¸´¯`°¤.¸ _`¤ Rebelde Way¤´_ ¸.¤°´¯`¸

El Privilegio De Amar, New ff !! *-*

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Pablizza01
view post Posted on 26/10/2016, 14:40




ALLORAAAAAAAAA
*sgranchiendosi le dita* bene iniziamoo
PABLO È STATO una cosa troppo dolce.. :wub: muoio d'amoreeee
Sono stupendi..marizza stavi per morire...IO TI PICCHIAVO SE SUCCEDEVA EH
ah e poi...SONO STATI TROPPO TENERI ANCHE PABLO E ABBY...sono la dolcezzaaa :wub:
Speriamo abby riuscirà a perdonare marz!!! Ma sicurooo!!! Spero e penso :D
Ah e poi beh...la mia marizzita FINALMENTE È SICURA DELL'AMORE CHE PROVA PER PABLO e hanno concluso tutto con un bacio passionale..aww li amo 😍😍
Beneee ora ti dico solo un grandisismo CONTINUA!!!!!!! Che io amo questa storia :wub:
Mancano solo 3 capitoli e io piangooooo :cry:
 
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view post Posted on 28/10/2016, 13:49

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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TERZULTIMO CAPITOLO!!! Ahahah ci saranno delle sorprese che vi piaceranno un mondo auahauauah BUONA LETTURAA!!!


CAP 43

Marizza

I giorni sono passati e ora , nuovamente a Buenos Aires , mi fermo a fissare quel famoso foglio attaccato su una parete di sughero al muro con degli spilli. Abbozzo un sorriso sentendo al piano inferiore gli operai caricare gli ultimi scatoli del trasloco. Ebbene si..Alla fine ho deciso di trasferirmi con Pablo in una nuova casa , insieme a nostra figlia nonostante da quel giorno in montagna non mi ha rivolto parola.
L’orgoglio ferito l’ha indotta solo ad annuire alla proposta di Pablo senza aggiungere obiezioni. Infondo è anche ciò che vuole lei . Essere felice è stato il desiderio di tutte e tre e quel senso di piacere è proprio dietro l’angolo.
Xx: Marizza.. dove sei?
Sento i suoi passi nel corridoio di questo secondo piano sporgendo poi la testa dalla porta della stanza di Abby per comunicargli il mio posto con un lieve sorriso sulle labbra.
Marz: Sono qui Pablo.
Pablo: Eccoti!
Sorride a 32 denti correndomi incontro per avvolgere le sue braccia attorno alla vita e stringendomi a se di colpo poggia infine le sue labbra morbide sulle mie . Soffoco un gemito di piacere abbozzando invece un sorriso a pieni denti mentre circondo il suo collo con le mie braccia ricambiando quel tenero bacio improvviso. Mi fa riappoggiare la pianta di entrambi i piedi a terra staccando le labbra dall’altro con estrema lentezza come se volessimo sempre stare attaccati per scambiarci baci passionali come quello avvenuto.
Pablo: Dov’eri finita?*ridendo*
Marz: Dovevo recuperare le ultime cose . Vieni..
Creiamo la giusta distanza prendendogli poi la mano invitandolo a seguirmi con uno sorriso dolce sulle labbra.
Marz: Guarda..
Lo porto dinanzi la bacheca coperta di foto e disegni fissando nuovamente quello , questa volta con le sue braccia che mi circondano la vita da dietro .
Pablo: *confuso* Cosa..dovrei guardare?
Marz: Questo..
Tendo il braccio poggiando delicatamente l’indice sul foglio sgualcito e riparato tantissimi anni fa col nastro adesivo .
Marz: E’ un disegno di Abby . L’ha fatto quando aveva soli 6 anni. La maestra disse ai bambini di disegnare la loro famiglia , qualunque essa era. Abby con tranquillità e con tutto l’amore possibile disegnò se stessa .
Racconto con un sorriso nostalgico indicando la figura di una bambina disegnata con le codine marroni che tiene per la mano una donna e un uomo, spostando l’indice con estrema cautela.
Marz: Poi me..*indicandolo*
Pablo: *accennando una risata* E quindi a 24 anni avevi quei meravigliosi capelli lunghi o ha aveva di te un immagine divina in testa?
Lancia questa battuta che mi fa ridere sotto i baffi.
Marz:*Spingendolo* Idiota ovvio che no. Si avevo quei “meravigliosi capelli lunghi” .*roteando gli occhi ridendo* Geloso per caso?
Pablo: Mm..*sorridendo maliziosamente* Dei papà degli altri bimbi davanti scuola? Bhè..forse si. *ridendo*
Marz:*scuotendo il capo sorridendo* Idiota. Ma non ti ho portato qui per farti ammirare i miei capelli ..Guarda qua.
Indico la stretta di mano che Abby ha disegnato a quel tempo rimanendo sulle labbra un sorriso dolce.
Marz: Nonostante a quel tempo non ti conosceva..nonostante ti credeva morto lei fu spinta a disegnarti lo stesso. Sino ad una settimana fa..questo viso ero vuoto.
Indico ora il viso modificato con aggiunte varie.
Marz: Aveva promesso che avrebbe riempito quel vuoto con i tratti fisici del suo papà. Me lo promise in lacrime
Cerco con sforzo di continuare a sorridere , nonostante il dolore di allora mi rattrista in questo istante.
Ma lui poggiando il mento sulla mia spalla mi infonde quel coraggio necessario che mi impedisce di non farmi deprimere ma al contrario continuare il mio racconto sentendo il suo respiro cadermi sul collo.
Pablo: Poi..?
Marz: Questa figura aveva solo dei occhi azzurri e ora guardala..
Abbozzo nuovamente un sorriso a pieni denti sentendo ugualmente i miei occhi colmarsi di lacrime che però non scorrono lungo il viso questa volta.
Marz: Ha i capelli biondi..un po’ di barba qua al mento e un meraviglioso sorriso..
Mi passo la lingua sulle labbra rinsecchite dal racconto , portandole allo stato naturale .
Pablo: E’ stupendo..questo disegno.
Marz: Devi dirlo ad Abby. Lei ci è molto affezionata.
Pablo: Penso proprio che lo metterò in una cornice sul mio nuovo comodino , in modo che tenga sempre presente il bene immenso che mi voleva nonostante non mi conosceva.
Lentamente mi volge verso di lui , continuandomi a tener poggiate le mani sui miei fianchi .
Pablo: Devi esser fiera di quella bambina carica di speranza e vitalità.. H-hai..fatto un ottimo lavoro.
Stringendomi le labbra cerco invano di trattenere le lacrime che vengono eliminate dai suoi pollici.
Pablo:*sorridendo* E ora perché piangi amore mio?
Marz: E-era…la frase che volevo sentirmi dire da te quando…ho messo tua figlia al mondo..
Io al contrario non tende a sciogliere il sorriso e con una carezza sulla testa poggia le sue labbra sulla mia fronte , socchiudendo entrambi gli occhi d’istinto. Mi godo in silenzio il suo dolce atto sentendo le sue labbra sfiorarmi la fronte quando apre bocca per parlare.
Pablo: Da oggi in poi sentirai tutto ciò che hai sempre desiderato. A partire da questo..
Abbasso il capo arrivando a sentire le sue labbra ora sfiorare il mio orecchio.
Pablo: Ti Amo..
Riesce a farmi scappare una piccola risata col quale pongo fine allo scorrimento delle lacrime , eliminate del tutto dalle mani di Pablo.
Marz: Ti amo anche io..
Xx: Pap..Pablo?
Riportiamo entrambi lo sguardo alla soglia della porta dove troviamo Abby fissarci con un lieve affanno sicuramente creato dall’avanti e dietro che sta facendo da stamattina in questa casa con la voglia di rendersi utile nel suo primo trasloco con la propria famiglia. Scoprire che lo stava per chiamare “Papà” porto a dimostrare un espressione sorpresa ma no delusa. Anzi il contrario . Come vorrei che lo chiamasse in quel modo senza quel pizzico di imbarazzo. E’ suo padre e deve iniziarsi a sentirsi a suo agio come quando parlava col Preside Bustamante di un tempo. Da quando ha scoperto di avere con lui del legami di sangue molto stretti è cambiata di poco . Indugia sulle frasi pronunciate e posso coglierne la difficoltà di rivolger parola alla persona che un tempo l’ha rifiutata , ma penso anche che ritenga più grave il mio comportamento che il suo. Come darle torto? E’ stata mentita dalla persona che riteneva la più cara e unica al mondo , la persona che l’ha cresciuta con amore e passato l’intera vita al suo fianco..Sua madre.
Pablo: Abby!
Abby; Uhm…v-vi ho disturbati..S-scusate.
Arrossendo per la posizione con la quale ci ha colti abbassa il capo pronta a levare il disturbo e solo accorgendomi di stare tra le sue braccia soli in questa stanza ci allontaniamo contemporaneamente con un filo di imbarazzo. Non voglio sapere a cosa stava pensando !
Pablo: No no..rimani pure. Non stavamo facendo niente di che.*accennando una risata* Cosa volevi dirmi?
Abby: Ah…bhè gli operai hanno montato tutto sul camion , manchiamo solo noi che dobbiamo portare gli scatoli piccoli nelle auto.*fissando la sua stanza* M-ma penso che ci sia qualche altra cosa da fare qui dentro.
Marz: Cavolo , sono stata avvolta dai pensieri! Perdonami.
Mi abbasso sulle ginocchia mettendo le ultime cose nello scatolone nel quale dovevo mettere il resto dei suoi oggetti , uniche cose che mancano all’appello.
Lei al contrario continua a non rivolgermi parola ma basta scontrare quei suoi occhi azzurri che non esprimono nessun tipo di emozione per farmi sentire a disagio.
Pablo: Aspetta ti aiuto.
Con la sua altezza riesce a staccare la bacheca con le immagini che dovremmo staccare con delicatezza ma in questo momento avanza Abby .
Abby. Fa attenzione! Ci penso io almeno a questo.
Con un pizzico di ansia stacca con estrema cautela proprio quel disegno davanti ai nostri occhi , portandoselo stretto al petto come quando aveva 6 anni.
Pablo: E’…un bellissimo disegno , lo sai?
Lei alza il capo facendo scontrare i loro magnifici occhi azzurri per un bel paio di secondi sino a quando proferisce parola.
Abby: L’hai..visto vero?
Lui annuisce non sciogliendo quel tenero sorriso sulle labbra.
Pablo: E’ un capolavoro , te l’hanno mai detto?
Lei si morde la labbra delicatamente portando per un istante lo sguardo su di me , ancora china sulle ginocchia , concentrata a fissare i due scambiarsi una conversazione amichevole e calma.
Abby: S-si..tante di quelle volte che ho perso il conto.
Abbasso il capo socchiudendo gli occhi mentre abbozzo segretamente un sorriso. Ovviamente era riferita a me che ogni sera prima della ninna nanna ci soffermavamo a fissarlo riempiendola di complimenti immensi che la facevano sentire unica e straordinariamente portata per il disegno. Quel pezzo di carta è ancora tutt’oggi importante per lei.
Abby: Bene..
Scioglie il silenzio imbarazzante creatosi attorno.
Abby; Do una mano qui sopra così possiamo caricare queste scatoloni in auto .*sforzando un sorriso*
Pablo: Trovo che sia un ottima decisione. Infondo Marizza ha proprio bisogno di un po’ d’aiuto mentre io inizio a portare le prime cose. Che ne dite per voi va bene?
Dilato sorpresa le pupille incredula persino di star assistendo al suo piano organizzato coi fiocchi.
Dopo tanto tempo trascorrerò del tempo con mia figlia e lui mi sta dando questa occasione che coglierò al volo seppur debba rompere il ghiaccio tra noi. Lei annuisce cercando di velare il suo disagio con un lieve sorriso.
Pablo: Bene. A più tardi allora.
Lui si avvicina a me chinandosi , dato che sono ancora abbassata sulle ginocchia a metter altri oggetti nelle scatole , per poggiare le sue labbra sulle mie. Dopo questo bacio a stampo dolce da far socchiudere gli occhi cadendo nell’estasi si allontana strofinando per ultima cosa i capelli di Abby che inizia a lamentarsi ridendo contemporaneamente.
Pablo: Fate le brave. *ridendo* A dopo!
E caricandosi tra le braccia un grande scatolo colmo di cose scende al piano inferiore rimanendo così con Abby che lentamente si avvicina a me infilando altri oggetti nello scatolo dinanzi a me.
Marz: A-allora…come stai?
Oso domandargli cercando di dimostrare la calma possibile all’esterno. Dento è un vero caos di emozioni al pensiero che sto avendo un dialogo con lei dopo una settimana da incubo.
Abby: Io sto bene..Non so tu.
Sollevo quel po’ le sopracciglia rimanendo sorpresa alla sua affermazione ne fredda ne vivace.
E’ impassibile in questo momento e conoscendola sin da piccola posso cogliere che anche dietro il suo sguardo si nasconde un mix di emozioni strane. Sicuramente anche il suo cuore starà sbattendo violentemente contro la povera gabbia toracica , regolando il battito con profondi respiri rasserenandomi.
Marz: Lo so che dovrei visitarmi.
Pongo l’ultimo oggetto nello scatolo colmo sino al bordo alzando poi lo sguardo verso Abby che ora ha i suoi occhi azzurri su di me.
Abby: Non stai bene da un sacco di tempo. Non uscirtene con la storia della neve. Morire quasi assiderata non ti provoca certamente nausee o capogiri.
Stringo le labbra cercando di trovare qualche scusa plausibile .
Abby: So a cosa stai pensando. Qualunque cosa mi dirai non me la berrò sappilo. Tu sai alla perfezione cosa ti sta succedendo e anche questa volta non vuoi dirmelo.
Marz: E’ solo stress Abby. Credi che non stia subendo questo drastico cambiamento?
Mi alzo seguita da lei che continua a fissarmi con uno sguardo rimproveratore.
Marz: La relazione tra noi si è frantumata , insieme ai nostri dialoghi e continui abbracci che mi infondevano il coraggio sufficiente per affrontare il mondo a testa alta.
Abby:*distogliendo lo sguardo* Non è colpa mia di tutto ciò..
Marz. Lo so che è unicamente colpa mia Abby..Non sto dicendo il contrario. Ma cerca di immedesimarti in me . Non sto nascondendo niente questa volta ..nessuna malattia rara . Fidati di me per ..la seconda volta vedrai che questa volta non ti deluderò.
Lei invece di ricambiare quel dolce sorriso formato sul viso con immenso sforzo continua a tener il viso volto dalla parte opposta. La sua espressione facciale è nascosta dai suoi capelli spaparanzati da una parte e l’altra e ciò che mi porta a sapere il suo stato è sentire un suo lungo sospiro colmo di frustrazione.
Abby: Cerca di riprenderti.. Sei abbastanza forte da sopravvivere anche senza me , ora che soprattutto hai Pablo al tuo fianco.
Si china per afferrare uno scatolo pieno alzandosi pronta ad andarsene ma la mia voce la blocca sotto la soglia di questa stanza che è stata sua per quasi 5 mesi lunghi.
Marz: Puoi chiamarlo “papà” quante volte lo desideri. Non mi ferisce e soprattutto non dare peso alla mia presenza.. Fai ciò che ti ho sempre insegnato.. Segui il tuo cuore e fai ciò che senti di fare. Sempre.
E mordendomi le labbra per il dolore interiore mi chino prendendo un altro scatolo sorpassandola poco dopo , lasciandola solo a pensare alla mia frase. Crede che non mi sia accorta del suo irrigidimento quando parla a suo padre in mia presenza? La conosco come il palmo della mia mano e sono anche a conoscenza che lei non riesce a dimenticare tutti i torti subiti da parte mia per 15 lunghi anni .
Con un lungo sospiro scaccio la tensione cresciuta poc’anzi raggiungendo finalmente il salotto di questa casa che tra poco racchiuderà solo immensi ricordi . Sia brutti che belli. Abbozzo un sorriso nostalgico pensando a quel giorno in cui ho varcato per la prima volta quella porta d’ingresso e rivolto parola a Mia dopo immensi e lunghi anni che a me sono parsi un eternità.
Xx: Stai pensando alla stessa cosa è vero?
Mi volgo continuandole a sorridere serenamente.
Marz: Mia..
Mia: *sospirando leggermente*Quante ne abbiamo passate insieme eh ? Penso che dopo il tuo trasferimento dovrò godermi minimo una settimana piena alla spa con delle meravigliose mano fatate che mi rilassano i muscoli tesi con dei lunghi massaggi.
Con aria sognante si avvicina a me posando il suo braccio sulla mia spalla fissando un punto a caso come se realmente stesse organizzando tutto nei minimi particolari le sue azioni future.
Marz: Penso che dopo tutto quel tempo passato insieme pretendo anche io staccare la spina da te mia cara decerebrata.*accennando una risata*
Mia: Awn..*ridendo*.. Sai che mi mancherai pazza?
Marz. Nah..*ridendo* Pazza è il soprannome che mi ha dato Pablo.. Il tuo è un altro , su dillo senza problemi.
Mia: *ridendo* Camionista?
Marz: Ahh..*sorridendo* Questo si che è musica per le mie orecchie. Vieni qua cara decerebrata , fatti abbracciare un'altra volta.
Aprendo le braccia mi lascio andare ad un lungo abbraccio durante il quale la sento succhiare continuamente col naso , scommetto tutto che mi stia bagnando la maglia con lacrime sporche di mascara.
Marz: Cerca di non sforzare il tuo ultimo neurone sopravvissuto tra tutti quei capelli con questo pianto.
Rido sdrammatizzando il nostro saluto.
Mia: Non è un addio vero?
Lentamente sciogliamo l’abbraccio fissando poi con un sorriso divertito sulle labbra le sue guance rigate, come optato dal mascara .
Marz: E cerca di non piangere più. *ridendo* Varrà dire passare più tempo alla spa per togliere poi quelle borse sotto gli occhi.
Mia:*accennando una risata* Ah Bhè..ne varrà la pena non trovi?
Marz: *sorridendo* Ogni scusa è buona per staccare la spina dal lavoro , furba!
Ci lasciamo andare ad una grassa risata eliminando così qualunque emozione che ci induca a versare ulteriori lacrime.
Marz:*sorridendo dolcemente* E’ un saluto non un addio , quindi non ne vale proprio la pena farsi arrossare gli occhi in questo momento di gioia. Sto ..per avere ciò che ho sempre desiderato. Un uomo che mi ama , una figlia stupenda e una casa nella quale passare nuove emozionanti avventure con la famiglia per intero.
Mia: Ho sempre pregato che un giorno tu avresti ricevuto tutto ciò che desideravi sempre e ora eccoti qua..
Mi prende le mani fissando tutto il mio corpo soffermandosi poi a studiare la mia espressione gioiosa e felice stampata in viso.
Mia: Sprizzi gioia da tutti i porri.. E vedrai che anche quel piccolo particolare si risolverà a breve.
Sorridendomi premurosamente cerca di incoraggiarmi a perseverare anche per quanto riguarda Abby.
Marz: L’unica cosa che mi rasserena è ..che verrà a vivere con noi..con la sua famiglia. Questo è l’importante.
Mia:*Accarezzandomi il viso* Vedrai che tutto si aggiusterà ..come hai sempre sognato vero?
Annuisco lentamente apprezzando le sue parole che mi infondo coraggio e pazienza.
Marz: Certo..
Concludo la nostra conversazione amichevole con un ampio sorriso sollevando poi con sforzo questo scatolone.
Marz: Ora devo proprio caricare questo bisonte nella mia aiuto prima che torni Pablo con la sua. *sforzando un sorriso* Peeermesso..
E ridendo si fa da parte lasciandola sbrigare le ultime faccende da sola mentre io raggiungo l’ingresso lasciato aperto. Proprio sul punto di varcare la porta di colpo la mia pancia viene pervada da forti grampi che mi costringono a mollare il peso che ho tra le mani per portarmele su di essa.
Lo scatolo che cade a terra, e riverso sul pavimento alcuni oggetti intatti , provoca un rumore forte che richiama l’attenzione di Mia da lontano.
Mia:*l’eco della voce* Tutto ok Marizza?
Respiro con affanno poggiandomi addolorata alla parete dell’ingresso decidendo però di tener nascosto questo malore a Mia per non preoccuparla inutilmente.
Marz: T-t-tutto….ok! Sto bene!
Dopo aver deglutito l’ho tranquillizzata alzando la voce quel po’ che basta per farla arrivare alle sue orecchie ritornando poi a capire questo improvviso malore . Stringo con dolore i denti e occhi sopportando in silenzio altre innumerevoli fitte alla pancia quasi contorcendomi su me stessa sino a quando di colpo svaniscono del tutto . Mi lascio cadere sulle ginocchia completamente affannata per aver trattenuto il fiato durante le fitte fissando un punto a caso completamente confusa. E ora che mi succede?
Xx: Mamma…? Che succede?
Alza di scatto il viso leggermente impelato di sudore freddo rivolgendogli uno sguardo terrorizzato.
Abby: Che..ci fai a terra? Stai bene?
Lascia lo scatolo che aveva tra le mani a terra delicatamente avvicinandosi con un velo di preoccupazione sul viso a me.
Marz: S-si..certamente.
Rispondo alla sua domanda mentendo e soprattutto stampandomi sul viso un sorriso sforzato.
Marz: Sono inciampata..Guarda mi è persino caduto lo scatolo tra le mani.
Con quel particolare riesco a creare una storia credibile che subito attira la sua attenzione nel momento che , con sforzo , mi stavo dando da fare per rimettere apposto tutto.
Marz: Che macello.*sforzando una risata* Me no male che non si è rotto tutto.
Abby: Lascia stare.. Ci penso io .
Con un tono più docile mi invita a mettermi da parte raccogliendo come ha detto gli oggetti fuoriusciti .
Abby: Ecco qua fatto.
Si alza lentamente porgendomi infine la mano.
Marz: C-che..?
Confusa da questo suo cambio di atteggiamento mi offre il suo aiuto .
Abby: Su dai..ti aiuto no?
Rimanendo leggermente esterrefatta da questa situazione accetto indugiando per brevi istanti la sua offerta alzandomi poco dopo . Rialzarmi da terra mi spaventava per l’unico fatto di subire altre fitte che fortunatamente sono cessate poco prima l’arrivo di Abby
Marz: G-grazie...
Xx: Sono tornato!
Un colpo di clacson echeggia per l’intero quartiere e voltandoci entrambi verso l’esterno , visibile grazie alla porta d’ingresso lasciata aperta , vediamo Pablo scendere dall’auto e venirci incontro con un sorriso stampato sul viso.
Pablo: Prontissime?
Abbozziamo all’unisono un dolce sorriso , entrambe entusiaste di andare a vivere tutti insieme in una nuova casa dove a circondare le pareti questa volta saranno le nostre foto .. Chissà anche di un futuro matrimonio. Metto tutti i dolori e le preoccupazioni da parte e cerco di godermi appieno quest’altro importante cambiamento della mia vita. Come la celebre frase di un film antico dice “Domani è un altro giorno..e si vedrà.”
Abby/Marz: Pronte!

1 settimana dopo

Xx: E quindi mi stai dicendo che tu ed Abby avete parlato più del dovuto?
Marz: *roteando gli occhi* Si Mia , quante volte te lo devo raccontare?
La sento ridere in continuazione per l’incredulità facendo svolazzare a destra e manca la borsa dello shopping mentre passeggiamo lungo il centro commerciale.
Mia: E’ fantastico Marizza non trovi??
Marz: Certo che si..Non sai come mi sono sentita felice. *sorridendo* Per non parlare dell’altra sera. Pablo ha comprato cibo cinese e abbiamo cenato insieme in cucina trascorrendo così il tempo a mangiare , ridere e scherzare. Come una vera famiglia capisci?
Al ricordo di quell’evento raro per i miei occhi accenno sempre più un sorriso a pieni denti sentendomi viva come non mai. Quasi saltello lungo il cammino tra negozi per troppa l’euforia sentendo Mia alle mie spalle ridere con moderazione.
Mia. Marizza sicuro di non averti fatto qualche goccino di vino prima di uscire?*ridendo* Ti vedo un po’ brilla in verità. Per non parlare di quelle guance rosse .
Mi fermo voltandomi verso lei attendendo che mi raggiunga mentre do l’ultimo morso al mega panino comprato poc’anzi.
Marz: Ah..sarà il contrasto tra il freddo dell’esterno e il caldo dell’interno. Mm..*pulendomi la bocca*..ma questo panino era BUONISSIMO!*sorridendo*
Mia:*schifata* Te lo sei ingurgitato alla velocità della luce per di più alle 10 del mattino. Mi hai disgustata sappilo.
Roteo gli occhi affiancandola per incamminarci verso la prima panchina vuota della piazza riposo del centro commerciale.
Marz: Oh quante storie. Solo perché avevo una voglia improvvisa? *ridendo* Non la fare lunga . Ogni volta mi fai scoppiare un emicrania !
Mia ; *sospirando* A preposito poi che ti sei presa per quei capogiri?
Marz: Quali capogiri?
Maschero la realtà della situazione con un sorriso tranquillo in viso.
Mia: Come quali? Quelli dell’altro giorno Marizza , non credere che non mi sia accorta del tuo malore.
Marz: Non so di che cosa stai parlando Mia.
Continuo invano di farle credere che era solo un frutto della sua immaginazione ma dopo anni e anni dovrei conoscerla benissimo. Non si arrenderà sino a quando racconterò cosa sto avendo da sin troppi giorni.
Mia: Ti conosco Marizza. Domenica ti ho visto che cercavi di dileguarti dalla tavola per andare in bagno chissà a fare cosa! Non credere che sia stupida e che non mi accorgi del tuo biancore del viso! Marizza dimmi cosa stai avendo magari io ti posso aiut..
Marz: Sono andata a vomitare ok?
Sbotto all’improvviso tutta la tensione che mi stava incredibilmente premendo contro a causa delle sue infinite domande e continua parlantina.
Marz: C-come..adesso.
Con un espressione turbata mi porto la mano sulla bocca correndo subito verso il primo bagno pubblico più vicino sentendo quella strana sensazione di vomito partirmi dallo stomaco e arrivarmi dritto alla bocca dalla quale rigetto , nel bagno , tutto il panino mangiato con sin troppa voglia poc’anzi .
Mia: MArizza dove sei? Marizza rispondimi!
I miei continui coniati di vomito richiamano la sua attenzione trovandomela così nella cabina di questo bagno a sorreggermi i capelli onde evitare di sporcarsi col vomito. Sfinita e debole mi accascio sul pavimento con un lieve affanno facendo scaricare a Mia che cerca invano di sollevarmi.
Mia: Dio mio Marizza , sei pesantissima. Su sollevati da terra . E’ così sudicio!
Con una voce stridula e schifata mi solleva con sforzo da terra continuando a sorreggere le innumerevoli buste che comunque non ha mollato sulla panchina.
Mia: Hey ci sei! Dammi un segnale Marizza. Devo chiamare qualcuno? L’ambulanza?
Sentire queste cose mi inducono a reagire avvicinandomi con le mie forze e senza il suo aiuto al lavandino per sciacquarmi la bocca e passarmi la mano bagnata sul collo caldo socchiudendo gli occhi per la goduria.
Marz: Un..a-attimo soltanto.
Mi riprendo lentamente rinfrescandomi il viso con l’acqua fredda sotto lo sguardo preoccupato di Mia.
Mia: Marizza…devi dirmi qualcosa?
Scaccio un sonoro sospiro poggiando le mani bagnate sul bordo del lavandino fissando il suo riflesso allo specchio.
Marz: Ho…un ritardo.
Vedo immediatamente i suoi occhi blu dilatarsi sempre più poggiando poi finalmente le buste degli acquisti a terra per afferrarmi delicatamente le braccia e voltarmi dalla sua parte.
Mia: Oh mio Dio Marizza..
Accenna man mano un sorriso incredulo guardandomi con quei suoi occhi lucidi dalla commozione.
Mia: T-tu….tu sei incinta…?
Mi porto la mano mezza asciutta sul viso cercando di sistemare le cose nella testa.
Marz: Dammi un attimo Mia.. Sono così confusa..
Mia: Ma confusa di cosa Marizza? Ora si spiega tutto il tuo malore! *sorridendo* E’ come 15 anni fa ricordi?
Il pensiero che quel momento simile sta giungendo nuovamente mi terrorizza e mi induce a chiudermi in me stessa .
Marz: Non dire stupidaggini. Non sono incinta!
Rifiuto la realtà recuperando le mie cose per uscire da questo sudicio posto puzzolente aspirando a pieni polmoni l’aria pulita del centro commerciale che continua a pullulare di gente che fa avanti a dietro chiacchierando creando così solo un terribile ronzio di voci . Senza aspettare Mia inizio ad avanzare senza nessuna meta ben precisa in testa tra la gente a zig-zag sentendo il mio nome esser pronunciato da Mia.
Mia: Aspetta Marizza! Dove vai? Marizza!
Un capogiro improvviso mi costringe e rallentare la mia camminata spedita e automaticamente farmi raggiungere da Mia che mi volta di colpo. Basta questa azione per farmi vedere del tutto la realtà distorta tanto da sentirmi cedere le gambe.
Mia: Marizza!
Al volo mi tiene stretta tra le braccia impedendomi di cadere a terra per lo scombussolamento che ho in testa.
Mia: Marizza chiudi gli occhi e cerca di rilassarti qui seduta . Passerà subito , so come ti senti . Tranquilla.
Mi lascio guidare da lei e dalla sua voce premurosa sentendo poi il mio corpo tastare quel che sembra una panchina di legno. Poggio la schiena su di essa seguendo i suoi consigli. Con occhi socchiusi respiro a fondo nella speranza di recuperare la capacità di pensare con la testa al quando scombussolata.
Mia: Hey..bevi un po’ questa. Ti farà bene.
Sollevando di poco le palpebre mi accerto che la distorsione delle figure sia cessata e aprendo del tutto gli occhi debolmente fisso la bottiglietta d’acqua che ora ho tra le mani.
Marz: G-g-grazie..
Non trovandomi nella situazione per ribattere le sue attenzioni accetto la sua offerta riuscendo a buttare giù lungo l’esofago sole poche gocce d’acqua.
Mia: Brava.. Tu Marizza mi farai uscire prima o poi i capelli bianchi. Come ti è saltato in mente a scappare in quel modo? Se ti perdevo di vista chissà in quale posto eri privi di sensi a terra!
Subisco il suo rimprovero in silenzio sino a quando dopo aver trascorso i secondi ad ascoltarla mordendomi il labbro prendo parola.
Marz: H-ho…paura..
Finalmente freno la sua parlantina e sedendosi al mio fianco mi fissa con un espressione interrogativa in viso.
Mia: D-di…cosa..?
Marz: E’ da un sacco di tempo ..E’ da Bariloce che avevo qualche dubbio avendo fatto di nuovo l’amore con Pablo un mese e mezzo fa. Grampi alla pancia , febbre , nausee e voglie improvvise.. tutti i miei malori mi hanno condotto a pensare a quel che ritengo tutt’oggi un incubo.
Mia : M-marizza…ma non lo è …
Marz: Tu non sai come ti sento.
Distolgo lo sguardo portandomi poi le mani sulle tempie.
Mia: E’..una cosa grandiosa invece. P-potrai..recuperare l’affetto mancato a quel tempo da Pablo , ora maturo e pronto a cogliere sotto la sua ala anche questa creatura che sta crescendo in te.
Con un tono dolce di voce mi parla posando poi delicatamente la mano sulla mia pancia coperta da un soffice maglione di lana.
Scosto le mani dal mio viso rivolgendogli uno sguardo sofferente.
Marz: E…se Pablo..
Il pensiero che la scena possa risuccedere mi terrorizza e forma un groppo alla gola che mi impedisce di proseguire la frase . Ma lei riesce sempre a tradurle.
Mia: Non pensarlo neanche Marizza. Pablo ora è grande e penso che abbia sofferto anche lui un mondo come te per aver commesso quell’enorme sbaglio . Non riaccadrà …non si comporterà con Abby.
Marz: A-abby..
Mia: Si! Vedi il lato positivo! Se davvero sei incinta sarà la volta buona per riappacificarti con Abby una volta del tutto!
Sorride speranzosa mentre io chino il viso sul quale c’è un espressione rabbuiata.
Marz: S-secondo me..soffrirà invece.
Mia: E ..perchè?
La confusione sgretola lentamente l’ampio sorriso creatosi poc’anzi.
Marz: Pensi che sia bello vedere poi il padre coccolare , crescere , voler bene quest’altro figlio e non lei?
Soffrirà certamente … e non voglio infliggergli tale pena.
Mia: Marizza..cosa intendi fare?
La sua voce tremola per il terrore di udire quelle frasi e organizzando le cose in testa anticipo le sue mosse.
Marz: Levatelo dalla testa ! Non abortirò mai capito!?
Mia:*portandosi la mano al petto* Ah..non sai che sollievo!
Prende un bel respiro , riprendendosi dalla straziante attesa mentre io la guardo in cagnesco.
Marz: Quanto sei idiota!
Mia: Allora cosa intendevi dire Marizza!? Fatti capire davvero!
Marz: *alzandomi* Dico solo che devo esser certa del ..mio stato.
Dopo 15 anni mi fa strano pensare che di nuovo in me sta crescendo un altro frutto del nostro folle amore.
Mia: Stai per ricommettere gli stessi sbagli! *alzandosi* Marizza fidati di Pablo e insieme affrontate questa nuova esperienza. Sai..*accennando un dolce sorriso*..non c’è cosa migliore di portarsi a persona che si ama , quella persona che forse diventerà il padre del tuo secondo figlio , ad una visita. Ti infonde una gioia indescrivibile e non te lo sto dicendo perché voglio farti deprimere nei tuoi ricordi passati. Voglio solo farti capire che tenere nascosto i tuoi malori non serve a niente se non preoccupare chi ti è accanto.
Prendo un bel respiro stringendo i pugni per rispondergli con l’assoluta calma.
Marz: T-tocca..me decidere come è meglio fare. Ora sono stanca..torno a casa.
E prendendo le buste dei miei piccoli acquisti la lascio sola camminando a passo spedito all’esterno del centro commerciale raggiungendo la casa nuova con un taxi. Durante il tragitto ho spremuto le meningi al massimo nella speranza di arrivare a prendere la decisione giusta da fare. Ma nulla.. ho il terrore di mortificare in qualche modo Abby. Se fossi in lei non accetterei la situazione che si verrà a formare.
Assistere il padre coccolare il mio secondo figlio e no lei , vedere quel bambino crescere con entrambi i genitori cosa che lei desiderava a morte le farebbe solo un male interiore atroce.
Devo esserne certa prima , onde evitare di creare caos e false speranza in ognuno di noi inutilmente.
Ho deciso..passerò la visita da sola..come feci 15 anni fa.
Marz: Sono a casa.
Il malore subitomi anche quest’oggi non mi rende molto attiva e con un tono debole di voce annuncio il mio arrivo chiudendo contemporaneamente la porta di questa graziosa villetta a due piani che ci siamo trovati per tutte e tre. Ma non ricevo risposta e solo ricordandomi di non trovare in casa ne Mia ne Manuel avanzo nella nuova casa sola. Pablo ed Abby sono entrambi a scuola. Lui a svolgere il lavoro del preside lei a seguire le lezioni come tutto il resto degli adolescenti. Sfinita mi butto sul divano nuovo di zecca aspirando comunque il profumo di Pablo. Abbozzo un dolce sorriso pensando a ieri sera che abbiamo quasi ceduto alle tentazioni qui sul divano. Ci mancava davvero poco a toglierci gli abiti da dosso se non fosse stato per l’arrivo di Abby . Rido da sola in modo moderato ripensando alla sua espressione totalmente imbarazzata per averci colti in fragrante. Non c’è cosa peggiore di sgamare i propri genitori amoreggiare.
Pablo non sapeva più dove mettere la faccia e tutti imbarazzati abbiamo deciso di dimenticare quella scena.
Fisso il soffitto continuando a sorridere dolcemente portandomi poi d’istinto la mano sulla pancia.
E se davvero qui dentro sta crescendo il secondo frutto del suo sangue? L’idea non mi dispiace in realtà.
Ci sono ,come in tutto, delle parti positive e sia negative. Il pensiero che possa godermi delle attenzioni premurose di Pablo mi danno la forza necessaria per afferrare il cellullare e comporre il numero dell’ospedale . Mi basta un solo click per avviare la chiamata e prenotare una visita ginecologica.
Il pensiero di sentirmi più amata che mai e bearmi le carezze proibite anni fa sulla mia pancia rotonda, quello di sentire parole dolci fuoriuscire dalla sua bocca , tranquillizzare il feto ribelle che scalcia , incoraggiare me di sopportare ancora un altro po’ sino a sentire la sua bocca lasciarmi un buon bacio sussurrandomi , come sottofondo un pianto da neonato, un “Ottimo lavoro amore mio”.
Tutto mi fa sorridere a pieni denti capendo che questo ennesimo cambiamento è una sorta di regalo.
Regalo fattomi dalla fortuna per aver sopportato duramente e con orgoglio la sfortuna e i brutti momenti.
La ruota della fortuna finalmente ha girato e ora tocca me esser felice e come ha detto Mia..recuperare tutto ciò che non mi sono goduta anni fa : una gravidanza insieme alla mia famiglia.
Xx: Buongiorno . Ospedale San George. Cosa desidera?
Umidendomi velocemente le labbra e deglutendo apro bocca prenotando la visita che eliminerà tutti i dubbi che dominano nella mia mente anche se sono certa al 90% di esserlo. Solo una gravidanza mi spiega tutti i malori avuti durante le 3 ultime settimane.
Marz: Vorrei prenotare una visita ginecologica a pagamento , quindi il più presto possibile .
Xx: Certamente. Domani mattina alle 9 e mezza va bene?
Marz: benissimo..*sforzando un sorriso*
Xx: Perfetto. Mi manca solo il nome e cognome.
Marz: Marizza Pia Andrade.
Si… è la cosa giusta quella che sto facendo.
Non voglio illudere nessuno e soprattutto…non voglio fantasticare su qualcosa di inesistente a lungo.
L’idea di non esserlo mi deprime ma cercherò con forza di continuare a vivere la mia classica vita.

****

Xx: Sicura di dover proprio andare?
Marz: Sicurissima.
Con il bacino poggiato per metà sulla scrivania mi continua a tener stretta a se rafforzando la presa delle sue braccia attorno alla mia vita.
Marz: *ridendo* Su Pablo la porta della presidenza è aperta , ci potrebbero vedere.
Picchietto le mani sul suo petto coperto da giacca a cravatta che rende la sua bellezza ai miei occhi estremamente eccitante.
Pablo: E se la chiudiamo e ci divertiamo un po’ a metter sotto sopra questa stanza come tempo fa?
Cerco di soffocare una risata mettendo però in risalto un sorriso malizioso mentre le sue mani iniziano a perlustrare la mia schiena già mezza scoperta.
Marz: Hai una capacità di sollevarmi segretamente la maglia incredibile . Te l’hanno mai detto?
Pablo:*sorridendo maliziosamente* No perché l’unica persona che la sollevo sei tu..
Posa le sue labbra sul mio collo snello lasciandomi un eccitante scia di baci che mi godo ad occhi chiusi.
Marz: Pablo..d-devo andare davvero.
Dopo aver sentito il suo caldo sospiro cadermi sul collo stacca le labbra dalla mia pelle magnetica secondo il suo punto di vista rivolgendomi quei suoi due occhioni azzurri.
Marz: E non guardarmi con quello sguardo!
Pablo:*sorridendo sotto i baffi* Quale sguardo?
Marz: *finto sorriso* Non fare il furbo. Questo sguardo da cerbiatto non mi convincerà a restare. Ho un appuntamento a cui non posso proprio mancare .*avvicinandomi al suo viso* Altrimenti avrei accontentato gli ormoni di entrambi non trovi?
Con voce suadente pronuncio quel messaggio subliminale malizioso mordendogli in modo provocatorio il labbro inferiore coi denti trattenendo le risate nel momento che mi allontano lasciandolo con un espressione da pesce lesso in viso e soprattutto con l’amaro in bocca.
Pablo: Tu sei malvagia. Sappilo!
Rido di gusto affiancandomi a piccoli passi alla porta d’uscita fissandolo con una luce strana negli occhi.
Marz: Mi mancherai .
Pablo: Pensami e cerca di non stancarti. Ci vediamo oggi a pranzo ?
Ricordandomi che è venerdì annuisco gioiosa di avere la mia famiglia completa a casa.
Marz: Non vedo l’ora.
Pablo: Ti amo..
Marz: Aah ti amo anche io!
Correndo dalla sua parte gli lascio un lungo bacio a stampo accompagnato dai nostri ampi e luminosi sorrisi.
Marz: Ti Amo una follia!
E dopo questo lo lascio del tutto solo in presidenza correndo moderatamente verso l’esterno raggiungendo così la mia auto . Sfortunatamente ho beccato un incidente lungo la via che mi ha intrappolato nel traffico per minimo un quarto d’ora , ma almeno sono tranquilla del fatto di non esser ancora in ritardo per la visita all’ospedale. Guardo l’ora e mancano meno di 10 minuti alla mia chiamata se sono dei dottori puntuali ed eccomi finalmente qui in sala d’attesa. Mi guardo attorno e fisso delle giovani coppie chiacchierare per quanto riguarda l’arrivo del bebè che la donna porta in grembo. Assisto alle loro effusioni delicate e timide d’amore che durano brevi istanti pensando alla frase di Mia. Sembra così bello passare le visite con qualcuno al tuo fianco. Eppure perché allora sono qui da sola a differenza di tutte le altra gente che mi circonda? I propri mariti parlano a bassa voce al loro bambino nel grembo materno , accarezzandogli a tratti le pance delle loro donne amate. Sono sola con ancora la pancia piatta , sempre se lo sono per davvero, ad affrontare la mia seconda visita ginecologica. A causa della povertà non ho avuto modo di sottopormi ad altre quando avevo in grembo Abby ma adesso l’idea di sentire un altro battito cardiaco echeggiare in quello studio mi fa venire la tachicardia. Il mio cuore batte forte per l’emozione sino a quando sussulta nel momento che sento una voce familiare affannosa ripescarmi dal sovrappensiero.
Xx: Non sarai sola questa volta Marizza!...






E VAIIIIII!!!!! CHI SARA' ORA QUESTA PERSONA??? DUBBI? AVETE QUALCHE IDEA GIA' IN TESTA? BHE NON VI POSSO DIRE NIENT'ALTRO SE NON UN "CONTINUATE A SEGUIRE E LO SCOPRIRETEEEE " IL PROSSIMO CAPITOLO SARA' IL PENULTIMO E LO LEGGERETE QUASI PIANGENDO DI GIOIA (o almeno spero di recarvi quell'emozione xD ) Grazie a chi continua a seguirla e spero che dopo la vicenda del terremoto state tutti bene! Un bacione ai miei lettoriii e un bel CONTINUATE A SEGUIREEE!!
Noemi aspetto il tuo beautiful commento xD <3 ciaoo
 
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Pablizza01
view post Posted on 28/10/2016, 14:14




MA ROXY!!! NON PUOI LASCIARMI COSÌ..NON HAI NEMMENO LONTANAMRNTE IDEA DI COME STO IMPAZZENDO DI GIOIA!!! MADO CHE BELLOOOOO!!!!!!!!*salta sul posto* sto saltando..davverooo AHAHAHA :D
La mia marizzita è incintaaaaaaaaaa*corre alla finestra e lo urla* aaaaaaaaaaaaah madoooooooo*urlo straziante*
QUELLA PERSONA...CHI È?!?!?!?!?!?!? HO QUALCHE IDEA...MA...EDDAIIIIII LO VOGLIO SAPEREE*piange e si dispera*Spero di poterlo sapere il più presto possibile...PERCHÈ STO URLANDOOOOOOOOOO
AH MA POII che bello!!!!vivono felici e contenti..insieme aaaah amoriii :wub: :lol:
Ora vado...ma sappi che muoio dalla curiosità di sapere il continuo!!!! Lo bramo tantisismo giurooooo!!!,madooo solo 2 capitoli..in cui..può succedere tutto...ma io piangerò lo stesso a fine ff sappilo eh..sia per gioia nel vedere un finale felice :wub: sia perchè è finita :cry:
CIAOOOOOO E CONTINUAAAA :wub: :D
 
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view post Posted on 30/10/2016, 14:22

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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E anche oggi ha fatto ha fatto un terremoto della pauraa!! Spero che state bene! Per tirarvi un pò il morale vi lascio il PENULTIMO CAPITOLO! Spero che vi svaghi un pò la mentee! Ciaoo


CAP 44 PENULTIMO CAPITOLO

Pablo

Penso di non dover desiderare altro che questa mia nuova vita , unicamente fondata sull’amore.
Ho tutto ciò che sempre sognato: Una donna che mi ama , una donna che ha un carattere unico con la quale non si ci stanca mai di scherzare , baciare e sognare ad occhi aperti. Una donna che ti potrà parlare con un tono acido o sarcastico di voce ma che comunque ti addolcisce la giornata con parole altrettanto dolci e toccanti . Una donna che ti fa battere il cuore 24 h su 24 incessantemente …sempre! Ho una figlia , bella , solare che sprizza vitalità anche quando non dovrebbe. Quel pizzico di ribellione e il caratterino ereditato dalla madre la rende unicamente perfetta non solo ai miei occhi. La fisso e noto soltanto il meraviglioso frutto che ha messo al mondo Marizza da sola con sforzo . Lodo entrambe per il coraggio che hanno sempre mostrato in qualunque situazione e quel sorriso splendido che ammalia tutti. Amo tutti i suoi tratti , tutte le frasi che dice , tutte le azione che compie e gli sguardi che lancia a sua madre. I suoi occhi azzurri come i miei la dicono gran lunga su di lei . Necessita col tutto il cuore riappacificarsi con Marizza ma l’orgoglio gli impedisce di metter da parte il dolore procurato con quelle infinite bugie, nonostante ormai sappia che ha agito in fin di bene. Voleva solo proteggerla nascondendo le mie azioni passate. Ma questo lei lo sa , quel che non sa è che gli serve quella spinta emotiva necessaria per mandare alle spalle tutto il lungo oblio del passato. Ma come dicono in tanti ..”Tempo al tempo”.
Ora ho anche una casa , un tetto che copre la mia intera famiglia un giorno unita del tutto , ma questa strana convivenza però non dispiace a nessuno . Anzi vedo entusiaste entrambe nonostante sino a pochi giorni fa non si rivolgevano parola. Cenare insieme , chiacchierare di cose vaghe è servito a farle avvicinare per istaurare quel rapporto di un tempo danneggiato . Ma scommetto tutto che Abby cederà nel momento che arriverà al culmine della sopportazione. Stare lontane fa soffrire entrambi , lo posso notare nei loro sguardi. Quel momento che mi fermo a pensare che ora non ho nessuno che minacci e ostacoli il nostro amore mi porta a sorridere come un ebete staccando la spina dal lavoro rivolgendolo ad un punto a caso, in questo caso alla porta dalla quale poc’anzi è uscita sorridendo furbamente dopo avermi rubato un improvviso bacio a stampo.
Amelie : Preside? La signora Aguirre vorrebbe parlare con lei per telefono. Le passo la linea?
Dal telefono fisso la voce squillante della segretaria mi fa sobbalzare di colpo sulla sedia ritornando sulla terra.
Pablo: Come hai detto Amelie?
Rispondo tenendo premuto l’indice sul pulsante del telefono posto sulla scrivania.
Amelie: La vostra amica Mia Aguirre vorrebbe parlarle , le passo la linea telefonica?
Pablo:*sorpreso* Ah si..certamente! Passamela sulla 2 .
Amelie: Come desidera.
E scostando il dito dal pulsante alzo la cornetta telefonica premendo il numero 2 per sentire la sua voce.
Mia: Pablo?
Pablo: Heila Mia. Qualche problema? Come va?
Mi dondolo allegro sulla sedia staccando in questo modo la spina dal lavoro che mi attende riverso sul tavolo della scrivania colmo di fogli sparsi ovunque.
Mia: Tutto bene grazie! Volevo sapere che Marizza è li con te. La sto chiamando al cellullare ma non mi risponde.
Blocco i movimenti della sedia girevole drizzando la schiena parlandogli ora con un tono di voce perplesso.
Pablo: Uhm..è andata via poco fa da me. Perché avevi qualche appuntamento con lei? *confuso*
Mia: Di solito risponde sempre alle mie chiamate unicamente per prendere in giro il mio tono stridulo di parlare al cellullare.
Pablo:*accennando una risata* Bhè non ha tutti i torti poi. Mi stai rompendo l’udito.
Mia: Hey!*sentendola ridere ugualmente* Non prenderla come esempio! E comunque è il mio tono naturale di voce quindi sopportatemi come sono.*ridendo*
Pablo: Come abbiamo sempre fatto no?*sorridendo*
Mia: Esattamente! *ridendo*
Pablo: Comunque tornando all’argomento Marizza non so proprio dirti nulla.
Mia: Mmm..*pensierosa*..proprio niente? Non ti ha detto dove andava?
Pablo: Ah..*alzando le spalle* bhè ha detto di avere un appuntamento al quale non poteva mancare ma ..
Mia:*interrompendomi* E non ti ha detto di cosa si tratta?
Pablo: *ridendo* Suvvia Mia. Credi davvero che riesca a concentrarmi su ciò che mi dice a pochi centimetri dalle labbra? Sai che perdo la testa soprattutto quando il mio “amico” si eccita..
Mia: AAAAH PABLO!!! Mio Dio!!! Un po’ di contegno!!
Allontano la cornetta del telefono dall’orecchio ridendo nonostante il mio udito abbia subito il suo urlo stridulo.
Mia: Basta non voglio più sentirti dire queste cose! Mi hai scandalizzato sappilo!! Ora non ti vedrò con gli stessi occhi ! *con voce inorridita*
Pablo: *ridendo* Su dai che sto scherzando..
Mia. Non è vero! Conosco entrambi e scommetto che siete due maiali di prima categoria.
Pablo: Ohh adesso ci offendi però..*sorridendo sotto i baffi*
Mia: *lamentandosi* Per colpa vostra dovrò andare dal psichiatra qualche giorno per delle sedute!
Pablo: Se se..*non dandogli importanza* Il succo delle chiamata quindi? Ho un mucchio di lavoro da svolgere Mia , non farmi perdere altro tempo.
Cerco di tornare serio così come lei che dopo un lungo sospiro ritorna a parlarmi con serietà.
Mia: Ho qualche presentimento Pablo..
Pablo:*Confuso* Riguarda cosa..?
Mia: M-marizza…non ti ha detto niente?
Pablo: Mia cos’è tutto questo mistero? *agitandomi* Sai che non mi piace , ti prego spiegati meglio , mi preoccupi .
L’idea che Marizza mi stia nascondendo qualcosa che però Mia sa, mi agita e mi fa battere forte il cuore, tanto da non riuscir quasi più a ragionare in modo brillante.
Mia: So che dopo ciò che ti dirò Marizza sicuramente mi ammazzerà ma …non hai notato niente in lei?
Pablo:*confuso al massimo* C-che..cosa dovevo notare?
Mia: Su Pablo…*con tono pacato di voce*..è possibile che non ti sei accorta che lei è di nuovo in dolce attesa?
Pablo: C-c-cosa….?
Quasi sento le braccia esser attirate dalla forza di gravità e per miracolo riesco a tener in una salda presa la cornetta telefonica all’orecchio mentre dilato le pupille in modo suberrante.
Mia: Quella febbre , quei barcollamenti non sono dovuti al seppellimento dalla neve. Pablo.. Marizza è incinta .. Aspetta il tuo secondo figlio , ne sono certa.
Pablo: I-io…..M-marizza è.. No..non è p-possibile…L-lei..N-noi..
L’immensa confusione inizia a metter caos nella mia testa che si è imposta a non farmi più ragionare , non trovando neanche la capacità di formulare una frase fluida e composta.
Mia: Ieri al centro commerciale è quasi svenuta dopo aver rigettato il panino voluto e mangiato con immensa foga e voglia . Poi mi ha confessato di aver quel dubbio da un sacco di tempo ma..
Pablo. Perché non me l’ha detto?????
Il mio tono appare adesso più roco , non accettando questo comportamento insolito di Marizza.
Pablo: Mia spiegami perché non ma l’ha detto!
Il “non sapere” mi assilla e mi induce a scontarmela con Mia.
Pablo: Esigo sapere la verità.
Mia: Pablo tranquillizzati . Penso proprio che quell’appuntamento sia una visita ginecologica.
Pablo: Ed è andata da sola?
Alzo la voce esterrefatto da questa ennesima notizia sconvolgente.
Mia: Non ne sono certa ma conoscendola vuole esser prima certa della gravidanza e poi..
Pablo: E poi che farà? Mi mentirà come 15 anni fa raccontandomi poi che si tratta di un falso allarme? *alzando il tono* Chissà forse fugge di nuovo e chissà quanti anni dopo la ritrovo!
Mia: Tutto ciò di contorto che stai formulando nella tua testa non avverrà se tu gli starai accanto questa volta.
Basta sentire questa frase per bloccare tutti i miei gesticolii nervosi e dilatare le pupille sempre più.
Mia: E’..t-terrorizzata dal pensiero che possa di nuovo riaccadergli il peggio..
Pablo: I-io…voglio quel bambino.. Voglio stare con tutta la mia famiglia! Qualunque componente si aggiungerà anno dopo anno! Non voglio farla soffrire ne commettere i sbagli commessi in passato !
Mia: Dimostragli che non è sola questa volta … Corri da lei e resta al suo fianco anche senza il suo volere. Falla sentire importante e amata. Sussurrandogli l’immensa felicità che provi tramite parole che toccheranno il suo cuore ferito e curalo come solo tu sai fare. Ora devo andare , sicuramente l’ospedale sarà quello di San George , il principale. V-volevo..solo darvi la spinta per vivere la vostra nuova vita con più allegria e meno..mistero. Vi voglio bene , spero solo che Marizza possa comprendere il mio volere. Ciao..
E dopo ciò chiude la telefonata sentendo per altri brevi secondi , in cui sono rimasto sotto shock , il Tum-tum del telefono. Ha paura..Quella dannata emozione l’ha indotta a chiudersi in se anche questa volta.
Ma non succederà la stessa cosa. Io correrò da lei e come ha detto Mia , la farò sentire unica e non più sola.
Pablo: Amelie, ho un affare urgente da fare . Ti lascio tutto l’incarico a te , poi ti pagherò l’extra!
Lascio il potere tra le mani della segretaria camminando spedito verso l’uscita del collegio dove mettendomi in auto sfreccio ad alta velocità verso l’ospedale dove sicuramente Marizza starà passando o aspettando di fare la visita. Spero solo di giungere in tempo..per assistere alla prima ecografia al suo fianco e vivere assieme a lei l’emozioni mancate anni or sono . Il mio volere è recuperare tutto ciò che non mi sono goduto con Abby . Le prime emozioni da genitore anche se fare da padre ad Abby infonde emozioni tutte particolari che amo alla follia. Salgo di corsa le scale dei diversi piani ospedalieri scontrando finalmente con lo sguardo il cartello con sopra scritto “Reparto Ginecologia”.
Sorrido a pieni denti respirando con affanno avanzando sempre più verso la sala d’attesa ed eccola li .. a fissare le altre coppie con un sorriso lieve sulle labbra , un sorriso che posso tradurre in malinconia di esser sola anche quest’oggi come quel giorno di 15 anni fa.
Il mio cuore batte come non ha mai battuto sino ad ora e dopo aver umidito la bocca secca con la deglutizione della saliva apro bocca richiamando finalmente la sua attenzione.
Pablo: Non sarai sola questa volta Marizza!...
Di colpo alza il viso scontrando quei suoi occhi marroni sgranarsi talmente tanto da intravedere il luccichio creato dalle lacrime . Lacrime questa volta di commozione nel trovarmi qua ad esclamare ad alta voce , davanti a tutti , con affanno quella frase toccante.
Marz: P-p-pablo….c-che ci fai q..
Ma non le do il tempo di pormi la domanda pronunciata con un tono di voce incredulo che corro verso di lei e buttandomi sulle ginocchia dinanzi a lei , seduta sulla panchina della sala d’attesa , gli afferro il viso ammutendola con un bacio . Immediatamente socchiudo gli occhi scacciando un filo di respiro affannoso dal naso , cui punta adesso è a contatto con la sua pelle. Sento il corpo irrigidirsi da questo mio inaspettato gesto e rimanendo con le ginocchia, sdolenzite per la caduta improvvisa, sul pavimento mi concentro a smuovere le labbra con amore. Non riesco a pronunciare la parola adatta e ciò che mi ha detto il cuore è stata quello di stupirla e infondere l’amore immenso che provo per lei e la gioia della notizia futura di un nuovo arrivato tramite un bacio focoso. Sfioro più volte le sue candide labbra con lentezza sentendomi tutti gli occhi dell’altra gente puntati addosso. Ma questo più di tanto non mi importa. A richiamare la mia totale attenzione sono le sue ginocchia che premono contro la mia pancia, le sue mani posarsi delicatamente sulle mie spalle e ovviamente le sue labbra smuoversi lentamente per ricambiare questo bacio che si spetta esser molto passionale se il cuore di entrambi non scoppi e voli fuori dal petto per l’euforia.
Accenno un sorriso poggiando le mie mani attorno alla sua vita , circondandole quindi la pancia dove sicuramente si starà formando un'altra piccola creatura nel quale scorre il mio sangue .
Sento le sue labbra scavalcare le mie in modo sensuale e le sue braccia circondarmi man mano il collo attirandomi a se , rimanendo in questa posizione blasfemia . Ed ecco che partiamo entrambi in quinta.
Dopo un gemito di piacere da parte sua parto a scavalcargli le labbra con più ardore e passione gustandomi quel sapore unico , trovando in esse la dipendenza più irresistibile. Con affanno acceleriamo i movimenti intersecando in questo bacio le nostre lingue che danno un tocco unico ed eccitante ogni qualvolta che si scontrano con passione . La mia barbetta struscia contro la pelle del suo viso candido e puro sentendo sotto il bacio le sue labbra creare un spettacolare sorriso a 32 denti . La stringo più a me fregandomene dell’ossigeno che inizia a scarseggiare nei polmoni rischiando persino l’asfissia se morire vuol dire bearmi quell’effetto piacevole e quell’eccitazione sovrumana che solo le sue labbra provoca.
Ci mordiamo selvaggiamente , sempre davanti a tutti , le labbra sino a quando lentamente rallentiamo i movimenti di bocca per fissarci negli occhi intensamente mentre respiriamo con affanno. I nostri fiati pesanti si mescolano tra di loro condividendo anche l’aria in questo caso .
Pablo: C-ci…sarò io questa volta…Non ti permetterò di stare sola anche oggi ..Qui dentro ..si sta formando la terza persona che amo col tutto il cuore e intendo assistere ogni sua fase di crescita..al tuo fianco.
Ecco che le sue labbra tremolano sopra un sorriso intravedendo la prima lacrime di commozione scorrergli il viso quando poggio la mano sulla sua pancia coperta da una calda maglia larga .
Marz. I-i.io…
Con voce rotta dal pianto tenta di pronunciare qualche parola ma sapendo come si possa sentire al momento , anticipo le sue parole.
Pablo: Ti amo anche io ! Amo te! Amo Abby e amerò anche quest’altra creatura!
Sorrido sempre più sentendo ormai anche i miei occhi colmarsi di lacrime e raggiungere infine la sua riversa sul pantalone che le copre le gambe. Attorno a noi si innalza un vocio di “Ooh” sentendo persino un “Che teneri! “ che fa ridere leggermente a Marizza ancora in lacrime.
Pablo: Qualunque cosa accada..io ci sarò sempre . Ricordi quando te lo dissi dopo aver fatto l’amore?
Fregandomene di mettermi in imbarazzo davanti agli altri con queste frasi lei annuisce al ricordo di quell’evento succhiando sul col naso continuando però a sorridere per la mia follia.
Marz: S-sei un pazzo..
Ride cercando di asciugarsi le lacrime che però continuano a scendere dai suoi occhi dietro ai quali si nasconde un immensa felicità di vedermi.
Pablo: Sarò del tutto pazzo quando avrò fatto questo.
E alzandogli la maglia velocemente poggio la bocca sulla sua pancia riempiendola di innumerevoli e infiniti baci a stampo che la fanno ridere sguaiatamente esprimendo così davanti a tutti non solo la nostra immensa follia … anche la nostra gioia. Rido continuandola a sbaciucchiare con passione quella pancia che tra brevi mesi diventerà un pallone , quella pelle dietro alla quale forse sta crescendo un altro Bustamante.
Marz: *ridendo* Ahahahahh Pablo mi fai il solletico!! Pablo!
Saltella sul posto continuando a ridere mentre la sua maglia man mano mi copre la testa che continuo a tener sulla sua pancia scoperta sino a quando fermando in un posto fisso le mie labbra interrompo il solletico che gli stavo procurando.
Pablo: Vi amo..
Socchiudo gli occhi baciando leggermente la pancia , facendo arrivare la mia voce alle sue orecchie ovattata a causa della posizione in cui mi trovo .
Pablo: Vi amo un mondo!
Sorprendentemente sento la sua mano poggiarsi delicatamente sulla mia testa lasciandomi una lunga carezza amorevole.
Marz: Sono…immensamente felice…che tu sia qui ..Amore Mio.
Xx: Signora Andrade?
Scaccio la testa da sotto la maglia calda e profumata di Marizza rivolgendo entrambi l’attenzione sull’infermiera che attende il nostro arrivo guardandoci con un aria interrogativa in viso.
Marz: Eccomi.
Si alza e automaticamente mi lascio manovrare da lei anche perché il pensiero che tra poco scoprirò se lo è realmente o meno mi induce a cadere nel panico pre-genitoriale .
Marz: Allora vuoi venire o te la stai facendo sotto per la paura?
Ride tenendomi per mano pronta a fare l’ingresso con me.
Marz: Non ci ammazzano mica li dentro.. Dimostrami come mi ami alla follia questa volta.
Il suo ampio sorriso mi da la forza necessaria per reagire al mio battito cardiaco eccessivo e avanzare verso la porta dello studio ancora aperto dall’infermiera che attende il nostro ingresso.
Pablo: Non morirò li dentro ma morirò tra breve qui se passo ancora altri secondi a fissare il tuo meraviglioso sorriso.. E ora andiamo.
Accennando un sorriso stringo la sua mano avanzando vero la porta varcandola fissando con la punta dell’occhio il suo sorrisetto furbo.
Marz: Ti Amo..
Mi sussurra prima di avanzare entrambi verso la ginecologa che ci da il “Buongiorno” da dietro la sua scrivania. Ti amo anche io Marizza..non sai quanto!

****

Dott.ssa: E questo è il feto. Quello che sentite è il suo cuore battere , primo organo creato. Vedrai che appena tra breve entrerai nel secondo mese ci sarà un cambio d’aspetto incredibile.
Gioisce la dottoressa indicando la figura bianca e nera visibile attraverso il monitor che appare ai nostri occhi sfogati a causa delle lacrime.
Marz: Q-quindi…sono incinta..
Dott.ssa: *sorridendo* Si Marizza! E’ ufficiale. Da oggi in poi riposo adeguato e cibo sano , non sottovalutare una gravidanza e dal tuo aspetto non deduco che hai una bella cera.*accennando una risata*
Pablo: Quello…che sentiamo è il suo cuore..
Ripeto con un tono incredulo di voce commovendomi al suono di quel “Tum tum” del suo cuoricino così piccolo e tenero. Sento la mano di Marizza stringere la mia scambiandoci poi uno sguardo intenso.
Dott.ssa: Esattamente! Bene..questo è tutto . Ecco a te un po’ di carta Marizza per levarti quando vuoi la crema dalla pancia. Io stampo l’ecografia e compilo i moduli .
Fa come detto lasciandoci isolati in questo angolo di studio a fissar con amore sia noi che lo schermo.
Marz: Aspetto..un bambino..
Afferma con un filo di voce , rotta per giunta dell’emozione.
Pablo:*baciandogli la mano* E’..la notizia e il regalo più bello che abbia mai ricevuto..
Marz: C-condividerò con te..le gioia di esser un genitore..*stringendo le labbra per trattenere le lacrime*
Pablo: Qualunque cosa accada..condivideremo sempre tutto . Io , te , Abby e il futuro figlio.
Pongo la mano calda sulla parte pulita della sua pancia emozionandomi all’idea certa che li sotto crescerà di giorno in giorno nostro figlio.
Pablo. Il nostro secondo…figlio..
Marz: Il secondo frutto di quel momento di follia..
Pablo: Ti ringrazio..
Marz:*confusa* D-di..cosa?
Pablo: Mi stai dando il privilegio di amare un'altra persona..
Abbozza un sorriso asciugandomi la lacrima solitaria che scorre lungo la mia guancia.
Marz: Tu mi hai donato il privilegio di amare…come non sapevo di amare qualcuno.
E senza aggiungere altro mi chino posando nuovamente le mie labbra sulle sue esprimendo così la mia gioia.
Pablo: Ti amo..
Sussurro in continuazione , non stancandomi mai di ripeterlo e lei di ascoltarlo. Non smetterò mai di dirlo.

Abby

Jared: Abby..
Sento il suo braccio circondarmi lentamente la vita proprio nel momento di scendere l’ultimo gradino della scalinata principale dell’Elite Way.
Sospiro sonoramente incrociando le braccia al petto portando poi lo sguardo ad un punto a caso.
Abby: Cosa c’è?
Jared. Come “cosa c’è?” .. Abby sono settimane che non mi calcoli ..Che ti sta prendendo?
Il suo tono arriva alle mie orecchie molto afflitto dall’atteggiamento che ho preso nei suoi confronti da un sacco di giorni , di preciso da quando ho scoperto la verità su mio padre.
Abby: Che mi passa?
Gli rivolgo finalmente uno sguardo ,questa volta freddo , che si scontra col suo supplichevole.
Abby: Mi passa che ho avuto una relazione con un ragazzo che non ha fatto altro che tenermi l’oscuro da tutto… Io mi fidavo di te Jared..
Jared: Ma cosa pretendevi da me?
Risponde con un tono sempre di più afflitto.
Jared: Non puoi neanche immaginarti quante volte desideravo dirti tutto ! Ma non avevo nessun diritto. Abby credimi..io non avrei mai voluto farti soffrire..Sai quanto ci tengo a te.
Lentamente afferra la mia mano , unione che fisso con uno sguardo profondo. Nonostante tutto non riesco a scostare la mano da questa presa così dolce e calda . Lui è venuto al mondo per amarmi e soprattutto per calmare quello spirito ribelle che si nasconde sotto questa pelle . E come adesso il suo sguardo intenso e la sua voce profonda è in grado di placare l’ira e seppellire il rancore del suo comportamento egoistico assunto nei miei confronti. Ma infondo..che colpa ha lui se è stato coinvolto in quella pagliacciata senza rendersene conto?
Jared: Ti supplico.. Io non resisto senza te.. Tu sei tutto , tu sei il mio amore e vedi a cosa mi sono ridotto per ammazzare il tempo e cercar di pensarti 24 h su 24 !
Scioglie la stretta di mano per afferrare dalla sua borsa un giornaletto di “SUDOKU” svolazzandomelo dinanzi i miei occhi.
Jared: Amavo la matematica ma facendo questi esercizi enigmatici pensando a te è stata una tortura!
Automaticamente mi scappa una risata scuotendo il viso coperto dalle dita portate sulla tempia.
Jared: E non ridere..
Cerca invano di rimanere serio ma anche lui sta sorridendo sempre più per questa cretinata compiuta per disperazione.
Jared: Non averti più in casa poi è una tortura. Mi manchi! Mi manchi da morire io Ti Amo e desidero sta…
Abby: Oh ma chiudi quella bocca e baciami!
E senza fargli conclude la frase , gli parlo di sopra ordinandogli una cosa che non se la fa ripetere due volte.
Mi basta solo afferrarlo per la cravatta dell’uniforme scolastica , tirarmelo a me e affondare le nostre bocche violentemente su quelle dell’altra. Sorrido sotto i movimenti forbiti delle sue labbra mancate enormemente in questi lunghi giorni . L’attesa era diventata straziante anche per me e solo adesso , ricambiando con tale ferocità questo bacio , mi accorgo che anche io non potevo vivere altri minuti senza il suo amore. Stargli lontano , rinchiudermi nel mio guscio solitario è servito solo a pormi delle domande stupide in mente come per esempio “ Chi mi ama realmente in questo mondo?” , “Nessuno? O qualcuno è rimasto ancora con le rotelle sane nel cervello?” . E sono davvero entusiasta di sapere che c’è ancora qualcuno in questo mondo che non si limita solo a volermi bene.. Mi Ama e io amo lui col tutto il cuore.

****

Abby: Jared..*ridendo* Dai Jared devo davvero andare adesso!
Ridacchio non sopportando più il solletico che mi crea le sue labbra poste sul mio collo , sul quale lascia lunghe scie di baci..
Jared: Mm…un altro paio di minuti dai..Mi sei così tanto mancata che voglio recuperare tutto il tempo perso.
Abby. Su Jared se qualcuno ci becca qui nel sottoscala passiamo dei guai!
Jared: Per..qualcuno intendi dire tuo padre?
Rido mostrando l’evidenza del pericolo che stiamo correndo fissando man mano la sua espressione farsi seria e allontanarsi poco a poco.
Abby: Esattamente..*sorridendo sotto i baffi*
Jared. *alzando le mani* Ok mi arrendo! Ho davvero le mani legate con te eh..
Intravedo l’angolo della bocca alzarsi di poco , trattenendo un sorriso divertito.
Jared: Non so cosa mi fa più paura . Che sia il preside o tuo padre!? *ridendo*
Abby: *alzando le spalle* Oh bhè entrambi i casi potrebbe spaccarti le gambe non trovi?
Jared: Per non parlare della fine che farei in mano a tua madre se mi beccherebbe amoreggiare qui sotto con la sua adorata figlia.
Rido leggermente cercando di non sgretolare la felicità accumulata sin ora . Ma lui si accorge lo stesso di aver toccato un tasto dolente.
Jared: M-mi dispiace..
Mi mordo leggermente il labbro inferiore chinando il capo per giocherellare con le dita delle mie mani sfogandomi con tranquillità .
Jared. Perdonami..non volevo nominare M-marizza..
Abby: Non..fa niente. *sforzando un sorriso* S-si..mi fa male parlare di lei ma..è pur sempre la donna che mi ha messo al mondo e mi ha sempre amato incessantemente.. Non posso odiarla..
Jared: Ma non devi odiarla.. Abby tesoro..*prendendomi le mani* Perché non ti butti tutto alle spalle e ti godi appieno questo cambio piacevole della tua vita? Non era il tuo sogno vivere in pace con la tua famiglia perfetta?
Alzo leggermente il capo scontrando il suo dolce sorriso e quei occhi immensi infondermi coraggio per proseguire a sfogarmi con lui.
Abby: Da quel che mi ha raccontato..mio padre..
Pronunciare questa parole è per me ancora una dura sfida. E’ difficile come ingoiare un grande boccone e buttarlo lungo l’esofago stretto.
Abby: ..lui e Marizza hanno fatto l’amore qui sotto..
Non mi guardo attorno con un espressione schifata , a differenza sua , ma con un dolce sorriso sulle labbra.
Abby: Qui sotto mi hanno concepito..
Jared: Uhm…è un po’ tetra questa informazione. Non fisserò questo sottoscala come prima. *a disagio* Lo vedrò con occhi diversi..
Abbozzo ugualmente un sorriso divertito perdendomi nei ricordi di quel momento in cui mi ha raccontato la vicenda ma me desiderata.
Abby: Erano totalmente folli d’amore che nel primo posto si sono appartati per trascorrere insieme l’atto del vero amore..*sorridendo dolcemente* E sono davvero felice di esser venuta al mondo , di esser un frutto del loro amore , di quell’amore travagliato e ostacolato da mezzo mondo messo contro mia madre.
Quest’ultima mi ha tenuto e protetto con tutto l’amore e con grande coraggio mi ha cresciuta sola. Non potrò mai odiarla ne provare sino all’eternità un rancore inesistente. Si…mi ha ferito un sacco sapere tutto..ma nel corso dei giorni ho rilegato i pezzi di quel puzzle disordinato nella mia testa e infine ho capito che il vero sbaglio l’hanno commesso entrambi . Mio padre per non essersi preso le proprie responsabilità e mia madre per avermi cresciuto nell’idea che mio padre mi amava ed è morto ingiustamente. Poteva dirmelo ..*alzando le spalle* bho..all’età di 6 , 8 anni? Sicuramente avrei sofferto di meno.. Vivere 15 anni con idee sbagliate è al quanto scioccante , soprattutto per una ragazza che non desiderava altro vivere col padre.
Jared: Ma tua madre si è sforzata un sacco. Ricordi quando ti ha permesso di avvicinarti a Pablo? Quando ha organizzato con lui una festa di compleanno da sballo? Puoi immaginarti come si poteva sentire in quel momento? Organizzare la prima festa della propria figlia insieme , senza che lui sapeva niente. Apprezza gli sforzi compiuti di Marizza.. Ti ha sempre voluto bene ..e ti ama tutt’oggi.
Abby: Lo so..*sorridendo leggermente* E io amo lei..e starle lontano o non parlarle come un tempo mi uccide interiormente. *sgretolando il sorriso* Mi manca..è questa la verità.
Jared:*accarezzandomi il viso* Allora perché non getti l’orgoglio e la perdoni del tutto? La vita è corta e una non basterà mai per dimenticare i torti subiti e gli innumerevoli sbagli della gente che ci circonda. Lasciati tutto alle spalle e rimembra quel giorno a Bariloce. Il mondo te la stava portando via , poteva rimanerci secca ma la sua grinta e la sua forza sono serviti per salvarsi e ora hai accanto entrambi i genitori. Non importa più come ti possa sentire..L’unica cosa che ti deve importare ora è essere felici insieme a loro , le persone che ti amano più di loro stessi.
Abby: T-tu…dici che..
Jared:*annuendo sorridendo* Si.. perdonala. Fate pace e ..vivete con allegria come un tempo. Ma con un'unica differenza.. *avvicinandosi al mio viso* ..Questa volta non sei sola. Ci sarà tua madre..me e tuo padre.. a volerti di un bene immenso… Sempre.
E socchiudendo gli occhi ci lasciamo trasportare da un altro dolce bacio col quale esprimo tutta la mia immensa gratitudine . Grazie Jared… grazie per tutte le parole che hanno toccato in modo sensibile il mio cuore che ora mi induce a correre a casa e abbracciare i miei …genitori. I miei adorati genitori!

****

Abby: Sono a casa!
Urlo sguaiatamente lanciando lo zaino sul pavimento del corridoio principale avanzando verso la cucina da quale sento un gradevole profumino da leccarsi i baffi senza ancora aver visto niente.
Abby: Heila..
Sorrido tranquillamente poggiandomi allo stipite della porta che lega la cucina al soggiorno fissando mia madre sfornare una ciambella cui aspetto mi delizia le pupille gustative .
Marz: Abby!
Esclama radiosa poggiando la ciambella fumante sul ripiano della nuova cucina della nostra casa altrettanto nuova.
Marz: Sei tornata quindi..?
Avanzo verso di lei cercando di tenere lo sguardo fisso nei suoi occhi , con i quali ha sempre espresso l’amore che prova per me.
Abby: Si..Infondo è carina l’idea di passare il venerdì pomeriggio e il resto del weekend con la mia famiglia, non trovi?
Per un istante volevo distogliere lo sguardo dal suo ma con coraggio pronuncio con fermezza queste frasi accennando persino un dolce sorriso. Lei stringe le labbra intravedendo ugualmente un tenero sorriso che tenta di nascondere la felicità che prova sapere il mio intento .
Marz: T-trovo…che sia..stupendo!
Esclama formando un meraviglioso ampio sorriso .
Abby: Papà?
Per la prima volta pronuncio quella parola senza indugiare guardandomi poi attorno nella speranza di scontrare la sua figura. A tutto ciò lei mi fissa con un espressione meravigliata in viso , anche lei incredula dinanzi la mia audacia.
Marz: P-pablo..è uscito a prendere le ultime cose per il pranzo..
Abby: Perfetto..deduco che mi debba iniziare a leccare i baffi quindi?
Sorrido fissando l’elegante tavola addobbata per tre persone avanzando poco dopo per ammirarla meglio.
Abby: Mm…coca-cola a volontà.*ridendo* Mi piace! Allora che ci mangiamo di buono?
Mi volgo continuando a tenere sulle labbra un sorriso col quale spero di renderla a suo agio e recuperare quel feeling che c’era tra di noi un tempo. Ma appena porto lo sguardo su di lei mi accorgo solo ora del suo cambio improvviso del colore della pelle , ora pallida.
Abby: H-hei..mamma..?
Non rispondendo alla domanda posta poc’anzi resta in silenzio a fissare un punto a caso con aria stordita.
Tenta di socchiudere gli occhi coprendoseli con una mano ma appena vedo l’altra tentar di prendere il bordo del lavandino deduco subito che lo stia avendo l’ennesimo malore e soprattutto compiendo quell’azione per acquistare l’equilibrio perso.
Abby: Mamma!
Esclamo correndo verso la sua parte nel momento che la fisso barcollare sul posto mancando persino il ripiano e prima che sbatta a terra la prendo al volo tenendola stretta tra le braccia.
Abby: Mamma! Mamma!
Le mie esili braccia non mi permettono di sorreggerla a lungo in questa posizione scomoda così lentamente e delicatamente la poggio a terra continuandogli a tener poggiata il capo sul mio petto .
Marz: Mm…
Mezza conscia si lamenta con occhi socchiusi tra le mie braccia a peso morto.
Abby: Su Mamma che hai? Non farmi spaventare! Rispondimi!
Xx: Sono a casa..
Alzo di colpo il capo ringraziando Dio l’arrivo di Pablo in questo momento di soccorso.
Abby: PAPA’!!! PAPA’! CORRI!!
Urlo sia per lo spavento , sia per fargli sentire la mia supplica e in un batter d’occhio ecco che lo vedo giungere da noi dilatando gli occhi appena vede Marizza a terra .
Pablo: Marizza!
Velocemente si avvicina a noi e non facendosi cogliere dal panico mi allontana delicatamente in modo da prendere in braccio Marizza e coricarla sul divano con un lieve affanno procurato dallo spavento.
Pablo: Marizza.. Marizza dai riprenditi. Abby *guardandomi* Portami un bicchiere d’acqua..presto.
Abby: Mi puoi spiegare cosa sta avendo?
Gesticolo animatamente completamente confusa da questo set control che ha , come se sapesse perfettamente cosa ha bisogno in questo istante.
Abby: Io chiamo un ambulanza se non si riprende tra pochi istanti! Stanno durando sin troppo i suoi malori, non ce la faccio a vederla in questo stato!
Pablo: Abby..abby tesoro!
Si avvicina prendendomi le mani con velocità.
Pablo: Guardami negli occhi e tranquillizzati. Marizza sta bene..dico davvero. Fidati appena di riprenderà ti dirà cos’ha ok…?
Fisso ipnotizzata i suoi occhi azzurri dilatarsi ad ogni parola pronunciata con decisione convincendomi con questo sguardo intenso.
Annuisco confusa compiendo il favore chiesto poc’anzi , più rilassata nel vedere Marizza iniziare a sollevare le palpebre stanche.
Abby: Ecco qua..
Tendo il bicchiere colmo d’acqua che subito afferra Pablo che a sua volta tende a Marizza .
Marz: C-che..c-cosa è..
Pablo: Hai avuto un capogiro vero?
Marz: Mmm….si..
Con aria stordita tenta di sollevarsi ma Pablo inginocchiandosi accanto al divano la costringe a stare allungata.
Pablo: Non azzardarti a muovere. Bevi un po’ d’acqua. Hai bevuto da quando siamo tornati a casa? Ricordi cosa mi hai promesso? Di non fare sforzi , di riposarti e mangiare in modo sano !
Dietro queste frasi si gela sicuramente un altro mistero che tento di capire senza successo.
Marz: Ah Pablo..non essere ossessivo adesso. Sto bene..
Abby: No che non stai bene mamma.. Ti ho visto svenire dinanzi ai miei occhi. Da cos’è dovuto quel capogiro? Non è la prima volta che cambi cera di colpo!
Mi intrometto nella loro conversazione alzando il tono assillata dalla sua testardaggine di rifiutare l’evidenza dei fatti.
Pablo: Abby…calmati..
Abby: NO che non mi calmo! Esigo delle spiegazioni. Voi due mi state nascondendo qualcosa!
Marz: D-dammi…solo due secondi e ti dico …tutto.
Pablo:*guardandolo sorpreso* Davvero sei pronta?
Abby:*confusa* Pronta per cosa?
Fisso i due con aria confusa vedendo poi Marizza mettersi a sedere lentamente.
Marz: V-vieni qua..
Cerca di riprendersi man mano e tendendomi la mano sono costretta ad stringerla e trasportarmi da lei che mi induce a sedermi accanto a se sul divano.
Marz: E-ero..un po’ titubante se dirtelo adesso o..più in la.
Abby: Dirmi cosa? Mamma non ti capisco..
Pablo: Ha paura che tu possa reagire male..
Dilato le pupille che tremolano per la confusione , spostandole da un viso all’altro.
Abby: Potete essere più chiari? Oggi più che mai tento a non capire niente!
Marz: Sono incinta!
Sgrano gli occhi e mi ammutolisco alla svelta fissando mia madre con un espressione mezza scioccata e mezza incredula.
Abby: Chee???
Sbotto totalmente scossa da questa rivelazione improvvisa che mi lascia letteralmente a bocca aperta.
Pablo: Aspetta.. tuo fratello o..tua sorella.*alzando le spalle* Chi lo sa?
Marz: *abbassando il capo* L’ho scoperto oggi… Tra 2 settimane entro nel 2° mese..
Abby: Oh mio Dio..
Sussurro senza esprimere le giuste parole che non riesco a formulare neanche in testa. Sono immobile , senza sapere cosa dire.
Abby: T-tu…sei..
Lei annuisce lentamente portandosi brevemente le mani in faccia forse per riprendersi del tutto dal malore di poc’anzi.
Pablo: E’ incinta..
Ribatte questa volta con un sorriso che diventa sempre più smagliante , dal quale concepisco subito la gioia immensa che prova dinanzi questa notizia che a me non fa esprimere nessuno emozione.
Non so se ridere o piangere sapere che quel bambino..avrà ciò che io non ho avuto.
Pablo: Sei contenta Abby? Diventerai sorella!
Mia madre mi fissa senza espressione. Sono certa che sappia come mi stia sentendo in questo momento e mentre Pablo continua a trovarci il positivo io arretro lentamente , volendo fuggire al più presto da questa situazione..così irreale ai miei occhi.
Abby: N-no…*con un filo di voce*
Pablo: *non sentendomi* Finalmente avremo la famiglia che abbiamo sempre desiderato! Abby dii qualcosa..*sorridendo contento* Non è sempre quel hai voluto?
Abby: NO!
Sbotto di colpo alzando il tono di voce senza farlo apposto. Immediatamente cala il silenzio e trovandomi in questa situazione disagiata non riesco a trattenere ulteriormente la lingua per dire tale parole.
Abby: Quel che volevo è avere un padre da piccola! Non mi rende allegra sapere che quel bambino..
Fisso la pancia ancora piatta di mia madre che lentamente abbassa il capo amareggiata.
Abby: …avrà tutto quel che desideravo . Ora sono grande.. e non mi basta avere ciò che ho.
E detto questo mando a fumo lo sforzo che ho fatto poc’anzi per avvicinarmi nuovamente a mia madre . Rivolgendogli le spalle mi dirigo a grandi passi al piano superiore sotto le continue riprese di mio padre che mi comanda di tornare qua , mentre mia madre è rimasta a bocca chiusa tutto il tempo. Lei sa! Sa come mi sento adesso e non so come gli sia saltato in mente ! Come sia successo soprattutto…!?!?
Non è giusto..non è giusto tutto questo!
Come un emerita egoista prendo a calci il mio nuovo letto singolo sfogando con esso la mia rabbia accumulata senza un motivo. D-dovrei..essere felice ..per mia madre. Lei ha sempre amato i bambini e come ha tenuto in grembo me porterà in grembo con amore anche quell’altro figlio che avrà.
Il secondo frutto del loro amore che io come una stupida sto odiando senza neanche iniziarlo ad amare.
Per cosa? Solo perché lui avrà quel padre tanto desiderato sin da piccolo…
Abby: Quanto…sono patetica..
Mi accascio all’asta dell’armadio socchiudendo gli occhi per il disagio.
Mi faccio schifo da sola per il torto e la figuraccia fatta di sotto ..Ma ora come dovrei comportarmi?
Ho ferito mia madre che con coraggio questa volta ha detto chiaro e tondo la santa verità.
Che figlia ingrata che sono diventata.. dopo tutto quel che mi ha donato con tanto amore.

Marizza

Poggio i miei gomiti sulle ginocchia , incurvando quindi in avanti la schiena per potermi mettere le mani in faccia e sussurrare.
Marz: Lo sapevo..
Pablo: Marizza non darle ascolto! E’ la sua prima reazione ma se la prendo non sai che gli farò passare!
Fissa la direzione in cui è scappata un Abby furente stringendo i pugni per le ingiustizie dette poc’anzi.
Marz: Non …fare niente.. F-ferirebbe anche te se andresti a parlargli.
Tolgo le mani dal mio viso questa volta per circondarmi la pancia con le braccia e poggiare la schiena al divano morbido.
Marz: S-sono…così stanca..
Con un tono afflitto annuncio il mio stato mentale socchiudendo di poco gli occhi.
Pablo: E ci credo ! Marizza sei pallidissima. Hai così tanti problemi ora più che mai non ti fa bene agitarti per Abby.
Marz: E’..scioccata. La capisco..
Accenno un sorriso amaro scuotendo di poco il viso.
Marz: Come ti avevo già spiegato era inevitabile che avrebbe reagito così.
Pablo:*sedendosi al mio fianco* Si ma è grande abbastanza per capire che non l’abbiamo fatto apposta…cioè..bhè si..l’abbiamo fatto ma no per..
Ricordandosi quel momento in cui facemmo l’amore arrossisce leggermente , cosa che fa accennare in me una piccola risata graziosa che lui ascolta formando sulle labbra un tenero sorriso.
Marz: Ti stai scandalizzando?*ridendo leggermente*
Pablo:*sorridendomi* Niente affatto…
Marz: E allora perché stai sorridendo come un ebete?*sorridendo*
Pablo:*avvicinandosi* Perché ancora non posso credere a ciò che mi sta capitando..
Mi sorride a pochi centimetri dalle labbra posando poi la sua grande e calda mano sulla mia pancia.
Pablo: Avere il secondo figlio dalla donna che ho sempre amato.
Marz:*inarcando il sopracciglio* Dal primo giorno in cui mi hai vista?*ridendo sotto i baffi*
Pablo: Nah..è per dilettanti quella frase.. Io ti ho odiata la prima volta .*ridendo* Come tu odiavi me.
Marz:*sorridendo* Su questo non ti do torti , brutto figlio di papà viziato..
Pablo:E tu cara ribelle mi hai stregato con la tua enorme follia.. Quindi..amare te , amare figli che mi hai donato o che mi stai donando ..è al quanto tutto così meraviglioso.
Sorrido quasi con le lacrime agli occhi. Oggi è stato un mix di emozioni e ripensare al momento in cui è corso da me urlando quelle frasi all’ospedale mi sale la pelle d’oca e un lungo brivido lungo la schiena.
Marz: Voglio prima una carica emotiva , poi affronterò la ribelle che ho cresciuto.
E sorridendo avanzo verso di lui sdraiandolo poco a poco sul divano mettendomi in qualche modo a gattoni.
Subito lui non aspetta altro che circondarmi la vita con le braccia e facendo scontrare i nostri petti continua ad unire le sue labbra alle mie che non attendono altro che esser accarezzate sensualmente dalle sue.
Due , cinque minuti interamente passati a scavalcarcele con passione esprimendo così tutto l’immenso amore che proviamo nei confronti dell’altro sino a quando ridacchiando scendo dal divano decisa più che mai ad affrontare Abby e metter in chiaro qualunque cosa.
Pablo: No..Mi abbandoni così? *indicandosi* Solo e soletto con l’amaro in bocca?
Marz: *ridendo sotto i baffi* In cucina trovi la ciambella *facendogli l’occhiolino. Magari ti scompare quell’amaro.
Pablo: Sai che ti odio?*ridacchiando*
Marz: Sempre..*sorridendo*
Pablo: Cerca di non stancarti.. Per qualunque cosa chiamami.
Marz:*roteando gli occhi* Sono incinta no gravemente malata. Sto bene e non ho bisogno del paladino della giustizia . Cerca di rimanere qui buono e calmo , ci penso io.*accennando un sorriso*
Pablo: Ma io sono il tuo Amore no un paladino.
Marz: *ridendo* Si come no.. A dopo “Amore”.
Avanzo per le scale del piano superiore ripresa del tutto dal mancamento avuto poc’anzi dinanzi Abby .
Lo spavento l’ha indotta a reagire in quel modo ma so che infondo..molto infondo al suo cuore è entusiasta dalla notizia . Devo solo farla liberare da tutto il rancore che prova per tutti. Solo allora si riprenderà dallo shock e si leverà dalla mente quei clip mentali che offuscavano la mia sino a stamattina. Come ho amato lei, amerò anche questa piccola creatura che porto in grembo e il resto che forse verrà in seguito.
Chi lo sa cosa ha in serbo la vita per me o per chiunque mi stia a cuore.
Eccomi qua a prendere sufficiente coraggio e un profondo respiro per bussare e aprire la sua porta.
Marz: Abby…tesoro mio..P-possiamo parlare?
Per i primi secondi non sento niente e solo sentendo i suoi passi dietro la porta vedo quest’ultima spalancarsi trovandomi la mia ragazza con gli occhi lucidi.
Abby: Perdonami! PERDONAMI DI TUTTO!!






FINALMENTE PABLO , ABBY QUASI TUTTI SANNO CHE MARIZZA ASPETTA UN BEBE'! :D E NONOSTANTE ABBIA REAGITO MALE LA NOSTRA CARA ABBY ORA PARE ESSER PENTITA X IL MODO IN CUI SI E' COMPORTATA !!
BENE NON MI DILUNGO ! VI DICO SOLO DI NON PERDERE IL PROSSIMO E ULTIMISSIMO CAPITOLOOOOO!!! GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE LA SEGUONO! ATTENDO CON ANSIA IL COMMENTOOO NOEMI :* cIAOOOOO!
 
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Pablizza01
view post Posted on 30/10/2016, 15:45




ROXYYYYYYYYYYYYY*SBRAITA*
Allora *scricchiolandosi le dita* iniziamoo
Per prima cosa ti dico che sto bene anche se la scossa è arrivata fin qua e infatti mi sono avegliata con la scossa..visto che si muoveva il letto..ma tranquillo tutto bene..a te?
ORA PASSIAMO AL CAPITOLONE
Beh cosa dire
STRAULTRAMEGASTUPENDO!!!!!!!*occhi a cuore*
MIA IO TI AMO SAPPILO.se tu non lo decevi...Non sarebbe successo ciò che è successo!!!!!!!!*urlandololo* Pablo è stato ultradolcissimo e io lo amo..basta è tutto..LO A M O !!!
MARIZZA E LUI SONO STUPENDI E quasi finalmente completamente felici e contenti
ORA ARRIVERÀ ANCHE IL FRATELLINO/BARRA SORELLINA DI ABBY!!!
All'inizio abby ha reagito male..e onestamente se fossi stata nei suoi panni avrei reagito nel medesimo modo se non mooooolto peggio..ma io a suo confronto non avrei subito
perdonato i miei genitori,
Che poi 'perdonare'..beh non è la parola giusta..loro non hanno fatto nulla di male..si sono solo amati ..che non è un crimine e quindi..è giusto dire che abby non si deve arrabbaire..ma dare anche lei il suo affetto al nuovo arrivo..
ORA VADO PERCHÈ DEVO SCENDERE MA SAPPI...CHE IO AMO TROPPO QUESTA FF E ORA VISTO CHE MANCA SOLO UN CAPITOLO..SONO TROPPO IN ANSIA PER LEGGERLO..MA ...STO PIANGENDO AL PENSIERO CHE SIA FINITA :cry:
Spero che riuscirai a postare la trama della nuova ff il prima possibile ma tranquilla fai con calma ^_^ anche se io sono curiosissima di leggerla
CIAOOOOOO :wub: :P
 
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view post Posted on 1/11/2016, 20:44

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Marizza y Pablo house
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Ed eccomi qua.. a postare il capitolo finale della mia settima fan fiction auhuahauhaah sono entusiasta delle visite avute sino ad ora e dei meravigliosi commenti tuoi , cara e dolce Noemi :) ! GRAZIE INFINITE A TUTTI QUELLI CHE HANNO APPREZZATO LA MIA STORIA E L'HANNO CONTINUATA A LEGGERE SIN ORA! Il mio obiettivo era di riattivare il forum con nuove storie e in un certo senso come orgogliosa del fatto che ci siamo noi due , Noemi , con l'account ancora attivi .( AAAWH IL 1 NOVEMBRE DEL 2014 mi sono iscritta sul forum :lol: Mamma mia sono già passati 4 anni !! festeggioooo ahuahauah ) Per chi segue sempre le mie storie perchè non fate un pensierino e vi iscrivete a questo forum? Magari potete anche commentare e dire la vostra opinione sulle storie che io e Noemi , o altre , scriviamo ^_^ Sarebbe carino almeno penso ahahaha Tocca voi scegliere , è un consiglio ovviamente ;) Bhè concludo col dirvi GRAZIE per avermi seguito in quest'altra "Avventura" e BUONA LETTURAAA!!! :D

CAP 45 ULTIMO CAPITOLO

Marizza

Abby: Perdonami! PERDONAMI DI TUTTO!!
Mi si butta completamente a peso morto addosso e soprattutto di colpo che quasi non riesco a reggermi in piedi . Dilato le pupille incredula e stupita da questo suo improvviso atto di pentimento mentre mi stringe a se e piangere sulla mia spalla ormai giù umida dalle sue lacrime.
Abby: Non volevo! Non volevo dirti quelle cose! Io ti voglio bene! Sei la mia mamma… e meriti di esser felice! Voglio quel fratellino! Voglio che abbia tutto quel che io non ho avuto ma che hai tentato di coprire sempre e in qualunque momento tu! La mia fonte di vita! Tu sei tutto per me mamma! Perdonami! Perdonami di tutto per favore..ti supplico!
Continua a parlare a tutta velocità stringendosi sempre di più tra le mie braccia che lentamente gli circondano il corpo sottile che necessita solo esser abbracciata da me.
Socchiudo gli occhi sentendo queste parole toccarmi dritto il cuore che batte armoniosamente dinanzi questa dichiarazione audace. Tutto quel che ha accumulato nel corso dei giorni sta sfogando tra le mie braccia , sotto la soglia della porta della sua nuova cameretta , e io non posso fare altro che ascoltarla in silenzio trattenendo un pianto di gioia.
Abby: P-perdonami..
Sussurra esausta di strizzare del tutto il suo condotto lacrimare.
Marz: Oh Abby…..figlia mia..
Teneramente poso le mie labbra tra i suoi capelli affondando poi il mio naso per aspirare a pieni polmoni il profumo della mia fonte di vita..
Abby: Mamma…*stringendomi a se*
Marz: D-dimentichiamo….tutto…
Abby: N-no..
Solleviamo contemporaneamente i capi facendo scontrare i nostri sguardi. Il mio perplesso si specchia nei suoi occhi azzurri velati dalle lacrime .
Abby: Non ..voglio dimenticare ciò che tu hai fatto per me…sopportando quel terribile peso che avevi sul petto…sulle spalle…sul cuore lacerato da azioni egoistiche. E io oggi…mi sono comportata da tale. Un egoista che ha visto solo il lato negativo della tua gravidanza..
Marz: C-capita amore mio… Anche io sono stata colpita dal terrore dinanzi l’incertezza del mio stato..Anche per me è stato uno shock al pensiero che Pablo potesse ricommettere quell’errore madornale..ma solo grazie a lui ho trovato il coraggio sufficiente ad accettare il mio stato.. E io sono qui per aiutarti..
Poso la mano sulla sua guancia umida accarezzandogliela con premura guardandola con un tenero sorriso sulle labbra sino a quando abbassa lo sguardo .
Abby: La mia mente è stata colpita dall’invidia..
Marz: Io ti amerò sempre incondizionatamente… non passerai al secondo posto di nessuno. Tu..Pablo siete per me allo stesso livello.. Il livello della vita. Senza di voi io non posso vivere..dico davvero.
Abby: Quel bambino avrà un papà..
Marz: Anche tu ce l’hai adesso..
Abby: Si ma..*alzando lo sguardo* Anche io lo volevo da piccola..
Marz: *accarezzandogli la testa* Credimi Abby.. se avrei l’occasione te ne avrei dato uno..col tutto il cuore ma.. *alzando le spalle* Era impossibile da quel che hai saputo..
Abby: P-papà…ha reagito bene alla notizia…
Marz: Penso che infondo anche tu stia gioendo .
Abby: Sono stata una stupida vero?
Accenna un sorriso amaro rendendosi lentamente conto dell’inutile gelosia che l’ha colpita il cuore pochi minuti fa.
Marz: Niente affatto amore.. Avrei giurato che reagissi in quel modo..
Abby: Perché?
Mi pone con un tono sorpreso di voce mentre lentamente avanziamo dentro la stanza accomodandoci sul suo letto morbido.
Marz: bhè..*accarezzandogli la mano* è normale che avresti pensato quelle cose .
Abby: Mi sento così in imbarazzo credimi..*mettendosi l’altra mano sul viso* Prendermela poi con te..pft..*ridendo per finta* Sono diventata un mostro..
Marz: Basta amore basta offenderti..Non è affatto vero. Ora pensiamo solo al positivo. Perché non pensi che stiamo realmente organizzando la vita che hai sempre sognato? Ricordi quando passavamo ore e ore a chiacchierare sui nostri sogni?*accennando un sorriso nostalgico* Quando eri una bambina di 7 anni..
Abby:*accennandone uno* Ricordo che prima volevo un papà.. poi di volere un fratellino..
Marz: E alla fine di una lunga lista esclamasti un “voglio una famiglia perfetta!”. *ridendo* Ricordi?
Lentamente ci allunghiamo sul letto riassumendo la posizione di quel ricordo che stiamo rimembrando insieme.
Abby:*ridendo leggermente* Si.. certo che lo ricordo. Quanti anni sono passati!?
Marz: Tanti..tantissimi..*abbracciandola di lato* Ma sai che ti dico? … Non importa quanti anni possano passare alla realizzazione di un sogno.. Quel che conto che è proprio dietro l’angolo. Basta avanzare , in questo caso accettare la realtà stravolta in senso positivo , e acchiapparlo prima che scappi.
Abby:*fissandomi* Ti….voglio bene …lo sai?
In questo momento il mio cuore batte sempre più e quasi commovendomi poggio le mie labbra sulla sua fronte dopo un sacco di tempo esclamando poi queste tenere parole.
Marz. Certo amore mio…e io amo te.
Abby: Non allontaniamoci mai più…Mi sei così tanto mancata..è stato un incubo la tua lontananza..
E stringendosi in un altro caloroso abbraccio mi infonde tutto il suo pentimento e tutto il dolore causatogli in continuazione , cresciuto a dismisura nel cuore di entrambi quando ci si è allontanata da me con l’orgoglio ferito e ora eccomi qua.. a sorridere e scherzare sdraiate sul letto come i vecchi tempi .
Sono sempre più convinta che tutte le sofferenze patite mi abbiamo spinto a godermi tutto l’amore che prova nei miei confronti le persone eccezionali che mi ricordano e soprattutto rendono la mia vita perfetta!
Xx: Disturbo?
Rivolgiamo entrambi l’attenzione alla porta , sotto la cui soglia c’è Pablo con un espressione titubante in viso come se fosse incerto nell’esser giunto o meno in stanza nel momento giusto.
Marz. Pablo..
Mi drizzo sul letto poggiando la schiena alla decorazioni grazioso in ferro del letto di Abby , che si mette a sedere normalmente.
Abby: Papà.
Pablo: “Papà..” ?
Non credendo alle sue orecchie pone la domanda con un espressione altrettanto incredula mentre avanza sempre di più verso noi con un lieve sorriso sulle labbra.
Abby:*annuendo col viso* Si.. credo che sia un idea carica chiamarti..”papà”. Almeno non suonerà strano per le orecchie del futuro fagottino .
Accenna una risata rendendo per niente disagio questa riunione familiare.
Pablo: Q-quindi..è tutto risolto tra..voi?
Prima ci scambiamo un dolce sguardo poi annuiamo in contemporanea fissando Pablo che si siede sul letto.
Abby: E’ tutto tornato come prima.. o quasi tutto..*sorridendo*
Marz: *sorridendo confusa* In che senso?
Abby: Bhè..*alzando le spalle* Ora ho un papà.. e anche una mamma in dolce attesa.
Ride posando la sua mano sulla mia pancia gesto che mi intenerisce senza batter ciglia.
Pablo: Ah ma chi abbiamo qua?
Tende il braccio asciugandomi la lacrima solitaria rigarmi il viso nonostante stiamo tutti sorridendo gioiosi.
Pablo: Una pazza con l’umore sballato a causa della gravidanza!?..*sorridendo divertito* Questo mi mancava , dico davvero!
Ridiamo all’unisono trascorrendo in ottima compagnia l’intero pomeriggio e sera . Amo questa mia nuova vita e non la cambierei per nulla al mondo perché io ho avuto il privilegio di amare e lo avrò sempre sin che ho loro al mio fianco.
Pablo: Ti amo..
Sussurra nel buio della notte mentre entrambi abbracciamo , in pigiama sotto le coperte calde del lettone matrimoniale , la nostra Abby che ha espresso il desiderio di dormire tra i suoi genitori come farebbe una bambina piccola. E non esaudendo quel desiderio a tale età l’abbiamo esaudito questa sera durante la quale dorme a peso morto con un espressione da angioletto.
Marz: Ti amo anche io..
Pablo: L’espressione dormiente l’ha ereditata da me però.
Ridacchia silenziosamente indicando con lo sguardo Abby tra di noi .
Marz: Che intendi dire ? *ridendo sotto i baffi*
Pablo: Sai perfettamente cosa..
Marz: Io dormo come un angioletto!
Pablo: Si un po’ malformato direi.*ridendo*
Marz:* ridendo leggermente* Sei spietato con le offese sappilo.
Pablo: Se Abby ha ereditato il caratterino da te da me doveva pur ereditare la bellezza.*sorridendo furbamente*
Marz. Ma sentitelo..*sorridendo* E dimmi mio caro vanitoso .. Come credi che nascerà il prossimo?
Pablo:*sorriso sornione* Ovviamente sarà una bella femminuccia , magari biondi con occhi azzurri , come i miei che sono irresistibile non trovi?
Continuiamo a parlare o meglio fantasticare a bassa voce sul futuro ridacchiando in silenzio per non svegliare la nostra ragazza che continua a dormire beata.
Marz: Hai mai pensato di sgonfiare il tuo ego? *ridendo*
Pablo: Nah..*sorridendo*
Marz: E il carattere invece?*sorridendo*
Pablo: Oh bhè..ovviamente da te altrimenti che gusto ci sarebbe poi crescere una santarellina?
Marz:*inarcando il sopracciglio* Ma senti un po’! Ti stai definendo un santarellino? Rispolvera la memoria e cerca di ricordarti di quando ..
Continuiamo così a rimembrare azioni folle del passato ridendo e scherzando sino alle 2 di notte inoltrata.
Pablo: Un altro po’ ci addormenteremo senza darci la “Buonanotte” se proseguiamo così..*sorridendomi*
Marz: Allora.. interrompiamo la comunicazione?*sorridendo sotto i baffi* Senza neanche un bacino?
Pablo: Se solo con ci fosse Abby di mezzo ti dimostrerei come chiuderei io la “comunicazione” cara.*finto sorriso*
Scoppio a ridere sempre con moderazione sino a quando lentamente mi sollevo col busto per far combaciare per pochi istanti le mie labbra con le sue.
Marz: Ti amo ..
Pablo: Notte pazza.. Ti amo un mondo. Notte amori miei..
Posiziona il braccio su Abby , circondandola tutto , posando infine la mano sulla mia pancia socchiudendo gli occhi dinanzi questo contatto dilungato , addormentandoci tutti quanti solo dopo aver pronunciato queste parole con un tenero sorriso sulle labbra.
Marz: Notte famiglia..

7 Mesi Dopo
Luglio – Sud dell’Argentina


Pablo

Xx; Heila lumache che non siete altro! Quando mi raggiungerete qui in acqua?
Xx2: Hey lumache a chi?
Pablo: Tu non sai come in una sola nuotata ti raggiungo cara ribelle!
Rido avanzando alla riva del lago accanto a Jared che brama divertirsi alla follia con Abby , a largo , in questa calda giornata di metà luglio .
Jared: Aah..è ghiacciata!
Abby: Ti ho sentito spilungone! *ridendo* Che c’è, essere così alto è difficile scaldare il tuo corpo?
Continua a schiamazzare a largo nuotando allegramente da una parte all’altra mentre io ascolto il loro battibecco avanzando sempre più in acqua verso mia figlia che ormai sembra appartenere a questo mondo meglio di noi due , non abituati all’acqua fresca del lago .
Jared:*finta risata* Ah ah ah per lo più risulta facile per te adattare quel piccolo corpo che tieni?
Abby: Non sai quanto!*ridendo divertita* Su papà! Che aspetti? Abbandona quella lumaca e vieni a guardare quanti pesci ci sono qua sotto!!
Sorridendo a pieni denti smuove animatamente la mano invitandoci a vedere il fondo che oggi più che man è visibile senza metter a fuoco la vista . Pulita e fresca rende il bagno un incredibile relax .
Pablo: Da quel che noto non hai la pessima capacità di nuotare di tua madre.
Ridacchio elevando il tono di voce per fargli arrivare la frase alla diretta interessata che con i piedi immersi alla riva ci fissa con un meraviglioso sorriso e ovviamente il suo incantevole pancione.
Marz: Guarda che ti ho sentito idiota!
Mi volgo ridendo sotto i baffi scontrando il suo finto sorriso.
Pablo: Oh suvvia non te la sarai presa per davvero?
Rido allontanandomi sempre di più dalla riva dove c’è Marizza affiancata da Mia, che fissa in silenzio la scena divertita , alzando automaticamente la voce per farla sentire alla perfezione mentre Jared ormai ha raggiunto a nuoto Abby che non accorgendosi della sua presenza strilla nel momento che lo vede riemergere da sott’acqua davanti a lei . Continuano però a ridere , abbracciarsi e giocare in acqua come due tali adolescenti in piena crescita che desiderano solo divertirsi alla follia .
Marz: Saprò anche non nuotare ma Abby modestamente è una ragazza pesce!
Mi parla con un tono orgoglioso di voce che mi fa sorridere ulteriormente.
Pablo: Ah si? *sorridendo furbamente*
Abby: Certo che si!
Compare dietro le spalle aggrappandosi su di me udendo la sua melodiosa voce.
Pablo: Ah ma è un vizio di famiglia farmi prendere dei coccoloni?
Rido ugualmente nonostante il suo intero corpo bagnato mi stia congelando la schiena scoperta e soprattutto riscaldata dal sole rovente.
Marz: Abby vendicati al posto mio.
Ridendo da l’ordine a sua figlia di vendicarsi e a render tutto più divertente è quando si mette a cavalluccio sulle mie spalle circondandomi il collo dalle sue minute braccia.
Abby: Ho sempre sognato montare sulla schiena di mio padre! E ora che ce l’ho intento compiere tutte le azioni desiderate da piccola!
E sorridendo dolcemente pongo le mani sulle sue incrociate , sul mio petto , esclamando poi:
Pablo: E allora prendi il fiato che ti farò passare i momenti che non avresti mai immaginato di passare con tuo padre.
Abby: Agli ordini!!
Ride baciandomi velocemente la guancia in qualche modo per dopo sentirla prendere una grande boccata d’aria e tuffarmi con lei sulle spalle , in una salda presa , in quest’acqua nitida e fresca che mi crea una goduria immensa. Nuoto con facilità nonostante Abby mi stia addosso e intravedere le sue labbra creare sott’acqua un meraviglioso sorriso non posso fare a meno di ricambiare quel sorriso e accorgermi che quello spettacolo l’ha ereditato da sua madre . Quel sorriso che mi ha fatto innamorare.

***

Marz: Finito di sprecare l’acqua della doccia?
Mi finge un sorriso lanciandomi quasi l’asciugamano addosso nonostante io cerchi di trattenere le risate.
Pablo: Oh suvvia mi vuoi tenere il broncio solo perché non ti ho fatto entrare in acqua?
Marz: Oh..*fingendo* ovvio che no. Ma cosa te lo fa sembrare?
Giocherella con un oggetto irrilevante sdraiata sul letto di quella che era la sua stanza nella casa di Martin.
Pablo: Marizza sei nel nono mese. Non puoi permetterti di sforzarti e di nuotare allegramente con un pancione del genere. Ma guardati! A stento di reggi.
Mentre io concludo di asciugarmi i capelli col fono lei sbuffa sonoramente roteando gli occhi.
Marz: Ti voglio ricordare che Uno so badare a me stessa. Due non mi sarei messa a nuotare *finto sorriso* , tre ho avuto una pancia molto più grande al tempo di Abby e quattro ho passato mille peripezie e camminato sotto il sole rovente al nono mese anni fa.
Pablo: Si ma non sei quella di un tempo e per giunta ora hai delle persone che ci tengono alla tua salute
Marz: *sbuffando* Sei una noia , anzi SIETE una noia lo sapete? A causa vostra quasi cammino da sola.
Pablo: *abbottonandomi la camicia* Ah..se fosse per me ti prendere sempre in braccio .
Rido buttandomi poi con moderazione accanto a lei , con l’unica differenza che mi stendo in pancia in giù in modo da poterla fissare faccia a faccia semplicemente.
Pablo: E sai perché?
Lei alza il suo tenero e profondo sguardo da cerbiatta scontrando i miei occhi che da quando vivo con lei sprizzano di una luce immensa quasi abbagliante
Marz:*sospirando* Sentiamo il “perché”..Perchè mi ami e non vuoi che mi “sciupi”? *roteando gli occhi*
Pablo:*scuotendo il viso* No…
Marz:*soffocando un sorriso* E quindi non Mi Ami?
Pablo:*sorridendo* Io Amo te e anche questa pagnottina un mondo!
Do un veloce bacio alla pancia dietro la quale si nasconde un'altra femminuccia sicuramente bella come il sole.
Pablo: E non voglio che Isabel si stanchi prima del previsto insieme alla mamma.
Marz: *sorridendo sotto i baffi* Mi stai tirando i piedi?
Pablo: Dai partorire non sarà poi così terribile.*ridendo* Potremo spassarcela come ai vecchi tempi senza il pancione di mezzo.
Marz:*inarcando il sopracciglio* Vorrei vedere te al mio posto quando giungerà quel momento. E’ un dolore straziante ma..
Pablo: Ma un piacere immenso e una felicità paradossale prenderà il sopravvento sul nostro cuore ..vero?
Interrompendola pronuncio questa frase con un tenero sorriso sulle labbra.
Marz: *sorridendo maliziosamente* Sai una cosa..?
Avviciniamo i nostri visi contemporaneamente sussurrandomi poi a bassa voce queste parole.
Marz: Anche io non vedo l’ora di.. spassarcela..
Sorrido maliziosamente al sol pensiero di farla mia chissà quante volte ancora in tutta questa nostra vita e vivere così momenti di puro piacere ed eccitazione con la fonte della mia vita.
Pablo: Quando vorrai cara Signora Bustamante..sarò tutto tuo . Anche ogni mezz’ora delle giornata.
Marz:*ridendo* Ora non esageriamo..
E non aggiungendo niente trascorriamo pochi minuti a baciarci con lentezza e passione . Si avete letto bene poco fa. E’ diventata mia moglie un mese dopo la riunione ufficiale della nostra famiglia. Gli ho proposto di diventare mia moglie e sposandoci in comune organizzando poi una mini festicciola tra parenti e amici stretti abbiamo ufficializzata quella riunione tanto desiderata .
Xx: Hey hey hey frenate gli ormoni e scendete per la cena.
Ci separiamo di malincuore ridendo ugualmente quando sentiamo la voce di Martin obbligarci in un certo senso di separarci e scendere dal letto.
Marz: Sempre puntualissimo eh.
Finge un sorriso avanzando verso suo padre che con la sua solita espressione, cioè quella che non è certo se essere serio o ridere , aspetta che scendiamo tutti insieme per controllare con i propri occhi .
Martin: Muoviti insolente *sorridendo sotto i baffi*
Marz: *roteando gli occhi* Non stavamo facendo niente di che e poi è mio marito*sorridendomi*
Pablo: Bhè su questo non ha tutti i torti .*sorrido avanzando verso Martin*
Martin: Tu muoviti e vai ad aiutare tua figlia con i piatti non fare lo sbruffone con me altrimenti ti faccio pentire di esser nato .
Mollandomi un bello e sonoro schiaffo dietro la nuca mi fa quasi scappare a gambe elevate scendendo le scale per aiutare Abby e company alla realizzazione di una tavolata in questa piccola e mal messa casa di campagna sentendo poi Marizza e Martin giungere alle mie spalle.
Pablo: Hey Martin..
Martin: Che c’è?*voltandosi*
Pablo: Niente rancori vero?*facendogli l’occhiolino*
Martin:*sospirando sorridendo* Oh vieni qua Pablito ragazzo mio!
E con gli occhi puntati addosso ci lasciamo andare ad un lungo abbraccio con quale mettiamo da parte tutti i rancori del passato trascorrendo così una bellissima serata in compagnia.

****

E anche la seconda settimana in campagna l’abbiamo trascorso alla grande e qui in cucina quasi non si respira per il caldo afoso.
Mia: Aah..voglio il clima di città!
Si sventola con un giornale di carta debole che non gli sposta neanche una ciocca di capelli , accasciandosi sempre di più sulla sedia di legno di questa cucina.
Pablo: Tieni Marizza..
Gli pongo l’acqua fresca chiesta poc’anzi intravedendo delle gocce di sudore imperlargli la fronte.
Marz: Grazie..
Beve un po’ il contenuto sforzandomi un sorriso e dopo essersi umidito la bocca parte alla carica con Mia.
Marz: “Ragazza di città” perché non sei andata con gli altri al lago?*finto sorriso* Magari rompevi di meno.
Mia:*sbuffando* Pablo ti supplico falla tacere. Come sta scritto su una rivista non è ideale prendersi avvelenate con in grembo un bambino.
Marz:*sbuffando* Ah cosa mi tocca sentire. Senti Pablo io mi alzo ed esco fuori prima che gli salti addosso e le strappi quei capelli che si trova.*alzandosi*
Pablo: No aspetta Marizza! Sono le 11 fuori il sole è caldo potresti sentirti..
Ma neanche il tempo di farmi concludere la frase che lei fuoriesce dalla porta che lega la casa al giardino posteriore .
Mia: Nervosetta la ragazza oggi eh?*sollevando le sopracciglia*
Pablo:*sospirando* Sai che non ama molto le tue lamentele..
Mia: *scioccata* Lamentele? Ma se sono stata muta come un pesce sino ad adesso?*a bocca aperta*
Pablo:*inarcando il sopracciglio* Stai parlando seriamente?
Mia: serissima! *credendoci*
Pablo:*sospirando* Ah se ne sei convinta allora non infierisco ulteriormente.*accennando una risata*
Mia: Ecco ! Ottima scelta intelligente. *sfogliando una rivista* Come procede la gravidanza? In questa vacanza qui in campagna tra una chiacchiera e l’altra non ho avuto modo di parlare con Marizza direttamente.
Pablo: Va piuttosto bene credo..*fissando la porta dalla quale è uscita poc’anzi*
Mia: Non ti vedo molto convinto. Terrorizzato all’idea di vedere la futura arrivata?
Pablo:*sforzando un sorriso* No è solo che mi sta preoccupando un po’ Marizza.
Mia:Perché?
Pablo: Stamattina si è alzata con quale dolore.. Però mi ha rassicurato dicendomi che erano fitte passeggere.
Mia: E cosa ti turba quindi?
Pablo: Non lo so.. ma intendo scoprirlo. *alzandomi* Sai com’è Marizza.
Mia: In che senso?*confusa*
Pablo: Pur di non richiamare attenzioni sopporta il dolore in silenzio quindi vado vedere un po’ come sta realmente.
Mia: *leggendo la rivista* Per qualunque cosa chiamami e conta su di me.
Pablo: A dopo..
Esco sul giardino dalla porta del retro vedendola oscillare di poco su un altalena sicuramente creata da lei ed Abby anni fa sorridendo quando mi rendo conto che quel suo pancione le rechi una bellezza in più.
Pablo: Sei..bellissima.
Lei alza il viso pensieroso , rivolgendomi poi un tenero sorriso.
Marz: Non fa meno caldo qui sotto l’ombra di questo albero che li dentro dove non tira un filo di vento?
Solo avanzando verso di lei mi accorgo che qui sotto arriva una leggera corrente di vento gradevole .
Pablo: Hai ragione..
Marz: E’ bellissimo sentirselo dire.*ridendo leggermente*
Pablo: Allora…come stai? La ribelle che fa oggi ? Scalcia?
Pongo la mano sulla sua pancia rotonda sentendo perfettamente i movimenti del feto.
Pablo: Cosa stai sopportando in silenzio Marizza un bombardamento interiore?
Scosto la mano da essa per rivolgergli un espressione scioccata e stupita dall’audacia di Marizza.
Marz: Pablo….
Pablo: Marizza..
Dal suo cambio improvviso di espressione deduco subito che stia giungendo quel traumatico momento.
Marz: *sorridendo nervosa* P-penso che….
Pablo:*terrorizzato* Pensi che?
Marz: S-sia….giunto il ..*iniziando a respirare con affanno*…momento AAAAAAAAHH!!!!
Sprigiona di colpo un urlo straziante stringendo in una presa violenta la corda ci quella povera altalena che abbandona solo pochi secondi dopo nel momento che mi avvicino di colpo per sorreggerla mentre inizia a contorcersi su se stessa.
Mia. Che diamine succ..OH MIO DIO! Marizza!!
Corre dalla nostra parte fissando ai piedi di Marizza dove sicuramente ci sarà l’acqua .
Mia:Pablo Ha rotto le acqua!!! PABLO !! Pablo!!
Pablo: MIA NON E’ IL MOMENTO DI PARLARMI! LO VEDI COME MI STO UCCIDENDO NEL SORREGGERLA??
Tutto l’accumulo di stress , creato in un nano secondo , lo sbotto all’improvviso reggendo con tutte le forze una Marizza che continua ad urlare a pieni polmoni nell’orecchio danneggiandomi sicuramente l’udito.
Marz: AAAAAAHHHH!!! AAAAAAAAAAAAAH!!!
Pablo: Marizza respira!! Respira!!
Marz: F-fa..t-troppo mal…AAAAAAAAAAAAAAAAHHH!!!
Ormai il suo viso sgronda di sudore questa volta freddo e vederla in questo stato di colpo mi coglie alla sprovvista.
Mia: Pablo che cosa devo fare??
All’improvviso mi accorgo che tocca me portarla all’ospedale al più presto per farla partorire e vedere metter al mondo la mia adorata seconda figlia . La responsabilità e le vite di entrambi sono nelle mie mani e con audacia e coraggio intendo portarla al sicuro dinanzi mani di esperti.
Pablo: PRENDIMI LE CHIAVI DELLA SUA AUTO!
Mia: M-ma..
Pablo: CORRI!! LA DEVO PORTARE ALL’OSPEDALE!
Mia: S-si… SI!
E correndo immediatamente all’interno della casa si mette a cercare le chiavi della sua auto , unica tra quelle parcheggiate in giardino a raggiungere un elevato kilometro utile per recarci all’ospedale in pochi minuti , salvo traffico anche se nervoso e teso come sto sono certo che sarei capace di sprigionare un urlo e ordinare a tutti di fare spazio .
Pablo: Su MArizza resisti! Fidati di me.
Le sue urla cessano poco a poco e ora sento solo il suo peso morto strisciare sul prato caldo del giardino e il suo respiro affannoso calarmi sul mio collo ormai sudato.
Marz: P-pablo..
Pablo: Respira Marizza.. respira!
Mia: Ecco qua le chiavi!
Pablo:*prendendole* Perfetto io porto Marizza all’ospedale pensaci tu ad avvisare il resto !
Mia: Pablo fatti sentire ti prego! Ti raggiungeremo il più presto possibile!
Pablo: Mi farò sentire solo dopo aver visto mia figlia nascere!
Marz: AaaahHhh!!!! *stringendo i denti*
Pablo: Ora devo andare!
Mia: MArizza sono con te!! Buona fortuna!!
E mentre quest’ultima continua a contorcersi su se stessa Mia corre poco dopo ad avvisare gli altri.
Pablo: Resisti amore mio , resisti.
E lasciandogli un veloce bacio sulle labbra, con le quale scarica il dolore con dei violenti morsi , la carico per bene al posto del passeggero mettendomi poco dopo al volante.
Pablo: Cavolo come si avvia questo coso?
Premo tasti di qua e di la avviando persino il tergicristalli per la pioggia che ora più che mai non esiste.
Pablo: Dannazione a questa tecnologia!
Sferro un pugno al cruscotto nuovo e lucido di questa sua macchina di ultima generazione tanto che se non fosse in quello stato dolorante mi avrebbe sferrato un pugno in faccia per aver alzato le mani sul suo gioiellino.
Marz: D-devi…*respirando con affanno*….m-mettere le chiavi….li..
Indica debolmente la fessura che non avevo vista a causa dell’agitazione infilando subito la chiave e una volta girata nel volante sento il rombo del motore echeggiare nel prato .
Pablo: Perfetto!!
Sorrido incredulo di questo enorme passo mettendo subito la marcia per uscire dal parcheggio e mettermi nella strada di campagna sulla quale le ruote di questa auto da corsa quasi non sfiorano il suolo sottostante tanto che sto andando veloce.
Pablo: Marizza .. dammi qualche segnale!
Marz: C-c-che…cosa ..d-dovrei dir..Aiaa..
Ogni frase intervalla lamenti di puro dolore .
Marz: ..dire? *con affanno* Che sto…m-morendo dal ..DOLOREEE AAAAAAAAAAAAAHHH!!
Stringo gli occhi sopportando con sforzo le sue continua urla che mi distraggono alla guida cercando comunque di equilibrare i battiti cardiaci ormai schizzati fuori dalla norma . Mi chiedo ancora come non stia cadendo nel panico pre-papà .
Pablo: Ci manca poco! Roba di minuti e metterai al mondo quello splendore! Resisti. Su Marizza continua ad respirare profondamente. Su fai come me.
Esercitiamo insieme respirazioni profonde tenendola per mano durante il tragitto sentendo le sue unghia conficcarsi tra la mia pelle ogni momento che subisce una fitta dolorosa.
Pablo: C***o il rosso!
Freno di colpo nel momento che vedo il semaforo dell’incrocio stradale diventare rosso.
MArz: PABLOO!!!
Solo ora mi accorgo di aver peggiorato il suo dolore con questa improvvisa frenata .
Pablo: *alzando le mani* Ma c’è il rosso! Marizza non posso fare..
MArz: NON ME NE FREGAAAAAAA!!!!!!!!
E ormai al culmine della sopportazione schiaccio con violenza il pedale e soffiando quasi due macchine sfreccio verso l’ospedale suonando il clacson in continuazione urlando dal finestrino
Pablo: LARGOOO!!! LARGO C’è UNA DONNA CHE STA PER PARTORIRE!!! LArgooo!!!

****

Bhè…vi lascio solamente immaginare il resto del tragitto e soprattutto il momento che finalmente raggiunsi l’ospedale. Un altro po’ i dottori non dovevano solo trasportare lei ma anche me per esser stato colpo da un ansia improvvisa. Grazie a Dio però mi ripresi subito e feci in tempo ad assistere alla nascita della mia bambina, di quella creatura che ho assistito ad ogni visita ginecologica e che ho baciato ogni sera prima di andare a dormire . Sussurrai all’orecchio di Marizza un “ottimo lavoro amore mio… ti amo” e lei non ha fatto altro che sorridermi col viso rosso e sudato dallo sforzo sovrumano compiuto per metter al mondo una creatura così piccola e innocente. Marizza aveva ragione..Come ho potuto non assistere alla nascita di Abby? Sono stato uno sciocco a farmi scappare una gioia del genere.. Ma con Isabel , la mia seconda bambina , ho avuto modo di dimostrare a Marizza che accanto a se , accanto alle sue figlie ha un padre perfetto , amorevole e soprattutto disposto a dare la vita per loro .
Abby: E’..stupenda.
Abbraccio Abby fissando insieme la bambina che riposa , anche lei stanca e con lo stomachino pieno , nel lettino dell’asilo nido dell’ospedale , abbozzando sempre più un meraviglioso sorriso.
Pablo: Tutte voi siete stupende..
Lascio un bacio sulla sua fronte ritornando poi a fissare Isabel riposa.
Abby: Ciao Isabel..Sono tua sorella..hey mi vedi?
Ride smuovendo la mano dietro il vetro nel momento che la bambina si smuove leggermente sulla culla ma invece di svegliarsi e farci vedere da chi ha preso gli occhi continua a dormire come un ghiro.
Pablo: Vado un attimo da Marizza..
Sorridendomi e annuendo mi allontano giungendo poi da lei che sta riposando dolcemente , legata ad una flebo e sdraiata sul lettino ospedaliero. Saluto con un alzata di testa ai parenti dei pazienti che condividono la stanza ospedaliera con Marizza giungendo poi accanto a lei.
Gli liscio la fronte ora asciutta avvicinandomi poi alle sue labbra.
Pablo: Ti Amo amore mio.. creatrice di opere sublimi..
E sorridendo dolcemente gli lascio un dolce bacio sulle labbra sentendo quest’ultime ricambiare questo contatto lentamente. Mi stacco abbozzando un sorriso divertito nel momento che i miei occhi si scontrano con i suoi occhi marroni profondi.
Marz: Pablo..*sorridendo leggermente*
Pablo: Come stai..?*accarezzandogli la testa*
Marz: Molto..meglio. Abby..? Isabel?
Pablo: Abby sta con Isabel , è più euforica che mai e Isabel invece..*ridendo*..ha ereditato il sonno profondo della mamma.
Ridiamo entrambi con moderazione continuandogli ad accarezzarla con premura.
Marz: Stanno..bene quindi..?
Pablo: Hai messo al mondo le persone più sane e più belle che esistano in questo mondo e io..ti amo sempre più per tutto ciò che mi stai donando..*sorridendo dolcemente*
Nonostante sia debole e bianca in viso riesce pur sempre a creare un sorriso furbo quanto lei.
Marz: E cosa ti sto donando..?
Pablo: Il privilegio di amare.
E senza aggiungere niente ci lasciamo trasportare da un dolce bacio che ci fa dimenticare del mondo intero.
Un bacio che sa del vero amore.. Di quell’amore che ho lottato per averlo e ora eccolo qui accanto a me , donandomi il privilegio di amare un’amorevole famiglia.. Una famiglia tutta mia ,che amo col tutto il cuore!

11 mesi dopo
Giugno – Elite Way School


Amelie: Benvenuti alla festa di fine anno della Elite Way School . Siete pregati di accomodarvi . Tra qualche istante infatti prenderà la parola il Signor direttore Pablo Bustamante.
Xx: Quindi tra poco farai addormentare tutto il pubblico con quel noioso discorso?
Pablo:*roteando gli occhi* In veste di mia moglie dovresti incoraggiarmi con un “buona fortuna”.
Marz: Ma sai perfettamente che non sono quel tipo di moglie.*finto sorriso*
Pablo:*finto sorriso* Gentilissima amore mio.
Xx: gne gne.. aauaa!
Marz: Su Isabel diglielo anche tu che sono diversa .
Dondola la piccola riccioli d’oro tra le braccia , che parlando emette solo gradevoli suoni indecifrabili.
Accenno un dolce sorriso avvicinandomi alle mie adorate.
Pablo: Isabel è vero che sono un papà molto bravo e che il mio discorso è bellissimo?
Lei al contrario batte le manine poggiando la sua mano paffuta sul mio naso quando mi sono chinato verso di lei ridendo poco dopo mentre mi mostra quelle sue meravigliose iridi marroni , profonde come la madre.
Pablo: La mamma invece è cattiva vero?*ridendo*
Ecco che finalmente la sento ridere e sistemando meglio la bambina tra le braccia si avvicina a me , ancora dietro la tenda rossa che mi separa dal palcoscenico sul quale devo mettere piede tra pochissimi secondi.
Marz: Sai che scherzo.. *sorridendo sensualmente* Se mi fai commuovere i ragazzi e quei vecchiacci ti prometto che stasera..*sfiorando le labbra*..portiamo i nostri figli da Martin così da..avere la casa libera.
Pablo:*sorridendo maliziosamente* Ritienilo fatto pazza.
Marz: Buona fortuna.
E lasciandogli un bacio a stampo profondo le rivolgo le spalle e con un sorriso a 32 denti faccio la mia entrata sul palco trovando decine e decine di genitori pronti e svegli ad ascoltare il mio discorso.
Pablo: Egregio signor sindaco, signori professori, familiari e amici. Ragazzi.. un nuovo anno scolastico volge a termine. La “Elite Way School” ha appena concluso con successo un altro capitolo della lunga storia istituzionale al servizio della comunità. Come direttore ed ex allievo di questo collegio sono Orgoglioso di aver collaborato con il corpo docente per offrire alla società i ragazzi più preparati , educati secondo gli alti valori della patria . Un “domani” queste giovane promesse diventeranno i nostri rappresentanti , i nostri ambasciatori , i nostri imprenditori , il corpo sano della società. Le migliori famiglie , i nomi più prestigiosi di questo paese affidano al nostro “tempio del sapere” i loro figli , certi del fatto che li trasformeremo in uomini e donne per bene al servizio della nostra società ! Grazie..
Subito un boato di applausi dominano l’area verde del giardino del collegio sorridendo a tutti i genitori che hanno apprezzato il mio discorso vedendo poi nuovamente la segretaria prendere parola mentre io dopo altri saluti scendo dal palco avvicinandomi al corpo di ballo e Marizza con Isabel ancora in braccio.
Amelie: E adesso le fantastiche ragazze del 4° anno ci intratterranno con una deliziosa coreografia . Dirige l’alunna Abigail Andrade! *sorridendo*
Marz: Ma complimenti .*ridendo sotto i baffi* Mi hai fatto venire la pelle d’oca.
Nel suo tono c’è un pizzico di sarcasmo e accettando le sue battutine mi avvicino al suo orecchio sussurrandogli .
Pablo: Ti farò venire i brividi questa notte cara spiritosa..
Abby: Ehm..*colpo di tosse* C’è qualcuno che sta per entrare in scena .*finto sorriso* Un “Buona fortuna” in questa occasione non guasterebbe.
Ridiamo insieme , Marizza con il viso leggermente arrossato dalla mia frase sussurrata in modo suadente mentre io non riesco a smettere di sorridere .
Pablo: Oh sono certo che ammalierai alla perfezione il tuo pubblico e ora vai ribelle e spacca.
Con un paterno abbraccio gli infondo il coraggio sufficiente di mettersi in mostra mediante un ballo ideato gli ultimi mesi scolastici con tanto impegno .
Marz: E cerca di non fare la fine di Mia. *ridendo*
Pablo: Esatto ! Non ti spogliare !
Ridiamo ricordando insieme quell’episodio successo alla fine del secondo anno quando Mia per vendicarsi del padre si spogliò davanti a tutti senza pudore , raccontato pochi giorni fa in memoria del fine anno .
Abby: Come i miei amorucci desiderano. *ridendo* Vi voglio bene !!
E lasciandoci un bacio sulla propria guancia , inclusa la fronte della piccola segue il suo gruppo di ballo che si esibisce in un movimentato ed eccezionale coreografia ideata con duro lavoro , godendosi poi con un sorriso soddisfatto gli applausi ben meritati delle persone che hanno apprezzato la loro bravura , in eccellenza la sua .

****

Pablo: Ragazzi propongo di fare un brindisi!
Richiamo l’attenzione di Manuel , Mia , Jared , Abby e Marizza che ha in braccio Isabel nel giardino della casa Aguirre in cui in questa notte di prima estate si sentono le cicali canticchiare dolcemente insieme ai grilli notturni.
Jared: Si è giunto il momento di brindare. Ognuno prenda il bicchiere per salutare l’ennesimo fine anno dell’Elite Way !
Tenendo Abby stretta al suo fianco prende il suo calice riempito di champagne mentre tutti gli altri seguono il suo movimento. Con in mano il bicchiere di cristallo circondando il tavolo bianco in cui vi sono piatti vuoti delle pietanze squisite ci avviciniamo alle persone amate. Manuel a Mia e io a Marizza che sbaciucchia un secondo la più piccola che non sa se ascoltarci senza capire niente o dormire tra le braccia della mamma.
Jared: Io brindo alla dignità e al rispetto.
Abby: Alla forza di lottare all’amore . *baciandosi a stampo con Jared*
Mia: A finché non perdiamo la memoria di ciò che viviamo e facciamo grazie ad essa costruire un futuro migliore.
Pablo: Alla vita . *sorridendo ad Isabel*
Manu: Ad essere compresi e.. essere ciò che vogliamo
Pablo: Perché possiamo avere tutte le stesse opportunità
Abby: Per un mondo migliore per noi e per chi ..verrà dopo di noi.
Manu: A finché non ci lascino soli
Marz: Brindo all’amore vero e agli amici. *fissando Mia*
Mia: E che nessuno si arrenda mai .* ricambiando lo sguardo e il sorriso a Marizza*
Abby: Alla speranza di migliorare sempre
Marz : Ai sogni e che diventino realtà per chi li insegue. *sorridendo*
Pablo: Al sapere accettare tutti per ciò sono *baciando a stampo Marizza*
Mia: Alla libertà.
Manu: E anche a ognuno trovi la sua strada.
Abby: E che gli adulti ci aiutino a percorrerla.
Jared: Per la fine dell’anno.
Marz: Prima di concludere ci terrei a dire delle ultime cose… Non so se la scuola è esattamente come la ricordo e se i professori erano così buoni o cattivi come sono nella mia mente.
Quello che so è che la cosa più importante che ho imparato in quei giorni è il valore dell’amicizia.
Il ricordo più nitido di quei tempi sono loro ..i miei amici! *sorridendo a tutti* Che sono sempre stati lo Specchio dell’anima , compagni di battaglia , ambasciatori di scomode verità con una mano sempre tesa , pronti ad aiutarti…Non importa la distanza , sono sempre con me. *sorridendo dolcemente* E sarò sempre con loro perché ciò che siamo oggi è frutto del nostro passato. A voi *alzando il bicchiere* Cari Amati Amici un Grazie Infinito perché con il vostro andare incontro al mondo con il cuore in festa avete reso il presente un luogo migliore in cui aspettare il futuro.
E dopo questi lunghi brindisi tutti tendiamo il braccio verso il centro e facendo tintinnare i bicchieri diamo inizio a questo nuova pagina della nostra vita con le persone che ho più a cuore e finalmente ho , abbiamo ricevuto il privilegio di amare tutti i miei cari più amati..
Pablo: Ti amo…
Marz:*Sorridedomi* Ti Amo anche io..
…Sempre!

FINE!




Sto piangendo uaaa :cry: :wub: Grazie ancora!!! Spero che vi sia piaciuto la fine , per la quale ho preso spunto dall'ultima puntata di rebelde way xD Dopo tutti questi capitoli mi sono impallata proprio alla fine e poi ho trovato l'idea di prender spunto ahauaah Spero che comunque sia stata gradevole. Bhè che dire adesso?
Noemi..cara.. fammi ridere e gioire come una matta per il tuo ultimo commento di questa lunghissima fan fiction ahahahahah Il bello è sapere che presto inizierò a leggere i tuoi commenti nell'altra di cui ho già postata la trama !
PER CHI E' INTERESSATO ho postato un altra Storia "SPIRITO RIBELLE! " ! Vi lascio il link -> https://rebeldeway.forumfree.it/?t=73207690
Passate e spero che vi possa piacer e che la seguiate come le altre! Un bacio enorme la vostra Roxy :D
 
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Pablizza01
view post Posted on 1/11/2016, 21:39




UE UE UE GNEEEEE GNEE UEE*PIANTO DA BIMBA PICCOLA* sto piangendo roxy!!!! Ma anche ridendooo per il capitolooo e piangebdo ancora per il finaleeee
ALLOOOOOORAAAAAAAAAAAAAAAAA
LA RIAPPACIFICAZIONE più TENERA ..sono state tenerissimeee entrambeeee sia abby che marz..e poi l'entrata di pablo aww e abby che lo chiama papà e lui che ne rimane stupito.
LI AMO!!!!
IL BAGNOO a lagoooooo awwwww
Sono una famigliosa stupendamente stupendissimamente stupendastica(sisi invento superlativi così a caso) XD
Per poi parlare di abby e jared che io amo troppoo :wub: e ora non vederli più nelle ff a venire mi mancherà tantissimo giuro :cry: :cry:
Prosefuo poii col dirti della festa di fine anno..e di pablo e il suo discorso e di marizza che gli dice quelle cosucce moooolto belle sai :shifty:
Per non parlare di pablo che dopo il discorso
'Pablo: Ti farò venire i brividi questa notte cara spiritosa..'
AH LA MIA FANTASIA SI È FANTASTICATA TUTTO.. :shifty: :wub: :woot: :shifty: ..e devo dire..che li amo ancora di più :wub: .
AH SI MA STAVO PER DIMENTICARE UNA COSA IMPORTANTISSIMAAAA
IL PARTOOOOOOOOOO*urlando a scuarciagola*
Madooooo mi sobo messa a ridere per tutta la scena da quabdo esc mia finchè non arrivano in ospedale
Il tragitto in auto Ahahahahhhahahaha sono morta per il passaggio col rosso e le urla di pablo 'largo largo' AHAHAHA madooo sei unica roxy ahahahaha
Per poi il fatto che quasi quasi dovevano portarsi anche pablo per il suo stato di ansia...madoo ahahahhahaa
Poiii il balletto di abby..aw e il fatto che non doveva fare come mia Ahahahahahaha Mi ha fatto venire in mente la scena del ballo ahahaha
E POI..BEH..PER FINIRE LA PARTE FINALE
(che mi sembra abbia preso dal fi ale di rebelde way giusto?..mi sembrava dalle parole dette dai ragazzi e da marizza)
COMUNQUE STUPENDOOO IL FINALE MI HA FATTO QUASI PIANGERE..come il finale di rebelde way d'altronde
Ora ti dico solo che sto piangendo pensando che è finita :cry: e che non vedrò più abby e jared :cry:
(Visto che gli altri li rivedrò tutti nelle altre ff)
Ovviamente i miei pablizza sono L'AMORE e non vedo l'ora di seguire anche l'altra tua ff..
Perchè ovviamente io come già sai la commenterò ..ovvio!!
Io ora vado e concludo questo grandissimo papiro ma ti dico grazie infinite per aver postato questa ff così ho potuto leggere e immedesimarmi in tutti qhesti capitoli
Sei troppo brava a scrivere,dico sul serio.. :wub:
ORA VADOO PRIMA CHE INIZI A PIANGERE ANCORA PER la fine di questa meravigliosa ff..
Ma ci riverdiamo sotto l'altra..Ahahahahaha ciaooooooooo :D
 
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111 replies since 30/8/2016, 20:39   3264 views
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