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El Privilegio De Amar, New ff !! *-*

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view post Posted on 8/10/2016, 20:31

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Buona letturaa! :D


CAP 32

Abby

Pablo: Davvero? *inarcando il sopracciglio* Bha..comunque sia Abby ti devo chiedere un favore , se per piacere puoi seguirmi in presidenza.
Abby:*Confusa* In presidenza? Perché?
Pablo: Su vieni , non ho molto tempo. Non ti intratterrò a lungo.*sorridendomi* Jared tu aspetta qui , te la riporto subito.
Mezza confusa eseguo il suo ordine varcando le diverse porte che portano alla direzione , dove mi invita a sedermi .
Abby: Allora , a cosa li servo?
Pablo: Ti prego , dammi del tu.
Prendendo un bel respiro decido di aumentare un minimo di confidenza con quest’uomo dietro al quale si nasconde il passato di mia madre , e dato che siamo solo noi due perché non porgli qualche domanda vaga? Magari potrei capire qualcosa.
Abby: Perché mi hai convocata ? Non ho fatto nulla di strano che io ricorda.*alzando le mani in segno di innocenza*
Pablo;*accennando una risata* No tranquilla , ti ho “Convocata” qui per darti finalmente il regalo di compleanno.
Dilato le pupille sorpresa dalla sua frase. Che ben ricordo non me l’ha dato . Di cosa si tratta?
Abby:Oh..ma no ce n’è bisogno.*accennando una risata imbarazzata* Dico davvero.
Pablo: Io insisto , su prendi questa .
Sorridendomi mi porge una busta di carta , simile ad una lettera, con dentro qualcosa di doppio.
Abby: G-grazie..mille.
Leggermente imbarazzata afferro il regalo per aprirlo dinanzi a lui , che attende la mia reazione.
Sfilo quel che sembrano diversi fogli fissando dei biglietti leggendone la destinazione.
Abby: *sorpresa* Buenos Aires- Bariloce…. OH MIO DIO!
Mi porto le mani sulla bocca che si incurva sempre di più all’insù dando vita ad un meraviglioso sorriso a 32 denti che va da un orecchio all’altro.
Abby: Non ci posso crederee!!!
Salto in piedi sulla sedia fissando ben 6 biglietti per Bariloce con un espressione completamente stupita , tanto da non trovare le parole.
Pablo: Ho pensato che un paio di giorni tra la neve ti avrebbe reso felice.
Abby: I-io..non ho parole…Davvero non so come ringraziarti!
Pablo: Il prezzo è già coperto , e quando vuoi partire basta dirmelo che prenoto tutto.
Rivolgo lo sguardo sul biglietti che reggo in mano con un tremolio causato dall’emozione di viaggiare, ponendomi una domanda.
Abby: Un’unica cosa..Perchè 6 biglietti?
Pablo: Bhè ovviamente partirai con tua madre Marizza , Mia , Manuel , Jared e ..io.
Alza le spalle continuandomi a sorridere , rispondendo alla mia domanda con ovvietà.
Abby: Tu?*sorpresa* E come mai?
Pablo: Oh bhè sono incluso nel regalo.
Ride facendomi l’occhiolino e dato che ha organizzato lui questa sorta di gita perché porgli altre domande?!
Abby: Oh…bhè..sarà un evento per conoscerci meglio non trovi? *sorridendo*
Pablo:*Annuendo* Penso proprio di darti ragione. Ma ..spiegami una cosa Abby..
Alzo il capo pronta a sentire una sua possibile domanda con un espressione seria in viso.
Abby: Si?
Pablo: Sai…per caso.. se Marizza ti ha partorita all’ottavo o ..nono mese?
Abby: Bhè..che io sappia sono nata al nono mese di gravidanza. Era appena entrata. *sorridendo tranquillamente*
Vedo l’espressione di Pablo rabbuiarsi , abbassando lievemente il capo . Intravedo la sua mascella serrarsi leggermente per poi rialzare il capo e mostrarmi un mezza sorriso.
Pablo: Ho..capito . Scusa se te l’ho chiesto ..era solo una mia curiosità.
Abby:*alzando le spalle* Nessun problema.. Ora posso andare?
Pablo: Un ultima cosa aspetta.
Si alza velocemente dalla sua sedia ponendosi dinanzi a me. Essendo più alto devo alzare il capo per fissarci a questa distanza così vicina. Ma nonostante per me lui sia solo un estraneo ogni volta che scontro i suoi occhi così uguali ai miei sento il mio cuore battere più forte. Con un respiro profondo gli chiedo cos’altro vuole.
Abby: Cosa c’è..adesso?
Pablo: Posso…abbracciarti?
Dilato le pupille incredula e leggermente scossa da quel che mi ha chiesto. La sua espressione è seria e i suoi occhi leggermente lucidi mi impediscono di reagire negativamente . Esterrefatta non proferisco parole e questa mia reazione lo spinge ad abbracciarmi come se fosse..un padre amorevole.
Socchiudo d’istinto gli occhi sentendo il suo calore circondarmi la schiena sprofondando lentamente tra le sue grandi braccia , godendomi le emozioni e la gioia che mi procura questo gesto, che sembra paterno.
Ogni volta che incontro un uomo adulto immagino come poteva essere la mia vita al fianco di mio padre e per un momento rilasso i muscoli ricambiando lentamente questo lungo e caldo abbraccio.
Il mio cuore batte dolcemente e non voglio separarmi da queste braccia così accoglienti .
Sembra che il tempo si sia fermato ma il suo calore sul collo lentamente mi fa ritornare alla realtà.
Abby: Ehm…P-pablo?
La mia voce tremolante , per l’emozione , rompe il silenzio e automaticamente scioglie questo abbraccio che mi ha lasciato al quanto confusa.
Pablo: S-scusami.. Grazie..
Rialza il capo , mettendo le distanze tra noi . La sua espressione appare ai miei occhi sofferente ma non sapendo che fare e che dire decido di uscire il più presto possibile da qui e allontanarmi da lui.
Abby: O-ora..devo andare. Di niente , a volte tutti hanno bisogno di un abbraccio.
E sforzando un sorriso lo saluto gentilmente fuoriuscendo quasi di corsa dalla presidenza. Wow..che tipo strano!

Pablo

Lei se ne va ,lasciandomi nuovamente solo in questa presidenza silenziosa. Risollevo le palpebre , chiuse per un secondo passato a pensare all’atto compiuto , fissando poi la mia mano stretta in pugno.
Rallento la presa trovando come speravo alcune ciocche dei suoi capelli. Abbracciarla era l’unico modo per ottenerli , ma col fare ho ceduto alla sensazione di piacere salitami addosso al sol pensiero che lei potrebbe realmente essere mia figlia. Per un momento ho pensato di non volermi più separare da lei e godermi l’emozione strabiliante di sentire il calore della persona , in cui scorre il proprio sangue , tra le braccia.
Ma avendola colta alla sprovvista con i miei folli desideri ho sciolto amaramente l’abbraccio , sentendo però un amaro in bocca.
Pablo: P-perdonami..Abby.
E inserendo quelle ciocche in una bustina trasparente afferro la mia giacca , fuoriuscendo così a prendere la mia auto per dirigermi all’ospedale. Il clima autunnale tende a diventare sempre più fresco e nel cielo oggi predominano grandi nuvoloni , che rispecchiano il mio umore. Non sono affatto contento dell’azione che sto commettendo alle spalle del tutto , ma il silenzio di Marizza non mi da altra scelta.

****

Xx: Perfetto..quando le analisi saranno pronte ti faremo un colpo di cellullare.
Pablo: Non mi sai dire quindi un periodo preciso?
Ansioso di sapere al più presto il risultato del test del DNA continua a bombardare di domande la povera infermiera dietro il bancone del box informazione.
Infer: Pablo posso solo dirti che ci vuole massimo una settimana , stai tranquillo ok?
Sospiro , annuendo poi col viso.
Pablo: Va bene. Ma ti prego , appena hai notizie chiamami . E’ al quanto importante per me.
Sforzo un sorriso alla mia vecchia amica che continua a tranquillizzarmi.
Infer: Pablo ti conviene rispondere al cellullare comunque.*ridendo*
Ritorno alla realtà sentendo solo ora quella fastidiosa suoneria provenire dalla tasca della mia giacca. Sforzando un altro sorriso saluto l’infermiera allontanandomi per rispondere alla chiamata.
Pablo:*sospirando* Pronto?
Xx: Pronto? E’ questo che mi dici dopo circa 10 chiamate perse?
La sua voce isterica posso distinguerla tra mille persone che urlano.
Pablo:*roteando gli occhi* Cosa c’è Paula?
Paula: Esigo un minimo di serietà Pablo! Cosa vuol dire che non puoi più pranzare con me al ristorante fuori città? Mi danno ai nervi quei messaggi scritti in una maniera barbara!
Pablo: Ma se sono stato chiaro e coinciso. Mi è sorto un lavoro in più e non posso sprecare il mio tempo a pranzare fuori Buenos Aires.
Mentre parlo esco dall’ospedale dirigendomi in auto prima di beccare la pioggia.
Paula: E ti sembra normale piantarmi in asso così? Ho annullato tutti i miei impegni per passare un po’ di tempo con te e tu che fai..mi dai buca? *con voce sofferente* Non ti senti minimamente in colpa?
Pablo: Si certo che mi sento in colpa , ma cosa posso fare ? Il lavoro mi chiama.
Fisso il volante , rimanendo seduto nella mia auto ancora spenta. Devo fargli credere che stia realmente in ufficio.
Paula: Poi non ti lamentare se faccio sempre di testa mia. Andrò nuovamente a Rosario , torno stasera. Spero che in questo pomeriggio riesci a risolvere tutti i problemi sul lavoro perché Intendo uscire per cenare. Non è un invito , è un ordine.
E freddamente mi chiude il telefono in faccia. Sbuffo sonoramente buttandolo poco dopo sul sedile del passeggero vuoto , mandandola al diavolo amorosamente.
Pablo: Che ossessione.
Solo ora mi pento di averle dato un'altra possibilità. Era meglio se mesi fa accettavo l’idea del divorzio , almeno a quest’ora potevo spassarmela con chi volevo. Ma la mia meta ora non è certamente il collegio , ma bensì casa di Mia dove sicuramente ci sarà Marizza , con la quale ho ancora una conversazione in sospeso. Da quel giorno dall’appartamento non ho avuto modo ne di vederla ne di parlare. Ho avuto Paula al collo sino a stamattina. Ho dovuto sforzarmi a passare il più inosservabile possibile. Spengo il motore dinanzi la villa di Mia , intravedendo le prime gocce d’acqua posarsi sul parabrezza dell’auto. Così prima che inizi a piovere più forte esco percorrendo velocemente il viale grazioso sino a bussare alla porta d’ingresso.
Strofinandomi le mani leggermente fresche per l’aria autunnale attendo con intrepida voglia che qualcuno venga ad aprirmi in modo da tenere tra le braccia il mio unico e grande amore.
Xx: Chi è?
Pablo: Mia , sono io.
Riconoscendo la sua voce apre la porta trovandomela con un abbigliamento pronto ad uscire.
Mia: E tu che ci fai qua?*confusa dalla mia presenza*
Pablo:*Sforzando un sorriso* Cerco..Marizza. E’ in casa vero?
Lentamente vedo il suo viso annuire alla mia domanda e spostandosi dalla porta mi permette di entrare per godermi il calduccio della casa.
Pablo: Inizia a far freschetto fuori , se stai per uscire ti conviene metterti una giaccia più pesante.
Mia: Ohm..bhè si , Sto per uscire ma andando al centro commerciale penso che starò bene con questa addosso. Marizza è in cucina , io sono in gran ritardo .*sforzando un sorriso* Non vi dispiace rimaner soli vero?
Pablo:*iniziando a sorridere maliziosamente* Stai scherzando vero?
Mia: Su Pablo , sii serio.
La sua espressione sembra stranamente seria e stringendo la corda della borsa sulla spalla mi annuncia l’umore di Marizza.
Mia: Oggi non è molto simpatica..*sforzando un sorriso* E’ un pochino incazzata per..
Pablo:*confuso* Per?
Mia: Su Pablo lo sai bene. Sono 2 giorni che non ti sei fatto sentire dopo ciò che è successo con Paula , quindi sii serio e soprattutto delicato con lei. Ora devo andare , cerca di non peggiorare la situazione.
Avvertendomi dell’incazzatura di Marizza mi lascia solo in casa con lei , sicuramente in cucina all’oscuro della mia presenza, uscendo poco dopo. Il silenzio governa questa casa e varcando le diverse porte mi dirigo lentamente alla cucina dalla quale proviene il rumore del lavandino. Dal profumo della casa deduco che hanno finito di pranzare pochi minuti fa ed è per questo che sta lavando i piatti lentamente , forse in sovrappensiero. Eppure trovarla davanti a me , fissarla e pensare al bene che gli voglio mi spinge a dimenticare tutti i problemi e dubbi che hanno formato il suo comportamento riservato.
Scuoto leggermente il viso deciso a non pensare a tutto ciò che tormenta il mio “io interiore” .
Avanzo lentamente bramando il suo corpo tutto a mia disposizione. La osservo di spalle che con un pigiamino grazioso a maniche lunghe da l’immagine di quella ragazza pazza diciottenne di 15 anni fa.
Creo un sorriso nostalgico pensando a quante volte l’ho presa in giro amorevolmente per quei suoi strambi pigiami , che indossa tutt’oggi. Afferma d’esser cambiata , ma io sono certamente fermo sulla mia opinione. Lei non è cambiata di una virgola , è rimasta la tale di una volta anche se nega l’evidenzia.
Le sue labbra continuano ad inebriarmi il cuore e la testa e le sue carezze riescono ancora ad eccitarmi sessualmente. Si , lo ammetto. Ho sognato di farla mia ,quando facevamo il 5° anno un sacco di volte , ma sfortunatamente è successo solo una volta.
Ma adesso intendo recuperare tutto il tempo perduto , con baci e molto altro.
Avanzo lentamente e vedendo il suo collo slanciato , ben visibile grazie ai suoi capelli raccolti in una acconciatura stramba alta , mi viene voglia di abbracciarla e lasciarle una scia di baci su di esso.
Pablo: Sai che mi sei mancata?
Per un momento sobbalza dallo spavento di sentire una voce maschile echeggiare in questa stanza vuota dal nulla , ma sentendo le mie braccia circondargli il corpo momentaneamente rigido lentamente si rilassa scacciando un lungo sospiro col naso.
Accenno un sorriso malizioso facendo strusciare la punta del mio naso al suo collo profumato socchiudendo gli occhi mentre sento la sua melodiosa voce.
Marz: Mi hai fatto venire quasi un infarto! E’ modo di entrare in casa , per giunta circondandomi il corpo all’improvviso?
Il suo tono di voce risulta poco dopo minaccioso , segno che Mia sfortunatamente aveva ragione.
Pablo: Ce l’hai con me vero?
Rallento amaramente la presa dell’abbraccio permettendogli di voltarsi verso di me , dopo aver chiuso il rubinetto , rivolgendomi un espressione incazzata.
Marz: Io ..non ti capisco. Anzi sono completamente assalita dalla confusione.
La ascolto con attenzione , anche se è difficile mantenerla salda col suo petto che si scontra col mio ad ogni respiro profondo che compie , dato che è rimasta attaccata al lavandino ancora tra le mia braccia.
Fisso i suoi occhi freddi e le sue labbra rigide, che vorrei tanto sciogliere e rilassare con un dolce bacio.
Pablo: P-perdonami se non ti ho cercata in questi giorni..
Marz: Non è questo il problema.
Severamente porta la braccia al suo petto , incrociandole, creando quell’insopportabile mancanza del suo calore che emanava il suo corpo al mio .
Marz: Io non capisco che sorta di relazione..è nata tra noi. Cosa sono..? Che ruolo ricopro nella tua vita?
Con uno sguardo profondo mi pone questa domanda , attendendo risposta con ansia.
Marz: Io voglio capire se stai giocando ancora con me o sei realmente pronto ad affrontare la realtà?
Pablo: P-per…realtà cosa intendi?
Deglutisco , trovandomi leggermente in difficoltà.
Marz: Lo sai perfettamente. Per un miracolo non sei morto di crepacuore quel giorno all’appartamento. Devi solo ringraziare la mia mente che mi fornisce idee geniale. Dato che sei vivo escludo che abbia capito qualcosa ..che abbia capito che io sono la tua…amante.
Pronuncia quest’ultima parola come se dovesse mandare giù un enorme groppo alla gola.
Devo ammetterlo , è un ruolo ripugnante quello che sta coprendo ma..non posso dirglielo schiettamente anche se lo sa perfettamente.
Io rimango in silenzio , distogliendo solo lo sguardo dai suoi occhi che mi infondono suggestione.
Marz: L-le..cosa non cambiamo. Tutto questo è estremamente ripugnante.
Freddamente riesce ad allontanarsi da me ammazzando il tempo con una veloce pulita al tavolo con un panno umido , atto compiuto solo per sfogare la sua tensione dato che il tavolo luccicava.
Sospiro profondamente , sforzandomi ad agire e cercare una soluzione prima di perderla senza neanche aver passato numerosi momenti di gioia al suo fianco.
Pablo: Lo so che non mi sto comportando bene. Quello che ti posso chiedere è soltanto una piccola quantità di tempo.. Tempo necessario per chiudere del tutto la relazione con Paula. Io ho capito di non amarla più , non riesco più a passare un momento di felicità al suo fianco perché nella mia testa ci sei solo tu .
Mi avvicino d’istinto a lei per afferrale le mani e fissarla negli occhi , dietro ai quali si nasconde un velo di tristezza. Un tuono cade nella città cui rombo echeggia ogni singola stanza di questa casa , facendo cadere un totale silenzio per poi di seguito sentire la pioggia cadere violenta per le strade.
Marz: D-devo..chiudere le finestre.
Senza aggiungere altro scioglie la presa delle mani e si reca a chiudere , come ha detto , ogni finestra lasciandomi qua solo in cucina a rimuginare su me stesso. Perché ora si sta comportando in questo modo? Non è normale la nostra relazione , lo ammetto . Ma cosa pretende? Che lasci Paula così dal nulla?
E a dire che le cose più di aggiustarle si stanno rovinando. Che devo fare per acquistare un minimo di fiducia in Marizza? Come posso comportarmi?

Marizza

Chiudo l’ultima finestra , evitando all’ultimo momento che la pioggia bagni il pavimento interno. Fuori si è scatenato un vero e proprio putiferio e i nuvoloni portano solo il buio in questa casa vuota. Sospiro pesantemente pensando che giù c’è Pablo ad aspettarmi. Come dovrei comportarmi? Dopo quella messa in scena dell’altro giorno non ho avuto modo di rivederlo e solo rimanendo sola ho rimuginato su me stesso arrivando alla conclusione di aver commesso un errore madornale a baciarlo quella sera.
Dovevo come minimo affogarlo in piscina per essersi appropriato ingiustamente e senza permesso le mie labbra. Non doveva succedere una cosa del genere , ne tanto meno doveva sorgere una sorta di relazione travagliata con lui. Sono diventata dal nulla la sua amante e questo mi fa orrore.
Però…stupidamente sono entrata in questo macello e per procedere col piano non mi tocca che..reggere il gioco , anche se mi ripugna. Il momento in cui ho sentito le sue mani fredde circondarmi la vita ho sentito il mio fiato mozzarsi , per un istante ho fatto fatica a respirare e quel che stava uscendo era un gemito di piacere nel sentire il suo corpo adattarsi alla mia schiena. Strofinava il suo naso al mio collo in modo lento ed estremamente sensuale , quel collo che non viene baciato da un sacco di anni.
Al 5° anno amavo follemente i suoi succhiotti e se ci ripenso sento nascere in me una strana nostalgia.
Le mie labbra non scavalcano passionalmente le sue dalla sera del compleanno di Abby , e devo ammettere che ho una gran voglia di sentire la mia lingua danzare con la sua. Si..sono completamente uscita di senno. Forse era questo il motivo per il quale ho indugiato se iniziare o meno metter in atto la vendetta.
Avrei finito col rimetterci , soffrendo nel momento della separazione insieme a lui.
Mi metto la mano fredda in faccia cercando di metter in ordine il casino che ho nella testa a causa sua.
Oggi le temperature sono veramente calate , siamo ormai nei primi di ottobre e mi tocca già indossare un pigiama del genere .
La pioggia picchietta violentemente contro gli infissi della causa e un altro tuono romba all’esterno.
Marz:*sospirando* Mi tocca scendere.
Non volendo sentire quella paura del temporale crescere in me decido di scendere le scale per recarmi da lui che, come presumevo , è ancora li in cucina ad aspettarmi.
Marz: S-scusami..
Dio che dolore procura questa frase , pronunciata buttando nuovamente giù un enorme groppo alla gola.
Dove si è visto mai una cosa del genere? Marizza perché scendi sempre a livelli simili? Fai sempre dal minimo al massimo. Lui si volta , rivolgendomi quel suo sguardo sofferente. Oh mamma..perchè ha il privilegio di imbambolarmi con quei occhi??! Mi da ai nervi quell’effetto che fa su di me!
Mi immobilizza e mi fa perdere nel proprio riflesso , incantandomi a fissargli quel meraviglioso colore.
Senza che dica niente mi sto avvicinando e scuotendo il capo non intendo aprire bocca per parlare , ma ben per scavalcargli le labbra. Prendendo una bella quantità di ossigeno lo trasporto in un bacio passionale , attaccando selvaggiamente la mia bocca alla sua che subito ricambia il gesto stringendomi a se in un caldo abbraccio sensuale. Sento il mio seno esser compresso dalla sua giaccia calda e le sue mani sollevarmi il pigiama pesante per accarezzarmi la schiena nuda e formosa. Gemo nella sua bocca sentendo quello strano battito che l’eccitazione mi procura. Inclino il viso poggiando le mie piccole mani fredde sul suo viso coperto dalla sua solita barbetta , seguendo tutti i suoi movimenti mentre mordo delicatamente con i denti il labbro inferiore sentendo il suo superiore accavallarsi sul mio. Tendo ad incurvare di dietro la schiena per separare , per almeno un secondo, le labbra in modo da prendere altro fiato ma lui seguendo il mio movimento non intende sciogliere questo bacio focoso. Così prendendo all’unisono ossigeno dal naso possiamo procedere con questa effusione passionale d’amore. Sento finalmente la sua lingua scontrarsi con i miei denti e appena dischiudo la bocca ecco che incontra la mia, dando vita ad una vera e propria danza romantica. Sorrido senza motivo o forse ce n’è uno? Forse sono felice di bearmi dei suoi baci così passionali dopo tutto quel che abbiamo passato , dopo tutto quel che ci ha spinto a separarci.
Per un secondo divento , da una parte , entusiasta dei miei progressi a da sino a che punto mi spinge la vendetta. Dall’altra mi ritengo una debole perché sto mettendo all’ultimo posto , sto trascurando, il piano di vendetta. Lo sapevo .. Sapevo che riusciva ad inebriarmi non solo la mente ma anche..il cuore.
A richiamare la mia attenzione è la sua bocca che si sposta dalla mia per scendermi sul collo e lasciare una serie di baci passionali dove io spalanco la bocca prendendo una boccata d’aria , per non gemere di piacere.
Dio quanto mi mancava la sua bocca sul mio collo. Infonde sensazioni e piaceri unici.
Il mio cuore batte all’impazzita maniera e automaticamente mi viene da poggiare la mano tra i suoi capelli profumati e stringersi con ardore , facendogli capire che mi piace il suo movimento di bocca.
Lentamente sale nuovamente , sfiorando l’orecchio dove mi sussurra parole dolci.
Pablo: La tua pelle..mi sta drogando.
Sorrido a 32 denti socchiudendo gli occhi godendomi poi il silenzio i suoi denti conficcarsi delicatamente nel lobo dell’orecchio tirandomelo sensualmente.
Pablo: Stiamo..solo in casa ..vero?
Le sue dita che giocherellano con i gancetti col reggiseno e questa sua domanda mi fa scattare tutti gli allarmi che ho in corpo e sgranando di colpo gli occhi non riesco a trattenere il terrore che sento all’improvviso salirmi addosso. Automaticamente riconosce di aver detto qualcosa di sbagliato e levando le sue mani da sotto il pigiama si allontana dal mio corpo irrigidito improvvisamente.
Pablo: Oddio…p-perdonami..I-io non volevo dire..q-questo.
Tra di noi sorgono le distanze e al quanto imbarazzata distolgo lo sguardo accarezzandomi le braccia , nuovamente infreddolite per la mancanza del suo calore , cercando di trovare parola esatta da usare.
Marz: P-pablo..penso che stiamo..correndo un po’..troppo.
Mi mordo il labbro cercando di mantenere la calma, anche se risulta estremamente difficile.
Sono sola in casa con uno che senza pudore vuole portarmi a letto come se tra noi due stia andando rose e fiori. Si è per caso dimenticato che sino ad un mese fa io ero solo un suo ricordo?
Erano anni che non ci baciavamo e ora…pretende fare l’amore con me? E’ pazzo? Non sono così tanto stupida a ricommettere gli stessi errori passati e rischiare nuovamente di rimanere incinta , anche se dopo il coccolone che gli feci prendere sicuramente usa, da quel giorno, protezioni a volontà.
Pablo: N-non volevo intendere quello .
Marz:*inarcando il sopracciglio* Ah si?
Come le racconta bene lui le fesserie non c’è nessun’altro in questo mondo.
Marz: E dimmi un po’. Cosa volevi intendere con “Siamo soli a casa?”.
Pablo: *alzando le spalle* Bhè potrebbero vederci qualcuno e ..scandalizzarsi per il nostro modo di baciarci.
Sforza una risata , cercando di darmela a bere.
Marz:*scuotendo il viso* Sei davvero uno stupido.
Prendo velocemente un bicchiere , riempiendolo d’acqua che subito scorre lungo il mio esofago letteralmente ristretto dalla paura.
Pablo: T-ti fidi ancora di me ..o .. mi stai ritenendo un predatore sessuale?
Nella sua voce colgo un pizzico di divertimento. Come fa a ridere anche in questa situazione?
Ma a questo punto cosa ti tocca , ancora , fare Marizza? Assecondare le sue follie.
Infondo cosa ci si aspetta da un uomo che ha sposato quella svitata di Paula che avrà donato il suo corpo tante volte nel primo periodo del matrimonio e mai verso l’ultimo periodo!?
Marz: Penso che l’astinenza di sesso sia una cosa da risolvere al più presto.
Fingo un sorriso per dopo sorseggiare altra acqua, scontrando poi il suo sorriso malizioso.
Pablo: Io non ho specificato il mio volere.
Si avvicina lentamente e rimanendo impassibile sento il suo corpo tastare il mio , bloccato contemporaneamente dal piano cucina.
Marz: E io non ho specificato di voler andare subito a letto con te . Quindi frena i tuoi ormoni se non vuoi che questa sorta di relazione clandestina o pagliacciata , come la vuoi ritenere tu , finisca all’istante.
Reggo ancora in mano il bicchiere ormai quasi vuoto d’acqua vedendo la sua espressione rabbuiarsi nuovamente.
Pablo: Io non ti capisco Marizza.. Sembra di avere a che fare con due tue personalità. Quella passionale che si butta tra le mie braccia lasciandomi un bacio altrettanto passionale e quella impassibile e fredda che ritiene la nostra messa dei sentimenti una sorta di pagliacciata.. Qual è la vera Marizza?
Stingo la presa del bicchiere fissandolo negli occhi con freddezza. Ha ragione . In me c’è una sorta di guerra. Continuo a ragionare in modo contradditorio. Non mi riconosco neanche . Come pretende che sappia rispondere alla sua domanda?
Marz: Dipende da come mi tratti.
E con una risposta all’altezza metto il punto alla conversazione confusionaria.
Marz: Bene..*sforzando un sorriso* Che cosa facciamo oltre badare gli ormoni?

*****
Pablo: Allora..ci sentiamo ok?
Marz:*annuendo* Va bene. Da quel che mi hai raccontato ora neanche il tuo appartamento sarà a nostra completa disposizione.
Sforzo un espressione dispiaciuta , anche se in realtà sono sollevata all’idea di non rimanere sola in un luogo dove c’è il letto o qualche comfort adatto a fare sesso.
Pablo: Sfortunatamente no.. Ma possiamo vederci sempre qui *accarezzandomi la guancia* quando la casa sarà vuota.*sorridendomi*
Marz: Oggi è stato un caso a parte. *sforzando un sorriso* Di solito tornano i ragazzi e non ci si capisce niente il fine settimana.
Pablo:*sorridendo maliziosamente* Ma non dimenticarti della presidenza..*avvicinandosi* Ci sono un sacco di cosette che ho nella mia testa.
Si rappropria delle mie labbra compiendo movimenti lenti ma passionali interrotti poi dalle mie mani che si pongono sul suo petto massiccio.
Marz:*ridendo* Penso che ti converrebbe passare una visita psicologica..*avvicinandomi al suo viso* Ricordati che sono pur sempre una donna..ho una certa..fragilità.
E con un filo di voce pronuncio quest’ultime parole per dopo mordergli sensualmente il labbro , gesto che lo fa eccitare di gran lunga . Lo colgo nel suo sguardo luminoso e nel tremolio del suo corpo che vorrebbe tanto accarezzare ogni singola parte del mio.
Pablo: Tu mi fondi il cervello.*a bassa voce*
Marz: *Sorridendo maliziosamente* Non sei di meno..
Pablo: Oh vieni qua.
E velocemente mi circonda con le sue labbra per baciarmi nuovamente le labbra. Questa volta il bacio dura di meno picchiettando con le mani sul suo petto , per allontanarlo da me sorridendo sotto la sua bocca.
Finalmente lo stacco da me e sorridendomi decide ,con rammarico , di tornare a casa prima che inizi di nuovo a diluviare.
Marz: Mi..mancherai.
Si..sono proprio fusa. Che cosa ti salta in mente Marizza? Pronunciare questa frase con un sorriso da ebete..è il colmo!
Pablo: Ti amo, giuro che lunedì ti bacerò sino a morire di asfissia , resisti e poi sarò tutto tuo. O-ora devo andare. Ti amo amore..ti amo.
Dandomi un altro bacio a stampo corre verso l’auto , non sentendo quel “Ti Amo” che non pronuncerò mai.
C’è troppo dolore in me che ostacola di pronunciare quelle due semplici parole. Non posso arrivare a tanto.
Quelle parole sono il mio limite e sin quando non lo sorpasserò posso stare , in un certo senso , serena.
Lo saluto con la mano , restando sotto la soglia della porta d’ingresso , vedendo andar via con un lieve sorriso sulle labbra. Quanto sono stupida..

****

Xx: Tu devi esser fuori di testa! Sei diventata l’amante di Pablo! Marizza sei totalmente impazzita!
Roteo , forse per l’ennesima volta , gli occhi seduta ad una poltrone vecchia ma comoda lo stesso nella mia umile casa campagnola di mio padre che , ascoltando il mio racconto delle vicende successe in quest’ultimo periodo passato a Buenos Aires , è rimasto sconvolto e sta portando sulle lunghe quel che sembra una ramanzina.
Marz: Oh papà.. ti ho già spiegato qual è il mio scopo!
Martin: Peggio ancora!!*facendo avanti a dietro* Sai cos’è la vendetta? E’ un sentimento che scaturisce da un desiderio di farsi giustizia generato da un impulso volitivo che segue al rancore o al risentimento. E NON E’ un sentimento POSITIVO!!!
Continua a schiamazzare formando quasi un fosso al centro di questo povero salotto mentre io sospirando mi tocca subire le sue lamentele. Non fossi mai venuta qua a fargli visita. Non so se rimpiangere o meno la presenza di Abby in questo momento. Magari non avrei sentito tutte le stupidaggini che sta tirando in balio.
Da quando ha iniziato a frequentare quel Jared l’ho persa tra le mani , ma infondo come dargli torto.
E’ la sua prima relazione amorosa e sembra andare fiori e rose tra loro , anche se a volte sussistono delle discussione per futili cose , dato che sta andando avanti da circa due settimane .
Quando ci comunicarono la notizia volevo strozzare Jared minuto stante ma vedendo l’espressione felice di Abby ho deciso di risparmiargli la vita e di permettergli quindi di render felice la mia adorata.
Dopo ovviamente lo preso in disparte per ricattarlo di morte in caso l’avrebbe fatta soffrire e da quel che sembra penso che non mi devo ancora sporcare le mani di sangue.
Martin: Tu vuoi far provare la stessa sensazione a Pablo che ti ha fatto soffrire.
Marz:*esasperata* Si papà so cos’è la vendetta. E intendo anche far capire a Pablo il dolore che mi ha inflitto.
Martin: *sedendosi a peso morto* Io non so cosa fare con te! Non cambierai mai! Se non ti vai a schiantare contro il muro non fermi la dinamite che è in te.
Marz:*finto sorriso* Questa è musica per le mie orecchie. Hai capito bene papà e non pensi di mollare la presa ?
Lui esasperato dalla mia impassibilità e concentrazione nella vendetta continua a borbottare fra se sorseggiando una tisana che potrebbe alleviare il suo nervosismo. Mentre lui continua a rimuginare sulle scelte avventate di sua figlia io dedico due secondi a fissarmi attorno , scontrando poi casse di legno piene di vegetazione.
Marz: E quelle?
Richiamo la sua attenzione , rispondendo dopo un po’ alla mia domanda.
Martin:*sospirando pesantemente* Devo portarle al villaggio. Gli servono alla signora Rosemary .
Marz: Alla signora che mi ha fatto partorire?*inarcando il sopracciglio* E’ ancora viva?
Martin:*ridendo* Oh ha più di 90 anni ma è ancora arzilla come una ragazzina. Dovevi vederla come ballava con me il tango l’altra sera.
Marz.*disgustata* Ok ok! Sono cose che preferisco non sapere.*finto sorriso*
Martin:*ridendo* Senti dato che mi chiede molte volte di te perché non gliele porti tu? Così hai modo di rivederla dopo tanto tempo.
Penso alla sua proposta. Infondo ha ragione. Dopo il parto la sono andata a trovare poche volte , dato l’inizio del nuovo “lavoro” alla locanda.. Ma su quello voglio stendere un velo pietoso.
Martin: Allora?
Ritorno in me rivolgendogli un sorriso sforzato.
Marz: Bhè..perchè no? E’ un idea carina, spero solo che mi riconosca.
Accenno una risata preparandomi per fare un po’ di strada a piedi come i vecchi tempi.
Tornare un po’ indietro col tempo mi aiuterà sicuramente a rischiarirmi le idee e magari pentirmi delle scelte fatte quest’ultimo periodo.
Marz: Torno presto.
Dopo un caloroso bacio sulla fronte mi augura un buon tragitto e sorridendogli prendo con facilità le casse , non troppo pesanti , percorrendo poi quel tragitto fatto migliaia di volte quando ero incinta di Abby.
Mi perdo nei dolorosi ricordi , ripensando a quanti sacrifici ho fatto per assicurargli un futuro ..
Quante volte mi sono fermata per le contrazioni, piegandomi quasi su me stessa, quanto sudore ho versato su questa strada ancora sbriciolata , quante volte ho rischiato di inciampare su pietre e rischiare automaticamente di perdere mia figlia, quante volte ho calpestato la neve tenendo le mie braccia attorno alla pancia dei primi mesi di gravidanza per infonder calore al feto!? Quante lacrime ho versato?
Non ho più il conto . Nella mia testa ormai domina il suo nome : Pablo.
E solo pensando a tutto questo sento quell’insopportabile sentimento chiamato odio annebbiarmi la testa.
Xx: Marizza…..Marizza sei tu?
Sobbalzo lungo il cammino su questa strada notando solo ora di tener davanti un uomo sulla quarantina in su , mai visto prima.
Marz: M-mi…scusi..ma lei chi è?
Sforzo di esser gentile e di tener un sorriso nonostante sia imbarazzata per questo insolito incontro.
Lui mi fissa con un espressione mezza incredula e mezza scombussolata mentre io desidero capirci di più.
Ma anche se spremo le meningi non riesco a ricordare ne a riconoscere quest’uomo.
Xx: Non mi riconosci..?
Marz: N-no..se magari mi dice come si chiama..io potrei ricordarmi.
Xx: Dopo tutto quel che ti ho fatto non ti ricordi neanche del mio viso?
Ora il suo tono appare più incazzato e forse pieno di rancore. Ma chi è quest’individuo e cosa vuole da me?
Xx: Sono Terence..e finalmente ti ho ritrovata per riavere….. ciò che ti ho dato anni fa!
Dilato le pupille riconoscendo quei suoi occhi , oscurati da uno strano velo.
Il suo cambio improvviso d’umore mi terrorizza e qui nel nulla mi trovo alle prese con un uomo.. completamente cambiato e incazzato nero. E ora che gli ho fatto?







OH OH . SEMBRA CHE QUALCUNO SIA RESUSCITATO DAL PASSATO RIMEMBRATO DA MARIZZA NELLA SUA VECCHIA CASA DI CAMPAGNA. LUNGO IL TRAGITTO VERSO IL VILLAGGIO ECCO CHE HA INCONTRATO LUI -> TERENCE! LO RICORDATE? BHè VI AVEVO ACCENNATO DI NON SOTTOVALUTARE LA SUA FIGURA! E ORA ECCOLO QUI ACCECATO D'IRA. PERCHE'? CHE NOI RICORDIAMO I DUE SI SONO LASCIATI IN BUONI RAPPORTI . COSA GLI E' CAPITATO? MARIZZA E' IN PERICOLO?
ABBY HA RICEVUTO IL SUO REGALO. UN BELLISSIMO VIAGGIO A BARILOCE CON ORMAI LA SUA FAMIGLIA! QUANDO AVVERA' QUEL VIAGGIO E COSA SUCCEDERA'? PABLO HA FATTO IL TEST DEL DNA ORA BISOGNA SOLO ASPETTARE IL RISULTATO. COSA USCIRA'?
LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLOOO!!!
COMMENTATEEE E CONTINUATELA SEMPRE A SEGUIREEE! CIAOOO
 
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Pablizza01
view post Posted on 8/10/2016, 21:33




MA MA MA MA :o: NON PUOI PERMETTERTI DI LASCIADMI COSÌ?! SE QUELLO TORCE UN CAPELLO A MARIZZA GIURO CHE TI PICCHIO...SEI AVVISATA ROXY!!!!!!!😡
Andiamo avanti
PRIMA DI TUTTO..forse non sto bene ma quando ho letto
'Xx: Marizza…..Marizza sei tu?
Sobbalzo lungo il cammino su questa strada notando solo ora di tener davanti un uomo sulla quarantina in su , mai visto prima.
Marz: M-mi…scusi..ma lei chi è?
Sforzo di esser gentile e di tener un sorriso nonostante sia imbarazzata per questo insolito incontro.
Lui mi fissa con un espressione mezza incredula e mezza scombussolata mentre io desidero capirci di più.
Ma anche se spremo le meningi non riesco a ricordare ne a riconoscere quest’uomo.
Xx: Non mi riconosci..?
Marz: N-no..se magari mi dice come si chiama..io potrei ricordarmi.
Xx: Dopo tutto quel che ti ho fatto non ti ricordi neanche del mio viso?'
GIURO SU QUALSIASI COSA CHE HO PENSATO' FA CHE NON SIA LUI FA CHE NON SIA LUII(ovviamente parlavo di terence)
Non so perchè...ma subito ho pensato a lui lo giuro...bah
1VOGLIO SAPERE COSA CI FA QUI
2 PERCHÈ È ARRABBIATO CON MARIZZA
3 COSA VUOLE RIPRENDERSI??
4 HO PAURA CHE LE FACCIA DEL MALE
5 se si erano lasciati in ottimi rapporti...mo cosa vuole mo questo!?!?!?!
poi andiamo avanti
ABBY E PABLO ALL'INIZIO
IL REGALO..BEH...ADOROO!!!!! :wub: perchè jared e abby staranno più tempo insieme
E anche Abby e pablo passerannp più tempo insieme
E poi ho un presentimento su una cosa...vabbe poi più avanti scoprirò se succederà o no la cosa che mi frulla per la testa
Poiiiii
PABLO all'inizio pensavo che la volessi abbracciare così..per affetto ma..mentre leggevo ho pensato e mi sono venuti in mente i capelli...e poche righe dopo lo hai detto e tipo la mia faccia :blink: ma dai pablo!! Sei meschino così..però vabbe è marizza che lo fa essere così
LA PARTE DI PABLO E MARIZZA *MORTA D'AMORE* :wub: :wub: li amo...vabbe lo sai.. ma ogni capitolo ne divento più innamorata😍...è così!!
E poi beh..non so cos'altro dire...marizza ti stai innamorando seriamente e basta...lo ami ammettilo e vivete felici!! Se vabbe le mie fantasticherie chissà quando diventeranno reali..ci vuole ancora tempo secondo me...
VA BENEEE ORA VADO,CONCLUDO ILGRANDISSIMO PAPELO CON UN GRANDE CONTINHA :D adoro la tua ff ogni capitolo di più :wub: ciaoooo ^_^
 
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view post Posted on 9/10/2016, 20:08

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Heila!! Oggi non mi è possibile postare perchè ho una marea di cose da fare xD Quindi vi lascio le anteprime! A domani col capitolo 33!! ;)


Marizza

Terence: M-mio..figlio nacque malato , aveva bisogno di operazioni molte care ma io…*stringendo i pugni*..non avevo soldi e lui…..è m-morto! QUESTO PERCHE’ LI DIEDI TUTTI A TE!!
Urla di colpo intravedendo i suoi occhi velarsi di lacrime. Rimango immobile , respirando a stento.
Questo racconto mi ha creato un groppo alla gola che non mi fa pronunciare una sola parola.
Ma cosa potrei dire a riguardo? Quel povero bambino è morto…solo perché i suoi soldi l’aveva dati a me..
D’un tratto mi sento svuota di qualunque emozione. Inizio a sentirmi insopportabilmente in colpa anche se in realtà mi costrinse ad accettare quell’alta somma di denaro.
Terence: Ti ho cercato notte e giorno , nella speranza di riottenere quei soldi ma..tu eri sparita. Sasha , il capo della locanda , mi disse che ti eri licenziata pochi giorni dopo la mia partenza. E ora sono qui a .. riprendere ciò che ho perso.
Marz: I-io…non centro.


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Marz: E’…p-possibile parlare col..preside?
La mia voce tremola , davanti la segreteria che fissa il mio biancore con un espressione preoccupata.
Amelie: S-si..certamente. Prego può andare tranquillamente.
Prendo diversi respiri profondi varcando lentamente le diverse porte , con ancora le gambe tremolanti , giungendo finalmente alla porta della presidenza chiusa. Se un tempo Terence mi aiutava a dimenticare il dolore causatomi da Pablo…ora Pablo riuscirà ad eliminare il terrore che provo per Terence.

----------------------------------------------------------------

Pablo

Marz: T-tu..non puoi..aiutarmi.*stringendo i pugni* Nessuno può.
Pablo: Appena sei entrata hai supplicato il mio aiuto.. Marizza non posso lasciarti in queste condizioni. Fammi trovare l’individuo che ti ha ridotto in questo stato e lascialo tra le mie mani!
Il sol pensiero che qualcuno l’abbia fatta del male mi sale la rabbia e i nervi al cervello , facendomi quasi perdere il controllo delle mie azioni.
Lei respira profondamente vedendo il suo petto alzarsi e abbassarsi velocemente .
Marz: P-pablo..
La sua voce appare affannosa e appena sento la sua mano smuovere animatamente la mia inizio a preoccuparmi sul serio di quel che sta avendo.
Pablo: Marizza che hai?
Continua a smuovermi il braccio continuando a respirare sempre con più sforzo portandosi poi la mano sul collo mentre mi rivolge uno sguardo sofferente.
Scatto all’in piedi capendo solo ora di stare soffocando e che sta cercando aiuto.
Pablo: Marizza respira! Marizza!! Su!

-----------------------------------------------------------------

Paula

Gaia: No aspetta Paula , c’è anche un analisi di tuo marito da ritirare.
Mi volgo nuovamente verso di lei fissandola con un espressione interrogativa.
Paula: Analisi? Di che genere?
Nonostante spremi le meningi non riesco a ricordare di avermi detto che si era sottoposto ad un analisi del sangue o da controlli vari. E’ anche vero che il dialogo tra noi non è quello di una volta, anzi mi sto sforzando per migliorare anche quest’altra cosa.
Gaia: Bhè penso ..che sia un test del DNA. Sinceramente non ricordo molto bene , ti posso solo dire che me l’hanno consegnato insieme alle tue analisi dato che appartenete ad un'unica famiglia.
Sorridente come sempre mi porge l’altro busta da lettera clinica che io afferro totalmente frastornata dalla parola “Test del DNA” . Che cos’è questa storia?

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Paula: Come devo fare? COSA devo fare?? Tra poche ore Pablo tornerà! Come faccio a sbarazzarmene!?!?
Cammino avanti e dietro con le mani completamente nei capelli , ringraziando non so quale autocontrollo che mi sta impedendo di tirarmeli per la disperazione, buttando incessantemente uno sguardo pieno di terrore a quei fogli , ora riversi sul tavolo , spremendo con sforzo le meningi nella speranza di ricevere dal cielo un idea geniale per non farle cadere tra le mani di Pablo.

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Marizza

Man mano ci mettiamo in ginocchio, che affondano nella sabbia fresca, mentre procediamo a baciarci con più passione. Mi lascio scappare un sorriso , sentendo quei bellissimi brividi percorrermi la schiena che nel contempo viene accarezzata sensualmente dalle sue grandi mani. Il rumore del mare distoglie la mia attenzione riportata dalle sue mani che tentano continuamente di alzarmi la maglia per sfiorarmi i fianchi , mentre smuovo d’istinto le labbra gustandomi il sapore della sua bocca che scavalca la mia con passione e foga. Come sempre , se penso alle sue vere intenzioni , sento quella piccola paura pervadermi il corpo , irrigidendomi. Ma sono certa che se gli chiedessi di fermarsi lui..lo farebbe all’istante. Ma allora perché non lo sto facendo? Perché gli sto permettendo di giocherellare con i gancetti del mio reggiseno mentre le mie mani , come per magia , gli stanno per alzare la maglia?











:woot: :woot: :woot: Ce... dall'ultima anteprima di Marizza deduciamo che si sia ripresa da quello che sembra un attacco di panico. Cosa sarà succedo di preciso con Pablo? Come si è ripresa? Terence è più carico che mai e vuole riprendersi ciò che ha perso. In questo momento Marizza è in pericolo e ha trovato rifugio in Pablo che stranamente in spiaggia sembra , insieme a MArizza , voler accrescere le fiamme della passione :shifty: Come finirà la situazione? Ehh curiosi eh?? :shifty: :shifty: bhè per saperlo dovete aspettare sino a domani muahahaha *risata malvagia*
Ma ORA PASSIAMO A PAULAAA!! Ehm...si i risultati sono finiti NELLE MANI SBAGLIATE! (colpa di Roxana -_- io non centro con questo xD ) e sembra di voler architettare qualche piano malefico. Ma quale? TANTE ALTRE COSE VI ATTENDONO NEL PROX CAPITOLO! A DOMANI! ATTENDO ALTRI COMMENTI XD CIAOOO!
 
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Pablizza01
view post Posted on 9/10/2016, 20:57




UOUOUOUOUOUO FERMI TUTTI!!!STOOOOOOP*REGIA FERMI LE RIPRESE* TAGLIA LA SCENA
PRIMA DELL'ATTACCO DI PANICO E DELLA LARTE FINALE CHE LASCIA LIBERO SFOGO ALLA MIA FANTASIA :shifty:
MALEDETTA PAULAAA
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

DEVI IMMEDIATAMENTE SPARIRE DALLA MIA 'VISTA' Mia carisisma paula prima che ti prenda e faccia fare una brutta fine
😠😠😠😠😠😠😠😠 IO LO SAPEVO IOOOOOOO LO SAPEVO.. ALLORA:*PRENDENDO ARIA
IO quando ho saputp del test ..ho pensato subitissimo a marizza..perchè
Essendo tipo l'amante no, se per caso paula non ci stava e marz si trovava nell'appartamento di pablo, non lo so ma avevo pensato alla posta e tipo lei che riceveva il risultato del dna...e non che lo prendesse QUELLA GRANDISSIMA *BIP* :angry:
ORA NESSUNO SAPRÀ DEL TEST...ALMENO FINCHÈ PABLO NON PENSERÀ AL TEST NON ARRIVATO E MAGARI CHIEDERÀ E SCOPRIRÀ CHE IL TEST LO AVRÀ PRESO PROPRIO PAULA...OK BASTA QUESTE SONO MIEI FANTASTICHERIE...COMUNQUEEEE ORA PASSIAMO AD ALTRO
PS LA ODIO LA DETESTO BASTA..ODIO PURO :angry:

LA PARTE INIZIALE ...CON L'ATTACCO DI MARIZZAAA MADOOO :woot: pablo ha scoperto che lei soffre di attacchi d'asma madonnaaaaaaa
E ...terence...i soldi....mado..... :unsure:

E la parte finale.. :woot: :wub: AMORI MIEIIII TU NON PUOI PERMETTERTI DI LASCIARMI COSÌ...IO STARÒ IN ANSIA FINE DOMANI CAPISCI??? va beneee comunque apparte gli scherzi...va bene non fa nulla che non posti tranquilla : ^_^ ..ma sappi che starò in ansia fine domani -_- ahahahaahaha ciaooooo :D
 
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view post Posted on 10/10/2016, 14:13

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ED ECCOVI IL CAPITOLO CHE NON HA PIU' SEGRETI.... O FORSE SI ? :shifty: :shifty: :shifty: :woot: LEGGETELO E SCOPRIRETEEE!! CIAOO ! BUONA LETTURA ;)


CAP 33

Marizza

Marz: T-terence…sei veramente tu?
Lascio cadere, delicatamente ,la cassa di legno a terra compiendo un passo in avanti troppo scioccata di ricontrarlo dopo 13 anni!
Terence: N-non..fare un altro passo!
Sgrano gli occhi , sconvolta dal tono di voce con cui mi sta parlando.
Fisso per bene i suoi occhi che rivolti su di me esprimono solo odio.
Marz: N-non capisco…c-che cosa ti ho fatto per comportarti in questo modo con me adesso?
Più sforzo la memoria , meno ricordo qualche torto fattogli in passato.
Marz: Che io ricordo ci siamo lasciati in ottimi rapporti.*scuotendo il capo confusa* Che cosa ti prende..?
Il suo viso non è quello luminoso di un tempo. Sotto quella barba incolta si nasconde del dolore, lo so riconoscere dopo anni di dura esperienza.
Stringe i pugni , evidenziando le sue grandi nocche maschili, serrando poi la mascella.
Terence: Certo! Per te ci siamo lasciati in ottimi rapporti!*sorridendomi amaramente* Ricordi solo i bei momenti passati insieme , ma non sai quel che mi hai fatto.
A questo punto sbotto , non sopportando più questa pressione che mi sta infliggendo ingiustamente.
Marz: Sentimi un po’ ! Sono 13 anni che non ci vediamo e tu giungi da me sparando queste frasi di cui non ci sto capendo niente?*alzando il tono* Se magari mi aiuti a capire potrei scoprire l’inspiegabile rancore che provi nei miei confronti! Un rancore nato dal nulla.
Terence: Sono esattamente 12 anni che ti cerco incessantemente!
Marz: Ma perché??*confusa* Perché mi hai cercato per tutto questo tempo?
Terence: Arrivo subito al punto e ti schiarirò la memoria! Ricordi che abbandonai il paese per trasferirmi con la mia famiglia in America?
Lo ascolto , respirando affannosamente . Questo uomo mi sta mettendo troppa tensione e in un certo senso mi terrorizza. Sono qui sola in aperta campagna , con un uomo completamente cambiato da allora.
Non è lo stesso Terence , sembra accecato dall’odio nei miei confronti. Ma continuo a non capire il perché.
Annuisco tremolante il viso , ricordandomi questo passo del passato, proseguendo ad ascoltare il suo racconto.
Terence: Mesi dopo nacque mio figlio , quel bambino che aspettava mia moglie.
Marz:S-si..ricordo che rimase incinta.. Ma io in tutto questo che centro?
Terence: Te lo spiego subito! Ti diedi un alta somma di denaro ….denaro che avrebbe coperto le cure mediche e le operazioni di….mio figlio.
Sgrano gli occhi , scioccata da questa rivelazione.
Terence: M-mio..figlio nacque malato , aveva bisogno di operazioni molte care ma io…*stringendo i pugni*..non avevo soldi e lui…..è m-morto! QUESTO PERCHE’ LI DIEDI TUTTI A TE!!
Urla di colpo intravedendo i suoi occhi velarsi di lacrime. Rimango immobile , respirando a stento.
Questo racconto mi ha creato un groppo alla gola che non mi fa pronunciare una sola parola.
Ma cosa potrei dire a riguardo? Quel povero bambino è morto…solo perché i suoi soldi l’aveva dati a me..
D’un tratto mi sento svuota di qualunque emozione. Inizio a sentirmi insopportabilmente in colpa anche se in realtà mi costrinse ad accettare quell’alta somma di denaro.
Terence: Ti ho cercato notte e giorno , nella speranza di riottenere quei soldi ma..tu eri sparita. Sasha , il capo della locanda , mi disse che ti eri licenziata pochi giorni dopo la mia partenza. E ora sono qui a .. riprendere ciò che ho perso.
Marz: I-io…non centro.
Finalmente esclamo parole che fuoriescono dalla mia bocca con sforzo.
Marz: Io non ti ho puntato la pistola alla tempie e obbligato a darmi tutti i soldi che avevi!*alzando il tono*
Terence: Ma non di certo l’hai lasciati li! Te li sei presi e portati via con se , sparendo come una fuggitiva!
Dove sei stata tutto questo tempo ? DOVE?? *urlando*
Marz: Ora basta!! Questo è troppo!! Tu giungi da me e ti azzardi a parlarmi in questo modo? Tu sei pazzo!
Scuoto il viso certa al 100% che ho perso quel caro e gentile Terence di molti anni fa, indignata dal suo comportamento poco opportuno.
Terence: Mio figlio è morto , mia moglie caduta in depressione e ricoverata in una clinica psichiatra e io…vivo sotto un ponte senza un centesimo bucato.
Sgrano le mie enormi pupille tremolanti ascoltando questo racconto così ingiusto.
Terence : C-con te… riavrò tutto. I soldi..l’amore..un figlio!
Marz: Con me non riavrai niente!!
Terence: Te lo puoi togliere dalla testa , tu non ti libererai facilmente da me .
Avanza improvvisamente verso di me e completamente terrorizzata dalle sue folli azioni non riesco a muovere un solo centimetro sino a quando qualcuno gli lancia una pietra , non troppo grande , alla schiena che richiama la sua attenzione.
Xx: Lasciala stare immediatamente e sparisci prima che ti suoni questo in testa!
Un anziana signora corre in mio soccorso tenendo in mano , in una presa salda , un bastone massiccio di legno pronto a darglielo in testa se osa mettermi le mani addosso. Lui accenna un ghigno infastidito e dando un rumoroso calcio alla cassa del raccolto, che dovevo porta al villaggio, si allontana non prima avermi sussurrato all’orecchio.
Terence: Ti troverò..
Anziana: Ho detto sparisci!! *urlando*
E finalmente si allontana imboccando altre strade lasciandomi da sola davanti a questa anziana signora che abbassando l’arma si avvicina lentamente a me , completamente tremolante.
Un sudore freddo scola lungo il mio collo rabbrividendo dal terrore.
Anziana: Stai tranquilla cara.. Sei al sicuro.
Pone la sua mano rugosa sul mio viso completamente freddo e scioccato dalla situazione.
Marz: H-ho…a-avuto..così…tanta paura.
Per la prima volta mi sono trovata dinanzi un tipo del genere che se non fosse stato per il suo arrivo , mi avrebbe messo le mani addosso e violentato per raggiungere i suoi scopi.
Quell’uomo non è quello di un tempo. L’odio e il dolore l’ha completamente cambiato e io..sono in pericolo se mi ritiene la causa della sua sfortuna.

****

Anziana: Su bevi un po’ d’acqua. Ti farà bene. Per fortuna giravo da quelle parti, sai che è pericoloso che vada in giro una signorina bella quanto te?
Accenna un sorriso porgendomi un bicchiere d’acqua e solo fissandomi attorno riconosco di esser stata salvata per la secondo volta da questa signora.
Marz: Sai…chi sono?
Alzo il capo rivolgendogli un debole sorriso.
Anziana: No..cara. Non ricordo anche se i tuoi lineamenti sono familiari..*fissandomi concentrata*
Marz: Sono..Marizza.. quella ragazza di soli 18 anni che hai aiutato a partorire proprio in questa casa.
Anziana:*portandosi le mani sulla bocca* Oh mio dio! La figlia di Martin!! Marizza! *sorridendo poi appieno* Sei davvero tu!?? Mio Dio come sei cambiata..ma vedi come ti sei fatta bella!
Accenno un altro sorriso ,cercando di svagare la mente leggermente danneggiata da quell’insolito scontro.
La signora , gentile come un tempo , continua a bombardarmi di complimenti e domande trascorrendo così parte del pomeriggio sino a quando chiamo Martin , dopo la consegna del raccolto proprio a lei , per venirmi a prendere.
Marz: Grazie ancora per oggi Signora..
Anziana:*accarezzandomi le mani* Oh Piccolina..e di cosa ?*sorridendomi*
Marz: Se non fosse stato per lei io oggi…
Un altro groppo alla gola mi impedisce di concludere la frase , che però coglie lo stesso la signora.
Anzia: Non ti preoccupare.. non ci pensare. E’ stato lo spirito di Dio a prendere quella strada oggi. Che Dio ti benedica e che protegga sempre te e tua figlia.. Salutala e digli che mi manca quella bellissima creatura dagli occhi azzurri! *sorridendomi con commozione*
Martin: Marizza ! Sono qua.. vieni!
Da lontano mio padre mi comunica di esser arrivato con la mia auto e salutandola definitivamente con un lungo abbraccio entro in macchina dove mi perdo nei pensieri guardando fuori dal finestrino.
Nonostante abbia colto che in me c’è qualcosa che non quadra rimango silenziosa , non proferendo parola.
Cosa potrei raccontargli? Che sua figlia per 2 anni ha lavorato come prostituta e accettato dei soldi da un uomo che ora pretende riavere ciò che ha perso di colpo? Non posso.. Nessuno può capirmi se non Mia , ma in questo momento nella mia testa compare un unico desiderio: andare da Pablo e sentirmi amata.
Marz: E’…p-possibile parlare col..preside?
La mia voce tremola , davanti la segreteria che fissa il mio biancore con un espressione preoccupata.
Amelie: S-si..certamente. Prego può andare tranquillamente.
Prendo diversi respiri profondi varcando lentamente le diverse porte , con ancora le gambe tremolanti , giungendo finalmente alla porta della presidenza chiusa. Se un tempo Terence mi aiutava a dimenticare il dolore causatomi da Pablo…ora Pablo riuscirà ad eliminare il terrore che provo per Terence.

Pablo

Sto aggiustando diverse scartoffie sino a quando al telefono fisso mi arriva un messaggio vocale di Amelie che mi annuncia l’arrivo della signora Andrade. Scatto all’in piedi voglioso di vederla dopo un paio di giorni , dato che sono stato sommerso dal lavoro , rispondendo velocemente Amelie tenendo premuto col dito un pulsante.
Pablo: Amelie non ci sono per nessuno, intesi?
Amelie: Alla perfezione.
Soddisfatto lascio la presa del pulsante sentendo poco dopo Marizza bussare leggermente alla porta.
Pablo: Avanti.
Cammino intorno alla scrivania per accoglierla tra le mie braccia ma scontrare la sua espressione turbata e la sua pelle avere una pessima cera non mi tranquillizza affatto.
Pablo: Marizza che hai??
Lei alza il capo lentamente scontrando i suoi occhi sprigionare lunghe lacrime che gli scivolano sulle guance intravedendo il suo corpo tremolare.
Marz: T-t-ti..supplico..*singhiozzando*…A-aiutami..
Dilato le pupille scosso nel vederla in questo stato drastico che mi svuota da ogni energia vitale e felicità nel corpo . Senza aspettare alto lascia cadere la sua borsa a terra per venirsi a rifugiare , per non so qual motivo, tra le mie braccia. Le stringo velocemente il corpo infreddolito sentendola singhiozzare e piangere sul mio petto disperatamente . Stringo gli occhi cercando di mantenere l’autocontrollo.
Chiunque l’abbia ridotto in questo modo merita solo la morte.
Pablo: Marizza…t-ti supplico dimmi cos’hai..
Ma invece di rispondermi continua a tremare per il terrore tra le mie calde braccia rimanendo così minuti e minuti sino a farle sfogare tutto il dolore che riserva in essa.
Ora sono qui , con la sua testa sulle ginocchia mentre gliela accarezzo lentamente seduto sul divano della presidenza in attesa che finisca di versare le ultime lacrime che ormai hanno umidito il mio pantalone.
Socchiudo forse per l’ennesima volta non riuscendo più a trovare una parola adatta per la situazione , non mi tocca fare altro che aspettare . E finalmente la sento smuoversi per drizzarsi sedendosi al mio fianco mentre si asciuga col dorso della mano le lacrime rimaste sul viso.
Marz: G-grazie..
Accenno un mini sorriso ripensando ad una scena già successa , ovvero quando lei scoprì che Spirito non era realmente sul padre, simile a questa .
Pablo: Figurati..
E come volevasi dimostrare ecco la sua stessa domanda, sorta a causa del mio silenzio, una volta sollevato il capo e rivolto uno sguardo confuso.
Marz: M-ma.. non mi chiedi..niente?
Fisso intensamente quei suoi occhi rossi , il suo biancore del viso mentre odo la sua voce tremolante e bassa che provoca una fitta dolorosa al cuore. Ma non risponderò come 16 anni fa.
Pablo: Certo..ma..nel momento giusto.
Accenno un sorriso ponendo la mia mano calda sulla sua guancia umida , asciugandogli col pollice le lacrime rimaste in modo premuroso.
Pablo: L’unica cosa che mi importa è che ora tu ora stia bene. Ma voglio anche che tu ..con calma mi racconti che cosa ti è preso ..così all’improvviso.
Lentamente abbassa il capo stringendo le mani in pugno sulle proprie ginocchia , sicuramente pensando se confessare o meno.
Pablo: Se vuoi che ti aiuti Marizza..io necessito sapere cosa ti prende perché io penso che di te io non sappia più niente. C’è un profondo abisso che ci separa ma se mi dai l’opportunità di sorpassarlo io…ti aiuto col cuore. Perché sai che ti voglio un bene infinito.
Socchiude gli occhi succhiando sul col naso forse colpita dalle mie parole.
Marz: P-pensavo….di aver affrontato le ombre del m-mio..p-passato.
Con un tono basso di voce pronuncia questa parole trattenendo un altro disperato pianto.
Marz: Ma…all’improvviso..u-un ombra di cui non sapevo l’esistenza..*stringendosi le labbra*..e’ c-comparsa.
Ascolto con un espressione confusa ma al contempo concentrata questa sorta di racconto intravedendo i suoi occhi colmarsi nuovamente di lacrime.
Pablo: Marizza se non mi dici chi è io non ti posso aiutare. Non capisco..
Marz: T-tu..non puoi..aiutarmi.*stringendo i pugni* Nessuno può.
Pablo: Appena sei entrata hai supplicato il mio aiuto.. Marizza non posso lasciarti in queste condizioni. Fammi trovare l’individuo che ti ha ridotto in questo stato e lascialo tra le mie mani!
Il sol pensiero che qualcuno l’abbia fatta del male mi sale la rabbia e i nervi al cervello , facendomi quasi perdere il controllo delle mie azioni.
Lei respira profondamente vedendo il suo petto alzarsi e abbassarsi velocemente .
Marz: P-pablo..
La sua voce appare affannosa e appena sento la sua mano smuovere animatamente la mia inizio a preoccuparmi sul serio di quel che sta avendo.
Pablo: Marizza che hai?
Continua a smuovermi il braccio continuando a respirare sempre con più sforzo portandosi poi la mano sul collo mentre mi rivolge uno sguardo sofferente.
Scatto all’in piedi capendo solo ora di stare soffocando e che sta cercando aiuto.
Pablo: Marizza respira! Marizza!! Su!
Sto per chiamare aiuto ma all’improvviso mi prende il polso .
Pablo: Marizza stai soffocando ! Hai bisogno di aiuto!
Marz: L-l-la…*affannosa* ..b-bors..
Inizia ad indebolirsi lasciandomi automaticamente il polso e appena vedo la borsa ancora riversa a terra subito mi affretto ad afferrarla per trovare qualunque cosa gli possa servire all’istante e aprendo le varie cerniere trovo ..un inalatore. Nonostante sia scioccato di aver trovato un oggetto del genere della sua borsa mi raddrizzo porgendoglielo alla bocca con quale dove vari spruzzi profondi riesco a donarle il colorito di prima , svanendo quel rossore procurato dal soffocamento . Respiro con affanno insieme a me , io per la paura lei per questo che è sembrato un attacco d’asma.
Pablo: Marizza…t-tu..soffri d’asma..
La mia non è una domanda .. è una frase fuoriuscita con tono incredulo e scioccato.
Messa in sesto e inalato abbastanza lascia scivolare il suo braccio lungo il fianco rivolgendomi poi uno sguardo affranto.
Marz: I-io….non so…più che fare.
Ed ecco che inizia a piangere lentamente e a questo punto non riesco più a vederla in questo stato . La attiro nuovamente a me e passo così la mia mattinata a consolarla in silenzio.
Cosa posso dirgli se io..non so da dove scaturisce il suo dolore e quell’asma o qualunque cosa abbia avuto? Mi sento così impotente accanto a questa nuova Marizza.
A questo punto penso che non riuscirò mai a varcare il profondo abisso tra noi.

Paula

Sospiro nuovamente buttata a peso morto sul letto del nostro , ormai ufficiale, appartamento fissando il soffitto con un espressione annoiata.
Poi si lamenta che non ci sono mai a casa..E lui che fa dalla mattina sino al pomeriggio? Passa tutto il tempo in quella presidenza. Maledetto sia il giorno che lo spinsi a studiare per ottenere quella cattedra.
Mettendomi a sedere sul letto mi fisso attorno sino a quando afferro il mio Iphone controllando l’agenda del promemoria. Mi soffermo a vedere una nota da me scritta.
Paula: *leggendola* “Ritirare le analisi del sangue”. Ah..no..
Sbuffando sonoramente sento l’umore arrivare sotto terra al pensiero che mi devo alzare , vestire e fare una lunga fila solo per ritirare le analisi del sangue che faccio qualche volta all’anno.
Paula: Che disperazione..
Ormai rassegnandomi mi preparo giungendo poi in taxi all’ospedale dove per saltare la fila raggiungo raggiante il box decisa più che mai ad ingaggiare la mia amica per mandarla a prendere le mie analisi.
Paula: Gaia!
Mostro il mio più bel sorriso unicamente per attaccar bottone e arrivare a raggiungere il mio scopo.
L’infermiera dai capelli neri lisci alza il capo riconoscendomi poco dopo.
Gaia: Paula! Oh che bello vederti dopo tanto tempo.*sorridendomi* Dimmi come stai??
Paula: Benissimo cara! E tu, come sta la famiglia?
Trascorro secondo a prenderci la mano sino a quando gli chiedo il favore.
Gaia: Allora ti posso essere utile in qualche modo?
Paula: Bhè si ci sarebbe un favore che ti vorrei chiedere , ma non so sei puoi.*sforzando un sorriso*
Gaia: Dai dimmi tutto , vediamo se riesco ad esserti d’aiuto.*sorridendomi*
Pablo: Pochi giorni fa ho fatto delle analisi e dovrei ritirarle . Solo che non ho molto tempo , ho lasciato l’auto in seconda fila e non posso davvero perdere tempo alla lunga goda per ritirarle.
Con una frottola cerco di farmi comprendere e dato che è una vecchia conoscenza lei subito annuisce col viso.
Paula: Ti reca qualche problema ? *sforzando un sorriso*
Gaia:*ridendo* Nessunissimo Paula! Per un amica questo e altro. Su dammi il biglietto di ritiro e ci penso io.
Gli porgo un foglietto col quale mi avrebbe dato le analisi e dopo un “Vengo subito” entra nei diversi reparti lasciandomi sola qui al box . Ammazzo il tempo a fissarmi attorno con aria annoiata sino a quando la vedo varcare la porta e giungere dietro al suo bancone.
Gaia. Eccomi qua! E’ stato un gioco da ragazzi. Serve solo una tua firma qua ed è fatta.
Mi porge un foglio che subito firmo con un espressione soddisfatta.
Paula: Ti ho mai detto che sei un angelo?*ridendo* Grazie mille! Ci vediamo allora!*sorridendo*
Preso le mie carte sto per andarmene ma la sua voce richiama la mia attenzione.
Gaia: No aspetta Paula , c’è anche un analisi di tuo marito da ritirare.
Mi volgo nuovamente verso di lei fissandola con un espressione interrogativa.
Paula: Analisi? Di che genere?
Nonostante spremi le meningi non riesco a ricordare di avermi detto che si era sottoposto ad un analisi del sangue o da controlli vari. E’ anche vero che il dialogo tra noi non è quello di una volta, anzi mi sto sforzando per migliorare anche quest’altra cosa.
Gaia: Bhè penso ..che sia un test del DNA. Sinceramente non ricordo molto bene , ti posso solo dire che me l’hanno consegnato insieme alle tue analisi dato che appartenete ad un'unica famiglia.
Sorridente come sempre mi porge l’altro busta da lettera clinica che io afferro totalmente frastornata dalla parola “Test del DNA” . Che cos’è questa storia?
Gaia: Paula…tutto bene? La tua espressione è..turbata..
Alzo velocemente il viso sforzando al più non posso un sorriso per tranquillizzarla, cercando di passare inosservata e soprattutto appropriarmi di questo test di cui non ero a conoscenza.
Paula: T-tutto bene!*sorridendo* Ora devo scappare..Grazie ancora di tutto!
E stringendo il risultato di Pablo mi allontano a passo spedito dall’infermiera raggiungendo l’esterno dell’ospedale dove finalmente con un respiro profondo studio questo foglio.
Paula: E ora che gli è passato per la testa?
Sono totalmente terrorizzata da ciò che potrebbe star scritto. Il test del DNA di solito si fa quando vuoi sapere se qualcuno è veramente tuo parente. E automaticamente associo a Pablo quella..ragazza.
Sgrano gli occhi completamente scioccata dall’idea che Marizza abbia messo al mondo una creatura col sangue di Pablo a sua insaputa! Solo ricordando il suo atteggiamento distaccato e la sua mente sempre altrove ricongiungo i pezzi mancati . Lui ha il dubbio che sia realmente sua figlia e..di nascosto ha fatto questo test…Il risultato mi blocca ogni muscolo del corpo. Ho paura di scoprire la verità e leggere la scritta “positivo”. Se realmente quella ragazza è figlia di Pablo lui….mi lascerà per mettersi con…Marizza.
E sarà così che io ho perso la guerra. Ma non voglio! Non posso permettergli di esser felice al posto mio!
Quella donna non merita niente se no la sofferenza , non gli permetterò di creare una famiglia con MIO marito! Presa da un attacco di nervi apro , nel contempo il più delicato modo possibile , la busta sfilando finalmente ciò che realmente mi interessa leggere. Le mie mani tremolano e dalla mia bocca semiaperta fuoriesce la condensa di vapore. Prendo un altro respiro profondo e aprendo i fogli piegati leggo velocemente , dilatando sempre più le pupille , ogni parola sino a soffermarsi sull’ultima .
Paula: Abigail Andrade – Pablo Bustamante ….P-positivo…
Un insopportabile groppo alla gola prende il sopravvento fissando scioccata e terrorizzata questa amara e sconvolgente rivelazione.
Paula: *con un filo di voce* Marizza….ha avuto ….una figlia da P-pablo…Oh mio Dio.

****

Paula: Come devo fare? COSA devo fare?? Tra poche ore Pablo tornerà! Come faccio a sbarazzarmene!?!?
Cammino avanti e dietro con le mani completamente nei capelli , ringraziando non so quale autocontrollo che mi sta impedendo di tirarmeli per la disperazione, buttando incessantemente uno sguardo pieno di terrore a quei fogli , ora riversi sul tavolo , spremendo con sforzo le meningi nella speranza di ricevere dal cielo un idea geniale per non farle cadere tra le mani di Pablo.
Paula: Non è possibile che la mia vita finisca a causa loro!! LEI non me lo porterà via! LUI E’ MIOO!!!
Sprigiono un urlo stridulo scaricando parte della tensioni col pouf preso a calci dai nervi.
Continuo a respirare affannosamente sforzandomi a trovare una soluzione o una via di fuga per impedire che succeda l’irreparabile. Se Pablo scopre la verità è tutto finito..IO sono finita.
Lui riavvierà le clausole del divorzio e mi abbandonerà per stare con sua figlia. Infondo cosa gli potrebbe impedire di esaudire il suo grande sogno? Come una stupida non mi sono fatta mettere incinta .
Se solo avrei messo da parte il disgusto che provo per i bambini a quest’ora potevo dormire sogni tranquilli. Invece no! Lei è sul punto di portarmelo via… come posso impedirglielo?
Ed ecco che improvvisamente alla testa mi arriva un idea brillante,.
Paula: Ho trovato!!
Sorrido come una psicopatica afferrando ,con disprezzo , quel risultato cercando di non scontrare quella scritta che mi fa perdere ogni volta un battito cardiaco per lo shock .
Paula: E’ facile no..?*ridendo nervosamente* Basta solo modificarlo qua e la e…Et Voillà! *sorridendo sempre più*
Quella ragazzina non avrà nessuno padre e Pablito rimarrà solo al mio fianco , rassegnandosi alla cruda realtà che la sua ragazza anni fa è stata con un altro uomo rimanendo persino incinta!
Paula: E’ tutto perfetto!!
Soddisfatta dalla mia idea mi metto subito a lavoro e con tutta la massima concentrazione faccio uno scanner al computer di casa falsificandolo alla perfezione , ristampandolo poco dopo come se fosse appena uscito dal laboratorio ospedaliero. Sorrido a pieni denti fissando quel meraviglioso “NEGATIVO”!!
Paula: Sarai…solo mio..Amore mio. Quella donna non ti porterà via ..ti amo troppo per perderti..

Marizza

Marz: S-soffro…di attacchi di panico…da un paio d’anni.
Con gli occhi socchiusi e aspirando il suo profumo sotto il mio naso riesco a pronunciare qualche parola solo dopo aver trascorso una bella ora a piangergli addosso. Il suo sguardo preoccupato e le sue domande mi avevano indotto a pensare quegli anni in cui lavoravo , in un certo senso , alla locanda . Quel luogo in cui conobbi quell’uomo , Terence , che ora da me vuole tutto ciò che ha perso e automaticamente mi sale la preoccupazione per Abby. Quel disperato potrebbe rintracciare anche lei , dato che è a conoscenza di avere una figlia a quel tempo piccola , e farle del male. Non posso permetterglielo. Ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a proteggerla perché io dinanzi alle ombre del mio passato sono debole e se non fosse stato per quella signora a quest’ora non so che fine avrei fatto. Al sol ricordo mi sale il terrore alla gola ma ritornando alla realtà cerco di controllare quell’insopportabile ansia che ho dentro il petto.
Per miracolo poco fa non sono finita in ospedale per svenimento . Pablo ha subito colto al volo le mie indicazioni pronunciate quasi soffocando passandomi velocemente l’inalatore , che porto sempre appresso.
Marz: Era..un bel po’ che non li avevo ma…alcuni ricordi me li procurano..
Pablo: Ma non è normale Marizza. Potevi…m-morire..
Lentamente alza il capo non sentendo automaticamente più la sua mano accarezzarmi la schiena ormai riscaldata dal suo corpo. Quando sono giunta qua a stento mi reggevo in piedi , ero talmente scioccata da pensare che non mi sarei mai più ripresa ma Pablo…bhè lui riesce sempre a prendermi le punte delle dita, stringerle con forza e salvarmi prima di cadere in un baratro nero senza fondo. Per la prima volta sono grata di averlo al mio fianco. Solo ora penso che lui era solo una finta ombra del mio passato , anche se mi ha fatto molto male. Infondo non è un essere cattivo e a differenza delle altre persone che si veste da angelo nascondendo la vera identità da diavolo . Ha sempre detto la sua anche se nel farlo ha ferito un sacco di persone ,ma non ha indossato quella sorta di maschera e nascosto la brutalità dell’uomo.
Il cambiamento drastico di Terence , un tempo mio grande e unico amico fedele, mi ha completamente stravolto l’esistenza.
Marz: Lo so..Abby anche me l’ha detto ma io…posso farcela se questo..*mostrandogli l’inalatore*..è sempre con me.
Sforzo un mini sorriso cercando di sdrammatizzare l’accaduto .
Pablo: Tu un giorno mi farai morire di crepacuore.*scuotendo il capo*
Marz: Scusami..se ti ho fatto spaventare..
Pablo: *sospirando* Non puoi continuare così , se un giorno non lo trovi che fai mi muori all’improvviso? Io non posso lasciarti andare in queste condizioni.
Accenno un sorriso godendomi la sua preoccupazione.
Marz: E se non mi puoi lasciare..come farai e dove mi porterai?
Con gli occhi arrossati e gonfi dal pianto gli rivolgo uno sguardo tenero , sentendomi così piccola tra le sue braccia e soprattutto al suo fianco ..come un tempo. Lui era la mia torre e mi proteggeva da qualunque pericolo, pronto a lottare con tutte le sue forze.
Pablo: Davvero lo vuoi sapere?
Anche lui inizia a sorridermi dolcemente e accarezzandomi il viso , sento le punte delle sue dita sfiorarmi il capelli ormai sciolti e lasciati andare alla maniera barbara .
Pablo: Sai che questo look stravagante ti rende più pazza del solito?
Finalmente sento quella sua risata che riempie le crepe del mio cuore spezzato facendomi sorridere d’istinto dinanzi al piacere che provo in questo istante.
Marz: Dove vuoi portarmi..?
Pablo: Ho in mente un posto che ti può piacere. Ma sempre se te la senti di passare..*alzandosi*..un pomeriggio col sottoscritto!
Mi porge la mano rivolgendomi quel suo meraviglioso sorriso che mostra parte della sua dentatura perfetta.
Marz: Sai..a questo punto pur di svagare la mente.. accetterei qualunque invito.
Mi lascio prendere la mano e con un abile mossa mi fa cadere sul suo petto sentendo la mia vita esser circondata amorevolmente dalle sue braccia abbandonandomi alle sue manovre.
Pablo: Io non credo..*sorridendomi maliziosamente*
A questo punto non mi tocca che rispondere col suo stesso tono .
Marz: Ah si? E perché?
Pablo: Perché tu..sei giunta da me in lacrime..e sai cosa vuol dire?
Poggia la sua fronte alla mia sentendo i nostri fiati mescolarsi armoniosamente.
Pablo: …che tu mi ami e necessiti stare al mio fianco..
Abbozzo un dolce sorriso , intenerendomi dinanzi la delicatezza e premura nel pronunciare queste parole toccanti sino a sentire una frase fuoriuscire dritto dal cuore.
Marz: ..sei il mio punto di riferimento.
E senza aggiungere altro afferra delicatamente il mio viso lasciandomi un piccolo ma toccante bacio sulle labbra che mi da la forza necessaria per seguirlo ovunque voglia portarmi.

****

Pablo: Perfetto..ci lasci qua!
Alzo il capo , tenuto basso quasi tutta la durata del tragitto a causa dei pensieri , fissando quel che sembra il lungo mare di Buenos Aires.
Marz: P-pablo..dove mi hai portato?
Pongo questa domanda , cui non ricevo risposta dato che è impegnato a pagare la corsa al taxista incitandomi poi ad uscire fuori dal taxi .
Pablo: Arrivederci!
Finalmente l’auto si allontana lasciandoci da soli. E’ il primo pomeriggio e devo ammettere che il clima non è ne freddo ne caldo , diciamo che è gradevole.
Marz: Ma che ci facciamo qua?
Con un espressione confusa mi guardo attorno scendendo lentamente , con la sua mano dietro la schiena che mi invita ad avanzare , quei gradini che separano il marciapiede alla spiaggia .
Le mie scarpe affondano nella sabbia sicuramente fresca , essendo ottobre inoltrato , fissando la spiaggia isolata e all’orizzonte il mare leggermente agitato e le nuvole in lontananza.
Pablo: Anni fa ti portavo qui in spiaggia quando eri incazzata per qualcosa o semplicemente volevi svagarti la mente così..*alzando le spalle*..eccoci qua! *sorridendo* Spero che quest’aria di mare ti piaccia dopo tutti questi anni.
Mi fermo nel bel mezzo del cammino rivolgendogli un espressione stupita.
Pablo: Bhè..non ti esprimi? Ho avuto un idea caruccia o no?
Mi pone queste domande con un sorriso sulle labbra , voglioso di sentire la mia risposta che avviene tramite un contatto. Sorridendo dolcemente posiziono le mie braccia attorno al suo collo e alzandomi in punte dei piedi socchiudo gli occhi per gustarmi lentamente le sue labbra. Per tutto ciò che sta facendo per me oggi il mio cuore continua a subire capriole olimpioniche , palpitando velocemente nel momento in cui lui ricambia il bacio con più passione. E come sempre..le sue labbra hanno quello strano potere di svuotarmi la mente di qualunque preoccupazione e paura spingendomi sino al punto di divertirmi come facevano un tempo io e lui, quando avevamo solo 18 anni. Sorridendo sempre più mi stacco velocemente dalla sua bocca , che scavalcava la mia con ardore, iniziando a correre come due folli su questa spiaggia tutta nostra .
Marz:*ridendo* Prendimi vecchietto!!
E dimenticandomi momentaneamente di tutto inizio a ridere dando inizio ad un pazzo inseguimento
Corro sulla sabbia morbida e fresca buttando sempre l’occhio di dietro dove vedo Pablo prendere la ricorsa e inseguirmi con un sorriso che va da un orecchio all’altro , urlando e schiamazzando per il divertimento.
Pablo: Presaaa!!!
E all’improvviso mi solleva e mentre rido con gusto lui mi porta sulla propria spalla continuando a correre facendomi strillare ogni volta che finge di buttarmi in riva per dopo finire entrambi a terra sulla sabbia asciutta dove ridendo con affanno continuiamo a rotolarci stretti all’altro.
Marz: Il gioco non finisce qua!
Sorridendo a 32 denti mi rialzo , sollevando ulteriore sabbia , iniziando a correre incessantemente dove lui inizia nuovamente ad inseguirmi divertito.
Pablo: Eccoti qua!!
E avvolgendomi la vita con il suo lungo braccio ci lasciamo cadere a pesi morti sulla sabbia trovandomelo quasi allungato al mio fianco mentre alza la mano sporca di sabbia per accarezzarmi la guancia.
(SCENA ISPIRATA DA "FLOR" VI LASCIO IL LINK DI QUEL PEZZO COSì POTETE IMMAGINARE MEGLIO LA SCENA ;) DAL MINUTO 2:45 AL 3:20 -> www.youtube.com/watch?v=ZCSx2q9Nmgc
Io lo fisso con un sorriso , gioendo per questa meraviglioso pomeriggio passato al suo fianco , in cui l’unica cosa che dominava l’atmosfera era il divertimento. Si è imposto l’obiettivo di farmi svagare la mente e..ci è riuscito. Passeranno gli anni , l’odio potrà annebbiare l’amore folle che provo per lui ma ..continuerà sempre ad essere la mia colonna portante.
Pablo: Ci sono riuscito..
Ascolto il suo filo di voce abbozzando un altro dolce sorriso.
Marz: Ci riesci sempre.
Rispondo , capendo al volo il suo messaggio.
Pablo: Allora mi spieghi..come ho potuto rovinare il tuo sorriso ..ingiustamente anni fa?
Col suo solito tono di voce placato e tranquillo rievoca il passato , ma stranamente ora il mio cuore non se risente.
Marz: E-eravamo…così..piccoli e..solo col tempo ci si matura prendendo sul serio gli sbagli commessi.
Pablo: E come posso rimediare tutto il male che..ti ho fatto?
Dilato leggermente le pupille , sorpreso dalle sue parole profonde e piene di pentimento.
Marz: Amandomi..come se fossi l’unica donna in questa terra. Dammi..
Pablo: *precedendomi*..il Privilegio di Amare.
Lentamente socchiudiamo gli occhi e qui sulla sabbia ci lasciamo trasportare da un dolce bacio lento mentre il vento ci accarezza la pelle . Man mano ci mettiamo in ginocchio, che affondano nella sabbia fresca, mentre procediamo a baciarci con più passione. Mi lascio scappare un sorriso , sentendo quei bellissimi brividi percorrermi la schiena che nel contempo viene accarezzata sensualmente dalle sue grandi mani. Il rumore del mare distoglie la mia attenzione riportata dalle sue mani che tentano continuamente di alzarmi la maglia per sfiorarmi i fianchi , mentre smuovo d’istinto le labbra gustandomi il sapore della sua bocca che scavalca la mia con passione e foga. Come sempre , se penso alle sue vere intenzioni , sento quella piccola paura pervadermi il corpo , irrigidendomi. Ma sono certa che se gli chiedessi di fermarsi lui..lo farebbe all’istante. Ma allora perché non lo sto facendo? Perché gli sto permettendo di giocherellare con i gancetti del mio reggiseno mentre le mie mani , come per magia , gli stanno per alzare la maglia?
La voglia di fare l’amore per lui prevale in modo anomalo. Forse perché ho il gran matto desiderio di risentirmi amata e sentire la sua bocca scivolare lungo ogni mia parte del corpo , gemendo al piacere..
Come 15 anni fa. Le conseguenze posso essere drastiche ma sotto questa enorme confusione non so proprio a cosa pensare. Sto solo seguendo stupidamente lui , che nel frattempo mi riallunga sulla sabbia per posizionarsi sul mio corpo , scaricando il peso sui gomiti e sulle ginocchia trovandomelo quasi a gattoni.
La mia lingua si scontra con la sua e godendo dinanzi a questo contatto sprigiono un ansimo di piacere mentre affondo le mie dita nella sua schiena , fortunatamente coperta ancora dalla maglia.
Lui inclina i visi facendo combaciare perfettamente la sua bocca alla mia sino a quando all’improvviso poggia la sua fronte alla mia separandole le labbra del tutto.
Rimango in un certo senso con l’amaro in bocca.
Marz: P-p-perché…ti sei..f-fermato?
Il mio cuore ormai ha perso il controllo , batte in modo anomalo. I suoi occhi così vicini ai miei e la sua fronte attaccata alla mia fa si che i nostri fiati affannosi si mescolano a vicenda.
Pablo: Definirei…ripugnante il mio comportamento.
Ascolto le sue parole con le pupille tremolanti , attendendo il continuo.
Pablo: Non me la sento di fare l’amore..con te in questo stato di shock…. Mettiamo in chiaro una cosa.*guardandomi profondamente* Io ti amo e ..desidero quanto te farlo ma..non in questo momento.
La mia vista si annebbia a causa delle lacrime che colpita dalla sua premura scivolano lungo i lati del viso velocemente. Lui accenna un dolce sorriso lasciandomi in minissimo e delicato bacio sulle labbra.
Pablo: Non piangere..vedrai che tutto passerà . Io sarò sempre al tuo fianco.
E per dimostrarmelo si stende proprio al mio fianco circondandomi di lato il corpo per farmi poggiare la testa sul suo petto mentre lui guarda il cielo nuvoloso e io piango silenziosamente su di esso rannicchiandomi al suo fianco così caldo , accogliente da definirlo un saldo rifugio.
Pablo: Sai..l’unica cosa che desidererei in questo momento?.... Sapere ciò che non so di te.
Stringo la mano in pugno sulla sua pancia , portandomi la maglia appresso , socchiudendo poi gli occhi.
Lui per me sta facendo enorme cose..perchè non esaudire parte del suo desiderio.
Pablo: Non sapere più niente mi fa star male..
Lentamente alzo il capo riuscendo a trattenere le lacrime mentre le ultime raggiungono il mento sgocciolante.
Marz: S-sono..pronta a..rispondere alle tue..domande.
Lui abbozza un sorriso accarezzandomi il viso premurosamente.
Pablo: Ti amo..
Stringo le labbra non riuscendo più a resistere.
Marz: Ti amo anche io..
Ed ecco che migliaia di altre lacrime scorrono sul mio viso accompagnate però da un meraviglioso sorriso.
Ci sono riuscita a pronunciare quelle parole…Non posso..crederci.







yeeeeeeeeeeeeeeeee YEEEEEEEEEEEE YEEEEE!! CE L'HA FATTAAA!! CE L'HA FATTA RAGAZZEEEE!! *---* E' CEDUTA! E' CEDUTA ALL'AMORE MARIZZA! DIO STO PIANGENDO SICURAMENTE INSIEME A VOI DI GIOIA XD AHAHHAAH OK OK TORNO IN ME -_- beeeeeeeneeee per i Pablizza maleeeeeeeee riguardo Paula che a quanto pare ha combinato una delle sue. falsificare il risultato....che cosa ripugnante e malefica da fare non trovate? BENE CONCLUDO E SCAPPO (dopo il pasticcio procurato da Roxana ) COL DIRVI UN COMMENTATE!!! COS'ALTRO VI ATTENDE NEL PROX CAPITOLO??? VAIII CIAOOO! :D
 
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Pablizza01
view post Posted on 10/10/2016, 20:21




BENE ANZI BENISSIMO ECCOMI QUI.. ALLORA
TERENCE....MA IO NON LO ACCETTO...I SOLDI? L'AMORE?!? E UN FIGLIO?! MA DAVVERO FA? CON MARIZZA?!
ma stiaml scherzando?! Questo arriva...e sa vo piglià?? Ma davvero? Ma cosa crede non sta bene per niente ahahahaha
Mi dispiace per il figlio e la moglie ma non lo accetto nono caro
LA VECCHIA!! IO STO MORENDO AIUTATEMI
LA VECCHIETTA MI HA FATTO MROIRE...SUPER VECCHIETTA COL BASTONE MA AHHAHAHHA aiuto
Ok andiamo avanti
Mi ha fatto tenerezza che era la vecchietta che l'ha aiutata a partorire..aw
E poi beh...
PAULA LA GRANDISSIMA FIGLIA DI BUONA DONNA...MA QUALE BUONA DONNA DEVE MORIRE...SI LO SO NOM SI DEVE DIRE ED È BRUTTO...MA STIO SCHERZANDO?!?!?!?@? MADONNA SANTISISMA LA VOGLILS TRANGOLARE CON LE MIE MANI...ORA IN QUESTO MOMENTO LA VOGLIO QUI IN CAMERA MIA DI FIANCO A ME..MADONNA CHE ODIO QUELLA DONNA :angry: :angry:
E poi .....ovviamenfe.....in conclusione.

LORO=L'AMORE ASSOLUTO
Sonk completamente partita nel mondo pablizzoso mentre leggevo...ma dico...Sono TROPPO TENERI E STUPENDI
pablo che scopre degli attacchi di marizza e si preoccupa
E ALLA FINE PABLO E MARIZZA CHEO STAVANO PER FARE E IP STAVL CON LE STELLINE AGLI OCCHI.. beh..che dire sto sclerando..ancora ora che l'ho riletto..ahahahaaha
BENE MARIZZA GLI HA DETTO QUELLE DUE PAROLE CHE IOOOOO IN PRIMIS E DOPO ANCHE PABLO ASPETTAVAMO AHAHA beneeeeee ora che ormai sono completamente andata ...adoro la tua ff...troppo.
Troppissimoo😍😍😍
Ora vadooo devo terminare di scrivere il capitolo..sono a corto capitoli ahahaha devo correreee lo posterò appena finito più tardi..
NEL FRATTEMPO A TE ROXY DICO SOLO UN GRANDISSIMO CONTINUA!!!!
Ciaoooo tvttb❤
 
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view post Posted on 11/10/2016, 21:29

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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BUONA LETTURAA! ;)


CAP 34

Pablo

“Ti amo anche io..Ti amo anche io.. Ti amo anche io.. Ti amo anche io.. Ti amo anche io..”
Finalmente….finalmente ho sentito questa benedettissima Frase!! Giuro che se avrei voglia di staccarmi dal suo corpo inizierei ad urlare sino a buttarmi in mare per sfogare l’adrenalina che cresce in me a dismisura.
Pablo: L’hai..d-detto..
Troppo incredulo affermo questa frase che gli fa accennare una dolce e melodiosa risata , fissando il suo meraviglioso sorriso che viene sorpassato da lunghe lacrime ..che ora sono di gioia.
Lei annuisce col viso continuando a piangere e spinto dall’emozione la sdraio sulla sabbia nuovamente percuotendogli la bocca con un immenso bacio passionale dove ricarico il mio cuore che batte incessantemente.
Ora è seduta tra le mie gambe , entrambi a fissare il mare agitarsi a causa del vento non troppo fastidioso , avvolgendole il corpo minuto con le mie braccia poggiando infine il mento sul suo incavo del collo e automaticamente lei poggia il capo sul mio facendo combaciare i lati delle nostre teste.
Prende un bel respiro pronto a sentirmi porgli la prima domanda.
Pablo: Per tutto questo tempo sei stata da Martin..perchè lui ci mentiva ogni volta che gli facevamo visita?
Marz: Eseguiva..solo i miei ordini. Volevo restare sola , con lui.
Pablo: Lo so che ti avevo ferita e fatta soffrire ma perché hai continuano a vivere li per oltre 15 anni?
Marz: Non ho..vissuto sempre li. Ho..girato per il mondo , in un certo senso.
Pablo:*sorpreso* Girato per il mondo?
Marz: Si..io..bhè come dire..
Sento la sua voce rompersi dall’imbarazzo e questo mi spinge a tranquillizzarla.
Pablo: Di solo quello che ti senti di dire.
La stringo a me facendola sentire a suo agio e protetta baciandogli poi amorevolmente la guancia fredda, motivo in più per riscaldarla col mio corpo. Non importa se ci stiamo beccando tutto il vento autunnale , non intendo rovinare questa atmosfera perfetta per tornare a casa da Paula, che non fa altro che avvelenarmi il sangue.
Fortunatamente con un messaggio “Torno stasera” non mi sono dovuto subire le sue isterie.
Marz: Giravo per casinò.
All’improvviso alzo il capo per scontrare il suo sguardo calmo mentre il mio è completamente scioccato.
Rimango estraniato da questa rivelazione che mi lascia al quanto..senza parole.
Pablo: M-ma..che..? Come.. cosa!?
Lei accenna una piccola risata riappoggiando il capo sulla mia spalla continuando il racconto.
Marz: Un giorno rimasi a fissare dei giocatori ad un tavolo da poker. Rimasi li per ore e ore a bramare il loro posto. Col tempo riuscì a capirci qualcosa e con anni di dure esercitazioni sono diventata una giocatrice esperta d’azzardo.
Dal suo tono di voce colgo l’orgoglio di raccontare i progressi fatti , tacendo .
Marz: Ho sfondato in tutti i casinò di Las Vegas e .. mi sentivo rinascere ad ogni vittoria!
Pablo:*sconvolto* T-t-tu…giocatrice..d’azzardo? Oh mio Dio..n-non posso crederci.
D’istinto mi lascio scappare una risata incredula che cattura il suo sguardo.
Marz: Nessuno l’avrebbe mai pensato vero?
Pablo: Bhè..*alzando le spalle* Da te infondo..ci si può aspettare di tutto no?
Finalmente vedo le sue labbra incurvarsi in su , accennando una dolce risata.
Marz: Non hai tutti i torti..*sorridendomi*
Pablo: E quindi ho a che fare con una giocatrice..esperta per lo più.*sollevando le sopracciglia sorpreso*
Lei ride riappoggiando il capo su di me .
Pablo: E’ un miracolo che non ti ho sfidato in qualche gioco .*ridendo per sdrammatizzare* Avresti usurpato in un batter d’occhio tutto il mio denaro , vero?
Lei annuisce continuando a ridere dolcemente tra le mie braccia mentre io accenno man mano un sorriso , soddisfatto di esser riuscito a farla divertire ancora una volta. Sono felice dei suoi progressi.
A me è stato affidato l’incarico di riaprire quel cuore da me chiusi anni fa.
Marz: Forse si ..forse no.*ridendo*
Pablo: E ti sei portata sempre Abby con te?
Tocco questo tasto dolente , che sgretola la sua risata e di nascosto il mio sorriso.
Abby.. nominarla mi viene da pensare quel test del DNA che tarda ad arrivare. Il laboratorio delle analisi doveva chiamarmi la scorsa settima ma al quanto pare non è ancora pronto.
Non mi tocca che aspettare e restare ancora nel dubbio .
Marz: Abby…si. E’ rimasta sempre con me. Me la portavo appreso perché lei lo desiderava.
Pablo: Ma nei casinò..come faceva?*confuso*
Marz: Lei andava in giro per la metropoli. *tranquilla* Se lo desiderava cantava nelle piazze e ci ricavava bene o male qualche spiccio anche se il realtà non lo chiedeva.
Pablo:*sorpreso* Lei..sa cantare?
Marz: Oh..*sorridendo*..non sai quanto è brava. Si è sempre sfogata col canto , ovunque e a qualunque ora lo desiderava. Quando si esibiva voleva solo dimostrare alla gente la sua bravura , ma no voleva nulla in cambio. E’..un tipo particolare Abby.
Pablo: E il padre..non l’ha mai conosciuto?
Inutile negarlo ..desideravo tantissimi porgli questa domanda. Voglio avere più informazioni possibili e capire come è successo che lei sia andata a letto con quell’uomo .
Marz: No..è..m-morto quando stava ancora nella mia..pancia.
Risponde a questa domanda con un velo di malinconia , indugiando ad ogni parola pronunciata.
Marz: Si chiamava Weston ed Abby..è il frutto di una notte stupida. Se mi chiedi cosa sia successo io..non te lo so spiegare.
Serro segretamente la mascella , subendo lieve fitte al cuore .
Pablo: Non mi sai dire..neanche come e quando l’hai conosciuto..?Tu stavi con me Marizza…
Il mio tono appare malinconico questa volta. Non posso ancora credere che sia uscita incinta in mani di quell’altro uomo.
Marz: E’..s-successo. Sono passati così tanti anni che…tendo a ricordare pochissimo.
Pablo: Lo amavi..?
La risposta sicuramente potrebbe ferirmi il cuore violentemente.
Marz: Si..
Abbasso il capo poggiando la fronte sulla sua spalla . Quanto fa male questa affermazione.
Pablo: Più di quanto amavi me..?

Marizza

Pablo: Lo amavi..?
Con la schiena poggiata sul suo petto prendo un respiro profondo e socchiudendo gli occhi pronuncio queste parole così amare che trucidano il mio cuore.
Marz: Si…
Non ho risposto pensando a quell’uomo mai esistito sulla terra . Ho risposto pensando a quel ragazzino di soli 18 anni che mi ha ferito crudelmente , e con questo intendo proprio la persona ormai uomo che mi tiene stretta tra le sue braccia in questo momento. Sento la sua fronte poggiarsi quasi sulla mia schiena ponendomi questa difficile domanda. Con sforzo bene o male sono riuscita a rispondere tutte le altre.
Ma a questa come intendo rispondergli?
Pablo: Più di quanto amavi me..?
Marz: No..
Continuo a tenere gli occhi socchiusi mordendomi leggermente il labbro inferiore per scaricare quella lieve tensione che ha preso in sopravvento il mio pover cuore.
Lentamente sento il suo capo sollevarsi nuovamente sentendo le sue dita prendermi delicatamente il mento per scontrare il mio sguardo al suo così profondo.
Pablo: E’..la v-verità ..ciò che mi stai..d-dicendo?
Gli fisso con premura quei suoi occhi magnetici annuendo col viso vedendo automaticamente prender vita sul suo viso un espressione gioiosa.
Marz: Io..non ti ho mai dimenticato…e nonostante tutto ciò che è successo tra noi io..devo ringraziarti.
Pablo:*confuso* E per..cosa?
Marz: Non sei riuscito a farmi innamorare nuovamente di te..sei riuscito a far battere il cuore di una persona..ferita.*sorridendo leggermente*
Pablo: Allora sono portato per l’impossibile.*ridendo* Che a me diventa possibile.
Marz: E perché?
Pablo: Non siamo fatti per innamorarci di chiunque . Ci innamoriamo di chi può tenerci testa , di chi non cede , *accarezzandomi il viso* di chi è misteriosamente affascinante ,di quella persona con cui siamo alla pari di gusti *posando l’indice sulle mie labbra* e pensieri.
Posa le sue labbra sulla mia fronte lasciandomi un dolce bacio.
Pablo: Ci innamoriamo dell’impossibile.
Sorrido socchiudendo gli occhi aspirando poi a pieni polmoni il profumo della sua pelle.
Marz: Sei il mio impossibile allora..
E insieme ci lasciamo andare ad una dolce risata .

****

Pablo: Alla fine abbiamo quasi parlato di tutto tranne…di cosa ti è preso oggi.
Mi sorreggo ormai esausta alla porta di casa fissandolo mentre è incerto sull’andarsene o meno a casa sua col taxi che lo aspetta in fondo al vialetto.
Marz: Come è giunto questo giorno..mi sentirò successivamente pronta a raccontarmi quest’altro..problema.
Sforzo un sorriso convincente soddisfatta di vedere la sua espressione arresa.
Pablo: Come..vuoi ma sappi che per qualunque cosa , sai dove cercarmi. Ora devo andare , riguardati.
Teneramente mi si avvicina e lasciandomi un veloce bacio a stampo , accompagnato da un dolce “Ti Amo”, corre verso il taxi , scomparendo poi dietro l’angolo. Chiudo lentamente la porta sobbalzando alla presenza di Abby appena giunta all’ingresso.
Abby: Mamma, dove sei stata tutta la giornata? E’ scesa la sera , ti aspettavo.
Il suo tono appara mezzo rimproveratore , mezzo dispiaciuto per il pomeriggio mancato a stare insieme.
Marz: Abby tesoro hai deciso di tornare questo fine settimana! Su vieni qua..*aprendo le braccia* ..dammi un forte forte forte abbraccio. Ne ho davvero bisogno.
Con voce stanca e sforzando un sorriso desidero un suo caloroso abbraccio che ricambio appena si butta tra le mia braccia . La stringo a me odorando a pieni polmoni il suo buonissimo profumo unico : il profumo del proprio figlio.
Abby: Hai una pessima cera mamma. Ti servirebbe un bel bagno caldo e una bella dormita.
Marz: Hai..ragione amore mio..*baciandole la testa* Ma ora voglio un po’ parlare con te. Allora com’è andata la settimana?
Sciogliendo l’abbraccio ci rechiamo insieme in salotto dove sole ci scambiando qualche parola , svagando in questo modo la mia mente che è ritornata a pensare quell’individuo losco che mi ha minacciato stamattina.
E’ stata una giornata incredibilmente lunga e piena di emozioni , positive e soprattutto negative.
Per un momento ho pensato di morire con quel Terence o persino di cadere in shock . Ma grazie a Pablo sono qui a ridere e scherzare con mia figlia , nascondendo forse per la millesima volta il dolore interiore con queste dura maschera da coraggiosa e persona audace.
Mia: Heila!! Chiacchiere tra madre e figlia? Posso unirmi??
Comparendo come un cetriolo su butta tra noi due , sedute sul divano , interrompendo la calma conversazione.
Marz: *roteando gli occhi* Ecco la guasta feste. Hai già finito la tua cura del viso*finto sorriso* Ti è rimasto un punto nero sul naso cara.
Mia:*strillando* Oh mio Dio no! Non è possibile! *scioccata* Mi sono controllata da cima a fondo!
Abby:*ridendo* Mia..ti sta prendendo in giro , non capisci?
Mia si gira fulminandomi con lo sguardo che dovrebbe incutermi timore ma che in realtà mi fa quasi ridere.
Marz: Oh suvvia , continui a crederci dopo anni e anni di sfottimenti. *sbuffando* Decerebrata!*ridendo sotto i baffi*
Abby:*ridendo* Bhè ragazze si è fatta una certa ora e mi è venuto un sonno terribile.*sbadigliando*
Marz:*incrociando le braccia* Spero per te che in realtà vai nella tua stanza e no in quella di Jared.*finto sorriso* Non fare come l’altra notte , ricordatelo io ho gli occhi dappertutto carissima.
Mia: Suvvia Marizza lasciali compiere le loro prime esperienze sul campo romantico!*limandosi le unghia*
Marz: *finto sorriso* Vuoi vedere come sotterro in un campo tuo figlio?? Se solo osa metter le mani su mia figlia? *alzando il tono*
Mia: *sospirando* Oh quante storie.
Abby:*ridendo* Mamma.. mamma.*chiamandomi*
Marz: Che c’è?? *scontrosa*
Abby: Stai tranquilla..respira e rilassati. Giuro che vado in stanza a dormire .. da sola.*aggiungendo ridendo* Ora fatti dare un bacio!
E con la sua felicità mi da un dolce bacio sulla fronte correndo poi pimpante al piano superiore.
Ormai le 10 di sera mi accascio sul divano allungandomi per infine poggiare la testa sulle gambe di Mia senza il suo permesso.
Mia: Hey..e ora che fai?*confusa dal mio comportamento*
Marz: Zitta e fammi da psichiatra.*sbuffando* Basta che ti accorgi a che stato sono arrivata.
Congiungo le mani sulla pancia socchiudendo poi gli occhi .
Mia: Dovrei..porti delle domande per caso?
Marz: Fa quello che ti pare! Basta che mi aiuti !
A questo punto non mi tocca che sfogare e raccontare l’accaduto con lei , unica persona che è a conoscenza di Terence.
Mia: Ohm…*confusa* Ehm..ecco da dove devo iniziare.
Sbuffo sonoramente andando al punto direttamente io senza lunghe storie.
Marz: Ho rincontrato Terence!
Sento il corpo di Mia sussultare per la notizia annunciata all’improvviso e riaprendo gli occhi mi trovo i suoi occhi blu dilatarsi man mano.
Mia: Quel…Terence..?*abbassando la voce* Quello della l-locanda..?
Marz: S-si…lui.*distogliendo lo sguardo*
Mia: Oh mio Dio..*accennando un sorriso incredulo* E come è successo? Cioè quando , dove e ..come lo trovi?
Lentamente mi rimetto composta rivolgendogli poi uno sguardo turbato.
Marz: Mia…ho incontrato un Mostro..no quell’uomo dal cuore d’oro.
Lei rimane stupita e disorientata dalla mia affermazione , continuando a non capire.
Mia: I-io..non ti capisco. Cosa intendi per “mostro”.
Marz: R-ricordi che mi diede un alta somma di denaro per sopravvivere 2 anni .?
Lei annuisce ricordando l’episodio narrato tempo fa.
Marz: Lui…mi ha cercato il primo periodo per riaverli ma non trovandomi ..suo figlio è..
Risento quel groppo risiedere in gola , pronunciando le ultime parole con sforzo.
Marz: Suo figlio è morto…perché non aveva soldi.. sufficienti.*deglutendo* Mi cercava da 13 anni e oggi che l’ho incontrato quasi mi ammazzava.
Mia: Oh mio Dio…Marizza che cosa è successo?
Marz: Da me…vuole tutto ciò che ha perso. Denaro..*Stringendo i pugni* A-amore e…il figlio perso.
Lei rimane immobile con un espressione scioccata.
Mia: Suvvia Marizza..*accennando una risata incredula* Dimmi che tutto questo è frutto di un tuo scherzo..
La fisso con serietà stringendo i pugni.
Marz: Sono..seria Mia. Io..Abby..Noi due siamo in ..pericolo.
Mia: M-ma…come è possibile!? *scioccata* Tu non ha nessunissima colpa! Con quale diritto ti ha fermato e ferito con quelle parole!?*alzando la voce*
Marz: Idiota abbassa la voce. Non voglio che Abby ti senta!*sbuffando*
Mia: M-ma..cosa intendi fare adesso.?.
Marz: Ora che mi ha incontrata devo stare attenta. Potrebbe cogliermi alla sprovvista..
Mia: Non puoi vivere in questo stato di ansia! Nessuno oltre me lo sa?
Marz: No ma..
Mia: Ma?
Marz:*socchiudendo gli occhi* Mi sono..rifugiata da Pablo e li..mi sono sfogata.
Mia:*stupita* Gli hai,.r-raccontato che tu sei stata una..
Marz:*riaprendoli di scatto* No! Ovvio che no! Non sono così sciocca a farmi compatire per quel livello! In lui ho solo visto un rifugio! E-ero..*con groppo alla gola*..terrorizzata e avevo bisogno di sentirmi..a-amata.
Lei ingenuamente abbozza un dolce sorriso sulle labbra ,vedendo il positivo della situazione.
Mia: E’..così bello sapere che Pablo è per te una spalla sulla quale piangere.
Marz: L-lui..è stato così..
Trasportandomi dai suoi atti amorevoli esprimo ciò che sento realmente , le emozioni uniche che ho sentito tra le sue braccia come se stessi raccontando ad un amica il Primo Bacio.
Marz: …così dolce. *abbozzando un sorriso* Mi stingeva a se , mi accarezzava amorevolmente e mi ha fatto sentire la donna più importante del mondo. Nonostante mi abbia ferito io ho trovato libero sfogo con lui e poi quando mi ha portato in spiaggia per svagarmi..
Mia:*sorpresa* Ti ha portato in spiaggia? Oh ma che amore..*ridendo leggermente*
Marz: *sorridendo persa nei ricordi* Mi ha fatto ridere , mi ha sussurrato dolci parole e ci siamo fatti trasportare dall’atmosfera . Ci siamo baciati e..
In questo istante mi fermo sentendo un pizzico di imbarazzo prevalere su di me.
Mia: E..?
Volgo il viso dalla sua parte scontrando un sorrisetto malizioso creato per coprire delle risate sotto i baffi.
Marz: Ma a cosa diamine stai pensando?
Mia: Oh Marizza dai sono 13 anni che non fai sesso , non provi un minimo di spinta ed eccitazione accanto a lui?
Con non chalance pronuncia questa frase e mi porge questa imbarazzantissima domanda che mi fa avvampare il viso.
Marz: MA MIA!!! Ma che diamine di domande sono?? *balbettando* O-o-ovvio che no!
Distolgo subito lo sguardo che può contraddirmi , ma sfortunatamente lei continua a dire blasfemie .
Mia: Soli in spiaggia ..*sorridendo maliziosamente* Voi due.. a baciarvi passionalmente..*dandogli lieve gomitate* Oh su confessa che avete fatto sesso sfrenato in riva al mare tra la sabbia.*ridendo*
Marz: Questo è troppo! Mia mi stai facendo salire il cibo di natale scorso!
Nauseata dai suoi clip mentali sin troppo hard mi alzo dal divano , con l’intendo di staccare la spina a questo argomento.
Marz: Io me ne vado prima che porti te in riva al mare per affogarti.
Fingo un sorriso iniziando a salire la rampa delle scale di casa per fermarmi poi nel bel mezzo a causa sua.
Mia: Se lo ami…cosa ti blocca farlo?
Ora il suo tono è serio ma tranquillo. Socchiudo gli occhi prendendo un bel respiro.
Marz: Oggi…ho risposto ad alcune sue domande riguardo il mio passato.
Mia: M-ma..è fantastico! Marizza stai facendo enormi progressi!
Marz: Sono riuscita a raccontargli vari aneddoti con tranquillità perché in quel momento le sue..braccia mi avvolgevano e mi sentito forte , come un tempo.*stringendo i pugni* Per un momento ho pensato di cedere al folle amore che provo per lui ,per un momento ho pensato di dimenticare il tutto e vivere felicemente al fianco del mio unico grande ..amore.*riaprendo gli occhi* Ma poi lui mi ha fermato ..Ha detto che non era il caso , che io ero troppo scioccata da ciò che mi era successo ma anche lui..lo desiderava quanto me.
Mia: Cosa aspetti..allora? Vi amate , perché non dimentichi tutto?
Marz: E’..difficile Mia. Sai quel che ho passato per un atto egoistico. Non voglio ricommettere gli stessi errori.
Mia: Ma non è detto che succederà di nuovo Marizza. Voi due adesso siete grandi e maturi. Niente sarà come prima.
Marz: L’unica cosa che intendo fare è procedere col piano..
Mia: Marizza..
Prendo un bel respiro volgendomi lentamente per scontrare il suo sguardo sul fondo delle scale.
Mia: Tu non stai minimante pensando al piano…tu stai seguendo il tuo cuore.
Dilato le pupille fissando le sue labbra creare un lieve sorriso rimanendo immobile e stupita dalle sue parole così…vere.
Mia: Buttati e sii…felice.

Pablo

Ormai è scesa la sera e scendendo dalla auto mi dirigo a passo veloce nel palazzo con la voglia matta di salire nel mio appartamento e dormire come un ghiro sul letto.
Varco il portone scontrando una busta bianca nella mia cassetta della posta. Mi guardo attorno confuso .
Di solito non ricevo quasi mai la posta qui in questo condominio. La posta arriva sempre alla Elite Way.
Alzando le spalle non mi perdo in chiacchiere aprendo la cassetta per afferrare finalmente la busta.
Studio l’esterno cercando di capire chi me la manda e appena leggo la scritta “Laboratorio Analisi” dilato le pupille sentendo il cuore inizia a battere in modo anomalo. Ho davvero tra le mani il..risultato del test del DNA?? Inizio a tremolare , agitato al sol pensiero che tra brevi istanti scoprirò la realtà.
Abby è realmente mia figlia o no..? La risposta è qui dentro a portata di mano. Mi basta due mosse e scoprirò tutto , ma vengo assalito dal terrore. E se non è mia figlia? Davvero è stata con un altro uomo mentre aveva una relazione con me? E se è mia figlia invece? Come dovrò comportarmi con Marizza? E con lei? Mi ha tenuto nascosta la realtà..come potrei reagire? Al sol ricordo che lei ha provato a riferirmi la notizia e si sia chiusa in se quando reagì male mi sale un insopportabile groppo alla gola.
Ma perché farmi esplodere la testa con questi clip se tutti i miei dubbi possono esser placati in un nano secondo!? Ma non posso aprire la busta in casa , devo farlo qui all’istante. Velocemente infilo un dito nella busta incollata sfilando tremolante il contenuto . Sfilo finalmente quel dannato foglio indeciso sul metter a fuoco o no la vista. Ma poi alla fine porto lo sguardo sul risultato finale e scontro la scritta.
Pablo: N-negativo…
D’un tratto sento il mondo crollarsi sulle spalle e a causa di ciò le mie ginocchia cedono costringendomi a poggiare la schiena alla parete dell’ingresso di questo condominio fissando un punto a casa con vista sfocata.
Pablo: Abby…n-non è..mia figlia.
Socchiudo gli occhi permettendo quelle poche lacrime di scivolarmi raramente lungo il viso ,portandomi poi la mano su di essi scivolando sulla parete stessa sino a sedermi sul pavimento freddo.
Pablo: e..M-marizza..è stata con..un altro.
In lacrime pronuncio con un filo di voce queste parole provando di conseguenza un dolore lancinante al cuore che sembra esser trafitto da un coltello , cui punta affilata rotea in esso con forza e cattiveria.
Non so se sapere la verità infondo mi è stato utile. Se il test usciva positivo io ..non so neanche come avrei reagito . Bene , male? Non lo so.. Ma ora che è negativo , ora che non sono suo padre ..tutti quei pezzi composti nella mia mente si staccano sgretolando quel puzzle felice creato stupidamente.
Mi rannicchio in me maledicendo la mia scelta. Come mi è saltato in mente? Ora in che condizioni sono? Pessime è poco da definire. Non riesco neanche a smettere di piange. Dentro al petto sembra essersi fermato un vuoto insopportabile mentre sento il cuore contorcersi su se stesso. Davvero Marizza per me rimarrà la Mia Amante? Io…volevo che fosse madre di mia..figlia e condurre con lei una vita armoniosa ma…non ho più un motivo per sperare al modello di famiglia perfetta. Non l’avrò mai ..non avrò mai il privilegio di essere amato da un proprio figlio .

Paula

Xx: Che cosa ci fai a quest’ora del mattino a casa mia , Paula?
Paula: Mia , levati! Voglio parlare assolutamente e all’istante con Marizza! So che è in casa!
Mia: Te lo sogni! Io non prendo ordini da te , ne tanto meno fai la padrona in casa mia. Ora ti prego di tornare in auto , non ho altro da aggiungere.
Paula: Oh..*sollevando le sopracciglia* Io invece si..Ho parecchie cosucce da dire alla tua amica.
Xx: Mia che cosa succede qua?
Rivolgo lo sguardo alle sue spalle vedendo Marizza con i capelli legati in una coda alta, vestita in modo casual forse pronta ad uscire.
Marz: E tu che ci fai qua? Non hai una vita sociale il sabato mattina?
Ecco quel snervante sorrisetto falso che mostra ogni qualvolta ci scontravamo in passato.
Paula: Gli anni passano ma la tua faccia no però .
Ricambio quel sorrisetto vedendo Mia fare un passo indietro potendo trovarmi faccia a faccia con Marizza qui davanti all’ingresso .
Marz: Che gran peccato vero?*finto broncio* Sai ..pensavo che ti avresti fatto qualche plastica facciale in tutto questo tempo ma..*alzando le spalle*..forse avevi poco denaro ?*finto sorriso* Hai sempre quell’espressione di merda in faccia cara.
Prendo un respiro profondo tenendo ben saldi i miei nervi. Sono sul punto di un esaurimento nervoso , non so per qual miracolo ora non mi avvento addosso e gli strappo tutti quei capelli che si ritrova in testa.
Paula: Esigo parlare con te! Con serietà.
Marz: Pft..*sorridendo * Con te..? Con serietà?*scoppiando a ridere* Ma fammi il piacere di tornare a casa tua! Sei patetica ..
Paula: *stringendo i pugni* Ti do tre secondi per uscire da questa casa con me e andare a parlare..
Mi impongo alzando il capo in segno di superiorità , ma risulta difficile sotto il suo sguardo impassibile
Marz: Altrimenti? *Inarcando il sopracciglio*
Ed ecco che uso il mio asso nella manica. Inizio a sorridere furbamente incrociando le braccia per finalmente pronunciare quelle parole che sicuramente le faranno frantumare quell’espressione da strafottente e abbassare la cresta con la sottoscritta , accettando il mio “Invito” per parlare.
Paula: Altrimenti vado a dire ad Abby che..
Mi avvicino a lei abbassando il tono di voce , onde evitare di assistere ad una scena sconvolgente . Ammetto di morire dalla voglia di vedere la faccia scioccata di sua figlia , che sicuramente non è a conoscenza del suo vero padre e soprattutto il viso impallidito di Marizza che all’improvviso si troverebbe nella vera e proprio merda.
Paula: che..suo padre è Pablo.
Come volevasi dimostrare fisso il suo viso sbiancarsi lentamente e le sue pupille tremolare lentamente mentre il suo corpo si irrigidisce ma dai suoi movimenti a scatti deduco che voglia scamparsela con qualche scusa o battutina.
Marz: M-m-ma..che diamine dici Paula? Hai per caso bevuto birra stamattina?
Il suo tono iniziale di voce è stata la prova che dimostra l’agitazione che domina in se.
Paula: Non farla lunga Marizza.*accennando un sorriso soddisfatto* So tutto e se non vuoi che succeda l’irreparabile vieni con me.
Mia: Ora basta Paula, stai dicendo un mucchio di cavolate! Non hai nessunissima prova , lascia in pace Marizza ! Sono stata chiara?
La sua amichetta del cuore si mette in mezzo alla nostra conversazione calda ma non scollo lo sguardo dai gli occhi di Marizza fissi suoi miei.
Marz: Che cosa vuoi…da me?
La sua espressione è seria , impassibile. Ritorna a fissarmi come se non l’avessi ricattata , come se davanti avesse uno sconosciuto di cui non ha paura. E questa sicurezza e coraggio che ha in sé mette me in difficoltà. Ma non è il momento di farsi sopraffare dal suo duro atteggiamento.
Ho io il coltello dalla parte del manico .
Paula: Su..andiamo a farci un giro.
Gli mostro le chiavi della mia auto vedendo la sua mascella serrarsi e le sue mani stringersi in pugno.
Paula: Staremo sole e lontano da orecchie indiscrete. *sorridendo* Non trovi?
Cerco di soffocare un sorriso maligno , sto vincendo e lei in silenzio sta eseguendo i miei ordini.
Mia: Marizza..non devi se non vuoi..
Gli prende il polso delicatamente scambiandosi uno sguardo per brevi istanti.
Marz: Stai tranquilla..Va tutto bene.
Roteo gli occhi sospirando sonoramente. Dopo averla tranquillizzata si volta verso me e con i tacchi ai piedi arriva alla mia altezza.
Marz: Allora..dove vuoi portarmi?

Marizza

Perché sto scendendo a questi livelli a causa sua? Perché non urlo al mondo che Abby è dannatamente e sfortunatamente sua figlia e la faccio finita? Perché devo sopportare tale peso , tale pressione solo per nascondere questa verità che ormai mi sta assillando la vita da sin troppi anni? La mia mente ormai è colma di Perché , se ho sino alla nausea.
Marz: Allora..quale è il tuo scopo ? Ricattarmi sino alla morte.
In un retta posizione e con un espressione impassibile siedo al sedile del passeggero della sua auto che procede ad una velocità adatta per le vie di Buenos Aires. Fisso il paesaggio al di la del finestrino sopportando la sua incredibile fiducia di sé .
Marz: Sappi che non mi inginocchierò dinanzi a te solo per paura che tu possa aprire la bocca. Non scenderò a livelli simili.
Pronuncio queste parole con un filo di disgusto. Ha sbagliato a fare i conti. Non sono quel tipo che supplica silenzio anche se dal suo comportamento deduco che voglia giocare con la mia situazione , più che mettermi Pablo e mia figlia contro.
Paula: Tranquilla cara..*sorridendo falsamente* Non arriveresti mai a quei livelli , ti conosco .
Marz: *finta sorpresa* Ah si? Che novità. E dimmi da quando mi conosci “cara”?*fingendo un sorriso*
Paula: Sai..*fissando la strada* Mi sono documentata questi due giorni.
Marz: Su che conseguenze possono portare un solo neurone nel cervello?
Lei sospira tenendo ben saldo il volante mentre io abbozzo un sorriso divertito.
Paula: Sulla tua improvvisa partenza e facendo un paio di calcoli tu ..sei partita con in grembo tua figlia , che ora combinazione ha 15 anni. I calcoli torni.
Marz: *annuendo* Mm.. wow. *sarcastica* Sei bravissima in matematica! Dimmi sei specializzata in qualche ambito del genere?*finto sorriso*
Paula: Smettila per un secondo e sii seria se non vuoi che perda il controllo!
Marz: *inarcando il sopracciglio* E credi che io abbia paura della tua…perdita di controllo?*ridendo per finta* Puoi diventare anche rossa dalla rabbia..non mi incuterai paura . Non sono quella ragazzina di 18 anni fa.. Non riuscirai a mettermi i piedi in testa col tuo atteggiamento , ti do la lieve novella.
Nonostante fuori mantenga un ben autocontrollo dentro di me si scatena il vero e proprio putiferio.
Il cuore ormai esplode dall’agitazione e i nervi sono pronti a scattare per avventarmi addosso e sotterrare il suo ripugnante corpo da qualche parte in questa città. I pensieri nella testa sono dei veri e proprio clip da film horror , e in un certo senso non so cosa potrebbe succedere se questa prepotente tira troppo la corda con me.
Marz: Non sai contro chi hai a che fare adesso.
Paula: Potrai avvertirmi in tutti i modi , io non intendo perdere contro te.
Marz: Mm..perdere? Dove per la cronaca?
Finalmente parcheggia e spegne il motore , accorgendomi solo ora di esser giunta all’ingresso del parco comunale. Dopo aver tirato il freno a mano mi rivolge lo sguardo.
Paula: Non mi porterai via il MIO Pablo , come hai fatto in passato.
Sollevo le sopracciglia sorpresa da questa insolita risposta. Velocemente scende dall’auto e a questo punto non mi tocca che seguirla per metter in chiaro diverse cose.
Marz:*ridendo* Io…ti dovrei portare via il “tuo” Pablito?
Accompagno il “tuo” con dei gesticolii con le dita delle mani ridendo per la cretinata paradossale detta.
Vorrei tanto dirgli che io ho gli ho GIA’ portato via Pablo. Ma voglio regger questa copertura , infondo mi diverto sentirla pronunciare frasi che alludono ad un matrimonio perfetto , un matrimonio senza terzi o meglio terze incomode. Nascondo il mio entusiasmo con un ghigno che allude ad un sorriso ascoltando la sue frottole mentre lentamente entriamo nel parco camminando sul viale di pietra attorniamo da alberi cui ombra ci copre dai raggi solari che filtrano tra i numerosi rametti.
Paula: Esattamente. So che Abby è sua figlia e per niente al mondo ti permetterò di confessare la verità a Pablo. Lui è mio marito e non voglio che nessuno sgretoli il mio matrimonio perfetto! Da quando sei tornata non riconosco più Pablo!
Marz: *annuendo* Si..perfettissimo direi.*sorridendo sotto i baffi*
Paula: Cos’hai da dire al contrario?*fermandosi*
Marz:*volgendomi dalla sua parte* Non scaricare a me colpe che non mi appartengono. Prima del mio ritorno Tu *indicandola* stavi svolgendo le clausole del divorzio.*tornando seria* Non ho rovinato io il vostro matrimonio ma..l’hai rovinato con le tue stesse mani.*alzando le spalle*
Paula:*stringendo i pugni* Questo è un affare che non ti riguarda!
Marz: Mi riguarda eccome. Hai appena dato la colpa a me per il cambio improvviso di Pablo. Se non sai badare a tuo marito non è colpa mia. Forse non capisci che tra voi due non c’è più feeling di un tempo.
Paula: E tu che ne puoi sapere!? Eri sbattuta in culo al mondo a volgere la tua vita infelice!
Alza il tono pronunciando parole che smuovono la vera me interiore , pronta a fuoriuscire dal mio corpo per scatenare il vero e proprio putiferio. Con sforzo mantengo il saldo controllo stringendo i pugni in una presa salda , evitando di stringergli il collo per farla diventare violacea e vederla sbattere al suolo sottostante completamente morta.
Marz. Si..*sorriso amaro* Avrò anche condotto una vita Infelice ma preferisco mille volte la mia vita che la tua vita piena di ipocrisia e menzogne!
Paula:*ridendo per finta* Ah si? La mia vita sarebbe piena di menzogne? Sbaglio o sei tu quella che tiene nascosta la verità a Pablo e a tua figlia? Lei non sa tutto questo vero?
La sua espressione risulta ai miei occhi maligna. Questa squinternata farebbe di tutto per ferire me e le persone a cui tengo. Devo rilassarmi e non cadere nella sua trappola. Devo dimostrarmi forte e impassibile alle sue spregevoli minacce e non rispondere alle sue provocazioni.
Marz: Tu come fai.. a sapere che Abby è sua figlia?
Lei accenna man mano un sorriso soddisfatto pronunciando parole che mi scioccano.
Paula: Pablo sembra che ha fatto un test del DNA in segreto… io ho ritirato casualmente quei risultati e puf..*ridendo*.. ho trasformato la scritta POSITIVO in..NEGATIVO. Tu non avrai mai Pablo..*sorridendo malignamente* E contemporaneamente LUI non avrà ne te.. ne la figlia che ha sempre voluto.






heylaa salve a tuttiiii!!! Ecco Paula pronta e carica più che mai a render la vita impossibili a tutto e una Marizza completamente su una crisi di nervi. Cosa succedera' tra le due? :shifty: :shifty: Vi anticipo che ci sarà un AZIONE EPICAAAA colma d'ira da parte di Marizza hauahuahauhaah vi lascio con questa grande curiosità!!! Ahuahuahaha Ma la domanda principale è questa -> Marizza cosa farà a Pablo adesso che sa di aver fatto quel test??? LO SCOPRIRETE SOLO SE COMMENTETEEEEE!!! A DOMANI CON UN CAPITOLO SUPER SCOTTANTEEEE CIAOOOOO AHUAHUAHUAHUAHAH
 
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Pablizza01
view post Posted on 11/10/2016, 22:21




MA TI RENDI CONTO COME MI HAI LASCIATA?! CON L'ANSIA DI VEDERE PRENDERSI A CAPELLI ahahahahahahahaha ma magari marizza la prendesse davvero per i capelli strappandoglieli tutti*partita nel mondo delle sue clip mentali* ah vabbeeee
I pablizza sono una cosa non tenera,non pucciosa,ma non trovo neanche le parole per descriverla...sono semplicmente TUTTO♡..ormai Mia ha perfettamente ragione...marizza sta seguendo il suo cuore (finalmente!!!!!♡♡) e non più il piano(FINALMENTE)
Ma ora...per via del test??? Sono davvero curiosa..non so cosa potrà succedere e sono davvero davvero curiosa!! Quindi oraaa continua!!!!!!!! Beh ti ripeto come sempre che amo follemente la tua ff e che non vedo l'ora di leggere la continua :woot: :cry: ...ora vado.. notte :D
 
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view post Posted on 12/10/2016, 19:34

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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RAGA.....SOLO RILEGGENDO IL CAPITO DEVO AMMETTERE CHE NON E' SCOTTANTE....E' EPICOOOOOOOO AL DI POCOOO!! MAMMA MIA NON RIESCO AD IMMAGINARE LE VOSTRE ESPRESSIONI A FINE CAPITOLO ! RICORDATEVI CHE COMUNQUE VI VOGLIO BENE VI DICO SOLAMENTE CHE IN QUESTA CAPITOLO C'E' UN VIA A VAI DELLA MIA PERSONALITA' CATTIVA E LA PERSONALITA' BUONA. ROXANA VS ROXY! CHI VINCERA? LO SCOPRIRETE IN SEGUITO AHAHUAHAUHAUHAH BUONA LETTURAAA!!



CAP 35

Marizza

Queste parole sono per me dei potenti schiaffi in pieno viso e dei pugni dritti allo stomaco .
“Pablo sembra che ha fatto un test del DNA in segreto.” Pablo…ha..fatto quel..test?
Lo shock mi ha rubato la voce e quel senso di smarrimento prende il sopravvento. La mia testa sembra che stia per esplodere e questo mio stato viene notato persino da Paula che lentamente sgretola quel sorriso compiaciuto che si era stampato in viso. All’improvviso sento un mancamento e per miracolo raggiungo la prima panchina accanto a noi fissandomi mentre afferro velocemente l’inalatore nella borsa prima che mi venga l’attacco forte e non riesca a controllare il respiro che man mano diventa affannoso.
Tutto questo “spettacolo” viene assistito da Paula che rimane immobile in piedi a non proferire più parola mentre io inizio a spruzzarmi l’inalatore in bocca dove attraverso profondi respiri , come sempre controllo la drastica situazione.
Paula: M-marizza…cos’è quel coso ?
Indica lo strumento “Salva Vita” con un espressione turbata. Se non fosse stato per lui sarei morta chissà quanto tempo fa . Ma in questo momento non intendo rispondere alla sua domanda.
Ci sono ben altre cose da porgli con un tono leggermente incazzato.
Marz: Che cos’è questa storia del test!?!?!?
Mi rialzo di scatto rivolgendogli uno occhiata micidiale , anche se in realtà non so se è stato un bene o male la falsificazione delle carte da lei architettata.
Paula: Non ti surriscaldare! Tu hai l’asma..*fissando ancora l’inalatore* Non vorrei portarti in ospedale.
Marz: UNO non ho l’asma! *alzando la voce* DUE io mi surriscaldo eccome ! TRE quella a finire in ospedale ora sei tu se non ti muovi a parlare!!
Paula: Che cosa devo dirti? Quella scioccata e incazzata dovrei essere io e no tu! Non sei felice di averti aiutato a tenere la verità segreta?*finto sorriso* Dovresti ringraziarmi come si deve , invece di alzare inutilmente il tono di voce.
Marz: Io non ti ringrazio di un emerito c****o! Tutte e due…tutte e due avete osato metter il naso nella MIA VITA PRIVATA! *alzando il tono* Come avete osato?? COME??
Ormai vedo la rabbia scendermi in viso e i nervi prendere il sopravvento nel mio corpo.
Paula: Io non centro! Ha tutto fatto Pablo! Perché invece di andargli dietro come una sgualdrina non gli chiedi spiegazioni?
Alla parola “sgualdrina” non ci vedo realmente più. Sento le orecchie all’istante diventare bollenti dalla rabbia e in una sola mossa agile stringo saldamente la mano attorno al suo collo guardandola con tutto l’odio che provo in questo istante per TUTTA L’UMANITA’ !
Marz: NON AZZARDARTI A CHIAMARMI IN QUEL MODO!!*Smuovendola bruscamente* NON AZZARDARTIIII!!!!!! TU NON SAI NIENTE DI ME!!! TU NON SAI NIENTEEE!!!!!
Ormai accecata d’ira stringo sempre più la presa attorno al suo collo sentendo le sue mani poggiarsi sulla mano nella speranza di allontanarla dal collo , che man mano insieme al suo viso diventa violaceo.
Apre lentamente la bocca trovandosi senza fiato sgranando terrorizzata gli occhi.
Sono stata sin troppe volte chiamata in quel modo ! Sentirmelo dire da una poco di buono come lei mi fa ribrezzo e inalberare di brutto. Ma a causa loro non voglio sporcarmi le mani . Così con una spinta secca la allontano da me prima che mi possa pentire di non avergli frantumato l’osso del collo vedendola poi cadere a terra di dietro per il contraccolpo. Prende una grande boccata d’aria portandosi le mani tremolante sul suo collo ormai lividito a causa mia mentre io stringo la mano che è ceduta alla sua provocazione guardandola con ripugno.
Marz: Pablo , tu ..Tutti voi potete fare quel c****o che volete.. *scuotendo il capo* Voglio solo essere lasciata in pace. Se ..per tutto questo tempo gli ho tenuto nascosta l’identità di Abby è solo perché lui NON MERITA di ricevere l’amore di MIA FIGLIA! Quella bambina che ha rifiutato 15 anni fa! Quindi..*accennando un sorriso amaro* Dormi anche sogni tranquilli ok? Non permetterò mai di farli avvicinare .. e poi io non giro attorno nessuno . Perché per Pablo provo solo…ODIO.
E detto questo con un tono deciso e secco di voce mi allontano incamminandomi a caso in questo parco isolato lasciandola li seduta a terra scossa dalla mia azione avventata.
Cammino, cammino e cammino sino sentire i piede bruciarmi e ormai lontanissima da lei , da tutto il mondo ormai alle spalle, mi accascio su una panchina scoppiando in un pianto disperato e ..liberatorio. Perché tutto a me? Pablo…pensavo che non avresti mai fatto quel test ma..non ti sei fidato. Allora a questo punto , dopo avermi ferito alle spalle come un vigliacco , cosa meriti ora…? Un tale trattamento non trovi..?
Alzo il viso asciugandomi queste lunghe e calde lacrime sul viso , sempre umido a causa sua.
Perché devo soffrire sempre io se..quello a soffrire può esser anche lui? L’idea mi ripugna , ma devo raggiungere il culmine del mio piano . Fosse l’ultima cosa che faccia MARIZZA PIA ANDRADE!

****

Xx: Marizza ma cosa stai facendo?
Con un espressione concentrata in viso serro a chiave la porta della presidenza , dove ho beccato Pablo .
Essendo sabato in questo collegio non c’è nessuno , compreso la segretaria. Quindi la presidenza in tutta la sua calma e tranquillità è il posto perfetto per dimostrargli che sono in grado di fare tutto con l’unico scopo di fargli rimanere un dolore lancinante nel petto quando questa spregevole e paradossare relazione clandestina giungerà a termine tra noi . E il giorno è dietro l’angolo , verrà a breve.
Pablo: Marizza mi rispondi?
Si alza dalla sua poltrona venendomi incontro e una volta buttato la chiave sotto il divano lancio la borsa a terra rivolgendogli uno dei sorrisi migliori e smaglianti del mio repertorio pronunciando parole con non chalance e un alzata di spalle.
Marz: Divertiamoci no?
Mi avvicino a passo spedito verso lui che leggermente scombussolato retrocede sino a scontrarsi con la scrivania che si smuove leggermente .
Pablo: Ma cosa..stai dicendo?
Mi trovo le sue labbra completamente a 2 centimetri dalle mie e respirando con affanno posso sentire i fiati mischiarsi velocemente per poi pronunciare altre parole schiette.
Marz: Facciamo l’amore come ..desideriamo entrambi!

( APRO UNA PARENTESI -> raga vi ricordo che la parte che scriverò adesso sarà lunga ma Sapete Benissimo che non vado sul volgare , quindi se la sentite continuate a leggere altrimenti se non ve la sentite lasciate stare ;) tranquilli. ma vi anticipo di non aver scritto niente di scandaloso. Ormai sapete che descrivo solo nei minimi dettagli l'emozione , i gesti e niente di volgare come nelle altre storie scritte . Ora chiudo la parentesi ! Buon continuo lettura ;) )


E senza studiare la sua espressione facciale mi approprio delle sue labbra con ferocità posando le mie mani fredde sul suo viso seguendo i suoi movimenti di inclinazione nel momento che inizia a ricambiare con ritmo questo mio bacio dato con furore e foga. Non so cosa gli stia passando per la testa in questo istante. Penserà che sia solo un sogno , che io non stia davvero qui a fargli queste proposte assurde? Bhè meglio per me. La situazione va a mio discapito e ho giurato, prima di varcare quella porta, che porterò a compimento il mio piano quest’oggi. Sedurre un uomo con i miei modi selvaggi di fare è stato il mio lavoro per duri e strazianti lunghi anni e so che tattica usare con chi , anche se non è molto sicuro , voglio portarmi a letto . E anche se tra poco saremo nudi forse su quei divani non importa. Necessito ferirlo come lui ha ferito me alle spalle , come un lurido criminale e vigliacco. La sua era solo una maschera. Ha fatto il doppio gioco con me. Da una parte fingeva di esser dolce , premuroso , romantico. Dall’altra ha svolto il ruolo dell’uomo ripugnante spinto dalla curiosità di sapere se ho detto la verità o meno.
Ha messo in dubbio la mia parola e agendo in quel modo non ha fatto altro che accrescere quel sentimento di odio in me. Sono conscia di star per eseguire un atto di vero amore ma..per vendetta si fa tutto .
Continuo a scavalcare incessantemente e con una passione feroce le sua labbra sentendo i primi strumenti della scrivania cadere a piombo a terra mentre lentamente Pablo si allunga su di essa portandomi appresso.
Come quel giorno, ci troviamo allungati su questa scrivania ad emettere lamenti di piaceri nel sentire le nostre bocca mordersi sensualmente a vicenda e a prendere respiri profondi dai nasi che si scontrano violentemente ad ogni movimento di viso , per poi sentire quel fatidico contatto timido e delicato di lingua.
Ribalta la posizione mettendosi a gattoni tra il mio corpo scaraventando il rimanete degli oggetti a terra accennando una risata all’unisono al sol sentire rumori che alludono alla rottura di qualcosa.
Ma ecco che il mio sorriso viene sgretolato nel momento che ricordo cosa sto facendo realmente , sono un automa che deve eseguire il suo piano in veste di donna. Ecco che recupero il fiato consumato dal forbito bacio nel momento che passa a baciarmi con passione il collo sentendo quel mix di piacere e dolore immenso che procura un succhiotto che sicuramente mi lascerà il segno per un bel po’ di tempo.
Stringo leggermente i denti tendendo il mio collo mentre smuovo le mie gambe per sopportare silenziosamente il dolore del morso romantico incastrando le gambe alle sue .
Ed ecco che quella sensazione di eccitazione prende il sopravvento facendomi desiderare follemente procedere con la prossima tappa : quella di spogliarci.
Pablo: Marizza..
Ansima il mio nome in estasi, percorrendo sensualmente il mio collo con le sue labbra sino a giungere al lobo del mio orecchio. Volgo il capo dall’altra parte fissando un punto a casa della presidenza trattenendo le lacrime , procurate dal dolore interiore che provo in questo istante. Come ho fatto a ridurmi così? Non mi sento più il cuore..Sono diventata un vero e proprio mostro . Socchiudo gli occhi sentendo i suoi denti mordicchiarmi delicatamente il lobo dell’orecchio sussurrandomi altre parole che dovrebbero farmi palpitare il cuore.
Stringo le labbra. Mi faccio forza e mi munisco di coraggio capovoltando nuovamente la posizione su questa scrivania riuscendo, questa volta , a metterlo seduto mentre mi posiziono a cavalcioni su di esso.
Congiungo le braccia attorno al suo collo rivolgendogli uno sguardo profondo in assoluto silenzio mente le sue mani mi attirano a se facendo scontrare i nostri petti che si alzano e abbassano con velocità seguendo i respiri affannosi.
Nei suoi occhi azzurri è riflessa la mia immagine. In questo momento sto per mollare tutto. Devo fermarmi un attimo a pensare al motivo per il quale ho resistito fino a qui. Penso alla meta e non a quanto sia stato lungo il tragitto . Mi devo “rimboccare le maniche “ e ..farmi forza. Non devo avere paura.
Mi specchio in quei suoi occhi cristallizzati e fisso quella sognatrice di un tempo . Devo lottare , devo combattere perché quando ciò che desidero sarà mio ..dovrò portarmi la mano al cuore per sentire finalmente ogni singolo battito , l’eco di ogni passo che ho compiuto in tutti questi anni.
Anni che mi hanno portato sul corpo cicatrici che tra pochi minuti fisserà.
Ma non devo aver paura di questo. Non c’è vittoria ..senza una ferita di guerra.
Pablo: D-davvero…s-sei pronta..?
La sua voce attira la mia attenzione. Deglutisco buttando quel solito groppo giù per la gola fissandolo poi con tutto lo sforzo.
Marz: Sono..anni che non desidero altro e..sono più pronta che mai. Io…Pablo..ti amo..
Pronuncio quasi rigettando il cibo di stamattina quest’ultima frase. Non so neanche da dove sia uscita. Dal cuore ormai fatto a pezzi o dall’odio solo per farlo sentire uno schifo in futuro? Nella sua testa dovrà dominare quella mia parola , dovrà esser tormentata mattina , pomeriggio e notte! 24h su 24 e dovrà chiedersi “Dove ho sbagliato ?” “Perché mi ha detto “Ti amo” se adesso mi ha lasciato?”
Dovrà sputare sangue per la disperazione , dovrà patire ciò che ho passato io il giorno della partenza.
Il mio monologo assettato di odio viene interrotto dalla sua bocca che si smuove con più delicatezza sulla mia. Socchiudo gli occhi con un espressione corrugata continuando a rimanere seduta a cavalcioni su di esso che con le sue braccia mi attira sempre a se. Ricambio questo bacio smuovendo le labbra a ritmo sollevando il suo labbro superiore per far incontrare la mia lingua alla sua sino a quando l’attenzione vera viene riportata alle sue mani che si scostano dalla schiena per alzarmi la maglia e sfilarmela da dosso in un abile mossa. Ricongiungiamo le bocche separate un nano secondo come se avessero totalmente bisogno dell’ossigeno dell’altro per vivere , sentendone l’astinenza anche per soli pochi istanti di separazione.
Odio quando provo soddisfazione e piacere quando le sue mani adulte lisciano e percorrono la mia colonna vertebrale delicatamente , lasciandomi quel stranissimo brivido alla schiena e pelle d’oca lungo il corpo.
Separa nuovamente la bocca dalla mia per posarla sulla mia spalla ormai nuda gustandosi ogni mia parte di pelle mentre io inserisco il capo nel suo incavo del collo rimanendo con gli occhi aperti a deglutire , socchiudendoli solo per trattenere le lacrime. Non posso rimuginare qui seduta stante senza far nulla , si insospettirebbe e decidere di fermare il tutto all’istante . Non posso permettere che ciò accada.
Creo la distanza giusta per sbottonargli con foga la camicia da lavoro dopo aver fatto volare quasi sul lampadario la sua cravatte blu insieme alla giacca dello stesso colore. Faccio scivolare la camicia bianca lungo le sue braccia massicce eccitandomi nel momento che metà dei miei palmi di mani scontrano la sua pelle così morbida e attraente. Socchiudo gli occhi godendomi poi le sue labbra torturarmi il collo teso a piacimento trattenendo ansimi . Il mio petto coperto dal reggiseno in pizzo nero e il suo petto nudo e villoso si scontrano a vicenda nel momento che iniziamo a scambiarsi un altro bacio di passione.
Lentamente scende dalla scrivania mentre mi tengo a se circondandogli la vita con le gambe sino a sentire la mia schiena nuda tastare la pelle fredda del divano bianco. Accenno un sorriso , vedendoci un pizzico di divertimento in tutto ciò che sto facendo, fissando Pablo sbottonarsi velocemente la cinta per far scendere lungo le gambe il pantalone rimanendo in soli boxer.
Si ributta a capofitto su di me scaricando il peso sulle mani aperte sul sedile del divano onde evitare di schiacciarmi scavalcando con passione le labbra alle mie. Sorrido nel bacio gustandomi come una sciocca il suo irresistibile sapore circondandogli il collo con le mie braccia mentre tra le mie dita stringo ciuffi dei suoi capelli .Con una mossa agile afferra il codino , che mi teneva i capelli in una coda alta , buttandolo per terra in modo da sparpagliare sul divano bianco i miei capelli ormai sciolti sentendo poi le sue dita sollevarmi l’elastico dei jeans. Inarcando la schiena gli do il privilegio di farmi levare questo indumento rimanendo finalmente in intimo. Trascorre altri brevi secondi a baciarmi il collo mentre io mi soffermo sul suo meraviglioso petto scolpito e trasformato negli anni accarezzando quel suo petto ormai villoso per poi passare a lisciare con sensualità la sua schiena possente. Finalmente sento le sue mani passarmi sotto la schiena giungendo ai gancetti del reggiseno e con semplici mosse sento il seno liberarsi dalla stretta e una volta sfilato del tutto si scontra col suo petto scoperto. L’emozione che mi avvolge in questo momento , procurato da questo inaspettato contatto , è indescrivibile. Non so se toccare il cielo con due dita o le fiamme dell'inferno. Ci rimane due uniche cose da sfilare , le più importanti . Gli indumenti che coprono le nostre intimità che tra breve si uniranno dopo lunghi 15 anni . Lui ansima il mio nome, troppo spinto dalla situazione baciandomi incessantemente il centro del petto, mi lisca con passione le cosce, sino a giungere nuovamente alle mie labbra ormai arrossate.
Socchiudo nuovamente gli occhi lasciandomi trasportare da tutte quelle folle emozioni che prevalgono il mio cuore all’istante. Recupero un po’ di fiato nel momento che si sfila ..finalmente il boxer per poi giungere le mani al mio slip che facilmente scivola lungo le mie gambe raggiungendo le caviglie.
Con una mossa veloce lo faccio raggiungere a terra sul suo boxer e dopo averci guardato con affanno e passione vedo il suo corpo avvicinarsi al mio sentendo poi quella piacevole sensazione del suo corpo entrare nel mio lentamente e nel modo più delicato possibile.
Mando in dietro gli occhi andando completamente in estasi, socchiudendoli del tutto per bearmi di tutto ciò, conficcando le mie unghia nella sua schiena scaricando l’emozione sovrumana provata in questo istante. Il mio corpo viene percorro da milioni di brividi , quell’adrenalina e pazzia che mi spinge a necessitare altri contatti più passionali.
Marz: Pablo..
Ansimo il suo nome tendendo il collo che da lui viene nuovamente baciato continuando a restare in me , sentendo le nostre gambe intervallarsi , castrandosi l’un l’altra alla perfezione. I suoi muscoli sotto la pelle della mia mano si contraggono e io cado nella totale estasi. Dimenticavo a quanto può essere bello fare un amore dolce e delicato ma al contempo passionale. Sono stata maltrattata per soldi e mai trattata in questo modo docile come Pablo. Non c’è niente da dire e fare….lui continuerà ad esser l’uomo proibito per me.
Pablo: Ti amo..
Sussurra al mio orecchio continuando a far l’amore su questo divano che testimonia il limite della mia pazzia , baciandoci con passione e desiderio.



Pablo

Resto qui immobile a fissare il soffitto marrone della presidenza ancora estraniato da ciò che è realmente successo. Poggio tremolante e con incredulità la mano sulla sua schiena nuda mentre il suo petto preme contro il mio , entrambi sdraiati su questo divano . Sento il respiro profondo di Marizza posarsi sul collo dato che si è addormentata pochi minuti fa sopra di me dopo aver passato un bel po’ di tempo a fare l’amore più bello della mia vita. Quando è giunta da me con fare sensuale e spavaldo per un momento ho pensato che fosse ubriaca , ma poi trovandomi la sua bocca sulla mia e sentendo unicamente il sapore delle sue labbra ho ceduto a quelle forte emozioni che provo per lei e dall’eccitazioni cresciuta a dismisura del momento. L’ho baciata con passione , ho esaudito i nostri più profondi desideri e ho riunito i nostri corpi dopo esattamente 15 anni . Anni in cui non provavo un piacere immenso , creato dalle sue carezze passionali , baci lungo il corpo totalmente nudo e contatto di pelle sovrannaturale.
Sfiniti e soddisfatti , colmi di felicità e amore , ci siamo lasciati andare su questo divano dove ora ci stiamo riposando . Fare un atto di vero amore del genere all’improvviso ha superato tutte le mie aspettative.
Non credevo che fossi capace di fare sesso con lei così di colpo per giunta in una presidenza ormai messa sottosopra. Sposto il capo al di fuori del divano fissando quei aggeggi , ormai riversi a terra , scaraventati nel momento che me la sono portata sulla scrivania. Abbozzo un sorriso divertito ripensando a quel momento colmo di foga e passione. Sembravamo due lupi affamati di carne e appena abbiamo ricongiunto dopo tanto tempo i nostri corpi siamo stati coinvolti da lunghe scariche di adrenalina.
Solo pochi minuti fa ho recuperato la mia capacità di pensare. Quando è giunta da me e quando mi baciava e seduceva con una passione imparagonabile e indescrivibile giuro che non stavo pensando a nulla , se no a quanto fosse eccitante compiere gesti proibiti. Automaticamente ho tradito mia moglie ma questo pensiero non mi rende minimamente in colpa. Infondo Marizza è sempre stata l’unica donna che volevo al mio fianco e ora che ce l’ho anche fisicamente non intendo rovinare ciò che insieme abbiamo ricreato: una seconda possibilità. Non so cosa l’abbia spinta a giungere da me per compiere quest’atto folle.
So soltanto che mi ha reso l’uomo più felice e soddisfatto del mondo. La stringo a me sentendo ormai la sua pelle fredda afferrando d’istinto , col braccio libero dal suo corpo , la giacca fatta volare da lei porgendogliela docilmente sulla schiena infreddolita . Si rannicchia su di me continuandole a fissare con un commovente sorriso sulle labbra. In questo momento non mi importa se con lei non ho avuto un bambino , se Abby non è mia figlia .. Voglio solo stare con Marizza e amarla con tutto me stesso .
Perché io voglio essere felice. Sorridendo dolcemente la stringo a me infondendole calore , per dopo socchiudere gli occhi e addormentarmi tranquillo del fatto che la porta è sigillata a chiave.

Paula

Xx: Ma Paula! *scioccata* Cosa ti sei fatta al collo??
Paula: STA ZITTA!!
Lancio come una furia la borsa su questo squallido divano per dopo avvicinarmi allo specchio appeso alla parete fissando il livido che mi ha lasciato quel mostro.
Paula: Maledetto mostriciattolo che non sei altro!
La maledico pesantemente borbottando mentre digrigno i denti notevolmente incazzata nera.
Paula: Natasha portami immediatamente una sciarpa ! Non voglio vedere ASSOLUTAMENTE per altri secondi questo terribile spettacolo!
Alzo il tono di voce , scaricando la mia ira , dinanzi la mia vecchia amica che con la sigaretta in bocca alza le spalle passandomi tra le mani la prima cosa che gli capiti sotto il naso.
Natasha: Ecco tieni a te. Vuoi per caso una tisana o uno schiaffo per farti calmare?
Paula: VOGLIO solo la sparizione di QUEL DEMONIO!
Caccia con un espressione impassibile sul viso , il fumo della sigaretta rendendo irrespirabile l’aria in questa casa.
Paula:*tossendo* Ah Sasha questa abitudine non te la levi! Sto soffocando!
Mi dirigo a passo spedito verso la finestra mal ridotta spalancandola in modo da far passare aria.
Mi volgo dalla sua parte fissandola poggiare ad un mobile , altrettanto squallido , mentre mi rivolge uno sguardo impassibile.
Sasha: Allora..Posso sapere chi ti ha fatto incazzare in questo modo? Poche volte ti vedo in questo stato.
Paula: Io non so come puoi esser così tranquilla! Guarda cosa mi ha fatto!
Mi riavvicino , andando spedita , a lei mostrandogli il collo livido .
Paula: Ha tentato di strozzarmi capisci??
Gesticolo in preda dei nervi. Sono al quanto sotto shock ed esterrefatta dalla violenza disumana di quell’individuo spregevole.
Sasha: Ma chi? Se non mi spieghi con chi ti sei scontrata e soprattutto il perché , io non capirò mai.
Prendo respiri profondi afferrando bruscamente il primo bicchiere d’acqua sul tavolo buttando il contenuto freddo lungo la mia gola che brucia di rabbia.
Riappoggio velocemente il bicchiere su di esso fissandolo mentre decido di sfogarmi con questa mia amica di lunga data.
Paula: Ha tentato di strozzarmi.
Mi siedo sulla prima sedia che trovo sotto il naso vedendola poi sedersi accanto.
Sasha: Chi?
Paula: Una vecchia nemica. Pensavo di averla tolta dai piedi anni fa , di essermene sbarazzata ma..è tornata ed è in pericolo il mio matrimonio.*stringendo i pugni*
Sasha:*accennando una risatina* Matrimonio? Suvvia Paula , davvero credi che il vostro rapporto sia ancora fondato su di esso? Non essere sciocca.
Paula:*guardandola minacciosamente* IO sono SERIA! Non intendo lasciare MIO Marito in mani sue! Lui è MIO e di nessun altro.
Sasha: Ma smettila..*giocherellando col tovagliolo* Vedi dove ti sei ridotta.. a fare a pugni per un uomo che non ti caga più di striscio.
Paula: Ma è possibile che non sei mai dalla mia parte?*inalberata* Io ti considero un amica!
Sasha: *sorridendomi tranquillamente* E lo sono. Solo che io dico com’è realmente la realtà. Non ti do corda su cosa irreali che dominano la tua testa pacata , per giunta malata.*ridendo*
Paula: Mi ha rovinato la vita quello sgorbio sicuramente rifatto.
Sasha:*fumando* Mm..? Ah si? E dimmi..come si chiama questa famosa “rompi famiglia”? *ridendo*
Paula: Marizza..
Vedo il sopracciglio di Sasha , diminutivo di Natasha , inarcarsi rivolgendomi uno sguardo curioso.
Sasha:*scacciando il fumo* Hai detto..Marizza?
Paula: Si.. Nome già sentito?
Lentamente spegne la sigaretta ormai consumata nel posacenere , lasciandola li per rivolgermi dopo uno sguardo.
Sasha: Sai per caso il cognome di questa Marizza?
Paula: Sfortunatamente si.
Sasha: Sarebbe?
Paula: Marizza Pia Andrade..E’ questo il suo nome completo.
Vedo le sue iridi dilatarsi di poco , come se fosse sorpresa e rimasta stupita da ciò che ha sentito.
Sasha: E quindi…Risa è qui.
La mia espressione facciale risulta al quanto confusa.
Paula: Chi è Risa ..scusa?
Mai sentito un nome del genere , e per giunta fuoriuscire dalla bocca della mia amica ormai 50 enne .
Sasha: Prima che ti risponda..posso sapere che ti ha fatto per odiarla così tanto? Posso sapere qual è il tuo scopo?
Lentamente sul mio viso riappare un espressione sorniona , vogliosa di raccontargli ciò che voglio fare.
Paula: Ha messo al mondo una bambina 15 anni fa! Ed è figlia di Pablo! L’ho scoperto e ho evitato che lui venga a sapere la verità . Ora Pablo crede che non sia realmente sua figlia e intendo tenerglielo nascosta sin che ho vita , perché quella Marizza non dovrà ricevere l’amore di nessuno! Dovrà soffrire per quello che sta cercando di portarmi via ingiustamente!
Sasha: Io…la conosco, sai?
Dilato le pupille sorpresa da questo suo tipo di affermazione, umidendomi le labbra vogliosa di porgli altre domande che sgretolino la mia confusione.
Paula: Tu..la conosci? Quando..e come?
Sasha: Lavorava per me.. *accendendosi un’altra sigaretta* L’ultima volta che la vidi aveva soli 20 anni . E’ stata alla locanda per 2 anni poi si è licenziata. A quanto pare la stronzetta ha ricevuto un bel mucchio di denaro da un uomo altrettanto bastardo. Per colpa sua ho perso un sacco di soldi , tutti volevano la famosissima RISA! *roteando gli occhi* Quella piccoletta mi ha solo creato problemi.*cacciando il fumo*
Sgrano gli occhi rimando completamente scioccata dinanzi a questa terribile confessione.
Paula: M-m-marizza…era una..
Sasha:*annuendo* Si…Era la mia più desiderata prostituta del locale.
Paula: Oh…mio Dio…
Mi porto la mano sulla bocca semiaperta. Solo con questa notizia associo il suo attacco improvviso d’ira al parco , scatenato poco dopo averla chiamata “sgualdrina”.
“NON AZZARDARTI A CHIAMARE IN QUEL MODO!! NON AZZARDARTIIII!!!!!! TU NON SAI NIENTE DI ME!!! TU NON SAI NIENTEEE!!!!!”
Deglutisco non riuscendo più a proferire parola. Lei..ha lavorato come tale per 2 anni..? Ha venduto il suo corpo…per quale scopo? Mille domande ronzano incessantemente nella mia testa e solo con questa scoperta sono certa che Pablo rimarrà mio per sempre appena inizierò a spargere la notizia.
Per un secondo ho provato pena e mi sono demoralizzata ma appena ho scontrato la pelle sdolenzita al collo sono tornata in me. Risa..inizia a preparare le tue cose . Non ci sarà nessuno che non saprà di te , di ciò che sei stata anni fa , a quali ripugnante livelli sei scesa. Ancora una volta..ho il coltello dalla parte del mano e questa volta non me lo ruberai per poter prendere in mano la situazione. No che non succederà.
Ma se è stata una donnaccia e commesso cose altrettanto ripugnanti potrebbe.. saper sedurre per bene Pablo e .. ammaliarlo con quei modi! Devo stare all’allerta , devo impedire che il peggio possa accadere.

Marizza

Mille scene di lui che rifiuta il mio bambino , di lui che gode alla notizia del falso allarme , dei momenti di dolore che ho patito in silenzio durante alla gravidanza e parto , di ciò che io ho passato in quella locanda ,
l’addio di Terence , il ritorno a Buenos Aires , il rincontro di Pablo e di tutti gli altri , il risveglio del mio cuore, le parole che continuano a ferirmi il cuore , la sua vigliaccheria , la sua furbizia di agire nell’ombra, le minacce di Paula e ora…questo. Tutto tortura il mio pover cervello ormai afflitto . Mi svegno di soprassalto sentendo quel che mi tengono stretta a se. Socchiudo leggermente gli occhi riappoggiando esausta la fronte sul suo petto poco villoso aspirando involontariamente quel dannatissimo buonissimo profumo.
La mia vita è piena di contraddizioni. Volevo fargliela pagare , volevo vederlo piangere nel supplicarmi perdono e invece ora sono qui tra le sue braccia completamente nuda sopra lui.
Mi sollevo quel po’ che basta per mettermi composta su questo divano vedendolo sdraiarsi di fianco con un espressione serena in viso. E’ partito anche lui nel mondo dei sogni e mentre compiaciuto starà risognando l’accaduto io invece sento gli occhi bruciare di lacrime. D’istinto mi porto la mano sulla spalla notando solo ora che la sua giacca calda mi teneva calda la schiena nuda ormai fredda. Mi poggio in qualche modo allo schienale del divano socchiudendo gli occhi onde evitare di permettere il condotto lacrimare di darsi alla pazza gioia.
Marz: Resisti Marizza..
Con voce sofferente mi autoconvinco e incoraggio mentre porto le mani sulla sua pelle , continuamente baciata e lisciata con passione. Odio ammetterlo ma..non passavo un momento così eccitante da sin troppi anni. Mi sono sentita come quella adolescente di 15 anni fa che nel sottoscala di questa scuola rideva quando la bocca del ragazzo gli lasciava succhiotti sul collo e sulle spalle. Mi porto la mano su quel che mi ha fatto poche ore fa accennando un lieve sorriso. Lo fisso e bramo la sua bellezza assieme alle sue labbra così morbide e carnose che desiderano solo stare attaccate alle mie. Sospiro leggermente ripensando al momento di follia da me ideata. Non c’è niente da fare..lui sarà sempre il mio amore impossibile.
All’improvviso inizia a suonare il mio cellullare nella borsa , buttata in un angolo facendomi forza sulle braccia per alzarmi nel modo più delicato possibile , onde evitare di svegliarlo , raggiungendo finalmente la meta.
Prendo il cellullare e senza vedere il contatto rispondo con un semplice “Pronto”.
Xx: Mamma che fine hai fatto? Sono le 9 e mezza di sera , ti stiamo aspettando . Che fai ceni con noi o no?
Mi porto la mano sulla fronte maledicendomi per questo appuntamento scordato.
Marz: *sottovoce* Cavolo! *riprendendomi* Ehm..Abby amore mio . Davvero si è fatto così tardi?
Accenno una risata nervosa cercando con lo sguardo il reggiseno scomparso. Mentre lei inizia con una parlantina infinita lo ritrovo e metto insieme agli slip .
Abby: Dove diamine sei stata fino ad adesso? Mia è in pensiero e per giunta non rispondi ai suoi messaggi.
Giusto..l’avevo lasciata dinanzi la porta d’ingresso dopo che sono andata via con Paula.
Marz: Oh sai come sono Abby. Quanto mi snervo col cellullare lo metto muto e chi si vede si vede.
Abby: Si ma nulla toglie il tuo ritardo. Dovevi esser qui al locale già da mezz’ora!
Marz: Lo so amore , lo so! *frustata* Perdonami e solo che..camminando e camminando ho..perso la cognizioni del tempo . Mi ..conosci.
La sento sospirare pesantemente convincendola e calmandola dopo minuti passati a subirmi la voce stridula dall’altra parte del telefono.
Abby: Quindi che fai? Vieni o no?
Marz: In cosa consiste la serata?
Mi poggio alla parete tenendo il cellullare con la spalla mentre tengo occupate le mani inserendomi i calzini ai piedi .
Abby: Cena in pizzeria e poi dritti in discoteca.
Formo sul viso un espressione disgustata non sentendo nessunissima voglia di fare entrambe le cose.
Marz: Ahm…Che “bella” serata mi aspetterebbe..
Con tono ironico e schifato pronuncio questa frase.
Abby: Dal tuo tono deduco che non hai nessuna voglia.. Non voglio costringerti .
Marz:*sorprendendomi* Ah si?
Abby: Andrò a cena con Mia, Manuel e Jared ..poi con quest’ultimo andrò in discoteca.
Marz:*drizzandomi* Aspetta aspetta aspetta! Cos’è questa storia? Hai soli 15 anni . Dove credi di andare con quel “mano lunga” ?
Abby: Oh suvvia mamma.*ridendo* Jared rispetta le mie scelte e sono in mano sicure.
Marz: Ti dovrei lasciare sola col tuo ragazzo? Te lo sogni !
Abby: *con voce stridula* Ti suppliiicooo!!
Marz: Enne – o! NO . Non sei mai andata in quei sudici posti e non inizierai ad andare alla tenera età.
Abby: Oh su mamma , ti prego in ginocchio. Permettimi di dimostrarti che so badare a me stessa. Giuro che torno entro l’una di notte!
Marz: Abby vuoi sentire la mia furia interiore scatenarsi? *seria*
Xx: Abby amore della zia passami quella bestia di tua madre.
Ecco che sento quella voce insopportabile prendere parola insieme al cellullare.
Xx: Marizza esigo che gli dia un po’ di spazio.
Marz: Senti decerebrata che non sei altro se non vuoi esser spaccata la faccia non mollare mia figlia con quel cretino di tuo figlio!
Mia: *scioccata* Mio figlio è intelligentissimo ! E poi baderà sia se stesso che tua figlia! Falla un po’ divertire e non falle condurre una vita da suora!
Marz: So io cosa è meglio fare o meno nella sua vita e adesso dico che non può andare in discoteca. Ci sono troppi pericoli , la strada , la gente ubriaca , la droga!
Mia: Oh quanto la fai lunga. Non drammatizzare ogni cosa e falla vivere quella povera anima. Poi sono io la madre iperprotettiva.
Xx: Marizza..
Una voce assonnata richiama la mia attenzione e nulla al mondo devono scoprire che sto con Pablo in questo istante . Inizio ad assumere un tono nervoso di voce trovandomi nel bel mezzo della confusione tra Mia ed Abby che continuano a parlare tramite cellullare e Pablo che cerca con gli occhi addormentati il mio corpo sul divano.
Marz:*sbottando* E VA BENE!!!! Ma avverti Jared che se succede qualcosa ad Abby Muore all’ISTANTE insieme te e a tutto il resto del mondo!
Abby/Mia: Siiii!!
Sento le due gioire , deducendo anche che dall’altra parte ci sia il vivavoce attivo. Roteo gli occhi decidendo di tagliare questa lunga conversazione assillante.
Abby: Grazie mamma! Graziee!! *ridendo* Ti prometto che torno sana e salva !! Ti voglio tanto tanto tanto un mooondoo di bene!!!
Accenno un sorriso dolce godendo questa melodiosa risata .
Marz: Lo spero per te amore mio. Se ti succederebbe qualcosa…ne morirei. Ora..divertiti e ricordati che ti AMO DI BENE. Un gran bacione.
E dopo di questo chiudo la telefonata rivolgendo lo sguardo a Pablo che mi fissa amorevolmente.
Pablo: Quindi..*sorridendo maliziosamente* ..sei mia ancora per qualche ora?
Abbozzo un sorriso altrettanto malizioso avvicinandomi a se per aspirare il profumo mancato.
Lui , seduto sul divano in modo composto , intreccia le sue dita delle mani dietro la mia schiena nel momento che mi sono seduta a cavalcioni su di esso.

Jared

Abby: *cantando* “It's dangerous, so dangerous , I wanna do it again , Come on baby”..JARED! Perché hai spento la radio!
Jared:*sospirando* Abby la tua voce non mi fa concentrare alla guida. Abbi un po’ di pazienza.
Con la punta dell’occhio la vedo sbuffare e mettere il broncio mentre incrocia le braccia al petto.
Jared: E abbassati la gonna. Ti si vedono sin troppo le cosce.
Distolgo subito lo sguardo da quella tentazione riportandola alla strada buia della tangenziale. Stiamo tornando a casa dopo aver trascorso la serata in discoteca a ridere , ballare , divertirci e bere in modo adeguato dato che sto guidando la Chevy di mio padre e mi ha ricattato che se l’avrei riportata con un solo graffio dovevo dire addio alla mia paghetta mensile, che sarebbe servita ad aggiustare il furgoncino.
Abby: Si “papà”.*roteando gli occhi*
Jared. Abby puoi essere un po’ seria?
Abby: Ma che problema hai con questa gonna?*fissandomi*
Jared: Me lo chiedi pure? Non hai notato come i ragazzi ti fissavano?
Abby: Aaah..*sorridendo maliziosamente* Quindi c’è un ragazzino geloso qui dentro.
Inizia a ridere moderatamente punzecchiandomi la guancia destra con l’indice.
Jared:*sospirando* Scusa se sei la mia ragazza e mi da fastidio che ti guardino con la bava. Un altro paio di minuti trascorsi li dentro e davvero li mettevo mani.
Abby:*sorridendo* E lo sai che io ti stramo e ho occhi solo per te? Non pensare a quei maiali. Pensa che ci siamo divertiti a ballare e a baciarci.
Con voce sensuale pronuncia queste parole per poi lasciarmi un veloce bacio sulla guancia ritornando composta sul suo sedile.
Abby: Allora che ore si sono fatte?*fissando l’orologio* Mm..ottimo. Tra pochi minuti scatterà l’una e saremo a casa. *sorridendo gioiosa*
Annuisco tenendo entrambe le mani sul volante abbozzando poi un sorriso.
Jared: Marizza dovrà farmi una statua d’oro per aver vinto contro la tentazione.*ridendo* Potevi metterti qualcosa di meno appariscente per amore del mio “amico fedele”.
Lei scoppia in una fragorosa risata che inonda il veicolo , unendo la mia risata alla sua sino a quando sgretolo man mano il sorriso e cesso di ridere insieme a lei vedendo un auto in lontananza sorpassare ad alta velocità un altro veicolo sull’altra sponda della strada , interferendo nella mia pista.
Abby: Jared..attento a quel tizio..
La sua espressione diventa seria e leggermente preoccupata .
Jared: Tranquilla, ora accelero così non lo teniamo più avanti ok?
La tranquillizzo con questa idea premendo , come ho detto , il pedale dell’acceleratore. I fari accecanti mi deconcentrano e proprio sul punto di passargli accanto , per io andare a nord e lui a sud , ecco che inizia a sbandare sulla propria corsia , deducendo sicuramente che sia alla guida ubriaco e senza rendermene conto lo trovo a pochi metri dalla mia auto .
Abby: JAREDD!!!!
Jared: Aaaaaaah!!!!
Sterzo violentemente il volante dell’auto per evitare l’impatto con quell’auto ma così facendo evito lo scontro ma creo un ribaltamento dell’auto che ci scuote bruscamente all’interno sentendo solamente dolori lancinanti sino a fermarsi pochi metri più distanti con le ruote in su nel centro delle corsie dove governa il silenzio. Sento uno strano calore scendermi lungo la fronte ed essendo in testa in giù porto tremolante la mano su quel che sembra sangue guardandomi attorno con debolezza. I dolori lungo il corpo diventano più forti e intrappolati in auto porto lo sguardo al mio fianco dove Abby è immobile con gli occhi chiusi.
Jared: Abby! ABBYY!!!
Urlo con tutto il fiato che ho in corpo vedendo man mano la vista sfogarsi. L’ultima immagine che vedo è del sangue sgorgare lungo il corpo ,in testa in giù , di Abby e poi svenire lentamente.




PAALAAAA MISEEEEERIAAAA!!!!! :o: NO MA HO SUPERATO ME STESSA IN QUESTO CAPITOLO , MAMMA QUANTO SONO STATA SMIELETATA E MALVAGIA AL TEMPO STESSO!!!
MA FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE!!! -_-
1) Marizza ha quasi strozzato Paula .. ed è un bene -_- ma sfortunatamente si è fermata xD Eheheheh quanti di voi lo desiderava eh? :shifty: :shifty: :woot: Ammettetelo che morivate dalla voglia ahuahuahaha
2) Marizza accecata d'odio ha fatto l'amore con Pablo . :woot: ma anche in quel momento è stata contraddittoria. L'ha fatto perchè realmente lo voleva o perchè lo vuole realmente ferire in futuro? chi lo sa!
3) Paula scopre PROPRIO da Sasha , vecchia "datrice di lavoro" di Marizza (La ricordate?) che lei è stata quel che è stato xD Come agirà ora che sa questo lato oscuro del suo passato? Davvero lo spiffererà a tutti?
4) Abby e Jared concludono in "bellezza" il capitolo con un incidente stradale.... Come staranno? Sono gravi?

NON PERDETEVI IL PROSSIMO CAPITOLO ALTRETTANTO CARICO DI EMOZIONI!!!!! SIAMO ALL'APICE DELLA STORIA , MA NON FINIRà PER ORA TRANQUILLI ;)
DICIAMO CHE SI STA AVVICINANDO IL "TEMPO DELLE VERITÀ'" ! MA COSA VUOL DIRE LA MIA FRASE? LO SCOPRIRETE SOLO SE CONTINUERETE A SEGUIRE LA MIA FF ;) ASPETTO CON ANSIA QUALCHE COMMENTO! CIAOOOOOO!! *dileguandosi per mettersi in salvo xD *
 
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Pablizza01
view post Posted on 12/10/2016, 21:40




MA COSA...COSA È SUCCESSO?!?!?!?!?!?!?!?!?!??!?!?!?!?!?! UN QUESTO CAPITOLO È SUCCESSO DI TUTTO..
allora
1 ...Mrizza e paula...marizza...mia piccola*ormai grandicella* marizzita...LA DOVEVI UCCIDERE!!
'Eheheheh quanti di voi lo desiderava eh? :shifty: :shifty: :woot: Ammettetelo che morivate dalla voglia ahuahuahaha'
IO NON TI DO SOLO RAGIONE ROXY...IL QUADRUPLO...DOVEV UCCIDERLA E BASTA... MA MAGARI!!!! :rolleyes:
Vabne poi beh...sasha....non l'avrei mai pensata una cksa del genere...*faccina che pensa*...madonnaaaaa ma poi quella sasha..come se niente fosse *era la mia miglipre prostitituta nel locale*
Ma siii accenditi una sigaretta pure va...hai capito a chi lo stai raccontando tutto ciò?!?!?!? Alla sua nemica...numero 1...madonna e aua ti ricatti ho il presentimento di leggere in futuro..tra queste due....no seriamente
Ma poi...paula è rimasta..non stupita di più...e io tipo :o:

E beh... poi...( ah per la cronaca sto cervando di Stare calma quando avrei voglia di spalancare le finestre e sbraitare...ma comunque)...i pablizza...hanno fatto l'amore :woot: :wub: ...si ma....marizza...era tutto..per..odio...no.. :unsure: non lo accetto.. :( ...pablo ti ama e tu invece
PAULA MALEDETTO IL GIORNO CHE SEI NATA...SE TU NON CI FOSSI STATA..NON L'ABREBBE SCOPERTO E PER DI PIÙ PABLO SAPREBBE ORA CHE ABBY È SUA FIGLIA...INVECE ORA MARZ E ANCORA PIÙ INCAZATA,PABLO PENSA CHE ABBY NON SIA SUA FIGLIA E CHE MARZ LO AMI E SOPRATUTTO...PAULA SA TUTTL DI MARIZZA...E PER TUTTO ORMAI DICO T.U.T.T.O.....UFFFFF :angry:
E poi beh...io...ora...sto...solo un secondo..SBRAITANDO COME UN ANIMALE...ABBY E JARED...IO ORA...MAODNNA SANTISSINA VERGINE AIUTATEMIII...SPEOR PER IO TUO BENE CARISSIMA ROXANA CHE STIAMO BENE ALTRIMENTI TI GIURO ARRIVO ACASA TUA E TI PICCHIO...E NON SCHERZO...ora vado....a domani
AH E OVVIAMENTE TU CONTINUA!!!! :D :wub: ..sopratutto ora che devo sapere dei pablizza e di jared e abby!!!!!!! :cry:
 
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view post Posted on 14/10/2016, 13:06

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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ehheheheeh BUONA LETTURAAAA! CIAOOO! ;)


CAP 36

Marizza

Lui , seduto sul divano in modo composto , intreccia le sue dita delle mani dietro la mia schiena nel momento che mi sono seduta a cavalcioni su di esso.
Marz: Vorrei ma..non posso.*sorridendo sotto i baffi*
Pablo: E dimmi mia piccola ribelle cos’hai da fare di così tanto importante per..*attirandomi a se* ..non rimaner qui con me?
Marz: Ci sono un sacco di cose che devo fare. E se non hai notato mio Pablito..*finto sorriso* ..si è fatta una certa ora.
Pablo: Sono solo le 9 e mezza di sera..Dove vuoi andare?
Con voce sensuale mi pone questa domanda mentre mi lascia piccoli baci sulla spalla unicamente coperta da un esile bretellina del reggiseno.
Marz: D-devo..un po’ metter in ordine le cose nella testa ..tutto questo..*guardandomi attorno* E’ successo così all’improvviso e..sono frastornata.
Lui solleva il capo , chinato per baciarmi , specchiandomi nei suoi occhi profondi.
Pablo: Sei..per caso pentita.?
Il suo tono di voce arriva alle mie orecchie basso e calmo. Il suo sguardo è leggermente coperto da un velo di preoccupazione buttato a terra quando creo un dolce sorriso scuotendo il viso.
Marz: No..Come potrei pentirmi dopo aver..*avvicinandosi al suo viso*..trascorso il pomeriggio più bello insieme a..te?
Sfioro uno , due , tre volte le sue labbra lentamente socchiudendo poi gli occhi nel momento che scavalca sensualmente le sue labbra umide sulle mie. Abbozzo un sorriso compiaciuto quando le sue labbra passano sul mio collo.
Pablo: Mm..perchè ti sei rivestita?*con tono amareggiato*
Marz:*ridendo leggermente* Veramente non sono del tutto vestita.
Pablo: Sei in intimo.
Marz: Appunto.
Pablo: Potevamo divertirci un altro po’.*baciandomi l’orecchio*
Marz: *poggiando le mani sul suo petto* Lo sai che il divertimento è bello quando dura poco?
Creo una certa distanza per poterlo fissare soffocando una risata.
Pablo: Ti stai divertendo a creare questa suspense. *sorridendo sotto i baffi* Vuoi completamente farmi uscire di matto.
Marz:*Alzando le spalle* Forse si , forse no. Infondo mi sono sempre divertita ad ammaliarti.
Poggio delicatamente le mie labbra sul suo naso freddo lasciandomi un mini bacio per dopo alzarmi velocemente da lui recuperando i vestiti sparsi ovunque.
Marz: Bene devo andare proprio.
Lui sospira , poggiandosi allo schienale del divano.
Pablo: E vuoi lasciarmi qui solo e soletto?*mettendo il broncio*
Marz: Oh suvvia Pablo , sei grande per fare quell’espressione.*ridendo* Su vestiti , non vorrei che qualcuno venga a controllare il perché stia ancora la luce accesa in presidenza.
Gli lancio i boxer sorridendo , che lui subito indossa , per dopo avvicinarsi e sbattermi al muro prima di infilarmi la maglia.
Pablo:*sorridendo* E perché allora non la spegniamo?
Completamente affamato di carne spegne l’interruttore accanto a me trovandomi nel completo buio con la sua cosce nude a contatto con le mie. Accenno una risata sentendo le sue labbra sbaciucchiarmi il viso.
Marz: Pablo dai devo andare! *ridendo* Non posso stare qui con te all’infinito.
Pablo: Ma perché no?
Passa a baciarmi dolcemente le labbra socchiudendo gli occhi lasciandomi andare pochi secondi per poi allontanarlo da me amaramente.
Marz: Pablo..sono seria.
Col gomito riaccendo la luce vedendo quel velo di tristezza.
Pablo: Cosa devi fare di così importante? *confuso*
Sospiro tranquillamente indossando finalmente la maglia e il jeans sparpagliato a terra per infine mettermi le scarpe.
Marz: Devo svagare un po’ la mia mente e staccare la spina dal mondo.
Pablo: Che..vuoi dire?
Mi passo una mano tra i capelli sistemandoli quel po’ che basta per rendermi presentabile.
Marz: Devo fare un salto al casinò e .. svagarmi.
Pablo:*stupito* Al casinò..all’improvviso?
Marz: Si qualche problema?*inarcando il sopracciglio* Ora devo andarmi a cambiare , devo usurpare qualche soldo a dei vecchiacci sudici.
Con non chalance afferro la mia borsa rivolgendogli poi un sorriso.
Marz: Ci vediamo allora.
Pablo: Aspetta un secondo..Hai la macchina con te?
Mi fermo un istante a pensare. Sono venuta qui spedita con un taxi e solo notando l’ora associo l’impossibilità di trovare qualche corsa disponibile.
Marz: Cavolo..no.
Mi mordo il labbro maledicendo questo piccolo particolare.
Pablo: Bhè..se vuoi io ho la moto e potrei..accompagnarti , così magari vedo anche come giochi.
Alza le spalle iniziandosi a vestire mostrandomi un sorriso a pieni denti , entusiasta all’idea di assistere alla mia entrata nel casinò.
Marz: A-accetterei un passaggio ma non posso..permetterti di accompagnarmi. *sorridendo nervosa* E’ un posto non..adatto per chi non lo frequenta..Non ti piace , credimi.
Pablo: Non importa se mi piacerà o meno…Voglio stare con te.
Sorridendomi mi prende la mano lisciandomi dolcemente il dorso. Ascolto incantata la sua suadente e coinvolgente voce sino a quando , dopo un frustante sospiro, annuisco col capo.
Marz: Cosa aspetti? Vestiti e muoviti. Ti aspetto fuori..
Sforzando un sorriso afferro la chiave riaprendo la porta trovandomi poco dopo fuori dalla strutturaa a stringermi nella giacca dal caldo . E’ una fredda notte di ottobre e non vedo l’ora di stare in mezzo a quella baraonda aspirando unicamente il fumo dei sigari mentre svuoto le tasche dei meno esperti.

****

Pablo: E vestita in questo modo dove credi che ti porti?
Mi squadra da capo a piedi con un espressione scioccata in viso continuando a stare in sella sul suo gioiellino di moto.
Marz. Ci sono due opzioni Pablo. O me ne vado con la mia auto o accetti questo mio look e mi accompagni con la moto.
Fingo un sorriso mettendola alle strette.
Marz: Dopo anni di successo , grazie a questo mio abbigliamento appariscente , non intendo vestirmi da Monaca solo per la tua gelosia.
Pablo: Tu sei proprio una testa dura.
Nonostante scuoti il capo posso intravedere quel sorris che vuole soffocare.
Marz: *sorridendo* Lo prendo per un complimento. Ora passami quel coso.
Indico il casco mettendomelo lentamente onde evitare di sgualcire l’acconciatura alta , dalla quale penzolano unicamente poche ciocche di capelli ondulate , montando poi sulla moto .
Marz: Perfetto. Andiamo!
Avvolgo la sua vita con le mie braccia e sentendo il calore che amene la sua schiena socchiudo gli occhi rilassandomi nel tragitto trascorso in silenzio.

Pablo

Pablo: Ti guardano tutti con questo vestito.
Bisbiglio quasi all’orecchio di Marizza che in tutta la sua impassibilità percorre questo lungo corridoio che porta dritto al casinò. Poco fa ho dovuto dare dei documenti di riconoscimento ma a quanto pare non sarebbero serviti se non fosse stata per Marizza che conosce quella sorta di Buttafuori. E’ conosciuta dai gestori del locale e questo mi induce a pensare che da quando è tornata ha quasi passato ogni sera qui. Sorride come se fosse una donna fatale a tutti gli uomini ammaliati dalla sua bellezza che con quell’abito corto e tacchi vertiginosi mette in mostra sin troppe parti del corpo . Resistere e tenere a freno la mia gelosia è un vero e proprio duro lavoro. Devo tenere saldi le mie azioni che potrebbero esser avventati o peggio rovinare la serata di Marizza. Sembra un'altra sotto queste luce abbaglianti del casinò in cui domina il vero e proprio casino. Rumori di ruote della fortuna e slot machine dominano i nostri uditi insieme al gran vocio della gente , sia euforica per la vittoria che amareggiata per aver perso tutto. Tutto questo è per un mondo completamente estraneo , mai calpestato e guardandomi attorno con un espressione scombussolata attiro lo sguardo della gente, che mi fissa come se tra di loro ci fosse un alieno , in questo caso io.
Marz. Cerca di rilassarti. Non stiamo vagando per uno squallido vicolo di New York. Qui nessuno ti ammazza.
Pablo: Oh bhè..io avrei qualche dubbio.
Affermo fissando più in fondo due acciuffarsi di botte per aver scoperto l’imbroglio dell’amico di gioco.
Pablo: E comunque suppongo che sia figo stare con la donna che tutti vorrebbero..vero?
Con la punta dell’occhio fisso le sue labbra , messe in risalto da una smagliante rossetto rosso accesso, incurvarsi leggermente creando un dolce sorriso divertito.
Marz: Il segreto è confondere il nemico.
Pablo: Mostrando il tuo corpo?*inarcando il sopracciglio* Mi sembra un po’ esagerato.
Continuo a buttare l’occhio su quel che poche ore fa baciavo con delicatezza e passione , il suo seno messo ora in risalto da un ampia scollatura a cuore del vestito attillato . Il rumore dei tacchi echeggia e si mischia con gli altri frastornati rumori sentendo a stento la sua voce.
Marz. E comunque sia , provo solo pena per chiunque creda di avere una possibilità con me dopo la partita. Pablo:*abbozzando una risata* Posso sapere il perché?
Marz:*Sorridendo* Perché io sono profondamente , disperatamente innamorata di te.*ridendo*
Pablo: Se non fossi così concentrata nell’andare verso la tavola del poker ti prenderei e ti dimostrerei ciò che provo per te.*sorridendo maliziosamente*
Marz: Oh.. se vuoi puoi dimostrarmelo dopo esser tornati a casa con la borsa piena di soldi.
Mi fa un occhiolino seducente bramando quel viso colmo di trucco che la rende incredibilmente sexy.
Quanta pazienza e sopportazione sto avendo con questa donna estremamente e dannatamente bella!
Pablo: Lo prendo alla lettera.*ridendo sotto i baffi*
Eccoci giunti finalmente al tavolo puntato scrutando visi di uomini che non fare vogliono altro che vincere.
Marz: Salve signori.
Il suo tono di voce cambia all’istante e assumendo una voce suadente si china sul tavolo, poggiando i gomiti su di esso mostrando , non solo il suo gluteo solito e tondo, anche il suo seno strabordare quasi dalla scollatura cose che subito catturano l’attenzione degli uomini , unico sesso presente in questo sudicio locale. Fisso la scena con un espressione turbata . Non sono abituato a vederla compiere queste cose e in un certo senso preferivo non scoprire le sue tattiche , se dentro adesso sento solo ribollire la gelosia.
Faccio profondi respiri calmandomi con l’unico scopo di non rovinare la serata di Marizza .
Pensa al positivo Pablo , è un occasione per scoprire qualcosa di lei dato che rimane quella solita ombra .
Uomo: Hey bambolina.
Ecco che il pervertito di turno spegne il sigaro mostrandole un orribile sorriso costituito da denti neri e marci, che in realtà dovrebbero conquistare la “Bambolina” qui presente. Ah un bel pugno gli farebbe bene! Magari gli farei cadere quell’orribile dentatura da film horror che si trova!
Marz: Ciao Omaccione.
Ok sto per vomitare. Ma in cosa si è trasformata?..Giuro non la riconosco. Fisso indignato la scena restando da parte .
Marz: Vi da fastidio se mi unisco al gioco?*mettendo un mini broncio* Mi piace esser circondata da gran uomini come voi.
Mostra un meraviglioso sorriso , forse il migliore del suo repertorio sentendo automaticamente il cuore perdere un battito. Dio quanto la amo in questo istante , perché non assume quel suo tono di voce anche con me? A volto mi sembra di udire una sorta di tono acido e nervoso , ma penso che sia solo una mia impressione. O almeno spero.
Uomo 2: Ma certo! Vieni qua ..siediti vicino a me.
Ridendo, quell’altro uomo barbuto da diverse pacche allo sgabello alto di questo tavolo da poker che viene occupato da Marizza pimpante di esser entrata nel gioco.
Marz: Che emozione.*sorridendo* Allora..si inizia?
Uomo 3: Hai mai giocato prima?
Marz: E’ passato un po’ dall’ultima volta.*annuendo*
Bugiarda..so riconoscere perfettamente la sua espressione facciale quando racconta una frottola. Forse è anche questa un tattica che usa per non far pressione sul nemico.
Pensano che sia una pedina facile ma in realtà si dimostra spietata.
Uomo 2: Chiudi quella bocca George!
Lo ammonisce lanciandogli un occhiata minacciosa prima di tornare a concentrarmi sulle carte datogli a Marizza , restando alle sue spalle in silenzio.
Uomo : Devi cercare di avere le carte più alte , numeri consecutivi e , con un po’ di fortuna , carte dello stesso seme.
Ascolta con un sorriso fatale la breve descrizione del gioco . Pft..come se non ci avesse mai giocato.
Eppure più la fisso più mi diverto. Non finisce mai di sbalordirmi .
Le prime tre mani perde di sua spontanea volontà , me ne accorgo da quel sorrisetto che nasconde sotto il trucco o dal modo di comportarsi innocente, cosa che non gli appartiene. Altre tre mani dopo gliele aveva suonate per bene ed è a questo punto che osservo il gioco con più divertimento vedendo quei continui gettoni , scambiati per soldi messi in gioco , posarsi dinanzi a Marizza entusiasta come una bambina il giorno di Natale davanti ai suoi regali.
Uomo 3: Che cavolo! La fortuna del principiante è un vero schifo!
Rido sotto i baffi a questa affermazione intravedendo anche il luccichio di divertimento negli occhi di Marizza che continua a confondere il nemico con l’accavalcarsi di gambe , nude e lisce che infondono immaginazioni poco morali. Quattro mani più tardi inizia a studiare attentamente l’ultimo giocatore rimasto in gioco .
Marz: Tocca te.*sorridendo furbamente* Che ne dici di giocare da uomo?*facendogli l’occhiolino*
Guardare Marizza battere , mano dopo mani , tutti gli altri uomini da vero veterano del poker aveva un effetto eccitante. Non avevo mai visto una donna così sexy in vita mia , e guarda caso è la mia “ragazza”.
Uomo3: F*****o!
Esclama con disonore buttando gli ultimi gettoni. Porto lo sguardo su MArizza che scrutando gli uomini che la circondano butta giù le carte entusiasta.
Marz: Guardate e piangete , miei omaccioni! *sorridendo* Assi e otto!
Uomo: *sorpreso* Un full? C***o!
Marz: Mi dispiace. Ho sempre voluto dirlo.
Ridacchia prendendo tutta la vincita in denaro , mettendoselo in borsa come aveva annunciato all’ingresso.
Marz: Signori.
Con un tono infantile, che la fa apparire innocente, attira l’attenzione dei giocatori alzandosi dal tavolo per abbandonarsi.
Marz: E’ stato un piacere giocare con voi..Spero che ci possiamo rivedere..Buona serata.
Lancia un lungo bacio a tutti con movimento lento e sensuale ammaliando tutti per poi sculettare e avvicinarsi a me facendomi l’occhiolino , sussurrandomi.
Marz: E ora andiamo ad usurpare altri vecchiacci.*ridendo silenziosamente*
Abbozzo un sorriso divertito , trovandoci man mano gusto.
Pablo: Come la Dea desidera. *ridendo*

*****

Marz: E con questi fanno cinquemila dollari!
Gioisce seduta alla slot machine mostrandomi velocemente il suo enorme bottino , fissandola con un espressione completamente sorpresa ed esterrefatta.
Pablo: I-io..sono senza parole . Davvero..*sorridendo*
Marz: *fissando i soldi* Caro Pablito ci sono maree di cose che ancora non sai di me. Ma dimmi..
Alza il capo mostrandomi quei occhi che riflettono una luce di felicità vista solo quando sta in compagnia di Abby , e questo mi rattristisce di un po’. Perché i suoi occhi non luccicano di gioia quando è con me?
Marz: ..sono o no un ottima giocatrice d’azzardo?
Il suo sorriso furbo e meraviglioso attira la mia attenzione e tornando alla realtà poggio la mano calda delicatamente sulla sua guancia coperta di fard e varie cose che la rendono una vera e proprio bambolina.
Pablo: Sei la donna più bella che stia in questo locale e ..devo esser fortunato ad averti al mio fianco.
Lentamente poso le mie labbra sulle sue così profumate a causa del rossetto tastandoglielo delicatamente per non rovinargli il trucco.
Pablo: Non…voglio sbavarti..il rossetto.
Riprendendo dallo stato di estasi , durato neanche 2 secondi , risollevo le palpebre scrutando il suo viso esprimere felicità.
Marz: Torniamo a casa..?
All’improvviso sento il mio cuore palpitare in una maniera sovrumana. Inizio a sorridere come un cretino completamente incantato e imbambolato dai suoi modi di fare e da queste meravigliosi messaggi subliminali.
Pablo: *sorridendo maliziosamente* Se vuoi possiamo andarci anche volando .
Mi mordo il labbro bramando con tutta la passione che riserbo in corpo il momento in cui la libero da tutti questi vestiti così sexy e passare un'altra entusiasmante notte d’amore.
Marz: Andiamo allora.
Sorride sotto i baffi prendendomi per mano , primo e unico contatto dal momento che abbiamo messo nel casinò richiamando anche l’attenzione di qualche curioso. Insieme ci stiamo dirigendo allegri e abbracciati verso l’uscita sino a quando una voce maschile alle sue spalle richiama la nostra attenzione.
Xx: Risa..Non avrei mai pensato di trovarti così facilmente . Per giunta non mi avevi detto quanto fossi diventata bella con questo tuo look da giocatrice. Ti ho trovato qui dentro quindi deduco che hai qualcosa per me.
Sento e vedo il corpo di Marizza irrigidirsi di colpo e il suo viso sbiancarsi.
La fisso con aria confusa e scombussolata volgendomi poi verso quest’uomo barbuto che ha uno sguardo sospettoso poco promettente .
Pablo: Scusami signore..chi è Risa? E..cosa vuole da noi?
Marz: *sussurrando con un filo di voce* T-terence..

Marizza

Tutto andava a meraviglia. Stavo uscendo dal locale con la borsa piena di soldi e Pablo voglioso di trascorrere altri momento eclatanti al mio fianco , anche se in realtà volevo stroncarlo appena giunta a casa dove sicuramente , data l’ora fatta, avrei trovato Abby . Poi ho sentito quel maledettissimo nomignolo e la sua voce pungente. Mi sono irrigidita e sicuramente sbiancata al pensiero che Pablo è ancora accanto a me.
Terence: Risa..Non avrei mai pensato di trovarti così facilmente . Per giunta non mi avevi detto quanto fossi diventata bella con questo tuo look da giocatrice. Ti ho trovato qui dentro quindi deduco che hai qualcosa per me.
Con la punta dell’occhio mi fissa con confusione e rendere tutto più complicato sono le sue ingenue domande.
Pablo: Scusami signore..chi è Risa? E..cosa vuole da noi?
Sussurro il suo nome trovando poi il coraggio di voltarmi e incrociare nuovamente il suo sguardo freddo.
Marz: Terence che cosa vuoi da me? Perché non torni da dove sei venuto? Non ti voglio qui.
Lui al contrario non risponde subito ma si sofferma a guardarmi il vestito , schioccando la lingue in segno di disapprovazione.
Terence: Bene , bene, zuccherino. Sai perfettamente che ho bisogno del tuo aiuto.
Alla parola “zuccherino” vedo l’espressione di Pablo rabbuiarsi e sentire la sua mano stringersi in pugno.
D’istinto porto la mia fredda sul suo pugno infondendole tranquillità con uno sguardo altrettanto sereno.
Il segreto è non dimostrarsi debole e soprattutto non rinvangare il passato e ciò che sono stata dinanzi a Pablo. Sospiro spazientita dalle chiacchiere.
Marz: Quanto vuoi?
Terence alza le mani e scrolla le spalle. Sono stanca di esser perseguitata da lui e soprattutto ora che ha scoperto la città in cui abito non voglio tenermelo alla calcagna ma bensì dargli parte delle sue richieste.
Terence: Bhè io direi tutto il tuo bottino serale.
Pablo: Tu non avrai un bel niente intesi?
Ecco che la furia si scatena all’improvviso nonostante stringo la presa della mano per calmarlo.
Marz: Pablo..per favore.
Cerco di farlo ragionare supplicandolo con uno sguardo ma lui continua a non capire il perché mi sto abbassando alle richieste di questo uomo , per lui sconosciuto.
Terence: Chi è questo buffone?
Lo sguardo di Pablo diventa micidiale volgendo di scatto il capo verso lui.
Pablo. Sono colui che ti spaccherà il culo se non lasci stare Marizza in pace!
Marz: Cerchiamo di non dare spettacolo!
Digrigno con i denti alla vista di un buttafuori che tende il collo per controllare che tutto qui dentro vada bene.
Marz: Se ti do quel che ho guadagnato stasera mi lascerai in pace? Non posso darti nient’altro. Rimarrei senza un soldo!
Ho la gola secca e le gambe snelle mi iniziano a tremolare. Pablo nel frattempo ascolta la nostra strana conversazione continuandolo a tenere a freno con la stretta salda della mia mano sulla sua.
Terence scoppia in una grassa risata liquidando con un cenno di mano la mia obiezione e offerta.
Terence: Oh, da quel che ho ti ho insegnato , ti rifarai in men che non si dica.
Ed ecco che Pablo sbotta nuovamente , restando fortunatamente al mio fianco senza avventarsi sopra quest’uomo assillante.
Pablo: Non sei obbligata a dargli neanche un fottuto centesimo , Marizza!
Mi afferra , tirandomi a se per un braccio mentre contemporaneamente Terence mi prende per il polso.
Terence: E’ il minimo che tu possa fare! Non sarei in queste condizioni se non fosse per te!
Reagisco ad entrambi allontanando finalmente Terence con uno spintone.
Marz: Non osare ricominciare con queste stronzate , Terence!
Con i nervi sino al collo decido di reagire io a questa ingiustizia.
Marz: Io non ti ho costretto a darmi dei soldi!!
Urlo questa frase dinanzi a Pablo che assiste la scena completamente estraniato da tutto ciò mentre Terence mi sta guardando con odio.
Terence: Se non fosse stato per te , ora avrei i miei soldi. Tu mi hai portato via tutto , Risa!! Non ho più niente!!! *urlando*
Ingiustamente sento i miei occhi colmarsi di lacrime dinanzi a questa blasfemia colma di cattiveria.
Sentire quel nome poi..cattura la mia mente da quei ricordi dolorosi. Avrei creduto che stare con lui , incontrarlo dopo lunghi anni , sarebbe stata un emozioni unica. Lui mi ha aiutato parecchio , lui era il mio amico, il mio rifugio e ora… è tutto il contrario.
Marz: T-tieni..tutto.
Sollevando il mento ostento una sicurezza che non ho mentre prendo la busta , contenente tutto il mio denaro porgendo tutto a lui .
Marz: L’unica cosa che voglio è che mi lasci in pace. Stai lontano da me..e dalla mia famiglia.
Soddisfatto e creando un sorrisetto accetta senza batter ciglio i miei soldi mentre stringendomi le labbra mi volgo avviandomi in silenzio all’uscita , sentendo Pablo seguirmi poco dopo aver fissato con aria riprovevole Terence , l’uomo che non so più chi sia ormai.
Pablo: Marizza! Marizza ti puoi fermare un secondo!?
Giunti all’uscita , dinanzi la moto , lui mi afferra bruscamente il polso volgendomi dalla sua parte per guardarmi con quei suoi occhi dilatati per la confusione.
Marz: Cosa vuoi Pablo??
Esausta e afflitta da questo accaduto rivolgo uno espressione esasperata a Pablo che vuole tutte le spiegazioni del mondo , senza diritto.
Pablo: Cosa voglio…? Marizza ti ascolti per un secondo? *Allibito* Hai appena dato tutti i soldi che avevi ad un perfetto sconosciuto!
Con un espressione indignata e severe indica l’ingresso , ormai lontano , del casinò.
Marz: Non è uno sconosciuto! E’ una conoscenza di lunga data. Non devo darti spiegazioni che non ti appartengono!
Anticipo le sue domande vedendo i suoi occhi confusi spostarsi sui miei che infondono un espressione impassibile.
Pablo: Perché ti ha chiamato “Risa” e perché ha detto quelle cose spregevoli? *alzando il tono*
A questo punto i miei nervi scattano e liberandomi dalla sua presa gli rivolgo l’occhiata più trucida che possa esprimere il ripugno di tutto ciò che sto patendo sempre a causa SUA!
Marz: SONO AFFARI CHE NON TI RIGUARDANO!!
Pablo: Non ti libererai facilmente di me con questa STUPIDA AFFERMAZIONE! Noi due stiamo avendo una storia ed è frustante non sapere chi è quell’individuo! Dimmi la verità.. Quell’uomo è colui che ti ha terrorizzata quel giorno , vero !?
Marz: Anche se fosse cosa vuoi fare? *inarcando il sopracciglio* Dimostrargli che accanto ho un bodyguard e automaticamente mostrargli la mia debolezza? Pablo….*Scuotendo il capo* ..sono capace di affrontare queste cose da sola! Tu non sai quel che ho passato in questi 15 anni , so badare a me stessa senza un uomo che mi difenda !
Pablo: E donare tutti i tuoi soldi a quel verme ti sembra il modo giusto di affrontare la cose?? *alzando il tono* Sembra che ci sia un profondo abisso che ci separa Marizza..*scuotendo il capo*
Marz:*sorridendo amaramente* Forse perché esiste realmente?
Mi avvicino , alzando il capo in segno di superiorità , fissandolo con tutto l’orgoglio e la sicurezza che ho dentro.
Pablo: I-io…sono senza..parole. Quell’uomo può esser in grado di farti del male e tu saresti li a fartelo fare.*inorridito* Non ti riconosco.. Declini il mio aiuto..
Marz: So come tenere salda la situazione. A quell’uomo devo dei soldi e ..glieli ho solo restituiti.
Stringo i pugni , mettendo in mostra le mie nocche bianche mentre tengo saldo i miei nervi.
Pablo: Non si direbbe..Lui vuole altro. Altrimenti non ti avrebbe urlato quelle cose! Ha detto che Tu gli hai portato via tutto , che non ha più niente! Cosa intendeva dire? Perché gli devi dei soldi ?... Ti supplico..aiutami a capire qualcosa perché io..
Fisso i suoi occhi diventare lucidi. Vedendolo in queste condizioni e la sua espressione afflitta sento il cuore rompersi ingiustamente.
Pablo: … sto davvero esplodendo . Sono certo che se non mi calmi tu io..entro dentro e gli spacco la faccia unicamente per averti trattato in quel modo ripugnante!
Abbasso il capo non riuscendo più a sopportare il suo sguardo supplichevole.
Marz: A-anni fa..
Il mio tono di voce appare rotto dal pianto e infondo lo è realmente dato che , dopo aver buttato giù un groppo alla gola , sento le lacrime sgorgarmi il viso bagnandomi le guance col mascara.
Marz: …conobbi quell’uomo.
Socchiudo gli occhi sentendo le lacrime scivolare giù velocemente decisa a raccontare parte della storia non scendendo ovviamente nei particolari squallidi.
Marz: Era un uomo solare..*accennando un sorriso nostalgico* Bello , gentile , amorevole e sempre disponibile con me..
Alzo lentamente il capo insieme alle palpebre perdendomi in quei piccoli e poveri ricordi gradevoli di quel periodo nero del mio passato.
Marz. *alzando le spalle* Era il mio..rifugio dal mondo. Ero povera e lui mi diede un alta somma di denaro completamente in regalo ..e poi si trasferì in America.
Mi mordo le labbra cercando di trattenere quelle lacrime che continuano a sgorgare dai miei occhi mentre fisso con sforzo i suoi occhi azzurri puntati su di me e la sua espressione diventare concentrata nel racconto.
Marz: Aveva una famiglia ..e la perse a causa della povertà. *singhiozzando* L-lui poteva salvare suo figlio…*piangendo*..con quei soldi ma…*fissandolo* ..ce li avevo io e … *succhiando su col naso* ..non mi ha trovato .
Riabbasso il capo socchiudendo nuovamente le palpebre sentendo il mio cuore avere dei sussulti a causa del pianto disperato.
Marz. Ora vuole tutto quel che ha perso…da me.
Mi chino sulle ginocchia avvolgendomi il capo, nascosto su di esse, con le braccia continuando a piangere disperatamente sino a quando sento la sua presenza dinanzi a me.
La sua mano calda si posa sui miei capelli ormai mezzo spettinati a causa dei miei gesticolii agitati alzando poi il viso completamente bagnato e sporco di mascara per specchiarmi nei suoi occhi profondi.
Pablo: Io…ti sarò accanto e ti …proteggerò SEMPRE.
E all’improvviso mi attira a se e inginocchiandoci entrambi sull’asfalto di questo marciapiede isolato ci lasciamo trasportare da un forte e lungo abbraccio durante il quale io mi sfogo liberamente sul suo petto e lui mi stringe a se infondendomi tutto il coraggio di cui ho bisogno per affrontare QUALUNQUE situazione.
Pablo: Sempre…*baciandomi la testa*

****

Pablo: Bene allora.. Buonanotte.
Mi sorride eliminando l’ultima traccia di mascara sul viso qui davanti la porta d’ingresso della casa di Mia.
Marz: Grazie..*sforzando un sorriso* ..di tutto.
Pablo: Voglio solo che dormi sogni tranquilli. Ok?
Mi bacia le labbra stampo allontanandosi lentamente da quelle tentazioni.
Marz: Vai piano sulla moto.
Pablo: Come la mia donna desidera.*accennando una risata*
Sto per augurargli la Buonanotte ma una folata improvvisa di vento creata dall’apertura della porta d’ingresso richiama la nostra attenzione.
Marz. Mia..
Confusa fisso la sua espressione scioccata , i suoi occhi dilatati al massimo e la sua pelle bianca.
Pablo: Mia hai per caso visto un fantasma? Che faccia..
Mia: M-m-marizza….
Lentamente sgretolo il mio sorriso iniziando a sentire il cuore palpitare per la paura di sentire una sgradevole notizia.
Marz: Mia..cosa è successo?
Non so con quale forza ho posto questa domanda la cui risposta mi terrorrizza.
Mia: Mi..ha chiamata la p-polizia…*balbettando* J-j-jared…ed..A-a-abby..*iniziando a piangere* ..hanno avuto un incidente!
Ecco che dai suoi occhi sgorgano lunghissime lacrime notando solo ora che regge il cellullare in mano.
Sgrano gli occhi sentendo un immediato vuoto nel mio petto e sotto i miei piedi. E’ come se fossi caduta sotto shock e a stento riesco a reggermi più in piedi. Sento il mio respiro mancare , perché il cuore ormai si sta fermando per la disperazione.
Marz: A-a-abby..
Il mento mi inizia a tremolare e la vista ad annebbiarsi improvvisamente dalle lacrime mentre fisso Mia quasi reggersi in piedi in lacrime sprigionando un pianto disperato .
Marz: La m-mia…b-b-bambina…
Respiro con affanno sentendo quel male atroce percuotermi insopportabilmente il corpo sentendo una strana e pericolosa forza nascere in me che mi spinge a scontarmela con Mia , anch’essa in lacrime.
Marz: DIMMI CHE E’ UNA BUGIA!!!! DIMMI CHE E’ UNA MENZOGNAA!!!
Mia: *piangendo* Non lo è…non lo è!!!
Inizio a piangere con disperazione scuotendo Mia altrettanto scossa sino a quando Pablo si mette velocemente tra noi separando la mia salda presa delle mani sulla sua vestaglia da notte vedendola poi accasciarsi a terra piangendo .
Pablo: CALMATEVI! Marizza calmati!
Marz: NON DIRMI CIO’ CHE DEVO FAREEE!!!*urlando con tutto il fiato* DOV’E’??? DOV’E’ MIA FIGLIA?
Riafferro Mia per il colletto scuotendola in cerca di informazioni sino a quando Pablo mi afferra per vita e mi allontana da lei.
Pablo: ANCHE SUO FIGLIO è coinvolto nell’incidente!! Non serve niente piangere qua davanti! Se vogliamo sapere cosa è realmente successo andiamo all’ospedale!! *alzando Mia*
Marz: *rivolta a Mia* IO TI AMMAZZO!!!! LEI NON DOVEVA USCIRE!!! Se non fosse stato per te e tuo figlio lei sarebbe a casa!!! A CASAAA!!!*urlando*
Lei continua a piangere restando in silenzio , è il minimo .
Pablo: Mia ..ti prego sforzati e dicci dove li stanno portando o come stanno..
Infilzo le mie unghia nei palmi della mano fissandola con tutta l’ira che ho dentro, sentendomi una vera e propria minia vagante pronta a sprigionare un forte urlo da far cadere tutte le palazzine e svegliare tutto il vicinato all’una e mezza di notte.
Mia: L-la polizia..*singhiozzando*..mi ha detto che..li stavano portando all’Ospedale ..S-san George e che sono…*piangendo*..in condizioni gravi.
Pablo: R-r-restiamo..calmi ok? Andiamo a sentire con le nostre orecchie.
Divento di marmo a fissare Mia che continua a piangere mentre nella mia testa governa la frase “condizioni gravi” … Pablo cerca di tenere un profilo calmo ma dai suoi occhi posso leggerne il terrore. Ma adesso ciò che mi importa è sapere come sta MIA FIGLIA!!
Marz: P-p-prendo…l’auto.
Fregandomene dello stato di guida a cui mi sottoporrò rientro in casa asciugandomi seccamente le lacrime che bagnano nuovamente il viso afferrando le chiavi della mia auto.
Mia: A-aspettami…v-vengo anche io.
Pablo: Su Mia..vieni.
La aiuta a camminare avvicinandoci insieme in auto. In questo momento la vorrei tanto investire per fargliela pagare. Se non fosse per lei a quest’ora mia figlia non staserebbe in ospedale in .. condizioni gravi.
Butto giù con peso il groppo alla gola avviando l’auto che sfreccia alla massima velocità tra le vie desolate e buie di Buenos Ares con Pablo e Mia passeggeri sui sedili posteriori. Finalmente giunto all’ospedale e correndo tutte e 3 verso l’ingresso fermo il primo medico in circolazione tempestandogli di domande.
Marz: La prego !! Mi dica dove posso trovare Abigail Andrade ..
Mia: e..Jared Aguirre!!! Hanno avuto un incidente stradale!
Mi affianca Mia che supplica con lo sguardo colmo di lacrime il medico leggermente scombussolato da questa improvvisa presa .
Medico: V-voi..siete i parenti ?
Dilatiamo le pupille annuendo poco dopo con velocità.
Marz: Sono la madre di Abigail! La supplico mi dica come sta!
Mia: E io di Jared! Dottore.. ci aiuti !*in lacrime*
Pablo: Ragazze..fatelo respirare.
Ci stacca lentamente dal medico che dopo essersi sistemato il camice ospedaliero fa un colpo di tosse per dopo rivolgermi uno sguardo triste.
Medico: I due ragazzi stanno in sala operatoria per suturare qualche ferita profonda.
Marz: Ma come è successo l’incidente??
Medico: Dai residui di auto sulla tangenziale la polizia ha dedotto che si tratti di uno scontro tra due auto. I ragazzi sono passati nel posto giusto ma..al momento sbagliato.*abbassando il capo*
Mia: Che cosa vuol dire? La prego si spieghi meglio!
Medico: I ragazzi dell’altra auto erano ubriachi e sbandavano per strada. Si sono travolti con i vostri..figli .
Pablo: Oh mio Dio..*scioccato*
Marz: M-ma….loro ..come stanno? Come stanno i nostri figli? *in lacrime*
Medico: Il ragazzo sta rispondendo alle cure , ha riportato solo lividi , ferite ..nulla di grave mentre..
Mia: Grazie Dio…Grazie!!
Si poggia sfinita alla sedia di questa sala d’attesa ringraziando Dio di non aver sentito spiacevoli notizie ma quel “mentre” mi forma un groppo alla gola che mi permette di porgli una domanda con un espressione terrorizzata in viso.
Marz: M-m-mentre…?
Medico: L-la ragazza…è grave.
E’ come se all’improvviso mi hanno strappato via dal petto un polmone che mi ostacola di respirare regolarmente. Inizio a tremare dal terrore e a dilatare gli occhi che esprimono solo uno shock assoluto.
Pablo: I-in che…s-senso?
Lui prende parola, perché ormai non riesco a reagire a questa notizia.
Medico: Riporta grave lesioni , ha perso gran quantità di sangue e necessita al più presto delle trasfusioni altrimenti.. *scuotendo il capo*..sarebbe troppo tardi.
Alla parola “trasfusioni” scatto in piedi riuscendo ad uscire dal profondo stato di shock.
Marz: I-io..sono sua madre!! Prendete tutto il sangue sufficiente!!
Partendo alla carica e pronta a salvare la mia fonte di vita alzo la manica del vestito porgendogli il braccio dal quale dovrebbero prelevarmi il sangue e donarlo a lei.
Marz: La prego la salvi!!! Lei è MIA FIGLIA!!* in lacrime * E’ TUTTO CiO’ CHE HO!!!
Medico: Lei ha il gruppo sanguigno 0- (meno) ?
Sgrano gli occhi affliggendomi nuovamente mentre scuoto il viso.
Marz: H-ho…il…gruppo….0+ (più) …. *sconvolta*
Lui abbassa il capo socchiudendo gli occhi.
Medico; M-mi dispiace signora…Non è compatibile col gruppo di sua figlia . Ma se non ha un familiare dello stesso gruppo non posso…salvarla.
All’improvviso sento il cuore perdere un battito mentre mi accascio sulle ginocchia ai suoi piedi fissando un punto del pavimento ospedaliero con gli occhi scioccati.
Marz: N-n-non…..è….p-possibile..
Pablo: Marizza..
Sento le sue mani calde posarsi sulle mie spalle e appena mi sforzo a pensare a ciò che ha detto volgo il capo di scatto verso Pablo che sobbalza leggermente dallo spavento.
Marz: P-pablo…c-che gruppo…hai?
Lui con un espressione confusa mi risponde senza pensarci a lungo , sotto lo sguardo di Mia e il Medico.
Pablo: 0….meno…..P-perché?
Sgrano le pupille al massimo sentendo lacrime calde e amare scivolarmi il viso. E’..giunto il momento di confessargli tutto….LUI E’ L’UNICO CHE PUO’ SALVARLA!
Marz: *mordendomi le labbra* T-t-tua….figlia…….h-ha…b-bisogno…..di te.








AAAAAAAAAAAAAAAH MARIZZA HA DETTO QUELLA FATIDICA FRASE!!!! OH MAMMA! COSA SUCCEDERA' ADESSO? PABLO COME REAGIRA' DINANZI LA CRUDA VERITA' NASCOSTA??? LA SERATA COLMA DI DIVERTIMENTO E' STATA ROVINATA PROPRIO DA TERENCE . QUEST'ULTIMO DAVVERO LASCERA' PER UN PO MARIZZA IN PACE? CHI LO SA! MA RITORNIAMO AI PABLIZZA! MARIZZA E' TALMENTE DISPERATA CHE HA CONFESSATO TUTTO SOLO PER SALVARE ABBY. NEL PROSSIMO CAPITOLO TUTTO CIò CHE SI DOVRANNO DIRE SARA' L'APICE DI LUNGHE E STRAZIANTI URLA DOVE SPUTERANNO ENTRAMBI L'ODIO E IL RANCORE .
NON PERDETEVELO !!! COMMENTATEE E CIAOOOO!!!
 
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Pablizza01
view post Posted on 15/10/2016, 19:47




ROXYYYYYYYYYYYYYY SONO TORNATAAAAA PIÙ FORTE DI PRIMA(AMCHE SE HL UNA COSA DA DIRE..) E NON ME NE VADO
Allora per prima cosaaaaa ti dico che non sono potuta arrivare prima per via del telefonino che mi si è rotto..e purtroppo giusto oggi alle 19 e mezzo me lo sono andato a prendere ma..sto tipo imlazzendo ma io ero arrivata al capitolo 42 e stavo continuando ma purtroppo mi si è cancellato tutto....ho perso ogni dato salvato dul telefono ed è come se ora avessi un nuovo telefono
Ora purtroppo non posso postare io capitolo ma mi metto subito al lavoro per cercare di scriverne di nuovo almeno uno stasera e domani postarlo..scusa ma stasera mi è impsossibile...ah e sto in una maniera che non puoi immaginare visto che ho perso ogni cosa... :angry: ...uffaa :(
Vabbeee ora però io passo al capitolo che è DAVVERO UNA COSA...AAAAHHH STO URLANDO.
ALLORA inizio col dire...che i pablizza sono seeeeeempre la mia vita :wub: ah mi sono mancati!!
Anche se marz fa finta sono semrpe stupendi
Ah e poi...MARIZZA CHE PORTA PABLO AL CASINÒ...MADOOO AH E POI..BEH.....TERENCE!!!!!!! I SOLDI..L'ABBRACCIO TRA I PABLIZZA e marizza che si lascia andare tra le sue braccia ad un pianto esasperato...aww
Si ma...ti giuro..io...mi ero completamente dinenticata dell'incidente...di abby e jared...TI GUIRO!!!!!!!STO PIANGENDO :cry: :cry:
Nooooooooooooo ma ok jared è salvo...*mani al cielo* ma ...la mia abby...L'UNICO È...PABLO... CHE LA PUÒ SALVARE...E LA FRASE FINALE...ROXY...TI PREGO STO PER DARE UN URLO FORTUSSIMO ....
IL CONTINUO...SUBJTO...SUBITISSIMO
TI SCONGIURO :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot:
 
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view post Posted on 15/10/2016, 19:58

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Weei Noemi mi sei mancata tanto!! Dico davvero :cry: :cry: Pensavo che mi avevi abbandonata sola e soletta in questo forum isolato *singhiozzando* Ma ero certa che era accaduto qualcosa che ti impediva di collegarti !!! *---* Sono felice che tu sia ritornata e non sai quanto mi dispiaccia che hai perso tutto sul cellulare! mamma mia...dovrebbe esser un incubo perdere tutti quei capitoli e le altre cose importanti! :o: NOn riesco ad immaginarti come stai in questo momento. Deduco incazzata nera xD ma cerca di tranquillizzarti almeno per me ;) Aspetterò e gioirò quando posterai il capitolo quando potrai . No problem ;) Bhè ti ringrazio del commento! Mi è mancato un sacco ahuahauhauhaa Cercherò di postare almeno le anteprime stasera dato che sono impegnata su dei progetti che stanno frullando nella mia testa eheheheh penso che hai capito no? La mente infinita di roxy è in via di fabbricazione. Devo solo concludere i capitoli finali di questa fan fiction e poi... :shifty: :shifty: vaii con un altra creazione auahuahaha in futuro ti darò la certezza assoluta! Ora scapppo a più tardi Noemi! tvttb!! Ciaoo!
 
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view post Posted on 15/10/2016, 20:37

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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ECCOVI LE ANTEPRIME DEL CAPITOLO CHE POSTERò DOMANI ;) CIAOOO

Pablo

Marz: E’ TUA FIGLIA!!! ABBY E’ LA FIGLIA CHE TU HAI RIFIUTATO!!! Quella che volevi UCCIDERE solo per la TUA VIGLIACCHERIA!!! Ma io non potevo soddisfare il DESIDERIO di uno LURIDO BASTARDO!!
La sua vera natura esce a galla e solo ora mi capacito che tutti i momenti passati insieme era solo una finta . Portava solo una maschera ….spregevole.
Pablo: Io..non ti credo..
Mi rifiuto di accettare la realtà e questa crudele rivelazione che fa pervadere il mio corpo da insopportabili sensi di colpa. Le scene di quel famoso 29 Gennaio ripercuotono velocemente la mente pronunciando tali parole.
Pablo: Tu mi hai dato il risultato della visita! Era stress! Tu non sei rimasta incinta di me..
All’improvviso obbligo la mia mente di non acquistare queste informazioni crudeli , desiderando che tutto ciò sia unicamente un BRUTTO INCUBO! Non so come avrei reagito se da quel test fosse uscito Positivo , ma so soltanto che avrei sofferto e mi sarei incazzato con Marizza come in questo istante.
Marz: MIA FIGLIA STA MORENDO!!! Non mi credi??
Completamente in lacrime afferra la sua borsa sfilando il portafoglio buttando fuori tutto il suo contenuto con mani tremolanti sino a quando caccia un foglio sgualcito e ingiallito.
Marz: E’ questo la vera diagnosi!!!*porgendomela* Quel giorno ti volevo solo mettere alla prova con la scusa del “ritardo” ma…non me ne pento!
Fisso i suoi occhi colmi di lacrime diventare freddi come il ghiaccio e scioccato alzo il braccio afferrando con titubanza il foglio. Sento gli occhi di tutti puntati addosso mentre apro con delicatezza questo foglio mal ridotto. Prendo un respiro profondo leggendo poi la fine .
Pablo:*con un filo di voce* “I-incinta..di un mese…”
Socchiudo gli occhi stringendo il VERO risultato delle analisi..
Pablo: M-m-mi…hai mentito..
Nonostante sia nella parte del torto non riesco a pensare ai miei sbagli ma ai suoi.


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Marizza

Pablo: A-abby..sta reagendo alle trasfusioni ora tocca solo lei sforzarsi per risvegliarsi.
Alzo di colpo il capo , sollevandomi automaticamente , per voltarmi e fissarlo chiudere improvvisamente la porta di questa cappella , creando un gran rombo che ripercuoto in questo piccolo spazio.
Pablo: ORA ESIGO SPIEGAZIONI!
Le vene del suo collo risaltano dopo questa frase detta con foga e rabbia. Digrigna i denti stringendo di seguito le mani in pugno mentre io dilato i miei occhi cessando momentaneamente a piangere.
E’ giunto anche questo momento…il momento della verità.
Col dorso della mano sana e pulita mi asciugo lo scorrimento di lacrime con orgoglio alzando il mento per esser superiore e non cedere in questo momento così delicato.
Marz: Che ..cosa vuoi sapere?
Riacquisto il timbro della mia voce , ora non più tremolante. Non ho paura di lui ..non devo cedere !
Marz: Vuoi sapere cosa ho provato sentire uscire dalla tua bocca la frase “Tu vieni da me mi dici queste parole che mi sconvolgono l’esistenza.” ?....ODIO!
Stringo il pugno malandato fregandomene del dolore. Lo inizio a guardare con tutto il disprezzo e tutto l’odio .
Marz: Odio..che ho riservato , sotterrato , archiviato in TUTTI questi anni nel mio cuore!
Pablo: Tu mi hai mentito….tu mi hai INGANNATO!!
Marz: E TU MI HAI FERITO!!
Pablo: *avanzando* SMETTILA!! SMETTILA DI VOLER AVER RAGIONE!! Tu non ce l’hai! Niente giustifica le tue azioni!!!
Marz: Io ce l’ho eccome! Io potrò anche aver sbagliato ma non mi pento di TUTTO CIO’ CHE HO FATTO per il bene di MIA FIGLIA!!! Io l’ho CRESCIUTA! Io l’ho MESSA AL MONDO! Io gli ho dato da MANGIARE! IO L’HO AMATA!!!!!!
Avanzo ad ogni parola urlata con tutto il fiato che ho nei polmoni , sentendo il mio viso divampare dai nervi.
Faccia a faccia ci sputiamo le forme in faccia non volendo perdere o cedere in questa guerra d’intesa.

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Pablo

Prendo una sedia e la pongo tra il lato del lettino e il divano in modo da tener sott’occhio entrambe. Con la mano sinistra scosto quelle ciocche malandate di Marizza che gli calano sul viso , fissando le sue guance ancora umide e ultime lacrime scivolargli lungo il viso. Ha sbollito tutta la sua rabbia , ha sprecato tutte le sue energie ad urlare e ha sforzato il suo povero cervello a piangere e ora..non ce l’ha fatta ed è ceduta alla stanchezza.
Carezzo la testa di Marizza , la donna che ho sempre amato e che amerò sempre anche dopo aver saputo tutto ciò che mi ha tenuto segreto dopo lunghi anni , la donna col quale stamattina ho trascorso le ore più belle ed attraenti della mia vita , la donna che ha messo al mondo con orgoglio e perseveranza mia figlia.
Porto lo sguardo su di lei , e contemporaneamente poggio la mia mano destra sulla sua , che rimane ancora ferma e sdraiata sul lettino. Fisso il suo sangue scivolare lentamente da quel tubicino trasparente arrivando al suo braccio nel quale è inserito l’ago . Il mio più grande desiderio era…avere una famiglia perfetta , con la donna che amavo . E ora che ne ho l’opportunità non intendo restare da parte , intendo recuperare tutti i sbagli perduti anche se questo significa perdonare gli errori di Marizza e su questo però… sono combattuto.



BEEEENEE !! SPERO DI AVERVI INCURIOSITO ANCORA DI PIU' XD ALLA PROXIMAAA!!! CIAOOO A DOMANI ;)
 
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Pablizza01
view post Posted on 15/10/2016, 20:53




........RIESCI A PENSARE A COME STO??
AAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH PABLO HA SAPUTO TUTTO E OVVIAMENTE COME SOSPETTAVO SI È ARRABBIATO..MA ALLA PARTE FINALE HO CAPITO CHE LA AMA ANCORA E FARA COSÌ PER SEMPRE...e che...vuole una famiglia felice ma..non sa se perdonare o no marz...
Devo sapere!!!! :woot:
Comunque tranquulla pubbloca quando puoi
...scrivi con comodo le tue coseee futuree :shifty:
Che io...commentetò sicuro ..sisi stanne certa ahahahaha..ah e poi..anche io ho un'altra idea...AHAHAHAHAH
Ma che scriverò solo dopo aver finito di scrivere questa...che per ora non ho idea di quabti capitoli saranno questa che sto ancora scrivendo
Comunqueee ora vado!! a domani col tuo capitolo che non vedo l'ora di leggeree :D e anche col mio ahahahah ciaoooooo!!
 
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111 replies since 30/8/2016, 20:39   3267 views
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