Mia: E ora cosa? Volete chiuderci in carcere per aver ballato?
Poliziotto1: Se mai, per disturbo alla quiete pubblica
Pablo: CHE?! Un attimo ma ci chiudete davvero in prigione?
Marizza: Aspetti un attimo quindi ci sbattete dentro?!
Poliziotto2: No, per ora...chiamate i vostri genitori e fateli venire qui
Manuel: I miei non possono venire
Pablo: Neanche i miei
Mia: Io ho solo un padre...e...e ora è fuori città...
Marizza: Anche mia madre è fuori...
Polizotto1: Allora verrete "sbatutti dentro" come dite voi...i vostri nomi?
Mia: A cosa servono?
Poliziotto2: A me servono togliete le mascherine
Tutti e 4: NO!
Pliziotto1: Santissimi lumi questi adolescenti...va bene sedetevi lì*indica le sedie vicino a una scrivania* ora vi darò un foglietto e voi scriverete i vostri nomi e cognomi su!...
I ragazzi sbuffarono e fecero come richiesto. Pablo era seduto sulla sedia con i piedi su uno dei bracci della sedia, Manuel invece aveva i piedi distesi sulla scrivania, Mia li avevo poggiati sul bordo della scrivania tenendo le ginocchia a terra, invece Marizza ne aveva uno sulla sedia e l'altro disteso normalmente, mentre continuava a prendere a calci la scrivania. Una volta presi i nomi il poliziotto li consegnò a un collega che iniziò a cercarli sul suo datebase...
Poliziotto: Potreste sedervi come persone normali?
Marizza: Sono le persone normali che si siedono in modo anormale non noi...
Mia: Si è vero
Manuel: Per una volta d'accordo
Pablo: Già...
Poliziotto: Ok in piedi...dobbiamo perquisirvi
Mia: Io non mi faccio mettere le mani addosso da uno sbirro
Poliziotto: A voi ci penserà un altro "sbirro" Debora
Debora: Eccomi...
Poliziotto: Questi sono puliti
Debora: Anche loro...non hanno droga ne niente
Poliziotto: Fred hai controllato se hanno precedenti penali?
Fred: Si capo, nessun precedente penale
Poliziotto: *li guarda*...i genitori?
Fred: Sono riuscito a contattarli tra poco saranno qui
Marizza: Ooo
Manuel: P***a Miseria!
Mia: Siamo stati fregati
Pablo: Questo è un colpo basso!
Poliziotto: Silenzio!
Mia: Ti sposti? Sei troppo attaccato alla mia sedia!
Manuel: Spostati tu
Mia: *gli da un calcio*
Manuel: Hey!
Marizza: Dai lascialo perdere non vedi che è un pezzente
Pablo: Già perché voi siete la regina Elisabetta prima e seconda no?
Poliziotto: Smettetela!
Fred: Signori ecco i genitori...
Mia: *Si alza in piedi* Pa...
Franco: Non muoverti di lì, questa volta hai esagerato!
Poliziotto: Prego venite da questa parte *entrano in una stanza*
Marizza: Grandioso...erano incazzati neri
Dopo qualche minuti i cinque uscirono...
Franco: A casa muoversi! E ringrazia il poliziotto che vi lascia andare!
Mia: Si, grazie *disse con tono imbronciato*
Sonia: Quando andremmo a casa faremo i conti*spinge Marizza*
Alvaro: Ma io dico cosa avete in testa eh!? *Da uno schiaffo dietro la testa di entrambi*
Manuel: Aiii papà!
Pablo: Zio!!! Fai male
Alvaro: Ah si faccio male?! *Gliene da un altro*
Mora: Questo è il minimo, camminate, muoversi
Pablo: Ma mamma...uff...
Mia Pov.
Quella sera, per punizione mi toccava andare a letto senza cena...capirai che punizione, se non mangio per una volta non morirò di certo...ero in camera mia, sul mio letto a guardare la televisione, quei pochi canali che si prendevano...
Mia: Eddai uffa!!!
Si vede tutto grigio, mi alzo e do due botte al televisore, e finalmente si torna a vedere, quando la porta della stanza si apre...C'è mio padre con un tost in mano, con del prociutto cotto in mezzo
Mia: Bhe? Cos'è la mia punizione è già finita?
Franco: Mangia! *Posa il piatto sul letto* Stammi a sentire, ci ho pensato bene e...tu non farai mai più street dance
Mia: COSA!?
Franco: Quello che hai sentito! Credo...che cercherò qualche modo per partire, così ti allontanerai da qui e dai tuoi amici*si dirige verso la porta*
Mia: Non puoi chiedermi questo! No!!! Chiedimi...un'altra cosa...una qualsiasi, ma non questo!
Mio padre resta fermo immobile dinnanzi a me voltato di spalle, mentre io sento le lacrime scoppiarmi per la rabbia...si gira e tira fuori un depliant...buttandolo sul mio letto...
Franco: Voglio che entri in quella scuola!
Non mi avvicino neanche, la scritta a caratteri cubitali si legge benissimo anche a distanza...
Mia: LA DIAMOND SCHOOL!!! Papà è la scuola più prestigiosa di tutta Buenos Aires, non possiamo permettercela costa una cifra!!!
Franco: è per questo che devi riuscire ad ottenere la borsa di studio
Mia: LA BORSA DI STUDIO!??! Ma papà hanno solo 20 borse di studio e partecipano più di 800 studenti, da tutto il mondo, che speranze ho io di entrare lì come fa...
Franco: Questo è un problema tuo, non mio...
Detto questo uscì dalla mia stanza. La Diamond, è una scuola per stupidi ricchi e viziati figli papa. Lì inzegnano danza classica, recitazione e canto, oltre alle normali materie scolatiche, m prima fra tutte...educazione e disciplina. Il proprietario è Richard Dawn un trentaduenne inglese, bambino prodigio, ha vinto un sacco di oscar e premi del genere, e inoltre possiede anche un teatro. Nella mia vita mai, avrei voluto frequentare gente del genere, così insopportabile, con la puazza sotto al naso, presuntuosa e arrogante...ma ora non avevo alternative...anche se le mie possibilità di entrare in quella scuola, equivalevano all'1%...
Intanto, in casa Spirito, c'era un'accesa discussione tra madre e figlia
Marizza: MAMMA!!
Sonia: Mamma niente Marizza, tu domani alle 15:00 in punto ti presenterai a quelle audizioni, e se non otterrai la borsa di studio...puoi dire addio alla strret coso
Marizza: STREET DANCE!!!
Sonia: NON MI IMPORTA!
Marizza buttò a terra il piatto e di chiuse in camera sua. Intanto anche Manue e Pablo stavano litigando con i padri...
Sergio: Vediamo se capite così...VOI DUE, VI ISCRIVERETE A QUELLA SCUOLA,E OTTERETTE LA BORSA DI STUDIO
Alvaro: Altrimenti scordatevi pure dell'esistenza della street dance *Si dirigono verso la porta*
Manuel: Papà...zio...*la porta si chiude*
Pablo: COME CAVOLO FAREMMO?!
Manuel: Non lo so...
Intanto Marizza aveva chiamato Mia al telefono fisso...
Mia: Quindi anche tua madre...
Marizza: SI!
Mia: Uff...questo ci metterà nei guai con i ragazzi
Marizza: I ragazzi non devono saperlo Mia!...Se gli diremo che siamo costrette a frequentare quella scuola...sempre se verremo prese...non ci rivolgeranno più la parola!
Mia: Marz io non so neanche come faremmo a superare i provini...
Marizza: L'unico lato positivo...e che anche qui....siamo insieme
Mia: Hai già visto gli orari dei treni?
Marizza: Si, il nostro parte alle 13:20 ci metteremo un ora e mezza circa per arrivare...
Mia: Uff...che spiegazione daremmo ai ragazzi?
Marizza: Diremmo che siamo in punizione...non abbiamo altra scelta...
Mia: Mmm...ok...
Il giorno seguente, tutto sembrava normale, i gruppi ballavano normalmente...nulla sembrava essere successo...
Agustina: Ieri ho provato a chiamarvi
Luna: Si anche io
Lujan: Infatti che è successo?
Marizza: I nostri vecchi ci hanno tolto i cell, e ci hanno messo in punizione
Mia: Si, infatti per l'una dobbiamo stare a casa
Marcos: Così presto?
Matias: Tutta colpa di quegli idioti!
Simon: Già se non avessero interferito col nostro spettacolo a quest'ora non sarebbe successo nulla!
Diego: Si è vero!
Mia: Si ma...non pensiamo a quegli idioti...non ne vale la pena, balliamo!!!
Tutti gli amici esultarono e iniziarono a ballare. Manuel e Pablo se ne stavano in dispiarte a parlare di ciò che avrebbero dovuto fare...
Pablo: Il treno è alle 13:20
Manuel: Ok...
Thomas: Hey che succede?
Manuel: Niente...stavamo...solo pensando alla Big street...dovremmo allenarci di più...e proprio adesso invece, siamo stati messi in punizione...
Nicolas: Punizione?
Manuel: Si
Pablo: Per la storia degli sbirri...i nostri ci hanno messo il coprifuoco, alle 13 dobbiamo stare a casa
Pilar: Oh no che noia...
Julieta: Tesoro se vuoi posso venire a casa tua
Paula: Si che cosa ne dite?
Manuel: Emm...no, la punizione è...proprio...nel fatto che...che non dobbiamo stare con i nostri amici...Adesso però non perdiamo tempo, dobbiamo provare su! Tutti in pista!!!
Verso le 12:55 i quattro ragazzi si diressero alla stazione, presero il tren e dopo un ora e mezza, circa arrivarono in città, dovre presero un pullman che li portò abbastanza vicino al collegio...
Mia: Come facciamo a riconoscerlo?
Marizza: Bha...cercheremo qualcosa tipo come...un museo
Le due si guardarono e scoppiarono a ridere, quando si trovarono davanti...
Marizza: Oh mamma...
Mia: Questo non è un museo...questo è un palazzo realte
Marizza: Sul serio cioé...è immenso!
Mia: In foto si vede che è grande ma, non sembrava così grande...
Marizza: A questo punto non mi meraviglierebbe il fatto che hanno i cessi fatti d'oro massiccio
Mia: Già...ma non dire cessi dì bagni! L'ultima cosa che ci serve è avere gli occhi di questi presuntuosi addosso
Marizza: Oook capo *si diressero all'entrata*
Intanto Manuel e Pablo avevano sbagliato strada, ma alla fine riuscirono ad arrivare anche loro...
Manuel: Sei un idiota
Pablo: Che ne sapevo io che la mappa al contrario non si può...*guarda la scuola* leggere...
Manuel: Wow...
Pablo: Manuel, è finita
Manuel: In che senso?
Pablo: Ma lo vedi questo collegio!? Figuarati se prendono due pezzenti come noi qui dentro
Manuel: Ricorda che se non riusciamo ad entrarci, potremmo dire addio alla street dance!
Pablo: *rotea gli occhi* Ok ok...è un umiliazione essere qui
Manuel: Lo so!...
I quattro ragazzi fecero la loro iscrizione e si presentarono, ballando su una base di street dance. Non avevano altre alternative, non potevano imparare la danza classica da un giorno all'altro. Una volta fatto il provino tutti i ragazzi si radunarono nella caffetteria...
Mia: Non ci perenderanno mai
Marizza: Hai visto? Sono tutti ballerini di danza classica o...cantanti lirici! Non abbiamo speranze!
Mia: Papà mi ammazzerà...
Manuel: Venire qui è stata solo una perdita di tempo
Pablo: Ma sono tutti ballerini di musical?
Manuel: Si esatto!!!
A valutare i ragazzi, c'era la giuria, formata da Matthew Salangan, professore di canto, Marta Cox e Derrik Valon, insegnanti di recitazione, Juan Dartes porfessore di musica e Richard Dawn, il proprietario della scuola.
Richard: Quei quattro idioti sono stati un insulto, come hanno osato presentarsi?
Juan: Naa...non credo siano venuti ad insultarci
Richard: Ma per favore hai visto come ballavano?
Derrik: Si chiama hip hop...credo che siano dei ballerini di street dance
Richard: Street che?
Marta: Street Dance, il ballo della strada
Richard: Ecco appunto, e che se ne tornino in strada ballare
Mattew: *scoppia a ridere*
Richard: Bhe? Che hai ti si è fuso il cervello?
Mattew: No è che...pensavo...hai sempre detto di essere così bravo, che saresti riuscito a far brillare anche un secchio dell'immondizia...e ora che te ne trovi quattro...ti tiri indietro? Sei abbastanza deludente Richi
Richard: Ti ho detto mille volte di non chiamarmi Richi
Mattew: Scusa...Richi *sorride*
Intanto Manuel e Pablo si stavano dirigendo ai distributori, mentre Mia e Marizza andavano al lato opposto verso il bar. Mia e Manuel si urtarono e...
Mia: Hey ma perché non guardi dove metti i piedi!?
Manuel: Io ma perché non guardi tu!?
I due si fissarono per un attimo da capo a piede, per poi tornare a guardarsi negli occhi
Manuel: Ci conosciamo?
Questa era la scuola
Edited by «~Minuel~» - 3/1/2013, 17:38