¸´¯`°¤.¸ _`¤ Rebelde Way¤´_ ¸.¤°´¯`¸

Spirito Ribelle!, E se una nuova Loggia prendesse di mira questa volta i Ricchi ? New ff di genere Commedia-Avventura-Romatica !

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Pablizza01
view post Posted on 16/11/2016, 22:05




ROXYYY scusaa ma questo capitolo incredibilmente stupendo ho potuto leggerlo solo ora per via della scuola e poichè vado di fretta non posso fare un papiro come al solito ma ti voglio dire che:
I MINUEL SONO AWW :wub:.
Ho molta paura della loggia..sembra davvero cattiva..e sopratutto..ho molta curiosità..voglio sapere assolutamente chi è la recluta del 3 anno..sono seria..perché ho tante ipotesi ma non so se sono fondate ..bah
E ULTIMO MA NON MENO IMPORTANTE..(visto che è la cosa più importante e stupendissima del capitolo)
I MIEI PABLIZZA CUORICINI Miei li amo :wub: :wub: :wub:
BEH PABLO LO AMO TROPPO E NULLA..PER UNO SCHERZO MAGARI È SUCCESSO DAVVERO QUALCOSA?????? O ANCHE MARIZZA STA SCHERZANDO?!
NON PUOI NEMMENO IMMAGINARE la mia curiosità in questo momento..dico sul serio Ahahahaha e poi..ho una domanda in testa ti giuro ormai da quando ho iniziato a leggere la loro conversazione in questo capitolo
QUANDO SI BACIANO?! SCAPPERÀ UN BACIO NEL PROSSIMO CAPITOLO?!?!? SONO CURIOSISSIMAAAAAA spero di si :wub: 😍😍😍
ORAAA VADO MA SPERO POSTERAI A BREVE(stasera domani ..non so..quando puoi ^_^ ) perchè sono davvero curiosaaa!!!
Ciaoooo!!!! :P
 
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view post Posted on 17/11/2016, 22:36

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Perdonatemi se vi lascio solo le anteprime ma se non faccio così mi trovo indietro con i capitoli! Sto davvero impazzendo per questa ff xD ora vi spiego velocemente il perchè : 1) essendo l'ottava creazione le idee mi vengono una volta ogni 100 ore xD 2) Mi sono messa a leggere una marea di libri . 3) mi sono messa a vedere un mondo di telefilm e 4) si sta avvicinando il mio comply quindi sto pensando a quello XD ahahahahah
perdonatemi davvero! Spero che comunque questa anteprime possano bastarvi sino a domaniii!

Marizza

Sgrano gli occhi , rimanendo sempre sott’acqua o meglio ..intrappolata sott’acqua quando mi accorgo di essermi incastrata il piede a quella dannatissima grata.
Dinanzi al fiato che inizia a scarseggiare del tutto mi lascio sopraffare dal panico individuando cosa mi ha fatto incastrare. La cavigliera!! Quel dannatissimo regalo di Pablo si è incastrato perfettamente alla grata e nonostante spinga in su con violenza e faccio leva sull’altra gamba libera cercando di darmi una spinta, la situazione non cambia di niente. La colpa è tutta TUA PABLO!! Se solo non mi fossi buttata in piscina a quest’ora starei respirando tutta l’aria possibile invece di rischiarci le penne!
Di colpo mi sale quell’insopportabile bisogno di ossigeno e avendo passato altri secondi infernali a tentar di liberarmi dalla grata sono rimasta senza una sola molecola.

--------------------------------------------------------------

Di colpo lui sale in superficie lasciandomi qui sola sotto mentre lui tranquillamente va a recuperare il fiato che io non posso permettermi! Continuo a dimenarmi rimanendo ostile a questa situazione sino a quando rivedo il corpo di Pablo sprofondare verso di me ed è solo a questo punto che sgrano gli occhi appena sento le sue mani prendermi il viso e poggiare le sue labbra alle mie. Altre piccole bolle raggiungono velocemente la superficie mentre sento finalmente il fiato uscire dalla sua bocca e arrivare nei miei polmoni. Socchiudo leggermente gli occhi estasiata da questa sensazione piacevole . Mi sta passando la sua aria..E’ salito in superficie solo per infondermi il suo ossigeno e continuare così solo per non farmi affogare.
Sentire però le sue labbra premere contro le mie mi infonde nel contempo una strana sensazione.

---------------------------------------------------------------

Pablo: E’ passato..Tranquilla è passato.
Stringo le labbra fissando i suoi occhi esprimere la sua completa preoccupazione , nonostante mi abbia salvato. E a questo punto non mi tocca fare altro che metter da parte momentaneamente l’orgoglio.
Prendo un profondo respiro dal naso , beandomi della sensazione di respirare liberamente.
Marz: Ti … ringrazio tanto per avermi salvato la vita.
Mi stringo nella asciugamano evidentemente imbarazzata nell’accettar il livello a cui sono scesa.
Sicuramente inizierà a rimproverarmi , a prendermi in giro , a rinfacciarmi il salvataggio compiuto ma affermando alcune cose mi lascio sorprendentemente con un espressione facciale stupita ed incredula.
Pablo; Si .. ma non mi devi ringraziare perché Io volevo farti uno scherzo e per poco non è finito in tragedia.
Rivolge uno sguardo spento alla piscina che sino a pochi minuti fa mi aveva intrappolato senza ossigeno.
Solo il ricordo del motivo per cui mi ero tuffata mi spinge ad assumere un tono infastidito di voce per brevi istanti.
Marz: Si in effetti non è stato molto divertente …

-----------------------------------------------------------------

Pablo: Sei troppo importante per ..perderti.
Rimango estasiata dalla sua dolce confessione. Sentirsi dire queste cose provoca movimenti bruschi al mio pover cuore che oggi ha sopportato sin troppe cose.
Pablo: Sei così cara, così dolce . Ogni volta che ti guardo mi commuovo .
Tento di ritornare in me e non dar a vedere che queste parole mi stanno conducendo sulla cattiva strada secondo la teoria del mio orgoglio.
Marz: Che “carino” .*fingendo un sorriso* E’ questa la dici a tutte? E’ una bella frase .
Pablo: *sorridendo leggermente* Si ..ma con le altre non provo ciò che provo quando lo dico a te.
Ritorno nuovamente seria per un attimo , ponendogli con tutto il coraggio ciò che voglio sapere da tempo. Informazioni che mi danno il tormento da giorni , mesi ..
Marz: Questo vuol dire che..che a me lo dici con il cuore?






Beeeene dopo quel momento di terrore ( che scoprirete come si è svolto per davvero ) Pablo l'ha salvata col suo metodo :shifty: e ora stanno parlando. Come finirà la loro conversazione? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO! A PRESTO!!!
 
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Pablizza01
view post Posted on 17/11/2016, 22:45




OH MIO DIOOOOOO E CHE BELLEZZAAAAAA CHE SARÀ QUESTO CAPITOLO!! :D :wub:
lo attendo con ansia ma tranquilla..rilassati e posta quando puoi..per quanto riguarda il tuo complyyyy...stavo pensando a una bella one short cone regalo che ne pensi?? Devo ancora scriverla quando troverò tempo lo farò
Già ci stavo pensando da qualche giorno perchè ho visto sul tuo profilo, quindii il tuo comply è il 29 novembre giusto??
Comunquee per la ff è stupenda!!! E non vedo l'ora di leggere il continuo Ciaooo :D
 
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view post Posted on 17/11/2016, 23:03

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Aaaaawn ma che teneraaaaaa !!! *---* Grazie ...sto piangendo!!! SONO DAVVERO COMMOSSA! Mi piacerà di certo Noemi! Anzi la STRAAMERO'!!! Sei tenerissima !! tvtttb!

p.s. Si è il 29 xD Aauahuaha esatto *-*
 
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view post Posted on 18/11/2016, 21:51

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BUONA LETTURAAA!!


CAP 7

Marizza

Stavo per andarmene , con un diavolo per i capelli precisamente , sino a quando sento un corpo buttarsi in piscina. E chi altro è se non lui? Mi volgo vedendolo giocare come un idiota a fare l’infortunato ,
mettendo in atto un grampo al polpaccio che “dovrebbe” impedirgli di restare a galla.
Marz: Non credere che sia scema ! Ti ho visto come ti sei buttato di tua spontanea volontà!
Roteo gli occhi , sbuffo e incrocio le braccia per la stanchezza. Pur di ricevere le mie attenzioni si inventa di tutto .
Pablo:M-mar..*andando giù e su* Marizza!! Aiut…
Ormai questo cretino si sta divertendo ad ingerire l’acqua andando sopra e giù con la scusa dell’affogamento e mentre lui procede così per quasi un minuto io quasi mi metto ad osservare le unghia con un espressione seccata in viso. Vi state domandando perché non me ne vado e lo lascio li a fare il deficiente? Bhè la risposta purtroppo è che non voglio avere nessuno sulla coscienza se sta avendo davvero un grampo ma al massimo agisco proprio all’estremità della situazione. Dopo quel lancio che mi ha fatto fare al vacance club presi delle lezioni private di nuoto e bene o male penso di riuscire a raggiungerlo e salvare qualcuno. Ma per ora resto a guardare.
Marz: Ah Ah ah..*finta risata* Molto divertente. Ora se hai finito esci prima che ti prendi un malanno con i vestiti zuppi d’acqua?*roteando gli occhi*
Pablo: Ho un gr..*andando giù e su* Un Grampo!!
Marz: Sii..certo venite a vedere lo show di Pablo Bustamante! Ma quale grampo!?
Pablo; Marizza aiuto!!
Marz: La smetti? Pablo esci di li ! Rischierai di ..
E senza riuscir a concludere la frase lui se ne va completamente sott’acqua , non visibile a causa delle bolle continue che emana volontariamente dalla sua bocca.
Marz: .. di annegare!
Forse per la decima volta ritorna in superficie e a questo punto non mi tocca che scendere ai suoi livelli infantili. Spero solo che ne valga la pena. Mi tolgo le scarpe e robe varie , rimanendo a piedi scalzi, con la massima comodità e dopo aver sospirato mi concentro a prender aria sufficiente .
Marz: Sei odioso!!
Dico prima di tuffarmi dritta in piscina. Sott’acqua , con le gote gonfie d’ossigeno , nuoto verso di lui smuovendo a tempo braccia e gambe. Prima fissavo le sue gambe muoversi per rimanere a galla , accorgendomi quindi anche della notevole profondità della piscina , e poco dopo secondi lo vedo immergersi anche la sua testa. Stringo i denti cercando di rimanere più calma possibile dato che ho avuto la dimostrazione che era soltanto una finta . Smette di dimenarsi come un idiota e abbozza un sorriso sornione che crea piccole bolle. A questo punto comunque mi avvicino a lui e velocemente lo riporto in superficie per dirgliene 4!
Marz: E io sarei la pazza!?!? *alzando la voce* Guarda come mi hai fatto bagnare idiota!
Ma neanche il tempo di riprender il fiato perso che lui scoppia spudoratamente a ridere quasi in faccia, mentre smuoviamo le gambe per rimanere a galla.
Marz: Ma che cosa ridi cretino??!!
A questo punto perdo il mio set control dandogli una spinta sufficiente per levarmelo da dosso dato che le sue mani lunghe iniziavano a posarsi in posti non adatti per lui.
Marz: Non voglio vederti mai più in tutta la vita mia!
Sentire la sua insopportabile risata dopo che mi sono tuffata completamente vestita e sentendo i miei capelli sgrondare d’acqua come se non ci fosse un domani è davvero opprimente. Mi fa venire quasi voglia di affogarlo con le mie mani , ma non ne vale sporcarsi la coscienza per un imbecille.
Marz: IDIOTA!
L’unica cosa che posso fare è schizzargli l’acqua rivolgendogli prima un occhiata trucida , dal quale mostro il mio stato elevato di incazzatura , poi le spalle mentre mi dirigo a nuoto alle scalette infondo alla piscina che prenderò per uscire da qui.
Pablo: Hai visto che mi ami?? *ridendo* Sei innamorata di me!!*sorridendo a pieni denti*
Marz: V*******O Pablo!! Vai a prendere in giro qualcun altro!!
A questo punto preferisco tapparmi le orecchie con l’acqua e rimanere in apnea per qualche secondo invece di sentire le sue immense stronzate. Quindi non dandolo più una certa importanza prendo tutta l’aria che può permettersi i miei polmoni e mi immergo del tutto. Smuovo animatamente braccia e gambe verso il fondo , nuotando automaticamente verso la parte opposta alla sua , puntando le scalette.
Lui sicuramente se la starà ridendo mentre io sfogo la mia rabbia , cresciuta a dismisura per le sue azioni folli , col nuoto. I miei capelli rossi fluttuano nell’acqua a ritmo con i miei movimenti mentre con gli occhi aperti riesco ad intravedere le scalette. L’ossigeno nei miei polmoni sta svanendo e a questo punto mi tocca risalire in superficie per proseguire il tragitto a nuoto normalmente.
Trovandomi sul fondo prendo l’iniziativa di darmi una spinta bella forte, che mi farebbe andare dritta su, poggiando il piede su una delle grate di aerazione della piscina ma proprio sul momento di darmi una spinta in su con le braccia il mio corpo si blocco di colpo. Sgrano gli occhi , rimanendo sempre sott’acqua o meglio ..intrappolata sott’acqua quando mi accorgo di essermi incastrata il piede a quella dannatissima grata.
Dinanzi al fiato che inizia a scarseggiare del tutto mi lascio sopraffare dal panico individuando cosa mi ha fatto incastrare. La cavigliera!! Quel dannatissimo regalo di Pablo si è incastrato perfettamente alla grata e nonostante spinga in su con violenza e faccio leva sull’altra gamba libera cercando di darmi una spinta, la situazione non cambia di niente. La colpa è tutta TUA PABLO!! Se solo non mi fossi buttata in piscina a quest’ora starei respirando tutta l’aria possibile invece di rischiarci le penne!
Di colpo mi sale quell’insopportabile bisogno di ossigeno e avendo passato altri secondi infernali a tentar di liberarmi dalla grata sono rimasta senza una sola molecola. La bocca si apre automaticamente ma stringendo gli occhi mi sforzo a concentrarmi un altro po’ a trattenere quel po’ di fiato portandomi la mano sulla bocca per richiuderla in modo che non mi vada l’acqua in gola. Quindi mi dimeno animatamente mentre una bolla dopo l’altra sale velocemente verso la superficie.
Stringo gli occhi sforzandomi a resistere ancora un altro po’ senza fiato che ormai mi sta facendo diventare viola e…annegare per davvero.
“Marizza devi impiegare le tue ultime forze e lottare!” Senza scoraggiarmi mi chino su me stessa arrivando a poggiare le mani sulla caviglia concentrandomi a non mollare del tutto per davvero ,ma niente il pezzo penzolante della cavigliera si è attorcigliato .
Ritento per la centesima volta di tornare in superfice ma il peso del bracciale ingarbugliato in questo maledetto cosino bianco opporre resistenza.
Schiudo le palpebre per evitare un ulteriore contatto del cloro sentendomi ormai quasi sfinita.
Ho bisogno d’aria…tanta aria il più presto possibile! Un ondata di acqua fredda si scontra contro la mia pelle e questo strano fenomeno mi incita a sollevare le palpebre d’istinto. Sgrano gli occhi vedendo Pablo finalmente nuotare dalla mia parte con un espressione preoccupata in viso. I miei occhi una volta avvicinato a me si specchiano nei suoi . Che ci fa lui qui? E’ venuto davvero a salvarmi?
All’improvviso la mia bocca si apre del tutto e questa volta davvero credo di non sopravvivere portandomi la mano su di essa per chiudermela e solo adesso Pablo mi prende per le braccia credendo che sarebbe riuscito a portarmi su in superficie con una spinta dal fondo ma si accorge che il mio corpo è bloccato.
Stringo violentemente le sue braccia smuovendolo animatamente mentre i miei occhi esprimono tutta la sofferenza che mi infligge il “non respirare” . Lui è il colpevole della mia situazione e sto scaricando la mia ira in questo movimento che non fa altro che peggiorare la situazione. Ma lui sembra esser rimasto impassibile al mio sfogo . Ormai debole mi porto per ultima cosa le mani strette in gola necessitando fiato prima che l’acqua arrivi nei miei polmoni. A quel punto giungerà la mia fine drastica.
Di colpo lui sale in superficie lasciandomi qui sola sotto mentre lui tranquillamente va a recuperare il fiato che io non posso permettermi! Continuo a dimenarmi rimanendo ostile a questa situazione sino a quando rivedo il corpo di Pablo sprofondare verso di me ed è solo a questo punto che sgrano gli occhi appena sento le sue mani prendermi il viso e poggiare le sue labbra alle mie. Altre piccole bolle raggiungono velocemente la superficie mentre sento finalmente il fiato uscire dalla sua bocca e arrivare nei miei polmoni. Socchiudo leggermente gli occhi estasiata da questa sensazione piacevole . Mi sta passando la sua aria..E’ salito in superficie solo per infondermi il suo ossigeno e continuare così solo per non farmi affogare.
Sentire però le sue labbra premere contro le mie mi infonde nel contempo una strana sensazione.
Mi sento a disagio , se fosse stato in un'altra occasione gli avrei dato una spinta bella forte e sicuramente un ceffone sul viso . Ma questa volta è diversa. Lui mi sta salvando e questo è una cosa assai rara per me.
Una volta rimasto senza fiato si stacca lentamente dalla mia bocca , dentro la quale ora ho fiato necessario per darmi ulteriori spinte mentre lui risale sopra sicuramente per prendere altro ossigeno.
Ce la devo fare! Ce la possiamo fare. Al pensiero che con lui stia avendo un contatto intimo con la bocca mi fa sorridere stupidamente accorgendomi solo ora di aver ancora un futuro , solo per merito suo.
Risento il suo corpo alle spalle e con un agile mossa mi volta dalla sua parte tenendomi questa volta stretta attorno alla vita. Questa volta non sono sole le sue labbra ad unirsi a me , ma anche il resto del suo corpo nel momento che mi attira a se per infondermi nuovamente l’ossigeno. Sembra che il tempo si sia fermato.
Le sue mani premono contro la mia schiena e le mie le lascio fluttuare nella piscina.
Nella mia mente è cessato il desiderio di respirare mediante il mio naso , ora non desidero altro che sentire la sua bocca premere contro la mia e passarmi tutta l’aria necessaria per bearmi di questo contatto così eccitante. I nostri capelli che fluttuano verso l’alto si mescolano tra di loro così come i nostri vestiti quando smuovo la gamba libera tentando ugualmente a liberare l’altro piede incastrato.
Mi rigenero un'altra volta del suo ossigeno e staccandosi lentamente mi guarda con i suoi occhi grandi e profondi che mi infondo tranquillità. E’ come se volesse dirmi “Ci sono io..a donarti tutto l’ossigeno sin che ce la faccio.” E così è..Risale velocemente rimanendo alcuni secondi di sopra per recuperare altro fiato mentre io stranamente riesco a smuovere il piede che era incastrato. Distolgo velocemente lo sguardo da Pablo ancora in superficie rivolgendo uno sguardo incredulo alla mia cavigliera finalmente snodata dalla griglia della piscina. Sorriso a pieni denti creando innumerevoli bolle che salgono subito su prendendo il mio piede finalmente libero, certa del fatto che sono ancora viva.
Mi trovo nuovamente Pablo dinanzi e dato che ci sta mi lascio afferrare nuovamente il viso per sentire le labbra premere contro le mie. Non si smuovono in modo sensuale ma mi basta questo contatto per sentire il mio cuore , non più battere per il terrore di annegare , ma sentirlo palpitare per lui .
Quando ho il fiato necessario per salire in superficie con lui mi stacco lentamente rivolgendogli un sorriso mentre gli mostro il piede . A questo punto fisso la sua espressione sott’acqua emanare una luce di gioia e senza aspettare altro mi afferra dalla vita e finalmente raggiugiamo insieme la superficie.
Immediatamente prendo una boccata d’aria a bocca aperta sputando automaticamente l’acqua ingerita mentre lui mi tiene stretta a se nuotando affannosamente verso il bordo piscina. Scombussolata dal momento di terrore mi lascio manovrare da lui senza riuscir a dire una sola parola , anche perché sto ancora rigettando l’acqua ingerita.
(IN QUESTA SCENA MI SONO ISPIRATA AL TELEFILM "FLOR" , VI LASCIO IL LINK DEL VIDEO SE VOLETE IMMAGINARVI MEGLIO LA SCENA ^_^ www.youtube.com/watch?v=fr985YQDiXQ )
Pablo: Marizza…
Boccheggiamo insieme facendomi poggiare la schiena al bordo piscina in modo che mi dia la spinta e uscire da questa dannatissima piscina dove ci stavo rimettendo le penne. Ma stargli così vicino , sentire i nostri nasi sfiorarsi in continuazione .. non aiuta il mio corpo a rispondere ai comandi del mio cervello.
I nostri respiri affannosi si mescola e stupidamente faccio cadere il mio sguardo sulle sue labbra leggermente arrossate per lo scambio di ossigeno subacqueo .
Per un secondo mi sale la voglia matta di ringraziarlo in un modo che non avrei mai immaginato di pensare sino a pochi minuti fa. Se prima gli ho urlato un “V******O” ora desidero solamente dirgli “Grazie” dopo un bacio passionale. Sento il cuore salirmi in gola ma proprio sul punto di socchiudere gli occhi, seguire il mio cuore stupidamente e poggiare le mie labbra sulle sue così tanto attraenti , sento le sue mani stringermi i fianchi sollevandomi in un abile mossa sino a sentire il suo gluteo tastare il bordo piscina.
Lo guardo con perplessità senza dirgli niente lasciandomi come prima manovrare dalle sue continue prese .
Pablo: Ce la fai?
Gli stringo la mano ,che poco fa mi ha teso, alzandomi da terra per riprendere dallo stato di scombussolamento. Tossico ancora cercando di eliminare ogni goccia d’acqua dalla mia gola mentre annuisco alla sua domanda sedendomi ad una panca ancora con i vestiti che sgrondano, diventando automaticamente più pesanti addosso.
Pablo: Ecco prendi questa.
Per i clienti l’hotel ha messo a disposizione anche un paio di asciugamano e la più grande la dona a me , avvolgendomi la schiena infreddolita per lo spavento . Il mio corpo sussulta per diversi brividi di freddo stringendomi sempre più nella calda asciugamano mentre lui non perde tempo ad asciugare se stesso ma al contrario , con un asciugamano più piccola ,si concentra ad asciugarmi le gocce che scivolano sul mio viso a causa del capelli bagnati .
Pablo: E’ passato..Tranquilla è passato.
Stringo le labbra fissando i suoi occhi esprimere la sua completa preoccupazione , nonostante mi abbia salvato. E a questo punto non mi tocca fare altro che metter da parte momentaneamente l’orgoglio.
Prendo un profondo respiro dal naso , beandomi della sensazione di respirare liberamente.
Marz: Ti … ringrazio tanto per avermi salvato la vita.
Mi stringo nella asciugamano evidentemente imbarazzata nell’accettar il livello a cui sono scesa.
Sicuramente inizierà a rimproverarmi , a prendermi in giro , a rinfacciarmi il salvataggio compiuto ma affermando alcune cose mi lascio sorprendentemente con un espressione facciale stupita ed incredula.
Pablo; Si .. ma non mi devi ringraziare perché Io volevo farti uno scherzo e per poco non è finito in tragedia.
Rivolge uno sguardo spento alla piscina che sino a pochi minuti fa mi aveva intrappolato senza ossigeno.
Solo il ricordo del motivo per cui mi ero tuffata mi spinge ad assumere un tono infastidito di voce per brevi istanti.
Marz: Si in effetti non è stato molto divertente …
Ma subito nella mia testa partono i flashback di ciò che ha fatto per salvarmi e a questo punto proseguo col discorso recuperando un tono di voce calmo e pentito.
Marz: Comunque anche io ho sbagliato perché non mi dovevo tuffare con la cavigliera al piede.
Abbassando lo sguardo vedo il suo regalo ancora intatto alla caviglia e questo particolare non so perché mi rasserena.
Marz: Alle piscine dovrebbero metter un cartello con su scritto “Vietato entrare in acqua con bracciali o cose che si possono incastrare!”
Accenno una piccola risata per sdrammatizzare l’accaduto , anche se me la sono vista brutta. Ma non sono un tipo che si fissa a ricordare a ciò che è andato incontro. Non passerò la mia vita a ripercuotere il passato.
Pablo: Sai una cosa Marizza?
Mi pone questa domanda a cui non do risposta , dato che sta proseguendo tranquillamente mentre con l’asciugamano continua ad asciugarmi lentamente il volto rivolgendomi i suoi occhi così profondi che mi fanno arrivare il battito alle stelle.
Pablo: Mi sono spaventato quando ti ho vista là sotto. Ho avuto paura che annegasti.
Marz. Bhè..anche io mi sono spaventata.*mordendomi leggermente le labbra* Mi hai salvato con il tuo metodo… di salvataggio.
Al sol ricordo il mio cuore subisce un attacco violento. Le labbra che per l’agitazione sto mordicchiando moderatamente sono state tastate dalle sue . Non c’è cosa migliore di sentire le labbra della persona amata entrare a contatto con le proprie.
Pablo: L’ho usato oggi per la prima volta…. Perdonami.
Marz. No ! Mi è piaciuto!
Esclamo come una stupida nel momento che ho visto la sua espressione rabbuiarsi , certo del fatto che mi sarei incazzata contro lui. Ma ecco che le sue labbra ritornano a creare quel sorrisetto malizioso, così come il resto del suo viso.
Marz: Cioè!.. Volevo dire m-mi ..mi è servito! Mi ha salvata! Mi ha aiutata!
Sparo frasi una dopo l’altra balbettando per la situazione compromettente che ho creato io dal nulla.
Marz: E’…è forte l’aria da polmone a polmone.
Sussurro estasiata al ricordo di quella sensazione piacevole.
Pablo: Passato da bocca a bocca.
Pronuncia accennando sempre più un sorriso dolce , che questa volta non sgretolo con i miei momenti di sclero.
Marz : Si..da bocca a bocca.
Ripeto completamente fuori uso a causa dell’acqua ingerita nel “quasi” annegamento , ma questo penso che se ne sia accorto anche lui ed è per questo che non si sta prendendo un ulteriore confidenza adesso.
Se avrei parlando con il solito Pablo a quest’ora chissà quanti capelli bianchi mi avrebbe fatto uscire.
Si è spaventato tanto quanto me.. forse perché ciò che mi ha detto prima era vero.. Ci amiamo..
Marz: Certo che è strano.. Tu compari come per magia e alla fine mi salvi la vita , mi aiuti , mi proteggi . Anche quando mi vengono i 5 minuti tu ci sei.*sorridendo*
Pablo: Soprattutto quando ti vengono questi famosi 5 minuti. *ridendo*
A questo punto mi lascio andare ad una piccola risata nella quale mi accompagna lentamente , lasciandomi sempre asciugare da lui con accuratezza e premura. Una volta sentito il mio corpo tornare alla propria temperatura ideali mi scosto dalla spalle la grande asciugamano per mettergliela in testa e asciugargli così i capelli che sgocciolavano ancora acqua , approfittando della posizione per distogliere lo sguardo dai suoi occhi che mi avrebbero fatto cadere in tentazione. Così col suo capo chino riesco a blaterare frasi alla massima velocità , sentendo il mio viso divampare calore per l’imbarazzo.
Marz: Io non ti capisco! A volte ti comporti come un tipo insopportabile , vigliacco , maschilista e antipatico. Poi all’improvviso ti butti in acqua , mi raggiungi e mi salvi la vita con un autocontrollo impressionante! Sembra che un giorno non mi sopporti e un giorno …ci tieni davvero a me..
Smetto di strofinargli i capelli con l’asciugamano e tutto spettinato rialza il capo rivolgendomi un tenero sorriso .
Pablo: Bhè ammetto che da quando ti conosco sono un po’ incoerente e che prima ero insopportabile , maschilista e tutto quello che hai detto.
Marz: *alzando le spalle* Bhè A volte dico anche cose buone dai.
Pablo:*inarcando il sopracciglio* Ah si? Bhà sarà forse che non me li ricordo. *accennando una risata*
Marz: Sei ..stato coraggioso..
Pablo:*sorridendo* Molto meglio dire..
Ammetto con un lieve sorriso sulle labbra , solo quando mi accorgo a cosa è andato in contro per salvarmi.
Marz: Potevi lasciarmi li sotto e andartene per conto tuo , esaurendo così il desiderio di entrambi: Quello di sparire l’uno dalla vita dell’altro.
Pablo: Non è il mio desiderio quello… e neanche il tuo.
Marz:*Abbassando il capo* Per un momento volevo ucciderti li sotto..
Pablo:*accennando un sorriso* Perché?
Marz: Perché ho associato quell’incidente a te.. Infondo la cavigliera è tua e se non ce l’avevo al piede non sarei quasi morta annegata.
Pablo: Sei stata accecata dall’ira quando mi hai sballottato sott’acqua da una parte all’altra quando sono giunto da te?*accennando una risata*
Marz:*Sorridendo divertita* Esattamente!
Pablo. Sai cosa ti dico..?
Poggia la sua mano sul mio viso leggermente infreddolito scostando automaticamente una ciocca bagnata di capelli .
Pablo: Salvarti era il mio unico scopo..e se quella cavigliera non si staccava da sola voglio che tu sappia che io avrei continuato a passarti l’aria sin quando il mio cervello riusciva a fare sopra e sotto e sopportare quel cambio di pressione. Sarei rimasto così per anni…
Marz: Non te ..l’avrei permesso..
Pronunciamo queste parole toccanti con un tono serio di voce , mentre ci fissiamo con aria incantata negli occhi dell’altro avvicinandoci poco a poco con i visi.
Pablo: Sei troppo importante per ..perderti.
Rimango estasiata dalla sua dolce confessione. Sentirsi dire queste cose provoca movimenti bruschi al mio pover cuore che oggi ha sopportato sin troppe cose.
Pablo: Sei così cara, così dolce . Ogni volta che ti guardo mi commuovo .
Tento di ritornare in me e non dar a vedere che queste parole mi stanno conducendo sulla cattiva strada secondo la teoria del mio orgoglio.
Marz: Che “carino” .*fingendo un sorriso* E’ questa la dici a tutte? E’ una bella frase .
Pablo: *sorridendo leggermente* Si ..ma con le altre non provo ciò che provo quando lo dico a te.
Ritorno nuovamente seria per un attimo , ponendogli con tutto il coraggio ciò che voglio sapere da tempo. Informazioni che mi danno il tormento da giorni , mesi ..
Marz: Questo vuol dire che..che a me lo dici con il cuore?
Pablo: Che cosa?
Chiede ugualmente con un sorriso tranquillo sulle labbra. E sembra proprio che si stia godendo questo mio momento di debolezza.
Marz: Ah tutto quello che hai detto!
Esclamo con un tono leggermente infastidito di voce a causa della sua finta incapacità di non aver capito cosa mi stia riferendo.
Marz: Che mi ami ,che sono dolce , che sono buona . Tutte le cose che mi hai detto ultimamente.. Le pensi sul serio ?
Accenno comunque un dolce sorriso incredulo sulle labbra sentendo i miei occhi emettere una luce strana mentre sento un emozione gradevole riscaldarmi il petto . Quel calore proviene proprio dal mio cuore che palpita ad ogni millimetro che avanziamo verso il viso dell’altro buttando l’occhio sulle labbra altrui.
“Drrin-Driin “
Proprio sul più bello sentiamo il cellullare di Pablo suonare in un angolo della piscina , poggiato prima di buttarsi volontariamente in piscina.
Pablo: Dannazione..
Mormora , facendosi ugualmente sentire , mentre si alza dalla panca e raggiunge il cellullare per rispondere tanto ormai quella stupida suoneria aveva rovinare l’atmosfera ideale creatasi con sforzo.
Marz: Aah mamma era proprio necessario inventare questo aggeggio?
Sussurro scioccata da questo “fagiolo” caduto nel momento sbagliato. Se solo non avesse ricevuto quella chiamata a quest’ora ci stavamo baciando. Però mi fermo un attimo a pensare. E se questo fosse stato un segno? Si..l’acqua ingerita mi stava portando a compiere una follia. Rischiarisco la mente e riprendo atto delle mie azioni. Automaticamente mi alzo di scatto più concentrata che mai a restarne fuori dai suoi giochetti perversi. Stavo cadendo nella sua trappola , stavo cedendo in un baratro senza fine dentro il quale avrei unicamente sofferto.
Pablo: Manuel parli seriamente? Tutti ubriachi??
Domanda con un tono incredulo e scioccato di voce continuandogli a parlare al telefono.
Pablo: Ma sono dei folli? E ti sembra giusto che ora debba venirli ad aiutare qui fuori? Santiago che ha detto?..*aspettando che parli* Ah alla faccia che li aveva avvisati.
Approfitto di questo momento per svignarmela come si deve, senza ricorrere a inutili e imbarazzanti spiegazioni . Lui sospira portandosi le mani alla tempia al pensiero di dover coricare a letto i suoi amici al quanto brilli mentre io a capo chino mi affretto verso l’uscita.
Lui , nonostante stia ancora parlando con Manuel , urla il mio nome incitandomi a fermarmi ma io niente . Esco da quel maledetto posto e percorro bagnata i corridori di questo hotel quasi correndo sino a chiudermi nella mia stanza. Mi poggio affannata alla porta chiusa portandomi la mano al cuore che batte per la corsa e per l’emozione .
Socchiudo gli occhi cercando di autoconvincermi di aver fatto la cosa giusta. Stavo commettendo un errore.. nel confessare i miei sentimenti , e a questo punto non mi pento della scelta presa.
Marz: Va…bene così!
Sussurro mentre tento di regolare il mio battito cardiaco..Ma una lacrima solitaria scende dai miei occhi bagnandomi leggermente il viso asciugato con premura da Pablo pochi minuti fa.
No che non va bene… è insopportabile tenersi tutto dentro senza potersi sfogare e urlare al mondo ciò che provo per un ragazzo che non so se mi ama realmente ..o mi sta prendendo in giro.
Marz: Sono così confusa!
Mi metto così le mani tra i capelli completamente bagnati , disperandomi silenziosamente sino a quando decido di eliminare tutto i residui dell’incidente con una bella doccia calda che al rientro delle mie amiche in stanza mi conduce direttamente tra le braccia di Morfeo. Non gli ho raccontato cosa ho rischiato , ne con chi ho trascorso la serata . Ho solamente sentito la breve descrizione della città notturna e dopo un “Buona notte” ho stroncato la conversazione per l’immensa stanchezza fisica e mentale.
E così è stato. Mi Sono addormentata di peso morto cercando di non pensare ad altro..a lui.

Manuel

Manu: Oggi sei mattutino?
Accenno una risata mangiucchiando una fetta biscottata coperta di uno strato di Nutella mentre vedo Pablo sedersi accanto a me , poggiandosi mezzo addormentato sul tavolo della zona ristoro dell’hotel.
Pablo: Sono esausto!
Borbotta con un tono notevolmente assonnato , deducendo subito di aver trascorso la notte in bianco.
Manu:*ridendo* Immagino che sia stata una notte lunga con Thomas e Guido ubriachi.
Pablo: Non so come tu possa essere così energico stamattina. Ma giuro che mi vendicherò di quei due scalmanati . Ubriacarsi durante una gita poi.. Davvero poco geniale.
Si sistema poco a poco , mettendosi composto sulla sedia morbida mentre rivolge uno sguardo assonnato fuori dall’ampia finestra accanto a noi , fissando la siepe e i fiori di questo piccolo giardino che attornia il locale.
Manu: Che fai non mangi?
Gli indico con lo sguardo i cornetti fumanti posti al centro del tavolo , attorniati poi da succhi d’arancia , te o latte caldo e cose varie da leccarsi i baffi .
Manu: Hai una vasta scelta amico.*sorridendo* Io ne approfitterei se fossi in te.
Mi abbuffo come ogni mattina di queste pietanze , gustandone sino all’ultima briciola dopo quel che ho pagato per questa gita scolastica.
Manu: E poi ti aiuterebbe a riacquistare una bella cera sul viso. Sembri uno zombie oggi.*ridendo*
Pablo: Come già di ho detto non ho dormito stanotte.
Il suo sguardo perso all’orizzonte mi fa dedurre diverse cose che oso chiedergli con discrezione.
Manu: Dalla tua espressione..non centrano solo Thomas e Caffè. Vero?
Il suo lungo sospiro sonoro la dice gran lunga e subito dopo annuisce il capo rivolgendomi lentamente il suo sguardo.
Pablo: Esattamente. La mia mente è stata altrove tutta la notte.
Manu: Fammi indovinare..
Opto qualcosa che mi frulla nella testa mentre sorseggio ad intervalli un bel bicchiere di latte caldo.
Manu: Centra Marizza.
Lui sospira nuovamente chinando di poco la testa nascondendo con i suoi ciuffi ribelli di capelli biondi l’espressione amareggiata e afflitta in viso.
Manu: Tieni bevi un po’ questo. Ti farà bene e ti rinvivirà nel ben che non si dica.
Gli porgo una tazzina colma di caffè forte che lui accetta senza batter ciglia e che inizia a sorseggiare lentamente sino a trovare il coraggio di iniziare il racconto.
Pablo: L’hai capito da ieri sera? Quando , mentre parlavo con te , l’ho chiamata e incitata di “non andare via” ?
Manu: Inutile negarlo. Si ..ma non ho voluto porti domande vaghe. Non era neanche il momento ideale sinceramente. Allora..*mangiucchiando un cornetto* Cosa è successo esattamente?
Pablo: Ieri sera ho trascorso la serata peggiore della mia vita.
Manu: Come mai?*chiedo confuso*
Pablo: Te lo spiego in poche parole anche perché non ho così tanta voglia di ripercuotere quei momenti.
Manu:*alzando le spalle* Come desideri. Sappi che sono qui per aiutarti amico.*sorrido*
Pablo: Bhè.. Io e lei eravamo gli unici a non esser usciti , o almeno credo . Lei mi ha raggiunto nella zona comune . Abbiamo parlato e come sempre toccato tasti dolenti che ci hanno fatto ulteriormente allontanare. Nel pullman..voleva baciarmi ma alla fine non l’ha fatto.
Manu: Cosa??
Chiedo alzando leggermente il tono di voce ora incredulo.
Pablo: Si suona strano..lo so.*accennando un piccolo sorriso* Ho tentato in tutti i modi di fargli ammettere ciò che stava realmente compiendo ma niente. Ha tentata la fuga ma senza accorgercene ci siamo trovati nella piscina comune dell’albergo.
A questo punto quel lieve sorriso si sgretola mentre mi rivolge lo sguardo che sino ad ora era posto in una zona a caso.
Manu: E?
Chiedo con un pizzico di curiosità. Infondo quei la storia di quei due mi ha sempre affascinato. Rispecchiava in qualche modo la mia situazione sentimentale che ieri sera però ha raggiunto il culmine di felicità.
Pablo: Tra una discussione all’altra mi venne in mente un idea divertente. Mi sono tuffato vestito in acqua e improvvisato un annegamento. Bhè lei tra una lamentela e l’altra alla fine si è tuffata anche lei salvandomi in qualche modo .
Manu: *accennando una risata* Sei davvero pazzesco Pablo. Sin dove arriverai per richiamare la sua attenzione? *scuotendo il viso* Sei un mito comunque.
Pablo: Mica tanto per quello che è successo dopo. *sollevando le sopracciglia* Ha rischiato di annegare lei sul serio però.
Butto giù con sforzo l’ultimo boccone rivolgendogli un espressione scioccata mentre spalanco di poco la bocca.
Manu: Che?? Ma cosa diamine è successo? Pablo spiega che non sto capendo.
Pablo:*prendendo un bel respiro* Ovviamente mi sono messo a ridere quando mi ha “salvato”.. *facendo il segno con le dita*.. e lei si adirata di non poco. Si è tuffata nuotando sott’acqua verso le scalette per uscire dalla piscina. Per lunghi secondi non la vedevo risalire solo quando ho visto delle bolle salire in superficie mi sono tuffato e li l’ho vista dimenarsi mentre teneva la cavigliera del piede incastrata in una sorta di grata.
Manu: Oh mio Dio..*dilatando le pupille* Era rimasta incastrata!! Ma come..!?
La confusione e la preoccupazione al sol pensiero mi induce a non creare la giusta domanda da porgli.
Pablo: Tentava e tentava con sforzo di risalire per recupere fiato ma non ce la faceva . Era intrappolata per bene .
Manu: Immagino che tu l’hai salvata in qualche modo! Povera Marizza..se la sarà passata veramente brutta!
Pablo:*annuendo* Si.. è stato terribile. Non so come mi è passato per la mente l’unica idea utile per farla sopravvivere. Era veramente rimasta senza fiato. Velocemente gli ho passato tutta la mia aria attraverso…
Indugia un secondo sulla continua , forse a causa del suo cuore che palpita al sol ricordo. Ma posso subito immaginare ciò che ha fatto per salvarla e a questo punto accenno un tenero sorriso sulle labbra , colpito dal suo altruismo.
Pablo: ..attraverso una respirazione bocca a bocca. Ho proseguito con questo metodo due , tre volte sino a quando in qualche modo la cavigliera si è sbloccata.
Manu: Ma è magnifico!*sorridendo a 32 denti* Di colpo?
Pablo:*annuendo* Si penso che sia stato i giri su se stessa di Marizza mentre ci bac..*colpo di tosse*Mentre gli passavo l’aria.
Sorrido sotto i baffi vedendo il suo viso diventare paonazzo per l’imbarazzo distogliendo contemporaneamente lo sguardo riportandolo alla finestra mentre finisce di sorseggiare il caffè forte.
Manu: Immagino che ti sei preoccupato..
Pablo: Tanto..
Manu:*sorridendo* E gliel’hai detto?
Pablo: Certo che si.. E’ stata tutta colpa mia . Se lei ha rischiato di annegare sul serio è stata solo colpa del mio stupido scherzo.
Manu: Non pensarci più ora Pablo: Pensa solo che Marizza sta bene solo..grazie a te.
Pablo: Poi..abbiamo parlato di cose serie..riguardanti i nostri sentimenti.
Prosegue a parlare tenendo sempre lo sguardo perso nei ricordi.
Pablo: Stavo per dirgli che la amo..più di qualunque altro al mondo prima di lasciarci trasportare da un vero bacio.
Manu:*sorpreso* Vi stavate per baciare?
Pablo: Si se non fosse stato per un certo individuo che ha telefonato nel momento sbagliato.
A questo punto mi rivolge un occhiata trucida con i suoi occhi gelidi mentre io mi lascio trasportare da una risatina divertita e nel contempo imbarazzata nell’aver rovinato l’atmosfera ideale sicuramente creata tra i due.
Manu: Perdono.*alzando le mani in segno di innocenza* Non lo potevo minimamente immaginare!*ridendo*
Lui sembra accennare un piccolo sorriso divertito deciso a sorvolare sulla mancata dichiarazione d’amore.
Pablo: Infondo non è stata colpa tua.. Ha seguito infine il suo orgoglio e ..ha preferito preservarsi invece di soffrire al mio fianco.
Manu: Ma voi due vi amate. Perché non lo accettate?
Pablo: Vorrei.. ma lei mi infonde una strana insicurezza se si tratta di cose romantiche o di accettare quel che provo per lei.
Manu: Proprio lei? Ti infonde insicurezza? *ridendo incredulo* Ah Pablo penso che ieri il cloro non abbia fatto male solo a Marizza , anche a te direi. Non dire sciocchezze. Tu straami quella pazza e non ti appendere agli specchi solo perché non trovi il coraggio necessario per spiegargli la situazione.
Pablo: Ne stai parlando come se avessi vissuto la mia identica esperienza . Manuel capisci che io e lei non facciamo altro che dirgli “Ti odio” di la e “Ti Odio” di qua? *allibito* E’ impossibile che seppelliamo il rancore cresciuto per le nostre azioni all’improvviso.
Manu: Secondo me invece è più che possibile se solo ci si crede.
Pablo: Pft..forse per te. Ti ricordo che sto avendo a che fare con Marizza Pia Spirito e non con una qualunque. E’ una sfida assai dura resistere a ciò che provo per lei. Ma ora ti prego , leviamo questo argomento davanti . Non voglio che arrivi e senta che stiamo parlando di lei. Non ho proprio la testa di sentire il suo sclero di prima mattina.
Si strofina gli occhi ora non tanto assonati come prima sbadigliando poco dopo.
Pablo: Su dai.. *sorridendo* Raccontami qualcosa di te.
Manu: Pronto alla new più succulente dell’anno?
Sorrido a pieni denti euforico e pronto a dirgli la novità più sensazionale.
Pablo: Mi incuriosisci!*ridendo* Dai su sputa il rospo.
Manu: Mi sono messo con Mia. *sorridendo* Non è grandioso?
Pablo: Ma è grandioso!! Finalmente ci sei riuscito! Ti faccio i miei più cari complimenti amico!
Manu: *sorridendo* E’ riuscita ad accettare ciò che provo per lei ed è solo per questo che mi sono permesso di darti qualche consiglio a riguardo. Pensa a me e Mia. Era umanamente impossibile vedere un futuro al suo fianco e ora guardala..
Sorrido dolcemente incitando Pablo di voltarsi e fissarla fare la sua entrata da perfetta diva d’Hollywood.
Manu: E’ tutta mia..Ci amiamo..da morire.
La scena sembra andare a rallentatore. Nonostante siano solo le 8 del mattino lei sprizza bellezza da tutti i porri mentre saluta con un alzata elegante di mano i suoi compagni seduti agli altri tavoli. Poi volta il capo dalla mia parte individuandomi tra la folla mentre accenna un sorriso a pieni denti mentre io fisso incantato i suoi capelli oscillare armoniosamente ad ogni passo lento ma deciso che compie , come se stessi assistendo ad uno spot pubblicitario a rallentatore.
Mia: Amore mio Buongiorno.
Finalmente mi raggiunge e solo quando sento le sue labbra posarsi sulle mie ritorno in me , ammirandola in tutta la sua bellezza.
Manu: *sorridendo* Buongiorno tesoro..
Xx: Ah questa proprio mi mancava!





EHEHEHE va bè penso che si sia capito chi è la persona alla fine! Quindi che dire? Continuate a seguire la storia per scoprire come proseguirà!!! *----* A prestooooo!!!
 
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Pablizza01
view post Posted on 19/11/2016, 17:36




MADONNAAAAAAAAAAAA
non so cosa stia succedendo a questo telefono..non mi arrivano più le notifiche..bah..Comunqueee eccomi qui!!! ALLORA:
LA PARTE DEI PABLIZZA è stata una cosa non bella,non stupenda,ma direi molto molto di più...Mi sono immaginata la scena perfettamente ed è stata davvero stupenda.
I pablizza si amano e devono mettere il loro orgoglio da parte..la parte del quasi bacio..beh..marizza gli ha domandato se diceva tutte quelle cose col cuore..e pablo ne è rimasto stupito con un sorriso sulle labbra..madonna quella scena la tengo ancora in testa!!!! L'ho amata un mondo!!
Per non parlare di qua do poi si stavano avvciinando..sempre di più...guardando le labbra altrui...La mia faccia in QUEL MOMENTO :woot: :woot:
E POIIII CHI ARRIVAAAAA MANUELLLL!!!! TI STROZZEREI ANCHE SE TI VOGLIO TROPPO BENE -_- ...quindi la scampi..per questa volta solo eh..
MARIZZA È SCAPPATA...UFFA!!!!
SARÀ PER LA PROSSIMA VOLTA (sto ripetendo questa frase da quando è finita quella parte del capitolo...perchè io volevo fortemente un bacio passionale tra i due..ma poichè l'orgolgio è più grande di loro..vabbe aspetterò ancora -_-) ..ma solo perchè li amo :wub: :wub:
Per quanto riguarda la fine..beh sempre stupendo questo capitolo..la conversazione tra pablo e manuel e anche l'entrata da diva di mia che mi ha fatto anche un po'ridere mi sono piaciute tantissimo e poiiiiiii abbiamo la persona del commento finale..
Chissa chi è??? :shifty:
VABBE MUOIO DALLA VOGLIA DI SAPERE QUESTA CONVERSAZUONE CHE CI SARÀ tra tutti e poi..spero ce ne sarà anche una sola TRA PABLO E MARIZZA NEL PROSSIMO CAPITOLOOO e nulla ora ti dico solo CONTINUA!!!!!
Ciaoooo!!! :wub: :D
 
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view post Posted on 21/11/2016, 23:05

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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ECCOMI QUA COL NUOVO CAPITOLO!!!! Buona letturaaaa *----*


CAP 8

Pablo

Non è stato poi così scioccante scoprire che Manuel e Mia si sono messi insieme. Vederla avanzare con la sua solita camminata lenta e sensuale dalla nostra parte non mi ha fatto cogliere l’occasione di porgli a Manuel qualche domanda succulente. Eccola che arriva in tutta la sua bellezza e con le sue mani ben curate afferra in una maniera lenta e delicata il viso di Manuel , ora sicuramente il suo ragazzo , per lasciargli un tenero bacio a stampo augurandogli poco dopo il “Buongiorno”.
Mia: Amore mio Buongiorno.
Manu Buongiorno tesoro..
Lui sorride estasiato dal momento di gioia che sta passando accanto alla ragazza tanto desiderata.
Sorrido felice finalmente da questa buona notizia positiva , fissando i due nascondendo un pizzico di desiderio. Come vorrei esser nella loro situazione. Invece cosa mi tocca ? Amare una ragazza che soffre di bipolarità . Un giorno è dolce e tenera , un'altra è acida e colma di strafottenza . E’ questo secondo giorno di gita sembra proprio essere il Giorno “No”.
Xx: Ah questa proprio mi mancava!
Esclama con un tono disgustato di voce alle nostre spalle . Manuel si lascia andare ad una risata , circondando poco a poco la vita di Mia sempre rimanendo seduto a differenza della sua ragazza che nel frattempo incrocia le braccia pronta ad affrontare col suo spirito la ribelle qui dietro di me.
Mi basta voltarmi e scontrare i suoi tratti fisici per sentire il cuore fare una capriola olimpica .
Marz: Mi posso sedere qui senza vomitare per le vostre smancerie ? Altrimenti mangio fuori a congelarmi il culo pur di non vedervi.*finto sorriso*
Mia: *sarcastica* Buongiorno anche a te camionista. Noto che sprizzi di gentilezza sin dal primo mattino.
Si siede accanto a Manuel sicuramente per non sentire ulteriori lamentele di Marizza che purtroppo gli rimane sedersi tra me e lei , completando così il tavolo da colazione.
Marz: Per te non di certo cara. Allora che abbiamo da mangiare qui?
Non si sofferma molto a discutere con lei , rivolgendo la sua totale attenzione al cibo rimasto a tavola.
Manu: Dormito bene?
Gli chiede con un sorriso furbo sulle labbra , lanciandomi un occhiata fugace che subito colgo al volo. E’ il suo piano per scoprire come ha passato lei la nottata , ma conoscendola scommetto tutto che spari una menzogna.
Marz: Come un babà.
Sorride tranquilla di se . Ma solo io leggo sotto i suoi occhi la realtà . La pelle attorniata agli occhi è leggermente gonfia segno che ha pianto . Cosa posso fare per non farle di un male continuo?
Marz: Mm..ma guarda cosa ho qua!
Raggiante , maschera il suo dolore interiore nell’avermi affianco senza neanche rivolgermi una parola ne uno sguardo veloce, concentrandosi unicamente a leccarsi i baffi alla vista dei cornetti caldi, fumanti e profumati.
Mia: Cerca di non abbuffarti. Santiago ci ha annunciato che oggi abbiamo un sacco da camminare.
Marz: *masticando* Sono problemi miei .*finto sorriso*
Mia:*coprendosi gli occhi* Ah ma che orrore! Ingoia prima di parlare!! Manuel digli qualcosa!!*con voce stridula*
Manu:*ridendo* Dai sai che amo da impazzire vedervi scannarvi. *alzando le mani restandone fuori*
Marz: Hey carina solo perché Sfortunatamente è diventata , in non so qual modo e perché , il tuo ragazzo non vuol dire che sta dalla tua parte. Ti ricordo che è mio amico *indicandosi con decisione* quindi fatti da parte e stanne certa che lui darà d’accordo sempre a me .*finto sorriso*
Mia: Credici cara. Credici.*guardandosi le unghia* Mm..ho bisogno di una manicure al più presto.
Manuel ride al loro breve sketch comico mentre io accenno un sorriso divertito cercando ugualmente di non scontrare il suo sguardo profondo.
Marz: Tante condoglianze Manuel.. Hai scelto la pessima! Che Dio ti aiuti a sopportarla.*ridendo*
Mia: Ti brucia così tanto sapere che mi sono messa col ragazzo che amo ?*sorridendo furbamente*
Marz: Pft.. per niente cara.*finto sorriso* L’unica cosa è che mi dispiace per lui . Ah..*sospirando* è la vita. Il mio migliore amico caduto così in basso? Bha..Cercherò di farmene una ragione.*ridendo* Ora fammi mangiare , ho una fame da lupo . Non disturbarmi.
E come desiderava consuma la sua colazione abbuffandosi di tutto e di più come ogni mattina d’altronde. A questo punto mi chiedo dove va a finire tutto quel cibo se poi pesa più di una piuma ed è così piccola e bassa da mettersi in un baule. La vita è strana anzi..il suo metabolismo è paranormale in questo caso.
Tra una chiacchiera e un'altra trascorriamo insieme l’oretta della colazione vedendo poi Manuel e Mia raggiungere gli altri della classe che iniziano ad avanzare verso il pullman che ci riporterà in centro città.
Siamo quasi rimasti noi due a consumare le ultime pietanze e pulirci la bocca con dei tovaglioli di stoffa con sui inciso il nome dell’hotel. Le sue mani che si smuovono velocemente da una parte all’altra e l’alzata veloce dalla sedia mi fa subito dedurre che non desidera altro se non darsela a gambe elevate , allontanarsi da me in modo da non istaurare nessun tipo di conversazione.
Pablo: Quando la smetterai?
Fermo così tutti i suoi movimenti colmi di agitazione. Resta ferma in piedi , ancora accostata al tavolo mentre io rimango seduto a fissarla dal basso poggiando i gomiti sulla tovaglia bianca incrociando poi le braccia.
Marz: Non sto facendo niente.
Risponde con un sussurro .
Pablo: Perché ieri sera sei scappata via? Ti stavo parlando.
Marz: Avevo sonno , ero molto stanca e soprattutto..confusa.
Pablo: E’ solo una scusa. *alzandomi lentamente* Ti sei pentita vera?
Marz. *alzando lo sguardo* Non ho fatto niente di cui possa mentirmi in questo momento.
Pablo: ci stavamo baciando. Questo lo ritieni “niente” ?*con un tono incredulo di voce*
Marz: Hai detto bene..”Ci stavamo”. Non è successo niente di eccitante..che io ricorda.
Il suo comportamento freddo e distaccato mi fa stringere le mani in pugno , scaricando così la mia tensione.
Pablo: Devi essere completamente pazza a rinnegare spudoratamente ciò che stavi per compiere.
Marz: E’ la tua parola contro la mia. E’ tutto frutto della tua perfida immaginazione. Ora se non ti dispiace ho altro a cui pensare.
Stronca così questa strana conversazione allontanandosi dopo avermi rivolto uno sguardo spento.
Pablo: Sei ingiusta!
Esclamo prima che varchi la porta di questa zona ristoro. Si blocca , sentendo da un bel paio di metri la mia voce arrivargli dritto alle sue orecchie , uniche oltre le mie presenti in questo spazio ormai isolato.
Respiro profondamente regolando i miei nervi cresciuti a dismisura e mentre lei continua a rivolgermi le spalle proseguo a sfogarmi.
Pablo: Per quanto ancora continuerai a comportarti in questo modo? Tu mi hai completamente fuso il cervello! Un momento ti Odio e un altro ti amo! Sei uno spirito ribelle fisso nella mia testa! Sei tutto ciò che ho! Sei sempre nei miei pensieri , ci tengo a te e ieri sera ti ho persino dimostrato di amarti tuffandomi e salvandoti!
Esclamo questa raffiche di parole uno dopo l’altra con un tono afflitto di voce . Non riesco più a sopportare tale peso sul petto.
Marz: NON TI HO CHIESTO DI SALVARMI!
Urla rimanendo sempre ferma al suo posto. Vedo solo il suo corpo avere dei sussulti . Forse sta trattenendo lacrime o forse i nervi che gli stanno punzecchiando l’orgoglio ferito da queste mie parole.
Marz: Me lo rinfaccerai per molto o la farai finita? Smettila…DEVI SMETTERLA DI PERSEGUITARMI!
Alza sempre più il tono di voce cercando di farmi comprendere il concetto e il suo desiderio. Solo adesso si volge e da lontano posso chiaramente fissare lunghe lacrime scorrergli il viso e le vene al suo collo mettersi in evidenzia ad ogni tono elevato colmo di nervi.
Marz: Da quanto ti conosco mi hai reso la vita un inferno! Ti stai lamentando proprio tu? E io che dovrei dire che sei sempre nella mia mente eh??*urlando* Io me ne sto zitta ! A rimuginare con me stessa in silenzio senza rompere il diretto interessato ! Tengo tutto per me , soffoco quel piacere di averti accanto , quel desiderio di dimenticare chi siamo per amarti sino al midollo osseo! Soffro in silenzio e nascondo con una maschera protettiva la Marizza , questo spirito ribelle che si gela dentro , che ti ama..ti ama un mondo.
Dilato le pupille completamente esterrefatto da questa improvvisa dichiarazione d’amore .
Tra una lacrima e l’altra e un balbettio creato dal pianto arretra lentamente verso la porta d’uscita.
Marz: Non voglio soffrire.. in mano tua.
E dopo aver sussurrato il vero motivo per il quale scappa sempre via da me , varca la porta e raggiunge gli altri sicuramente munendosi durante il tragitto di quella famosa maschera di cui mi ha parlato. Quel suo modo di comportarsi , quel suo modo di essere ribelle è solo una copertura per sopprimere la Marizza debole e paurosa che si gela in essa . Quella ragazza che ha paura di soffrire a causa mia ..e ora come posso dargli torto. Avrebbe a che fare con un ragazzo problematico. Pablo Bustamante . Colui che bramano tutte le ragazze del collegio e avere una relazione con Marizza non di certo sarebbe una passeggiata.
Due caratteri complicati come i nostri darebbe vita ad un vero e proprio disastro e coma ha detto lei..a questo punto mi tocca pronunciare parole di cui non avrei mai giurato di dire pochi secondi fa.
Pablo: Ha…t-tutta la ragione…d-del mondo.

Marizza

Il secondo giorno di questa stramba gita scolastica procede nel verso giusto. Tutto sarebbe andato a meraviglia se non fosse stato per le continue guardate fredde provenienti dagli occhi gelidi di Pablo dall’altra parte del gruppo. La cosa positiva avvenuta durante la giornata è stata la divisione della classe.
Ho preferito seguire la nuova coppia felice che subirmi lui e i suoi sguardo colmi di afflizione.
Può anche fare quell’espressione da cane bastonato , nulla mi leva dalla testa il mio obiettivo : Preservare il mio cuore da tipi come lui! Non avevo pensato ad un eventuale scontro tra noi due. Mi ha colto di sprovvista stamattina ma con il mio autocontrollo ho affrontato la situazione a testa alta.
La guida turistica del mio gruppo , diverso da quello di Pablo, però sovrasta il mio monologo interiore e scuotendo la testa mi tocca sentire le sue spiegazioni. Infondo ascoltarla mi sembra un ottima idea per non pensare a Pablo e quindi svagare la mia testa. Da quel che ho capito Cordoba è una città che apprezza molto l’arte . Difatti ci sono diversi musei di belle arti, tra i quali abbiamo visitato “Il Museo di Belle Arti Evita Peron”. Ci spiega in breve che si tratta di in una bellissima casa museo con stile francese dove ci sono sia delle esposizioni permanenti che mostre temporanee. Quello che mi ha colpita è stata una bellissima esposizione molto molto cruda che ritrae le donne stuprate e uccise durante la dittatura, ammetto che ci fa venire i brividi. Ma l’ignoranza ,secondo me, fa ancora più danni.
Santiago: Sicuramente uno dei musei che merita una visita sicuramente è il Museo della Memoria, costruito in uno dei vecchi centri di detenzione dell’ex dittatura è un luogo di ricordo, vengono esposte foto e raccontate le storie dei desaparecidos e delle loro famiglie.
Procede con le spiegazioni il professore , portandoci a vederlo , quando i gruppi si sono riuniti. Ma non per questo mi sono deconcentrata nel riaverlo negli intorni.
Un altro posto in cui recuperiamo energie è il Parque Sarmiento, senza dubbio il polmone della città.
È perfetto per passeggiare e rilassarsi prima di continuare con le visite.
Santiago: Ragazzi prestate attenzione ai dettagli in Art Nouveau. Sono bellissimi!
Si guarda attorno con aria incantata attirando così l’attenzione del resto della classe che alzando il capo agli alti edifici quasi rimangono a bocca aperta. Sono io , e sfortunatamente un'altra persona , sembra non esser tanto coinvolto nel fissare quei particolari . Io e lui che da lontano ci lasciamo trasportare da un lungo scambio profondi di sguardo. Il professore dice che l’unica cosa bella sia quello stile artistico.
Di bello qui c’è solo lui.. che quasi mi mangia con lo sguardo. Ma non posso urlarlo al mondo. Così distolgo lo sguardo e mi concentro a capo chino a regolare il mio battito cardiaco elevato.
Poi arriva la parte più bella: La sera. Come seconda e ultima sera che passerò a Cordoba non intento starmene in hotel , ma questo volta mi unisco al mio gruppo di amiche girovagando libere , senza professore. Di notte il quartiere di Nueva Cordoba è una tappa obbligatoria. Passeggiando e chiacchierando troviamo tante cose da fare. Sembrerebbe essere una zona in cui non si dorme mai, con gallerie culturali e letterari per le ore del giorno e mille e pub in cui trascorrere la notte. E non può mancare fare qualche acquisto dei prodotti tipici del luogo prima di tornare a casa l’indomani! Quindi passeggiamo assolutamente per Las Campanas, una delle zone più antiche della città e dove si concentrano gli stabilimenti commerciali e i mercati. Il posto migliore per sprecare un po’ di soldi per i souvenir. Trascorro così una serata diversa dal solito sino a quando , camminando e camminando giungiamo al parapetto di quel famoso fiume di cui ci parlò Santiago durante una lezione in classe. Poggio le braccia su di esso osservando l’acqua scorrere lentamente creando un sottofondo sonoro molto rilassante mentre abbozzo un lieve sorriso.
Lujan: Entriamo in quel negozio?
Indica un negozietto pochi metri più lontani creando sul viso un espressione stanca.
Luna: Si sembra molto bello. Chissà cosa vende.
Marz: Ragazze io passo. Sono un po’ stanca vorrei riposare i miei piedi qua prima di ripercorrere il tragitto sino all’hotel.
Luna: E voi rimanere sola qui sul ponte?*con un tono scioccato* No Marizza non possiam..
Marz:*interrompendola* Oh suvvia stai parlando con Marizza Pia Spirito.*ridendo* E poi il primo che si avvicina lo faccio scappare a gambe elevate.*facendogli l’occhiolino* Andate tranquille.
Lujan: Dai Luna se non vuole venire non la costringere.
Luna: Ma..
Marz. E poi guarda.*indicandomi attorno* Attorno ci sono anche altri ragazzi con uniforme di altre scuole. Non corro nessun pericolo. E ora andate prima che il negozio chiuda.
Rido spintonandole delicatamente come ogni volta. Luna come sempre si preoccupa ma dopo tutto il tempo che ci conosciamo ancora non ha capito che con un calcio il disturbatore di turno lo mano dall’altra parte del mondo!? Sospiro sorridendo rilassando nuovamente i miei muscoli ad osservare il corso lento dell’acqua mentre le due entrano nel negozio e spariscono dalla mia visuale. Noto più in la un ponte sospeso di cemento armato che unisce le due sponte di questo che , secondo la didascalia , sarebbe un ruscello.
Marz:*leggendo* La Cañada..
Incuriosita mi informo che non è altro che è un ruscello che scorre attraverso il centro della città, è canalizzato con pietre e costituisce un viale circondato dalla natura caratteristica della zona.

E' molto bello in questo momento visto che ormai è scesa la sera ed è illuminato da lampioni gradevoli che creano l’atmosfera rilassante .E' davvero un bel paesaggio da conoscere e godere!
Xx: Ti piace?
Sobbalzo lievemente sul posto scostandomi dal parapetto di questo ponte piccolo , dal quale stavo vedendo l’intero canale in una giusta prospettiva. Socchiudo un secondo gli occhi riconoscendo subito la sua voce.
Marz: Che cosa ci fai qui Pablo?
Pablo: Ti ho vista solo e ..volevo parlarti.
Marz: Io non ne ho nessuna voglia.
Li riapro continuando a fissare l’acqua scorrere sotto il ponte in cui stiamo fermi.
Non ho la benchè minima voglia di non godermi questo spettacolo a causa sua e per questo poggio ugualmente le braccia sul parapetto e rimango in silenzio a rivolgergli le spalle. Ma questo mio comportamento freddo e distaccato non gli fa cambiare idea , al contrario fisso con la punta dell’occhio il suo corpo affiancarsi al mio.
Pablo: Stamattina ho sbagliato a farti pesare il momento in cui eri ti ho salvato.
Marz: Non capisci la mia lingua? Ho detto che non ho voglia di parlarti.
Ma lui niente , continua a starmi accanto a rivolgermi parola mentre il suo sguardo è perso all’orizzonte.
Pablo: La verità è che mi fa male il modo in cui ci comportiamo dopo tutto quel abbiamo passato e che..sentiamo.
Marz: Per “sentiamo” cosa intendi..? Io non so niente di tutto ciò Pablo..sono all’oscuro.
Finalmente trovo il coraggio di fissarlo dritto negli occhi e lui sembra compiere i miei stessi movimenti. Con le braccia poggiate entrambi sul muretto e i nostri sguardi che subito si incastrano sembra che il tempo si sia fermato. Una leggera brezza fredda ci scompiglia di poco i capelli. Alcune mie punte fuoriuscenti dal capellino di lana grigio chiaro si smuovono per poi posarsi sulla sciarpa calda che mi avvolge il collo, non troppa stretta ma bensì appesa un po’ davanti.
I suoi lineamenti sono messi in risalto dalla luce fievole dei lampioni , unica illuminazione tra le vie di Cordoba ormai avvolta dal buio della notte. Saranno circa le 10 di sera e in giro ci sono ancora molti studenti. Tra questi ci siamo noi , che senza dirci stiamo pensando incessantemente come andrà a finire questa nostra insolita conversazione.
Pablo: Non…lo so neanche io…cosa provo per te.
Marz: Questo non mi fa bene..Io ho un cuore Pablo , se non ti sei ancora accorto.
Il tono della mia voce appare come un afflizione mentre i miei occhi tendono a pizzicarmi .
Non so se questa aria fresca a darmi fastidio o..quelle poche lacrime che vorrebbero scorrere lungo i miei occhi per l’incertezza dei sentimenti che prova nei miei confronti.
Marz: Tutta questa incertezza…tutti questi dubbi … mi uccidono interiormente.
Pablo: Se…stai così male vuol dire che tu…..mi ami.
A questo punto accenno di malincuore un piccolo e breve sorriso amaro esclamando con gli occhi lucidi.
Marz: Cosa serve amarti se in cambio..non ricevo niente?
Pablo: Se solo mi dai la possibilità di dimostrarti..
Marz: Dimostrarmi cosa..?
Lo interrompo parlando con un filo di voce. Il cuore risente tutta questa conversazione dolorosa. Dire queste cose , esser coinvolti da dubbi e confusioni è sin troppo anche per me.
Il suo corpo freme . Sono convinta che vorrebbe tanto seguire il suo istinto ma stringendo i pugni in una salda presa lotta con tutte le sue forze. Le sue pupille tremolano , e in essi sono riflessi i miei.
Solo ora mi accorgo che parlando in un tono debole e afflitto di voce ci siamo avvicinati.
Il fresco che ci circonda in pieno inverno fa si che dalle nostre bocche , semichiuse , escano nuvolette di condensa che si mescolano armoniosamente tra di loro .
Pablo: ..di dimostrarti…
Il suo sguardo ormai è incastrato nei miei occhi e sentendolo deglutire mi fa dedurre che stia affrontando qualche difficoltà a proseguire la sua frase . In questo momento non so cosa gli stia passando per la testa.
Ma di una cosa sono certa.. sto per cedere ad un gesto che dopo averlo compiuto mi pentirò.
Nel mio pensiero iniziano a frullare varie idee , vari pensieri sia positivi che negativi al sol sentire le sue mani poggiarsi sui miei fianchi coperti da un giacca , corta sino al gluteo, di color verde militare chiaro.
Sento la “voce” della mia testa e del mio orgoglio urlare “ Non farlo!” ma il mio cuore sembra che mi abbia messo , poco dopo aver udito quell’avvertimento , dei tappi metaforici alle orecchie. Sento solo il suo battito accelerato.
Pablo: ..di dimostrarti che con te non sempre le parole sono utili.
Sussurra a pochi centimetri dalla mia bocca e socchiudendo gli occhi avanza di quel piccolo centimetro dalla mia parte sentendo finalmente quel tocco delicato che mi provoca all’improvviso un’infestazione di farfalle nello stomaco. Ero certa che cedevo e ora eccomi a qua a socchiudere gli occhi per seguire i suoi movimenti lenti e ..amorevoli. Il mio corpo subisce un sussulto interiore sentendo alcuni brividi partire in quinta lungo la mia schiena che ora viene accarezzata dalle sue mani che si congiungono una volta creato un cerchio dentro il quale c’è la mia vita, il mio corpo. Nonostante ci siano strati e strati di roba che separano la mia pelle alla sua sembra di ricevere quella stessa sensazione . Quello che sto vivendo è un mix di piacere e sofferenza. Baciarlo è uno sbaglio ma a questo punto vale la pena godersi quei pochi secondi , che per noi appariranno come ore o forse secoli , di goduria e un pizzico di eccitazione. Siamo due ragazzi di 15 anni passati e fremiamo dalla voglia di vivere nuove esperienze con qualcosa o meglio qualcuno che risulta impossibile da vederci un futuro assieme. Il mio monologo viene interrotto dal suo morso delicato al mio labbro superiore chiudendo quindi la bocca per assaporarne il mio gusto. Soffoco un gemito di piacere quando la dischiude per avvolgere nel bacio , accarezzare lentamente , l’altro labbro che aspetta solo di esser scavalcato le proprie. Poggio automaticamente , a tratti come se fossi ancora titubante su quel che sto dando vita del tutto , le mie mani sul suo petto . Ma no per scacciarlo e allontanarlo bruscamente da me, anzi…il contrario. Creo un ulteriore contatto fisico proseguendo a strisciare le mani sul petto sino a sfiorare con le dita il collo. Tutto questo a occhi chiusi mentre inclino il viso per far adattare perfettamente le mie labbra già rosee alle sue così morbidi e irresistibili. Gli cingo così il collo con le mie braccia incastrando le mie dita tra i suoi folti capelli biondi che continuano a smuoversi lentamente ad ogni folata di vento debole.
Scavalco con un po’ di passione le sue labbra che subito ripetono il movimento con ancora più ardore sino a trasformare , come due totali ed emeriti folli , questo contatto intimo un vero e proprio bacio con i fiocchi .
Un bacio talmente focoso dove le uniche cose che si sentono non è più l’acqua che continua a scorrere sotto il ponte , ma bensì il nostro cuore che sicuramente ci sta battendo entrambi in gola , le orecchie fischiare per le emozioni che stiamo vivendo appieno , il verso delle nostre labbra umide che si attaccano e staccando senza un minimo di tregua , se non quel secondo durante il quale prendiamo altro sufficiente fiato per portare sulle lunghe questo bacio che ormai ha ispezionato ogni angolo della bocca altrui con l’inserimento della lingua. Baciare Pablo non rientrava nei miei piani ma… questa sera mi è stato completamente difficile , umanamente impossibile , resistere a tale tentazione. E ora sono qui a sentire il mio corpo esser attratto ulteriormente a sé con un stretta salda , mediante la quale vuole suggerirmi un unico messaggio “Non andare via..” E’ il desiderio di entrambi , ed è per questo motivo che dilungo il bacio eccitandomi ogni qualvolta lo scavalcamento diventa sempre più feroce sino a rimanere completamente senza fiato. Prendere ulteriore ossigeno quei brevi secondi non sarebbe servito per quest’ennesima volta e ora a malincuore abbasso ormai le punte dei miei piedi leggermente sollevate nella foga di sentirmi tutto per se . Ma non è solo la pianta dei miei piedi a ritoccare il suolo . Ritorna sulla terra la mia testa , il mio cuore , il mio controllo e il mio…orgoglio. Si stacca lentamente da me rimanendo entrambi con gli occhi socchiusi riprendendoci lentamente da questo lungo stato di estasi in cui siamo caduti ingenuamente.
Respiriamo leggermente con affanno creando altre nuvolette di condensa che subito si spargono nell’aria invernale circostante.
Marz: Non…è vero..
Pronuncio con un filo di voce , per giunta affannosa, tenendo sempre lo sguardo basso mentre riporto le braccia lungo i fianchi.
Lui sembra accorgersi di questo mio cambio d’atteggiamento mediante il corpo irrigidito sotto la sua presa.
Difatti rallenta l’abbraccio attorno la mia vita portandosi anche lui le proprie braccia lungo i suoi fianchi.
Pablo: C-che..cosa “non è vero”?
Mi chiede con un tono debole di voce a pochi centimetri dalla labbra.
Marz: Anche io ho bisogno di parole…
Alzo il capo mostrandogli nitidamente gli occhi velati di lacrime. Non so neanche il preciso perché sto per piangere. Sto piangendo perché ho abbandonato il paradiso e sono tornata all’inferno o perché sapere che lui riesce a manovrarmi solo con i baci senza riuscir a formulare solo una frase giusta?
Marz: Sono una ragazza…con un cuore che necessita sentirsi amata in due modi..Con le parole e con gli atti.. Non puoi fare un'unica cosa..
Cerco di trattenere le lacrime con orgoglio mordendomi le labbra per sopportare il dolore di “non piangere”.
Pablo: Dammi l’opportunità di rimediare questa situazione!
Esclama con un tono che allude tutto il desiderio di voler accumulare qualche punto nei suoi confronti.
Dilato sorpresa le pupille non sentendole più punzecchiare per le lacrime .
Marz: Che cosa intendi..dire?
Chiedo munendomi di un espressione confusa e allibita sul viso.
Pablo: Domani!
Intravedo le sue labbra creare un sorriso speranzoso , dove ad illuminare la notte sono i suoi denti splendenti.
Pablo: Domani mattina Santiago ci darà la mattina libera! Ti invito a girare la città solo con me.
Marz:*confusa* Ma ora che centra.. Tutto..questo?
Pablo: Ti giuro che riuscirò a metter da parte i dubbi e il terrore di mettermi in gioco ma nel farlo..devo passare del tempo con te.
Compio intontita un passio indietro ricreando le distanze tra me e lui scuotendo leggermente il capo.
Marz: No..
Pablo: Perché no Marizza? E’ la nostra occasione.
Marz: Non voglio..
Con questa mia risposta sgretolo il sorriso colmo di speranza che si era stampato in faccia.
Pablo: Marizza..
Marz: L’hai appena confessato.. Hai paura di metterti in gioco in qualcosa…certamente serio. Quindi..*accennando un sorriso amaro* ..non vale proprio la pena iniziare questo gioco squallido se alla fine..tu perderai e io …soffrirò. Mi dispiace solo..aver ricambiato questo bacio . Non dovevo infonderti false …speranze.
Pablo: Non sono l’unico ad avere paura allora! Stai per fuggire di nuovo!
Marz: Non ho mai detto il contrario. Amarti è un errore ..ne sono certa. Ora sei pregato di lasciarmi in pace..
Pablo: Mi hai baciato Marizza!
Marz: Non mi hai dato altra scelta!
Entrambi stiamo alzando il tono di voce creando sempre più quella distanza giusta tra di noi .
Il suo viso è dipinto da un’espressione amareggiata per la situazione che ha preso la piega sbagliata.
Sul mio invece emerge un espressione indignata dal suo sclero improvviso.
Pablo: Hai ricambiato quel bacio e non dire di no!
Marz: Io non nego nulla di ciò che è già in evidenzia! Quello che ha dei dubbi sei tu e non intendo perdere ulteriore tempo ad ascoltare il Problematico Numero 1 sulla faccia di questa Terra! Quando crescerai e capirai cosa realmente provi per questa stupida come me fammi uno squillo..*finto sorriso* Magari mi trovi ancora libera!
E dopo questa stronco la discussione prendendo il largo da lui dirigendomi a gran passi verso il negozio dentro le quali ci saranno ancora Lujan e Luna. Lo odio un mondo quando si comporta in quel modo!
Crede che ci sia solo lui nella terra? Ci sono un mucchio di ragazzi che desidererebbero uscire con me e lui che fa? Si prende il lusso di portare sulle lunghe i sentimenti che prova per me. A questo punto non posso neanche dire che prova ciò che provo io..perchè non lo so. Il “Principino” non riesce ad aprirsi.
Mi chiedo quando sarà pronto. Quando starò con un nuovo ragazzo ? Quando rosicherà di gelosia e invidia?
Conoscendolo mi sa proprio di si. Ma come dovrò comportarmi poi? Da emerita s****a ovviamente.
Gli dovrò far rimpiangere questo momento in cui si è fatto sopraffare dalla paura.. Paura di cosa? Di amarmi…Ridicolo. Lui , questa situazione , i sentimenti che provo sono RIDICOLI!

Sabato sera – Elite Way School

Marz: C-che…cosa succede qua?
Mi chiedo, una volta varcata la porta d’ingresso insieme ai miei compagni di classe , fissando la baraonda costituita da studenti che corrono qua e la schiamazzando ad ogni angolo dell’atrio. Non voglio immaginare al bar quanti pettegolezzi stiamo volando da una parte all’altra. Il resto del 3° Anno inizia a cercare il motivo di tutti questi ragazzi , che in realtà dovrebbero godersi il weekend fuori da questo carcere.
Mia: E ora? Che gli prende a tutti quanti?
Si accosta a me Mia , leggermente confusa da questo insolito momento.
Mia: Non dovrebbero tutti uscire? Che ci fanno tutti qua?
Manu: Guardate poi quel gruppo. Quasi buttano a terra la porta della segreteria per recarsi sicuramente da Dunoff.
Indica quel gruppo di ragazze che sbattono la mano sulla porta urlando “Vogliamo parlare col Preside”. In più sparsi nell’atrio ci sono altri gruppetti ristretti che bisbigliano tra di loro sentendo però qualche parola al vento: “Sembra esser tornata”; “Ho paura”; “Ho chiamato mio padre. Non sarò la nuova vittima di questo scherzo o qualunque cosa sia!” ; “Non se ne parla proprio! Avete visto cosa è successo alla ragazzina del 1° Anno?” ; “Scandaloso!” ..
Marz: Inutile stare con le mani in mano. Vediamo un po’ di capirne qualcosa.
Lascio la mia valigia all’ingresso avvicinandomi verso il primo gruppo che farfuglia , senza rendersene conto, ad alta voce.
Marz: Ragazze sapere dirmi cosa è successo? Vedo un po’ tutti strani.
Ecco che una ragazza dai lunghi capelli marroni si sfoga col primo passante , in questo caso io , prendendomi per le spalle scuotendomi leggermente in preda ad una crisi di pianto.
Xx: Un putiferio! E’ tornata!!! E’ tornata!
Marz: CHI?? A chi ti stai riferendo?
Me la scollo da dosso creando la distanza giusta tra me e questa che pare un impossessata.
Pablo: Marizza…
Marz: E ora che diamine vuoi tu? Non vedi che sto parlando?
;i volgo alle mie spalle dove proviene la sua voce e neanche riesco a rivolgergli uno sguardo fulminante che subito i miei occhi cadono su una carta nera che mi sta mostrando reggendola in una sola mano.
Pablo: Si riferiscono alla Loggia…E’ ufficialmente tornata..e non siamo solo noi nel loro mirino.
Il gruppo ritorna a spettegolare tra se , allontanandosi discretamente da noi 4 che formiamo man mano un cerchio di comunicazione.
Mia: Che cosa vuol dire che non state solo voi nel loro mirino?
Confusa e con un velo di terrore sugli occhi ci pone questa domanda alla quale io e Pablo non rispondiamo e al contrario distogliamo lo sguardo sino a quando Manuel prende parola.
Manu: Marizza ! Pablo! Quando volevate dircelo?? Vi rendete conto della gravità della situazione?
Marz: non alzate il tono con me! Che ne potevo sapere se era vero o meno il ritorno di questa nuova Loggia? Metti che era un scherzo??
Manu: Non è assolutamente uno scherzo Marizza! E tu Pablo che aspettavi a dircelo? Cosa credevate di fare ? Di lottare insieme contro quei nuovi pazzi mentali?
Mia: Manuel ha ragione ! Mi avete deluso!
Marz: Me frego se ti ho delusa o meno Mia.*finto sorriso* E comunque sia spettava noi decidere o meno di metter in giro questa voce. Se era falsa mettevo in panico solo l’intero istituto..*guardandomi attorno* Ma a quanto pare ci hanno pensato loro.
Pablo: Sicuramente hanno approfittato della nostra mancanza . Sanno che siamo due tipi tosti.
Marz: Pft..*roteando gli occhi* Proprio così! *sarcastica* Non dire balle. Sanno come IO sono e non vogliono mettersi in mostra perché no per vantarmi ma ho Occhio per tipi stravaganti e folli.
Lancio questa frecciatina guardandolo con uno sguardo di disapprovazione. Un esempio è lui .
Marz: Ma ora ciancio alle chiacchiere. Dunoff dov’è?
Dunoff: Proprio voi stavo cercando!
Appare dal nulla alle nostre spalle e dopo un balzo di spavento sul posto ci voltiamo di colpo tutte e 4 rivolgendo l’attenzione al preside , cui viso è talmente paonazzo e livido da far capire anche ad un cieco che è incazzato nero . Ci sia una volta che devo affrontare questo toro impazzito in perfetta calma e tranquillità.
Manu: Preside! Abbiamo appena saputo quello che sta..
Dunoff: E’ scandaloso ciò che sta succedendo in questo prestigiosissimo collegio!!
Va in escandescenza con questo solito discorso noiosa sul nome prestigioso di questa istituzione , in cui la frequentano le famiglie più ricchi e potenti di Buenos Aires bla bla bla bla…Prende la parlantina insopportabile durante i quali non faccio altro che roteare gli occhi e sbuffare al mio solito.
Dunoff: Signorina Spirito! Dato che ha così tanta voglia di sbuffare perché non mi segue in presidenza?
Sul suo viso prende vita quel sorrisetto maligno mentre si strofina le mani segno che è pronto a fare una carneficina con gli alunni scalmanati , definiti in questo modo da lui stesso , del 3° anno.
Marz: *sorriso finto* E quanto mai non ero coinvolta io questa volta anche se stavo in gita!
Ormai abituata ad esser sempre la colpevole in tutto avanzo spintonando in malo modo Mia e Pablo che mi bloccano la strada , sentendo l’eco dei loro lamenti per la mia “infinita” delicatezza mentre seguo di malavoglia il preside nel suo ufficio.
Marz: Le giuro che non centro questa volta!
Dunoff: Oh ho qualche dubbio signorina Spirito! Prego si accomodi .
Con un espressione diabolica sul viso mi obbliga a sedermi mentre cerco di capire almeno una cosa di quello che sta blaterando. Una volta chiuso la porta lui si accosta alla sua scrivania rivolgendomi sempre quel sorrisetto , come se fosse realmente convinto che tra brevi istanti io smammerò da questo collegio.
Il sogno di tutti infondo.
Dunoff: Alcuni studenti hanno testimoniato la tua presenza sul luogo del delitto.
Marz:*Sgranando gli occhi* Luogo del delitto? Ma Dunoff per caso gli è andato di volta il cervello??*alzando la voce con tono scioccato*
Dunoff: Silenzio!
Sbatte sonoramente la mano sulla cattedra facendo traballare i suoi oggetti costosi e pregiati.
Dunoff: Mai! Nella storia dell’Elite Way un insolente studentessa per giunta ribelle mi ha mancato di rispetto!
Marz: Lei mi sta incolpando di qualcosa che io non sono a conoscenza! Per giunta le ricordo che qualunque cosa abbia fatto in questi giorni o chiunque vi abbia riferito di avermi colto in qualcosa Io ero in gita insieme al professore Santiago!
Dunoff: Le consiglio di abbassare il tono di voce . I ragazzi sono già scossi e..
Marz: Se solo mi spiega cosa è successo potrei capirne di più! Sono tornata e ho trovato questa baraonda!
Dunoff: Lei signorina prima della partenza è stata avvistata da alcuni alunni girovagare nei corridoi notte tarda.
Marz: Che?? *a bocca aperta* Ma che cretinata è mai questa? E su mi dica! Che cosa avrei fatto?
Dunoff: Bruciato , strappato libri scolastici di ogni armadietto dei figli delle famiglie più PRESTIGIOSE di questo collegio! E’ un OLTRAGGIO ciò che ha fatto!
Marz: Ma è umanamente impossibile! *alzandomi di scatto* Perché poi dovrei farlo!?
Dunoff: Nessuno lo sa se non lei. Anzi se non le dispiaccia attendo con ansia la risposta.*sorridendo soddisfatto*
Marz: Chiunque sia stato ha fatto si che la colpa cadesse a me ! Io non centro !
Dunoff: Perché dovrei credere ad una ragazza tutto pepe che non ha fatto altro che ribellarsi e seminare scompiglio in tutto il collegio da quando ci ha messo piede?
Voglio ribattere ma solo ora mi accorgo di esser stata fregata per bene da quel gruppo di scalmanati.
Forse Pablo aveva ragione ..dovevo comunicare al preside di aver ricevuto per prima quelle lettere ignote.
Ma il pensiero che se ne poteva fregare altamente mi ha indotto a tenermi l’informazione solo per me , senza spargere il giro la voce . Ma sembra proprio che questa nuova Loggia abbia tutta l’intenzione di farmi sbattere fuori dal collegio , scaricando tutta la colpa su di me che purtroppo non ho un alibi..o almeno penso.
Dunoff: Se non ha niente da aggiungere è pregata di chiedere umilmente scusa ad una ragazzina del 1° Anno che ha rischiato quasi l’infarto quando si è trovata nell’armadietto scolastico 3 grandi Vedove Nere.
Dilato le pupille non riuscendo più a pronunciare una sola parola talmente che sono avvolta dallo shock di scoprire dove è arrivata la Loggia , approfittando della mia mancanza.
Marz: E’ una trappola ! Io sono innocente!
Dunoff: Spirito la finisca ! Non siamo mica ad un commissariato !
Marz: *sbattendo le mani sulla cattedra* Lei invece mi sta incolpando ingiustamente!
Dunoff: *espressione da strafottente* Non so.. vuole per caso anche un Avvocato?
Marz: Se mi serve per scolparmi da questa calunnia certo che si!
Dunoff: La smetta!*alzandosi con ira* Ora basta!
Xx: Fermi tutti! Ho la prova necessaria per dimostrare che Marizza non centra con tutto questo!
Di colpo qualcuno spalanca la porta della presidenza e appena mi volgo e scontro la sua figura rimango al quanto sorpresa. E ora?





Eehehehehheeehe piaciuto il capitolo ?? :shifty: Spero tanto che la parte del bacio vi sia piaciuta un sacco anche se dopo Roxana (La parte malvagia di Roxy) ci ha messo lo zampino *fischiettando innocentemente* Ahuahuahaaha ma ora la novità che è sorta è come si è concluso il capitolo. Marizza è stata incolpata ingiustamente ma la domanda che sorge spontanea è "Chi è alla porta e come riuscirà a salvarla?" LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLOO!!!!! Alla prossima ;)
 
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Pablizza01
view post Posted on 22/11/2016, 09:53




ROXYYYY Capitolo sensazionaleeeee :wub:
Inizio col dire che la gita è stata davvero carina e ricca di visite guidate di luoghi belli da vedere..sia qui che nell'altro capitolo
Poi beh..quando ho visto l'immagine del ruscello ho pensato subito a un incontro con pablito e infatti.. :shifty:
Il bacio....beh posso dire solo che MI SONO SCIOLTA...S C I O L T A
Rende l'idea :D
Madonna quanto li amo :wub:
MA PABLO CHE DICE CHE NON SA NEMMENO LUI COSA PROVA ESATTAMENTE PER LEI!?..PABLITOOOO cosa mi combini!?
L'appuntamento non accettato da marz..peccato mi sarei fatta altre clip mentali su ciò..ma fa nienteee
Che poiii ( Se pablo bustamante avesse invitato me..come penso tutte noi lettrici compresa anche te..o non so se sbaglio..comunqueee avremmo accettato tutte l'invito..e anche alla svelta direi AHAHAHA)
Beh però marz non ha torto..lei in fin dei conti l'ha detto che lo ama..e lui..? Se ne esce con non so nemmeno io cosa provo esattamente per te? E no pablito..TU TI DEVI MUOVERE invece di perdere tempo ricenn sti cos..eheheh no -_-
VABBE continuandoo
MARIZZA CHE VIENE INCOLPATA PER UNA COSA FATTA DAL CAPO JUNIORES SICURO DEL TERZO ANNO..MA SICURO PROPRIO..
E ORA (se il mio cervello non si sbaglia)immagino la persona che gli è venuta diciamo'in soccorso'
Io personalmente ho tre/due opzioni
Chissà chi sarà.. :rolleyes:
vabbeeeeeeeeeee ora concludo il mio papelo con un supermega CONTINUA!!!! personalmente la trovo fantastica questa ff ...Ciaooo :D
 
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Niko22d
icon12  view post Posted on 23/11/2016, 21:02




Ciaooo , sono nuovo iscritto nel forum , mi spieghi cosa scrivi ?
 
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view post Posted on 24/11/2016, 20:45

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Ciao! Benvenuto su questo forum ^_^ Allora è semplice! Io scrivo Fan Fiction , ovvero storie dei Fans (in questo caso di Rebelde Way ) inventate .
Spero che in queste poche parole sono riuscita a spiegartelo :)
 
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view post Posted on 24/11/2016, 21:35

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Marizza y Pablo house
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BUONA LETTURA! :D

CAP 9

Pablo

Xx: Hai sentito?
Xx2: Cosa?
Xx: Come cosa? Tutto il collegio ne parla. Sembra proprio che Marizza Pia Spirito sia stata vista girare a notte fonda nei corridori .
Xx2: E a fare cosa?
xx: sembra proprio che lei sia l’artefice di tutti quegli incendi negli armadietti e soprattutto la colpevole del malore di Linda.
Xx2: Quella del Primo Anno?
Xx: Si la ragazza che ha trovato 2 enormi ragni! Se lei ha rischiato l’infarto io assolutamente sarei morta seduta stante!
Xx2: Marizza ha superato se stessa! Ma come gli è saltato in mente? Se era un suo scherzo deve sapere che non è stato affatto divertente!
Xx: Sembra proprio che sia stata chiamata dal preside. Voleva farsi l’alibi della gita ma a quanto pare lei ha seminato terrore la notte prima della partenza.
Xx2: E’ così scioccante sapere queste cose..
Origlio la conversazione di due ragazze che stanno spettegolando in un tono non troppo basso di voce e solo sentendo queste informazioni inizio a capire il perché Marizza è stata portata dentro dal preside.
Pablo: Ragazzi dobbiamo aiutare Marizza!
Mia: Cosa?
Distoglie lo sguardo dalla porta delle segreteria chiusa da Dunoff pochi secondi fa , rivolgendomi uno sguardo allibito.
Mia: Dopo che mi ha spinto e fatto cadere a valige in qual modo barbaro? No caro , se la vede da sola . Qualunque cosa abbia combinato questa volta!*alzando le mani* Io me ne lavo le mani.
Pablo: Ma non è stata lei questa volta!
Manu: Mi sa di aver capito . Pablo ..conta pure su di me ..*guardando Mia* e anche di lei.
Mia: che? No Manuel con tutto il bene che ti voglio ti supplico fammi restare fuori da questa cosa..*facendo un passo indietro*
Manu: Non fare la bambina e corri il rischio per un amica.
Mia: Amica? *inarcando il sopracciglio* Sicuro di star parlando della stessa persona?*indicando la direzione presa da Marizza e Dunoff*
Pablo: Ciancio alle chiacchiere ! Dobbiamo sbrigarci. Dai venite con me!
Lasciamo i bagagli li davanti l’entrata non riuscendo in tempo a spiegare ciò che ha sconvolto l’istituto a Santiago , appena entrato con gli ultimi alunni del 3° Anno. Corriamo così verso la stanza di Marizza unicamente per recuperare la lettera , nascosta sicuramente da qualche parte , in modo che dimostri che lei non è la colpevole ma bensì una delle tante vittime.
Mia: Ma dove stiamo andando?
Corre , suggestionata da Manuel che la regge per mano , facendosi man mano coinvolgersi nella nostra avventura .
Pablo: Devo trovare la lettera che ha ricevuto!
Manu: Intendi dire che dobbiamo entrare nella sua stanza?
Mia: Vi caccerete nei guai sappiate .
Pablo: Con tutta la baraonda che sta nel collegio non di certo ci scopriranno. Ecco qua!
Giungiamo finalmente davanti la stanza di Marizza aprendola velocemente nella speranza di non farci sgamare da Blass che se ho visto bene girovagava per le alee dei dormitori.
Pablo: Qui staremo al sicuro!
Socchiudo la porta dando le spalle ancora alla stanza ma appena sento un colpo di tosse di Manuel e un ticchettio sulla spalla subito deduco che ci sia qualcosa che non quadra.
Mia: Ma…c-che..?
Mi volgo , anche spinto dal tono di voce scioccata di Mia , vedendo l’intero letto di Marizza ridotto in mille pezzi. Sembra proprio che qualcuno abbia inciso il materasso con qualcosa di affilato e fatto uscire da esso l’imbottitura e alcune molle . Il resto della stanza sta nell’ordine divino tranne l’angolo di Marizza messo sottosopra nei minimi particolari.
Mia: Ma chi diavolo è stato?..
Avanza cercando di capirne qualcosa ma non è il tempo di fissar tutto questo casino inspiegabile con le mani in mano.
Pablo: Muoviamoci! Deve stare da qualche parte! Manuel tu vedi la*indicando l’armadio* Tu Mia sotto il letto.
Mia: Aah neanche per sogno! Sono qui perché mi avete costretto . Non di certo metterò le mani sotto quel sudiciume!*alzando le mani*
Pablo: *sbuffando* Non ho tempo di ribattere le tue frasi ! Io controllo qui.
Scavo in fondo tra le varie cartacce della scrivania sino a quando la voce di Mia attira la mia attenzione.
Mia: E’ per caso nera quella cosa che stiamo cercando?
Mi volgo nuovamente vedendo la sua espressione per niente felice ma al contrario disgustata da questo macello.
Manu: L’hai trovata?
Chiede munendosi di un sorriso speranzoso seguendo la direzione che punta gli occhi di Mia, facendo lo stesso io.
Mia: Sta sotto al letto..*continuando a stare abbassata sulle ginocchia*
Pablo: Perfetto!!
Mi inginocchio a terra e infilando la mano sotto quel sudiciume , come aveva detto Mia realmente , afferro velocemente la lettera e accertandomi che sia della Loggia mi affretto ad uscire dalla stanza .
Manu: Aspettaci Pablo! Su dai Mia muoviti e corriamo.
Mia: Aah sono così stanca! Correre con i tacchi non è per niente facile e per giunto si rovina la punta!
Continua a lamentarsi mentre viene strascinata a destra e sinistra da Manuel che insieme a me puntiamo dritti alla presidenza ed è proprio quando mi vado a scontrare con la spalla di Pilar mi viene una brillante idea per la testa.
Pilar: Aia! Ma vuoi stare attenta a dove vai?*lamentandosi*
Pablo: Pilar!!
Gli mostro il sorriso migliore del mio repertorio mentre recupero fiato parlandogli con un lieve affanno.
Pilar: *guardando tutti confusa* Ma dove state andando?
Pablo: Ora non posso dilungarmi nelle chiacchiere. Abbiamo bisogno del tuo aiuto!
Pilar: Aiuto?*titubante* E perché mai dovrei aiutarvi?
Mia: Qualunque cosa ti passi per la mente Pablo penso proprio che non ci aiuterà.
Mi sussurra l’amara verità all’orecchio , spingendomi a stringere i pugni per l’agitazione.
Manu: Pilar, Marizza è stata incolpata ingiustamente.
Pilar: Si..*incrociando le braccia* Ho sentito diverse cose su Marizza.. ma non so se crederci o meno.
Mia: *borbottando* In questo collegio di sono una miriade di calunniatori.
Si fissa le unghia mandando questa frecciatina a Pilar che sembra non cambiare opinione nell’aiutarci o meno. Anzi per recuperare alla parola di troppo di Mia mi tocca trovar una giusta causa per aiutarci sul serio.
Pablo: Pilar sei l’unica che può entrare in presidenza e dire che hai trovato questa nella stanza messa sottosopra di Marizza.
Gli porgo con una certa fretta la busta nera mostrandogli automaticamente l’impronta della loggia.
Pilar: Con questo mi stai dicendo che..
Manu:*Anticipandomi* Si! Lei non è l’artefice. Anzi sembra esser una delle tante vittime.
Pilar: Ma io..*poco convinta*
Pablo: Ti prometto che se ci aiuti a salvarla ti organizzerò un uscita con Thomas!
Pronunciare il nome del mio amico ha fatto si che la sua espressione corrugata sul viso si trasformi per mostrarmi un espressione gioiosa . Dai suoi occhi leggo l’entusiasmo di questa mia promessa che , seppur voglia un mondo di bene a Thomas, devo portare a termine.
Pilar: Stai parlando sul serio? *sorridendo incredula*
Pablo:*portandomi la mano al cuore* Lo giuro sul mio nome! Ho notato come lo guardi.
Pilar:*imbarazzata* Ehm..ecco bhè io..
Sorrido maliziosamente brevi istanti e dopo un occhialino inizio a spingerla delicatamente verso la porta delle segreterie .
Pablo: ora non c’è tempo da perdere. Fai quello che ti ho detto e se funziona avrai ciò che vorrai!
Senza che aggiunga niente , dato che è ancora paonazza in viso per la frecciatina maliziosa mandata poc’anzi , stringe la lettera tra le mani irrompendo in presidenza urlando a suo padre :
Pilar: Fermi tutti! Ho la prova necessaria per dimostrare che Marizza non centra con tutto questo!
Dunoff: Pilar!!! Tesoro mio ma cosa stai facendo? Sai bene che non puoi entr..
Pilar: Non mi importa papà! Devi vedere assolutamente questo!
Spiamo la scena da dietro la porta , in modo da non farci beccare e sgretolare quindi il piano che sembra prendere la piega giusta. Pilar avanza decisa verso la scrivania poggiando con convinzione la lettera sul tavolo quasi sotto al naso di Dunoff che fissa l’oggetto con uno sguardo confuso.
Porto lo sguardo su Marizza e dalla sua mascella serrata deduco che non stavano parlando pacificamente.
Dunoff o chiunque sia stato non vede l’ora di cacciare Marizza da questo collegio. Prima desideravo la stessa cosa ma solo ora riconosco che questo che gli sta succedendo è una pura ingiustizia.
Dunoff: E questo cosa sarebbe?
Marz: Pilar ma come l’hai trovata?
Chiede confusa a Pilar che giocherellando nervosamente con le dita dietro la sua schiena cerca di suggerirgli con lo sguardo di vedere fuori mentre Dunoff è concentrato a studiare il contenuto. Sotto diversi sguardi finalmente Marizza si volta quel po’ che basta per intravedere le nostre chiome muoversi , intimoriti di farci beccare dal preside , e subito dopo alza sorpresa le sopracciglia abbozzando segretamente un sorriso compiaciuto.
Marz: Bene! Questa è la prova che sono inclusa anche io in questi maltrattamenti.
Dunoff: Qui sopra non c’è assolutamente scritto nulla.
Marz: Esattamente! Mi è stata inviata pochi prima della partenza. Non so chi me l’abbia mandata ma di una cosa sono certa.
Appoggia decisa entrambi le mani sulla cattedra di legno lucido chinando di poco la schiena in avanti per sottolineare la sua innocenza mentre i suoi capelli dondolano da una parte all’altra per i suoi continui gesticolii animati.
Marz: Ce l’hanno con me . Ed è per questo che hanno approfittato della mia partenza , sfacciandosi per me.
Pilar: Papà..sono certa che Marizza non centri in tutto questo. Ti prego , credile.
Dunoff dinanzi le parole di supplica di sua figlia sembra arrendersi del tutto. Si lascia cadere sulla sedia morbida sospirando sonoramente mentre si porta le dita sulle tempie.
Dunoff: Chi credete ci sia dietro tutto questo?
Marz: Non lo sappiamo ancora ma intendo scoprirlo!
Dunoff: La prego Spirito faccia poco l’avventuriera e si metta a sedere. Ah con chi mi tocca passare il fine settimana?!
Marizza di malavoglia si siede incrociando le braccia e formando un mini broncio dopo aver saputo che non può investigare su quanto è accaduto.
Dunoff: E non faccia quell’espressione. Non posso permettere ad una studentessa del mio collegio di girovagare la scuola in cerca di quei nuovi scalmanati.
Pilar. Quindi…è ufficiale.. La loggia è tornata?
Marz: Non sono le stesse persone!
Dunoff: E lei come fa ad esser certa?*inarcando il sopracciglio insospettendosi nuovamente*
Marz: Se le voci sono esatte ora quelli sotto miro sono i ricchi.. Quindi..*alzando le spalle* ..se io me ne dovrò stare con le mani in mano spero davvero che faccia qualcosa..*alzandosi* ..questa volta. Ora se non le dispiaccia ho una reputazione da salvare.
E detto questo esce dalla presidenza non calcolando il continuo richiamo del preside che esasperato si inizia a confidare dello stress che gli procura quella pazza alla figlia . Pilar prima di abbracciare il padre afflitto mi manda un occhiata complice che subito colgo al volo il significato. Marizza esce spedita fuori , sorpassandoci senza dire niente ma prima di seguirla annuisco col capo a Pilar promettendole così il favore in sospeso.
Manu: Marizza aspettaci!
Mia: Io non ne posso più di correre!
Questa volta più che correre camminiamo velocemente partendo all’inseguimento di Marizza che incazzata nera scarica la sua ira col pavimento , camminando a passo pesante e spedito verso la cima della scale.
Mia: Camionista perché non ci presti un minimo di attenzione?
Marz: Sentimi bene Biondina rifatta! Perché non mi lasci stare? Non sono in vena di discutere con una gallina senza cervello come te!
Urla dal piano superiore lasciando scioccata Mia che spalancando la bocca mostra tutta la sua indignazione.
Mia: M-m-ma…
Pablo: Manuel resta qui con Mia. Ho bisogno di parlare con Marizza!
Gli dico a pochi centimetri dal suo orecchio tenendo sempre d’occhio Marizza che continua spedita il suo tragitto senza meta.
Manu: Sicuro di esser pronto a sentire le sue urla?
Pablo: Saprete se sono sopravvissuto se mi vedrete a pranzo al bar.
Ridacchio per questa mia battuta lasciando così Mia e Manuel all’ingresso saltellando poi su ogni gradino partendo all’inseguimento di Marizza . Ripercorro la strada di prima dato che si sta dirigendo verso la sua stanza. Ma sicuramente sarà talmente in sovrappensiero che non sente i miei passi alle spalle. Non spreco neanche il mio ossigeno a chiamarla che in un batter d’occhio riesco a raggiungerla in stanza poco prima che chiuda la porta.
Per un momento la porta rimane aperta optando sicuramente la sua espressione facciale. Come avevo presupposto è rimasta talmente scioccata da ciò che ha trovato in stanza che non è riuscita a chiudere neanche la porta.
Marz: Ma cosa è successo..qui dentro?
Pablo: Marizza!
Finalmente attiro la sua attenzione chiudendo velocemente la porta in modo che nessuno mi veda qui dentro , fissando gli occhi accecati d’ira scontrarsi con i miei leggermente intimoriti da un suo possibile sclero.
Marz: che cosa ci fai qui dentro? Esci immediatamente!
Mi pongo davanti la porta in modo che lei non riesca a prender la maniglia per aprirla e sbattermi fuori.
Pablo: Abbassa la voce. Blass potrebbe sentirci.
Marz. Non ne me frega un figo secco! Vattene , sparisci non voglio vederti!*indicando l’uscita* Non ho un angioletto tra i capelli sappilo! *finto sorriso*
Pablo: Sono pronto a correre il rischio!
Dinanzi alla mia insistenza lei si arrende sbuffando avvicinandosi automaticamente al letto sguainato in mille pezzi.
Marz: Hanno agito come dei sporchi b*****i alle nostre spalle. Sanno che siamo due tipi che investigano ma arrivare a questo punto poi..
Fissa il tutto con uno sguardo colmo di disapprovazione ,per il loro comportamento no per il macello combinato.
Pablo: Di cosa ti ha incolpato Dunoff?
Marz: Alcuni studenti hanno affermato di avermi visto girovagare di notte per scuola e “seminare terrore” *roteando gli occhi* Se realmente lo faccio agisco di mattina per giunta con le parole no di certo mediante stupidi e sgradevoli scherzi. Ma guarda cosa hanno combinato!
Lancia dei pezzi di imbottitura a terra raccogliendo poi la cornice con una foto che ritrae lei e le sue amiche in una buffa posizione .
Pablo: Chiunque sia stato secondo me.. ha fatto in modo che la colpa non ricadesse su di te.
Marz: Mi stai dicendo che..*guardandomi* ..c’è qualcuno che si è ribellato alla Loggia senza farsi scoprire?
Inarca il sopracciglio mostrando il suo interesse in questo mia opinione.
Pablo: Certo che si. E scommetto tutto che sta nella nostra classe.
Marz. Hey hey hey rallenta un po’ “Sherlock” . Non puoi incolpare persone senza avere prove reali. Quindi frena la tua adrenalina. *finto sorriso*
Pablo: Chissà che farà Dunoff..
Marz:*guardandomi di sottecchi* Stai parlando seriamente? Credi davvero che quel dittatore alzi un dito in tutto questo? Pft..quanto sei patetico.
Pablo: Patetico o meno dobbiamo farci gli affari nostri. Oggi hai rischiato se non fosse stato per me che ti ho mandato Pilar con quella lettera!
Marz: In un'altra vita caro .*finto sorriso* Ah e sappi che me la potevo cavare anche senza il tuo aiuto che , nuovamente , non ho chiesto. Ora vattene devo vedere come aggiustare il tutto.
Pablo: L’ingratitudine farà sempre parte di te come vedo.*scuoto il viso indignato*
Marz: Sempre. *fingendomi un sorriso* Se ti sei pavoneggiato abbastanza puoi andartene prima che ti seppellisco vivo nel materasso e ti butti dalla finestra?
Si avvicina alla porta spalancandomela per invitarmi o meglio costringermi ad uscire.
Pablo: Sappi che sbaglierai!
Marz: Se se se.. quando vorrò sentire i tuoi consigli verrò direttamente io da te. E ora smamma.
Come al solito mi caccia in malo modo dalla stanza lasciandomi così con una voglia irrefrenabile di sfondare la porta ora chiusa e mollargli un bel cangio destro che si trova su quella faccia impertinente.
Pablo: Fa come ti pare!!
E dopo questo me ne vado a spasso spedito verso l’ala maschile borbottando fra me frasi non poco carine nei suoi confronti. Maledetta ingrata che non è altro!

Loggia

Le voci di 5 persone creano ,in una zona non precisa dell’Elite Way , un insopportabile ronzio che viene sgretolato dalla voce suprema del Capo Loggia.
Xx: Silenzio! Un attimo di attenzione!
Il chiacchierio cessa subito dopo e i rimanenti 4 alunni rivolgono lo sguardo , sebben nascosto dal cappuccio insieme al resto della loro identità , all’incappucciato che prende parola salendo su una pedana per risultare più autoritario .
Xx: Vi ho radunato in questa assemblea straordinaria per discutere di un fatto accaduto MOLTO grave!
Xx3: Che cosa è successo?
Xx: Questa mattina qualcuno ha OSATO salvare l’alunna Spirito!
Xx2: E’ inconcepibile!
Xx4: Chi è stato??
I capo juniores di ogni classe esclama frasi in pieno tono stupito , non credendo alle loro orecchie.
Xx5: Dopo tutto quel che abbiamo fatto in questi 2 giorni? Mi sono persino trasvestita da lei per render il tutto più credibile!
Inutile negarlo , il capo juniores del primo anno è esplicitamente una ragazza .
Xx: Esatto. Ho sentito dire dalle voci di corridoio che Marizza non è stata espulsa.
Xx3: Mentre ero in giro ho ricevuto il vostro messaggio. Cosa avete fatto di preciso?
Ovviamente il capo juniores del 3° Anno è stato messo in disparte . L’ultimo arrivato nella Loggia è stato solo avvisato al suo arrivo mediante un messaggio che dopo averlo letto ha subito cancellato.
Xx2: Abbiamo creato panico appiccando gli armadietti dei ragazzi più ricchi dell’istituto.
Xx5: *con voce orgogliosa* Solo grazie a me travestita i ragazzi in piedi di notte hanno “visto” Marizza girovagare sospetta e no me.*sghignazzando*
Xx3: Quindi.. è fuori?
Xx: Sfortunatamente no! Quel Bustamante e quell’altro gruppo scalmanato dei suoi amici l’hanno salvata , mostrandogli la lettera spedita tempo fa.
Xx2: Maledizione!
Xx: Ma non dobbiamo sopraffarci!
Xx4: Ora cosa dobbiamo fare? Alcuni studenti si vogliono ritirare da scuola.
Xx: Ottima notizia. Ma sapere che presto l’Elite Way andrà in fallimento non mi entusiasta di molto.
Xx3: Perché..?
Xx: Perché qualcuno ci ha tradito! Ha fatto si che la camera di Spirito fosse sotto sopra per testimoniare di esser anche lei una nostra vittima!*alzando il tono di voce*
Xx3: Non può esser stata lei per scagionarsi?
Xx: No…l’ho tenuta d’occhio. Non si è allontana dall’atrio e poi è andata dritto in presidenza.
Xx2: E se sono stati i suoi amici?
Xx5: No.. li ho visti passare ed uscire da quella stanza. Non avevano la faccia di aver combinato un macello e per giunta sono stati velocissimi .
Xx: *sospirando* Non so proprio cosa pensare..
Xx4: Perché non organizziamo qualcosa di più spietato?
Xx3: *con tono sorpreso* Mettere vedove nere negli armadietti non è stato spietato?
Xx: Capo juniores del 3° Anno…*schiarendosi la voce con un colpo di tosse* Hai per caso qualcosa da ridire a riguardo?
Xx5: Quella saputella del mio corso meritava uno spavento bello grande!
La ragazza si riferiva alla ragazza di nome Linda , spaventata quasi a morte per i ragni trovati nell’armadietto.
Xx3: Non ho niente a contrario. Stavo solo pensando a..non so ..*con voce titubante* Sicuramente i ragazzi inizieranno a investigare.
Xx: Mmm..*mostrandosi interessato* Penso che tu abbia un idea. Spiegaci tutto.
Xx3: L’unica cosa che dobbiamo fare è…
E creando un cerchio più ristretto iniziano ad architettare il loro prossimo e spietato passo.
Chi sarà stato dunque a sabotare il loro precedente piano? E soprattutto ..perchè l’ha fatto? Chi ha voluto salvare Marizza?

Marizza

Luna: Non ci posso ancora credere! Guarda cosa hanno combinato!
Rivolge uno sguardo scioccato alla pattumiera ora colma delle cose rotte dalla persona misteriosa che ha messo sotto sopra la mia stanza. Sono quasi le 9 di sera e stanchissima di eliminare ogni residuo d’imbottitura del materasso mi allungo sfinita su quello di Lujan , sentendo le sue dita farmi un massaggio alle tempie spremute sino all’ultimo nella speranza di capire chi ce l’ha con me sino al punto di buttarmi fuori dal collegio.
Marz: Ah Luna stai tranquilla. Acciufferò quei maledetti! Si che esiste una gran lista lunga delle persone che vogliono cacciarmi dall’Elite Way..ma arriverà a spacciarsi per me mi sembra un po’ esagerato.
Lujan: Ora cerca di rilassarti. Allora come credi di fare col letto?
Luna: Dunoff ha un diavolo per capelli e ovviamente si trova in difetto dinanzi questa nuova situazione. Non penso che voglia ascoltare la tua richiesta per averne uno nuovo.
Marz: Dormirò un paio di giorni in lavanderia sino a quando chiederò a Sonia di portamene uno nuovo.
Lujan:*Alzandosi dal letto* Dormire da sola li dentro con la Loggia in giro?*con tono sorpreso*
Luna: Lujan ha ragione! E’ pericoloso ! E’ una mossa azzardata.
Marz:*mettendomi a sedere* Ma non dite stupidaggini. Voi non dovete dimostrare alla gente di aver paura. Ne approfitta soltanto per sentirsi superiore. Li portate a credere che loro hanno il potere e qualunque cosa possano fare gli è permesso. Quindi..*alzandomi* .. non di certo mi fermerete.
Lujan: *sospirando* Sei tosta come un ferro battuto!
Luna: Guarda che puoi dormire nei nostri letti . Non c’è nessunissimo problema..
Scontrando il suo sguardo colmo di preoccupazione e la sua voce afflitta abbozzo lentamente un sorriso sulle labbra.
Marz: Stai tranquilla..sto bene così , grazie.
Mi infilo il cellullare nella tasca del pantalone e mettendomi il pigiama sotto il braccio mi avvio alla porta.
Marz: Mi porto il cellullare. Vedo un po’ se sto più comoda nel sottoscala o in lavanderia. Nel caso chiedessero di me gli dite che passo il weekend in famiglia e di non scocciarmi .
Lujan: *avvicinandosi* Cerca di non fare pazzie. Per qualunque cosa chiamaci.
Marz:*facendole l’occhiolino* Certamente. Notte a tutte.
Sorridendo a Luna e Lujan apro e chiudo la porta varcando così i corridori già vuoti del collegio.
Non ho neanche un briciolo di paura nel girovagare da sola a quest’ora di sera. La gente vigliacca non colpisce i tipi forti , ma i deboli. E ritenendomi diversa dagli altri , anormale , giro tranquilla sino a giungere la lavanderia dove sicuramente troverò qualche coperta pulita e un paio di cose morbide per creare un cuscino.
Marz: Perfetto..
Una volta creato il mio accampamento mi allungo nel carrello , posto accanto al buco dal quale buttano le robe da lavare , fissando il soffitto buio in cerca di qualche risposta . Ma il sonno mi offusca la mente e socchiudendo gli occhi mi lascio travolgere dalla stanchezza.
“Ti giuro che riuscirò a metter da parte i dubbi e il terrore di mettermi in gioco….” ; “ Mi hai baciato Marizza!”.
Il ricordo di quella conversazione , il bacio fisso nella mia mente mi fa svegliare di soprassalto col viso imperlato di un leggero sudore guardandomi attorno con un espressione confusa e un respiro affannoso.
Solo ora ricordo di star trascorrendo la notte in lavanderia e drizzandomi su questo carrello sommerso da cuscini e coperte calde e morbide butto lo sguardo sull’orologio da polso che cliccando un tasto noto l’ora grazie ad una piccola lucetta che si spegne subito dopo che scosto il dito dal pulsante.
Marz: Ah..sono ancora le 4!
Mi ributto a peso morto sulle tante coperte profumate sospirando sonoramente mentre mi porto la mano in faccia per lo stress. Tanto tempo per addormentarmi per poi svegliarmi di colpo a causa sua.
Al dir poco “incredibile”! La sfiga continua a perseguitarmi. Mi tiro leggermente la faccia cercando di non pensare ora a lui ma come se cadesse a fagiolo la mia attenzione viene richiamata da un vocio .
Mi guardo attorno confusa fissando poi la luce fuori dalla lavanderia accendersi , visibile dalla porta con vetro opaco . Non si tratta di una sola persona o di una coppia che sembra voler entrare qui dentro per amoreggiare. Anzi..un gruppo di più persone. D’istinto mi copro dalle coperte lasciando scoperto solo gli occhi che insieme alla montagna di roba passa inosservato , dato che il mio scopo è quello di origliare la conversazione sicuramente piccante di queste persone. Come la posso definire se si sono radunati a quest’ora del mattino per giunta di Domenica? Ecco che la porta si apre e il mio corpo sussulta leggermente intimorita di esser attaccata . Mediante respiri profondi cerco di infondermi coraggio da sola.
“Non ho nessun motivo per aver paura! Sii forte Marizza!” : Continuo a ripetermi nella mente.
La porta si apre e quello che terribilmente vedo sono 5 persone incappucciate di nero varcare lo stipite con atteggiamento sospetto. Sgrano gli occhi certissima al 100% di aver nella stanza la vera e propria Loggia!
E ora che diamine faccio? Se qualcuno sente la mia presenza? Se mi trovano cosa mi fanno?
Solo ora sento il mio cuore palpitare incessantemente e d’istinto sfioro con le dita il cellullare che sotto sotto stringo subito dopo in una presa ferrea.
Xx: Bentornati in questo nuovo raduno..
La voce di quel che sembra il capo gruppo è autoritaria e molto calda , sicuramente modificata per non farsi riconoscere dal resto della Loggia.
Dannazione! Se solo avessi un cellullare decente a quest’ora potrei fare un video per farglielo vedere poi a Dunoff!
I suoi scagnozzi o questi che sembrano esser capo juniores delle altre classi salutano e ringraziano con poche parole il “Bentornati”.
Xx: Ci siamo radunati a quest’ora del mattino in questo posto provvisorio solo per annunciarvi il cambio di programma.
Xx2: Cambio di programma?
Chiede una voce maschile altrettanto modificata da lui stesso per non farsi riconoscere. Nonostante mi sforzi ad intravedere i loro volti o qualche parte del loro abbigliamento non riesco a muovere un solo muscolo altrimenti mi scoprirebbero.
Xx: Esattamente. Non ci incontreremo al solito posto ma bensì nella Macelleria del nostro caro amico. Vero?
Sgrano ancora di più gli occhi sentendomi ormai divampare. Il Capo rivolge la sua totale attenzione all’incappucciato alla sua sinistra poggiando poi la mano sulla sua spalla.
Xx3: Esattamente..
Macelleria?...Questo vuol dire che…Guido è di nuovo nella Loggia?? Mille timori crescono a dismisura nella mia testa e nonostante sia confusa al 100% cerco di restare calma e ascoltare ogni singola sillaba della loro conversazione clandestina. A quanto pare il raduno in lavanderia è stata solo un eccezione.
Xx2: Perché mai questo cambio?
Pone la stessa domanda che mi frullava per la testa , e subito dopo risponde il Capo.
Xx: Perché abbiamo diverse cosa da fare. Ora non posso elencarvele. Stasera alle 20:30 in punto , prima della chiusura il capo Juniores del 3° anno ci farà entrare , dandoci così la totale disponibilità del suo locale.
Xx3: Certamente..
Xx: Perfetto! *con voce pimpante* Ora tornate tutti ai vostri letti . Oggi sarà una giornata molto importante per noi ! Vi voglio pronti e svegli ! L’assemblea è sciolta. Attenti a non farvi beccare.
E dopo un coro di “Si” il gruppo di 5 persone si disperde sino ad uscire in silenzio dalla porta della lavanderia spegnendo poi la luce nei corridoio di fuori. Solo quando i passi svaniscono e le voci cessano esco dalla mia copertura prendendo un respiro profondo per cercarmi di tranquillizzarmi.
Mi poggio alla parete fredda della lavanderia confusa e stordita da tutto quel che ho assistito, e sfortunatamente sentito, portandomi la mano in faccia. Non è soltanto il sonno a darmi alla testa. E’ tutta questa nuova situazione. E ora che dovrei fare? So dove si incontreranno stasera , a che ora e soprattutto….so chi è il capo juniores del 3° Anno! Guido..perchè ci hai mentito di nuovo?
Stranamente sento poi il mio cuore iniziare a battere forte. Scosto la mano dal viso per portarlo sul petto e sentire il battito accelerato , ma nel farlo vedo la mia mano tremolare. Solo ora mi accorgo che potevo esser sfacciata. Se qualcuno mi chiamava al cellulare non so che fine avrei fatto. Strinsi d’istinto il cellullare quando ero sotto le coperte e per un momento mi è passato per la testa di mandare un messaggio di aiuto a Luna e Lujan ma il pensiero che loro arriveranno in un batter d’occhio non mi tranquillizza. Ho bisogno di una persona che mi sappia tener testa , di Quella persona che riesce sempre a eliminare le mie preoccupazioni perché la mia totale attenzione cadrà su di esso nella cosa che mi riesce meglio: dargli filo da torcere. Prendo con mani tremolanti il cellullare fissando il display illuminato.
Sono ormai quasi le 4:30 del mattino..Mi mordo le labbra e stanca di sentire il cuore esplodermi quasi fuori dal letto clicco vari tasti sino a comporre e inviare un messaggio a…Pablo.
Marz:”Sono in lavanderia. Vieni subito!”.*inviandolo*
Dopo di ciò scaccio fuori un pesante respiro , scacciando parte della tensione cresciuta poc’anzi a dismisura.
Non sono certa che lo leggerà , anzi ho pochissime probabilità che lui arrivi nell’arco di pochi minuti.
Ma la speranza è l’ultima a morire. Ritorno nel carrello che funge da letto rannicchiandomi sul posto sotto un mucchio di coperte che mi lasciano fuori la testa. Com’è possibile che non si sono accorti di me?
Ero proprio dietro di loro . Chiamarli idioti sarebbe un effimero. Se apparterrei ad un organizzazione segreta controllerei per bene ogni angolo della stanza prima di darci appuntamento e ora. Sospiro buttando lo sguardo all’ora. Sembra passato chissà quanto tempo ma in realtà sono passati scarsi 5 minuti. Poggio afflitta il capo alla ringhiera di ferro del carrello sospirando mentre socchiudo gli occhi.
Dormire in questo momento non mi passa neanche nell’anticamera del cervello. Sono troppo tesa.
Ho bisogno di parlare con Pablo soprattutto che è amico di Guido. Ci ha mentito e ci ha persino giurato di non appartenere a nessun gruppo questa volta. Io penso che se una persona è capace a fare queste cose una volta è capace persino a farne chissà quante altre volte.
Xx: Marizza!
Sento un bisbiglio dietro la porta della lavanderia e appena mi alzo di scatto intravedo l’ombra di Pablo al di là del vetro opaco .
Marz: Pablo!
Sorrido , per la prima volta felice di vederlo e al contempo incredula che sia giunto da me così subito.
Pablo: Apri prima che qualcuno mi becca!
Vedo che continua a tirare la maniglia piegata dalla sua parte e basta questa scena ridicola per farmi sgretolare il sorriso per dar vita ad un espressione scioccata.
Marz: Quanto sei stupido!
Dopo un sospiro mi avvicino alla porta e tirandola dalla mia parte la apro con una tale facilità da far capire a Pablo di aver fatto una gaffe molto imbarazzante.
Marz: Se magari leggi la scritta faresti meno figure.
Fingo un sorriso indicando di sfuggita il cartellino sulla porta “Spingere”.
Pablo: Ah lasciamo stare questa porta del cavolo!*varcando la soglia* Che cosa diamine ci fa qui sotto e per giunta da sola a quest’ora del mattino?
Mi affretto a chiudere la porta continuando a rimanere nel buio per non infondere sospetti a chiunque stia facendo la guardia nel collegio .
Marz: Inizia ad abbassare la voce. Nessun docente sa che io sono qui.
Pablo: E allora spiegati! Mi hai mandato un messaggio nel cuore della notte. Per un momento volevo fregarmene e girarmi per tornare a dormire.
Marz: Sentimi ! Non ti ho chiamata per sapere cosa stavi facendo , con chi stavi dormendo o cosa volevi fare dopo l’arrivo del messaggio! Se continui così mi induci a pentirmi di averti chiamato!
Lui sospira pesantemente poggiando la schiena , col viso visibilmente assonnato , alla lavatrice mentre rivolge uno sguardo vago alla lavanderia in penombra sino a soffermarsi sull’accampamento provvisorio da me creato.
Pablo: Hai ..dormito qua?*con un tono sorpreso*
Marz: Si ma non è questo il punto! Mezz’ora fa indovina chi è entrato?
A questo punto intravedo le labbra di Pablo incurvarsi in su sino a creare un sorriso malizioso sparando poco dopo una delle sue.
Pablo: Non mi dire!*ridendo* Hai scoperto due alunni del collegio amoreggiare qui dentro mentre tu dormivi?!
Marz: MA no cretino!! E’ entrata la Loggia!! LA LOGGIA PABLO CAPISCI??
Solo ora torna d’un tratto serio staccandosi dalla lavatrice per avvicinarsi a me per guardarmi dritto negli occhi . La velocità col quale si è avvicinato è stato un piccolo attentato al cuore e gonfiando il petto seguendo il ritmo del respiro profondo sento la gola seccarsi impedendomi di proferire parola.
Il suo sguardo magnetico mi ha immobilizzato e solo quando sento un calore espandersi sulla fronte mi rendo conto che ha posto la sua mano su di essa .
Pablo: Credo che tu abbia un bel febbrone!
Dilato le pupille capendo subito che non mi stia credendo.
Marz: Non … mi credi?







ED ECCOCI QUA! La situazione si complica! La Loggia è più agguerrita che mai ma tra di loro sembra esserci un traditore. Chi sarà? Ma quel che ci incuriosisce è sapere qual'è il loro piano? L'incontro occasionale rientra in esso ? Qual'è il loro obiettivo ? Guido davvero fa parte della nuova Loggia? Lo scopriremo presto!! Continuate a seguire la fan fiction!! Spero che vi stia piacendo ! Ciaoooo!

Noemi attendo con ansia il tuo commento *--* Ciaooo!
 
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Pablizza01
view post Posted on 24/11/2016, 22:13




AH ROXY ROXY ROXYYY E CHE CAPITOLOO ANCHE ORAAA :wub:
Poichè ho poco tempo non posso fare papeli ma ti voglio dire che è stato bellissimo anche questo capitolo.
La parte del 'salvataggio' di marizza..beh..non mi aspettavo pilar..ma è stata mandata da pablo e quindii eheheheheh :shifty: :shifty:
Beh poiiiiii direi che a sabotare il piano della loggia è stato sicuramente il capo junores del 3 anno..mi pare ovvio! E spero che non sia guido..dico sul serio :unsure:
Che poi...ora che ci penso bene..naaaah non penso che sia di nuovo lui..però boh..non lo so..io avevo delle idee..quindi se è guido loro sfumeranno..boh
SONO MOOOOLTO curiosa di sapere chi è codesto essere -_-
E poi beh!! L'incontro della loggia e sopratutto marizza!!
Marizza che subito dopo manda il mess a pablo..awww
E subito accorre lui eh!?!?! Mado :wub: :rolleyes:
La parte della maniglia mi ha fatto morire AHAHAHA
E la parte finale..PABLITO NON LE CREDI?? Aaaaah secondo me TU hai il febbrone Ahaha
Vabbeeee termino il commento con un grande CONTINUA!!!! stupenda sempre di più la tua ff..Ciaoo :wub: ^_^
 
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view post Posted on 27/11/2016, 22:38

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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BUONA LETTURAA :D

CAP 10

Marizza

Marz: Non…mi credi?*scioccata* NON MI CREDI?
Quasi urlo in preda ad un attacco di nervosismo arretrando di un passo in modo che mi levi la sua calda mano dalla mia fronte in ottima temperatura.
Pablo: Su Marizza stavi dormendo qui come un barbone . Sicuramente non ti sei resa conto che faceva tutto parte del sogno. Non può esser che di colpo arrivi la Loggia e non ti veda.
Marz: Mi sono nascosta!
Rispondo digrignando i denti per i nervi.
Marz: Non è stato un sogno! Ne sono certa ! Assolutamente! L’incontro è stato REALE!
Dinanzi la mia insistenza e decisione nell’esclamare queste parole lui , dopo un sospiro , incrocia le braccia e finalmente mi da la possibilità di raccontare coso ho visto .
Pablo : Cosa hai visto? *con un tono impassibile*
Marz: La domanda non è “Cosa hai visto?” …La domanda è “Cosa hai sentito?”.
Pablo: Marizza sono “Leggermente” assonnato , perché non vai dritto al punto?*sbadigliando* Continuo ad esser certo che tutto questo faccia parte di un tuo scherzo.
Marz: Se credi che sia solo uno scherzo.. perché non te ne vai?
Ora sento la mia voce rompersi dal pianto che non di certo darò vita dinanzi a lui come una stupida.
Non gli darò vinta , non mi farò considerare una piagnucolona . Mai!
Ci scambiano diversi sguardi profondi e dal mio spero che comprenda di star raccontando l’amara verità.
Pablo: Ci sarà un Perché sono corso qui da te nel cuore della notte. Quindi..racconta.
Arretra riappoggiando la schiena sulla lavatrice incrociando le braccia questa volta rivolgendomi la totale attenzione. Prendo un bel respiro e munendomi di coraggio inizio a raccontare.
Marz: Sono giunti qua alle 4. Il capo della Loggia ha raccontato al resto del gruppo che questa era solo una riunione per comunicare il cambio di programma che consiste di vedersi questa sera alle 20:30 …
Adesso che devo raccontare del suo amico Guido mi sento nuovamente la gola seccarsi ma dopo aver deglutito la salita , umidendomi la bocca , e stretto i pugni in una salda presa continuo.
Marz: ..alla macelleria di Guido.
Pablo: Che?*confuso* E ora che centra Caffè? Ma che diamine di incontro è mai questo?
Marz: Pablo tu non capisci! Guido STA , FA PARTE di questa nuova Loggia!
Lui sgrana gli occhi fissandomi con un espressione totalmente confusa .
Si umida le labbra passandosi la punta della lingua leggermente , staccandosi nuovamente dalla lavatrice per fare lentamente avanti e dietro per la lavanderia cercando di costruire almeno una frase diretta.
Pablo: M-ma..non è possibile..
Sforza un sorriso incredulo rivolgendomi uno sguardo nel quale colgo un mix di confusione e di delusione nel scoprire questa amara verità.
Pablo: Lui ci ha giurato che non apparteneva..
Marz: Lo so…lo ricordo perfettamente.
Pablo: No..*scuotendo il capo* Avrai sicuramente sentito male Marizza!
Marz: Sto parlando seriamente! Il capo parlava direttamente con Guido e lui ha affermato l’ora dell’appuntamento!
Pablo: E hai sentito la sua voce?
Marz: Bhè…Ognuno di loro si modificava la voce a modo suo.
Pablo:*sospira* Marizza non abbiamo le prove che fosse realmente Guido . Può anche esser vero che loro abbiamo creato questa messa in scena sapendo che tu eri la nascosta ad origliare la conversazione.
Marz: Perché mai avrebbero dovuto metter in mezzo Guido? *confusa*
Pablo: Secondo me vogliono far cadere la colpa anche su di lui .*sbadigliando* Ma noi siamo più furbi.
Marz: Nessuno , se non Luna e Lujan , sapevano che io ero qui!
Pablo: Magari sono loro le traditrici!
Marz: Non sparare stronzate! E’ umanamente impossibile. Era sicuramente Guido! Quello sporco traditore!*stringendo le mani in pugno*
Pablo: Marizza smettila. Ti sto dicendo che certamente è stata una trappola. Giuro che Guido è rimasto a letto tutto il tempo!
Marz: *alzando il tono di voce* E tu che ne sai se non è riuscito ad uscire dalla stanza senza che ve ne accorgiate ?
Pablo:*finto sorriso* Ti voglio ricordare che ho il sonno leggero , altrimenti non avrei sentito neanche il “Bip” debole del mio cellullare.*mostrandomelo con un espressione strafottente*
Do un calcio al carrello smuovendolo di un paio di centimetri , scaricando così parte del mio stress.
Marz: Mi chiedo il perché ti ho chiamato!
Pablo: Perché hai avuto paura.
Alzo il capo rivolgendogli uno occhiata trucida , fissando quindi in malo modo la sua faccia sulla quale è stampata un espressione sorniona in viso.
E sono pronta a scommettere che nella sua testa gli frulli l’idea che volevo che corresse in mio soccorso.
Marz: Non ritenerti il “paladino della giustizia”. Ti Ho chiamato solo perché si trattava del tuo amico.
Mi siedo sfinita nel mio accampamento riprendendo un attimo fiato dopo questo lungo battibecco.
Marz: E’ meglio che te ne vai adesso. Abbiamo parlato..non ho altro da dirti.
Pablo: In realtà non abbiamo risolto niente.
Sento i suoi passi alle mie spalle e sollevando lo sguardo mi trovo il suo viso sporgersi dal carrello sul quale sto sdraiata fissandomi quell’espressione insopportabile da macho dei miei stivali.
Pablo: Posso sapere cosa hai combinato qui dentro?*fissando coperte e cuscini* Che ci fai con tutto questo?
Marz: *finto sorriso* Ti voglio ricordare che mi hanno strappato il letto. Dovevo dormire pur da qualche parte.
Pablo: E la tua mente malata ti ha indotto ad appartarti in questo posto buio e isolato da mezzo mondo. Se ti scoprivano quei tipi o se ti attaccavano ..cosa avresti fatto?
Marz.*sospirando* Non andare nel paranormale. Me la sarei cavata.*impassibile*
Pablo: Almeno hai visto quanti ne erano?
Marz: Le cose certe che ho visto e sentito è che abbiamo a che fare con 5 alunni del questo collegio. A quanto pare ogni classe ha il suo capo juniores. So soltanto che quella del primo anno è una ragazzina. L’ho intuito dalla voce e sembra proprio lei essersi camuffata da me la notte prima della partenza seminando terrore.
Pablo: Con 5 pazzi? Marizza ti rendi conto che azzardo ti sei messa? Dovevi chiamarmi subito!
Marz: *sarcastica* Si certo nel bel mezzo della loro riunione iniziavo a chiamarti dicendoti “Hey Stupido sono qui con quelli della Loggia , vienimi ad aiutare!” oppure mi mettevo a digitare un messaggio con i tasti che emettevano suoni! Pablo ci sei o ci fai?? *sbalordita dalla sua stupidità* Magari urlavo pure “Scusate faccio una telefonata veloce!” .*roteando gli occhi* Mi stupisci di giorno in giorno.*sospirando* Idiota.
Pablo : Anche alle 5 del mattino sei in vena di spirito .
Lui mi finge un sorriso e io ricambio il gesto distogliendo poi lo sguardo.
Pablo: Ora mi puoi rispondere con serietà a qualche domanda?
Marz: Che genere di domande sono?
Pablo: Riguardano la Loggia. Che intenzioni hai di fare?
Marz: Ovviamente seguire quella pista.
Pablo: Quella pista di cui sei completamente certa non ti porterà su una buona strada? Ne sono certo.
Marz. Se hai paura basta dirlo. Ci andrò sola stasera.
Pablo: Da sola?*alzando il tono scioccato* Sei completamente impazzita? Davvero vuoi recarti a quell’appuntamento.
Marz. Certamente e con un video coglierò in fragrante quei farabutti e dimostrerò a tutti compreso Dunoff che non sono io l’artefice di tutto questa baraonda messa in giro! *drizzandomi * Pablo ho una reputazione da recuperare! Tutti stanno avendo paura di me!
Pablo: Non è una novità! Marizza eri ritenuta un mostro ribelle sino a poche ore fa e ora ti preoccupi di aver l’etichetta della “Vandala”? Suvvia non essere patetica e non correre rischi di cui poi potresti trovarti in serie difficoltà!
Marz: Tu stai insinuando che io non sono all’altezza di affrontare questo pericolo da sola?
Chiedo rialzandomi del tutto per rivolgergli uno sguardo scioccato .
Pablo: Non lo sto “Insinuando”. Lo Sto affermando con decisione!
Marz: Sa che ti dico? *guardandolo freddamente* Di non preoccuparti! So badare a me stessa e quando finalmente quel problema lo risolverà da SOLA *scandendo le parole* ti dimostrerò di che pasta sono fatta!
Non ho bisogno del tuo aiuto.
Pablo: Ma se hai chiesto di venire qua poco fa puntandomi quasi la pistola alla tempia? Stavi tremando quando sono entrata ! Credi che non me ne sia reso conto? *avvicinandosi* Marizza io ti conosco , so cosa ti sta passando per la testa , so cosa certamente hai provato trovandoti sola e con le spalle al muro e so anche cosa stai provando nell’avermi così vicino a te.
E come ha affermato , sentendo il suo profumo sotto il naso il mio cuore subisce un attacco improvviso sentendolo poi palpitare velocemente. Ma non intendo abbassarmi ai livelli che vorrebbe.
Alzo il capo e con superiorità serro la mascella pronto a ribattere la sua frase.
Marza: Io..stasera andrò alla Macelleria di Guido alle 20:30 in punto! Tu e il tuo amico fate e pensate a quel che volete. Nulla mi toglierà dalla mente quest’idea. Ora se hai finito di sparare stronzate puoi anche andartene. Vorrei in qualche modo farmi altre orette di sonno.
Ricreando la distanza giusta tra noi due mi affretto ad aprire la porta della lavanderia , rivolgendo un vago sguardo a qualunque altra cosa che non siano i suoi occhi profondi.
Pablo: Avere paura non rende meno forti.
Bisbiglia poco prima di varcare la porta con orgoglio. Sbatto la porto una volta uscito e lasciata sola maledicendolo con parole poche carine. Maledetta a me che ho cliccando invio a quel messaggio.
Dovevo vedermela e me la vedrò da sola. Perché lui non mi accompagna in niente.
Confuso in campo romantico e confuso è anche nel campo dell’avventura! Dove sono finiti quei uomini pronti ad affrontare il pericolo per scoprire la verità? Mi chiedo in che diamine di mondo sono capitata! Certamente in quello dei babbei!

Pablo

Guido: Pablo ho un idea!
Esclama di colpo nel bel mezzo della camminata che teniamo quotidianamente il pomeriggio.
Ho trascorso la mattinata a pensare a qualche idea brillante ma l’unica cosa che mi è venuto in mente è stata quella di coinvolgere Guido in tutto ciò. Come pensavo lui mi ha giurato persino in ginocchio di non esser coinvolto in tutto questo e che ovviamente è una trappola.
Pablo: Quale idea?
Chiedo leggermente stanco a quest’ora della giornata pesante sin dall’alba. Quando mi è arrivato il messaggio di Marizza mi sono precipitato dal letto correndo poi da lei quasi col timore che gli fosse successo qualcosa o magari con l’ansia di ricevere qualche buona notizia. Ho pensando per un secondo che si fosse pentita della scelta presa alla gita scolastica oppure del modo in cui si è comportata l’altra mattina con me . Ma non è successo niente di tutto ciò che aspettavo col tutto il cuore. Poi c’è stata il raduno insolito e troppo strano per i miei gusti di quella Loggia e quando sono giunto da lei ho subito visto il suo corpo tremolare. Era terrorizzata , ma ammettere che ha provato un po’ di paura è troppo difficile per lei.
Guido: Noi questa sera andremo nel locale di mio padre!
Pablo:*alzando il tono* Che??
Guido: *sorridendo* Hai sentito bene!
Pablo: Ma hai bevuto? Perché dovremmo andare alla macelleria? Sei completamente impazzito come quella svitata!
La indico con lo sguardo passare alla massima velocità tra la scia dei pochi studenti rimasti in collegio la domenica pomeriggio.
Guido: Andare con Marizza sarà la prova per dimostrare la mia innocenza!
Pablo: Te lo sogni che segui te e quella pazza! Non voglio mettermi nei guai.
Guido: Eh dai Pablito! Non fare il vigliacco e aiutami a recuperare la mia dignità. Qualcuno vuole sbattermi fuori da qui !
Pablo: Forse perché ce l’avevi con loro quando facevi parte della vecchia Loggia?*finto sorriso*
Guido: Ora non rivanghiamo il passato. Andiamo con Marizza e cerchiamo di recuperare qualche prova che possa ritenerci innocenti.
Pablo: Tu e Marizza vi siete troppo personificate nei panni dell’investigatore! Smettetela . Non è un gioco. Quei tipi possono essere pericolosi!
Guido: E non hai paura che Marizza possa andare da sola?*inarcando il sopracciglio*
Pablo:*guardandolo male* Non usare quella tattica! Ti conosco! Te lo proibisco!
Alzo l’indice per avvertirlo ma il suo sorriso sornione la dice gran lunga.
Guido: Ah povera Pazza.. sola e soletta ad affrontare il pericolo.*sospirando per finta* Chissà che fine farà..*pensando con sguardo perso*.. Finirà appesa infilzata accanto al vitello? O vicino alla carne di maiale? *sospirando* Lo sapremo solo lunedì se non si presenterà a lezione. Bene..credo di aver detto tutto e ho anche capito che hai le idee chiare a riguardo.
Si alza dalla panca del corridoio portando avanti questa messa in scena organizzata nei minimi particolari .
Pablo: Vuoi farmi sentire in colpa?*inarcando il sopracciglio*
Guido:*finto innocente* Chi io? Bha..giammai.
Sbuffo sonoramente portandomi la mano in faccia per massaggiarmi le tempie con le dita.
Pablo: E va bene!! Seguiremo il piano di quella pazza!
Guido; Sii!! *esultando sul posto* Vedrai che andrà tutto bene! Faremo un bel video o li cacceremo dal collegio! Così che nessuno più crederà che dietro a tutto ciò ci sia nuovamente io. *ridendo* Lo trovo eccezionale.
Pablo:*alzandomi* Di eccezionale sarà solo la sua sopravvivenza se non mi accade niente. Lo spero per te e per quella tipa.
Sono pronto ad andare in stanza per prepararmi psicologicamente ma la sua voce mi blocca e rivolgendogli le spalle ascolto ciò che ha da dire.
Guido: Penso che più di tutti conosci com’è Marizza. Non corresti il pericolo se non la vuoi realmente bene.
Accenno un mezzo sorriso rispondendo alla sua frase toccante .
Pablo: L’unica cosa che mi spinge a seguirvi è unicamente per dirvi “Ve l’avevo detto” , quando capirete che siete caduti in una loro trappola.
Sento un piccolo verso di una risatina e nulla mi toglie dalla mente che non abbia preso sul serio ciò che ho detto. Infondo ho mentito a me stesso. Certo che li seguirò perché sono preoccupato per Marizza ma..è difficile ammetterlo. Questo è il punto.
Guido: Allora ci avviamo e andiamo insieme. Li scoveremo.
Pablo: Stanne certo.
Avanzo capendo che ormai ci sono entrato nel tutto in questa faccenda sgradevole. Spero solo che non facciamo la parte dei tonti e di non correre nessun rischio. Passeggio nei corridori sino a giungere l’uscita sul giardino posteriore del collegio e guardandomi attorno con sguardo vago la intravedo salire sul muretto del balcone e sedersi su di esso per rivolgere uno sguardo al traffico della strada sottostante.
Prendendo un bel respiro mi munisco di pazienza per affrontarla.
Ieri sera ci siamo lasciati in una pessima conversazione ma ormai mi ci sono abituato.
Avanzo a passo spedito fissandolo con impassibilità sul volto .
Pablo: Io e Guido verremo con te questa sera. Non pretendo un NO come risposta!
Vado spedito anche con le parole che richiamano la sua attenzione. Alzando il capo e scontrando la sua espressione impassibile mi fa dedurre che questa mia informazione non gli ha fatto ne freddo ne caldo.
Marz: Mm..
Emette questo piccolo verso rivolgendo lo sguardo altrove senza calcolarmi più di tanto.
Pablo: Che diamine di risposta è mai questa? Guardami quando parlo!
Marz: Pablo che cosa dovrei dirti? Dovrei domandarti “La vigliaccheria di stamattina dov’è andata a finire?”. Non mi sorprende sapere che hai cambiato idea a riguardo. Se volete venire ok..a me non cambia niente.
Pablo: Cosa intendi dire che non ti sorprende sapere che ho cambiato idea? *leggermente confuso*
Scende lentamente dal muretto ritrovandomela davanti chinando leggermente il capo per arrivare alla sua altezza. Si umidisce le labbra e avanzando con superiorità deduco che sia pronta a sferrare un attacco.
Marz: Sai..*fingendo un sorriso* Sei così confuso e contraddittorio su tutto che ormai mi sono fatta l’abitudine.. Semplice no?
Detto questo mi sorpassa sentendo in me il sangue ribollire per la rabbia.
Pablo: Ti offro un accordo!
Ci volgiamo all’unisono in modo da poterci specchiare negli occhi dell’altro.
Marz: Che diamine stai dicendo?
Pablo: Se questa sera farai un buco nell’acqua..tu uscirai con me.
Per un momento dilata le pupille e posso leggere in essi la confusione più totale.
Marz: Te lo sogni!
Pablo: Paura di fallire? *fingendo un sorriso*
Marz: Non sto dicendo questo! Anzi… se ci rifletto sopra..perchè no? *sorriso da sfida* Infondo sarà bello vederti perdere perché io Scoverò quei disgraziati stanne certo!
Esclama con enfasi e tutta la sicurezza che ha in sé.
Marz: L’unica cosa che mi turba è il fatto che verrà anche il tuo amico.
Pablo: E’ stata l’idea di Guido quella di seguirti quindi sono certo che lui non centri niente con quella riunione della Loggia.
Marz: Allora perché tutta questa premura nel seguirmi?*inarcando il sopracciglio*
Pablo: Lui vuole ritenersi innocente e io voglio riderti in faccia quando capirai che è stato solo uno scherzo per farti fare ore e ore di cammino per giungere li e rimanere a bocca aperta quando non troverai nessuno.
Marz: Allora perché non risparmi il tuo tempo prezioso e te ne vai a fanculo invece di seguirmi?
Pablo: Mi dispiace per te ma preferisco vedere la sua espressione . Darei tutto l’oro del mondo per dirti “Te l’avevo detto!”.
Sorrido compiaciuto vedendo la sua espressione arrabbiata sopprimere la vera ira che si mescola col suo sangue.
Marz: Stasera! Alle 20:30 vi voglio li davanti . Non un minuto di ritardo altrimenti andrò da sola e non ci sarai per dirmi..*imitando la mia voce* .. “Te l’avevo detto!” . *finto sorriso* Odioso!
Lei si volge di scatto ritornando dentro al collegio mentre borbotta frasi e frasi colme di parolacce , imprecando sul mio nome. Io al contrario me la rido perché più passa il tempo più va fuori di senno.
Ci sarà da divertire stasera , o almeno spero!

Marizza

Marz: Non stiamo per andare a rapinare una banca!
Squadro da capo a piedi il suo amico Guido vestito completamente in nero come un ladro pronto a rubare un gran bottino.
Guido: E’ solo un travestimento Marizza! Ci si deve mimetizzare nella notte.
Roteo gli occhi decisa a cliccare la leva “non ascoltarlo” nel mio cervello. E così mentre lui parla a vamperà io mi concentro ad aspettare Pablo qui davanti l’ingresso dell’Elite Way.
Marz: *guardando l’orologio* Aspettarvi è stato un errore. Sono le 20 , dovrei già esser li davanti per studiare i movimenti.
Guido:*ridendo* E nel momento giusto “PANK” !! Li cattureremo!
Marz:*borbottando* Dio che imbecille!
Guido: Dimostrerò a tutti di esser una delle tante vittime!
Marz. Se se..*non dandogli molta importanza* Il presidente degli Stati Uniti ci farà aspettare ancora per molto tempo?*sbuffando* Tra due minuti me ne vado sul serio!
Xx: Eccomi eccomi! Ma parlare sempre non ti crea una stanchezza immensa?
Giunge da noi scendendo velocemente le scale in abiti normali con la sua solita espressione sorniona .
Marz: Modestamente ho il dono di parlare , criticare il comportamento inappropriato della gente e per ultimo ,ma non meno importante, ho persino il dono di rompermi ogni singolo secondo della tua inutile vita.*finto sorriso* Ora possiamo andare?
Guido: Oh parola toste la ragazza!
Sghignazzando varca la porta principale dopo una spinta del suo amico che prima di uscire e seguirlo mi rivolge uno occhiata trucida che io ricambio fingendo un altro sorriso.
Pablo: Molto divertente.*finto sorriso*
Marz: Faccio del mio meglio.
E detto questo sorpasso i due mostrandogli la strada che dobbiamo percorrere.
Pablo: Correre un grosso guaio questa sera!
Marz. Stai zitto.
Bisbiglio una volta chinata dietro un cespuglio per osservare i soliti movimenti della guardia notturna vicino all’uscita del cancello.
Guido:*sottovoce* Non dovremmo stare qui.
Marz. Se avete fifa potete anche tornare dentro. Non ho bisogno di tenere due cani fifoni alle spalle. E tu levati di dosso! Non mi piace sentire il tuo fiato sul collo!
Mi scrollo da dosso Pablo che per vedere la guardia al mio fianco si era quasi sdraiato sulla mia schiena inarcata in avanti.
Pablo: Anche in queste situazioni dimostri di esser una donna con le palle!*lamentandosi per la spinta*
Marz: Meglio una donna cazzuta che fifoni come voi due.
Guido: Pablo digli qualcosa! Sta offendendo la nostra dignità!
Pablo:*sospirando* E va bene! Ti dimostrerò come si distrae per davvero la guardia , poi cambierai opinione su di me.
Marz: *sorriso di sfida* Dimostramelo.
Pablo:*sorridendo furbamente* Certamente.
Marz. Ci sarà da divertirsi.
Creo un ghigno divertito aspettando con ansia la sua prima mossa ma nel momento che la guardia rivolge le spalle dalla nostra parte di colpo mi sento esser presa il polso.
Pablo. 3!!
Esclama a bassa voce uscendo allo scoperto dal cespuglio portandomi sorprendentemente appresso .
Marz. Ma che..??
Neanche il tempo di capire qualcosa che mi ritrovo stesa sul prato dietro un altro cespuglio che ci tiene ben nascosti dallo sguardo vispo della sorveglianza. Se ci becca e ci porta da Dunoff dimostrerò di esser stata io a girare di notte per il collegio quella sera.
Guido: Ragazzi aspettat..
Guardia: E tu che ci fai li dietro??
Il mio cuore fa un balzo per lo spavento sentendo poi una mano calda serrarmi per bene la bocca in modo da non emettere nessuno verso . La mia schiena viene attirata meglio dietro il cespuglio non riuscendo neanche a vedere Guido che è stato stupidamente beccato dalla guardia , dato che Pablo ha pensato di portare con se solo me , abbandonando il suo amico al suo triste destino dietro ancora al vecchio cespuglio.
Pablo: Resta ferma e zitta.
Mi bisbiglia completamente all’orecchio facendomi automaticamente dilatare le pupille quando sento la mia schiena aderirsi al suo petto , sentendone perfettamente il calore che amane . Se prima il mio cuore batteva per paura di esser scoperta ora batte all’impazzita maniera riconoscendo la provocante posizione che abbiamo assunto per non farci sgamare. Respiro a fondo mediante il naso , cui fiato sfiora la mano di Pablo che continua ad avere una presa salda sulla mia bocca mentre drizziamo l’orecchio per origliare la conversazione tra Guido e la sorveglianza.
Guido: Eh..ecco io..
Guardia: Qualunque cosa vuoi dire lo darai al preside! Su alzati !
Dai vari ramoscelli del cespuglio intravediamo la guardia sollevare Guido da terra tenendole ben stretto in braccio mentre con la mano sinistra è pronto a cacciare la sua mazza da spaccargli in testa se prova a fuggire dalle sue grinfie.
Guido: Ma io non ho fatto niente!!*venendo portato via*
Guardia: Sei completamente vestito di nero! A chi la vuoi dare a bere? Cammina prima che chiami la polizia brutto ladro!
Guido: Ma se sono uno studente di questo collegio…
E man mano non sentiamo più la loro conversazione dato che avanzano a passo spedito verso l’ingresso del collegio e solo ora sento la mano di Pablo rallentare la presa dalla mia bocca permettendomi di parlare e di sollevarmi , dato che la guardia si è allontanata portandosi via Guido.
Marz: Ma che diamine è successo??
Pablo:*drizzandosi* Quello stupido ha agito in ritardo . Per lo più vestito di nero come un emerito ladro non lo aiuterà di certo a scamparsela in tempo alla lunga ramanzina di Dunoff.*sbuffando* Ora che si fa?
Mi alzo , ora che nessuno più sta facendo la guardia al cancello , riflettendo su ciò che ha detto.
Pablo: So che tutto questo può sembrare sospetto .
Marz:*alzando il capo* Stai dicendo che Guido l’abbia fatto apposta per partecipare alla riunione della Loggia?
Pablo: Esattamente.. Ma non penso che sia in grado di commettere l’errore due volte. Su Marizza prima che torni la guardia cosa vuoi fare? Procedere o tornare indietro?
Mi mangiucchio l’unghia velocemente cercando di metter in ordine i pensieri nella mia testa ma ciò che governa ora in essa è solo una paradossale confusione pazzesca.
Marz; Aah vada come vada!
Sbotto di colpo avviandomi di corsa verso il cancello , varcato poi da lui una volta che si è smosso per seguirmi. Ora stiamo correndo , guardandoci attorno con una lieve ansia di esser scoperti , verso il taxi che poc’anzi ho chiamato e una volta dentro diamo la via della macelleria dei genitori di Guido.
Con il collegio ormai alle spalle possiamo abbassare la guardia e rilassarci su questi sedili caldi del taxi che ci sta portando a destinazione , camminando lungo le strade di Buenos Aires piene al punto giusto.
Pablo : Qual è il tuo piano adesso?
Marz: Hai provato a chiamare Guido?
Rispondo con un'altra domanda recuperando man mano il fiato perso per l’adrenalina che mi ha corso nelle vene e la corsa fatta insieme a lui .
Pablo: Adesso provo..
Si infila le mani nella tasca del giubbino scavando e scavando sino a formare sul viso un espressione turbata.
Marz. E ora?
Pablo: Dannazione! Non ho portato il cellullare!
Marz: Ah ma che bello!! *alzando le mani al cielo* Stiamo anche senza cellullare!
Pablo: Che??*rivolgendomi no sguardo scioccato*
Marz. Si idiota! L’ho lasciato in camera dopo aver chiamato il taxi! Pensavo che voi due ce l’aveste! Ma a quanto pare sembra che ho a che fare con degli idioti! *sclerando ad alta voce*
Pablo: E abbassa la voce squinternata! Se non fosse per me che ti ho preso dal polso anche tu staresti a sentire la ramanzina di Dunoff!
Marz: Puoi pensare quel cavolo che ti pare con quella stupida testa! Resta il fatto che il colpevole sei tu! Se solo, invece di portarmi appreso come una bambola , avresti architettato qualcosa di meglio non sarebbe accaduto tutto ciò!
Pablo: Aah ma stai zitta e pensa a guardare fuori dal finestrino!
Sbuffo , rivolgendo anche lui lo sguardo dal suo finestrino incrociando le braccia al petto.
Marz: Aarg che nervi!
Stringendo i denti e sfogando la mia ira a battere il piede ripetutamente sul pavimento del taxi trascorro il tempo del tragitto in silenzio.
Taxi: Eccoci qua .
Marz: Caccia i soldi idiota.
Gli scarico il compito sentendo le sue lamentele mentre scaccia i quattrini per l’autista. Io invece scendo dal taxi concentrandomi a fissare la zona circostante. La macelleria è li con la serranda mezza chiusa .
Pablo: Eccomi qua scema. Mi hai fatto perdere l’ultima parte della paghetta che avevo ! Grazie!*finto sorriso*
Marz: Con un “Papà la tua campagna elettorale è la migliore “ ti rifarai il bottino. Ora pensiamo ad entrare , c’è spazio sufficiente per abbassarci ed entrare nel locale.
Avanzo spedita verso la saracinesca della macelleria ribattendo ogni mia azione.
Pablo: Sei completamente impazzita? Farai prendere un colpo ai genitori di Guido se non peggio ci punteranno un fucile alla tempia pensando che siamo due ladri!
Marz: Ah quanti clip mentali! I ladri non agiscono alle 8 di sera! Pensa prima di sparare stronzate.
Giunti davanti la macelleria mi abbasso e passo al di sotto della serranda di metallo entrando in macelleria.
Como sottofondo le lamentele di Pablo , che mi raggiunge poco dopo con qualche difficoltà , mi precipito a cercare qualche prova che la Loggia presto verrà qui.
Xx: Ragazzi..Pablo! Che ci fate qui?
Da una porta alle spalle del bancone spunta una signora adulta dai capelli riccissimi e rossi e subito la riconosco.
Pablo: Ramona!
Sorride andandole incontro per ricambiare l’accoglienza amorevole al caro amico del loro amato figlio .
Ramona: Che Dio ti protegga. Guarda come diventi bello di giorno in giorno.
Lo brama accarezzandogli il viso come se fosse un angelo sceso dalla terra , continuandolo a tempestarlo di domando mentre io mi trattengo nel dire che è solo un diavolo vestito da angelo.
Ma ammazzo il tempo a sbuffare e guardarmi annoiata in giro. A quanto pare la macelleria è in fase di chiusura e sino a quando ci sarà Ramona dentro non penso che la Loggia si presenti .
Ramona: Allora posso sapere che ci fate qua?*sorridendo* Vi posso essere d’aiuto?
Pablo: Certo Ramona. Un favore ci sarebbe.
Ramona: Tutto quello che voi Pablo. Lo sai che su di me puoi contare. Ah se solo Cosmo fosse qua , gli avrebbe fatto piacere vederti dopo tanto tempo!*ridendo*
Pablo: Portagli i miei saluti e riferiscigli che vende la carne più fresca di Buenos Aires , veramente ottima.
A questo punto taglio corto il filo della loro conversazione noiosa altrimenti avremmo sfondato l’ora.
Marz: Si si certo! Non mancherà di certo.*sforzando un sorriso* Le vorremo chiedere..
Ramona:*interrompendomi* Tu sei Marizza vero?*guardandomi curiosa* Penso che ho sentito parlare di te.*sorridendo* Sei la ragazza di Pablito vero? Aah Pablo hai ottimi gusti!
Marz: Che?? Io la sua ragazza?*sconvolta* Ma non dica stupidaggini signora!
Pablo: Marizza!*tono rimproveratore* Portagli rispetto. *digrignando i denti*
Ramona: *ridendo imbarazzata* Ohohoh so di essermi fatta gli affari vostri , chiedo venia. Scusami tesoro..*prendendomi la mano* ..prima ti ho interrotta.*fissandomi sorridente* Cosa mi stavi chiedendo?
Dinanzi a tale premura mi inceppo con la lingua , ostacolandomi a formare la domanda giusta ma lui anticipa le mie mosse , ponendogli il nostro desiderio con tranquillità e senza giri di parole.
Pablo: Vogliamo chiederti se possiamo provare qui dentro con la band. Sai a scuola ci stanno col fiato sul collo e Guido ci ha consigliato di chiedere a te.
Ramosa: Questa sera?
Marz: Si!
Esclamo con un tono acuto di voce , sorprendentemente stupita dalla sua geniale idea.
Marz: Si..è la nostra unica possibilità.
Per un secondo rimane a pensare tornando seria ma dopo brevi istanti annuisce col viso , ritornando a sorridere ad entrambi mentre accarezza con premura , come se fosse una mamma , il viso di Pablo che sorridendogli dolcemente si gode le carezze mancate in famiglia anche se è un ragazzo di quasi 16 anni.
Ramona: Certo che si ragazzi ! Ecco a voi le chiavi . *sfilandosele dalla tasca* Stavo per chiudere io ma affidare le chiavi del portone principale mi rasserena. Almeno voi che avete la mente più giovani non le perdete in giro.*ride dandogliele a Pablo* Buone prove allora. Stati attenti.
Dopo un veloce bacio ad entrambi sulle guance si abbassa con facilità , essendo già bassa di suo , e dicendo un altro “Ciao” si allontana passo dopo passo .
Pablo: Bene bene bene..
Si avvicina con un sorrido soddisfatto in viso facendo dondolare in avanti e dietro la chiave ottenuta in un batter d’occhio.
Pablo: Chi è il genio adesso?
Marz:*rubandogliela* Hai avuto solo fortuna.
Pablo: Pft… si certo .
Dopo essermi risparmiata di mandarlo a quel paese mi infilo la chiave in tasca fissandomi attorno.
Marz. C’è una puzza bestiale di carne fresca! E’ disgustoso.
Sventolandomi la mano davanti al naso cerco di respirare aria pura , ma sembra che lui sia abituato a questo ambiente dal momento che ha trascorso qualche fine settimana ad aiutare la famiglia di Guido a gestire la macelleria.
Pablo: Cerchiamo di trovare qualche cosa .
Marz. E’ quello che sto facendo idiota.
Pablo: Puoi essere un po’ più gentile? Stiamo facendo lavoro di coppia , potresti esser un po’ più grata nei miei confronti . In fondo ti sto accompagnando in questa folle avventura !
Marz. Non ti ho chiesto di seguirmi .
Pablo: Non volevo avere una persona sulla coscienza se ti sarebbe successo qualcosa.
Marz: Ti saresti fatto una ragione. E comunque prima di farmi fuori dovrebbero pensarci due volte.
Pablo: Conti troppo sulla tua sicurezza. Non sai con chi hai a che fare.
Marz: *guardandomi attorno* Ho a che fare ogni giorno con te. Sono abituata al peggio direi.
Fingo un sorriso varcando poi insieme a lui la porta , dalla quale è sbucata Ramona quando ci ha accolto, trovandoci nel retro della macelleria.
Marz: Bene..noti qualcosa di sospetto?
Pablo: Marizza non stiamo cercando un criminale scovandolo con qualche goccia di sangue sul luogo del delitto!
Marz: Ma la smetti di essere così noioso?*sbuffando* Cosa dovremmo fare al tuo posto?
Pablo: Io mi nasconderei..
Marz:*borbottando* Cosa che farebbe un vigliacco “Doc”!
Pablo:*continuando* .. e aspetterei che vengano così da registrare con un video la loro riunione!*guardandomi freddamente* Se sarei un vigliacco non starei qui ad assecondare le follie di una pazza isterica ingrata !
Marz: *roteando gli occhi* Si si anche se fosse non ho il cellullare con me quindi..
Pablo: Ma sei completamente scema???? *alzando il tono* Come facciamo a riprenderli se neanche tu hai portato quel dannato coso??
Marz: Hey hey non ti surriscaldare . Se magari invece di farti cogliere da attacchi isterici da prima donna mi faresti finire di parlare ti mostrerei che ho portato con me un piccolo registratore!
Sfilo velocemente il piccolo registratore vocale smuovendolo con un sorriso sornione quasi davanti alla sua faccia per mostrargli di esser migliore di lui in tutto.
Marz: Penso a tutto , ricordatelo sempre.
Dalla sua faccia sembra non averla presa bene questa sconfitta e sbuffando sonoramente rivolge uno sguardo al suo orologio da polso.
Pablo. Sono le 20:35.. dovrebbero già essere qua. *fingendo un sorriso* Ah non sai quanto mi dispiace dirti che hai Fallito cara Marizza. Stavi sicuramente sognando e la tua infinita perfida immaginazione ti ha portato qui e..
Marz:*interrompendolo* Puoi tacere un attimo? Anche quella cosa nera è frutto della mia immaginazione?





BENE i pablizza sono partiti all'avventura! Ahahah spero che vi sia piaciuto questo capitolo che (almeno spero) ho reso più divertente ^_^ Sembra proprio che Marizza abbia intravisto qualcosa ! Cosa di preciso? Stanno per essere scovati o..è solo una trappola? Cosa rischiano i due ora Soli? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLOO!!

p.s. Penso di riuscire a postarlo mercoledì 30 anche perchè domani è una giornata colma di impegni e poi martedì 29 è il mio compleanno ahuahauh xD Quindi non temete mercoledì scoprirete il seguito della ff ! Spero che vi stia continuando a piacere , dato il numero delle visite cresce di giorno e in giorno e per ultima cosa Noemi attendo con ansia il tuo commento! A PRESTOOo!!
 
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Pablizza01
view post Posted on 29/11/2016, 18:39




ECCOMIIII scusa ancora roxyyy come prima co sa..capitolo stupendooo lo adoro ^_^
POII ALLORA
pablo che non crede a marizza.. <_< pablito queste cose non si fanno..
Marz pensa sia guido il capo junores della nuova loggia ..ma onestamente...io non lo so..dico sul serio..non ho molte idee a proprosito :huh:
Beh comunque pablito non voleva accompagnarla..MA IO LO SAPEVO CHE ERA TUTTA SCENAAA e alla fineeeee ci è andato e per di più lo ha detto o meglio pensato stesso lui che vuole proteggere la sua marizzita :wub: ...aw che amori :wub:
Poi beh...la parte di quando stanno uscendo...la vicinanza di pablo e marizza dietro il cespuglio eheheheh -_- e poi guido Ahahhahahaha madoo che scemo che sei..
O almeno per me è stato solo scemo perchè si e fatto prendere subito dale guardie ma per marizza..pottebbe averlo fatto apposta?boh..
VABBEEEE LA PARTE finaleeeeeee
Chi sarà???? È immaginata da marizza la cosa nera?...la loggia?? Guido???
SONO CURIOSISSIMAAAAAAAAA voglio sapere!! Hai detto che posti giovedì..okkkk anche io posterò giovedì il tuo regalino...anche se in ritardo scusami..Vabbeee oraaa vadooo Ciaooooooo
E COTNINUAAAAAA :wub: ^_^ :D
 
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view post Posted on 30/11/2016, 21:11

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Come vi avevo promesso ECCOMI QUA!!! BUONA LETTURA ^_^

CAP 11

Marizza

Sbraito , non sopportando più la sua voce e le sue continue lamentele, indicando dopo avergli dato una spinta, che l’ha fatto tacere all’instante, un cartoncino nero incastrato nello stipite di una porta metallica.
Pablo: Eh..?
Sposta lo sguardo nella stessa direzione che è posato il mio e avvicinandoci contemporaneamente vediamo chiaramente ciò che è .
Pablo: E’..una foglio della Loggia.
Alzo il braccio sfilando dall’incastro questo cartoncino con sopra l’impronta gialla della Loggia.
Marz: Cosa vuol dire secondo te?
Per la prima volta gli rivolgo uno sguardo completamente avvolto dalla confusione e lui ricambia lo scambio con uno sguardo profondo. Se fossi stata in un'altra situazione mi sarei persa nel suo sguardo dove dominano e spiccano i suoi irresistibili occhi magnetici.
Pablo: E’ tutto così strano.. Sta qualche scritta per caso?
Giro tra le mani la cartoncino rigido studiandolo con sguardo attento in caso intravedessi qualche apertura.
Marz: No..non è una lettera. E’ solo un semplice foglio con sopra il loro Logo.
Pablo: Perché è qui..? Non capisco.
Marz: Una cosa è certa Pablo.. Loro sono qui.
Mi guardo attorno sentendo leggermente il sangue gelarmi nelle vene per un pizzico di paura.
Odio ammetterlo , anzi non lo ammeterei mai dinanzi a Pablo , ma l’idea che loro sono 5 e noi 2 non mi rassicura e ne mi promette nulla di buono.
Pablo: Hai tutto pronto?
Capendo subito al volo tengo in una presa ferrea il registratore vocale annuendo poi con decisione col capo.
Pablo: Vediamo se si nascondono all’interno di questa stanza?
Abbassa poco a poco il tono di voce , sino a sussurrare la sua idea .
Marz.*alzando lo sguardo* Dentro la cella frigorifera? .. Non mi sembra un po’ esagerato?*sempre a bassa voce*
Pablo: Dobbiamo solo dare un occhiata magari si nascondono altri..
Ma neanche il tempo di concludere la frase che la sua attenzione viene richiamata da un oggetto a terra.
Seguo il suo sguardo intravedendo così uno spigolo di carta incastrata sotto la porta di questa stanza.
Pablo: Guarda qua..
Si abbassa e si rialza tenendo ora tra le mani un'altra carta della Loggia.
Marz. Entriamo?
Pongo ora con un lieve affanno nella voce. Affanno creato unicamente dal battito accelerato del cuore.
Lui annuisce non esprimendosi con altre parole e ciò che fa è poggiare la mano sulla maniglia per aprire questa stanza. Essendo una cella frigorifera per mantenere , appunto , fresca la carne macellata una forte nuvola di vapore freddo ci inonda i vestiti e corpo appena apriamo la porta pesante piena di lucchetti e maniglie a scatto .
Marz: Bbrrr..
Rabbrividisco strofinandomi le braccia con le mani avanzando poco dopo nella stanza per vedere se si stanno nascondendo qua dentro . La stanza non è per niente grande anzi si tratta di un rettangolo dove a dominare non c’è solo un freddo glaciale ma anche la puzza di sangue della carne fresca appesa sul soffitto .
Pablo: Bleah..ma tutto questo è disgustoso!
Avanza comunque , seguendomi , per vedere con i suoi propri occhi se trova altre lettere .
Marz: Non penso ci siamo qui dentro .. Si sarebbero congelati senza il tempo di dire “Bentornati”.
Come un pinguino mi stringo a me restando però davanti la porta di ferro della cella mentre Pablo si addentra verso il fondo.
Pablo: Vieni a vedere.
Prendendo un bel respiro affronto il freddo per avanzare e raggiungere la sua postazione sul fondo della cella.
Marz: Spero per te che hai trovato qualcosa di utile perché stare qui dentro mi si congela il culo!
Pablo:*roteando gli occhi* Hai la femminilità di uno scaricatore di porto!
Marz:*finto sorriso* Sono così non posso farci niente. Su muoviti ! Cosa dovrei vedere?*sospirando*
Pablo: Un altro biglietto.
Marz: Cos’è una caccia al tesoro?
Stanca di tutto questo mistero gli tolgo bruscamente dalle mani il foglio che ha trovato da sopra un mobiletto ghiacciato .
Pablo: Questa è una lettera.
Marz: Vediamo cosa sta scritto.
Fermando il tremolio del mio corpo infilo il dito freddo nella fessura della busta di carta sfilando dopo uno strappo il foglio interno. Pablo automaticamente si avvicina sentendo il calore della sua spalla espandersi sulla mia.
Pablo: “Credevate davvero che fossimo così stupidi a radunarci a portata di orecchie e occhi indiscreti? Ahahahaha poveri illusi. Da Spirito sinceramente mi aspettavo più furbizia ma a quanto pare..siete finiti nella nostra trappola. Buon riposo..Chissà se ci rivedremo…”
Di scatto alziamo i capi , chinati per leggere il messaggio , e neanche il tempo di sgranare gli occhi e dire “ Oh cavolo” che subito sentiamo la porta della cella frigorifera chiudersi di colpo .
Marz: NO!!
Corro velocemente alla porta chiusa sicuramente dalla Loggia che si è studiata bene questo piano perfetto , intrappolandoci dentro.
Marz: APRITE!!! Aprite questa porta!!!
Urlo con tutto il fiato che ho, sprecando tutte le energie a sbattere incessantemente schiaffi e pugni alla porta che essendo di ferro emette rumori assordanti. Ma al di là della cella non c’è nessuno che può aprire tutti gli scatti e lucchetti messi da quei psicopatici e liberarci.
Marz: APRITEE!!
Pablo: Marizza non vale la pena sgolarti!! Purtroppo ci siamo cascati!
Si avvicina cercando in qualche modo di aprire la porta , con risultato invano.
Pablo: Te l’avevo detto Marizza !
Marz: PABLO V*******O!!!
Sbotto urlando di colpo sentendo persino la mia gola bruciare .
Marz: IN QUESTO MOMENTO NON VOGLIO SENTIRE UNA SOLA PAROLA FUORIUSCIRE DALLA TUA BOCCACCIA!
Pablo: PERCHE’ NON TI CALMI PAZZA ISTERICA CHE NON SEI ALTRO??? *urlando* Sei stata tu a metterci in questa situazione quindi calmati e non scaricare colpe che appartengono solo a te!
Poggio la mia schiena alla porta con aria afflitta e sfinita non riuscendo a trovare una soluzione a tutto questo .
Marz: Moriremo..
Scuoto il viso facendomi affliggere dalla negatività . E la cosa non migliora quando fisso la temperatura della cella che segna il -5° .

Pablo

Marz: Moriremo..
La goccia che ha fatto traboccare il vaso , nei miei casi i nervi , è quest’ultima frase. Preso da uno sfogo improvviso sfondo un pugno alla prima carne che ho davanti , appesa dal soffitto , fortunato di avere la carne con la quale sfogarmi e non la sua faccia .
Pablo: Siamo caduti nella loro trappola! Sapevo che quel raduno puzzava ! Era da sciocchi pensare di aver scovato il loro nascondiglio!
Parlando con irascibilità creo nuvolette di vapore a causa del freddo di questa cella appunto frigorifera.
Marz: Diventeremo come quelle carne appese.. Quando domani mattina Ramona tornerà ci troverà come due ghiaccioli privi di vita!
Pablo: Non è il momento di esser negativi Marizza. Staccati da quella porta e cerchiamo qualcosa utile per sfondare dalla porta.
Si stacca comunque dalla porta ma invece di aiutarmi e darmi corda lei si avvicina per rivolgermi uno sguardo trucide indicando severamente il termometro della stanza.
Marz: Non abbiamo tempo di fare niente! Qui dentro di sono -5 Gradi! A questa temperatura il sangue diventa ghiaccio!
Pablo:*finto sorriso* Adesso che lo so mi sento “Molto” meglio! Su “Signorina so tutto io” cosa dobbiamo fare adesso eh? *alzando il tono di voce*
Per un momento rimane a riflettere mentre vedo sempre più il suo corpo tremare incessantemente e solo ora mi accorgo che il mio corpo sta avendo la sua stessa reazione al freddo .
Marz: So che mi crederai più pazza del solito..
Pablo: Oh non è una novità!
Marz: Ma se vogliamo sopravvivere dobbiamo spogliarci!
Pablo: Eh??
Esclamo completamente esterrefatto dalla sua proposta completamente assurda!
Marz: SPOGLIATI!
Urla con decisione mentre si sfila velocemente giaccia e maglia rimanendo in un batter d’occhio in reggiseno. Sgrano gli occhi sentendo un calore inspiegabile salirmi il viso in un nano secondo dinanzi a questa visione celestiale. Ma il freddo non mi fa eccitare più del suo seno visibile e soprattutto a mia portata di sguardo .
Marz: Dai muoviti!!
Si avvicina di scatto e , ancora in jeans , si affetta a sbottonarmi la camicia con velocità spingendomi a dire una frase maliziosa nonostante ci troviamo in una situazione critica.
Pablo: Ah..bel modo di morire si..
Marz: Piantala! Non ti sto spogliando per fare sesso con te!
Pablo: Oh..*sorridendo maliziosamente* ..finiremo per compierlo. Almeno ho avuto la soddisfazione più grande prima di morire.
Marz: Se solo non mi stessi congelando ti stritolerei l’osso del collo con una mano sola!
Guardandomi male lascia cadere a terra la mia maglia facendomi rimanere col petto nudo e mentre lei si affretta a togliersi i jeans , rimanendo dunque completamente in intimo , io mi precipito a sbarazzarmene dei miei senza sapere il perché .
Pablo: Posso sapere che cosa ti passa per quella testa malata che ti ritrovi??
Marz. L’unico modo per combattere l’ipotermia è togliersi i vestiti e sommare il calore di entrambi !
Annuisco velocemente capendo finalmente il pro di tutto questa storia.
Pablo: E allora spogliamoci .
Rimasto nudo con solo i boxer addosso mi affretto ad aiutarla con le scarpe e calzini lasciandole a terra insieme al resto dei vestiti.
Marz: Oddio che freddo!!!
Inizia a balbettare quando si ritrova infine in intimo . Dato che il suo scopo è quello di sommare il calore dei nostri corpi non faccio altro che attirarla a me di colpo e stringendola in un abbraccio mi beato non solo di questo strano calore ma persino del piacere immenso della sua pelle nuda premere contro la mia.
Pablo: Oddio….sto per morire.
Marz: D-d-dobbia..mo…r-r-eestiter-r-re…
Ma la mia frase non era riferita al freddo ma all’eccitazione che mi procura accarezzare o meglio strofinale con furore i suoi fianchi formosi e sentire il suo gluteo premere sulle mie cosce quando mi siedo su un mobiletto basso che ora ci fugge da panca. Battiamo i denti incessantemente sentendo ormai il corpo raggiungere la temperatura di questa stanza. Alzo lo sguardo fissando le sue labbra raggiungere una tonalità viola per via del freddo così vicine al mio viso. La stringo più a me aspirando a pieni polmoni il profumo dei suoi capelli attaccati ai miei . Ce l’ho completamente seduta addosso e il suo braccio destro attorno al mio collo fa si che mi ritrovi il suo viso a pochissimi centimetri dal mio. Alzando i capi tremolanti facciamo si che i nostri fiati affannosi e mozzati si mescolino a vicenda.
Marz: E’…t-t-tutta…c-colpa..m-m-mia…p-perd..
Pablo:*interrompendola* N-n-no…N-noi..u-u-usciremo..*facendo battere i denti* S-se…Se u-u-usciam-mo vivi da q-qua…T-t-ti invit-t-to a cena e …*ansimando* p-p-parleremo di c-ciò…che p-p-proviam-mo..
Marz: B-b-bisogna v-veder-re se …ne u-usciam-mo v-vivi .
Pablo: E’ … *tremando*… un s-si?
Marz: Z-zitto . *stringendosi a me* D-disperdi .. c.calore …
Socchiudo gli occhi inebriato dal profumo della sua pelle , ora completamente ghiacciata a contatto con la mia. Le mie mani strofinano i suoi fianchi e sollevando le mie palpebre il mio sguardo cade sullo spacco del suo seno . Per un momento ho pensato di morire dato che il mio è iniziato a battere irrefrenabilmente.
A render tutto più complicato , sfidando così il mio autocontrollo dinanzi un corpo femminile quasi nudo , appiccica nel vero senso della parola la sua guancia destra fredda alla mia sinistra e così facendo gli angoli , il suo destro e il mio sinistro , delle nostre labbra si sfiorano. Ansimando per il freddo provochiamo altre nuvolette di condense che subito di mischiano col freddo della stanza.
Pablo: H-h-ho…un idea…
Marz: P-p-parla..
Tremando incessantemente tra le mie braccia , nonostante ci stiamo strofinando a vicenda per infonderci calore , mi viene in mente un idea folle ma al contempo efficace . Deglutisco cercando di parlare senza balbettare anche se ho il fiato mozzato da tutte le emozioni che suscitano questa situazione e posizione.
Pablo: Baciamoci..
Marz: I-il..f-f-freddo…ti sta dand-do…alla t-t-testa..*battendo i denti*
Pablo: Il..n-nostro a-a-amore ci infond-derà…c-c-calore..
Marz:*socchiudendo gli occhi* E’..s-s-solo una scusa p-per…
Pablo: A-a-anche se fosse…s-s-sarebbe il nostro…u-u-ultimo…b-bacio..*ansimando*
La fisso riaprire gli occhi rivolgendomi poi uno sguardo debole e stanco quando stacca la sua guancia dalla mia.
Marz: Vale la p-pena..g-godersi gli ultimi…m-minuti di..v-v-vita..
E senza aspettare altro attacchiamo le nostre labbra quasi viole per il freddo scavalcandocele subito con ardore. Sprechiamo le nostre ultime energie a inclinare il viso per far adattare le nostre labbra alla perfezione dischiudendo la bocca per far oltrepassare la lingua del partner e farla danzare lentamente.
Se prima il mio cuore stava per esplodermi dal petto ora ho la certezza di sentirlo fuoriuscire direttamente dalla gola. Mi alzo da quella sorta di panca in modo da poter stringere con tutta la forza che ho dentro il suo corpo minuto e freddo . Ma quest’ultimo passa al secondo piano..quel che cattura la mia o meglio la nostra totale attenzione è questo bacio passionale che cerchiamo di gustarci appieno ogni singolo movimento .
Quando ci si bacia con passione c’è un'unica spiegazione : quella di aver timore che qualcuno interrompi il contatto speciale. Adesso invece ansimiamo nella bocca dell’altra e scavalchiamo con frenesia , passione , foga , furore e ..amore le labbra carnose altrui che tendono di riscaldarsi nel continuo strofinamento, perché vogliamo gustarci quest’ultimo momento passato insieme. E questa volta è per davvero..
Non abbiamo possibilità di salvarci .. Quando qualcuno ci ritroverà sarà troppo tardi.
Il fiato inizia a scarseggiare e non per non pensare più al freddo , dimenticato in questo arco di minuti trascorsi a baciarci con sin troppa passione , sciogliamo il bacio per recuperarlo ma continuo ad amarla lasciandole scie di baci sul suo collo gelido mentre lei affonda il suo viso tra i miei capelli .
Emette un gemito di piacere quando le mie dita affondano nella sua pelle nuda dei suoi fianchi per creare un contatto unico tra le nostre parte intime ancora , e sfortunatamente , coperte da strati di stoffa.
Tende il collo che continuo a baciare con passione sino a quando poggio la mia fronte alla sua.
Scosto le mani contemporaneamente dai suoi fianchi formosi e morbidi incastrando le mie dita tra i suoi capelli lisci e rossi .
Pablo: Ti amo…
Affermo con un filo di voce affannosa mentre sposto il mio sguardo profondo dai suoi occhi lucidi e le sue labbra ora leggermente più rosee .
Pablo: Voglio stare con te… Ti amo!! Ti amo! Sei troppo importante…per perderti..
Una lacrima solitaria scorre lungo il suo viso , ma non è di dispiacere. Nonostante tremi ancora riesco ad intravedere un debole sorriso prender vita sul suo viso leggermente più radioso.
Marz: Se morire vuol dire sentire queste cose… *ansimando* .. ed esser baciata in quel modo…p-p-preferisco..m-morire..altre 100..v-volte..*sforzando un sorriso* E dato che n-n-non…ci s-sarà..la..c-cena..per confessare i m-miei ..sentimenti..*facendo scorrere un'altra lacrima* V-v-voglio…dirtelo adesso..
Accarezzo con passione il suo capo attendendo con ansia la parola fatidica mentre accenno un sorriso a pieni denti .
Marz: Ti…amo…
Xx: C’E’ QUALCUNO??? Marizza!! Pablo!! Dove siete?
Sgraniamo gli occhi di colpo riconoscendo subito questa voce.
Pablo/Marz: : GUIDO!!
Interrompendo questa atmosfera romantica creata ci stacchiamo per attaccarci alla porta di ferro delle cella frigorifera sbattendo incessantemente e con le ultime forze rimaste nel corpo nel mani e pugno che creano un gran fracasso.
Marz. SIAMO QUI!!
Pablo: GUIDO!! SIAMO INTRAPPOLATI!!! VIENICI A LIBERARE!!
Guido: Dove siete?? *sentendolo correre* Non vi trovo!
Marz. NELLA CELLE FRIGORIFERA IDIOTA!!!
Sclera al suo solito battendo incessantemente le mani alla porta sino a quando sentiamo il nostro amico giungere dietro essi.
Guido: Ma che ci fate li dentro?? Un attimo soltanto che cerco le chiavi della cella!
Marz: Sai avevamo caldo e ci siamo chiusi qui dentro !! Non sai che divertimento!!
Urla a squarciagola frasi sarcastiche , non dandole completamente torto dato che Guido se ne esce sempre con domande del cavolo!
Pablo: Guido sbrigati! Un altro secondo e davvero ci congeliamo!
Guido: Ecco fatto! *sentendo il tintinnio di chiavi* Un attimo e apro tutto !
Il silenzio della personalità pazza fuoriuscita di colpo mi turba e infatti appena volgo il capo rivolgendo lo sguardo dalla sua parte vedo che pian piano si sta accasciando sulla porta ormai allo stremo.
Pablo: Marizza!
La prendo prima che il suo corpo entrasse direttamente a contatto col pavimento gelido vedendo automaticamente la porta della cella aprirsi . Essendo stati un bel paio di minuti al buoi nel rivedere la luce di colpo socchiudo un attimo gli occhi per abituarmi e la prima cosa che vedo sono le labbra di Guido creare poco a poco un sorriso malizioso.
Guido: hey hey…e qui che volevate fare un sesso sfrenato?*ridendo* Pessimo posto però.
Pablo: NON sparare stronzate Guido e aiutami!
Marz:*tremando* Io..lo…uccido..*guardando male Guido*
Pablo: Tu non uccidi nessuno !
Col l’aiuto di Guido usciamo da quel congelatore sentendo finalmente i nostri corpi scontrare l’aria calda del locale beandoci di questa sensazione.
Xx: Ma che succede qua?
Marz: M-mansilla..
Santiago: Guido sbrigati! Porta qualcosa per coprirli . Guarda come sono pallidi!
Guido: Prendo i camici del personale!
Faccio sedere Marizza ad uno sgabello di legno strofinandole le spalle congelate per infondergli calore nonostante io sia adesso una fonte di freddo.
Guido: Ecco qua!
Ci porge due camici lunghi e fregandocene dello sporco di carne ci copriamo l’ abbigliamento intimo con questi due , dato che era impossibile metterci i nostri abiti più freddi del nostro corpo .
Pablo: Che ci fate qui ?
Chiedo appena il battito tra i denti cessa poco a poco mentre Marizza si stringe nel camice per riscaldarsi e riprendersi del tutto .
Guido: La guardia mi stava portando da Dunoff ma non essendoci mi ha lasciato da Santiago.
Santiago: Il preside mi ha affidato la responsabilità della scuola e appena Guido mi ha raccontato il perché è stato beccato ..
Guido: ..abbiamo deciso di venire qua , certi del fatto che era una trappola.
Santiago: E per l’amore del cielo..Guarda come avete messo a repentaglio la vostra vita! Siete due irresponsabili!
Marz: E’ stata quel lurido gruppo di pazzi!
Santiago: Appunto perché sono pazzi non dovevi minimante pensare di volerli affrontare da soli o in due!
Marz: Se solo mi da il tempo di raccontarle tutto potrei spiegargli perché sono stata così impulsiva!
Alza il tono davanti al professore e l’ira nei suoi occhi lo costringono ad assecondare il suo volere. Dopo un sospiro da parte di Santiago Marizza inizia a raccontare cosa è successo quella sera in lavanderia, chi è stato coinvolto e cosa voleva fare questa serata.
Marz: Avevamo il 50 % che questa era una trappola e l’altra metà che fosse realmente coinvolto Guido in tutto questo.
Guido: Santiago gli ho spiegato mille volte che questa volta non centravo nulla.
Marz: Si ma dovevo avere la certezza!
Santiago: *Sospirando* Bene..ora che so come sono andati i fatti vi supplico di recuperare i vostri abiti che non so per qual motivo vi siete tolti.
Pablo: La loggia ci ha indotto attraverso questi *mostrandogli le lettere* nella cella frigorifera e poi ci hanno rinchiuso dentro.
Marz: Tempo fa ho letto che per combattere l’ipotermia bisogna spogliarsi e stare a contatto con un altro corpo ..
Guido:*con tono malizioso* ..nudo eh? Aah Pablito te la sei strofinata bene bene ?
Marz:*guardandolo in cagnesco* Come vuoi esser surgelato ? A pezzi o appeso accanto alla carne di Bovino? *finto sorriso*
Il pensiero che sotto quel camice lei abbia quell’incredibile e affascinante intimo in pizzo quasi mi fa dimenticare del freddo e sentire il mio corpo divampare soprannaturalmente.
Santiago: E tu Pablo..ti senti meglio?
Quando poggia la sua mano calda sulla mia spalla ritorno al presente annuendo col capo .
Pablo: Si.. Se non fosse stato per la sua idea..*guardando Marizza*..saremmo morti chissà quanto tempo prima.
Santiago: Bene..sarà meglio tornare al collegio. Voi due avete bisogno di una doccia bella calda dato che puzzate di carne al sangue.
Marz: *roteando gli occhi* Grazie , questo mi fa sentire meglio. Non toccherò la carne per anni!
Santiago: Guido recupera i loro vestiti . Appena vi sentite pronti ritorniamo a casa. Qui fuori c’è un taxi che ci aspetta.
Marz.*Alzandosi* Voglio andarmene da questo posto il prima possibile.
Guido: *porgendoci i vestiti* Ecco a voi..*ridendo sotto i baffi*
Marz:*prendendoli bruscamente* E ora che hai da ridere idiota?*freddamente*
Guido: Bhè..*sorridendo maliziosamente* Sembra proprio che ve li siete strappati da dosso..Pablo dopo mi racconti tutti i particolari.
Pablo:*prendendo i miei* Preferisco dimenticare l’accaduto e poi sono affari che non ti riguardano.
Fingendo un sorriso pongo fine a questa conversazione che sta mettendo in imbarazzo Santiago e incazzare Marizza rossa ugualmente in viso . Per un secondo i nostri sguardi si scontrano e solo ora mi ricordo come ci siamo lasciati .
“Pablo: Ti amo…
Marz: Se morire vuol dire sentire queste cose.. ed esser baciata in quel modo…preferisco morire altre 100 volte. E dato che non ci sarà..la..cena..per confessare i miei ..sentimenti.. Voglio…dirtelo adesso..Ti…amo!”

Lei sembra avermi letto nel pensiero e abbassando il capo fa si che i suoi capelli nascondino il suo sguardo afflitto.
Santiago: Forza..andiamocene da qui al più presto.
Spinge delicatamente Marizza verso una stanza in modo da lasciarla vestirsi con calma mentre io rimango con Guido che continua a guardarmi con quel pizzico di malizia negli occhi.
Pablo: La finisci? Non è accaduto assolutamente niente li dentro.*infilandomi i pantaloni*
Guido: Niente di niente? Suvvia Pablito a chi la vuoi dare a bere?*ridendo* Impossibile che non sia successo niente. Eravate quasi nudi ad un punto dalla morte ..
Pablo: *facendo il finto tonto* E con questo?
Guido: Vi amate..non potevate lasciare questo mondo senza dirvelo.
Pablo:*ridendo per finta* Tu hai visto sin troppi film Guido.*mettendomi la maglia* Oddio quant’è fredda!
Strofinandomi velocemente le braccia mi riscaldo gli abiti .
Guido: *sospirando* Vorrà dire che me lo racconterai in futuro. *ridendo*
Pablo: Se se.. *non calcolandolo* Ora prendi questa . *porgendogli la chiave* Me l’ha data tua madre prima di uscire.
Guido:*prendendola* Ma è della porta principale..*stupido* Perché ve l’ha data? Lei era qui?
Pablo: Se ne è andata poco prima che entrasse la Loggia. Gli ho raccontato che avremmo usato la macelleria per fare le prove della Band e ce l’ha lasciate in modo da chiudere il locale una volta finito.
Guido: Bhè se vi lasciava l’intero mazzo di chiavi potevate aprire la cella subito dopo.
Marz: Eccomi .. Andiamo?
Santiago: Si..*raggiungendoci* Cerchiamo di dimenticare questa sera..
Marz: Assolutamente..
E senza rivolgermi sguardo procede verso l’uscita della macelleria infilandosi in taxi senza proferire parola.
La fisso con uno sguardo malinconico. E questa che realmente vuole? Dimenticare tutto da cima a fondo?
Ci siamo baciati , Abbiamo dichiarato i nostri sentimenti..Siamo volati dritto in paradiso ..che cosa vuole adesso? Che scendiamo all’inferno senza batter ciglia?

Marizza

Santiago: Ecco qua una bella cioccolata calda , dovrebbe riscaldarti un bel po’.
Marz: Grazie..
Sforzando un sorriso accetto con piacere la tazza fumante bevendone lentamente il contenuto bollente.
Marz: Mi sento molto meglio. *sorridendo leggermente*
Santiago: Per fortuna io e Guido abbiamo deciso di raggiungervi..Ti immagini se saremmo arrivati troppo tardi?
Dinanzi il suo sguardo rimproveratore abbasso il capo stringendomi negli abiti caldi e dalle coperte che mi ha dato lui appena varcato la porta della presidenza.
Marz: P-perdonaci..
Dopo un piccolo sospiro sento il suo corpo prender posto accanto a me sul divano .
Santiago: Voglio solo farvi capire che avete corso un pericolo molto grande.
Marz: Pensavo di incastrare io loro , no il contrario.
Santiago: Posso almeno sapere che intenzioni avevi ?
Marz: Volevo registrare la loro riunione , le loro voci in modo da affidare a Dunoff prove valide.
Santiago: Sai che il preside esegue solo gli ordini di Echamendi e da quel che ho sentito da una loro conversazione penso proprio che debba tenere all’oscuro quest’altra situazione per il bene del collegio.
Marz: *alzando la voce* Per il bene del collegio? Come possono fare questi ragionamenti se l’altro giorno i figli delle più grandi famiglie di Buenos Aires sono entrate sotto tiro della nuova Loggia? Il comportamento di Dunoff è inaccettabile! Alza sempre le mani in tutto tranne su una cosa che brama da quando sono entrata in questo carcere : quello di espellermi !! *sfogandomi* Qualunque cosa accade in questo sudicio posto la colpa ricade a me e io NON NE POSSO PIU’!
Santiago:*prendendomi la mano* Ti capisco Marizza..cercherò di persuadere la mente di Dunoff. Sei molto stanca e anche stressata..*mettendomi una ciocca dietro all’orecchio* Ti serve un bel riposo , non trovi?
Respiro profondamente per tenere a freno i miei nervi che creano scintille vogliose di scatenarsi e fuoriuscire dal mio corpo che ribolle di tutte le ingiustizie.
Senza dire niente lui si alza avvicinandosi alla porta della presidenza , lasciandomi qui sommersa di coperte sul divano.
Santiago: Dunoff sarà fuori per lavoro un paio di giorni . Sino a quando il tuo letto sarà consegnato completamente nuovo potrai dormire qui dentro. Io starò nell’aula degli insegnanti.*sorridendo* Puoi dormire con tranquillità , la Loggia non si avvicinerà questa sera.
Alzo leggermente il capo per ringraziarlo con un piccolo sorriso .
Santiago: Prima che vada..
Marz: Si?
Santiago: Qui fuori c’è ancora Pablo..
Appena lo nomina il mio sorriso si sgretola e al suo posto predomina il battito accelerato del mio cuore.
Ero certa di morire . Per questo l’ho baciato. Non volevo avere conti in sospeso e dichiararmi a lui è stata il momento più emozionante della mia vita. Ma ora..perchè non ho il coraggio di affrontare la realtà dei fatti?
Santiago: Secondo me vorrebbe parlarti..
Marz: Digli….che mi sono…addormentata.
Abbasso il capo con aria malinconica stringendomi , per provare un ulteriore piacere del calore , nelle coperte.
Santiago: Come vuoi.. Buonanotte .
E dopo di questo apre e richiude la porta della presidenza lasciandomi qui sola a dormire sul divano , unicamente illuminata da una lampada posta sulla scrivania. Dopo quel che ha fatto la Loggia questa sera mi risulta difficile chiudere occhio . Le uniche cose che mi rasserenano è la finestra chiusa e serrata e la porta sorvegliata da Santiago stesso. Con lui sono al sicuro..Lui ci aiuterà di nuovo , ne sono certa.
Con un’espressione speranzosa finalmente sento le mie palpebre appesantirsi per il sonno e dopo aver messo da parte il pensiero di Pablo che mi perseguita la testa, mi lascio trasportare dalla stanchezza , addormentandomi profondamente.

***

Xx: Marizza.*smuovendomi* Marizza svegliati tra poco iniziano le lezioni. Su dai alzati da questo divano!
Marz: MMm…Lujan non rompere!
Lujan: Marizza se non ti alzi tra 3 secondi ti sollevo in braccio e ti ficco sotto l’acqua gelata della doccia.
Alla parola “Gelata” sollevo le palpebre di malavoglia sbuffando sonoramente quando pian piano mi metto a sedere .
Marz: No ti supplico ..niente gelo per almeno 1 anno!
Lujan: Mi immagino! Pablo ci ha raccontato cosa vi è successo. Potevi almeno raccontarci qualcosa! Siamo tue amiche.
Mentre cerco di giustificare le mie azioni impulsive mi affretto ad abbandonare la presidenza per darmi una sciacquata veloce e vestirmi in tempo per non arrivare in ritardo alle lezioni del lunedì mattina , al quanto traumatizzanti.
Marz: Dovrebbero abolire il lunedì! L’ho già detto?
Luna: Mille volte.*sorridendo * Eccoci qua.. il professore ancora non arriva , me no male.
Lujan: Entriamo?
Sto per annuire ma rendendomi conto che tra le mani non ho il libro della prossima lezione mi blocco prima di varcare la porta .
Marz: Ragazze vado a prendere un libro nell’armadietto , vengo subito.
Luna: Cerca di stare attenta.*leggermente preoccupata*
Marz: *facendogli l’occhiolino* Questa volta si. E poi state tranquille , quei vigliacchi colpiscono quando la gente non sta in guardia. Ora vado.. se arriva la professoressa ditegli che sono andata a prendere il libro.
Lujan: Va bene ma adesso muoviti.*ridendo*
Marz: Si ma non prima averti dato questi in mano.
Rido nel vedere la sua espressione perplessa quando gli passo gli altri libri tra le mani mentre io più leggera mi avvio a passo spedito verso il mio armadietto sempre sorridendo per l’ennesima atto di furbizia.
Dai era da sciocchi portarsi indietro quei macigni se lei con 5 passi li posava sul mio banco.
Finalmente raggiunto l’armadietto e guardandomi attorno mi accerto che non ci sia nessuno a spiarmi.
Il corridoio è completamente isolato si sente solo l’eco dei ragazzi delle diversa classi raggiungere le lezioni che inizieranno tra brevi minuti. Prendendo le chiavi personali apro il mio armadietto e raccolgo velocemente il libro mancante.
Marz: Perfetto.
Soddisfatta della mia velocità mi affretto anche a chiudere l’asta di metallo ma nel farlo mi trovo di colpo una persona .
Xx: Heila!
Marz: Oddio!
Sobbalzo sul posto portandomi la mano al cuore che ora batte per lo spavento preso.
Marz: Ma sei impazzito? Mi hai fatto prendere uno spavento!
Lui al contrario ride mentre io cerco di tranquillizzarmi respirando profondamente .
Marz;*chiudendo l’armadietto* Mi spieghi il perché stavi dietro l’asta e mi stavi facendo prendere un infarto? Eh Ivan?
Ivan: *sorridendo* Volevo parlarti.
Marz: *roteando gli occhi* E non conosci metodi più intelligenti?
Ivan: Pensavo che mi avessi sentito arrivare.
Marz: *sbuffando* Ovvio che no , non di certo facevo tutte queste scene. Su ho fretta , cos’hai da dirmi di così tanto importante per arrivare qui di soppiatto?
Ivan: Bhè è un bel po’ che noi due non parliamo..
Mi sorride col quello strano luccichio agli occhi mentre pian piano poggia le sue mani sugli altri armadietti ostacolando i movimenti .
Ivan: Tra la scuola , la gita e il fine settimana colmo d’impegno non abbiamo avuto modo di reggere una conversazione.
Marz:*sforzando un sorriso* Ma non penso che adesso sia il momento giusto e trovo inadeguato anche questa stramba situazione in cui mi hai messo.
Faccio cenno alle sue mani con uno sguardo suggestivo facendole comprendere subito l’errore.
Ivan: *alzando le mani* Oh si perdonami .*ridendo* Non me ne sono reso conto .
Marz: *sforzando una risata* Sei un tipo davvero stravagante lo sai?
Ivan: Oh bhè..*passandosi una mano tra i capelli* E’ solo che quando ti incontro io.. vado un po’ fuori rotta.*ridendo imbarazzato*
Marz: *accennando una risata vera* Un po’? Mi sembri un po’ fuso eppure credo di non aver nessuno potere che mandi fuori di testa a voi ragazzi. *ridendo*
Ivan: Secondo me ce l’hai eccome..*sorridendo a pieni denti*
Marz:*interessata* E quale sarebbe?
Lentamente alza la mano accarezzandomi le punte sparate dei miei capelli , oggi raccolti in due codine alte , per poi far scivolare la sua mano calda sulla mia guancia morbida guardandomi con passione.
Ivan: Hai la bellezza che tutte le ragazze pagherebbero d’oro per averla . I tuoi modi di fare o di parlare , la tua espressione angelica prende il comando del mio corpo e agisce di suo spontaneo impulso. *sorridendo*






Oooook rieccomi ahuahahah Bene Pablo e Marizza fortunatamente sono usciti illesi dalla trappola della cella frigorifera . La parte positiva è che si sono finalmente dichiarati ma ora sembra proprio che la paurosa di turno sia Marizza , che non ha avuto il coraggio di affrontare Pablo. Adesso è spuntato questo Ivan ...dinanzi queste frasi smielate come reagirà Marizza?? E infine Pablo e Marizza chiariranno tutto?? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLOOOOO!!! CIAOOOO!!
 
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37 replies since 30/10/2016, 21:07   1140 views
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