| Ma mentre i ragazzi erano concentrati su quella cosa che era a terra distesa...dietro i profondi alberi c'era qualcuno che li stava osservando...e...i ragazzi erano immobile pietrificato, no riuscivano neanche a rendersene conto, del fatto che qualcuno li stesse spiando...Il primo a riprendersi fu Manuel, che si avvicinò al corpo disteso per terra...poggiò due dita sul collo...
Manuel: Non è morto...Dobbiamo portarlo al collegio, aiutami Pablo...
Mia e Marizza avevano tirato un sospiro di sollievo, Pablo continuava ad essere pietrificato...
Manuel: Pablo!!!!...Se non ti muovi morirà sicuro! Pablo: Eh?! Ma che cavolo dici non parlarmi così idiota!
Manuel roteò gli occhi, decise di non rispondere, non era il momento di litigare quello. Marizza aiutò Mia a rialzarsi, e si asciugò alcune lacrime che le erano cadute.
Pablo: Hey guardate, cos'ha al piede? Manuel: ...è un trappola per topi! Marizza: Che?! Manuel: Come avrà fatto ad finire in una trappola per topi... Mia: *flashback* Pablo sbuffa e lancia il pezzo di legno a terra...che fa scattare qualcosa...che fa un forte rumore...facendo sobbalzare i quattro ragazzi per lo spavento...
Mia: Cos'è stato? Pablo: I-io...non lo so...non riesco a vedere... Marizza: Stupida nebbia... *fine flashback* qui... Manuel: Che cosa vuoi dire? Mia: Vi ricordate il rumore di questa mattina? Quando Pablo ha lanciato quel pezao di legno, vi ricordate quel rumore? Marizza: Ma certo!!! Ha fatto scattare una di quelle trappole! Mia: Già... Pablo: e ho anche rischiato di finirci dentro... Manuel: Va bene, solleviamolo, e mi raccomando, guardate dove mettete i piedi... Pablo: Si certo, del resto con questa nebbia che ci vuole...
I due ragazzi camminavano avanti, Manuel tenva il professore per sotto le braccia, mentre Pablo i piedi. Poco distanti c'erano Mia e Marizza mano nella mano...gli occhi di Marizza, che si guardava intorno, incrociarono di nuovo quegli occhi rossi, che tanto la terrorizzavano, girò di scatto la testa per guardare avanti...
Mia: Che c'è hai visto qualcosa? Marizza: No, no tranquilla *sotto voce* è solo un'allucinazione, non è niente...
La trada fu faticosa, sopratutto per i due ragazzi. Mia e Marizza intanto riavvolgevano il gomitolo di lana...
Mia: Devo dire che l'idea del filo, è stata davvero una trovata intelligente... Manuel: Già...almeno tutte quelle favole le spno servite a qualcosa
Arrivati davanti al grande cancello, Pablo e Manuel poggiano l'uomo a terra e un'altro problema stava sorgendo...
Pablo: Come facciamo a portarlo dall'altra parte?! Non possiamo di certo farlo scavalcare... Manuel: Da qui si vede la finestra della nostra stanza? Pablo: Si è quella*la indica* Manuel: Bene...dammi un sasso...
Manuel e Pablo cominciarono a lanciare sassi alla finestra...
Thomas: Ooo no...e ora chi è...Lola...*la scuote* Lolita? Lola: Mmm...*continuando a dormire* Thomas: Ok...ve bene ci vado da solo...
Thomas si avvicina alla finestra, e quando vede che sono i suoi amici tira un sospiro di sollievo. I due ragazzi gli fanno cenno con la mano di scendere, e Thomas esegue gli ordini...
Thomas: Eccomi ho fatto più...oh mamma mia! Quello è...è il professor Alonso Manuel: Si si, Thomas adesso trovaci una chiave a pappagallo Thomas: *continuava a fissare il copro a terra* Manuel: *gli schiocca le dita davanti alla faccia* Thomas!!! Thomas: Eh?! Ah si si...eccolo è vicni ai ferri di cavallo Pablo: Che aspetti vallo a prendere
Thomas dopo aver preso la choava a pappagallo la consegna a Manuel, che romoe il lucchetto...
Manuel: Aiutaci a portarlo dentro Thomas: Si
Mia e Marizza aprirono le porte mentre i ragazzi poggiavano con delicatezza, l'uomo a terra...
Manuel: Andate a chiamare Santiago! Mia/Marizza: Si subito!!! Manuel: Thomas hai il cellulare? Thomas: Si Manuel: Chiama l'abulanza
Le due ragazze corsero verso la stanza di Santiago e cominciarono a bussare più forte che potevano
Mia: Santiago!!! Marizza: Per favore ci apra!!!
Santiago era già vestito e quando sentì le voci delle ragazze, si precipitò alla porta...
Santiago: Ragazze...ma sono le 7:30...dovreste essere a fare colazione! Marizza: Venga con noi! Mia: La prego non faccia domande...
Le due ragazze tirarono Santiago per le maniche e lo portarono all'ingresso...
Santiago: Ma cosa...Alonso... Manuel: è ancora vivo...ma non sappiamo per quanto... Santiago: Avete già chiamato l'abulanza? Manuel: Si...sta per arrivare Santiago: Dove lo avete trovato? Mia: Era nel bo... Manuel: Davanti al cancello, appena lo abbiamo visto abbiamo presi la chiave a pappagallo e lo abbiamo portato qui... Santiago: E perché eravate fuori? Manuel: Non avevamo sonno...
Di scatto l'uomo a terra afferra la caviglia di Mia...
Mia: AAAAAAAAAAAAAAAAAA Alonso: Fate attenazione!!! Io l'ho visto e lui ci ucciderà!!! Mia: Cosa?! Alonso: Dobbiamo scappare o ci ucciderà tutti ci uccideranno!!! Renata: *arriva da dietro* Santiago ma che...oh santo cielo che ci fa quest'uomo qui?! Era stato sospeso Alonso: Dobbiamo scappare!!! Andavene andavene tutti...
Una grande cerchia di alunni stava assistendo a quella scena...
Renata: Santiago fa qualcosa! Ci sta spaventando tutti gli alunni! Santiago: Hai ragione...ragazzi tutti a fare colazione, qui non c'è nulla da vdere *si volta versi i cinque ragazzi* anche voi... Mia: Ma il professore... Sentiago: Ce ne occuperemo noi, voi andate...
I ragazzi eseguono gli ordini e si incamminano verso la mensa...
Manuel: Mia sorella? Thomas: Oh...aveva paura così l'ho fatta dormire con me, credo sia ancora in camera... Pablo: Lei aveva paura...o tu? Thomas: Che domande fai?!
I ragazzi entramo in mensa, Manuel si guarda in torno e vede la sorella, fare colazione con l'amica, intanto Pablo Mia Marizza e Thomas si siedono a un tavolo...
Manuel: Hey principessa... Lola: Manu*lo abbraccia* Manuel: Fammi posto, facciamo colazio e insieme Lola: Siiiiiiiii
Marizza: Manuel è davvero carino con la sorella vero? Mia: Si...è così dolce e premuroso Pablo: è solo un idiota Mia: Pablito non capisco perché lo odi così tanto, non ti ha fatto niente... Pablo: Si certo... Marizza: *sbadiglia* ok sono l'unica a morire di sonno? *poggia la testa sulla spalla di Mia* Mia: Nooo ti assicuro, che in questo momento pagherei oro per andare a letto... Pablo: A chi lo dite...
La campanella suonò, le 8:30 tutti si diressero nelle aule...Il professor Lopez, insegnante di scienze cominciò a spiegare la lezione. Mia e Marizza, stavano praticamente dormendo, Pablo, non riusciva a non sbadigliare. Manuel sembrava quello più resistente. Mentre si guardava intorno vide Mia dormire. Le sembrò così dolce e indifesa... Quando la campanella suonò le due ragazze si svegliarono di colpo e andarono fuori dall'aula...appena fuori Mia si sente essere presa per un braccio...
Mia: M-Manuel
Manuel fa appoggiare delicatamente Mia al muro e le si mette di fronte...
Manuel: Stammi bene a sentire la prossima volta che trascini mia sorella nel bosco te la faccio pagare intesi? Mia: *Sorride* Si...
Mia era tranquilla, perché il tono usato da Manuel, non era freddo e distaccato come la volta precedente, suonava quasto ironico, ma sapeva bene che nel mezzo di quell'ironia c'era anche un fondo di verità...
Manuel: Sai...stavo pensando, per capirci qualcosa in più, magari possiamo andare in biblioteca a cercare libri che parlino del collegio, voglio dire...ci sarà qualcuno che è andato in quel bosco e ha scritto qualche informazione no? Mia: Si hai ragione! Marizza: Mia! Ma insomma io ti parlo e ad un tratto scompari Mia: Scusa, Manuel mi ha tirata qui, comunque a Manuel è venuta un'idea Marizza: Cioé? Mia: Andare in biblioteca e cercare informazione sul collegio... Marizza: A quale scopo? Il professore l'abbiamo ritrovato, e nessuno di noi metterà più piede in quel bosco ok? Mia: Marz non essere sciocca...dobbiamo sapere cosa c'è lì dentro!!! Marizza: *sospira* vado a chiamare Pablo e Thomas, voi andate avanti Mia: Ok!
Erano circa le 14:00 i ragazzi avevano saltato il pranzo decisi a trovare qualsiasi cosa stessero cercando...perché in fondo neanche loro sapevano cosa c'era in quel bosco. Le ore passarono, i ragazzi crollarono alle 16:00 in punto, circa un ora dopo si svegliarono e continuarono le ricerche...il tempo cintinuava a scorrere e loro erano sempre più esausti...sembrava che del collegio non ci fosse nessuna informazione in biblioteca. Alle 19:22 Pablo, ormai innervositosi da un calcio contro il muro...cosa che fece voltare di scatto Manuel...
Pablo: Sono stufo! Lasciamo perdere!!! In fondo non è mai successo niente! Quindi perché dovrebbe succedere ade... Manuel: Fallo di nuovo Pablo: Cosa? Manuel: Il calcio dà di nuovo un calcio conto il muro Pablo: Perché? Manuel: Fallo
Incuriosito da cosa stesse frullando per la testa di Manuel, Pablo dà nuovamente un cakcio al muro
Pablo: E ora? Manuel: Avete sentito? Marizza: Sentito cosa?
Manuel si allontana da quella parete e dà un calcio vicino a un'altra
Thomas: Hey...quella non fa rumore... Manuel: Esatto...mentre quella che ha colpito Pablo si...vuol dire che no c'è cemeto dall'altra parte...forse si sposta...aiutatemi, anche voi due Mia: Ok Marizza: Se propio insisti...
I cinque ragazzi diedero una dirte sointa al muro usando tutta la forza che avevano
Pablo: Non si muove!!! Manuel: Accidenti eppure deve essere un modo per entrare! Thomas: E se spostassimo la libreria? Magari c'è una porta dietro Marizza: Si ha ragione Mia: Ok proviamo!
I cinque ragazzi, con decisamente meno fatica di prima spostano la libreria e...
Thpmas: Bingo!!! Pablo: L'hanno nascosta bene eh... Manuel: Andiamo
Una volta entrati dentro, i ragazzi si trovarono in una stanza non eccessivamente grande, c'era un tavolo cinque posti, e una libreria piccola...
Mia: Non capisco perché tenere nascosta questa stanza... Marizza: E quel tappeto? è più vecchio di mia nonna Mia: Già. cho ha arredato qiesta stanza aveva un pessimo gu..*inciamla nel tappeto*aaa Manuel: Attenta!!!*le orende il polso* Mia: Gra-grazie... Marrizza: Hey guardate *indica una botola che era dotto al tappeto* Thomas: Cos'è la casa degli orrori?
Mia apre la botola, era una spece di nascondiglio segreto per custodire oggetti, c'era un libro e uno scrigno...
Pablo: Perché nascondere un libro? Mia: Io...non lo so...
Mia si siede, poggiando sul tavolo entrambe le cose, e comincia a sfogliare il libro...
Mia: Oh mio Dio... Marizza: Che c'è?!
Mia era sbiancata...
Mia: Manuel vieni qui svelto!!!
Manuel le si avvicina...il libro era in reltà un album pieno di disegni...
Manuel: Un coniglio a due teste...ma è... Mia: Si esatto è lo stesso che abbiamo visto noi!!! *continua a voltare le pagine* Marizza: Aspetta torna indietro...*Mia volta la pagina* quello...quel lupo io l'ho visto!!! Ali!!! Quelle che aveva sul dorso erano ali...Guarda Pablo!!! E tu che non mi credevi Pablo: Ma dai quelli sono solo disegni!!! Quegli animali non esistono Mia: Chi te lo ha detto?! Manuel: Un serpente a tre teste.... Pablo: Questo è...un leone con il manto di tigre? Marizza: Una volpe con tre code... Mia: Guardate...tutti i disegno hanno il nome dello stesso autore...Samuel Rodriguez Manuel: Guardate l'ultima pagina...non c'è disegnato nessun animale...c'è... Mia: Un pozzo...con degli alberi Pablo: Ha disegnato anche la nebbia Thomas: Quindi è un bosco... Marizza: Che c'è scritto sotto al disegno? Mia: Al principio fu la luce e dopo...iniziarono i crimini... Thomas:*deglutisce* cri-crimini? Mia: Che cosa vorrà dire?... Manuel: Non lo so...però abbiamo un indizio Marizza: Cioé? Manuel: Quel pozzo! è siccuramente nel bosco e se ci arrampichiamo sul tetto del collegio magari lo riusciremo ad individuare Pablo: Che?! Ah sentite questa storia sta diventando una follia, finiamola qui, altrimenti finiremo in manicomio come il professor Alonso, andiamo Mia Mia: Chi ti dice che il professor Alonso sia pazzo? Manuel: Forse in reltà...è stato l'unico intelligente tra tutti noi... Thomas: Ma per favore!...io non voglio morire giovane...quindi non mi allontanerò do qui! E nel bosco non ci metto più piede! Marizza: La stessa cosa vale per me...questa storia non ha senso...qualnque cosa....o persona ci sia lì dentro, non ci ha mai dato fastidio, quindi se noi non infastidiremo lei, lei non infastidirà noi ok? chiudiamola qui Pablo: Si esatto vieni Mia Mia: No che non vengo! Io voglio sapere cosa c'è lì dentro...lo capite che potremmo daccero essere tutti in pericolo?! Manuel: Io non starò tranquillo fino a quando non sarò certo, che mia sorella al sicuro...vado sul tetto, se volete venire fatelo...
Manuel avanza a passo svelto e Mia sta per amdargli dietro quando Pablo l'afferra oer il braccio
Pablo: Vagli dietro e tra noi è finita Mia: Cosa?!...quindi tu mi vuoi lasciare perché mi preoccupo della mia vita, della tua vita e delle vite di tutte le persone che sono qui dentro?! Sai che ti dico Pablito? Va bene come vuoi! Se non capisci l'importanza di questa cosa...allora chiudiamola qui...
Mia si libera dalla stretta di Pablo, e si dirige verso il tetto...Manuel ci era già salito, e con un binocolo cercava di vedere qualcosa...
Mia: Manuel... Manuel: Hey vieni*l'aiuta a salire* Mia: Ho portato anche il libro...trovato qualcosa? Manuel: No però...stavo notando...che la nebbia è meno fitta del solito non ti sembra? Mia: Si...hai ragione...che strano...Al principio fu la luce e dopo iniziarono i crimini...qiesta frase continua a rimbombarmi nella testa, che cosa significherà? Manuel: Non lo so, non ne ho la minima idea... Mia: Che ore sono? Manuel: le 21:40...andiamo ormai è troppo tardi continueremo domani Mia: Si hai ragione...
Prprio mentre i due se ne stavano per andare, nel bosco ci fu un bagliore di luce accecante, una luce bianca che arrivava dritta in cielo
Mia: Manuel guarda!!!*la indica* Manuel: *si volta per gjardare*...Al principio fu la luce... Mia: E dopo iniziarono i crimini... Manuel: Ecco che cosa significa... Mia: E ora? Manuel: Dobbiamo andare verso la luce e vedere da dove proviene Mia: Cosa?! Aspettami... Manuel: Dai veloce prima che si spenga
Manuel prende lo zaino che aveva poggiato a terra e comincia a correre mano nella mano con Mia...
Mia: Che hai in quello zaino?! Manuel: Un pò di tutto...dai veloce...
Scavalcare l'enorme cancello era ormai diventato un gioco da ragazzi...ma quella luce era pià vicina di quanto loro pensassero...
Manuel: Guarda! Mia: è il pozzo che vi è disegnato qui...
La luce ad un tratto svanì...
Manuel: Ok ascolta, ho una corda nello zaino io mi calerò e... Mia: No no, io mi calero Manuel: Cosa?! Mia: Sono più leggera di te...tu riuscirai a farmi risalire, mentre se scendi tu io non credo di avere forza a sufficenza oer farti risalire Manuel: Io...no non posso permetterti di... Mia: Tramquillo in tuta la mia vita, non ho mai avuto bisogno dell'approvazione degli altri per fare quello che voglio, e non pensi di iniziare ora... Manuel: *sorride* determinata...va bene...
Manuel prende la corda e la tende giù nel pozzo...
Manuel: Allora sei sicura? Mia: Si certo Manuel: Perfetto, prendi la torcia,*gliela tende* vai...
Manuel teneva stretta tra le mani la corda mentre Mia scendeva cautamente...
Mia: Accidenti... Manuel: Qualcosa non va? Mia: La corda e troppo corta...non riesco a toccare terra... Manuel: Sei troppo lontana per fare un salto? Mia: Non lo so...vedo solo acqua ora ci provo Manuel: No Mia se non sei sicura non...
Manuel ad un tratto si sente allggerire la corda, segno evidente che Mia l'aveva lasciata...
Manuel: Mia?! Mia: Manuel...qui sotto non c'è niente a parte l'acqua! Manuel: Va bene allora risali... Mia: Ecco...io non posso... Manuel: Perché non puoi?! Mia: La corda è troppo in alto...non riesco a prenderla!!! Manuel: Va bene, non preoccuparte ora arrivo...
Manuel lega la corda al ferro del pozzo, facendo un doppio nodo, praticamente perfetto...così comincia a calarsi per andare in soccorso di Mia...
Mia: Manuel! Manuel: Vieni afferra la mia mano
Il tempo di afferrare la mano di Mia e Manuel cade con tutta la corda...
Manuel: AAA ACCIDENTI!!!! Mia: Manuel!!! Stai bene? Manuel: Si si...DANNAZIONE!!! Mia: Non capisco...non hai legato bene la corda... Manuel: Si si che l'ho legata bene!!! Io non...*guarda la corda e resta immobile* Mia: Che c'è? Manuel: Mia...la corda non si è sciolta...è stata tagliata
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