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Spirito Ribelle!, E se una nuova Loggia prendesse di mira questa volta i Ricchi ? New ff di genere Commedia-Avventura-Romatica !

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view post Posted on 5/12/2016, 21:14

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Marizza y Pablo house
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ECCOVI QUA IL NUOVISSIMO CAPITOLO!!!
BUONA LETTURA E GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE CONTINUANO A LEGGERE LA STORIAAA!! CIAOO


CAP 12

Marizza

Non posso fare altro che ricambiare il complimento con un timido sorriso. Non arrossisco quasi mai davanti ai ragazzi e ai loro modi di fare ma con lui credo di star arrossendo e questo lo deduco dalla sua risatina dolce.
Ivan: Anche questa volta sono andato oltre vero?*ridendo*
Accenno una risata sentendo lentamente la sua mano smettere di accarezzarmi la guancia , non distogliendo comunque lo sguardo dai suoi occhi luminosi.
Marz: Dai ha detto cose molto carine e ..ti ringrazio.
Ivan: Vorrei proporti un idea…un ‘uscita! *sorridendo*
Marz:*con un pizzico di interesse* Un’uscita..? Perché?
Ivan: Bhè così possiamo trascorrere un po’ di tempo insieme e possiamo parlare di ciò che sta accadendo in questa scuola.*tornando un po’ serio* Roba da matti! *scuotendo il capo in segno di disapprovazione* Allora ci stai?*ritornando a sorridere*
Marz:*alzando le spalle* Va bene dai..non ci vedo nulla di male ad uscire per parlare tra amici.*sforzando un sorriso*
Ivan: Amici? Spero che questa parola possa trasformarsi in qualcos’altro , non nego il mio desiderio.*risata imbarazzata*
Marz:*sorridendo stupita* La tua sfacciataggine ha qualcosa di particolare.*ridendo* non riesci a farmi incazzare al mio solito. Strano vero?
Ivan:*ridendo* Ah non sai che sollievo!
Marz: *staccandomi dall’armadietto* Si ma cerca di non esagerare. Allora quando vogliamo incontrarci? Sai che non possiamo uscire dal collegio durante la settimana.
Ivan: Potremo stare nella zona svago o magari ci facciamo un giro per il giardino. Carina come idea non trovi?
Marz: *alzando le spalle* Si , niente di meglio .
Ivan:*sorridendo* Allora stasera?
Marz.*Annuendo sorridendo* Stasera. Ora devo scappare.*stringendo il libro tra le braccia* Ho lezione e penso che ce l’hai anche tu.
Ivan:*sorridendo* Non nego neanche questo ma sai ..mi piace farmi aspettare in classe. *ridendo*
Marz:*scuotendo il viso* Sei davvero un tipo strambo Ivan..
Ivan: Mi piace distinguermi .
Arretro poco a poco sorridendo leggermente annuendo col capo alla sua affermazione.
Marz: Bravo..Bene ora vado. Ciao ..
E rivolgendogli le spalle mi dirigo quasi correndo in aula dove sfortunatamente mi tocca subirmi la ramanzina del docente . Infine la scusa del libro non è servita dato che Ivan mi ha fatto perdere un bel paio di minuti extra ma non mi dispero più di tanto. Quel che mi preoccupa non sono gli sguardi micidiali della professoressa ma dallo sguardo appuntito e freddo di Pablo che dietro di me non attende altro che scontrare il mio sguardo per chiedermi di parlare. Deglutisco ,non dando retta più di tanto a Luna che sussurrando mi sta riferendo che Pablo non scolla lo sguardo da me , cercando ora di pensare al momento in cui lo devo affrontare. Le lezioni non sono mai trascorse così velocemente come oggi , e adesso mi tocca affrontarlo ..faccia a faccia.
Pablo: Voglio parlarti.
Mi circonda la vita con il suo braccio destro proprio quando cercavo di svignarmela , per raggiungere gli altri compagni che lasciano vuota la classe.
Marz: Pablo ho da fare , non posso rimanere qui a chiacchierare con te.
Cerco di stroncare il suo desiderio ma la sua presa diventa sempre più forte e infondo cosa pretendo da un ragazzo che ha sentito dirsi che lo si ama e poi esser trascurato inspiegabilmente ?
Pablo: Mi devi delle spiegazioni.
Prendo un bel respiro riappoggiando tutti i libri di testo sul mio banco per accettare la sua proposta.
Marz: Va bene..sono pronta ad ascoltarti .
Finalmente sento il suo braccio rallentare la presa attorno alla mia vita . Un altro secondo a contatto con lui e davvero perdevo il controllo delle mie azioni tanto che avrei chiuso la porta lasciandomi poi trasportare in un bacio indescrivibile. Le scene di ieri sera continuano a ripercorrere nella mia testa e la voglia di risentire il mio corpo esser tastato dal suo è irrefrenabile. Al momento sento il mio cuore esplodermi nel petto e non riesco ad immaginarmi che fine farebbe se ci baciassimo nuovamente.
Pablo: Andiamo in un posto più tranquillo però.
Lasciando le nostre cose sui banchi di scuola mi prende velocemente la mano e senza darmi tempo di controbattere mi lascio trasportare di luogo in luogo sino a quando reagisco almeno con le parole.
Marz: Mi puoi spiegare dove mi stai portando con così tanta fretta?
Pablo: Un altro minuto e scommetto che la mia testa esplode.
Marz: Uh non perderai niente di importante.*finto sorriso*
Pablo: Eccoci qua!
Giungiamo davanti alla porticina del sottoscala sgranando gli occhi nel momento che lui si china per aprirla.
Marz: MA SEI IMPAZZITO! IO LI SOTTO CON TE NON CI VENGO!
Sclero di colpo sentendo il mio viso divampare per l’imbarazzo al sol pensiero che li sotto possa succedere di tutto con lui.
In un posto quasi buio , vicina a lui .. Bhè non penso che riesca a tenere a freno il fuoco della passione.
Pablo: Stai zitta e non urlare ! Entra prima che qualcuno venga e ci becchi!
Tenta di afferrare la mia mano per trascinarmi di dentro una volta spalancata la porticina ma io arretro anticipando le sue mosse.
Marz: Non voglio prendere un ammonizione per colpa tua! Se vuoi parlarmi possiamo farlo anche qui ! Non intendo seguire le tue foll..
Pablo: Ma per favore!
Come se stessi raccontando frignate mi afferra brutalmente la mano e mi scaraventa con la sua “delicatezza” nel sottoscala cadendo di faccia sui cuscini morbidi che ricoprono il pavimento.
Pablo: Ecco fatto!
Lo sento chiudere col lucchetto la porticina non sentendo più l’eco delle voci degli altri studenti.
Marz: SEI PAZZO?? Togliti da li e liberati prima che urli come una pazza!!!
Mi avvento pericolosamente verso di lui trovandomi però di mezzo il suo dannato e meraviglioso viso che mi fa digrignare i denti per la difficoltà. Lui sembra accorgersi di esser in vantaggio tanto che inizia a sorridere sornionamente.
Pablo: Difficile avanzare se ci sono le mie labbra di mezzo vero?*inarcando il sopracciglio*
Sto per ribattere ma lui continua ad anticiparmi le mosse.
Pablo. Ah e se urli mi obblighi a farti tacere con la mia bocca.*finto sorriso* E tu non vuoi che succeda vero?
Stringo le mani in pugno , stringendo automaticamente i cuscini sottostanti i nostri corpi , arretrando poi lentamente sempre a gattoni. Impossibile mettersi in piedi qui sotto e neanche ottenere una grande quantità di spazio essendoci già due persone.
Marz: Cosa vuoi da me?
Gli chiedo con un tono minaccioso di voce accompagnato da occhiata trucida mentre prendo posto il più lontano possibile da lui che non sembra scollarsi da davanti l’uscita, e questo mi fa dedurre che starò qui sotto in ostaggio sin quando lui si stancherà .
Pablo: Voglio parlarti di ieri sera e chiederti perché non hai permesso a Santiago di vederti!
Il suo viso ritorna serio mentre sul mio è dipinto chiaramente un espressione impaurita. Non lo so se sono pronta ad accettare ciò che ho fatto e detto ieri sera .
Marz: Ero stanca e non ero..pronta ad affrontarti.
Rispondo a capo chino con un tono di voce basso.
Pablo: Non è poi così tanto difficile accettare che siamo riusciti ad ammettere entrambi i nostri sentimenti.
Marz: Parli tu che ci hai messo un anno intero!*con tono di ramamrico*
Pablo: Ma non sono qui per ritirare ciò che ho detto. E se non te lo ricordi per il gelo te lo ripeto: TI AMO! Ti amo un mondo e io non ce la faccio senza averti al mio fianco!
Marz:*Sgranando gli occhi* C-c-che…?
Pablo: Hai sentito bene! *avvicinandosi a gattoni* Ogni volta che ti bacio vado in estasi e non intendo liberarti sino a quando avrò sentito “Anche io ti amo”.
Arretro sul posto sino a tastare la parete dietro con la schiena portandomi le ginocchia al petto per impedirgli di avvicinarsi ancora di più al mio viso.
Marz: Tu sei completamente fuori di testa..
Balbetto colta dall’agitazione di questa sua improvvisa reazione.
Pablo: Non ti sto dicendo queste frasi per terrorizzarti o prenderti in giro..
Mi fissa con una luce strana negli occhi . No quella strana luce maliziosa..sembra una vera luce che vuole dimostrarmi la verità delle sue parole. Deglutisco , leggermente serena del fatto che si è fermato ad avanzare , e stringendo i pugni immersi tra i cuscini rispondo con un tono di voce basso.
Marz: Come posso esser certa che tu..non mi stia mentendo?
Pablo: Tu devi solamente fidare..Sono l’unico ragazzo che ami e io sono l’unico che ti ama.
Marz: Questo non è una ragione valida per credere a ciò che stai dicendo.
Pablo: Perché continui a non credermi?*sguardo sofferente*
Marz: Continuiamo a bisticciare per un non nulla , litighiamo, non facciamo altro che buttarci le forme in faccia.. Sei certo che questo si chiami Amore e no Odio?
Gli chiedo con tutta la tranquillità.
Marz: Ho bisogno che tu sia sincero altrimenti..io non ce la faccio ad iniziare una nuova pagina della mia..vita.
Pablo: Per tutto questo tempo abbiamo soffocato i nostri sentimenti con provocazioni , sfottimenti e liti continue..E’ giunto il momento di smetterla per trascorrere il nostro tempo per…*avvicinandosi* ..baciarci.
Sento le mie gambe tremolare e scommetto che se ero in piedi avrebbero ceduto al mio peso e a rendere tutto più strambo è il mio cuore schizzato via dal petto.
Marz: I-i-io..non nego di aver..c-confessato i miei sentimenti…ieri sera.
Lui a pochi centimetri dal mio viso sorride dolcemente fissandomi con alternanza occhi e labbra.
Marz: E’ solo che ho paura di ciò che può succedere se ..
Pablo: Shh..*posando lentamente l’indice sulle mie labbra* Non pensare a cosa potrebbe andare storto nella nostra relazione..
Marz:*con un filo di voce* Ma..
Pablo:*scuotendo il capo* Giuro che non ti farò soffrire.. So quel che pensi di me , e per questo voglio che ti fai un'altra opinione.
Pongo la mia mano sulla sua in modo da parlare senza il suo indice sulle labbra . Apro bocca chinando leggermente il capo continuando però a tenergli la mano.
Marz: Io so come sei.. Per proteggermi ti definisco un ragazzino viziato e insolente che vuole solo prendermi in giro ma nel cuor mio so che tu.. sai amare..
Pablo: E voglio dimostrarmi anche come ti si ama..
E senza proferire niente distrugge la distanza avanzando quel po’ che bastava per attaccare le sue labbra alle mie. Inutile perdere ulteriore tempo a fare l’orgogliosa. Ora in questa situazione ne sono dentro sino al collo e non mi resta fare altro che circondargli il collo con le braccia e lasciarmi trasportare del tutto dal suo amore. Abbasso le ginocchia in modo da lasciarmi manovrare da lui sino a trovarmi stesa su questa marea di cuscini con sopra il suo corpo caldo che riscalda il mio percosso da brividi per le mille emozioni che prevalgono il mio cuore a dismisura. Scavalco lentamente le sue labbra gustandomi con attenzione e passione il gusto della sua bocca che fa sua la mia . Prendo un filo di fiato dal naso per continuare a baciarci con un po’ più passione , creata dal movimento veloce delle nostre labbra mentre smuoviamo i visi in continuazione sentendo i miei capelli man mano sparpagliarsi sul cuscino sottostante.
Accenniamo all’unisono un sorriso , godendoci questo gustoso e focoso bacio dato dalla persona che amiamo col tutto il cuore e sentendo finalmente il petto libero da qualsiasi peso o preoccupazione riguardanti i suoi sentimenti posso gioire dinanzi questa svolta meravigliosa della mia vita.
Scavalco le sue labbra calde e carnose con tutto il desiderio sentendo poi scontrare le punte timide delle nostre lingue che senza indugiare a lungo si lasciando andare in una lenta danza mentre noi ci concentriamo a strofinarci e morderci con moderazione le labbra altrui .
Ci stacchiamo lentamente solo il tempo per dirgli ..
Marz: Ti amo..*sorridendo dolcemente*
E lui ricambia la frase con un sorriso fatale riappropriandosi della mia bocca selvaggiamente , facendo partire dritto in paradiso!

****

Pablo: Quindi…ora siamo una coppia..?
Chiede con un tono troppo incredulo di voce mentre sento il suo cuore palpitare sotto il mio orecchio.
Accenno un sorriso rispondendogli subito dopo , continuando a rimanere comoda in questa posizione: il mio capo poggiato sul suo petto , seduta tra le sue gambe mentre le sue braccia mi circondano la vita.
Marz: Mi sa proprio di si..
Pablo: Non ci posso credere..*accennando una risata* Ci siamo riusciti alla fine..
Marz: *sorridendo* Mi sembra così strano però.
Pablo: Ci voleva un quasi congelamento per confessare i nostri sentimenti .*ridendo*
Marz: Bhè in realtà abbiamo provato mille volte a dichiararci .. Quando mi hai salvato in piscina , quella sera sul ponte a Cordoba e sicuramente ci sono stati altri momento di tentazione. Ieri ero completamente certa di non sopravvivere sinceramente.
Pablo: A preposito di ieri ..sai che abbiamo una cena in sospeso?*ridendo*
Marz.*Alzando il capo* Anche dopo che ci siamo messi insieme? Oh su Pablo sai che non amo le cene romantiche.*mettendo il broncio*
Pablo: Ma non sarà la tipica cena a lume di candele. Magari potremmo appartarci qui sotto stasera e coccolarci un po’ . *stringendomi a se* Non la trovi un idea carina?*sorridendo*
Marz. Bhè si..Però non posso.*sorriso da innocente* Ho un impegno.
Scosto il capo dal suo petto per guardarlo dritto negli occhi trovandomi a fissare un espressione perplessa prendere il sopravvento sul suo viso.
Pablo: Quale?
Marz: Mannaggia , me ne ero completamente dimenticata!*mettendomi la mano in faccia*
Pablo: Mi spieghi perché ti stai disperando così tanto?
Marz: *prendendo un bel respiro* Ok te lo spiego ma cerca di non andare in escandescenza!*sorridendo nervosa*
Pablo: Per escandescenza ti riferisci ad una crisi di gelosia?*inarcando il sopracciglio*
Marz: *sorriso furbo* E sarebbe veramente un peccato se rovinassi la nostra conciliazione con una scenata, vero amore? *ridendo nervosa*
Pablo: Credo che quando mi chiamerai “Amore” dovrei preoccuparmi sul serio.*finto sorriso* Perché non sputi il rospo e mi dici cosa hai combinato questa volta?
Mi chiede con un espressione impassibile sul volto , scaricando il peso del suo corpo sui gomiti , una volta steso , che affondano nei morbidi cuscini .
Marz: Ho un appuntamento con Ivan questa sera alla zona svago.
Sparo ad alta velocità la verità stringendo denti e un occhio per prepararmi all’esplosione della bomba , tenendo l’altro occhio aperto per vedere la sua faccia cambiare espressione.
Pablo: IVAN?? Quello del 5° anno??? Marizza sei fuori di testa se ti permetto di andare stasera a quell’appuntamento dove sicuramente allungherà la mano!
Alza la voce mentre si mette dritto con la schiena per prendere in mano seriamente la situazione.
Marz: Oh ma dai Pablo non c’è niente di strano.
Pablo: Ma che ragazzo manderebbe la propria ragazza in pasto ad un lupo affamato?
Marz: *roteando gli occhi* Suvvia Pablo ora non iniziare a farti clip mentali paradossali. E’ un incontro niente di più , niente di meno.
Pablo: Ma poi come fai a fidarti di questi sconosciuti se c’è in giro la Loggia. Hai visto con i tuoi stessi occhi e l’hai provato con la tua pelle cosa è in grado di fare quella Cosa! *con tono sprezzante* Non posso permetterti di stare sola con Ivan , metti che vi colpiscono e lui non sappia difenderti ?!
Marz. Uno non ho bisogno della difesa di nessuno e numero due tu non sei di meglio in campo difesa.*finto sorriso*
Pablo: Ah ma bene , iniziamo proprio col verso giusto.*sbuffando*
Marz: Non ti sto accusando , ne voglio discutere con te . E’ solo che non puoi obbligare a non frequentare altri . So che sei il mio ragazzo adesso e ..non di certo esaudirò il suo desiderio .
A questo punto mi metto a giocherellare con la ciocca penzolante dei miei capelli rossi mostrando a Pablo un altro sorrisetto nervoso. Lui , capendo al volo che ho qualcos’altro da comunicargli , si mette la mano in faccia per la disperazione.
Pablo: Dimmi qual è il desiderio di quel tipo strambo.*sospirando*
Marz: Bhè si..è un Bel Po’ strambo.. Ma mai quanto me.*sorridendo a pieni denti*
Pablo:*accennando un sorriso* Questo è certo ed è sicuro.
Marz: Comuuunque..*ridendo nervosa* Il suo desiderio è.. quello di diventare più di amico .
Pablo: Ma bene! Andiamo Benissimo!*sarcastico* Non mi sono messa con te neanche da un giorno e già ho un rivale.
Marz: Non essere melodrammatico. Stasera gli spiegherò bene la situazione e tutto tornerà alla normalità.*sorridendo* Vedila in positivo.
Pablo: E…starai sola con lui..? Se ti vuole a tutti i costi?*con un velo di preoccupazione*
Marz: *prendendogli la mano* Non penso che sia così tanto facile far innamorare Marizza Pia Spirito…*sorridendogli* Quindi si facesse una ragione …io amo solo una persona.
Pablo:*sorridendo poco a poco* Hai parlato di positività.. *stringendo la mia mano* Sai cosa ci vedo di positivo ora?
Con un colpo secco mi tira a se e come poc’anzi ci troviamo sdraiati sui cuscini con l’unica differenza che ora mi trovo io sul suo corpo , sentendo un braccio circondarmi la minuta vita e l’altra mano mettermi le ciocche di capelli , cadute in avanti , dietro l’orecchio mentre mi affascina e ipnotizza col miglior sorriso del suo repertorio.
Marz: Cosa?
Chiedo con un pizzico di furbizia , solo per gustarmi ogni secondo trascorso qui sotto in sua compagnia.
Pablo: Ti ho tutta per me e non intendo uscire da qui sino a stasera .*accarezzandomi la guancia* Quindi mia cara pazza..mio Spirito Ribelle preparati a passare le ore più belle della tua vita.*sorridendomi*
Marz:*ridendo* E’ per caso un sequestro?
Pablo: Prendila come vuoi..tu resti qui con me ora..
Marz: Me ne farò una ragione..
E sorridendomi dolcemente socchiude gli occhi attirando a se il mio capo in modo da partire subito in quinta con un altro bacio passionale , trascorrendo come ha detto lui il pomeriggio più eccitante della mia vita.
Pablo: Ti amo..
Sussurra nel mio orecchio prima di iniziarlo a baciarlo per poi passare le sue labbra al collo e bocca dove mi fa cadere nell’estasi più profonda.

Nell’ala femminile dei dormitori

Un ragazzo si guarda attorno con aria sospetta , facendo spuntare la sua testa da un muro all’altro per accettarsi di non farsi beccare da qualche professore.
Xx: Eccomi!
Esclama a bassa voce leggendo il nome dei proprietari della stanza : Marizza-Luna-Lujan.
Poggia prima l’orecchio sulla porta di legno e non sentendo nessuna voce piega la maniglia della camera aperta entrando velocemente subito dopo essersi accertato che non ci sia nessuno.
Xx: Bene bene bene..
Crea un ghigno sulle sue labbra strofinandosi le mani per mettersi subito da fare. Per prima cosa guarda il materasso nuovo e plastificato posato sulla rete del letto , poi il resto della stanza messo in ordine da quel famoso sabato mattina.
xx: Quello sporco traditore che ha sabotato il nostro piano.
All’improvviso la porta si spalanca e prima che il misterioso infiltrato si nascondesse per non farsi scoprire la voce di un secondo ragazzo lo rassicura.
Xx2: Tranquillo Ivan sono io!
Ivan: Diego ma sei impazzito?
Con affanno si porta la mano al cuore che batte per lo spavento fissando in cagnesco l’altro ragazzo chiudere a chiave lentamente la camera delle ragazze per avvicinarsi a lui.
Ivan: Mi spieghi cosa diamine ci fai qua?
Non potendo urlare i due ragazzi si limitano a sussurrare con un tono basso ma deciso spalancando gli occhi per evidenziare il pericolo che stanno correndo.
Diego: Cosa stai facendo qui dentro?
Ivan: Ho un affare in sospeso.
Diego: Senza neanche consultare il resto della Loggia?
Ivan sospira pesantemente stringendo poi una mano in pugno alzando il capo con aria superiore.
Ivan: In quanto Capo della Loggia ho il diritto di eseguire qualche piano da solo senza dire niente a nessuno.
Diego: Ma perché?
Ivan: Diego anche se sei il capo juniores del 3° anno non so se mi posso fidare completamente di te..
Diego: E ora cos’è questa scarsa fiducia in me? E’ stato merito mio se ieri li avevamo catturati.
Ivan: Ma come hai notato sono riusciti a fuggire quei due . Qui dentro , Sabato , avevo messo le divise della Loggia .. Spirito poteva esser cacciata se solo qualcuno non avrebbe preso la briga di farle eliminare e combinare quel putiferio solo per discolparla.
Diego: Cosa intendi dire?
Ivan:*avvicinandosi* So che sei stato tu Diego.. Eri l’unico a non esser con me quella mattina quando Dunoff ha chiamato Spirito in presidenza.
Diego: Non puoi incolparmi senza avere delle prove.
Ivan: Lo prove posso anche non averle ma ..basta che osservi il tuo atteggiamento per capire di che pasta sei fatto.
Diego: Ivan ..io non sono stato.
Ivan; Ho chiesto ai tuoi compagni di classe cosa ne pensavi dell’accaduto e loro mi hanno risposto che tu ti eri , in qualche modo , dileguato in qualche parte. C’è un'unica ragione per spiegare la tua scomparsa improvvisa. Dopo aver letto il mio messaggio nel quale ti ho detto “Quando Dunoff alzerà le divise della Loggia in camera di Spirito, e le mostrerà a tutti, per lei sarà la fine” scommetto tutto che sei corso qui per buttarle da qualche parte , salvandogli la pelle. Allora..ho optato giusto o..è solo frutto della mia fantasia?
Lo sguardo glaciale di Ivan fa si che Diego abbassi il capo e questo gesto spiega solo una cosa.
Ivan: Come volevasi dimostrare.
Volgendogli le spalle si concentra a pescare qualcosa dal suo zaino a tracollo , sfilando infine una busta sempre nera.
Ivan: Ecco fatto.. *poggiandola sul letto*
Diego: Che cosa ci è scritto sopra?
Ivan: *sempre volgendogli le spalle* Sai Diego..non so se posso fidare ancora di te..
Diego: Ma l’altra sera vi ho dimostrato di esser in grado di..
Ivan: Si si..ho capito cosa vuoi dire.*volgendosi e guardandolo* Per un minuto il nostro piano funzionava ed è proprio per la tua mente che mi servi. Sei un ragazzo intelligente ed è davvero un peccato perderti.
Diego: Q-quindi..
Ivan: Ti do una seconda possibilità con la Loggia. Se tu mi confessi che sei stato l’artefice della rovina del piano ti permetto di restare . Allora?*inarcando il sopracciglio*
Diego china nuovamente il capo e stringendo i pugni accetta la sua proposta.
Diego: Si sono stato io ..*alzando di scatto il capo* Ma posso spiegarti io..
Ivan:*interrompendolo con calma* Tu sei innamorato ancora di Marizza e ..non volevi che fosse cacciata.
Per un momento Diego gli mostra uno sguardo sorpreso poi capendo che ha centrato il punto si poggia alla porta ancora chiusa della stanza e prende parola.
Diego: Quando mi ha lasciata ho pensato di vendicarmi , poi la gita mi ha fatto capire che a lei ci tenevo davvero.
Ivan: Ti avevo avvisato però di non affezionarti a quella ragazza . La tua relazione doveva solo essere una finta .
Diego: E’ stato difficile resisterglli..Ora che stai coprendo il mio ruolo sai com’è Marizza. E’ una ragazza che ti fa dimenticare tutti i problemi. Può esser dolce e acida allo stesso tempo e la sua bellezza costringerebbe chiunque a fissarla ore e ore senza mai stancarsi.
Ivan: Cercherò non di non cadere in quel “tunnel”. Non gli permetterò di ammaliarmi. Devo restare vigile nel nostro piano. Devo sapere tutti i suoi movimenti e devo essere quindi la persona che ci si può fidare e confessare tutte le sue idee riguardanti la Loggia. Ogni qualvolta vorrà scoprirci la indurrò a fare un buco nell’acqua sino a quando si arrenderà nella ricerca.*sorridendo furbamente* In succo diventerò ben presto il suo ragazzo . *incrociando le braccia* E ci riuscirò certamente stasera!
Diego: Ho i miei dubbi..
Ivan:*espressione confusa* Perché?
Diego: Usciamo da qui , ti spiego strada facendo.
Staccandosi dalla porta esce dalla stanza e dopo essersi accertato di avere la strada libera corre verso la zona comune con Ivan alle calcagna , lasciando così la misteriosa lettera sul letto di Marizza.
Diego: Qui va bene.
Si siedono sulle panche lungo i corridoi dove momentaneamente c’è un flusso minuto di studenti.
Ivan: Mi puoi spiegare perché hai qualche dubbio a riguardo?
I due iniziano a parlare con voce fitta in modo che nessuno origli la propria conversazione.
Diego: Marizza oggi….si è messa con Pablo.
Ivan:*scioccato* Che?? Sei per caso impazzito? Proprio stamattina io..
Diego: Te lo giuro Ivan. Li ho sentiti. Sono entrati nel sottoscala e li si sono dichiarati.
Ivan: E tu come …
Diego:*interrompendolo* Ho origliato dalla porticina quel che potevo. Poi vedendoti sgattaiolare verso l’ala femminile ho lasciato perdere le loro smancerie, anche perché sono certo che si stavano baciando dal silenzio all’interno del sottoscala, e ti ho raggiunto per riferirti la novità.
Ivan: *battendo un pugno* Maledizione! Lui proprio non ci voleva!!
Diego: Eravamo certi che i due si sarebbero messi insieme prima o poi.
Ivan: Ma non oggi! Con le mie doti da Latin Lover l’avrei conquistata entro la serata ! E ora come mi dovrei comportare?*mettendosi le mani tra i capelli*
Diego: Sono certo che troverai qualche soluzione , non sei un tipo che si ferma al primo ostacolo,
Ivan:*sospirando* Questo è certo e sicuro , ma ho bisogno di un piano infallibile ed ho bisogno del tuo aiuto e anche di Ramiro.
Diego: Ramiro?*confuso* Chi è?
Ivan: Il capo Juniores del 4° anno. *bassa voce* E’ il mio migliore amico credo . E’ stato bocciato altrimenti stava anche lui al 5° anno con me.
Diego: E cosa dovremmo fare noi due?
Ivan: Dato che sei bravo a sabotare *finto sorriso* ti consiglio di trovare qualche idea geniale per metterli l’un contro l’altro e Ramiro ti aiuterà. Anzi no . *sorridendo* Per il piano è fondamentale l’aiuto di Violet .
Diego: Sarebbe il capo juniores del 1° anno?
Ivan: Esattamente. *sorridendo malignamente* La loro relazione non durerà molto. Buona fortuna e cerca di non deludermi questa volta Diego.
Diego: C-certamente! *Sforzando un sorriso*
E lasciandosi andare ad una risata roca Ivan si alza lasciando così Diego alle prese con i suoi pensieri.
Dinanzi alla sua seconda possibilità come reagirà?

Pablo

Le emozioni che suscito nel baciarla non sono niente a confronto del pensiero che ora è mia..tutta mia.
Ce l’ho qui , tra le mie braccia , a scambiarmi un lungo e passionevole bacio col quale dimentico persino chi sono , dove sono e perché ho aspettato così a lungo prima di accettare i miei sentimenti. Le mie suppliche sono state esaudite e finalmente è la mia ragazza ufficiale. Tristezza , delusioni e pianti sono stato l’apice della mia vita sino ad ora. In questo momento invece non desidero altro che stare con lei per provare emozioni uniche e indescrivibili . Fermiamo lentamente i movimenti forbiti della nostra bocca lasciandoci andare ora in una risatina imbarazzata mentre ci mettiamo a sedere in questo piccolo vano , avvolti dalla penombra.
Pablo: Direi che abbiamo trascorso un intero pomeriggio qui sotto a baciarci.
Sorrido mentre gli accarezzo con premura i capelli rossi leggermente scompigliati dalle mie continue carezze selvagge mentre la baciavo.
Marz: Dall’arrossamento delle mie labbra deduco di si..
E lei ricambia il mio sorriso con uno più ampio intervallato da un piccolo affanno.
Pablo: Penso che abbiamo recuperato il tempo perso a fare gli stupidi no? *sorridendo maliziosamente*
Marz:*ridendo sotto i baffi* Pensa per te , io sono stata super intelligente a proteggere il mio cuore.
Pablo: Che ora è ceduto all’amore però.
Marz: *ridendo* Bhè.. spero solo che ne valga la pena no?
Pablo:*sorridendo* Ti prometto che ti amerò incostantemente.
Mi sto per riavvicinare a lei ma la sua mano preme ora contro la mia bocca lasciandomi un amaro in bocca.
Marz: Niente bacio . *guardandolo l’orologio al polso* Devo davvero scappare. Sono in ritardo.*ridendo*
Pablo: E tu preferisci seguire quel sanguisuga invece di rimanere col tuo ragazzo?*fingendomi scioccato*
Marz: Ho fatto una promessa Pablo. Perdonami .
Mi da un veloce bacio a stampo e poco dopo inizia a gattonare verso l’uscita mettendo in mostra il suo di dietro.
Pablo: Lo fai apposta?
Cerco di trattenere le risate mentre lei apre la porticina soffocando un sorriso innocente.
Marz: A fare cosa?*sorridendo sotto i baffi*
Pablo: Non fare la furbetta . *avvicinandomi* Cerca almeno di fare la seria con quel tipo altrimenti mi costringi a seguirmi. Magari faccio due buchi ai fogli di un giornale e vi spio.*sorridendo furbamente*
Marz:*avvicinandosi al mio viso* Azzardati e sei morto.*finto sorriso*
Pablo:*mordendomi il labbro* Mi ucciderai con dei fatali baci?*sorridendo*
Marz: *sorridendo furbamente* Tutto dipende dal tuo comportamento. Avrai baci mortali o baci amorevoli. *facendomi l’occhiolino* Ora devo scappare.
Pablo: Ti amo..*sorridendogli*
Marz: Anche io .
E dopo un veloce bacio a stampo sfugge alla mia presa e ridendo sotto i baffi corre via da me lasciandomi qui , con un sorriso da emerito idiota , nel sottoscala .
Scaccio un lungo sospiro sdraiandomi continuando a tenere sulle labbra questo gran sorriso che va da un orecchio all’altro. Ho raggiunto la mia felicità..accanto alla ragazza più svitata del collegio che amo incostantemente . Posso esser un folle a lasciarla da solo dopo quel che è successo ma ora più che mai devo dimostrargli di sapermi fidare di lei e sono certa che se si trova in pericolo io appaia in qualche modo per salvarla. Come ho sempre fatto da quando la conosco . Lei c’è sempre stata e io non di meno.

Marizza

Saltello per i corridori della scuola nel pieno lunedì pomeriggio intravedendo dalle finestre il sole abbandonare il cielo per abbassarsi e dare in benvenuto alla luna non ancora ben nitida in lontananza.
Rifletto incessantemente su ciò che è successo in poche ore passate insieme a Pablo e ancora incredula tendo a creare un sorriso che segue le emozioni che prevalgono il mio cuore in questo istante.
Giungo così ,sorridendo e radiosa, per la prima volta la zona svago guardandomi attorno in cerca di vedere Ivan e scoprire cosa vuole realmente da me. Le sue intenzioni sono ben diverse da mie e oggi intendo farglielo capire. Se fosse andato diversamente forse gli avrei dato una possibilità ma ora più che mai necessito stare accanto al ragazzo che amo più di me stessa.
Marz: Pablo..
Sussurro estasiata al sol ricordo delle sue labbra sino ad ora incollate sulle mie sfiorandomele come una povera cretina , poggiandomi al pilastro con la testa tra le nuvole. Poi a farmi poggiare la pianta del piede a terra è uno strano oggetto comparire di colpo davanti la mia faccia.
Dilato le pupille guardando perplessa quel che sembra una rosa rossa priva di spina e ben viva che riflette tutto il suo meraviglioso colore appieno per poi seguire la mano della persona che regge il dono e scoprire che si tratta niente di meno di Ivan .
Marz: Heila.
Sorrido gentilmente mentre mi volgo dalla sua parte, dato che mi ha voluto fare la sorpresa arrivandomi alle spalle.
Ivan: La rosa più bella del giardino alla ragazza più affascinante del mondo.
Facendomi l’occhiolino mi offre , guardandomi ora negli occhi , la famosa rosa rossa cui profumo posso sentirlo appieno anche a centimetri di distanza.
Marz: Oh..
Sussurro colpita dalla sua inaspettata frase accettando senza riflettere su questa rosa .
Marz: Grazie Ivan..sei molto gentile.
Accenno un sorriso mentre lui si poggia al pilastro con un espressione compiaciuta guardandomi con una strana luce negli occhi .
Ivan: Ho detto ciò che sentivo My Lady.
Marz:*ridendo imbarazzata* Bhè penso che My Lady sia un po’ troppo non credi?
Ivan: Per te non è mai troppo.
Si drizza composta su di esso per mettermi dietro l’orecchio una ciocca penzolante di capelli rossi mentre d’istinto annuso a pieni polmoni l’odore fragrante del fiore.
Marz: E’ meraviglioso. Ti ringrazio.
Ivan: Bhè penso che non vorrai passare la serata a ringraziarmi e annusare con quel meraviglioso sorriso la rosa cui bellezza ha invidia della tua . *sorridendomi a pieni denti*
Marz:*Sorridendo* Dimmi un po’..sei nato con questo dono di far arrossire le ragazze o ti sei specializzato nel tempo?
Ivan:*ridendo* Mi sono specializzato appena ti ho vista varcare quel portone la prima volta.
Marz: E ti ci è voluto così tanto tempo per farmi capire che in qualche modo mi vuoi ..conquistare con questi flirt insoliti?*inarcando il sopracciglio*
Ivan: Sono un maschio Marizza , che ti aspetti dalla nostra specie?*ridendo*
Marz: Bhè su questo non posso darti tutti i torti.
Sorrido dandogli ragione dato che Pablo è riuscito ad accettare i suoi sentimenti solo dopo aver capito di star perdendo troppo tardi , sul punto di metterci le penne.
Ivan: Allora?
Mi poggia così il braccio sorridendomi a pieni denti.
Ivan; Pronta a chiacchierare col sottoscritto e istaurare un non so che tipo di rapporto con me?*ridendo*
Accenno man mano un sorriso divertito , curiosa di scoprire i tratti di questo tipo stravagante.
Ha un non so che di interessante e anche se sono diventata la ragazza di Pablo nulla mi ferma ad afferrare il braccio , accettando la sua compagnia trascorrendo così un insolito tardo pomeriggio e stranamente mi sto divertendo al suo fianco anche se avrei preferito mille volte rimanere con Pablo li sotto .
Passare ore e ore a baciarci incessantemente.






Eh si! Ora finalmente sappiamo tutte le identità delle persone che appartengono alla Loggia e alle fine del mio commento vi lascio il resoconto in caso avete perso il filo o non avete capito qualcosa ;)
Inoltre i nostri cari Pablizza si sono appacificati con una splendida dichiarazione e un pomeriggio colmo di passione ^_^ Spero che siate tutti feliciiii yeeeeaahhh!!!
Ora le cose si complicano però! Marizza sta passando la serata con niente di meno col Nemico. Cosa succederà di preciso?? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLOOO!!! Alla prossimaaa ;)

Ivan: Capo Loggia che frequenta il 5° Anno
Ramiro (il suo amico) : Capo Juniores del 4° anno
Diego: del 3° Anno
Un altro tipo (non rilevante) : del 2° Anno
Violet : del 1° anno!


Ciaoooo alla prossimaa :D
 
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view post Posted on 12/12/2016, 21:46

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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ECCO QUA IL NUOVO CAPITOLO!!! SPERO CHE VI POSSA PIACERE! A PRESTO ;) ciaoooo!!


CAP 13

Marizza

Ivan: Dannazione il tempo trascorre con sin troppa velocità in tua compagnia.
Guarda con un espressione amareggiata l’orologio appeso nella zona svago ormai mezza isolata.
Soli pochi studenti , 2 o 3 restano qui a finire i loro compiti in pace alle 9 passate di sera.
Marz: Quando ci si diverte è normale.
Sforzo un sorriso con le ultime forze che ho. Se per lui la giornata è volata per me no.
Marz: Grazie per questo.*mostrandogli uno snack* Credo che però adesso andrò a riposare. Sono Super stanca . E’ stata una giornata piena di emozioni.
Arretro lentamente verso la porta che collega la zona comune ai dormitori al piano superiore.
Ivan: E mi lasci così ..?
Mi fermo leggermente confusa dalla sua domanda chiesta con l’amaro in bocca.
Marz: Ehm..Buonanotte?
Opto ciò che desidererebbe sentire ma dal suo sorrisetto deduco di no.
Ivan:*Avanzando* Si anche ma..sinceramente mi aspettavo altro.
Marz: Ivan..
Dalla sua espressione capisco al volo ciò che vuole realmente e stringendo in una mano i suoi doni , lo snack e la rosa che necessita un po’ d’acqua , affronto una buona volta per tutte la situazione.
Marz: Vieni. Ti devo dire una cosa.
Lascio i suoi regali sul tavolo da biliardo e prendendogli l’altra mano lo induco a sedersi sopra d’esso mentre io rimango di fronte in piedi , pronta a confessare la verità faccia a faccia.
Ivan:*sorridendomi * Si?
Marz: Sai.. *leggermente imbarazzata* So che è difficile ma..mi sono accorta i tuoi modi di fare..Cioè..*smuovendomi nervosa*..a te piaccio e credo che me l’hai fatto capire chiaramente.
Ivan: Certo che si!
Esclama con un sorriso più raggiante che gela dietro un immensa felicità nell’aver capito che io ho scoperto i suoi messaggi subliminali .
Ivan: Come già ti avevo spiegato stamattina..Voglio altro che amicizia e spero che per te vale lo stesso anche perché credo che noi due ..
Scende velocemente dal tavolo da biliardo e posizionandosi di fronte a me , stando in piedi , può accarezzarmi premurosamente il viso. Cerco di rimanere ferma e impassibile , non assumendo atteggiamenti freddi che possano ferire questo pover ragazzo che ha interpretato male le mie gesta.
Ivan: ..credo che noi due siamo compatibili e che ci appartiamo. *sorridendomi* Tu mi piaci Marizza..
Marz. Ma Ivan.. *tenendo un tono basso e calmo* Non puoi esserti innamorato di me in un batter d’occhio.
*sforzando un piccolo sorriso*
Ivan: Io credo nel Colpo di Fulmine. Tu no?*continuando a sorridere*
Marz: S-sinceramente..no. Perdonami ma..*facendo un passo indietro* non è mio scopo ferirti ma devo esser sincera con..un Amico . I-io..non provo niente..per te.
Lentamente spezza quel sorriso ma più che incazzato sembra mostrarmi un espressione afflitta , malinconica. Lascia cadere lentamente la mano che mi carezzava la guancia , portandosela lungo il fianco e mentre china poco a poco il capo sento il sussurro della sua voce.
Ivan: C’è un altro vero?
Prendo un respiro profondo e cercando di restare calma e regolarizzare il battito accelerato del cuore senza mostrargli sensi di colpa o difficoltà nel “non dare false speranza”.
Marz: Anche adesso voglio esserti sincera. Si..amo un altro ragazzo e ..
Ivan: ..vi siete messi insieme.
Prosegue la mia frase rialzando lentamente il capo per mostrarmi un sorriso sforzato.
Ivan: Ok..*alzando le mani* Ammetto di esser arrivato troppo tardi . Mi arrendo. Perdonami se ti ho messo in imbarazzo..non volevo.
Marz: No non è questo Ivan. Mi rattrista solamente non ricambiare i tuoi sentimenti. Mi dispiace davvero non volevo ferirti in nessun modo. Credimi.
Ivan:*prendendo un respiro* Non preoccuparti. Mi riprenderò presto.
Marz: Perdonami se stasera ti ho fatto interpretare in altro modo le mie parole o ..le mie azioni.
Ivan: *scuotendo il capo* Stai tranquilla. Davvero . Ora..devo andare però.
Mi sorpassa dopo avermi rincuorato in qualche modo con un piccolo e debole sorriso giungendo alla porta dei dormitori.
Ivan: Marizza?
Mi volgo velocemente per ascoltare ciò che ha ancora da dire con un espressione curiosa.
Marz. Si?
Ivan: Si tratta di Pablo vero?
Dilato leggermente le pupille questa volta per lo stupore.
Marz: E tu come fai a saperlo?
Ivan:*accennando una risata* Su Marizza tutti nel collegio sa che tra di voi c’è sempre stato qualcosa. Ma non sono qui per parlare di ciò che è sorto di colpo . Vorrei avvertirti per lo più di una cosa..
Marz.*confusa* Di cosa?
Ivan: Attento a quel tipo. Io lo conosco bene e .. non è un ragazzo a posto con la testa.
Per il primo istante associo questa frase alla follia che predomina il cervello di Pablo , dato che si è innamorato di una svitata come me , ma la sua espressione seria mi spinge a chiedere di più.
Marz: Che cosa intendi dire?
Ivan: Io so cose di lui che si potrebbero arricciare i capelli. Ti dico solo di stare in guardia . Ora devo solo scappare. Perdonami se ti lascio con il dubbio ma infondo non ho nessuno diritto di confessarti..ciò che quel ragazzo è per davvero e cosa fa per..divertirsi. Ciao.
Lo vedo varcare la porta sparendo così dalla mia visuale.
Sbatto più volte le ciglia confusa al 100% di ciò che mi ha detto sotto un velo di mistero.
Che cosa vuol dire “Non ho nessuno diritto di confessarti ciò che quel ragazzo è per davvero e cosa fa per divertirsi.” ? O era l’effetto del rifiuto dei suoi sentimenti o della stanchezza. Ma se ci rifletto perché si sarebbe inventato questa fantasticheria? La confusione inizia a predominare la mia testa e ormai già colme di mille emozioni mi porto le mani tra i capelli e scuotendo rapidamente il capo cerco di scacciare questi nuovi dubbi per lasciarli al giorno dopo. Ora non è il momento esatto per rompermi la testa.
Voglio riposare e conversare e rivivere i momenti più belli ed emozionanti passati accanto a Pablo.
Qualunque cosa si gela dietro di lui e quel che voleva farmi capire Ivan cercherò di scoprirle giorno per giorno . Sono certa che tutto ha una spiegazione . Giungo così , tra un pensiero e l’altro , davanti la mia stanza e appena apro la mia stanza vedo Luna e Lujan guardare il mio letto con un espressione angosciosa in viso.
Marz: Oh finalmente è arrivato il mio amato letto nuovo!
Sorrido a pieni denti , gioiosa di esser tornata in stanza per dormire. Mi ci butto a peso morto , respirando il profumo di nuovo delle coperte anche loro intatte e colorate rivolgendo poi lo sguardo alle mie due amiche che in piedi accanto al mio letto non smuovono un muscolo.
Marz: Heila! Sono tornata! Che vi prende?
Mettendomi in ginocchio sul materasso passo le mani dinanzi il loro viso sino a ricevere una loro reazione.
Lujan: Un'altra..
Luna: Qui la situazione diventa..
Lujan: ..sempre più seria.
Indicano poi tremolante qualcosa posta vicino ai cuscini e volgendomi mi rendo conto che l’euforia di vedere il mio amato letto mi aveva indotto ad evitare quella lettera sin troppo familiare.
MArz: E ora che diamine vogliono?
Reagisco diversamente da loro , sconfiggendo il terrore che inizialmente prevale il mio corpo dopo aver vissuto l’esperienza dell’altra sera , durante la quale ci hanno dimostrato la loro completa follia.
Afferro bruscamente la lettera vedendo le due avvicinarsi di soppiatto per leggere il contenuto insieme a me.
“Il gioco non è finito qua. Era solo l’inizio . Quindi attenta alle spalle e ricordatelo..Noi siamo dappertutto . Sappiamo cosa fai , dove vai e chi frequenti.. Ogni persona a te cara è per noi un ottima mirino per ferirti. Un solo altro passo per scoprire le nostre identità e ..piangerai caro le tue azioni impulsive. E’ solo un avvertimento . A noi piace seminare terrore alle persone che hanno tutto ma che credono di avere niente . Puoi anche fare ricerche su dei studenti ma solo un ingenua non si accorgerebbe che ce l’hai proprio sotto il naso . Un consiglio..Inizia a sospettare di tutti. Presto rinuncerai e uscirai per la pazzia dalla scuola facilitandoci il lavoro . Ci vediamo presto.”
Stropiccio velocemente la lettera scritta al computer scaraventando la palla di carta al muro con ira e forza .
Lujan: Marizza!
Marz: AL DIAVOLO “UN CONSIGLIO” MA CHI SI CREDONO DI ESSERE?
Mi alzo dal letto sfoderando un calcio sonoro al letto nuovo , smuovendolo nonostante ci sono Luna e Lujan sedute sopra .
Luna: Devi portarla a farla vedere a Dun..
Marz:*interrompendola* MA NEANCHE PER SOGNO!! Dandole quella lettera in mano al dittatore sarà la volta buona che mi fa cadere la colpa e mi caccia dal collegio.
Mentre io continuo a sbottare facendo avanti e dietro per la stanza , scaricando la mia tensione , Lujan recupera la carta stropicciata e la legge con più attenzione.
Lujan: “solo un ingenua non si accorgerebbe che ce l’hai proprio sotto il naso” Questa frase sicuramente si riferisce all’artefice.
Luna. E’..troppo semplice.
Marz: Luna ha ragione. E’ sicuramente un'altra trappola. Lo scopo della Loggia è cacciarmi. Questo l’ho capito ma perché dovrei iniziare a sospettare di chi ho accanto se .. poco prima di quella frase ha scritto che se avrei messo in pericolo voi se indagherei.
Lujan:*rileggendo la lettera* Vuole ovviamente confonderti. Questo è certo ed è sicuro.
Marz: Ancora non hanno capito con chi hanno a che fare!
Luna: Come vuoi agire adesso?*mordicchiandosi le unghia preoccupata*
Marz: Innanzitutto afferro questa lettera.*prendendola dalle mani di Lujan* La butto qui ..*lanciandola sotto il letto* Scosto le coperte *facendolo* e mi metto a dormire in santa pace senza permettergli di rovinarmi questa giornata entusiasmante!
Mi corico nel letto in malo modo completamente esausta da tutta questa baraonda presa vita in neanche un mese .
Lujan:*sorridendo maliziosamente* Giornata entusiasmante? Ehehe qualcosa mi dice che hai qualcosa da raccontarci.
Inutile fare giri di parole , la mia espressione imbarazzata insieme al mio viso paonazzo che cerca di sopprimere un sorriso da ebete mi mente e a questo punto mi tocca confessare perché non voglio che nulla al mondo rovini ciò che sto provando dopo essermi messa con Pablo: eterna pace !

Pablo

Guido: *buttandosi sul banco* Ah grazie a Dio anche questa giornata è finita!
Thomas: Non gioire Caffè.*afflitto* Siamo ancora a Martedì e per giunta oggi pomeriggio dobbiamo studiare Storia per il compito di domani.
Guido: Ah voglio morire.
Pablo:*mettendomi la mano in faccia* Thomas mi sono appena dovuto subire le crisi isteriche della Professoressa Carmen , ti supplico per le prossime 2 ore non voglio sentire un'unica parola associata alla scuola.*sospirando*
Xx: Sono inclusa anche io nella scuola?
Sento la sua risata melodiosa echeggiare nell’aula mezza deserta dietro la mia schiena e appena associo la sua voce do un segnale fugace ai miei amici con uno sguardo , i quali subito si alzano e se ne vanno parlando tra loro.
Pablo: Finalmente siamo rimasti soli.
Essendo seduto sul mio banco di scuola mi basta mandare il braccio destro di dietro per afferrare il suo polso sinistro e in un batter d’occhio trasportarmela dinanzi a me per circondarle il corpo con le mie braccia, dove le mie mani possono accarezzarle la sinuosa e formosa schiena.
Pablo: Mi sei mancata Marizza.
Bisbiglio a pochi centimetri dalle sue labbra fissandola con un espressione totalmente incantata.
Marz: Perdonami se non sono venuta a lezione.
Pablo: Ah ti sei risparmiata una noia paradossale. Mi puoi dire cosa hai fatto invece?
Gli chiedo con un tono che non allude minimamente un obbligo di voler sapere tutto di lei e i suoi movimenti.
Pablo: Mi hai lasciato solo e soletto con un misero messaggio al cellullare.*ridendo*
Marz: Non potevo scriverti un papiro.*fingendo un sorriso* Non mi sarebbe bastato un credito intero .
Afferma con un tono di sarcasmo per poi spezzare il tutto con la sua risata.
Marz: Ciancio gli scherzi dovevo dedicare un’intera mattinata a una cosa.
Pablo:*Sorridendo furbamente* Cosa c’è più interessante di me? Posso saperlo?*bramando le sue labbra*
Marz: *sorridendo maliziosamente* Oh ci sono una marea di cose più interessanti di te, mio caro.*ridendo*
Pablo: Forse interessanti si..ma belle no.
Sussurro mentre poggio sensualmente le mie labbra sulle sue che subito ricambiano i movimenti lenti e passionali. Dedichiamo un paio di minuti a baciarci lentamente , lontano da occhi e orecchie di persone indiscrete , godendoci questi scavalcamenti delle labbra altrui al 100%.
Come ogni bacio giunge al termine e separandomi dalla sua bocca nulla mi vieta a studiare ogni suo lineamento delle labbra continuandole a bramare , mentre fisso l’arrossamento che gli si crea ogni qual volta ci baciamo con passione.
Pablo: Ogni giorno che passa ti amo di più. E’ normale?
Lei accenna un ampio sorriso soffocando una risata.
Marz: Nulla è normale se ci sono io.
Pablo:*stringendola a me* Penso di essermene accorto.
Sto per ripartire in un altro bacio , tenendola sempre tra le mie gambe mentre lei è in piedi e io ancora seduto sul banco di scuola , ma invece di sentire premere le sue labbra sento il suo indice posarsi sulle mie interrompendo l’avvicinamento.
Marz: Non ora..*sorridendomi* Ti devo mostrare una cosa. Vieni con me.
Torna seria un secondo allontanandosi del tutto , sciogliendo quindi anche la presa attorno alla sua vita , e prendendomi per mano mi aiuta a scendere velocemente dal banco per seguirla sino al giardino di fuori.
Pablo: Dove stiamo andando di preciso?
Marz: Ho detto a Manuel e Mia di incontrarci al capannone.
Pablo: Per le prove ?
Marz: In un momento del genere le prove passano al secondo piano.
Pablo: Cosa c’è di più importante delle prove?*confuso*
Marz: *a bassa voce* La loggia.
Cogliendo al volo tutto il mistero delle sue azioni non oppongo resistenza e stringendole la mano la seguo sino a giungere nel capannone lontano dal collegio.
Mia: Finalmente siete arrivati!*sospirando* Non ne potevo più.
Marz: Che c’è principessa ti si stava addormentando il culo su quel pouf?
Mentre le due iniziano già a discutere io mi occupo di chiudere il capannone per parlare in privato , raggiungendo poi Manuel che mi saluta con un cenno di capo e un sorriso.
Mia: Sei una cafona di prima categoria!! *alzandosi di scatto*
Marz: Mi dai ai nervi!*alzando il tono*
Pablo: Ragazze vi date una calmata? Abbiamo un bel po’ da studiare oggi pomeriggio perché non la smettete e Marizza..*guardandola*..ci spieghi cosa devi dirci?
Manuel , Mia e Marizza si rendono conto di star perdendo ulteriore tempo e dopo un sospiro da entrambe le ragazze , decidono di metter da parte il loro abitudinale scontro.
Marz: Va bene! Sedetevi.
Prendiamo posto dinanzi a lei , che al contrario rimane in piedi impegnata a recuperare una cosa dalla tasca dell’uniforme scolastica sfilando così una carta tutta stropicciata.
Pablo: E quella cos’è?*indicandola* Una prova di un tuo sclero improvviso?*ridendo*
Marz:*finto sorriso* Sarai ridotto così tra breve se non fai un attimo il serio.
Pablo:*facendogli l’occhiolino* Oh non lo farai.*ridendo*
Marz: Il fatto che stiamo insieme non ti protegge dai miei attacchi. *sorridendo sotto i baffi*
Mia: Oh my God!*portandosi la mano sulla bocca* Mi sono persa la notizia più succulenta dell’anno!!*schiamazzando scioccata* ORA CAPISCO PERCHE’ SIETE ENTRATI MANO NELLA MANO! Pensavo fosse un effetto indesiderato del messaggio alla tempia quotidiano Mancato! *sgranando gli occhi*
Marz:*roteando gli occhi* I massaggi che ti fai ogni sera spiega l’improvvisa e inespiabile mancanza del tuo neurone e l’inefficace funzionamento di quello rimasto.*finto sorriso*
Mia:*Alzandosi* Ti vieto categoricamente ti offendere il mio sistema cerebrale!
Marz: *finto sorriso* Siediti e fa poche storie ok? Non ho tempo da perdere con una babbuina .
Mia: Manuel!
Cerca il supporto del suo ragazzo , che ride sotto i baffi , con i suoi occhi sbarrati ma di malavoglia , dopo altri minuti persi a dibattere su tutto , si siede col broncio , gambe e braccia incrociata.
Marz: Bene.*prendendo un bel respiro*
Manu: Marizza cos’è quel che tieni in mano?
Marz.*Alzandola* La prova che quelli della Loggia sono più svitati che mai.
Pablo: Cosa ti hanno scritto questa volta?
Chiedo senza alzarmi dal posto anche perché leggere il contenuto mi scuoterebbe ulteriormente il sistema nervoso.
Marz: *agitandola in mano* Il loro scopo ora è farmi uscire di senno.
Mia: Ma sanno che sei già sulla buona strada?*finto sorriso*
Marz: Mia fai la seria un attimo.
Mia:*sbuffando* Non sei molto simpatica oggi sappilo.
Manu: Marizza dicci di più. *fissandola ansioso*
Marz: Mi hanno “consigliato” di guardarmi bene , in un certo senso , le spalle . Chiunque dei miei amici può tradirmi e agire sotto il mio naso senza rendermene conto.
Pablo:*Alzandomi* Questo è davvero troppo! Quegli idioti vogliono che ti insospettisca di tutti sino a quando..
Marz:*Annuendo* ..sino a quando rimarrò sola , senza nessun appoggio o peggio andarmene dal collegio con la “coda tra le gambe”. Si..è quello il loro obiettivo.
Manu: Ma tu di certo non cadrai nella loro rete vero?
Marz: Ovvio che no ..anche se pochi giorni fa hanno dimostrato di esser più furbi di noi.
Mia: Semplicemente siete stati degli stupidi a seguirli quella sera. Potevate rimanerci secchi.
Marz: Dovevo scoprire se Guido centrava o meno.
Manu: Bhè abbiamo capito che ci vogliono mettere l’uno contro l’altro.
Marz: Esattamente.
Pablo: Come intendi agire adesso?*guardandola*
Marz:*fissandomi* Devo stare all’allerta e non abbassare la guardia. Questa volta abbiamo a che fare con tipi molto furbi e certamente hanno delle “Spie” , se così le vogliamo definire , che riferisce al Capo tutto quel che facciamo.
Mia: E se qualcuno vi ha seguito e potrebbero entrare da un momento all’altro e farci fuori?*con un velo di terrore negli occhi*
Marz: Non andare nel macabro !*roteando gli occhi* Manuel ti ho detto mille volte di non farle vedere i film horror!
Mia: Marizza a te e Pablo vi hanno chiuso in un congelatore!*alzando il tono* Quante probabilità abbiamo che non agiscono in malo modo un'altra volta? Chissà la prossima volta forse potrebbero soffocarti di notte o..
Marz: E smettila! Non sono l’unica ricca nel collegio. Potresti stare anche tu nel loro mirino quindi cerca di portare meno iella e sforzati a trovare qualche idea!
Mia: *alzandosi* Non devono neanche provare a mettersi contro me o la mia famiglia! Non mi costa niente chiamare il mio daddy e ..
Marz: Nessuno chiama a nessuno ok? Ce la dobbiamo vedere noi. Abbiamo 15 anni , siamo grandi abbastanza.
Manu: Si ma abbiamo bisogno di un piano e soprattutto l’appoggio di un adulto.
Pablo: Penso di sapere a chi possiamo chiedere.
Marz: Se Santiago ci ha aiutato una volta lo farà anche questa volta.
Manu: dimentichiamoci di Dunoff. Lui fa solo quel che dice Echamendi..
Marz:.. e non penso che entrambi vogliamo che il nome dell’Elite Way si infanga con la presenza di questa nuova organizzazione di gente malata.
Pablo: Ce la vedremo da soli.
Manu: Contate nel mio aiuto ! Voi mesi fa avete aiutato me quando ero nel mirino dell’altra Loggia e io sono qui a darvi la mia completa disposizione.*sorridendoci*
Marz.*Sorridendo* Grazie mille.
Pablo: E tu Mia?*fissandola* Ci aiuterai a scoprire qualcosa?
Marz: Magari la Loggia non pensa di passare osservati da una senza cervello. Potresti renderti utile continuando a fare la parte dell’allocca.*finto sorriso*
Pablo: Marizza così peggiori la situazione!
Mia:*finto sorriso* Molto gentile da parte tua. *sospirando* E comunque a questo punto non posso tirarmi indietro anche perché non faresti altro che criticare il mio menefreghismo.
MArz.*incrociando le braccia* Hai centrato il punto. Quindi ci stai?
Mia: Non ho altra scelta , direi.
Marz.*sorridendo compiaciuta* Spero che riuscirai a ricavare qualche informazione utile.
MiA: Che dovrei fare di preciso?*guardandosi le unghia*
Marz: Tu ti occuperai a scoprire chi è il capo juniores del 1° anno. Sappiamo solo che è una ragazza , che per giunta non ha molto a genio alla ragazzina Linda , quella che ha trovato i ragni nell’armadietto.
Mia: Perfetto. Devo trovare una ragazzina che gli sta antipatica Linda Burger del 1° anno. Credo di conoscerla , chiederò qualcosa a lei . Magari ha qualche informazione utile.
Marz: Perfetto ! *sorridendo* Tu Manuel ti occuperai a scoprire il nascondiglio. So che l’ha trovato la prima volta sono certa che farai centro anche la seconda volta.
Manu: Ai tuoi ordini!*sorridendo*
Pablo: E noi due che faremo?
Mi rivolge i suoi enormi occhi marroni sforzandosi a mantenere un saldo sorriso, compiaciuto dal lavoro di squadra che ha messo sopra in ben che non si dica.
Marz. Noi due ci occuperemo di scoprire il Capo ufficiale e il capo juniores del 3° Anno.
Manu: Che sapete di lui?
Marz:*rivolgendogli lo sguardo* Bhè ovviamente sappiamo che un borsista e togliendo te la lista è dimezzata.
Manu: Se vi posso esser d’aiuto posso recarmi da Gloria e farmi consegnare o rubare *ridendo* la lista dei ragazzi entrati con me il giorno in cui abbiamo fatto l’esame di ammissione ottenuto con la borsa di studio.
Marz:*entusiasta* Ottimo!
Pablo: Credo che non ce ne sia bisogno. Sono solo 5 e me li ricordo .
Mia: Chi sarebbero?
Pablo: , Nicolas Provenza , Luna Fernandez , Santiago Levi , Diego Urcula ed ovviamente tu Manuel .
Marz: Innanzitutto escluderei 3 persone . Manuel , Nico e Luna.
Mia: Ci hai appena detto che sulla lettera sta scritto che potrebbe essere chiunque.
Marz: *alzando il tono* Io mi fido dei miei amici! E non di certo ora mi dispero per il loro stupido consiglio! Non lo capisco che il loro scopo è quello?
Mia:*sbuffando* Fa come ti pare! Io mi sono stancata di stare qui , inizio ad andare a studiare poi penserò a scoprire qualcosa sulla ragazza del 1° Anno! Ci vediamo.
Esasperata da ogni scontro con Marizza , lascia un veloce bacio sulle labbra di Manuel e fuoriesce dal capannone lasciandoci in tre.
Marz: Quanto è odiosa!*borbottando*
Manu: Cerca di calmarti su..*dandole delle lievi pacche sulla spalla* Parla senza accorgersene.
Marz: Dovresti metterle del nastro adesivo sulla bocca.
Manu:*spezzando l’imbarazzo con una risata* Su ora ritorniamo al nostro discorso.
Marz:*Sospirando* Si..
Pablo: Quindi dobbiamo iniziare a sospettare di Santiago Levi ..
Marz: Quel ragazzo sempre taciturno in fondo alla classe vero?
Manu: Esattamente. Ci ho parlato qualcosa volta , non sembra esser un tipo molto giocherellone .
Pablo: Cosa sappiamo di lui?
Manu: Che io sappia ciò che ama di più è cantare, infatti mi sono trovato diverse volte a sentirlo suonare la chitarra . E’ molto bramo.
Marz. Questa informazione non è molto utile. Bhè dovremmo osservarlo e scoprire qualcos’altro. Poi chi abbiamo nella lista dei sospetti?
Pablo: ..Diego Urcula.
Nomino il suo ex con un leggero tono di imbarazzo. Non so che reazione possa avere Marizza sapere che lui centri qualcosa con tutto questo ma dalla sua espressione impassibile sembra aver evitato il peggio.
Marz: Come ben sapete ho avuto una relazione con lui e che io me ne sia accorta non ha mai avuto un atteggiamento strano nei miei confronti.
Manu: Bhè..*alzando le spalle* Inutile rimuginarci addosso. *fissando l’orario* Bene..sarà meglio che vada a studiare e poi Marizza..*poggiando la mano sulla sua spalla* Stai certa che scoverò il loro nascondiglio.*sorridendo*
Marz.*sorridendo* L’importante è che non ti cacci nei guai.
Manu:*facendogli l’occhiolino* Come la mia pazza vuole. Ciao Pablo !
Lo saluto con la mano raggiungendo poi l’uscita , lasciandoci da soli.
Pablo: Bene.. *sospirando* Andiamo anche noi?
Marz: No..
Mi fermo dinanzi a lei guardandola con un espressione confusa in viso. Alza leggermente il capo , sino ad ora chinato , fissandomi nei occhi con serietà.
Marz: Devo parlarti e qui è un ottimo posto per affrontare questo argomento.
Pablo: Marizza.. mi stai preoccupando. Cosa devi dirmi di così tanto urgente?
Tenendo a freno la mia curiosità agisco con lentezza assecondando la lunga attesa colma di mistero .
Pablo: Vieni , sediamoci.
Le afferro la piccola mano sedendoci assieme sul materasso , accostato alla parete e posto a terra, coperto da una graziosa coperta a motivi floreali poggiando infine la schiena al muro trovando il modo di guardarci negli occhi.
Marz: Come tu sai già ieri sera sono stata con Ivan.
Pablo: Ah..si . Com’è andata?
Cerco di tenere sotto controllo il mio tono di voce. Come potrei dimenticarmi che lei è stata con quel ragazzo viscido ieri sera invece di stare tra le mie braccia? Ma so che Marizza non l’ha fatto con cattiveria ma bensì si è presentata all’appuntamento perché era una promessa. E lei può esser pure una pazza svitata ribelle ma è sempre disposta a portare a compimento ogni sua promessa fatta .
Marz: Bene direi. E’ stato molto gentile come pensavo.
Pablo: In che senso?
Marz: Bhè.. come ti avevo già detto lui..mi ha fatto capire nel corso dei giorni che non vuole essermi solo amico e infatti ieri sera lui si è..
Pablo:*Dilatando le pupille* …si è DICHIARATO?!!!
Perdo l’autocontrollo ed esclamo questa notizia scioccante con un tono elevato di voce incredula.
Marz: Si ma non riscaldarti. Gli ho detto che non è possibile perché sono già impegnata!
Alza il tono per sovrastare il mio sclero costituito da borbottii , nei quali infondo maledizioni a quel disgraziato!
Pablo: NON MI DEVO RISCALDARE? Marizza!!! *fissandola inorridita* Come pretendi che resti calmo?
Marz: Lui ha subito accettato la realtà!
Pablo: Sei stata solo fortunata! Poteva rapirti , sequestrarti o peggio abusare di te senza il tuo volere!
Marz: *sbuffando* Non essere paranoico . So badare a me stessa , non gliel’avrei permesso.
Pablo: E’ questo il problema Marizza. Ti fidi troppo di te stessa!
Marz:*sarcastica* Scusa se è la mia vita e mi fido di quel che sono capace o meno di fare.
Pablo:*prendendo vari respiri profondi* Cerchiamo di calmarci .
Marz: Basta che autoconvinci te stesso perché io sono serenissima.*guardando altrove* Avvisami quando non ti ribolle più il sangue , magari potrei continuare a raccontarti la vicenda.*sospirando*
Mi concentro a scaricare la tensione mordendomi le labbra continuando a riacquistare la mia pace interiore solo perché sono accecato dalla curiosità di sapere il seguito. Marizza non ama gli attacchi di gelosia ed è anche per questo motivo che mi devo concentrare e soprattutto sforzare nel rendermi un ragazzo premuroso pronto ad ascoltare ed assecondare i suoi piani folli. Se lei ha affrontato Ivan in quel modo dovrei lodarla anche del fatto di aver confessato di avere una relazione con me , il ragazzo che ha criticato e offeso sino all’altro giorno , invece di incazzarmi inutilmente.
Pablo: Scusami.. sto facendo la parte dell’idiota.
Ammetto chinando il capo amareggiato dal mio stesso comportamento infantile.
Marz: Non devi scusarti.
Mi afferra la mano premurosamente , gesto che mi fa alzare il capo per fissarla con un pizzico di confusione.
Marz: Non aspettarti che mi incazzi con te solo per questo piccolo atto di gelosia.*accennando un sorriso* La tua reazione spiega solo una cosa..
Pablo: Cosa?
Marz:*sorridendo* Che ci tieni così tanto a me che ti da fastidio avere già un rivale.*ridendo* Ma devi sapere che sono irresistibile ed è per questo che devi stare in guardia.
Con la piega che ha preso la nostra conversazione non mi tocca fare altro che assecondare il suo scherzo e sorridere maliziosamente man mano che mi avvicino a lei che d’istinto si allunga sul materasso guardandomi con quella strana luce di follia negli occhi mentre mi sorride con quella sua solita espressione da vecchia volpe sorniona.
Pablo: Irresistibile?
Inarco il sopracciglio sorridendole mentre mi metto a gattoni tra il suo corpo respirando il suo caldo respiro poggiarsi direttamente sul mio collo teso , pronto a baciarla.
Marz: Esattamente. *sussurra con un tono ammaliatrice*
Pablo: Scommetto tutto che lo sono anche le tue labbra..
E senza aggiungere niente sorridiamo dolcemente all’unisono mentre , nel contempo, ci scambiamo un altro passionevole e lungo bacio sdraiati alle prese con il nostro cuore che pulsa contro ogni parte del nostro corpo , completamente attratto da questo amore.
Un rumore dell’esterno ci fa tornare sulla terra e staccandoci amaramente decidiamo di ricomporci , con un lieve imbarazzo in caso qualcuno ( o Mia o Manuel ) ci avesse spiato in qualche modo .
Con qualche colpo di tosse scosto la mano che aveva tutte le intenzioni di inserirsi sotto la sua maglia per accarezzarne il fianco nudo , mettendomi poi composto sul posto come prima .
Pablo: Ehm…mi stavi dicendo un'altra cosa vero?
Leggermente intontita da quella strana atmosfera , sin troppo passionale , che si era formata si prende più secondi di me per ritornare ad affrontare l’argomento abbandonato poc’anzi.
Marz: Ehm..si.
Pablo: Dimmi tutto.
Mi alzo di malincuore creando una sorta di distanza con lei. Da soli , questo letto a disposizione , l’atmosfera grandiosa che ci avvolge mi fa indurre a creare pensieri poco morali con lei al mio fianco.
Vengo tirato fuori dal monologo interiore dal suo tono di voce tornato alla normalità e solo rivolgendole lo sguardo sembrano esser sparite anche le chiazze rosse sulle sue guance pallide.
Marz: Bhè ovviamente ha capito subito chi era il mio ragazzo e mi ha detto qualcosa che mi è suonato strano alle orecchie. *con espressione rabbuiata* Non l’ho capito sinceramente…
Pablo: Che cosa ti ha detto di preciso?
Marz: Mi ha voluto avvertire di stare attenta a te..
Inizia a comunicarmi ciò che gli ha detto che se anche a lei quelle parole suonassero male .
Marz: *confusa* Che ti conosce bene e che non sei un ragazzo a posto con la testa.
Pablo: *sollevando le sopracciglia* Di una cosa ha ragione. Non sono molto sano di mente per amarti.
Marz:*accennando una risata* Non gli do tutti i torni. Ma ricordalo i pazzi sono sempre i migliori.
Pablo:*sorridendo* Dai procedi con quello che ha detto quel psicopatico.
Marz.*guardandomi male* Pablo!
Pablo:*roteando gli occhi* Ok raccontami quel che ha detto “Ivan”. *con un tono di disgusto*
Marz.*Sospirando* Ha detto che sa cosa di te che si potrebbero arricciare i capelli..Una cosa del genere.
Pablo:*stupito* Ah si? Che io ricordi non ho mai tenuto una conversazione con lui , non so come abbia fatto ad inventarsi che io e lui ci conosciamo. *inorridito*
Marz: Mi ha detto di stare in guardia.
Pablo: *inarcando il sopracciglio* E tu lo farai?
Marz: ha detto che vuole indurmi a scoprire chi sei veramente e cosa fai per divertirti.
Pablo: Semplice ! Ciao sono Pablo Bustamante.*fingendo un sorriso* “Cosa faccio per divertirmi?” faccio lo scemo con i miei amici o sabotare le lezioni della professoressa Carmen. Non ha detto così tanto di interessante quel fannullone!
Marz: *mettendosi le mani in faccia* Pablo ti supplico non iniziare.
Pablo: Non iniziare? *alterato* Quell’individuo , che per giunta non conosco , sta provando a metterci contro inventandosi cose stratosferiche !
Marz.*scostandole* Lo so ..Forse , anzi scommetto , che è stato la reazione di sapere di esser arrivato troppo tardi.
Pablo: Non sei una fermata dell’autobus Marizza. Chi ti ama non può pensare “Arrivo per prima così occupo il posto! “ . Che si facesse una ragione , tu ami me e io amo te . Non può sparare questa cavolate.
Marz.*alzandosi* Come pensavo..*sospirando*
Pablo:*Confuso* A cosa pensavi?
Marz: Ha provato a mettermi contro te e soprattutto a dubitare di te. *fissandomi* Ma non ti preoccupare..*sorridendo* Mi fido di te e sono certa che non mi stai nascondendo niente..
Pablo: Sempre..
Detto questo con un lieve sorriso la attiro a me e abbracciandola affondo il mio viso tra i suoi capelli rossi profumati socchiudendo gli occhi . Solo in questo momento nella mia testa riaffiorano la sua ultima frase soffermando sulla parola “Dubitare” e automaticamente mi ritorna in mente la lettera della Loggia.
“..Un consiglio..Inizia a sospettare di tutti..”
Riapro di colpo gli occhi sentendo il mio corpo , improvvisamente rigido , scostarsi dal suo per arretrare lentamente avvolto nei pensieri.
Marz: Pablo..*confusa dal mio comportamento* Che ti prende?
Pablo: Devo…andare a fare una cosa molto urgente.*fissandola* Ti faccio sapere! Perdonami!
E lasciandola li , nella completa confusione , esco dal capannone correndo spedito verso il collegio.
Devo trovare quel viscido verme e sbatterlo al muro per ricavarne qualche informazione.
Non può essere una coincidenza ! Lui CENTRA nella storia della Loggia! NE SONO CERTO!






Beeeene! Pablo come agirà ora che ha questo dubbio?
I nostri Spiriti Ribelli riusciranno a scoprire qualcosa riguardo la Loggia?
LO SCOPRIRETE NEI PROSSIMI CAPITOLIIII!! CIAOOO!
 
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view post Posted on 21/12/2016, 12:32

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Salve a tutti!! Per chiunque stia continuando a leggere la mia fan fiction vi ringrazio tantissimo! Mi dispiace un mondo che non sto postando regolarmente i capitoli ma sto passando un periodaccio.. e questo mi rende impossibile proseguire per un pò la storia. Non so se in questi giorni riesco a fare qualcosina , anche perchè le idee scarseggiano un bel pò e anche le feste del Natale sono proprio alle porte! Vi lascio questo messaggio per farvi capire che la storia non l'ho abbandonata , semplicemente è in pausa per alcuni miei problemi. Se riuscirò a postare lo faccio . Scusate ancora e spero che aspetterete il continuo , che cercherò di farlo arrivare il più presto possibile! Alla prossima! Un bacione enorme! ciaooo
 
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view post Posted on 4/1/2017, 22:35

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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E QUESTO 2017 INIZIA CON UNA SORPRESINA AHAUHAUAH sono riuscita a scrivere questo capitolo!! Spero che vi abbia reso felici e come vi ho già spiegato la fine di questa fan fiction sarà tirata sulle lunghe dato i miei innumerevoli problemi personali ^_^ Bene concludo con l'augurarvi una Buona letturaa!!


CAP 14

Loggia

Nel solito posto , circondato da alti mobili vecchi colmi di libri antichi e soprattutto impolverati , il famoso gruppo incappucciato si raduna scambiandosi gli ultimi avvenimenti nel collegio, continuando a tenere l’identità nascosta tra loro , prima che il Capo Loggia prenda parola.
Ivan: Bentornati in questo nuovo raduno. Oggi è una giornata al quanto importante.
Accennando un espressione trionfante continua a parlare non facendosi interrompere dagli altri membri appartenenti .
Ivan: Finalmente mi sto avvicinando alla nostra carissima Spirito .
Ramiro , nonché suo migliore amico e capo juniores del 4° Anno prende parola.
Ramiro: Qual è il tuo piano?
Ivan: Oh niente meno quello di coinvolgere questa volta Bustamante.
Violet (Capo juniores 1° Anno) : A me e al capo juniores del 4° anno *riferita a Ramiro* Ci hai affidato l’incarico di separare la nuova coppia.
Ivan: Si..Farete parte del piano ma la parte più delicata tocca me svolgerla. Intendo far credere a Spirito che il capo , l’organizzatore di tutta questa baraonda che noi stiamo creando , sia proprio il suo nuovo fidanzato.
Solo in questo momento il capo juniores del 2° Anno prende parola , un certo Juan.
Juan: E dopo aver fatto fiasco nel tentativo di fargli credere che Guido Lassen appartenesse alla loggia Spirito ricadrà nella trappola?
Diego(capo juniores 3°Anno) : In qualche modo finirà col soffrire e il capo è quello che vuole.*fissandola*
Ivan: Parole sagge. E inoltre la nostra brillante riserva *riferita a Violet* è pronta a seminare un po’ di gelosia avvicinandosi e seducendo il nostro caro Pablito.*accennando un ghigno*
Violet : Sarà un immenso piacere seminare discordia.*sorridendo malignamente*
Ramiro: E io?
Ivan: Aiuterai Me a conquistare Spirito in modo da scoprire tutti i suoi movimenti. Sai..averla accanto sarà più facile sapere a cosa pensa e come pensa di fare per scoprire l’artefice della nuova Loggia.
Ramiro: Quindi.. devo far in modo di farvi passare del tempo insieme ..
Ivan:. Sai..incontri casuali , appuntamenti casuali e magari baci accidentali.*sorridendo* E a metter la ciliegina sulla torta sareste voi due *riferito a Ramiro e Violet* Farete in modo che l’uno..
Ramiro:*proseguendo la frase* ..colga l’altro in momenti imbarazzanti con l’altro..
Violet:*eccitata dall’idea*.. in modo che delle liti continue e la gelosia prevalga sulla loro relazione sino a frantumarla.
Ivan: Esattamente! Avete colto il punto. Bravissimi..
Diego: E noi due?*riferito a Juan*
Ivan: Voi due vi occuperete a seguire le persone più sospette secondo il vostro punto di vista e comunicarmi i loro movimenti o piani architettati.
Juan: Come desideri.
Ivan: Perfetto.. Prima di sciogliere questa assemblea vorrei esprimere altre parole , in modo che vi sottolinei come sempre il Valore di questo gruppo e il nostro scopo : Estirpare , Odiare quella gente insula piena di soldi ! Quelle persone così infelici nonostante abbiamo i soldi , quelle persone che qualunque problema lo affrontano scacciando quell’inutile ma nel contempo importante foglio di carta chiamata Denaro . Quell’invenzione spregevole e malefica creata solo per fare impazzire la gente. Questo nuovo sistema del mondo ci ha indotto a capire che chi ha i soldi si gode la vita , può permettersi tutto e nonostante sembrano aver raggiunto la loro felicità continuano a lamentarsi non pensando che in un'altra parte del mondo forse ci sono persone che non posso permettersi tutto quel lusso. Si.. i genitori , altra gente continuano a ripetere che i soldi non fanno la felicità , che i viveri in un momento all’altro potrebbero andar persi in qualche catastrofe naturale ma .. continuano a non capire che l’invidia prevale in noi quando fissiamo qualcuno potersi permettere di prendere tutto quel che desidera senza pensare al futuro , senza porsi la domanda “ E se questo denaro potrebbe essermi utile in futuro in qualcosa di più importante , di più vitale importanza? “ . Allora deluso e affranto lascia perdere e continua a vivere col quel peso della povertà . Noi tutti qui dentro siamo circondati da ragazzi viziati che si lamentano dell’ordine lussuoso arrivato in ritardo o magari sbagliato senza rendersene conto che ci sono altri che non si possono permettere neanche un pezzo di pane. Abbiamo ottenuto un posto in questo collegio grazie alla nostra mente , la nostra intelligenza quella capacità che i ricchi ne usufruiscono solo per fare qualche calcolo e lasciare enormi conti in banca . Per riassumere la cosa il denaro ha rovinato il mondo e nel tempo , dopo lunghe sofferenze e pessime esperienze , ho capito che se non ce l’hai non sei nessuno, non puoi vivere una vita tranquilla. Perché chi ha i solti può permettersi di tutto persino di rovinarti la vita .
I problemi loro li risolvono in quella maniera ..noi poveri dobbiamo sudare e piangere per la disperazione per trovare qualche soluzione al problema. Il nostro obiettivo e far soffrire quella gente in un modo che loro con quei stupidi e insulsi soldi non possono trovarne la via di fuga. Li tormenteremo sino a quando questo collegio cadrà in rovina e niente e nessuno verserà un solo euro per rifornire le casse paghe. Porteremo la crisi , rovineremo questo posto e renderemo quei ragazzi folli per le nostre azioni!!!!!
Tutti: Siiiii!!!!!
E dopo questo lungo discorso tutti esultano con moderazione sciogliendo ufficialmente l’assemblea.

Marizza

Marz. Posso sapere dove sei stato tutto il giorno? Ti ho cercato l’intero pomeriggio!
Chiedo posando severamente le mani sui fianchi guardandolo in cagnesco dopo aver visto la professoressa uscire dall’aula con in mano i temi poc’anzi consegnati dopo aver sudato per 2 ore lunghe .
Pablo: Perdonami tanto. Dovevo studiare , ero indietro in alcuni argomenti.
Mi risponde mentre tiene lo sguardo sui suoi oggetti scolastici che ordina velocemente per sloggiare al più presto dall’aula , dato che le lezioni anche quest’oggi sono finite.
Marz. Così ? Di colpo?*inarcando il sopracciglio* Non potevi dirmelo velocemente? Mi hai lasciato come un idiota li dentro !
Pablo: Ti chiedo ancora di perdonarmi . Davvero, non so cosa mi sia preso ..
Alza finalmente lo sguardo scontrando i suoi occhi profondi.
Pablo: Ho trovato anche il modo per..svagare la mente da..pensieri s-strani.
Cerca di accennare un piccolo sorriso ma quel che vedo è solo un breve movimento dell’angolo della sua bocca. La sua frase subito sgretola quel tono e comportamento autoritario che avevo assunto, cogliendo al volo il suo messaggio subliminale.
Il battito del cuore inizia ad accelerare ma prendendo un respiro profondo subito cerco di sciogliere questo silenzio imbarazzante.
Marz: Le vacanze di Natale sono alle porte e noi abbiamo se non 3 giorni per scoprire qualcosa riguardante la Loggia.
Pablo: Hai ragione , ma cerchiamo di non parlare qui .*guardandosi attorno* Andiamo da un'altra parte.
Alzandosi mi prende per mano e l’ultima cosa che vedo sono quel ragazzo di nome Santiago e Diego chiacchierare a pochi metri di distanza da noi due.
Pablo: Qui siamo più al sicuro. Non sappiamo chi dei due fa parte , quindi è meglio stargli alla larga.
Marz: Mi ero dimenticata di avere un numero molto ristretto dei sospetti. Secondo te chi pensi che sia?
Mi lascia andare lentamente la mano poggiandosi al corrimano della scalinata principale mentre io lo fisso incrociando le braccia.
Pablo: Ovviamente non possiamo accusare nessuno senza prova. Quindi dobbiamo escogitare un piano per infiltrarci nelle loro stanze e trovare qualche oggetto sospettoso.
Marz: Non sarà facile ma penso di riuscirci.*sorridendo a pieni denti* Andiamo subito dato che quei due stanno ancora in aula!*pronta ad agire*
Pablo:*circondandomi la vita con un braccio* Frena frena frena. Uno non puoi infiltrarti nell’ala maschile e due è rischioso agire adesso.
Marz: *imbronciata* Non puoi negarmi di esser d’aiuto.
Pablo: Non di certo sarai d’aiuto quando finirai da Dunoff per un bel rimprovero. Se qualcuno ci becca è la fine. Dobbiamo pensare bene.
Sospiro pesantemente facendo un passo indietro in modo di tornare alla mia posizione iniziale.
Marz: E dimmi..Qual’è il tuo piano?
Pablo: Innanzitutto sentiamo cosa hanno scoperto Mia e Manuel e dopo ti comunicherò la mia idea.
Marz:*guardando lontano* Parli del Diavolo e spuntano le corna. Arriva la diva d’Hollywood.*roteando gli occhi*
Mia: Ciao ragazzi.
Ci saluta con un sorriso a pieni denti facendo , nel contempo , sventolare docilmente i suoi lunghi capelli biondi come se stesse fremendo dalla voglia di dirci qualcosa .
Marz: Devi andare per caso a pisciare o devi dirci qualcosa di importante ?*finto sorriso*
Mia: Cosa?*dilatando gli occhi*
Marz: Ti stai dondolando come una cretina. Apri la bocca e parla senza giri di parole.*sbuffando*
Pablo: Marizza per favore..*sospirando*
Mia: Sorvolando il tuo charm sono qui per darvi un’ottima notizia!*battendo le mani* Ho alcuni nomi di diverse ragazze che potrebbero essere *abbassando un po’ la voce* il capo juniores del 1° Anno!!*porgendomi un pezzo di carta*
Pablo: Grandioso!!* con espressione radiosa* E’ già un gran passo! Ah vieni qua!
Mentre lui se la abbraccia come un fratello io afferro , mostrando un espressione disgustata dinanzi il loro atto , il fogliettino leggendo i vari nomi: Paulina Tergh , Tracy Shela , Violet Pesez e Iole Keil .
Marz: Bhè già che la odiano 4 ragazze questa Linda dovrebbe seriamente preoccuparsi.*finto sorriso*
Mia: *sorridendo* Ora vi racconto tutto , io ho già un idea su chi togliere dalla lista.
Marz:*sospirando* Su sentiamo..

Mia (dopo fine lezione)

Manu: Hei Mia dove vai così di fretta?*tenendomi il polso*
Mia: Manu! *sorridendogli* Prima di consegnare il compito ho visto passare quella Ragazzina..
Sottolineo la parola “ragazzina” con uno sguardo più intenso facendogli subito cogliere al volo il messaggio.
Manu: stai andando da lei?
Mia: Si.*sorridendo* Ho già in mente un piano per parlargli.
Manu: Cerca di stare attenta. *accarezzandomi la guancia* non ti mettere nei guai.*sorridendomi*
Mia: *ridendo* Sono Mia Colucci no Marizza Pia Spirito!
Manu:*avvicinandosi* Allora vai e ritorna trionfante My Lady.*ridendo sotto i baffi*
Mia: Certamente mio piccolo Azteco.
E ridendo gli rubo un fugace bacio sulle labbra per poi correre , nella maniera più delicata possibile in modo da non scompigliarmi troppo i capelli , verso Linda .. la ragazzina del 1° anno che potrebbe indicarmi una pista da seguire. La individuo camminare spensierata nei corridori , affollati per via del fine lezione , sino a quando viene spintonata da alcune ragazze che ridacchiando tra loro si allontanano senza neanche aiutarla a raccogliere i libri , che teneva strette in petto , caduti a terra a causa dello scontro.
Lei senza dire niente , senza esigere un “Scusa” da quelle prepotenti si abbassa per raccogliere i suoi oggetti in silenzio e sola .
Mia: *sottovoce* Questa è la mia occasione.
Sia per pietà sia per cogliere l’occasione mi avvicina frettolosamente e mi chino senza dirgli niente per raccogliere alcuni suoi libri e infine porgerli mostrandogli il mio meraviglioso sorriso.
Mia: Tieni cara.
Linda: Oh..g-grazie mille..*leggermente imbarazzata* Non dovevi , potevo fare da sola..
Ci alziamo contemporaneamente mettendosi dritta sul posto tenendo sempre i libri al petto mentre cerca in tutti i modi di mostrarmi un mezzo sorriso di gratitudine.
Mia: Niente affatto. Ho visto cosa hanno fatto quelle ragazze..Sono state delle maleducate.
Linda: Oh..*abbassando il capo* Lasciale stare..fanno sempre così . Ormai mi ci sono abituata.
Mia: Frequentano il tuo corso?
Linda: Si..
Risponde con il suo tono di voce un po’ stridula , come se fosse una bambina alle prese con la timidezza.
Mia: Bhè dovresti dirgliene quattro qualche volta. Non è possibile che ti trattino così.*scuotendo il viso in segno di disapprovazione* Insomma! Sei migliore di loro ..
Linda: Bhè…*alzando le spalle* ..non sempre i soldi rendono incolume le persone.
Mia: Tu sei Linda Burger vero? *cercando di sorridere*
Linda: Si..*accennando un sorriso*
Mia: Piacere sono Mia Colucci *porgendogli la mano* Ma penso che tu mi conosca.*ridendo*
Linda: *risatina* Si sei al quanto famosa. Grazie ancora per i libri.*indicandoli con lo sguardo* O-ora devo andare .
Sta per andarsene ma all’improvviso mi viene in mente un idea geniale.
Mia: Linda ma quella gonna è bellissima!
Attiro la sua attenzione e voltandosi fisso con più attenzione la graziosa gonnellina rosa venendomi automaticamente altre idea per la testa .
Linda. Oh..*guardandosela* grazie mille , sei molto gentile.
Mia:*avvicinandomi* Sai penso proprio che ho per te una ME-RA-VI-GLIO-SA camicetta che ti può stare a pennello e soprattutto donare con la gonna.*fissandola interessata*
Linda: C-come..?*sbalordita*
Mia: *sorridendo* Hai capito bene mia cara. Ti va di venire nella mia stanza per prenderti alcuni capi che non uso più?*porgendole le mani* Ti giuro solennemente di averli messi solo una volta quindi per me sono fuori discussione indossarli un’altra volta.*ridendo* E poi sono completamente certa che su di te faranno un figurone !
Linda: M-ma non posso ..cioè..io..*imbarazzata*
Mia: Nessuno problema cara, sono famosa anche per la vendita annuale dei miei abiti .*facendole l’occhiolino* Ma per te chiudo un occhio e ti regalo quella camicetta adatta per te.
Linda: Ehm …veramente non saprei se sarebbe opportuno entrare nella tua stanza o meglio seguire qualcuno che..
Mia:*cogliendo al volo* Oh..capisco. Ho sentito dire in giro il tuo accaduto.*guardandola con dispiacere* E’ stato davvero un pessimo scherzo.
Linda: Si..Quindi mi perdoni se io…cioè..io..non ti seguo?*titubante*
Mia: Oh..*sorpresa mi porto la mano sulla bocca* Credi che io faccia parte di quei loschi individui?
Linda: I-io..non saprei.
Mia: Cara..*sorridendo con dolcezza* Ti puoi fidare di me . Se mi conosci bene sai che ti puoi fidare di me.
Per quelli che sono sembrati minuti di titubanza avevo perso del tutto la speranza di avvicinarmi a lei per porgli qualche domanda succulenta . Ma ecco che mostrandomi un piccolo sorriso vedo i suoi lunghi capelli neri smuoversi quando annuisce animatamente col viso.
Mia: Perfetto! Andiamo nella mia stanza *prendendogli la mano* Ho delle cose MERAVIGLIOSE da farti vedere!
E ridendo insieme giungiamo nella stanza , ovviamente entusiasta dell’inizio del mio successo.
Linda: Sicuro che non disturbo le tue amiche?
Mia: Le “nostre” amiche.*ridendo* Le mie amiche sono anche le tue da oggi in poi.*sorridendo* Su tranquilla per ora non ci sono.
Tranquillizzandola la faccio accomodare al piano di sopra e , sola con lei , riesco a sciogliere il ghiaccio mostrandogli vari capi che le donano alla perfezione sino a quando opto di aver raggiunto un livello sufficiente d’amicizia per porgli qualcosina.
Linda: Wow..credo di aver passato l’intero pomeriggio qui dentro.
Ride ormai a suo agio nel mio ambiente mentre si fissa , forse per la quinta volta , allo specchio con un espressione incredula e meravigliata nel vedere i miei capi donarle sul suo minuto corpo .
Mia: Sei davvero una ragazza graziosa , peccato che ti abbiamo fatto quei torti. Eppure non ho ancora capito cosa sia successo di preciso.
Perfetto , ho la situazione tra le mani e dalla sua espressione non penso di averla terrorizzata col ricordo di quell’evento. Ma quel che fa è poggiare sul mobiletto la camicia regalata e sedersi di fronte a me per parlare a 4 occhi.
Linda: Bhè.. penso che i ragazzi abbiamo messo in giro varie voci .
Mia: Tipo?
Linda: La lista è lunga. Quel che posso raccontarti invece è la verità che gli altri hanno interpretato a modo proprio.
Dopo un gran respiro inizia a raccontare la vicenda tanto desiderata , ascoltandola con un espressione concentrata in viso , tenendogli gli occhi fissi addosso.
Linda: Era un giovedì mattina quando sono andata verso il mio armadietto per prendere i soliti libri. Sai..ho l’abitudine di prendere i libri di testo senza guardare , sapendo dove li metto , e all’improvviso ho sfiorato con le dita qualcosa di peloso . *fissando i miei occhi sgranati* Erano due grandi e grossi ragni pelosi. Non ti so dire che razza erano so soltanto che quando apri per bene l’anta e mi trovai quei due animali vicino le mie dita ho davvero pensato di …morire d’infarto. Per alcuni secondi , che per me sono durati ore, mi è mancato il respiro . Sono finita in ospedale per alcuni accertamenti .
Mia: E’ una cosa terribile quel che ti hanno fatto! Come hanno potuto?*scuotendo il viso sconcertata*
Linda.Pensavo che fosse uno scherzo di cattivo gusto ma quando alcune della mia classe mi hanno riferito di esser stata vittima della Famosa Loggia bhè..ho subito pensato di avere dei nemici.
Mia: E tu..hai qualche idea a riguardo?
Linda: In che senso?
Mia: Hai la benchè minima immaginazione di chi possa averti fatto questo? Della tua classe magari hai qualcuno che ti…odia?
Linda: *abbassando il capo* Ci sono alcuni studenti che non mi sopportano..
Mia: E perché?*curiosa di sapere*
Linda: Oh..*alzando le spalle* ..vorrei saperlo anche io. Sai non sono quel tipo di ragazza ribelle , che cerca guai o che fa dei pasticci solo per mettersi al centro delle attenzioni.
Mia:*accennando una risata* Tipo Spirito della mia classe?
Linda: *sorridendomi* Esatto.. Anche se invidio il temperamento di quella ragazza posso affermarti di non essere come lei ..sfortunatamente.
Mia: Desideri essere ribelle ?
Linda: A volte si. Sai affrontare chi mi maltratta..con audacia e coraggio.
Mia: Come per esempio quelle ragazze nel corridoio?
Linda: Esatto. Ma a volte mi fermo a pensare al perché si comportano in quella maniera nei miei confronti..
Mia. E hai trovato qualche motivo interessante?
Linda: No..*scuotendo il capo* Ho solo optato ad una cosa sciocca.
Mia: Se vuoi puoi dirmelo.*sorridendo*
Linda: Bhè.. Essendo la ragazza più ricca del 1° anno , secondo me , le mie compagne di classe rosicano ogni qual volta arrivano i miei genitori a pagare un alta retta o le guardie del corpo venirmi a prendere sin dalla stanza del dormitorio sino alla porta principale ogni fine settimana.
Mia: Ti prendono in giro solo perché i tuoi…ti viziano? E’ questo che vuoi dire?
Linda: Si.. In poche parole si. Non mi sono mai fatta amiche .
Mia: E perché? Sai a volte le amicizie servono per diventare più forti e sicuri di se.
Linda: Sono sempre stata una ragazza che sta per conto proprio per non avere problemi con nessuno ma a quando pare non è servito a granché se sono sotto tiro della Loggia.
Mia: Per caso sai a chi stai antipatica di più in classe? Magari posso aiutarti in qualche modo.
Linda: Ne dubito. Ma darti qualche nome non mi crea problemi.
Mia: Sono più maschi o femmine?
Linda: Con i maschi non ho nessun problema . Diciamo..*leggermente imbarazzata* che sono la ragazza più desiderata in classe .. Quel che vogliono è provarci con me . Per di più sono le ragazze che non fanno altro che sparlare alle mie spalle. Pensa che una ragazza mi ha persino accusata di avergli soffiata via il ragazzo. *con tono indignata* Ma giuro che non ho neanche aperta bocca con quel ragazzo!
Mia: Quindi può esser che alle ragazze non sei molto simpatica perché ti ritengono una minaccia per i loro ragazzi.
Linda: Suppongo di si.. Ma davvero..non ho mai desiderato questo. Non lo faccio apposta.
Mia: Oh certo , ti posso capire.*sorridendo* La bellezza ci è stata donata. *smuovendomi i capelli* Siamo solo fortunate mia cara.*accarezzandogli la mano* Bene , riguardo i nomi? Chi è questa ragazza che ti ha accusata ingiustamente?
Linda: Le ragazze che più mi danno fastidio solo Paulina Tergh , Tracy Shela e Iole Keil. Erano quelle ragazze nel corridoio. Mentre..
Mia: Mmm..*interessata* Mentre?
Linda. Mentre quella ragazza che mi ha accusata è Violet Pesez … Questo è tutto.
Mia: Sono davvero felice che ti sei confidata con me Linda.*sorridendogli* Per qualunque cosa sarò lieta di aiutarti e ovviamente.*alzandomi* Regalarti altri capi mia cara.*ridendo*
Linda:*alzandosi sorridendo* Grazie a te Mia , sei una grande amica!

****

Mia: E alla fine ci siamo salutate con un grande abbraccio!*poggiandomi a Pablo*
Marz. Si si..molto “commovente” .*finto sorriso* Potevi risparmiarti un sacco di cose nel racconto ma penso che le informazioni ottenute siano soddisfacenti.
Pablo:*sorridendo* Su dai congratulati per bene a Mia. Ha fatto un ottimo lavoro.
Marz: *guardandolo male* Vuoi stare ancora con me?
Pablo: Si ovvio che si!
Marz.*finto sorriso* Bene allora non mettere in discussione le mie parole.
Mia: Sei davvero antipatica!
Mentre io metto il broncio lei viene abbracciata e baciata velocemente da Pablito , gesti che comunque non sciolgono quell’espressione di marmo sulla sua faccia.
Assisto , nascondendo un pizzico di divertimento , ai loro scambi di effusioni moderati . O meglio ai tentativi di Pablo di scioglierla . Ma lei sembra avere il dono dell’autocontrollo dato che non cede a baciarlo con foga in pubblico.
Marz:*sentendola bisbigliare* Smettila , quando saremo soli ti darai alla pazza gioia. Ora fammi parlare con questa decerebrata.
Scaricando il suo ragazzo con un espressione amareggiata io attendo con un finto sorriso , dovuto al suo “complimento” , che mi rivolga parola.
Mia: Dovrei aspettarmi un “Grazie”?
Marz: No cara.*finto sorriso*
Mia:*a bocca aperta* Sei davvero un ingrata!
Marz: Se se ..*non calcolandomi* Ora che hai scoperto chi potrebbe essere la ragazza non ci resta che seguirla e scoprire dove si apparta ogni tanto con i suoi amici folli.
Pablo: Bhè parlare qui non mi sembra molto ideale.
Alzo il capo seguendo la direzione in cui il suo sguardo è puntato. Ed ecco che incrocio un paio di occhi verdi di un ragazzo affascinante , credo , venire da questa parte.
Marz: Non sto facendo nessuno nome.*sbuffando*
Pablo:*sottovoce* Il Terzo Incomodo si sta avvicinando.
Marz: Eh?
Confusa rivolge lo sguardo alle sue spalle trovandosi a poco più di alcuni centimetri un ragazzo sorridente.

Pablo

L’ho visto in lontananza adocchiare Marizza con sguardo languido e infatti , dopo neanche pochi minuti è avanzato verso di lei nonostante stia appiccicata a me. Più lo guardo più non mi levo dalla testa il pensiero che lui centri qualcosa. Ha un non so che dietro quell’espressione da ebete che non mi convince.
Ma non so di preciso se è l’affetto che provo per Marizza , l’istinto di proteggerla , o la gelosia che possa intralciarsi nel nostro viaggio romantico.
Pablo:*sottovoce* Il Terzo Incomodo si sta avvicinando.
Lei pronuncia un “Eh?” confuso , conscio di essermi fatto cogliere da un pizzico di gelosia.
Ivan: Ciao Marizza!
Come se io e Mia non esistemmo saluta solo la diretta interessata con un sorriso a pieni denti e appena lei si volge del tutto rimane sorpreso di trovarselo così vicino. Quanti centimetri esistono tra i loro corpi ? Una ventina? Bhè non mi è sufficiente e così d’istinto avvolgo il mio braccio sinistro attorno alla sua vita in modo da far combaciare il mio fianco sinistro al suo destro , rivolgendo ad Ivan non solo uno sguardo glaciale ma uno sguardo che dovrebbe fargli chiarire alla perfezione che lei è MIA!
Marz: Ivan..! *sforzando un sorriso* Come stai? Trascorso una buona lezione?
Come una sciocca gli da “man forte” , assecondando la sua presenza che ora è d’intralcio.
Ivan: Oh bhè ..*ridendo* Non è mai buono avere un compito di letteratura che dura 2 esasperante ore.
Marz: Che combinazione.*accennando una risata* Anche noi abbiamo avuto un compito con l’unica differenza che a noi era di Storia. *sorridendo*
Mia; Ehm.. io devo proprio andare. Marizza continuiamo dopo la nostra conversazione.
E sforzando un sorriso se le da a gambe elevante lasciandomi solo con loro due , guardandola con estrema sofferenza. Vorrei esser nel suo posto pur di non sentire questa stridula voce troppa acuta per esser di un ragazzo , ma purtroppo devo rimanere per il bene di Marizza . Ingenua com’è si farebbe pure toccare da questo tipo che continuo a guardare di sottecchi , lanciandogli sguardi minacciosi e freddi.
Ivan: Avevo per caso interrotto qualcosa?
Marz. Niente di interessante.*sforzando un sorriso*
Pablo: Forse.
Rispondo io con un tono distaccato di voce che richiama l’attenzione di entrambi. Marizza volge il capo dalla mia parte dilatando le pupille per la frase appena udita.
Marz: Pablo..
Sussurra quel che sembra un rimprovero ma me ne frego altamente , e al contrario guardo con superiorità Ivan che crea un ghigno forse soddisfatto per l’espressione rimproveratore che mi sta rivolgendo Marizza.
Ivan: Ho saputo che sei il suo nuovo ragazzo.
Pablo:*finto sorpreso* Sono lusingato che questa notizia si sia espansa in tutto il collegio.*finto sorriso*
Marz: Ehm..ragazzi..
Cerca invano di interrompere quel che sta crescendo : una sfida di sguardi fulminanti. Entrambi vogliamo una persona , con l’unica differenza che io ho già e lui spera che un giorno Marizza divenga la sua ragazza.
Ivan: Auguri..
Afferma con il miglior Finto sorriso al mondo , come se dietro a quei occhi spietati vorrebbe tanto augurarmi tutta l’infelicità del mondo.
Pablo: Grazie .
Rispondo con lo stesso tono insipido , per niente felice di ricevere le sue congratulazioni.
Xx: Oh dannazione! Oh no , no NO!!
Il nostro campo elettrico viene dissolto da una voce femminile che impreca poco prima di sentire un rumore assordante provenire alle nostre spalle. Ci voltiamo entrambi verso la cima delle scale dove , sul pianerottolo di pausa sono riversi una decina di libri sicuramente caduti da una ragazza che fissa il macello combinato con le mani sulla bocca e gli occhi spalancati.
Ivan: Oh povera ragazza. Ci vorrebbe proprio un aiuto. Così piccola è ovvio che gli sarebbero caduti quella marea di libri .
Condivide la sua opinione sin troppo vicino a Marizza che fissa quella ragazza con un mix di divertimento , sicuramente soffocando una risata per la gaff compiuta.
Xx: Maledizione!
La ragazzina minuta con i capelli nero pece che gli arrivano sin dopo le spalle si affretta ad inginocchiarsi accanto ai libri cercando invano di riportarseli addosso ma nonostante sia in difficoltà nessuno si azzarda ad aiutarla e seccato da questi due , Marizza e Ivan che sghignazzano senza muover un muscolo, scuoto il viso indignato da loro menefreghismo correndo poi in suo aiuto senza dire niente a Marizza.
Pablo: Ciao.. hai bisogno di aiuto?
Alza il viso , intorniato da una marea di capelli lisci , potendo ammirare i suoi occhi azzurri come il mare.
Xx: Oh..non devi. Sono una sbadata.
Si lascia andare ad una risatina mentre le sue guance si tingono di rosa per l’imbarazzo e dato che gli altri continuano a fissare lo spettacolo decido comunque di darle una mano , portandomi al petto cinque , sei libri per facilitarle il lavoro.
Pablo: Cavolo sono davvero pesanti . *ridendo* Come ti è passato in mente di portarli da sola?
Xx: *sorridendo* Sicuramente starai pensando che sono una mollica ma se non fosse per la stanchezza ti posso giurare di riuscir a portare un ulteriore peso . *ridendo*
Pablo: Complimenti allora.*ridendo* Posso domandarti dove stavi andando? Sei fortunata ad aver fatto volare i libri e no te stessa comunque.
Xx: Il professore del mio anno mi ha chiesto se potevo riportare questi libri usati in classe al proprio posto in biblioteca.
Pablo: Se vuoi ti posso accompagnare. *sforzando un sorriso* Io….non ho niente…da fare.
Rivolgo un’occhiata sfuggente alla fine delle scalinate dove fisso Marizza avvolta appieno in una conversazione con Ivan. Sapere che sta condividendo quel meraviglioso sorriso con un altro ragazzo mi viene una morsa al cuore .
Xx: Allora accetto con piacere il tuo aiuto!
La sua voce richiama la mia attenzione e non fissando più Marizza mi sistemo meglio i libri al petto sforzando di ricambiare il suo sorriso sgargiante.
Pablo: Andiamo allora.
Lei mi affianca , tenendo il resto dei libri stretti a se , dirigendoci lentamente in biblioteca.
Una volta poggiati sul proprio scaffale riusciamo a imboccare una conversazione più amichevole.
Xx: Mamma che sbadata! Abbiamo parlato di tutto e di più ma non sappiamo neanche il nostro nome.
Ride sbattendosi con moderazione la mano sulla fronte per la sbadataggine .
Pablo: Recuperiamo subito non preoccuparti. Io Sono Pablo Bustamante. *sorrido porgendogli la mano*
Xx: Oh Dio.. *ridendo* Sono stata aiutata dal figlio del sindaco! Che onore!
Pablo: *ridendo imbarazzato* Bhè non esagererei se fossi in te. E tu come ti chiami?
Xx: Con tutto il mio piacere *stringendomi la mano* mi presento : mi chiamo Violet.. Violet Pesez.
Per un momento questo nome mi suona familiare nella testa ma dopo la strana piega che ha preso la mattina non mi sforzo più di tanto a rifletterci sopra.
Pablo: Il piacere è tutto mio Violet. *sorridendogli*

Ivan

Tutto inizia ad andare secondo i miei piani. Pablo corre in suo aiuto e dal cambio improvviso dell’espressione di Marizza deduco che si sia infastidita per il solo unico fatto di esser stata messa al secondo piano. Era accanto a se prima che Violet è comparsa . Poi l’ha lasciata al mio fianco.
Mentre lei fissa con un velo di malinconia il loro scambio di sorrisi e di ringraziamenti io abbozzo un ghigno soddisfatto . Ma li per li non mi soffermo a festeggiare l’inizio del mio trionfo , e al contrario richiamo la sua attenzione.
Ivan: E’ gentile il tuo ragazzo..
Marz: *mormorando* Sin troppo con le ragazze…
Poi si schiarisce la gola con un lieve colpo di tosse mentre mi rivolge uno sguardo e sforza un sorriso.
Marz: Hai un po’ di tempo per farci una chiacchiera?
Cavolo! Non mi sarei mai immaginato che a lei bastasse questo piccolo soccorso d’aiuto per vendicarsi una volta abboccata alla trappola della gelosia.
Ivan:*sorridendo a pieni denti* Tutto il tempo del mondo per te. Andiamo?
Gli pongo il braccio e nascondendo il mio stupore cerco di tenere a freno la felicità che provo sapendo che già questo è bastato per farli allontanare. Lei rivolge uno sguardo fugace alle sue spalle , fissando i due allontanarsi con i libri stretti al petto. Soffoco un sorriso davvero stupito dalla bravura di Violet.
Averla nella Loggia è stata una vera fortuna. Non solo è di una bellezza straordinaria , gode anche il dono della persuasione. Ammalia tutti i ragazzi con i suoi modi docili e teneri di fare .
Seppur quella ragazza sembri fantastica nel suo “Io” si nasconde un’identità stravolgente costituita dalla vendetta. Fu lasciata dal suo ragazzo mesi fa , crudelmente. Si amavano alla follia poi come se tra loro non ci fosse mai stato niente la lasciò per un infatuazione . Si prese una cotta per una ragazza di nome Linda , e da allora Violet la ritiene la sua acerrima nemica , accusandola di averle soffiato via il ragazzo.
Solo entrando nella Loggia è riuscita a raggiungere parte del suo obiettivo: fargliela pagare a quella ragazzina colma di soldi. Una delle tante cose che mi vanto di avere è una squadra assetata di vendetta.
Prima o poi CHIUNQUE patirà ciò che abbiamo passato noi ..Gente senza la possibilità di difenderci col denaro!







BENe bene bene!! cosa succederà ora che il piano di Ivan sta procedendo?? LO SCOPRIRETE PROSSISIMAMENTEEE!! Ciaooo!
 
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view post Posted on 17/4/2017, 20:47

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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SONO PASSATI MESI E MESI E VI CHIEDO TANTISSIMO SCUSA! Tornando dopo aver passato un periodaccio mi sono accorta che è insensibile lasciare così la storia per chi l'ha letta, chi la leggerà in futuro o chiunque si trovi da queste parti . così ho deciso di postarvi questo pezzo che include il 15° capitolo più il 16° . Avevo intenzione di finirlo ma non ho più fantasia , mi sono lasciata andare e ho un sacco di cose da fare ... ecc..
Bhe per ora godetevi questi due cap! Ciaoo




CAP 15

Marizza

Marz: Hai un po’ di tempo per farci una chiacchiera?
Per un tempo rimane sconcertato dalla mia improvvisa richiesta poi accetta senza batter ciglia mostrandomi persino la sua perfetta montatura attraverso un ampio sorriso.
Ivan: Tutto il tempo del mondo per te. Andiamo?
Mi pone il braccetto ma prima di prenderlo rivolgo un ultimo sguardo a Pablo .
Vedendoli andare dalla parte opposta , vicini a scambiarsi qualche chiacchiera con un sorriso e qualche risata sembra che il tempo si sia fermato . Una dolorosa fitta attraverso il mio cuore.
Mi ero distratta a scambiare una battutina con Ivan , criticando la scarsa capacità di tenere dei libri in mano, e solo quando volevo coinvolgere Pablo nel divertimento mi accorsi che lui non era più al mio fianco.
Non mi ero accorta nemmeno che aveva scostato il suo braccio dalla mia spalla ed esser corso anche da quella ragazzina. La fissai con un espressione esterrefatta non capacitandomi di tutto quel altruismo da parte di Pablo. Da quando corre in soccorso in quella maniera? Non nego di aver odiato sempre la gelosia con le crisi che crea ma in questo momento vorrei tanto urlargli addosso , sprigionando questa rabbia insolita che provo nel petto. Ma poi mi fermo un altro secondo a pensare e arrivo ad una conclusione: è davvero patetico cedere alla gelosia per questo atto…gentile compiuto da Pablo.
Anzi..dovrei esser fiera di aver un ragazzo come lui ma quel che spero nel contempo è che non mi abbandoni più per correre da un'altra ragazza , per giunta più belle e angelica di me.
Vedendoli scomparire dalla mia vista ritorno in me , permettendo al tempo di trascorrere normalmente.
Mi munisco quindi del mio solito sorriso e ripetendo in mente “va tutto bene” accetto il suo appoggio al braccio e uscendo in giardino trascorriamo qualche minuto a chiacchierare di argomenti vari. Il sole ormai è pronto a calare per dare il benvenuto alla notte quando noi due seduti sul muretto smettiamo di giocare alle “Macchine Gialle” che passano nel traffico in lontananza.
Ivan: *ridendo* E’ stato un pomeriggio fantastico ! Davvero.
Marz: A pensare che dovevamo trascorrerlo studiando.*ridendo* Al diavolo , meglio giocare anziché invecchiarci e ammuffire in stanza! Per fortuna il Natale è alle porte e “Ciao ciao compiti” per un bel po’.
Ivan: Non ti do tutti i torti .*sorridendo* Tu sei fortunata. Io con gli esami di fine anno riterrei un po’ più difficile e azzardato abbandonare i compiti per godermela.*ridendo*
Marz: Mi hai raccontato che a scuola vai abbastanza bene. Non riesci a regolarti con i compiti così da poter uscire durante le vacanze?
Ivan:*sorridendo maliziosamente* E’ per caso un proposta d’uscita quella che mi stai facendo?
Marz:*ridendo* Non essere sciocco. Mi dispiace ma le festività le trascorro sempre in famiglia.
Ivan: E Pablo dove lo abbondoni?
Marz.*Alzando le spalle* Sinceramente non abbiamo ancora parlato del Natale . Abbiamo sempre sulla bocca l‘argomento “Loggia”. *roteando gli occhi* Mi sto iniziando realmente a stancare.*sospirando*
Ivan:*ridendo* Di chi ? Di Pablo o della Loggia?
Marz:*accennando un sorriso divertito* Di quella banda di squilibrati.
Ivan: Hai appena detto che parli sempre della Loggia.. Come mai? *incuriosito*
Marz: Ormai è sulla bocca di tutto , soprattutto dopo quel che hanno combinato. Anzi mi chiedo quando sarà il loro prossimo attacco , mi sembra un po’ sospettoso questa pausa.
Ivan: Si ho sentito cosa hanno fatto.*guardando l’orizzonte* E’ vergognoso.
Marz: Esattamente. Se la prendono con della povera gente.
Ivan: Sai chi è stato colpito per caso?
Marz: Ovviamente . Tra questi ci sono anche io.*sbuffando*
Ivan:*sorpreso* Anche tu?? Oh no! Marizza no! Non dirmelo! Dimmi che è uno scherzo.*guardandomi scioccato*
Marz.*scuotendo il capo* Mi dispiace dirti che non è uno scherzo,.
Ivan: Ma..*senza parole* ..Sono sconcertato.. C-come ..perchè??*confuso*
Marz.*Alzando le spalle* Sembra che non gli vadano molto a genio i ricchi. Vorrei tanto scoprire il perché.
Ivan: Non hai idea di chi si può nascondere dietro ?
Per un momento sono stata spinta a dirgli che abbiamo un interessante traccia da seguire . Poi mi sono ricordata la frase detta nel capannone con Mia , Manuel e Pablo . Quindi , deglutendo , mi sforzo di sembrare credibile.
Marz. N-no..
Ivan: Nessuno una?*sorpreso* Intelligente come sei pensavo che avevi già scoperto qualcuno . Credimi Marizza se avrei il tuo coraggio mi butterei anche io nella ricerca .*ridendo* Sei da lodare.
Sforzo un sorriso , ringraziando il complimento con questo semplice gesto.
Marz: E’ gentile da parte tua .. ma credimi anche io ho le mie pecche.
Ivan: Posso avere l’onore di conoscerne almeno una?*sorridendo*
Marz.*sorridendo* Bhè.. è l’incertezza.
Ivan.*inarcando il sopracciglio* Naah..Non ci credo.*ridendo*
Marz: Credici Ivan . Non sai cosa sta nella mia testa.*ridendo per sdrammatizzare*
Ivan: E su cosa sei incerta?... Se posso saperlo.*sorridendo dolcemente*
Marz: Su tante cose. Sino a pochi giorni fa ero incerta sui miei sentimenti.
Ivan: Però hai preso una decisione definitiva alla fine . Hai deciso di metterti con Pablo.
MArz.*annuendo* Si. Ma sono peggiorata da quando è comparsa la Loggia con quelle stupide lettere che mi lasciano.
Ivan: Lettere?
Marz. Mi lasciano dei messaggi che mi fanno cadere sempre più nella confusione . Per esempio nell’ultima mi hanno quasi spinto a sospettare di tutti . Incredibile vero?*sorriso amaro* MI Stanno fondendo il cervello.
Ivan; Ed è per questo motivo che indugi nel raccontarmi come pensi di agire nei confronti della Loggia?
Chiede dal nulla , capendo ormai di aver colto il mio tono titubante quando ho mentito.
Mi lasciò così andare ad una risata imbarazzata e mentre lui sorride io mi metto le mani sulla bocca per moderarmi e dire:
Marz: Non sono una brava mentitrice vero?
Ivan: Sei pessima.*ridendo*
Marz. *ridendo* Lo sapevo cavolo.
Ivan: Dovresti esercitarti o sforzarti almeno.
Marz: Dai ! Credevo fossi credibile.
Ivan:*sorridendo* Sei solamente unicamente fantastica quando ridi .
Marz:*sorridendo* Io non sarò brava a mentire ma tu sei specializzato nel fare complimenti.
Ivan;*facendo l’occhiolino* Ovviamente sono una bomba in campo “Stendi la ragazza facendola arrossire”.*ridendo*
Marz:*ridendo* Sei davvero incredibile!
Ivan: Comunque potrei aiutarti per quanto riguarda la Loggia. Per qualunque cosa sappi che sono dalla tua parte . Penso che chiunque sia stato mirato dalla Loggia voglia ribellarsi per affrontarla.
Marz: Bhè non tutti . Ci sono persone che continuano a subire i loro giochi perversi e chi li affronta per andare all’apice della situazione per porre fine a tutto questo . Io rientro in quelli.
Ivan: L’avevo immaginato. Quindi? Cosa credi di fare?
Marz: Credo di potermi fidare di te..*sorridendo*
Ivan:*prendendomi per mano* Sempre ..
Xx: *colpo di tosse* Disturbo qualcosa?
Ci giriamo contemporaneamente trovandomi alle spalle Pablo , in piedi con le gambe leggermente divaricate e le braccia incrociate al petto.
Marz: Pablo!
Felice di vederlo scendo velocemente dal muretto per avvicinarmi ma incrociare il suo sguardo freddo tutta la felicità sembra di colpo svanire in me.
Pablo: Perché gli tenevi la mano?
dilato le pupille incredula nel sentire questa domanda posta ad Ivan , che nel frattempo è sceso dal muretto per posizionarsi davanti a Pablo con aria tranquilla . Diversamente dall’espressione contratta di Pablo che serra la mascella in una maniera rigida.
Ivan: Pablo! Non ti avevo visto amico.*sorridendo*
Pablo: Uno non sono tuo amico . *freddamente* Due cosa vuol dire “ non ti avevo visto” ? Credi che senza me puoi toccare la mia ragazza come se nulla fosse?*alzando leggermente il tono*
Marz. Pablo non mi sembra il caso di fare sceneggiate qui davanti a tutti.
Sentendo i primi occhi curiosi puntati addosso mi metto tra i due , scommettendo tutto che si stanno sfidando con sguardi glaciali e minacciosi giocando a “chi cede per prima”.
Ivan: Non stavo facendo niente di immorale con la..tua ragazza.
Pronuncia le due ultime parole con un tono strano di voce , come se fosse solo un modo di dire e no la realtà… e questa cosa turba persino me . Vorrei chiedergli “cosa intende dire?” ma il movimento del corpo di Pablo mi incita a pensare di sforzarmi a non dare spettacolo con risse o litigi creati solo per me.
Pablo: Vuoi per caso che ti spacchi tutti i denti che ti ritrovi in bocca? So che ti sei dichiarato a lei e so che la ami ! Ma lei è mia capito?*indicandosi con decisione*
Ivan: Sono contento che sappia ciò che provo per Marizza ma non per questo mi devi ritenere una minaccia.
Continua a parlare con un tono placato e tranquillo di voce a differenza di Pablo che inizia a fremere di rabbia , e questo atteggiamento mi sta iniziando a dare ai nervi. Per un momento ho pensato che Ivan mi avrebbe guardando con disapprovazione per l’unico fatto di avergli spifferato a Pablo l’atto del dichiararsi.
In realtà mi sta sorprendendo la calma con la quale sta affrontando la situazione .
Pablo: Non hai il lusso di prendergli la mano.
Ivan: Mi sembra un po’ esagerato tutto questo. Non stavo facendo niente se non una chiacchierata tra amici.
Pablo: La parola “Amici” per te è un aforismo! Se non sparisci da qua io..
Marz: BASTA PABLO!
Al culmine della sopportazione esplodo e sprigiono tutta la confusione che i due hanno accumulato nella mia testa che ora batte come un martello pneumatico.
Pablo: Marizza!!*guardandomi scioccato* Ma lui..
Marz. MA LUI NIENTE!! *alzando il tono* Non stavamo facendo niente! Tutto questo è RIDICOLO!
Pablo: Lo stai difendendo?*indicandolo*
Marz: Stai facendo una ridicola sceneggiata per nulla!*respirando profondamente* Per NULLA!
Ivan: Ehm…è meglio che io vada . Penso che voi due dobbiate chiarirvi..
Pablo gli rivolge un’occhiata trucida mentre io sospirando e scuotendo il capo lo rivolgo uno sguardo sofferente.
Marz: Ma non dev..
Ivan:*interrompendomi* Perdonatemi se vi sto facendo discutere. Mi levo di mezzo .*sforzando un sorriso* Ciao..
Cerco di salutarlo con un sorriso ma quel che mi esce è solo una smorfia ..per colpa di Pablo.
Una volta che Ivan è andato via , anche gli occhi indiscreti si dispargono sino a lasciarmi sola con Pablo , cui corpi si ammorbidisce non lasciando alcun segno di rigidità.
Marz: Contento?
Lo guardo il malo modo battendo seccamente le mani creando un pacato applauso.
Marz: Attiro abbastanza attenzione?
Pablo: non essere stupida. Non ti sei mai preoccupata del parere della gente.
Ora il suo tono sembra seccato dal mio atteggiamento e quello che mi da più ai nervi è il suo comportamento. Spezza il contatto fisico per rivolgermi le spalle quando poggia le braccia sul muretto per fissare l’orizzonte.
Marz. Pablo un'altra parola e giuro che ti butto giù dal muretto.
Serro le labbra per buttar giù quel groppo alla gola , comparso improvvisamente , sentendo quell’insopportabile bisogno di urlare per lo stress.
Pablo: *voltandosi* Ti sembra normale che ti debba cercare per ore in tutto il collegio e poi trovarti qui in “dolce” compagnia , sorprendendo quel tipo tenerti la mano?
Minacciandolo sembra aver funzionato. Sono riuscito ad abbassargli la cresta e parlarmi con un tono più calmo di voce , attento a non surriscaldare i miei nervi.
Marz: E a te sembra normale svanire al mio fianco per correre in aiuto di quella ragazza?*inarcando il sopracciglio*
Pablo: Aaah..
Invece dell’ espressione corrugata sul suo viso ora prende posto un espressione sornione costituita da un sorriso malizioso.
Pablo: Ma guarda un po’ chi abbiamo qui..
Ride avanzando sino a poggiare la sua mano fredda sulla mia guancia accaldata, ma nonostante questo tocco mi faccia sobbalzare il cuore io rimango impassibile senza muovere un solo muscolo se non per dire.
Marz: Che diamine stai dicendo?
Pablo: Sei gelosa eh?*ridendo*
Marz: pft..! Chi io?*sollevando le sopracciglia* Penso che ti sia bevuto quel po’ di cervello rimasto nella tua testolina.
Pablo: *non calcolando le mie parole* Quindi tutto questo , la passeggiata con Ivan , quella strana vicinanza e il tocco di mano era una tattica per vendicarti di me?*ridendo* Bhè..*circondandomi la schiena con le braccia* Penso che sei riuscita ad ingelosirmi.*sorridendo maliziosamente*
Incrocio le braccia in modo da tenere una distanza giusta tra il mio viso e il suo pronto ad affondarsi per impadronirsi delle mie labbra.
Marz: Pablo per favore sii serio. Mi hai fatto fare la figura dell’idiota davanti ad Ivan.
Pablo: L’unico idiota è lui . Se si azzarda ancora a toccarti non sai che gli faccio passare.*tornando serio* Quel tipo non me la racconta molto giusta.
Marz:*Sospirando* Per te chiunque mi si avvicini non te la racconta giusta. Dimmi un po’ continuerai a fare queste ridicole sceneggiate che , sai bene , io ODIO o ti darai una calmata prima che stronchi questa relazione in un batter d’occhio?*guardandolo profondamente*
Pablo: *Sospirando* Perdonami..*chinando il capo* Mi sono lasciato prendere la mano..
Marz. Esattamente , spero che non si ripeti più Pablo.
Sciolgo la presa delle mie braccia in poso da posar le mani sul suo petto e questo gesto fa si che il suo capo si rialzi facendo scontrare e incastonare i nostri occhi attraverso uno sguardo profondo.
Pablo: Non ho capito niente quando l’ho visto tenerti..la mano.
Sussurra a pochi centimetri dalla mia bocca, rabbrividendo sia per l’emozione sia per l’aria invernale che ci avvolge nella prima serata qui fuori in giardino.
Marz: Io amo solo te..Non c’è motivo di..preoccuparsi.
E senza aggiunger altro mi tocca tranquillizzarlo con un fievole bacio a fior di labbra godendomi questo tocco caldo ed eccitante . Dopo brevi minuti passati a baciarci con più ritmo , mano per la mano ci avviamo verso il collegio sino a quando , tra una chiacchiera e l’altra , mi sento in dover di porgli una domanda che mi solletica la gola sin da quando ci siamo , in un certo senso , riappacificati.
Pablo: Eccoci qua. *fermandosi alla porta dell’ala femminile* Anche se il mio sogno è accompagnarti sino a letto devo amaramente dirti che non posso oltrepassare la linea.*ridendo* Sai con un bacio della Buonanotte dormirei sogni più tranquilli.
Marz.*sorridendo* Ci vedremo domani mattina al bar tranquillo e li..*sfiorando il mio naso al suo* Potrai darmi un meraviglioso e lungo bacio del Buongiorno. *ridendo*
Pablo: Non vedo l’ora..*osservando con desiderio le labbra*
Marz: Prima che vada..voglio chiederti una cosa.
Abbandonando il tono suadente di voce richiamo il suo sguardo e creo un po’ più di distanza tra il mio viso e il suo .
Pablo: Dimmi tutto.
Marz: Perché sei corso da quella ragazza senza dirmi niente?
Pablo:*sorridendo sornionamente* Quindi è questa domanda che ti frulla nella testa da quando siamo rientrati..
Marz: Si serio per una volta e dimmi dove sei andata con quella sprovveduta.*roteando gli occhi* Spero per te che l’hai mollata poco dopo averla aiutata con quei stupidi libri.
Pablo: Non è andata esattamente così .
Marz: Che?*scioccata* Mi stai dicendo che tu e lei siete rimasti persino a parlare??
Pablo: Si diciamo così..
Marz. DICIAMO COSI’?? Pablo ti rendi conto che hai fatto quella sceneggiata dopo avertela spassata con quella ragaz..
Pablo:*interrompendomi* Sono rimasta perché ho aiutato proprio quella Violet Pesez.. *a bassa voce* L’ipotetica capo juniores del 1° Anno..ricordi?
Dilato le pupille stupita dalla confessione improvvisa . Solo ora mi rendo di esser stata sciocca .
Marz: S-stai..dicendo sul..serio? Proprio lei?
Pablo: Si . Appena si è presentata subito mi sono ricordata dei nomi che ci ha dato Mia. L’unico modo per scoprire chi è realmente è stato quello di rimanere ad aiutarla a mettere a posto i libri in biblioteca.
Marz: Almeno hai scoperto qualcosa? Avete parlato della Loggia ? Bho di qualcosa di importante?
Pablo: Si un po’ del più e del meno..*alzando le spalle*
Marz: *sarcastica* Oh ma che gran lavoro , complimenti. *finto sorriso*
Pablo: *finto sorriso* Se mi dai il tempo di parlare posso dirti che ho imboccato in qualche modo l’argomento della Loggia e ho scoperto che lei la ritiene una pagliacciata.
Marz: Pft..*distogliendo lo sguardo* Secondo me è lei . Ha una faccia antipatica.
Pablo:*sorridendo sotto i baffi* Non è solo la faccia a starti antipatica. Su ..*inarcando il sopracciglio* Ammetti di esser stata gelosa anche solo un secondo.
Marz.*sospirando* Smettila , non ammetto un cavolo di niente.
Gloria: Ragazzi ognuno alle proprie stanze . Tra poco passiamo per verificare se tutti state a letto. Hei voi smettetela di giocare a Biliardo e filate a letto !*richiamando gli altri nella sala comune* Sono le 21 ! A che ora volete andare a dormire eh?
Marz: *sbuffando* Credo che dovremmo andare..*sforzando un sorriso* Domani continueremo a parlare..
Pablo: Non ho altro da aggiungere. Ovviamente continuerò ad investigare sempre se tu…sei d’accordo.
Marz:*stringendo i pugni* Ti dovrei permettere di frequentare quella tipa?
Pablo: Frequentare è una parola troppo grande. Magari avere un'altra chiacchierata , anche se quella ragazza ha tutto se non la malvagità in essa.
Marz.*inarcando il sopracciglio* Che c’è? Ti ha colpito l’aria da santarellina che ha?
Pablo:*ridendo* E poi non c’è motivo di esser gelosa e sai perché?*prendendo il viso tra le mani*
Marz: Non sono gelosa.*ribadisco con orgoglio*
Pablo:*sorridendo* Perché io amo solo il diavoletto che c’è in te. A domani mio amato Spirito Ribelle.
E dandomi un fugace bacio a stampo scappa via prima che Gloria lo stacchi da me tirandolo per le orecchie e prima che inizi a sclerare contro di me corro verso il mio dormitorio dove , una volta sprigionato un sospiro da innamorata , mi addormento col sorriso sulle labbra pensando e ripensando all’amore che provo per lui , il ragazzo che mi manda un fumo il cervello con quei modi di fare e quelle sue parole .

Ivan

“Credo di potermi fidare di te..”
Per pochissimo non gli strappavo tutte le informazione che sino a quel momento era riuscita a ricavare per quanto riguarda la Loggia , la mia cara amata e indistruttibile organizzazione , se non fosse stato per l’arrivo di Pablo . Quel dannato! L’unica cosa che affievolii i miei nervi è l’idea che lei si fidi di me e che alla prossima occasione possa guadagnare qualche informazione. Ma le giornate passano e il Natale ormai è alle porte senza che mi dia l’occasione di avvicinarmi a lei , impegnata ad organizzare delle uscite col suo ragazzo. Così coinvolto nella missione di sapere il piano da escogitare per scoprirci non sono riuscito neanche ad organizzare qualche attacco, da parte della Loggia, in questi giorni.
Tra i corridori origlio le conversazione degli altri . C’è chi trascorrerà il natale al Sud , chi qui con i parenti , chi cenerà ad un ristorante di lusso mentre io passerò il mio solito Natale qui a scuola ..da solo.
Non ho un posto in cui andare , o meglio ce l’ho ma preferisco rimanere murato in stanza pur di vedere mia madre . Forse .. se mi munirò di coraggio andrò a trovare mio padre.. Dipende tutto dal mio stato emotivo.
Continuo a camminare con un espressione rabbuiata in viso , deciso a raggiungere la mia meta il più presto possibile, ma nel frattempo mi devo subire le chiacchiere strazianti per quanto riguarda le spese di Natale. Loro , quei soldi e quel dannato vizio di spenderli a cretinate ..mi mandando a rivolto lo stomaco.
Ragazza: E poi ho visto quel bracciale ! *con voce stridula* Solo 100 euro! Capite!*scioccata* Come potevo prenderlo al mio ragazzo un gioiello di quel valore così..scarso! Ce! Me lo dovevo levare dalla testa nonostante la pietra mi accecava per la brillantezza!
Continua a ridere come una gallina insieme al suo stupido branco e ormai allo stremo borbotta frase poco carine nei suoi confronti mettendola , nel pensiero , nella lista delle prossime vittime.
Tutto questo clima natalizio mi da alla testa e finalmente mi addentro nel mio solito percorso isolato attento a non farmi seguire da nessuno. Una volta accertato di esser sola mi poggio ad una parete fredda e umida dei piani inferiori del collegio , quelli abbandonati e ritenuti inagibili nel corso degli anni , dove finalmente trovo un attimo fi pace. Mi metto la mano in faccia cercando di non pensare ai ricordi che mi legano a questo periodo dell’anno.
Ivan: Su Ivan! Cerca di riprenderti.
Mi autoconvinco sfilando poi dalla mia borsa a tracolla il mio amato capo nero.
Ivan: E’ giunto il momento di sfogare la mia rabbia..
Nascondendo la mia identità varco altre porte segrete giungendo così nella famosa stanza delle riunioni.
Nonostante abbia il cappuccio in testa riesco ad intravedere solo altre 2 figure , altrettanto nascoste dalle loro vesti , qui ad attendermi.
Ivan: E bhè? Dove sono finiti gli altri? Vi ho detto di aspettarmi qua dentro per la nuova riunione.
Xx: Gli altri sono già partiti con le proprie famiglie..
Xx2: Il capo juniores del 2° e 4° anno ci hanno detto di comunicarti le più sincere scuse.
Ivan:*Sbuffando* Ah..! Non importa! Quindi ..*sfilandomi il cappuccio* Siete solo voi due..Diego e Violet.
I due ripetono la mia azione e ormai essendo più in stretto contatto ci fissiamo senza alcun problema negli occhi.
Violet.*sorridendo* Col mio immenso onore sono anche qui oggi ad eseguire i tuoi ordini Ivan.
Ivan:*sorridendo* Sono felicissimo di averti qui con noi, e ovviamente mi rende felice sapere che ci sia anche tu qui con noi Diego.*fissandolo con orgoglio* In questo periodo mi hai dimostrato di tenerci davvero alla Loggia.
Diego: Qui è l’unico posto in cui mi trovo a mio agio.*sorridendo leggermente*
Ivan: Bene..*strofinandomi le mani* Ciancio alle smancerie ora. Abbiamo diverse cose da fare prima che tutti i ricconi viziati vadano a sperperare le loro eredità nelle spese natalizie.
Violet: *sorridendo elettrizzata*Stai dicendo che dopo tanto tempo ritorniamo all’attacco?
Ivan: Esattamente e insieme escogiteremo qualcosa.
Diego: Io ho diverse idee , che mi sono venute in mente durante la settimana.
Violet: Settimana grandiosa direi!*sorridendo a pieni denti*
Ivan: Ottimo Diego ma prima di sentire le tue idee vorrei complimentarti con te Violet..*sorridendogli* Sei stata bravissima a girare sempre attorno a Pablo in questi ultimi giorni. Mi hai sorpreso , devo dirti la verità.
Violet: *orgogliosa* Semplicemente ho preso sul serio il mio compito . L’unica pecca è stata quella di non farmi scoprire da Marizza , purtroppo non ho avuto neanche modo di assistere ad una loro scenata di gelosia mentre io potevo recitare la parte della vittima , che lui avrebbe difeso .*finto broncio*
Ivan:*sorridendo* Ti rifarai Violet. Ma quel che mi importa ora è sapere se hai strappato qualche informazione dalle loro bocche.
Violet:*tornando seria* Bhè.. ci ho provato un infinità di volte anche perché ho finto di esser terrorizzata dalla Loggia che potrebbe attaccare da un momento all’altro anche noi borsisti.*accennando un ghigno divertito* Ma nonostante l’ho tempestato di domande lui non mi ha detto niente di interessante sino a quando..
Diego: Sino a quando?
Violet:*ridendo* Ieri è comparso con un fiatone il loro amico Messicano.
Diego. Manuel?
Violet: Esattamente!*sorridendo compiaciuta*
Ivan: E? Dai non tenerci sulle spine.
Violet: Sembra proprio che abbiamo scoperto il nostro nascondiglio.*ridendo*
Ivan: Cosa??*sgranando gli occhi* Violet non potevi dirlo subito? Potrebbero stare a spiarci e..*guardandomi attorno*
Violet: Non c’è nulla di cui preoccuparsi perché il loro amico ha detto “Ho scoperto il loro nascondiglio!”. Ovviamente c’ero io li davanti e dopo diversi sguardi titubanti tra i due amici sono riuscita a strappargli la notizia ostile dalla sua bocca. Secondo loro noi ci raduniamo nella vecchia biblioteca della scuola , quell’ala incendiata mesi fa . Pftt..*ridendo* Col cavolo metterei piede in quel posto traballante non credete.
Ivan:*riflettendo* E’ così tutto strano..
Diego: Con la fretta di riferirgli la notizia è possibile che gli sia sfuggita tra le mani la situazione.
Violet: E’ stata una vera fortuna stare con Pablo in quel momento. Mentre tu Ivan? *sorridendomi* Hai fato qualche progresso con quella svitata?
Ivan:*sospirando* Purtroppo mi è scappata da sotto il naso un infinità di volte che ho perso il conto. E’ troppo impegnata a scoprirci o passare quel po’ di tempo col ragazzo .
Diego: E inoltre i professori ci stanno tempestando di compiti , nonostante stiamo andando contro il Natale.
Ivan: Parlando del Natale..Diego qual era l’idea che vuoi esporci ?
Diego: Bene..*sorridendo* E’ facile . Ho sentito diverse voci dire che domani i ragazzi organizzeranno una festa quando i professori ritorneranno a casa propria , sabotando invece quelli che rimangono a fare la guardia.
Ivan:*Sorpreso* Ti ascolto ..
Diego: Ho pensato che sarebbe grandioso un attacco natalizio. *sorridendo* Nessuno se lo aspetta .
Ivan: Per attacco cosa intendi? E poi sei sicuro che ci sono le nostre vittime tra quelli che rimarranno qui ?
Diego: Mi sono fatta dare una copia della lista di chi rimane , facendogli credere di esser interessato all’idea. Eccotela..
Sfila il foglio piegato dalla sua tasca dei pantaloni passandomelo . Una volta aperto vengo affiancato da Violet curiosa quanto me di scoprire chi rimane qui per Natale.
Ivan. Interessante..Molto interessante.*continuando a leggere* Ma guarda un po’ qua..*ridendo* I nostri due piccioncini non hanno nient’altro da fare invece di rimanere qui?
Violet: Mi sorprende la presenza di Pablo. Cavolo suo padre è il sindaco , vorrà che suo figlio sia presente alle cene importanti per metter in evidenza la propria figura potente e perfetta. *titubante*
Ivan: Dato che ci sarà Marizza..
Diego: ..che aggiungerei è stata l’organizzatrice della festa ..
Ivan: .. deduco che sia rimasto per lei.
Violet: Un ragazzo del genere è uno spreco messo al suo fianco.*sporgendo il labbro inferiore* Non crediate che stia meglio al mio fianco?*sorridendo maliziosamente* Ho tutto quel che gli serve.
Diego: smettila e torna in te.
Violet.*sbuffando* Sei una noia. La difendi sempre solo perché ne sei ancora innamorato.*incrociando le braccia*
Diego: Fatti i cavoli tuoi Violet! *guardandola in cagnesco*
Ivan: Hey hey! Cerchiamo di non litigare almeno tra noi. Ciancio alle storie d’amore travagliate e cerchiamo di concludere qualcosa oggi!
Violet: *incrociando le braccia* Voglio solo fargli capire che sono più bella di quella!
Ivan: Ho detto basta! Diego non darle retta e procedi con la spiegazione.
Diego:*sospirando mi rivolge l’attenzione* Prima della festa, senza farci vedere, seminiamo terrore. Chissà mettendo sotto sopra le loro stanze , strappare i vestiti della festa ..
Violet: Patetico!*borbottando* Io invece opto per gli animali. Un po’ di topi , ragni e insetti fra qua e la tra le bibite o tra i piedi non guasterebbe a rendere la festa INDIMENTICABILE.*sorridendo diabolicamente*
Ivan: Bhè Le sue idee si posso unire. Rovinare i capi costosi della festa e sparpagliare animaletti sudici e puzzolenti tra loro . E non importa se ci capitano anche i borsisti , vogliono che cadano nella trappola della confusione, in modo che pensino che siano tutti sotto il nostro mirino. *sorridendo soddisfatto*
Violet. E una volta rovinata la festa? Il divertimento finisce?
Ivan: Spero vivamente di no ma per ora ..non ci resta che tornare di sopra . Sicuramente i nostri compagni ci staranno cercando. La riunione è sciolta buon rientro ad entrambi e tenetevi pronti . Io mi occuperò degli animali voi , al primo messaggio , vi occupate delle stanze e degli abiti . Attenti a non fargli scoprire. Intesi?
Diego/Violet: Alla lettera!
Una volta accertati di aver il via libera ci mimetizziamo tra la folla di alcuni studenti diretti all’uscita , tutti belli e preparati a recarsi alle proprie case questo venerdì sera. Dopo sera si terrà la festa e in questa occasione , con ben 2 componenti in meno , la Loggia dimostrerà di fare sul serio per godersi la soddisfazione del successo ottenuto . Si ..domani sarà un gran giorno!

Pablo

Sto sdraiato sul mio letto concentrando a lanciare e afferrare il pallone da calcio tra le mani , fissando nel contempo il soffitto con aria annoiata mentre sento i due preparare i bagagli con i vestiti che si porteranno per le 2 settimane natalizie a casa propria.
Thomas: E’ davvero una tortura subirmi le infinite domande dei parenti a Natale.*sbuffando*
Guido: Bhè almeno tu sei fortunato di saper rispondere alla domanda della nonna “ E la fidanzatina?” ! Tra voi due quella che se la passerà brutto in quella famiglia di matti sarò io.
Thomas: Solo perché sto con Pilar non vuol dire che risparmieranno a bombardarmi di domande.
Pablo: Thomas esiste “L’arte dell’invenzione”. Quindi smettila di lamentarsi , chiudi quella valigia e raggiungi i tuoi che saranno diventati vecchi nell’atrio. *ridendo* State facendo tardi entrambi.
Guido: Ecco fatto ! Ecco fatto!
Ridendo poggiano le loro valige a terra e dopo averci scambiato diversa pacche fraterne sulle spalle i due si precipitano ad aprire la porta per uscire , ma nel farlo si trovano davanti una Marizza con un sorrisetto da innocentina sul viso .
Marz: State andando via? Stavo per bussare..*sorridendo*
Pablo: Marizza!
Esclamo entusiasta di vederla dopo una lunga mattina costretto a subirmi le lamentele dei miei amici che dopo aver sparato frasi del cavolo molto imbarazzanti si allontanano ridendo sotto i baffi.
Marz: Disturbo?
Sorrido maliziosamente tirandomela nella stanza di scatto per il polso chiudendo la porta con il corpo di Marizza spiaccicato alla porta che geme di piacere una volta tappatogli la bocca con un improvviso bacio passionale. Scavalchiamo le nostre labbra senza neanche prenderci il lusso di respirare sino a quando all’estremità ci stacchiamo ansimando mentre ci fissiamo a turno occhi e labbra arrossate.
Marz:*con un lieve affanno* Era un “no”? *sorridendo*
Pablo: Desideravo a morte fare questa scena..*ridendo*
Marz: *inarcando il sopracciglio* Dopo avermi fratturato quasi la schiena ci sederemo sul letto ad organizzare le ultime cose per la festa di stasera?*finto sorriso*
Pablo:*sorridendo maliziosamente* Lottando alla tentazione di baciarti?
Marz: Esattamente.
Pablo: Non ti prometto niente..
Marz: Idiota.
E lasciandoci andare ad una piccola risata ci prendiamo per mano , dirigendola verso il mio letto.
Con la stanza a nostra disposizione possiamo organizzare le ultime cose per la festa di Natale, o meglio di pre-vigilia, che si terrà nella zona comune del collegio questa sera.
Marz: Ecco qua il foglio degli invitati. *sedendosi sul letto* Tutti hanno confermato .
Pablo:*sedendomi accanto* Perfetto. Il cibo invece arriverà sul tardo pomeriggio . Lujan si è presa l’incarico di trasportarlo lei nella zona comune.
Marz: Si me l’ha appena detto, mentre Luna e Nico si occuperanno della Musica.
Pablo: Peccato che non ci siano Mia e Manuel.
Marz: Bhè si, sarebbe stato divertente prendere il giro il suo vestito natalizio.*ridendo al pensiero* Peccato, sarà per il prossimo anno.
Pablo: A preposito di vestito.*sorridendo maliziosamente* Hai già pensato a cosa indossare?
Marz: Puoi farmi tutte le domande che vuoi persino torturarmi con baci e carezze.*ridendo* Non te lo dirò , voglio che sia una sorpresa!
Pablo:*alzando le mani* Mi arrendo! *ridendo* Non nego di non vedere l’ora di vederti brillare questa sera.
Sorrido accarezzandogli il viso dolcemente , sfiorando quindi la sua pelle morbida e profumata che si smuove nel creare un tenero sorriso sulle labbra.
Marz: Non vedo l’ora anche io.. Sarà una gran festa. Tu invece?
Pablo: *ridendo* E credi che sia giusto che ti dica come mi vestirò io?
Marz:*sorridendo furbamente* Ma io sono Io. *ridendo*
Pablo: Sei incredibile.
Ci lasciamo andare ad una lunga risata e dopo aver trascorso un incantevole pomeriggio tra le braccia dell’altro ad immaginarci come sarà la festa di stasera, lei decide di tornare in stanza per prepararsi.
Così la accompagno sino alla porta dell’ala femminile.
Pablo: Allora ti aspetto davanti la scala principale?
Marz:*annuendo* Si.. ti lascerò a bocca aperta..*sorridendo maliziosamente*
Pablo:*avvicinandomi* Non vedo l’ora.
E ridendo sotto i baffi mi sottrae un veloce bacio a stampo e dopo aver frustato il viso con i suoi capelli rossi straordinariamente profumati corre via , verso la sua stanza , sentendo solamente l’eco di quella folle risata che amo da impazzire. Sorridendo dolcemente scuoto il viso , ancora incredulo di averla finalmente conquistata. Eppure più mi sforzi di pensare a lei mi sul petto sento uno strano peso , come se fossi certo che qualcosa questa sera prima della vigilia di Natale succederà qualcosa di … sconvolgente.
Dopo un lungo sospiro e aver controllato la temperatura dell’acqua calda scrollo via questo fastidioso peso , rilassando la mente posando , nel contempo , i miei pensieri unicamente alla festa.

Marizza

Dopo ore trascorse da Pablo ad abbracciarci e baciarci con moderazione decido di tornare nella mia stanza.
Luna è partita con Nico per andare a trovare i propri familiari e quindi ad aiutarmi con il vestito della festa è Lujan.
Marz: Lujan , senza offesa , ma sei utile come un bastoncino di findus nel brodo! *lamentandomi* Cavolo aiutami con la zip! Non vedi che mi sto mi uccidendo??
Lujan: E’ la terza volta che ti dico che non sono esperta di queste cose! Non so dove mettere le mani davvero..*sospirando*
Marz: Aah dov’è Luna quando serve?*sbuffando* Vedi Lujan devi alzare quella cerniera! Non sono Elastic-girl , non ci riesco da sola!
Lujan:*facendolo* Così?
Marz: Che lassù qualcuno ti benedica! Finalmente!
Sorrido raggiante al mio riflesso allo specchio facendo un mini giro su me stessa entusiasta dell’effetto che fa questo vestito regalatomi in anticipo da mia madre per Natale.
Lujan: E’ incantevole!
Marz: Bhè per la prima volta devo ammettere di aver azzeccato sia la taglia che il mio gusto.*ridendo*
Lujan: Non ci resta altro che aggiustarti i capelli e poi abbiamo fatto.
Marz: Si ma resterà il tempo necessario per aggiustarti anche tu! Non di certo andrai vestita in questo modo alla mia festa.*ridendo*
Lujan: Ma io amo la tuta.*sorridendo sotto i baffi*
Marz: se stava una renna o un babbo natale può darsi che ti permettevo di indossarla ma..*mettendomi una mano in faccia* Dio a volte somiglio a Mia vero?*con un espressione schifata*
Lujan: Nah tranquilla.*ridendo* E’ inevitabile contagiarsi con la stupidità.
Marz: Hai ragione.*sorridendo* Comunque tornando a noi ho il vestito adatto per te proprio nell’armadio.
E dopo aver combattuto contro la sua ostilità per altri minuti finalmente la convinco . Così esce col vestito in mano per andarsi a fare una doccia veloce e vestirsi in bagno lasciandomi dunque sola in stanza.
Mi avvicino nuovamente allo specchio ammirando l’abito rosso , stile antica Grecia , stretto in vita e morbido su fianchi e gambe. La scollatura è un po’ audace , niente a che vedere comunque con quelle che puntavano le altre ragazze della mia età, e in più un paio di scarpe rosse col tacco rendeva il tutto uno spettacolo . Mi voltai notando con piacere che nemmeno dietro mi stava male. Con abili gesti delle mani ,in un attimo, mi sono acconciata a regola d’arte i capelli notando persino come mi lasciavano scoperto il mio collo slanciato , parte del corpo amatissima di Pablo . Sorrido al pensiero di incontrarlo a sbalordirlo con questo mio look insolito . Ormai giunta l’ora afferro il mio scialle velato , sempre rosso ,e una volta coperta le spalle scoperte esco dalla stanza , certa che Lujan sarebbe tornata tra brevi minuti e giunta alla festa con alcuni minuti di ritardo. Nei corridori del collegio non solo rimbombava l’eco dei miei tacchi ma anche la musica a palla del piano superiore. Con diversi cigoli la porta dell’ala femminile ora era ben aperta per chiunque volesse fare sopra e sotto e finalmente giungo sulla cima delle scale dove inalo senza neanche individuarlo il suo profumo. Socchiudo un attimo gli occhi amando appieno il suo odore e li riapro subito dopo per fissare tutta la bellezza che amane questa sera. Con la schiena poggiata alla ringhiera fissa il via e vai lento dei ragazzi che entrano ed escono dall’entrata principale , i quali poi si dirigono verso la zona svago rimossa da tutti i mobili per dar vita ad uno spazio per ballare e divertirsi dalla quale provengono le musiche natalizie. Era in piedi nel suo smoking e appena i miei tacchi emettono un suono sulle scale il suo sguardo , poc’anzi vago , si posa su di me. Il suo sguardo mi scivola giù per il vestito facendomi diventare rossa come un peperone.
Marz: Eccomi..
Pablo: *a bocca aperta* Sei uno schianto…



CAP 16

Marizza

Sussurra estasiato una volta giunta a pochi centimetri dal suo petto. Con un tenero sorriso accetto il suo complimento fissando i suoi meravigliosi occhi di un azzurro intenso posarsi sui miei.
Pablo: *sorridendo* Interessante..
Marz: Cosa?
Pablo: Il tuo trucco . Sai dovresti truccarti spesso se mi fai andare in tilt il cervello più del dovuto.*ridendo*
Mi lascio andare ad una risata imbarazzata non dandogli tutti i torti. Quando mi sono fissata allo specchio prima di uscire era come se davanti avevo una perfetta sconosciuta.
Marz: Non fartene l’abitudine..
Mi ero spruzzata una cosa glitterata alla vaniglia così , quando mi muovevo , brillavo tutta.
Il trucco poi rende più intenso il castano dei miei occhi e per rendermi ancora più diversa dai soliti giorni mi ero messa persino il mascara che aveva reso le mie ciglia più lunghe del previsto .
Marz: Ti piaccio quindi?*sorridendo maliziosamente*
Pablo: Il tocco finale poi è questo lucidalabbra color rubino che esalta le tue labbra..
Posa la sua mano sulla mia guancia sfiorandomela quel po’ che basta per affascinarmi .
Marz: Anche tu non sei niente male .*sorridendo*
Pablo: Bhè che ne dici andiamo ? La festa ci attende!
Annuendo mi metto sottobraccio stringendomi nel contempo nel mio sciale , infinitamente grata di avere qualcosa con cui coprirmi . Anche se stavo con Pablo un pizzico di imbarazzo c’era. Non sono abituata a vestirmi e mettermi in mostra come oggi .
Marz: Buttiamoci nella mischia.
Esclamo eccitata per la festa . La musica martellante aumenta man mano che ci avventuriamo nel cuore della festa , fermandoci appena prima di oltrepassare le porte dove Pablo mi da un piccolo e lieve bacio sussurrandomi:
Pablo: Sarà il Natale più bello della mia vita ..perchè ci sei tu al mio fianco.
Marz:*sorridendo* Allora godiamocelo al meglio..
Finalmente incastrando le dita delle nostre mani avanziamo raggiungendo gli altri.
Dalle pareti e dalle porte della zona svago pendono collane di fiocchi di neve , fatti con le carte , e negli angolo e intorno ai tavoli con sopra diverse pietanze erano allineati piccoli Babbi Natale creati nelle ore di arte da noi stessi. Sorriso davvero soddisfatta sia del risultato , sia dei sorrisi e dal divertimento degli altri ragazzi rimasti qui per il Natale. Quindi la festa con gli organizzatori può ufficialmente dare inizio e poco dopo mi trovo Lujan prendermi per mano e buttarmi in pista insieme alle altre ragazze della nostra classe.
Con la punta dell’occhio vedo Pablo ridere per la mia improvvisa cattura e poi chiacchierare con alcuni ragazzi delle altre classi e dopo di che mi rilasso , senza sensi di colpa nell’averlo abbandonato , ballando per un po’ insieme alle ragazze, ridendo e facendo le stupide . Lujan dopo alcuni minuti ha iniziato persino a fare l’onda con le braccia e quasi sicuramente ad un certo punto ho intravisto Belen fare alcuni passi di danza al quanto imbarazzanti , deducendo che da qualche parte c’era l’alcool . Ma nulla avrebbe rovinato questa sera quindi decido di lasciar divertire tutti quanti . La parte in cui mi trattenni dal ridere sguaiatamente era quella quando molti ragazzi dal nulla provavo un certo interesse per me , sicuramente cresciuto per il mio look sensuale . Dopo ennesimi rifiuti nel lasciarsi andare ad un ballo, con sottofondo una canzona natalizia , finalmente sento una voce profonda alle mie spalle.
Xx: Permetti?
Trattengo la mia gioia nel vedere il ragazzo davanti a me sgranare gli occhi per il terrore di farsi spaccare le gambe dal mio ragazzo.
Ragazzo: *ridendo nervoso* Per nulla. Tempismo perfetto , stavo giusto che andare a prendere da bere.
Pablo: *sorriso glaciale* Ottimo.
Quel ragazzo del primo anno se le da a gambe elevate e solo ora mi giro trovandomelo a pochi centimetri dal mio petto.
Marz: Hai fatto scappare quel povero ragazzo coraggioso.*ridendo sotto i baffi*
Pablo: Coraggioso o no ti stava guardando sin troppe volte il seno e la cosa non mi stava piacendo affatto. Allora Balli col tuo ragazzo?
Marz:*mordendomi il labbro* Molto volentieri.*sorridendo*
Con un braccio mi cinge la vita, posando una mano in modo adagio sul mio fianco mentre con la mano libera prende una delle mie. Il ritmo della musica rallenta durante il quale io fisso quegli occhi meravigliosi che emanano tutta quella strana tenerezza. Il sangue mi pulsa forte nelle vene così come il cuore nel petto . Mi stringe più a se adorando questa vicinanza tra i nostri corpi. Le luci , sempre da noi preimpostate nella giornata, si riflettono sui suoi capelli biondi e suoi miei rossi raccolti in una acconciatura alta.
Pablo: Ti stai divertendo?
Marz: Un mondo.
Sorriso poggiando il capo sulla sua spalla massiccia lasciandomi trasportare da questi lenti movimenti , sorvolando sulla scomodità di queste scarpe col tacco.
Marz: Anche con quelle galline che ti ronzano attorno?
Ridacchia vicino al mio orecchio e il solito brivido mi attraverso dal capo ai piedi , sotto questo abito ho la pelle d’oca.
Pablo: Non del tutto. Preferisco danzare con questa creatura bellissima stasera.
Alzo il capo dalla sua spalla e lui si avvicina, chinando leggermente la testa per lasciarmi un altro lento e dolce bacio che non avrebbe rovinato il mio lucidalabbra . No che mi interessasse ovviamente , ma non amo dare spettacolo davanti a tutti , già è tanto che mi sono lasciata andare ad un ballo col mio ragazzo. Ripongo la testa sulla sua spalla e nell’istante in cui la mia guancia tocca il tessuto del suo smoking , un ondata di sensazione mi travolge lasciandomi senza fiato . La sua mano torna a premermi pian piano contro la schiena mentre continuiamo a muoverci lentamente sulle note della canzone natalizia , durante la quale inizia a canticchiare sottovoce . udendo la sua voce melodiosa socchiudo gli occhi .
Tutto questo non era soltanto bello , era anche emozionante.
A rovinare questo momento di estasi è la fine della canzone. Il vocio dei ragazzi riprende vita e noi due ci allontaniamo.
Pablo; Ti va di bere qualcosa?
Marz:*annuendo* Si . Nel frattempo vado un po’ dalle ragazze.
Prendiamo ognuno la direzione opposta , mischiandosi tra la folla degli altri che vogliono bere o sgranocchiare qualcosa mentre io mi dirigo verso Lujan e le altre in fondo alla stanza camminando tra zig e zag con qualche ostacolo tra la folla che si da alla pazza gioia sulla pista sotto le note di musiche più movimentate.
Lujan mi saluta da lontano aspettando che arrivi ma a bloccarmi il passaggio è la comparsa improvvisa di Ivan.
Marz: Ivan! Mi hai fatto prendere un colpo.
Rido leggermente imbarazzata del sobbalzo che ho fatto nell’avermelo trovato di colpo davanti a me , e la sua cera non lo rendo molto presentabile.
Ivan: Perdonami..*sforzando un sorriso* Non volevo spaventarti..
Marz:*Sorridendo* Non preoccuparti .. Non partecipi alla festa? E’ tutto così grandioso!
Urlo sovrastando la musica rombante , strana nel vedendo in abiti normali e non in quelli eleganti adatti per una festa del genere.
Ivan: Non amo molto il natale.
Mi spiega tenendo quella strana espressione malinconica , che cerca di sopprimere con un sorriso super sforzato .
Marz: Sicuro di stare bene Ivan?
Poggiando la mano sulla sua spalla sento la rigidità del suo corpo e quel vuoto nei suoi occhi che mi induce a preoccuparmi del suo stato.
Ivan: T-ti..va.. di fare due passi con me?
Sorpresa di questo inaspettato invito dilato i miei occhi truccati per poi farli tornare alla loro grandezza naturale non vedendoci niente di strano.
Marz: S-si..certamente.*con più convinzione* Solo che devo avvisare Pablo che io..
Ma senza farmi concludere la frase lui mi afferra per il gomito e mi guida nella folla sbizzarrita in un severo silenzio.
Marz: Hey mi dai un secondo?
Ivan: E’ impossibile trovarlo in questo caos. Dai vieni.. ho bisogno un po’ d’aria..
Sospirando pesantemente decido di abbandonare momentaneamente la festa per seguirlo ovunque mi stia portando. Giungiamo così all’atrio del collegio dove ormai le scalinate non sono più attraversate da file di ragazzi , che ora stanno tutti alla festa natalizia, ma bensì l’ambiente che ci circonda è vuoto e quasi silenzioso se non fosse ancora per l’eco della musica alta.
Marz: Ivan mi spieghi dove mi stai portando?
Solo ora gli pongo questa domanda notando che non siamo usciti nel cortile della scuola ma bensì ci stiamo introducendo in un ala proibita del collegio che man mano ci inoltriamo più la musica svanisce e il silenzio e il buio ci circonda.
Marz: Ivan mi rispondi? Mi sto iniziando ad incazzare!
Alzo il tono di voce sentendo la sua presa per il gomito diventare sempre più salda impedendomi di allontanarmelo da me.
Ivan: Sono disperato!
Ringhia con appunto tutta la disperazione che si nasconde sotto quello strano velo sul suo viso.
Dilato le pupille , sentendo il mio cuore accrescere i battiti e le pulsazioni del sangue alle orecchie quando mi induce a scendere gradino dopo gradino trasportata senza il mio volere .
Marz: Ivan lasciami altrimenti io..
Ivam: Io cosa? *ridendo istericamente* Ti metterai ad urlare? Una cosa è certa.. *creando un ghigno* Nessuno ti sentirà..
Marz.*dilatando le pupille* Ma che cavolo sei..?
Ivan: Chi sono?? *ridendo* Sono e sono SEMPRE stato il capo della Loggia e ora sarai la mia vittima di sfogo!
Senza neanche darmi tempo di collegare gli accaduti apre la porta scaraventandomi con violenza in una stanza poco meno illuminata da una lampadina appesa sul soffitto. Un rumore mi fa dedurre di essermi rotta i tacchi e levandomeli in un abile mossa riesco ad alzarmi per capire subito in che posto mi trovo.
Marz:*mormorando* Il ritrovo..della Loggia..
Ivan: Esattamente!
Un colpo assordante della porta chiusa con violenza mi fa riprendere dallo stato di trans in cui ero caduta per lasciar posto allo stato di terrore nel vedere i suoi occhi emanare una luce tenebrosa .
Marz: Tu!! *con tono sprezzante* Per tutto questo tempo io ti sono stata accanto mentre tu..
Non trovo le parole per sottolineare il disprezzo che invade il mio corpo in questo istante e mentre io lotto con me stessa per trattenermi nell’attaccare e spezzargli il collo per la rabbia lui si accomoda su una sedia guardandomi con un espressione soddisfatta , continuando però a soffocare quel rammarico inspiegabile.
Ivan: Ti avevo avvertito in qualche modo che non ti dovevi fidare di nessuno e soprattutto che il colpevole poteva esserti molto vicino.
Marz: Tu sei un malato di mente! Togliti da quella porta e fammi ritornare di sopra!
Ivan: Oh..*sorridendo da psicopatico* Tu non tornerai mai di sopra. Hai visto troppe cose e saprai altrettanto infinite cose da questo momento.
Marz: *sgranando gli occhi* T-tu..sei pazzo..
Ivan: Bhè.. non per colpa mia.. *alzandosi * ma per colpa di quelle cose che voi chiamate “Soldi” che avete a sbuffo continuando però a lamentarvi come dei mocciosetti ..
Marz: C-c-che cosa centrano..i soldi con tutto questo?
Balbetto ormai incapace di trattenere il mio terrore. Sono qui sotto un livello interrato , isolata da tutti e lontano da Pablo ..che chissà dopo quanto tempo mi troverà . Sempre se ci sarebbe riuscito.
Neanche se mi sforzo riesco a ricordare il tragitto fatto poc’anzi per arrivare qui sotto.
All’improvviso si accovaccia accanto a me , rimanendo mezza seduta a terra con aria terrorizzata , e con un ghigno sulle labbra mi inizia a guardare e parlare. Quel che ho davanti non è quell’Ivan di alcuni giorni fa.
Qualcosa mi dice che in un istante la sua vita è stata sconvolta e che io sono solo un capo espiatorio della situazione. Ma nonostante stia morendo di paura devo dimostrarmi coraggiosa , come lo sono sempre stata e fissandolo , senza distogliere neanche una volta lo sguardo , tento di regolare il mio respiro .
Ma più sto qui con lui più respiro a malapena per l’agitazione. Non riesco a capacitarmi che stia davvero accadendo a me. Pensieri e immagini orribili m’invadono la mente in un istante , pensando a cosa succederà se nessuno capirà che fine ho fatto . Eppure la sua voce come sempre stridula attira la mia attenzione.
Ivan: Ora ti racconto una storia.. C’era un ragazzo di 17 anni che aveva una casa , degli amici veri , dei parenti e soprattutto dei genitori . Un giorno all’improvviso , senza che me ne sia reso conto , perse tutto.
Casa , soldi e quindi la mia famiglia.
Marz: C-che cosa vuoi dirmi?...di preciso?
Ivan: Mio padre si ammalò di cancro .. Un cancro al cervello che lo distrusse senza neanche darmi il tempo di dire “Addio”.. Purtroppo il processo poteva rallentare solo mediante diverse cure..ma ci volevano i soldi e io..non ne avevo. Persi mio padre per colpa di quei dannati soldi!*con tono sprezzante*
Marz: M-m-mi dispiace..
Mormoro dispiaciuta ugualmente da questo racconto.
Marz: Però..*riprendendomi subito* Io non capisco cosa..centri io ..*balbettando*
Ivan: Tu..
Continua a parlarmi con un ghigno malefico afferrando una ciocca ribelle fuoriuscita dalla mia capigliatura fissandola come se in quel momento fosse la cosa più interessante che ci sia. Resto ferma, senza muovere un muscolo . Infatti il mio corpo non sta rispondendo al mio cervello e se solo non ero terrorizzata gli avrei tolto la mia ciocca di capelli da quelle sudici mani e con un gancio destro l’avrei spedito dall’altra parte del mondo insieme al suo racconto non-sense.
Ivan: Hai tutto ciò che io non ho..
Marz: non ne ho nessuna colpa!
Finalmente recupero non solo un tono di voce più deciso e sicuro ma anche la mia ciocca , abbandonata dinanzi al mio viso , pensando quindi di aver un aspetto terrificante in questo istante.
Ivan: Ho creato una nuova Loggia poichè per anni la vecchia mi ha perseguitato perché ero povero.
Mentre racconta con calma e disinvoltura afferra uno sgabello di legno massiccio e lo pone dinanzi la porta, unica via di fuga , sedendosi poco dopo in modo che mi stia di fronte con l’unica differenza di altezza.
Io buttata a terra , ancora incapace di rialzarmi e affrontarlo con le unghia , e lui seduto come se fosse una divinità dinanzi uno schiavo insulso.
Marz: Liberami! Non voglio sentire nulla di tutto ciò che stai dicendo!
Ivan:*finto sorpreso* Dopo tutto quel tempo a cercare i colpevoli di quegli attacchi e ora non vuoi neanche starmi a sentire?! Marizza ..mi sorprendi sai..
Marz: Voglio andarmene! Come te lo devo dire?
Ivan:*tornando serio* E io come ti devo spiegare che da qui non te ne andrai mai?
Sottolineando questo “particolare” scioccante decido di sentire la storiella di questo psicopatico , non trovo aggettivo migliore al momento , mentre escogito qualche piano di fuga.
Abbasso così il capo per fargli capire di esser una sua sottomessa e dopo un paio di secondi lo sento sospirare e poco dopo continua il suo straziante racconto.
Ivan: Dove eravamo rimasti? Ah si.. Ho organizzato quel gruppo perché volevo vendetta . Volevo far patire la sofferenza che a me hanno inflitto i ricconi mesi fa. Io ero un INNOCENTE!
Marz: *rialzando il capo* Io non di certo ne facevo parte! IO NON ti ho fatto NULLA!
Ivan:*alzando il tono* Ero già infelice per conto proprio non ci volevano loro! Ma voi…tu e io tuo gruppetto di amici volevate mettermi il bastone tra le ruote , IMPEDIRMI di sfogare le mie pene su altri ricconi che nonostante abbiano tutti OSANO ancora dire di non esser felici , di non avere gioie , di non poter far niente perché non ne hanno la possibilità! Sono patetici! Non capiscono che con i soldi loro possono esser qualcuno , permettersi qualunque cosa!
Marz: E tu non capisci che tra la gente che ha il denaro non c’è amore??
Ivan: l’Amore non salva nessuno!
Marz: Metti da parte un attimo il risentimento che provi per tuo padre che è morto ingiustamente.
Ivan: No..*scuotendo il capo* Io lo continuerò a pensare e assocerò alla sua morte sempre la mancanza di denaro ma ciò che ha fatto scattare in me oggi una levetta del cervello è stata un’altra disgrazia ! E dovevo per FORZA scontarmela con qualcuno e purtroppo..*sorridendo falsamente* Sei caduta tra le mie grinfie tu..cara Marizza.
Marz: T-tu sei solo disperato Ivan. Se solo ti lasciassi aiutare vedrai che migliorerebbe la situazione e magari facendoti degli amici riuscirai ad uscire da quel tunnel in cui sei caduto senza rendertene conto.
Ivan:*urlando* Io ce li ho degli AMICI! Sono colore che mi hanno accompagnato in questi ultimi mesi nelle nostre missioni. La Loggia è una mia cara e fedele amica!
Marz: O meglio dire i tuoi schiavetti!? Quelli che mandi per il collegio sparpagliando ingiustamente confusione e terrore tra gli alunni! Quelli li ritieni amici?
Ivan: Loro ci sono sempre stati e ci saranno per me sempre!
Marz. Anche dopo che questa Stupida Loggia cesserà di esistere come la precedente?*inarcando il sopracciglio* Sei patetico se pensi che , quando scopriranno dove sono e chi c’è dietro questa storia , i tuoi amici resteranno al tuo fianco a difenderti rischiando persino la borsa di studio una volta espulsi dalla scuola!
Ivan: Non dire idiozie! Loro sono i miei amici e per dimostrargli che sono persino un buon capo darò alla scuola un buon motivo per terrorizzarli ancora di più ti farò sparire del tutto . Non permetterò che nessuna traccia sarà riconducibile al tuo corpo qui sotto in putrefazione.
Sgrano gli occhi e nel contempo mi si serra la gola dal cuore che pulsa come non mai. Il suo sguardo è malefico e dietro quegli occhi si gela la cattiveria pura.
Marz:*con un sussurro* T-tu…sei pazzo..
Non nego di star tremando come una foglia in mezzo ad una tempesta.
Ivan: Indovina dopo la morte di mio padre cosa successe?
Inclina il capo da un lato guardandomi con aria scioccata.
Ivan: Mia madre si ammalò, divenne pazza per la disperazione , per lo shock. Fu rinchiusa in un centro e li dentro le sue condizioni in quest’arco di tempo è solo peggiorato e poco fa..
La sua voce si incrina mentre sfila il cellullare dalla tasca dei pantaloni . Bingo! Se solo riuscirei a stordirlo quel po’ che basta ad emettere il numero di Pablo e chiamarlo in chiesta di aiuto , saprei di aver ancora un futuro.
Ivan: ..poco fa ho ricevuto una telefonata. *smuovendolo* Mi hanno riferito una notizia sconvolgente. Mia madre si è spenta … Anche lei mi ha abbandonato in questo sudicio mondo e anche a lei..non sono riuscito a dirle addio.
Dilato le pupille smuovendomi lentamente sul posto . La notizia mi ha sconvolto ma penso che questo momento sia a mio vantaggio. Se non mi muovo ora non riuscirò mai a levargli il telefono dalle mani e stordirlo per bene , magari con una gran botta alla testa . Il mio intento è quello di sottrargli il telefono e mentre scappo fuori da questa stanza cerco di trovare la giusta via , difficile dato che nei corridori esterni domina un buio pesto , chiamo a Pablo per farmi aiutare. Non posso affrontarlo da sola anche se dipendere o meglio coinvolgere gli altri non ritengo sia una cosa giusta da fare in queste situazioni. Soprattutto se abbiamo a che fare con un pazzo .
Ivan: Se solo fossi andato per le vacanze natalizie io.. l’avrei potuto salutare.*chinando il capo*
Seriamente! Se solo se ne fosse andato a quel paese io non stavo qui a giocare al ninja che non sono. Ma vale la pena rischiare e impiegare tutte le mie forze.
Marz: sai che ti dico?
Finalmente mi metto in piedi ma non per questo lui alza la guardia , ma si limita solo ad alzare uno sguardo assente, privo di emozioni.
Marz: che non me ne frega un fico secco di ciò che pensi di noi ricconi o come vuoi chiamarmi. So soltanto una cosa che mi dispiace un mondo per quello che hai dovuto subire in così poco tempo nel corso della tua vita ma davvero..io..noi , gli altri non abbiamo nessuna colpa.
Ivan: Voi non capite.. Siete ricchi non vi succedono queste cose! Potete permettervi di pagare tutto.
Marz: Il denaro non salva nessuno! Non salva la gente. Lo vuoi capire? Vedi dove ti ha spinto quell’invenzione ? Alla distruzione del tuo “Io”. Tu non sei così Ivan..
Ivan: La disperazione cambia la gente. Tu non sai come sono.
Marz: E non ci tengo allora! So soltanto una cosa.. Che mi voglio SALVARE , quindi perdonami!
Con uno scatto felino afferro la scarpa col tacco intatto lanciandoglielo dritto in faccia e questa distrazione mi da la possibilità di afferrare lo sgabello , su cui sedeva istanti fa , e scaraventarglielo in testa come se fosse una pallina da baseball e lo sgabello di legno una bella mazza lunga. Appena l’oggetto si imbatte violentemente sulla sua faccia le sue gambe cedono immediatamente e vedendolo steso a terra mi rendo conto di esser riuscita a stupidirlo il tempo necessario per rubargli il telefono da terra aprire la porta e con affanno correre a zonzo per questi bui corridori .
Marz: Dannazione non vedo un accidenti!
Maledico questi dannati muri ai quali mi vado a schiantare ripetutamente per la scarsa illuminazione e la disattenzione dato che corro , in questo laberinto di corridori , con gli occhi fissi al cellullare.
Compongo, con mani tremanti , il numero di Pablo sperando Dio che risponda subito e mentre sento i continui Bip del cellullare tendo l’altro orecchio per assicurarmi di non sentire ulteriori suoni che mi illuderebbero un pseudo risveglio di quel psicopatico.
Pablo: Pronto? Pronto?
Dilato gli occhi incredula fermandomi nel bel nulla col respiro affannoso. Se corro non riesco a parlare . Quindi appoggiandomi sfinita e sudata ad un muro recupero fiato per chiedere aiuto a Pablo , colui che voglio , desiderio , vedere al più presto , tenendo sempre alta la guardia.
Marz: Pablo!!
Pablo: Marizza! Dove diamine sei andata a finire? Lujan ti ha visto da lontano allontanarti con Ivan ma non ha idea dove sia andata a finire!
Marz:*Con affanno* Pablo ti supplico ascoltami attentamente! Non c’è tempo da perdere!
Pablo: Marizza hai un tono sconvolto . Ti prego dimmi qualcosa!
Marz: Ivan mi ha catturato ! Sono in qualche piano interrato del collegio.
Pablo: Cosa??*sconvolto*
Marz: Ascoltami Pablo! Lui è il capo della Loggia! Sta riversando su di me i suoi dolori e non so come fuggire sono nei corridori ma non riesco a trovare una via di fuga!
Pablo: Tieni duro Marizza! Verrò il più presto possibile ! Tu continua a scappare!
Marz: Non ce la faccio più Pablo..
Rispondo totalmente esterrefatta e sfinita con le lacrime agli occhi .
Marz: H-ho…paura e lui….non è più in se.
Un minuto di silenzio durante i quali io socchiudo gli occhi versando alcune lacrime , perché nel mio interno sto morendo di paura.
Marz: Ti …prego…*balbettando* A-aiutami…
Xx: ECCOTI QUA DISGRAZIATA!
Sgrano di colpo gli occhi e senza neanche darmi il tempo di urlare mi trovo la mano di Ivan sulla bocca.
In preda dal terrore mi dimeno lasciando cadere il cellullare dalla mano che subito lui nota.
Marz: mmmm!! Mmmm!! *dimenandomi nella sua presa*
Ivan: Un .. ma guarda un po’.. stavi chiamando soccorso? *ridendo istericamente* Peccato che non ti troveranno mai..
Sempre tenendomi in una salda presa attaccata al muro lui si china per afferrare il cellullare e portandoselo all’orecchio lasciandomi intravedere un ghigno malefico sul suo viso.
Ivan: Scommetto che sei Pablo vero?
Pablo: Brutto figlio di p…*trattenendosi* LASCIALA IMMEDIATAMENTE IN PACE!
Ivan: E non godermi della sua compagnia? No.. neanche per sogno. Lei ormai sarà il mio svago.
Pablo: GIURO CHE QUANDO TI TROVERO’..
Ivan:*ridendo* Sempre se lo farai …
Pablo. …TI SPACCHERO’ QUELLA FACCIA DI MERDA CHE TI RITROVI!
Ivan: …allora ti auguro una buona e infinita…ricerca.
Pablo: OSA TOCCARLA E NON IMMIGINI COME TI RIDUR..
E ridendo chiude la telefonata lasciandomi tremare come una foglia. Appena riporta i suoi occhi gelidi sui miei sgranati e colmi di lacrime mi manda un chiaro messaggio :
Ivan: L’hai fatta davvero grossa…e questo sangue qui sulla mia fronte non te lo dimenticherai facilmente.
Ripenso in un secondo la frase di Pablo e il pensiero che lui in questo momento mi stia cercando mi basta per ritrovare l’energia nel mio corpo e ribellarmi sino all’esaurimento . Divincolandomi bruscamente riesco ad allontanarlo da me , ma senza darmi il tempo di riscappare dalla sua presa lui mi afferra un polso bloccandomi nuovamente i movimenti . Me lo inizia a stringere e per poco non inizio a temere che me lo sta spezzando l’osso . Tirandomelo di colpo mi gira bruscamente dalla sua parte e senza rendermene conto con pochi passi mi riconduce nella stanza in cui ero stata buttata prima , deducendo quindi di aver fatto sempre lo stesso giro di corsa nel buio poc’anzi.
Ivan: Non mi hai dato altre scelte ! Non volevole che accadesse ma tu… hai complicato tutto!
Spalanca del tutto la porta della stanza e mi ributta con violenza dentro con una forza tale da togliermi il fiato. In questo momento mi tocca solo aggrapparmi alla rabbia che monta dentro di me sempre più , sapendo che se avrei ceduto alla paura , o peggio , alla compassione , sarei stata spacciata.
Quindi con un urlo pieno di rabbia mi getto su di lui pronta a contrattaccare ma lui ha la meglio.
Riprendendomi per i polsi e stritolandomeli mi spinge poi via con violenza. Dalla bocca mi esce un grido stridulo mentre una fitta di dolore mi attraversa il braccio. L’impatto con la mia schiena nuda sul pavimento gelido mi toglie il respiro e il polso ha la peggio , nella caduta.
Apro la bocca per urlare con il fiato che mi era rimasto il gola per il terrore ma il suo sguardo mi intima a non istigarlo più di tanto. Sdraiata a terra con affanno il panico si impadronisce totalmente di me .
Volevo tanto ma così tanto che in questa situazione non ci fossi io …ma neanche qualcun altro.
Poi mi rifermo a pensare alle parole di Pablo , al suo tono di voce sconvolto e solo quel pensiero mi da un ulteriore forza. Posso farcela se solo mi concentro. La porta è ancora aperta e girandomi , sollevando le ginocchia potevo scappare nuovamente dalla stanza dato che non se lo aspettava. Devo farlo! Ora!
Ivan: Dove credi di andare ancora?
Il suo tono mi gela tutti i muscoli, persino quelli delle mie gambe che di colpo di tengono. Ma a muoverle è la sua mano fredda che mi afferra , appunto , le gambe di scatto iniziandomi a tirare a se .
Il mio braccio sinistro e lo stesso lato del viso colpiscono forte il pavimento ruvido e mentre mi trascina la mia pelle gratta contro esso procurandomi un dolore lancinante, e scolature di sangue.
A causa di tutte queste emozioni e del battito accelerato del mio cuore un senso di nausea prende il sopravvento mentre scalcio , dimenandomi , nella speranza di liberarmi ma lui grugnendo non molla la presa ma al contrario mi ritrovo con le mani bloccate sopra la testa e lui seduto su di me , tenendomi stesa a terra per bene. Con le lacrime che scorrono lungo i fianchi del mio viso fisso con orrore questa scena rivoltante cercando di respirare , nonostante il peso del suo corpo mi ostacoli il processo.
Urlo questa volta con una tale violenza da farmi bruciare la gola dimenandomi bruscamente ma lui non cede nemmeno di un millimetro e a tapparmi la bocca è la sua grossa mano .
Ivan: Nessuno ti troverà. E il tuo eroe non ti salverà. E se mai verrà e ti troverà non ve ne andrete mai più da qui. Ormai sapete tutto e non vi permetterò di rovinarmi ancora di più la mia insipida e crudele vita!*urlando*
Nel silenzio di questa stanza e lungo i corridori echeggia solo la sua fredda risata psicopatica.
Il suo peso è insostenibile , mi sta schiacciando, ma non riesco a pensare ad altro che a ciò che accadrà da li a poco . La mia unica e ultima speranza è che qualcuno…che Pablo abbia sentito il mio ultimo urlo .
Il suo volto si contorce in una smorfia di disprezzo . Chiudo forte gli occhi , non voglio più guardarlo , non voglio vedere la sua faccia. Voglio solo uscire da questa situazione.
Ivan: E non piangere!!
Scuotendomi di nuovo sbatto la testa sul pavimento e una nuova fitta di dolore mi sorprende facendomi aprire d’istinto l’occhio ancora sano , quello che non ha sbattuto a terra lasciandomi sicuramente un livido.
Con la mano gelata mi afferra il mento. Lo guardo in volto per poi soffermarmi nei suoi occhi vuoti e colmi di disperazione. Non avevo mai visto nulla di simile nel suo sguardo.
Marz: S-s-sei..solo disperato..Possiamo aiutarti..
Ivan:*digrignando i denti* Non voglio l’aiuto di nessuno!*sgranando gli occhi*
Marz: Puoi..essere un ragazzo migliore…*balbettando*
Ivan: No…*scuotendo il capo* non ho bisogno di nessuno più! Come fa schifo la mia vita la farà anche la tua e di chiunque voglia intromettersi in questa situazione.
Marz: S-s-sai che lui….mi troverà… e quando lo farà..
Ivan:*sorridendo istericamente* Io gli farò passare le pene che sto facendo passare a te. Chiunque voglia ostacolare il mio progetto di distruggere l’elite prestigiosa di questo collegio non sopravvivrà !
Marz: … non ci sarà scampo per te!
Ivan: *avvicinando il viso al mio* Te lo ripeto carina… Non uscirai , ne uscirete da qui vivi…Per cui ..*allontanando il viso* ..mi inizio a portare avanti il lavoro con te mia cara.
E senza rendermene conto ,col suo corpo ancora seduto sulla mia pancia che mi impedisce di muovermi , in un attimo mi ritrovo le sue mani intorno al collo sentendolo stringere.
Non ho fatto in tempo a prendere l’ultimo respiro . Il panico si impossessa di me mentre cerco disperatamente di aprigli le dita , scalciando per liberarmi. Nulla da fare , mi serra la gola in una morsa letale. Le ferite del braccio e sul viso non brucianoo più come prima , un altro dolore ha preso il sopravvento. Non respiro più . il mio cuore batte sempre più piano , bisognoso d’ossigeno. La pressione minaccia di farmi esplodere la testa. Non sento più le gambe , ne nessun altra cosa.
Davanti agli occhi mi danzano delle lucine e questo significa che…sto per morire.
Non avrei rivesto più nessuno e questa notizia avrebbe sconvolto la mamma , i miei amici…Pablo.
Non posso morire così , senza ragione. In silenzio prego che qualcuno mi trovi prima che sia troppo tardi , ma le immagini si fanno sfogate e scivolo così in un abisso d’inchiostro.
Ma……non avverto più la pressione e…. la gola brucia meno .
Il dolore svanisce…. poi all’improvviso le sue mani non ci sono più e in lontananza sento il rumore di un corpo che si abbatte sul pavimento . Mi sento come distesa sul fondo di un profondo pozzo e quel suono proviene chissà dove ,lassù. Finalmente , però , posso respirare. Mi riempio i polmoni per riportare la vita agli organi ormai sul punto di collassare. Inizio a tossire mentre sento il chiasso di una lotta. Un corpo atterra proprio accanto a me. Lentamente provo a girarmi su un fianco nella speranza di riuscir ad aprire gli occhi e vedere di chi si tratta. Le ferite mi lanciano fitte insopportabili , ma in questo momento è un sollievo provare di nuovo dolore. Significa che ero viva.
Xx: COME HAI OSATO FARLE DEL MALE???
Questo grido può esser di una persona sola.
Marz: P-p-pablo..
Sussurro mentre i due si battono . Sollevo l’occhio un po’ più sano dell’altro e vedo come Pablo lo afferra e lo sbatte a terra con una violenza , e una luce negli occhi , mai vista. La forza di Pablo è sconvolgente , brutale. Sta come una bestia. Anche io reagirei nello stesso modo se vedrei lui a terra privo di energia con del sangue che sgocciola da diverse parti del corpo .
Cerco però di alzarmi ma vengo colta da un altro pesante attacco di tosse dovuto al quasi strozzamento. Crollo sulle mani e il male al polso mi strappa un grido. E’ gonfio e già di un “simpatico” color blu violaceo e opto più per una distorsione. Le voci e le frasi che non sono riuscita ad interpretare per lo stordimento diventano solo un ricordo . Ora nel silenzio sento solo un affanno pesante mentre io mi tocco la gola ritraendo però subito le dita dato che mi fa un gran male. La vista era ancora appannata poi con diversi battiti di ciglia torna lucida avvertendo poi un tocco gentile sulla spalla e la sua voce così melodiosa.
Pablo: M-marizza…
La sua voce mi procura un calore che parte dal cuore e si espande lungo il mio corpo e finalmente , ancora stesa su un fianco a terra riesco a guardarlo dritto in faccia.
Marz: P-p-pablo…
Pablo: Sono qui amore..Sono qui..E’ tutto finito.
Le sue labbra , spaccate da diversi tagli che sanguinano , tendono ad andare verso l’alto mostrandomi così un gran e rassicurante sorriso mentre le sue mani , con le nocche livide e sporche di sangue , accarezzano delicatamente le mie guance bagnate di lacrime.
Pablo: E’ finito amore mio..!





eccoci qua .spero che vi ho un pò reso felice . spero col tutto il cuore di poter creare un finale degno a questa storia. Un grazie enorme a tutti voi ciaoo!
 
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Mione Weasley
view post Posted on 21/4/2017, 14:33




Uhhhhh
bene mi piace ma e finita o la continui?
 
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view post Posted on 25/4/2017, 21:35

♥ Yo no puedo dejar de sentir lo que siento… ¿entendés? No quiero soltarte. Estoy enamorado de vos. ♥

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Ciao! In realtà non è finita però sono veramente a corto di idee e non so più cosa scrivere ne come concluderla xD Perdonami o meglio chiedo perdono a chiunque abbia seguito la mia storia. Quando mi verrà in mente qualche idea la butterò giù e cercherò di dar una fine degna a questa fan fiction ^_^
 
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view post Posted on 26/1/2018, 18:48
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Molto bella complimenti Roxy 👏👏👏
E i Minuel dove sono che non c'erano alla festa? 😏
Continuaaa 😊
 
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37 replies since 30/10/2016, 21:07   1140 views
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