¸´¯`°¤.¸ _`¤ Rebelde Way¤´_ ¸.¤°´¯`¸

El Privilegio De Amar, New ff !! *-*

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view post Posted on 16/10/2016, 19:46

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Buona letturaaa!! haahhahah ^_^


CAP 37

Pablo

Non so per quale miracolo sono sopravvissuto alla guida avventata di Marizza, che completamente in lacrime ha scaricato la sua paura col pedale giungendo in ben che non si dica in ospedale seguita da me che cerco di consolare e tranquillizzare Mia , che a differenza di Marizza non riesce a pronunciare parola o sfogarsi con delle urla.
Medico: Il ragazzo sta rispondendo alle cure , ha riportato solo lividi , ferite ..nulla di grave mentre..
Mia: Grazie Dio…Grazie!!
Dopo lunghi minuti strazianti passati a supplicare il medico di turno , finalmente ci comunica lo stato di Jared ed Abby. La vita è orribile..in un secondo può sconvolgersi in modo paradossale. Quella strada ..fatta migliaia e migliaia di volte non è mai stata pericolosa ma questa notte loro…hanno incontro la morte quasi in faccia. Mia si poggia sfinita sulla sedia di questa sala d’attesa vuota, ringraziando Dio in lacrime per dopo riportare lo sguardo su Marizza che pietrificata non trova il coraggio di chiedere il continuo .
Il mio cuore batte forte , sono terrorizzato quanto a lei . Ho paura di sentire notizie spiacevoli , o meglio terribili … anche se con quella ragazza non ho nessun rapporto particolare dal risultato riportato sul test del DNA. Eppure vedere Marizza in questo stato scioccante mi induce a preoccuparmi .
Marz: M-m-mentre…?
Finalmente reagisce ponendo questa domanda con un filo di voce tremolante , fissando i suoi occhi produrre gran quantità di lacrime.
Medico: L-la ragazza…è grave.
Ricade in quello stato di trans sentendola a stento a respirare. Non vorrei che avesse un attacco di panico .
Mi avvicino e intrometto nella conversazione spiacevole chiedendo amaramente spiegazioni.
Pablo: I-in che…s-senso?
Medico: Riporta grave lesioni , ha perso gran quantità di sangue e necessita al più presto delle trasfusioni altrimenti.. *scuotendo il capo*..sarebbe troppo tardi.
Alla parola “trasfusioni” scatta sul posto riuscendo ad uscire dal profondo stato di shock.
Marz: I-io..sono sua madre!! Prendete tutto il sangue sufficiente!!
Partendo alla carica è pronta a salvare la vita di sua figlia , alzando velocemente la manica del vestito porgendogli il braccio dal quale dovrebbero prelevarle il sangue e donarlo ad Abby
Marz: La prego la salvi!!! Lei è MIA FIGLIA!!* in lacrime * E’ TUTTO CiO’ CHE HO!!!
Medico: Lei ha il gruppo sanguigno 0- (meno) ?
In preda alla confusione e terrore sgrana gli occhi vedendo lentamente il suo viso scuotersi.
Marz: H-ho…il…gruppo….0+ (più) …. *sconvolta*
Lui abbassa il capo socchiudendo gli occhi.
Medico; M-mi dispiace signora…Non è compatibile col gruppo di sua figlia . Se non ha un familiare dello stesso gruppo non posso…salvarla.
Marz: N-n-non…..è….p-possibile..
Pablo: Marizza..
Si accascia al suolo totalmente scossa udendo il suo filo di voce tremolante. Tutto il suo corpo viene percosso dal tremolio che i nervi e la paura gli procura fissando un punto a caso del pavimento totalmente in trans , non reagendo sino a quando poggio le mie mani caldi sulle sue spalle congelate .
Stringo le labbra trattenendo le lacrime procurate a questo gran dispiacere . Odio vedere la persona che amo rischiare di perdere tutto ciò che ha più caro nella sua vita…che a passare dei giorni scopro che è stata molto travagliata e piena di sofferenze. Ama quella ragazza più di se stessa e come ha detto Abby è tutto ciò che ha , la sua famiglia , la sua vita. Quando Marizza ama qualche persona , la ama col tutto il cuore e per il bene di quella ragazza arriverebbe persino a buttarsi da un ponte e sotto un treno ad alta velocità.
Poi di colpo volge il viso dalla mia parte rispecchiandomi i quei enormi occhi color marrone profondo che mi fissano tremolanti .Sobbalzo d’istinto dallo spavento non capendo il seguito della sua domanda.
Marz: P-pablo…c-che gruppo…hai?
La mia espressione diventa confusa e senza pensarci a lungo rispondo con un tono debole di voce.
Pablo: 0….meno…..P-perché?
Marizza sgrana le pupille al massimo vedendo lunghe lacrime scivolargli sul viso.
Il mio gruppo sanguigno equivale a quello di Abby ma per ricevere una gran quantità di sangue necessita un parente e io….non lo sono. Ma mordendosi le labbra e singhiozzando ancora accasciata a terra lei pronuncia delle parole che mi sconvolgono l’esistenza.
Marz: T-t-tua….figlia…….h-ha…b-bisogno…..di te.
All’improvviso…sembra di non appartenere più a questo mondo, di esser un completo estraneo sentendo la testa esplodere di dubbi e confusioni. Il terrore prende il controllo del mio corpo , del mio cuore che batte velocemente avendo persino paura che da un momento all’altro possa esplodere dalla mia gabbia toracica.
“Tua figlia ha bisogno di te.” ; “Tua figlia ha bisogno di te.” ; “Tua figlia….” ; ”Figlia…” ; ”Figlia…” ; ”Figlia….”
Il medico alza il capo fissandomi come se davanti avesse un’ascesa dal cielo , trovando la speranza in tutto questo incubo. Io fisso Marizza dilatando gli occhi , corrugando la fronte per l’incredulità .
Pablo: C-c-come..hai detto?
Lei continua a piangere alzandosi solo con l’aiuto di Mia che sta assistendo la scena col viso scioccato.
Inizio a scuotere il viso , accennando automaticamente una breve risata isterica e..incredula
Pablo: N-non..è…p-p-possibile io…*scuotendo il capo*..Io non sono il..p-p-padre. Abby..n-non è mia..figlia…
Medico : Allora signora , è il padre o meno? Se lo è possiamo dare inizio alle trasfusioni prima che sia troppo tardi.
Il dottore ci mette sotto pressione ma tra noi governa solo uno scambio di sguardi profondi.
Il mio è totalmente avvolto dalla confusione e a stento riesco a capacitarmi della situazione mentre io suo tremola dal terrore e dalla paura .
Marz: A-a-abby…..è tua figlia! Rimasi incinta quella notte di capodanno! *iniziando a piangere* Sono scappata con lei in grembo e l’ho messa al mondo a tua insaputa!!
Questa confessione arriva al mio cuore come un palo affilato che si infilza in esso . La sua espressione diventa nera e i nervi del collo sono messi in evidenzia ogni secondo passato ad alzare il tono sino ad urlarmi in faccia la …cruda e amara verità.
Pablo: N-non è possibile…*scuotendo il capo* Io ho fatto il test del DNA ma è uscito negativo!!
Sputo la verità senza pensarci più ma lei molto stranamente non si sofferma su questo ma continua ad urlarmi in faccia , vedendo la sua pelle diventare rossa dai nervi e i suoi occhi mostrare uno sguardo micidiale.
Marz: E’ TUA FIGLIA!!! ABBY E’ LA FIGLIA CHE TU HAI RIFIUTATO!!! Quella che volevi UCCIDERE solo per la TUA VIGLIACCHERIA!!! Ma io non potevo soddisfare il DESIDERIO di uno LURIDO BASTARDO!!
La sua vera natura esce a galla e solo ora mi capacito che tutti i momenti passati insieme era solo una finta . Portava solo una maschera ….spregevole.
Pablo: Io..non ti credo..
Mi rifiuto di accettare la realtà e questa crudele rivelazione che fa pervadere il mio corpo da insopportabili sensi di colpa. Le scene di quel famoso 29 Gennaio ripercuotono velocemente la mente pronunciando tali parole.
Pablo: Tu mi hai dato il risultato della visita! Era stress! Tu non sei rimasta incinta di me..
All’improvviso obbligo la mia mente di non acquistare queste informazioni crudeli , desiderando che tutto ciò sia unicamente un BRUTTO INCUBO! Non so come avrei reagito se da quel test fosse uscito Positivo , ma so soltanto che avrei sofferto e mi sarei incazzato con Marizza come in questo istante.
Marz: MIA FIGLIA STA MORENDO!!! Non mi credi??
Completamente in lacrime afferra la sua borsa sfilando il portafoglio buttando fuori tutto il suo contenuto con mani tremolanti sino a quando caccia un foglio sgualcito e ingiallito.
Marz: E’ questo la vera diagnosi!!!*porgendomela* Quel giorno ti volevo solo mettere alla prova con la scusa del “ritardo” ma…non me ne pento!
Fisso i suoi occhi colmi di lacrime diventare freddi come il ghiaccio e scioccato alzo il braccio afferrando con titubanza il foglio. Sento gli occhi di tutti puntati addosso mentre apro con delicatezza questo foglio mal ridotto. Prendo un respiro profondo leggendo poi la fine .
Pablo:*con un filo di voce* “I-incinta..di un mese…”
Socchiudo gli occhi stringendo il VERO risultato delle analisi..
Pablo: M-m-mi…hai mentito..
Nonostante sia nella parte del torto non riesco a pensare ai miei sbagli ma ai suoi.
Medico: Signori..mi dispiace interrompervi ma…la ragazza ha bisogno di voi.
Risollevo le palpebre , mostrando ora i miei occhi velati di lacrime .
Lancio un ultimo sguardo a Marizza che con orgoglio si sforza a trattenere le lacrime che senza accorgersene continuano a scivolare dal suo viso.
Pablo: *stringendomi le labbra* A-andiamo..
Il dottore subito mi mostra la strada per tirarmi il sangue necessario abbandonando la faida .
Varco quelle porte dei laboratori sentendo solo l’eco dei passi miei e del medico per poi vedere in lontananza le infermiere preparare il tutto per la trasfusione. Di Abby…di…mia…figlia non ne vedo l’ombra e solo ora sento il mio cuore sprigionare tutto il suo dolore per tutto il corpo .
Medico: Stia calmo e sarà tutto meno doloroso.
Pablo: Prendete tutto il sangue che serve.
Con voce bassa e rotta dal pianto, che cerco di soffocare in me, mi accomodo sulla sedia facendomi manovrare dalle infermiere che iniziano a prelevare il sangue. Stringo i denti sentendo quel dolore fastidioso mentre fisso il sangue scorrere nel tubicino trasparente sino ad arrivare in una busta , altrettanto di plastica . Il braccio con l’ago lo tengo poggiato ad una superficie mentre l’altro libero da ogni filo me lo porto sulle tempie socchiudendo gli occhi. Ho…appena scoperto che Abby è Mia Figlia… e che Marizza mi ha tenuto tutta la verità nascosta per……lunghi 15 anni. Mi ha mentito , è fuggita da me , ha messo al mondo MIA figlia , sangue del mio sangue , sola e senza me in chissà quale parte del mondo , è tornata qui a Buenos Aires , ha negato l’evidenzia , ha affermato e quasi giurato che quella ragazza non è mia figlia ma il frutto di una stupida notte passata con un altro uomo e mi sono lasciato ammaliare da lei… una perfetta sconosciuta . Non ho a che fare con quella Marizza..ho a che fare con un mostro spietato che ha giocato alle mie spalle come un demone. Si è divertita e ora mi ha sputato tutto il suo veleno lancinante, che pervade il mio corpo in maniera sgradevole e ripugnante! Ammetto di aver sbagliato anche io , ho fatto cose altrettanto riprovevoli ma lei….non ha nessuna scusa. Lei ha tenuto per se la bambina , quella creatura che spinto dalla paura del momento ho disprezzato e rifiutato.
Le lacrime sgorgano dal mio viso , pentito amaramente di tutti i maledetti sbagli commessi .
Infermiera: Su ..andrà tutto bene. *sorridendomi* Sua figlia si riprenderà subito!
Alzo il capo scontrando un espressione serena che dovrebbe tranquillizzarmi , ma se solo sapesse che trambusto ho dentro il cuore lacerato dalle parole crudeli di Marizza.
Pablo: L-l-lo..spero col tutto …il cuore.
Riabbasso le palpebre perdendomi nei ricordi ..
Il nostro primo incontro , le prime parole dette , i primi sguardi scambiati.
“Marz: Che cavolo vuoi? Eh?? Che ne puoi sapere tu ?? E’ una mia lontana familiare!! Vuoi per caso perdere tutti i denti che ti ritrovi.
Pablo: Ah Adesso mi dai del Tu ?
Abby: Scusatemi un attimo! Non sto capendo niente..Che succede qui? Già vi conoscete?
Pablo: Mi chiamo Pablo Bustamante , sono il preside di questa scuola , e tanti anni fa ero suo compagno di classe.
Marz: Esattamente. Compagni di classe.
Abby: Davvero?
Marz: Se tutto va male sarà il tuo Preside.”

La prima volta che ho pronunciato il suo diminutivo , che subito dopo Marizza mi ha corretto.
“Pablo: Quindi ti chiami Abby?
Abby: S-si..
Marz: Abigail prego!”

Dovevo capirlo dal suo atteggiamento quel giorno , dovevo insistere e non pensare che lei sia stato con un altro uomo. Marizza è solo stata con me e…sono stato uno stupido a togliermi dalla testa quel chiodo fisso che Abby poteva essere mia figlia . E in che modo insulso l’ho scoperto? Qui in ospedale..mentre Abby ..mi figlia sta lottando contro la morte. Ripenso alle discussioni avute con Marizza a riguardo e a tutte quelle volte che mi ha urlato che Abby non è mia figlia . Mi ha mentito …sin dall’inizio e questo non glielo posso
perdonare.
“Marz: Andiamo Abby?
Abby: Si..
Pablo: Ci vediamo allora ..!?”

I flashback nella mia testa sono tanti ..
“Pablo: Ciao..anche tu qua.
Abby: Non rispondo ai sconosciuti.
Jared: Puoi essere almeno garbata con lui?
Abby: Col preside? Oh ma dai dove si è visto mai?
Jared: Fuori dal collegio non è il preside , è mio zio.
Abby: E che parentela avete? Di una cosa è certa…avete in comune “i neuroni” . Uno più uno ne crea due.”

Marizza l’aveva indotta ad odiarmi ..e questo mi fa inalberare. Ha tentato di mettermela contro , voleva che mi odiasse come Marizza odia me.
“Pablo: Abigail….pronta per il primo giorno? Emozionata?
Abby: Oh..sono abituata.”

Il sorriso tranquillo e sereno ad ogni parola pronunciata non si leva dalla mente. Più penso ai suoi tratti più mi accorgo di esser stato uno stupido a non accorgermene che Abby era un mix di me e Marizza..
La verità era proprio dinanzi ai miei occhi…purtroppo velati dal dolore.
Ho organizzato la sua festa di 15 anni e solo adesso capisco il motivo . Marizza voleva che la aiutassi ad organizzare insieme per la prima volta il compleanno della nostra…bambina. L’ho tenuta nella mia presidenza , ci ho avuto dei dialoghi , l’ho abbracciata…
“Pablo: Un ultima cosa aspetta.
Abby: Cosa c’è..adesso?
Pablo: Posso…abbracciarti?”

...e solo ricordando tutto ciò mi viene da piangere per la paura che da un momento all’altro da quella porta possa entrare di corsa un dottore e annunciare la gravità di ulteriori complicazioni dei ragazzi.
Con un groppo alla gola e un filo di voce annuncio questa promessa.
Pablo: Abby…t-ti salverò.

Mia

Mia: M-marizza..
Alzo tremolante la mano per posarla sulla sua spalla tremante e congelata ma lei arretrando freddamente evita questo contatto che poteva consolarla o infonderle coraggio. Socchiude gli occhi respirando a fondo mentre le ultime lacrime gli scivolano sul viso. Ancora non posso crederci..ha davvero confessato tutto.
Marz: C-chiamami…se ci sono notizie.
E con un filo di voce , per giunta rotta dal pianto, avanza dalla parte opposta in cui è andato Pablo , sicuramente dirigendosi alla cappella dell’ospedale.
Mi siedo sola in questa sala d’attesa sentendo solo un terribile silenzio. Poggio la testa alla parete ringraziando ancora Dio che il mio bambino stia rispondendo alle cure anche se la paura che possano uscire delle complicazioni mi assale e mi crea numerose fitte al cuore.
Xx: Mia!
Riapro gli occhi vedendo finalmente Manuel correre dalla mia parte.
Mia: Manuel!
Corro verso mio marito che subito mi stringe a se affondando le sue grandi mani tra i miei capelli ormai arruffati e disordinati.
Manu: Sono corso il prima che potevo ! Come stanno??
In questi ultimi giorni era fuori per lavoro e appena gli ho comunicato la notizia in lacrime è corso come aveva promesso da me. Sciogliamo lentamente l’abbraccio che mi infonde coraggio e fiducia fissandomi con i suoi gran occhi lucidi , trattenendo il suo dolore all’interno.
Mi inizia ad accarezzare il viso mentre io balbettando gli spiego il punto della situazione.
Mia: N-non lo sappiamo ancora..
Manu: Anche Marizza è qui? Ma come è potuto succedere??
Mia: S-si..è qui ..C’è anche..Pablo.
Manu:*dilatando le pupille* P-pablo..? Che ci fa qui?
Mia: Appena siamo arrivati abbiamo chiesto informazioni al dottore di turno e ci ha comunicato lo stato dei ragazzi! Jared sta rispondendo alle cure , gli stanno cucendo alcune ferite ma ancora non si sveglia del tutto mentre Abby..
All’improvviso un groppo alla gola mi impedisce di proseguire ma sotto le carezze premurose di Manuel socchiudo gli occhi e abbassando il capo lascio cadere dai miei occhi alcune lacrime pronunciando quelle dure parole.
Mia: Abby..è grave.
Manu: Oh mio dio..
La sua espressione diventa scioccata e cessa di accarezzarmi lentamente.
Mia: Marizza è sconvolta.. non è più in grado di ragionare.*iniziando a piangere* Non so che fare!
Manu: A-adesso dov’è? Ha bisogno di noi! Se succederebbe qualcosa di irreparabile a sua figlia..ne morirebbe.
Mia: N-non vuole nessuno..*singhiozzando*..Non vuole parlare con nessuno soprattutto dopo..
Manu: Soprattutto dopo , cosa?
Mia: Dopo che ha dovuto confessare a Pablo che Abby è anche sua figlia.
Manu:*sgranando gli occhi* COSA?? P-pablo s-sa..tutto?..
Mia: Si..*abbassando il capo* Ma..adesso non ce la faccio a spiegarti tutto …
Manu: Ma almeno dimmi come è successo!
Mia: Abby necessita sangue e l’unica persona che glielo può passar è Pablo..che ha il suo stesso sangue. Marizza si è trovata alle spalle al muro e disperata..ha confessato tutto e ha buttato la sua maschera a terra.. rinfacciandogli tutto..
Rialzo il capo scontrando i suoi occhi dilatati colmi di confusione.
Mia: E’..giunto il…putiferio..

Marizza

Non è possibile…non è possibile che sia giunto quel dannato e maledettissimo giorno !!
Non è possibile che io ho confessato tutto, che abbia buttato a terra la maschera di ferro che mi ero creata!
Non è possibile che lui adesso stia li dentro a salvare MIA figlia mentre io me ne sto qui a prendere a pugni una panca di legno di questa cappella vuota , silenziosa e umida. Sferro pugni pieni di tensione alla panca creando solo diversi boati ed elevati e dolorosi ematomi alla mano , intravedendo il primo sangue sgorgarmi dalle nocche sdolenzite ed arrossare.
Marz: MALEDIZIONE!!!!
Lo urlo col tutto il fiato che ho nei polmoni sferrando un ultimo e potente pugno alla panca.
Il movimento brusco non solo sposta l’arredo ma fa cadere la tenuta dell’acconciatura creata ore fa.
Ora i miei capelli ricadono sul viso all’improvviso , dove alcune ciocche si attaccano alle guance ormai umide. Mi siedo su un'altra panca sfinita respirando con affanno dopo l’enorme sforzo di questo sfogo disperato . Fisso d’istinto la mano destra , ormai sanguinante, socchiudendo poi gli occhi per mettere in ordine la mia testa , che batte come un martello pneumatico , trattenendo comunque il dolore lancinante.
Marz: A-abby…amore mio…so che sei forte…Ti supplico..rimani..con me.
Mi rialzo avanzando lentamente verso l’altarino sentendo le gambe tremolanti.
Marz: S-senza te io non…resisto..S-sei tutto per me.. Ti prego Dio…aiutala , SALVALA!
Per la prima volta mi inginocchio sotto l’altarino giungendo le mani in preghiera piangendo sul pavimento freddo di questa piccola cappella ospedaliera.
Marz:*con un filo di voce* Lei..è la mia vita.
Tutte i momenti passati insieme ripercuoto velocemente nella mia testa.
La prima volta che ho sentito il suo cuore battere nel mio grembo tramite la prima e unica ecografia fatta. Quella volta che ho lasciato il paese con lei nella pancia stringendomela e rassicurandola che IO sarei sempre rimasta al suo fianco , che non l’avrei MAI abbandonata e che sarebbe SEMPRE stata AMATA!
Quelle sere in cui nel letto mi contorcevo dal dolore mentre stringevo il cuscino trattenendo le urla mentre la mia bambina nella pancia si girava o semplicemente iniziava a scalciare.
Quei giorni trascorsi sotto il vento , sotto la neve , sotto il freddo , sotto il caldo con lei in grembo a lavorare DURAMENTE per il futuro di entrambe. Quel giorno in cui la misi al mondo con dolore , SOLA .
Quel momento in cui per la prima volta la tenni stretta a me , la abbracciai e con un sorriso e uno sguardo colmo di lacrime di commozione l’ho tranquillizzata tra le mie braccia mentre lei piangeva per la prima volta. Il suo pianto , la sua voce fu la melodia migliore che sentii in tutta la mia vita. Il momento in cui gli diedi il nome e il mio..cognome. Da SOLA ho lottato contro il mondo , sono scesa a livelli ripugnanti solo per il suo bene! La prima volta che disse “Mamma” , la prima volta che compii i primi passi , la prima volta che mi baciò di sua iniziativa e la prima volta che mi abbracciò e mi disse “ti voglio bene mamma”.
Tutte quelle volte che mi faceva regali , dei semplici fiori dei campi , donandomi anche un meraviglioso sorriso. Le prime notte passate assieme ed addormentarci dopo lunghe favole o chiacchierate.
Le nostre folle avventure per la campagna mano nella mano. Segnare la sua altezza al muro di quella casa e dargli un bel bacione quando si alzava di centimetro e in centimetro sino a diventare una ragazza .
Quella ragazza che non ha mai perso il sorriso di bambina , ma che potrei non rivedere a causa di questo drastico e maledetto incidente!
Marz: *singhiozzando* La mia…bambina.
Xx: A-abby..sta reagendo alle trasfusioni ora tocca solo lei sforzarsi per risvegliarsi.
Alzo di colpo il capo , sollevandomi automaticamente , per voltarmi e fissarlo chiudere improvvisamente la porta di questa cappella , creando un gran rombo che ripercuoto in questo piccolo spazio.
Pablo: ORA ESIGO SPIEGAZIONI!
Le vene del suo collo risaltano dopo questa frase detta con foga e rabbia. Digrigna i denti stringendo di seguito le mani in pugno mentre io dilato i miei occhi cessando momentaneamente a piangere.
E’ giunto anche questo momento…il momento della verità.
Col dorso della mano sana e pulita mi asciugo lo scorrimento di lacrime con orgoglio alzando il mento per esser superiore e non cedere in questo momento così delicato.
Marz: Che ..cosa vuoi sapere?
Riacquisto il timbro della mia voce , ora non più tremolante. Non ho paura di lui ..non devo cedere !
Marz: Vuoi sapere cosa ho provato sentire uscire dalla tua bocca la frase “Tu vieni da me mi dici queste parole che mi sconvolgono l’esistenza.” ?....ODIO!
Stringo il pugno malandato fregandomene del dolore. Lo inizio a guardare con tutto il disprezzo e tutto l’odio .
Marz: Odio..che ho riservato , sotterrato , archiviato in TUTTI questi anni nel mio cuore!
Pablo: Tu mi hai mentito….tu mi hai INGANNATO!!
Marz: E TU MI HAI FERITO!!
Pablo: *avanzando* SMETTILA!! SMETTILA DI VOLER AVER RAGIONE!! Tu non ce l’hai! Niente giustifica le tue azioni!!!
Marz: Io ce l’ho eccome! Io potrò anche aver sbagliato ma non mi pento di TUTTO CIO’ CHE HO FATTO per il bene di MIA FIGLIA!!! Io l’ho CRESCIUTA! Io l’ho MESSA AL MONDO! Io gli ho dato da MANGIARE! IO L’HO AMATA!!!!!!
Avanzo ad ogni parola urlata con tutto il fiato che ho nei polmoni , sentendo il mio viso divampare dai nervi.
Faccia a faccia ci sputiamo le forme in faccia non volendo perdere o cedere in questa guerra d’intesa.
Marz: *con tono sprezzante* Tu l’hai rifiutata .. tu volevi UCCIDERLA!!
Pablo: Se solo mi avessi dato tempo !! Se mi avessi dato la certezza di esser rimasta incinta io avrei..accettato la situazione!*alzando il tono*
Marz: *inarcando il sopracciglio* Condividere quella creatura con te..un ragazzo che non la voleva? Vivere vedendo la tua espressione afflitta e amareggiata come se sulle spalle volevo farti portare un peso sovrumano?..*scuotendo il viso* Mai! Preferisco tremila volte riportare quel peso che darti la soddisfazione di uccidere quella povera creatura innocente , frutto di una STUPIDA notte passata CON TE!!! *urlando*
Pablo: Tu mi hai fatto credere che fosse un falso allarme. Tu mi hai consegnato delle carte falsificate! PER ANNI l’ho lette e rilette! PER ANNI mi sono posta la domanda “ E se fosse stata tutta una menzogna?”.. “Se in realtà sei fuggita con quel bambino in grembo?” .. Ma poi mi fermavo e mi autoconvincevo che tutto ciò che dominava la mia mente era frutto di stupidi clip mentali. E ora cosa scopro dopo ESATTAMENTE 15 anni?.. Che tu hai messo al mondo mia figlia.
Marz: E’ MIA!! Solo MIA!! Tu non sai niente di noi! Tu non appartieni a noi!
Pablo: Io la sto salvando! E’ solo grazie a me se sopravvivrà!*indicando la porta chiusa*
Marz: E con questo…cosa vuoi un ringraziamento? *incrociando le braccia* Sappi che mi ripugna l’idea che nel suo corpo scorri anche il tuo sangue! IL SANGUE DI UN UOMO CHE L’HA DISPREZZATA!! *urlando*
Pablo: Ti ho posto mille volte se in realtà Abby è mia figlia! Ma tu..*scuotendo il viso* ..mi hai mentito spudoratamente! Quanto avevi intenzione di dirmelo? Sul punto di morte? *alzando il tono* IO AVEVO TUTTO IL DIRITTO! SONO SUO PADRE!!
Marz: Con che diritto ti definisci padre eh??*alzando la voce* L’hai tenuta tu in grembo nove mesi lavorando sotto il freddo e caldo in campagna CON O SENZA i dolori ??? L’hai messa tu al mondo SOLA UNICAMENTE aiutata da PERFETTE ESTRANEE?
Avanzo con passo spedito verso di lui rinfacciando tutto ciò che ho patito con il sangue agli occhi sentendo le tonsille bruciare insopportabilmente.
Marz: Gli hai dato TU da mangiare?? Hai sentito TUla sua prima parola , hai visto TU i suoi primi passi ?
Pablo: Se solo me ne davi l’occasione.. Sei fuggita con lei all’improvviso! Sarei potuto essere il padre perfetto!
Marz: Ma fammi il piacere!*sorridendo amaramente* “Padre perfetto” ? *inarcando il sopracciglio* Un padre che ha gioito alla scoperta che si trattava solo di un falso allarme..? *ritornando seria* Pablo fammi il piacere di non sparare stronzate! Qui l’unica che si è fatta il mazzo enorme sono stata io! A CAUSA TUA e della tu VIGLIACCHERIA ho patito le SOFFERENZE PIU’ GRANDI!! *urlando*
Pablo: Elencamele!! Scommetto che non hai sofferto quanto ho sofferto io alla tua partenza o come sto soffrendo adesso nel sapere solo oggi la cruda e amara verità!
Marz:*guardandolo con ira* Tu non sai MINIMANENTE cosa ho passato io!
Digrigno i denti pronunciando queste parole con la massima quantità d’ira. Sprigiono tutti i rancori , la rabbia , i nervi seppelliti in fondo al cuore che battendo forte mi aiuta a sputargli in faccia il mio terribile passato.
Marz: Ero povera!! Ero mal nutrita! A stento riuscivo a stare in piedi al 5° mese di gravidanza! Col pancione andavo a lavorare con o senza i dolori , col terrore di sapere che mia figlia in grembo stava bene o male . Perché non avevo soldi per pagarmi le visite mediche! Al nono mese la misi al mondo , avevo percorro kilometri a piedi sotto il caldo rovente piegandomi dallo straziante dolore . Poi……p-per soldi..
Ecco che inizio a lacrimare. I ricordi sono troppo dolorosi e condividere quest’altro tasto dolente è ulteriormente insopportabile.
Marz: P-per soldi…ho d-d-dovuto vendere il mio..c-c-corpo..
Inizio a singhiozzare sentendo le lacrime scivolarmi sulle guance fissando i suoi occhi azzurri dilatarsi sempre più.
Marz: Ero una prostituta! Ricevevo soldi solo per sesso ! A CAUSA TUA mi sono dovuta subire maltrattamenti , violenze !
Urlo alzando il vestito per mostrargli le cicatrici sul corpo vedendo la sua espressione farsi sempre più scioccata mentre arretra incredula senza dire una sola parola. Riabbasso il vestito e in lacrime proseguo il mio elenco.
Marz: Quell’uomo che abbiamo incontrato stasera mi diede dei soldi , era il mio “uomo”..Mi pagava per sesso , era la sua prostituta fissa. Lui era diverso..mi trattava con dolcezza , l’uno si è affezionato all’altro e ..non volevo che con la sua partenza io rimanevo in quel posto sudicio frequentato da sporchi bastardi. Dandomi quell’alta somma di denaro perse suo figlio , sua moglie ..l’intera famiglia e ora vuole tutto ciò che ha perso . Io ho vissuto con le ombre del mio passato SEMPRE alle spalle. Non mi sono goduta i primi 3 anni di vita di Abby per COLPA TUA, PERCHE’ TU MI HAI INDOTTO AD ESSERE UN MOSTRO!! TUU !!! TU E SOLTANTO TUU!!!
Mi accascio sul pavimento , inginocchiandomi sino a coprirmi il viso con le mani ormai sporche sprigionando la mia tristezza e il mio immenso dolore con un pianto disperato , che echeggia in tutta la cappella.
Marz: I-i-io….per Abby…..p-per il suo bene….sono scesa a…livelli ripugnanti….e ora..non porterai…la mia fonte di vita , colei per la quale ho fatto il possibile….via da me.
Con un filo di voce pronuncio queste parole sino a sentire una debolezza pervadermi il corpo , ma sino a quando ci sarà lui dinanzi a me non intendo cedere.
Pablo: I-i-io……non te la porterò…..via.. P-perdonami…p-per tutto ciò che hai….p-p-passato a causa….mia.
Anche il suo tono di voce è basso e con capo chino arretra verso la porta.
Pablo: I-io..vorrei tanto..tornare indietro nel tempo e ..non commettere quel fatale errore. Perdonatemi.. entrambe.
E detto questo apre la porta e mi lascia qui a terra , in lacrime con addosso la disperazione più totale.
L’unica cosa che mi può riprendere da questo shock in cui sono caduta è una notizia positiva dei dottori.

Pablo

Mia: Pablo!! L’hai trovata?
Mi siedo ancora in sotto shock con la mente e lo sguardo altrove , non riuscendo a togliermi dalla testa la sua orribile confessione.
Manu: Pablo rispondi! Hai una bruttissima cera..
Pablo: I-io…voglio esser lasciato solo un attimo…in pace…Vi prego.
Distolgo lo sguardo da quello premuroso e mezzo preoccupato dei miei amici , più tranquilli di me e Marizza che stiamo ancora aspettando la risposta delle trasfusioni , di come ha reagito Abby.
I due rispettano il mio volere , restando in silenzio sino a quando dopo un paio di minuti , passati a rimuginare sulle cose dette e non dette in quella cappelle in cui dominavano solo le nostre urla in piena notte, giunge Marizza con la mano bendata da una fazzoletto bianco. Manuel e Mia non fanno domande ma al contrario rimangono zitti come tutti noi , in attesa del ritorno del medico.
Fisso con la punta dell’occhio Marizza che si stringe quella mano che prima sanguinava . L’avevo notata ma non mi sembrava in caso di chiederle cosa aveva fatto . Socchiudo gli occhi tenendo fisso in mente quelle cicatrici che non ho fatto caso stamattina mentre facevamo l’amore. Tutto si è complicato , tutto è salito in galla improvvisamente , in neanche un secondo . La situazione si è capovolta ed entrambi siamo avvolti dal terrore scattando in piedi come due molle tese alla vista del medico che con un cartellina ospedaliera si avvicina e si ferma dinanzi a noi-
Manu: Dottore! La prego ci dica qualcosa!
Mia: Vogliamo vedere nostro figlio!
Con gli occhi lucidi attendono con ansia il momento in cui possano vedere Jared mentre Manuel prende sotto la sua ala Mia per strofinarle il braccio e infonderle in qualche modo coraggio e perseveranza.
Medico: Calmi calmi.. Tra pochissimo i ragazzi usciranno dalle sale operatorie.. Entrambi riportano lesioni alle braccia , gambe ma niente di grave . Non dovrebbero esserci complicazioni.
Marz: “Non dovrebbero”..? Io voglio la certezza fuoriuscire dalla sua bocca!
Il suo tono appare ancora isterico e se non fosse per Manuel si avventerebbe addosso al medico che ricevere più informazioni.
Manu: Quello che vuole dire la mia amica è che le cure stiamo proseguendo per il verso giusto.
Medico: Bisogna solo aspettare il loro risveglio. Il ragazzo è sul punto di svegliarsi , ovviamente le ferite e i tagli sono tanti dato che il corpo ne ha riportati al capovolgimento dell’auto .
Mia: Oh mio dio..*portandosi la mano sulla bocca*
Medico: La polizia vi farà una sintesi di ciò che è successo. So soltanto che i ragazzi alla guida sull’altra auto ..*scuotendo il capo*..non ce l’hanno fatta.
Marz: Morire era il minimo per quei BASTARDI!
Pablo: MARIZZA!!
Lei si volta dalla mia parte rivolgendomi uno sguardo truce che mi fa perdere un battito cardiaco per la paura. Sta per ribattere il mio rimprovero ma il dottore ci interrompe .
Medico: Per quanto riguarda la ragazza.
Entrambi sciogliamo questo scambio di sguardo fulminante rivolgendolo a lui.
Pablo: Serve altro sangue? Sono pronto a..
Medico: *interrompendomi* No no..quel che abbiamo preso basta e avanza.
Marz: Per l’unico fatto che hai il suo stesso gruppo sanguigno ora non ti credere più importante.
Con lo sguardo rivolgo al medico pronuncia queste fredde parole che mi feriscono ulteriormente.
Pablo: Non mi credo più importante di nessuno. Se ha bisogno di altro sangue io glielo do col cuore.
Lei accenna una finta risata breve distogliendo il capo mentre il medico prosegue il suo discorso interrotto dal nostro scambio di frasi acide.
Medico: La ragazza si sta riprendendo poco a poco. Tra pochi minuti potrete anche fare visita in una camera ospedaliera.
Marz: Sta..dicendo davvero? *dilatando le pupille incredula* Potrò..vedere mia figlia?
Medico:*annuendo* Si..solo che dormirà un altro paio di ore a causa delle anestesie. Una volta svegliata del tutto approfondiremo con le cure.
Xx: Dottore..i ragazzi sono pronti. In che stanza li porto?
Noi 4 tendiamo il collo sperando di vedere i nostri figli esser trasferiti dalla sala operatoria alla camera ospedaliera , assaliti dalla curiosità di vedere il loro stato.
Il dottore si volge verso l’infermiera .
Dottore: La 200 la ragazza , la 220 il ragazzo.
Xx: *parlando ad un'altra infermiera* Perfetto tu porti il ragazzo , ci penso io alla ragazza.
Da i diversi ordini vedendo poi le porta aprirsi per far passare i lettini con le rottele varcare il pavimento di questo ampio corridoio. Eccoli la..coperti da un bianco lenzuolo , immobili e attaccati a dei fili che gli vanno appreso. Mia e Manuel seguono l’infermiera che porta Jared , bendato in testa con dei lividi su braccia e viso , uniche parte scoperte del corpo mentre io e Marizza avanziamo d’istinto al lettino sul quale è riversa immobile..nostra figlia.
Marz: A-a-abby..
Ecco che con la punta dell’occhio vedo le sue lacrime rigargli il viso forse per la decima volta nel corso della giornata sfiorando la punta delle dita di Abby che pallida continua a ricevere il mio sangue nelle vene , visibile dalla casacche riempite minuti fa da me.
Inferm: Signora ci serve spazio … Ci dia il tempo di sistemarla e poi potrà stare tutto il tempo possibile.
Gentilmente evita un contatto che Marizza voleva avere col corpo di Abby e vedendola ridotta male mi sale un groppo alla gola. Respiro profondamente trattenendo le mie lacrime . Cosa serve piangere se l’unica cosa che mi può tranquillizzare e rendere felice è una sua ripresa?
Il lettino scorre e Marizza come un automa lo segue con sguardo perso. Più fisso il suo stato , più mi preoccupo di ciò che potrebbe farsi se la situazione degenerasse. Mi mordo le labbra e sotto un gesto di conforto del dottore decido di seguirle.
Medico: Vedrà che andrà tutto bene. La ragazza è tosta .. ce la farà.
Annuisco sforzando un sorriso avanzando verso Marizza e le infermiere che trasportano Abby.
L’ho etichettata come un tipo forte , con un caratterino identico alla madre e se davvero hanno passato insieme mille peripezie ..il suo unico desiderio sarà quello di riabbracciare la madre e si..riprenderà per il suo bene. Si amano..l’una dipende dall’altra e questo..mi tranquillizza. Se è fatta della stessa pasta di Marizza ritornerà a sorridere e ridere come un tempo e si alzerà da quel letto , staccandosi da tutti quei innumerevoli fili . Mi fido di mia..figlia!
Inferm: Bene.. lasciatela riposare. Come ha detto il dottore è sotto l’effetto delle anestesie quindi potrà borbottare frasi senza senso , muoversi, avere delle reazioni che però saranno improvvise. Quindi non fatevi assalile dalla paura . Il cuore è in ottimo stato e il sangue continua a fluire in lei . Se vi rende più tranquilli potete chiamarmi per qualunque strano movimento dei monitor . Non indugiate.
Sforzando un sorriso ci lascia soli in questa stanza ospedaliera. Abby è l’unica paziente in questa stanza al quanto piccola. Mi siedo esausto sull’unico confort della stanza , un divano a due posti .
Poggio il gomito sul bracciolo portandomi la mano sulla fronte mentre Marizza piange in silenzio accanto a lei ,tenendole la mano . Socchiudo gli occhi trattenendo il mio dolore. Dovrei essere io a consolarla , ma anche in questo momento sta dimostrando di sapercela fare anche senza me.
Ho dato vita ad un automa , ad una donna spietata , impassibile a tutto .
Ne ha passate di cotte e di crude e anche quest’altra dura sfida della vita la sta montando sulle sue spalle , ormai appesantite da tutte quelle responsabilità. Io l’ho inflitto la sofferenza più dura che esista in questo mondo e anche adesso non riesco a rendermi utile. Ma non voglio scaricargli tale peso enorme anche oggi.
Mi alzo e indugiando ad ogni passo mi avvicino a lei fissando automaticamente Abby che immobile respira attraverso uno strumento .
Pablo: T-t-tua..figlia ..si riprenderà..
Stringo il pugno posto sul lettino , sul lenzuolo bianco che tiene il corpo di Abby caldo .
Marz: L-lei…è la mia vita.
Lentamente vedo le sue pupille socchiudersi e capendo che è arrivata allo stremo delle forze la prendo al volo, tenendola salda dalle braccia , prima che si spiaccichi a terra. Priva di sensi , afflitta dal dolore e dalla stanchezza , la carico velocemente sul divano coprendola con la giacca che ho ancora addosso , infondendole calore sufficiente per fermare i suoi brividi di freddo. Prendo una sedia e la pongo tra il lato del lettino e il divano in modo da tener sott’occhio entrambe. Con la mano sinistra scosto quelle ciocche malandate di Marizza che gli calano sul viso , fissando le sue guance ancora umide e ultime lacrime scivolargli lungo il viso. Ha sbollito tutta la sua rabbia , ha sprecato tutte le sue energie ad urlare e ha sforzato il suo povero cervello a piangere e ora..non ce l’ha fatta ed è ceduta alla stanchezza.
Carezzo la testa di Marizza , la donna che ho sempre amato e che amerò sempre anche dopo aver saputo tutto ciò che mi ha tenuto segreto dopo lunghi anni , la donna col quale stamattina ho trascorso le ore più belle ed attraenti della mia vita , la donna che ha messo al mondo con orgoglio e perseveranza mia figlia.
Porto lo sguardo su di lei , e contemporaneamente poggio la mia mano destra sulla sua , che rimane ancora ferma e sdraiata sul lettino. Fisso il suo sangue scivolare lentamente da quel tubicino trasparente arrivando al suo braccio nel quale è inserito l’ago . Il mio più grande desiderio era…avere una famiglia perfetta , con la donna che amavo . E ora che ne ho l’opportunità non intendo restare da parte , intendo recuperare tutti i sbagli perduti anche se questo significa perdonare gli errori di Marizza e su questo però… sono combattuto. Nonostante la ami alla follia , nonostante provi per le emozioni uniche io al momento..non riesco a perdonarla. Al suo ritorno ha ribattuto sin troppe volte che Abby non era mia figlia , raccontandomi solo un mucchio di follie. Abby è la vita di Marizza…?
Pablo: Tu …sei la mia.
Socchiudendo gli occhi mi lascio trasportare dal silenzio e dalla stanchezza ,restando accanto alla mia..famiglia. Abby …figlia mia ..riprenditi per il bene dei tuoi genitori..

Marizza

Sollevo lentamente le palpebre con sforzo , sentendo un meraviglioso calore trapassare oltre la pelle che mi rende difficile il risveglio. Mi stiracchio d’istinto scontrando con le dita quel che sembra il tessuto di un divano e sbattendo le palpebre più volte metto a fuoco la vista. Mettendomi a sedere fisso i raggi solari filtrare da una tenda persiana abbassata per non fare molta luce , ma quel po’ che entra mi permette di fissare il tutto.
Marz: Abby!
Mi alzo di scatto sentendo la mia testa martellare di colpo come la sera prima, portandomi la mano su di essa.
Xx: Ti farebbe bene un buon riposo..
Porto lo sguardo all’entrata della stanza , individuando la figura di Mia .
Marz: C-che..ci fai qua?
Avanza in silenzio in questa stanza , accorgendomi solo ora dell’assenza di Pablo. I ricordi di ieri sera appaiono sfogati nella testa a causa di questa insopportabile e forte emicrania. Ricordo solo che sono svenuta e ..basta.
Mia: Jared si è svegliato e sta con Manuel..Pablo è tornato un attimo a casa per cambiarsi e mi ha chiesto se potevo tenerti d’occhio. So..che hai avuto un crollo ieri sera.
Mi avvicino ad Abby fissandola ancora con gli occhi lucidi.
Marz: P-perché..ancora non si sveglia…?
Sento la sua mano accarezzarmi la schiena rivolgendo anche il suo sguardo a mia figlia .
Mia: J-jared..mi ha raccontato che lei ha perso i sensi subito dopo l’incidente..E’ pur sempre una ragazza..e risulta difficile riprendersi da un colpo brusco.
Stringo i pugni sul letto sfiorando la sua mano calda, così piccola e pallida.
Marz: L-lei…è forte.
Mia: Vedrai che oggi si riprenderà. *sforzando un sorriso* Ti ho portato un ricambio , può esserti utile.
Dedico un secondo a me stessa accorgendomi solo adesso di indossare gli abiti del casinò ormai sgualciti.
Annuisco prendendo la busta di carta che Mia mi porge cambiandomi velocemente in questa stanza.
Mia: Cosa vi siete detti..alla cappella?
Dal nulla caccia questa domanda che mi immobilizza al sol ricordo di quel momento così terrificante.
Alzo la zip del pantalone comodo e caldo rivolgendo lo sguardo ad Abby.
Marz: Sa..tutto.
Mia: Per tutto cosa intendi?
Marz: Chi è Abby..cosa ho provato quel 29 Gennaio, cosa ho patito a causa sua ed a cosa mi sono ridotta.
Mia:*dilatando le pupille* Gli hai raccontato “quella” cosa?!
Marz: La sua vita da oggi in poi dovrà dominare nei sensi di colpa.
Il mio tono appare secco e impassibile a quella confessione così dolorosa.
Marz: Deve eliminare dalla sua testa che dal risveglio di Abby la sua vita migliorerà , sperando che possa vivere nella gioia della famiglia. Ho cresciuto IO mia figlia e non intendo condividerla con uno che si ritiene dal nulla suo padre e per giunta non ha passato un solo secondo eclatante con essa.
Mia: P-perché …allora ..non gli dai l’occasione di recuperare gli errori ..commessi?
Gli rivolgo uno sguardo incredulo e mezzo scioccato.
Marz: Perché dovrei..? Lui non ha fatto mai niente per noi!
Mia: Ha salvato la vita di tua figlia..Non credi che sia una valida ragione?
Rimango immobile con in viso un espressione confusa e sconvolta.
Mia: Ora che la verità è salita a galla ..dai anche ad Abby l’opportunità di vivere con …suo padre. Sai più di tutti che è il suo….sogno più immenso e profondo.






beneeee finalmente Abby sta rispondendo alle cure grazie alle trasfusioni del sangue di suo padre che ora sa PROPRIO TUTTO TUTTO sul passato oscuro di Marizza! che dire? era normale che si sentisse uno schifo dopo quelle terribili confessioni. Ma ora passiamo alle domande ;) Marizza seguirà il consiglio di Mia ? Tutto andrà liscio come l'olio da questo momento? Abby lo dovrà sapere ! Come e quando ? E' questo che vi incuriosisce vero? :shifty: nel prossimo capitolo scoprite che decisione ha preso Marizza e soprattutto... :shifty: :shifty: dan dan dan *canzone suspanse* Pablo affronterà Paula!! Daaaaaan!!!!! Cosa si diranno? LO SCOPRIRETE SE CONTINUERETE SEMPRE A SEGUIRLA! ;) Attendo comunque qualche commento super fantasticooo *--* (si noemi mi riferisco a te *--* ahuahauhauhah lo attendo con ansia ! Li straadoro! ciaooo ) ALLA PROSSIMAAAA!!
 
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Pablizza01
view post Posted on 16/10/2016, 20:27




NO MA QUESTO CAPITOLO È STATO...TUTTO...UN MIX DI TUTTO
STUPITA,FELICE,TRISTE...MADONNA NON LO SO MANCO IO
Marizza..ha raccontato tutto...TUTTO a pablo che ora sa TUTTO sul passato di marizza..
Jared si è ripreso...MADO MENOMALE :wub:
ABBYYU ORA TOCCA A TE!!!!!! DAI FROZA PICCOLA ABBY :lol: :wub:
E poi..beh..
'Abby è la vita di Marizza…?
Pablo: Tu …sei la mia.'
Qui mi sono sciolta....LI AMO
PABLITO AMORE MIOOOO MADONNA FORZAAA DOVETE STARE TRANQUILLI E INSIEME COME UNA FAMIGLIOLA FELICE..ma dubito succeda subito..
MIA TI AMO SEMPRE DI PIÙ...SEI TU CHE METFI LE IDEE A MARIZZA...E SPERO CHE PRENDA SUL SERIO IN CONSIDERAZIONE DI DARE LA POSSIBILTÀ AD ABBY DI STARE CON IL PADRE...lo spero davvero!!!!anche se...onestamente non lo so*faccina che pensa*
E poi beh...
MI HA INCURIOSITO CON
'e soprattutto... :shifty: :shifty: dan dan dan *canzone suspanse* Pablo affronterà Paula!! Daaaaaan!!!!! Cosa si diranno?'
LO VOGLIO SAPERE!!!
Assolutamenteee!! Madonna pablo...mettila al suo posto...magari la mandi a f****** ...sarebbe anche ora
BENE ORA IO VADO PERCHÉ STO SCR8VENDO IL CAPITOLO..VISTO CHE IERI NON AVEVO MOOOLTE IDEE e non ricordo cosa scrissi prima di perdere tutto :huh: ahahaha sisi sono strana forte..bah ahahhaa. vabbe ..ORA SCAPPO A PIÙ TARDI!!! :D
 
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view post Posted on 17/10/2016, 20:29

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E ANCHE OGGI VI LASCIO LE ANTEPRIME ;) FACCIO UN GIORNO SI E UN GIORNO NO A POSTARE ^_^ PERDONATEMI ALTRIMENTI NON CE L'AVREI FATTA A CREARE CAPITOLI CON LA FRETTA DI POSTARE AUAHAUHA NON TEMETE APPENA CONCLUDERò LA FF SUL PC RITORNERò A POSTARE GIORNALMENTE! CIAOO E BUONA MINI LETTURA ;)


Marizza

Mia: *stringendomi* S-su..Marizza…sei forte..ce la farai a passare anche questo momento così delicato…devi solo avere fiducia che tutto si aggiusterà e pensare che un giorno..tutto questo diverrà solo un brutto incubo.
Marz: Perché…? In che modo si aggiusterà tutto..?*singhiozzando* I-io non sarò mai felice..
Mia: Non dire così…Tu avrai tutto la felicità di questo mondo perché ora…puoi formare la famiglia che hai sempre…sognato.
Respiro con affanno , procurato da questo ennesimo sfogo , riflettendo sulle sue parole.
Mia: Devi solo dare l’occasione a Pablo di esser cambiato ,passando del tempo con…vostra figlia.
Mi sollevo lentamente , drizzandomi sul posto per rivolgergli uno sguardo pieno di terrore.
Marz: E…s-se…A-a-abby…lo scopre?
Mia: *prendendomi le mani* Abby lo deve sapere. Marizza non fare lo stesso errore di Sonia..Non permettere che qualcun altro possa sconvolgere la vita a tua figlia. *umidendosi le labbra* Fai il primo passo …soprattutto che ora Paula sa tutto.
Distolgo lo sguardo ricordando anche lo scontro avvenuto con lei.
Marz: Devo tenere Abby lontana da quell’arpia. Non permetterò a nessuno di ferirla.


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Pablo

Paula: Nonostante tutto ciò che ti ha fatto continui a difenderla..*inorridita* Non capisci che è tornata solo per vendicarsi? Pablo ti sei lasciato ammaliare dai suoi modi di fare! Ma quella donna NON TI AMA!!
Pablo: E invece mi ami tu che non fai altro che governarmi la vita a tuo piacimento e per giunta parli male e offendi la DONNA CHE HO SEMPRE AMATO?
Sfogo e libero la cruda e amara verità vedendo automaticamente i suoi occhi sgranarsi di colpo.
Pablo: La donna che ha messo al mondo mia figlia da sola lottando contro il mondo , indifesa e povera !!
La donna che con tutte le sue forze ha SOLO DATO IL MEGLIO a mia figlia! Ha coperto il ruolo di padre , ha dato ad Abby ciò che io non gli ho dato a causa della mia vigliaccheria! E’ scappata con in grembo il frutto del nostro VERO AMORE! E’ scappata SOLO per PROTEGGERE E AMARE QUELLA BAMBINA ! Quella bambina che non volevo accettare per paura ! Ma solo con la sua improvvisa scomparsa mi sono pentito delle scelte prese!!
Paula: Credi che non sappia tutto questo? Certo che lo so che tua figlia è quella ragazzina!
Adesso quello a bloccarsi e immobilizzarsi dinanzi questa confessione sono io riuscendo solo a porgli una domanda con un espressione scioccata , sgranando automaticamente i miei occhi stanchi.
Pablo: T-t-tu…lo …sapevi..?
Paula: Non so come hai fatto a scoprirlo ma ho gioito nel vedere la tua espressione afflitta quando sei entrato da quella porta*indicandola* con in mano il test FALSIFICATO DA ME!
Pablo: F-f-falsificato…?
Paula: SI!! *con ira* NON POTEVO PERMETTERGLI DI PORTARMI VIA MIO MARITO! QUELLA DONNA NON TI MERITA!! Quella ragazza non ti merita! Tu sei solo mio!! Sei mio marito!! Non potrete mai essere felici perché tu sei legato a me!!
Pablo: Io NON SONO legato a nessuno!! Come…hai osato?’ COME HAI OSATO INTROMETTERMI NELLA MIA VITA PRIVATA?!?
Sto per metterle le mani al collo ma trattengo con forza i miei impulsi che , accecato completamente d’ira , potrebbero farla finire dritta al cimitero,.
Pablo: Voi…voi donne mi avete mentito spudoratamente con i vostri documenti falsificati! Mi fate schifo!!
Con disprezzo scuoto il viso pronunciando queste parole che mi feriscono ulteriormente il cuore.

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Marizza

Pablo: In spiaggia mi hai detto che Mi ami… io ho creduto a tutto ciò che ci siamo detti. La vendetta di cui hai accennato era solo un diversivo per rivivere quelle gioie mancate in passato. O-ora che so la verità su Abby …voglio recuperare il tempo perduto e acquistare fiducia..in entrambi , perché..vi voglio bene.
Abbasso nuovamente le palpebre nel momento che sento i miei occhi bruciare , segno che in essi si stia creando un'altra “scarica” di lacrime. Il cuore viene percosso da fitte dolorose , dovute alla sua confessione.
E all’improvviso sento quel piacevole calore pervadermi le labbra. Riapro lentamente le palpebre vedendo le sue abbassate a pochissimi centimetri dall’altro mentre le nostre bocche sono completamente attaccate.
Con un espressione corrucciata indugio ai suoi lenti movimenti di labbra che sollevano le mie nuovamente secche. Le sue calde e grandi mani si posano su quei fianchi lacerati godendomi quel meraviglioso piacere nel momento che scavalca un mio labbro per morderlo col suo delicatamente.








OOOH *---* CHE TENERIII!! ahahahaha Ook vi lascio queste anteprime succulenti ( o almeno credo auahuahau ) Spero che la continua possa incuriosirvi ancora di più ! SONO ENTUSIASTA e quasi piango di gioia di vedere il numero di visite aumentare a dismisura! Vi ringrazio mille a chiunque continui a seguire anche questa mia storia ! Grazie infiniteee!!
Ma passiamo con le domande ! MARIZZA SI E' SFOGATA CON MIA? COM'è ANDATA LA CONVERSAZIONE DI PRECISO? PAULA HA CONFESSATO DI NON ESSER MAI RIMASTA INCINTA . FINIRA' LI LA COLLERA DI PABLO? E INFINE PABLO HA BACIATO MARIZZA . COME REAGIRA' QUEST'ULTIMA?

LO SCOPRIRETE DOMANI NEL PROSSIMO CAPITOLOOOOO CIAOOOO!
 
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Pablizza01
view post Posted on 17/10/2016, 21:02




AWAWAWAWAW I PABLIZZA!!!! :wub: :wub: adoroooooooo!! Li straamo e basta!! ♡♡
E poi beh...paula...quella grandissima figlia di buonissima donna...mado che odio!!! :angry:
La voglio spennata e sola -_- ...sisi dovrà finire spennata da marizza e lasciata sola per sempre da pablito... -_-
BENEEEE ORA VADOOO A PIÙ TARDI CON IL MIO CAPITOLO
AH e CONRINUA!!!! che ovviamrnte amo la tua ff e lo sai...ciaooo :D
 
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view post Posted on 18/10/2016, 19:59

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Buona letturaaaa :D

CAP 38

Marizza

Mia: Ora che la verità è salita a galla ..dai anche ad Abby l’opportunità di vivere con …suo padre. Sai più di tutti che è il suo….sogno più immenso e profondo.
Accenno una risata amara rispondendo alla sua frase scuotendo il viso indignata.
Marz: Te l’ha per caso detto lui di dire questa cagata? Per Abby farei tutto , questo è vero , ma tranne accettare la presenza di un padre al suo fianco! Quell’uomo non merita mia figlia! Ora non facesse il padre misericordioso.. non l’ha amata quando era solo un cuore perché dovrebbe amarla adesso?
Mia: Perché magari è cambiato ! Marizza ora è adulto , ha preso le sue responsabilità in passato..
Marz: Di ALTRE persone! No le mie! Io , Mia , lo amavo! Col tutto il cuore! Volevo vivere insieme a lui , crescere mia figlia insieme ma non me ne ha dato l’occasione. Tu , NESSUNO , sa cosa ho provato io quel giorno!
Mia: Posso solamente immaginarlo! Ti sarai sentita sola , abbandonato da tutti ..tradita dal ragazzo che amavi e…che ami tutt’oggi..
Il suo tono è basso e calmo il mio acido e alto . Distolgo lo sguardo da quei suoi occhi blu profondi che vorrebbero incitarmi ad accettare questo mio maledettissimo difetto : quello di non riuscire a dimenticarlo.
Mi siedo afflitta su questo divano rimanendo in silenzio. Non so cosa dire , qualunque cosa dica comunque è inutile.
Marz: Sei insopportabile..
Vedo con la punta dell’occhio le sue labbra creare un mini sorriso per dopo intravedere una stoffa nera sul divano . La prendo fissando con aria perplessa una giacca.
Mia: Sono venuta a trovarvi questa notte . Mi sono emozionata..eravate il quadro di una famiglia perfetta..Lui che teneva salda la mano di sua figlia mentre l’altra era immersa nei tuoi capelli mentre tu…dormivi profondamente con la sua giacca sulle spalle. Marizza..lui ti ama e vuole esser felice accanto a voi.
Abbasso il capo stringendo la giacca in mano portandomela al petto mentre mi rannicchio lentamente sul divano . D’istinto aspiro a pieni polmoni il suo profumo impregnato in questo indumento che ieri mattina gliel’ho tolta con audacia e passione.
Marz: H-ho…fatto…l’amore con lui.
Con un filo di voce tremolante confesso questo segreto socchiudendo gli occhi per il dolore al cuore che mi procura questo ricordo così dolce e amaro allo stesso tempo.
Mia: C-c-cosa…?? Marizza…tu e lui…
Marz: E’ successo ieri mattina..
Rialzo il capo rivolgendogli uno sguardo colmo di pentimento .
Marz: Ero terrorizzata , era scossa fortemente dopo lo scontro con Paula . Mi sono rifugiata da lui per svagare la mente e lasciargli una ferita dolorosa che sarebbe emersa solo quando il mio piano di vendetta sarebbe giunto a termine .. *con le lacrime agli occhi* Ma…solo ora mi accorgo che quella a soffrire sono anche io adesso!
Inizio a piangere stringendomi questa giacca che fa crescere a me la nostalgia del suo corpo sopra il mio , quel momento in cui abbiamo fatto l’amore con tutta la passione e desiderio in cuore.
Mia: Oh Marizza..
Velocemente si siede al mio fianco prendendomi per far poggiare il capo al suo petto strofinandomi la schiena che sussulta ogni secondo trascorso a piangere silenziosamente. Verso lacrime amare che si posano sulla sua maglietta non riuscendo a reagire a quel dolore lancinante che percuote il cuore da innumerevoli fitte .
Marz: Io…..lo amo profondamente , sono quasi..morta di piacere ieri mentre facevamo l’amore..*singhiozzando* Ma se ripenso a tutto ciò che mi ha fatto inizio ad odiarlo..e poi amarlo e odiarlo ancora. Io Mia sono confusa! *stringendogli la maglia* IO NON CE LA FACCIO PIU’! Non so che fare!!
Continuo a piangere disperatamente sentendo la mia testa martellare come non mai .
Mia: *stringendomi* S-su..Marizza…sei forte..ce la farai a passare anche questo momento così delicato…devi solo avere fiducia che tutto si aggiusterà e pensare che un giorno..tutto questo diverrà solo un brutto incubo.
Marz: Perché…? In che modo si aggiusterà tutto..?*singhiozzando* I-io non sarò mai felice..
Mia: Non dire così…Tu avrai tutto la felicità di questo mondo perché ora…puoi formare la famiglia che hai sempre…sognato.
Respiro con affanno , procurato da questo ennesimo sfogo , riflettendo sulle sue parole.
Mia: Devi solo dare l’occasione a Pablo di esser cambiato ,passando del tempo con…vostra figlia.
Mi sollevo lentamente , drizzandomi sul posto per rivolgergli uno sguardo pieno di terrore.
Marz: E…s-se…A-a-abby…lo scopre?
Mia: *prendendomi le mani* Abby lo deve sapere. Marizza non fare lo stesso errore di Sonia..Non permettere che qualcun altro possa sconvolgere la vita a tua figlia. *umidendosi le labbra* Fai il primo passo …soprattutto che ora Paula sa tutto.
Distolgo lo sguardo ricordando anche lo scontro avvenuto con lei.
Marz: Devo tenere Abby lontana da quell’arpia. Non permetterò a nessuno di ferirla.
Mia: Allora confessa la verità , il perché l’hai mentita per tutti questi anni il prima possibile..
Riportiamo entrambe lo sguardo su Abby che ancora addormentata risiede sul lettino immobile.
Mia: Fatti…aiutare da Pablo..Falli affezionare.
Marz: M-mi stai chiedendo..di farli trascorrere insieme dei momenti da..
Mia: *annuendo* Si..da padre e figlia. *accennando un sorriso*
Marz: No..*scuotendo il capo* no Mia..non posso.
Mia: Pablo sta soffrendo quanto te Marizza , non credere che per lui sia un gioco scoprire che è padre di una ragazza 15 enne.
Marz: Lui…non mi perdonerà mai di ciò che gli ho tenuto nascosto.*stringendo il pugno* Sono diventata , o lo sarà in futuro agli occhi di Abby , la cattiva di turno.
Mia: Allora..dimostragli che è lui a stare dalla parte del torto. Se il tuo unico desiderio è quello di tenere tua figlia ..permettigli di avvicinarsi onde evitare che la situazione si complichi.
Marz: Io non so se credergli o meno.. Lui ha agito di nascosto alle mie spalle , ha fatto quel test del DNA anche senza il mio consenso. Come mi dovrei comportare?
Mia: Come hai sempre fatto..Pensa solo al bene di Abby..
Stringo le labbra riflettendo sulle sue parole mentre osservo mia figlia incessantemente.
Marz: Q-quello che voglio è solo vedere in che stato è mia figlia…Poi penserò al futuro.

Pablo

Xx: Alla buon ora!
Accendo l’interruttore del mio appartamento ,poc’anzi circondato totalmente dal buio pesto .
Sobbalzo in un iniziale spavento ma accorgendomi che è solo Paula recupero il mio battito cardiaco regolare sospirando sonoramente.
Paula: Dove sei stata sino a quest’ora? *avanzando*Ti ho aspettato tutta la notte in piedi! *gesticolando* Pablo sei mio marito !*alzando il tono isterico* Una telefonata potevi almeno fargliela! Con chi sei stato e perché hai questa pessima cera?*con un espressione schifata*
Pablo: PAULA MI DAI UN ATTIMO DI TREGUA?
Alzo d’istinto il tono di voce afflitto e stanco chiudendo la porta dell’appartamento solo ora.
Fisso i suoi occhi sgranarsi , scioccandosi dinanzi questo mio cambio improvviso di umore.
Paula: S-s-sei…stato con quella poco di buono vero eh..? DIMMI LA VERITA’!
Dal nulla inizia ad urlare e solo avendola a pochi centimetri da me mi viene voglia di poggiargli le mani al collo e stringerlo per finire il lavoretto già fatto da qualcun altro.
Stringo i pugni prendendo respiri più profondi che permettono i miei polmoni cercando di trattenere i miei impulsi violenti .
Pablo: Paula smettila..se non vuoi che ti spezzi l’osso del collo. Si! Sono stato con Marizza ma...
Paula : Sono tua moglie!! Come puoi dirmi queste cose!?? *alzando il tono* Vedi un po’ in che condizioni ti sei ridotto per lei!!! MALEDETTO IL GIORNO IN CUI E’ NATA QUELLA P*****A!!
All’improvviso la mia mano scatta come una molla , sferrandogli finalmente un sonoro schiaffo sulla guancia che gli fa girare il volto di scatto vedendo i suoi occhi sgranarsi al colpo , udendo il silenzio più totale.
Governa solo il mio respiro affannoso , procurato dai nervi accumulati nel sentire le sue stupidaggini e le sue cattiverie.
Pablo: Non…azzardarti a chiamarla in quel modo!!
Accecato d’ira pronuncio con sforzo queste parole digrignando i denti di rabbia. Lei lentamente si porta la mano tremolante sulla guancia ora rossa e sdolenzita rivolgendomi contemporaneamente uno sguardo colmo di lacrime.
Pablo: TU NON SAI NIENTE DI LEI!!
Il mio mento tremola dai nervi e dal dolore di sentire quella offesa, che ora mi da al quanto fastidio dato che so tutta la verità.
Paula. I-io…so tutto ciò che tu non sai!
Pablo:*inarcando il sopracciglio* Ah si? Su dimmi tutto ! Cosa devo sapere di quel che già so?
Con orgoglio si porta la mano lungo il fianco rivolgendomi lo sguardo più truce del suo repertorio , esprimendo l’odio e il rancore che ha sempre provato per Marizza.
Paula: Guarda cosa ha fatto ! Guarda come ha rovinato il NOSTRO MATRIMONIO!
Pablo: *scuotendo il capo* Lei non ha fatto niente! Il nostro rapporto era già in crisi! Non scaricargli colpe che non ha!
Paula: Nonostante tutto ciò che ti ha fatto continui a difenderla..*inorridita* Non capisci che è tornata solo per vendicarsi? Pablo ti sei lasciato ammaliare dai suoi modi di fare! Ma quella donna NON TI AMA!!
Pablo: E invece mi ami tu che non fai altro che governarmi la vita a tuo piacimento e per giunta parli male e offendi la DONNA CHE HO SEMPRE AMATO?
Sfogo e libero la cruda e amara verità vedendo automaticamente i suoi occhi sgranarsi di colpo.
Pablo: La donna che ha messo al mondo mia figlia da sola lottando contro il mondo , indifesa e povera !!
La donna che con tutte le sue forze ha SOLO DATO IL MEGLIO a mia figlia! Ha coperto il ruolo di padre , ha dato ad Abby ciò che io non gli ho dato a causa della mia vigliaccheria! E’ scappata con in grembo il frutto del nostro VERO AMORE! E’ scappata SOLO per PROTEGGERE E AMARE QUELLA BAMBINA ! Quella bambina che non volevo accettare per paura ! Ma solo con la sua improvvisa scomparsa mi sono pentito delle scelte prese!!
Paula: Credi che non sappia tutto questo? Certo che lo so che tua figlia è quella ragazzina!
Adesso quello a bloccarsi e immobilizzarsi dinanzi questa confessione sono io riuscendo solo a porgli una domanda con un espressione scioccata , sgranando automaticamente i miei occhi stanchi.
Pablo: T-t-tu…lo …sapevi..?
Paula: Non so come hai fatto a scoprirlo ma ho gioito nel vedere la tua espressione afflitta quando sei entrato da quella porta*indicandola* con in mano il test FALSIFICATO DA ME!
Pablo: F-f-falsificato…?
Paula: SI!! *con ira* NON POTEVO PERMETTERGLI DI PORTARMI VIA MIO MARITO! QUELLA DONNA NON TI MERITA!! Quella ragazza non ti merita! Tu sei solo mio!! Sei mio marito!! Non potrete mai essere felici perché tu sei legato a me!!
Pablo: Io NON SONO legato a nessuno!! Come…hai osato?’ COME HAI OSATO INTROMETTERMI NELLA MIA VITA PRIVATA?!?
Sto per metterle le mani al collo ma trattengo con forza i miei impulsi che , accecato completamente d’ira , potrebbero farla finire dritta al cimitero,.
Pablo: Voi…voi donne mi avete mentito spudoratamente con i vostri documenti falsificati! Mi fate schifo!!
Con disprezzo scuoto il viso pronunciando queste parole che mi feriscono ulteriormente il cuore.
Paula: Come puoi trattarmi in questo modo se io ti ho salvato da quel baratro in cui stavi cadendo anni fa! PABLO RICORDALO!! SPREMI LE TUE MENINGI E RICORDA CHI TI E’ STATO ACCANTO NEL MOMENTO DEL BISOGNO!!
Pablo: Io ho accettato di sposarti solo perché aspettavi un figlio!
Paula: UN FIGLIO MAI ESISTITO!!!
Arretro d’istinto quasi inciampando sul tappeto del salotto mentre scuoto il viso , sentendo ormai la testa quasi esplodere. Il mio cuore viene trafitto nuovamente , in modo violento .
Senza pietà ha confessato quest’altro scheletro dell’armadio. Mi chiedo quando finirà tutto questo..
Troppe scoperte , troppe emozioni , troppe sofferenze da esser sopportate da un pover uomo che nella vita voleva solo essere felice . Invece mi accorgo che sono cresciuto nelle menzogne , nelle bugie tenute all’oscuro dalle donne che credevo di amare .
Pablo: H-ho…sposato un mostro..
Paula: Non sono io il mostro Pablo! E’ quella donna che ti ha rovinato la vita sin da subito! Ti sei lasciato incastrare da lei che ha messo al mondo un'altra essere ripugnante come la madre!
Pablo: SMETTILA!!! BASTAAA!!! PROVA AD OFFENDERE MIA FIGLIA E GIURO CHE TI AMMAZZO!!
Totalmente accecato d’ira ho paura di compiere un azione folle .
Sto vedendo completamente rosso dalla rabbia e tremo per i nervi .
Pablo: Mi hai mentito anche tu! Mi hai fatto credere che aspettavi un bambino ! HO PRESO LE RESPONSABILITA’ SBAGLIATE!! Volevo crescere quel bambino ma in realtà non ho cresciuto mia figlia!!! QUELLA RAGAZZA CHE ORA IN OSPEDALE STA LOTTANDO CONTRO TUTTE LE SUE FORZE!!!
Sento i miei occhi ormai bruciare sentendo le lacrime scivolarmi lungo il viso stanco .
Pablo: Ora…..voglio che sparisci dalla mia casa , dalla mia vita….da tutto !
Respiro con affanno sentendo la gola ormai bruciare a causa delle urla con le quale ho sfogato parte della mia rabbia.
Pablo: M-mi…fai schifo .
Paula: Non faccio io schifo!! E’ quella donna!! E’ TUTTA COLPA SUA!!
Pablo: Smettila!! Smettile di incolparla!! Da quando la conosci non hai fatto altro che metterla in cattiva luce ! Ma la cattiva , la perfida in tutto ciò sei tu!
Paula: Io non vado a vendere il mio corpo per soldi!!
Pablo. LEI L’HA FATTO PER SUA FIGLIA!!
Urlo nuovamente di scatto vedendo i suoi occhi sgranarsi per lo spavento.
Paula: S-s-sai….anche ..
Pablo: Marizza ormai mi ha detto tutto…. E voglio che sappi che intendo recuperare tutto il tempo perso con mia figlia.. anche senza il vostro permesso.
Paula: N-non puoi..farmi questo…*iniziando a piangere* Non può finire in questo modo! Non ti vogliono! Non ti amano! Perché dovresti stare al loro fianco se Marizza te l’ha sempre tenuta all’oscuro? Lei vuole quella ragazza solo per lei! Perché rovinare e porre fine a tutto ciò solo per un tuo stupido capriccio?? *singhiozzando* Ti farai soltanto del male!
Pablo: *scuotendo il capo* Più…male di quel che sto già provando..non esiste. Q-quindi..non mi tocca altro che dirti Addio…non abbiamo più nulla in comune Paula..
Paula: SONO ANCORA TUA MOGLIE!! *urlando istericamente*
Pablo: No per molto! Chiamerò tutti i miei avvocati e mi accanirò sulla causa del divorzio sino a quando tutta questa pagliacciata si sgretolerà del tutto ! Prendi le tue cose , prendi tutti i soldi che vuoi ma basta che sparisci! Lascia in pace me , Marizza e tutta la mia famiglia..!!
Paula: Q-quindi…è …questo ciò che vuoi…? *tremando dai nervi* Ti auguro di sputare sangue ! Maledirai il momento in cui ha annunciato la fine del nostro rapporto ! Maledirai il giorno in cui Marizza si terrà per se tua figlia perché ti auguro tutto il male possibile!
E detto questo corre al piano superiore dove non trascorre neanche due secondi che scende vestita fuoriuscendo dall’appartamento in lacrime. Chiudo di colpo la porta sentendo il rombo percuotere le mura di questa casa. La mia vita è stata fondata su solide menzogne ..e non so più se fidarmi di qualcuno a questo punto. Avanzo come un anima cercatrice senza una meta precisa per casa sino a scontrare tutti quei quadri che ritraggono me e Paula anni or sono. Incapace di muovermi ripenso a Marizza .
L’avevo lasciata andare via 15 anni fa , distrutta a causa mia. L’avevo ferita ,l’avevo fatta piangere e questo non me lo riesco a perdonare. Non riesco…soprattutto dopo aver scoperto tutto la verità , la sua disperata confessione , tutte le sofferenze patite sempre a causa mia. Poi rimugino in silenzio la discussione avuta con Paula.. Qualunque cosa ho fatto in passato…è stata sbagliata. La mia vita è sbagliata. Mi sono lasciato soggiogare come in idiota che credeva a tutto, a qualsiasi documento falsificato .
Sebbene potevo subito pensare che il carattere strambo di Marizza l’avesse indotta a fuggire con mia figlia in grembo ..non ci riflettei più di tanto . Ma infondo ha agito così per il bene di quella creatura innocente.
Ma non riesco ad accettare la presa in giro di Paula. Per tutti questi anni mi ha tenuto nascosta la verità.
Non mi hai mai amato se non mi voleva dare un figlio proprio. Voleva solo tenermi per se , lontano da Marizza anche dopo aver scoperto tutto sul suo passato prima di me. Non so come avrei reagito alla confessione di Paula ma per un secondo mi rassereno di aver scoperto tutto direttamente da Marizza.
La testa mi martella e le mille frasi torturano il mio pover cervello. Tutto crea numerose fitte che pervadono il mio cuore ormai fragile e sdolenzito sentendo una rabbia improvvisa salirmi interiormente, sfogandola con un atto che non avrei mai creduto di riuscire a compiere.
Pablo: MALEDIZIONE!
Sferro un calcio al letto sfogandomi inizialmente con esso .
Pablo. *con tono sprezzante* Complimenti Pablo! Vedo che la tua vita migliora giorno per giorno!
Subito dopo mi dirigo alla parete e con collera stacco dal muro tutte i quadri di me e Paula buttandoli con violenza a terra frantumandone i vetri.
Pablo: L-l-l’ho fatto davvero!.. Ci sono riuscito!
Col fiato corto e con un sorriso incredulo mi siedo a peso morto sul letto fissando il macello combinato mentre scoppio improvvisamente in una risata liberatoria. Se qualcuno mi avrebbe visto in quelle condizione mi avrebbero sicuramente portato in manicomio . Ma ora non mi importa ! Era da tempo che non mi sentivo così libero. Subito dopo arriva un messaggio al cellullare e prendendolo leggo finalmente.
Mia: “Abby si è svegliata! “
Inizio a sorridere a 32 denti gioioso di non leggere cattive notizie ma al contrario leggere qualcosa di buono.
Mi precipito a darmi una sciacquata e cambiandomi di abiti sfreccio con la moto verso l’ospedale.
Ora che Paula non appartiene più alla mia vita….intendo rimettere insieme i pezzi della mia vita , rimediare agli errori , trascorrere e recuperare il tempo perduto con mia figlia ma soprattutto…cercare di dimenticare il rancore che provo per le azioni di Marizza e ..farmi perdonare da lei.

Abby

“ Abby! ABBYY!!!” Le sue grida ripercuotono ancora adesso la mia mente. Numerose fitte pervadono il mio corpo sbattuto e scaraventato in modo brusco quando l’auto accidentalmente si è capovolta in modo disumano per quella strada isolata dove per colpa di quei “pirati” abbiamo perso il controllo e causato un incidente. Dopo un secondo ho perso i sensi e ora sto lottando con tutte le forze per risollevare le palpebre ormai appesantite . Delle voci arrivano al mio orecchio come un fastidioso ronzio accompagnate da rumori altrettanto irritanti e solo sbattendo lentamente le palpebre e smuovendomi leggermente mi accorgo di esser attaccata da vari macchinari , da cui derivano alcuni “bip-bip”.
Fisso i cassettoni bianchi del soffitto deducendo di stare in una stanza ospedaliera.
Abby: M-m-mam..ma.
Con un filo di voce pronuncio la prima parola uscita dal cuore , la prima persona che voglio vedere con immenso desiderio dato che una voce sicuramente è la sua. I fili del naso che mi aiutano a respirare regolarmente mi creano problemi nel parlare , ma basta smuovere il braccio in cui vi è l’ago legato alle diverse flebo per richiamare l’attenzione di tutti.
Xx: ABBY!!!
Di colpo scontro gli occhi di mia madre completamente colmi di lacrime perdendomi a fissare il suo meraviglioso sorriso incredulo col quale mostra la gioia di vedermi finalmente sveglia.
Abby: M-mamma..
Accenno con sforzo un minissimo sorriso sentendo automaticamente il viso subire fitte per sicuramente i lividi portati dall’incidente.
Marz: Amore mio! Amore mio sei viva!
Xx: Dottore!! Infermiera!! La ragazza si è ripresa!
Dopo aver visto lacrime di gioia scivolargli sul viso riporto un debole sguardo sulla donna bionda che , affacciandosi dalla porta , chiama i responsabili dal corridoio.
Abby: M-mia…
All’improvviso mi ritorna in me Jared e scattando sul posto inizio a fissarmi attorno con occhi sgranati fregandomene dei dolori lancinanti che percorrono il mio corpo .
Abby: JARED!! DOVE’ JARED??
Marz. Abby calmati ! Non ti smuovere così! Fermati amore mio..!
Cerca invano di calmare i miei dimenamenti che creano uno sballottamento dei fili trasparenti che mi tengono attaccati a diversi macchinari sino a quando dalla porta entrano di corsa i medici . A tutto questo via vai e coinvolta dalla paura di non sapere dov’è Jared ne tanto meno sapere come sta mi sento di colpo un pesce fuor d’acqua.
Medico. Tranquilal Abigail! Sono il dottore.
Abby: Mamma… mamma voglio Jared!
Dai miei occhi iniziano a scivolare lacrime piene di dolore sino a quando sento la mano di mia madre stringere delicatamente la mia tranquillizzandomi nonostante le infermiere vogliono leggere i movimenti riportati sui macchinari.
Marz: Amore .. Jared sta bene! E’ in un’altra stanza..*fissandomi con premura* Si è ripreso..ora cerca di restare calma , i dottori ti sottoporranno ad altri esami ma ti supplico..*accarezzandomi delicatamente il viso* Stai tranquilla…c’è la tua mamma qui accanto a te.
Lentamente e delicatamente alza la mia mano baciandomene dolcemente il dorso sentendo il mio cuore ritornare a battere regolarmente.
Mia: Io…vado a comunicare a Jared la tua ripresa..e’ distrutto emotivamente.
Mi mordo le labbra vedendo con la punta dell’occhio il medico staccarmi i fili della flebo , tranne quelli del sangue , mentre ho gli occhi puntati a Mia .
Abby: M-mia..
Lei si ferma e si volta per ascoltarmi.
Abby: D-digli…che lo…amo.
Crea un dolce sorriso sulle labbra.
Mia: E lui ama te..
E detto ciò con dolcezza esce dalla stanza lasciandomi con mia madre e i medici.
Marz: Amore mio..
Sento la sua mano accarezzarmi ancora il viso per poi rivolgergli uno sguardo colpo di pentimento.
Abby: P-perdonami..
Medico: Bene signora , la ragazza sembra aver passato bene la notte senza complicazioni. Tra poco la verrà a prendere alcune infermiere che la sottoporranno a diverse tag e raggi-x , per verificare se ha riportato qualche frattura grave ma per ora si tratta solo di lesioni superficiali ed ematomi pesanti .
Mia madre annuisce solamente al riassunto del medico che dopo un segnale alle infermiere escono lasciandoci sole.
Lei si riavvicina guardandomi e accarezzandomi ora il viso libero da fili con premura e le lacrime agli occhi , rivolgendomi però un sorriso che mi tranquillizza e mi rasserena del fatto che ho lei al mio fianco .
Marz. Di cosa dovrei perdonarti amore mio.?
Abby: T-ti..ho promesso che..s-sarei tornata..s-sana e salva. Ma..
Lei socchiude gli occhi scuotendo il viso .
Marz. Shh….Amore mio..dimentica.
Risolleva le palpebre mordendosi le labbra per trattenere un pianto , non curante del fatto che le lacrime continuano a scivolargli ugualmente sul viso , non sgretolando quel dolce sorriso.
Marz: Dimentica quel brutto incubo…L’importante è che..siete vivi . *stringendomi la mano* Questo è ciò che conta.
Abby: T-t-ti….voglio bene..
Toccata dalle sue parole profonde e colme d’amore non riesco a fermare le lacrime che scorrono al lato del mio visto che si posano sul cuscino morbido sul quale poggia la mia testa bendata.
Marz: Ti voglio bene anche io figlia mia.
Con moderazione si china su me stessa per abbracciarmi dolcemente , infondermi tutto il suo amore materno mentre mi lascia dolci baci sulle guance sdolenzite mentre io piango di gioia.
Xx: Abby…
Lentamente sciogliamo l’abbraccio alzando lentamente e con sforzo il capo per individuare la persona che è giunta in stanza con l’affanno.
Abby: P-pa..blo.
Mia madre si drizza sul posto facendo un passo indietro distogliendo lo sguardo permettendo così a Pablo si avvicinarsi al mio fianco e prendermi le mani rivolgendomi un sorriso a 32 denti , notando anche i suoi occhi azzurri dominare nelle lacrime , ma a differenza di Marizza le trattiene.
Pablo: Abby finalmente sei sveglia! Come stai? Come ti senti?
Marz: Una domanda per volta. Non la confondere.
Col suo solito tono freddo e distaccato mette i paletti tra noi notando che però Pablo questa volta non la risponde a tono ma al contrario rallenta la sua parlantina non riuscendo ugualmente a trovare parole per esprimere la sua immensa gioia di vedermi.
Abby; S-sto..bene credo.
Accenno con sforzo una piccola risata , per sdrammatizzare la tensione e l’aria pesante creatasi inspiegabilmente da loro due .
Abby: Un bel po’ sdolenzita ma..sono viva.
Mi lamento , non sgretolando quel lieve sorriso , alle fitte che provo ad ogni movimento riuscendo solamente a stare sdraiata su questo lettino ospedaliero.
Pablo: Ciò che importa è che tu stia bene e che presto starai meglio ancora! G-guarda cosa ti ho portata.
Tendo il collo sdolenzito notando solo ora che tra le mani ha una busta di carta dalla quale sfila un piccolo peluche accompagnato da una scatola di cioccolatini.
Abby: M-ma…è per me?
Lui annuisce col capo sorridendomi gioiosamente .
Abby: Io…io non so come ringraziarti.
Mi limito a sorridere quel po’ che riesco davvero grata di questo piccolo pensiero.
Pablo: Spero che ti piaccia .
Abby: Li amo!
Pablo: B-bene..li poggio qua ok?
Annuisco leggermente vedendolo poi poggiare il peluche e la scatole su quella sorta di comodino ospedaliero a rotelle avvicinandosi d’istinto a Marizza. L’atteggiamento di mia madre è diverso e la freddezza con cui si comporta alla vicinanza mi confonde. Sto per chiedere se tra loro vada tutto bene ma come ha accennato il medico prima vedo entrare delle infermiere .
Infer: Abigail sei pronta?
Ed ecco che finalmente mia madre si riavvicina e lasciandomi un bacio sulla fronte mi augura un “buona fortuna” con un tenero sorriso.
Abby: Torno presto.
Sussurro mentre le infermiere portano via il lettino con me sopra da questa stanza .
Socchiudo gli occhi respirando a fondo pensando ora a Jared. Voglio vederlo al più presto , necessito vedere con i miei propri occhi il suo stato e sentire la sua voce. Desidero che queste visite possano essere sbrigative e che non durino un eternità.

Marizza

La sua vicinanza mi fa battere il cuore incredibilmente e non riuscendo a sopportarla distolgo il capo , rivolgendolo verso il muro mentre mi faccio piccola piccola in un angolo della stanza con le braccia a conserto.
Pablo: Che cosa ti hanno detto i dottori?
Con non curanza e senza un briciolo di imbarazzo mi pone questa domanda che io rispondo solo quando creo quei perfetti centimetri tra l’uno all’altro.
Marz: La sottoporranno a diversi esami e controlli vari. Per ora riporta lesioni ed ematomi e sembra rispondere a quasi tutte le cure.
Porto lo sguardo fuori dalla finestra di questo alto edificio ospedaliero fissando ormai il sole svegliare tutta la città dal sonno . Le macchine iniziano a creare lo smog nel traffico e i visitatori entrano ed escono dalla struttura . Essendo nella ala delle stanze l’unico rumore che si sente alle 8 del mattino è il carrello delle infermiere che portano la colazione agli altri pazienti ricoverati mentre in questa stanza cala il silenzio imbarazzante.
Pablo: Q-quando…glielo dirai ad Abby?
Dilato le pupille continuando però a fissare un punto a caso fuori perché non voglio scontrare i suoi occhi penetranti . Serro la mascella e deglutisco , buttando giù il groppo che si crea al sol pensiero che arriverà anche quel maledettissimo giorno.
Marz: S-si è..appena ripresa. Vuoi che gli venga uno shock?
Con audacia e coraggio mi volgo per guardarlo con serietà.
Marz: Pablo non credere che adesso puoi comportarti da padre sdolcinato e premuroso per pulirti la coscienza con quei stupidi regali!
Indico con severità il regalo portato poco fa , trattenendo quasi il vomito dalla sua immensa ipocrisia.
Pablo: Che problema c’è adesso? E’ un pensiero nato dal cuore! Gliel’avrei fatto ugualmente!
Cerca di farsi un alibi, di avere ragione assumendo un espressione innocente sul viso.
Marz: Non farmi passare per la cattiva di turno! So qual è il tuo scopo adesso..vuoi acquistare la sua fiducia eh?
Mi avvicino di qualche passo per guardarlo con tutto il ripugno che provo nelle sue azioni ipocrite.
Marz: Mi fai schifo! Ecco cosa mi fai.. Cerchi di conquistarla con quei regali o col tuo atteggiamento da padre amorevole solo per prenderla sotto la tua ala quando “quel giorno” mi rivolgerà le spalle! E’ questo che vuoi adesso, di la verità! *alzando il tono* Vuoi vedere mia figlia odiare sua madre , colei che ha tenuto segreto tutta la cruda verità ! Ma non ti permetterò di mettermela contro!
Pablo: Io non voglio metterti contro nessuno! Al massimo l’hai fatto tu con me.
Marz: *inarcando il sopracciglio* Ah si? E dimmi un po’ , chi ti avrei messo contro?
Pablo: Mia figlia..
Marz:*inorridita* Non pronunciare quelle parole con tranquillità! Non ti appartengono. Sono parole troppe importanti per fuoriuscire dalla tua spregevole bocca!
Pronuncio digrignando i denti parole colme di disgusto.
Pablo: Smettila Marizza! Non sei nei panni di dirmi cosa devo fare , come mi devo comportare o meno! Spolvera la tua mente e pensa a ciò che mi hai fatto quest’ultimo mese.
Mi blocco riflettendo sulle sue parole .
Marz: C-che cosa ..stai insinuando?
Pablo: *scuotendo il capo* Non fare l’ingenua ok?
La sua espressione appare afflitta , amareggiata e delusa dal mio comportamento.
Pablo: Dimmi solo una cosa.*stringendo i pugni* Tu hai fatto sempre finta con me ..vero?
Lo fisso senza esprimere un emozione.
Pablo: Hai finto di amarmi , hai interpretato il ruolo dell’amante senza batter ciglio solo perché mi volevi ferire al fine del tuo spregevole giochetto squallido.
A questo punto non mi resta che accennare un ghigno divertito che appare sotto questo dolore come un sorriso amaro .
Marz: Quindi ci sei arrivato finalmente. Si..*avanzando*..avevo un piano da portare a termine : la mia vendetta , se vogliamo essere precisi.
Lo trovo a pochi centimetri dal mio petto e alzando il capo me lo trovo completamente faccia a faccia per sottolineare meglio il concetto pronuncio con un tono basso ma deciso di voce.
Marz: Ho raggiunto il culmine…inducendoti a fare l’amore con me. Il nostro rapporto sarebbe finito tra un paio di giorni.
Pablo: Non l’avresti mai fatto.
Con decisione e sicurezza annuncia i miei gesti inesistenti optando, dalla sua espressione amareggiata, che questa mia ennesima confessione lo stia ferendo interiormente.
L’unica cosa che mi rasserena è che in questo momento non solo l’unica a soffrire.
Ma con orgoglio e impassibilità nascondo il dolore procedendo con la frase.
Marz: Sarebbe tutto andato a meraviglia secondo i miei piani se non fosse stato di mezzo questo incidente che mi ha indotto a confessarti tutto …solo per salvare la vita di Mia figlia.
Sottolineo il Mia con un tono più acuto di voce. Gesto che ora sembra dargli fastidio.
Pablo: Nostra..
Marz: *finta interessata* “Nostra” ? Ah si..davvero? *incrociando le braccia* Su dimmi i momenti più eclatanti passati assieme.
Pablo: Potrei crearli se solo mi dessi l’opportunità e non stessi sempre a criticare ciò che faccio o meno con mia figlia!
Marz: Ancora con questa parola? Cerca di eliminarla dalla tua bocca! Non voglio scioccare la vita di Abby , se lo sentisse si scatenerebbe il putiferio ! Quante volte devo dirtelo?
Pablo: E io quante volte ancora devo sentire dalla tua bocca fuoriuscire solo eterne stronzate?
Di colpo inizia ad avanzare e io d’istinto a retrocedere sino a quando sento la mia schiena scontrarsi contro il muro. Sgrano gli occhi sentendo il mio corpo esser pervaso da forti brividi di tremolio . I suoi occhi sono a pochi centimetri dai miei tanto da potermi specchiare in essi mentre le sue labbra…quasi sfiorano le mie.
Mi mordo il labbro inferiore delicatamente cercando di scaricare con discrezione la tensione che mi assale in questo momento . Trovandomi in trappola tra le sue braccia , corpo e muro tendo a mischiare il mio respiro affannoso al suo così delicato .
Pablo: Tu non ..saresti mai arrivata a far…l’amore con me….se non mi amavi.
Dilato sempre più le pupille che ora sicuramente tremolano per l’agitazione del momento.
Voglio mentire a me stessa , continuo ad esser contradittoria ma non riesco ad accettare che lui ha dannatamente ragione.. Rimango zitta serrando la mascella per risultarmi più superiore di lui ma questo non serve , perché è sempre stato in grado di farmi sentire a confronto una nullità arrivando persino a sentire parole che non vorrebbero mai fuoriuscire dalla mia bocca.
Marz: Pablo togliti.
Vorrei spingerlo ma al sol pensiero che dovrei poggiare le mani sul suo petto o spalle mi farebbe ritornare in mente la scena della mattina precedente , quei momenti in cui lisciavo con sensualità quelle parti del suo corpo.
Pablo: Fa male averci così vicini in questi momenti senza riuscir a sfiorarci minimante…vero?
Umidisco con le mie labbra non riuscendo a trovare una via di fuga da questa situazione assillante .
Marz: Semplicemente non voglio toccare un verme viscido.
Pablo:*scuotendo il capo* Continui a mentire te stessa.
Rimango colpita dalle sue parole. Perché continua a capirmi e scoprire cosa non va in me prima della diretta interessata?
Pablo: L’hai sempre fatto.. Il tuo orgoglio continua a rifiutare il forte sentimento che provi per me.
Marz: Forse perché vuole proteggermi da ennesime delusioni. Ho provato in passato , ho lasciato stare il mio orgoglio , la mia testa e ho seguito il cuore . Ma vedi dove mi ha condotto…
Prendo un respiro profondo cercando di placare il mio battito cardiaco accelerato .
Pablo: Si può tutto recuperare se tu me lo permetti..
Marz: Che cosa vuoi che ti permetta ?
I nostri toni di voce tendono ad abbassarsi , rimanendo sfortunatamente ancora in questa posizione.
Pablo: Permettimi di avere ragione.
Marz: Ragione su cosa? Pablo smettila!
Pablo: Ho ragione sul fatto che ENTRAMBI proviamo forti sentimenti l’un l’altro , che ci amiamo alla follia , che abbiamo passato i momenti più belli della nostra vita e che abbiamo trascorso l’amore più eccitante che esista in questo mondo.
Marz: Tu stai blaterando cose senza senso!
Distolgo il capo , sgretolando il nostro scambio di sguardi profondi sino a quando sento le sue dita fredde posarsi delicatamente sul mento.
Pablo: Io ti amo..Marizza.
Socchiudo per brevi istanti gli occhi sentendo il mio cuore lacerarsi a queste parole profonde .
Li riapro specchiandomi nuovamente nei suoi leggermente velati da un luccichio.
Pablo: In spiaggia mi hai detto che Mi ami… io ho creduto a tutto ciò che ci siamo detti. La vendetta di cui hai accennato era solo un diversivo per rivivere quelle gioie mancate in passato. O-ora che so la verità su Abby …voglio recuperare il tempo perduto e acquistare fiducia..in entrambi , perché..vi voglio bene.
Abbasso nuovamente le palpebre nel momento che sento i miei occhi bruciare , segno che in essi si stia creando un'altra “scarica” di lacrime. Il cuore viene percosso da fitte dolorose , dovute alla sua confessione.
E all’improvviso sento quel piacevole calore pervadermi le labbra. Riapro lentamente le palpebre vedendo le sue abbassate a pochissimi centimetri dall’altro mentre le nostre bocche sono completamente attaccate.
Con un espressione corrucciata indugio ai suoi lenti movimenti di labbra che sollevano le mie nuovamente secche. Le sue calde e grandi mani si posano su quei fianchi lacerati godendomi quel meraviglioso piacere nel momento che scavalca un mio labbro per morderlo col suo delicatamente. Socchiudo ormai gli occhi non riuscendo più a reagire a questo capovolgimento della situazione. Se però inizierò a ricambiare questo bacio gli darò vinta , lui gioirà per aver detto solo l’amara verità su di me . Ma nonostante cerchi di impormi interiormente le mie gesta si lasciano coinvolgere dal mio cuore che palpita dolcemente per lui .
Sento la mia mano toccare la sua maglia calda mentre le sue braccia mi circondano la vita attirandomi a se e spezzando tutte le distanze che c’erano tra noi mi lascio trasportare dai suoi docili e lenti movimenti passionali in questa stanza ospedaliera priva di letto e quindi priva della presenza di Abby .
Inclino i visi seguendo i suoi movimenti , scavalcando con lentezza le sue labbra godendomi del piacere assoluto di sentirmi amata . Il fiato inizia a scarseggiare e come sempre giunge il momento della separazione di bocca. Abbasso d’istinto il capo quando le sue labbra ormai si staccano dalle mie trovandomi incredibilmente a disagio mentre sento i suoi occhi magnetici fissi su di me , attendendo sicuramente qualche frase dolce e colma d’amore fuoriuscire dal mio amore. Ma ciò che riesco a far fuoriuscire sono parole colme di dolore .
Marz: Anche se ti amo ancora..non vorrà dire che tra noi potrà esserci quel che c’era 15 anni fa..
E detto questo lo lascio con l’amaro in bocca uscendo dalla stanza colma di tensione e atmosfera pesante seguendo la direzione dei corridoio con passo spedito senza una meta ben precisa. Mi porto la mano sulle labbra tastate pochissimi istanti fa socchiudendo gli occhi una volta raggiunta l’uscita di emergenza del piano dove , poggiandomi al balcone in calcestruzzo delle scale antincendio , prendo una boccata d’aria fresca che sicuramente mi aiuterà ad svagare la mente avvolta dalla confusione.

Pablo

La vedo fuggire via dopo aver pronunciato quelle parole con un filo di voce. Mi lascia solo con l’amaro in bocca. Credevo che baciarla l’avrebbe incitata a confessare la verità e metter da parte tutto il rancore e odio che prova per le mie azioni passate , ma sono riuscito solo a sentire quel timido “Ti amo”.
Sospiro sedendomi poi a peso morto sul divanetto portandomi la mano in faccia . Nonostante sforzi la testa al massimo non riesco a trovare la soluzione che potrebbe togliere di torno l’orgoglio fastidioso che si ritrova. Perché non capisce che seguendolo non farà altro che soffrire impedendogli persino di vivere con tranquillità o semplicemente circondarsi di felicità? Perché non coglie la palla al balzo ora che so tutta su nostra figlia? Potremmo creare la famiglia che ha sempre voluto sin dall’inizio…fondata sull’amore.
Eppure continua a soffrire di sua spontanea volontà e questo..mi fa così tanto star male.

****

Abby: E mia madre?
Si guarda attorno con aria smarrita , una volta riportata e sistemata nuovamente nella stanza d’ospedale.
Pablo: E’ andata a prendere una boccata d’aria.
Sforzo un sorriso leggermente entusiasta di rimanere un po’ solo con lei dopo tanto tempo.
Pablo: Allora..come sono andate le visite?
L’infermiera si avvicina porgendomi i vari risultati delle tag in cui l’hanno sottoposta
Infer. Per oggi abbiamo fatto i raggi-x alla parte inferiore del corpo , dal bacino in giù e l’abbiamo sottoposta ad una risonanza magnetica alla testa.
Pablo: E..come sono andate?
Leggermente preoccupato di ricevere qualche sgradevole notizie indugio a porgli questa domanda.
Infer: Tranquillo..Semplici e piccole fratture .*accennando una risata* La ragazzina non ha solo un forte carattere ha anche un ossatura di ferro! Brava ragazza!
Si avvicina e gli da un affettuosa pacca sulla gamba , con moderazione , alla quale Abby risponde con un sorriso a 32 denti.
Infer: Bene ora devo andare! Per qualunque cosa non indugiate a chiamarmi.
L’infermiera esce dalla stanza dopo aver ringraziato e salutata , chiudendo la porta . Solo con Abby poggio le lastra sul lettino per avvicinarmi a lei e creare qualche conversazione.
Pablo: Tua…madre ti ha cresciuto bene allora se hai ossatura resistente.
Cerco di restare calmo e tranquillo e di non dare soprattutto nell’occhio se creo domande sin troppe private. Ma lei sembra non accorgersi di nulla e con un dolce sorriso prova gioia nel lodare sua madre degli sforzi compiuti.
Abby: Mia madre..non ha avuto modo di tenermi sotto controllo quando ero nella sua pancia..sono stata solo fortunata, nutrita da quel che ricavava dal terreno e soprattutto amata.
Abbasso leggermente il capo rattristandomi all’ultima parola. Se solo gli fossi rimasto accanto avremo visto nostra figlia crescere insieme . Ma ora è inutile rimuginare sulle scelte prese , è tempo che scopra più cose riguardo la vita di Abby , sempre con la massima discrezione.
Pablo: Sono..felice che ti stia riprendendo..
Poggio la mia mano sulla sua così minuta. Solo ora provo quel piacere immenso di tenere stretta una parte del corpo di mia figlia , una creatura nata dall’unione di quell’amore grande.
Con le scariche di adrenalina e brividi lungo il corpo sorrido dolcemente ad Abby.
Abby: E io sono felice che tu ..stia accanto a mia madre e a me.
Accenna un sorriso lisciandogli poi in silenzio il dorso della sua mano. Questo Abby..perchè amo entrambe.
Ma dovrò aspettare ancora molto per dirtelo ..figlia mia.






AWWN LA TENEREZZA DI PABLITO E' INFINITA. *-* CON I SUOI MODI DI FARE SENSUALI E DOCILI E' RIUSCITO PERSINO A SCIOGLIERE UN Pò MARIZZA CHE HA CEDUTO AL DOLCE E LENTO BACIO TANTO ATTESO. ORA CONTINUA AD ESSERE COMBATTUTA E NON CI RESTA CHE ASPETTARE LA CONTINUA PER SCOPRIRE COSA SUCCEDERA' TRA I DUE ! PABLO SI STA AVVICINANDO SEMPRE DI PIU AD ABBY , LEI COSA STA CAPENDO IN REALTA? COMMENTATE E CONTINUATE A SEGUIRLA E LO SCOPRIRETEEEE!!! ALLA PROSSIMAAAAA!! :D
 
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Pablizza01
view post Posted on 18/10/2016, 22:03




AWWWWW I PABLIZZA
Marizza è ancora innamlrata ma il sup orgoglio e la sua rabbia nei confronti di pablo sembra che per un po' ancora metteranno da parte il suo vero sentimento nei suoi confronti ossia l'amore
E poi beh...la litogata tra paula e pablo...AH MADONNA CHE LIBERAZIONE :D :P
Per non parlare del risvegluo di abby :lol: YEEEEEEE
voleva subitl vedere jared...ah l'amour.. :wub:
Il bacil tra i pablizza è stato dolcissimo e bellissimo :wub:
E pablo che porta a abby dolcetti :wub: ah che papà carwwiinoo!! :rolleyes:
'Abby..perchè amo entrambe.
Ma dovrò aspettare ancora molto per dirtelo ..figlia mia.'
MI FA VENIRE VOGLIA DI SAPERE SUBITO IL CONTINUO!!! Lo bramerò come sempreee!! Ora vado..notteee :D
 
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view post Posted on 20/10/2016, 13:33

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Buona letturaaa!!


CAP 39

Marizza

Pablo: E quindi hai messo un rospo nella borsa della maestra solo perché ti aveva richiamato?
Abby: Si ! Ma dovevi vedere la faccia come gli è diventata rossa di rabbia.
Sento le risate di quei due invadere il corridoio ospedaliero e rimanendo in disparte , sotto la soglia della porta di questa stanza, osservo i due ridere e chiacchierare come un padre e una figlia che si vogliono bene.
Pablo siede leggermente sul lettino tenendo le spalle dalla porta in cui ci sono io silenziosa , mentre Abby è ancora allungata e ha lo sguardo rivolto a suo padre.
Abby:*ridendo delicatamente* Mentre alle elementari ho rinchiuso la bidella in uno sgabuzzino solo perché mi aveva detto di non gettare le carte a terra.
Pablo : Ora capisco perché hai cambiato scuola in continuazione.
Ridono in contemporanea perdendosi nei racconti , ascoltandoli mentre accenno d’istinto un sorriso nostalgico. Quante risate ci siamo fatte io ed Abby per quei ricordi divertenti e ora eccola li a rimembrarli con…suo padre. Poggio delicatamente la testa ancora frastornata allo stipite della porta rimanendo qui in disparte , decidendo di non interrompere questo loro scambio di informazioni.
Pablo: Anche tua madre fece una cosa del genere all’età di 15 anni.
Lui inizia a ridere leggermente mentre Abby gli rivolge uno sguardo che emana luminosità. E’ curiosa di sentire il racconto che subito intuisco abbozzando un altro sorriso nostalgico , perdendomi nei ricordi.
Abby: Dici davvero? *sorridendo*
Pablo:*annuendo* Sono serissimo. *ridendo* Ora ti racconto ..tua madre era uno spirito libero molto ribelle o forse lo è tutt’oggi ma ora non voglio aprire questa parentesi.*sorridendo* Comunque avevamo una professoressa anziana , si chiamava Hilda. Soffriva ancora per l’amore perso alla giovane età così Marizza decise di ricontattare il suo vero amore .
Abby: Ci riuscì?
Pablo:*ridendo* Si solo che sbagliò. Sequestrò la professoressa , rinchiudendola nell’aula di cartografia , e un pover uomo che non centrava niente.
Mi lascio scappare una risata che richiama l’attenzione di entrambi sentendo i loro occhi puntati addosso.
Abby: Mamma..
Cerco di trattenere una piccola risata , ma con risultato invano avanzo per intromettermi nella conversazione.
Marz: Dio che figuraccia feci.
Sorrido divertita sino a giungere il letto su cui Abby è ancora sdraiata e Pablo si siede in modo da fissare sia me , dalla parte opposta del letto , sia Abby.
Marz: Ero imbarazzantissima quando scoprì di aver rapito la persona sbagliata.*ridendo*
Abby: E ..tu Pablo eri coinvolto nel suo piano?*ridendo piano*
Pablo: Io ?*ridendo* Nah..non facevo quasi mai parte dei suoi folli piani . L’unica certezza era che finivi sempre in direzione.
Marz: *sorridendo sotto i baffi* Ma devi sapere una cosa Abby . Pablito è sempre stato un gran fifone quindi alzava le mani a tutto.
Pablo: Io fifone?*inarcando il sopracciglio* Ti voglio ricordare chi ha aiutato a sconfiggere la loggia?
Marz: L’hanno sconfitta solo grazie a me che sono ritornata a prendere le prove nell’incendio.
Pablo:*sorridendo maliziosamente* Ti va di rinvangare il passato ? Vediamo se ricordi il momento in cui ti salvai da Rodrigo dopo che aveva dato fuoco alle prove.
Marz: Oh..*guardandolo con sfida* Sono dettagli.
Abby: Ehm…abbiamo finito?
Solo oro mi accorgo di essermi sporta in avanti in contemporanea con lui sul letto , unico oggetto che divide il mio corpo posto dalla parte opposta del suo mentre per poco i nostri nasi si sfioravano mentre incurvavamo in avanti la schiena per sottolineare meglio chi è stato o meno il coraggioso .
Con la punta dell’occhio vedo Abby creare una sorta di sorrisetto malizioso , cosa che mi induce a pensare chissà quale pensiero sta prendendo vita nel suo cervellino. Automaticamente ritorno dritta sul posto vedendo i suoi denti affondarsi nel suo labbro inferiore con fare sensuale e fissando quei ben di Dio ripenso al bacio dato prima. Distolgo subito lo sguardo battendo le ciglia più volte per ritornare in me .
Abby: Tutto ok..mamma?
Sforzo un sorriso tranquillizzando poi Abby con una carezza.
Abby: Cosa hai fatto alla mano?
La sua espressione diventa preoccupata appena vede la mano bendata , quella ferita ieri sera mentre prendevo a pugni una povera panca di legno.
Marz : *sforzando di esser tranquilla* Oh..piccoli incidenti. Non è niente di grave. Allora cosa hanno detto i medici?
Dissuado la sua mente proseguendo poi una conversazione incentrata su di lei , ascoltando ciò che ha da dirmi sotto il continuo sguardo profondo di Pablo. Il giorno lo trascorre rimanendo sveglia sino a quando estrema di forze , sdolenzita dalle ferite che smuovo i punti e dall’effetto svanito dell’anestesie si lascia cullare dalla stanchezza lasciandomi nuovamente sola con Pablo.
Pablo: Se sei stanca puoi riposare. Ci sono io a vegliare.
Marz: Non ho bisogno della tua veglia e per giunta non necessito riposarmi.
Accavalco la gamba seduta su questo divano tenendo lo sguardo fisso su Abby che ora dorme pesantemente e beatamente. Lui sospira sedendosi al mio fianco , unico posto libero .
Giocherellando con le mie labbra , umidendomele e mordendola con discrezione cerco di risultare tranquilla anche se in realtà dentro sono una molla super tesa.
Pablo: Posso vedere cosa ti sei fatta alla mano adesso?
Apro la sua mostrandone il palmo certo che prima o poi poggio la mano bendata.
Marz: Niente che ti possa interessare.
Pablo: Non fare la testarda e dammela. Potrebbe infettarsi .
Con prepotenza afferra la mia mano lasciandomi con un espressione al quanto esterrefatta.
Marz: Ma con quale dirit..
Non riesco a finire di pronunciare la frase che levandomi velocemente la benda senza il mio volere sento un evitabile fitta dolorosa pervadermi la mano.
Marz: AAiaa!!!
Cerco di moderare il mio urlo di dolore , per non svegliare Abby , rivolgendogli perciò uno sguardo truce ad occhi sgranati.
Marz: DEMENTE CHE NON SEI ALTRO!! Mi stai facendo male!*digrignando i denti*
Pablo: Ma se sono delicato! Quello a farti male è il sangue aggrumato attaccato alla benda. Quando la finirai a lasciarti trascurare in questo modo eh?
Il suo tono di voce appare fermo ma al contempo rimproveratore . Stringo le labbra per trattenere il dolore fisico fissando le sue mani aprirmi con cura e lentezza la benda creata ieri sera con le prime cose trovato sotto gli occhi .
Pablo: Ecco qua..Ma guarda cosa ti sei fatta stupida!
Sul suo viso si crea un espressione schifata mentre inclina il viso per studiarne tutte le ferite mentre io trattengo l’altro mano chiusa in pugno che vorrebbe seguire i miei impulsi omicidi.
Marz: Un'altra parola e giuro che ti spacco la faccia da stronzo che ti ritrovi.*falso sorriso*
Pablo:*sbuffando* Aspetta qua..vado a prendere il necessario per medicarti.
Poggia delicatamente la mano sulla mia coscia lasciandomi nuovamente sola. Perché continua a preoccuparsi per me ?..Anche dopo tutto ciò che gli fatto? Questo..mi fa stare così tanto male..

****

Pablo: Ecco qua. Così non ti dovrebbe far male ma al contrario quella pomata riuscirà a chiudere le ferite sulle nocche.
Osservo la benda creata con accuratezza , concentrazione e amore non riuscendo a trovare qualche parola.
Il suo atteggiamento premuroso mi blocca e mi confonde.
Pablo: S-sei..arrabbiata?
Alzo il capo di scatto rivolgendogli uno sguardo confuso.
Marz: Per…cosa?
Pablo: Ci hai sorpreso chiacchierare..Ti ha infastidito?
Con tranquillità pone questa domanda , come se realmente vorrebbe sapere ciò che ho provato in quel momento.
Marz: N-no..
Con un tono basso di voce rispondo per niente infastidita. La mia espressione è calma e il mio respiro è regolare. Parlarlo non mi sta risultato difficile .
Marz: M-mi..ha sorpreso . Non mi aspettavo che allacciavate rapporti già così presto..
Lui sospira posando lo sguardo su Abby che dorme sul letto con un espressione serena.
Pablo: Avevo già una specie di rapporto a scuola.. Ora che so la verità..mi entusiasma l’idea di parlare e scoprire i suoi tratti , cosa ha fatto e cosa non ha fatto tutti questi anni.
Distolgo lo sguardo dal suo profilo stringendo in pugno di nascosto la mano sana.
Serro la mascella pensando che poteva sapere tutto ciò tanto tempo fa.
Pablo: E’ un “si” da parte tua?
Ritorno alla realtà rivolgendogli uno sguardo confuso.
Marz: C-cosa intendi dire?
Pablo: Mi permetterai di acquistare…dei punti a suo vantaggio?
Stringo le labbra , scaricando la tensione.
Marz: Sii…..moderato.
Abbasso il capo , accettando ormai la triste realtà. Lui vuole passare del tempo con…sua figlia?.. Non sono nelle condizioni di prendere altre decisioni in questo momento. Quando Abby saprà tutto ..voglio che si ricordi dei sforzi compiuti , come per esempio questo : Permettere a suo padre di allacciare rapporto col lei.
Pablo: …lo…sarò, certamente.

Jared

Jared: Voglio vederla!
Mia: Jared quante volte i dottori ti hanno rimproverato in una sola giornata?
Manu: Minimo 10! Devi rimanere a letto! Guarda come ti sei ridotto!
Stringo i denti soffrendo silenziosamente su questo dannatissimo letto , maledicendo i dolori che mi impediscono di alzarmi e andare da lei..la mia ragazza.
Jared: Voglio vedere come sta Abby! E’ la mia ragazza! Ho tutto il diritto!
Manu: non stiamo dicendo il contrario Jared.
Mia: Ti stiamo soltanto incitando a calmarmi! Rallenti le cure se continuerai così!
Mi poggio esausto al cuscino ospedaliero sprigionando un lungo sospiro colmo di frustrazione.
Jared: D-ditemi soltanto…che sta bene.
I due si scambiano uno sguardo che mi fa preoccupare notevolmente ma dopo aver scontrato l’espressione serena di mia madre e sentire la mano di mio padre carezzarmi la fronte bendata mi tranquillizzo.
Mia: Abby si è ripresa , sta rispondendo anche lei alle cure ma..non può alzarsi dal letto per via di alcune fratture.
Socchiudo gli occhi stringendo i pugni quel po’ che riesco a fare a causa del dolore.
Mia: Abby la potrai vedere appena riuscirete a riprendervi del tutto..Quindi tra un paio di giorni..Ce la puoi fare figliolo.*carezzandomi il dorso della mano*
Jared: Maledizione!
Manu: Devi restare calmo Jared . I dottori presto dimetteranno entrambi. Non so a quale Dio devo ringraziare che state entrambi bene!
Mia: Potevate rimanerci secchi!
Sollevo le palpebre scontrando il loro sguardo preoccupato , colmo di lacrime. Cerco di calmarmi e capire il loro stato emotivo.
Jared: G-g-grazie…
I miei genitori mi guardano con un velo di confusione.
Jared: Per essermi rimasti accanto..
Sforzo un sorriso sentendo i tagli sulla guancia bruciare dinanzi a tale movimento.
Mia; Oh piccolo mio.
Manu: Ti vogliamo bene.
Si chinano verso il mio viso stampandomi ognuno un tenero bacio sulla fronte rilassandomi dinanzi le loro carezze e premure.
Jared: Vi amo di bene…

****

Mia: Jared! Ottime notizie! Puoi vedere Abby!
Dilato le pupille creando sul mio viso un espressione vivace dove a governare sul mio viso è un meraviglioso e largo sorriso . Dopo 5 giorni di lunga agonia ecco che sento queste fatidiche e tanto attese parole , formando d’istinto un gran sorriso a 32 denti.
Jared: S-stai dicendo sul..serio?
Inizio a ridere incredulo poggiando lentamente i piedi scalzi sul pavimento fresco dell’ospedale.
Nonostante il sole filtri dalla finestra anche quest’oggi la giornata si presenta fredda pensando solo ora di andare verso l’inverno .
Mia: Si tesoro, dai i dottori sono appena usciti dalla sua stanza annunciandomi che si sta riprendendo del tutto e che riesce a muoversi un po’ di più.
Jared: Io …devo vederla assolutamente.
Ridendo leggermente si avvicina aiutandomi lentamente a scendere del tutto dal letto sentendomi un po’ frastornato.
Mia: Su dai..piano piano.
Jared: E’ così strano ricamminare dopo 5 giorni a letto.. Io muoio dalla voglia di vederla.
Mia: Sarà tutta tua..ma ora vai con calma.
Sorvolo le sue raccomandazioni e finalmente varco la porta di quella maledettissima porta , camminando con le pantofole nei corridori , raggiungendo l’ascensore che mi porta al piano superiore dove Abby è stata ricoverata.
Jared: Come sto?
Pongo questa domanda a mia madre che sorridendo mi tranquillizza con una carezza.
Mia: Sei d’incanto. Abby non vede l’ora di vederti. Gli sei mancato un mondo lo sai?
Abbozzo un dolce sorriso fissando le porte di ferro dell’ascensore.
Jared: Non so cosa avrei fatto se non sarebbe…sopravvissuta all’incidente.
Finalmente confido le mie paura e il terrore che predominava in me sino a giorni fa.
Jared: Pensavo di sentire le parole “non ce l’ha fatta” .. M-ma..sono contento che le mie preghiere siano state soddisfatte.
Con la punta dell’occhio la vedo umidirsi le labbra per poi rivolgermi parola.
Mia: In…realtà..ha rischiato.
Gli rivolgo uno sguardo sconvolto dilatando di poco gli occhi.
Jared: Cosa?
Lei annuisce lentamente passando questi minuti a parlare in attesa che questo ascensore vecchio e piccolo salga al piano predestinato.
Mia: Ha perso molto sangue ma ..fortunatamente c’era tra noi quella notte una persona che l’ha potuta salvare.
Jared: Sua..madre , Marizza.
Ingenuamente affermo con un filo di voce questa opzione , unica spiegazione valida, ma vedere il suo capo scuotersi lentamente mi fa cadere nella confusione.
Mia: No.. Marizza non ha il suo stesso gruppo sanguigno.
Jared: E allora chi l’ha aiutata?
Le porte dell’ascensore si aprono e aiutandomi a varcarle procediamo verso la stanza di Abby lentamente fissandola con uno sguardo perso e confuso.
Mia: Devi sapere una cosa..
Attendo in silenzio la cosa che dovrei sapere udendo parole che non so se mi sorprendono o scioccano.
Mia: P-pablo…è il padre di Abby , e Marizza in preda dalla disperazione di salvare sua figlia ha dovuto confessare tutto , convincendolo a donargli il sangue che equivaleva a quello di Abby.
Jared:*dilatando gli occhi* P-pablo…il nostro Pablo è il padre di Abby?
Mia: Shh..*portandosi l’indice sulle labbra* Abbassa la voce , potrebbe sentirti.
Jared: *scombussolato* Mi stai dicendo che lei non lo sa ancora?
Mia: E a quanto pare non lo saprà per adesso. Quel che so è che Marizza sta dando l’opportunità a Pablo di avvicinarci ad Abby per allacciare un rapporto , in modo che quando saprà l’amara verità tutto risulterà meno traumatizzante per lei.
Mi fermo lentamente nel bel mezzo del cammino , anche se in me la voglia di riscontrare i suoi occhi e udire la sua melodiosa voce cresce sempre più.
Jared: Q-quindi..come dovrei comportarmi ora con lei? Non voglio avere segreti con lei..
Mia:*accarezzandomi la guancia* Lo so amore ed è una cosa molto carina da parte tua ma..*sforzando un sorriso* Devi sopportare per il suo bene. Presto avrà la famiglia che ha sempre voluto , devi solo aspettare che si calmino le acque..
Jared: Ti riferisci a Marizza e Pablo?
Lei annuisce abbassando il capo.
Mia: I due hanno sofferto molto in passato..
Jared: Non pensavo avessero una storia..
Mia: E’ lunga da raccontare e penso proprio che non hai tutta questa voglia vero?
Rialza il capo sorridendomi dolcemente e cogliendo al volo la sua frase creo sulle mie labbra un gran sorriso.
Jared: Penso che sia giunto il momento di presentarmi dinanzi a lei , anche se sto in pigiama *accennando una risata* E.. stringerla tra le mie braccia.
Mia:*con gli occhi lucidi sorride* Mi fai commuovere.
Rido leggermente abbracciandola per pochi istanti per dopo raggiungere finalmente la stanza di Abby.
Sento delle voci ed ecco che appena mi poggio allo stipite della sua porta la fisso chiacchierare tranquillamente con Pablo mentre Marizza fissa fuori dalla finestra presa dai suoi pensieri.
Jared: E’..permesso?
Busso lentamente richiamando l’attenzione di tutti vedendo mia madre restare da parte dietro me.
Velocemente gli occhi azzurri di Abby si incastrano tra i miei nonostante ci siamo metri di distanza che ci separano e appena intravedo le sue labbra incurvarsi in su sempre più inizio a sorridere anche io avanzando lentamente.
Abby: J-jared…
Jared: Abby..
E con voce rotta dall’emozione di vederci dopo tutto quel che abbiamo passato finalmente la raggiungo e come desideravo notte giorno , 24 h su 24 , la stringo tra le mie braccia aspirando finalmente il suo profumo.
Socchiudo gli occhi sussurrandogli un tenero “Ti amo” all’orecchio immergendo il mio naso tra i suoi capelli arruffati ma pur sempre profumati . Sento le sue dita infilarsi sulla mia schiena coperta da un doppio pigiama caldo che riesce a infondere calore sulla sua pelle così bianca e delicata.
Abby: Ti amo ..ti amo!
Continua a ripetere stringendomi sempre di più in questo abbraccio .
Sento man mano le persone attorno a noi svanire lasciandoci finalmente soli in questa stanza.
Rallento la presa di questo possente e amorevole abbraccio per poterla fissare meglio negli occhi scambiandoci un profondo sguardo intenso e colmo di amore.
Jared: P-perdonami..
Lei resta seduta sul letto mentre io , in piedi al lato del letto , le accarezzo la testa scostando di un po’ alcune ciocche di capelli .
Abby: No..
Scuote il viso mordendosi le labbra per trattenere le lacrime che iniziano ad umidire e arrossare i suoi meravigliosi occhi azzurri.
Jared: Scusami se ho messo a repentaglio la tua vita..*con gli occhi lucidi* Se ti sarebbe successo qualcosa di drastico non me lo sarei mai..
Ma lei mi zittisce con un bacio sulla bocca. Socchiudo lentamente gli occhi godendomi finalmente il sapore penetrare le mie labbra che scavalcano la sua dopo quell’arco di tempo che per me è parso un eternità.
Sento le sue mani poggiarsi sui miei fianchi mentre le mie continuano a rimaner poggiate sul viso che inclina lentamente per far combaciare le labbra in modo esatto alle altre. Finalmente godo di questo piacere mordendo dolcemente le sue delicate piccole e irresistibili labbra sino a quando con rammarico rallentiamo il bacio che diventava sempre più passionale. Recuperiamo il fiato che iniziava a scarseggiare fissandoci negli occhi mentre le punte dei nostri nasi si sfiorano teneramente.
Abby: Quel..che importa….è che stiamo bene .
Abbozza un sorriso talmente dolce da farmi tremolare le gambe.
Abby: Ti amo… pensa solo questo. Dimentichiamo il resto.
Lentamente creo sulle mie labbra un sorriso simile al suo sgretolando tutti i pensieri negativi che sino a pochi minuti fa dominavano la mia testa.
Jared: E io amo te.
E finalmente ricombaciamo le labbra partendo così in mondi mai esplorati , godendomi questo immenso piacere. Ti amo Abby… ti amerò per sempre , qualunque cosa accada.

Abby

I secondi , i minuti , le ore , le giornate , le settimane..passano come se il tempo ormai avesse preso una grande ricorsa e finalmente qui sdraiata sull’erba fresca di un parco sorseggio una bevanda calda in pieno inverno sorridendo e chiacchierando con Pablo , che gentilmente mi ha invitato a passare una giornata diversa . Dopo tanto tempo rinchiusa in ospedale , quasi legata ad un letto ospedaliero come un vegetale avevo bisogno di una giornata diversa . Ed eccomi qua a fare un break pomeridiano in sua compagnia.
Sarà quasi passato un mese dall’incidente e devo ammettere che il tempo è volato in modo paranormale.
Ho trascorso le mie giornate con mia madre e Pablo , che stranamente è sempre stato presente da allora.
Non lo sto vedendo come un preside ma più come un amico di età superiore la mia ed è sempre buono averne uno nella vita. Devo ammettere che mi sto divertendo un sacco in sua compagnia e per lo più sto scoprendo fatti accaduti mai raccontati da mia madre. I momenti passati con Pablo li trascorro a ridere ritornando a casa con un sorriso e un espressione soddisfatta che però viene sgretolata quando scontro l’espressione malinconica di mia madre , tristezza che viene coperta da un sorriso sforzato.
Solo io posso capire che in lei c’è qualcosa che non va , e quell’espressione domina il suo viso dal giorno in cui mi svegliai dopo l’incidente. Sembra che mi manchi qualche pezzo della storia ma per ora non voglio scavare per capirne qualcosa , voglio godermi la vita e tutti i momenti possibili che potrebbero svanire da un momento all’altro per un incidente o cose simili. Rischiare la vita e andare contro la morte mi ha fatto capire una cosa: la vita è corta e bisogno godersi ogni istante come se fosse l’ultimo giorno di vita.
Ed è quello che sto facendo. Rido alle sue battute e ai suoi aneddoti divertenti sino a quando smetto di ridere lentamente rimanendo con un espressione curiosa in viso e un mezzo sorriso divertito.
Abby: Che c’è Pablo? Che cosa guardi?
I suoi occhi azzurri sono fissi suoi miei , finalmente visibili senza ricorrere alle lenti a contatto che mia madre ormai ha levato dalla circolazione per non so qual motivo. Sembra che sia cambiata di colpo..
Pablo: Il tuo sorriso… E’ b-bellissimo , non devi perderlo mai . Hai il sorriso più bello che si possa avere.
Risponde alla mia domanda con un sorriso altrettanto bello mentre mi porge un bicchiere di matè caldo.
Pablo: Devi dare valore all’allegria che ti distingue.
Abby: Vuol dire che non sarò acida da grande!
Affermo non sgretolando il mio sorriso a 32 denti preso vita dinanzi questo dialogo molto premuroso e toccante da parte sua.
Pablo: Bhè..*sorridendo* La vita non è facile come noi pensiamo . E in qualsiasi momento può sferrarci dei colpi duri …. *fissandomi* Per questo vada come vada….non perdere quel sorriso che va al di la di qualunque ostacolo. Me lo prometti?
Dilato di un po’ gli occhi sorpresa da queste parole così dolce.
Annuisco lentamente scambiando il suo dolce sorriso.
Abby: E’ molto tenero da parte tua dirmi queste cose…Ma spiegami una cosa..
Sorseggio ad intervalli la bevanda datomi poc’anzi.
Pablo: Cosa?
Abby: Come mai mi stai sempre vicino dall’incidente? *sorridendo tranquillamente*
Pablo: Bhè..*alzando le spalle* Ho capito che potevo perdere la figlia della donna che voglio realmente bene..
Abbozza un tenero sorriso abbassando il capo , intravedendo in lui però quel filo di malinconia.
Abby : La ami così tanto vero?
Giocherella col suo bicchiere ormai vuoto continuando a tenere il capo chino.
Abby: Perché non ci riprovate?
Pablo: Sai..Abby..sono successe così tante cose tra noi che ormai..non sappiamo neanche più se vale la pena lottare per ciò che amiamo .
Abby: Ma non potete ragionare in questo modo . Nei vostri occhi si intravede l’infelicità. Per un periodo di tempo vedevo negli occhi di mia madre quel pizzico di follia e vitalità che ora..ha cessato di esistere. Tu..centri qualcosa in tutto questo?
Pongo con tranquillità questa domanda continuando però a non capire tutto questo mistero che governa la vita di entrambi.
Lui prende un bel respiro profondo e dopo aver alzato il capo mi sforza un sorriso , cercando di far passare inosservato il suo umore sceso a terra a causa delle mie domande.
Pablo: Cercherò di rimediare tutto ok..?
Sorrido lievemente , gioiosa di sentire questo sforzo che compirà solo per il bene che provo per la donna che ama.
Abby: Grazie..
Lui mi sorride dolcemente e così facendo i nostri occhi si scontrano nuovamente. Più passiamo del tempo insieme , più il nostro rapporto di amicizia accresce .
Pablo: Grazie a te.
Nonostante non capisco il suo ringraziamento mi lascio accarezzare la mano posta sulla tovaglia da pic-nic trascorrendo poi il resto del pomeriggio a chiacchierare.
Pablo: Ho una buona notizia per te!
Sfila dalla tasca della giacca un foglio mentre ci stiamo dirigendo a piedi verso casa mia.
Abby: Quale?
Curiosa tendo il collo per buttare un occhio ma ecco che mi passa i fogli tra le mani , leggendoli con attenzione.
Abby: *confusa* E questi che sono?
Pablo:*sorridendo* Come che sono? Suvvia Abby non ti sarai dimenticata del viaggio in montagna sulla neve?
Mi fermo nel bel mezzo della camminata rivolgendogli un sorriso a 32 denti pieno di incredulità mentre sento i miei occhi esprimere la gioia immensa che cresce in me a dismisura.
Abby: Oh mio Dio! Non mi dire che..
Pablo:*annuendo sorridendo* Si si.. Pensavi che me ne ero dimenticato? Noi 6 abbiamo ancora un viaggio da compiere! E perché non farlo nel weekend per staccare la spina dai brutti ricordi ? *ridendo*
Abby: Aaaaah!!! E’ MERAVIGLIOSOOO!!!
Saltello sul posto troppo euforica di compiere quell’attesissimo viaggio tutti insieme dove finalmente potrò aspirare l’aria gelida della montagna e divertirmi alla follia con le persone che ho più caro al mondo.
Abby: Grazie! Grazie ! Graziee!
E senza rendermene conto gli vado incontro per abbracciarlo sentendo le sue braccia circondarmi il corpo sino a sollevarmi da terra per roteare su se stesso unendosi alla mia risata gioiosa.
Tra le sue braccia mi sento stranamente bene e finalmente a mio agio . Non pensavo che un giorno avrei visto in lui quella figura maschile mancata sino a poco tempo fa. Mi sta riempiendo di attenzioni e sta rendendo la mia vita bella da morire.
Abby: Ti voglio bene!!
Finalmente smette di roteare e potendo poggiare i piedi sul viadotto di casa mia fisso rimango abbracciata ugualmente a Pablo che mi sussurra :
Pablo: Ti voglio un mondo di bene anche io Abby..
Socchiudo gli occhi formando un tenero e dolce sorriso sulle labbra. Sentire queste parole mi fanno palpitare delicatamente il mio cuore che gode di queste premure e attenzioni.
Abby: Grazie..per me…stai diventando il padre che non ho mai avuto.
Aspiro il suo profumo che inebria dolcemente la mia testa offuscandola a tal punto di pronunciare queste parole uscite dal profondo del mio cuore , che risente la mancanza di una figura paterna.


Marizza

Una lacrima mi scende dal viso raggiungendo le altre che ormai ciacciano sul davanzale freddo dell’atrio superiore. La notte sta scendendo lentamente ed ad illuminare le vie sono i lampioni alti , cui luce artificiale ora immortala e mette in evidenza da lontano il loro abbraccio. Mi stringo nel golfino rosso sentendo ormai il freddo pungente raffreddarmi il corpo e pungermi gli occhi ormai arrossati. E’ un mese che sopporto in silenzio questo dolore immenso e troppo lancinante che pervade il mio cuore. Un mese in cui lui sta passando tempo extra con Abby…nostra figlia. Al sol pensiero che lui sta ricevendo il suo amore , che lui sta avendo il privilegio di amare quella persona mi sale un immenso fastidio mentale. Non è giusto tutto questo, ma infondo..sono stata io a trasformare la situazione in ciò . I due si abbracciano , sorridendosi e scambiandosi lungo il vialetto frasi susseguite da lunghe risate. Gli occhi di Abby esprimono una luce diversa , una gioia luminosa direi e tutto questo non posso toglierlo da un momento all’altro.
Afflitta mi allontano dalla finestra , smettendo di fissare segretamente padre e figlia. Ritorno in camera a passi lenti sentendo quei sintomi di influenza darmi rosico da un bel paio di giorni. Sospiro leggermente buttandomi a peso morto sul mio letto morbido fissando con occhi stanchi e tristi il soffitto.
Xx: Sapevi che tutto questo sarebbe accaduto prima o poi.
Socchiudo gli occhi permettendo così altre lacrime di scivolarmi lungo il viso , restando sdraiata.
Marz: M-mia per favore…lasciami sola.
Stringo le labbra cercando di non sprigionare un pianto disperato. La mia voce è rotta da esso che soffoco con insistenza continuando a nascondere con orgoglio la mia tristezza.
Mia: Non posso lasciarti in questo stato . Perdonami.
Al contrario avanza sino a giungere al mio fianco. Si siede sul letto rivolgendomi lo sguardo che scontro una volta sollevate le palpebre ormai gonfie.
Marz: M-mi fa male..mi fa male vederlo sorridere .
Continuo a stringermi le labbra , permettendo altre lacrime di sgorgarmi il viso velocemente sotto lo sguardo premuroso di Mia che giunge la sua mano sulla mia.
Mia: Perché non pensi al positivo?
Marz: Non lo trovo da sin troppi anni il “positivo”! Ho perso la pazienza…
Mia: Non ha perso solo la pazienza, hai perso l’opportunità di esser felice.
Accenno una risata amara sollevandomi quel po’ che basta per rivolgergli un sorriso altrettanto amaro.
Marz: Pft…con l’uomo che ora mi odia e con la figlia che presto prenderà le valige , mi rivolgerà le spalle e se ne andrà dal padre dopo avermi detto “ti odio” ? ..*scuotendo il capo* Io non ho…più nessuno. E’ solo questione di tempo.
Mettendomi a sedere mi rannicchio sul posto soffocando il mio viso tra le ginocchia strette tra le mie braccia.
Marz: Ora per favore puoi lasciarmi sola?
Sento il suo lungo sospiro e dopo essersi alzata dal letto si avvia in silenzio alla porta sino a quando pronuncia queste parole.
Mia: Non sei sola se tu permetti alla gente di aiutarti . Nessuno ti odia Marizza..Pablo ti ama e te lo sta dimostrando iniziando a tenerci a tua figlia. Vi ama entrambe , ricordatelo perché sarà fondamentale per il futuro e le scelte che prenderai in seguito.
E detto questo chiude la porta lasciandomi nel silenzio assoluto durante il quale lascio scorrere altre lacrime. Ho paura…ho così tanta paura di questo mio famoso futuro. L’unica cosa che voglio è che riesca a munirmi di coraggio e confessare tutto a Abby prima che lo sappia da qualcun altro .
Un altro brivido di fredde pervade il mio corpo e riprendendo il termometro affermo la mia deduzione.
I primi decimi di febbre che sono molto peggio ti fanno sentire una stanchezza assoluta.
Abby: Mamma sei qui?
Ecco che , alzando il capo , sgorgo la sua testa sbucare dalla porta aperta da lei sorridendomi una volta aperto bocca per parlare.
Marz: Si sono qui.
Abby: Sono tornata! Ma guarda chi ho portato?
Apre del tutto la porta mentre io mi siedo composta sul letto stringendomi nell’abito caldo , leggermente curiosa di chi è questa visita inaspettata . Quel piccolo sorriso che avevo creato con sforzo viene sgretolato nel momento che scontro i suoi occhi azzurri , sentendo automaticamente il mio cuore perdere un battito.
Marz: P-pablo..
Abby: Si siamo appena tornati dall’uscita! Non sai che notizia ti devo comunicareee!
Avanza saltellando con un sorriso a 32 denti sedendosi a peso morto al mio fianco mentre il mio sguardo spento è fisso su Pablo che avanza lentamente , indugiando ogni secondo.
Abby: Hey mamma mi ascolti?
Velocemente mi volgo dalla sua parte sforzando di passare inosservata , fortunata nel fatto di non avere più lacrime sul viso .
Marz: Si scusami tesoro. Che notizia devi dirmi?
Abby: *sorridendo* Un meravigliosa notizia che sicuramente ti renderà felice come me!
Pablo: Ho prenotato il viaggio che gli avevo regalato al compleanno.
Interviene nella nostra conversazione , portandogli automaticamente uno sguardo confuso.
Marz: Cosa?
Abby: SI mamma , ti ricordi ? Andremo a Bariloce! In montagna sulla neve! *ridendo* Finalmente visiterò quella zona sciistica e ci divertiremo come dei matti.
Con un espressione scioccata fisso Pablo in cerca di spiegazioni . Dopo tutto quel che è successo non ricordo neanche cosa ho fatto l’altro ieri , figuriamoci questo viaggio preimpostato.
Abby: Mamma sei contenta? Mia , Manuel , Jared , io , te e Pablo andremo in montagna!*ridendo*
Smetto di fissare il malo modo Pablo che distoglie lo sguardo impassibile , rivolgendo poi un sorriso sforzato ad Abby.
Marz: Ah…mmh..magnifico. Non vedo…l’ora.
Ovvio che no..ma cosa devo fare in questo momento? Rovinare la sua gioia? L’idea di passare un viaggio in “famiglia” , se così la vogliamo mettere , non mi entusiasma per niente!
Abby: Vedrai che ci divertiremo! *saltellando da seduta*
Marz: E quando…partiremo di preciso?
Pablo: Questo weekend.. C’è qualche problema?
Gli rivolgo lo sguardo scontrando nuovamente il suo che mi procura un fastidio interiore.
Dopo tutto quel che abbiamo passato non riesco a guardarlo più di due minuti.
Marz: Nessuno..
Abby: E allora perché hai quest’espressione..malinconica?
Il suo sorriso svanisce lentamente , concentrandosi a capire il mio umore.
Marz: E’..l’influenza…Stai tranquilla. Sono contenta in realtà , è solo che sono stanca.
Sforzo un altro gran sorriso e con una carezza sulla guancia la tranquillizzo intravedendo quella luce che predominavano i suoi occhi azzurri , penetranti e magnetici come il padre.
Marz: Non vedo l’ora di passare una bella vacanza con te.
Sottolineo il mio unico desiderio dinanzi al diretto interessato che ormai ha preso gusto a passare ogni singolo momento con Abby.
Abby: Aah non sai come sono felice! Corro a comunicarlo a Jared e gli altri.*alzandosi euforica* Vi posso lasciare soli?
Chiede d’istinto il permesso guardandoci entrambi in attesa di una risposta , durante la quale si smuove animatamente sul posto vogliosa di correrlo a dire quasi a mezzo mondo.
Marz: Tranquilla..vai pure.
Pongo fine a questa lunga attesa silenziosa vedendola avvicinarsi di colpo e dopo avermi lasciato un gran bacio sulla guancia corre via saltellando con euforia , chiudendo la porta della stanza dentro la quale sono rimasta sola con Pablo.
Marz: Sei felice..?
Gli chiedo spontaneamente alzandomi dal letto con quelle poche energie che riserbo il corpo.
Pablo: Hai l’influenza..
Marz: Non ti ho chiesto “cos’ho? “ !
Affermo con un tono di voce infastidito.
Marz: Non tergiversare le domande e risposte.
Pablo: Mi hai chiesto se sono felice..
Marz: Esattamente. Cosa stai provando nel dare ad Abby tutto ciò che non ha avuto dal padre da piccola?
Nella mia frase c’è un tono di malignità . E’ spregevole il suo comportamento da ipocrita.
Creo un finto sorriso incrociando le braccia mentre lo fisso con disapprovazione scuotendo il capo.
Pablo: Non sono qui per discutere Marizza. Ne abbiamo già parlato e mi hai dato il permesso di avvicinarmi a lei.
Marz: Perché…avevo altre scelte per caso?*inarcando il sopracciglio* Non essere sciocco.. Con questo viaggetto pretendi che lei scopra tutto? Ti conosco Pablo.. e posso minimamente immaginare ciò che la tua testa sta architettando.
Pablo: Non sto architettando proprio niente. Voglio solo passare una giornata diversa con tutti voi.
Marz: Ah si?*finta interessata* Proprio adesso che sai tutto.. Ci credo alla parola.
Pablo: Puoi pensare a ciò che vuoi. Non ho prenotato il viaggio per doppi scopi.
Marz: Si..certo come no.
Distolgo lo sguardo da lui avanzando verso le porte del balcone chiuse , fissando senza motivo l’esterno da dentro la stanza calda.
Pablo: Marizza puoi fissarmi per favore? Non ho mai amato parlare alle spalle.
Sento la sua mano fredda prendermi il polso girandomi con uno scatto secco. Dilato le pupille incredula della sua sfacciataggine eliminando poi questa sua possente presa con uno sguardo micidiale.
Marz: Mi vuoi lasciare in pace? Non credi che stia soffrendo già abbastanza per te? Non ce la faccio a fissarti parlare con mia figlia , ridere come se tra voi ci sia sempre stato un rapporto e via dicendo!
Inizio a sbottare con un tono moderato di voce , evitando che Abby possa sentire tutto.
Pablo: E credi che mi stia divertendo io? Se tu stai soffrendo per questo..io come credi che mi senta vederti, parlarti , starti vicino senza neanche sfiorarti o baciarti?
Marz: Sono due cose diverse!
Mi allontano da lui camminando per tutta la stanza unicamente per scaricare la tensione accumulata seduta stante.
Pablo: Sono due cose diverse? *con tono incredulo* Marizza non essere egoista e non fare tu la sciocca adesso. Sappiamo ENTRAMBI ciò per proviamo l’uno verso l’altro . Abbiamo rivissuto momenti TROPPO importanti per metterci una pietra sopra adesso. Io sto impazzendo capisci?
Socchiudo gli occhi stringendo i pugni per sfogare l’agitazione , rivolgendogli le spalle.
Marz: I-io…non me la sento..Io…non ci riesco.
Pablo: A fare cosa? Ti supplico Marizza..*con tono afflitto* Aiutami a comprenderti! Io per l’amore immenso che provo per te ho lasciato Paula , ho portato a termine il divorzio , ho speso soldi per separarmi del tutto da quell’arpia perché il mio unico scopo ora è vivere al vostro fianco.
La mia testa batte come un martello pneumatico non riuscendo quasi più a decifrare le sue parole.
Respiro con affanno forse procurato da questa influenza invernale , beccata quando mi sono predisposta al freddo l’altro giorno in giardino con l’unico scopo di inebriarmi le idee offuscate.
Marz: P-pablo per favore…va via.
Mi siedo esausta sia mentalmente che fisicamente al letto , arrivando ormai al culmine delle forze e della sopportazione.
Marz: Tu …hai lasciato Paula perché ti ha mentito per tutti quei anni..no per l’amore che provi per me.
Pronuncio queste parole che feriscono ulteriormente il mio cuore danneggiato con una voce rotta dell’emozione. Ma ecco che a rendere tutto più così difficile è la sua insistenza. Si inginocchia dinanzi a me mostrandomi quei suoi immensi occhi azzurri leggermente lucidi.
Pablo: Non è vero. Io ti amo .. e l’ho dimostrato quel giorno in presidenza.
Socchiudo gli occhi cercando di non percorrere con la mente quel ricordo , che però predomina la mia testa ogni singolo secondo della mia vita.
Marz: Pablo..t-ti supplico non insistere.
Pablo: No..io insisterò sin che avrò fiato in corpo. Ti dirò sempre di amarti alla follia e che voglio stare unicamente con te..
Alza lentamente la sua mano posandola sulla mia guancia umida da quelle poche lacrime che stanno nuovamente cadendo dai miei occhi.
Pablo:..la donna che amerò sempre..
E detto questo si drizza quel che basta , rimanendo pur sempre con le ginocchia a terra , per afferrarmi docilmente il viso e stamparmi un delicato e dolce bacio sulle labbra. Le sfiora delicatamente socchiudendo nuovamente le mie palpebre godendomi questo irresistibile beneficio e immenso piacere.
A causa sua , delle sue parole che toccano e fanno palpitare il mio povero cuore , non prenderò mai posizione , e a causa del suo comportamento risulterò sempre contraddittoria nelle scelte prese.
Mi sto opponendo di non amarlo , di definirlo il mio nemico giurato pronto a portarmi via mia figlia ma..ricambiando questo bacio lento , dove a dominare sono piccole e delicate scavalcamenti di labbra , gli dimostro di continuarlo ad amare come una povera sciocca. E’ inutile..le sue labbra carnose e morbide mi condurranno sempre a prendere la strada tortuosa dove per arrivare alla meta , in questo caso la felicità , devo ferirmi , cadere e rialzarmi con sforzo per continuare a raggiungere il mio scopo con tutte le forze che in questo periodo vengono a mancare. E a questo punto della mia vita , ormai andata a rotoli , non mi tocca fare altro che accettare l’amara realtà e continuare ad amarlo senza motivo … O forse un ce ne e io mi oppongo di rifiutarlo? Lui …è il padre di mia figlia , a noi tre ci lega il sangue e questo particolare accresce l’amore immenso che provo per lui , quei sentimenti che non svaniranno mai …cadesse il mondo.
Lentamente rallento i movimenti di questo bacio , ricreando le distanze opportune. Fisso le sue palpebre chiuse capendo che è ancora in estasi per questo contatto mancato da un mese lungo e sofferente.
Pablo: Ti..amo.
Le risolleva mostrandomi il suo immenso volere di starmi accanto da un semplice ma profondo sguardo .
Distolgo lo sguardo pentendomi subito dopo di aver ricambiato questo breve ma toccante bacio.
Mordendomi le labbra prendo la decisione sbagliata…come faccio di consueto.
Marz: Quel che proviamo adesso va al secondo posto. Voglio chiarire al più presto le cose con Abby. E’ questo ciò che importa.
Mi alzo allontanandomi del tutto da lui che rimane immobile e stordito in quella posizione.
Pablo: T-tu…sei una masochista..ti fai del male e continui a non capirlo.
Marz: L’unica cosa che ci unisce momentaneamente è Abby! Fattene una ragione.
Ed esclamato con un tono alto e deciso di voce mi allontano da questa stanza , che ormai domina un atmosfera carica di tensione . Mi dispiace Pablo ma… per noi non vedo un futuro e questo mi fa star male..non credere il contrario!






E UN ALTRO BACIO HA PRESO VITA TRA I PABLIZZA! NONOSTANTE I DUE SI AMINO NON RIESCONO A DARSI PACE . IL DESIDERIO DI MARIZZA E' AFFRONTARE ABBY ANCHE SE HA UNA PAURA ENORME. COME ANDRA' VERAMENTE A FINIRE? COME FINIRA' LA VACANZA CHE HA ORGANIZZATO PABLO A BARILOCE? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLOO! COMMENTATE ;)
 
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Pablizza01
view post Posted on 20/10/2016, 14:21




MA BENEEEE DIREII ANZI..MALE..
ceh allora in verità non so ahahahahahaha
ABNY E JARED sono SOLO e ripeto SOLO miei...Ok?! SONO MIEI E BASTA IO ORMAI PER ENTRAMBI PROVO AMORE..(non come i pablozza...ma più dei minuel)
E POI abby e pablp!!!!!! Sono troppo carini e dolci...proprio una perfetta famigliola*aria sognante*
IL VAOGGIO A BARILOCE..NOM VEDO L'ORA...GIURO!! :wub: ..Devo sapere cosa succederà!! Ah speriamo bene in tutto
E poi beh...il bacio...AWW..si om marizza dice di pdiarlo ma tanto si sa che lo ama più della sua stessa vita e anche la parte finale lo fa capire chiaro e tondo
Bene pra ti dico solo CONTINUA!!!!!!!!:D
PS:A stasera con il mio capitolo..sciaooo!!! ^_^
 
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view post Posted on 22/10/2016, 13:32

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Buona letturaaa ;)

CAP 40

Pablo

Xx: Aaaaah l’aria di Bariloceee!!!! Jared guarda lassù!! *indicando la funivia* Non la trovi super eccitanteee?!??!
Accenno un sorriso divertito continuando a fissare Abby che continua a girarsi su se stessa con un sorriso a 32 denti tenendo per mano Jared meno entusiasta della sua ragazza , dato che non è la prima volta a metter piede qui sopra in montagna.
Abby: Aaah ma guarda quanta neve! Tra breve esploderò di gioiaa!
Le sue urla di gioia e colme di euforia arrivano all’orecchio di qualunque turista giunto qua per passare un weekend sulla neve che oggi domina ogni singolo spazio di questa montagna.
Manu: Bene ragazzi che ne dite di portare le valigie al resort?
Poggia le diverse valigie di Mia sulla neve morbida , continuamente calpestata da Abby che osserva il tutto con attenzione dato che è la sua priva volta.
Jared: Bhè si trovo che sia un ottima idea , non trovi Abby?
Lei si volta dedicandoci finalmente un minimo di attenzioni.
Abby: Ehm…si certo! Trovo che sia fantastico! *sorridendo a pieni denti* Così possiamo cambiarci di abito e uscire a giocare!
Jared ride non facendo altro che seguire le follie della sua ragazza sorprendentemente euforica per i miei gusti.
Mia; Marizza era meglio se rimanevi a casa ..
La mia attenzione viene richiamata dallo scambio di frasi pronunciate con un tono basso e misterioso di voci tra Mia e Marizza che ha passato l’intero viaggio a dormire e lamentarsi nel sonno.
Siamo giunti qui in montagna con l’autobus e avendola avanti col sedile ho notato ogni suo strano comportamento , e dalle sua frase deduco che abbia ancora quell’influenza nonostante siano passati 2 giorni dal nostro ultimo incontro.
Marz: Sto bene..dico davvero.
E il suo orgoglio continua a coprire tutte le sue sofferenze. Mi volgo di poco vedendo le due venirci incontro calpestando con qualche difficoltà i centimetri elevati di neve su questo terreno freddo . Sono l’unico a notare il suo sguardo spento e sofferente? Gli altri hanno la mente annebbiata da questa vacanza extra che li ha indotti a prendersi una pausa dal lavoro o dalla scuola . Solo io colgo ogni problema in Marizza e non si tratta solo di soffocare il dolore che prova amandomi in silenzio e il dolore di vedere me ed Abby allacciare rapporti più intensi . Va oltre .
Manu: Pablo? Hey mi senti?
Il mio monologo viene interrotto da Manuel che fissandomi opto che mi stava parlando.
Pablo: Oh..scusami.*sforzando un sorriso* Ero in sovrappensiero! Dimmi cosa volevi?
Manu: Abby e Jared si sono già avviati verso l’hotel , li raggiungiamo prima che combinano una delle loro?
Accennando una piccola risata annuisco prendendo i bagagli personali decidendo momentaneamente di sforzare la mia testa a concentrarsi nel tenero occhio a quei due scalmanati ribelli che oggi sembrano di esser due bambini di 5 anni pronti all’esplorazione di questo “nuovo mondo”.
Xx: Ecco a voi le chiavi delle 3 stanze prenotate dal signor Bustamante.
L’uomo della reception ci porge le chiavi col numero inciso sul un cartellino in legno della stanza avvicinandomi al bancone per lasciare il resto dei soldi per coprire l’acconto del tutto.
Xx: Perfetto , vi auguro la miglior permanenza e buon divertimento signori.
Pablo: Grazie..*sforzando un sorriso*
Con tutta la gentilezza e con un sorriso a 32 denti ci augura un buon pernottamento sino a quando io e Manuel ci allontaniamo dal bancone della reception per raggiungere il resto della troupe qui nella hall dove i primi maggiordomi prendono le varie valigie per portarle nelle apposite stanze.
Manu: Amore abbiamo la 24 noi.
Sorridendo si avvicina a sua moglie afferrando l’unica valigia di Mia rimasta qui .
Mia: Perfettissimo! Allora ci vediamo dopo all’uscita del resort. A dopo!
I due prendono le loro ultime cose seguendo il maggiordomo che li accompagna nell’apposita stanza, rimanendo noi 4 qui nella hall.
Pablo: Jared.*avvicinandomi* Io e te abbiamo la 40 .*dandogli le chiavi* Cerca di non perderla.
Jared: Hey ma per chi mi hai preso?*ridendo sotto i baffi*
Abby: Per uno sbadato?*ridendo* Forse si..
Jared.*sorridendo maliziosamente* Tu cerca di fare meno la spiritosa , sappi che posso sempre vendicarmi sulla neve ..*ridendo*
Abby:*sorridendo sotto i baffi* Non vedo l’ora allora.
Ecco che a fermare un bacio tra i due è Marizza che si pone in mezzo a loro tendendo la mano verso di me con non curanza .
Marz: Si si a dopo la smancerie. Ora per favore pretendo le chiavi della mia stanza.
Abby al suo fianco sospira con un mini sorriso divertito , forse abituata dalle sue azioni gelose e possessive.
Pablo: Come la signora desidera..
Soffocando un sorriso divertito lascio la chiave della sua stanza sulla sua mano che subito stringe in pugno tenendosela ben stretta.
Marz: Perfetto..Abby su dai andiamo.
E dopo avermi fulminato con lo sguardo incita Abby di seguirla e mordendomi le labbra la seguo sino a quando prende l’ascensore che porta al piano superiore con sua figlia.
Jared: Per quanto tempo ancora andrà avanti questa situazione?
Vengo riportato alla realtà fissando con aria interrogativa l’espressione seria sul viso di Jared.
Pablo: Come scusa?*non capendo*
Jared. So tutto…*guardandomi* So che sei il padre di Abby.
Dilato le pupille sorpreso da questa inaspettata rivelazione.
Jared: Me l’ha detto mia madre pochi giorni dopo l’incidente all’ospedale. State passando un sacco di tempo insieme..e mi sto riferendo a te ed Abby. Quanto tempo ancora dovrà stare all’oscuro di tutto?*fissandomi* Lei non merita tutto ciò che gli state facendo.. e ce l’ho anche con Marizzza.
Abbasso il capo non riuscendo a trovare parole adatte sul momento sino a quando pronuncio ciò il mio unico desiderio.
Pablo: N-non tocca me..decidere quando o cosa dire ad Abby. I-io…ho sbagliato in passato e non sarò mai abbastanza grato a Marizza di avermi permesso tutto ciò.. Lei ha sofferto per i sbagli commessi , ha tenuto all’oscuro Abby per il bene di sua figlia ma ora..per lei ha trovato persino il coraggio di permettermi di passare del tempo con me. Desidero passare quel che non sono riuscito a vivere quando Abby era solo una neonata.
Jared: P-posso sapere..perchè non ne sapevi niente?
Stringo la chiave della nostra stanza avanzando lentamente verso le scale che portano al piano superiore , in modo da chiacchierare con più calma durante il tragitto .
Pablo: Marizza finse di aver il dubbio di esser rimasta incinta io…15 anni fa..reagì male e lei fece di testa sua. L’orgoglio e il cuore ferito la spinsero a scappare via da me e crescere Abby da sola. Non ero a sua conoscenza sino a quando tornò in città con la ragazza.
Jared: E tu in tutto questo tempo non avevi dubbi? Non hai mai pensato che Abby fosse ..bhe hai capito? Nessuna somiglianza? Niente di niente?
Con un espressione perplessa mi riempie di domande mentre giro la chiave nella stanza dell’albergo , dove una volta aperta accendo gli interruttori della luce e richiudo la porta .
Pablo: Certo che ce li avevo. Inizialmente ho creduto come un ingenuo a Marizza.. e alle sue mille bugie che mi ha raccontato . Poi feci il test del DNA cui risultato fu falsificato da Paula.
Jared: Ma che iena! Come ha potuto? Con quale diritto poi!
Il suo tono si eleva per lo shock di sentire questa rivelazione mentre io accennando un sorriso amaro poggio la valigia sul letto , recuperando gli abiti adatti per la temperatura bassa all’esterno , che oggi pullula di gente beata tra la neve morbida e fresca .
Pablo: Paula ha sempre odiato Marizza e non voleva permettere per nulla al mondo di far raggiungere la felicità ad entrambi.
Jared: Per “entrambi” ti riferisci a Marizza e te , vero?
Annuisco col viso continuando a tenere lo sguardo sugli abiti ormai poggiati sul letto.
Pablo: Ma ora che so la verità intendo passare tutto il resto della mia vita al fianco di mia figlia e godermi la felicità privata da tutti.
Jared: Tu.. odi Marizza…per quel che ti ha fatto?
Socchiudo gli occhi sedendomi poco dopo ai piedi del mio letto , su questo materasso morbido.
Pablo: I-io….dovrei..odiarla , disprezzare il suo lurido comportamento ma..*scuotendo il capo* Non ci riesco..
Con un filo di voce , rotta dall’afflizione , pronuncio queste parole riportando lo sguardo a Jared che mi fissa con la fronte corrucciata.
Jared: Io non vi capisco…. Vi amate ma continuate a soffrire nonostante ora avete il campo libero.*sbalordito* Cosa aspettate? Non pensate di aver sofferto abbastanza?
Chino il capo riflettendo sulle sue parole.
Pablo: Come vorrei vivere con loro due..la mia famiglia . Ma..sai com’è Marizza.
Jared: Non la capirò mai quella donna, credimi. Mi è già difficile capire Abby con la sua testardaggine.
Abbozzo un sorriso divertito nel sentire questo suo mini sfogo .
Pablo: Ecco.. hai a che fare con una Andrade . E’ testarda e orgogliosa come la madre, vero?
Jared:*ridendo leggermente* Bhè ci vuole fegato per starci insieme e avendocelo non posso darti tutti i torti. E’ un tipo con un caratterino molto particolare.*ridendo*
Pablo:*accennando una risata* Ecco pensa che Marizza è Abby elevata alla quinta. Pensa un po’ con che fegato io continuo ad amarla dopo tutto ciò che abbiamo passato. E’ come un albero..ha piantato le sue radici nel mio cuore .. *sorridendo leggermente* Stesse radici che infilzano il mio cuore senza pietà.
Jared: Devi fare qualcosa Pablo. Entrambi sembrata anime senza meta , anime solitarie col cuore infranto. Abby si è accorta del vostro imbarazzo e inizia a sospettare qualcosa.
Alzo il capo rivolgendogli uno sguardo sorpreso.
Pablo: Cosa intendi dire?
Jared: L’altro giorno si è confidata con me e mi ha riferito di aver colto una sorta di “questione in sospeso” tra te e Marizza. Sta deducendo qualcosa e non vorrei che capisse male. Sa che tra voi ci è stato qualcosa ma sa che nonostante dopo tutti quei anni voi vi amate ancora?
Pablo: N-non lo so.. Ma perché mi poni questa domanda?*confuso*
Jared: Metti che lei non è d’accordo?
Pablo: Ah Jared non dire stupidaggini. Il mio unico problema è la madre piuttosto. *sospiro* Prima devo convincere lei a fidarsi di me e permettimi di recuperare ciò che inconsciamente e stupidamente ho perso a causa della mia vigliaccheria.
Lo sento sospirare rinunciando a proseguire il quarto grado.
Jared: Posso sapere come pensi di fare con Marizza? Da quando sai tutto a stento ti guarda in faccia. In questo arco di tempo , in questo mese solo l’altro giorno vi siete scambiati qualche parole. Come intenti agire?
Pablo:*alzandomi dal letto* A modo mio , come sempre.
Con tranquillità rispondo alla sua domanda mettendoci in contemporanea le giacche più pesanti addosso.
Pablo:L’unica cosa che devi fare è distrarre Abby. Portala in giro a divertirsi.
Jared:*confuso* E perché?
Pablo: Come perché? Su Jared un po’ di intelligenza. Come posso interagire con Marizza se l’orecchio di Abby è a portata di mano?*accennando una risata* Dai dai , la neve non ti aiuta a ragionare eh?
Lui accenna una risata , unendosi alla mia , avanzando insieme alla porta di questa stanza.
Jared: Come desideri. Cercherò di tenerla occupata , tu però cerca di non cacciarti in qualche guaio.
Pablo: Per guaio intenti Marizza? Oh .. ormai sono abituato al pericolo.*ridendo leggermente* Ci penso io , non preoccuparti. Ora andiamo? Di sicuro di sotto ci staranno aspettando.
Pongo la mano , coperta dal guanto doppio e caldo , sulla maniglia d’ottone ma prima di aprire Jared blocca i miei movimenti con la mano sulla mia .
Jared: Aspetta..ho un'altra cosa da chiederti prima di uscire.
Il suo tono di voce è basso , dato che stiamo quasi all’uscita della stanza onde evitare che Marizza o peggio Abby ascolti la conversazione in segreto.
Fisso Jared dandogli automaticamente il consenso di proseguire.
Jared: Abby quando scoprirà che sei il suo vero Padre? P-penso..che sia ingiusto il vostro comportamento nei suoi confronti.
Abbasso il capo , afflitto dalle sue parole.
Pablo: L-lo so..che non ci stiamo comportando bene ma..questo è uno dei punti che voglio toccare nella conversazione che avrò con Marizza oggi. Abby saprà la verità tutto a tempo debito. L’unica cosa che devi fare è cercare di mantenere il segreto il più possibile che puoi.
Jared: Farò…del mio meglio .. solo per il bene di Abby , ma appunto per questo voglio che non soffra ulteriormente. Se fossi in lei .. mi arrabbierei non poco per tutto ciò che gli stanno facendo i genitori stessi.
Pablo: Tocca…a Marizza compiere quel passo importante.. Ricordati che Abby è cresciuta nelle menzogne..e sarà un vero e proprio trauma quando lo verrà a sapere. Marizza si sta solo preparando al peggio.
Jared: E tu? Tu non vuoi collaborare alla scoperta della verità? Sei il padre..perchè non prendi l’iniziativa?
Deglutisco umidendomi poi le labbra per rispondere alla sua ennesima domanda.
Pablo: Marizza mi sta già permettendo di passare del tempo assieme . Con questa nostra tattica speriamo di risultare meno scioccante la rivelazione che sono suo padre.
Sospiro fissando poi la sua fronte corrugata.
Jared: Spero solo che state facendo la cosa giusta.. Cercate di non ferire la ragazza che amo più di me stesso.
E dopo di questo piega la maniglia , spegne la luce e varca la porta per recarsi al piano inferiore.
Rimango qui solo ad abbozzare lentamente un dolce sorriso sulle labbra , mentre chiudo la porta rimanendo nel corridoio freddo. Sono contento che mia figlia abbia un ragazzo così buono , premuroso e altruista. Gli vuole un bene dell’anima e soffrirebbe quando l’avrà tra le sue braccia in preda alla disperazione. Eppure più ripenso a ciò , più penso che ha già trovato l’amore della sua vita più tendo a sgretolare il sorriso creatomi poc’anzi sul viso. Ho perso i migliori anni . Ho perso la prima volta al monitor dell’ecografia . Ho perso il momento della sua nascita , il suo primo pianto . Ho perso la prima apertura di quei suoi meravigliosi occhi uguali ai miei . Ho perso il suo primo sorriso , la sua prima risata . Ho perso le sue prime pappe , i suoi primi ruttini , i suoi primi passi ..le sue prime parole. Ho perso tutto della sua infanzia . Il suo primo giorno di scuola , i suoi primi sfoghi di rabbia , i suoi primi capricci ..
Solo adesso mi accorgo di aver perso tutto unicamente per colpa mia. Una lacrima scorre sul mio viso pensando a tutto ciò deprimendomi ulteriormente , quando ripenso agli aneddoti raccontati in questo mese passato al suo fianco. Mi tolgo un guanto portandomi la mano sul viso , concentrandomi l’ennesima volta di nascondere il mio dolore all’interno , in cui governa un putiferio incredibile.
Afflitto , stressato e colmo di disperazione come sto vorrei solo aprire una finestra e sprigionare un urlo abbastanza forte da creare una valanga. Ma a questo punto mi chiedo se avrei la forza.
E’ inutile rimuginare sugli sbagli e gli errori commessi da quasi un eternità , mi tocca reagire con l’amaro in bocca , opponendomi alla stanchezza . Col viso libero da lacrime rialzo il capo con superiorità avanzando verso la hall , in cui da lontano vedo tutto riuniti in attesa di me. Ecco ..le vedo. Vedo la mia famiglia.
Mia figlia che sorride e gioisce sotto braccio alla madre che lentamente volge il viso verso di me guardandomi negli occhi. Un solo istante basta per sentire il mio cuore sbattere violentemente contro la gabbia toracica , rischiando persino di perdere un battito e sentirmi mancare il respiro. Potrà anche guardarmi con quel velo di tristezza che predominano i suoi occhi , continuerà ad ammaliarmi e incartarmi.
Stringe le sue labbra , scaricando certamente la tensione o la stessa emozione che pervade il mio corpo dinanzi a questo continuo scambio di sguardi. Tutto sembra andare al rallentatore. Esistiamo solo noi due in questo spazio muto dove l’unico rumore è quello delle nostre palpitazioni accelerate.
Quando finirà tutto questo? Quando potrò stargli nuovamente accanto e amarla con tutto me stesso?
Mi affligge non conoscere il futuro , cosa esso ha in serbo per noi due ..povere anime disperate e solitarie che necessitano l’amore reciproco . Si sente in difetto per quei sbagli commessi e le bugie raccontate per fin di bene , ma al contempo si pente di ciò che sta patendo ora . La sofferenza e la paura predomina la sua vita dal giorno della confessione ma continua a non capire che io non troverò mai il coraggio di portargli via la persona che ha messo al mondo con dolore e amore , la creatura che ha cresciuto con audacia , da sola.
Colei che ha avuto sempre il suo amore , sempre la sua presenza ogni singolo momento della sua immensa e gioiosa vita . La figlia che ho disprezzato ma che ora necessito avere al mio fianco senza più stare sotto mentite spoglie. Lei mi ritiene ormai la figura paterna mai avuta , e sentirmi dire queste cose o abbracciarla è una morsa al cuore e una missione quasi impossibile. La mia lingua continua ad esser frenata bruscamente . Vorrebbe tanto aiutarmi a pronunciare parole che potrebbero rovinare l’intendo di Marizza , quello di non passare per la madre cattiva di turno . Ma Abby necessita sapere la verità al più presto , e intendo chiarire questa cosa a Marizza .
Mia: Pablo! Finalmente!
Il mio monologo viene interrotto da Mia che con i suoi occhiali di plastica , proteggi neve , è pronta ad avventurarsi e divertirsi tutti insieme.
Mia: Non vedo l’ora di andare a sciare! Allora andiamo??
Abby: Siii!!
Quasi tutti si uniscono al coro con allegria avviandosi in contemporanea verso l’uscita .
Respiro a pieni polmoni l’aria fresca vedendo Mia e Manuel iniziare a prendere la mano con gli scii presi in affitto al resort mentre Jared sta aiutando Abby ad infilarli ai piedi , che a sua volta inizia a sentire le raccomandazioni di sua madre.

Marizza (pochi minuti prima )

Abby: Questa stanza è bellissima! Ma guarda che panorama si vede da qui!
Si accosta alla finestra fissando le montagne innevate con un espressione ammaliata sul viso e un meraviglioso sorriso a 32 denti.
Marz: Bariloce è famoso per la pista di scii e ovviamente queste montagne colme di neve.
Abby: E il mio terzo regalo migliore che abbia ricevuto !
Accenna una risata aggiustandosi l’ultimo bottone della giacca più imbottita adatta per la neve e il freddo pungente della montagna , voltandosi dalla mia parte.
Abby: Il primo è l’anello di papà , il secondo il fidanzamento di Jared e il terzo è questo viaggio organizzato da Pablo: *sorridendo* Non credi che sia stato molto gentile? E’ incredibile non trovi?
Continua a ridere con moderazione , troppo incredula di trovarsi qua ..luogo tanto desiderato.
Abby: Erano anni che volevo passare una vacanza qui sopra e ora che siamo in compagnia la mia voglia di divertirmi aumenta di minuto in minuto!
Accenno un sorriso leggermente felice di assistere la sua immensa euforia.
Marz: Cerca di arrivare viva sino a stasera almeno.*ridendo* Non vorrei portarti in braccio stanca morta in stanza.
Abby:*ridendo* Come da piccola?
Marz: Si ma l’unica differenza che non tu non hai più la leggerezza di un tempo *sorridendo sotto i baffi* e io non ho più la forza di un tempo.
Abby:*finta offesa* E con la mia leggerezza hai qualcosa in contrario?*sorridendo sotto i baffi*
Mi alzo dal comodo e morbido letto avvicinandomi a mia figlia per attirarla a me e abbracciarla.
Marz: Ovviamente niente in contrario.*ridendo*
Ci lasciamo andare ad una dolce risata , staccando finalmente la testa dallo stress .
Abby: Aawn non vedo l’ora di uscire da questa stanza e divertirci !
Saltella sul posto , una volta sciolto l’abbraccio per finirmi di preparare.
Marz: Penso che dovrai divertirti con gli altri..io resterò da parte credo..
Richiudo la valigia , una volta afferrato gli abiti caldi che mi servono vedendo automaticamente con la punta dell’occhio il visino di Abby cambiare espressione.
Abby: E perché?
Il suo tono appare malinconico ora e alzando il capo gli spiego come mi sento in un certo senso.
Marz: Amore non te la prendere.*accarezzandogli la guancia* Sai che non sto pullulando di salute in questa settimana..
Abby: Sicuro di stare meglio mamma..? Se vuoi rimango qui con te al caldo .*avvicinandosi preoccupata* Non vorrei che peggiori la tua influenza.
Il suo sguardo appare premuroso e leggermente coperta da un velo di preoccupazione che rompo con un sorriso tranquillo.
Marz: Ma neanche per scherzo. Vedrai che con la dormita fatta in autobus mi stabilisco tra un paio di minuti. Quando mi riprenderò del tutto ti raggiungerò e ci divertiremo insieme ok?
Abby: *annuendo col capo* Va bene..come vuoi tu mamma. *sorridendo* Quindi automaticamente mi stai dando il consenso di andare a sciare con Jared?
Marz: *finto sorriso* Aggiungerei anche Mia e Manuel o Pablo . Da sola con quel tipo che ti ha quasi ucciso un mese fa te lo devi solo levare dalla testa mia cara.
Lei al contrario ride sdrammatizzando il ricordo traumatico avvicinandosi alla porta tutta pronta.
Abby: Oh suvvia , pensa che sono viva. E comunque stai tranquilla starò accanto a Mia e Manuel anche perché..
Inizia a sorridere maliziosamente aprendo la porta della stanza , cui corridoio illumina le nostre espressioni sul viso una volta spento le luci .
Abby: ..penso che Pablito abbia qualcos’altro da fare invece di sciare.
Delicatamente mi da lieve gomitate al fianco mentre continua a sollevare le sopracciglia in modo malizioso.
Marz: Che?*confusa*
Abby: Su credi che non mi sia accorta come tenta di conquistare la mia fiducia unicamente per ritenerlo l’uomo adatto per mia madre?
Dilato leggermente le pupille , cercando di non dar vedere la mia espressione sorpresa e al contempo incredula.
Abby:*ridendo* Me ne intendo di queste cose. Ma non si deve preoccupare..sei tutta sua se tu vuoi. E ora andiamo c’è gente giù che ci aspetta insieme al divertimentooo!
E urlando nel corridoio si avvia al piano inferiore mentre io rimango scioccata da sola.
Non posso credere che lei abbia pensato a ciò . Passare l’intero mese in sua compagnia l’ha indotta a pensare che Pablo stia acquistando la sua fiducia unicamente per farsi accettare da lei ? Per stare al mio fianco per giunta? Ah..questa è davvero “bella” ! .. Ma come può minimante pensare che io e lui possiamo nuovamente allacciare il rapporto di un tempo? Al contempo però come posso chiedermi “a cos’altro può pensare una ragazzina della sua età? “ . Nessuno arriverebbe a pensare che quell’uomo si è avvicinata a lei solo per rendere la verità meno drastica . Al sol pensiero che quel momento si sta avvicinando mi viene da morire seduta stante , ma devo resistere e dimostrarmi coraggiosa anche quest’ennesima volta.
Avanzo raggiungendola , pensando che le decisioni e le azioni più difficili le abbia commesse tanti anni fa , ma solo ora mi accorgo che il peggio deve arrivare e automaticamente mi viene quasi la tachicardia.
Respiro profondamente calmandomi pochissimi minuti dato che giunge proprio lui che mi fissa con passione. Perché rende il tutto sempre più complicato? O dovrei pormela io questa domanda?
Potrei rendere tutto più semplice se solo mi comportassi meglio nei suoi confronti.
Penso che stia pagando abbastanza ciò che ha fatto ad entrambe in passato .
Ora più che mai necessito il suo aiuto soprattutto quando arriverà il momento tanto temuto.
Cosa ne sarà di me? Come reagirà Abby dinanzi la verità tenuta nascosta da mille e terribili bugie che hanno fatto me un mostro?
Sono dell’idea che l’unico cattivo in questa vita sia lui ma in realtà quella che ha sbagliato sono io.
Forse sarebbe stato meno doloroso sapere sin da piccola che suo padre non l’ha voluta . Sicuramente avrebbe sofferto , sarebbe caduta in depressione , si sarebbe sentita sola e abbandonata ma risulterà tutto più oscuro e deprimente quando saprà tutto dopo 15 lunghi anni . Quale era la scelta più audace e giusta da fare? Non lo so tutt’ora. Lo scoprirò quando l’avrò dinanzi , quando fisserò la sua espressione dove aver pronunciato “ Tuo padre non è morto ma in realtà è Pablo ..” o una cosa del genere. Sono certa che quel momento il mio cuore quasi cesserà di battere , che la mia gola mi ostacolerà il respiro regolare e che la mia bocca di seccherà a tal punto di non riuscir a parlare. A questo punto allora mi chiedo ..Lui mi aiuterà?
Intento chiedergli quali sono le sue intenzione e cercare di trovare un compromesso insieme.
Come sempre scenderò a qualsiasi livello per il bene di Abby , che spero col tutto il cuore che non la faccia soffrire incredibilmente. Ne morirei se arrivasse ad odiarmi….In questo caso non so se dire “ingiustamente” o “giustamente” . Sono circondata e prevalsa dalla confusione e a render tutto più difficile è l’emicrania che non mi lascia in pace da una lunga settimana . Solo lunghe dormite sono riuscite a placarlo ma qui in preda ai miei lunghi monologhi peggiora di minuto in minuto.
Marz: Allora stai attenta!
Il tutto questo però ho continuato ad ascoltare e fissare gli altri , che si preparano a divertirsi per trascorrere un entusiasmante mattinata tra la neve e diversi giochi .
Abby: Te lo prometto.*ridendo* Ora raggiunto Mia e Manuel, resterò sempre al loro fianco stai tranquilla. Se non ti senti bene torna in stanza , tranquilla ok?
Annuisco sentendo le sue labbra lasciarmi un tenero bacio sulla guancia già fredda.
Abby: Non trascurarti , ti voglio bene.
E dopo aver fissato il suo meraviglioso sorriso si allontano insieme a quei due e Jared vedendoli man mano mischiarsi con la diversa gente.
Pablo: Siamo..rimasti noi due quindi.
Sospiro leggermente , creando una nuvoletta di condensa fuoriuscita dalla bocca.
Marz: Perché non raggiungi tua figlia e sciate per la prima volta insieme? *accennando un sorriso amaro* Ormai penso che hai preso l’abitudine a vivere nuove esperienze al suo fianco.
Fingo un sorriso , parlando con un tono disturbato di voce , continuandogli a rivolgere le spalle.
Pablo: Marizza voglio parlare di cose serie oggi.
Mi volgo curiosa di sentire le sue parole “serie” rivolgendogli uno sguardo afflitto.
Marz: Serie?..*inarcando il sopracciglio* Per esempio?
I suoi occhi azzurri si scontrano con i miei e per giunta fissarlo con la barba rasata è un vero e proprio attacco al mio pover cuore, che ora batte docilmente unicamente e stupidamente per amore .
Pablo: Non pensi…sia giunta l’ora?
Tendo ad alzare il capo, serrando automaticamente la mascella per dimostrare la mia superiorità.
Marz: Tu non pensi che sia inopportuno scegliere quando è davvero giunta l’ora? *freddamente*
Pablo: Marizza sappi che più tempo passare e più le cose peggiorano.
Marz:*scuotendo il capo* Non riuscirai a farmi sentire in colpa con queste tue parole sappilo.*finto sorriso* Ah giusto per ricordartelo..quello che deve fare il Gran Lavoro sono io ..No tu.
Pablo: Credi che Abby potrà odiare solo te ? Conoscendo il suo carattere ereditato da te , posso metter la mano sul fuoco che tenderà ad odiare anche me. Non credere il contrario.
Marz: *inarcando il sopracciglio* E perché dovrebbe odiare il padre che ora gli sta dando tutto ciò che non gli dato in passato solo perché non ne era conoscenza? *incrociando la braccia* Sono io che l’ho cresciuta nella menzogna che suo padre era morto .. no tu. Quindi ti supplico.. dammi tempo, non te lo ripeto più.
Riporto le braccia lungo i miei fianchi ponendo il punto a questa nostra ennesima conversazione.
Distogliendo lo sguardo dalla sua espressione delusa , ovviamente dal mio atteggiamento ostile , inizio ad avanzare verso lui con l’unico scopo di sorpassarlo e rientrare in hotel . Se passo altri minuti qui fuori rischio veramente di prendere la febbre a 40 . Per miracolo non mi escono gli stalattiti dal naso , che ora come mai quasi fa male per il troppo gelo . Trascorrere la mattina a dormire al caldo rientra nei miei piani dato che la stanchezza , procurata da questa influenza insolita , ormai mi scarica di qualunque forza adatta per divertirmi sulla neve.
Pablo: Dove vai ora?
Marz: Non sono dell’umore giusto per giocare o sciare . Torno dentro , qui si muore dal gelo.
Rispondo con tono freddo e distaccato alla sua domanda sorta quando lo sorpasso per rientrare dentro.
Ma la meta risulta irraggiungibile nel momento in cui la mia vista diventa sfogata e per giunta inizio a vedere tutte le figure distorte. D’istinto barcollo sentendomi quasi cedere i piedi dinanzi alla distorsione della visuale e questo barcollamento non passa inosservato dinanzi gli occhi di Pablo che corre da me con un velo di preoccupazione.
Pablo: Marizza!
Socchiudo per brevi istanti gli occhi lasciando che le sue grandi e forti mani mi stringano le braccia per sorreggermi e impedirmi di cadere al suolo a peso morto. La sua voce arriva alle mie orecchie ovattata da questo continuo e fastidioso martellio di testa che mi ha provato quel forte giramento di testa.
Pablo: Marizza come ti senti? Sei pallidissima! Riesci a reggerti in piedi?
Tutta la confusione che ho in testa mi ostacola a pronunciare una frase diretta poggiandomi come una cretina tra le sue braccia . Per un momento si irrigidisce dinanzi a questo contatto così intimo.
Mi sento talmente debole che non riesco neanche a sciogliere questa sorta di abbraccio che ho creato per un ennesimo barcollamento. Ma lui mi stringe a se , affondando il mio viso sul suo incavo del collo.
Nonostante a coprigli la testa è il cappuccio della giacca riesco ad aspirare il profumo della sua pelle impregnata sul suo collo socchiudendo nuovamente gli occhi.
Pablo: T-tu…hai una febbre da cavallo.
La mia fronte accaldata preme sulla sua guancia fredda non riuscendo a questo punto a reagire.
L’unica cosa che mi resta da fare è farmi sopraffare dalla febbre , peggiorata a causa di questo freddo , iniziando persino a respirare con affanno.
Marz: N-non…l-lasciarmi sola..
Con gli occhi lucidi pronuncio queste parole con un filo di voce , non capacitandomi di ciò che ho detto.
Tutta colpa della febbre che ora mi sento terribilmente un angoscia addosso che mi induce a sentirmi sola.
Non ho bisogno di lui Solo in questa malattia ..ma anche per il resto della mia vita soprattutto quando giungerà quel ..momento.
Pablo: T-ti porto..in stanza.
Inizia a balbettare , sicuramente imbarazzato dalla mia frase compromettente e nel momento che sento il mio corpo non toccare il suolo deduco che mi abbia preso in braccio e tenendomi a se rientra in hotel cui calore finalmente rinfresca il mio cuore gelido. A tale goduria socchiudo gli occhi rannicchiandomi tra le sue possenti braccia sino a quando sento il mio corpo esser poggiato con delicatezza su quel che sembra un letto. Non ho neanche la forza di riaprire la bocca per chiedergli dove sono .
Pablo: Ti voglio misurare la febbre..Stai tranquilla , cerca solo di riposare e di non stancarti ulteriormente.
Mi annuncia il suo volere mentre mi libera della giaccia pesante , leggermente coperta dai fiocchi di neve che cadevano fuori lentamente.
Marz: P-pablo..
Pronuncio con un lieve affanno sollevando di poco le palpebre appesantite. Lo fisso lanciare prima la sua giacca su una sedia poi abbassarsi sulle ginocchia trovandomi il suo viso dinanzi al mio .
Pablo: Guarda…come ti sei ridotta..
Stringo le labbra non riuscendo a rispondere a cantinella.
Pablo: Eri una ragazza che sprizzava allegria e vitalità..
Pone la sua mano tremolante fredda sul mio viso cocente .
Pablo: Io ti ho prosciugato di qualunque tua energia positiva vitale che risiedeva nel tuo corpo e nel tuo cuore.. Hai patito le peggiori sofferenze sempre a causa mia , hai cresciuta quella ragazza che ingiustamente potrà arrabbiarsi per le tue scelte prese in passato e ora soffochi tutto il tuo dolore in silenzio. T-tu non ce la fai senza di me Marizza….non più.
I miei occhi diventano ancora più lucidi , ma no a causa della febbre , a causa di queste parole toccanti .
D’istinto mi scivola una lacrima che giunge su questo cuscino morbido , mentre un'altra viene catturata dal pollice di Pablo che blocca lo scorrimento delle altre che creano un vero e proprio pianto muto.
Pablo: Noi ci amiamo..
Il suo tono di voce è basso . Quasi mi sussurra queste parole che accompagnano i nostri elevati battiti cardiaci.
Pablo: Hai tentato di ferirmi con la vendetta..ma mettendoti in gioco ci hai rimesso anche tu. Ci Siamo amati , abbiamo trovato il privilegio di amarci , di scambiarci forti e lunghi baci passionali .. Abbiamo fatto l’amore insieme e ora stare così lontani è …insopportabile. T-tu..non sai minimante come possa sentirmi dentro .
Marz: I-io..
Con voce tremolante cerco di assemblare una parola , ma questo pianto mi crea un groppo alla gola.
Pablo: Io ti amo..quante volte ancora devo dirtelo? Io voglio alzare la famiglia che ho già , ma solo col tuo consenso.
Mi parla col calma incastrando il suo sguardo afflitto e malinconico nel mio sofferente e spento.
Marz: A-a-anche io…ti amo ma..
Le lacrime scorrono senza controllo e soprattutto senza permesso.
Marz: …non riesco ad amarti…dopo tutto ciò che ingiustamente..ti ho fatto.
Stringo le labbra sentendomi un mostro abominevole per averlo indotto a cedere all’amore che prova per me solo per vendetta.
Marz: V-v-volevo ferirti….s-solo perché…ero accecata..d’ira..
Balbetto tra un singhiozzo del pianto all’altro sentendo i suoi occhi penetranti affliggermi il cuore.
Marz: Poi ..ho capito di amarti..ancora … e ora sono così disperata e sola…senza te.
Socchiudo le palpebre iniziando a sprigionare un pianto sonoro rannicchiandomi sul posto ponendomi le mani dinanzi al viso che divampa calore sempre più. Non so neanche se queste parole sono frutto della mia influenza .. non riesco più a ragionare .

Pablo

Rimango fermo ad assistere in silenzio il suo pianto disperato senza più riuscire a trovare la parola giusta da dire. Chino il capo drizzandomi in piedi correttamente. Con le braccia lungo i fianchi stringo le mani in pugno , scaricando la tensione e socchiudendo gli occhi cerco di trattenere il dolore che mi procura guardarla in questo stato . Roba di brevi istanti per poi vederla sopraffarsi del tutto dalla debolezza e addormentarsi sul letto morbido con le mani dinanzi al viso rigato dalle ultime lacrime che gli scorrono sino a poggiarsi sul cuscino , visibili dalla mia posizione . Sospiro sonoramente pensando a quando posso esser stato ottuso tutto questo tempo. Ma ora non è il momento di rivangare il passato e ciò che ho fatto quest’ultimo periodo . Poggio la mano sulla fronte di Marizza optando subito che la sua febbre sta salendo lentamente. Dopo avergli tolto le scarpe la copro col piumone caldo , fondendogli quel calore che la fa rannicchiare serenamente su se stessa sentendo il suo respiro affannoso e profondo.
Scendo velocemente al piano di sotto recuperando un termometro col quale , una volta giunto in camera , gli misuro la temperatura .
Pablo: 38..
Con un espressione perplessa fisso questo risultato al quanto strano. Per stare in queste condizioni avrei optano per un 40 , se no di più. Riporto uno sguardo confuso e preoccupato su Marizza che continua a dormire senza preoccuparsi del fatto di stare a sprecare una vacanza costata cara.
Potrei senza problemi lasciarla qui in stanza mia , ma al sol pensiero di lasciarla sola per raggiungere Abby mi sale l’angoscia. Così mi siedo su una piccola parte di questo letto singolo non scollando lo sguardo da lei.
“Poi ..ho capito di amarti..ancora … e ora sono così disperata e sola…senza te.”
Abbozzo un dolce sorriso ripercorrendo le frasi dette poc’anzi .
Pablo: Io invece non hai mai smesso di amarti …
Allungo la mano accarezzandogli la guancia ormai asciutta da ogni lacrima.
Pablo: E anche tu mi manchi..Anche se te io non riesco più a vivere .
Mi chino lentamente , restando seduto , poggiando così le mie labbra sulle sue arrossate.
Socchiudendo gli occhi mi godo questo contatto e il sapore della sua bocca ferma e calda per pochi minuti sino a quando decido di ammazzare il tempo a vegliarla nella malattia in silenzio .

Abby (alcune ore dopo)

Abby: E’ la vacanza più bella della mia vitaa!
Mi butto sfinita sulla neve fredda e soprattutto morbida ridendo così tanto da creare continue nuvolette di condensa.
Jared: Tu sei davvero folle ad avviarti con gli scii senza me al tuo fianco.
Rompe quel che sembra un rimprovero con una risata , non riuscendo a trattenerla più di tanto.
Abby: *sorridendo sotto i baffi* Oh suvvia non fare lo spilungone di ghiaccio e sciogliti un po’ vicino a me.
Lo prendo per la mano tirandolo dalla mia parte in modo da farlo cadere sopra di me. Entrambi ci allunghiamo sulla neve scoppiando in una fragorosa risata a bocca aperta accoccolandoci poco dopo tra le braccia dell’altro.
Jared: Allora ti stai divertendo?
Abby:*ridendo* Davvero me lo stai chiedendo?
Poggio il capo sul suo petto sentendo le sue gambe circondarmi il corpo , dato che sono seduta proprio tra le sue gambe.
Abby: E’ una delle mie esperienze migliori della mia vita! Peccato che non ci sia mamma al mio fianco.
Jared: Non sta molto bene vero?
Lentamente sgretolo il mio sorriso ripensando al suo stato.
Abby: Sinceramente no.. Sono giorni che sta in quelle condizioni.
Fisso con un espressione leggermente afflitta Mia e Manuel ridere e sciare in lontananza mentre io e Jared continuiamo a restar seduti sulla neve morbida.
Jared: Non ha pensato a sottoporsi ad un controllo medico?
Abby:*finta risata* Marizza Pia Andrade andare dal medico? Pft..in che film hai visto compiere questo miraggio?
Jared: *abbracciandomi da dietro* Dalla tua frase deduco che non ama molto preoccuparsi per se stessa.
Abby: E sempre stata un tipo che attende la fine dell’influenza senza ricorrere a niente.
Jared: Ma più che influenza mi pare stanchezza.
Abby: *sospirando* Non lo so Jared.. Sarà sicuramente qualche pensiero che gli turba. Forse sta avendo problemi con Pablo? *alzando le spalle* Non lo so , ma quel che ti posso dire è che bramo esser nella testa di mia madre a volte.*accennando una risata*
Jared: Se fossi in te non lo farei..
Mi volgo lentamente dalla sua parte , sciogliendo l’abbraccio creato poc’anzi , rivolgendogli un espressione confusa.
Abby: Cosa..intendi dire?
Ecco che i suoi occhi marroni si dilatano poco a poco iniziando persino a cambiare espressione facciale.
Jared: Ehm..io.. no..*ridendo nervosamente* Non intendo dire niente. Ma cosa vai a pensare?
Abby: Jared Aguirre! *con tono autoritario* Conosco alla perfezione il tuo nervosismo! Dimmi cosa mi stai nascondendo!
Jared: Abby davvero credimi! Non so di cosa stai parlando. Io non ti sto nascondendo….niente.
Pronuncia l’ultima frase con sforzo , dopo aver deglutito pesantemente.
Abby: Non dire bugie! *alzando leggermente il tono* Hai indugiato alla fine della frase.
Jared: Oh Abby cara..questa conversazione ha preso una brutta piega.
Si alza velocemente scotolandosi dal pantalone i fiocchi di neve rimasti attaccati cercando di porre fine alla discussione distogliendo il suo sguardo dai miei occhi azzurri.
Jared: Sta scendendo la sera. Torniamo in albergo dai.
Abby: Dove credi di andare?
Mi alzo prendendogli il polso prima che scappi da me.
Abby: Jared…ti supplico , te lo sto chiedendo con il cuore in mano. C-cosa…sai tu che io…non so?
L’idea che lui sa qualcosa riguardo mia madre mi assilla e mi fa sentire un peso al cuore.
Deglutisco cercando di scoprire qualcosa supplicando Jared con uno sguardo intenso che esprime tutto il desiderio di capire qualcosa. Lui mi fissa , con un espressione titubante cogliendo nei suoi occhi un velo di afflizione.
Jared: C-chiedi…a tua madre . I-io..non posso dirtelo , non ho nessun diritto. Perdonami.
E sciogliendo la mia presa salda si allontana poco a poco da me , lasciandomi nel bel mezzo della confusione. La sua frase ora che vuol dire..? Cosa devo sapere di ciò che sembra al quanto importante?
Avvolta dalla confusione e dalla voglia di sapere ciò di così tanto misterioso avanzo a passo spedito verso l’albergo , seguita d’istinto da Mia e Manuel che hanno colto qualcosa che non quadra in me e Jared , il quale ormai è già scomparso in lontananza. Il mio cuore batte forte e percorrendo le scale velocemente finalmente giungo in stanza mia , dove può darsi starà mia madre. Busso , non avendo le chiavi , non ricevendo però nessuna risposta. Sbuffo sonoramente afflitta dall’assenza di mia madre.
Abby: E ora dove diamine è andata?
In questo corridoio mi guardo a destra e sinistra con l’ansia di porre al più presto qualche domanda.
Cosa intendeva dire Jared col “chiedi a tua madre. Io non posso dirtelo , non ho nessun diritto” ?
Xx: Abby….che ci fai qua? Già di ritorno?
Mi volgo di scatto , ritornando alla realtà. Alzando lo sguardo fisso l’espressione sorpresa di Marizza che senza giacca si avvicina lentamente a me .
Abby: Dov’eri ..?
La paura di sapere qualcosa di sconvolgente mi crea un groppo alla gola che mi fa parlare con un filo di voce, sino a quando dopo un colpo di tosse ritorna al timbro normale.
Abby: Dove sei stata? Ho bussato ma ..
Marz: E-ero..in giro.
Il suo sorriso sforzato ora non mi rende più tranquilla.
Marz: Allora , divertita?
Tenta di pormi qualche domanda non curante della mia espressione turbata.
Abby: Mamma… devo chiederti una cosa.
Vedo le sue pupille dilatarsi di poco , sicuramente colpita dalla mia serietà e da questa mia affermazione fredda e impassibile.
Marz: C-cosa..vuoi chiedermi? *sforzando un sorriso*
Abby: T-tu…tu mi tieni nascosto qualcosa mamma….Dimmi la verità…ti supplico.
D’un tratto i miei occhi diventano lucidi e la mia voce inizia a rompersi dal terrore e dall’agonia che sale in questa lunga e intrepida attesa. Ma a render tutto più spaventoso è la sua espressione terrorizzata che tenta di mascherare con una risata nervosa. E tutte questa sua reazione non fa altro che confondermi di più.
Marz: Abby…amore mio , ma cosa stai dicendo? Io non ho ..n-niente di nascosto..*sorridendo nervosamente*
Abby: Sei la donna che mi ha messo al mondo , sono cresciuta sempre e unicamente con te.*avanzando* Ti conosco come il palmo della mia mano..mamma. Ti te lo sto chiedendo con il cuore in m-mano.*stringendo le mani in pugno*
Ecco che abbassa il capo prendendo un gran respiro , sgretolando contemporaneamente quell’espressione finta che aveva sul viso.
Marz: I-in…realtà…c’è una cosa che…d-dovresti sapere.
Dilato le pupille sentendo il mio cuore batter sempre più incessantemente.
Abby: C-c-che…c-cosa..? Che cosa riguarda? *alzando leggermente il tono*
Marz: *stringendo gli occhi* Riguarda tuo padre… *riaprendoli di scatto* Tuo padre non è morto !
Sbotta di colpo parole che sono state in grado di sconvolgermi la vita in un nano secondo.
Le mie pupille tremolano e il cuore ormai ha perso il controllo dei battiti. Deglutisco con forza sentendo la mia bocca seccarsi inspiegabilmente.
Marz: T-t-tuo….p-padre…è…qui.
Inizio ad intravedere delle lacrime sgorgargli il viso pallido vedendola tremolare da quel che sembra terrore.
Abby: *con un filo di voce* C-c-chi….è…? ……. CHI E’ ??
Urlo di colpo , sentendo le mie corde vocali bruciare improvvisamente , vedendo la mia vista annebbiarsi da lacrime create per le continue e ripugnanti menzogne che hanno coperto l’intera mia vita da sin troppi anni.
Abby: *avanzando* DIMMI CHI E’! GUARDAMI NEGLI OCCHI E DIMMI CHI E’! *urlando*
Marz: A-abby..*in lacrime* T-ti prego…calmati..ti supplico .*singhiozzando* D’accordo adesso ti dirò chi è il tuo vero padre . Però per favore non dimenticare mai che tu sei la persona che amo di più al mondo
Abby: NON IMPORTA! SMETTILA CON QUESTO DISCORSO E DIMMI CHI E’ !! DIMMI CHI E’ MIO PADRE!!
Xx: Sono io Abby.
Al sol sentire quella voce familiare sgrano gli occhi continuando a rivolgere uno sconvolto a Marizza, la donna che spudoratamente mi ha mentito per tutto questo tempo. Il mio corpo trema dallo shock prendendo il colpo finale nel momento che mi volgo e scontro i suoi occhi azzurri. Gli occhi di Pablo.
Pablo: Sono io tuo padre.





OH MAMMA RAGA!!! IL GIORNO E' ARRIVATO E LA FURIA STA PER SCATENARSI SU MARIZZA E PABLO !
QUEST'ULTIMO E' COMPARSO ALLE SPALLE DICENDO QUELLA FRASE. ORA ABBY SA CHE IL PADRE NON E' MORTO MA AL CONTRARIO E' PROPRIO DIETRO DI LEI COME REAGIRA'? SI AVVERERA' L'INCUBO DI MARIZZA?

LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO CHE INIZIERA' CON UN FLASHBACK DI 9 ANNI FA , E RACCONTA ALCUNI PASSI DELL'INFANZIA DI ABBY !
COMMENTATEEE E CONTINUATE A SEGUIRLA SE SIETE CURIOSI DI LEGGERE IL CONTINUOOO!!!

P.S: RAGA MANCANO 5 CAPITOLI ALLA FINE ^_^ QUINDI SEGUITE IL BOOM FINALE AHAHAHAH
SARA' ROXANA O ROXY A CONDURRE I PROSSIMI CAPITOLI? :shifty: :shifty: :woot: CHI LO SAAA LO SCOPRIRETE PRESTO! CIAOOOO!!
 
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Pablizza01
view post Posted on 22/10/2016, 14:01




ROXYYYYYYYYYY
YYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY
*URLANDO COME UNA POSSEDUTA*
TU non puoi.PEEMETTERTI DI LASCIARMI COSÌ IO IMPAZZIRÒ...
ABBY HA SCOPERTO...TUTTO..
IN
QUESTO
MODO
IO ora STO URLANDO COME UNA SCEMA PER LA STANZA
aiuto vi prego....
TUTTO SUCCESSO COSÌ ALL'IMRPOVVIDO MI HA FATTO RIMANERE DI SASSO..MI SONO BLOCCATA E ORA STO URLANDO :woot:
No vabbe...cerco di calmarmi..ma non è possibile
Io aspetterò il continuo con ansia...tanta ansia..troppa andia!!! TI GIURO AVREI TANTE COSE DA DIRTI
Dal discroso di marizza e pablo quando lei era in piena alla febbre..o a abby e jared sulla meve sono dolcissimi :wub:
O non so Ma io nmora non rieaco più a scrivere visto che sto ancora urlando..quindiii termino il commento ma prima ti dico ancora 3 cose
1 HO A BRUTTISSIMA SENSAZIONE CHE ARRIVERÀ ROXANA MA IO NON VOGLIOOOO*PIANGE*
2 5 CAPITOLI?! 5 CAPITOLI?!?!?!?!?!?!?! AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOO*URLO* madonna :woot: :woot:
Non voglio che finisce :cry:
Giuro che piangerò all'ultimo capitolo..sisisisi sicuro :cry: :cry:
3CONTINUAA ALLA SVELTA perchè sono in crisi e devo sapere il continuooooo :woot: :wub:

Ciaooooooo
Ps a più tardi/stasera con il mio capitolo sciaoooo :D
 
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view post Posted on 23/10/2016, 21:25

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Vi lascio le anteprime ;)


Marizza (pochi minuti prima)

Pablo: Sto parlando con sincerità. Non voglio illuderti. Ma perché farci accecare dal terrore di questa sua reazione iniziale se poi possiamo vivere felicemente tutte e tre insieme ad amarci come una vera e propria famiglia?
I suoi occhi si tingono di una luce brillante , creata dal desiderio di vederci tutte e tre insieme .
Pablo: Potremmo vivere insieme , amarci come non mai , passare nuove avventure ed esperienza con mia figlia , farci una casa ..*sorridendomi* Non trovi che il “Domani” sia meraviglioso per tutti?
Distolgo lo sguardo , abbassandolo con aria afflitta.
Marz: Tu vivi troppo nella positività . *alzandomi* Non conosci Abby , lei è una ragazza che ha SEMPRE sofferto per la mancanza del padre , sin da piccola è stata maltrattata per questo e diventa una ribelle quando oggi qualcuno osa mancargli di rispetto . Non oso immaginare la sua reazione sconvolgente.
Mi porto la mano sugli occhi socchiudendoli per la confusione che mi affligge questa situazione.
Pablo: Marizza..
Con il suo tono basso di voce si reca dietro di me posando le sue mani sulle mie minute spalle sentendo il fiato cadermi sull’incavo del collo.
Pablo: Ti aiuterò.. Cercherò a tutti i costi di non farti soffrire ulteriormente. Sono persino disposto a dirgli io ciò che VI HO fatto in passato.
Sottolinea con un timbro di voce deciso il “vi” .

------------------------------------------------------------

Marz: Non ferirmi Abby , se mi lasci spiegare..
Abby. Cosa? Hai altre bugie?
Marz: Io stavo solo cercando di proteggerti . Volevo aspettare che tu fossi cresciuta per dirti chi è tuo padre. Ho sbagliato è vero..Ho sbagliato. Ma non volevo farti del male.
Abby: Questa… è la tipica scusa di chi vuole giustificare un errore.
Marz: Non sei corretta. Sai bene che ti amo , che sei la mia vita ..
Abby: *interrompendomi* Tu puoi anche obbligarmi a fare qualcosa. Ma non puoi costringermi a perdonarti.
Dilato sempre più le pupille certa al 100% che l’ho persa del tutto.
Abby: Io non ti posso perdonare! Mi hai fatto….così tanto male..raccontandomi infinite b-bugie..
Pablo: Perché non dai a tua madre l’opportunità di dirti il perché ti ha tenuto all’oscuro di tutto ciò?
Marz: Pablo lascia perdere!
Pablo: Tua madre l’ha fatto per il tuo bene perché non voleva che sapessi che io ..
Marz: PABLO SMETTILA!

----------------------------------------------------------------

Abby

Abby: Perché non te ne vai e come tutti gli altri non mi lasci in santa pace? Voglio esser lasciata sola ok? Chiedo troppo?*alzando il tono*
Pablo: Vuoi sapere il perché non ha fatto altro che mentirti Marizza? Te lo spiego subito!
Senza dar retta alle mie suppliche lui continua a parlare sovrastando le mie frasi.
Pablo: Tua madre rimase incinta quando aveva soli 18 anni! A capodanno facemmo l’amore insieme e da allora rimase incinta. Il mese dopo lo scoprì , venne da me e finse di avere solo un presentimento. Io reagì male.. Ero sconvolta dalla notizia che avrei avuto un figlio. Ma no perché non l’amassi anzi.. Marizza era ed è tutt’oggi la persona che amo più di me stesso …ma questo penso che lo sai.
Ascolto , ormai ammutolita dal suo racconto , senza muovere un solo muscolo. Il mio respiro affannoso si mescola al suo notando lo sforzo immenso che sta compiendo a raccontare quel che sembra un'altra amara verità . Si porta la mano in faccia proseguendo il racconto senza rivolgermi quello sguardo afflitto.
Pablo: R-r-rifiutai….di accettare la realtà.




ED ECCOCI QUA! LA DISCUSSIONE TRA ABBY MARIZZA E PABLO DIVENTA SEMPRE PIU' CALDA . PABLO CONFESSERA' REALMENTE CIO' CHE HA FATTO 15 ANNI FA? E I FLASHBACK DI ABBY COSA NARRANO DI PARTICOLARE QUANDO ERA PICCOLA? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO CHE POSTERò DOMANI! CIAOOO!
 
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Pablizza01
view post Posted on 24/10/2016, 12:36




MADONNAAAAA che ansia!! Voglio leggere subito il capitolo!!! :D
Continuaaaaaa :woot:
 
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view post Posted on 24/10/2016, 19:46

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Buona letturaa :D

CAP 41

9 anni prima

Scuola Elementare - Sud dell’Argentina

Maestra: Bambini tutti fuori a giocare! E’ suonata la ricreazione su.
La maestra dai capelli biondi e lisci batte le mani sorridendo a pieni denti a tutti i miei compagni di classe che si affrettano ad uscire in giardino per godersi questa giornata di inizio primavera .
Maestra: Abby..tu non vieni a giocare?
Si china sulle sue ginocchia ed essendo molto alta arriva a poggiare le sue braccia incrociate sul mio banco.
Abby: No..voglio prima finire di disegnare la mia famiglia. Non mi va di interrompere il lavoro come hanno fatto gli altri.
Indico i fogli dei miei compagni che hanno lasciato sul proprio banco sul quali vi è un disegno incompleto.
Meastra: Allora ti faccio compagnia , ok?
Mi sorride gentilmente prendendo una sedia per restare al mio fianco dopo aver annuito gioiosamente .
Maestra: Posso vedere chi stai disegnando con così tanta concentrazione?
Abby: Certo che si!
E mostrando un sorriso ampio , dal quale mostro alcuni denti da latte caduti , alzo il foglio per mostrare con orgoglio quel che considero un capolavoro.
Abby: Questa sono io!
Indico con un piccolo dito la figura disegnata di una bambina con le codine marroni e occhi azzurri.
Abby: Che tengo la mano della mia mamma.
Indico successivamente la figura di una femmina più grande con i capelli lunghi sino a dietro le spalle.
Maestra: Ma è stupendo questo disegno.*ridendo* Sicuramente otterrai un 10 e lode!
Abby: *sorridendo* Ma non è finito!
Scosto la mano dalla figura che coprivo con un leggero imbarazzo , decisa comunque a mostrargli ciò che stavo disegnando in segreto dai miei compagni di classe.
Abby: Q-questo.. dovrebbe essere il mio papà.
Fisso questa figura disegnata di un uomo che stringe amorevolmente l’altra mia mano , cui volto però è ancora vuoto.
Abby: La mamma mi ha detto che sta in cielo da tanti anni , e rimarrà lassù per prendersi cura di me. *sorridendo leggermente* Non l’ho mai conosciuto quindi…non so com’è di aspetto .
Tento di restare con un sorriso sulle labbra che comunque svanisce poco a poco al sol ricordo di non avere un papà. La mano della maestra sulla schiena cerca di infondermi coraggio .
Maestra: E’ molto bello il tuo disegno . Mi ha toccato profondamente.*Sorridendomi dolcemente* Bhe se ti fa piacere potrei consigliarti di metter un paio di occhi azzurri , come i tuoi. Infondo li hai ereditati da lui vero?
Sul mio viso prende vita un'altra espressione gioiosa annuendo velocemente al viso dinanzi questa idea strabiliante che non mi era passata in mente.
Abby: Si!! Lo faccio subito!
E cacciando la linguetta mi concentro prendendo il pastello azzurro col quale incido gli occhi su questo disegno decidendo però di concluderla così.
Maestra: Non importa se non sai com’era il suo viso . Quello che devi pensare è che sai il suo colore degli occhi e soprattutto devi esser orgogliosa di avere una mamma che ti ama un mondo.
Abby: *sorridendo* Io voglio molto bene alla mia mamma!
Mestra:*ridendo* Lo so Abby. Lo so e lei te ne vuole a te. Ora andiamo a giocare? Poi mostreremo a tutti i tuoi compagni questo disegno ok?
Annuisco prendendo la mano della maestra raggiungendo insieme a lei i miei compagni in giardino.

3 Giorni dopo.

Xx: Hey Abigail! Cos’è tuo padre? Un alieno per caso?
Stringo tra le braccia questo disegno ormai sgualcito da questi orchi che mi circondato man mano in giardino ostacolandomi qualsiasi via di fuga.
Abby: Lasciami in pace Clarisse ! Di ai tuoi amici di non darmi fastidio!
A testa e sguardo basso cerco comunque di resistere alla prepotenza di questi bambini viziati che frequentano la mia classe.
Clarisse: *imitandomi* “Lasciami in pace”..bla bla bla.
Scoppia in una risata , seguita dai suoi scagnozzi secondo il suo punto di vista.
Abby: Quando lo verrà a sapere la mia mamma verrete rimproverati dalla maestra.
Ingenuamente cerco di intimorirli con questo ricatto. Di solito mia madre scanna sempre vivi chiunque mi da fastidio. Sono la sua pietra più preziosa , e guai a chi la tocca o minimamente la sfiora.
Clarisse: Puahahahah *ridendo* Vai a chiamare la tua mamma? Su dai perché a questo punto non fai venire anche il tuo papà?
Crea sul suo viso un ghigno divertito , che ai miei occhi appare diabolico .
Abby: Lascia stare il mio papà!
Alzo il capo reagendo a questo tortura alzando il tono di voce .
Alex: *ridendo* Ooh..la piccolina ha alzato il tono di voce..Clarisse*guardandolo con sguardo furbo* Cosa hai in serbo per questa piccola ribelle?
Tracy: *ridendo* Oh la parola ribelle è un po’ troppo per questo tappino non credete?
Abby: S-solo perché sono la più bassa tra voi non merito questo trattamento!
Stringo i pugni , tenendo al sicuro con il petto questo disegno che poc’anzi hanno deriso alle spalle della maestra , che come mi aveva promesso mi ha lodato dinanzi all’intera classe che ha rosicato per il trattamento differente che mi danno solo perché sono orfana di padre.
Abby: La dovete smettere di trattarmi in questo modo! *con gli occhi lucidi* Io non vi ho fatto niente!
Mary: La cocca della maestra continua a rispondere eh.*inarcando il sopracciglio* Clarisse..a te l’onore di farla tacere.*sorridendo malignamente*
Clarisse: Abigail…Abigail cara Abigail.
Avanza lentamente scuotendo il viso.
Clarisse: Sai che non ti abbiamo mai sopportata sin dall’inizio?*finto sorriso* Bhè è insopportabile assistere alla lode di un disegno incompleto. Dov’è il viso di tuo padre? *sorridendo malvagiamente* L’hai cancellato subito dopo esserti accorta che era un mostro?
Ridono all’unisono e questa offesa fa accrescere a me un inspiegabile voglia e desiderio di urlare o piangere.
Alex: Uh la bimba sta per piangere! Uee uee.
Finge il verso di un pianto indicando le mie pupille ormai umide e arrossate a furia di trattenere le lacrime.
Abby: L-l-lasciate in pace..il mio papà!
Reagisco , ma la voce balbettante non fa altro che accrescere le risate.
Abby: Solo perché avete tutti i componenti di una famiglia non è giusto che mi ridiate !!*alzando il tono* Avrete anche un papà ma nessuno di voi avrà MAI UNA MAMMA CHE VI AMA PIU’ DELLA VITA STESSA!
Esclamo con sin troppa enfasi questa frase che hanno fatto sgretolare quel sorrisetto sul viso.
Nel silenzio sento solo il mio respiro affannoso e fissando l’espressione nera di Clarisse in viso inizio a retrocedere nel momento che avanza minacciosamente.
Clarisse: Piccola insolente che non sei altro come ti permetti a dire queste cose?
Toccato un tasto dolente allunga di scatto il suo braccio rubandomi di soppiatto il disegno che avevo tra le braccia .
Clarisse: Vediamo se impari la lezione ora!
Abby: NO!!
Urlo con le lacrime dinanzi all’azione spregevole che sta compiendo. Senza permettermi di recuperare il mio amato disegno lo inizia a strappare dinanzi ai miei occhi che lentamente si sgranano per lo shock.
Tutti esclamano un “Oh ben fatto “ mentre io cedo sulle ginocchia su questo morbido e fresco prato sul quale si posa il disegno strappato in due e sgualcito.
Clarisse: Non avrai mai un papà! Ora smamma da questa scuola ORFANA !
Ed ecco che insieme al suo gruppetto si allontana lasciandomi sola a fissare il mio disegno ormai rovinato.
Abby: L-l-la..mia..f-f-famiglia.
Inizio a piangere singhiozzando silenziosamente in questo isolato spazio del giardino di scuola prendendo tremolante i due fogli. Ha strappato di sua volontà la figura del mio papà , lasciando intatto solo quelle di me e mia madre. Continuo a piangere riportandomi tra le braccia questo disegno che speravo di completare quando avrei scoperto qualche altro tratto fisico del mio papà. Ma tutto ciò sarà impossibile.
L’ho creato col cuore e anche se ne creassi un altro non mi darà lo stesso effetto toccante.
Ricevo tutte queste ingiustizie solo perché loro non hanno ciò che io ho pur non avendo una figura maschile in famiglia. Sono solo invidiosi e giuro..GIURO che mi ribellerò a chiunque oserà infrangere il nome della mia famiglia!
Xx: Abby…
Alzo di scatto il mio viso completamente sommerso dalle lacrime vedendo gli occhi preoccupati di mia madre fissi su di me.
Abby: M-m-mamma..*in lacrime*
Marz: Tesoro mio che ti succede?
Si china velocemente prendendomi in braccio per dopo drizzarsi alla sua altezza mentre io affondo il viso rigato sul suo incavo del collo , annusando l’odore dei suoi meravigliosi capelli marroni lunghi.
Abby: Voglio cambiare scuola! Non voglio più stare qua!
Marz: Abby amore puoi spiegarmi il perché stai piangendo? Ti supplico mi fa un male terribile vederti in questo stato . Sono venuta a prenderti sperando e pregando Dio di vederti correre tra le mie braccia col sorriso e invece ti trovo completamente in lacrime.
Dondola sul posto , rimanendo qui in giardino dove gli altri genitori vengono a prendere i propri figli a fine lezione.
Marz: Dimmi chi ti ha fatto piangere e giuro che gli faccio passare i 5 minuti PEGGIORI DELLA SUA VITA!
Dinanzi al suo cambio improvviso di voce stringo le mie piccole braccia attorno al suo collo desiderando solo il suo amore.
Abby: Non voglio rimanere qua! Ci sono dei bambini cattivi che mi trattano male.
Continuo a piangere sul suo collo , ormai bagnato dalle mie continue e struggenti lacrime.
Marz: Ma io li ammazzo!!
Si volta di scatto pronta a fare una strage ma in questo movimento mi cadono i fogli dalle mani , cosa che nota mia madre.
Marz: E ..questi che sono?
Si abbassa sulle ginocchia facendomi riappoggiare i piedi sul terreno , rimanendo però in questa posizione in modo da tenere il suo viso grande dinanzi al mio piccolo e rotondo.
Abby:*succhiando sul naso* U-una bambina mi ha strappato questo disegno..s-solo perché..non ho un p-papà.
Prima fissa i due fogli con un espressione confusa poi si concentra a fissare la mia disperazione , asciugandomi con suo delicato e morbido pollice le lacrime rimaste.
Marz: Ora non piangere tesoro mio.
Sforza un dolce sorriso baciandomi la fronte amorevolmente.
Marz: Non li dare retta. Sono soltanto invidiosi quei bambini che ti prendono in giro. E sai il perché?
Scuoto il capo sentendo le codine marroni scontrarsi sul mio collo mentre mi concentro a non piangere più.
Marz: Perché loro non hanno una mamma che ti ama un mondo ,che ti ama più della mia stessa vita , che per te farei di tutto , mi scontrerei con tutti , lotterei per renderti felice ed eliminerei chi ti fa del male.*accarezzandomi il viso* N-non…avrai un papà…ma..ci sono io, sempre! *sorridendo dolcemente* Il tuo papà sarebbe molto felice se vedrebbe questo eccezionale disegno , sai?
Abby. Ma è rovinato.*mettendo il broncio*
Marz:*ridendo* Sai che esiste un oggetto magico chiamato nastro adesivo?
Alla parola “magico” i miei occhi ritornano a brillare.
Abby: Hai detto magico?
Marz:*annuisce sorridendo* Si si ! Hai sentito bene.
Abby:*iniziando a sorridere* E a cosa serve?
MArz: Se torniamo a casa con questo disegno te lo faccio vedere con i propri occhi come in un secondo la figura del tuo papà ritornerà a tenerti per mano ok?*sorridendo dolcemente*
Abby: Sii!!
Saltello sul posto non vedendo l’ora di rivederlo intatto come prima.
Abby: E poi lo appenderò in camera così appena scoprirò un tratto fisico di papà io lo aggiungerò !
Marz*prendendomi in braccio* Ottima idea tesoro. Ora torniamo a casa per portare a termine questo lavoretto?
Annuisco col viso vedendola drizzarsi per incamminarsi verso casa con me tra le braccia , mentre sorrido appieno stringendomi ad essa.
Abby: Ti voglio bene mamma..Sempre!
E baciandole la guancia socchiudo gli occhi attaccando la mia alla sua per tutto il tragitto , permettendo che il piacere di sentire la sua profumata pelle stare a contatto con la mia prenda il sopravvento sul mio cuore che batte dolcemente sempre più.
Marz: Ti straamo di bene amore mio. *baciandomi la guancia*

Scuola superiore . 2°Anno – Sud dell’Argentina.

Xx: Abby mollami immediatamente! Giuro che se non mi lasci all’istante ti farò cacciare dalla scuola !
Accenno un ghigno divertente , lasciandomi scappare una piccola risata , mentre continuo a tener spiaccicata al muro questa insolente viziata figlia di papà.
Abby: Oh Wanda stanne pure certa che dopo quest’altro sconto NON VEDO L’ORA di cambiare l’ennesima scuola! Ma per finirla in bellezza perché non terrorizzarti un altro po’?
Fingo un sorriso stringendo il colletto di questa graziosa camicia rosa alzandola quel po’ che basta per dimostrare la mia superiorità.
Wanda: Ho detto lasciami!
Abby: *inarcando il sopracciglio* E per cosa scusa? Che io rimembri tu non hai fatto altro che offendere la mia famiglia. Perché ora dovrei avere pietà di te? *finto sorriso*
Wanda: Sei un mostro ! Ecco che sei!
Abby: Non ti ho chiesto cosa sono, smorfiosa che non sei altro!
Wanda: Quando mio padre lo verrà a sapere nessuna scuola ti accetterà più sappilo!
Abby: *finto sorriso* Me ne farò una ragione! Oh guarda ho già la faccia disperata.*fingendone una*
Wanda: Mi stai sgualcendo la camicia!!
Si dimena tra me e il muro sul quale è spiaccicata mollandola poco dopo bruscamente.
Abby: Ah..non ne posso più delle tue urla stridule!
Wanda:*fissandosi le unghia* Aah!! *strillando* Per giunta te la vedrai col mio avvocato! Hai rovinato la mia manicure fatta dall’estetista più costosa del paese!
Masticando la chewingum abbasso la montatura stramba dei miei occhiali per guardarla di sottecchi.
Faccio scoppiare un palloncino dinanzi al suo viso truccato come minimo per 5 ore di fila facendole poggiare su di esso piccoli pezzi di cicca rosa.
Wanda: Aaah sei un camionista! *strillando disgustata* Maledetta sia tua ma..
Di colpo le tappo la bocca con la mia mano riattaccandola al muro.
Abby: No no no no..
Scuoto il viso continuandogli a ripetere no con un sorriso da psicopatica sulle labbra.
Abby: Non ti azzardare a nominare mia madre ok? Hai già offeso mio padre..non credi che sia troppo? Perché non pensi alle corna che hanno i tuoi genitori?*inarcando il sopracciglio* E’ sempre bello vedere il preside di questa scuola sbattere tua madre sulla cattedra.
Tolgo la mano dalla sua bocca , sulla quale ora è sbavato tutto il suo rossetto , pulendomi la mano con aria schifata mentre mi subisco le sue crisi isteriche.
Wanda: Questo è davvero troppo!! Sei solo una ribelle che non fa altro che rendere la vita degli altri un tormento solo perché non hai nulla da fare*alzando il tono* Fortunato quel pover uomo che è morto ! Almeno si è risparmiato di vedere che razza di ribelle ha cresciuta quell’infelice di tua madre!*urlando*
Sgrano gli occhi iniziando a respirando profondamente cercando di tenere sotto controllo i miei nervi che ormai bruciano sotto la mia pelle vogliosi di uscire a galla.
Wanda: Almeno io avrò sempre una spalla di un papà su cui piangere ! Tu no..*sorridendo per finta*
Abby: AH MA QUESTO E’ TROPPO!!

****

Marz: Espulsa dall’ennesima scuola?
Si butta sul letto completamente esausta tenendo tra le mani il documento della scuola di quartiere.
Marz: Oh Abby…come devo fare con te?
Si porta la mano sul viso stanco scuotendolo poco dopo in segno di disapprovazione.
Abby: Che pretendevi ? Che lasciavo offendere la mia famiglia senza muovere un muscolo?
Marz: Va bene che volevi difendermi però sino a buttarla dalla rampe di scale penso che sia stato un po’ troppo!
Sbuffa sonoramente portandosi entrambe le mani tra i suoi capelli morbidi.
Marz: E ora dove ti mando? Quella ragazza era figlia di una famiglia importante , qui sopra è scritto ben esplicito che risulterà difficile trovare un altro istituto che ti accetti.
Sospiro poggiando la schiena al divano .
Abby: Bhè forse un segno , non trovi? Finalmente il mio sogno si avvererà. Niente scuola , niente stronzi, niente avvelenate , niente espulsioni.*finto sorriso* Solo io e te , non credi che sia magico?
Marz: Abby come vorrei tenerti qui a casa 24 h su 24 ma..tu sei ancora minorenne. Come posso?
Abby: Oh ciancio alle regole mamma.. Quando ero piccola eri più accanita. Sembra che i ruoli ce li siamo scambiati. Ora sono io quella ribelle e tu la piccola e fragile che si è indebolita nel tempo.
Marz:*sospira* Non sparare stronzata Abby. Sai che sono stanca, ho giocato al casinò tutta la notte.*sbadigliando* Non mi sono rammollita.
Abby: *chinando la mia schiena in avanti* Mi è venuta una brillante idea.*sorridendo furbamente*
Marz: Cioè?*inarcando il sopracciglio*
Abby: E se io e te andassimo in giro per il mondo per fare fortuna?*sollevando le sopracciglia ripetute volte* Non la trovi un idea fantastica?? Tu nei casinò e io ad esibirmi in piazze! Quando l’anno nuovo starà alle porte io sceglierò nuovamente che scuola frequentare tra quelle rimaste che mi accettano.*alzandomi*
Marz: I-io…e te.. in giro per il mondo?
Dal suo tono di voce sembra esser interessata dalla mia idea stramba e completamente folle.
Abby. Si! Fammi buttare via anni e anni di puro maltrattamento a scuola! Sono anni che soffro per le loro prese in giro! Non ho trovato neanche una scuola nella quale non c’era una che giocava con i miei sentimenti. Guarda.. ricordi questo?
Indico il disegno che feci all’età di 6 anni attaccato alla parete della mia cameretta , intravedendo il nastro adesivo trasparente che ha riunito le parte strappate.
Abby: Me lo strappò una bambina solo perché non avevo un padre. Al tempo non reagivo e ora sono stanca di subirmi tutte le loro prese in giro. E sa il perché? Perché sono afflitta , disperata nel sapere che in tutti questi anni non sono riuscita a completare il viso di mio padre.*con occhi lucidi* Mi manca! Mi manca una figura maschile nonostante ho te che mi ha sempre dato tutto e circondata da ogni esigenza di cui ho bisogno. Non mi hai mai detto di “No” e io ti lodo , ti ammiro! Sei il mio modello! Sei il mio faro che mi conduce ad un porto sicuro che in questo caso sono le tue braccia . Io ti amo di bene , sei tutto per me ma .. vedere tutti gli altri abbracciare i loro padri mi fa star male. *stringendo i pugni* E io non riesco più a sopportare tutto questo .
Abbasso il capo cercando di trattenere con orgoglio le lacrime che mi procura questo dolore insopportabile.
All’improvviso sento il suo corpo attirare il mio e stringendomi in un forte abbraccio mi sussurra.
Marz: Giuro che porrò fine a questa tua sofferenza.. tesoro della mamma.

Presente

Marizza (minuti prima)

Sollevo lentamente le palpebre risvegliandomi dal sonno profondo in cui sono caduta anche quest’oggi.
Xx: Ben svegliata.
La mia attenzione viene richiamata dalla sua voce ,come sempre toccante per il mio cuore.
Sbadiglio moderatamente mettendomi poco dopo a sedermi lentamente sul posto .
Marz: C-che ora sono?
Mi strofino gli occhi assonnati rivolgendo poi lo sguardo a Pablo che sta fissando e ascoltando il tg al televisore della stanza , che spegne subito dopo avergli posto la domanda.
Pablo: *alzandosi dalla sedia* Sono le 18 . Hai dormito un bel po’ .*accennando una risata*
Marz: Abby..? E’ già tornata?
Mi scosto le coperte dal mio corpo finalmente caldo posando i piedi coperti dai calzini sul pavimento sicuramente freddo.
Pablo: Non ancora , ma dato che il sole sta tramontando deduco che tra poco faranno ritorno. Alle 20 i camerieri ci porteranno la cena nelle rispettive stanze. Dovresti un po’ mangiare , sei pallidissima.
Al sentire la parola “cena” sento un insopportabile sensazione colpirmi lo stomaco vuoto da diversi giorni.
Marz: S-sinceramente non ho molta voglia di m-mangiare.
Pablo: Dovresti invece. A stento ti reggi in piedi . Allora…come stai in generale? Ti senti meglio?
Con un espressione nauseata gli rispondo con una bugia.
Marz: S-si..m-molto meglio.
Sforzo un sorriso soffocando questa nausea improvvisa.
Marz: Mi hai misurato la febbre?
Mi viene da domandare appena il mio sguardo intravede il termometro sul comodino.
Pablo: Si ma non ce l’avevi alta. Solo 38 ..
Una volta ingoiato quel groppo che si era formato in gola riesco a pronunciare altre parole , cercando di nascondere questo mio disagio.
Marz: N-non so che mi sia preso. Pablo..
Alzo lo sguardo scontrando i suoi occhi magnetici , fissi su di me.
Marz: Q-qualunque cosa abbia detto…io non so se ero sotto l’effetto della febbre o..
Stringo i pugni portandomi d’istinto appresso il lenzuolo accaldato dal mio corpo sovrastante.
Pablo: Non eri sotto l’effetto della febbre.
Distoglie lo sguardo rivolgendolo ad un punto a caso .
Pablo: Hai detto cose che volevi dirmi da tempo , ma dalla tua ultima frase deduco che te ne stai lavando le mani.
Socchiudo gli occhi prendendo un bel respiro nella speranza di tenere un set control nella norma.
Marz: Credi che sia facile perdonar tutto ciò che io e te ci siamo fatti a vicenda?
Pablo:*rivolgendomi lo sguardo* Per quando ancora rivangherai il passato che ormai ci siamo lasciati alle spalle?.. Marizza..*avvicinandosi* .. io sto cercando di sotterrare il torto fattomi per esser stata con me sotto mentite spoglie , solo perché ti Amo e non desiderio altro se non passare e recuperare il tempo perso a fare gli idioti e compiere azioni egoistiche!
Dilato le pupille sentendo queste parole pronunciate con afflizione .
Pablo: Abbiamo una figlia che ci unirà sempre. In Abby scorre il nostro sangue mischiato . Una creatura nata dal nostro folle e immenso amore MAI svanito nel tempo . Questo lo sappiamo entrambi ! Quando arriverà il momento in cui affronteremo le nostre più profonde paure per raggiungere ciò che vogliamo da sin troppo tempo?.. E’ tempo di reagire Marizza . Affrontiamo insieme Abby una buona volta del tutto. So che sei interamente concentrata a pensare su cosa o non cosa sia meglio dire o fare con tua figlia. Insieme ne avete sicuramente passate tante e io ora più che mai intendo far parte del vostro mondo .
Marz: E …s-se reagirà..male?
Le conseguenza create da questa fretta mi induce cadere in panico , visibile nel mio sguardo.
Pablo: Marizza cosa credi che farà? Le hai mentito..a fin di bene tanti anni solo per coprire la figura paterna che in passato ha compiuto l’azione più spregevole che possa compiere un uomo. Ho disprezzato il frutto di quella notte ..come un idiota. E sapere questo per Abby sarà traumatico . Passerà il momento peggiore della sua vita , come te in passato quando hai scoperto tutta la verità su Spirito. Inizierà a vedere tutto nero e inizierà ad sospettare di chiunque gli è accanto perché è stata mentita dalla persona che ama col tutto il cuore.
Marz: T-t-tu non mi aiuti dicendomi queste cose!
Pablo: Sto parlando con sincerità. Non voglio illuderti. Ma perché farci accecare dal terrore di questa sua reazione iniziale se poi possiamo vivere felicemente tutte e tre insieme ad amarci come una vera e propria famiglia?
I suoi occhi si tingono di una luce brillante , creata dal desiderio di vederci tutte e tre insieme .
Pablo: Potremmo vivere insieme , amarci come non mai , passare nuove avventure ed esperienza con mia figlia , farci una casa ..*sorridendomi* Non trovi che il “Domani” sia meraviglioso per tutti?
Distolgo lo sguardo , abbassandolo con aria afflitta.
Marz: Tu vivi troppo nella positività . *alzandomi* Non conosci Abby , lei è una ragazza che ha SEMPRE sofferto per la mancanza del padre , sin da piccola è stata maltrattata per questo e diventa una ribelle quando oggi qualcuno osa mancargli di rispetto . Non oso immaginare la sua reazione sconvolgente.
Mi porto la mano sugli occhi socchiudendoli per la confusione che mi affligge questa situazione.
Pablo: Marizza..
Con il suo tono basso di voce si reca dietro di me posando le sue mani sulle mie minute spalle sentendo il fiato cadermi sull’incavo del collo.
Pablo: Ti aiuterò.. Cercherò a tutti i costi di non farti soffrire ulteriormente. Sono persino disposto a dirgli io ciò che VI HO fatto in passato.
Sottolinea con un timbro di voce deciso il “vi” .
Marz: N-no..
Scuoto leggermente il viso voltandomi verso di lui togliendo la mano dai miei occhi , che ora si incastrano nuovamente nei suoi .
Pablo: Voglio che sappia che non la volevo , non voglio che ti porti ad odiare e voglio dirle che l’hai mentita solo per non farle scoprire che razza di padre meschino si trova.
Marz: E a che serve allora confessargli tutto se poi odierà te..?
La mia espressione è totalmente confusa , lo fisso negli occhi ma in quello sguardo non ci leggo nulla di buono.
Pablo: L’odio che accrescerà di colpo nei miei confronti sarà la mia più dura punizione della stronzata compiuta in passato. I-io..sono pronto ad accettare qualsiasi conseguenza…al tuo fianco.
Pone la sua mano sul mio viso vedendolo socchiudere gli occhi lentamente per posare infine le sue morbide e calda labbra sulle mie. Come ogni volta seguo il suo movimento . Abbasso le palpebre e immobile permetto che mi scavalchi lentamente le labbra , sentendo quel contatto diventare un vero e proprio piacere. Dischiudo la bocca ed inclino il viso . Movimenti che rendono questo breve e delicato bacio a fior di labbra un momento unico ed eccitante. Le mie mani si poggiano sui propri fianchi mentre le sue dita sfiorano in continuazione la mia pelle del viso . Il momento è alle porte e l’amore che prova per entrambi lo spinge ad accettare a braccia aperte il capovolgimento dei sentimenti che prova Abby nei suoi confronti.
Voglio realmente comunicargli che quando lei era solo un cuoricino lui l’ha disprezzata? Voglio realmente spezzargli il cuore e rovinare l’immagine di padre perfetto e amorevole che si è fatta sin da piccola?
Davvero voglio questo?.. No…
Sciolgo lentamente questo bacio , non ricambiando i suoi movimenti che diventano sempre più forbiti.
Pablo: M-marizza..
Abbasso il capo continuando a sentire le sue mani carezzarmi il viso mentre riporto le mie braccia lungo ai fianchi.
Pablo: Hey…che hai?
Il suo tono è dolce e premuroso . Le sue dita si pongono sotto il mio mento alzandomelo di poco in modo da far scontrare i miei occhi lucidi ai suoi di un azzurro profondo.
Marz: N-non ce n’è bisogno.
Pablo: Non capisco cosa intendi dire..
Marz: Me la vedrò io con Abby..perderà me m-ma voglio che acquisti suo padre.
Pablo: Ma..
Marz:*interrompendolo* Se realmente ci ami col tutto il cuore accetta il mio volere.
E detto questo esco dalla sua stanza soffocando il dolore che mi procura sapere che quel momento è alle porte. Cammino a passo spedito verso la mia stanza scontrando mia figlia attaccata alla porta della camera con un aria afflitta. Ci scambiamo diverse frasi sino a quando a cogliermi impreparata sono delle domande strane sorte all’improvviso . In un secondo sono stata sopraffatta dalla paura di vederla allontanarsi da me inorridita da ciò che deve sapere. Na solo fissando la sua espressione sofferente metto da parte del mio dolore e per l’ennesima volta compio questo sacrificio.
Marz: I-in…realtà…c’è una cosa che…d-dovresti sapere.
Abby: C-c-che…c-cosa..? Che cosa riguarda?
Alza il tono di voce dilatando contemporaneamente gli occhi.
Marz: Riguarda tuo padre…
Erano anni che pretendeva la verità , è giunto amaramente il momento .
Marz: Tuo padre non è morto !
Con il cuore in gola annuncio l’amara e crudele verità fissando le sue iridi azzurre tremolare insieme al suo corpo , sicuramente percosso dallo shock.
Marz: T-t-tuo….p-padre…è…qui.
Senza volere dai miei occhi scivolano lacrime che scorrono sulle mie guance come un acido che brucia la pelle. Mi umidisco le labbra stringendo gli occhi appena lei inizia ad urlare di colpo in questo corridoio d’albergo isolato da tutti gli altri residenti.
Abby: C-c-chi….è…? CHI E’ ??*avanzando* DIMMI CHI E’! GUARDAMI NEGLI OCCHI E DIMMI CHI E’!
Risollevo le palpebre affrontando con tutto lo sforzo la realtà distorta per entrambi.
Marz: A-abby.. T-ti prego…calmati..ti supplico .*singhiozzando* D’accordo adesso ti dirò chi è il tuo vero padre . Però per favore non dimenticare mai che tu sei la persona che amo di più al mondo.
D’istinto mi viene da annunciare ciò che per lei provo alla follia con le lacrime agli occhi , ma qualunque cosa gli dirò non servirà a nulla. Le ho mentita , l’ho fatta soffrire e l’ho proibita di vivere col padre.
Gli ho fatto credere che il padre fosse un'altra persona , che fosse morto e lei per tutte le mie immense e infinite bugie ha patito a scuola ingiustamente. Ma cosa può esser più doloroso? Non avere un padre o averlo e non poterci stare?
Abby: NON IMPORTA! SMETTILA CON QUESTO DISCORSO E DIMMI CHI !! DIMMI CHI E’ MIO PADRE!!
Xx: Sono io Abby.
Sgraniamo all’unisono gli occhi sentendo arrivare alle nostre orecchie la sua voce. Il suo corpo trema senza controllo e rialzando lo sguardo , abbassato a causa delle sue urla strazianti per il mio cuore , fisso Pablo porsi alle sue spalle pronto ad affrontare insieme a me..nostra figlia. Non mi ha dato retta e ora è qui a render tutto più difficile.
Pablo: Sono io tuo padre.
Completamente scossa si volta a rallentatore , quasi a tratti scontrando poi il suo ..vero padre.
Abby: T-t-tu…
Marz: Pablo vattene! Ci penso io!
Pablo: *avvicinandosi* Non posso lasciarti sola in questo momento!
Respiro profondamente sentendo la tensione attorno a noi accrescere ogni secondo .
Marz: Ho detto di andartene. Spiegherò tutto io ad Abby.
Abby: V-v-voi due…..voi due..mi avete mentito…
Alza il capo , chinato poc’anzi per lo shock , rivolgendomi un occhiata truce velata da un filo di lacrime.
Abby: Avete agito alle mie spalle… *fissando Pablo* H-hai comprato la mia fiducia con uscite , viaggi e tante altre cose….solo per avvicinarti a me..
Stringe le labbra , trattenendo sicuramente con orgoglio le lacrime procurate da questo immenso dolore di sapere tutto di colpo.
Pablo: Ti posso spiegare tutto Abby..
Abby: NON CHIAMARMI ABBY!
Urla di colpo intravedendo le prime lacrime sgorgargli il viso . Il mio mento trema e stringendomi le labbra cerco di smettere di singhiozzare dal pianto per reagire e intervenire.
Marz: Abby per favore..calmati.
Ed ecco che si volge dalla mia parte , fissandomi con un luce oscura che intravedo facilmente. E quella luce si chiama odio e disperazione.
Abby: T-t-tu….Ti ho SEMPRE creduto..*inorridita* Ti ho SEMPRE difesa ..IO MI FIDAVO DI TE! Mi hai mentito! Mi hai mentito per tutti questi anni!! *alzando la voce*
Marz: S-si…si ti ho mentito perché…..perchè…
Lo shock mi impedisce di proseguire la frase sino a quando la sento nuovamente urlare di colpo con le lacrime sul viso.
Abby: PERCHE’? NON MENTIRMI ANCORA! Sei un egoista! Come hai potuto farmi questo ?!
Marz: Ho mentito perché..
Abby: Perché?
Continua a chiedere incessantemente con una voce afflitta rotta dal pianto.
Marz: P-perché solo ora ho trovato il coraggio di confessarti questa dura e amara realtà! Perdonami tesoro! Però credimi non te ne avevo ancora parlato perché ..stavo solo aspettando il momento giusto. Davvero!
Pablo in tutto questo rimane in silenzio a eseguire il mio comando di stare zitto sin che non lo chiamiamo in discussione . A farmi un male tremendo al cuore è Abby che appena ho tentano di poggiare la mano sulla sua spalla ha retroceduto urlando parole che mi hanno inflitto il cuore brutalmente.
Abby: Non toccarmi!! Non toccarmi ! Mi fai schifo!
Marz: No..non trattarmi in questo modo. Ti prego..ti prego!
Pablo: Abby smettila per favore!
Volta nuovamente lo sguardo dalla sua parte digrignando i denti per sottolineare il concetto con una minaccia.
Abby: Non OSARMI dire cosa devo o non devo fare! NON HAI NESSUN DIRITTO!
Pablo: Sono tuo padre esigo un minimo di rispetto!
Abby: E DOVE SEI STATO PER TUTTI QUESTI ANNI EH? LO POSSO SAPERE?? *urlando*
Marz: *piangendo* A-a-abby…dammi l’opportunità di spiegarti tutto.
Ma lei continua a perder il controllo della sua lingua .
Abby: Sarebbe stato molto meglio sapere se mi avessi detto che ero stata adottata!
Inizia ad avanzare minacciosamente verso di me puntandomi l’indice severamente addosso.
Abby: Io non ti tollero più! Io ti ho sempre creduto! Ma mi hai mentito mamma!
Marz: Non ferirmi Abby , se mi lasci spiegare..
Abby. Cosa? Hai altre bugie?
Marz: Io stavo solo cercando di proteggerti . Volevo aspettare che tu fossi cresciuta per dirti chi è tuo padre. Ho sbagliato è vero..Ho sbagliato. Ma non volevo farti del male.
Abby: Questa… è la tipica scusa di chi vuole giustificare un errore.
Marz: Non sei corretta. Sai bene che ti amo , che sei la mia vita ..
Abby: *interrompendomi* Tu puoi anche obbligarmi a fare qualcosa. Ma non puoi costringermi a perdonarti.
Dilato sempre più le pupille certa al 100% che l’ho persa del tutto.
Abby: Io non ti posso perdonare! Mi hai fatto….così tanto male..raccontandomi infinite b-bugie..
Pablo: Perché non dai a tua madre l’opportunità di dirti il perché ti ha tenuto all’oscuro di tutto ciò?
Marz: Pablo lascia perdere!
Pablo: Tua madre l’ha fatto per il tuo bene perché non voleva che sapessi che io ..
Marz: PABLO SMETTILA!
Il mio tono acuto ha bloccato quella parlantina assillante che aveva iniziato , parole che avrebbero scioccato sempre di più Abby che ancora adesso ci fissa con tutto il disgusto che riserba in essa.
Abby: “Che io fossi mio padre” ? *fingendo un sorriso* Oh…ma che bello..Ma devi sapere una cosa..*fissando seriamente Pablo* Non voglio! Non voglio che tu sia mio padre!
Pablo: Abby! Abby per favore . Smettila , non fare così.
Marz: Tesoro mio ti prego calmati . Non fare così per favore.
Tento di calmare questa mina vagante , con risultati invano. E per giunta non fa altro che ferirmi con parole pesanti.
Abby: Non ti voglio più come madre! Non toccarmi!
Scappa da un altro mio contatto lasciandomi scioccata sempre più con occhi sgranati al massimo e ormai senza parole .
Pablo: Abby! Abby tua madre sta soffrendo tanto quanto te.
Cerca di dissuadere la sua menta offuscata dal dolore , ma anch’esso inutilmente.
Abby: Ah davvero?
Inarca il sopracciglio e finge un sorriso mentre altre lacrime raggiungono le altre sul pavimento di questo corridoio , in cui è nata la faida più sanguinosa .
Abby: Dovrebbe sparire!
Un pugno allo stomaco dato alla massima velocità e forza e questa frase procurano lo stesso dolore.
All’improvviso tutto a te diventa di un nero pece assoluto e le mie orecchie si tappano per il battito cardiaco ormai elevato .
Pablo: Abby … come puoi dire questo?
Abby: Vorrei tanto esser orfana. Adesso…. l’unica cosa che voglio è stare lontana da voi .
Ed è questa la sua ultima frase che pone fine a questa discussione accaldata.
Lei si allontana e va non so dove in lacrime ,lasciandoci qui da soli in un silenzio pungente.
“Dovrebbe sparire! “; “Dovrebbe sparire!” ; “Dovrebbe sparire!”; “Dovrebbe sparire!”; “Dovrebbe sparire!”
Marz: E’…q-q-quello che vuole..*con un filo di voce*
Pablo: M-marizza… che cosa stai dicendo?
Senza rivolgergli lo sguardo e attenzione mi reco come un autonoma verso l’uscita di questo albergo , come se la mia mente stesse ragionando da sola e che io stia seguendo l’ordine di esso senza opporre resistenza. Sola e coperta da questa neve che inizia a cadere con più frequenza all’esterno , varco l’aria pungente e gelida dell’esterno proseguendo senza una meta precisa mentre dai miei occhi continuano a scivolare quella lacrime che a contatto col freddo quasi glaciale notturno tentano a volare via insieme al vento che sferza violentemente contro il mio viso . Mi stringo , percossa da brividi di freddo , nella mia giacca continuano a camminare qui sotto la neve non intravedendo neanche più le luci dell’albergo ormai in lontananza. L’ho ferita brutalmente , l’ho mentita , l’ho cresciuta nelle bugie e ha reagito in malo modo .
Cosa pretendevo? Si è solo avverato ciò che temevo da un sacco di anni. E’ stato un errore tornare a Buenos Aires , è stato un errore permettere a Pablo di avvicinarsi ad Abby… La mia vita è un vero errore.
Mi chiedo il perché sono ancora in vita. A cosa servo o meglio..a chi servo in questo crudele e spietato mondo? Globo in cui abitano solo le persone più spregevoli del mondo , tra le quale però spicca sempre la preferita , la persona che si ama col tutto il cuore arrivando a compiere le azioni più folle solo per soddisfarle e renderli beati . Come lei desidera sto sparendo dalla sua vita , non vuole più avere a che fare con me. E come darle torto? Sono ai suoi occhi ormai un mostro spietato , una persona malvagia che l’ha privata sin da piccola di un amore paterno. Non volevo che sapesse la verità e per quel motivo ho interrotto Pablo proprio quando stava per confessargli che lui in passato non la voleva. Sarebbe realmente dissolta l’immagine del padre amorevole , quella figura che potrebbe prender il posto nella sua vita ormai scombussolata dalla mia confessione. Ho perso tutto.. ho perso la mia fonte di vita e per questo ora mi trovo senza energia vitale. Le mie ginocchia sdolenzite dalla lunga e spedita camminata su questa alta neve cedono su di essa accasciandomi a terra completamente in lacrime e ormai priva di qualunque energia.
Non ce la faccio neanche più a reagire , perché non ho più un punto di riferimento. Ho perso la persona per la quale valeva reagire e lottare con tutte le forze. Ho perso tutto e sono nuovamente sola e ferita.
Permetto alle mie palpebre di abbassarsi sentendo la bufera di neve posarsi violentemente sul mio corpo sino a quando il freddo mi fa perdere i sensi di qualunque parte del corpo , persino quelli mentali.

Abby

Le cose non vanno come dovrebbero. La famiglia perfetta…. I genitori amorevoli… che pensano solo a proteggerti. Esistono soltanto nelle favole. Nella vita reale ogni famiglia è composta da estranei , che provano a coesistere . Ma quando non puoi fidarti neanche di loro , che ti resta?
E’ soltanto una grande bugia….. Non voglio fare parte di tutto questo….
Ora penso solo a me a quello che Voglio o Non Voglio fare.
D’ora in poi Marizza per me non esiste… Non più. E all’uomo che dovrebbe essere mio padre ho detto di sparire . Ma lui non se ne va. E io sarò costretta a vederlo tutti i giorni a scuola. Lo detesto per l’unico fatto di esser stato complice di Marizza.. che non ha fatto altro che pentirmi.
Ma presto si accorgeranno… che per ciò che mi hanno fatto …dovranno pagarla cara tutte e due!
Xx: Abby dove stai andando ?
Abby: LASCIAMI IN PACE!
Rispondo in malo modo a Jared che solo trovandomelo dinanzi mi rendo conto che ero sicuramente l’unica a non sapere la verità.
Jared: Ti ho visto scappare da Marizza e Pablo. Cosa è successo? Perché stai piangendo?
Abby: Ho detto di lasciarmi in pace! Non ho bisogno di nessuno! Non avete fatto altro che mentirmi! TUTTI!! *con occhi lucidi* TUTTI SAPEVATE CHE PABLO ERA MIO PADRE.. e non mi avete detto niente..
Jared: I-io…
Abby: La tua reazione dice tutto.. Ora lasciami stare , voglio stare sola! Non voglio più avere a che fare..con tutti voi. Menzogneri che non siete altro!
Mi libero dalla sua presa del polso raggiungendo così una area isolata dell’albergo rannicchiandomi a terra riversando ennesime lacrime calde e amare che si posano sul pantalone che copre le mie ginocchia , sulle quali vi poggia il mio capo chinato.
La finestra sovrastante traballa a causa del forte vento alzato improvvisamente e da ciò deduco che fuori si sia scatenata una bufera di neve. Il telegiornale aveva annunciato un ipotetica perturbazione in serata .
Ma non riesco neanche più di tanto a rilassarmi col rumore della bufera in questo momento.
Il mio cervello è totalmente avvolto dal caos , dalla confusione creata in pochissimi minuti duranti ai quali la mia vita si capovolta improvvisamente e in modo scioccante.
Xx: Tua madre non merita questo tuo atteggiamento. L’hai ferita..
Mi stringo in me infastidita dalla sua presenza.
Abby: Perché non sparisci insieme a lei?
Sollevo con orgoglio il viso mostrandogli un finto sorriso , ma fissarlo ora con occhi diversi per me è una fitta al cuore ogni volta.
Pablo: Lei non merita tutto ciò.. Lei non centra niente.
A questo punto mi alza avanzando quel po’ che basta per fissarlo bene degli occhi. Sono stata una stupida a non accorgermi che il padre che tanto desideravo era proprio al mio fianco . Il colore degli occhi , le emozioni che percorrevano il mio corpo ogni qualvolta ci abbracciavamo o minimamente sfioravamo con le mani o braccia . Tutti i pezzi hanno formato un terribile e sconvolgente puzzle .
Pablo: Non ha fatto altro che proteggerti in questi anni . Perché l’hai trattata in quel modo?
Abby: Perché non te ne vai e come tutti gli altri non mi lasci in santa pace? Voglio esser lasciata sola ok? Chiedo troppo?*alzando il tono*
Pablo: Vuoi sapere il perché non ha fatto altro che mentirti Marizza? Te lo spiego subito!
Senza dar retta alle mie suppliche lui continua a parlare sovrastando le mie frasi.
Pablo: Tua madre rimase incinta quando aveva soli 18 anni! A capodanno facemmo l’amore insieme e da allora rimase incinta. Il mese dopo lo scoprì , venne da me e finse di avere solo un presentimento. Io reagì male.. Ero sconvolta dalla notizia che avrei avuto un figlio. Ma no perché non l’amassi anzi.. Marizza era ed è tutt’oggi la persona che amo più di me stesso …ma questo penso che lo sai.
Ascolto , ormai ammutolita dal suo racconto , senza muovere un solo muscolo. Il mio respiro affannoso si mescola al suo notando lo sforzo immenso che sta compiendo a raccontare quel che sembra un'altra amara verità . Si porta la mano in faccia proseguendo il racconto senza rivolgermi quello sguardo afflitto.
Pablo: R-r-rifiutai….di accettare la realtà.
Sgrano gli occhi scioccata ulteriormente da questo particolare e solo pochi brevi istanti continua il racconto scostando la mano dagli occhi , rivolgendomi uno sguardo sofferente e ..pentito.
Pablo: Reagì male , ti disprezzai , non volevo crescer quel bambino e l’orgoglio ferito di Marizza la spinse a falsificare della carte e consegnarmi la risposta errata. Mi ha fatto credere sino a un mese fa che lei non è mai rimasta incinta di me , che tu eri il frutto di una notte di svago con un uomo mai esistito! Non voleva che la indussi all’aborto , non voleva legarmi il piede ad una palla di ferro, non voleva esser legata a me solo per quella creatura .. Scappò via da me , da tutti , da Buenos Aires sola con te in grembo a patire tutte le possibile sofferenze solo a causa del mio egoismo.. L’unico…e-egoista in tutta questa storia…s-sono io.
Abbassa il capo lasciando che il silenzio inondi questo spazio isolato sino a quando , dopo aver deglutito e buttato giù quel groppo alla gola, gli pongo una domanda.
Abby: T-t-tu..non mi hai mai…a-amato?
Noto le sue mani stringersi in pugno , mettendo in evidenza le sue nocche maschili.
Abby: Non eri a conoscenza della mia …esistenza per tutti q-questi anni…?
Pablo: L’ho scoperto solo quel giorno del tuo incidente. Marizza dovette confessare tutto perché necessitavi di sangue e io ero l’unico ad avere il tuo gruppo.
Fisso le mie vene dentro le quali ora scorre il sangue di mio padre…con occhi tremolanti.
Pablo: I-io…noi…io e tua madre eravamo solo degli adolescenti.. Avevo la testa altrove , ero completamente ammaliato dal divertimento e dallo sfizio che mi offriva il mondo esterno che non ci pensai su quando Marizza mi diede la notizia .. E-ero terrorizzato e la paura..mi indusse a compiere l’azione più dolorosa della mia vita che portò conseguenze ancora più drastiche. E adesso…con l’odio che provi nei miei confronti …finalmente sto pagando con dolore in modo giusto. Ma ti supplico…devi perdonare tua madre, voleva solo evitare tutto questo!
Abby: I-io..ho sofferto….*trattenendo le lacrime*.. per la mancanza di un padre..e mia madre lo sapeva alla p-perfezione..
Pablo: Perché non gli dai una possibilità ? Aiutala ad accettare i suoi sbagli . E’ combattuta ! Non voleva tutto questo. Sentire quelle frasi che gli hai urlato contro gli hanno solo fatto male.
Abby. Ma nessuno pensa a me? Non pensate al dolore che mi avete procurato?
Sento la prima lacrima scivolare nuovamente dal viso.
Abby: Tu non mi hai voluto… e mia madre mi ha raccontato frottole su frottole ogni anno. A questo punto come faccio a perdonare entrambi o fidarmi degli altri se la mia vita è stata fondata su bugie ed è pronta a traballare per crollare all’improvviso?
Stringe le labbra trovando le parole da dire pochi istanti dopo.
Pablo: Sono certo che Marizza ha fatto si che la tua vita fosse fondata su solide realtà altrimenti .. saresti già crollata..non trovi?
Dilato le pupille sentendo questa frase toccarmi il cuore , procurandomi ennesime lacrime.
Pablo: Tua madre non merita di soffrire ancora. Penso che l’abbia già fatta soffrire abbastanza io… Tu sei tutto ciò che ha , e che ha sempre avuto. Sei la sua fonte di vita.. Perché invece di pensare a ciò che ti ha fatto di negativo non ripensi ai momento positivi e ai momenti migliori passati insieme? Marizza per te si è spaccata in 4 , si è fatta del male , ha sofferto per gravi cose e compiuto enormi e pesanti sacrifici solo per riempire quel vuoto paterno fisso nel tuo cuore. Non odiare lei ..come odi me. Abbiamo coperto ruoli differenti nella tua vita e penso che Marizza debba ricevere un trattamento migliore. Rifletti sulle mie parole , posso solo dirti questo …in nome di padre.
E detto questo si allontana lentamente , svoltando all’angolo dopo sparendo contemporaneamente dalla mia visuale. Mi riaccascio alla parete rivolgendo uno sguardo afflitto e disperato alla finestra , dove al di fuori continua a sfogarsi una bufera di neve , socchiudendo poco dopo gli occhi riflettendo sulle sue parole.
Quante cose mamma..ha fatto per me? … Ho perso il conto. Ripenso al suo racconto e cerco di immedesimarmi in lei 15 anni fa. Ma invano. Come si sarà sentita quel momento in cui Pablo reagì male? Abbandonata e sola? Sicuramente ..Ma con che coraggio ha proseguito la gravidanza lontano da tutti?
Facile la risposa…l’amore per me , per quella creatura che portava in grembo , l’ha spinta a risparmiare la vita di una creatura innocente , portandola via dalle persone che le volevano solo del male.
Mamma.. perché mi hai fatto questo col passare del tempo? Perché non me l’hai detto subito? Perché hai continuato a mentirmi nonostante ti tempestavo di domande? Eppure dovevo capirlo che sotto quel mistero si gelava una terribile verità. Come dovrei reagire adesso?




EHEHEEHE ROXANA HA COLPITO. CHE FINE HA FATTO MARIZZA ORA? PABLO PERCHE' NON L'HA SEGUITA? ORA ABBY COME REAGIRA'? FARA PACE CON JARED CHE PORELLO NON CENTRAVA QUASI NIENTE?
PIACIUTO IL FLASHBACK DI ABBY? SPERO DI SI ^_^ VI RACCOMANDO CONTINUATE A SEGUIRE LA FF! TANTE ALTRE COSE LE SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO! COMMENTATEEE E GRAZIE SEMPRE A CHI LA CONTINUA A SEGUIREE AUHAUHAHA CIAOO!
 
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Pablizza01
view post Posted on 24/10/2016, 21:41




MA MA MA ...COSA...È SUCCESSO?!
TE LO DICO IO...di tutto!!!
I flash nack...povera abby...da piccolina è stata trattata molto male...se fossi stata io in lei giuro che avrei strangolato la bambina che gli ha rotto il disegni :angry: :(
Poi..beh..i pablizza sono la pucciosaggine..mi dispiace che subito loro e la loro scena sia rrivata quella della clamorosa VERITÀ!!mado :wacko: che casinoo
Abby ha finito per odiarli e mentre pablo cercava di chiaire..marizza...DOVE CASPITA SEI ANDATA? COSA TI È SUCCESSO?! NOM DOVEVI PREMDERE LE PAROLE DI ABBY ALLA ELTTERA...AIUTO HO PAURA..roxana guro che se succede qualcosa a marizza te ne pentirai!!!! :angry: :cry: .
Le parole di pablo hanno fatto sciogliere il cuore a abby??? Speriamo di si e che chiarisca tutto con tutti subito..anche con jared che poverino ahahaahahhahahahah non c'entrava quasi nulla :D
Va beneeeeee ora ti dico solo CONTINUA!!!!! aspetto con ansia il continuo della rua strabiliante ff!! Ciaooo :P
 
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view post Posted on 26/10/2016, 14:01

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Buona letturaaa! :D

CAP 42

Pablo

Xx: Pablo! Pablo che diamine è successo?
Mi volgo di scatto vedendo Mia e Manuel venirmi contro intenti a levarsi il capello di lana dalla testa e la sciarpa dal collo contemporaneamente.
Pablo: U-un..putiferio.
Stringo i pugni scaricando la tensione sovrannaturale che domina a me , cercando di placare il battito accelerato del mio cuore medianti forti e profondo respiri.
Manu: Si sono sentite della urla. Che cosa è successo con Marizza ed Abby?
Rimango zitto , non riuscendo più ad aprire bocca. E’ stato troppo anche per me e per giunta ora mi sento così scarico di emozioni dove aver confessato ad Abby ciò che Marizza nascosto in tutto questi anni , cioè la mia vigliaccheria e lo schifo che commisi stupidamente.
Mia: P-p-pablo…s-stai..piangendo.
Sollevo di scatto il capo sentendo solo ora uno strano calore scivolarmi lungo le guancia. D’istinto Mia si avvicina posando la sua mano fredda su di essa rigata da lacrime fuoriuscire senza permesso.
Manu: Pablo ci puoi spiegare qualcosa…?
Pablo: I-io..A-abby.
Inizio a balbettare sentendo altre lacrime prendere il via velocemente sul mio viso, non riuscendo neanche a formulare una frase diretta.
Mia: A-abby…sa tutto..?
Scontro i suoi enormi occhi blu dilatarsi insieme a quelli marroni di Manuel , rimasto senza parole dopo aver annuito col viso.
Mia: Oh..mio Dio..
Scosta la sua mano dal mio viso , portandosela sulla bocca per coprire l’espressione scioccata in viso.
Pablo: Non so come sia successo , ma sono intervenuto proprio quando Abby gridava un “Dimmi chi è mio padre”. Mi sono intromesso ma non è servito a molto la mia presenza….
Stringo le labbra asciugandomi poi con una mossa agile i residui rimasti sulle guance , cercando di tranquillizzarmi anche se sono quasi sul bordo di un precipizio.
Pablo: N-non pensavo…fosse così..d-difficile.
Manu: H-ha reagito male…
Pablo: Malissimo. *portandomi la mano in faccia* E’ stato terribile. Ha sprigionato tutto il suo dolore con Marizza..ingiustamente urlandogli parole che l’hanno ferita.
Mia: O-ora..dov’è?
Pablo: Ho lasciato poc’anzi Abby in un angolo di questo corridoio isolato .*scostando la mano dal viso* Gli ho detto che dovrebbe odiare solo me , per quello che ho fatto ad entrambe in passato.
Manu: Quindi sa anche che tu..?
Annuisco velocemente evitando così di udire quelle parole che mi farebbero stare ulteriormente male.
Mi sento già uno schifo dentro..
Pablo: ..non so cosa ha deciso di fare dopo aver saputo tutta la cruda realtà..
Mia: E…Marizza..? Dov’è lei? Avrà bisogno di qualcuno!
Parte alla carica con domande riguardante il suo stato e dove si trovi in questo preciso istante e con lo sguardo inizia a cercarla con intrepida voglia di correre in suo aiuto .
Mia: Sarà scioccata! Ha bisogno di una spalla su cui piangere. Pablo dimmi dov’è!
La sua voce stridula e disperata mi fa riprendere dal ricordo in cui sono caduto brevi istanti. Solo adesso ricordo di averla lasciata andare via , con un biancore incredibile sul viso completamente sotto shock.
Pablo: I-io.. dovevo seguirla ma poi.. Jared mi ha chiesto di andare da Abby e io..sono andata da lei. Avevo paura che commetteva qualche pazzia con Marizza al suo tempo e ho perso di vista quest’ultima.
Manu: H-hai..fatto bene..
Pone la sua mano sulla mia spalla speranzoso di infondermi coraggio ma Mia continua a cercarla.
Mia: Non possiamo restare con le mani in mano. Dobbiamo trovarla .. Abby è tutto ciò che teneva e se realmente l’ha ferita con parole crudeli io mi preoccuperei più di Marizza! Per ciò che può esser in grado di compiere lei per disperazione!
Dilato le pupille accorgendomi solo ora di aver sottovalutato le sue enormi e pericolose follie.
Manu: Tu credi che..
Mia: Dobbiamo cercarla! Solo trovandola capiremo come sta e in che stato di shock è caduta! Ci conviene dividerci ! Pablo tu pensa al piano inferiore , tra 5 minuti ci raduniamo nella hall. Su sbrigatevi.
I suoi ordini proclamati con un tono alto e autoritario ci danno la spinta sufficiente per reagire a questo stato di trans , creato dalla preoccupazione che Marizza stia chissà dove a compiere folle azioni.
Senza aggiungere altro mi riprendendo correndo immediatamente al piano inferiore ,seguendo la direzione presa quando è scappata dall’incubo. Sarà la più traumatizzata di tutti e, come ha detto Mia , ha bisogno di qualcuno. Voglio recuperare i miei errori standole accanto in questo istante del bisogno. Non sarò stato accanto a lei quando ha messo al mondo Abby , ma intendo rimanerci persino con le cattive adesso in quest’altro momento della sua vita.
Pablo: Mi scusi ha per caso visto una donna con una giacca celeste e capelli marroni lunghi sino a sotto le spalle?
Poggio le mani accaldate sul balcone della reception di legno grezzo fissando con un lieve affanno il gestore in attesa di una risposta utile.
Xx: Una donna con la giacca celeste l’ho vista fuoriuscire un bel paio di minuti fa. Aveva per caso un espressione malinconica ?
Dilato le pupille abbozzando contemporaneamente un sorriso a pieni denti , incredulo di avere una pista da seguire che mi può condurre facilmente ad essa.
Pablo: Esattamente! Si ! E’ lei! La prego mi dica dove è andata!
Xx: Bhè non so dove sia andata di preciso ma senza darmi ascolto è uscita in mezzo alla bufera.
Il mio sorriso si sgretola velocemente sentendo la parola “bufera”.
Pablo: C-come..ha detto?
Xx: Si signore.. Guardi la fuori , non è molto sicuro uscire con la perturbazione climatica che domina la montagna.
Mi volgo lentamente , con un espressione terrorizzata , verso la porta di legno dalla quale attraverso delle piccole finestre posso intravedere la neve cadere da dei nuvoloni con violenza e forza sentendo l’eco del vento da tutti i spigoli delle finestre e porte di questo Albergo.
Xx: Putroppo non mi ha dato ascolto la signora , credo.. E’ uscita lo stesso e ..ancora non fa ritorno.
Pablo: E lei che aspetta a chiamare qualche soccorso?
Con un’occhiata trucida mi volgo dalla sua parte afferrandolo dalla cravatta rossa che porta al collo super adirato .
Pablo. LI FUORI POTREBBE ESSER IN PERICOLO!!! E LEI CHE FA? SE NE STA CON LE MANI IN MANO??
Xx: M-ma…io..
Balbetta totalmente terrorizzato dalla mia presa brusca e violenta rallentando e sciogliendo del tutto la presa quando mi accorgo di star perdere ulteriore tempo.
Pablo: Si sbrighi ad inviare qualche soccorso alpino !
Xx: Ma è inutile se questa bufera impedisce la visuale delle moto da neve! La prego signore capisca la situazione !
Pablo:*scuotendo il capo* Io capisco solo che voi siete morti se la troverò da solo troppo tardi.
E detto questo a denti stretti dedico un secondo a guardarlo nel peggior modo possibile per dopo correre all’uscita sentendolo chiamarmi per incitarmi a non uscire. Ma me ne frego! Potrei anche rimetterci io la vita , come quel giorno al mare quando mi tuffai tra le onde per salvarla. Io necessito trovarla e salvarla da quest’ennesima pazzia che ha compiuto ad uscire con questo tempo catastrofico.
Mi porto il braccio dinanzi agli occhi mentre scavalco con forza la neve morbida che mi arriva oltre la cavilia ad ogni fioccata improvvisa che viene. Non importa se il vento mi sta quasi congelando ogni mia parte del corpo e non importa neanche che la notte sta rendendo buio tutto il mio tragitto compiuto con forza e fatica. Non importa se il mio fiato inizia ad esser affannoso per il battito accelerato del cuore.
Quest’ultimo sbatte violentemente contro la gabbia toracica e mi chiedo se non la riesco a trovare in tutta questa immensa neve che fine farà? Si fermerà e io verrò seppellito dalla neve? Forse se l’unica certezza è quella di salire in cielo con lei. Ma non è giusto che finisca così questa volta.
Stringo i denti trattenendo il dolore che il freddo procura alla mia pelle e stringo leggermente gli occhi che si seccano ad ogni folata improvvisa di vento gelido sentendo la neve picchiettare sulla mia giacca violentemente.
Pablo: MARIZZA!!!!! MARIZZA RISPONDIMI!!! MARIZZA!!
Urlo cercando di sovrastare il rumore della bufera di neve , annunciata anche al telegiornale , non ricevendo però nessuna risposta.
Pablo: MARIZZA TI SUPPLICO!!!!! RISPONDIMIII!!! MARIZZAAA!!!!
Ma di lei non sento neanche una sola sillaba . Sono certo che sentirei anche un suo lamento in questo momento , teso come sto e super terrorizzato ma non riesco neanche a vedere la sua ombra.
A pizzicarmi ulteriormente gli occhi sono delle lacrime che talmente a contatto col freddo non paiono neanche a formarsi. Rimangono nelle mie iridi che bruciano come non mai .
Pablo: Marizza….
La mia gola ormai brucia e ormai la bocca secca mi impedisce persino ad urlare il suo nome .
Abbasso il braccio che mi riparava gli occhi dal vento fermandomi in quel che sembra in nulla.
Mi guardo attorno con aria sofferente respirando con affanno , creato da questa camminata veloce , vedendo ormai le luci dell’albergo lontano.
Pablo: D-dove…s-sei..?
Socchiudo gli occhi cercando di non cedere alla stanchezza che mi procura il freddo. Non devo dormire , se cedo alla debolezza rischio di non svegliarmi più. La mia pelle è ormai ghiacciata e non ho neanche più il senso del tatto alle mani.
Pablo: MARIZZAAAAAA!!!
Urlo a pieni polmoni provocando una grande nuvola di condensa , creata dal contrato del freddo e caldo , sentendo le ginocchia cedermi sino a poggiarsi violentemente sulle neve che ormai si è alzata di un bel paio di centimetri . Inizio a sentire uno strano calore scivolarmi lungo le guance altrettanto ghiacciate . Sono le mie lacrime che a contatto col vento diventano fredde sino ad esser portate via de esso.
Mi porto le mani gelide sul viso non accettando quest’altro mio fallimento .
Non l’ho persa solo 15 anni fa.. la sto perdendo anche quest’oggi . Non è possibile che tutto finisca in questo modo. Non è possibile che io mi stia arrendendo come un semplice uomo. Io sono diverso , io sono quell’uomo amato col tutto il cuore da una donna che ora aspetta solo di esser salvata da colui che pretendeva solo un amore folle e sincero , privato a causa mia anni or sono. Ma ora sono pronto a rischiare persino la mia vita per trovarla e raggiungere insieme la felicità privata da un sacco di tempo .
Formare la famiglia con le due persone che amo più di me stesso è il mio unico e fisso desiderio e ora più che mai intendo raggiungere il mio scopo .
Pablo: D-d-devo…r-reagire.
Inizio a tremolare non sentendo ormai il mio corpo ghiacciato .
Pablo: N-non posso…s-stare qui..
Con un filo di voce tento di autoconvincermi a reagire e una volta alzatomi con sforzo avanzo lentamente riservando le mie ultime energie a cercarla.
Pablo: Ti..t-troverò *con voce tremolante* F-f-fosse l’ultima..c-cosa che f-faccia..
E stringendo i pugni avanzo sempre di più per altri minuti che per me sembrano eternità. La bufera non pare a cessare ma fortunatamente neanche peggiora . Dei soccorritori non vedo neanche l’ombra e infondo chi metterebbe a repentaglio la propria vita per una persona che non è neanche certo che stia qui fuori?
Ma l’istinto mi dice che lei è in pericolo e come temevo ecco un oggetto colorato di scuro richiama la mia attenzione . Avanzo sempre più stringendo gli occhi per mettere a fuoco la vista e appena intravedo quel che dovrebbe esser la sua giacca celeste inizio a correre dalla sua parte .
Pablo: MARIZZA!!!
E’ lei.. !! E’ lei finalmente! L’ho trovata ! Finalmente giungo da lei e appena la vedo quasi sommersa dalla neve caduta.
Sgrano gli occhi completamente avvolto dal terrore di scostare la neve e non sentire più il suo respiro.
Il mio respiro affannoso si mescola col vento gelido sentendo il mio corpo tremolare da capo ai piedi.
Ce l’ho proprio dinanzi , coperta dalla neve visibile solo grazie al colore della giacca . Unica cosa che sporge dalla neve circostante . Ma il terrore prevale in modo anomalo. Devo..reagire e affrontare la realtà qualunque essa sia. Magari…posso ancora salvarla.
Pablo: MARIZZA!!
Ormai il cuore mi sale in gola e buttandomi di colpo sulle ginocchia inizio ad immergere le mie dita sulla neve scavando incessantemente sino a vedere il sangue, dei tagli delle dita gelate, sporcare la bianca neve che rende la notte più luminosa. Nel buio fisso il biancore della sua pelle trovando come prima cosa la sua mano immobile e ghiacciata.
Pablo: MARIZZA RESISTI!!
Continuo a scavare in questa neve che più vado in fondo più diventa dura , raggiungendo la consistenza del ghiaccio. Scuoto il viso rifiutando la realtà di esser arrivato questa volta troppo tardi .
Pablo: No! NO ! NO!! NON PUOI LASCIARMI!!! NON PUOI!!!
Dai miei occhi cadono lacrime che si mescolano sulla neve fredda scontrando, con le dita sanguinanti e sdolenzite, finalmente i tratti del suo viso . Nel rumore del vento non sento il suo respiro ed essendo stata seppellita dalla neve per tutto questo tempo non so neanche se ce l’ha ancora.
Le mie pupille tremolano , sgranate totalmente scioccato di vedere la sua pelle ormai celeste.
Pablo: M-m-marizza…
Allungo le mani libero il suo intero corpo dalla neve prendendo poi con titubanza in mano la sua testa.
Pablo: T-t-ti…s-supplico….respira.
Il terrore che sia morta assiderata sotto la neve mi blocca i movimenti e per pochi secondi rimango solo a fermarla immobile.
Cosa aspetti ancora Pablo? Che muoia completamente tra le tue braccia?
Reagisco nuovamente sfondando quel muro di paura avvicinando di scatto il mio viso al suo sforzandomi nel sentire il suo respiro. Stringo gli occhi poggiando il mio orecchio vicino al suo naso .
Passano secondi d’inferno per mettere da parte il battito del cuore che pulsa nelle mie orecchie senza sosta, sino a quando…sento un filo di respiro caldo posarsi sul mio orecchio.
Riapro gli occhi di scatto iniziando a sorridere come un imbecille incredulo di averla salvata prima dell’assideramento completo. Cerco in tutti i modi di eliminare qualsiasi contatto con il gelo della neve cercando di metterla tra le mie braccia . Il suo corpo ghiacciato , immobile e privo di sensi viene manovrato dalle mie azioni veloci , voglioso e ansioso di portarlo al salvo in un posto sicuro molto caldo.
Pablo: Marizza ti supplico ..reagisci! Ho bisogno di te! Ti scongiuro apri gli occhi ! Svegliati non dormire!
Ma le sue palpebre non si sollevano di un centimetro. Continuo a scongiurarla poggiando la mia fronte sulla sua ormai quasi bluastra riflettendo che se perdo altro tempo rischierei di perderla del tutto.
A stento respira ancora . E’ debole e quel shock in cui è caduta non di certo la aiuta a reagire .
Dormire quando si è tra il ghiaccio è mortale , non ci si potrebbe più svegliare e se continuo così rischio di raggiungere il suo stato.
Pablo: Ti prometto…che ti salverò. Lo giuro.
Accarezzo la sua guancia gelata lasciandogli un piccolo bacio sulle labbra blu e screpolate.
Risollevo le palpebre e riprendendomi dal piacere che mi circonda anche solo sfiorare la sua pelle inizio a scaricare il peso sulle gambe ficcando le mie braccia sotto il suo corpo per sollevarlo e tenerlo stretto tra le mie braccia una volta drizzatomi in modo composto. Riacquisto il mio equilibro su questo terreno morbido e sconnesso stringendo il suo corpo con le ultime forze rimaste in corpo .
Pablo: Presto..goderai il più assoluto calore!
In questa posizione lei si rannicchia su se stessa sentendo sicuramente la presa di qualcuno portarla via dalla morte certa e portarla al sicuro in un posto caldo dove sicuramente si riprenderà .
Alzando il capo affronto il vento che sferza contro la mia pelle e scavalco con grandi e lunghi passi la neve seguendo quelle luci gialle dell’albergo lontane da noi due , in mezzo alla bufera.
Ma fortunatamente quest’ultima rallenta il suo corso e prima che il buio ci circondi del tutto avanzo sempre di più non sentendo il peso di Marizza addosso. Non sto pensando ad altro se no al mio scopo ..quello di salvarla e portarla al sicuro . Qualunque cosa negativa gli succede io mi sento mancare .
Lei è la mia fonte di vita , lei e insieme ad Abby sono le uniche persone che amo in questo mondo e non posso vivere senza loro, non più.
Marz: A-a-abby..
Mi blocco nel cammino udendo il suo filo di voce fuoriuscire dalla sua bocca.
Pablo: Marizza!..
Dal suo silenzio e dai suoi occhi ancora chiusi deduco che stia solo borbottando.
Marz: P-pablo..
Sussurra ancora rannicchiata sulle mie braccia fissandola questa volta con un lieve sorriso sulle labbra.
Rabbrividisce poco dopo e riprendendomi avanzo con coraggio verso l’albergo visibile man mano che mi avvicino.
Pablo: Non temere..siamo quasi arrivati.
Marz: I-io…..
Continuo ad ascoltare parole dette sotto lo stato di incoscienza .
Marz: v-v-volevo…..solo…..e-essere…..f-felice.
Socchiudo per brevi istanti gli occhi sentendo il dolore stringermi violentemente il cuore che sopporta in silenzio queste parole che provocano solo sofferenza. Il suo volere era solo essere felice e io non glielo permesso. Se potessi tornare indietro di 15 anni fa alla frase “ho un ritardo” la prenderei , ora che so le conseguenze che ho creato , la stringerei a me e come desiderava le tappavo la bocca con un bacio e sussurrato poi “ ci sono io con voi “ . Avrei cresciuta nostra figlia insieme così ora non sarei qua a salvarla da un assideramento certo . Ma ora ciancio ai ripensamenti è tempo di lottare per recare a tutti ciò che ho privato ingiustamente.
Pablo: Lo sarai… lo saremo tutte e tre..Tu..Abby e …io. Avrai la famiglia che hai sempre voluto.
Poso le mie labbra sulla sua fronte gelida proseguendo poi il cammino con lei tra le braccia .
Xx: Signore!!
Finalmente il calore dell’albergo inonda il mio corpo tremolante vedendo un cerchio di persone circondarmi per aiutarmi a soccorre Marizza , la donna salvata e scavata fuori dalla neve.
Xx: L’ha trovata! L’ha salvata!
Il suo tono appare incredulo e nonostante stia pervaso dalla confusione avanzo e sorpasso questo gruppo di spioni ordinando solamente ai responsabili di questa attività di chiamare un dottore e portarmi tutte le cose necessaria per farla riprendere.
Pablo: Alla svelta! Sta morendo congelata!
Xx: *balbettando* S-si..
Pablo: La porterò nella mia stanza ma sbrigatevi non ce altro tempo da perdere , l’ho recuperata da sotto la neve !
Subito annuisce insieme ai suoi colleghi e arrivando finalmente dinanzi la porta della mia stanza sento i miei amici venirmi incontro ed entrare in stanza una volta poggiato Marizza sul letto.
Mia: Oh MIO DIO PABLO!! Marizza!! Marizza cos’hai?
Si inginocchia a terra al suo fianco smuovendo il suo corpo immobile e gelido con le lacrime già ai occhi vedendo di seguito Manuel poggiare le mani sulle spalle minute di Mia per incoraggiarla e tranquillizzarla.
Pablo: S-s-sarà…svenuta…e la neve la stava s-seppellendo.
Al ricordo di quel momento li fuori vengo avvolto da attacchi di panico , che placo con respiri profondi.
Il mio respiro è affannoso e quasi stanco morto attendo solo l’arrivo di un medico che controllare il suo corpo.
xx. MAMMAA!!!
Ecco che mi riprendo del tutto quando vedo Abby sfrecciare ad alta velocità in stanza quasi buttandosi accanto a Marizza ancora immobile e priva di sensi , che ora è libera della giacca congelata tolta poc’anzi da Manuel per riscaldarla con le calde coperte.
Di seguito entra di corsa Jared , optando che gli abbia raccontato come ho trovato e in che stato sia sua madre.
Le sue lacrime cadono sulla calda coperta fissando tutti circondare il corpo di Marizza allungato quasi in lacrime come se fosse realmente morta ma proprio sul punto di sbottare e ordinare a tutti di tacere un istante ecco che vedo i medici di questo albergo varcare la porta , frettosi di visitare la paziente.
Manu: Mia ..vieni qua.
Stacca sua moglie dal letto , alzandola per portarla nuovamente nel corridoio dopo essermi scambiato con Manuel uno sguardo di approvazione fissando poi Jared cercare di tranquillizzare invano Abby che continua a smuovere animatamente sua madre , che a differenza non reagisce.
Abby: TI SUPPLICO MAMMA SVEGLIATI!!! NON VOLEVO!! NON VOLEVO DIRTI QUELLE COSE! TI PREGO NON SPARIRE! NON ANDARTENE!! *in lacrime* IO HO BISOGNO DI TE… ti supplicoo!!
Poggia il suo viso disperato sul petto gelido di Marizza che dovrebbe esser visitata al più presto dai medici. Avanzo , indugiando ad ogni passo , e dopo aver fatto capire in modo delicato Jared di uscire anche lui dalla stanza , quest’ultimo la chiude lasciando noi due con i dottori alle prese con Marizza.
In questa stanza echeggia solo il suo pianto struggente e la disperazione nelle sue urla strazianti sino a quando poggio la mano tremolante sulla sua spalle e dopo averla indotto coraggio tramite uno sguardo profondo , dal quale coglie il terrore che provo anche io in questo istante , ecco che la vedo voltarsi del tutto dalla mia parte per circondarmi il corpo in un abbraccio. Dilato le pupille rimanendo per i primi secondi troppo sorpreso ed incredulo del contatto creatosi tra noi e appena sento le sue mani stringermi la giaccia bagnata dalla neve ormai sciolta dal calore e le sue lacrime posarsi sul mio petto poso anche le mie mani sulla sua schiena e stringendola a me socchiudo gli occhi pronto ad infonderci coraggio a vicenda attraverso questo lungo e caldo abbraccio che mi infonde il calore sufficiente per riscaldare il mio corpo ghiacciato.
Pablo: Abbi…f-fiducia in ..tua madre..Si riprenderà..ne sono certo .
La stringo tra le mie possenti braccia godendomi questo momento tenero e toccante tra padre e figlia.
Un padre che sta tranquillizzando sua figlia in lacrime infondendogli speranze che spero possano diventare realtà. Passo poi altri minuti ad osservare i dottori visitare Marizza , liberandola da quei indumenti che non agevolano il riscaldamento del suo corpo . Rimaniamo ad osservare , in questa posizione , solo voltando il suo viso dalla parte di Marizza che man mano recupera il suo colorito normale.
Dottore: Si sta..riprendendo. Purtroppo noi non possiamo fare altro che consigliarvi di tenerla ben calda e soprattutto a riposo . E’ molto debole , può anche essere che sia a digiuno da un sacco di giorni e per questo motivo tenta a far fatica a riprendersi subito.
Ripenso alla conversazione avuta prima dello scontro con Abby ma nel momento che sto per aprire bocca quest’ultima anticipa le mie mosse.
Abby: Diceva di avere lo stomaco chiuso. Non mangia come un tempo da un paio di giorni.. Si è ..lasciata trascurare.
Scioglie lentamente l’abbraccio rivolgendo l’intera attenzione al medico che sospirando recupera i suoi attrezzi e una volta messi nella propria valigia si avvicina a noi.
Medico: Fatela riprendere voi ok? Io non so cosa fare . Ma sappiate..per qualunque cosa basta chiamarmi.
Mostrandogli un mezzo sorriso se ne va rischiudendo la stanza nella quale stiamo ancora io ed Abby.
La fisso mordersi con violenza le labbra , cui arrossamento ,i fa dedurre che sta scaricando la sua tensione con esse , e per non fargliele rovinare ulteriormente tendo la mano prendendo la sua.
A quest’altro contatto lei mi rivolge uno sguardo sorpreso costituito dai suoi immensi e giganti occhi azzurri come i miei procedendo poi con la stretta di mano che la rassicura lentamente.
Deglutisco , riportando il cuore al suo posto nel petto , sforzando un piccolo e lieve sorriso.
Pablo: E’..v-viva..
Lei abbassa il capo continuandosi a torturare le labbra non sciogliendo però la stretta possente di mano.
Abby: L-l’hai…s-salvata tu.. di nuovo.
Pablo: La salverei anche se dovessi rimetterci la vita . La amo troppo per perderla..di nuovo.
Lei rialza il capo rivolgendogli uno sguardo colmo di lacrime.
Abby: L-lei è tutto ciò che ho…
Scuoto il viso lentamente correggendo la sua frase.
Pablo: O-ora…h-hai anche me….ricordatelo.
Il suo pianto gli impedisce a ribattere la frase detta e tenendo questa distanza rivolgiamo entrambi lo sguardo a Marizza che lentamente si stringe a se godendosi il calore che emanano le numerose coperte sul suo corpo , rimanendo in silenzio .

Abby

Sono qui , accanto all’uomo che pare esser mio padre , coprendo da seduta un piccolo spazio di letto sul quale c’è mia madre ancora tremolante . Maledico il momento in cui ho urlato di “sparire” . Stava sparendo realmente dalla mia vita , nuovamente come un egoista . Mi stava lasciando sola solo per esaudire il mio ennesimo desiderio. Pablo rimane seduto su una sedia accostata al letto vegliando entrambi su Marizza che continua a dormire. Non distolgo lo sguardo da essa neanche un secondo e continuo a succhiare su col naso ogni qualvolta tento di cedere al pianto. Ormai ho gli occhi gonfi e sicuramente arrossati per gli innumerevoli pianti avuto oggi , ma nonostante stia di una stanchezza assoluta non cedo neanche al sonno e al contrario attendo il suo risveglio per abbracciarla e sussurrargli in lacrime un “non mi abbandonare più”. Ho rischiato anche quest’oggi di perderla del tutto per assideramento e pensare che poc’anzi il suo corpo è stato pescato da una neve pesante mi sale un insopportabile groppo alla gola.
Mi mordo le labbra socchiudendo gli occhi quel po’ che basta per soffocare altre lacrime dolorose.
Con orgoglio le trattengo stringendo la coperta quando piego le dita delle mani in un pugno.
Il mio corpo sussulta da un tremolio procurato dai nervi e a placare questi movimenti fastidiosi è la sua mano dietro la mia schiena. Un calore si espande su di essa procurandomi un piacere immenso.
Pablo: Abby..perchè non riposi un attimo?
Sollevo le palpebre insieme al capo buttando lo sguardo prima all’ora. Sono le 10 di sera ormai e tutti , dopo aver ascoltato l’impresa eroica di Pablo , sono andati nelle loro stanze. Jared che doveva dormire in questa stanza ora è nella mia dopo aver tranquillizzato a modo suo , ma comunque quelle parole e gesti dolci non sono riusciti a placare la mia agitazione. Mia e Manuel invece sono andati nella propria stanza rimanendo così io , Pablo e Marizza soli in questa stanza.
Abby: N-no…
Rispondo con un filo di voce cercando di non far scontrare i miei occhi uguali ai suoi nuovamente.
Mi chiedo ancora con quale coraggio sono quasi corsa tra le sue braccia ore fa per sentirmi protetta e minimamente compresa anche solo per un secondo.
Pablo: Non trascuranti come tua madre. Guarda in che stato si è ridotta ..
Il suo tono comunque arriva alle mie orecchie calmo e basso , per non disturbare la quiete di Marizza che lentamente tende a rannicchiarsi su se stessa creando sul suo viso un espressione serena.
Pablo: Credimi..appena si sveglia te lo dico. Anche stamattina non è stata bene .
Abby: C-che..cosa ha avuto?
Domando con un filo di curiosità e preoccupazione negli occhi.
Pablo: Penso che abbia avuto un barcollamento , forse dovuto al digiuno.
Abby: In quest’ultimo periodo ha toccato poche volte cibo.
Sforzo le meningi ai ricordi di quest’ultimo mese passato con entrambi.
Abby: E quando lo toccava invece non pareva a smettere di mangiare.
Abbozzo lo stesso un sorriso divertito cercando di recuperare quella confidenza cresciuta in questo mese passato insieme a lui , quella sorta di feeling creato .
Pablo: E’ sempre stata così Marizza..*accennando una risata* Una pazza ..
Porta lo sguardo sulla sua amata fissandola riposare con un sorriso sulle labbra.
Abby: C-come..vi siete conosciuti?
Lui mi rivolge nuovamente lo sguardo , questa volta mezzo sorpresa dalla mia domanda inaspettata.
Pablo: Uhm…bhè.. a scuola , al collegio dell’Elite Way.
Abby: Vi siete sempre piaciuti?
Procedo con un'altra domanda , ricordando quel momento in cui mia madre mi raccontò di aver conosciuto mio padre alla stessa scuola che frequento quest’oggi. Infondo su questo ha detto la verità.
Pablo: No..*accennando una risata* Con l’odio seppellivamo quello stupido e folle amore che provavamo a vicenda.*sorridendo nostalgicamente*
Abby: *rimanendo sorpresa* E..perchè?
Pablo: Io ero il tipico figlio di papà , colui che chiamava sempre il paparino , definito da Marizza stessa , per qualunque problema . E questo mio atteggiamento veniva schifato da Marizza che al contrario di me affrontava e affronta tutt’oggi tutto e tutti a testa alta con un immenso orgoglio.*sorridendo dolcemente* L’uno non accettava il comportamento dell’altro sino a quando tra noi sorse una sorta di passione nascosta. *sciogliendo il sorriso* L’ho fatta soffrire tante di quelle volte che mi chiedo se tutto ciò che sto passando in questi giorni non sia frutto di una possibile punizione divina.
Abby: C-che…cosa gli hai fatto oltre…quello?..
Non voglio rivangare quel pezzo di passato che ferisce in un modo o nell’altro anche a me.
Sapere che al mio fianco ho proprio quell’uomo che mi ha rifiutato sin da piccola mi rende a disagio , ma cerco di tenerlo sotto controllo. Infondo…è cambiato e da questa sua confessione deduco che sia realmente pentito delle scelte prese in passato.
Pablo: Scommessi su di lei con amici. Con una menzogna riuscì a mettermi insieme a lei e quando scoprì tutto lei perse completamente fiducia in me. Infondo cosa mi aspettavo ? Di passare la mia adolescenza con la pazza ribelle del collegio che mi insultava tutto il tempo? Era un impresa quasi impossibile..
Abby: Bhè..*alzando le spalle* Sapendo come si formano i bambini deduco che la tua impresa sia diventata col tempo possibile.*accennando una piccola risata*
Pablo:*ridendo leggermente* bhè…si. Quando ci siamo conosciuti avevamo solo 15 anni , la tua età. Ci siamo messi fissi insieme all’età di 17 /18 anni poi..
Abby: ..quando mi avete concepito?
Lui dilata le pupille leggendo nel suo sguardo un velo di imbarazzo da questa domanda sorta con la massima spontaneità e impassibilità.
Pablo: N-nella..notte di capodanno del 5° Anno.. Eravamo così tanto innamorati che quel momento non pensammo a più nulla.
Sul suo viso si dipinge un altro sorriso nostalgico perdendosi sicuramente nei ricordi per pochi secondi sino a quando è lui a porgermi una domanda.
Pablo: Vuoi sapere qualcos’altro di noi due? Qualche cosa passata?
Annuisco leggermente imbarazzata vogliosa comunque di sentire la loro storia d’amore che , dai suoi racconti , sembra esser stata ,ed è tutt’ora, travagliata e quasi impossibile. Nonostante dentro abbia quel rancore per entrambi , per le bugie raccontate da mia madre e per la vigliaccheria di mio padre , in questo momento stranamente mi sento a mio agio..per la prima volta insieme alla mia famiglia.
Solo perdendoci entrambi nei ricordi riconosco lo sforzo compiuto da mia madre , trovarsi quel giorno in presidenza il ragazzo che gli ha strappato il cuore brutalmente dopo tanti anni , rivolgergli parola dopo il torto fattogli , arrivare a chiedere un aiuto per l’organizzazione della festa e persino mettersi da parte per farmi acquistare una piccola parte di fiducia con Pablo tutto il mese dopo il mio incidente.
Cerco di immedesimarmi in lei , sperando di comprendere come si sia sentita in quel momento in cui lei era impotente dinanzi il mio stato aggravato in ospedale. Voleva a tutti i costi salvarmi che ha buttato alla spalle tutti i torti fatti per raccontare l’amara verità a Pablo , che per tutto questo tempo non era a conoscenza di avere avuto una figlia dalla donna che tutt’oggi ama , supplicandolo di fare le trasfusioni di sangue.
Abby: Cosa hai provato quando mia..madre ti ha confessato che io sono tua..f-figlia?
Pronunciare questa frase è un vero e proprio sforzo per me . Domanda sorta dopo il suo intenso ed accurato racconto delle avventure compiute insieme a Marizza.
Pablo: I-io…mi sono sentito vuoto di qualunque emozione per i primi minuti. Non riuscivo a credere che Marizza per tutto quel tempo aveva tenuto in se una confessione del genere. Mi sono chiesto quando avrei scoperto tutto ciò se tu non avessi avuto l’incidente?..Forse mai conoscendo Marizza. Eppure l’idea che lei aveva messo al mondo una figlia non nostra mi tormentava. Non volevo crederci , ho persino ricorso ad un test del DNA che è stato falsificato da Paula , la mia ex moglie. Maledetta brutta figlia di..
Trattiene le sue maledizioni e offese stringendo con forza le mani in pugno mentre io rimango sorpresa da questa ennesima dichiarazione.
Abby: T-tu..hai fatto un test del DNA?
Attraverso respiri profondi placa la sua ira.
Pablo: S-si..perdonami ma alcuni vostri racconti mi avevamo confuso e ad un punto non riuscivo più a vivere con quei dubbi che tormentavano la mia mente.
Abby: E..quando hai scoperto tutto come hai reagito con Marizza..?
Pablo: *sospirando* Come te oggi. Di colpo venni prevalso da odio , rancore , delusione ..Tutte le peggior emozioni negative che possiamo provare noi umani. Volevo solo che sparisse in quell’istante ma dopo averti salvato la vita dandoti del sangue ho riflettuto su cosa è andato storto del nostro ciclo vitale. Poi mi sono perso nei ricordi e sono arrivato alla conclusione che in realtà l’unico bastardo e maledetto ero io , che non ho capito il vero volere di Marizza. Quel volere fisso nella sua testa tutt’oggi.
Tende il braccio infilando la sua mano tra i capelli umidi , a causa della neve , di Marizza lasciandogli poi anche lungo la guancia lunghe e tenere carezze colme di amore.
Pablo: Vuole solo esser felice…Con tutti noi .
Con l’altra mano prende la mia delicatamente , indugiando ad ogni movimento come se avesse il timore di una mia possibile reazione negativa. Ma sentendo le sue parole il mio cuore viene toccato e iniziando a battere dolcemente mi lascio manovrare dalle sue carezze sul mio dorso della mano e ricambiando un tenero sorriso riportiamo insieme lo sguardo su Marizza . Davvero adesso ho la famiglia tanto desiderata?

Marizza

“Lo sarai… lo saremo tutte e tre..Tu..Abby e …io. Avrai la famiglia che hai sempre voluto.
Sollevo lentamente le palpebre ritrovandomi a fissare questo soffitto familiare. Dove sono? Cosa mi è successo? La frase pronunciata da una voce altrettanto familiare perpetua in continuazione la mia mente, non dandomi tregua. Sento uno strano peso sulle gambe e un calore piacevole invadermi il corpo stranamente non più gelato. Mi concentro a guardami attorno scontrando così la sua figura divina.
Dorme , seduto sulla sedia con la testa piegata di lato e dal suo respiro profondo deduco subito che stia dormendo profondamente in quella posizione scomoda. Dopo di che porto la sguardo alle mie gambe , coperte da caldi piumoni sui quali ora c’è lei..La mia adorata figlia che , anch’essa in una posizione bizzarra, dorme con le braccia incrociate sulle mie gambe che gli fungono da cuscino. Un brivido di freddo pervade il mio corpo quando lo inizio a smuovere per mettermi lentamente a sedere. Mi porto d’istinto la mano alla testa sentendo quel martellio non esser troppo fastidioso. Ma più che mal di testa è stordimento.
L’ultima cosa che ricordo di esser svenuta in mezzo alla neve. Ma allora che ci faccio qui insieme a loro?
Scontro l’orologio appeso alla parete. Segnano le 2 di notte e questa stanza è illuminata unicamente da una lampada sul comodino che emana una luce gialla molto calda mentre al di fuori della finestra c’è un buio pesto. Quell’insopportabile vento che ha dato vita ad un vero e proprio putiferio all’esterno è cessato di esistere e nel totale silenzio posso udire i loro respiri profondi. Mi mordo le labbra cercando di pensare a cosa mi sia successo e a chi devo la mia vita anche questa volta. Ma inutile spremere le meningi…
Chi si butterebbe persino in mezzo alle fiamme roventi per amore…?
Marz: P-pablo..
Sussurro studiando tutti i suoi perfetti lineamenti del viso sul quale esiste una meravigliosa espressione angelica. Ho sempre amato spiarlo mentre dormiva , anche quando ero adolescente. Non so..nel mondo ci sono persone che mentre dormono gli si bisogna solo mettere un lenzuolo in faccia per non fissare quelle loro orribili espressione tutte corrucciate . Poi ci sono altre..rare come Pablo che fisserei ore e ore senza mai stancarmi ma al contrario incantarmi e dischiudere la bocca per l’estasi. Non mi stancherei mai.
La sua bellezza non pare a svanire in lui e la barba rasata poi rende il tutto un magnifico spettacolo.
Scuoto il viso abbozzando un lieve sorriso sulle labbra. Cosa mi tocca pensare in silenzio? Sono completamente fusa a causa sua e non tendo a riprendermi . Forse perché non voglio ..
Lo amo e quei sentimenti che provo per lui non sono da sottovalutare così come i suoi verso me.
Sicuramente sarà corso fuori e in mezzo alla bufera scatenata, lui avrà urlato il mio nome al vento e salvata senza indugiare come quel giorno al mare. L’unica cosa che mi rammarica è non assistere al salvataggio.
Scommetto che i suoi occhi erano colmi di lacrime e vedermi arrivare ad un millimetro dalla morta certa ero totalmente accecato dal terrore . Deglutisco cercando ora di ristabilire il mio battito cardiaco.
Pablo è capace , anche in silenzio e immobile , a farmi palpitare il cuore per amore. E poi c’è lei..
Porto lo sguardo ora su Abby che , continuando a dormire sulle mie gambe , mi fa comprendere di esser stata l’intera notte qui a vegliarmi con suo ..padre. Abbozzo un altro dolce sorriso pensando solo ora di esser circondata da loro due..la mia famiglia. Una lacrime bagna la mia guancia ma questa volta è frutto della gioia immensa che provo questo istante. Se realmente Abby ora mi odiasse non stesse qui con le guance umide. Le sfioro con le dita calde eliminando delicatamente i residui delle lacrime sicuramente versate per il mio stato . Quando la finirò a farla soffrire e preoccupare? Lo desidero così tanto.
Xx: Mm..
Volgo velocemente lo sguardo rimanendo seduta sul letto immobile per non svegliare Abby che sta ancora dormendo.
Marz: Pablo..
Con un tono basso di voce pronuncio il suo nome assistendo al suo risveglio. Batte più volte le palpebre sia per il sonno sia per l’incredulità di vedermi sveglia.
Pablo: M-marizza!
Marz: Shh..
Mi porto l’indice sulle labbra speranzosa di non disturbare il sonno di Abby che dopo un lamento si rilassa e continua a dormire.
Pablo: C-che cosa ci fai seduta..? Allungati..se debole.
Marz: Sto..bene davvero.
Cerca subito di convincermi col suo tono autoritario che a me non pare cambiare il mio volere di una virgola.
Pablo: Stavi morendo assiderata , no che non stai bene! Allungati muoviti.
Rimane seduto cercando contemporaneamente di non fare rumore.
Marz: Ho detto di no. Non mi terrai in quarantena sappilo..
Rispondo col mio solito tono , certa di essermi ripresa quasi del tutto. Ho passato l’intera giornata a dormire tranquillamente .
Marz: M-mi serviva solo di un meritato riposo ..
Pablo: *fingendo un sorriso* Si e aggiungerei anche un incontro speciale con la morte in persona . Che ne dici?
Roteo gli occhi sospirando leggermente.
Marz: Pablo..non l’ho fatto ..apposta.
Chino il capo distogliendo quindi lo sguardo da quei occhi così azzurri che mi mettono suggestione con loro sguardo rimproveratore. Inutile ribattere , ho anche questa volta esagerato con le mie folle azioni prese senza pensarci.
Marz: E-ero..in sovrapensiero . La mia mente era annebbiata e non mi sono resa conto dove andavo.
Pablo: La prossima volta dove ti pescherò.. ? Dalle macerie di qualche edificio o dalle fiamme? Marizza rischio di morire a causa tua sappilo.
Stringo i pugni portandomi appreso piccola parte di coperte morbide .
Marz: P-perdonami…
Mi mordo poi le labbra per la frustrazione di pronunciare queste parole che sconfiggono parte del mio orgoglio.
Marz: N-non ero in me..
Lui sospira pesantemente vedendolo con la punta dell’occhio passarsi la grande mano sul viso .
Pablo: C-cerchiamo..di dimenticare anche quest’altro incubo…ok?
La sua mano tra i capelli mi spinge a rivolgergli lo sguardo ora intenso e profondo.. Il mio cuore fa una capovolta olimpica e inizia a battere dolcemente.
Pablo: Sai che mi sono spaventato trovarti sotto la neve…gelida , immobile e quasi senza …respiro?
Socchiudo gli occhi trattenendo con sforzo lacrime di dolore e nel contempo mi godo la sua mano accarezzarmi testa e guancia.
Pablo: Tu non ci puoi abbandonare. Io..ed Abby abbiamo bisogno di te e penso siamo disposti a ..formare la famiglia che tanto desideravi.
Dilato le pupille udendo questa frase.
Marz: M-mi stai dicendo che…A-abby mi ha..
Pablo: *alzando le spalle* Non lo so.. se ti ha perdonato o meno. Ma quello che ti posso dire è che si è spaventata quanto me nel vederti in quello stato . Guardala..
Abbozza un dolce sorriso mentre portiamo insieme lo sguardo su Abby.
Pablo: Dorme come un angioletto…
Porta la mano che mi carezzava il viso sulla mia posta sul letto sentendo il suo grande pollice lisciarmi il dorso con sensualità e lentezza non distogliendo lo sguardo da lei.
Pablo: E’ stata tutto il tempo qui a pregare qualcuno lassù in cielo nella speranza di vederti riprendere.
Continuo a torturarmi il labbro inferiore per non scaricare la tristezza con un altro pianto che potrebbe peggiorare quel filo di mal di testa che ho ancora.
Pablo: Sai una cosa..?
Marz: C-cosa..?
Pablo: E’ la prima volta che fissiamo..*stringendo la mia mano* ..nostra figlia insieme.
Alla parola “nostra” il mio cuore perde un battito.
Pablo: So che in realtà la dovevamo vedere la prima volta quando era ancora in fasce …
Marz. Non importa..
Interrompo la frase con la quale sicuramente si buttava a terra moralmente.
Pablo: C-come..hai detto?
Marz: Non importa più rivangare il passato .
Alzo lo sguardo portando i miei occhi marroni coperti da un velo di lucidità nei suoi azzurri e dilatati.
Marz. Per tutto quel che hai fatto per me da quando sono tornata a Buenos Aires è il minimo farti dimenticare quell’errore compiuto in passato . Non voglio più pensarci ormai.
Scuoto il viso abbozzando comunque un filo di sorriso sulle labbra.
Pablo: M-mi stai quindi…p-perdonando?
Marz: Ti ho perdonato quel giorno in cui ti dissi per la prima volta “Ti Amo”. Quando eravamo in spiaggia quel giorno.. Avrei giurato a me stessa che i miei limiti fossero due in quel piano attuato stupidamente. Il primo era che se ti avrei mai detto “Ti amo” ero certo di esser di nuovo caduta nella trappola dell’amore e il secondo limite era..fare l’amore con te. E.. *sentendomi in imbarazzo* ..penso di aver sfondato quei confini che mi ero creata stupidamente.
Si porta la lingua sulle labbra umidendosele insieme alla bocca sicuramente secca che gli impedisce di proferire parola.
Marz: E’ inutile soffrire ancora.. Tu hai bisogno di me..Io ho bisogno di te e di Abby e quest’ultima ora ha bisogno…dei suoi genitori . Perché lo siamo..
Continuo a sorridergli dolcemente stringendo la sua grande mano con entrambe le mani sino a quando vedo il suo viso avvicinarsi al mio e poggiando delicatamente le labbra sulle mie mi porta a compiere un meraviglioso viaggio ultraterreno dove a dominare sono i movimenti forbiti delle nostra labbra che , ogni qualvolta si uniscono , partono all’unisono portando solo eccitazione e un amore infinito.
Sorridiamo mentre scavalchiamo con passione le labbra dell’altra sentendo quel piacere immenso nel momento che le nostre lingue si scontrano per approfondire questo bacio indimenticabile con una danza passionale.

***

L’amore perso in gioventù…..ora l’ho ritrovato. Quel che mi serve ora è riacquistare fiducia in mia figlia che sicuramente, se ha il mio stesso orgoglio , riterrà difficile perdonarmi per tutto quel che gli ho fatto credere sino a stamattina. Suo padre è qui al mio fianco ed è disposto anch’esso di riorganizzare in modo adeguato , questa volta con estremo impegno e amore , la vita di tutti e vivere in pace senza nessun ostacolo lungo questa via. Senza Paula , senza le sue tecniche mentali di governare le nostre vite .
Senza Terence , ormai rinchiuso in una clinica mentale per esser ritenuto un vero pericolo .
Dopo diversi ripensamenti ho accettato la proposta di Pablo ovvero quello di dare a Terence un posto in cui stare e recuperare i soldi datogli quella sera al casinò. Tra l’incidente , le liti tra noi due e ora la scoperta di tutta la verità avevo persino dimenticato quel dettaglio e ora posso totalmente afferrare con superiorità e orgoglio di aver eliminato insieme a Pablo le ombre più malefiche del mio passato rinchiudendo esso infondo al mio cuore con una grande e pesante chiave che ha sigillato quel duro e logorante portone con un sigillo intoccabile. Ho lasciato in esso tutti i miei peggiori momenti , tutti i miei pianti disperati , le mie urla di sofferenza e i maltrattamenti subiti in quel sudicio posto. Pensavo che la vera via di fuga fosse la morte..ma mi sbagliavo. La vera salvezza è proprio dinanzi a se , tra le braccia delle persone che attorto provano per noi un bene dell’anima immenso . Ed è proprio di queste persone amate io riesco a trovare sempre la forza per sopportare ogni cosa e il mio ultimo traguardo è riavvicinarmi ad Abby e vivere insieme come una vera e propria famiglia. Come quella che sognava ogni sera , come quella che desiderava al soffio di candeline ogni suo compleanno, come quella che disegnava alle scuole elementari .





BEEEEENEEEEE !! VI ANTICIPO CHE IL PEGGIO E' PASSATO ! ^_^ ^_^ AHAHAHAHAH MARIZZA HA ACCETTATO I SUOI SENTIMENTI ED E' PRONTA CON PABLO A DAR UNA SVOLTA ALLA SUA VITA PER STARE TUTTI INSIEME. L'UNICA A ESSER ANCORA TITUBANTE SUL PERDONO E' ABBY. COME PERDONERA' I GENITORI?
E SOPRATTUTTO QUANDO? LO SCOPRIRETE SE CONTINUATE A SEGUIRE LA MIA FF!!! IL PROSSIMO CAPITOLO SARA' IL TERZULTIMO ;) NON PERDETEVELO! CIAOOO NOEMI ATTENDO IL TUO MERAVIGLIOSO COMMENTO *--*
 
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111 replies since 30/8/2016, 20:39   3266 views
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