Buona letturaa
CAP 41
9 anni prima Scuola Elementare - Sud dell’Argentina
Maestra: Bambini tutti fuori a giocare! E’ suonata la ricreazione su.
La maestra dai capelli biondi e lisci batte le mani sorridendo a pieni denti a tutti i miei compagni di classe che si affrettano ad uscire in giardino per godersi questa giornata di inizio primavera .
Maestra: Abby..tu non vieni a giocare?
Si china sulle sue ginocchia ed essendo molto alta arriva a poggiare le sue braccia incrociate sul mio banco.
Abby: No..voglio prima finire di disegnare la mia famiglia. Non mi va di interrompere il lavoro come hanno fatto gli altri.
Indico i fogli dei miei compagni che hanno lasciato sul proprio banco sul quali vi è un disegno incompleto.
Meastra: Allora ti faccio compagnia , ok?
Mi sorride gentilmente prendendo una sedia per restare al mio fianco dopo aver annuito gioiosamente .
Maestra: Posso vedere chi stai disegnando con così tanta concentrazione?
Abby: Certo che si!
E mostrando un sorriso ampio , dal quale mostro alcuni denti da latte caduti , alzo il foglio per mostrare con orgoglio quel che considero un capolavoro.
Abby: Questa sono io!
Indico con un piccolo dito la figura disegnata di una bambina con le codine marroni e occhi azzurri.
Abby: Che tengo la mano della mia mamma.
Indico successivamente la figura di una femmina più grande con i capelli lunghi sino a dietro le spalle.
Maestra: Ma è stupendo questo disegno.*ridendo* Sicuramente otterrai un 10 e lode!
Abby: *sorridendo* Ma non è finito!
Scosto la mano dalla figura che coprivo con un leggero imbarazzo , decisa comunque a mostrargli ciò che stavo disegnando in segreto dai miei compagni di classe.
Abby: Q-questo.. dovrebbe essere il mio papà.
Fisso questa figura disegnata di un uomo che stringe amorevolmente l’altra mia mano , cui volto però è ancora vuoto.
Abby: La mamma mi ha detto che sta in cielo da tanti anni , e rimarrà lassù per prendersi cura di me. *sorridendo leggermente* Non l’ho mai conosciuto quindi…non so com’è di aspetto .
Tento di restare con un sorriso sulle labbra che comunque svanisce poco a poco al sol ricordo di non avere un papà. La mano della maestra sulla schiena cerca di infondermi coraggio .
Maestra: E’ molto bello il tuo disegno . Mi ha toccato profondamente.*Sorridendomi dolcemente* Bhe se ti fa piacere potrei consigliarti di metter un paio di occhi azzurri , come i tuoi. Infondo li hai ereditati da lui vero?
Sul mio viso prende vita un'altra espressione gioiosa annuendo velocemente al viso dinanzi questa idea strabiliante che non mi era passata in mente.
Abby: Si!! Lo faccio subito!
E cacciando la linguetta mi concentro prendendo il pastello azzurro col quale incido gli occhi su questo disegno decidendo però di concluderla così.
Maestra: Non importa se non sai com’era il suo viso . Quello che devi pensare è che sai il suo colore degli occhi e soprattutto devi esser orgogliosa di avere una mamma che ti ama un mondo.
Abby: *sorridendo* Io voglio molto bene alla mia mamma!
Mestra:*ridendo* Lo so Abby. Lo so e lei te ne vuole a te. Ora andiamo a giocare? Poi mostreremo a tutti i tuoi compagni questo disegno ok?
Annuisco prendendo la mano della maestra raggiungendo insieme a lei i miei compagni in giardino.
3 Giorni dopo.Xx: Hey Abigail! Cos’è tuo padre? Un alieno per caso?
Stringo tra le braccia questo disegno ormai sgualcito da questi orchi che mi circondato man mano in giardino ostacolandomi qualsiasi via di fuga.
Abby: Lasciami in pace Clarisse ! Di ai tuoi amici di non darmi fastidio!
A testa e sguardo basso cerco comunque di resistere alla prepotenza di questi bambini viziati che frequentano la mia classe.
Clarisse: *imitandomi* “Lasciami in pace”..bla bla bla.
Scoppia in una risata , seguita dai suoi scagnozzi secondo il suo punto di vista.
Abby: Quando lo verrà a sapere la mia mamma verrete rimproverati dalla maestra.
Ingenuamente cerco di intimorirli con questo ricatto. Di solito mia madre scanna sempre vivi chiunque mi da fastidio. Sono la sua pietra più preziosa , e guai a chi la tocca o minimamente la sfiora.
Clarisse: Puahahahah *ridendo* Vai a chiamare la tua mamma? Su dai perché a questo punto non fai venire anche il tuo papà?
Crea sul suo viso un ghigno divertito , che ai miei occhi appare diabolico .
Abby: Lascia stare il mio papà!
Alzo il capo reagendo a questo tortura alzando il tono di voce .
Alex: *ridendo* Ooh..la piccolina ha alzato il tono di voce..Clarisse*guardandolo con sguardo furbo* Cosa hai in serbo per questa piccola ribelle?
Tracy: *ridendo* Oh la parola ribelle è un po’ troppo per questo tappino non credete?
Abby: S-solo perché sono la più bassa tra voi non merito questo trattamento!
Stringo i pugni , tenendo al sicuro con il petto questo disegno che poc’anzi hanno deriso alle spalle della maestra , che come mi aveva promesso mi ha lodato dinanzi all’intera classe che ha rosicato per il trattamento differente che mi danno solo perché sono orfana di padre.
Abby: La dovete smettere di trattarmi in questo modo! *con gli occhi lucidi* Io non vi ho fatto niente!
Mary: La cocca della maestra continua a rispondere eh.*inarcando il sopracciglio* Clarisse..a te l’onore di farla tacere.*sorridendo malignamente*
Clarisse: Abigail…Abigail cara Abigail.
Avanza lentamente scuotendo il viso.
Clarisse: Sai che non ti abbiamo mai sopportata sin dall’inizio?*finto sorriso* Bhè è insopportabile assistere alla lode di un disegno incompleto. Dov’è il viso di tuo padre? *sorridendo malvagiamente* L’hai cancellato subito dopo esserti accorta che era un mostro?
Ridono all’unisono e questa offesa fa accrescere a me un inspiegabile voglia e desiderio di urlare o piangere.
Alex: Uh la bimba sta per piangere! Uee uee.
Finge il verso di un pianto indicando le mie pupille ormai umide e arrossate a furia di trattenere le lacrime.
Abby: L-l-lasciate in pace..il mio papà!
Reagisco , ma la voce balbettante non fa altro che accrescere le risate.
Abby: Solo perché avete tutti i componenti di una famiglia non è giusto che mi ridiate !!*alzando il tono* Avrete anche un papà ma nessuno di voi avrà MAI UNA MAMMA CHE VI AMA PIU’ DELLA VITA STESSA!
Esclamo con sin troppa enfasi questa frase che hanno fatto sgretolare quel sorrisetto sul viso.
Nel silenzio sento solo il mio respiro affannoso e fissando l’espressione nera di Clarisse in viso inizio a retrocedere nel momento che avanza minacciosamente.
Clarisse: Piccola insolente che non sei altro come ti permetti a dire queste cose?
Toccato un tasto dolente allunga di scatto il suo braccio rubandomi di soppiatto il disegno che avevo tra le braccia .
Clarisse: Vediamo se impari la lezione ora!
Abby: NO!!
Urlo con le lacrime dinanzi all’azione spregevole che sta compiendo. Senza permettermi di recuperare il mio amato disegno lo inizia a strappare dinanzi ai miei occhi che lentamente si sgranano per lo shock.
Tutti esclamano un “Oh ben fatto “ mentre io cedo sulle ginocchia su questo morbido e fresco prato sul quale si posa il disegno strappato in due e sgualcito.
Clarisse: Non avrai mai un papà! Ora smamma da questa scuola ORFANA !
Ed ecco che insieme al suo gruppetto si allontana lasciandomi sola a fissare il mio disegno ormai rovinato.
Abby: L-l-la..mia..f-f-famiglia.
Inizio a piangere singhiozzando silenziosamente in questo isolato spazio del giardino di scuola prendendo tremolante i due fogli. Ha strappato di sua volontà la figura del mio papà , lasciando intatto solo quelle di me e mia madre. Continuo a piangere riportandomi tra le braccia questo disegno che speravo di completare quando avrei scoperto qualche altro tratto fisico del mio papà. Ma tutto ciò sarà impossibile.
L’ho creato col cuore e anche se ne creassi un altro non mi darà lo stesso effetto toccante.
Ricevo tutte queste ingiustizie solo perché loro non hanno ciò che io ho pur non avendo una figura maschile in famiglia. Sono solo invidiosi e giuro..GIURO che mi ribellerò a chiunque oserà infrangere il nome della mia famiglia!
Xx: Abby…
Alzo di scatto il mio viso completamente sommerso dalle lacrime vedendo gli occhi preoccupati di mia madre fissi su di me.
Abby: M-m-mamma..*in lacrime*
Marz: Tesoro mio che ti succede?
Si china velocemente prendendomi in braccio per dopo drizzarsi alla sua altezza mentre io affondo il viso rigato sul suo incavo del collo , annusando l’odore dei suoi meravigliosi capelli marroni lunghi.
Abby: Voglio cambiare scuola! Non voglio più stare qua!
Marz: Abby amore puoi spiegarmi il perché stai piangendo? Ti supplico mi fa un male terribile vederti in questo stato . Sono venuta a prenderti sperando e pregando Dio di vederti correre tra le mie braccia col sorriso e invece ti trovo completamente in lacrime.
Dondola sul posto , rimanendo qui in giardino dove gli altri genitori vengono a prendere i propri figli a fine lezione.
Marz: Dimmi chi ti ha fatto piangere e giuro che gli faccio passare i 5 minuti PEGGIORI DELLA SUA VITA!
Dinanzi al suo cambio improvviso di voce stringo le mie piccole braccia attorno al suo collo desiderando solo il suo amore.
Abby: Non voglio rimanere qua! Ci sono dei bambini cattivi che mi trattano male.
Continuo a piangere sul suo collo , ormai bagnato dalle mie continue e struggenti lacrime.
Marz: Ma io li ammazzo!!
Si volta di scatto pronta a fare una strage ma in questo movimento mi cadono i fogli dalle mani , cosa che nota mia madre.
Marz: E ..questi che sono?
Si abbassa sulle ginocchia facendomi riappoggiare i piedi sul terreno , rimanendo però in questa posizione in modo da tenere il suo viso grande dinanzi al mio piccolo e rotondo.
Abby:*succhiando sul naso* U-una bambina mi ha strappato questo disegno..s-solo perché..non ho un p-papà.
Prima fissa i due fogli con un espressione confusa poi si concentra a fissare la mia disperazione , asciugandomi con suo delicato e morbido pollice le lacrime rimaste.
Marz: Ora non piangere tesoro mio.
Sforza un dolce sorriso baciandomi la fronte amorevolmente.
Marz: Non li dare retta. Sono soltanto invidiosi quei bambini che ti prendono in giro. E sai il perché?
Scuoto il capo sentendo le codine marroni scontrarsi sul mio collo mentre mi concentro a non piangere più.
Marz: Perché loro non hanno una mamma che ti ama un mondo ,che ti ama più della mia stessa vita , che per te farei di tutto , mi scontrerei con tutti , lotterei per renderti felice ed eliminerei chi ti fa del male.*accarezzandomi il viso* N-non…avrai un papà…ma..ci sono io, sempre! *sorridendo dolcemente* Il tuo papà sarebbe molto felice se vedrebbe questo eccezionale disegno , sai?
Abby. Ma è rovinato.*mettendo il broncio*
Marz:*ridendo* Sai che esiste un oggetto magico chiamato nastro adesivo?
Alla parola “magico” i miei occhi ritornano a brillare.
Abby: Hai detto magico?
Marz:*annuisce sorridendo* Si si ! Hai sentito bene.
Abby:*iniziando a sorridere* E a cosa serve?
MArz: Se torniamo a casa con questo disegno te lo faccio vedere con i propri occhi come in un secondo la figura del tuo papà ritornerà a tenerti per mano ok?*sorridendo dolcemente*
Abby: Sii!!
Saltello sul posto non vedendo l’ora di rivederlo intatto come prima.
Abby: E poi lo appenderò in camera così appena scoprirò un tratto fisico di papà io lo aggiungerò !
Marz*prendendomi in braccio* Ottima idea tesoro. Ora torniamo a casa per portare a termine questo lavoretto?
Annuisco col viso vedendola drizzarsi per incamminarsi verso casa con me tra le braccia , mentre sorrido appieno stringendomi ad essa.
Abby: Ti voglio bene mamma..Sempre!
E baciandole la guancia socchiudo gli occhi attaccando la mia alla sua per tutto il tragitto , permettendo che il piacere di sentire la sua profumata pelle stare a contatto con la mia prenda il sopravvento sul mio cuore che batte dolcemente sempre più.
Marz: Ti straamo di bene amore mio. *baciandomi la guancia*
Scuola superiore . 2°Anno – Sud dell’Argentina.Xx: Abby mollami immediatamente! Giuro che se non mi lasci all’istante ti farò cacciare dalla scuola !
Accenno un ghigno divertente , lasciandomi scappare una piccola risata , mentre continuo a tener spiaccicata al muro questa insolente viziata figlia di papà.
Abby: Oh Wanda stanne pure certa che dopo quest’altro sconto NON VEDO L’ORA di cambiare l’ennesima scuola! Ma per finirla in bellezza perché non terrorizzarti un altro po’?
Fingo un sorriso stringendo il colletto di questa graziosa camicia rosa alzandola quel po’ che basta per dimostrare la mia superiorità.
Wanda: Ho detto lasciami!
Abby: *inarcando il sopracciglio* E per cosa scusa? Che io rimembri tu non hai fatto altro che offendere la mia famiglia. Perché ora dovrei avere pietà di te? *finto sorriso*
Wanda: Sei un mostro ! Ecco che sei!
Abby: Non ti ho chiesto cosa sono, smorfiosa che non sei altro!
Wanda: Quando mio padre lo verrà a sapere nessuna scuola ti accetterà più sappilo!
Abby: *finto sorriso* Me ne farò una ragione! Oh guarda ho già la faccia disperata.*fingendone una*
Wanda: Mi stai sgualcendo la camicia!!
Si dimena tra me e il muro sul quale è spiaccicata mollandola poco dopo bruscamente.
Abby: Ah..non ne posso più delle tue urla stridule!
Wanda:*fissandosi le unghia* Aah!! *strillando* Per giunta te la vedrai col mio avvocato! Hai rovinato la mia manicure fatta dall’estetista più costosa del paese!
Masticando la chewingum abbasso la montatura stramba dei miei occhiali per guardarla di sottecchi.
Faccio scoppiare un palloncino dinanzi al suo viso truccato come minimo per 5 ore di fila facendole poggiare su di esso piccoli pezzi di cicca rosa.
Wanda: Aaah sei un camionista! *strillando disgustata* Maledetta sia tua ma..
Di colpo le tappo la bocca con la mia mano riattaccandola al muro.
Abby: No no no no..
Scuoto il viso continuandogli a ripetere no con un sorriso da psicopatica sulle labbra.
Abby: Non ti azzardare a nominare mia madre ok? Hai già offeso mio padre..non credi che sia troppo? Perché non pensi alle corna che hanno i tuoi genitori?*inarcando il sopracciglio* E’ sempre bello vedere il preside di questa scuola sbattere tua madre sulla cattedra.
Tolgo la mano dalla sua bocca , sulla quale ora è sbavato tutto il suo rossetto , pulendomi la mano con aria schifata mentre mi subisco le sue crisi isteriche.
Wanda: Questo è davvero troppo!! Sei solo una ribelle che non fa altro che rendere la vita degli altri un tormento solo perché non hai nulla da fare*alzando il tono* Fortunato quel pover uomo che è morto ! Almeno si è risparmiato di vedere che razza di ribelle ha cresciuta quell’infelice di tua madre!*urlando*
Sgrano gli occhi iniziando a respirando profondamente cercando di tenere sotto controllo i miei nervi che ormai bruciano sotto la mia pelle vogliosi di uscire a galla.
Wanda: Almeno io avrò sempre una spalla di un papà su cui piangere ! Tu no..*sorridendo per finta*
Abby: AH MA QUESTO E’ TROPPO!!
**** Marz: Espulsa dall’ennesima scuola?
Si butta sul letto completamente esausta tenendo tra le mani il documento della scuola di quartiere.
Marz: Oh Abby…come devo fare con te?
Si porta la mano sul viso stanco scuotendolo poco dopo in segno di disapprovazione.
Abby: Che pretendevi ? Che lasciavo offendere la mia famiglia senza muovere un muscolo?
Marz: Va bene che volevi difendermi però sino a buttarla dalla rampe di scale penso che sia stato un po’ troppo!
Sbuffa sonoramente portandosi entrambe le mani tra i suoi capelli morbidi.
Marz: E ora dove ti mando? Quella ragazza era figlia di una famiglia importante , qui sopra è scritto ben esplicito che risulterà difficile trovare un altro istituto che ti accetti.
Sospiro poggiando la schiena al divano .
Abby: Bhè forse un segno , non trovi? Finalmente il mio sogno si avvererà. Niente scuola , niente stronzi, niente avvelenate , niente espulsioni.*finto sorriso* Solo io e te , non credi che sia magico?
Marz: Abby come vorrei tenerti qui a casa 24 h su 24 ma..tu sei ancora minorenne. Come posso?
Abby: Oh ciancio alle regole mamma.. Quando ero piccola eri più accanita. Sembra che i ruoli ce li siamo scambiati. Ora sono io quella ribelle e tu la piccola e fragile che si è indebolita nel tempo.
Marz:*sospira* Non sparare stronzata Abby. Sai che sono stanca, ho giocato al casinò tutta la notte.*sbadigliando* Non mi sono rammollita.
Abby: *chinando la mia schiena in avanti* Mi è venuta una brillante idea.*sorridendo furbamente*
Marz: Cioè?*inarcando il sopracciglio*
Abby: E se io e te andassimo in giro per il mondo per fare fortuna?*sollevando le sopracciglia ripetute volte* Non la trovi un idea fantastica?? Tu nei casinò e io ad esibirmi in piazze! Quando l’anno nuovo starà alle porte io sceglierò nuovamente che scuola frequentare tra quelle rimaste che mi accettano.*alzandomi*
Marz: I-io…e te.. in giro per il mondo?
Dal suo tono di voce sembra esser interessata dalla mia idea stramba e completamente folle.
Abby. Si! Fammi buttare via anni e anni di puro maltrattamento a scuola! Sono anni che soffro per le loro prese in giro! Non ho trovato neanche una scuola nella quale non c’era una che giocava con i miei sentimenti. Guarda.. ricordi questo?
Indico il disegno che feci all’età di 6 anni attaccato alla parete della mia cameretta , intravedendo il nastro adesivo trasparente che ha riunito le parte strappate.
Abby: Me lo strappò una bambina solo perché non avevo un padre. Al tempo non reagivo e ora sono stanca di subirmi tutte le loro prese in giro. E sa il perché? Perché sono afflitta , disperata nel sapere che in tutti questi anni non sono riuscita a completare il viso di mio padre.*con occhi lucidi* Mi manca! Mi manca una figura maschile nonostante ho te che mi ha sempre dato tutto e circondata da ogni esigenza di cui ho bisogno. Non mi hai mai detto di “No” e io ti lodo , ti ammiro! Sei il mio modello! Sei il mio faro che mi conduce ad un porto sicuro che in questo caso sono le tue braccia . Io ti amo di bene , sei tutto per me ma .. vedere tutti gli altri abbracciare i loro padri mi fa star male. *stringendo i pugni* E io non riesco più a sopportare tutto questo .
Abbasso il capo cercando di trattenere con orgoglio le lacrime che mi procura questo dolore insopportabile.
All’improvviso sento il suo corpo attirare il mio e stringendomi in un forte abbraccio mi sussurra.
Marz: Giuro che porrò fine a questa tua sofferenza.. tesoro della mamma.
PresenteMarizza (minuti prima)
Sollevo lentamente le palpebre risvegliandomi dal sonno profondo in cui sono caduta anche quest’oggi.
Xx: Ben svegliata.
La mia attenzione viene richiamata dalla sua voce ,come sempre toccante per il mio cuore.
Sbadiglio moderatamente mettendomi poco dopo a sedermi lentamente sul posto .
Marz: C-che ora sono?
Mi strofino gli occhi assonnati rivolgendo poi lo sguardo a Pablo che sta fissando e ascoltando il tg al televisore della stanza , che spegne subito dopo avergli posto la domanda.
Pablo: *alzandosi dalla sedia* Sono le 18 . Hai dormito un bel po’ .*accennando una risata*
Marz: Abby..? E’ già tornata?
Mi scosto le coperte dal mio corpo finalmente caldo posando i piedi coperti dai calzini sul pavimento sicuramente freddo.
Pablo: Non ancora , ma dato che il sole sta tramontando deduco che tra poco faranno ritorno. Alle 20 i camerieri ci porteranno la cena nelle rispettive stanze. Dovresti un po’ mangiare , sei pallidissima.
Al sentire la parola “cena” sento un insopportabile sensazione colpirmi lo stomaco vuoto da diversi giorni.
Marz: S-sinceramente non ho molta voglia di m-mangiare.
Pablo: Dovresti invece. A stento ti reggi in piedi . Allora…come stai in generale? Ti senti meglio?
Con un espressione nauseata gli rispondo con una bugia.
Marz: S-si..m-molto meglio.
Sforzo un sorriso soffocando questa nausea improvvisa.
Marz: Mi hai misurato la febbre?
Mi viene da domandare appena il mio sguardo intravede il termometro sul comodino.
Pablo: Si ma non ce l’avevi alta. Solo 38 ..
Una volta ingoiato quel groppo che si era formato in gola riesco a pronunciare altre parole , cercando di nascondere questo mio disagio.
Marz: N-non so che mi sia preso. Pablo..
Alzo lo sguardo scontrando i suoi occhi magnetici , fissi su di me.
Marz: Q-qualunque cosa abbia detto…io non so se ero sotto l’effetto della febbre o..
Stringo i pugni portandomi d’istinto appresso il lenzuolo accaldato dal mio corpo sovrastante.
Pablo: Non eri sotto l’effetto della febbre.
Distoglie lo sguardo rivolgendolo ad un punto a caso .
Pablo: Hai detto cose che volevi dirmi da tempo , ma dalla tua ultima frase deduco che te ne stai lavando le mani.
Socchiudo gli occhi prendendo un bel respiro nella speranza di tenere un set control nella norma.
Marz: Credi che sia facile perdonar tutto ciò che io e te ci siamo fatti a vicenda?
Pablo:*rivolgendomi lo sguardo* Per quando ancora rivangherai il passato che ormai ci siamo lasciati alle spalle?.. Marizza..*avvicinandosi* .. io sto cercando di sotterrare il torto fattomi per esser stata con me sotto mentite spoglie , solo perché ti Amo e non desiderio altro se non passare e recuperare il tempo perso a fare gli idioti e compiere azioni egoistiche!
Dilato le pupille sentendo queste parole pronunciate con afflizione .
Pablo: Abbiamo una figlia che ci unirà sempre. In Abby scorre il nostro sangue mischiato . Una creatura nata dal nostro folle e immenso amore MAI svanito nel tempo . Questo lo sappiamo entrambi ! Quando arriverà il momento in cui affronteremo le nostre più profonde paure per raggiungere ciò che vogliamo da sin troppo tempo?.. E’ tempo di reagire Marizza . Affrontiamo insieme Abby una buona volta del tutto. So che sei interamente concentrata a pensare su cosa o non cosa sia meglio dire o fare con tua figlia. Insieme ne avete sicuramente passate tante e io ora più che mai intendo far parte del vostro mondo .
Marz: E …s-se reagirà..male?
Le conseguenza create da questa fretta mi induce cadere in panico , visibile nel mio sguardo.
Pablo: Marizza cosa credi che farà? Le hai mentito..a fin di bene tanti anni solo per coprire la figura paterna che in passato ha compiuto l’azione più spregevole che possa compiere un uomo. Ho disprezzato il frutto di quella notte ..come un idiota. E sapere questo per Abby sarà traumatico . Passerà il momento peggiore della sua vita , come te in passato quando hai scoperto tutta la verità su Spirito. Inizierà a vedere tutto nero e inizierà ad sospettare di chiunque gli è accanto perché è stata mentita dalla persona che ama col tutto il cuore.
Marz: T-t-tu non mi aiuti dicendomi queste cose!
Pablo: Sto parlando con sincerità. Non voglio illuderti. Ma perché farci accecare dal terrore di questa sua reazione iniziale se poi possiamo vivere felicemente tutte e tre insieme ad amarci come una vera e propria famiglia?
I suoi occhi si tingono di una luce brillante , creata dal desiderio di vederci tutte e tre insieme .
Pablo: Potremmo vivere insieme , amarci come non mai , passare nuove avventure ed esperienza con mia figlia , farci una casa ..*sorridendomi* Non trovi che il “Domani” sia meraviglioso per tutti?
Distolgo lo sguardo , abbassandolo con aria afflitta.
Marz: Tu vivi troppo nella positività . *alzandomi* Non conosci Abby , lei è una ragazza che ha SEMPRE sofferto per la mancanza del padre , sin da piccola è stata maltrattata per questo e diventa una ribelle quando oggi qualcuno osa mancargli di rispetto . Non oso immaginare la sua reazione sconvolgente.
Mi porto la mano sugli occhi socchiudendoli per la confusione che mi affligge questa situazione.
Pablo: Marizza..
Con il suo tono basso di voce si reca dietro di me posando le sue mani sulle mie minute spalle sentendo il fiato cadermi sull’incavo del collo.
Pablo: Ti aiuterò.. Cercherò a tutti i costi di non farti soffrire ulteriormente. Sono persino disposto a dirgli io ciò che VI HO fatto in passato.
Sottolinea con un timbro di voce deciso il “vi” .
Marz: N-no..
Scuoto leggermente il viso voltandomi verso di lui togliendo la mano dai miei occhi , che ora si incastrano nuovamente nei suoi .
Pablo: Voglio che sappia che non la volevo , non voglio che ti porti ad odiare e voglio dirle che l’hai mentita solo per non farle scoprire che razza di padre meschino si trova.
Marz: E a che serve allora confessargli tutto se poi odierà te..?
La mia espressione è totalmente confusa , lo fisso negli occhi ma in quello sguardo non ci leggo nulla di buono.
Pablo: L’odio che accrescerà di colpo nei miei confronti sarà la mia più dura punizione della stronzata compiuta in passato. I-io..sono pronto ad accettare qualsiasi conseguenza…al tuo fianco.
Pone la sua mano sul mio viso vedendolo socchiudere gli occhi lentamente per posare infine le sue morbide e calda labbra sulle mie. Come ogni volta seguo il suo movimento . Abbasso le palpebre e immobile permetto che mi scavalchi lentamente le labbra , sentendo quel contatto diventare un vero e proprio piacere. Dischiudo la bocca ed inclino il viso . Movimenti che rendono questo breve e delicato bacio a fior di labbra un momento unico ed eccitante. Le mie mani si poggiano sui propri fianchi mentre le sue dita sfiorano in continuazione la mia pelle del viso . Il momento è alle porte e l’amore che prova per entrambi lo spinge ad accettare a braccia aperte il capovolgimento dei sentimenti che prova Abby nei suoi confronti.
Voglio realmente comunicargli che quando lei era solo un cuoricino lui l’ha disprezzata? Voglio realmente spezzargli il cuore e rovinare l’immagine di padre perfetto e amorevole che si è fatta sin da piccola?
Davvero voglio questo?.. No…
Sciolgo lentamente questo bacio , non ricambiando i suoi movimenti che diventano sempre più forbiti.
Pablo: M-marizza..
Abbasso il capo continuando a sentire le sue mani carezzarmi il viso mentre riporto le mie braccia lungo ai fianchi.
Pablo: Hey…che hai?
Il suo tono è dolce e premuroso . Le sue dita si pongono sotto il mio mento alzandomelo di poco in modo da far scontrare i miei occhi lucidi ai suoi di un azzurro profondo.
Marz: N-non ce n’è bisogno.
Pablo: Non capisco cosa intendi dire..
Marz: Me la vedrò io con Abby..perderà me m-ma voglio che acquisti suo padre.
Pablo: Ma..
Marz:*interrompendolo* Se realmente ci ami col tutto il cuore accetta il mio volere.
E detto questo esco dalla sua stanza soffocando il dolore che mi procura sapere che quel momento è alle porte. Cammino a passo spedito verso la mia stanza scontrando mia figlia attaccata alla porta della camera con un aria afflitta. Ci scambiamo diverse frasi sino a quando a cogliermi impreparata sono delle domande strane sorte all’improvviso . In un secondo sono stata sopraffatta dalla paura di vederla allontanarsi da me inorridita da ciò che deve sapere. Na solo fissando la sua espressione sofferente metto da parte del mio dolore e per l’ennesima volta compio questo sacrificio.
Marz: I-in…realtà…c’è una cosa che…d-dovresti sapere.
Abby: C-c-che…c-cosa..? Che cosa riguarda?
Alza il tono di voce dilatando contemporaneamente gli occhi.
Marz: Riguarda tuo padre…
Erano anni che pretendeva la verità , è giunto amaramente il momento .
Marz: Tuo padre non è morto !
Con il cuore in gola annuncio l’amara e crudele verità fissando le sue iridi azzurre tremolare insieme al suo corpo , sicuramente percosso dallo shock.
Marz: T-t-tuo….p-padre…è…qui.
Senza volere dai miei occhi scivolano lacrime che scorrono sulle mie guance come un acido che brucia la pelle. Mi umidisco le labbra stringendo gli occhi appena lei inizia ad urlare di colpo in questo corridoio d’albergo isolato da tutti gli altri residenti.
Abby: C-c-chi….è…? CHI E’ ??*avanzando* DIMMI CHI E’! GUARDAMI NEGLI OCCHI E DIMMI CHI E’!
Risollevo le palpebre affrontando con tutto lo sforzo la realtà distorta per entrambi.
Marz: A-abby.. T-ti prego…calmati..ti supplico .*singhiozzando* D’accordo adesso ti dirò chi è il tuo vero padre . Però per favore non dimenticare mai che tu sei la persona che amo di più al mondo.
D’istinto mi viene da annunciare ciò che per lei provo alla follia con le lacrime agli occhi , ma qualunque cosa gli dirò non servirà a nulla. Le ho mentita , l’ho fatta soffrire e l’ho proibita di vivere col padre.
Gli ho fatto credere che il padre fosse un'altra persona , che fosse morto e lei per tutte le mie immense e infinite bugie ha patito a scuola ingiustamente. Ma cosa può esser più doloroso? Non avere un padre o averlo e non poterci stare?
Abby: NON IMPORTA! SMETTILA CON QUESTO DISCORSO E DIMMI CHI !! DIMMI CHI E’ MIO PADRE!!
Xx: Sono io Abby.
Sgraniamo all’unisono gli occhi sentendo arrivare alle nostre orecchie la sua voce. Il suo corpo trema senza controllo e rialzando lo sguardo , abbassato a causa delle sue urla strazianti per il mio cuore , fisso Pablo porsi alle sue spalle pronto ad affrontare insieme a me..nostra figlia. Non mi ha dato retta e ora è qui a render tutto più difficile.
Pablo: Sono io tuo padre.
Completamente scossa si volta a rallentatore , quasi a tratti scontrando poi il suo ..vero padre.
Abby: T-t-tu…
Marz: Pablo vattene! Ci penso io!
Pablo: *avvicinandosi* Non posso lasciarti sola in questo momento!
Respiro profondamente sentendo la tensione attorno a noi accrescere ogni secondo .
Marz: Ho detto di andartene. Spiegherò tutto io ad Abby.
Abby: V-v-voi due…..voi due..mi avete mentito…
Alza il capo , chinato poc’anzi per lo shock , rivolgendomi un occhiata truce velata da un filo di lacrime.
Abby: Avete agito alle mie spalle… *fissando Pablo* H-hai comprato la mia fiducia con uscite , viaggi e tante altre cose….solo per avvicinarti a me..
Stringe le labbra , trattenendo sicuramente con orgoglio le lacrime procurate da questo immenso dolore di sapere tutto di colpo.
Pablo: Ti posso spiegare tutto Abby..
Abby: NON CHIAMARMI ABBY!
Urla di colpo intravedendo le prime lacrime sgorgargli il viso . Il mio mento trema e stringendomi le labbra cerco di smettere di singhiozzare dal pianto per reagire e intervenire.
Marz: Abby per favore..calmati.
Ed ecco che si volge dalla mia parte , fissandomi con un luce oscura che intravedo facilmente. E quella luce si chiama odio e disperazione.
Abby: T-t-tu….Ti ho SEMPRE creduto..*inorridita* Ti ho SEMPRE difesa ..IO MI FIDAVO DI TE! Mi hai mentito! Mi hai mentito per tutti questi anni!! *alzando la voce*
Marz: S-si…si ti ho mentito perché…..perchè…
Lo shock mi impedisce di proseguire la frase sino a quando la sento nuovamente urlare di colpo con le lacrime sul viso.
Abby: PERCHE’? NON MENTIRMI ANCORA! Sei un egoista! Come hai potuto farmi questo ?!
Marz: Ho mentito perché..
Abby: Perché?
Continua a chiedere incessantemente con una voce afflitta rotta dal pianto.
Marz: P-perché solo ora ho trovato il coraggio di confessarti questa dura e amara realtà! Perdonami tesoro! Però credimi non te ne avevo ancora parlato perché ..stavo solo aspettando il momento giusto. Davvero!
Pablo in tutto questo rimane in silenzio a eseguire il mio comando di stare zitto sin che non lo chiamiamo in discussione . A farmi un male tremendo al cuore è Abby che appena ho tentano di poggiare la mano sulla sua spalla ha retroceduto urlando parole che mi hanno inflitto il cuore brutalmente.
Abby: Non toccarmi!! Non toccarmi ! Mi fai schifo!
Marz: No..non trattarmi in questo modo. Ti prego..ti prego!
Pablo: Abby smettila per favore!
Volta nuovamente lo sguardo dalla sua parte digrignando i denti per sottolineare il concetto con una minaccia.
Abby: Non OSARMI dire cosa devo o non devo fare! NON HAI NESSUN DIRITTO!
Pablo: Sono tuo padre esigo un minimo di rispetto!
Abby: E DOVE SEI STATO PER TUTTI QUESTI ANNI EH? LO POSSO SAPERE?? *urlando*
Marz: *piangendo* A-a-abby…dammi l’opportunità di spiegarti tutto.
Ma lei continua a perder il controllo della sua lingua .
Abby: Sarebbe stato molto meglio sapere se mi avessi detto che ero stata adottata!
Inizia ad avanzare minacciosamente verso di me puntandomi l’indice severamente addosso.
Abby: Io non ti tollero più! Io ti ho sempre creduto! Ma mi hai mentito mamma!
Marz: Non ferirmi Abby , se mi lasci spiegare..
Abby. Cosa? Hai altre bugie?
Marz: Io stavo solo cercando di proteggerti . Volevo aspettare che tu fossi cresciuta per dirti chi è tuo padre. Ho sbagliato è vero..Ho sbagliato. Ma non volevo farti del male.
Abby: Questa… è la tipica scusa di chi vuole giustificare un errore.
Marz: Non sei corretta. Sai bene che ti amo , che sei la mia vita ..
Abby: *interrompendomi* Tu puoi anche obbligarmi a fare qualcosa. Ma non puoi costringermi a perdonarti.
Dilato sempre più le pupille certa al 100% che l’ho persa del tutto.
Abby: Io non ti posso perdonare! Mi hai fatto….così tanto male..raccontandomi infinite b-bugie..
Pablo: Perché non dai a tua madre l’opportunità di dirti il perché ti ha tenuto all’oscuro di tutto ciò?
Marz: Pablo lascia perdere!
Pablo: Tua madre l’ha fatto per il tuo bene perché non voleva che sapessi che io ..
Marz: PABLO SMETTILA!
Il mio tono acuto ha bloccato quella parlantina assillante che aveva iniziato , parole che avrebbero scioccato sempre di più Abby che ancora adesso ci fissa con tutto il disgusto che riserba in essa.
Abby: “Che io fossi mio padre” ? *fingendo un sorriso* Oh…ma che bello..Ma devi sapere una cosa..*fissando seriamente Pablo* Non voglio! Non voglio che tu sia mio padre!
Pablo: Abby! Abby per favore . Smettila , non fare così.
Marz: Tesoro mio ti prego calmati . Non fare così per favore.
Tento di calmare questa mina vagante , con risultati invano. E per giunta non fa altro che ferirmi con parole pesanti.
Abby: Non ti voglio più come madre! Non toccarmi!
Scappa da un altro mio contatto lasciandomi scioccata sempre più con occhi sgranati al massimo e ormai senza parole .
Pablo: Abby! Abby tua madre sta soffrendo tanto quanto te.
Cerca di dissuadere la sua menta offuscata dal dolore , ma anch’esso inutilmente.
Abby: Ah davvero?
Inarca il sopracciglio e finge un sorriso mentre altre lacrime raggiungono le altre sul pavimento di questo corridoio , in cui è nata la faida più sanguinosa .
Abby: Dovrebbe sparire!
Un pugno allo stomaco dato alla massima velocità e forza e questa frase procurano lo stesso dolore.
All’improvviso tutto a te diventa di un nero pece assoluto e le mie orecchie si tappano per il battito cardiaco ormai elevato .
Pablo: Abby … come puoi dire questo?
Abby: Vorrei tanto esser orfana. Adesso…. l’unica cosa che voglio è stare lontana da voi .
Ed è questa la sua ultima frase che pone fine a questa discussione accaldata.
Lei si allontana e va non so dove in lacrime ,lasciandoci qui da soli in un silenzio pungente.
“Dovrebbe sparire! “; “Dovrebbe sparire!” ; “Dovrebbe sparire!”; “Dovrebbe sparire!”; “Dovrebbe sparire!”
Marz: E’…q-q-quello che vuole..*con un filo di voce*
Pablo: M-marizza… che cosa stai dicendo?
Senza rivolgergli lo sguardo e attenzione mi reco come un autonoma verso l’uscita di questo albergo , come se la mia mente stesse ragionando da sola e che io stia seguendo l’ordine di esso senza opporre resistenza. Sola e coperta da questa neve che inizia a cadere con più frequenza all’esterno , varco l’aria pungente e gelida dell’esterno proseguendo senza una meta precisa mentre dai miei occhi continuano a scivolare quella lacrime che a contatto col freddo quasi glaciale notturno tentano a volare via insieme al vento che sferza violentemente contro il mio viso . Mi stringo , percossa da brividi di freddo , nella mia giacca continuano a camminare qui sotto la neve non intravedendo neanche più le luci dell’albergo ormai in lontananza. L’ho ferita brutalmente , l’ho mentita , l’ho cresciuta nelle bugie e ha reagito in malo modo .
Cosa pretendevo? Si è solo avverato ciò che temevo da un sacco di anni. E’ stato un errore tornare a Buenos Aires , è stato un errore permettere a Pablo di avvicinarsi ad Abby… La mia vita è un vero errore.
Mi chiedo il perché sono ancora in vita. A cosa servo o meglio..a chi servo in questo crudele e spietato mondo? Globo in cui abitano solo le persone più spregevoli del mondo , tra le quale però spicca sempre la preferita , la persona che si ama col tutto il cuore arrivando a compiere le azioni più folle solo per soddisfarle e renderli beati . Come lei desidera sto sparendo dalla sua vita , non vuole più avere a che fare con me. E come darle torto? Sono ai suoi occhi ormai un mostro spietato , una persona malvagia che l’ha privata sin da piccola di un amore paterno. Non volevo che sapesse la verità e per quel motivo ho interrotto Pablo proprio quando stava per confessargli che lui in passato non la voleva. Sarebbe realmente dissolta l’immagine del padre amorevole , quella figura che potrebbe prender il posto nella sua vita ormai scombussolata dalla mia confessione. Ho perso tutto.. ho perso la mia fonte di vita e per questo ora mi trovo senza energia vitale. Le mie ginocchia sdolenzite dalla lunga e spedita camminata su questa alta neve cedono su di essa accasciandomi a terra completamente in lacrime e ormai priva di qualunque energia.
Non ce la faccio neanche più a reagire , perché non ho più un punto di riferimento. Ho perso la persona per la quale valeva reagire e lottare con tutte le forze. Ho perso tutto e sono nuovamente sola e ferita.
Permetto alle mie palpebre di abbassarsi sentendo la bufera di neve posarsi violentemente sul mio corpo sino a quando il freddo mi fa perdere i sensi di qualunque parte del corpo , persino quelli mentali.
Abby
Le cose non vanno come dovrebbero. La famiglia perfetta…. I genitori amorevoli… che pensano solo a proteggerti. Esistono soltanto nelle favole. Nella vita reale ogni famiglia è composta da estranei , che provano a coesistere . Ma quando non puoi fidarti neanche di loro , che ti resta?
E’ soltanto una grande bugia….. Non voglio fare parte di tutto questo….
Ora penso solo a me a quello che Voglio o Non Voglio fare.
D’ora in poi Marizza per me non esiste… Non più. E all’uomo che dovrebbe essere mio padre ho detto di sparire . Ma lui non se ne va. E io sarò costretta a vederlo tutti i giorni a scuola. Lo detesto per l’unico fatto di esser stato complice di Marizza.. che non ha fatto altro che pentirmi.
Ma presto si accorgeranno… che per ciò che mi hanno fatto …dovranno pagarla cara tutte e due!
Xx: Abby dove stai andando ?
Abby: LASCIAMI IN PACE!
Rispondo in malo modo a Jared che solo trovandomelo dinanzi mi rendo conto che ero sicuramente l’unica a non sapere la verità.
Jared: Ti ho visto scappare da Marizza e Pablo. Cosa è successo? Perché stai piangendo?
Abby: Ho detto di lasciarmi in pace! Non ho bisogno di nessuno! Non avete fatto altro che mentirmi! TUTTI!! *con occhi lucidi* TUTTI SAPEVATE CHE PABLO ERA MIO PADRE.. e non mi avete detto niente..
Jared: I-io…
Abby: La tua reazione dice tutto.. Ora lasciami stare , voglio stare sola! Non voglio più avere a che fare..con tutti voi. Menzogneri che non siete altro!
Mi libero dalla sua presa del polso raggiungendo così una area isolata dell’albergo rannicchiandomi a terra riversando ennesime lacrime calde e amare che si posano sul pantalone che copre le mie ginocchia , sulle quali vi poggia il mio capo chinato.
La finestra sovrastante traballa a causa del forte vento alzato improvvisamente e da ciò deduco che fuori si sia scatenata una bufera di neve. Il telegiornale aveva annunciato un ipotetica perturbazione in serata .
Ma non riesco neanche più di tanto a rilassarmi col rumore della bufera in questo momento.
Il mio cervello è totalmente avvolto dal caos , dalla confusione creata in pochissimi minuti duranti ai quali la mia vita si capovolta improvvisamente e in modo scioccante.
Xx: Tua madre non merita questo tuo atteggiamento. L’hai ferita..
Mi stringo in me infastidita dalla sua presenza.
Abby: Perché non sparisci insieme a lei?
Sollevo con orgoglio il viso mostrandogli un finto sorriso , ma fissarlo ora con occhi diversi per me è una fitta al cuore ogni volta.
Pablo: Lei non merita tutto ciò.. Lei non centra niente.
A questo punto mi alza avanzando quel po’ che basta per fissarlo bene degli occhi. Sono stata una stupida a non accorgermi che il padre che tanto desideravo era proprio al mio fianco . Il colore degli occhi , le emozioni che percorrevano il mio corpo ogni qualvolta ci abbracciavamo o minimamente sfioravamo con le mani o braccia . Tutti i pezzi hanno formato un terribile e sconvolgente puzzle .
Pablo: Non ha fatto altro che proteggerti in questi anni . Perché l’hai trattata in quel modo?
Abby: Perché non te ne vai e come tutti gli altri non mi lasci in santa pace? Voglio esser lasciata sola ok? Chiedo troppo?*alzando il tono*
Pablo: Vuoi sapere il perché non ha fatto altro che mentirti Marizza? Te lo spiego subito!
Senza dar retta alle mie suppliche lui continua a parlare sovrastando le mie frasi.
Pablo: Tua madre rimase incinta quando aveva soli 18 anni! A capodanno facemmo l’amore insieme e da allora rimase incinta. Il mese dopo lo scoprì , venne da me e finse di avere solo un presentimento. Io reagì male.. Ero sconvolta dalla notizia che avrei avuto un figlio. Ma no perché non l’amassi anzi.. Marizza era ed è tutt’oggi la persona che amo più di me stesso …ma questo penso che lo sai.
Ascolto , ormai ammutolita dal suo racconto , senza muovere un solo muscolo. Il mio respiro affannoso si mescola al suo notando lo sforzo immenso che sta compiendo a raccontare quel che sembra un'altra amara verità . Si porta la mano in faccia proseguendo il racconto senza rivolgermi quello sguardo afflitto.
Pablo: R-r-rifiutai….di accettare la realtà.
Sgrano gli occhi scioccata ulteriormente da questo particolare e solo pochi brevi istanti continua il racconto scostando la mano dagli occhi , rivolgendomi uno sguardo sofferente e ..pentito.
Pablo: Reagì male , ti disprezzai , non volevo crescer quel bambino e l’orgoglio ferito di Marizza la spinse a falsificare della carte e consegnarmi la risposta errata. Mi ha fatto credere sino a un mese fa che lei non è mai rimasta incinta di me , che tu eri il frutto di una notte di svago con un uomo mai esistito! Non voleva che la indussi all’aborto , non voleva legarmi il piede ad una palla di ferro, non voleva esser legata a me solo per quella creatura .. Scappò via da me , da tutti , da Buenos Aires sola con te in grembo a patire tutte le possibile sofferenze solo a causa del mio egoismo.. L’unico…e-egoista in tutta questa storia…s-sono io.
Abbassa il capo lasciando che il silenzio inondi questo spazio isolato sino a quando , dopo aver deglutito e buttato giù quel groppo alla gola, gli pongo una domanda.
Abby: T-t-tu..non mi hai mai…a-amato?
Noto le sue mani stringersi in pugno , mettendo in evidenza le sue nocche maschili.
Abby: Non eri a conoscenza della mia …esistenza per tutti q-questi anni…?
Pablo: L’ho scoperto solo quel giorno del tuo incidente. Marizza dovette confessare tutto perché necessitavi di sangue e io ero l’unico ad avere il tuo gruppo.
Fisso le mie vene dentro le quali ora scorre il sangue di mio padre…con occhi tremolanti.
Pablo: I-io…noi…io e tua madre eravamo solo degli adolescenti.. Avevo la testa altrove , ero completamente ammaliato dal divertimento e dallo sfizio che mi offriva il mondo esterno che non ci pensai su quando Marizza mi diede la notizia .. E-ero terrorizzato e la paura..mi indusse a compiere l’azione più dolorosa della mia vita che portò conseguenze ancora più drastiche. E adesso…con l’odio che provi nei miei confronti …finalmente sto pagando con dolore in modo giusto. Ma ti supplico…devi perdonare tua madre, voleva solo evitare tutto questo!
Abby: I-io..ho sofferto….*trattenendo le lacrime*.. per la mancanza di un padre..e mia madre lo sapeva alla p-perfezione..
Pablo: Perché non gli dai una possibilità ? Aiutala ad accettare i suoi sbagli . E’ combattuta ! Non voleva tutto questo. Sentire quelle frasi che gli hai urlato contro gli hanno solo fatto male.
Abby. Ma nessuno pensa a me? Non pensate al dolore che mi avete procurato?
Sento la prima lacrima scivolare nuovamente dal viso.
Abby: Tu non mi hai voluto… e mia madre mi ha raccontato frottole su frottole ogni anno. A questo punto come faccio a perdonare entrambi o fidarmi degli altri se la mia vita è stata fondata su bugie ed è pronta a traballare per crollare all’improvviso?
Stringe le labbra trovando le parole da dire pochi istanti dopo.
Pablo: Sono certo che Marizza ha fatto si che la tua vita fosse fondata su solide realtà altrimenti .. saresti già crollata..non trovi?
Dilato le pupille sentendo questa frase toccarmi il cuore , procurandomi ennesime lacrime.
Pablo: Tua madre non merita di soffrire ancora. Penso che l’abbia già fatta soffrire abbastanza io… Tu sei tutto ciò che ha , e che ha sempre avuto. Sei la sua fonte di vita.. Perché invece di pensare a ciò che ti ha fatto di negativo non ripensi ai momento positivi e ai momenti migliori passati insieme? Marizza per te si è spaccata in 4 , si è fatta del male , ha sofferto per gravi cose e compiuto enormi e pesanti sacrifici solo per riempire quel vuoto paterno fisso nel tuo cuore. Non odiare lei ..come odi me. Abbiamo coperto ruoli differenti nella tua vita e penso che Marizza debba ricevere un trattamento migliore. Rifletti sulle mie parole , posso solo dirti questo …in nome di padre.
E detto questo si allontana lentamente , svoltando all’angolo dopo sparendo contemporaneamente dalla mia visuale. Mi riaccascio alla parete rivolgendo uno sguardo afflitto e disperato alla finestra , dove al di fuori continua a sfogarsi una bufera di neve , socchiudendo poco dopo gli occhi riflettendo sulle sue parole.
Quante cose mamma..ha fatto per me? … Ho perso il conto. Ripenso al suo racconto e cerco di immedesimarmi in lei 15 anni fa. Ma invano. Come si sarà sentita quel momento in cui Pablo reagì male? Abbandonata e sola? Sicuramente ..Ma con che coraggio ha proseguito la gravidanza lontano da tutti?
Facile la risposa…l’amore per me , per quella creatura che portava in grembo , l’ha spinta a risparmiare la vita di una creatura innocente , portandola via dalle persone che le volevano solo del male.
Mamma.. perché mi hai fatto questo col passare del tempo? Perché non me l’hai detto subito? Perché hai continuato a mentirmi nonostante ti tempestavo di domande? Eppure dovevo capirlo che sotto quel mistero si gelava una terribile verità. Come dovrei reagire adesso?
EHEHEEHE ROXANA HA COLPITO. CHE FINE HA FATTO MARIZZA ORA? PABLO PERCHE' NON L'HA SEGUITA? ORA ABBY COME REAGIRA'? FARA PACE CON JARED CHE PORELLO NON CENTRAVA QUASI NIENTE?
PIACIUTO IL FLASHBACK DI ABBY? SPERO DI SI
VI RACCOMANDO CONTINUATE A SEGUIRE LA FF! TANTE ALTRE COSE LE SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO! COMMENTATEEE E GRAZIE SEMPRE A CHI LA CONTINUA A SEGUIREE AUHAUHAHA CIAOO!