!
E volgendogli le spalle mi asciugo quelle dannate lacrime che non cessano di scivolare riaccostandomi al letto, sommerso di foto.
Marz: La discussione è finita! Ci siamo detti tutto ciò che dovevamo dirci! Ti incito di non avvicinarti alla MIA FAMIGLIA e di non interferire in nessun altro modo ah..*volgendomi dalla sua parte* ..e sappi una cosa. Se ti scopro fare un test del DNA o qualunque altra cosa simile io…Ti Ammazzo…OK?
Dopo avergli mostrato un finto sorriso che incute timore gli rivolgo le spalle risistemando il macello fatto sentendo poi i suoi passi svanire , segno che è uscito dalla stanza. Cado sulle ginocchia violentemente soffocando il mio viso sul morbido materasso , tempestandolo di pugni per sfogare la rabbia accumulata e tutto lo stress caricato. Quando finirà tutto questo? Seguirà il mio consiglio o… verrà tutto svelato?
Tanti anni a tener nascosto tutto per poi.. esser fregato da una foto che mostrano il colore naturale degli occhi di Abby.

Abby

Sono giunta in cucina per aggiungere un posto a tavola ed eccolo seduto allo sgabello con non chalance , mentre passa il tempo a leggere riviste non adatte ai minori. Roteo gli occhi e sprigionando un sospiro interrompo il suo hobby.
Abby: E’ divertente vedere le altre persone svolgere tutto il lavoro?*finto sorriso*
Jared: *continuando a leggere* Oh..non sai quanto.
Sbuffo sonoramente avvicinando alla credenza . Non mi abbasserò ai suoi livelli, non gli chiederò un aiuto per raggiungere quel dannato coso posto così alto. Che maledetta sia l’altezza, perché non abbiamo il potere di allungarsi come una cicca? Mettendo da parte le mie fantasticherei afferro una sedia per salirci sopra e prendere un nuovo piatto .
Jared: Che fai? Progetti una trappola per spiaccicarti al suolo?
Abby: Non ho tempo da perdere con degli idioti . Quindi sei pregato di far silenzio dato che mi sto concentrando nel lavoro , che dovresti fare tu.
Jared: Bhè se il tuo orgoglio ti impedisce di accettare che sono più alto di te non è problema mio ,cara.
Nella sua voce colgo un pizzico di sarcasmo e roteando gli occhi decido di sorvolare le sue provocazioni mettendomi sulle punte dei piedi per arrivare finalmente al piatto .
Jared: Abby si sta rompendo la sed..
E mancando il piatto sento all’improvviso il mio corpo esser attratto dalla forza di gravità e stringendogli occhi mi preparo all’impatto col duro pavimento ma a render la caduta morbida è il corpo di Jared sotto il mio. Riapro tremolante gli occhi notando solo ora di star allungati a terra , con le sue braccia attorno alle mie.
Abby: J-j-jared…?
Jared:Aah…
Apre finalmente bocca non facendo altro che notare la sua espressione sofferente con i suoi denti stretti .
Abby: Jared che ti fa male??
Mi levo subito da lui ma neanche il tempo di annunciarmi cosa le procura il dolore che giunte Mia in panico.
Mia: OH MIO DIO JARED!
Subito si mette sulle ginocchia al suo fianco vedendo finalmente che si regge il braccio , capendo da dove cosa si è fatto male.
Mia: Abby cos’è successo?
Jared: S-sto..bene. Un..a-attimo soltanto.
Parla con affanno , procurato sicuramente dal dolore prodotto dal braccio che avrà sbattuto a terra violentemente per prendermi al volo. Perché mi sento incredibilmente in colpa e in pensiero per il suo stato. Si è fatto male per me..perchè l’ha fatto?
Mia: Su amore mio sollevati . Fammi vedere dove ti fa male! Andiamo all’ospedale!??
Facendosi cogliere dall’apprensione inizia a bombardarlo di domande aiutandolo lentamente a mettersi a sedere intravedendo il braccio destro gonfiarsi e diventare livido poco a poco.
Jared: Neanche..*stringendo i denti*..per sogno!
Mia: Oh suvvia Jared! Guarda che ti sei fatto! Potresti avere una frattura! Non essere vigliacco che i dottori non ti fanno niente!
Se fosse stato un altro momento mi sarei piegata dalle risate , ma qui seduta al suo fianco sulle ginocchia mi risulta difficile prenderlo in giro dopo che ha rischiato di rompersi un braccio.
Abby: M-mia…ce l’hai una pomata antinfiammatoria?
Lei mi rivolge la sua espressione preoccupata annuendo poco dopo.
Mia: Certamente..ma perché?
Abby: Non si è rotto il braccio , ne sono certa. Anni fa è successo anche a me cadendo da un albero , è soltanto una distorsione . Col passare dei giorni il dolore si allevierà ma per farlo dobbiamo spalmargli quella pomata. La vai a prendere?
Mia: S-s-si….certo. Vengo subito!
Alzandosi velocemente ci lascia soli , correndo verso il piano superiore. Io abbasso il capo non sapendo cosa dire in questo momento .
Jared: Stai..bene?
Dilato sorpresa le pupille. Davvero lo sta chiedendo a me ?
Abby: Tu..ti sei buttato per prendermi..*stordita* P-perché..l’hai fatto?
Rimango ancora seduta sulle gambe piegate accanto a lui , seduto sul pavimento . Ci fissiamo intensamente continuandosi a tenere il braccio ferito con l’altra mano.
Jared: Posso..essere il ragazzo più insopportabile e volgare che esista in questo mondo ma..non avrei mai permesso che ti accadesse qualcosa.
Dilato le pupille , leggermente umide a causa dello spavento , ascoltando queste parole premurose che mi toccano il cuore.
Mia: Ecco la pomata!
Ritorna sua madre che scioglie il silenzio imbarazzante creatosi. La mia testa è una completa confusione. Al piano superiore sento delle voci elevate ma a causa dei lamenti di Jared , fatti mentre sua madre gli spalma la pomata, non distinguo le voci e tantomeno il dialogo che arriva alle mie orecchie come una sorta di ronzio. Fisso l’espressione turbata di Mia e la fretta di spalmare il braccio di Jared mi induce a pensare che sopra si stiano quasi uccidendo Pablo e Marizza, uniche persone che non sono in appello dato che Manuel è fuori a fare il barbecue, incurante dell’incidente avvenuto in cucina.
Jared: Mamma ! E che diamine un minimo di delicatezza!*Lamentandosi a denti stretti*
Mia: Sono preoccupata!! Ma come diavolo è successo? Me lo potete spiegare?
Abby: I-io..stavo prendendo il piatto dalla credenza e all’improvviso la sedia si è rotta sotto i miei piedi e..
Fisso Jared che mi rivolge uno sguardo intenso. Uno strano calore mi percorre il corpo sino a sentire il viso accaldarsi e il cuore palpitare sempre più. Prendo un respiro profondo e con voce tremolante racconto il suo salvataggio secondo il mio punto di vista .
Abby: ..e Jared si è buttato a capofitto prendendomi a volo , scivolando però di schiena sul pavimento.
Mia: Ah..*sospirando*..cosa si fa per amore.
Sollevo le sopracciglia udendo questa frase pronunciata alla velocità della luce e con un filo di voce.
Dall’espressione imbarazzata di Jared deduco che l’ha sentito anche lui e quelle parole mi confondono.
Abby: I-io..credo di dover andare in bagno.
Con uno sguardo basso mi alzo dirigendomi al bagno di questo piano chiudendomi in esso. Una volta alzato il capo mi fisso allo specchio vedendo le mie guance rosse.
Abby: Quanto sono scema!..

Jared

Jared: E’ sempre bello avere una madre che parla un po’ troppo.
Fingo un sorriso che successivamente viene sgretolata da un’altra fitta di dolore. Automaticamente mi porto la mano attorno al braccio leggermente gonfio col quale ho sbattuto involontariamente mentre salvavo Abby da una caduta dolorosa. Quella scema non mi ha dato ascolto e io , scemo peggio di lei , mi sono buttato a capofitto sentendo il mio cuore perdere un battito. Pensare che si sarebbe fatta male o peggio sbattere la testa violentemente non mi fa pentire di ciò che ho fatto. Preferisco mille volte patire questo dolore lancinante al braccio , sicuramente non rotto , che vederla quasi priva di sensi.
Ringrazio solo di esser dotati di scatti felini , coi quali sono riuscita a prenderla al volo anche se sono scivolato sul pavimento .
Mia: Che ho detto di strano?
Non capendo un accidenti come sempre decido di sorvolare e non sprecare fiato a spiegargli cosa ha detto di strano.
Jared: Ah..lascia stare!
La fuga di Abby mi ha fatto capire che la sua frase l’ha imbarazzata un mondo . E allora a questo punto mi chiedo perché così tanta premura nel suo sguardo quando ha capito di essermi fatto male.
Il suo sguardo preoccupato governa nella mia mente e a causa della confusione del momento gli ho detto parole dolci e teneri , sorprendendomi da solo. Non pensavo di avere questa dote: quella di imbarazzare sul serio una ragazza. Una ragazza che arrossisce no per parole volgari o pensieri sconci pubblicati liberamente, ma per quelle poche e semplici parole che mi sono uscite dritte dal cuore. In tutto questo mio monologo mia madre mi aiuta ad rialzarmi , una volta finito di spalmarmi la pomata che mi sta rinfrescando la parte sdolenzita.
Mia: Ti fa male qualcos’altro tesoro?
Mi accarezza il viso fissandomi con quei due suoi enormi occhi blu che mi infondono rassicurazione.
Jared: T-tranquilla..sto bene. Ho solo sbattuto il braccio .
Mia: Perché non ti vai un attimo ad allungare..? Ti vedo turbato , la caduta ti ha scioccato!
Come sempre cade nel tragico e anche se psicologicamente non sono turbato decido di seguire il suo comando perché quello in confusione è il mio cuore. Risentire il suo corpo a contatto con la mia pelle riaffiora ciò che voglio tenere dentro : i miei sentimenti. E’ passato più di un mese da quando ci conosciamo io ed Abby , e tra noi le cose non sono state tutte rose e fiori. Un esempio è la rissa dell’altro giorno.
Non intendevo offendere sua madre ..Con lei non ho niente a contrario. E’ stata la prima cosa che mi è passato per la testa . Le sue provocazioni mi fanno perdere il controllo della lingua e azioni.
Giunto in camera mi siedo a capo del letto , poggiandomi allo schienale bloccando mia madre prima di uscire.
Jared: Mamma..?
Lei si volta rivolgendomi lo sguardo .
Mia: Si?..
Jared: Puoi…far venire qui Abby?
Man mano inizia a sorridere avvicinandosi al letto sino a sedersi lentamente , prendendomi la mano.
Mia: Sai che hai compiuto un azione molto carina? Non sei passato inosservato ai suoi occhi..
Jared: D-dici…davvero?
Mia:*annuendo* Certo che si. Devi sapere che Abby è simile a sua madre ed entrambe sono molto orgogliose nell’accettare i propri sentimenti . Se fossi stata io , al suo posto ti sarei saltata addosso e baciato con passione.*ridendo* Ma essendo Abigail Andrade questo è un po’ difficile che succeda!
Jared: Io…non riesco più a ragionare quando sono con lei.
Perdendomi nei ricordi , rivivendo quei momenti trascorsi insieme , poggio il capo alla spalliera del letto fissando il soffitto senza un motivo.
Mia: E’ frutto dell’amore Jared. Accettalo e vedrai che vivrai i momenti più belli della tua adolescenza.
Jared: Ho fatto un sacco di errori.. Gli ho rubato il primo bacio come uno stupido , spinto per scommessa.
Mia: Questa è un storia passata Jared, ne abbiamo già parlato. Certo..hai sbagliato ma non puoi continuare a rimpiangere ciò che hai fatto. Recupera e dimostragli che sei un ragazzo col cuore d’oro disposto a metter in gioco per la Prima Volta i tuoi sentimenti.
Jared: Mi stai dicendo che..
Mia: *annuendo* Si Amore..Dichiaragli quel che senti , perché…gli si legge in faccia che lei prova le stesse emozioni. *sorridendomi* Bene..ti porto la donzella fortunata , che tu possa fare la cosa giusta.
E accennando una risata si alza dal letto e dopo un bacio veloce sulla fronte esce con l’intento di portarmi Abby. Passo i minuti a rosicarmi quasi le unghia spremendo le mie meningi. Cosa devo fare? Munirmi di una corazza che può evitare di farmi soffrire o ..buttarmi in pista con il mio vero primo amore?
Si..quel che sento per lei non l’ho mai provato. Forse la nostra relazione tra odio e amore mi ha spinto a pensare che quel che sento è indecifrabile. Mille emozioni mi colgono alla sprovvista facendomi sentire nello stomaco mille farfalle sbattere tra una parte all’altra e poi quella voglia infrenabile di prenderla e baciare le sue labbra così irresistibili. Quando sorride io parto per il paradiso , quando scontro il suo sguardo perdo ogni volta un battito cardiaco e quando sfioro la sua pelle morbida io perdo il controllo delle mie azioni. Tutto , quando sto con lei , sembra sprizzare di un rosa accesso e mi induce a desiderare che il tempo si fermi in modo da godermi e annusare appieno il suo fragrante profumo alla vaniglia.
Xx: Mia..mi ha detto che desideri vedermi.
Rivolgo di scatto lo sguardo alla soglia della porta , sotto la quale trovo un Abby timida. Dio quanto mi fa impazzire la sua tenerezza in questo momento. Evitarla di farsi male è servito a placare e archiviare momentaneamente lo spirito ribelle che è in lei .
Jared. S-si..vieni.
Il mio cuore inizia a batter forte e la sua vicinanza non allevia le pulsazioni cardiache fisse nel mio timpano.
Abby: Allora..come va con la pomata?
Prende la sedia della mia scrivania affiancandosi al letto sul quale sono seduto . Indica con lo sguardo il braccio ancora gonfio , che però stando immobile non mi provoca fitte.
Jared: Credo..che vada meglio. H-hai..avuto un idea brillante. G-grazie..
Accenno un sorriso , cercando di mantenere la mia agitazione. Su Jared mi sembri un bambino di 5 anni alle prime armi romantiche. A rendermi più nervoso è il suo meraviglioso sorriso.
Abby: Bhè..non è niente a confronto ciò che hai fatto per me. Potevo farmi davvero male con questo pavimento che avete in casa.. Sono io..a ringraziarti.
Indugiando sulle ultime parole fisso la sua espressione grata , che mi fa rasserenare.
Jared: Ho..fatto ciò che sentivo.
Lei sorride dolcemente avvicinandosi poi al mio viso mentre socchiude lentamente gli occhi.
All’improvviso sento il mio cuore battere velocemente dilatando gli occhi per un eventuale bacio inaspettato , dato che ha incurvato la schiena in avanti vedendo il suo viso farsi sempre più vicino.
Ma in realtà posa delicatamente le sue labbra sulla mia morbida guancia, sorprendendomi.
Rimango con gli occhi sgranati sentendo il suo fiato calermi leggermente sulla guancia , sentendone il calore, per dopo allontanarsi lentamente con ancora gli occhi socchiusi.
E come se questo mini bacio sulla guancia mi avesse prosciugato di ogni energia , che mi spingerebbe a compiere un azione folle ..ovvero quella di baciarla con passione. Su Jared , che aspetti? E’ proprio vicino a te , di fronte , con le sue labbra già arrossate forse per un pseudo strofinamento con i denti avvenuto prima di entrare in stanza. Forse è nervosa e imbarazzata quanto me e per rompere questo ghiaccio devo agire prima che se ne va.
Abby: B-bene..spero che possa riprenderti subito ..
Mordendomi leggermente le labbra distoglie lo sguardo dai miei occhi , fissi su di lei , alzandosi con aria imbarazzata.
Abby. C-ci..si vede..a-allora.
Stringe i pugni avviandosi velocemente verso la porta. Jared che aspetti? Che varchi quella soglia? Datti una mossa!!
Jared: Aspetta!
Velocemente mi alzo e fregandomene della fitta dolorosa al braccio le corro dietro chiudendo velocemente la porta della mia stanza prima che la sorpassi per scappare da me. Lei si volta velocemente rivolgendomi i suoi meravigliosi occhi grandi sentendo il suo respiro sul petto , dato che mi sto avvicinando lentamente a lei attaccandola delicatamente alla porta.
Con il braccio sdolenzito lungo il fianco e l’altra mano posta sulla porta ho il suo petto che si innalza , seguendo il suo respiro profondo , a contatto col mio .
Abby: J-jared…c-che…fai?*con un filo di voce*
Jared. Voglio recuperare tutti i miei sbagli!.. *avvicinandomi* Perdonami se..ti ho baciato ingiustamente ..ma…io adesso..intendo godermi quel ..m-meraviglioso momento e sentire…il mio cuore e-esplodere.
Con voce rotta dall’emozione ho intenzione di seguire i consigli di mia madre. Lei mi fissa immobile vedendo i suoi occhi dilatarsi alla mia confessione e “pseudo” dichiarazione d’amore.
Jared: Io..ti voglio Abby!
E senza farle dire una sola vocale attacco velocemente la mia bocca alla sua socchiudendo gli occhi andando subito in estasi per questo contatto. Questa volta è un bacio vero e lei è pronta a ricambiarlo senza troppi ripensamenti. Toccata dalle mie parole pronunciate col cuore aperto si lascia trasportare dal bacio dal momento che sento le sue labbra muoversi leggermente sotto le mie e le sue mani circondarmi il collo per spezzare tutte le distanze che stanno tra il mio corpo il suo. La voglia di sentire sempre più la sua bocca scavalcare la mia e viceversa , diventa irrefrenabili e iniziando a respirare affannosamente la spingo di più alla porta sentendo la sua bocca baciare passionatamente la mia . Gusto ogni suo angolo della bocca , trovando quell’irrefrenabile piacere di strofinare quelle due labbra così morbide e delicate che ad un solo strofinamento si arrossiscono teneramente. Sorrido appieno continuando a scavalcare le sue labbra con foga e passione accarezzandogli , con la mano sana , la sua piccola e formosa schiena che segue tutti i suoi movimenti forbiti , così come il viso che si inclina continuamente per far combaciare la sua bocca alla mia.
Sento anche la voglia di approfondire il bacio , che questa volta non finirà con una sollevata del suo corpo come quel giorno in lavanderia , ma intendo far entrare in contatto le nostre lingue.
Fregandomene del dolore al braccio la riafferro come quel giorno e lei ammorbidendosi si lascia manovrare semplicemente dalla mia presa mentre lentamente mi dirigo al letto senza staccare le nostre labbra.
Ci buttiamo a peso morto su di esso , e come quella notte , tenendo il mio corpo sopra il suo.
A causa della mancanza di fiato dedichiamo due secondi a fissarci mentre respiriamo con affanno con le nostre labbra staccate . Il mio sguardo esprime tutto l’amore che provo per lei e il suo non è di meno.
Jared: Ti voglio..ti voglio!
E completamente impazzito per lei mi riapproprio delle sue labbra vedendo per ultima cosa un suo sorriso a 32 denti. Con foga proseguiamo il bacio , interrotto per recuperar fiato , strofinandoci ogni nostra parte del corpo sino a quando mi concentro ad inserire la mia lingua per la prima volta in bocca di una ragazza.
Non ho mai baciato così passionatamente una ragazza e sono davvero entusiasta di condividere la mia prima volta con lei. Lei nonostante per un secondo si è irrigidita al contatto con la mia si rilassa lentamente cogliendo questo suo atto come un permesso di procedere col bacio . Le nostre lingue creano un ballo lento e passionale procedendo a baciarci sdraiati sul letto lottando contro altri desideri immorali che crescono nella mia testa. Jared fermati..fermati prima che sia troppo tardi. Ma a causa dei miei ormoni sballati pongo come un cretino la mano sulla sua spallina della canotta che voglio abbassare a tutti i costi ma ecco che all’improvviso il suo corpo si irrigidisce di colpo e sfortunatamente sento le sue labbra fermare ogni tipo di movimento sino ad allontanarsi da essa ponendo le sue piccole mani sul mio petto. Con amarezza sciolgo insieme a lei questo bacio “succhia anima” scontrando il suo sguardo deluso.
Abby: N-n-non…..s-sono…pronta.
E come un lampo riesce a liberarsi dal mio corpo e una volta alzata fugge via dalla mia stanza , lasciando aperta la porta.
Socchiudo gli occhi rimpiangendo sulla stupidaggine fatta. Poteva andare tutto nel verso giusto se mi fermavo prima ma…quella ragazza mi strega… e anche molto!
Jared: Maledizione..

Mia

E mentre mio marito allegramente circondato dalla natura cuoce la carne della domenica sul barbecue io vado a destra , sinistra , sopra e sotto per l’intera casa. Prima l’arrivo di Pablo , poi la caduta di Jared con la sua ferita . Dopo ancora ho perso tempo ad origliare alla conversazione calda di Pablo e Marizza tenuta nella stanza di quest’ultima ma per amor di mio figlio sono stata costretta ad abbandonare il posto e giunger di sotto per spalargli la crema. Poi c’è stata la fuga di Abby che mi ha fatto capire che anche lei prova qualcosa di forte per Jared. E allora mi chiedono cosa aspettano a mettersi insieme?
L’atto di Jared è stato la dimostrazione di vero amore e dopo la mia breve morale spero di averlo condotto a prender la scelta giusta. Li ho lasciati soli in stanza non riuscendo a sentire la loro conversazione perché nei corridoio echeggia la voce elevata di Marizza. Abby si è così tanto spaventata per Jared ,che si è fatto male per proteggerla, che non sta capendo niente di quel che sta succedendo in stanza di sua madre.
Ho solo combinato un pasticcio ..come sempre. I due continuano a rinfacciarsi il passato sentendo la loro discussione poggiata alla parete dato che la porta della stanza è stata lasciata aperta.
Marz: La discussione è finita! Ci siamo detti tutto ciò che dovevamo dirci! Ti incito di non avvicinarti alla MIA FAMIGLIA e di non interferire in nessun altro modo ah..*volgendomi dalla sua parte* ..e sappi una cosa. Se ti scopro fare un test del DNA o qualunque altra cosa simile io…Ti Ammazzo…OK?
Mi porto la mano sulla bocca iniziando a capire il perché tutto questo casino. Penso che Pablo abbia osato annunciare la sua idea di fare un test del DNA.. Ma perché? Cosa l’ha spinto a prendere questa decisione così importante? Marizza deve pensare a qualcos’altro se non vuole far scoprire a Pablo che Abby è sua figlia. Le cose continuano a complicarsi e invece di trovare un compromesso qui continuano a rinfacciarsi tutte le scelte sbagliate prese nel passato. Vedo Pablo sfrecciare ,con un espressione nera, fuori dalla stanza , non facendo caso neanche a me che , indecisa di fermare dei due , decido di seguire Pablo che percorre velocemente le scale dritto verso la porta d’ingresso.
Mia: Pablo! Pablo dove stai andando? Non andartene ti prego!
Si ferma prima di aprire la porta principale volgendomi i suoi occhi freddi , assumendo poi un tono di voce alto.
Pablo: E’ INUTILE MIA!! E’ inutile !! E’ umanamente impossibile parlare con quella di sopra! Ci ho provato ma nessuno dei due accetterà mai i sbagli commessi!!! Pensa che solo lei abbia pianto in questi anni?? Bhè no! Ancora tutt’oggi io soffro per lei!!! MA LEI CONTINUA A NON CAPIRE!!!
Sbotta ad una velocità sovrumana tutte queste frasi , scacciando tutta la rabbia che ha in se , lasciandomi ferma e incredula da ciò che ho sentito.
Mia: T-t-tu….la ami ancora..Dì la verità..Pablo.
Faccio cadere il silenzio. Sento solo il suo respiro affannoso e il suo sguardo agghiacciarmi il sangue.
Pablo: P-potrà….passare…un eternità…Potrà avere tutti i figli del mondo..Potrà andare a letto con chiunque altro uomo MA IO…IO CONTINUERO’ AD AMARLA…come uno stupido cornuto!
E detto questo apre la porta ed esce fuori a passo spedito sentendo la porta chiudersi da sola pochi brevi istanti. Rimango immobile con gli occhi sgranati a fissare questa porta di legno bianco.
Mia: S-si..amano….
Accenno man mano un sorriso incredulo reagendo alle parole melodiose che ho sentito.
Mia: Si Amano!
Manu: Mia cos’è tutto questo frastuono?
Mi volgo verso mio marito che ha un grembiulino rosso attorno alla vita rivolgendogli uno sguardo da psicopatica.
Mia: Si amano non capisci?? *ridendo incredula* SI AMANO! SI AMANO ANCORA!!!
E saltellando mi butto sulle sue braccia continuando a non farmi capire , ma invece di spiegargli la causa delle mia frenesia continuo a ridere come una deficiente tra le sue braccia .
Mia: Pablo e Marizza si amano ancora!! Aaaah non sei feliceeee?!?!?!?
Con un sorriso a 32 denti , che va da un orecchio all’altro , rivolgo finalmente l’attenzione a mio marito che mi fissa con un mezzo sorrido , divertito da questo mio atto di pura follia.
Manu: Mia sicuro di non aver toccato alcolici prima della cena?
Mia: Sono sobrissima Manuel!! Quei due si amano ancora! L’hanno detto apertamente!! *ridendo*
Manu: Ma..com’è possibile..? Marizza lo odia…
Mia: E’ quello che si è messo nella testa ! Ma non si vogliono ficcare in testa che l’uno non riesce ad esser felice senza l’altro! Si è visto in questi giorni ! Marizza sprizzava di gioia e l’espressione di Pablo è tornata quella di un tempo …quella di 15 anni fa! *sorridendo* Dobbiamo fare qualcosa!
Manu: Che?*scioccato* Per favore Mia non metterti in mezzo a questa situazione. Non stai rivolvendo un semplice tradimento o un equivoco tra piccioncini..Si tratta di 2 adulti questa volta..e c’è di mezzo anche una ragazza. Sono..problemi più grandi.
Lentamente mi allontano da lui guardandolo con un espressione titubante e mezza infastidita.
Mia: Credi che non sia capace di aggiustare le cose tra di loro?
Manu: Non sto dicendo questo. Devi però accettare che qualunque tuo piano finisce sempre male. Come quel giorno al mare o questa cena. Ho sentito le loro urla e penso che non di certo si stavano riappacificando.
Mia: Tu non mi ritieni adatta ad affrontare la situazione!*scioccata*
Manu: Mia non fraintendere le mie parole. Sono grandi abbastanza per risolvere le cose da soli . Non hanno bisogno di una “paladina dell’amore”! Se non vogliono accettare i sentimenti che provano l’un l’altro vuol dire che non se la sentono di riprovarci.. Sono passati così tanti anni che ormai..non sanno neanche più loro cosa provano..Non sanno cos’hanno dentro..se odio , rancore o..amore.
Scuoto il viso rifiutando la realtà , opponendomi alle sue parole ingiuste.
Mia: Non è così ! Ti stai sbagliando! Quei due hanno le idee chiare! Sono solo accecati dalla paura di risoffrire ma io li aiuterò a mettersi in gioco!
Con voce decisa annuncio di voler portare al termine la mia missione ,e guardandolo il malo modo decido di allontanarmi da lui poco dopo aver detto:
Mia: E sappi che non esiste un’età per Amarsi! Possono essere anche due novantenni ..io li aiuterò sempre, perché sono MIEI AMICI!
E detto questo salgo di corsa le scale rinchiudendomi in camera da letto dove una volta poggiata alla porta sprigiono un lungo sospiro , scacciando la tensione accumulata dinanzi a quel che è stata una discussione tra marito e moglie. Sono rari i casi in cui litighiamo ma quando lo facciamo mi rattristisco un sacco.
Mi da fastidio quando pensa che non sia abbastanza capace di risolvere le cose. Sono amica di entrambi e in nome dell’amore e dell’amicizia ritengo che la scelta giusta da prender è quella di aiutarli ad accettare i propri sentimenti. Con la scusa della vendetta spingerò Marizza a baciarlo e chissà…forse da quel contatto mancato da lunghi 15 anni riuscirò a risvegliare i loro sentimenti! Pablo è sempre stato un tipo impulsivo e magari se ci si mette anche lui darà una svolta a questa situazione così opprimente.
Accetteranno la realtà e spero che presto Marizza capisca che tenere nascosta l’identità di Abby sia una cosa sbagliata. Pablo ha pagato i suoi errori trascorrendo la sua vita accanto ad un donna che non ama , o meglio crede di amare. Potrà fare sesso con lei quante volte desidera..non arriverà mai a soddisfare le sue esigenze come quella notte passata con Marizza. La passione che domina in loro è troppo alta e focosa per sopprimerla con dei stupidi anni. Potrà passare un eternità, come ha detto poc’anzi Pablo , ma continueranno ad amarsi..sempre. Perché l’uno è venuto al mondo per amare l’altro e io li aiuterò, fosse l’ultima cosa che faccia.
Il mio monologo viene interrotto da una sorta di pianto silenzioso che si espande in questa stanza. Con aria interrogativa mi guardo attorno scrutando poi una chioma marrone accanto al letto .
Mi avvicino notandolo solo ora che è proprio Abby , seduta a terra con le ginocchia al petto mentre la sua schiena poggia al letto.
Mia: Abby…che ci fai qua amore?
Lei alza il capo e singhiozzando noto che il suo viso è rigato dalla lacrime.
Abby: H-ho…baciato Jared..
Dilato le pupille sedendomi accanto a se per sentire anche i suoi problemi di cuore.
Mia. M-ma..è meraviglioso Abby!
Accenno un sorriso entusiasta anche se la sua reazione mi fa dedurre che qualcosa è andato storto o magari è pentita dell’azione fatta.
Abby: Lui mi ha baciato e io…ho ricambiato.
Continua a piangere lentamente fissandomi con quei suoi occhi enormi e profondo come la madre.
Mia: E non sei felice?.. Vi amate..*sorridendo*
Abby: S-si..che ero felice ma…
Mia: Ma?*curiosa*
Abby: ...*socchiudendo gli occhi* ..lui voleva andare oltre. S-sai..cosa intendo.
Mia: M-ma…non è possibile.
Abby: Ora ricordo il perché no mi ero mai messa con nessuno! Perché sono tutti uguali! P-pensano…solo al sesso!
E sgrondando lacrime dai suoi occhi annuncia ad alza voce queste parole piene di rancore.
Mia: Io lo ammazzo!
Sto per alzarmi assatanata , pronta a spaccargli la faccia ma la presa di Abby mi impedisce di ammazzarlo.
Abby: No..ti prego..Lascia stare.
Mia: Ma lui ..
Abby; Non..importa se ..lui prova quel che io provo per lui..Io..non sono pronta a niente. Non sono pronta all’amore…non fa per ….me.
E abbassando il capo lascia il mio polso , rassegnandosi a questa realtà ingiusta.
Ma cosa li prende a tutti oggi? Io Mia Colucci Aguirre giuro su ciò che ho a più caro che distribuirò la felicità..A TUTTI!!






ED ECCO UNA MIA PRONTA A RESTITUIRE LA FELICITA' A TUTTIIII!!! *----* CI RIUSCIRA'??? VAIII MIAAA SIAMO TUTTI CON TEEE!!!! PABLO FINALMENTE HA CONFESSATO URLANDO E DISPERATO DI AMARE ANCORA MARIZZA E .....*lancio dei coriandoli* hip hip URRAAAA'''!!! QUALCUNO AVEVA QUALCHE DUBBIO A RIGUARDO? :shifty: NAAAH AHAHAHAHAHH MARIZZA SI E' FINALMENTE SFOGATA! ORA LE DOMANDE CHE SORGONO SONO QUESTE: COME FARANNO AD ALLACCIARE UNA SPECIE DI RAPPORTO? COME SI COMPORTERANNO? PABLO FARA' QUEL TEST?
LA FESTA DEI 15 ANNI DI ABBY E' ALLE PORTE.. :shifty: SUCCEDERA' QUALCOSA DI PICCANTE??? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLOOOOO! INIZIATE A FARE IL CONTO ALLA ROVESCIA RAGAZZI!! MENO 2 AL BACIOOOO!!!! AHAUHAUAHUAHAUHAUAHUAHAUH (NON VEDO L'ORA DI LEGGERE IL TUO COMMENTO NOEMI !!! ) CONCLUDO COL DIRVI UN BEL COMMENTATEEE!! CIAOOOO !
 
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Pablizza01
view post Posted on 3/10/2016, 22:56




ALLORA STO SCLERANDO,SEMBRO UNA GRANDISSIMA EBETE, È MEZZANOTTE E TIPO STO TORNANDO DA UNA FESTA E SONO IN AUTO...E VEDI A ME LEGGERE QUESTO CAPITPLO CON I MIEI AMICI DI FIANCO E IO OGNI VOLTA CHE LEGGEVO QUALCOSA AD ESEMPIO LA SCENA SUPER PICCANTE DI JARED ED ABBY CON UN SORRISO DA EBETE LA MIA AMOCA CHE SE NE ACCORGE E RIDE...IO STO MORENDO,SCLERANDO quella SCENA...QUELLA SCENAAAA*RIPEMSANDOCI* TIPO CHE L'AVRÒ LETTA 15 VOLTE!!!! E STO SCLERANDO OGNI SANTO...li amo CEH IO A QUEI DUE QUINDICENNI LI STO AMANDO TROPPO!!!!! OK BASTA CERCO DI CALMARMI
..AWN È IMPOSSIBILE!!!
:woot: :wub:
POI ABBIAMO PABLO...CHE INFURIATO RIVELA IL SUO AMORE PER MARIZZA A MIA...
MIA È MIA..M.I.A BASTA CEH ADDIO...IO LA AMO FARÀ DI TUTTO PUR DI FARLI RIMETTERE INSIEME E NULLA...MIA SONO CON TE ...
CONCLUDO CON UN GRANDISSIMO CONTINUA,NON VEDO L'ORA ARRIVI DOMANI PER LEGGERE IL CONTINUO!!!! :woot: :wub:
Ah e poi...-2 AL BACIO IO DOPO QUESTO DI JARED ED ABBY PENSO CHE MI SCIOGLIERÒ...SISI MA VABBE LORO SONO I PABLIZZA..I NOSTRI PABLIZZA :wub:
Si ma sto amando anche loro...E NON VEDO L'ORA DI SAPERE ORA COME ANDRANNO LE COSE TRA I DUE RAGAZZI!!!!
OK ORA TI DICO SOLO CONTINUAAAAAAA :wub: :woot:
Ps roxy ti prego scusami se stasera non posto...ma ho il telefono al 3% e devo ancora tornare a casa...domani c'è scuola quindi scusa :(
Domani pomeriggio prometto che posterò
AH E PS DEL PS
SONO CONTENTISSIMA CHE SEI DI NUOVO CON IL TUO PC :D
 
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view post Posted on 4/10/2016, 20:30

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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BUONA LETTURAAA!!


CAP 28

Marizza

Marz: Invitati?
Mia: Hanno tutti affermato!*facendo l’occhiolino*
Marz: Cibo?
Mia: A volontà!*sorridendo*
Marz: Decorazioni varie in giardino?
Mia: Da uscirne matti!*ridendo*
Marz: Macchinario della schiuma?
Mia: Pronto ad esploderee!!*applaudendo*
Sbatto il foglio sul tavolo lanciandogli un occhiata micidiale.
Marz: Senti ma non vedi come sono tesa? Potresti fare meno storie nel rispondermi?? *alzando il tono di voce* Prima l’occhiolino , poi quel tuo stupido sorriso , la tua insopportabile risata e ora l’applauso di una deficiente?? Non credi che sia un po’ troppo??
Mia: Ooh *sbuffando* Marizza ma come fai a non essere euforica?? Stasera ci sarà la gran festa di tua figlia! Togliti quel broncio almeno oggi! Cerca di sprizzare gioia di aver messo al mondo la tua adorata figlia!
Sospiro pesantemente cercando di concentrarmi. Finalmente è giunto il Gran Giorno e mentre i ragazzi sono a scuola io e Mia stiamo impiegando il nostro tempo ad organizzare le ultime cose.
Mia: Infondo l’aiuto iniziale di Pablo è servito un sacco.
Marz: Almeno oggi possiamo fare a meno di nominarlo?*finto sorriso* Devo già prepararmi psicologicamente a stasera! Per favore..dai tregua al mio cervello.
Sospiro nuovamente riportando lo sguardo alla lista delle cose da verificare , stropicciata a causa dei miei gesticolii continui . E’ una settimana che durano i preparativi e davvero ne ho sino al collo.
Marz. Non vedo l’ora di buttarmi nel letto e dormire sino all’anno prossimo.
Accenno una risata cercando di seguire , con mia grande amarezza , il consiglio di Mia.
Marz: Ma nel farlo devo esser prima certa che sia tutto apposto quindi..*alzandomi* Smuovi quel culo e aiutami in giardino. Su su..
Vedo Mia rallegrarsi per il mio cambio improvviso d’umore e accertandosi che tutte le decorazioni siano al proprio posto così come i cibi ,già fatti a fette e coperti da apposti contenitori, posti sui tavoli in giardino .
Tra poco di due ore inizieranno a venire i primi invitati e io sono ancora in pigiama.
Dopo esserci accertate il funzionamento della macchina da schiuma e i diversi video che manderemo poi in onda attraverso un proiettore ci riposiamo due minuti qui in giardino.
Mi fisso attorno e mi accerto che tutti i tavoli siano al proprio posto , con le apposite sedie eleganti di ferro verniciato in bianco. Sorrido compiaciuta del lavoro portato a termine insieme a Mia. Si infondo il contributo di Pablo è servito a darmi una spinta. Non sapevo proprio da dove iniziare.
L’unica cosa che ricordo dei miei 15 anni che affidai l’organizzazione della festa a questa svampita che ora è al mio fianco , e l’episodio risale a 18 anni fa ! E dopo tutto questo tempo la mia memoria fa cilecca.
Mia: Abby sarà entusiasta..di tutto questo capolavoro.
Marz: Non vedo l’ora di vedere la sua espressione.. Scommetto che piangerò.
Accenno una risata già mezza rotta dall’emozione. Rivivere il momento in cui la partorì sento emozioni indescrivibili percuotermi il corpo.
Marz: Non importa del dolore..la partorirei mille volte ancora se a sentire dopo è un emozione unica.
Mia: Sei…una madre perfetta Marizza… Ti lodo ..*sorridendomi*
Marz: Pft…si “perfettissima”. Arriverà quel giorno in cui lei mi volgerà le spalle…e se ne andrà col padre.
Lentamente il mio sorriso si sgretola ripensando alla discussione avuta. Da quel giorno non ho avuto sue notizie e non so neanche se la sua mente pacata l’ha spinto a fare quel test del DNA che potrebbe rovinarmi ulteriormente la vita e portare via la mia unica fonte di vita. Mia al mio fianco mi prende la mano e accarezzandomela cerca di infondermi coraggio.
Mia: Pablo non è capace di farti questo torto. Non ti porterà mai nessuno via tua figlia.
Marz: Risulterò ai suoi occhi un mostro..Sarò la madre cattiva che gli ha tenuto nascosta la verità.*stringendogli le labbra* E non so davvero cosa fare… Ho vissuto la sua situazione. Mia madre Sonia mi aveva tenuto nascosta la verità e io..la giudicai. Ma solo ora capisco che lei voleva solo tenermi al sicuro e..per se , perché ci teneva troppo a me e non voleva perdermi.
Mia: Ma alla fine..hai trovato il tuo vero padre e lui..ti ama di bene.
Marz: Lui non mi ha rifiutata a differenza di Pablo.*serrando la mascella* Lui non sapeva neanche che mia madre rimase incinta dopo quella notte! Invece Pablo no..Lui non ha nessunissima scusa!
Mia: Ormai…in questa sorta di problema ci sei entrata sin dall’inizio e .. raccontare dal nulla la verità penso che sia una mossa azzardata.
Marz: E se Pablo scopre che Abby è realmente sua figlia?
L’idea che arrivi a così tanto mi terrorizza e mi induce a rifugiarmi in Mia, che mi mostra un lieve sorriso.
Mia: Stai tranquilla….Lui non farà mai quel test ..
Marz: E tu come fai ad esserne certa?
Mia: Lo conosco..e non avrà mai il coraggio di accettare il suo errore. Puoi minimamente immaginarti come si potrebbe sentire in quel momento? …Uno schifo direi.
Abbasso il capo sentendo i miei capelli scivolarmi dinanzi alle spalle.
Marz: Non penserebbe solo a lui… Sicuramente maledirebbe il mio comportamento. Sono fuggita incinta senza dirgli niente..
Mia: Non avevi altra scelta.
Marz:*rialzando il capo* Certo.. E sai una cosa?*fissandola* Io non mi pento delle scelte fatte.
Mia: *annuendo col viso* L’avrei fatto anche io…per amore dei figli.
E sorridendoci a vicenda mi lascio avvolgere dalle sue braccia che mi infondono il coraggio sufficiente per affrontarlo anche quest’altra serata. Ma andrà diversamente. Non intendo rovinare la serata ne ad Abby ne al mio cuore , che ne risente ogni volta. I minuti passano e aiutandoci a vicenda finalmente sistemiamo il tutto e chiudiamo le porta del giardino , dove si terrà la festa , prima del rientro della festeggiata.
Ma volendoci ancora quasi un oretta decido di andarmi a preparare , in modo da levarmi un impiccio e rilassarmi prima dell’inizio . Salgo di sopra e rinchiudendomi in stanza caccio il vestito scelto quel giorno al centro commerciale con Pablo. Automaticamente ricordo i suoi sguardi maliziosi, lanciati in continuazione , che io lasciavo scorrere come se fosse acqua. Mi fisso allo specchio vedendo una sorta di sorriso nostalgico.
Scuoto velocemente il viso ritornando al presente. Pur che lo voglia negare , quei due giorni trascorsi insieme ad organizzare la festa mi sono sembrati due momenti di gioia . Seppur lo odi in quelle ore sono riuscita a divertirmi e passare momenti bellissimi. Eppure l’idea che stasera riscontrerò il suo sguardo mi fa venire la tachicardia. Con profondi respiri , regolo il battito decisa a non pensarci su. Tra la gente che verrà sarà un impresa scontrarci.. Lo spero.
Marz: Ciancio alle chiacchiere Marizza.. Devi solo pensare a divertirti stasera.
Parlo al mio riflesso allo specchio prendendo poi il mio abito da sera nero , aggiungendo le varie decorazioni e tacchi adatti al look. Mi sistemo allo specchio passandomi con la piastra i miei capelli sino ad ottenere un effetto del genere.

Il seno messo in risalto e i tacchi alti mi fanno sentire stranamente a mio agio. Ho trascorso sin troppo tempo nei casinò e non frequentandoli regolarmente come un tempo devo ammettere che mi assale un senso di tristezza. Mi manca ammaliare i pover uomini che perdono tutta la propria fortuna dinanzi ad un corpo femminile messo in mostra senza pudore. Sorridendomi al riflesso annuncio il termine della mia preparazione udendo contemporaneamente il suono del campanello. Scendendo al piano di sotto a passo spedito , ormai abituata a portare i tacchi alti , giungo alla porta dove come presumevo vedo la mia piccola avanzare e abbracciarmi calorosamente.
Abby: Oh mamma.. Sei stupenda!!!
Socchiudo gli occhi stringendola a me come 15 anni fa appena messa al mondo , sorridendo al sol ricordo.
Marz: Sei tu..la più bella amore mio!! Tanti auguri…Tanti auguri mia Fonte di Vita!!
E sorridendomi a 32 denti con i suoi meravigliosi occhi che oggi come oggi sprizzano di gioia .
Marz: Allora …pronta a splendere stasera?
Abby:*guardandomi* Più che mai…se tu sei al mio fianco!
Marz: Ti ho mai detto che…ti amo di bene?*ridendo*
Abby: Mai abbastanza!
Ridendo dolcemente mi abbraccia sempre più , infondendomi tutto il suo amore immenso.

****

Mia: Ragazze siete pronte? Gli invitati stanno arrivando a fiumi! Mancate solo voi due!
Continua a bussare incessantemente alla porta della mia stanza , avvisandoci che è giunto il momento di scendere e fare la sua entrata accompagnata da sua madre.
Marz: Arriviamo subito! Roba di minuti !
Mia: E va bene..ma cercate di non tardare. Non so come calmare quei scalmanati di adolescenti!
Dopo le sue breve lamentele ci lascia nuovamente in pace mentre passo gli ultimi secondi a sistemargli i capelli , oggi morbidi e boccolosi alle punte, di Abby.
Lei è seduta dinanzi allo specchio mentre mi sorride attraverso il riflesso guardandomi con gratitudine .
Il suo vestito magenta ricade morbido lungo la sedia vedendo le sue mani tremolare dall’emozione.

Marz: Vedrai che andrà tutto bene…
Abby: Sono super tesa! *stringendo le labbra* Non so come comportarmi.. non ho hai avuto così tanti invitati!
Marz: Abby figliola..Sai l’unica cosa che devi fare?
Avanzo sino a mettersi dinanzi a lei e piegandomi sulle ginocchia poggio la mano sulle sue , che non stanno ferme un secondo a causa dell’agitazione. Gli sorrido e aprendole il cuore cerco di tranquillizzarla.
Marz. Devi solo splendere…Divertirti. Sorridere. Dimostra a tutti che cogli alla grande i tuoi 15 anni. Qui in Argentina equivale a passaggio all’età adulta ..quindi amore nel momento che soffierai le tue candeline farai parte del mondo adulto.
Alzo il braccio accarezzandogli la sua ciocca lunga dei capelli che cade dinanzi al viso nel momento che lo china.
Abby: Sai..ogni anno al mio compleanno ho espresso sempre lo stesso desiderio.
Sollevo leggermente le sopracciglia , colpita da questa sua inaspettata rivelazione. L
ei man mano accenna un lieve sorriso amaro , deducendo subito il proseguimento della sua frase.
Abby: Ma…non si sono mai avverati.
Continuo ad accarezzargli dolcemente il viso guardandola con premura.
Marz: E…p-posso sapere..che cosa hai espresso per esser rimasta così..male?
Alza leggermente lo sguardo scontrando i suoi occhi marroni.
Abby: Ho sempre sperato che un giorno dalla porta di casa sarebbe entrato mio padre e mi avrebbe abbracciato sussurrandomi all’orecchio che mai più ci avrebbe lasciate da sole.
Socchiude gli occhi portandosi poi le dita al viso per levarsi le lenti a contatto che a causa delle lacrime gli iniziano a dar prurito. Il mio viso è scosso dalle parole toccanti che ho sentito. Ma a render tutto più doloroso sono i suoi occhi azzurri arrossarsi lentamente , mentre si sforza a trattenere le lacrime che gli potrebbero rovinare il trucco. In questa stanza cade il silenzio mentre dal piano inferiore si inizia a sentire la musica a palla che intrattiene gli invitati .
Abby: Non ho mai..accettato la morte di mio padre. Mi sono imposta l’idea che lui è partito per un lungo viaggio e che un giorno ritornerà da noi con un sorriso a 32 denti!..
Con gli occhi lucidi ne accenna anche lei uno , confidandosi con sua madre.
Abby: Il mio sogno più grande era..entrare sotto braccio a mio padre, come la tradizione dice ma..a rendermi felice è sapere che tu starai al mio fianco anche in questo momento fondamentale della mia vita .
Se lei non può piangere per il trucco e riesce a trattenere le lacrime io no.. Dai miei occhi iniziano a sgorgare grandi lacrime calde mentre accenno un sorriso , succhiando su col naso.
Marz: Io ci sarò sempre..ricordatelo amore mio.
E posando la mia mano dietro la sua testa la attiro a me per baciargli la fronte dolcemente.
Lei socchiude occhi godendomi le mie attenzioni. Lentamente sciolgo il dolce bacio fissandola negli occhi.
Marz: Sai cosa puoi fare per ricordarti di tuo padre..?
Abby: *succhiando su col naso* Cosa?
Marz: Mostrare agli altri…*accarezzandogli il viso*..i magnifici occhi che hai ereditati da…lui.
Vedo le sue bellissime iridi dilatarsi , sorprendendosi dinanzi a questo mio consiglio , a queste parole pronunciate buttando giù un groppo alla gola. Potrebbe esser la mia condanna farla andare in giro senza lenti con Pablo alla festa ma in questo momento me ne frego altamente. Voglio solo che non si rattrista per la mancanza di sua padre e per il suo bene sono pronta a tutto , persino di affrontarlo nuovamente.
Dalle sue labbra che formano lentamente un sorriso a 32 denti deduco che l’idea gli piaccia .
Abby: Davvero?? Davvero??*ridendo incredula*
Marz:*annuendo* Certo amore.. Certo! Ma ora basta piangere..cerchiamo di splendere stasera ok?
Sorrido cercando di fermare le mie lacrime che scivolano lungo il mio viso e bloccando le sue col pollice insieme ci muniamo di pazienza per risistemarci il trucco .
Marz: Allora..sicuro che voi entrare con me?*porgendogli il braccio*
Abby: Fosse l’ultima cosa che faccia..
E sorridendoci a 32 denti , pronte e raggianti , ci avviamo sotto braccio verso le porte del giardino.
Mia: Un minuto di attenzione prego! Ecco che la festeggiata fa la sua entrata! UN GRANDE APPLAUSO!
Varchiamo insieme la porta principale del giardino mettendo piede nell’anima della festa sotto i riflettori , piantati da me e Mia poco prima , che catturano l’attenzione di tutti gli adolescenti e adulti compresi .
In un solo secondo in questo immensa area verde si innalza un grande applaudo accompagnato da fischi per la straordinaria bellezza che amane Abby questa sera , in cui lei è la protagonista.
Vedo i suoi occhi sprizzare di una luce ultraterrena salutando i suoi amici con un meraviglioso sorriso a pieni denti bianchi , messi a risalto grazie al filo di lucida labbra cui colore dona col magenta del vestito.
Quest’ultimo oscilla armoniosamente ad ogni passo lento che compie mentre nel tragitto una lenta e dolce melodia da il benvenuto alla festeggiata . Dedico un secondo ad intravedere le facce che conosco , tra le quali spicca quelle di Mia e Manuel.


Jared.. che sorride dolcemente ad Abby la quale però non vuole minimamente scontrare il suo sguardo e infine …quello di Pablo.


Distolgo subito lo sguardo nel momento che i suoi occhi azzurri hanno scontrato i miei marroni , sentendomi stranamente a disagio .
Lui applaude abbozzando un lieve sorriso , rimanendo accanto a Manuel mentre Mia riprende il microfono in mano e una volta portata Abby al centro della pista da ballo , un semplice spazio circolare mentre attorno si disperdono i vari tavoli e sedie per consumare le portate , lei annuncia l’inizio della festa.

Mia: E secondo la tradizione ora la bellissima festeggiata dovrà ballare con le persone che ha più care!
Un altro applauso si innalza nel giardino e senza aspettare due secondi lei si volge dalla mia parte tenendomi la mano.
Abby: Non importa se sei una femmina..Sei mia madre e quindi la persona più importante della mia vita.
I miei occhi iniziano a punzecchiare di nuovo ma non posso rovinarmi nuovamente il trucco con le lacrime così senza aspettare altro la attiro a me e abbracciandomela fortemente partiamo a smuoverci armoniosamente sul posto sotto le note musicali di una canzone lenta e dolce allo stesso tempo.
Mia: Tanti auguri Abby!! *con euforia* Che la festa abbia inizio!! Su tutti i pistaaa!!!
E con frenesia annuncia l’inizio , vedendo con la punta dell’occhio le prime coppie buttarsi in pista ballando questo lento . Poggio il mento sul suo incavo del collo aspirando il suo buonissimo profumo sentendo le sue labbra smuoversi accanto al mio orecchio.
Abby: E’…strabiliante.. Grazie mille mamma..Anche quest’anno sei riuscita a sbalordirmi e rimanere..a bocca aperta. Grazie!
Mi stringe a se mostrandomi tutta la sua gratitudine. Accenno un ampio sorriso ricambiando la sua stretta amorevole sino a quando un ticchettio alla spalla richiama la mia attenzione. Drizzo la schiena , incurvata per l’abbraccio , scontrando il viso tenero di Jared che mi fa capire timidamente di voler ballare con lei.
Jared: P-posso..?
Porto lo sguardo su Abby e imbarazzata abbassa leggermente il capo . Ma non sentendo un suo rifiuto decido di farmi da parte , in modo che i due possano sistemare ogni equivoco creato nel corso dei giorni.
Marz: Allunga una mano e te la mozzo ok?
Mostrandogli un occhiata micidiale accompagnato da un sorriso da psicopatica le passo la mano di Abby .
Jared: S-si..lo giuro.
La sua espressione terrorizzata mi tranquillizza. Ponendomi due dita vicino agli occhi gli faccio capire che lo tengo d’occhio allontanandomi lentamente dal centro pista.
Xx: Complimenti…hai messo al mondo la ragazza più bella dell’universo.
Dilato la pupilla sentendo quel piacevole calore posarsi sul mio incavo di collo , sentendo la presenza del suo grande corpo dietro la mia schiena mezza scoperta a causa del vestito.
Automaticamente mi viene da respirare profondamente, serrando la mascella per affrontarlo.

Pablo (Un giorno fa)

Pablo: Chi è?
Xx: Pablo apri.. *bussando*..sono io , Mia.
Piego la maniglia aprendo finalmente la porta dell’appartamento che da un paio di giorni è sotto sopra.
Pablo: Mia che ci fai a quest’ora?
Indico l’orologio appeso alla parete che segna le 10 di sera.
Mia: Faccio un salto veloce , lo prometto. Ti devo dire pochissime cose , non sarò noiosa.
E mostrandomi il suo meraviglioso sorriso mi convince a farla accomodare sull’unico posto libero da qualunque indumento.
Pablo: Su..dimmi pure ciò che hai da dire..anche se so che argomento affronteremo.
Sedendomi sul tavolino del soggiorno continuo a sorseggiare la mia cioccolata calda dalla tazza di porcellana bianca , vedendo la sua espressione schifata.
Mia: Uhm..che sudiciume.. Quando chiamerai qualche domestica per pulire questa sporcizia?
Afferra con disgusto un paio di calzini lanciandoli poco dopo essersi accorta che puzzavano.
Pablo:*finto sorriso* Scusa se vivo a stento in questa casa. Passo tutto il giorno al collegio e quando torno ho solo voglia di riposarmi , cara.
Mia:*sospirando* Non voglio dilungare la mia visita , quindi vado subito al punto. TU devi venire domani e alla festa chiederai perdono a Marizza!
Sento la cioccolata calda andarmi di traverso e velocemente mi porto la mano sulla bocca prima che sporchi l’intero viso di Mia , che ha pronunciato quelle parole con non curanza e tranquillità.
Pablo: Cheeee??
Ingoio quell’amaro che ora ho in gola fissandola con la bocca spalancata e occhi sgranati.
Pablo: Perché mai dovrei scendere a quei livelli?
Mia: Forse perché sei nella parte del torto?
Inarca il sopracciglio , accavalcando le sue gambe mostrandomi infine un mezzo sorriso da furbetta.
Pablo:*accennando una risatina* Tu devi esser veramente fuori di testa se mi stai chiedendo di chiedergli perdono! Dimmi sei sonnambula o realmente sveglia?
Mia: Sono sveglissima e serissima Pablito, amico mio.*fissandomi* Ma che ti costa un “Scusami”?
Pablo: *inarcando il sopracciglio* Credi che una parola del genere serva a rimediare il tutto?
Mia: Senti..*alzandosi*..mi hai detto che la ami !
Pablo: Si ma questo che centra?
Confuso dalle sue parole gli pongo questa domanda con un tono alto di voce. Sono conscio di aver detto che la amo , nonostante sia già sposato e conduca una vita opposta alla sua, cambiata in questo lunghissimo corso degli anni!
Mia: Centra eccome! Se tu magari ti avvicineresti a lei , gli chiederesti di ballare alla festa può darsi che lei abbassi la guardia e tu BOOM *esclamando di colpo*..la cogli di sorpresa con delle parole sdolcinate che potrebbero farle tremolare le gambe!!
Sorride a 32 denti fissandomi con maliziosità , mentre giocherella ad unire le sue dite delle mani come se stesse aiutando ad organizzare un piano maleficio.
Pablo:*annuendo col viso* Si.. tu sei pazza. Su Mia perché non torni a casa?
Stufo dalle sue pagliacciate poggio la tazza sulla superficie alzandomi per recarmi alla porta , pronta ad aprirgliela in modo da tornare a casa sua e lasciarmi solo a meditare.
Mia: Io non me ne vado finché non mi dirai che proverai a far perdonare tutti i tuoi errori.
Sbuffo sonoramente riavvicinandomi a me .
Pablo: Ma a cosa serve Mia? Non capisci che mi odia?
Mia: Voi due avete i prosciutti dinanzi agli occhi? Non capite che dinanzi a voi avete il privilegio di amarvi nuovamente? Marizza senza te non vive più e tu non sei da meno!
Pablo: E’ una cretinata paradossale! Quella mi odia!
Mia: Tu però non capisci che è solo una tattica per tener nascosto ciò che realmente prova per te! Eppure dovresti conoscerla più di nessun’altro! Si è sempre rifugiata nell’orgoglio , sin dal tempo del collegio! Schiarisciti la memoria ogni tanto con uno spolverino!*alzandosi* Così magari la tua mente ti indurrà a sbarazzarti di queste ridicole foto di una coppia felice ormai inesistente!
Facendosi cogliere da uno sfogo liberatorio improvviso , sbotta contro le foto di me e Paula appese al muro.
Mia: Marizza è proprio dinanzi a te che ti aspetta! Come hai detto l’altro giorno..potrà passare un eternità ma voi due continuerete ad amarvi…Perché siete fatti così e non cambierete mai . Fidati della tua amica e segui il mio consiglio. Il suo cuore spento necessita la tua presenza. Risveglialo e lei ritornerà ad essere la persona di un tempo . Restituiscili la luce rubata dagli occhi un tempo.. Travolgigli in positivo la vita, come hai sempre fatto in passato. Rendila pazza..di te.
E detto questo con un dolce sorriso sulle labbra abbassa il capo .
Mia: Spero di averti convinto in un certo senso. Tocca solo te decidere cosa è meglio fare.
Prende la sua borsa pronta ad andarsene ma prendendogli il polso le pongo una domanda che mi solletica la gola da un sacco di giorni.
Pablo: Aspetta…devo domandarti una cosa.
Mia: *rialzando il capo* Cosa?
Pablo: Se sei realmente mia amica..rispondi sinceramente alla mia domanda: Abby..è mia figlia?
Lei mi fissa senza cambiare un secondo espressione , non sentendo stranamente il suo corpo irrigidirsi.
Mia: Essendo amica di entrambi posso solo risponderti che se Marizza tiene nascoste delle cose lo fa solo per il bene di Abby.
Pablo:*stringendo l’altro pugno* Ti ho chiesto solo se Abby è mia figlia! Ti prego Mia aiutami!
Mia: Perché ti sei fissato Pablo..? Lei ..non è tua figlia.
Pablo: Ma..ho visto la foto di quando era neonata e..aveva gli occhi come i miei.
Scosta lentamente la presa dal suo polso rivolgendomi uno sguardo tranquillo.
Mia: Pablo..non sei l’unico al mondo ad avere occhi del genere. Se anche Weston , il padre di Abby , ce l’aveva.. *alzando le spalle* bhè non se che dirti. Tranne il fatto di tranquillizzarti.
Pablo:*scuotendo il capo* Ci sono un sacco di cose che non mi tranquillizzeranno mai! Sai tutti questi dubbi e tutta questa confusione cosa mi induce a fare?
Mia: Pablo levati quell’idea dalla testa. Non farlo.. non farti del male .
Dilato leggermente le pupille deducendo che lei sappia la discussione tenuta tra me e Marizza quella sera .
Pablo: Quel test del DNA mi potrebbe levare quel chiodo fisso che ho in testa.
Mia: Si ma non è giusto nei confronti di Marizza. Perché non le credi e ti rassegni del fatto che anche lei ha commesso azioni errate in passato? E’ andata a letto con un altro uomo…perché uccidersi interiormente inutilmente. So che la ami ma penso che tutto questo casino lo state portando sulle lunghe. Mettete un punto al passato.
Ascolto in silenzio le sue parole mentre mi lascio cadere a peso morto sul pouf.
Mi porto la mano in faccia pronto a rivelargli come mi sento realmente.
Pablo: N-non…avrei mai trovato il coraggio di fare quel test. H-hai ragione..è di cattivo gusto ed è spregevole da parte mia metter a discussione la sua..parola. Ma l’idea che lei mi stia nascondendo la verità mi fa terrorizzare. Sai cosa si prova fissare gli occhi di quella creatura ormai grande che da piccola ho disprezzato e rifiutato senza batter ciglio?
Mia: N-no…penso di non saperlo.
Pablo: *socchiudendo gli occhi* Sarebbe ripugnante.. non riuscirei neanche a fissarla più di un minuto.
Mi sentirei uno sporco bastardo , come mi ha definito tante volte Marizza.
Mia: Quindi…ti arrendi? Non intendi fare quel..
Pablo:*interrompendola* Esatto… Io Mia..non ce la faccio neanche questa volta. Potrò esser ancora una volta un vigliacco ma ..non sono pronto a scoprire la verità e poi ho così tante altre cose da risolvere.
Alludo a Paula , e lei comunque coglie al volo il mio messaggio subliminale.
Mia: Sappi che io sarò sempre al vostro fianco.
Pone la sua mano sulla spalla , infondendomi coraggio con un ampio sorriso.
Mia: Bene..si è fatta una certa ora. Devo proprio andare. Altre domande per caso?
Scontro i suoi occhi blu , venendomi in mente una domanda che l’altro giorno non ho avuto risposta.
Pablo: S-si..ci sarebbe una , ma non so se tu sei in grado di rispondermi..
Mia:*alzando le spalle* Provar non nuoce. Riguarda sempre Marizza?
Pablo:*annuendo col viso* S-si… Sai per caso cosa sono quei segni che ha sui fianchi?
Per un momento si irrigidisce , e questo è un brutto segno. Lentamente vedo il suo capo chinarsi iniziando a giocherellare con le dita delle mani sforzandosi a sembrare il meno nervosa possibile.
Mia: Bhè ecco vedi.. Diciamo che ha avuto un paio di incidenti in questi anni.
Pablo:*confuso* Incidenti? Di che tipo?
Stringe le mani con i suoi denti bianchi rivolgendomi uno sguardo sofferente.
Mia: Oh ti supplico Pablo non domandarmi queste cose! Posso risponderti su tutto ma tranne sull’origine di..quei segni. E’ una storia troppo lunga.*sforzando un sorriso* Credimi.
Pablo: Ma..
Mia: Ti posso solo dire che questa Marizza nasconde una marea di segreti che spero un giorno tu possa scoprirli solo per capire cosa ha passato tutti questi anni da sola contro il mondo.
Dilato le pupille udendo queste parole che mi confondono ulteriormente.
Mia: Penso di aver ..parlato troppo. Ora devo davvero andare! Ciao Pablito!
E dandomi un bacio veloce alla guancia esce dal mio appartamento , lasciandomi in balia di queste frasi che percuotono tutta la nottata la mia pover mente.
Ora sono qui ad assistere con un dolce sorriso sulle labbra quelle due dee fare la loro entrata , accecandomi dalla bellezza che amane sua figlia questa sera. Applaudiamo nel momento che le due si lasciano andare al primo ballo sentendo inevitabilmente un senso di angoscia. Cosa vuol dire amare col tutto il cuore una persona che ha il tuo stesso sangue? Marizza ha avuto il privilegio di amare una figlia , di esser amata da lei e automaticamente non rimaner mai sola. Per un secondo la invidio. Non so come , ma lei è riuscita a crearsi una famiglia , io non sono riuscito neanche a tenerla stabile. Ora sta sul bordo di un precipizio.
Sento la tensione che assale il mio corpo ogni qualvolta Paula prende qualche decisione senza chiedere il mio parere. Una strana sensazione di tristezza mi pervade quando ripenso alle notti trascorse con Paula , prima della sua partenza. Cercando di amarla ma nel contempo amare un'altra donna mi pervadono migliaia di sensi di colpa. Sono un uomo spregevole.. Un uomo che non ha mai lottato per ciò che ama realmente e che ha perso tutti i privilegi a causa della vigliaccheria. Ma questa sera intendo seguire ciò che mi dice lo..stomaco , come mi ha consigliato di fare lei tantissimo tempo fa.
Sorrido vedendola allontanarsi dalla sua bellissima figlia per farla ballare con Jared , e una volta mischiata nella folla tendo il collo individuandola poco dopo.
Giungo alle sue spalle , sorpassando le prime coppie che si buttano in pista in un lento seguendo la tradizione della festa dei 15 Anni. Mi umidisco le labbra smuovendole poco dopo all’orecchio.
( RAGA! HO ASSOCIATO ALLA SCENA UNA CANZONE CHE MI PIACE TANTO! VI LASCIO IL LINK COSì DA IMMAGINARVI LA SCENA PER BENE CON LA MUSICA SOTTOFONDO . PARTIRA' DA QUA E SI CONCLUDERA' A FINE CAPITOLO ;) SPERO CHE IL TEMPO DI LETTURA COINCIDA CON LA DURATA DELLA CANZONE ! IO HO FATTO UNA PROVA ED EQUIVALE XD BUONA LETTURA E BUON ASCOLTO www.youtube.com/watch?v=tbOvkhdec2c )
Pablo: Complimenti…hai messo al mondo la ragazza più bella dell’universo.
Queste sono le prime parole che riesco a pronunciare sentendo il mio cuore in gola.
Vedo il suo corpo , coperto da quel magnifico vestito da sera nero comprato quel giorno con lei , irrigidirsi intravedendo persino la pelle d’oca spuntargli sulle spalle scoperte e sull’incavo del collo sul quale cale il mio caldo respiro .
Marz: Oggi…sei in vena di sensualità?
Finalmente dischiude quelle sue labbra delineate da un adorabile rossetto color carne che gli calza a pennello.
Marz: O questa è solo una tattica per ricattarmi e invade la mia privacy nuovamente?
Porto le mani lungo i miei fianchi , togliendomi dalla mente l’idea di poggiarle sulla sua bellissima pelle profumata. Stringendomele leggermente in pugno cerco di mantenere l’autocontrollo.
Devo risultare impassibile e tranquillo, non posso rovinare la serata a nessuno.
Pablo: Se ti dico che sono in vena di complimenti mi credi?
Marz: Mm..di complimenti hai detto?
Pablo: Esatto.
Rimaniamo così a parlare per altri brevi secondi , io alle sue spalle mentre lei tiene lo sguardo fisso su sua figlia che sta iniziando a ballare anche con gli altri suoi compagni .
Pablo: Vuoi sentirne un altro?
Lei resta zitta ad ascoltare la musica che sovrasta la nostra intima conversazione , parlandogli con un tono suadente all’orecchio.
Pablo: Oggi..stai sprizzando tutta la bellezza che hai sempre tenuto in te. Se tempo fa eri un incantevole ragazza ora….sei una donna straordinaria.
Marz: Dovrei sciogliermi?
Impassibile ai miei complimenti rimane immobile nella sua posizione sino a quando lentamente si volge dalla mia parte , senza aumentare la minuta distanza che c’è tra il mio corpo al suo.
Trovandomela faccia a faccia sento mancare il fiato .
Pablo: Bhè..di solito lo fanno le donne ai miei piedi.
Marz: Ma io..sono un caso a parte. Ricordi?
Sollevando le sopracciglia mi mostra poco dopo un mini finto sorriso , che mi fa impazzire ulteriormente.
Pablo: Purtroppo si..*sforzando un sorriso* Comunque..voglio chiederti se vuoi ballare con me.
Mi rivolge uno espressione stupita godendomi però la sua strana tranquillità.
Marz: E perché mai dovrei accettare di danzare con te? Per tenermi stretta e assillarmi con i tuoi stupidi clip mentali ?
Pablo: Bhè..su una cosa hai centrato il punto .
Accenno man mano un sorriso malizioso morendo dalla voglia di poggiare le mani sulla sua schiena lasciata scoperta da questo incantevole vestito , che gli dona alla perfezione.
Marz: Sul fatto che sei diventato il mio Stalker ?*finto sorriso*
Pablo: Sbagliato.*facendogli l’occhiolino* Intento tenerti stretta a me perché..stasera ho solo voglia di sentire il mio cuore esplodere dal petto.
Sgrana gli occhia all’improvviso e approfittando del suo stato di shock avanzo verso di lei e prendendole la mano la attiro al centro pista dove manovrandola a mio piacimento. Con un sorriso soddisfatto la attiro a me congiungendo finalmente le mani attorno alla sua minuta vita , sfiorandone con la dita la schiena scoperta. Sento il suo petto , messo in risalto da una stretta del vestito, esser tastato dal mio massiccio e sentirne il calore che procura questo contatto mi fa socchiudere gli occhi trattenendo un sospiro di piacere.
Marz: T-t-tu…sei..solo un bast..
Pablo: Sh sh sh sh!
Sghignazzo sul suo incavo del collo interrompendola prima che pronunci quella parolaccia.
Pablo: Non è signorile da parte tua usare un linguaggio scurrile…*ridendo sotto i baffi*
Marz: Io invece ritengo poco adatto questo ballo tra noi due! Cosa stai pubblicizzando, l’Amore e pace tra un cane e gatto? Ti avviso ! E’ un caso perso!
Nonostante l’idea di ballare con me non la entusiasta non può fare a meno di restare tra le mie braccia a ondeggiare lentamente sul posto seguendo la melodia lenta della canzone.
Marz: Hai fatto un corso per ipnotizzare le donne? Sappi che mi hai fatto venire la nausea poco fa!
Pablo: Oh suvvia lasciati andare.. Divertiti per almeno questa sera.
Marz: Sei insopportabile!
Pablo: Spiegami una cosuccia..*sorridendo maliziosamente* Se io sono il cane..tu sei la gattina?
Marz: Azzardati a definirmi una “Gattina” e ti frantumo le palle seduta stante!
Pablo: Ho sempre amato la tua aggressività lo sai?
Mi avvicino al suo lobo dell’orecchio mordendoglielo leggermente sentendo il suo corpo tremolare tra le mie braccia.
Marz: Q-q-quali…sono le tue intenzioni..questa sera?
La sua voce tremola dall’emozione o forse dalla paura di sentire il suo cuore battere incessantemente.
Pablo: Trascorrere una serata piena..di emozioni.
Stringe le sue mani , poste sulle mie spalle coperta dello smoking, portandosi leggermente la stoffa appresso continuando a dondolare in mezzo alla pista.
Marz: E…non ci sono altre donne con cui..divertirti?
Nella sua voce colgo un pizzico di sarcasmo e scommetto tutto che sulle sue labbra è stampato un finto sorriso , mentre sul mio viso vi è un sorriso malizioso e soddisfatto nel sentirla quasi cedere le gambe.
Pablo: Di mio malincuore la risposta è No..Nessuna donna qui presente raggiunge le mie aspettative e le mie esigenze.
Marz: Non sono il tuo giocattolino! Cosa vuoi farmi ? Violentarmi?
Pablo: Oh..non essere così catastrofica. Non sarebbe virile da parte mia , non trovi?
Marz: E che ne dici se aumentiamo la tua “virilità” ponendo una distanza tra i nostri corpi? Mi stai soffocando..
Pablo: Non dire bugie..Respiri alla perfezione .
La stringo più a me e con voce sensuale continuo a pronunciare queste parole al suo orecchio , con tono basso.
Marz: Pablo stai esagerando!
Pablo: Hai presente quel giorno in cui ti salvai la vita al mare?
Pone le sue mani sul mio petto cercando di allontanarmi da lei , con risultati in vani. La mia forte stretta le impedisce di compiere il suo intento.
Marz: Penso che sei giunto alla festa già ubriaco! Stai delirando !
Ma io non la do ascolto e cercando di passare il meno osservati possibili continuo a dondolare a ritmo di musica .
Marz: Stai diventando opprimente!
Pablo: Se ti manca l’aria posso passartela io attraverso la respirazione..bocca a bocca.
Pronuncio quest’ultime parole sentendo la sua pelle diventare nuovamente rigida.
Marz: T-ti ..supplico..basta..
La sua voce arriva al mio orecchio come una supplica pronunciata con l’ultima molecola di ossigeno che risiede nei suoi polmoni.
Pablo: E sai un'altra cosa?
Lei cerca di dimenarsi il più delicatamente possibile tra le mie braccia , sperando di non catturar l’occhio degli altri e stando nel bel centro della pista non gli tocca che arrendersi.
Marz: Cosa vuoi ancora da me?
Cambia tono di voce , che mi fa avviare una scarica di adrenalina lungo la schiena.
La sua voce appare come un ringhio , esasperata dalla mia insistenza di possederla e tenerla stretta a me.
Socchiudo lentamente gli occhi pronto a confessargli una cosa che mi può dare la spinta necessaria per chiederle scusa di tutto quel che gli ho fatto.
Pablo: Quando…ti feci la rianimazione e tu eri ancora priva di sensi io…in preda al panico ti ho detto esplicite parole..
Deglutisco , umidendomi la bocca per procedere.
Pablo: “N-non…voglio perderti…..ora che ti ho r-ritrovata.”







AAAAAAAH IO MI SCIOLGO AHAHAHAUHAUH XD VABBè IO NON SO CHE DIRE ADESSO! SE NO UN BEL COMMENTATE SE SIETE CURIOSISSIMI DI SCOPRIRE IL CONTINUOOOO!!! -1 RAGAAA!!! *----* DAI CHE CI SIAMO QUASI!! COME SI CONCLUDERA' QUESTA FESTA??? LO SCOPRIRETE NEL PROX CAP!! ;) CIAOOOO!
 
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Pablizza01
view post Posted on 4/10/2016, 21:07




IO STO MALE,MALISSIMO,STO SCLERANDO COME ORMAI FACCIO OGNI FINE CAPITOLO DA TIPO 2 GIORNI....I MIEI PABLIZZA SONO LA COSA PIÙ BELLA CHE ESIDTA AL MONDO!!!!!! AAAHHH PABLO CHE OGNI COSA CHE DICEVA IO PERDEVO UN BATTITO..MA PENSO CHE ORA CHE LEGGERÒ IL CONTINUO MI SCIOGLIERÒ SEDUTA STANTE!!! AWAWAWAWAWAWAWAW :wub: :wub: :wub:
PABLO DEVI FARLA SCIOGLIERE E CI STAI RIUSCNEDO ALLA GRANDE..MIA A TE AMO SEMPRE DI PIÙ MA ORMAI È I UTUELE RIPETERLO PERCHÈ LO SAI QUANTO ORMAI TI AMO :P ..E POI BEH...JARED E ABBY...DEVO SAlERE SE SI SONO DETTI QUALCOSA DURANTE IL BALLO :woot: ....SONO CURIOSISSIMA..BASTA VOGLIO IL CONTINUO QUINDI ASPETTERÒ CON ANSIA DOMANI :wub: :woot: ciao roxyyyyy CONTINUA PRESTO CHE SAI CHE IO AMO TROPPO QUESTA FF :wub: :woot:
 
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view post Posted on 5/10/2016, 19:26

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Buona letturaaaaa :D

CAP 29

Mia

Fisso quei due che stanno parlando all’orecchio attaccati a vicenda con la scusa del ballo , accertandomi che stia andando tutto bene. Sembra che Marizza voglia scappare dalla sua presa , ma quest’ultima glielo impedisce. Accenno un sorriso , soddisfatta da questo incontro realizzato grazie alla chiacchierata di ieri sera con Pablo. Decido di buttare un occhio anche al resto della festa e come presumevo tutti si stanno divertendo alla follia con la macchina che spara schiuma a tratti , cogliendo di sorpresa i ragazzi , e con la piscina messa a disposizione nella festa. Ovviamente non tutti si stanno buttando a causa dei vestiti eleganti e nuovi di zecca , e tra queste persone spicca Abby che si sta iniziando a divertire un sacco con i suoi compagni di scuola. Sembra che una certa biondina , forse Taylor amica di Jared, abbia alzato un po’ troppo il gomito e per non rovinare la serata a nessuno decido di non intromettermi , ma l’unica cosa che posso fare è individuare l’alcool , portato sicuramente da qualche furbetto, e sequestrarlo onde evitare di vedere vomito sul mio bellissimo prato calpestato da tacchi e scarpe eleganti maschili.
La festeggiata continua a ballare con più ritmo insieme alla sua amica , o almeno credo, già ubriaca saltellando e smuovendosi alla pazza mania vedendo il suo vestito oscillare armoniosamente ad ogni movimento frenetico.
A bloccarmi la visuale degli altri ragazzi è Jared che con due bicchieri colmo di , quel che sembra , birra mi passa davanti .
Mia: Hey hey hey! Fermo dove sei.
Lo blocco delicatamente , onde evitar di fargli cadere i bicchieri di plastica che ha in mano intravedendo subito quel suo sorrisetto nervoso stampato in faccia.
Jared: Mamma! Dimmi tutto! Qualche problema?*sorridendomi*
Mia: Non fare il furbetto! Dammi subito quei bicchieri! Chi lo sta distribuendo l’alcool? Non vi permetterò di rovinare la festa di Abby con l’arrivo di un ambulanza! *prendendoglieli* Già una ragazza è partita per il mondo della fate , ci mancate solo voi ragazzi!
Jared: Oh suvvia mamma. *sbuffando* Che divertimento è senza l’alcool?
Mia: *incrociando le braccia* E’ un divertimento che si ricorda il giorno dopo invece di passare la mattinata chinato su una tavolozza del bagno! Ora smamma prima che lo dica a tuo padre e ..Jared!
Jared: Si?*annoiato*
Mia: Ti tengo d’occhio!
Jared: Ma ce l’avete tutti con me? Non l’ho portata io la birra! Veditela con quelli del 5° laggiù.
Indica un gruppo che sghignazza sospettosamente sospirando poco dopo.
Mia: Non ti sto incolpando , dico solo di tenerti lontano da quelle cose . Le ingerisci sin troppo , rischi di rovinarti questo bel visino che hai.
E ridendo gli prendo il viso con una mano e lasciandogli un gran bacio sulla guancia mi allontano sorridendo, contenta di ascoltare le sue lamentele .
Jared: Aaah! Mamma ora ho tutto il rossetto in faccia!
Rido con gusto vedendo per ultima cosa il rossetto rosso spalmarsi sulla guancia nel tentativo di pulirsi sino a quando si avvicina al tavolo del buffet per prendere un tovagliolo , mischiandosi nella folla mentre io impiego un paio di minuti a far sparire l’alcool portato dai ragazzi più grandi .
I ricatti stranamente funzionano sempre! Soddisfatta dalla mia vittoria e tranquilla di aver reso la festa perfetta mi rilasso ad un tavolo assaggiando qualche prelibatezza presa dal buffet.
Xx: Posso..sedermi accanto a mia moglie?
Alzo il capo e ingoiando il boccone ritengo che sia giunto il momento di metter a posto le cose tra di noi .
Annuisco poco dopo aspettando che si sieda accanto a me.
Manuel: Devo dirti un paio di cose..
Mia: Per esempio?
Tengo lo sguardo fisso al piatto , aspettando le fatidiche parole che attendo da giorni.
Manu: So che ho sbagliato a risponderti in malo modo quel giorno e sono qui per chiederti scusa.
Mia: *guardandolo* Così..tardi? Manuel..mi hai ferita l’altro giorno..
Lui mi prende velocemente la mano accarezzandomela con premura mentre mi fissa con amore e con uno sguardo che supplica perdono.
Manu: Lo so amore mio..Lo so! Sono stato uno sciocco a non darti retta. Tu ..riesci sempre ad aggiustare le cose , seppur da sola.
Guardo altrove dove Pablo e Marizza si stanno smuovendo andando a ritmo di musica ancora in pista, intravedendo le loro labbra smuoversi e anche l’atteggiamento imbarazzato di entrambi.
Mia: Il bene immenso che provo per loro mi spingerà sempre ad intromettermi per vederli felice.
Lui sospira tranquillamente rivolgendomi poi un dolce sorriso.
Manu: Sai che amo questa tua parte altruistica?
Mia:*sorridendo* E tu sai quanto Ti possa Amare?
Manu: Perché non me lo dimostri con un..bacio?
E avvicinandosi lentamente posa le sue labbra carnose sulle mie e sorridendo a pieni denti riesco a ricambiare questo attesissimo bacio dove scavalchiamo sensualmente le nostre labbra che necessitavano questo contatto mancato da sin troppi giorni. Ci stacchiamo lentamente per fissarci dritti negli occhi con amore.
Mia: Dovremo discutere più volte se poi mi baci in questo modo così…passionale.
Mi riavvicino alle sue labbra mordendogliele con sensualità e ardore udendo la sua melodiosa risata mentre le sue braccia stringono le mia vita attirandola a se.
Manu: Quanto lo desideri tu amore mio!

Abby

Taylor: Abby Abby Abby..quindi anche tu sei una femmina?
Cerco che tener in piedi questa ragazza già partita a causa dell’alcool portato da non so chi , certa di un'unica cosa : l’unica ubriaca fradicia è lei che senza scarpe balla alla cavolo maniera anche senza musica sottofondo. La festa è da poco iniziata e devo dire che di questi tacchi già non ne posso più. Tutto è andato secondo le mie immaginazioni. L’organizzazione perfetta e ogni singola decorazione e ogni gioco che intrattiene gli invitati è frutto di un lungo e duro lavoro . Nonostante sto reggendo un ubriaca dalle spalle non riesco a levarmi dal viso questa espressione felice che mia madre mi ha regalato anche quest’oggi.
Le sarò eternamente grata! La musica inizia a diventare più movimentata e i primi scalmanati si buttano in pista perdendo di vista mia madre che poco fa è stata trasportata da Pablo , col quale stava serenamente ballando un lento.
Taylor: Ma sei uno splendore oggi ragazza mia! Ma guarda che bel vestito!!
Barcollando da una parte all’altra alterna la sua frase con singhiozzii mentre cerca di sollevarmi il vestito nuovo ed elegante .
Abby: Taylor non pensi che sia giunta l’ora di andare un attimo dentro a rinfrescarci?
Non riuscendo a vederla in questo stato mi offro di aiutarla , dato che gli altri l’hanno abbandonata ubriaca solo per ridere e fare video con i quali il giorno dopo la faranno diventare lo zimbello del collegio.
Così mettendo da parte l’antipatia che provo per questa figlia di papà ho fatto scappare quelli che si divertivano del suo stato , portandomela lentamente dentro casa per allontanarmi dalla festa nella speranza di farla riprendere.
Abby: Su..un gradino per volta.
La aiuto a salire al piano superiore tenendola in una stretta ferrea , vedendo la sua pelle diventare sempre più olivastra certa che se non mi smuovo tra breve mi troverò una bella macchia di vomito sulle scale.
Taylor: Uhm..più piano ti prego.
Si lamenta ad ogni passo che fa sino a giunger finalmente al bagno tutto nostro , sentendo ormai solo l’eco della musica.
Abby: Su caccia tutto quel che hai dentro!
E senza aspettare un lungo periodo di tempo la faccio chinare sulla tavoletta del bagno dove subito scaccia tutta la porcheria ingerita ingenuamente .
Abby: Bleah..
Schifata da questo terrificante spettacolo volgo il capo dall’altra parte concentrandomi però a mantenerle i capelli, biondi sciolti , bene in alto sino a quando sento i coniati di vomito svanire .
Abby: Allora?
Riapro gli occhi , stretti per l’orrore , vedendola allungare il braccio prima verso la scarico e poi verso il lavello accanto per aiutarsi a sollevare e sciacquarsi il viso in silenzio.
Abby. Su dai..prendi questa.
Gli pongo l’asciugamano morbida col quale si asciuga il viso leggermente imperlato di sudore sentendo la sua voce diventare più sobria.
Taylor: G-grazie…
Abby: Ti..senti meglio vero?
Lei mi rivolge uno sguardo e un mini sorriso pieno di gratitudine.
Taylor: G-grazie…Sai..ho una reputazione a scuola e tu..l’hai salvata.
Si lascia scivolare sulla parete rivestita dalle mattonelle fresche continuandomi a fissare con aria stordita.
Taylor: Su..siediti anche tu..Noi due non abbiamo mai parlato , perché non lo facciamo adesso?
Il suo tono di voce varia da una frase all’altra , segno che non si è ancora del tutto ripresa.
Sospiro decidendo di assecondare gli stupidi desideri degli ubriachi. Infondo mi diverte sentirli parlare a vamperà . Mi siedo sul bordo vasca , tenendola dinanzi a me . Lei a differenza mia si porta le ginocchia al petto non curante del fatto di tenere in bella vista le sue mutandine blu , a causa della gonna sollevata.
Iniziando a ridere senza motivo da vita ad una sorta di conversazione nel silenzio più totale del secondo piano di questa casa , per giunta in un bagno che puzza di acido nonostante ha tirato lo scarico e aperto l’assorbi odori.
Taylor: Mi sei sempre piaciuta sai?*sorridendo maliziosamente* Anche se hai una pessima moda e un atteggiamento poco femminile devo ammettere che..*singhiozzando*..sei un tipo ok! *ridendo*
Abby: Bhè..non posso dire lo stesso di te. *accennando una risata* Ma come hai fatto a farti ingannare da quei stupidi? Non ti sei accorta che ti mettevano del vodka nelle bibite che ti offrivano? E per giunta sai che è da veri imbecilli accettare le cose dai ragazzi?
Taylor: *sorriso da ebete* Ma loro erano così carini con me!*ridendo* Mi hanno riempito di complimenti e allora ho pensato “ Perché rifiutare la loro buonissima offerta? “ *sollevando le sopracciglia* E allora ho accettato!
Applaude senza motivo mentre io , accavalcando le gambe, mi porto la mano in faccia.
Abby: Dio dammi la pazienza di sopportare questa povera ubriaca.*borbottando*
Taylor: Hai detto qualcosa Abigail?? *ridendo*
Abby:*Sospirando alzo il capo* Abby per favore..
Taylor: Ma Jared in classe ti chiama col tuo nome intero! Perché?*mettendo il broncio* E’ un cattivone vero?
Abby: Lascia stare quell’imbecille. Non mettiamolo in balio ii questa ridicola conversazione.
Taylor: Oh suvvia.. è divertente infondo! Io e te.*ridendo* nel bagno di casa tua e chiacchierare come se fossimo amiche ! *sorridendo* Anche se in realtà non ci sopportiamo a vicenda!
Abby: *finto sorriso* Non so cosa trovi di divertente. Sto perdendo tempo con una svampita. Quindi cerca di riprenderti alla svelta, sono la festeggiata e non intendo passare tutta la serata qui con te .
Taylor: Sai cosa ho notato?
Non calcolando la frase poco fa pronunciata lei continua a sparare stronzate giocherellando con una ciocca di capelli fissandosi attorno con aria disorientata. Sbuffo sonoramente decidendo , come una sciocca, di darle retta ancora un altro po’.
Abby: Cosa hai notato di interessante in questo bagno? *roteando gli occhi*
Taylor: No no..nel bagno niente ma in voi due si..
Mi rivolge uno sguardo mentre io drizzo la schiena confusa dalle sue parole.
Abby: “Voi” chi?
Taylor: Tu e Jared… Si vede un miglio lontano che vi amate.
Dilato le iridi azzurre colpita da questa sua frase.
Abby: M-ma..che dici Taylor? Sei ubriaca!
Taylor: Posso aver bevuto anche troppo si..*sorridendo*..Ma so riconoscere due sguardi innamorati.
Abby:*Alzandomi* Ok penso che sia giunta l’ora di riportarti a casa , stai delirando.
Voglio prenderla per farla accompagnare da qualcuno ma il suo comportamento da bambina viziata mi impedisce di portare a termine il mio intento.
Taylor:*col broncio* No! Non voglio! Io voglio stare qui per farvi cedere all’amore! Io sono Cupido!
Incrociando le braccia al petto china il capo permettendo che i suoi folti capelli biondi gli coprono quell’espressione infantile sul viso .
Abby: Taylor più che una ripresa hai avuto un peggioramento. Su non farti pregare. Alzati.
Le riesco a prendere il braccio e con sforzo la rialzo , facendole mantenere l’equilibrio.
Abby: Ecco brava! Ora risciacquiamo il viso ok?
Cercando di rimanere calma riapro la manovella dell’acqua per schizzargli un po’ d’acqua fredda sul viso , nella speranza di farla riprendere ma lei continua a delirare tra le mie braccia.
Taylor: Sai che Jared ti ama?
Abby: Taylor ti ho detto che non ne voglio parlare. Sono solo idiozie quelle che stai dicendo.
Taylor: L’altro giorno l’ho sentito parlare con i suoi amici del bacio datoti..
Blocco i miei movimenti sentendo l’acqua scorrere sulla mia mano, che doveva portargli l’acqua sul viso.
Respiro a fondo , intimorita di sentire che quel bacio datomi era nient’altro che una scommessa.
Taylor: Penso…che tu gli hai rubato il cuore.
Dilato le pupille fissando il suo riflesso allo specchio sovrastante il lavandino , scontrando il suo dolce sorriso.
Taylor: Non ho sentito parole così dolci fuoriuscire dalla bocca di quel ragazzo dal cuore di ghiaccio . Congratulazioni.. sei la prima ragazza ad esser riuscita a farlo innamorare sul serio .
Abby: Q-questo…è umanamente impossibile. *ridendo incredula*
Taylor: Pensi che non sia in grado di ragionare in questo momento ..ma ti voglio confessare una cosa.
S-sono stata la sua prima ragazza al collegio , lo amavo e forse lo amo tutt’oggi ma lui..non è mai stato capace di amarmi . Lui ha odiato la parola “Amore” per tanti anni e ne stava alla larga come se fosse la peste.. Poi un giorno mi conobbe , tra noi crebbe qualcosa che però consisteva nel baciarci e basta. Non mi ha…mai detto un “Ti Amo” ne dimostrato di volermi veramente bene. Non mi abbracciava, non mi supplicava di restare tra le sue braccia …
All’improvviso rivivo un flashback di quel giorno in spiaggia , dopo il salvataggio di mia madre.

Flashback

Abby: Oh mio dio! Mia madre non voleva farlo sapere!
Mi porto le mani sulla bocca sentendo inevitabilmente la mancanza del corpo di Jared.
Jared: Ormai quel che è fatto è fatto.. Penso che nessuno si sia scandalizzato. E ora ritorna qua.
All’improvviso mi prende il polso e mi fa riappoggiare al suo petto. Sgrano gli occhi sentendo il mio cuore sobbalzare . Ma che….gli prende? Mi ricirconda il corpo velocemente stringendomi a se .

Fine Flashback

Rimango immobile ad ascoltare la sua confessione , sentendo il mio cuore palpitare velocemente.
Taylor: …non mi diceva con foga un “Ti Voglio” !
E con l’aggiunta di questo particolare ripenso alla scena dell’altra sera , quando stesa sul suo letto col suo corpo sopra il mio mi diceva quell’esplicita frase con foga e ripetizione. Non è possibile che lui..si sia realmente innamorato di me…
Taylor: Lui stava con me solo per farsi un etichetta ..Quella del “Super Figo Conquistatore” del collegio. Nient’altro. *alzando le spalle* Non ha mai amato nessuna ragazza…Sino a quando sei arrivata tu.
Mi sorride attraverso il rifletto allo specchio , intravedendo i suoi occhi diventare lucidi ma no a causa dell’ubriachezza ma per il dolore che gli causa sicuramente “resuscitare” il passato . Lei lo amava..non l’avrei mai detto. Rimango sempre più colpita dal suo racconto ma soprattutto dalla sua espressione tranquilla. Si legge in faccia la rassegnazione di conquistare un ragazzo che ha sempre evitato l’amore vero.
Taylor: Il suo atteggiamento è cambiato , i suoi occhi si sono illuminati e il suo sorriso..*sorridendo*..è diventato smagliante. Si rifugia nella scusa di odiarti ma lui ti straama ma tu questo..penso che lo sai meglio di me.
Lentamente scioglie la mia presa del suo corpo , poggiandosi al lavandino rimanendo in piedi con le sue forze. Mi rivolge lo sguardo negli occhi , voltando il capo dalla mia parte.
Taylor: Quindi quel che ti dico è..di non lasciarti sfuggire questa grande occasione. Hai il privilegio di amare..*sorridendomi dolcemente* Prendilo e ama quel ragazzo con tutta te stessa e..passate insieme i momenti più importanti della vostra adolescenza..
Abby: Ma..io..
Taylor: Ma io niente. Su che aspetti? *ridendo leggermente* Corri da lui e attaccatevi come poc’anzi al ballo iniziale! Sento il vostro cuore palpitare incessantemente da un miglio lontano. Su su dai che voglio la news della nascita di una nuova coppia alla Elite Way!
E dalla sua ultima frase deduco che si stia riprendendo dalla sbronza , pensando al gossip.. suo argomento preferito.
Abby: S-stai..parlando sul serio ? *incredula* Davvero mi stai concedendo Jared.. ?
Taylor:*interrompendomi* Sh sh sh nessun’altra parola! Io ho avuto sin troppi anni a disposizione. Non ci sono riuscita a conquistarlo e sai che ti dico?*sorridendomi* Mi sono stancata. Te lo affido completamente!*ridendo* Buona fortuna ! Sei la predestinata , Abby mia! Ti auguro solo di esser felice ..
Si avvicina lentamente a dandomi un veloce bacio sulla guancia si reca lentamente alla soglia della porta.
Taylor: Inducilo a fidarsi dell’Amore e dimostragli che è la cosa più bella che esista in questo mondo. Ah.. e ritieni il vostro amore il mio regalo di compleanno. Tanti auguri Abby .
E sorridendomi varca la porta recandosi al piano di sotto lasciandomi qui immobile colpita dalle sue parole.
Fisso il mio riflesso allo specchio sentendo il cuore battere senza darmi tregua. Chiudo l’acqua che in tutto questo tempo continuava a scorrere senza un motivo portandomi poi la mano bagnata al collo per rinfrescarmi , socchiudendo leggermente gli occhi. Che cosa devo fare? Se ripenso al momento di poche ore fa , quando ero tra le sue braccia a ballare , mi sento esplodere d’amore. Il mio viso avvampa di calore e sento crescere in me un inspiegabile voglia di sentire il mio corpo stringersi al suo. Il desiderio di sentire le sue braccia circondarmi la vita e le sue labbra scavalcare con ardore le mie mi induce ad abbandonare questo bagno per recarmi al piano di sotto , individuandolo tra la folla.
I nostri sguardi , seppur distanti si scontrano , e inevitabilmente desidero più che mai passare tutto il mio tempo con lui e amarlo.. incessantemente!

Marizza

Maledico senza pietà chiunque mi stia attorno. Se non fosse per tutta questa gente scaraventerei un calcio nei gioielli di famiglia dato che ormai questa posizione, il suo atteggiamento appiccicoso e le sue parole poco adatte mi stanno realmente infastidendo. Cerco invano di scollarmelo da dosso ma l’agitazione prende il sopravvento , lasciandomi manovrare come se fossi una bambola.
Respiro ancora profondamente dal momento in cui i suoi denti sono affondati docilmente nel lobo del mio orecchio , sentendo automaticamente il mio viso avvampare calore. E’ impazzito per caso? Quella a sedurre dovevo esser io . Perché sta facendo di tutto pur di mettermi in ridicolo ? Reagire a questa situazione inverosimile è stata un impresa bella tosta ma a zittirmi è la citazione di parole pronunciate tempo fa.
Pablo: “N-non…voglio perderti…..ora che ti ho r-ritrovata.”
La sua voce rimbomba nelle mie orecchie soffocando la musica che ci sta facendo dondolare come due idioti in centro pista , mischiati con gli altri che iniziano a smuoversi con più ritmo seguendo la musica variare poco a poco. Socchiudo gli occhi cercando di frenare la mia voglia matta di scollarmelo , prendergli il viso e prosciugargli l’aria con un bacio passionale. Perché continua a farmi battere in questo modo subdolo il cuore seppur poni resistenza? E’ rimasto quello di un tempo , la persona che riesce a manovrarmi.
Nonostante nella mia testa voglia rivivere quel momento spregevole di 15 anni fa , la mia mente rifiuta quel ricordo negativo troppo concentrata a sciogliersi dalle sue parole pronunciate con amore e premura.
Come ho fatto a trovarmi in questa situazione? Aprendo gli occhi , fuoriesco dallo stato di trans in cui mi ha fatto cadere per l’ennesima volta , reagendo con tutte le forze ma lui precede le mie mosse.
Pablo: Quanto di ho rivisto quel giorno in presidenza io..ho risentito il mio cuore battere come un tempo. I sentimenti che avevo rimosso col tempo sono emersi in una maniera sovrannaturale stravolgendomi il domani. Non ho fatto altro che pensare a te , a cosa hai fatto in questi anni , quanta sofferenza hai dovuto patire a causa mia ! Si..! Per averti deluso tu sei partita ed..è stato giusto così! Ho pagato caro i miei errori e ora sono qui a …chiederti Scusa!
Con calma finalmente riesco a sciogliere la presa del suo saldo abbraccio fissandolo finalmente negli occhi.
Dilato le pupille che iniziano a tremolare , cercando di trattenere le lacrime.
Pablo: Sono stato uno sciocco ad non accorgermene che io …senza te..non ci so stare.
Marz: P-p-pablo…t-tu…sei spos..
Pablo: Con Paula è finito mesi fa! Lei è tornata , vuole riprovarci ma io penso te 24h su 24!! Tu mi hai reso pazzo di te …e impazzisco tutt’oggi .
Scuoto il viso , troppo scioccata da questa che sembra esser una dichiarazione d’amore.
Marz: I-io…d-devo andare... Perdonami!
E finalmente riesco a fuggire via dal centro pista abbandonandolo con un espressione sofferente.
Mi mordo le labbra cercando di trattenere con sforzo un pianto disperato sorpassando i ragazzi che ridono , bevono , mangiano e ballano alla pazza gioia giungendo finalmente dentro casa per godermi due minuti , duranti ai quali rifugiandomi in cucina al buio mi siedo a terra , accasciandomi poco prima alla parete , per prender fiato attraverso respiri profondi.
Sbatto leggermente la testa al muro assalita dall’ansia e dalla confusione a causa della sua confessione. Come una sciocca ragazzina indecisa sono fuggita via a gambe elevate.
Con tutta la mia audacia di vendicarmi io non riesco a stargli accanto più di mezz’ora!
Ma la mia fuga questa volta è dovuta da un attacco di panico improvviso . Sentire tutte quelle parole mi hanno stravolto la vita . Come penso di agire adesso se appena scontro il suo sguardo profondo mi viene la tachicardia? Se solo sapesse cosa sento anche io per lui.. Stringo il pugno , sbattendolo poco dopo al pavimento freddo maledicendo la mia vita travagliata. Continuando a prender respiri profondi e sorseggiando , una volta alzata , un gran bicchiere d’acqua fresca riesco a placare le mie palpitazione e la mia ansia. Non posso rimanere nascosta tutta la serata , devo uscire dal mio rifugio e sforzarmi ad evitarlo.
Lo individuo da lontano , fissandolo mentre parla con Mia e Manuel seduti ad un tavolo e se non sbaglio tra poco dovrà andare in onda il video-messaggio creato da me per Abby e infine il soffio della candeline con i desideri insieme alla consegna dei regali.
Rivolgo lo sguardo al piano superiore dove presiede ancora il suo regalo.
Mi stacco dalla parete , poggiata poc’anzi per spiare la festa , dirigendomi di sopra lentamente.
Apro la stanza e nel silenzio mi avvicino al comodino sfilando quella piccola custodia rossa a forma di cuore.
Accenno un sorriso nostalgico perdendomi nel ricordo .

Flashback

*bussano alla porta*
Luna: Chi è?
Pablo: *aprendola* Ciao..volevo vedere come sta Marizza.
Marz: Non mi va di vederti.
Luna/Lujan: Non gli va di vederti.*scuotendo il capo*
Pablo:*prendendo delicatamente il braccio di Luna* Senti un po’ , perché tu e la tua amica non mi lasciate un attimo da solo con lei?
Lujan: Ok..*alzandosi* A tra poco !
Luna: Vieni andiamo , lasciamoli soli. *uscendo dalla stanza*
Pablo: Sai..se ripenso alla ricetta che ci hai fatto usare mi pento di averti salvato.
Marz: Ohm senti ..*con voce sofferente* ..io non l’ho fatto di proposito. Sicuramente siete voi che avete sbagliato qualche ingrediente ..Aarg!*fitta alla testa*
Pablo: Ok , ma non sono qui per questo.*guardando l’orologio* Sono passati esattamente 2 minuti dopo la mezzanotte e perciò sono il primo ad augurartelo . *si avvicina dandomi un bacio sulla guancia* Tieni..*aprendo la scatolina*..Buon Compleanno!
(se non ricordate la scena, cosa improbabile forse xD, vi lascio il link ;) -> www.youtube.com/watch?v=nBZIjU0sYUM )


Fine Flashback

Si..intendo regalare ad Abby , il regalo che ha fatto suo padre per i miei 15 anni. Sorrido al ricordo della mia espressione imbambolata di quella sera felice di aver ricevuto quel bellissimo anello e i miei primi auguri , anche se ero mezza stordita a causa della caduta dalla finestra per colpa di Mia.
Scuoto velocemente il viso tenendo ben stretto il cofanetto ancora intatto e per niente sbiadito dato che l’ho tenuto per tutto questo tempo al sicuro in un posto in cui non si poteva rovinare.
Lo stringo nella mano portandomi poi il pugno chiuso al petto dove socchiudo gli occhi.
Abby..anche quest’anno ti regalerò qualcosa di tuo padre , spero che un giorno quando scoprirai la verità possa ricordarti di tutti i sforzi che sto facendo per te.
Scendo al piano di sotto trovando Abby in mezzo alla folla di ragazzi che si divertono con un aria un po’ stordita , come se stesse cercando qualcuno con lo sguardo ma la sua attenzione viene catturata dalla mia.
Marz: Abby! Eccoti finalmente.
Lei si volta e si sforza a mostrarmi un gran sorriso .
Abby: Mamma..dov’eri andata a finire?
Marz; Oh..non importa.*sorridendole* Su andiamo a prendere posto , tra poco vedrai una bellissima cosa!
E secondo i nostri piani ecco che Mia , la direttrice della festa , riprende parola al microfono invitando tutti a prender posto al proprio tavolo.
Mia: Ora attraverso questo pannello sarà proiettato un messaggio di auguri da parte delle persone più care che hai Abby! Buona visione!
E tenendola stretta a me , seduta accanto , ci sorridiamo reciprocamente rivolgendo poi l’attenzione al video. Il macchinario proietta un video messaggio : ci sono io con alle spalle una siepe con i fiori e come un tempo Sonia Rey fece con me , anche io ho aperto il cuore verso mia figlia.
Marz: “Finalmente è arrivato il Gran Giorno e.. ho un infinità di cose da dirti amore mio. *sorridendo* Tu..tu sei un po’ ribelle , impulsiva , passionale , vivace e anche un po’ testarda.”
Accenno una risata , come quello nel video fissando la mia adorata bambina al mio fianco stringersi al mio fianco , godendosi questo meraviglioso video.
Marz: “Però..la cosa fondamentale , la tua più bella qualità è che..sei una persona diretta, piena di luce! E.. oggi è il tuo Quindicesimo compleanno Amore. Ma voglio che tu sappia che per me sarai sempre la mia Piccolina e ..voglio dirti che..sei la cosa più importante della Mia Vita, che non esiste niente più importante di te e che ..ti Adoro con tutto il mio Cuore!! Buon Compleanno Bambina Mia ! Ti voglio bene!!”
Ormai sulle mie guance scivolano le prime lacrime dovute alla commozione e asciugandomele velocemente col dorso mi affretto ad abbracciare la mia adorata che , anche lei in lacrime, mi sorride singhiozzando stringendosi a se sussurrandomi .
Abby: Anche io ti voglio bene!! Non sai quanto!!
Attorno a noi si solleva un boato di applausi e fischi e in tutto questo frastuono cerchiamo di smetter di piangere ma le lacrime di commozione non sembrano arrendersi.
Ridiamo per l’imbarazzo poggiando la mia fronte alla sua per accarezzarle il viso pensando a quanti momenti abbiamo passato insieme. La amo di bene! Lei è tutto per me! Morire senza di lei..
La riabbraccio velocemente strofinandole la schiena mentre il video procede con gli auguri dei suoi amici , inclusi Mia, Manuel, Jared e anche..Pablo.
Se solo sapesse che questa festa è proprio di sua figlia. Ma ora non voglio pensare a lui , anche se tra poco gli regalerò un suo oggetto. La festa procede e finalmente col viso asciutto ci rilassiamo a consumare qualche pietanza e senza accorgercene la festa sta giungendo al termine. Con l’arrivo della torta Abby ha soffiato le 15 candeline , esprimendo il suo solito desiderio. Come vorrei dirgli che suo padre è proprio dietro di se. Ma ripensare al passato mi impedisce di aprir bocca e confessargli tutto.
Perché dovrei condividere il suo affidamento se questa ragazza l’ho cresciuta solo IO? Lui non centra niente con noi , lui non sa quel che abbiamo passato insieme e non sai neanche cosa ho fatto io per assicurargli un buon futuro. La mia attenzione viene richiamata da un altro abbraccio da parte di Abby mentre attorno a noi i suoi compagni danno vita al Carnevale Carioca , seguendo la solita tradizione .
Abby: Allora..ti stai divertendo?
Marz:*ridendo* A me lo stai chiedendo? Piuttosto Tu ..
Abby: Io sto alla grande! Questa festa mi ha lasciata a bocca aperta , non so proprio cosa dire.*sorridendo a pieni denti*
Marz: Bhè..penso che manchi una cosina..*sorridendo*
I suoi occhi iniziano a brillare deducendo subito dove voglio andare a parare.
Abby: I-il…regalo ?
Annuisco dolcemente col viso prendendola poi per mano.
Marz: Su ..andiamo in un posto più tranquillo.
Approfittato del casino creatosi in un secondo rientro in casa dove buttandoci a peso morto sul divano del salotto , illuminato unicamente dai lampioni del giardino , gli mostro lentamente la scatoletta rossa.
Marz: Q-questo..me lo regalò tuo p-padre..*sforzando un sorriso*..ai miei 15 anni..
Con sguardo incantato e tremolante tende le braccia afferrando , come se fosse qualcosa di estremamente fragile e raro , la scatoletta a forma di cuore .
Abby: V-voi..vi amavate sin da ..quando avevate soli 15 anni?*sorpresa*
Marz:*alzando le spalle* Bhè..in quel periodo eravamo tra l’odio e l’amore.*accennando una risata* Però si..stiamo in quel periodo. *sorridendole*
Abby: *incredula* E..davvero vuoi regalare a me..questo suo dono?
Marz: Perché non lo apri prima?
Convincendola finalmente vedo il suo capo chinarsi lentamente per aprire quel regalo e appena i suoi occhi azzurri scontrano la figura di un anello vedo le sue labbra incurvarsi velocemente da un orecchio all’altro.
Abby: Oh..mio Dio.
Inizia a ridere incredula sfilando dall’imbottitura quel docile e grazioso anello , che in qualche modo recuperai dopo che finì nuovamente tra le sue mani quella volta in cui lo buttai a terra per stare con Simon.
Abby: Mamma..davvero me lo stai regalando? Non è un ricordo troppo ..
Marz:*interrompendola* Non preoccuparti Abby..Io VOGLIO che lo tieni tu..è giusto così.
Gli sorrifo accarezzandogli dolcemente il viso scostandogli con le dita della mani i ciuffi di capelli che gli cadono dinanzi a se.
Abby: E’..m-meraviglioso! Non ho parole!! E’ un altro strabiliante regalo! Grazie mamma! Grazie!!
E ributtandosi tra le mie braccia non finisce di ringraziarmi mentre accenno un sorriso gioioso.
Marz: Grazie a te Abby , che mi stai facendo ammirare il tuo splendido.. sorriso! *stringendola a me*

Jared

Xx: Cosa aspetti? Reagirai quando qualcuno te la soffierà via?
Roteo gli occhi , sbuffando sonoramente nel momento che me la ritrovo affianco.
Jared: Taylor non stavi per morire poco fa?
Taylor: Bhè grazie ad una tisana mi sono ripresa.
Jared: Pft..si certo , si vede dal tuo trucco.
Taylor: Senti ragazzino cerca di fare meno lo spiritoso!
Resto con la schiena poggiata ad un palo del lampione fissando i cretini travestirsi per il carnevale improvvisato , incrociando le braccia annoiato. La biondina stordita sembra che ha tutte le intenzione di farmi perdere i nervi , ma dal suo aspetto trasandato non mi tocca fare altro che assecondarla .
Taylor: Ricordati che io ho formato le coppie più belle dell’istituto.
Jared:*finto sorriso* E dimmi un po’..cara Cupida , cosa dovrei farla per conquistarla?
Taylor: Oh..niente di eclatante. E sai il perché?
Si poggia con aria stordita e sghignazzando tra sé sulla mia spalla rivolge anche lei lo sguardo ad Abby che lentamente si allontana con la madre entrando in casa. Mi irrigidisco quando sento il suo alito di alcool pervadermi il setto nasale nel momento che mi sussurra all’orecchio.
Taylor: Perché è già tua..Devi solo superare la paura e ..buttarti.
Jared: Taylor per favore..
Con un gesto freddo la allontano da me , staccandomi automaticamente dal palo della luce per fissarla bene in faccia. Nonostante rifiuti di esser caduto nella trappola dell’amore non posso fare altro che accettare la realtà e ..buttarmi , come mi ha incitato di fare una povera ubriaca. Jared a quali livelli sei sceso solo per raggiungere la felicità accanto ad Abby , una svitata ribelle che è entrata nella tua testa senza permesso!?! ..
Jared: *sospirando*Allora Cupida.. cosa mi consigli di fare?
Lei inizia a sorride maliziosamente e dalla sua espressione deduco che abbia in serbo per noi una cosa folla e come uno scemo decido di provarci.

****

Jared: Abby , puoi dedicarmi un po’ di tempo?
Con calma gli pongo questa domanda interrompendo i saluti delle prime persone che abbandonano la festa, essendo ormai l’una di notte. Lei si volge dalla mia parte e con un sorriso a 32 denti annuisce con tranquillità.
Abby: S-si..fammi salutare le ultime persone e poi..sono da te.
Jared: T-ti aspetto allora.
E sforzando un ampio sorriso mi dirigo verso mio padre che sta parlando con Mia e Pablo .
Jared: Papà , mi serve un grande favore.
Manu: Jared..dimmi tutto. Vengo subito .
Mettendoci da parte prendo un bel respiro e munendomi di coraggio gli chiedo un grande piacere.
Jared: Ti supplico , mi permetti di portare Abby in un posto con la tua Chevy .
Manu: Che?*stupito* Dove vuoi andare a quest’ora della notte con una ragazza con il mio fuoristrada? Jared hai per caso bevuto?
Jared:*congiungendo le mani * Ti supplico papà! E’ la mia ultima possibilità! Devo dimostrare ad Abby…
Per un momento mi si secca la gola ma deglutendo e stringendo i pugni prendo il coraggio sufficiente per ammettere ciò che mi passa realmente per la testa.
Jared: ..per dimostrargli che a lei ci tengo davvero..Perchè ho capito di amarla..
Lui dilata le pupille fissandomi con sorpresa.
Manu: S-stai parlando sul ..serio?
Non mi sarei mai aspettato che si sarebbe messo a ridere per l’incredulità.
Manu: Oh Dio mio…realmente ti sei innamorato di..Abby?*abbassando la voce* Oh mamma..*ridendo*
Jared: Si papà ! Su non farmi perdere altro tempo. Dio ..è così imbarazzante affermare queste cose!
Sentendo il mio viso avvampare calore mi sventolo inutilmente mentre lui , con un sorriso incredulo stampato in faccia , si affretta a cercare qualcosa e appena dinanzi a me mi si presentano il mazzo di chiavi inizio a ridere leggermente incredulo quanto lui.
Manu: Buona fortuna figlio mio , conquistala ..ti do il mio permesso.
E sorridendomi premurosamente per la prima volta asseconda le mie follie.
Jared: Oh grazie mille papà!
Sto per afferrare le chiavi ma lui le scosta velocemente , non dandomele prime delle sue avvertenze.
Manu: Ma tieni d’occhio l’orario! Non dovete superare le 3!*indicando l’orologio* E guai a te se alzi le mani su di lei e per giunta non la riporti a casa sana e salva! *guardandomi seriamente* Altrimenti l’ira di Marizza si avventerà su di te e tu..scomparirai.*accennando una risata* Non sai cosa è capace di fare quella pazza quindi tratta bene il suo gioiellino .. E non rovinarmi l’auto!
Jared: *ridendo* Qualcos’altro per caso?
Afferro finalmente le chiavi guardandolo con un mega sorriso .
Manu: Spacca figliolo.*facendomi l’occhiolino*
Jared:*ridendo* Puoi dirlo forte!!







AAWN ECCO IL GRANDE PAPA' CHE COME LA MAMMA FA IL TIFO AL CONQUISTATOREEE!! *---* DOVE VUOLE PORTARE ABBY? COME PROCEDERA' LA SERATA?
RAGA.....RAAGAAAAAAA :shifty: :shifty: :shifty: :woot: :woot: :woot: IL PROSSIMO CAPITOLO E' UNA BOOOOOOMBAAA!!!! VAI VAIIII COMMENTATEEEEE!! CIAOOOOOOOO !!! AHUAHAUHAUAAHAUAHAHAH
 
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Pablizza01
view post Posted on 5/10/2016, 20:13




MADONNA SANTISSIMA STO MALISSIMOOOOOO PERÒ CEH TIPO ALLORA STO SCLERANDO LETTERALMENTE E HO PAURA DI LEGGERE IL CONTINUO....GIURO MI ASEPTTO DI TUTTO E STO SCLERANDO TROPPO TIPO CHE PRIMA MI È LARTITO UN URLO DI GIOIA NELLA PARTE FINALE DI ABBY E JARED :woot: :woot: :wub: :wub:
ORA VOGLIO SOLO IL CONTINUOOOOOOOOOOOOOOOO VOGLIO SAPERE COSA SUCCEDERÀ NEL PROSSIMO CAPITOLOOOO NON PUOI LASCIARMI COSÌ!!! OK MI CALMO MA SAPPI CHE MI FARÒ FILM MENTALI FINE DOMANI AHAHAHAAH ok mi calmo davverooo
Spero che pubblicherai presto...la tua ff ormai sai quanto la amo ma continuerò a dirtelo sempre...LA AMO UN MONDO :wub: :woot: madooo!!! Ok ora vado...a più tardi con il mio capitolo ;)
 
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view post Posted on 6/10/2016, 19:41

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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CAPITOLO SUPEEEER !!! AHAHAHAHA BUONA LETTURAA ;) HIHIHIH


CAP 30

Abby

Penso che questa sia stata la festa più bella ed emozionante della mia vita. Per la prima volta sono stata sommersa di auguri e regali innumerabili e per giunta ora porto al dito un nuovo oggetto dal quale non mi separerò mai. L’anello regalato da mio padre a mia madre. Più passano gli anni e più mia madre mi sorprenderà con questi eccezionali regali. Ogni anno mi ha regalato cose di mio padre , perché sa che nel fondo del mio cuore io soffro per la sua eterna mancanza. Ma cerco di coprire quel vuoto con la mia mitica e insuperabile mamma.
Jared: Eccomi qua! Pronta ?
Mi si presenta davanti l’ingresso , aperto dato che pochi minuti fa sono usciti gli ultimi invitati, facendo tintinnare tra le dita delle mani un mazzo di chiavi.
Abby: Ehm..dove credi di portarmi ?
Titubante e leggermente agitata sulla sua meta sconosciuta gli pongo questa domanda guardandolo con un filo di terrore.
Jared: Ci facciamo un giro con l’auto di mio padre.*sorridendomi* Giuro che guido piano e che ti riporto a casa sana e salva!
Col suo meraviglioso sorriso a 32 denti porta la mano sul cuore giurando sulla mia sicurezza.
Abby: Non mi entusiasta molto..sapere che sarai tu alla guida. Posso sapere almeno dove mi vuoi portare?
Jared:*scuotendo il viso* Rientra nel regalo che voglio darti , quindi dovrai restare nel dubbio e nella curiosità.
Ripensandoci lui è stato l’unico a non darmi ancora il regalo , no che la cosa mi importi però..la sua frase mi incuriosisce e di tanto. Cosa ha in serbo per me?
Xx: Dove credete di andare a quest’ora?
Spunta alle nostre spalle mia madre che ancora in abito da sera indica l’orologio appeso alla parete con aria confusa.
Jared: Oh..Marizza .*cercando di rilassarsi* Ehm..voglio portare Abby a fare un giro , ti dispiace? Giuro che guido piano e..
Spera di fare le sue solite avvertenze ma viene interrotto dal tono freddo di voce di mia madre.
Marz: Vuoi..portare mia figlia all’una di notte in giro? Sei impazzito? Molla immediatamente quelle chiavi e vai a dormire. Abby è stanca!
Xx: Oh suvvia non fare la madre autoritaria . Perché non permetti a Jared di dare ad Abby il suo regalo personalizzato?
Giunge ulteriormente alle sue spalle Pablo cui voce fa subito irrigidire Marizza , che serra la mascella.
Marz: Pablo è tardi , penso che sia giunta l’ora di andartene anche per te. *freddamente*
Pablo: Nah..io avevo intenzione di rimanere un altro po’ per fare due chiacchiere.
Con un sorrisetto furbo si affianca a Marizza che subito distoglie il capo , seccata dalla sua insistenza credo.
Pablo: Su Jared porta a fare un giro Abby .
Sorridendogli gli passa la mano tra i capelli stropicciandoli sino a farlo lamentare.
Marz: Tu non hai nessun diritto di autorizzare due ragazzi ad uscire di notte! Per giunta non hai nessun diritto di interferire su mia figlia!*con tono deciso*
Jared: Ti supplico Marizza..ho bisogno di passare un po’ di tempo con…Abby.
Mi coglie di sorpresa con lo sguardo supplicante che sta rivolgendo a mia madre , stupita quanto me.
Jared: Ti..prego. Torniamo presto. Ho la patente e ho le mani apposto , te lo giuro!*portandosi la mano al cuore* Permettimi di..dargli un magnifico..regalo.
Più ascolto le sue parole pronunciate con decisione e sicurezza , più vengo assalita dalla curiosità di sapere cosa mi vuole regalare. Marizza alza il capo , prendendo un bel respiro , e dopo vari secondi finalmente annuisce col viso dandoci il consenso.
Marz: E va bene! Ma guai a te se fai ritirare Abby in lacrime! Non ci sarà posto sulla terra per nasconderti.
E ghiacciandolo con un occhiata micidiale accompagnata da un sorriso da psicopatica si avvicina a me per darmi per veloce bacio alla testa rivolgendomi , a differenza sua , un sguardo premuroso.
Marz: Per qualunque cosa chiamami . *sorridendomi dolcemente*
Abby: Tranquilla…sono..al..sicuro.
Sforzo un sorriso lanciando uno sguardo profondo a Jared che ricambia il gesto un dolce sorriso .
Marz: *sospirando* Bene..andate prima che mi penta della decisione presa.
Sorrido a mia madre per dopo salutare Pablo che sembra avere una discussione in sospeso con lei.
Ma ora non riesco a pensare a loro , voglio solo sapere dove mi sta portando.
Jared: Andiamo?
Annuisco col viso e vedendo la sua mano indugiare sul poggiare la mano sulla mia schiena o meno inizio a sorridere divertita .
Marz: Giù la mano!
E col suo rimprovero inizio a ridere sguaiatamente camminando al fianco di Jared, imbarazzato per lo sgrido, verso quel che sembra il fuoristrada rosso di Manuel .

Nel momento che sento la porta chiudersi , accetto la realtà di esser rimasta sola con lui .
Apre la Chevy Rossa fissando il suo viso illuminarsi dall’entusiasmo di andare in giro con la festeggiata , ancora in abiti elegante. I miei tacchi tintinnano contro il viale costituito da piatte pietre ruvide giungendo finalmente allo sportello del conducente che ha già il finestrino abbassato dal quale lui mi esorta di salire.
Mi fa cenno di salire avvicinandomi al furgone e chinandosi dal suo posto tira la maniglia per aprirmi la portiera.
Jared: Arrampicati! *sorridendo dolcemente*
Non sta scherzando . Come una scema mi sto aggrappando alla portiera , con questi scomodi tacchi, sino a salire sul predellino raggiungendo finalmente il sedile. Rimbalzo sulla pelle nera e chiudendo la portiera esclamo un:
Abby: Uau..
Accenno una risata incredula nel trovarmi a bordo di questo mostro meccanico , fissandomi attorno con gli occhi che brillano.
Jared: Non farti impressionare troppo. E’ pur sempre di mio padre.
Abby:*sorridendo* Meglio di niente!
Jared: Allora?..Pronta a partire?
Abby: *sorridendo furbamente* Vediamo un po’ in che posto mi vuoi portare..*ridendo*
Con un sorriso da un orecchio all’altro avvia il motore e scalando le marce esce dal parcheggio , percorrendo finalmente le strade di Buenos Aires allontanandoci automaticamente da casa.
Il venticello fresco entra attraverso i finestrini del furgoncino aperti sentendo i miei capelli sollevarsi dolcemente. Fisso la strada illuminata da pochi lampioni sino a quando lo vedo prendere una strada più buia , senza illuminazioni ma non per questo mi faccio cogliere dall’ansia. Forse dalla curiosità.
Restiamo in silenzio durante il tragitto non molto lungo sentendo a tutto volume canzoni alla radio notturna.Nel giro di 5 minuti supera i confini della città dove Jared rallenta in cima a un cavalcavia .
Da qui sopra possiamo guardare i fari delle macchine e dei camion scorrere sotto i noi , in direzione nord e sud.
Jared: Eccoci qua!
Spegne il motore dell’auto mentre io apro la portiera avvicinandomi al bordo . In campagna i cavalcavia non hanno il parapetto: il calcestruzzo ti arriva alla vita , e oltre a quello c’era solo il buon senso.
Un vento freddo mi accarezza il viso e girandomi scontro l’espressione soddisfatta sul viso di Jared poggiato al dietro del veicolo con le braccia incrociate.
Abby: Allora..questo sarebbe il mio regalo?
D’istinto mi lascio scappare una lieve risata divertita avvicinandomi automaticamente a lui .
Jared: Questo è solo il luogo del tuo regalo. Sei davvero una ragazza curiosa , lo sai?*ridendo*
Abby:*alzando le spalle* Faccio del mio meglio..*ridendo*
Lui scuote il viso sorridendo a pieni denti e poco dopo aver scostato la schiena dalla Chevy abbassa la sponda posteriore e saltando su allunga la mano verso me.
Jared: Allora? Forza.
Confusa dal perché è salito sul pianale dell’auto decido di accettare il suo aiuto , sedendomi poco dopo accanto a lui con le gambe penzolanti .
Jared: Ho da bere il quel frigo portatile.
Indica alle sue spalle quell’oggetto scuotendo subito il viso al sol pensiero che si tratti di alcool.
Abby: Io non bevo.
Jared:*ridendo* Pensi davvero che voglio ubriacarti? No..intendo Fanta e roba del genere.
Sollevo le sopracciglia sorpresa da tutto questo suo altruismo.
Abby: Ohm…bhè allora Fanta va bene..*sorridendo*
Con un abile mossa allunga il braccio dietro di se e pescandomi una lattina nel ghiaccio mezzo sciolto me la porge aprendola.
Jared: Ecco a te tutta tua.
Lui ne prende un'altra a aprendola la avvicina alla mia lattina per fare un brindisi.
Jared: Voglio fare un brindisi.
Abby:*inarcando il sopracciglio* Ah si? A cosa..?
Jared:*sorridendomi* Al futuro..Sai da oggi in poi ci attendono tanti cambiamenti , nuove esperienze e meravigliosi momenti.
Abby: A cosa devo la tua maturità?*ridendo sotto i baffi*
Lui ride facendo scontrare moderatamente le lattine sorseggiando un po’ il contenuto. Si pulisce velocemente la bocca col dorso della mano fissando il paesaggio notturno in lontananza.
Jared: Non sono uno stronzo Abby.. Assumo quella maschera solo per farmi figo a scuola.
Abby: E…ti piace ammettere questa ..cosa?
Jared: No..Però sono certo che da stasera diventerò un altro.
Mi rivolge un sorriso e uno sguardo profondo. Che cosa vorrà dire la sua frase?
Jared: Ora ..allungati .
Prende la mia lattina , sorseggiata poche volte , dalle mani e insieme alla sua la poggia velocemente sull’asfalto mal ridotto invitandomi a stendere la schiena su questo pianale rigato .
Dilato le pupille sentendomi in preda al panico , tensione che lui coglie subito e che cerca di sciogliere mediante una sua rassicurazione.
Jared: Tranquilla..non ti faccio niente. Vuoi vedere o no il tuo regalo?
Sorridendomi riesce a placare la mia agitazione rivolgendogli un espressione confusa. Ma prima che gli chieda spiegazioni lui tende la sua mano e socchiudendomi gli occhi mi accompagna a sdraiarmi e io senza reagire alle sue manovre mi lascio trasportare con lentezza.
Sento la mia schiena tastare il pianale freddo del furgoncino e i miei capelli spargersi su di essi. Un calore al mio fianco sinistro mi fa intuire che anche lui si è allungato e scostando la sua mano dai miei occhi finalmente mi permette di sollevare le palpebre lentamente.
Jared: Anche se ormai il 29 Settembre è passato..voglio darti ugualmente i miei auguri e il mio regalo..Spero che ti piaccia.
Finalmente riesco ad aprire del tutto gli occhi trovandomi il regalo più bello e toccante della mia vita.
Abby: Oh mio Dio…
Nel buio più totale mi incanto a fissare questo bellissimo panorama stellato che domina il cielo notturno.
Rimango a bocca aperta , sentendo il mio cuore palpitare nel silenzio per questo meraviglioso dono fattomi, non riuscendo per un tratto credere a ciò che sto assistendo con i miei occhi.
Abby: J-jared…q-questo è…
Jared: Questo è il minimo per la più bella stella che brilli qui sulla terra.
Interrompendomi mi lascia senza parole con questo complimento irreale. Dev’essere tutto un sogno. Non può esser vero! Lui mi sorride dolcemente voltando il capo dalla mia parte mentre io faccio lo stesso trovandoci così faccia a faccia sempre sdraiati sul pianale.
Jared: P-posso..baciarti?
Incantata e ormai sballata dai suoi modi di fare così dolci e passionali annuisco lentamente col viso , sentendo una scossa in tutto il corpo , in attesa di vivere quest’altra nuova esperienza.
Jared si avvicina ancora e chiudendo gli occhi preme le sue labbra sulle mie. Sono così morbide e calde!
Poi le schiude e io lo imito lentamente. Avevo visto abbastanza baci in televisore da sapere come funzionava , perché cercai di mantenere le labbra rilassate e di muovermi insieme a lui , dato che sto ricambiando il mio terzo bacio . Sento stranamente un piacere procurato dalla sua lingua che inizia a danzare dolcemente con la mia . Questo bacio sa di aranciata e del suo sapore delle labbra , una combinazione stranamente fantastica. Lentamente ci mettiamo a sedere in contemporanea sentendo i miei capelli scivolarmi lungo la schiena. Pone finalmente le sue mani sulla mascella del collo per poi farle abbassare verso le spalle. Le sue dita premono la mie pelle mentre lui mi attira delicatamente verso di sé.
Proprio quando credevo che sarei svenuta per asfissia , lo sento respirare lievemente dal naso e faccio lo stesso , imitandolo nuovamente essendo una novellina a differenza sua.
Le nostre labbra continuano a scavalcarsi a vicenda con passione e foga lisciando ogni sua parte della schiena. In brevi secondi ci godiamo questo bacio forbito emettendo un gemito di piacere ogni qualvolta sentivano la nostra lingua scontrarsi con quella dell’altra . Restiamo avvinghiati , sorridendo sotto il bacio , senza quasi respirare e nei minuti successivi ci baciamo ogni singolo angolo della bocca , sino a quando amaramente dobbiamo staccarci. Poggia le sue mani tremanti per l’emozione sul mio viso rivolgendomi il sorriso più radioso , mentre io lo fisso quasi con i brillantini agli occhi. I nostri fiati affannosi si mescolano , sentendo il cuore palpitare come se non ci fosse un domani e a render estremamente perfetta la serata è il suo..
Jared: Ti Amo Abby!
..Il suo Primo “ Ti Amo”!!!
Abby: *sorridendo a 32 denti* Anche io.. Ti amo anche io!
E partendo in quinta ci lasciamo andare ad un altro bacio passionale , senza ricommettere quell’errore dell’altra sera. E’ stato il compleanno più bello della mia…vita!!

Pablo

Pablo: Fuggirai ancora..da me?
Gli sussurro queste cose all’orecchio una volta rimasti soli qui all’ingresso vedendola questa volta reagire prima.
Marz: Non intendo chiacchierare con te ok? Sei pregato di andartene!
Apre la porta principale con aria autoritaria , vedendo però alle nostre spalle giungerci Mia e Manuel .
Marz: Dove credete di andare anche voi due?
Mi volgo vedendo Mia con uno scialle sulle spalle che la ripara dal venticello fresco di tarda nottata e Manuel con in mano delle chiavi.
Marz: ..per giunta con le chiavi della mia auto?
Mia:Oh Marizza..sono così stanca di aver fatto la direttrice della festa che vorrei tanto sgranchirmi le gambe con una passeggiata nel quartiere in auto.
Marz:*finto sorriso* E ti sembra normale sprecarmi la benzina?
Manu: Marizza giuro che ti pago il fornimento. Su fammela accontentare , sai com’è .*ridendo* Quando si fissa non c’è nessuno che la può fermare!
Sbuffa sonoramente incrociando le braccia al petto. Si..penso che lo faccia apposta a metter in risalto il suo seno!
Marz: *sbottando* Ah ok ok! Smammate prima che vi ammazzi tutti quanti!
Con un diavolo per capelli si sposta dall’entrata spingendo Mia che subito si lamenta.
Mia: Aah! Delicatezza portami via eh! Cercate di sistemare il giardino voi due!
Marz: IO ADESSO TI AMMAZZO SE NON SPARISCI SEDUTA STANTE!
Manuel evita che le due si scannino a vicenda portandosi appreso una Mia petulante che esige vedere il giardino allo stato splendente al suo ritorno . Lo scambio di parole viene interrotto da Marizza stessa che chiude la porta bruscamente fulminandomi con lo sguardo.
Attorno a noi governa il silenzio e penso proprio che ci tocca trascorrere una piena oretta a sistemare il giardino pieno di bicchieri di plastica , schiuma e sporcizie varie creata dai ragazzi .
Marz: Ti Avverto! *alzando l’indice* Una sola mossa falsa e ti affogo in piscina!
La vedo sfrecciare a passo spedito verso il giardino mentre io mi mordo il labbro trattenendo una risata divertita. Ah Mia , ti ho mai detto che amo i tuoi piani?
Marz: Ti Smuovi o mi farai pulire tutto a me!?!? SPICCIATI!
E urlando dall’altra parte mi incita a soccorrerla con l’immondizia . Passo un paio di minuti a ridere sotto i baffi , cosa che sta facendo esplodere di rabbia Marizza e io AMO follemente questa situazione opprimente secondo il suo punto di vista!
Marz: Dio mio non ce la faccio più! Guarda un po’ che schifo!
Con aria disgustata afferra con due dita i bicchieri e i piatti di plastica sudici buttandoli nella busta nera della pattumiera che reggo in mano.
Pablo: Se magari ti toglieresti quei tacchi ti risulterebbe più facile il lavoro , non trovi?*finto sorriso*
Marz: E tu non trovi che sia ora ti cucirti quella fogna?*finto sorriso*
Esasperato dalle sue battute di cattivo gusto e spesso offensive lascio la busta poggiarsi delicatamente a terra per avere due minuti di pausa durante i quali intendo recuperare le gaffe fatte questa sera.
Pablo: Ti ho chiesto scusa Marizza. Cosa vuoi ancora da me?
Lei butta gli ultimi bicchieri nell’apposita busta rivolgendomi uno sguardo freddo.
Marz: Che cosa voglio da te? Hai anche il coraggio di chiedermelo?*inarcando il sopracciglio* Mi sembra anormale e poco conveniente il tuo atteggiamento! Vieni da me , litighiamo come se non ci fosse un domani e poi oggi cosa mi sussurri all’orecchio?..Che tu senza me non ci sai stare. Ti sembra normale?
Alza il tono di voce sperando di farmi cogliere il punto del suo discorso e la gravità della situazione.
Marz: Che impazzisci per me.. che di Paula non ne vuoi sapere niente e che dal nulla sono resuscitati i sentimenti di un tempo! Pablo mi stravolgi l’esistenza così , sappilo!
Distoglie lo sguardo da me chinandosi per afferrare le altre sporcizie avvicinandosi man mano alla piscina nella quale galleggiano altri bicchieri. La seguo con lo sguardo vedendola col retino lungo pescare i rifiuti che fortunatamente non hanno sporcato l’acqua illuminata dai faretti immersi, riflettendo su cosa dire o meglio su cosa fare.
Pablo: E’..la verità ciò che ti ho detto Marizza.
Lei butta le cose pescate poggiando a terra il retino accanto al bordo piscina rivolgendomi lo sguardo , dando automaticamente le spalle alla piscina.
Marz: “E’..la v-verità”..Pablo sai cosa vuol dire questo?
Mi fissa , stringendo le mani in pugno , mantenendo un saldo controllo .
Pablo: Certo che lo so , e non negare che anche tu provi quel che provo io quando i nostri sguardi si scontrano!
Marz:*scuotendo il capo* Stai.. delirando.. Dal nulla te ne esci con queste frasi? Pablo ma ti chi credi di essere? Io non provo nien..
Pablo:*interrompendola* Non dire bugie..Non le hai mai saputo raccontare.
La ammutolisco , tenendola per non so qual motivo a distanza. Forse un metro ci separa ma non intendo passare il mio tempo ad avvicinarmi per bramare le sue labbra che mi attraggono anche da qua.
Pablo: Voglio chiarire ciò che sento per te.
Marz: Tu sei solo confuso Pablo.*accennando una risata incredula*
Pablo: Vuoi sapere perché ho sposato Paula?
Interrompo la sua risatina nervosa attirando la sua attenzione. Senza che mi risponda procedo col racconto.
Pablo: Ho passato ogni secondo , ogni minuto , ogni ora , giorno e mese a pensare INCESSANTEMENTE a te che sei partita e sparita dalla mia vita all’improvviso!
Stringo i pugni sentendo le sottili unghie lasciare sicuramente un segno al palmo della mano , scaricando così parte del dolore che si risveglia al sol ricordo .
Pablo: Non riuscivo a pensare nient’altro che a te. Eri la mia persecuzione! Eri un tormento per la mia testa , totalmente persa a causa tua! Dovevo reagire..dovevo attaccarmi a qualcuno per non cadere in quel burrone infinito e …ho trovato Paula , l’ho sposata ho CERCATO di amarla , mi sono IMPOSTO di doverla amare ma…il mio cuore non hai mai palpitato all’impazzita maniera …come quando ti vedevo , ti toccavo , ti abbraccio e ti..baciavo. Non ci sono riuscito.. e il tuo ritorno è stata la dimostrazione del mio ennesimo fallimento.
Lei mi ascolta in silenzio con un espressione scioccata. Smuove la bocca vogliosa di prender la parola , ma questa rivelazione le ruba la voce .
Pablo: Come potrei dimenticare che non posso vivere un minuto senza di te? Devo accettare il fatto che sei affondata sempre di più dentro di me! Come potrei smettere di amarti anche quando questo mi fa soffrire.
Tu ormai sei il mio veleno! Ho cercato di “trovare” un antidoto con Paula ma l’amore , il tuo veleno , ormai attraversa il mio corpo e si è attaccato alla mia anima. Anche se non posso mostrartelo.. questo veleno mi sta lentamente uccidendo , ma nonostante ciò io amo questo veleno che mi hai lasciato.
Marz: P-pablo…che..c-cosa..stai..d-dicendo?*scombussolata*
Pablo: Sto dicendo che IO TI AMO Marizza! Come te lo devo dire? Non ti ho mai dimenticato!!
Finalmente riesco a pronunciare le fatidiche parole che le fanno sgranare gli occhi e restare immobile in quella posizione. Il mio cuore batte velocemente e sento le pulsazioni direttamente nell’orecchio.
Respiro con affanno , procurato dalla foga creata dal momento di rivelazione rivolgendogli poi uno sguardo profondo. Scontro le sue labbra che vengono morse dai suoi denti perfetti e immediatamente vengo pervaso da mille emozioni che mi stanno facendo frullare in testa le cose che un mese fa potevo ritenerle un bellissimo sogno. Ma ora sto vivendo la realtà è ed con lei che voglio stare.
Pablo: Non posso resistere più!
Allo stremo della sopportazione mi slaccio il papillon al collo e buttandolo in aria me ne libero insieme alla giacca opprimente dello smoking e finalmente pongo un piede dinanzi all’altro dando vita ad una camminata spedita verso di lei, con l’intento di buttarmi in piscina portandomela appresso.
Giungendo dinanzi ad essa pongo velocemente le mie braccia dietro la sua schiena e con un atto agile faccio combaciare finalmente le mie labbra alle sue così…morbide.
Un boato di emozioni mi esplode nel corpo , pervaso da farfalle che danzano animatamente .
Ma ecco che la perdita di equilibrio di quei trampoli che si ritrova ai piedi , mi da la spinta sufficiente per cadere entrambi in piscina. Restando in questa posizione , con la mia bocca attaccata alla sua, cadiamo a piombo in acqua dove sentiamo subito i nostri corpi pesanti essere ingoiati nel tuffo sentendo le orecchie tapparsi d’acqua mentre scendiamo verso il fondo tenendola stretta a me. Apro quel che basta gli occhi per scontrare la sua fronte corrugata e i suoi occhi chiusi in una forte stretta, facendomi cogliere che è completamente stordita dal capovolgimento della conversazione , vedendo poi le sue dita smuoversi lentamente sott’acqua indecisa se posarle sul mio viso e spingermi dal petto per risalire in superficie , che appare lontana da qua sotto. Incurante dell’ossigeno stacco lentamente le labbra dalle sue vedendo alcune bollicine salire in superficie e di seguito alla mia azione lei solleva tremolante le pupille scontrando i miei occhi azzurri diventare più luminosi sott’acqua in questa piscina illuminata da dei faretti .
Lei mi fissa continuamente gli occhi e le labbra trattenendo il respiro mentre io mi soffermo a fissarle velocemente il vestito lungo che inizia a fluttuare sott’acqua intravedendo l’intimo sexy.
Accenno un sorrisetto malizioso avanzando d’istinto alla parete della piscina a nuoto , smuovendo le gambe mentre con le braccia tengo stretta Marizza che non sa nuotare. Per un momento cerca di liberarsi, dimenandosi, dalla mia presa vedendo i suoi capelli coprirmi il viso ad ogni suo movimento , creando delle bolle con la bocca che vorrebbe tanto dischiudersi per urlarmi addosso .
Ma essendo sott’acqua tutto questo gli è impossibile.
Non intendo tornare in superficie non prima aver dato vita ad un vero e autentico bacio passionale , che non sfiorerà minimante a quel contatto di poco fa nato come un bacio a stampo.
Continua a smuover a caso le sue gambe lentamente ma non si rende conto di esser manovrata dal mio nuoto. Con tutta la volontà e la mia determinazione attacco violentemente la sua schiena alla parete della piscina vedendo i suoi occhi diventare sempre più grandi , cogliendone la confusione.
Scosto le mani dalla sua vita afferrandogli così entrambi le mani , e una volta alzato le sue braccia attacco il dorso delle sue mani alla parete incrociando lentamente le mie dita alle sue. Stringo la presa delle nostre mani infilando le mie lunghe dita nei buchi della griglia , dal quale c’è un continuo cambio dell’acqua , permettendomi di rimanere sul fondo con facilità senza il bisogno di sforzarmi nel non risalire a galla.
Faccia a faccia e con le mie dita incastrate tra le sue , ci rivolgiamo per brevi istanti uno sguardo inteso.
Lei deglutisce , continuando a trattenere il fiato nelle sue gote leggermente gonfie , e mentre i suoi capelli tendono andare verso l’alto io inizio a socchiudere gli occhi e con la poco vicinanza che mi rimane mi sfiondo sulle sue labbra.
Sentendola immobile , sciolgo la presa di una mano , poggiandogliela infine sulla sua minuta vita , coperta dal suo vestito che fluttua armoniosamente aggiungendo poi l’altra sino a formare un cerchio intorno alla sua vita , smuovendo in modo esatto le gambe per continuare a stare sott’acqua dove lei è immune.
Finalmente sento il mio corpo poggiarsi completamente al suo e ora non mi tocca farea altro che scavalcargli le labbra. Senza aspettare altro le inizio a scavalcare con ardore formando migliaia di bollicine d’aria che salgono in superficie , gustandomi le sue labbra che ora sanno di cloro.
Lentamente sento quei due suoi petali di rose ricambiare questo bacio passionale che mi sta facendo consumare le ultime molecole di ossigeno rimaste nei polmoni. Non voglio rovinare tutto , non voglio separarmi da lei. La stringo con più forza cercando di rimanere sul fondo inclinando il viso per far aderire le nostre bocca alla perfezione che iniziano a smuoversi con più ardore. Le mie mani lisciano la sua schiena formosa e le sue mi circondano il collo stringendomi sensualmente i capelli , sentendo poi il suo corpo fare un mini salto per far si che le sue gambe lunghe e attraenti si aggroviglino alla mia vita . E sorridendo posso annunciare la mia vittoria. Finalmente sono riuscito a tastargli le labbra dopo un sacco di tempo , quella labbra che mi fanno perdere la cognizione del tempo , ogni mio pensiero , mandando al diavolo tutti i dolori e le sofferenze che ho patito a causa della sua partenza.
La riattacco selvaggiamente alla parete , facendola avere un sussulto che crea altre bolle e anche se sicuramente sarà estremata d’ossigeno ,quanto me, continuiamo a baciarci con più passione sentendo la mia cara amica tanto mancata : la sua lingua che timida giocherella dopo tanto tempo con la mia , che gusta ogni suo angolo di bocca.
Improvvisamente ci viene da spalancare la bocca ad entrambi per la troppa mancanza di ossigeno e prima di rischiare di annegare ci tocca risalire in superficie. Sprigioniamo delle grandi bolle che salgono velocemente e dopo esserci scambiato uno sguardo folle accompagnato da un sorriso a 32 denti mi do la spinta sufficiente verso la superficie dove una volta fatto sbucare fuori da testa dall’acqua prendiamo una grande boccata d’aria.
Lei automaticamente si aggrappa al mio collo , circondato quindi dalle sue minute braccia , mentre io le circondo il corpo per non allontanarmela da me .
Respiriamo con affanno fissandoci intensamente negli occhi. Finalmente intravedo quel pizzico di luce ormai svanita nel tempo , nei suoi occhi e sorridendo non posso altro che sprizzare di gioia , udendo il mio cuore fare capriole indescrivibili. Esatto la parola “indescrivibile” è adatta per tutto quel che il mio corpo in questo momento viene pervaso. Ormai non riesco più a contare i battiti del mio cuore , che sbatte incessantemente contro la gabbia toracica , lievemente intimorito da una possibile esplosione.
Marz: T-t-tu…sei pazzo..
Pronuncia con un filo di voce affannata , dimezzandola con una tosse e l’altra sputando in modo docile l’acqua ingerita .
Nonostante voglia trattenere la sua gioia , non riesce a trattenere un sorriso smagliante ..solo mio.
Pablo: Mi hai insegnato tu ad ..esser pazzo.
Rido leggermente continuando a smuovere i piedi in acqua per mantenere a galla entrambi , dato che non abbiamo la benché minima intenzione di uscire da qui e separare i nostri corpi avvinghiati all’altro.
Marz: T-tu..mi..ami ancora..?
Con un mezzo tono sorpreso mi pone questa domanda che subito correggo non sciogliendo la stretta e il sorriso raggiante.
Pablo: La domanda giusta è questa..”Come facciamo ad amarci ancora , dopo tutto questo tempo?”..
Lei sorride non rispondendo alla mia domanda perché è troppo impegnata a bramare le labbra così rispondo al suo posto.
Pablo: Perché bramiamo ancora le labbra dell’altro ?
E senza aggiunger niente lei mi sorride a 32 denti affondando la sua bocca nella mia. Col cuore che batte a mille faccio scivolare le mie braccia sino al sovra coscia sollevandole il bacino per alzarla in acqua e sentire il suo corpo bagnato premere contro il mio . Automaticamente sovrappone le sue gambe attorno alla mia vita, sentendo l’eccitazione che sale a dismisura grazie a questa morsa sensuale.
Smuoviamo contemporaneamente le labbra con mosse selvagge , come se fossimo dei lupi affamati , inclinando i visi che si scontrano leggermente con l’acqua della piscina, che questa volta non ci obbligherà a separare le labbra facilmente. Stretta a me sento la sua bocca scavalcare con passione la mia e l’emozione che mi avvolge è quella di un tempo. Le sue labbra adulte mi fanno cadere in estasi durante la quale riesco a ricambiare con altrettanto foga questo bacio passionale. Ad ogni movimento forbito sentiamo l’acqua sgocciolare dai capelli ormai zuppi , come i nostri abiti un tempo puliti ed eleganti adesso fradici e rovinati dal cloro. Le sue mani stringono il mio viso come se non desiderava nessun’altro contatto se non questo , mentre io tenendola stretta ancora da sotto il sedere , come quel giorno in presidenza , smuovo le gambe verso il bordo piscina dove gli faccio poggiare la schiena , continuando però a rimaner immersi.
I nostri respiri diventano sempre più affannosi e prima di rimanerci secchi decidiamo di separare lentamente le nostre bocca. Deglutisco fissando con aria incantata in silenzio le sue labbra arrossate a causa dei miei morsi sensuali con le labbra. Mi avvicino ulteriormente al suo corpo sentendo le sue gambe intervallarsi tra le mie causarmi un ennesima eccitazione.
Pablo: Ti amo..*con affanno*
Marz: S-siamo due..completi pazzi..
Accenna una risata che provoca una leggera nuvoletta di condensa dalla bocca e intravedendo la sua pelle tremare sotto la mia dilato le pupille capendo solo ora che sta morendo di freddo qui immersa.
Pablo: S-stai..tremando.
Ricollego le scene ed essendo ancora bagnati quasi alle 2 di notte , in autunno , mi rimprovero duramente.
Pablo: Dio scusami!.. Stai morendo di freddo su vieni qua.
Senza che le faccio pronunciare una parola una sola sillaba la afferro dai fianchi e con un abile spinta la faccio poggiare al bordo piscina , raggiungendola poco dopo mentre lei completamente confusa e stordita da questa situazione si fissa attorno portandosi le mani sulle spalle.
Il suo vestito sgronda d’acqua come il mio smoking ormai appesantito.
Pablo: Resta qui.
Levandomi la camicia di dosso e le scarpe ormai fradice entro dentro casa afferrando i primi accappatoi nel bagno del primo piano. Velocemente la raggiungo avvolgendola con la morbida stoffa che le infonde calore.
Pablo: Allora stai meglio?
Lentamente si siede sul prato fresco incrociando le gambe mentre si stringe nell’asciugamano.
Marz: S-sono..leggermente ..stordita.
Seguo i suoi movimenti , sedendomi accanto per tendere il braccio e posare la mia mano sulla sua guancia bagnata. Scosto lentamente la ciocca di capelli attaccata ad essa fissandola ipnotizzato dalla sua bellezza.
Pablo: Lo so…lo so che risulta tutto così irreale. Ma..*alzando le spalle*..i miei sentimenti sono rimasti gli stessi. Potrà anche passare un eternità io..non riuscirò a dimenticarti , perché tu hai lasciato un segno indelebile nel mio cuore. Io Ti Amo Marizza..non ho mai smesso di amarti.
Accenno un sorriso continuandogli ad accarezzare il viso lentamente vedendo i suoi occhi socchiudersi.
Marz: Io..non sono quella di un tempo..Sono cambiata , sono diventata un'altra donna col cuore..impavido.
Risolleva le palpebre guardandomi con incertezza.
Marz: S-sei realmente pronto a passare i pro e i contro al mio…fianco?
Dilato le pupille troppo incredulo nel sentire queste parole.
Pablo: M-marizza..*sorridendo* ..mi stai dicendo che tu vuoi star ..
Annuisce col viso accennando un dolce sorriso mentre tossisce leggermente a causa della poca quantità d’acqua ingerita poc’anzi .
Marz: Proviamoci….no? Vediamo se..riesci a sopportare anche questa Marizza ormai nuova.
Finalmente ride dolcemente facendomi sorridere a 32 denti fissando con desiderio le sue labbra.
Pablo: Mi sei..mancata. Mi sono mancate anche le tue labbra ..
E socchiudendo gli occhi finalmente poggio nuovamente la mia bocca alla sua , gustandomi il suo delizioso gusto. Sento il suo labbro sollevarmi il labbro inferiore per poter attraversa la sua lingua che subito si scontra la mia ,desiderosa di avere un altro ballo lento . Le sue braccia si incastrano nuovamente al mio collo e attirandomi a se finalmente ci allunghiamo sull’erba , scaricando in modo appropriato il mio peso sul suo corpo , sul quale lascio una lunga scia di baci che la fa ridere gioiosamente , come se fosse un adolescente.
Si Marizza.. io ti amerò sempre . Io ti voglio al mio fianco per tutta la vita!

****

Pablo: Allora..sicuro di star bene?
Mezzo asciutto mi avvicino all’ingresso per tornare amaramente a casa.
Marz: Si..tranquillo. Mi devo solo riscaldare.*sforzando un sorriso* Ora torna a casa , tra breve dovrebbero tornare tutti e ..*accennando una risata*..penso che sia poco convenevole presentarti in questo stato.
Pablo: Va bene..allora , ci vediamo domani Amore?
Finalmente riesco a pronunciare questa parola che però sembra far irrigidire Marizza, che si sforza a mantenere un saldo sorriso sulle labbra. Il suo viso stanco mi spinge a tornare a casa, domani sarà giorno e ci aspetteranno altre avventure.
Marz: Come minimo mi sveglierò il pomeriggio quindi..ci vediamo direttamente nel tuo..appartamento.
Pablo:*sorridendogli* Si..rimaniamo così. Buonanotte..ti amo.
E avvicinandomi a lei gli lascio un altro bacio , composto da brevi ma forbiti movimenti , per dopo recarmi verso la moto e sfrecciare verso casa. Non vedo l’ora di giunge un nuovo giorno , anche se presumo che il resto della nottata e la mattinata lo trascorrerò a pensare al suo sorriso smagliante e ai baci focosi dati con passione il resto della serata. Mi manderai il cervello completamente in tilt, Marizza ..amore mio!
Sei di nuovo mia e ..non voglio perderti e ricommettere gli stessi errori del passato.
Sarò più audace e lotterò con tutte le mie forze per il nostro amore!








YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEAHHHH!!!!! CE L'HANNO FATTAAA!!! CE L'HANNO FATTA RAGAZZIIIII CI CREDETE!??!?!?!?!?!? BHE CHE DIRE? :shifty: :shifty: VI E' PIACIUTA LA SUPER SCENA TRA I PABLIZZA? VE LO ASPETTAVATE UNA COSA DEL GENERE? *--* AHAUHAUHAUAHA CONTENTI ANCHE PER ABBY E JARED?? FINALMENTE , SOPRATTUTTO GRAZIE A MIA , TUTTI HANNO TROVATO IL LORO AMORE! COME PROCEDERA' ORA LA STORIA???? LO SCOPRIRETE SOLO COMMENTANDOOO! CIAOOO!
 
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Pablizza01
view post Posted on 6/10/2016, 20:39




*COMPLETAMENTE MORTA*
CIAO SONO LO SPIRITELLO DI NOEMI..SONO QUI PER DIRVI CHE NOEMI LEGGENDO LA PARTE DEL BACIO TRA I PABLIZZA È MORTA COME SE STESSE ANCHE LEI SOTT'ACQUA IN QUELLA PISCINA E STESSE AFFOGANDO..APPARTE GLI SCHERZI!!! :woot: :D
MADONNAAAA STO SCLERANDO COME ORMAI FACCIO SMPRE E RIPETO DA DIVERSI CAPITOLI...ADORO ADORO ADORO ADOROOOOOLOO ALLORA DEVO AMMETTTERE CHE L'NIZIO CON JARED E ABBY MI HA FATTO FORMARE SUL VISO UN ENORME SORRISO DI GIOIA...MADO QUANTO LI AMO QUEI DUE RAGAZZI!! ORMAI LO SAI..MA BEH....BEEEH LORO SONO LORO...I NOSTRI PABLIZZA!!! :woot: :wub: :wub:
Sono morta d'amore...giuro
ALLORA PABLO ORMAI È COMPLETAMENTE ANDATO...È PERTITO!!!*URLANDO* GLI SI È FUSO IL CERVELLO CON LA SUA MARIZZITA..MARZ INVECE beh lei mi sembra aun po' titubante...e ho paura..non ho capito bene se davvero marz lo ama..ceh si..lo ha detto a mia che lo ama e anche a se stessa durante la festa nel capitolo precedente ma adesso..ceh è stata lei a chiedergli di provarci...e non so...non ho capito se davvero faceva o è la tattica per vendicarsi..ho paura e spero non sia così ma anzi..spero che marz si sia accorta di quanto davvero lo ami e che possano stare insieme.
OKKKK ORAAA CONCLUDO IL PAPELO DICENDOTI UN GRANDISSIMO CONTINUA!!!!!!!!
MADONNA SONO CURIOSISSIMA DI SAPERE CONE ANDRANNO LE COSE A SCUOLA TRA JARED E ABBY :wub: e ovviamente tra i pablizza!!!! :woot: :wub:
CIAOOO!!!
 
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view post Posted on 7/10/2016, 14:23

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Buona letturaa! :D


CAP 31

Marizza

Che cosa..diamine è successo? Mi accascio alla parete fredda portandomi la mano sul petto , coperto da quel vestito da sera completamente zuppo d’acqua. Il mio petto si alza e si abbassa seguendo il mio respiro affannoso , sentendo automaticamente il mio cuore sbattere violentemente contro la gabbia toracica.
Deglutisco fissando ancora quella porta d’ingresso ora chiusa , dalla quale poco fa lui è uscito dopo avermi nuovamente baciato le labbra.
D’istinto mi porto l’altra mano sulla bocca, sfiorandomi con le dita le labbra tastate da lui .
Da quanti anni non sentivo quella scarica di adrenalina che mi pervade la schiena ad ogni movimento e scavalcamento della sua bocca sulla mia? Il capovolgimento della serata ha superato ogni mia aspettativa.
Mi ha scioccato e rimasta senza parole . Sono stata colta all’improvviso dalle sue folle azioni che sono riuscite a farmi commettere l’errore madornale di farmi baciare. Ma sott’acqua tutto è stato così strano.
Buttandoci in piscina mi ha preso di sprovvista e trascinandomi verso il fondo mi ha tappato tutte le fughe , circondandomi il corpo con le sue braccia possenti che mi accarezzavano con così tanta passione da perdere un altro battito cardiaco. Mi ero ritrovata improvvisamente le sue labbra sulle mie , separate solo sott’acqua dove ci siamo scambiati diversi sguardi. Il mio ero completamente estraniato e confuso , il suo era profondo e immenso . Il fiato che iniziava a scarseggiare e quell’orribile sensazione di sentire le orecchie tapparsi mi stavano inducendo a reagire , dimenandomi animatamente creando solo disordine a causa delle bolle ma lui con una spinta violenta mi ha attaccato alla parete e stringendomi le mani sopra la testa si è appropriato della mia bocca dopo uno profondo sguardo. Ormai era del tutto inutile reagire. Nonostante a volte i capelli che tendevano a salire in superficie mi ostacolavano la vista , sono rimasta ipnotizzata dai suoi occhi così magnetici , di un azzurro accesso e finalmente ha placato il mio desiderio con un bacio .
A sol ricordo delle sue labbra sott’acqua scavalcavano sensualmente e lentamente le mie mi viene da tremare per l’emozione. Erano anni che non mi sentivo così male e bene contemporaneamente.
Sono al settimo cielo nell’aver baciato l’uomo che non mi si è mai tolto dalla testa e che continua ad amarmi tutt’oggi , ma contemporaneamente mi sento incredibilmente in colpa per aver ceduto alle tentazioni. Per un momento mi sono sforzata a pensare sul torto fattomi 15 anni fa . Ma.. niente …
Le sue labbra hanno completamente inebriato la mia testa. Il mio viso strusciava leggermente contro la sua barbetta corta e morbida che mi procurava un adorabile solletico . Sott’acqua ormai il tempo sembrava essersi fermato e solo dopo aver sprigionato delle forte bolle con lo spalancamento delle bocche c’eravamo accorti di esser rimasti senza fiati e giunti in superficie , dopo una grande boccata d’aria , ho commesso l’altro errore madornale di ricongiungermi alla sua bocca di mia iniziativa. Si…lo ammetto. Lui ha sempre avuto questo potere negativo su di me! E’ sempre riuscito ad inebriare i miei pensieri fissi con semplici movimenti di bocca. La sua lingua scrutava ogni mio angolo di bocca andando in estasi appena le due si sono rincontrate timidamente.
Ho leggermente indugiato quel momento , perché era dalla notte di capodanno che non sentivo quel contatto intimo , e di colpo sono stata soppressa da forte e infinite emozioni.
Ancora adesso il mio cuore batte sentendo le mie dite sfiorare quel che le mie labbra stanno creando d’istinto: un dolce sorriso.
Oh Marizza.. credi che ricambiare quel bacio era frutto della vendetta? ..Mento a me stessa.
Desideravo baciare con foga la sua bocca da sin troppo tempo , ma l’orgoglio e il cuore ferito me lo impedivano. Lui ha fatto la prima mossa e io sono subito ceduta , come un allocca. Sforzo a ficcare nella mia testa l’idea che tutto questo va perfettamente secondo il piano di vendetta, ma allora perché desidero così tanto l’arrivo del giorno dopo per.. trascorrere un po’ di tempo con lui?
La conversazione tra noi due è stata limitata. Non abbiamo fatto altro che baciarci con passione perché questa avvenimento così raro ci ha privato di qualunque parola e a me sinceramente si è sigillata la gola da un enorme groppo che non scende giù.
Stacco lentamente la schiena bagnata alla parete dell’ingresso dirigendomi tremolante e mezza stordita al piano superiore dove una volta asciugata con sguardo assente mi fisso allo specchio .
Trovo il riflesso di una donna pallida , con due borse sotto gli occhi visibili senza trucco , e uno sguardo e sorriso spento. Che cosa sto facendo?... Ad ogni secondo che ci baciavamo desideravo che non finiva mai di scavalcare le mie labbra e sussurrarmi dolci parole all’orecchio , con un sorriso a 32 denti.
Dovevo ricambiare quei baci con disgusto , pensando solamente che avrei fatto quell’enorme e schifoso sforzo solo per vendetta! Solo per farlo rinnamorare di me e poi lasciarlo di colpo , lasciandogli un immensa sofferenza interna! Ma non è successo niente di tutto ciò! Lui ha confessato di non aver smesso mai di amarmi e mi ha ripetuto un “Ti Amo” pieno d’amore ,che è giunto al mio cuore come una fitta dolorosa.
Come avrei voluto ricambiare anche la sua frase , ma mentirei solo a me stessa. Per tutto il bene che gli voglia la parola “Ti Amo” viene ostacolata dalle sue azioni passate. Ogni volta che mi avvicinavo e strusciavo selvaggiamente e con ardore le sue labbra compariva nella mia mente le frasi dette quel fatidico 29 Gennaio. Ricambiare il suo bacio era una combinazione di piacere e dolore , e non era affatto piacevole.
Socchiudo gli occhi portandomi poi la mano su di essi sentendo la mia mano umidirsi a causa delle lacrime.
Come penso di procedere il piano di vendetta se io già sto soffrendo ? Come farò a farlo soffrire se a piangere sarò anche io? Come???
Mi lascio andare ad un pianto disperato poggiando entrambe le braccia incrociate sulla superficie della specchiera , singhiozzando con foga.

****

Mia: Non-ci-posso-credere!!
Marz: Mia inizia a sclerare e vedi cosa ti succede!
La ricatto afferrando un cucchiaio pronto a lanciarglielo se ce n’è bisogno. Lei cerca di trattenere delle urla stridule mediante sventolamenti , da prima donna , con le mani tutte ben curate ed eleganti.
Mia: Aah! No Marizza! Non puoi chiedermi di trattenere questa gioia immensaa!!!
Salta dallo sgabello facendo avanti a dietro nella cucina mentre io roteando gli occhi sbuffo sonoramente continuando a girare il tè caldo di prima mattina.
Mia: Ma sai cosa vuol dire questo??? *sorridendo a 32 denti* Ora che voi due vi siete baciati e messi insieme potete recuperare tutto il tempo perso!
Saltella sul posto come una deficiente vedendo fare sopra e sotto i suoi capelli morbidi e mossi.
Marz: Mia un altro movimento e giuro che rigetto tutto!*finto sorriso*
Sorseggio poi la bevanda calda cercando di riprendermi dal coma profondo del sonno. Non capisco ancora con che coraggio sono andati a scuola quei due stamattina.
Marz: “Messi insieme”..Pft..che parolone.
Mi alzo e con un espressione impassibile poggio la tazza sporca nel lavandino dirigendomi verso il bagno con alle spalle una Mia ossessiva che continua a seguirmi .
Mia: Ma è possibile che non sprizzi un minimo di vitalità?
Vitalità? Come potrei sprizzare di gioia dopo aver passato la nottata intera a piangere sugli errori commessi? Ma lei che ne può sapere. Mi chiedo ancora cosa mi ha spinto a seguire il suo folle piano.
Marz: Lo sto assecondando solo per vendetta. Non credere che sia contenta esser diventata dal nulla la sua amante.*finto sorriso* Lo sono stata già sin troppe volte in passato..non è un ruolo gradevole.
Mia: Lascia Paula al secondo posto. Quei due tanto si dovevano lasciare , almeno hai dato la spinta necessaria che serviva a Pablo per compiere il grande passo del divorzio.!*sorridendo*
Marz: Non essere così tanto positiva Mia.*sospirando*
Mi fermo dinanzi la porta del bagno rivolgendogli lo sguardo.
Marz: Ma non ti senti un minimo in colpa per ciò che sto facendo..al tuo amico?
Mi sorge questo dubbio nella testa , ponendogli questa fatidica domanda che potrebbe spolverarmi la mente.
Mia: Io..sono tranquilla.
Continua a sorridere appunto tranquillamente , alzando le spalle come se questa cosa che sto facendo sia del tutto normale .
Marz: T-tu..hai perso anche l’altro neurone mi sa.
Mia:*accennando una risata* No Marizza.. Ce l’ho ancora sano il “famoso” mono neurone.*roteando gli occhi* Dico solo che tutta questa vendetta non ti porterà ad altro che accettare i tuoi veri sentimenti. Tu mi hai confessato di provare qualcosa per lui , nonostante tutto , e..penso che se lo odiavi solamente non gli avresti permesso di baciarti nel modo passionale in cui mi hai descritto.*sorridendomi*
Marz: Stai insinuando che fallirò nel piano?*leggermente scontrosa*
Mia: Ti sono..sincera e ..*annuendo col viso*..finirai per innamorartene per davvero. Hai già iniziato con quella intenzione.
Dilato le pupille ascoltando le sue fesserie con un espressione disgustata e inorridita.
Marz: Questo è quello che pensi tu!
E chiudendole sonoramente la porta in faccia mi chiudo in bagno riflettendo sulle sue parole.
Odio quanto potrebbe avere ragione , ma devo sforzarmi a mantenere il mio profilo basso e di non cedere completamente all’amore. Su Marizza , dimostra a Pablo Bustamante che non sei quella ragazzina ingenua di un tempo , ma al contrario dimostragli che con un Andrade non ci si scherza!

****

Marz: Ti sto aspettando! Che fine hai fatto? Mi sto ammuffendo qui dietro.
Stufa dal suo eterno ritardo mi accascio alla sua porta dell’appartamento sotto i sguardi confusi degli altri condomini che passano nel corridoio dell’edificio. Mantenere la calma in questo momento , nonostante ho i nervi a fior di pelle , è una vera impresa . Ma devo concentrarmi e procedere col piano.
Marz: Pablo mi sto invecchiando!
Pablo: Lo so , lo so ! Scusami è solo che è sorta un assemblea sindacale all’ultimo secondo e.. non posso proprio mancare.
Dall’altra parte del telefono sento la sua voce sofferente al pensiero che non può passare parte del pomeriggio con me. Sospiro sonoramente giocherellando con la ciocca di capelli della coda alta rispondendogli con più tranquillità.
Marz: Quindi..torno a casa e rimandiamo l’incontro?
Pablo: No no..
Marz:*confusa* E allora che devo fare?
Pablo: Senti fai una cosa. Accanto alla porta dovrebbe starci una piantina.
Mi volgo e con aria seccata seguo le sue indicazioni. Ma non potevo tornare a casa e basta?
Marz: Si..ci sta.
Pablo. Bene metti la mano nella terra e cerca il doppione della chiave.
Marz: Che??*Schifata* Sei impazzito? Io in quella cosa non ci immergo la mano.
Pablo: Oh suvvia Marizza, non è da te fare la schizzinosa. Non ti conviene tornare a casa ,durerà pochi minuti questa riunione , giuro che starò li all’appartamento tra meno di un ora.
Sbuffo sonoramente assecondando i suoi stupidi desideri.
Marz: Giuro che ti sporcherò il bagno con la terra.
Lui inizia a ridere e la sua risata mi coinvolge sino a farmela scappare anche a me una. Mi stacco dalla porta e chinandomi sulle ginocchia cerco tra la terra l’altra chiave trovandola poco dopo.
Pablo: Allora?
Marz: Sembra che sto per scassinare una casa! Comunque si , l’ho trovata. Ora entro , fammi staccare per andarmi a pulire. Ci vediamo dopo..allora?
Il mio tono appare meno seccato e più dolce del solito.
Sembro la tipica moglie che attende il ritorno del marito dal lavoro.
Pablo: A presto! Ora devo scappare. Ti amo!
E scuotendo il capo ritorno in me sentendo un “Tum-Tum” del telefono . Per l’ennesima volta non ho ricambiato il “ti amo” e non lo farò per molto tempo , se non mai.
Infilo con la mano pulita il cellullare nella borsa e aprendo l’appartamento con le chiavi , pulite da un fazzoletto , accendo le luci necessarie per illuminare questo spazio buio. Mi richiudo la porta alle spalle e lanciando la borsa ad una parte di casa mi dirigo al lavello della cucina per sciacquarmi la mano , onde evitare di allagargli nuovamente il bagno come quella volta. Una volta pulitomi mi volgo , rivolgendo uno sguardo attendo alla casa. Avanzo lentamente vedendo svariate foto del suo matrimonio con Paula , sentendo un improvvisa fitta allo stomaco. Stare in questo posto è doloroso, ma qualunque parti mi giri trovo sempre le loro espressione felici. E a dire che mentre io sgobbavo per un minimo di felicità lui..ce l’ha sempre a portata di mano. Abbasso il capo scontrando il vero e proprio porcile.
Marz Ho..bisogno di svagare la mia mente.
I ricordi mi stavano lacerando il cuore e vedendo il porcile che governa questo appartamento decido di ammazzare un po’ il tempo con una veloce pulitina.
L’appartamento essendo cieco ,ovvero senza finestre , viene arieggiato da dei condotti climatizzati che rinfrescano e puliscono l’aria pesante e sporca.
Guardandomi nuovamente attorno, con un espressione schifata, noto che l’ambiente è completamente sotto sopra.
Panni sporchi raccolti in un angolo, stoviglie usate abbandonate nel lavandino, mobili impolverati , un vero e proprio caos.
Marz: Ora capisco il perché di questo cattivo odore… Pablo ma come ti sei ridotto?
Scioccata dallo stato del suo appartamento , sicuramente trascurato dopo la notizia del divorzio , scuoto il viso “alzandomi le maniche”.
Marz: E’ meglio dare una ripulita. Su Marizza c’è un bel po’ da fare..
Detto questo mi metto subito a lavoro , iniziando a fare il bucato , cambiare le lenzuola e federe del letto , spolverando i vari ripiani . Una volta buttato scatole di cibo da asporto sporche e vuote , raggruppo su diverse colonne i fogli sicuramente del lavoro sulla tavola da surf , ora pulita , che fugge da tavolino del soggiorno, per dopo passare con l’aspirapolvere. Avendo il passaggio libero da qualunque impiccio stendo i panni su un piccolo stendino da interno in breve tempo possibile per recarmi nella piccola zona cucina dove inizio a lavare le stoviglie piene di sporcizie varie.
Marz:*schifata* Questi piatti sembrano che non si lavino da anni…Sto per vomitare!
Sciacquandomi una mano dalla schiuma del detersivo per i piatti , apro lo sportello del frigo trovandomelo come presumevo vuoto.
Marz: Come si fa a sopravvivere in queste condizioni? Aah..cosa mi tocca fare?
Chiudendo con un calcio lo sportello rimmergo le mani nella schiuma dei piatti sentendo poi un improvviso boato provenire alle mie spalle. Munisco il mio viso dal sorriso più smagliante che riserbo e chiudendo l’acqua mi volgo verso la porta d’ingresso certa di trovarmi Pablo , dato che ho passato un bel po’ di tempo a sistemar casa. Ma il mio sorriso viene sgretolato dalla presenza di questa disturbatrice che vedendomi poggia violentemente le valigie sul pavimento ormai luccicante.
Xx: E tu che ci fai a casa di mio marito?

Paula

Salgo quasi saltellando le scale che portano all’appartamento del mio amoruccio , vogliosa di saltargli addosso e riempirlo di baci per dirgli finalmente la lieve novella: ovvero che il processo del divorzio è stato interrotto. Per un momento , l’odore di pulito che inebria il corridoio di questo piano mi ha fatto pensare che avesse pulito casa per il mio ritorno che in realtà doveva essere tra 2 giorni , ma mancandomi troppo ho deciso di fargli una bella sorpresa . Alla fine quella a rimaner di sasso sono io , dopo aver aperto la porta con le mie chiavi fissando quella donna vicino al lavandino. Dilato le pupille incredula a ciò che realmente sto vedendo. La casa luccica da una parte e l’altra e l’odore del detersivo inebria il mio setto nasale.
Lei si volta con un sorriso a 32 denti , sicuramente credendo che sia Pablo , ma scontrando la mia espressione scioccata tende a sgretolare quel sorriso da gatta morta mentre si asciuga le mani al grembiule appeso dal collo . Poggio violentemente le valigie a terra mostrandogli lo sguardo più micidiale che riserbo.
Paula: E tu che ci fai a casa di mio marito?
Lei appare tranquilla , rimanendo impassibile alla mia rabbia pronta a fuoriuscire dal mio corpo .
E questo sua atteggiamento mi sta dando già ai nervi. Mentre con una spinta sonora chiudo la porta d’ingresso ,lei con calma si slaccia il grembiule sfilandoselo dalla testa , poggiandolo infine sulla penisola della cucina.
Marz: Oh..Paula che “piacere” rivederti. Non dovevi tornare tra un paio di giorni?
Sento già il mio occhi subire un tic nervoso fissando le sue labbra creare un finto sorriso.
Paula: Sono cose che non ti riguardano! Anzi rispondi tu alle mie domande dato che sei un estranea in casa mia!
Marz: Bhè veramente è l’appartamento di tuo ..marito.*finto sorriso*
Pronuncia la parola “Marito” come se lo fosse realmente a metà.
Marz: Quindi non è casa tua e per quanto riguarda la mia presenza devo dirti che non sono un estranea. Ricordi tutte quelle eterne discussioni “amorevoli” che facevamo 17 anni fa?
Finge nuovamente il sorriso avvicinandomi a me parlandomi con sarcasmo e un pizzico di spirito, entrambe cose non poco accettate dato il diavolo che ho tra i capelli.
Paula: Ti incito a sparire dalla mia vista prima che chiami la polizia. Come sei entrata qui dentro?
Marz: Oh sai..*sorridendo per finta* Ho un dono , quello di scassinare le case degli altri per lavare i piatti della gente! *incrociando le braccia* Un gesto davvero altruista non trovi? *sorridendo furbamente*
Paula: Ora basta! Vattene immediatamente! Non ti voglio vedere ne sentire un altro secondo in più.
Lei mi sorpassa , ma no per uscire dall’appartamento , ma al contrario accomodarsi sul pouf di mio marito.
Marz: Mm..peccato ,non posso. Ho un appuntamento col tuo caro Maritino.*finto sorriso*
Paula: Senti lo vuoi capire che non ti sopporto?
Marz: Stanne certa , lo sp eccome . Me lo dissi anche un tempo , ricordi? Ah..*sospirando* ..la vecchiaia fa brutti effetti sulla memoria.
Come se fosse a casa sua si accomoda per bene in soggiorno accavallando le gambe con tutta la calma e tranquillità del mondo , facendo traballare i miei nervi con una domanda sarcastica.
Marz: A preposito come sono i 40 ? *finto sorriso* E’ una pessima età vero?*annuendo col viso*
Paula: Marizza ti do tre secondi per uscire dalla mia casa!!
Alzando il tono mi dirigo a passo spedito verso la porta d’ingresso per spalancarla e cacciare , se ce n’è bisogno a calci in culo , ma la mia azione viene anticipata proprio da Pablo che apre la porta trovandosi me , con un espressione nera in viso e Marizza , seduta , con un sorrisetto innocente a 32 denti.
Pablo: C-che..succede…qui dentro?
Ci fissa con confusione soffermandosi per la mia presenza improvvisa.
Pablo: E tu che ci fai qua? Non dovevi tornare dopo domani?
Serro la mascella e incrociando le braccia al petto mi preparo a rispondergli a tono.
Paula: Pablo dimmi cosa ci fa questa donnaccia in casa nostra! *indicandola severamente* Voglio che la cacci immediatamente! Mi sta dando fastidio!
Lei sospiro alzandosi dal pouf comodo .
Marz: Pablo puoi dire che la terza incomoda in questa casa è lei? Se non ci lascia in pace giuro che le faccio passare i momenti più brutti della sua vita se non la smette di usare soprannomi inadeguati.*finto sorriso*
Pablo: Un momento! Calmatevi voi due! Tu Paula rilassati e respira a fondo!
Paula: Non ho nessun motivo di calmarmi! Mi rilasserò quando sparirà dalla mia vista! E tu azzardati a ricattarmi e non sai quel che ti faccio! *voltandomi verso di lei*
Pablo: hey hey hey!
Si pone tra noi due che ci stiamo scambiando occhiate minacciose , trattenendo le nostre azioni avventate.
Pablo: Datemi un momento per farmi capire la situazione! Non scannatevi , non ce n’è bisogno!
Paula: Pablo è terribile trovare una donna in questa casa! Non sai a cosa ho pensato.
Decido di fingere il ruolo della moglie ferita per il tradimento del marito , mostrandogli uno sguardo colmo di lacrime , vedendo con la punta dell’occhio Marizza roteare gli occhi mentre recupera la sua borsa.
Marz: Ehm… se lo spettacolo è finito esigo i miei soldi per averti sistemato l’appartamento , secondo il nostro scambio di favori.
Si avvicina a Pablo ,che confuso fissa con aria smarrita la mano tesa di Marizza che aspetta i soldi .
Paula: Ma che cosa..significa tutto questo?
Pablo lentamente infila la sua mano sulla tasca posteriore del pantalone sfilando poche banconote che gliele porge leggermente titubante .
Marz: Perfetto , tu hai aiutato mia figlia a recuperare le lezioni perse e io ti ho pulito casa. Cerca di non sporcarla e…. a mai più.
Finge un sorriso e sorpassandoci entrambi varca la porta principale , lasciata aperta poc’anzi ad Pablo.
Uscendo chiude la porta lasciandoci nel silenzio più totale. La confusione è cessata e mi soffermo a studiare l’espressione frastornata di Pablo.
Paula: Hey..mi vuoi spiegare che cosa è successo? Perché gli hai dato dei soldi e per giunta l’hai agganciata nei servizi di pulizia? Io non potevo pulirtela la casa?
Si volta dalla mia parte cercando di mostrarmi un sorriso.
Pablo: Ehm…l’ho ingaggiata per farti una.. sorpresa.*sorridendo con sforzo* Volevo cenare con te a lumi di candele intorno al pulito e avendo un conto in sospeso con lei ho deciso di approfittarne per avere questo risultato meraviglioso.
Si fissa attorno accennando un sorriso più convincente , che lentamente placa i miei nervi.
Paula: S-sicuro..che stai dicendo la verità? Sicuro che non avevi un appuntamento con lei e …mi stavi tradendo?
Metto un broncio che subito attira la sua attenzione e sentendo le sue braccia circondarmi il corpo , socchiudo gli occhi poggiando il mento sulla sua alta spalla godendomi questo meraviglioso contatto.
Pablo: Oh ma che dici amore…? Come potrei tradirti?
Accenno un dolce sorriso , sentendo scomparire in me qualunque paura e rabbia.
Paula: Dimmi che Mi ami…
Pablo:*stringendomi a se*…. Ti Amo.
Paula: *sorridendo*…anche io amore.. Anche io.

Pablo

Ho sempre pensato che avrei sudato in sala parto accanto alla mia donna in attesa che nasca nostro figlio , invece no . Ho sudato freddo pochi minuti fa. Vederle scontrarsi solo per me e fulminarsi con gli sguardi è stato al dir poco catastrofico. Per un momento ho pensato che queste due pazze furiose si strappassero di capelli dinanzi a me , ma grazie all’intervento di Marizza si è evitato l’irreparabile.
Se solo Paula sapesse che lei era nel mio appartamento per passare un pomeriggio romantico insieme gli sarebbe venuto un infarto dopo averci uccisi entrambi. Paula è sempre stata una donna gelosa , arrabbiandosi anche se una donna mi sorrideva lungo la strada e vedere Marizza qui dentro sicuramente avrà pensato ad un possibile tradimento. Solo adesso ringrazio la comparsa improvvisa della riunione .
Se ci avrebbe beccato ad amoreggiare a quest’ora era già in corso il mio funerale.
Marizza ha trovato la scusa più plausibile del mondo anche se ci ho rimesso un bel po’ di dollari di tasca mia. Ma devo ammettere che ha avuto un idea geniale che ha sviato la mente contorta di Paula che ora si sta rilassando con un mio abbraccio , unico gesto che riesce a distruggere il suo “Io” selvaggio.
Se mi concentro a sentire il mio battito cardiaco perdo il conto delle pulsazioni , ma mediante profondi respiri decido di passare il più inosservabile possibile ai suoi occhi .
Pablo: Allora..mi spieghi come mai sei tornata prima?
Con lentezza sciolgo la stretta prendendo le sue valige per riportarle al piano di sopra e mentre lei parla , spiegandomi il motivo del suo rientro improvviso , io mi soffermo a fissare tutto quel che Marizza ha messo in ordine e pulito di sua spontanea volontà. Quella donna mi farà uscire di matto per l’amore eterno che provo per lei. Qualunque cosa farà mi sorprenderà e mi rallegrerà sempre.
Potrebbero stare certi rancori nella nostra relazione clandestina ma infondo.. ci tiene a me.
Paula: Pablo! Mi ascolti?
Sobbalzo sul posto fissando Paula dal parapetto del piano superiore.
Pablo: Ehm..come scusa non ti ho sentito bene da qua sopra. Puoi ripetere.
Sforzando una risata gli racconto la bugia giungendo velocemente dinanzi a lei , percorrendo le scale.
Paula: Ho detto che il processo è stato interrotto . Ora dobbiamo solo vedere come andranno le cose tra di noi ..Ma dico , ci sei con la testa oggi o non mi stai ascoltando per niente?
Il processo..? Ma di cosa sta parlando? Riflettendo sulle sue parole arrivo alla conclusione.
Pablo: Mi stai dicendo che hai interrotto il processo del divorzio?
Non so se il mio tono di voce appare scioccato o incredulo , forse entrambi gli stati.
Paula: Si..*sorridendo dolcemente* .. Avevamo deciso di darci una possibilità e ora ..eccomi qua.
Alza le spalle e gioiosamente mi annuncia questa “bellissima” notizia!
Pablo: Cosa..vuoi dire con “Eccomi qua”?
Confuso gli pongo questa ennesima domande vedendola avanzare verso me con una camminata sensuale e giocherellando con i bottoni della camicia sorride maliziosamente.
Paula: Sai..la vecchia casa è troppo grande per entrambi , quindi che ne pensi se ci trasferiamo qui del ..tutto? Qui potremmo rincorrerci.. *avvicinandosi al mio orecchio*..nudi a nostro piacimento e baciarci senza sentire la frescura delle stanze vuote .
Se questa frase me lo diceva un mese fa , sarei avvampato e morto di crepacuore per amore. Ora invece mi imbarazza solamente e mi induce a sentirmi uno schifo per ciò che sto facendo alle sue spalle.
Secondo le carte lei è ancora mia moglie e sembra che lo sarà ancora per molto , anche perché non ha la benché minima intenzione di lasciarmi . Respiro a fondo cercando di togliermela di dosso nel modo più delicato possibile dato che il suo mordicchio al lobo dell’orecchio non mi faceva eccitare di nessun modo , ma al contrario mi stava infastidendo.
Pablo: P-paula aspetta un secondo..Cosa vuol dire tutto questo..? Che hai già venduto casa nostra?
Conoscendola alla perfezione deduco che abbia preso un ennesima decisione da sola , senza consultarmi e come volevasi dimostrare la sua risatina mi fa dedurre proprio un “Si”.
Pablo: Ma sei pazza per caso?
Sbotto improvvisamente , stanco di stare sempre al secondo piano. Il mio cambio improvviso di umore le fa sgretolare quel sorrisetto malizioso guardandomi con un espressione confusa e mezza preoccupata.
Paula: E ora che ti prende amore? Cosa ti turba?
Tenta di accarezzarmi il viso ma con un passo all’indietro evito il contatto. Lei dilata le pupille stupita dalla mia reazione. E’ giunto il momento di metter in chiaro certe cose.
Pablo: Sai dov’è il problema? Sapere che prendi qualunque decisione senza chiedere il mio consenso. Come ti è saltato il mente di vendere la nostra casa? Metti che un giorno non potrò più pagare questo affitto , dove andremo a vivere sotto un ponte?
Paula: Ma amore non dire idiozie. Riusciremo sempre a pagare questo misero affitto ,e poi non te l’ho chiesto perché non hai mai amato alla follia quella villetta. Che cosa ti passa per la testa adesso? Non ti capisco . Sei sempre impegnato , come pretendi che ti contatti sul lavoro? Se ti faccio visita tu te ne esci con le frasi “ Sto lavorando , ne parliamo a casa . “ o “Pensaci tu”. Pablo comprendimi !
Mi porto la mano in faccia strofinandomi il viso stanco per il lavoro di questa ennesima giornata lunga.
Pablo: Basta…voglio solo riposare.
E stroncando la conversazione/ discussione salgo di sopra e abbassando la tenda profumata , grazie a Marizza , spengo la luce della zona notte allungandomi sul mio amato letto coperto da lenzuola fresche .
Socchiudo gli occhi aspirando la scia di profumo che Marizza ha lasciato poc’anzi e non sentendo Paula venirmi a disturbare parto nei mondi dei sogni per un bel po’ di tempo. Ho bisogno di staccare la spina.

Paula

Lo seguo con lo sguardo sino a quando spegne la luce del piano superiore e abbassa la tenda.
Volete darla a bere a me? Non credo ad una sola parola a quel che mi ha raccontato e soprattutto la messa in scena improvviso di quella donna che , prima dell’arrivo di Pablo , non aveva la nessunissima intenzione di sloggiare da questo appartamento ormai di mia proprietà. Vendere la vecchia è stato un bene , ho guadagnato soldi sufficienti per altri viaggi ma sino a quando Pablo continuerà a comportarsi in questo modo sospetto , non posso lasciarlo solo. Tanto meno con quella nei paraggi.
Sospiro sonoramente fissando quel che ha aggiustato con cura. Perché l’avrebbe dovuto fare? Per ammazzare il tempo forse.. Passo con freddezza la punta dell’indice su una superficie non trovando neanche un granello di polvere. Pablo non mi ha mai permesso di pulire questo appartamento, diceva che amava il disordine e non voleva che mettessi le mani tra le sue carte del lavoro ordinate secondo lui.
Ma ora mi trovo completamente nell’ordine creato da Marizza. Allora a questo punto mi chiedo ..non è che Pablo mi sta nascondendo qualcosa ? Con tutta la malignità inizio a pensare che in questa casa lui tenga nascosto qualcosa che non dovrei trovare. Cos’è? Scuoto il viso , smettendo di rosicarmi le unghia delle mani , ritornando a pensare con lucidità. Sto cadendo nel paranormale. Ho bisogno anche io di riposo , ma dopo la nostra discussione stupida decido di uscire per prendere un'altra boccata d’aria , per levarmi dalla testa la tentazione di metter a soqquadro l’appartamento per cercare qualcosa sospettoso.

Pablo

Sento la porta richiudersi e appena poggio il piede lentamente sul pavimento di legno che scricchiola tendo il collo notando che è uscita .
Pablo: Finalmente!
Per la prima volta godo la sua mancanza e velocemente scendo i scalini per studiare l’ordine messo da Marizza. Stranamente sapere che lei ha messo le mani un po’ dappertutto senza il mio ordine , non mi fa arrabbiare . Sarei diventato una bestia se avrebbe messo mani Paula , che spinta dalla sua immensa curiosità, avrebbe messo il naso dappertutto. Con velocità sfilo i diversi fogli dai ripiani trovando finalmente la carta che mai e poi mai dovrà finire tra le mani di Paula.
Pablo: Eccoti qua..
Sorridendo , soddisfatto per la ricerca effettuata , stringo tra le mani questo foglio completamente coperto da nastro adesivo trasparente.
Pablo: Marizza..
Tendo a sgretolare il sorriso leggendo quel famoso fogli lanciatomi sul letto 15 anni fa: la diagnosi del ginecologo. L’avevo fatto a pezzettini con le forbici e buttato nella pattumiera con l’intendo di non far indurre dubbi a nessuno ma .. alla fine non ce la feci e la voglia di tenerlo mi spinse a ricomporlo col nastro.
Perché ho così tanta paura che Paulo lo trovi? Perché ovviamente con il ritorno di Marizza con sua figlia potrebbe pensare che questo foglio sia falso .
Pablo: …c-che..questo foglio..sia f-falso.
Ripeto le stesse parole dette in testa , riflettendoci su. E se per davvero Marizza mi diede un documento falsificato? E se Marizza realmente fosse rimasta incinta e che ..sia fuggita poco dopo avergli confessato di non esser pronto a diventare padre e contemporaneamente non voler un figlio proprio?
Sgrano gli occhi fissando questo foglio mal ridotto , iniziando lentamente a tremolare.
La fuga improvvisa , il suo ritorno con quella ragazza che ci somiglia incredibilmente, la data che coincide, la presunta morte del padre di Abby e… quella foto trovata con gli occhi azzurri sono messaggi subliminali che mi stanno inducendo a pensare che Marizza per tutti questi anni..non ha fatto altro che tenermi nascosta la verità . A questo punto..non mi tocca fare altro che…il test del DNA.
Non posso sparare dal nulla “ Abby sei mia figlia” , non ho le prove e anche se adesso sto iniziando ad avere una relazione clandestina con Marizza , lei non confesserà mai i suoi sbagli a causa del suo immenso orgoglio. Non mi da altra scelta.
Pablo: Mi devo ..p-procurare un capello di..Abby.

Abby

Abby: FINALMENTE IL WEEKEND!!
Lo urlo nell’atrio della scuola prendendo la ricorsa per buttarmi sulle spalle del mio ragazzo . Si avete letto bene ! Ragazzo! Ovviamente è Jared che sorridendo a pieni denti afferra le mie mani , che gli circondano il collo da dietro per tenermi aggrappata a se , mentre le mie gambe si aggrovigliando attorno alla vita.
Jared: Pazza squinternata ma come fai ad essere così euforica il fine settimana?
Ride divertito girando su se stesso , con me sulla schiena , speranzoso di darmi un veloce bacio sulle labbra ma ridendo nascondo il viso tra i suoi capelli profumati.
Essendo sabato le lezioni oggi non ci sono , ma abbiamo deciso di rimanere qui al collegio per restare un po’ soli dato che a casa ancora non abbiamo avuto modo di pubblicare ufficialmente la nostra relazione.
Abby: *sorridendo sotto i baffi* Sai..forse l’amore mi da una carica di adrenalina in più la mattina!
Jared: Allora devo allenarmi per tenere il tuo dinamismo!
E ridendo insieme , scendo lentamente dalla sua schiena per voltarlo dalla mia parte e lasciargli un delicato bacio sulle labbra.
Xx: Hey hey hey frenate gli ormoni. *sospirando* Ah cosa mi tocca vedere.
Ridendo sotto i baffi allontano la mia bocca dalla sua sentendo poi le sue braccia circondarmi la vita tenendomi a se.
Jared: Taylor non hai nessun’altro da spiare?*finto sorriso*
Con i suoi tacchi di pura marca si avvicina sculettando facendo oscillare la borsa altrettanto costosa sul braccio alzato come se fosse una diva d’hollywood.
Taylor: Esigo un atteggiamento più premuroso da parte vostra perché , no per vantarmi , ma questa relazione è in piedi grazie a me.
E atteggiandosi come sempre si smuove quasi a rallentatore la sua chioma bionda e super profumata.
Taylor: Attendo ancora dei ringraziamenti.*sorridendo a 32 denti*
Abby:*ridendo* Oh ti vanti eccome.. Comunque ho già ringraziato le persone che ti hanno fatto ubriacare.
Se non fosse stata per la Taylor sbronza a quest’ora forse ci stavamo scannando vivi.
Sento Jared lasciarmi un dolce bacio sulla morbida guancia facendomi accennare un meraviglioso sorriso.
Taylor:*sospirando* Dato che sono estremamente in ritardo mi arrendo con voi due. Spero solo che possiamo passare un bellissimo weekend! *smuovendo le dita * Bye bye ragazzi.
Giocherellando con la sua ciocca va incontro al suo autista personale che sicuramente la porterà al ristorante più pregiato di Buenos Aires per pranzare.
Jared: Quella ragazza è completamente svitata.
Lentamente scioglie la forte prese per accarezzarmi il viso con entrambe le mani.
Abby: Bhè però in parte ha ragione. *sorridendogli* In parte ci siamo messi insieme solo grazie a lei..
Jared: *sospirando tranquillamente* Forse..ma ora pensiamo solo a noi due ok?
E sorridendo a 32 denti è pronto a rubarmi un altro bacio passionale ma ad interromperci è la porta della segreteria aprirsi , così onde evitare di far scoprire la nostra relazione ai docenti ci stacchiamo velocemente guardando altrove con aria pensierosa.
Xx: Jared, Abby! Cosa ci fate qui?
Mi volgo scontrando gli occhi azzurri del preside.
Jared: Pablo che ci fai tu ancora qui? Non dovevi pranzare con tua moglie oggi?!
Gli chiede guardando l’orologio al suo polso che segnano quasi le 11.
Pablo: E’ ancora presto. Ma rispondete alla mia domanda. Non tornate a casa questo weekend?
Abby: Bhè ehm..ecco ..*guardando Jared* In realtà abbiamo delle lezioni arretrate quindi abbiamo pensato di recuperarle questo fine settimana.
Sforzo un sorriso convincente coinvolgendo anche Jared che subito annuisce , reggendomi il gioco.
Pablo: Davvero? *inarcando il sopracciglio* Bha..comunque sia Abby ti devo chiedere un favore , se per piacere puoi seguirmi in presidenza.








beeeeene Marizza si contraddice in continuazione! Paula non ha creduto alla messa in scena ! Pablo è ancora vivo grazie alla bugia di marizza e soprattutto sembra esser certo al 100% di fare quel famoso test del dna . Ora da Abby cosa vuole? Realmente recuperare un capello? NEL PROSSIMO CAPITOLOO VI ATTENDONO TANTE NEWS! COMMENTATEEE CIAOOO!
 
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Pablizza01
view post Posted on 7/10/2016, 15:05




ALLORAAAAAAAAAAA
MARZ. Pft ci avrei scimmesso che si sarebbe pentita ecc...vabbeee prima o poi spero che davvero si innamori pienamente di pablito che al conrrario la ama infinitamente awwnn
E poi beh...paula...MARÒ COMM A SCHIF!!(essendo napoletana..è il mio dialetto ahahah).. scusa torno in me ahahahahah comunqueeeee dicevamoooooooo
ODIO PAULA PIÙ DI TUTTO E TUTTI...MADO AL SOL PENSIERO CHE SE NON ARRIVAVA CHISSÀ COME PASSAVANO IL POMERIGGIO I NOSTRI PABLIZZA *--*
pablo...e il test del dnaa....anche se succederebbe un caos enormemente enorme...personalmente vorrei che lo facesse...Perchè siamo onesti,se aspettiamo marz..passeranno altri 15 anni se non di più quindi...bah vabbe
ABBY E JARED...I MIEI AMORIIIII*OCCHI A CUORE* MADONNA QUANTO LI AMOO!! :wub: :wub:
Sonl perfetti.
OK basta concludo con il dirti un bel CONTINUA!! Adoro sempre di più la tua ff :lol: :wub:
 
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111 replies since 30/8/2016, 20:39   3267 views
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