| Ecco il capitolo due
Cap.2 Quanto tempo è passato da quando ci siamo visti l’ultima volta? Ora tornerai a casa finalmente… ho voglia di riabbracciarti e di riabbracciare Camila, quel piccolo angioletto che assomigliava moltissimo alla madre ma con gli occhi azzurri, come il padre, dopotutto sono passati 5 anni, ti ho accompagnata per i primi 2 poi sono dovuta ritornare, adesso abbiamo entrambe 23 anni, siamo giovani, abbiamo tutta la vita davanti, io mi sono sposata con Manuel esattamente un anno e mezzo fa ma tu non c’eri, però mi sono arrivati i tuoi auguri, in quel periodo la piccola peste stava male, aveva la febbre alta e non riusciva a respirare bene, sono in aeroporto con Manu e il piccolo Feli, ti stiamo aspettando con ansia e tanta felicità, con noi c’è anche Pablo, so che non sarai felice di rivederlo, non l’hai ancora perdonato per quello che ti ha fatto, spero che lo farai perché mi ha spiegato tutto ed è stato solo un malinteso, uno stupidissimo malinteso, Paula l’ha baciato contro la sua volontà, lui ha fatto di tutto per dirgli che doveva smetterla di perseguitarlo ma lei niente, non ho osato dirgli di Camila, devi farlo tu! Ti vedo arrivare, ti veniamo incontro e ti abbracciamo, sei felice di vederci ma il tuo sorriso sparisce appena lo vedi, ti viene incontro non accorgendosi di Camila, piano piano ti raggiunge ti guarda negli occhi, non li hai mai dimenticati quegli occhi vero? Li rivedi ogni giorno sul viso sorridente di Camila incurante dei problemi che hai avuto, guardo Pablo che ti fissa intensamente, non riesci a sopportare il suo sguardo, poi si accorge che una piccola manina gli tira i pantaloni, Pablo guarda sorpreso Camila e poi si abbassa alla sua altezza Pablo: Piccolina, ti sei persa Camila: No! Ma ti dico subito di lasciare in pace la mamma Pablo: La mamma? Pablo era rimasto stupito, Camila aveva il solito tono da impertinente che usava di solito Marizza, quando i loro occhi si sono incontrati ho visto una scintilla di paura passare negli occhi di Marizza, ha paura che Pablo possa scoprire che Camila è sua figlia, glielo leggo negli occhi, è terrorizzata da questo pensiero, Pablo si alza e la guarda sorpreso Pablo: Tu hai una figlia? La vedo tremare, non sa cosa rispondere Marizza: Si… Pablo: E… quanti anni ha? Marizza: 5 anni Pablo: Quindi appena sei partita… Marizza: Si… sono rimasta incinta appena partita! Io e Manuel ci guardiamo preoccupati, siamo rimasti zitti, quei due devono chiarire ma… non qui Mia: Ragazzi che ne dite di tornare a casa? Manuel: Si il piccolo Feli si sta stancando e scommetto anche la piccola Cami Camila: Si, sono molto stanca! Mamma andiamo a casa? Marizza: Certo amore… *detto questo la prende in braccio* Manu mi puoi portare tu i bagagli? Io ho lo scricciolo Manuel: Certo Marz Detto questo sia Manuel che Pablo presero le valigie e ci dirigemmo a casa con la macchina, arrivati Sonia e papà abbracciarono Marizza e la piccola Camila Sonia: Figlia mia mi sei mancata tantissimo in questi 5 anni!! Marizza: Mi sei mancata anche tu mamma Mia: Ma adesso resterai per sempre? Marizza: No resto solo per un mese Pablo: Ritornerai in Messico da tuo marito immagino Marizza: Ma quale marito io non sono sposata Pablo: Ma allora… Camila? Camila: Io non conosco mio padre… lui se ne è andato cioè mamma se ne è andata prima che lui potesse fare qualcosa, lui neanche se della mia esistenza Pablo: Quindi aspetta fammi capire… tua madre se ne è andata dove? Camila: Io non sono stata concepita in Messico ma in Argentina Marizza: Camila! Chi ti ha detto tutte queste cose? Camila: Zio Manu, basta fargli gli occhioni dolci Pablo: Quindi… *guarda Marizza con fare interrogativo* Io e te dobbiamo parlare… seriamente! Marizza alzò lo sguardo sempre con la testa un po’ bassa guardando Pablo che era serio.
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