Mi sono ispirata a una serie televisiva e vorrei un vostro parere...se vi piace la continuo altrimenti ne scrivo un'altra ^-^
El internado
El internado, Laguna Negra. Un collegio molto prestigioso. Un collegio situato nel mezzo di un bosco, un bosco enorme, infinito,tetro, dove per quanto tu possa camminare l'unica cosa che vedi sono alberi, alberi e...trappole...tante trappole passaggi segreti, ma perché? Chi vive in questo bosco? E chi ha creato tutto quello che vi si nasconde dentro? Un bosco strano popolato da strane creature come conigli a due teste, lupi con le ali, volpi con la testa di corvo. E lì nel mezzo di quel bosco così strano, c'è quel collegio tanto prestigioso...dove vivono ragazzi ricchi, i cui genitori sono troppo occupati a pensare a se stessi, per occuparsi di loro. Un collegio popolato da bambini e ragazzi dai 5 ai 20 anni. Nessuno di loro ha mai messo piede fuori da quel collegio aldilà del cancello, poiché è vietato dal regolamento...ma cosa succederebbe se il regolamento venisse violato?...Un nuovo anno stava per iniziare alla laguna negra...un anno davvero molto particolare...
Mia: Hahaha non ci credo guarda il professor Alonso...
Marizza: Ma daiii non è neanche arrivato e già si fa cadere i libri da mano hahaha
Mia: Si è unico!
Marizza: Che imbranato
Pablo: Ciao bellezza
Mia: Uuu il più bello del collegio è arrivato
Pablo: Ti sono mancato*le cinge la vita*
Mia: Ovvio
Thomas: Siete da voltastomaco
Marizza: Quoto con Thomas
Pablo: La vostra è solo invidia
Marizza: Si certo...
Thomas: Heyyy io posso avere tutte le ragazze che voglio anche la tua*mette un braccio attorno al collo di Mia*
Pablo: Thomas togli quella mano dalla spalla della mia ragazza se non vuoi che te la tagli
Thomas Mia e Marizza: Uuu geloso...
Pablo: Ovvio!!!
Ad interrompere le risate e il ritrovo dei quattro ragazzi che erano davanti l'entrata, circondati da altri allunni del colleggio, alcuni con le famiglie, fu una macchina nera, una BMW, per essere precisi.
Marizza: Uuu...un'altro figlio di papà...
Pablo: Perché scusa tu che sei?
Marizza: Prrrr
Pablo: Prrrr a te!
Mia: Hahaha ma perché dovete sempre litigare?
Pablo: Dillo a lei, mi provoca
Marizza: Ma se hai iniziato tu!
Un ragazzo moro, di statura media esce dalla macchina. Ha uno sguardo molto cupo, nervoso, e sembrava anche arrabbiato. Dopo aver fissato il collegio per qualche secondo si volta aprendo la portiera di dietro dell'auto...
XXX: Vieni scendi piccola*gli tende la mano*
XXX: Manuel...io voglio andare a casa...da mamma e papà...
Manuel: E ci andremo sorellina ma...dovremmo stare qui per un pò...
La bamina dai capellineri legati con due codini abbassò il capo stringendo il suo pupazzo. Mia non gli toglieva gli occhi di dosso, neanche lei sapeva il motivo, ma quella bambina e quel ragazzo l'avevano colpita...Un uomo alto con i capelli bianchi apre il cofano ep rende la valigia avvicinandosi all'orecchio di Manuel...
XXX: Senti...credo sia il caso di dire a tua sorella che i vostri genitori sono morti...capisco che è difficile e se vuoi lo posso fa...
Manuel: Stammi bene a sentire Jack...tu sei il nostro avvocato e nient'altro...non devi dire niente a mia sorella chiaro? So io cos'è megli per lei!!! Jack: Come vuoi...era solo un parere...
Manuel: E poi i miei genitori sono scomparsi non morti!
Jack: Ma...Manuel hanno trovato la loro macchina ridotta in cenere e di loro...
Manuel: NON hanno trovato i loro corpi chiaro?!
Jack: Va bene...come vuoi...
Lola, la sorella di 5 anni di Manuel, scende dalla macchina e si avvicina al fratello, prendendogli la mano. Non dice nulla tiene sempre il capo abassato, il pupazzo stretto con il braccio destro, e la mano sinistra, nella destra del fratello, mentre Manuel teneva una valigia nella mano sinistra e dietro di lui c'era l'avvocato con un'altra valigia e due zaini. I tre avanzano veso il collegio, igorando tutti e tutto quello che li circondava.
Marizza: Hey che ti prende ti sei incantata? *Passa una mano davanti al viso di Mia*
Mia: Eh?! Ma no che dici
La spalla sinistra di Mia viene urtata da quella di Manuel. Al contatto con la sua spalla Mia volta lo sguardo incrociando i suoi occhi marroni. Mia sentì un brivido percorrergli lungo la schiena. Manuel aveva uno sguardo gelido...
Manuel: Scusa
Disse lui con un cenno col capo.
Mia: N-no...figurati...
Neanche il tempo di rispondere che lui era già abbastanza lontano per poterla sentire...
Pablo: Che idiota, vuoi che lo prenda e te lo porta qui?
Mia: No...no non è necessario tranquillo...
Pablo: Ok...comunque quello non lo sopporto...
Marizza: Ma se neanche lo conosci poverino che ti ha fatto?
Pablo: E tu che hai che lo difendi eh?
Marizza: Io difendo chi voglio!!!
Mia era come in un pallone, non sentiva niente e nessuno, era ancora concentrata sugli occhi freddi di Manuel che avevano incrociato i suoi. Così distaccato, così serio...e lei non sapeva il motivo. Intanto nello studio del direttore Santiago Mansilla...
Jack: Manuel, lui è Santiago il vostro tutore legale
Manuel: E perché a me questo dovrebbe interessare?
Lola: Manuel...cos'è un tutore legale?
Santiago si abbassa per guardare negli occhi la bambina...
Santiago: Un tutore legale è una persona che ti vuole bene, che ti vuole aiutare, e cerca di non farti mancare niente, e io sono questa persona, ti prometto che mi prenderò cura di te e di tuo fratello va bene *tende la mano a Lola*
Manuel: Lei non è nessuno, e di mia sorella mi occupo solo io!
Santiago: *gli afferra il braccio* Sono il tuo tutore legale e mi occupo di tua sorella, e di te!
Manuel si libera dalla stretta e esce dalla porta con la sorella
Jack: Mi dispiace le assicuro che il ragazzo è molto ben educato è solo che...
Santiago: Si si non si preoccupi...me ne occupo io...
Jack: Bene...se anche lei è d'accordo verrò a controllare i ragazzi una volta al mese
Santiago: Si certo...
Jack: Bene allora arrivederci...
Accompagnando l'avvocato fuori Santiago vide il gruppo dei famosi quattro ragazzi...
Santiago: Mia Pablo venite qui...
Mia/Pablo: Si?!
Santiago: Dovreste farmi un favore, ci sono due nuovi alunni Manuel e Lola, che è una bambina. Manuel in camera con te Thomas e Nico, invece Lola è nella stanza 4 con le altre tre bambine e vorrei che facesse amicizia con qualcuna di loro, per questo ho chiesto a te Mia...
Mia: Si...si non ci sono problemi
Pablo: Perché dovrei farlo? E poi scusi eh ma perché deve stare in camera con noi!?
Santiago: Perché te lo sto chiedendo io...quindi fallo ok? Non è più un favore è un ordine
Pablo sbuffò, mentre Mia lo spinse...
Mia: Dai no fare così...
Pablo: Ma io quell'idiota in camera non ce lo voglio!!!
Mia: Non essere crudele neanche lo conosci...
Pablo: So quanto basta!
Mia: Guarda eccoli lì...
Pablo: Uffa che noia!!!
Mia: Vieni...
Mia tirò Pablo per il braccio avvicinandosi al ragzzo moro, che era poggiato con le spalle al muro, e la mano della sorellina in quella sinistra...
Mia: Ciao!!!
Mia sorrise cercando di apparire più allegra possibile...
Manuel: Che volete?
Il tono freddo e distaccato di Manuel, per qualche strano motivo la faceva raggelare...neanche lei sapeva il perché ma ogni sguardo, di disprezzo da parte di quel ragazzo, per lei era una fitta al cuore...
Mia: Emm...Mansilla ci ha detto che siete nuovi, e così noi ci siamo offerti di accompagnarvi alle vostre stanze!
Pablo: Non ci siamo offerti! Mansilla ci ha obbligato!
Mia da una gomitata a Pablo e poi si china per guardare negli occhi la bambina, e le tende la mano...
Mia: Allora piccola ti va di venire con me?
La bambina, stava per lasciare la mano del fratello afferrando timidamente qualle della ragazza, ma lui non glielo permette tirando la bambina verso di se...
Manuel: Sta lontana da mia sorella!!! Non abbiamo bisogno della comoasssione di nessuno chiaro?!
Mia: Ma io veramente...
Pablo: COME IDI PARLARLE COSì IDIOTA?!*Gli afferra il colletto della maglia* CHIEDILE SCUSA SUBITO!!!
Mia: NO PABLO LASCIALO!!!
Mia poggia le mani sul braccio destro di Pablo, e lo guarda, con uni sguardo così supplichevole, Pablo cede...
Pablo: Ringrazia lei se sei ancora vivo
Manuel: Cos'è una minaccia?!
Lola: Manuel...posso andare con lei?
Manuel guarda la sorella...era così strano...di solito era molto diffidente...e ora le aveva chiesto di andare con un'estranea. Manuel sollevò ko sguardo guardando Mia negli occhi...
Manuel: Falla piangere, e dimenticherò che sei una ragazza
Pablo: Cosa!?
Mia: *fa cenno di si con la testa* Vieni...
Mia tende la mano a Lola che l'afferra e si allo tanano sotto gli occhi di Manuel che li fissa...
Pablo: Stammi bene a sentire! Tu la mia ragazza non la sfiori neanche co un dito
Manuel: Stammi a sentire tu moccioso viziato, ricco,figlio di papà...io non ho paura du te...intesi?! *si allontana*
Pablo: Ah no...bene...te la farò avere io...
Intanto Mia aveva portato Lola nella sua stanza. Per tutto il percorso non avevano parlato...
Mia: Allora...ti piace?
Lola: Cosa c'è lì? *indica il bosco che si vede dalla finestra*
Mia: Niente perché?
: Ci sono i mostri...
Una bambina bionda con i capelli a caschetto e la frangia era entrata nella stanza...
: Lo dice sempre la maestra...per questo non dobbiamo uscire dal collegio...
Lola: I msotri!?
Mia: Ma...ma no...ecco è che...che...
La porta si apre, ed entra Santiago...
Santiago: Ma no Katrine...non dire sciocchezze...i mostri non esistono
Santiago si siede sul letto di Lola e la prende in braccio
Lola: E allora perché è vietato andarci?
Santiago: Perché lì ci vivono le fate...e a loro non piace molto essere disturbate...
Lola: E sono cattive?
Santiago: No piccola...loro sono molto buone...e pensa che quando sono contente, esprimono i desideri delle persone
Lola: Davvero?
Santiago: Si esatto...che c'è non mi credi forse? no ti fidi di me?
Santiago fa il solleticl alla bambina che scoppia a ridere continuando a ripetere si...Mia guarda sorridendo quella scena, quando le viene a mente il volto gelido del ragazzo...se non gli aveva fatto niente...perché la trattava così?...Quella sera alle 23 come da regolamento tutti erano nelle loro camere a dormire...Mia dormiva beatamente nel suo letto quando all'1 di notte...
: Sveglia!!! Svegliati Mia!!!
Un uomo di all'incirca 57 anni paffuto , con una corona du capelli bianchi, stava scuotendo la ragazza con l'intenti du svegliaroa...
: Ho detto svegliati MIA!!!
Al suono della voce Mia spalancò gli occhi e prima che potesse lanciare un urlo alla vista dell'uomo, costui le copre la bocca, per farla tacere...