¸´¯`°¤.¸ _`¤ Rebelde Way¤´_ ¸.¤°´¯`¸

Posts written by «~Minuel~»

view post Posted: 18/5/2013, 08:07 Feliz cumple! - Luisana Lopilato



Hoy es un dia muy especial...hoy es el dia en que nacio' una estrella, una de las mas hermosas del cielo y de la tierra. Hoy es el cumple de Luisana Lopilato. No se como explicarte lo mucho que significas para nostras. Gracias por ser tan dulce, tan buena, tan verdadera, una acrtiz maravilliosa con la voz de un angels. A vos que sos nuestra idola, nuestro modelo, a vos que también si no nos conoces te queremos con toda el el alma y siempre te seguimos...a vos estrella disfrutala...te mandamos mil besos desde Italia
¡Feliz cumpleaños Luly!

view post Posted: 4/5/2013, 19:50 ehi il mio smistamento oh yeah xD - Smistamento
O.O questo non è il test di smistamento
view post Posted: 16/4/2013, 07:27 Feliz cumple! - Benjamin Rojas

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El 16 abril del 1985 nacio' un niño hermoso con dos Ojos azules y el pelo rubio. Hoy ese niño es un hombre que todas nosotras queremos y soñamos como principe azul. Un actor, un cantate un amigo pero sobre todo un idiolo! Un idolo hermoso y con un gran talento! Y en ese dia tan especial Benja yo te quiero decir Feliz cumple! Espero que la pases bien y que la disfrutes porque todas las cosas hermosa de la vida, vos te las mereces! Un beso requete grande desde Italia
¡Feliz cumpleaños Benja!



Edited by «~Minuel~» - 16/4/2013, 17:55
view post Posted: 9/4/2013, 22:35 Regolamento Fan fiction - Fan Fiction
No, nel senso che prima di postare una ff o fare qualsiasi altra cosa dovete esservi presentate nella sezione hola rebeldes XD
view post Posted: 30/3/2013, 19:55 la mia presentazione - Hola rebeldes!
Ciaoooo Asyaaa benevenuta nel nostro forum, io sono Rita ma se preferisci puoi chiamarmi Riri =D
view post Posted: 30/3/2013, 19:15 Aùn ahora...Ancora adesso... - Fan fiction terminate
Era passato un anno da quel giorno...il giorno in cui Manuel si lasciò tutto alle spalle, il giorno in cui Manuel si lasciò Mia alle spalle...e tornò in Messico dalla madre. Era nella sua stanza a guardare il tramontar del sole con la sua chitarra tra le mani...il sole gli faceva venire alla mente i suoi splendidi capelli biondi, che morbidi scendevano sulle sue spalle. Il cielo i suoi occhi azzurri e limpidi...e il suo sorriso...quello era stampato nel suo cuore. Iniziò a premere le dita sulla sua chitarra e a suonare qualche accordo...e così riuscì a concentrarsi su quella canzone...grazie ai suoi pensieri...grazie a lei..
Me pasaron tantas cosas y no estabas *Mi sono successe tante cose e tu non c'eri*
Da quando sono tornato qui con Sabrina...che mi aveva fatto credere di aspettare un bambino, sono successe tante cose. Io ho scoperto che era tutta una mensogna, che tra me e lei non c'era mai stato niente...ma sopratutto ho pensato che per quella bugia avevo perso la persona più importante della mia vita...tu...

viví tantas soledades no esperadas *ho vissuto tanta solitudine inaspettata*
me morì sobrevivì *sono morto sopravvissuto*
en el mundo me perdí *nel mondo mi sono perso*
y a pesar de todo *e nonostante tutto*
jamas te olvide *mai ti ho dimenticato*

Mi sono sentito terribilmente solo, tradito, perso. Non avevo più voglia di vivere non riuscivo più a rialzarmi per un'istante ho persino pensato di voler morire...non riuscivo a trovare il mio posto in questo mondo, poi ho ricordato quanto mi sentissi vivo quando ero al tuo fianco. Quando mi sorridevi, quando mi baciavi...quanto riuscivi a farmi sentire importante e indispensabile per te...e allora ho ricordato di avere anche io un posto in questa vita...ed è quello più portate...stare al tuo fianco


Aùn ahora *Ancora adesso*
que otros besos me han curado *che altri baci mi hanno curato*
te recuerdo aùn ahora *ti ricordo ancora adesso*
que no duelen tus heridas *che non fanno male le tue ferite*

Sono stato con altre ragazze, decine di ragazze, ma ogni volta che le sfioravo che le baciavo, mi appariva il tuo volto. Per quanto mi sforzassi non riuscivo a dimenticarti. Ho provato a ricordare le cose brutte che mi hai fatto per provare ad odiarti visto che non potevo amarti...ma non avevo nulla di brutto da ricordare che ti riguardasse, perchè ogni momento passato con te...era felice...

te deseo aún ahora *ti desidero ancora adesso*
que no se que sentiràs *che non so che sentirai*

Stare con quelle ragazze, vedere il tuo volto al posto del loro faceva crescere ancora di più in me, quella voglia matta di averti accato, di stringerti tra le mie braccia di baciarti fino a farci mancare il respiro, e darti tutto l'amore di cui avevi bisogno e che solo io potevo darti. Non riesco nemmeno a pensare ai tuoi sentimenti mutarsi nei miei confronti, non riesco nemmeno ad immaginare che tu in questo istante stia con un altro, che tu possa amarlo...non so cosa stai provando...ma so cosa sto provando io...

te necesito aún ahora *ho bisogno di te ancora adesso*
lo mas bello de mi vida *la cosa più bella della mia vita*
fuiste tù *fosti tu*

Si...ho bisogno di te...perché la verità è che io sono nulla senza te al mio fianco.

Hace tiempo que encontre lo que buscaba *Tempo fa ho trovato quello che cercavo*
tengo todo y a la vez no tengo nada *ho tutto e allo stesso tempo non ho niente*

Avevo tutto nella mia vita, avevo una famiglia che mi amava, avevo degli amici...ma soprattutto avevo te...te che mi amavi, te che io amavo come nessun'altro...te che mi hai donato la felicità

tu mirada que no ví aquel dia te perdì *il tuo sguardo che non vidi quel giorno che ti persi*
tanto mundo por vivir y tu no estabas *un mondo da vivere e tu non c'eri

Non ebbi il coraggio di salutarti. Perché dire addio a te, sarebbe stato come dire addio al mio cuore, e io ne ero perfettamente cosciente. Sembrerà stupido ma quando arrivai qui con Sabrina, per una frazione di secondo immaginai di avere te al mio fianco. Fu l'unica frazione di secondo che mi fece sorridere da quando ero tornato in Messico.

Aùn ahora *Ancora adesso*
que otros besos me han curado *che altri baci mi hanno curato*
te recuerdo aùn ahora *ti ricordo ancora adesso*
que no duelen tus heridas *che non fanno male le tue ferite*

Posai la chitarra sul mio letto e con l'indice toccai le mie labbra come se fosse possibile poter sentire ancora il sapore delle tue...chissà se mi perdonerai mai per ciò che ti ho fatto...chissà se mi risponderai mai a quella lettera che ti ho inviato, raccontandoti tutto ciò che era successo...e ricordandoti che tu...sei sempre il mio grande amore...il mio unico grande amore

te deseo aún ahora *ti desidero ancora adesso*
que no se que sentiràs *che non so che sentirai*
te necesito aún ahora *ho bisogno di te ancora adesso*
lo mas bello de mi vida *la cosa più bella della mia vita*
fuiste tù *fosti tu*

A volte mi capita di specchiarmi...e di vedere il tuo riflesso invece che il mio. Sono a casa mia con mia madre, mia sorella e i miei vecchi amici...ma mi sento solo...mi sento incompleto...perché so perfettamente che a completarmi eri stata tu...eravamo fatti l'uno per l'altra...ma io avevo rovinato tutto...come al solito...

Aùn ahora *Ancora adesso*
que otros besos me han curado *che altri baci mi hanno curato*
te recuerdo aùn ahora *ti ricordo ancora adesso*
que no duelen las heridas *che non fanno male le ferite*

Sento una lacrima percorre il mio viso quando la porta della mi stanza viene aperta dalla mia sorellina minore...

Lola: Manuel, ci sono visite per te...
Manuel: Per favore Lolita, se è Sabrina dille che non la voglio vedere...
Lola: No non è la strega...è una bellissima principessa con i capelli biondi e gli occhi azzurri

te deseo aún ahora *ti desidero ancora adesso*
que no se que sentiràs *che non so che sentirai*

E a quelle parole non posso fare a meno di pensare a te...scattai in piedi sorpassando la mia sorellina, lasciandomela alle spalle. Entro nella cucina e tu sei lì in piedi di fronte a me che sorridi a mia e madre e ti volti verso di me appena senti il mio sguardo su di te...
Mia: Ciao Manuel...

te necesito aún ahora *ho bisogno di te ancora adesso*
lo mas bello de mi vida *la cosa più bella della mia vita*
lo mas bello de mi vida *la cosa più bella della mia vita*
fuiste tù *fosti tu *

Mi mostri la lettera che ti ho inciato io sorridendo...sentivo il mio cuore accellelare e un sorriso estendersi sul mio volto, ti corsi incontro circondandoti la vita e ti faccio girare...sento il suono della tua risata rimbombarmi nelle orecchie, ti poggio delicatamente a terra guardandoti negli occhi e mi avvicino alle tue labbra per baciarti...no questo non è l'ennesimo dei miei sogni...questa è la realtà...tu sei qui...ancora adesso...
view post Posted: 29/3/2013, 21:18 Night school - Fan Fiction
:*Sorride* Ciao Mia!

A quel punto, fu inevitabile. La ragione mi abbandonò e lanciai un urlo sovraumano. Caddi anche dal letto ma non ci badai. Continuavo a gridare mentre i miei occhi si riempivano di lacrima. Mi stavo sentendo male, ero come paralizzata...preda del panico per ciò che i miei occhi stavano vedendo...Marizza si alzò di soprassalto dal suo letto, accendendo il lumino che era sul comodino, e la figura che era davanti alla finestra scomparve...

Marizza: Mia!!! Mia cos'è successo?

Marizza corse da me poggiando le mani sulle spalle, io non riuscivo a parlare, balbettavo senza far fuoriuscire nemmeno una parola. Deglutì alzando lentamente il braccio destro e indicando la finestra con il dito. Marizza si alzò e si diresse verso di questa...

Marizza: Mmm...?....qui non c'è niente...
Mia: L-lei era lì...
Marizza: Lei?

Tenevo il capo chino non riuscendo ad alzarlo per guardare nuovamente alla finestra. Marizza mi si avviciniò a passo svelto e si mise in ginocchio davanti a me...

Marizza: Lei chi?
Mia: L-lei l-la...ragazza che...che...è morta...
Marizza: Cosa?!
Mia: L-lei era lì e...e mi chiamava...
Marizza: Ma se neanche ti conosceva...Mia ascoltami sono sicura che hai fatto solo un brutto sogno
Mia: NO!
Marizza: Ma non c'è nessuno alla finestra guarda!

Marizza si voltò indicandomela e con la coda dell'occhio la osservai...Marizza si alzò in piedi e mi tese le mani...

Marizza: Su dai andiamo a dormire...

Forse aveva ragione...forse me lo ero solo immaginata...eppure...mi era sembrato così reale...Afferro le sue mani sollevandomi da terra, osservando con attenzione quella finestra...ma non succede niente...

Marizza: Su dai a letto!

Marizza mi tira per la mano spingendomi sul mio letto. Mi misi sotto le coperte e lei fece lo stesso...e dopo avermi detto "buona notte" spense la luce. I miei occhi erano fermi puntati su quella finestra...e così restarono per tutta la notte...tutta la notte...senza riuscire a chiudere occhio. Non perché non volevo...ma perché non ci riuscivo! Il sole entrò da quella finestra alle 7 di mattina, e Marizza si alzò...

Marizza: Hey...sei già sveglia
Mia: Mm...

Annuì col capo mentre lei si avvicinava al mio letto...

Marizza: Tutto ok?
Mia: Si...
Marizza: Andiamo a lavarci e poi a fare colazione?
Mia: Si...va prima tu...
Marizza: ooook

Marizza andò velocemente in bagno a lavarsi, io mi alzai dal letto e guardai la finestra...sospirai...dovevo smetterla di fissarmi...guardai la mia borsa...presi il mio blocco da disegno e la matita, e iniziai a disegnare, come mio solito...dopo un pò Marizza uscì dal bagno, già vestita...

Marizza: Hey io ho fatto...che fai?

Mi si avvicina e guarda il mio disegno...

Marizza: Ma questa è...

Avevo disegnato il volto di quella ragazza, con uno sguardo freddo, gelido, ma l'avevo resta stile cartone animato...

Marizza: Mia perché hai disegnato quella ragazza?
Mia: Io...non lo so...disegno sempre quello che mi viene senza pensarci...

Chiusi il mio album e mi diressi verso il bagno...

Marizza: Ti aspetto...
Mia: No...va pure avanti, appena finisco ti raggiungo
Marizza: Sicura?
Mia: Si
Marizza: Ok ti aspettiamo in sala mensa allora!
Mia: Aha...

Entrai in bagno e Marizza uscì dalla stanza. Mi feci una doccia veloce alzandomi i capelli, indossai i miei vestiti e mi guardai allo specchio toglieno la molletta. La cosa bella dei miei capelli è che restavano lisci qualsiasi cosa accadesso...probabilmente anche se avessi messo un dito nella corrente. Quando uscì dal bagno guardai ancora quella finestra che mi stava torturando...ok devo togliermi il dubbio. Mi avvicinai lentamente a questa e con la stessa lentezza l'aprì. Mi sporsi con il corpo verso fuori, affacciandomi, tenendo le mani sul muretto della finestra. Guardai a destra e a sinistra...niente...ok stavo diventando davvero paranoica. Stavo per tirare un sospiro di sollievo quando sentì una mano poggiarsi sulla mia spalla destra. Rabbrividì di colpo e mi voltai istintivamente con una velocità che nemmeno credevo di avere.

Mia: Manuel!
Manuel: Hey sta calma!

ansimai due volte guardandolo male mentre lui aveva le mani alzate come per dire "io non ho fatto niente"...

Manuel: Che hai?
Mia: Perché sei qui?!
Manuel: Marizza mi ha detto che non eri ancora pronta e io sono venuto a controllare
Mia:E dovevi proprio arrivarmi alle spalle in quel modo!?
Manuel: Pensavo avessi sentito la porta, ma che ti prende?...Sei strana...tutto ok?
Mia: Si tutto ok! Andiamo a fare colazione

Lo presi per il polso lasciando la finestra aperta alle mie spalle mentre uscivamo. Manuel chiuse la porta mentre continuavo a tenergli il polso fino a quando non arrivammo in mensa e ci sedemmo di fronte a Pablo e Marizza. I ragazzi e le ragazze che erano seduti ai posti vicino al mio e quello di Marz si allontanarono appena mi sedetti. Li osservai interrogativamente...quando sentì la voce di Manuel...

Manuel: Ignorali! Sono degli idioti...
Pablo: Già prendi

Pablo mi passa dei biscotti a cioccolato e io accennai un sorriso prendendoli...Marizza con la bocca pienami osserva e cerca di comunicare con me...

Marizza: Hai detto...a Manu...di stanotte?
Manuel: Stanotte? *Guarda Mia* Cos'è successo stanotte?
Mia: Io...ho creduto di...di aver visto il volto della ragazza morta alla finestra...
Manuel: Che?!
Pablo: Ma non èpossibile...

Dietro alle mie spalle sentii una voce fastidiosa che ormai avevo imparato a riconoscere...Katrine!

Katrine: Attenzione assassina a piede libero in circolazione

Mi alzai di scatto sbattendo le mani sul tavolo, quando arrivò vicino a Pablo e Manuel mi afferrò il polso, come per dire di calmarmi, e rispose Katrine al posto mio...

Manuel: Non hai niente di meglio da fare?
Marizza: Potresti andare a spruzzare il tuo veleno da un'altra parte? Sai qui cerchiamo di fare colazione!
Pablo: Se vuoi ti faccio strada
Katrine: Non serve, tranquilli non mi siederei mai con un'assassina

Stavo per risponderle ma ancora una volta sentì la mano che era intorno al polso, stringermelo con forza. La strega si allontanò e io mi sedetti...

Mia: Se proprio devo passare per un'assassina, posso uccidere lei? Almeno sarà una cosa vera! E mi sarò tolta una soddisfazione
Manuel: Sta calma Mia! Non fare il suo gioco, vuole farti innervosire!
Mia: Ci riesce benissimo!
Manuel: Si bhe non deve riuscirci!

Sbuffai, sapevo che Manuel aveva ragione ma sono sempre stata un tipo impulsivo, mi era difficile controllare la mia rabbia...eppure Manuel era riuscito a frenarla...anche se non so come...

Pablo: Questa sera che si fa?
Marizza: Si dorme?
Pablo: No come si dorme?
Marizza: Tesoro fammi capire che vorresti fare?
Pablo: Vedere gli uomini incappucciati

Già è vero...gli uomini icappucciati....me li ero completamente dimenticati...

Marizza: No...no no no no, te lo puoi scordare
Pablo: Daiii
Marizza: No!
Pablo: Per favoreee
Marizza: Pablo ho detto di no!

Pablito le cinse la vita e iniziò a supplicarla lasciandole dei baci sul collo, notai che Marizza sorrise nonostante continuava a dirgli di no. Erano davvero dolci, che non potei fare a meno di sorridere guardandoli, alla fine Marizza cedette, cosa abbastanza prevedibile, e Pablito le rubò un bacio sulle labbra. Mi sentivo osservata e voltando il mio sguardo verso la mia sinistra notai che Manuel mi fissava ridendo...

Mia: Perché ridi?
Manuel: Io? No nulla
Mia: Mmm...andiamo va...

Mi alzai seguita da Manuel, Pablo e Marizza e ci dirigemmo in classe. Dopo aver pranzato andammo in biblioteca per fare i compiti e poi a orario di regolamente entrammo nella nostra stanza. Io e Marizza spegnemmo le luci e prendemmo una torcia, la posammo a terra e giocammo a carte...

Marizza: Tris di 10...ma tu non hai paura?
Mia: Quattro assi...bhe si ma...sono anche curiosa...
Marizza: Io per niente...devo pescare?
Mia: Si pesca, dai vorresti farmi credere che non ti interessa neanche un pò sapere chi c'è sotto quelle enormi mantelle?
Marizza: Mm...bhe...più o meno...
Mia: Chiuso! Ho vinto
Marizza: Uffa! Non ci gioco più a carte con te vinci sempre!
Mia: Bravura!

Dissi ridendo poi guardai l'orologio...

Mia: Andiamo è l'ora!
Marizza: Ma dobbiamo proprio?
Mia: Si vieni

Presi Marizza per il polso e aprendo la porta ci trovammo Pablo e Manuel davanti...

Manuel: Andiamo?
Mia: Si

Io e Manuel andammo vanti, lui per primo io dietro, a seguire c'era Pablo e infine Marizza. Ci nascondemmo dietro le scale...e io osservai il mio orologio da polso...

Mia: Tre...due...uno...e...

Le porte si spalancarono, erano stati precisi come orologi. Ancora una volta tutti incappucciati...

Manuel: Ma quanti sono?
Pablo: Non finiscono più...
Marizza: Torniamo in camera!!!
Pablo: Shhh

Pablo strinse la mano di Marizza, gli ultimi due che entrarono chiusero la porta.

Mia: Dobbiamo avvicinarci!
Marizza: CHE?! Fossi matta!
Pablo: Shhh
Manuel: Voi a sinistra e noi a destra?

Chiese Manuel a Pablo che annuì con un cenno del capo. Marizza continuava a scuotere la testa in segno di disapprovazione ma Pablo la trascinò per il polso. Scendemmo le scale, io e Manuel dalla parte destra e Marizza e Pablo da quella sinistra...Una volta scesi ci guardammo in torno senza abbassare la guardia...ci dividemmo, io e Manu a destra Pablo e Marz a sinistra, sempre in guarda...fino a quando ci rendemmo conto...

Mia: Ma...non c'è nessuno...
Manuel: Ma non è possibile erano più di 100!
Mia: Andiamo da Pablo e Marizza?
Manuel: S...NO!

Con la coda dell'occhio vidi una figura nera muoversi, ma non feci in tempo a vederla neanche di spalle poiché Manuel mi aveva tirata per il polso finendo sotto la scala. Mi fece poggiare al muro e teneva la mano destra chiusa in un pugno vicino la mia testa poggiata sul muro...

Manuel: Shh

Fece segno con la mano sinistra di fare silenzio e io annuì col capo. Cavoli eravamo vicinissimi. Stavo tremando, ma ero sicura che non fosse per la paura...sicura al 100%...Sentivo il suo respiro caldo sul mio collo, mi morsi il labbro inferiore osservandolo. Credo di non essere mai stata così vicina a lui da quando lo conosco...era bellissimo. Si stava avvicinando alle mie labbra molto lentamente. Lo vedevo, lo sentivo. Le fece sfiorare con le sue e poi mi baciò. Così come un gesto spontaneo, in modo incerto come se non sapesse qualle sarebbe stata la mia reazione...neanche io lo sapevo...ma attendevo quel bacio. Quando premette sulle mie labbra, io circondai il suo collo con le mie braccia, e lui poggiò la mano sinistra intorno al mio fianco. Dopo qualche minuto ci staccammo lentamente e ci guardammo negli occhi. Mi sorrise e io ricambiai...

Manuel: Vieni

Fece cenno col capo di uscire e io annuii. Mi prese per mano e con molta cauela ci stavamo per avvicinare alla scala, per risalirla, quando sentì una mano poggiarsi sulla mia schiena. Divenni rigida non riuscivo più a muovermi ero pietrificata. Anche Manuel si fermò sentendomi ferma, e senza lasciarmi la mano si voltò lentamente, cosa che cercai di fare anche io...
view post Posted: 28/3/2013, 14:13 La princesa y el pobre - Fan Fiction
Manuel: Ti prego dimmi che sarai mia
Mia: Cosa?!
Manuel: Voglio che tu sia la mia ragazza...

Mia fece un sospiro voltando lo sguardo dall'altra parte...

Manuel: Non devi rispondermi adesso...tu...io...possiamo anche aspettare...

Mia accennò un sorriso...

Mia: Grazie Manuel...ho passato una bellissima giornata con te...
Manuel: *sorride* anche io...vuoi che ti accompagnia a casa?
Mia: Emm...no...no grazie prendo un taxi
Manuel: Ma non è costoso!
Mia: Emm...no...non molto...Marizza!!!

Marizza era seduta sull'altalena a litigare con Pablo

Marizza: Scemo!
Pablo: Uuu conosci la parola scemo!
Marizza: *Si alza e si dirige verso Mia e Pablo la segue* Deficiente!
Pablo: Deficiente!
Marizza: Non ripetere quello che ti dico!
Pablo: Non ripetere quello che ti dico!
Marizza: *Si volta e lo punta col dito* Pablo è scemo
Pablo: Marizza è scema!
Marizza: Ah! Non sai neanche ripetere!

Marizza fece un pernacchio a Pablo che rise, e poi si avvicinò a Mia e Manuel...

Marizza: Andiamo?
Mia: Si! Ciao ragazzi...
Manuel: *sorride* Ciao Mia

Si salutarono con un bacio sulla guancia e poi entrarono nel taxy. Qui Marizza iniziò a lamentarsi di Pablito...ma Mia non le prestava molta attenzione...

Marizza: CIOE' TE NE RENDI CONTO?! è UN IDIOTA!
Mia: Aha...

Lo sguardo di Mia era assente, perso nel vuoto e aveva un sorriso sampato il faccia. Marizza si rese conto che Mia non la stava ascoltando e così le passò una mano davanti la faccia ma non ricevette alcuna risposta

Marizza: Prontooo??? Holaaa??? Terra chiama principessa Mia!

Mia sbattette le palpebre più volte, come se si fosse appena svegliata da un sogno e si voltò verso l'amica seduta alla sua destra...

Marizza: Che hai?
Mia: Manuel mi ha chiesto di essere la sua ragazza...
Marizza: CHE COSA?! NO!
Mia: Ma io...
Marizza: MIA COLUCCI!!! NO!
Mia: Però...
Marizza: MIA!!! Conosci le regole! Tu sei una principessa, e una principessa deve sposare un principe!
Mia: Si ok, ma...chi le ha stabilite queste regole eh?
Marizza: Sono regole che risalgono dal medioevo tesoro!
Mia: Ecco appunto! Sono vecchissime! Non sarebbe il momento di cambiarle?
Marizza: Mia ti sei innamorata di quel bifolco?
Mia: N-no...e poi...che vuol dire bifolco?
Marizza: ignorante, rozzo, voglare, villano...
Mia: Ma Manuel non è tutte queste cose!
Marizza: Mia tuo padre non lo accetterà mai...
Mia: Però...
Marizza: Però niente...ora ascoltami...per il tuo bene...tu ed io non torneremo mai più in citta, e tu non potrai più vedere quel ragazzo...cerca di capirlo è per il tuo bene! Non avrei mai dovuto permetterti di uscire da quel castello!
Mia: SMETTILA! Sei la mia migliore amica! Non mio padre! Non mia madre! Quindi ti prego smettila di rimproverarmi come se fossi una bambina!
Marizza: Ok...

Marizza abbassò il capo mortificata, mentre Mia passava le sue mani sulle guance per togliersi quelle gocce di lacrime che le avevano bagnato il viso. Intanto Pablo e Manuel...

Pablo: Non lo so...a me sembrano strane...
Manuel: Non sono strane, sono misteriose...e belle....e attraenti
Pablo: Parli al plurale ma davanti ai tuoi occhi continua ad esserci l'immagine di una sola non è così?
Manuel: Aaa Pablo, lei è bellissima! Sembra...sembra un angelo!
Pablo: Si...questo è vero...però ti dico che due come quelle non vengono dai bassi fondi come noi! Ne sono sicuro!
Manuel: Emm...Pablo vediamo...da quanto sei intelligente? Perché che io ricordi la risposta è mai
Pablo: AHA! Va bene allora visto che è così tanto sveglio, signore, perché non chiama la signorina e le chiede dove si trova?
Manuel: Oh no!
Pablo: No cosa?
Manuel: Che idiota! Ho dimenticato di chiederle il numero!
Pablo: Naaa non ci credo! Sei un imbecille *scoppia a ridere*
Manuel: Ma che ti ridi?! Guarda che è una cosa seria!!!

Pablo continuava a ridersela mentre Manuel si disperava. Passò una settimana da quel giorno, Mia e Marizza erano a lezione...L'insegnante di inglese continuava la sua spiegazione su William Shakespeare e Mia continuava a scrivere Manuel sul suo quaderno...Marizza notò che l'amica non stava prestando attenzione alla lezione e le diede una gomitata

Mia: Ahi!!!
Marizza: Shhh!!!
Mia: Che?

Mia abbassò lo sguardo sul suo quaderno e si accorse di aver scritto il nome di Manuel. Ora era chiaro anche a Marizza aveva capito l'importanza che aveva assunto quel ragazzo nella sua vita, nonostante lo avesse visto solo un paio di volte. Marizza non credeva nell'amore a prima vista ma ora doveva ammettere...che si doveva ricredere. Mia chiuse il quaderno facendo un sospiro. Intanto Pablo cercava di tirare su di morale Manuel...cosa alquant difficile dato che il ragazzo non faceva altro che andare a scuola e poi chiudersi in camera sua, da quel giorno...Era martedì, Manuel era disteso sul suo letto fissando il soffitto quando la sua porta si spalancò. Era Pablo che come al solito entrava senza bussare. Manuel roteò gli occhi sospirando e prima che Pablito potesse dire anche solo A, lo anticipò...

Manuel: Non ho voglia di uscire! Ne di andare al parco! Ne di fare niente!
Pablo: Me se non ho neanche parlato!
Manuel: Appunto! Se stai zitto mi fai un favore
Pablo: Vorrei ma non posso! Lo sai non riesco a stare zitto *ride*
Manuel: Uff...che vuoi?
Pablo: Io e te questa sera andremo a una festa in maschera!
Manuel: Che?!
Pablo: Si hai capito bene!
Manuel: No no scordatelo
Pablo: Ma che scordatelo?! Fossi matto! Sarà una festa fantastica
Manuel: Pablo...
Pablo: Niente Pablo! La festa si terrà alla discoteca...
Manuel: Discoteca?
Pablo: Si esatto, quella dove hai incontrato Miri
Manuel: Che cosa?!
Pablo: Si hanno arredato la discoteca con oggetti medievali, lampadari edormi con i cristalli, il pavimento ricopero con un adesivo in marmo, colonne finte...sembrerà di essere in un castello...ma cosa più importante, cibo e bevande gratis!
Manuel: Mmm...non lo so...
Pablo: Daiii Manuelitooo...pensaci bene...potresti incontrare Miriana...
Manuel: *sorride* HAI RAGIONE!
Pablo: Si certo che ho...ho ragione...si, io ho sempre ragione!
Manuel: Bene allora che facciamo?
Pablo: Emm...andiamo ad affittare i vestiti!
Manuel: Ok andiamo!

Manuel saltò giù dal letto euforico, salendo sulle spalle di Pablo e poi scendendo. Pablo sorrise, era contento di poter finalmente rivedere il suo amico pieno di vita, e così poi gli andò dietro. Intanto al palazzo stavano cenando...ad un tratto Mia si alzò dalla tavola con sguardo basso...

Mia: Vogliate scusarmi...io non molta fame...con permesso vorrei andare in camera mia...

Mia fece un inchino, il padre annuì col capo e lei si allontanò dalla tavola. Franco si voltò verso Marizza che osservava Mia allontanarsi...

Franco: Tu non sai che ha?
Marizza: Che!? *si volta verso Franco* Oh emm...si vostra altezza...il fatto è che la principessa Mia questa notte...non ha dormito molto...ha studiato tutta la notte per il compito di matematica...credo che sia solo stanca...e...*mette la mano davanti alla bocca per coprire uno sbadiglio* in effetti lo sono anche io...mi permetterebbe di andare a letto?
Franco: *Sorride* Si certo! Meno male che è solo questo! *si volta verso Sonia* Abbiamo due figlie perfette!
Sonia: *ricambia il sorriso* Concordo pienamente sire...
Marizza: *si alza e fa un inchino* Grazie!

Mia era distesa sul fianco sinistro, sul suo letto con le spalle verso la porta. Era immersa nei suoi ricordi...nella sua testa appariva in continuazine il volto di quel ragazzo moro dagli occhi marroni, che le aveva rubato un bacio...il suo primo bacio, ma anche il cuore. Sorrise a quel ricordo ma le lacrime continuavano a bagnarle il volto senza che lei se ne rendesse conto. La porta della sua stanza si aprì lentamente, ma lei non ci fece caso fino a quando non avvertì la presenza di qualcuno, e vide qualcosa scivolare sul bordo del suo letto. Si alzò sedendosi e notò quel bellissimo vesito dorato, e la maschera. Li aveva riconosciuti erano dei suoi vestiti...voltò lentamente lo sguardo alla sua destra. In piedi vicino al suo letto c'era una ragazza con un vestito rosso bellissimo, e con una maschera dello stesso colore...

Mia: Marizza?
Marizza: *si toglie la maschera e sorride*
Mia: Ma quel vestito non è mio? E anche la maschera...
Marizza: Si li ho presi in prestito
Mia: Per fare cosa?
Marizza: Per andare ad una festa in maschera...e ho scelto quei vestiti*indica quelli sul letto* per te!
Mia: Una festa in maschera?
Marizza: Aha! La discoteca dove siamo andate la prima volta...ha organizzato una festa in maschera a tema medievale...sarà fantastico! E inoltre...lì potrai incontrare Manuel!
Mia: Ma tu hai detto che...
Marizza: Mia...io non volevo che tu ti innamorassi di Manuel...perché lui fa parte del popolo e...avevo paura che avresti litigato con tuo padre e lui ti avrebbe diseredata e...io e te non ci saremmo più potute vedere perché tu avresti visuto al villaggio e io qui...ma ora...ho capito che è tropp tardi per impedirlo perché ti sei già innamorata di lui...e non è giusto che io cerchi di costringerti a reprimere i tuoi sentimenti...inoltre ero un pò gelosa perché...perché io sono sempre stata la tua migliore amiche e ti sentivi a tuo agio solo con me, mentre ora lo sei anche con lui...

Mia sorrise e le saltò al collo abbracciandola, mentre lei teneva il capo basso...

Mia: Ma quanto scema! Tu sei la mia migliore amica! Sei insostituibile, nessuno mi conosce come mi conosci tu e io non ti abbandonerei mai e poi mai! E se dovessi finire a vivere nel villaggio sta pur certa che ti porterei con me! *la stringe più forte e Marizza ricambia* Sei la mia migliore amica...oggi, ieri e per sempre
Marizza: *sorride* Anche tu! Sono stata un sciocca...
Mia: Si lo sei stata, ma ora aiutami a prepararmi! Non vedo l'ora di incontrare Manuel!
Marizza: Si dai! Chiudo la porta a chiave perchè ho detto a tuo padre che saremmo andate a dormire presto, visto che abbiamo studiato molto ieri sera
Mia: Sei un genio!
Marizza: Si è vero, ora dai muoviti!
Mia: Si si si
Marizza: Ah e...Mia?
Mia: Si?
Marizza: Credo che...se ci tieni davvero tanto...tu dovresti dire la verità a Manuel...
Mia: *annuisce lentamente col capo* Si...lo so...
Marizza: Ok! Ora a prepararci!

Marizza chiuse la porta mentre Mia iniziava a cambiarsi. Intanto Pablo e Manuel erano arrivati alla festa. Il primo indossava un completo rosso e nero, un bastone dei baffi finti e la maschera, il secondo invece un completo nero e grigio, e anche lui la maschera nera

Manuel: Pablo...
Pablo. Si?
Manuel: Dimmi una cosa...
Pablo: Si
Manuel: MI SPIEGHI FAI CON QUEI BAFFI E QUEL BASTONE?!
Pablo: Mi danno un'aria aristocratica *si attorciglia i baffi*
Manuel: No! Ti danno un'aria da deficiene *gli toglie i baffi con uno strappo secco*
Pablo: AHI!!!! Ok! Però il bastone lo tengo!
Manuel: *Rotea gli occhi*

Appena entrati i due si guardavano intorno...

Manuel: La vedi?
Pablo: Si...ed è bellissima...
Manuel: Dov'è?!
Pablo: Lì sul tavolo! *la indica col dito* Una splendida cascata di cioccolata!
Manuel: Aaa scemo! Guarda che io mi riferivo a Mia!
Pablo: Oh...allora no...io comunque vado dalla cascata *Si allontana*

Pablo si allontanò e Manuel sbuffò mentre continuava a cercare Miriana...o meglio Mia tra la folla. Intanto le due ragazze erano appena scese dal taxi...

Mia: Aaa siamo divine!
Marizza: Si è vero!
Mia: C'è tantissima gente!
Marizza: Si è vero...
Mia: Aaa dai andiamo!

Prima che Marizza potesse risponderle, Mia la trascina per il braccio all'interno della sala...

Mia: Wow...è bellissimo...
Marizza: Già...sembra di essere a palazzo*si guarda intorno* Che cosa ci fa con un bastone?!
Mia: Che?
Marizza: Niente...vedi Manuel?
Mia: Mmm...*si guarda intorno* Si l'ho trovato! Si è appena seduto vicino a quel tavolo e si è tolto la maschera. Vieni con me?
Marizza: Naaa...va tu sola
Mia: Ooook allora a dopo
Marizza: Si!

Ad un tratto nella sala iniziò a risuonare una canzone, "Hoy somos mas"...Mia si avvicinò lentemante all'orecchoi di Manuel che ancora non si era accorto di nulla...perché il suo sguardo era impegnato a cercare lei tra la folla...

Mia: Stai cercando qualcuno?

Gli chiese lei con un sorriso sulle labbra, Manuel si voltò di scatto guardandola mentre lei torno in forma retta. La guardò e ricambiò il sorriso mentre si alzava in piedi...intanto Pablo aveva versato del punch nel suo calice che gli venne immediatamente tolto da mano, da una ragazza vestita di rosso, mascherata...

Marizza: Grazie!
Pablo: Heyyy ma lo avevo preso per me!...Aspetta...*la guarda* wow...si tu poi tenrlo, lo sai che sei bellissima?
Marizza: *ride e sorseggia il punch* E tu invece lo sai di essere un deficiente? *si alza la mascera*
Pablo: Tu?!

Pablo spalancò gli occhi guardandondola, intanto Manuel non riusciva a distogliere lo sguardo dagli occhi di Mia, e posò lentamente la mano vicino la sua maschera...

Manuel: Posso?
Mia: *Annuisce sorridendo e Manuel le alza la maschera*
Manuel: Finalmente! Io...non sapevo come...io...
Mia: Manuel possiamo parlare?
Manuel: Si, si certo!
Mia: Io...devo dirti una cosa molto importante *gli tende la mano* vieni con me?
Manuel: *sorride annuendo*
view post Posted: 22/3/2013, 21:06 Night school - Fan Fiction
L'uomo si ferma di colpo quando incrocia il mio sguardo...

Xxx: Marina!
Mia: Prego?

L'uomo continuava a fissarmi con gli occhi spalancati, mi si avvicinò, io lo osservai. La donna al suo fianco lo tirò per il braccio...la preside prese la parola...

Beatrice: Signora Rey, signor Colucci...siete qui per Marizza?
Sonia: Si signora...ci saprebbe dire dove possiamo trovarla?
Beatrice: A quest'ora credo sia in mensa...
Sonia: Grazie mille...con permesso

L'uomo continuava a fissarmi per tutta la conversazione...non ne capivo il motivo...la donna lo tenne sotto braccio e se lo tirò fuori...

Beatrice: Torniamo a noi...
Mia: Io non ho fatto niente!
Beatrice: Signor generale, mi scusi ma credo che anche Mia, come Katrine abbia il diritto di raccontarci la sua versione dei fatti non è d'accordo con me?
Mike: Si è vero! è un diritto di Mia raccontare la sua versione dei fatti!
Beatrince: Te la senti?

La direttrice mi guardò con uno sguardo strano...uno sguardo che non avevo mai visto neanche negli occhi dei miei genitori...era come...uno sguardo di fiducia...era come se lei mi stesse dicendo "dimmi di si! So che puoi farcela". Ricambiai quello sguardo e feci un cenno sul capo accomodandomi alla sedia che era di fronte alla scrivania.

Intanto in mensa, metre i ragazzi stavano facendo colazione, Katrine gli si avvicinò...

Katrine: Buongiorno!
Manuel/Marizza/Pablo: ...

I tre amici continuarono a fare colazione come se nulla fosse...

Katrine: Mmm...la vostra amichetta è già finita in prigione?
Marizza: Mia non finirà in nessuna prigione! Perché lei non ha fatto niente!!!
Katrine: Come fai a dirlo? La conosci da soli due giorni...non sai di cos'è davvero capace..tu non la conosci!
Manuel: è vero...ma conosciamo te, e sappiamo che sei una grandissima falsa, bugiarda che gira le cose a proprio piacimento
Katrine: Mmm...vedrete quando scoprirete che avrò ragione*si allontana*
Manuel: Non la sopporto più!
Pablo: Bhe...però..pensandoci bene ha ragione...non sappiamo niente di lei...
Marizza: *Alza le spalle* Che la conosciamo solo da un paio di giorni è vero...forse non dovremmo fidarci così ciecamente di lei...
Manuel: *Si alza in piedi battendo le mani sul tavolo* MA SIETE SCEMI?! Non ci posso credere! Ma vi sentite quando parlate? Non posso crederci! E lei che si è anche sfogata con voi
Marizza: Hai ragione...no Manuel aspetta...

Manuel stava per andarsene ma si imbattette in qualcuno...Sonia e Franco...

Sonia: Manuelito! Ciao *gli da un bacio sulla guancia*
Franco: Ciao Manuel *lo saluta*
Manuel: Franco, Sonia...
Marizza: Mamma, Franco che ci fate voi due qui?
Sonia: Siamo venuti a trovarti tesoro!
Pablo: Salve!
Sonia: Ciao Pablitoooo *gli da un bacio sulla guancia*
Franco: Ciao Pablo...emm...posso farvi una domanda?
Sonia: Franco!
Franco: Ma per me è importante!
Marizza: Calma, calma...dicci Franco!
Franco: La ragazza che è in presidenza con la polizia...la conscete?
Pablo: POLIZIA?!
Manuel: Mia!!!

Manuel si fece spazio tra Sonia e Franco e si diresse verso la presidenza...

Marizza: Santissimi lumi! Pablo dobbiamo andare anche noi!
Pablo: Si si andiamo!

Anche Marizza e Pablo fecero la stessa cosa...lasciando soli Sonia e Franco...

Franco: Mi-Mia?!...si chiama Mia...
Sonia: *si copre la bocca con una mano*

La porta dell'ufficio della preside si spalanco di colpo...

Manuel: Se volete arrestare lei, dovrete arrestare anche me! Anche io ero vicino al corpo!
Marizza: *arriva dietro con Pablo* Si bhe e c'ero anche io
Pablo: E io!

La direttrice rivolse uno sguardo ai tre che erano sulla soglia della porta fulminandoli...anche io li stavo osservando con fare interrogativo...

Beatrice: AGUIRRE! SPIRITO! BUSTAMANTE! Non osate mai più entrare così...NEL MIO UFFICIO!!!

Dopo queste parole la direttrice voltò lo sguardo verso di me...

Beatrice: Tesoro, tu puoi uscire...grazie per la disponibilità...
Mia: Grazie...

Prima di uscire abbracciai Mike, mi diede un bacio sulla guancia e io uscì, mentre quell'imbecille del generale mi guardava male. C***o guardi?! Avrei voluto dirgli...ma non era il caso...uscì dalla stanza con Manuel, Marizza e Pablo...uscimmo di lì e chiudemmo la porta alle nostre spalle...

Manuel: Cos'è successo?!
Mia: Niente...all'inizio volevano arrestarmi per...per qualcosa che ha detto Katrine...ma poi la direttrice e Mike hanno convino il generale ad ascoltare anche la mia versione...
Manuel: Mike?!
Mia: Si, il poliziotto che mi era accanto...lui è un mio amico
Manuel: Scherzi?! è troppo grande e vecchio per essre tuo amico!!!
Mia: Naa...ha solo 25 anni
Marizza: è carino
Mia: Si lo so!
Manuel: Non è vero!
Mia: Sei un ragazzo, non puoi capire...
Manuel: Mi stai offendendo!
Pablo: Mia, Mia*le mette un braccio intorno alle spalle* sei riuscita a raccontare tutto?
Mia: Si...anche se...mi fa stare male raccontarlo...
Manuel: Bhe è normale...credo che sia stato comunque un trauma per te...
Marizza: Che cosa farai questo fine settimana?
Mia: Io?...*alzo le spalle* resto qui...
Pablo: Non vai dai tuoi?
Mia: Naa...non mi va di vederli...e sicuramente loro non voglione vedere me...
Marizza: Bhe potresti venire a casa mia!
Mia: No grazie preferisco restare in collegio...
Marizza: Ma dai! Ci divertiremo!
Manuel: Si infatti...è noioso stare qui...
Mia: Mmm...ci penserò
Pablo: Bhe pensaci bene perché fuori c'è un mondo che possiamo scoprire
Mia: Si certo...ora leveresti il braccio dalla mia spalla?
Marizza: *lo guarda male*
Pablo: Eh eh...certo*lo leva*

Risi a quella scena e poi mi voltai verso Manuel. Era stato così carino ad entrare in presidenza in quel modo, e a difendermi...certo le erano stati anche Marizza e Pablo ma Manuel...non so... Gli sorrisi e lui ricambiò. Manuel era un ragazzo diverso da tutti gli altri...sentivo di potermi fidare ciecamente di lui, sentivo...che lui non mi avrebbe mai giudicato e sarebbe stato dalla mia parte...

Sonia: Tesoro!!!
Marizza: Mamma!!!

Notai le due persone che erano entrate poco prima in presidenza...si stavano avvicinando a noi...l'uomo non mi toglieva gli occhi di dosso...ma non ne capivo il motivo. Ressi il suo sguardo senza mai distaccarlo.

Sonia: Ma come ti viene in mente di andartene così senza dire una parola?!
Marizza: Bhe scusa andavo di freta!!!
Pablo: Hey...state facendo una gara a chi ride per primo?

Chiese Pablo rivolto a me e a quell'uomo...io mi voltai verso di lui e accennai un sorriso...

Marizza: Mamma questo fine settimana Mia viene da noi
Sonia: Mia?

La donna voltò lo sguardo su di me abbassandosi gli enormi occhiali da sole e squadrandomi da capo a piede. Ma che avevo qualcosa in faccia?!

Mia: Emm...Marz ti ho detto che non so se mi va...
Marizza: Sciocchezze, se non vieni con le buone ti ci trasporto io eh

Risi alle parole di Marizza e mi guardai intorno...

Sonia: Perfetto allora vi aspetto tutte due a casa questo fine settimana!

La donna ci fece un enorme sorriso salutandoci con un bacio. L'uomo invece ci salutò con la mano. Quando afferrò la mia, mi guardò intensamente negli occhi come se stesse cercando di capire qualcosa...

Mia: Emm...mi lascia la mano?
Franco: Si certo...

Mantenne un tono pacato e serio lascindomi la mano e dopo avermi rivolto un ultimo sguardo si allontanò...

Mia: Tuo padre è strano...
Marizza: Chi? Ah no quello non è mio padre...è il marino di mia madre sono sposati da due anni più o meno...
Mia: Che?! I tuoi sono divorziati?
Marizza: No no...mio padre è morto...
Mia: Oh...emm...scusa...i-io...non lo sapevo...
Marizza: Tranquilla non fa niente...
Mia: Emm...andiamo a lezione?
Pablo: Si dai veloce!

Entrammo nell'aula. Era enorme, i banchi erano fatti in legno e anche le sedie. Bisogna dire che l'arredamento delle aule era al quanto antico. La lavagna era ancora quella nera con il gessetto...il professore di matematica iniziò a spiegare...io e Marizza eravamo sedute all'ultimo banco della fila centrale, e davanti a noi c'erano Manuel e Pablo. Sbadigliai un paio di volte durante la giornata. Il pomeriggio fu tranquillo e sopratutto non incontrai quella vipera di Katrine...meglio così perché se lo avessi fatto l'avrei strnagolata!...Quella sera ero distrutta non vedevo l'ora di andare a dormire...anche se quel materasso era durissimo. Appena entrammo nella nostra stanza io mi buttai sul letto e Marizza fece lo stesso...

Mia: Sono distrutta!
Marizza: A chi lo dici! Il professore di educazione fisica ci ha fatto fare 10 giri di corsa intorno al collegio te ne rendi conto?! 10!!!
Mia: Già...la prossima volta ricordami di mettergli una bomba ad orologeria nella borsa...
Marizza: *Ride* ci proverò

Allungai il braccio verso la mia borsa e presi il mio mp 4...

Marizza: Un mp4?!
Mia: Si...che c'è non ne hai mai visto uno?
Marizza: Si è che...qui sono vietati...
Mia: Sono vietati i lettori mp4?
Marizza: Si..e...il cellulare...e il computer...e la televisione...e qualsiasi altro oggetto elettronico...
Mia: che?! Già mi hanno confiscato il cellulare e il portatile non ho intenzione di rinunaciare anche alla mia musica!
Marizza: *ride* buona fortuna allora...io mi addormento non ce la faccio più...
Mia: Notte!
Marizza: Notte!

Marizza si mise sotto le coperte subito dopo essersi messa il pigiama e si addormentò. Io mi sedetti sul mio letto con le gambe incrociate, dal lato opposto a quello del cuscino. Avevo la musica nelle orecchie ad alto volume, come piaceva a me...a spacca timpani direbbe mia madre...la musica per me rappresenta un altro mondo...un mondo dove bisogna solo ascoltare ciò che ti piace e per un attimo riesce a farti dimenticare tutto ciò che ti circonda...

: Mia...

Muovevo la testa al suono della musica...

: Mia...

Ad un tratto sentivo qualcuno chiamarmi. Era una voce strana...sembrava quella di un fantasma, mi faceva venire la pelle d'oca...mi tolsi le cuffiette non sicura di aver sentito bene...mi voltai verso Marizza, stava dormendo...scollai le spalle, devo essermelo immaginata...stavo per rimettermi le cuffiette nelle orecchie quando sentì di nuovo sussurrare il mio nome...

: Mia...

Avvertì un brivido percorrermi lungo la schiena. Lentamente alzai il capo verso la finestra chiusa, che era poco distante dal mio letto. Spalancai gli occhi iniziando ad ansimare...cercando di tenere quanto più mi fosse possibile i nervi saldi...

:*Sorride* Ciao Mia!

A quel punto, fu inevitabile. La ragione mi abbandonò e lanciai un urlo sovraumano. Caddi anche dal letto ma non ci badai. Continuavo a gridare mentre i miei occhi si riempivano di lacrima. Mi stavo sentendo male, ero come paralizzata...preda del panico per ciò che i miei occhi stavano vedendo...
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