¸´¯`°¤.¸ _`¤ Rebelde Way¤´_ ¸.¤°´¯`¸

El Privilegio De Amar, New ff !! *-*

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RoxanaBenja
view post Posted on 5/9/2016, 13:46 by: RoxanaBenja

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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E niente...preparatevi i fazzoletti :cry: Ahahah BUona letturaa!!!




CAP 3

15 Anni Prima


31 Dicembre - Capodanno del 5° Anno.

"Xx: Marizzaaa…
Nascosta dietro il grande pilastro dell’atrio dell’Elite Way School mi mordo leggermente le labbra che continuavano ad andare all’insù mentre trattenengo le risate .
Xx: Dove sei ? *ridendo* Dai non mi va di giocare a nascondino.
Sorrido sempre di più recuperando , con la schiena poggiata al muro del pilastro, il fiato sprecato per l’infrenabile corsa avvenuta poc’anzi per scappare dalle mani di Pablo , il mio ragazzo.
Mi umidisco le labbra vogliosa di riattaccarle alle sue per procedere in quinta con un altro bacio mozzafiato, ma l’idea di far accrescere la suspense mi eccita di più .
Pablo: Ti ho vista!!
Facendomi beccare per il gomito che è fuoriuscito dal mio nascondiglio inizio a ridere a crepapelle mentre riparto a correre , questa volta sentendo prima del previsto il suo braccio circondarmi la vita da dietro.
Pablo: Presa!!
Scoppiamo entrambi a ridere sentendo poi la mia schiena scontrarsi di colpo col suo petto mentre le sue braccia circondano del tutto il mio corpo tenendolo stretto a se , sentendo poi il suo fiato caldo e affannoso posarsi sul mio incavo del collo .
Marz: Presa..
Pablo: Il giochino è finito ora mia cara pazza?
Inizia a strofinare dolcemente la punta del suo naso al mio collo totalmente libero dai miei capelli raccolti da un acconciatura bizzarra fatta per la festa dell’ultimo dell’anno.
Marz: Si , biondino. Ma adesso è giunta l’ora di ritornare alla festa!
Ridendo lievemente picchietto le mani sulla sua presa possente delle braccia liberandomi finalmente dopo un paio di secondi.
Pablo: Ma come..? Non ci stiamo divertendo di più adesso? Li mi annoio solamente.
Col suo solito tono deluso e la sua espressione da cane bastonato cerca di dissuadere la mia decisione.
Marz: Ma si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto. Su Pablo passiamo col loro il capodanno.
Dall’altra parte della scuola governa la musica alzata a tutto volume , che echeggia in ogni angolo dell’edificio . Qui all’entrata ormai non c’è più nessuno , dato che adesso stanno tutti ballando , mangiando e soprattutto bevendo dove c’è l’anima della festa . Io e Pablo avevamo deciso di appartarci per pochi secondi nel giardino, per darci qualche bacino e carezza , ma dato che c’erano diverse coppie che si sbaciucchiavano senza vergogna abbiamo dato inizio ad un acchiapparello concluso con la mia perdita.
Pablo: E su.. Chi se ne importa. Talmente che saranno sbronzi neanche si accorgeranno della nostra assenza.
Accennando quel suo sorrisetto malizioso afferra le mie mani attirandomi con un abile mossa tra le sue braccia dove infine sento il calore delle sue mani posarsi sui miei fianchi leggermente scoperti a causa dei frenetici movimenti .
Marz: La tua faccia non mi promette niente di buono..
Cerco di trattenere le risate ma tenere a poca distanza quest’espressione da vecchia volpe furba mi si rivela una missione impossibile.
Pablo: E quanto mai Pablo Bustamante promette qualcosa di buono?*ridendo*
Marz: E va bene..*sospirando* Allora..che ti va di fare?
Pablo: Oh..*sorridendo maliziosamente* Non sai cosa..
E riappropriandosi di colpo delle mie labbra partiamo a scavalcarcele sensualmente senza neanche il bisogno di prendere fiato e mentre continuiamo a baciarci come se non ci fosse un domani sento il suo corpo spingere il mio costringendomi lentamente a retrocedere verso il sotto scala.
Il cuore batte incessantemente e l’emozione che sale al pensiero che presto staremo li sotto soli e soletti mi spinge quasi a toccare il cielo con un dito. Mi sono immaginata un sacco di volte questo momento così tanto atteso…ma non avrei pensato che fossi pronta a compiere questo passo così tanto importante così presto. La sua bocca che fa sua la mia , il suo sguardo così penetrante e quei suoi occhi che mi fanno perdere la testa sono una scusa plausibile per ciò che sto per compiere senza rendermene precisamente conto.
Mi lascio allungare dalle sue mani su questo pavimento coperto da morbidi cuscini che creano l’atmosfera giusta in questo sottoscala chiuso col lucchetto dall’interno . Ogni minuto che passa a baciarci forbitamente sento i nostri fiati diventare sempre più affannosi sentendo inevitabilmente i nostri corpi bramare quello dell’altro . E così mentre gli altri festeggiano l’ultimo giorno dell’anno io sto sotto il corpo nudo di Pablo a fare l’amore più bello della mia vita , senza pensare alle conseguenze , senza pensare a ciò che l’amore ci ha spinto a fare , senza pensare al domani . Quel importa ora è unire i nostri corpi e dare libero sfogo al forte amore che ci unisce sprigionando lamenti e grida di piacere , inudibili dato che stiamo completamente estraniati dalla festa . La sua bocca sopra la mia freme ogni volta che sentiamo il corpo dell’altro entrare continue volte non riuscendo a trovare quel senso di soddisfazione.
Continuiamo così per il resto della nottata a baciarci senza sosta , a sentire la lingua danzare lentamente con la mia , a sentire le sue mani lisciarmi ogni parte del mio corpo totalmente nuda e il suo naso accarezzarmi dolcemente il collo mentre ormai estremati ci godiamo l’eco dei fuochi d’artificio che fuori dall’edificio annunciano l’arrivo di un nuovo anno.
Pablo: Buon..anno Amore mio.
Sorrido dolcemente rannicchiandomi meglio al suo fianco poggiando il capo sul suo petto nudo , baciato e accarezzato incessantemente tutta la durata dell’amore . Sento la sua mano accarezzarmi i capelli giocherellando con le uniche ciocche di rasta rimaste in testa .
Marz: Buon anno anche a te. Ti amo un mondo.
Pablo: E io amo te più di chiunque altro.
E dandomi un bacio a stampo ho il privilegio di gustarmi nuovamente il sapore delle sue labbra ,così irresistibili.

****
28 Gennaio – Elite Way School ; ore 12:40

Mia: Marizza..ma ieri sera poi che fine hai fatto?
Col quaderno dinanzi al viso mi parla a bassa voce per non farsi sgamare dalla professoressa Carmen che insistentemente continua a spiegare storia sino all’ultimo secondo della giornata di lezione.
Marz: M-mi sono sentita poco bene. Mi sa che quel kebab dopo l’esibizione non l’abbia digerito.
Col capo chino gli rispondo con lo stesso tono di voce , avendola a pochi centimetri di distanza dato che oggi ha preso il posto di Lujan.
Mia: Ci hai fatto spaventare un po’ tutti. Avevi una faccia… Pensavo che tra un momento all’altro vomitavi tra i miei adorati capelli.
Con o senza la nostra copertura continua a comportarti come al solito mostrandomi quell’espressione schifata al sol pensiero di vomitargli tra quei suoi stupidi capelli lunghi curati mattina e sera.
Accenno un lieve sorriso divertito sentendo poi picchiettare qualcuno alle mie spalle e come mi volgo vedo che Pablo , dopo avermi fatto un occhialino , mi passa tra le mani un bigliettino.
Curiosa di leggerlo ritorno al mio posto passando inosservata e nascondendo le mie mani dinanzi l’astuccio inizio a spiegare questo piccolo foglio di carta che subito attira l’attenzione di Mia .
Mettendosi i capelli sulla spalla opposta alla mia tende il collo buttando l’occhio su ciò che sta scritto mentre io sbuffo sonoramente a questo atteggiamento impacciato.
Marz :*a bassa voce* Perché non accorgi quel collo e presti attenzione alla lezione?
Fingendogli un sorriso finalmente la vedo ritornare al suo posto così da leggerne il contenuto.
“Ti amo. Che fai oggi? Passiamo il pomeriggio a casa mia? E’ tutta libera questo weekend.”
Mia: *ridendo sotto i baffi* Uuh sembra che questa sera qualcuno si divertirà alla grande!
Mi volgo dalla sua parte fulminandola con lo sguardo perdendo totalmente le staffe con questa decerebrata.
Marz: Vuoi per caso che ti spacchi la faccia da CULO che ti trovi da quando sei nata!?!?
E senza rendermene conto ho pronunciato ad alta voce queste “delicate” parole che hanno richiamato l’attenzione di tutti i miei compagni , che ora sghignazzano divertiti da questo nostro nuovo show comico, e soprattutto l’attenzione della professoressa Carmen che inizia a dilatare gli occhi prendendo tutto il fiato necessario per urlare :
Carmen: ANDRAAAAAAADEEEEE!!!!!
Facendomi venire come sempre un accidenti sobbalzo dalla sedia portandomi la mano sul petto.
Marz: Dio mio! Ma lei si è specializzata nel lirico? Ha una tono talmente acuto da far vibrare le finestre!
Ecco che la classe cerca di trattenere le risate , mentre alcuni se la fanno scappare. Al mio fianco vedo Mia piegarsi per ridere silenziosamente mentre con la punta dell’occhio vedo Pablo accennare quel suo sorriso divertito pronto a vedermi affrontare questa belva umana vestita come se vivesse ancora negli anni 50, per di più non capendo come faccia a trovare il coraggio nel tenere quella capigliatura ormai trascurata dai secoli.
Carmen: ANDRADE IMMEDIATAMENTE IN PIEDI !
Marz: Che?? *sbuffando* Su prof. tra poco suona la camp..
Carmen: COSA SONO TUA SORELLA PER CASO? Per voi studenti solo sono la PROFESSORESSA!
Marz:*alzando le mani* No grazie a Dio no.
I miei compagni iniziano a ridere e questo non fa altro che inalberare la professoressa.
Marz: Si però mi faccia concludere almeno la frase , un minimo di rispetto .*roteando gli occhi*
Carmen: Andrade faccia poco la spiritosa e venga qui al mio fianco! Voglio che mi ripeta tutta la lezione e se continua con questo atteggiamento le farò ripetere anche l’argomento che era da studiare per oggi!!
Battendo la sua mano con aria autoritaria richiama l’attenzione degli studenti che man mano tendono ad ammutolirsi improvvisamente spaventati di esser coinvolti anche loro nell’interrogazione.
Sbuffo pesantemente scostando la sedia dal banco con aria seccata pronta ad andare al patibolo, non prima aver fatto gelare il sangue a Mia.
Marz:*sussurrandogli all’orecchio* Dì addio alle tue creme!
E come mi aspettavo da lei ecco che mi rivolge uno sguardo terrorizzato , perché sa che sono capace di lanciargliele dalla finestra uno a uno se no dopo averle spremute sino all’ultima goccia sui suoi adorati capelli o forse vestiti ancora imbustati.
Ecco che percorro sbuffando in continuazione il mini corridoio che conduce alla cattedra affiancandomi poi alla professoressa mentre ,portandomi la mano sul fianco , fisso l’intera classe prestarmi attenzione.
Carmen: Bene..*fissando l’orologio da polso* Hai ben 10 minuti per ripetermi velocemente senza giri di parole la lezione, altrimenti annoto sul registro la tua cattiva condotta.
Marz:*sollevando le sopracciglia* Devo patire le fiamme dell’inferno solo perché altrimenti avrei una nota sul registro? Oh ma dai..non me lo poteva dire prima che mi alzassi? *sentendo ridere i miei compagni*
Carmen:*battendo la mano sulla cattedra* SILEEEENZIOO!!! Voglio ordine in questa classe di animali!!
Marz: Oh ma che offesa.*scuotendo il viso indignata*
Carmen: Andrade non sopporto più la tua impertinenza! O inizi a ripetermi la lezione o ti mando la preside e ti faccio rischiare di esser sospesa!!!
Sospiro costretta ormai a eseguire i suoi comandi nei miei modi però . Io Marizza Pia Andrade la ragazza più ribelle del collegio si mette a seguire la lezione negli ultimi minuti della giornata? Ahahah ma in quel film ha visto questa “Visione” ?? Bene vediamo un po’ cosa ci possiamo inventare..
Marz: Bhè…allora. Da dove iniziare..
Assumo la posizione simile di un pensatore portandomi le mani sulle tempie , spremendo per finta le meningi.
Carmen: Ho detto senza giri di parola Andrade!
La sua posizione rigida con la schiena talmente composta che se ci posizioni una riga vicino segue l’esattissima linea retta mi mette sempre più in suggestione , per non parlare di tutti gli occhi dei ragazzi puntati su di me. Lancio uno sguardo d’aiuto a Pablo che scherzando col suo amico Thomas non soccorre in mio aiuto. Quanto può esser scemo a volte!
Carmen: Allora? Sono già 2 minuti che te ne stai zitta? Ti mando subito dal preside o avrò il privilegio di sentire qualche parola intelligente fuoriuscire dalla tua bocca?
Marz: No no..ora inizio. Allora..la prima guerra mondiale giusto?..*sorridendo nervosa*
Carmen: Esattamente!! Mi citi i passi più importati ..
Marz: Ehm..l-la prima modiale..è..è la prima guerra che abbia incluso tutto il mondo!
Sento alcuni compagni ridere sotto i baffi mentre la professoressa prende un respiro profondo nella speranza di tenere a freno i suoi nervi.
Carmen: Mi sta perdendo in giro per caso?
Mi mordo le labbra cercando di trattenere le risate procurate da questo che sembra più uno show comico che un’interrogazione.
Marz: Ma cosa ho detto di sbagliato?*finta innocente* Mi scusi ma non è ver..
All’improvviso vedo la classe farsi sotto sopra e d’istinto mi porto la mano sugli occhi socchiusi mentre poggio velocemente la mano sulla cattedra.
Carmen: Andrade! Andrade faccia poche scene! Cos’ha?
Marz: I-io..
Ho messo in scena molte volte finti malori ma questa volta veramente mi sto sentendo male.
Tutto quel che ho mangiato a ricreazione lo sento risalire lentamente sopra procurandomi un insopportabile nausea che cerco di farla scomparire attraverso profondi respiri.
Sbatto più volte le palpebre non riuscendo più a vedere ben nitide le figure ne concentrarmi su quel che mi sta dicendo la professoressa , che di sicuro in questo momento non mi crede così come l’intera classe.
Thomas: Hey Pablo cos’ha Marizza?
Pablo: *ridendo sotto i baffi* Ah non preoccuparti. E’ la migliore a scamparsi le interrogazioni.
Da lontano ho sentito questa loro conversazione segreta vedendo per ultima cosa il sorrido divertito di Pablo mentre se ne sta a braccia conserte. Ma non è una fuzione. Mi sto veramente sentendo TROPPO male!
Marz: N-non..m-mi…
Carmen: Andrade! E’ sbiancata di colpo..*alzandosi di scatto* Cos’h..
E senza dargli tempo di concludere la frase un forte capogiro mi fa cedere le gambe sentendo infine il mio corpo privo di sensi poggiarsi a terra del tutto .

***
28 Gennaio – Camera di Marizza ; ore 21:00

Mia: Marizza è il terzo secchio che riempi col vomito! Quando pensi di andare dal dottore? Non è normale.
Riaffondo il capo nel morbido cuscino del mio letto dopo aver sprigionato un lungo sospiro col naso.
Sento Mia , seduta al mio fianco sulla sedia girevole , asciugarmi la fronte bagnata da questo insolito sudore freddo .
Marz: V-vedrai che tra poco tutto..passerà.
Deglutisco quando l’ennesima nausea è pronta a farmi buttare quasi tutte le viscere del mio stomaco , ma questa volta riesco ad eliminarla.
Mia: Mi hai fatto venire quasi un infarto quando ti ho visto allungata a terra in classe stamattina. Tutti pensano che sia stata una messa in scena.. io ti conosco Marizza , tu non stai bene!
Mi porto la mano in faccia non sopportando più la sua voce così talmente acuta da farmi scoppiare il timpano.
Marz: Mia perché non torni nella tua stanza a contare le pecore nel sonno? Sono le 9 di sera , vorrei un attimo chiudere occhio!
Mia: E lasciarti sola tutta la notte? Lujan e Laura sono andate dalle loro famiglie , l’unica che ti può accudire sono io.
Marz: Senti lo vuoi capire che voglio un secondo in santa pace?
Xx: E’ permesso?
Rivolgiamo lo sguardo alla porta ora aperta da Pablo che mi rivolge un sorriso premuroso.
Marz: Pablo..*sorpresa* Che ci fai qua?
Accertandosi che non ci sia nessuno nel corridoio ,che non faccia la spia col preside , entra poco dopo in stanza chiudendosi la porta alle spalle mentre Mia si alza con un sorriso da furbetta.
Mia: Bhè sarà meglio andare a dormire. Uaa*sbadigliando per finta* Che sonno ragazzi!
Roteo gli occhi mentre lentamente mi metto a sedere poggiando la schiena al letto incrociando le braccia stringendo al petto le calde coperte arancioni.
Mia: Ci vediamo!
E ridendo sotto i baffi fugge via lasciandomi sola con Pablo che si avvicina lentamente al mio letto.
Pablo: Allora…come sta la mia miglior attrice? Sono venuto a prenderti per andare a casa mia , ho le chiavi.*sorride mostrandomele*
Marz:*inarcando il sopracciglio* “Miglior attrice” ..? *sorpresa* Pablo sei sicuro di conoscermi bene? Io mi sono sentita VERAMENTE male..Non stavo fingendo.
Guardandolo con un espressione delusa finalmente vedo il suo sorriso lentamente sgretolarsi dal momento che ha capito di aver fatto la figura di cacca.
Pablo: S-stai parlando seriamente?
Marz:*infastidita* Pablo perché non torni in stanza tua ? Non ho voglia di parlare con nessuno.
Pablo: Quindi il nostro weekend salta?
Marz: Come ti faccio a capire che sono irascibile adesso e voglio starmene da sola per conto mio? *alzando il tono*
Pablo: Ok ok! Ma calmati !*alzando le mani in segno di arresa* Prenditi anche una camomilla visto che ci sei!
E infastidito dal mio atteggiamento scontroso esce dalla stanza sbattendo la porta.
Marz:*indignata* Ah , adesso fa anche l’offeso ?? Pft..ma guarda un po’!*scuotendo il capo* Aah..pensasse quel che vuole!
Scostando violentemente le coperte dal mio corpo poso il piede sul pavimento freddo dirigendomi verso la scrivania per prendere il cellullare e digitare un numero mentre inizio a battere nervosamente il piede scalzo a terra , mangiucchiandomi l’unghia del mio indice.
Marz: Dai rispondi su..
Xx: Ospedale San George . Il cosa le possa esser utile?
Marz: Vorrei passare una visita ginecologica a pagamento con la dottoressa Vitalish.
Xx: Un attimo soltanto e vedo il primo giorno disponibile.
Attendo un paio di minuti qui a telefono aspettando con ansia una sua risposta.
Xx: Eccomi qua . Poche ore fa hanno disdetto un appuntamento per domani mattina alle 10 . Le va bene o la appunto per un altro giorno?
Marz: No! Va benissimo domani!!
Xx: Ok . Allora la memorizzo nell’agenda.
Dopo vari minuti trascorsi a dettargli tutte le mie informazioni, col cuore che batte forte nel petto, mi ributto a peso morto sul letto.
Marz: Dio…fa che sia solo un brutto pensiero.
E socchiudendo gli occhi mi porto la mano sulla pancia coperta dal mio soffice pigiama partendo poi nel mondo dei sogni.

***
Sabato 29 Gennaio – Ospedale San George ; Ore 10:15

Dott.ssa: Signorina..lei aspetta un bambino. E’ questo pallino *indicando lo schermo* per ora c’è solo il cuoricino essendo al primo mese.
Sorridendo dolcemente mi rivolge lo sguardo scontrando i miei occhi totalmente terrorizzati e persi nel vuoto.
Dott.ssa: A-andrade..Vuole un bicchiere d’acqua?
Con lo sguardo fisso al monitor nero , attraverso il quale vedo quelle strane immagini in bianco e nero , intravedo quel pallino che poc’anzi mi ha indicato con un sorriso smagliante , ora frantumato immediatamente per la mia “Non Reazione”. Sento il mio mento iniziare a tremolare mentre cerco invano di trattenere le lacrime.
Marz: N-n-non..è p-possibile..
Non sono lacrime di commozione , sono lacrime di disperazione. Come è potuto succedere alla mia età?
Rimanere incinta nel bel mezzo degli studi è un vero e proprio problema .
Dott.ssa: Stia un attimo qua.
Pensando che riesca a muover qualche muscolo poggia quello strano macchinario, che accarezzava la mia pancia coperta ora di gel , ancora piatta dentro la quale sembra che un esserino stia prendendo vita , per recarsi velocemente e prendermi un bicchier d’acqua porgendomelo subito dopo .
Dott.ssa: Su bevi cara..ti farà bene.
Scuoto il viso alzando il braccio sentendo il mio corpo esser attraversato da un tremolio improvviso , rifiutando la sua offerta.
Marz: N-non .. voglio.
Vedo con la punta dell’occhio il suo capo abbassarsi e dopo aver poggiato in un posto sicuro il bicchiere di plastica si risiede al mio fianco e prendendomi la mano cerca di far sollevare in qualche modo il mio umore sotto terra.
Dott.ssa: Marizza…ti parlo col tutto il cuore. So che adesso può esser sconvolgente questa notizia. Tu..anzi voi ..
Marz: V-voi..?
Confusa dalla sua morale gli rivolgo di scatto uno sguardo ora colmo di lacrime , sentendo quest’ultime scendere velocemente sulle mie guance.
Dott.ssa: Si..Voi , il padre del bambino.. Sapevate a cosa andavate incontro se consumavate senza protezioni.
Si…dannazione! Quelle dannate protezioni che non ci sono passate in mente quella sera spinti dall’euforia di fantasticare su un nuovo anno di novità per entrambi , vogliosi di passare tutto il tempo insieme ad amarci . Ma quel che adesso ha subito una stravolgente novità sono io , qui in uno studio ginecologico sdraiata mezza stordita su questo lettino .
Dott.ssa: Fortunatamente hai 18 anni..e in parte sei pronta a sopportare una gravidanza..sempre se lo vorrai.
Alzo nuovamente , pocanzi riabbassato , il capo di scatto rivolgendogli nuovamente i miei occhi sgranati.
Marz: C-cosa..vuol…dire?
Con un filo di voce , rotta dal pianto , gli pongo questa domanda sentendo quell’insopportabile groppo alla gola.
Dott.ssa: Marizza.. è facile la cosa . Ci sono solo due possibilità : tenere il bambino o….abortire.
Il mio respiro affannoso sentendo il mio cuore perdere un battito nel momento che ho sentito la parola “Abortire” . Come posso uccidere senza pietà una creatura piccola e soprattutto indifesa.
Lei premurosamente mi prende la mano accarezzandomene il dorso che trema dalla paura.
Si..l’idea che presto diventerò madre o al pensiero di riferirgli la notizia a Pablo mi terrorizza.
Dott.ssa: Tu..non sei per niente entusiasta di questa notizia. Starai pensando che il mondo ti sia caduto sotto i piedi , che tu non ce la fai a sopportare questa grande responsabilità , perché lo è veramente Marizza. Ti parlo da mamma. Non è facile crescere una figlia alla tua età , per nessuno è facile. Perché in quell’età si pensa , si fantastica sul futuro , sull’amore , su quel che si vuole fare o meno , ci si diverte alla follia. Ma dal momento che si diventa mamma …tutto questo svanisce. Io ho avuto la tua stessissima esperienza.
Marz: H-ho..così..tanta paura.
Lascio scivolare altre lacrime continuando a socchiudere gli occhi ancora sdraiata su questo freddo lettino ospedaliero.
Dott.ssa: *dolcemente* Senti..perchè ora non torni a casa , ti risposi e magari lunedì torni da me per riparlarne .Forse troverai anche la forza di raccontarglielo al futuro padre del bambino.*accennando un sorriso* Sarà entusiasta e troverete insieme la parte positiva di avere un figlio a questa età? Dai ora asciugati queste lacrime e compiliamo i moduli ok?
Porgendomi la mano mi aiuta a scendere dal letto e dopo essermi pulita pancia e viso con aria malinconica fuoriesco dall’ospedale continuando a pensare incessantemente.

***

29 Gennaio – Elite Way School ; ore 14:00

Cammino come se fossi un essere senza più un minimo di vitalità , lungo i corridoi isolati dell’Elite Way School , avvolti talmente da un profondo silenzio da sentire i miei passi delle mie converse blu.
Come se fossi un robot pongo una gamba dinanzi all’altra dando vita ad una camminata lenta mentre la mia mente è da tutt’altra parte. Aspetto un bambino..? A soli 18 anni perché mi sento già le spalle cariche di responsabilità? Pensare che dovrò dare gli esami finali con il pancione non mi rasserena ma al contrario , ad ogni minuto a pensare ai pro e i contro, mi sale l’ansia.
Ma ciò che mi tormenta di più è la volontà di Pablo. Non ho mai affrontato un argomento simile , come per esempio metter su famiglia alla fine del collegio . Non ci siamo mai creati idee del genere , abbiamo sempre pensato di girare per il mondo solo per divertirci e spassarsela sin che l’adolescenza giungeva a termine.
Ma solo oggi penso che l’adolescenza finisce quando le prime responsabilità entrano improvvisamente nella vita. Tutti i piani creati con Pablo sono stati infranti in un nano secondo . Non riesco a capacitarmi come siamo stati così incompetenti e soprattutto irresponsabili a passare la nostra prima notte insieme senza proteggerci. Tutto quella sera ci avvolse da una passione improvvisa cui ardore e fuoco ci inebriarono la mente senza farci pensare a nient’altro. E ora a causa del nostro folle amore sono qui a rimuginare da sola. Dov’è Lui in questo momento..? Desidero così tanto parlarle e confidargli tutte le mie paure che mi assalgono adesso.
Xx: Marizza! Finalmente!
E senza rendermi conto me lo ritrovo dinanzi e mentre io dilato le pupille sorpresa di sapere che il mio desiderio è stato esaudito velocissimamente lui mi viene incontro abbracciandomi dolcemente.
Pablo: Perdonami se ieri sera ti ho ferita. Sono stato uno stupido ad non accorgermi che stavi male!
Dandomi un intenso bacio a stampo mi carica leggermente di coraggio . Devo dirglielo..ma non in modo da traumatizzargli la vita . Voglio fargli credere che sia solo un ipotesi , un idea . Anche se l’amore che prova per me lo condurrà ad accettare il nostro frutto senza batter ciglia.
Pablo: Ti sei fatta visitare dall’infermiera della scuola? Se ricordo bene non sei stata bene quasi tutta la settimana! Allora? Che fai non mi rispondi?
Alzo lo sguardo scontrando i suoi occhi così brillanti di gioia e con quel suo sorriso raggiante mi fissa intensamente mentre sento le sue mani accarezzarmi dolcemente il viso .
Marz: I-io…di questo vorrei parlarti.
Quel che è fuoriuscito dalla mia bocca è un filo di voce tremolante dalla paura.
Pablo: Di cosa amore ?
Il suo soprannome mi carica di coraggio e stringendo in pugno la mia mano sudata dall’emozione decido di confessargli una parte della verità.
Marz: H-ho … un ritardo.
All’improvviso è come se il mondo si fosse spento e tutto attorno a noi fosse diventato nero. L’unica cosa che illumina il mio mondo sono i suoi occhi azzurri dilatarsi sempre più mentre in contemporanea fa incurvare in giù quel sorriso che si sgretola in meno di 2 secondi.
Pablo: Marizza..stai scherzando vero? *ridendo nervosamente* Non può essere vero..
Sgrano gli occhi sentendo il mio cuore buttarsi in un precipizio , non sentendolo più battere.
Un calore improvviso mi sale lungo il collo sentendo le pulsazioni accelerate del sangue alle orecchie che ora fischiano per questa insolita emozione negativa.
Marz: C-cosa..mi vuoi dire ?
La sua risata incredula o meglio quel terrore che leggo ora nei suoi occhi non mi promette nulla di buono e come temevo ecco che cerca qualcosa di plausibile che distoglie la paura di esser rimasta incinta.
Pablo: Dai stai tranquilla..sarà solo una forma di stress. Ok?
Si vuole avvicinare più del solito per posare le sue labbra sulle mie ma non voglio in questo momento!
Retrocedo d’istinto impedendogli di sfiorarmi le labbra che ora traballano lentamente mentre cerco insistentemente di trattenere le lacrime.
Marz: No non sto tranquilla. Io ti sto parlando seriamente e tu ridi?
Alzo senza accorgermene la voce parlandogli con un tono isterico , fortunata almeno del fatto di non esser circondati da nessuno che possa sentire questa conversazione.
Pablo: Bhè cerca di capirmi. Tu vieni da me mi dici queste parole che mi Sconvolgono l’esistenza come credi che reagisca?
Crack. E’ possibile sentire il cuore creparsi all’improvviso? Se la dottoressa prima mi ha detto che la notizia dell’arrivo di un bambino mi faccia sentire il mondo crollare sotto i miei piedi…bhè adesso mi sento sotto le macerie di quel mondo sgretolato. A stento riesco a regolare il mio respiro ora dimezzato dal dolore forte che sto provando interiormente.
Marz: “Sconvolgono l’esistenza”…? B-bene..dimentica quel che ho detto.
Più ferita che mai gli rivolgo le spalle pronta ad andarmene non volevo passare ancora un solo minuto con la persona che non vuole farsi carico delle sue responsabilità .Ringrazio Dio di avermi dato poco fa un momento di lucidità con la quale gli ho riferito di avere un dubbio .
Pablo: No..aspetta dove vai??
Prendendomi di scatto il polso mi urla dalle spalle voltandomi poi dalla sua parte con un abile mossa mentre io sto trattenendo il più non posso le lacrime e quello sguardo così truce che desidererei fosse capace di disintegrarlo all’istante.
Marz: Vado dal ginecologo!! Vediamo un po’ se è soltanto stress o realmente aspetto un figlio da te Pablo!
Pablo: Ma questo è troppo per noi ! Marizza non possiamo tenerlo!
Marz: T-t-tu…*più scioccata di prima* ..tu mi stai dicendo che se lo fossi realmente dovrei..
Mi blocco sentendo quell’insopportabile groppo alla gola che mi impedisce di pronunciare quella parola che odio col tutto il cuore.
Pablo: Abbiamo soli 18 anni.. Credi che sarà facile girare col pancione per il collegio , sentire le persone sparlarci dietro le spalle e proseguire gli studi o uscire di scuola con un bambino tra le braccia o forse pronto ad metter al mondo..!? No che non sarà facile .
Marz: Abbiamo fatto l’amore insieme!! Sapevi a quel che andavamo in contro !! *mordendomi le labbra pur di non piangere*
Pablo: Lo so ! Lo so! Sei terrorizzata ..quanto me! Lo So che è anche colpa mia.. Ma ti prego pensaci! Sarà tutto più…difficile.
Scosto seccamente la mano della sua e dopo averlo guardato con un espressione schifata me ne vado in silenzio , permettendo ora alle mie lacrime di scivolare velocemente sulle mie guancia.
Mi fai schifo Pablo! Sei solo un egoista che pensa solo a se stesso! Sei un vigliacco che scappa dalle grandi responsabilità! Sei un irresponsabile.. uno sporco bastardo!!!

***

29 Gennaio – Camera di Pablo ; Ore 16:00

Marz: Queste sono le carte. *lanciandogliele sul letto* Ti faccio le mie congratulazioni..*fingendo un sorriso* Non diventerai padre.. Più sereno adesso?
Il mio sorriso finto esprime tutto il rammarico che soffoco con sforzo dentro il mio petto lacerato dall’odio improvviso che provo nei suoi confronti.
Lui li afferra velocemente leggendo su quelle carte falsificate da me stessa , di avere una sotto forma di stress e a raddoppiare l’odio profondo è il suo sorriso incredulo e i suoi occhi sprizzare di quella luce che sino a ieri amavo col tutto il cuore.
Pablo: E’….fantastico!!! Marizza non sei contenta!!??!?
Saltando giù dal letto mi si avvicina guardandomi con un sorriso che va da un orecchio all’altro mentre io distolgo il capo facendogli persino capire di non voler esser toccata . Rimango qui , poggiata allo stipite della porta con le braccia a conserte. Vorrei tanto spaccargli la faccia seduta stante ma devo..seguire i miei piani e scomparire al più presto della sua vita. Non gli permetterò di disprezzare ciò che al mio interno sta prendendo vita : una povera vittima che non ha nessun colpa e che non merita di morire prima ancora di essersi formato! Non deve morire solo per soddisfare il volere di uno stupido ragazzino viziato che scappa a gambe elevate dinanzi a tale situazioni al quanto delicate . Non merita avere un padre del genere.
Marz: S-si..
Pablo: Aah!! *sospiro di sollievo* Non sai che peso mi hai tolto sullo stomaco!
Cogliendo al volo di non voler esser toccata da lui continua a farsi coinvolgere dalla gioia di sapere che era solo un falso allarme buttandosi sul letto spalancando le braccia mentre io rimango impassibile e immobile nella mia posizione a guardarlo con rammarico . “Ti senti più leggero? “ E’ questa la domanda che vorrei porgli , ma voglio porre fine a questa storia a modo mio questa volta. Tutto il peso che si è tolto di dosso ora me lo ritrovo sulle spalle. Più passa del tempo ad assistere il suo festeggiamento più non riesco a sopportarlo.
Marz: Io devo andare .
Pablo:*mettendosi a sedere* Dove?
Marz: A riposare…sono stanca.
Sto per andarmene in stanza mia ma la sua voce mi ferma , continuandogli a rivolgere le spalle.
Pablo: Marizza… Non so come ti senti in questo momento..ma non potevamo ugualmente tenerlo. Siamo troppo giovani.. era impossibile. I-io..sinceramente..non lo volevo.
Per un secondo lo sento parlare seriamente , pronunciando parole che però non migliorano la situazione.
Marz: Dormi anche sogni tranquilli. Non ci sarà mai nessuno che rovinerà la tua vita perfetta.
Fu questa l’ultima frase che gli dissi prima di andare via , non solo da quella stanza , ma dalla sua vita , dalla città e dai suoi pensieri. Da tutto!”

Presente

Sud dell’Argentina – Casa di Martin

Marizza

Calpesto lentamente il prato fresco illuminato dai raggi del tramonto che all’orizzonte scompare lentamente. Stringo in pugno la mia mano leggermente sudata dall’emozione e giungendo dinanzi ad Abby prendo un bel respiro profondo , pronta a rivolgergli parole per affrontare l’argomento interrotto poche ore fa.
Marz: Abby amore mio..
La vedo dondolarsi sulla panca sospesa nel giardino con aria pensierosa sino a quando vedendo la mia ombra riflettere sul prato del giardino di casa alza lentamente lo sguardo fissando quei suoi occhi ..azzurri.
Abby: Mamma..
Marz: Amore come mai non hai le lenti a contatto?
Confusa e non abituata a fissare quei occhi che ha ereditato da Pablo deglutisco cercando di calmare il mio battito cardiaco.
Abby: Mi.. prurivano. A volte devo prendere una pausa , non posso metterli sempre. So che ti danno fastidio.
Marz: N-no..amore stai tranquilla.
Gli sforzo un sorriso incitandogli sicurezza.
Marz: A volte..mi piace fissare i tuoi occhi..
Abby: Ti manca…?
Abbasso il capo capendo a chi si riferisci mentre lentamente prendo posto al suo fianco , fermando il dondolio della panca sospesa.
Marz: Non lo so..
Abby: Sai cosa mi rende leggermente felice? .. Aver ereditato gli occhi da mio padre.*sorridendo lievemente* E’ bello sapere che ho qualcosa che mi lega a lui. A volte mi fermo e penso come sarebbe stata la mia vita se lui fosse qui con noi e non in cielo.
In cielo…si . Tuo padre dovrebbe stare all’inferno in realtà , ma sfortunatamente è ancora su questa terra e lei non lo sa , ne mai lo saprà. Lo faccio per il suo bene dato che non l’ha accettata quando era soltanto una piccola creaturina nel mio ventre.
Marz: T-ti ho portato questo.
Cambiando argomento gli pongo quel foglio ormai stropicciato che lei afferra pochi secondi dopo.
Marz: A causa del mio attacco non abbiamo avuto il modo di parlarne. Allora…facciamo pace?
Abby: Non abbiamo litigato.
Marz: Si però abbiamo discusso e per un momento ti ho trattato male..
Abby:*alzando le spalle* Capita..
Marz: No..*scuotendo il capo* Tu ti sei solo preoccupata per me e io…non mi sono comportata nel modo giusto. Dovevo dirtelo.
Abby: Tu nascondi un sacco di cose .. Quando giungerà quel giorno in cui ti sfogherai con me?
Mi rivolge quel suo sguardo leggermente velato di lacrime cogliendone la frustrazione che gli reca il “non saper niente” di me e della mia vita passata.
Marz: A-arriverà quel giorno…*prendendole per mano* Non temere.
Sento la sua mano ricambiare la stretta rivolgendomi infine un sorriso rasserenante.
Marz: Tuo nonno mi ha fatto ragionare su una cosa…e per la prima volta voglio esaudire uno dei tuoi desideri più profondi.
A sentire queste parole alza di scatto il capo rivolgendomi quei suoi occhi dilatati per l’incredulità.
Abby: C-che cosa..vuoi dire?
Marz: Sei davvero sicuro di voler frequentare quella scuola..l’Elite Way School..?
Fisso le sue labbra accavalcarsi dal nervosismo e dopo aversele morse per brevi istanti è pronta a scacciare le parole sulle quale stava indugiando .
Abby: Mi ispira!! Mi piace sia la descrizione sia l’idea di potermi trasferire a Buenos Aires! La città che ho sempre sognato di visitare….con la mia mamma però.*sorridendomi dolcemente*
Marz: Sai che ti dico..?
Abby: Cosa?
Prendo un bel respiro espirando poi lentamente col naso sino ad accennare un dolce sorriso.
Marz: Inizia a preparare la valigia….si va a visitare quella scuola , ok?
Abby: Dici davvero..?*sorridendo incredula*
Marz: *annuendo col viso* Se tu vuoi.. frequenterai quella scuola..e vivremo insieme a Buenos Aires. Contenta?
Abby: Aaaah!!!! Evvivaaa!!!
Mi si butta tra le braccia precipitando entrambe a terra dando vita ad una grossa risata.
Si..è giunto il momento di ritornare ..Questa volta non affronterò tutto e tutti da sola , ci sarà mia figlia al mio fianco e…..mi vendicherò . Lo giuro sull’amore che provo per Abby!
Pablo Bustamante..prega di non incontrarmi perché ti farò rimpiangere di esser nato , ti farò versare tutte le lacrime colme di disperazione che scorrono sul mio viso sin troppo volte!
Arrivo..più agguerrita che mai!







*brividi* Wow..mi fa paura ahahahahaahh Beeeeeeneeee anzi maaaleeee!! Finalmente sappiamo cosa è realmente successo quel fatidico giorno d'inverno! I due a capodanno si sono dati alla pazza gioia senza pensare alle conseguenze e Pablito..si è dimostrato di esser un vero e proprio vigliacco. Abby frequenterà L'Elite Way School e insieme a Marizza andrà a Buenos Aires! Le domande sono queste : incontreranno quelle persone ? Marizza attuerà il suo piano di vendetta?? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO!!! COMMENTATEEE!!! :D
 
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111 replies since 30/8/2016, 20:39   3267 views
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