ehheheheeh BUONA LETTURAAAA! CIAOOO!
CAP 36
Marizza
Lui , seduto sul divano in modo composto , intreccia le sue dita delle mani dietro la mia schiena nel momento che mi sono seduta a cavalcioni su di esso.
Marz: Vorrei ma..non posso.*sorridendo sotto i baffi*
Pablo: E dimmi mia piccola ribelle cos’hai da fare di così tanto importante per..*attirandomi a se* ..non rimaner qui con me?
Marz: Ci sono un sacco di cose che devo fare. E se non hai notato mio Pablito..*finto sorriso* ..si è fatta una certa ora.
Pablo: Sono solo le 9 e mezza di sera..Dove vuoi andare?
Con voce sensuale mi pone questa domanda mentre mi lascia piccoli baci sulla spalla unicamente coperta da un esile bretellina del reggiseno.
Marz: D-devo..un po’ metter in ordine le cose nella testa ..tutto questo..*guardandomi attorno* E’ successo così all’improvviso e..sono frastornata.
Lui solleva il capo , chinato per baciarmi , specchiandomi nei suoi occhi profondi.
Pablo: Sei..per caso pentita.?
Il suo tono di voce arriva alle mie orecchie basso e calmo. Il suo sguardo è leggermente coperto da un velo di preoccupazione buttato a terra quando creo un dolce sorriso scuotendo il viso.
Marz: No..Come potrei pentirmi dopo aver..*avvicinandosi al suo viso*..trascorso il pomeriggio più bello insieme a..te?
Sfioro uno , due , tre volte le sue labbra lentamente socchiudendo poi gli occhi nel momento che scavalca sensualmente le sue labbra umide sulle mie. Abbozzo un sorriso compiaciuto quando le sue labbra passano sul mio collo.
Pablo: Mm..perchè ti sei rivestita?*con tono amareggiato*
Marz:*ridendo leggermente* Veramente non sono del tutto vestita.
Pablo: Sei in intimo.
Marz: Appunto.
Pablo: Potevamo divertirci un altro po’.*baciandomi l’orecchio*
Marz: *poggiando le mani sul suo petto* Lo sai che il divertimento è bello quando dura poco?
Creo una certa distanza per poterlo fissare soffocando una risata.
Pablo: Ti stai divertendo a creare questa suspense. *sorridendo sotto i baffi* Vuoi completamente farmi uscire di matto.
Marz:*Alzando le spalle* Forse si , forse no. Infondo mi sono sempre divertita ad ammaliarti.
Poggio delicatamente le mie labbra sul suo naso freddo lasciandomi un mini bacio per dopo alzarmi velocemente da lui recuperando i vestiti sparsi ovunque.
Marz: Bene devo andare proprio.
Lui sospira , poggiandosi allo schienale del divano.
Pablo: E vuoi lasciarmi qui solo e soletto?*mettendo il broncio*
Marz: Oh suvvia Pablo , sei grande per fare quell’espressione.*ridendo* Su vestiti , non vorrei che qualcuno venga a controllare il perché stia ancora la luce accesa in presidenza.
Gli lancio i boxer sorridendo , che lui subito indossa , per dopo avvicinarsi e sbattermi al muro prima di infilarmi la maglia.
Pablo:*sorridendo* E perché allora non la spegniamo?
Completamente affamato di carne spegne l’interruttore accanto a me trovandomi nel completo buio con la sua cosce nude a contatto con le mie. Accenno una risata sentendo le sue labbra sbaciucchiarmi il viso.
Marz: Pablo dai devo andare! *ridendo* Non posso stare qui con te all’infinito.
Pablo: Ma perché no?
Passa a baciarmi dolcemente le labbra socchiudendo gli occhi lasciandomi andare pochi secondi per poi allontanarlo da me amaramente.
Marz: Pablo..sono seria.
Col gomito riaccendo la luce vedendo quel velo di tristezza.
Pablo: Cosa devi fare di così importante? *confuso*
Sospiro tranquillamente indossando finalmente la maglia e il jeans sparpagliato a terra per infine mettermi le scarpe.
Marz: Devo svagare un po’ la mia mente e staccare la spina dal mondo.
Pablo: Che..vuoi dire?
Mi passo una mano tra i capelli sistemandoli quel po’ che basta per rendermi presentabile.
Marz: Devo fare un salto al casinò e .. svagarmi.
Pablo:*stupito* Al casinò..all’improvviso?
Marz: Si qualche problema?*inarcando il sopracciglio* Ora devo andarmi a cambiare , devo usurpare qualche soldo a dei vecchiacci sudici.
Con non chalance afferro la mia borsa rivolgendogli poi un sorriso.
Marz: Ci vediamo allora.
Pablo: Aspetta un secondo..Hai la macchina con te?
Mi fermo un istante a pensare. Sono venuta qui spedita con un taxi e solo notando l’ora associo l’impossibilità di trovare qualche corsa disponibile.
Marz: Cavolo..no.
Mi mordo il labbro maledicendo questo piccolo particolare.
Pablo: Bhè..se vuoi io ho la moto e potrei..accompagnarti , così magari vedo anche come giochi.
Alza le spalle iniziandosi a vestire mostrandomi un sorriso a pieni denti , entusiasta all’idea di assistere alla mia entrata nel casinò.
Marz: A-accetterei un passaggio ma non posso..permetterti di accompagnarmi. *sorridendo nervosa* E’ un posto non..adatto per chi non lo frequenta..Non ti piace , credimi.
Pablo: Non importa se mi piacerà o meno…Voglio stare con te.
Sorridendomi mi prende la mano lisciandomi dolcemente il dorso. Ascolto incantata la sua suadente e coinvolgente voce sino a quando , dopo un frustante sospiro, annuisco col capo.
Marz: Cosa aspetti? Vestiti e muoviti. Ti aspetto fuori..
Sforzando un sorriso afferro la chiave riaprendo la porta trovandomi poco dopo fuori dalla strutturaa a stringermi nella giacca dal caldo . E’ una fredda notte di ottobre e non vedo l’ora di stare in mezzo a quella baraonda aspirando unicamente il fumo dei sigari mentre svuoto le tasche dei meno esperti.
****
Pablo: E vestita in questo modo dove credi che ti porti?
Mi squadra da capo a piedi con un espressione scioccata in viso continuando a stare in sella sul suo gioiellino di moto.
Marz. Ci sono due opzioni Pablo. O me ne vado con la mia auto o accetti questo mio look e mi accompagni con la moto.
Fingo un sorriso mettendola alle strette.
Marz: Dopo anni di successo , grazie a questo mio abbigliamento appariscente , non intendo vestirmi da Monaca solo per la tua gelosia.
Pablo: Tu sei proprio una testa dura.
Nonostante scuoti il capo posso intravedere quel sorris che vuole soffocare.
Marz: *sorridendo* Lo prendo per un complimento. Ora passami quel coso.
Indico il casco mettendomelo lentamente onde evitare di sgualcire l’acconciatura alta , dalla quale penzolano unicamente poche ciocche di capelli ondulate , montando poi sulla moto .
Marz: Perfetto. Andiamo!
Avvolgo la sua vita con le mie braccia e sentendo il calore che amene la sua schiena socchiudo gli occhi rilassandomi nel tragitto trascorso in silenzio.
Pablo
Pablo: Ti guardano tutti con questo vestito.
Bisbiglio quasi all’orecchio di Marizza che in tutta la sua impassibilità percorre questo lungo corridoio che porta dritto al casinò. Poco fa ho dovuto dare dei documenti di riconoscimento ma a quanto pare non sarebbero serviti se non fosse stata per Marizza che conosce quella sorta di Buttafuori. E’ conosciuta dai gestori del locale e questo mi induce a pensare che da quando è tornata ha quasi passato ogni sera qui. Sorride come se fosse una donna fatale a tutti gli uomini ammaliati dalla sua bellezza che con quell’abito corto e tacchi vertiginosi mette in mostra sin troppe parti del corpo . Resistere e tenere a freno la mia gelosia è un vero e proprio duro lavoro. Devo tenere saldi le mie azioni che potrebbero esser avventati o peggio rovinare la serata di Marizza. Sembra un'altra sotto queste luce abbaglianti del casinò in cui domina il vero e proprio casino. Rumori di ruote della fortuna e slot machine dominano i nostri uditi insieme al gran vocio della gente , sia euforica per la vittoria che amareggiata per aver perso tutto. Tutto questo è per un mondo completamente estraneo , mai calpestato e guardandomi attorno con un espressione scombussolata attiro lo sguardo della gente, che mi fissa come se tra di loro ci fosse un alieno , in questo caso io.
Marz. Cerca di rilassarti. Non stiamo vagando per uno squallido vicolo di New York. Qui nessuno ti ammazza.
Pablo: Oh bhè..io avrei qualche dubbio.
Affermo fissando più in fondo due acciuffarsi di botte per aver scoperto l’imbroglio dell’amico di gioco.
Pablo: E comunque suppongo che sia figo stare con la donna che tutti vorrebbero..vero?
Con la punta dell’occhio fisso le sue labbra , messe in risalto da una smagliante rossetto rosso accesso, incurvarsi leggermente creando un dolce sorriso divertito.
Marz: Il segreto è confondere il nemico.
Pablo: Mostrando il tuo corpo?*inarcando il sopracciglio* Mi sembra un po’ esagerato.
Continuo a buttare l’occhio su quel che poche ore fa baciavo con delicatezza e passione , il suo seno messo ora in risalto da un ampia scollatura a cuore del vestito attillato . Il rumore dei tacchi echeggia e si mischia con gli altri frastornati rumori sentendo a stento la sua voce.
Marz. E comunque sia , provo solo pena per chiunque creda di avere una possibilità con me dopo la partita. Pablo:*abbozzando una risata* Posso sapere il perché?
Marz:*Sorridendo* Perché io sono profondamente , disperatamente innamorata di te.*ridendo*
Pablo: Se non fossi così concentrata nell’andare verso la tavola del poker ti prenderei e ti dimostrerei ciò che provo per te.*sorridendo maliziosamente*
Marz: Oh.. se vuoi puoi dimostrarmelo dopo esser tornati a casa con la borsa piena di soldi.
Mi fa un occhiolino seducente bramando quel viso colmo di trucco che la rende incredibilmente sexy.
Quanta pazienza e sopportazione sto avendo con questa donna estremamente e dannatamente bella!
Pablo: Lo prendo alla lettera.*ridendo sotto i baffi*
Eccoci giunti finalmente al tavolo puntato scrutando visi di uomini che non fare vogliono altro che vincere.
Marz: Salve signori.
Il suo tono di voce cambia all’istante e assumendo una voce suadente si china sul tavolo, poggiando i gomiti su di esso mostrando , non solo il suo gluteo solito e tondo, anche il suo seno strabordare quasi dalla scollatura cose che subito catturano l’attenzione degli uomini , unico sesso presente in questo sudicio locale. Fisso la scena con un espressione turbata . Non sono abituato a vederla compiere queste cose e in un certo senso preferivo non scoprire le sue tattiche , se dentro adesso sento solo ribollire la gelosia.
Faccio profondi respiri calmandomi con l’unico scopo di non rovinare la serata di Marizza .
Pensa al positivo Pablo , è un occasione per scoprire qualcosa di lei dato che rimane quella solita ombra .
Uomo: Hey bambolina.
Ecco che il pervertito di turno spegne il sigaro mostrandole un orribile sorriso costituito da denti neri e marci, che in realtà dovrebbero conquistare la “Bambolina” qui presente. Ah un bel pugno gli farebbe bene! Magari gli farei cadere quell’orribile dentatura da film horror che si trova!
Marz: Ciao Omaccione.
Ok sto per vomitare. Ma in cosa si è trasformata?..Giuro non la riconosco. Fisso indignato la scena restando da parte .
Marz: Vi da fastidio se mi unisco al gioco?*mettendo un mini broncio* Mi piace esser circondata da gran uomini come voi.
Mostra un meraviglioso sorriso , forse il migliore del suo repertorio sentendo automaticamente il cuore perdere un battito. Dio quanto la amo in questo istante , perché non assume quel suo tono di voce anche con me? A volto mi sembra di udire una sorta di tono acido e nervoso , ma penso che sia solo una mia impressione. O almeno spero.
Uomo 2: Ma certo! Vieni qua ..siediti vicino a me.
Ridendo, quell’altro uomo barbuto da diverse pacche allo sgabello alto di questo tavolo da poker che viene occupato da Marizza pimpante di esser entrata nel gioco.
Marz: Che emozione.*sorridendo* Allora..si inizia?
Uomo 3: Hai mai giocato prima?
Marz: E’ passato un po’ dall’ultima volta.*annuendo*
Bugiarda..so riconoscere perfettamente la sua espressione facciale quando racconta una frottola. Forse è anche questa un tattica che usa per non far pressione sul nemico.
Pensano che sia una pedina facile ma in realtà si dimostra spietata.
Uomo 2: Chiudi quella bocca George!
Lo ammonisce lanciandogli un occhiata minacciosa prima di tornare a concentrarmi sulle carte datogli a Marizza , restando alle sue spalle in silenzio.
Uomo : Devi cercare di avere le carte più alte , numeri consecutivi e , con un po’ di fortuna , carte dello stesso seme.
Ascolta con un sorriso fatale la breve descrizione del gioco . Pft..come se non ci avesse mai giocato.
Eppure più la fisso più mi diverto. Non finisce mai di sbalordirmi .
Le prime tre mani perde di sua spontanea volontà , me ne accorgo da quel sorrisetto che nasconde sotto il trucco o dal modo di comportarsi innocente, cosa che non gli appartiene. Altre tre mani dopo gliele aveva suonate per bene ed è a questo punto che osservo il gioco con più divertimento vedendo quei continui gettoni , scambiati per soldi messi in gioco , posarsi dinanzi a Marizza entusiasta come una bambina il giorno di Natale davanti ai suoi regali.
Uomo 3: Che cavolo! La fortuna del principiante è un vero schifo!
Rido sotto i baffi a questa affermazione intravedendo anche il luccichio di divertimento negli occhi di Marizza che continua a confondere il nemico con l’accavalcarsi di gambe , nude e lisce che infondono immaginazioni poco morali. Quattro mani più tardi inizia a studiare attentamente l’ultimo giocatore rimasto in gioco .
Marz: Tocca te.*sorridendo furbamente* Che ne dici di giocare da uomo?*facendogli l’occhiolino*
Guardare Marizza battere , mano dopo mani , tutti gli altri uomini da vero veterano del poker aveva un effetto eccitante. Non avevo mai visto una donna così sexy in vita mia , e guarda caso è la mia “ragazza”.
Uomo3: F*****o!
Esclama con disonore buttando gli ultimi gettoni. Porto lo sguardo su MArizza che scrutando gli uomini che la circondano butta giù le carte entusiasta.
Marz: Guardate e piangete , miei omaccioni! *sorridendo* Assi e otto!
Uomo: *sorpreso* Un full? C***o!
Marz: Mi dispiace. Ho sempre voluto dirlo.
Ridacchia prendendo tutta la vincita in denaro , mettendoselo in borsa come aveva annunciato all’ingresso.
Marz: Signori.
Con un tono infantile, che la fa apparire innocente, attira l’attenzione dei giocatori alzandosi dal tavolo per abbandonarsi.
Marz: E’ stato un piacere giocare con voi..Spero che ci possiamo rivedere..Buona serata.
Lancia un lungo bacio a tutti con movimento lento e sensuale ammaliando tutti per poi sculettare e avvicinarsi a me facendomi l’occhiolino , sussurrandomi.
Marz: E ora andiamo ad usurpare altri vecchiacci.*ridendo silenziosamente*
Abbozzo un sorriso divertito , trovandoci man mano gusto.
Pablo: Come la Dea desidera. *ridendo*
*****
Marz: E con questi fanno cinquemila dollari!
Gioisce seduta alla slot machine mostrandomi velocemente il suo enorme bottino , fissandola con un espressione completamente sorpresa ed esterrefatta.
Pablo: I-io..sono senza parole . Davvero..*sorridendo*
Marz: *fissando i soldi* Caro Pablito ci sono maree di cose che ancora non sai di me. Ma dimmi..
Alza il capo mostrandomi quei occhi che riflettono una luce di felicità vista solo quando sta in compagnia di Abby , e questo mi rattristisce di un po’. Perché i suoi occhi non luccicano di gioia quando è con me?
Marz: ..sono o no un ottima giocatrice d’azzardo?
Il suo sorriso furbo e meraviglioso attira la mia attenzione e tornando alla realtà poggio la mano calda delicatamente sulla sua guancia coperta di fard e varie cose che la rendono una vera e proprio bambolina.
Pablo: Sei la donna più bella che stia in questo locale e ..devo esser fortunato ad averti al mio fianco.
Lentamente poso le mie labbra sulle sue così profumate a causa del rossetto tastandoglielo delicatamente per non rovinargli il trucco.
Pablo: Non…voglio sbavarti..il rossetto.
Riprendendo dallo stato di estasi , durato neanche 2 secondi , risollevo le palpebre scrutando il suo viso esprimere felicità.
Marz: Torniamo a casa..?
All’improvviso sento il mio cuore palpitare in una maniera sovrumana. Inizio a sorridere come un cretino completamente incantato e imbambolato dai suoi modi di fare e da queste meravigliosi messaggi subliminali.
Pablo: *sorridendo maliziosamente* Se vuoi possiamo andarci anche volando .
Mi mordo il labbro bramando con tutta la passione che riserbo in corpo il momento in cui la libero da tutti questi vestiti così sexy e passare un'altra entusiasmante notte d’amore.
Marz: Andiamo allora.
Sorride sotto i baffi prendendomi per mano , primo e unico contatto dal momento che abbiamo messo nel casinò richiamando anche l’attenzione di qualche curioso. Insieme ci stiamo dirigendo allegri e abbracciati verso l’uscita sino a quando una voce maschile alle sue spalle richiama la nostra attenzione.
Xx: Risa..Non avrei mai pensato di trovarti così facilmente . Per giunta non mi avevi detto quanto fossi diventata bella con questo tuo look da giocatrice. Ti ho trovato qui dentro quindi deduco che hai qualcosa per me.
Sento e vedo il corpo di Marizza irrigidirsi di colpo e il suo viso sbiancarsi.
La fisso con aria confusa e scombussolata volgendomi poi verso quest’uomo barbuto che ha uno sguardo sospettoso poco promettente .
Pablo: Scusami signore..chi è Risa? E..cosa vuole da noi?
Marz: *sussurrando con un filo di voce* T-terence..
Marizza
Tutto andava a meraviglia. Stavo uscendo dal locale con la borsa piena di soldi e Pablo voglioso di trascorrere altri momento eclatanti al mio fianco , anche se in realtà volevo stroncarlo appena giunta a casa dove sicuramente , data l’ora fatta, avrei trovato Abby . Poi ho sentito quel maledettissimo nomignolo e la sua voce pungente. Mi sono irrigidita e sicuramente sbiancata al pensiero che Pablo è ancora accanto a me.
Terence: Risa..Non avrei mai pensato di trovarti così facilmente . Per giunta non mi avevi detto quanto fossi diventata bella con questo tuo look da giocatrice. Ti ho trovato qui dentro quindi deduco che hai qualcosa per me.
Con la punta dell’occhio mi fissa con confusione e rendere tutto più complicato sono le sue ingenue domande.
Pablo: Scusami signore..chi è Risa? E..cosa vuole da noi?
Sussurro il suo nome trovando poi il coraggio di voltarmi e incrociare nuovamente il suo sguardo freddo.
Marz: Terence che cosa vuoi da me? Perché non torni da dove sei venuto? Non ti voglio qui.
Lui al contrario non risponde subito ma si sofferma a guardarmi il vestito , schioccando la lingue in segno di disapprovazione.
Terence: Bene , bene, zuccherino. Sai perfettamente che ho bisogno del tuo aiuto.
Alla parola “zuccherino” vedo l’espressione di Pablo rabbuiarsi e sentire la sua mano stringersi in pugno.
D’istinto porto la mia fredda sul suo pugno infondendole tranquillità con uno sguardo altrettanto sereno.
Il segreto è non dimostrarsi debole e soprattutto non rinvangare il passato e ciò che sono stata dinanzi a Pablo. Sospiro spazientita dalle chiacchiere.
Marz: Quanto vuoi?
Terence alza le mani e scrolla le spalle. Sono stanca di esser perseguitata da lui e soprattutto ora che ha scoperto la città in cui abito non voglio tenermelo alla calcagna ma bensì dargli parte delle sue richieste.
Terence: Bhè io direi tutto il tuo bottino serale.
Pablo: Tu non avrai un bel niente intesi?
Ecco che la furia si scatena all’improvviso nonostante stringo la presa della mano per calmarlo.
Marz: Pablo..per favore.
Cerco di farlo ragionare supplicandolo con uno sguardo ma lui continua a non capire il perché mi sto abbassando alle richieste di questo uomo , per lui sconosciuto.
Terence: Chi è questo buffone?
Lo sguardo di Pablo diventa micidiale volgendo di scatto il capo verso lui.
Pablo. Sono colui che ti spaccherà il culo se non lasci stare Marizza in pace!
Marz: Cerchiamo di non dare spettacolo!
Digrigno con i denti alla vista di un buttafuori che tende il collo per controllare che tutto qui dentro vada bene.
Marz: Se ti do quel che ho guadagnato stasera mi lascerai in pace? Non posso darti nient’altro. Rimarrei senza un soldo!
Ho la gola secca e le gambe snelle mi iniziano a tremolare. Pablo nel frattempo ascolta la nostra strana conversazione continuandolo a tenere a freno con la stretta salda della mia mano sulla sua.
Terence scoppia in una grassa risata liquidando con un cenno di mano la mia obiezione e offerta.
Terence: Oh, da quel che ho ti ho insegnato , ti rifarai in men che non si dica.
Ed ecco che Pablo sbotta nuovamente , restando fortunatamente al mio fianco senza avventarsi sopra quest’uomo assillante.
Pablo: Non sei obbligata a dargli neanche un fottuto centesimo , Marizza!
Mi afferra , tirandomi a se per un braccio mentre contemporaneamente Terence mi prende per il polso.
Terence: E’ il minimo che tu possa fare! Non sarei in queste condizioni se non fosse per te!
Reagisco ad entrambi allontanando finalmente Terence con uno spintone.
Marz: Non osare ricominciare con queste stronzate , Terence!
Con i nervi sino al collo decido di reagire io a questa ingiustizia.
Marz: Io non ti ho costretto a darmi dei soldi!!
Urlo questa frase dinanzi a Pablo che assiste la scena completamente estraniato da tutto ciò mentre Terence mi sta guardando con odio.
Terence: Se non fosse stato per te , ora avrei i miei soldi. Tu mi hai portato via tutto , Risa!! Non ho più niente!!! *urlando*
Ingiustamente sento i miei occhi colmarsi di lacrime dinanzi a questa blasfemia colma di cattiveria.
Sentire quel nome poi..cattura la mia mente da quei ricordi dolorosi. Avrei creduto che stare con lui , incontrarlo dopo lunghi anni , sarebbe stata un emozioni unica. Lui mi ha aiutato parecchio , lui era il mio amico, il mio rifugio e ora… è tutto il contrario.
Marz: T-tieni..tutto.
Sollevando il mento ostento una sicurezza che non ho mentre prendo la busta , contenente tutto il mio denaro porgendo tutto a lui .
Marz: L’unica cosa che voglio è che mi lasci in pace. Stai lontano da me..e dalla mia famiglia.
Soddisfatto e creando un sorrisetto accetta senza batter ciglio i miei soldi mentre stringendomi le labbra mi volgo avviandomi in silenzio all’uscita , sentendo Pablo seguirmi poco dopo aver fissato con aria riprovevole Terence , l’uomo che non so più chi sia ormai.
Pablo: Marizza! Marizza ti puoi fermare un secondo!?
Giunti all’uscita , dinanzi la moto , lui mi afferra bruscamente il polso volgendomi dalla sua parte per guardarmi con quei suoi occhi dilatati per la confusione.
Marz: Cosa vuoi Pablo??
Esausta e afflitta da questo accaduto rivolgo uno espressione esasperata a Pablo che vuole tutte le spiegazioni del mondo , senza diritto.
Pablo: Cosa voglio…? Marizza ti ascolti per un secondo? *Allibito* Hai appena dato tutti i soldi che avevi ad un perfetto sconosciuto!
Con un espressione indignata e severe indica l’ingresso , ormai lontano , del casinò.
Marz: Non è uno sconosciuto! E’ una conoscenza di lunga data. Non devo darti spiegazioni che non ti appartengono!
Anticipo le sue domande vedendo i suoi occhi confusi spostarsi sui miei che infondono un espressione impassibile.
Pablo: Perché ti ha chiamato “Risa” e perché ha detto quelle cose spregevoli? *alzando il tono*
A questo punto i miei nervi scattano e liberandomi dalla sua presa gli rivolgo l’occhiata più trucida che possa esprimere il ripugno di tutto ciò che sto patendo sempre a causa SUA!
Marz: SONO AFFARI CHE NON TI RIGUARDANO!!
Pablo: Non ti libererai facilmente di me con questa STUPIDA AFFERMAZIONE! Noi due stiamo avendo una storia ed è frustante non sapere chi è quell’individuo! Dimmi la verità.. Quell’uomo è colui che ti ha terrorizzata quel giorno , vero !?
Marz: Anche se fosse cosa vuoi fare? *inarcando il sopracciglio* Dimostrargli che accanto ho un bodyguard e automaticamente mostrargli la mia debolezza? Pablo….*Scuotendo il capo* ..sono capace di affrontare queste cose da sola! Tu non sai quel che ho passato in questi 15 anni , so badare a me stessa senza un uomo che mi difenda !
Pablo: E donare tutti i tuoi soldi a quel verme ti sembra il modo giusto di affrontare la cose?? *alzando il tono* Sembra che ci sia un profondo abisso che ci separa Marizza..*scuotendo il capo*
Marz:*sorridendo amaramente* Forse perché esiste realmente?
Mi avvicino , alzando il capo in segno di superiorità , fissandolo con tutto l’orgoglio e la sicurezza che ho dentro.
Pablo: I-io…sono senza..parole. Quell’uomo può esser in grado di farti del male e tu saresti li a fartelo fare.*inorridito* Non ti riconosco.. Declini il mio aiuto..
Marz: So come tenere salda la situazione. A quell’uomo devo dei soldi e ..glieli ho solo restituiti.
Stringo i pugni , mettendo in mostra le mie nocche bianche mentre tengo saldo i miei nervi.
Pablo: Non si direbbe..Lui vuole altro. Altrimenti non ti avrebbe urlato quelle cose! Ha detto che Tu gli hai portato via tutto , che non ha più niente! Cosa intendeva dire? Perché gli devi dei soldi ?... Ti supplico..aiutami a capire qualcosa perché io..
Fisso i suoi occhi diventare lucidi. Vedendolo in queste condizioni e la sua espressione afflitta sento il cuore rompersi ingiustamente.
Pablo: … sto davvero esplodendo . Sono certo che se non mi calmi tu io..entro dentro e gli spacco la faccia unicamente per averti trattato in quel modo ripugnante!
Abbasso il capo non riuscendo più a sopportare il suo sguardo supplichevole.
Marz: A-anni fa..
Il mio tono di voce appare rotto dal pianto e infondo lo è realmente dato che , dopo aver buttato giù un groppo alla gola , sento le lacrime sgorgarmi il viso bagnandomi le guance col mascara.
Marz: …conobbi quell’uomo.
Socchiudo gli occhi sentendo le lacrime scivolare giù velocemente decisa a raccontare parte della storia non scendendo ovviamente nei particolari squallidi.
Marz: Era un uomo solare..*accennando un sorriso nostalgico* Bello , gentile , amorevole e sempre disponibile con me..
Alzo lentamente il capo insieme alle palpebre perdendomi in quei piccoli e poveri ricordi gradevoli di quel periodo nero del mio passato.
Marz. *alzando le spalle* Era il mio..rifugio dal mondo. Ero povera e lui mi diede un alta somma di denaro completamente in regalo ..e poi si trasferì in America.
Mi mordo le labbra cercando di trattenere quelle lacrime che continuano a sgorgare dai miei occhi mentre fisso con sforzo i suoi occhi azzurri puntati su di me e la sua espressione diventare concentrata nel racconto.
Marz: Aveva una famiglia ..e la perse a causa della povertà. *singhiozzando* L-lui poteva salvare suo figlio…*piangendo*..con quei soldi ma…*fissandolo* ..ce li avevo io e … *succhiando su col naso* ..non mi ha trovato .
Riabbasso il capo socchiudendo nuovamente le palpebre sentendo il mio cuore avere dei sussulti a causa del pianto disperato.
Marz. Ora vuole tutto quel che ha perso…da me.
Mi chino sulle ginocchia avvolgendomi il capo, nascosto su di esse, con le braccia continuando a piangere disperatamente sino a quando sento la sua presenza dinanzi a me.
La sua mano calda si posa sui miei capelli ormai mezzo spettinati a causa dei miei gesticolii agitati alzando poi il viso completamente bagnato e sporco di mascara per specchiarmi nei suoi occhi profondi.
Pablo: Io…ti sarò accanto e ti …proteggerò SEMPRE.
E all’improvviso mi attira a se e inginocchiandoci entrambi sull’asfalto di questo marciapiede isolato ci lasciamo trasportare da un forte e lungo abbraccio durante il quale io mi sfogo liberamente sul suo petto e lui mi stringe a se infondendomi tutto il coraggio di cui ho bisogno per affrontare QUALUNQUE situazione.
Pablo: Sempre…*baciandomi la testa*
****
Pablo: Bene allora.. Buonanotte.
Mi sorride eliminando l’ultima traccia di mascara sul viso qui davanti la porta d’ingresso della casa di Mia.
Marz: Grazie..*sforzando un sorriso* ..di tutto.
Pablo: Voglio solo che dormi sogni tranquilli. Ok?
Mi bacia le labbra stampo allontanandosi lentamente da quelle tentazioni.
Marz: Vai piano sulla moto.
Pablo: Come la mia donna desidera.*accennando una risata*
Sto per augurargli la Buonanotte ma una folata improvvisa di vento creata dall’apertura della porta d’ingresso richiama la nostra attenzione.
Marz. Mia..
Confusa fisso la sua espressione scioccata , i suoi occhi dilatati al massimo e la sua pelle bianca.
Pablo: Mia hai per caso visto un fantasma? Che faccia..
Mia: M-m-marizza….
Lentamente sgretolo il mio sorriso iniziando a sentire il cuore palpitare per la paura di sentire una sgradevole notizia.
Marz: Mia..cosa è successo?
Non so con quale forza ho posto questa domanda la cui risposta mi terrorrizza.
Mia: Mi..ha chiamata la p-polizia…*balbettando* J-j-jared…ed..A-a-abby..*iniziando a piangere* ..hanno avuto un incidente!
Ecco che dai suoi occhi sgorgano lunghissime lacrime notando solo ora che regge il cellullare in mano.
Sgrano gli occhi sentendo un immediato vuoto nel mio petto e sotto i miei piedi. E’ come se fossi caduta sotto shock e a stento riesco a reggermi più in piedi. Sento il mio respiro mancare , perché il cuore ormai si sta fermando per la disperazione.
Marz: A-a-abby..
Il mento mi inizia a tremolare e la vista ad annebbiarsi improvvisamente dalle lacrime mentre fisso Mia quasi reggersi in piedi in lacrime sprigionando un pianto disperato .
Marz: La m-mia…b-b-bambina…
Respiro con affanno sentendo quel male atroce percuotermi insopportabilmente il corpo sentendo una strana e pericolosa forza nascere in me che mi spinge a scontarmela con Mia , anch’essa in lacrime.
Marz: DIMMI CHE E’ UNA BUGIA!!!! DIMMI CHE E’ UNA MENZOGNAA!!!
Mia: *piangendo* Non lo è…non lo è!!!
Inizio a piangere con disperazione scuotendo Mia altrettanto scossa sino a quando Pablo si mette velocemente tra noi separando la mia salda presa delle mani sulla sua vestaglia da notte vedendola poi accasciarsi a terra piangendo .
Pablo: CALMATEVI! Marizza calmati!
Marz: NON DIRMI CIO’ CHE DEVO FAREEE!!!*urlando con tutto il fiato* DOV’E’??? DOV’E’ MIA FIGLIA?
Riafferro Mia per il colletto scuotendola in cerca di informazioni sino a quando Pablo mi afferra per vita e mi allontana da lei.
Pablo: ANCHE SUO FIGLIO è coinvolto nell’incidente!! Non serve niente piangere qua davanti! Se vogliamo sapere cosa è realmente successo andiamo all’ospedale!! *alzando Mia*
Marz: *rivolta a Mia* IO TI AMMAZZO!!!! LEI NON DOVEVA USCIRE!!! Se non fosse stato per te e tuo figlio lei sarebbe a casa!!! A CASAAA!!!*urlando*
Lei continua a piangere restando in silenzio , è il minimo .
Pablo: Mia ..ti prego sforzati e dicci dove li stanno portando o come stanno..
Infilzo le mie unghia nei palmi della mano fissandola con tutta l’ira che ho dentro, sentendomi una vera e propria minia vagante pronta a sprigionare un forte urlo da far cadere tutte le palazzine e svegliare tutto il vicinato all’una e mezza di notte.
Mia: L-la polizia..*singhiozzando*..mi ha detto che..li stavano portando all’Ospedale ..S-san George e che sono…*piangendo*..in condizioni gravi.
Pablo: R-r-restiamo..calmi ok? Andiamo a sentire con le nostre orecchie.
Divento di marmo a fissare Mia che continua a piangere mentre nella mia testa governa la frase “condizioni gravi” … Pablo cerca di tenere un profilo calmo ma dai suoi occhi posso leggerne il terrore. Ma adesso ciò che mi importa è sapere come sta MIA FIGLIA!!
Marz: P-p-prendo…l’auto.
Fregandomene dello stato di guida a cui mi sottoporrò rientro in casa asciugandomi seccamente le lacrime che bagnano nuovamente il viso afferrando le chiavi della mia auto.
Mia: A-aspettami…v-vengo anche io.
Pablo: Su Mia..vieni.
La aiuta a camminare avvicinandoci insieme in auto. In questo momento la vorrei tanto investire per fargliela pagare. Se non fosse per lei a quest’ora mia figlia non staserebbe in ospedale in .. condizioni gravi.
Butto giù con peso il groppo alla gola avviando l’auto che sfreccia alla massima velocità tra le vie desolate e buie di Buenos Ares con Pablo e Mia passeggeri sui sedili posteriori. Finalmente giunto all’ospedale e correndo tutte e 3 verso l’ingresso fermo il primo medico in circolazione tempestandogli di domande.
Marz: La prego !! Mi dica dove posso trovare Abigail Andrade ..
Mia: e..Jared Aguirre!!! Hanno avuto un incidente stradale!
Mi affianca Mia che supplica con lo sguardo colmo di lacrime il medico leggermente scombussolato da questa improvvisa presa .
Medico: V-voi..siete i parenti ?
Dilatiamo le pupille annuendo poco dopo con velocità.
Marz: Sono la madre di Abigail! La supplico mi dica come sta!
Mia: E io di Jared! Dottore.. ci aiuti !*in lacrime*
Pablo: Ragazze..fatelo respirare.
Ci stacca lentamente dal medico che dopo essersi sistemato il camice ospedaliero fa un colpo di tosse per dopo rivolgermi uno sguardo triste.
Medico: I due ragazzi stanno in sala operatoria per suturare qualche ferita profonda.
Marz: Ma come è successo l’incidente??
Medico: Dai residui di auto sulla tangenziale la polizia ha dedotto che si tratti di uno scontro tra due auto. I ragazzi sono passati nel posto giusto ma..al momento sbagliato.*abbassando il capo*
Mia: Che cosa vuol dire? La prego si spieghi meglio!
Medico: I ragazzi dell’altra auto erano ubriachi e sbandavano per strada. Si sono travolti con i vostri..figli .
Pablo: Oh mio Dio..*scioccato*
Marz: M-ma….loro ..come stanno? Come stanno i nostri figli? *in lacrime*
Medico: Il ragazzo sta rispondendo alle cure , ha riportato solo lividi , ferite ..nulla di grave mentre..
Mia: Grazie Dio…Grazie!!
Si poggia sfinita alla sedia di questa sala d’attesa ringraziando Dio di non aver sentito spiacevoli notizie ma quel “mentre” mi forma un groppo alla gola che mi permette di porgli una domanda con un espressione terrorizzata in viso.
Marz: M-m-mentre…?
Medico: L-la ragazza…è grave.
E’ come se all’improvviso mi hanno strappato via dal petto un polmone che mi ostacola di respirare regolarmente. Inizio a tremare dal terrore e a dilatare gli occhi che esprimono solo uno shock assoluto.
Pablo: I-in che…s-senso?
Lui prende parola, perché ormai non riesco a reagire a questa notizia.
Medico: Riporta grave lesioni , ha perso gran quantità di sangue e necessita al più presto delle trasfusioni altrimenti.. *scuotendo il capo*..sarebbe troppo tardi.
Alla parola “trasfusioni” scatto in piedi riuscendo ad uscire dal profondo stato di shock.
Marz: I-io..sono sua madre!! Prendete tutto il sangue sufficiente!!
Partendo alla carica e pronta a salvare la mia fonte di vita alzo la manica del vestito porgendogli il braccio dal quale dovrebbero prelevarmi il sangue e donarlo a lei.
Marz: La prego la salvi!!! Lei è MIA FIGLIA!!* in lacrime * E’ TUTTO CiO’ CHE HO!!!
Medico: Lei ha il gruppo sanguigno 0- (meno) ?
Sgrano gli occhi affliggendomi nuovamente mentre scuoto il viso.
Marz: H-ho…il…gruppo….0+ (più) …. *sconvolta*
Lui abbassa il capo socchiudendo gli occhi.
Medico; M-mi dispiace signora…Non è compatibile col gruppo di sua figlia . Ma se non ha un familiare dello stesso gruppo non posso…salvarla.
All’improvviso sento il cuore perdere un battito mentre mi accascio sulle ginocchia ai suoi piedi fissando un punto del pavimento ospedaliero con gli occhi scioccati.
Marz: N-n-non…..è….p-possibile..
Pablo: Marizza..
Sento le sue mani calde posarsi sulle mie spalle e appena mi sforzo a pensare a ciò che ha detto volgo il capo di scatto verso Pablo che sobbalza leggermente dallo spavento.
Marz: P-pablo…c-che gruppo…hai?
Lui con un espressione confusa mi risponde senza pensarci a lungo , sotto lo sguardo di Mia e il Medico.
Pablo: 0….meno…..P-perché?
Sgrano le pupille al massimo sentendo lacrime calde e amare scivolarmi il viso. E’..giunto il momento di confessargli tutto….LUI E’ L’UNICO CHE PUO’ SALVARLA!
Marz: *mordendomi le labbra*
T-t-tua….figlia…….h-ha…b-bisogno…..di te.AAAAAAAAAAAAAAAH MARIZZA HA DETTO QUELLA FATIDICA FRASE!!!! OH MAMMA! COSA SUCCEDERA' ADESSO? PABLO COME REAGIRA' DINANZI LA CRUDA VERITA' NASCOSTA??? LA SERATA COLMA DI DIVERTIMENTO E' STATA ROVINATA PROPRIO DA TERENCE . QUEST'ULTIMO DAVVERO LASCERA' PER UN PO MARIZZA IN PACE? CHI LO SA! MA RITORNIAMO AI PABLIZZA! MARIZZA E' TALMENTE DISPERATA CHE HA CONFESSATO TUTTO SOLO PER SALVARE ABBY. NEL PROSSIMO CAPITOLO TUTTO CIò CHE SI DOVRANNO DIRE SARA' L'APICE DI LUNGHE E STRAZIANTI URLA DOVE SPUTERANNO ENTRAMBI L'ODIO E IL RANCORE .
NON PERDETEVELO !!! COMMENTATEE E CIAOOOO!!!