Mi aspetto tanti Commenti per questo capitolo però...
Cap. 15
Marizza e Umbra in mezzo alla radura trovarono un ragazzo sui 22 anni dai capelli neri e occhi scuri con una carnagione chiarissima, aveva cicatrici sulla faccia e su tutto il corpo, indossava una maglietta verde e pantaloni marroni con delle scarpe da tennis, il ragazzo puntò lo sguardo su Umbra
??: Umbra…
Umbra era rimasta paralizzata, non riusciva a parlare, aveva come un nodo alla gola che non permetteva alla voce di uscire, il cuore le batteva all’impazzata non riusciva a crederci, era lui…
Marizza: Umbra… Umbra… tu lo conosci?
Umbra: M-Matias…
Matias: Che piacere rivederti…
Umbra: Non dico la stessa cosa fratello! Quindi sei tu che sei dietro tutti questi omicidi?
Matias: Si… mi volevo vendicare, mi hanno strappato tutto, mi hanno racchiuso in un pozzo da cui non sono mai potuto uscire, dovevano pagare perché quella persona che hanno ucciso era Clarissa!
Umbra: ADESSO CALMATI!
Matias: Non capisci… dovevano pagare, pagare per quello che gli hanno fatto!
Umbra: Tu non capisci! Hanno fatto bene! Sarebbe morta comunque! Soffriva di tumore era troppo tardi per salvarla… gli hanno solo fatto un piacere!
Matias: ZITTA! ZITTA! ZITTA! L-lei era la cosa più importante per me…*cominciò a piangere* I-io l’amavo!
Umbra: Ma non l’hai mai ammesso a te stesso! Perché è? Perché solo adesso capisci che l’amavi, perché capisci solo adesso… adesso che lei è… è morta*comincia a piangere anche lei*
Matias: E-era la mia sorellastra…
Umbra: Che c’entra? Lo sai bene che il sentimento che provava per te lo esprimeva LIBERAMENTE!
Marizza: Umbra… che sta succedendo?
Umbra: Ti spiegherò Marizza… ti spiegherò!
Marizza: Ma…
Umbra: Devo fare qualcosa io! È pur sempre mio fratello! Tu trova gli altri e chiama la polizia!
Marizza: Ma…
Umbra: Vai Marizza!
Marizza: O-ok!
Così Marizza andò alla ricerca di Pablo, Manuel e Mia quando li trovò gli spiegò la situazione, contattarono la polizia spiegandogli più o meni cosa era successo, per poi correre da Umbra, arrivati la trovarono stesa a terra con un coltello conficcato nel braccio
Manuel: Wow che originalità però…
Marizza: Ti sembra il momento di fare battute? È anche incinta!
Mia: Infatti! Dai aiutiamola!
Così corsero da Umbra che era prima di sensi, si avvicinarono a lei chiamandola
Marizza: Umbra… Umbra… tutto a posto! Ti prego Umbra!*con le lacrime agli occhi* Svegliati!
Umbra:*con gli occhi chiusi* M-marz… tranquilla… sto bene! Ho solo perso i sensi per il troppo stress…
Mia: M-ma perché non siete rimaste a casa?
Umbra: Sai… Mia ci tenevo particolarmente… mio fratello per me è tutto… tutta la mia famiglia anche se non l’ho più visto per tre anni! Per me lui è importante e deve capire il suo errore e forse l’ha capito…*indica il fratello in mezzo alla radura che era in ginocchi, con la testa china e con calde lacrime che gli sgorgavano dal viso* Tengo molto a lui e sapevo che non mi avrebbe fatto mai del male con intenzione io gli voglio un mondo di bene…
Matias:*si avvicina a Umbra* Sorellina… io non ti voglio bene… io ti amo! Ti amo con tutto il cuore… se dovrò stare in carcere per tutti gli anni che mi daranno io, ci starò perché tango a te… e poi… voglio occuparmi insieme a te del bambino!
Umbra: Puoi toglierti la maschera finalmente… Matias… io e il bambino ti aspetteremo… sempre…
Matias:*dal volto si toglie una maschera e si vede la pelle chiara e liscia* Sapete… ho sempre pensato che fosse stata colpa del gruppo se Clarissa era morta, adesso so che è colpa mia, perché non sono stato in grado di proteggerla; quasi tre mesi fa sono tornato da Umbra dopo tre anni, gli ho raccontato tutto e gli ho chiesto di appoggiarmi in questa cosa, lei rifiutò… all’inizio mi arrabbiai poi però mi calmai e senza volerlo ci trovammo in una condizione poco… adatta, cominciammo a paciarci per poi passare delle ore magnifiche… io adesso voglio stare vicino a Umbra e il bambino… perché sono la cosa più importante per me…
Marizza: Matias… ti capiamo… il ricordo di una persona cara che ormai non c’è più, fa sempre male…
Mia: Adesso però… cosa farai?
Matias: Andrò in prigione… è quello che mi merito
Manuel: NO! Tu devi restare affianco di Umbra e il bambino, diremo che l’ombra è scomparsa per sempre in mezzo a questo bosco!
Pablo: E poi… l’importante è il perdono…
Mia: La solidarietà…
Manuel: Il rispetto…
Marizza: Il perdono
Umbra: E l’amore…
Matias: Ragazzi… non so come ringraziarvi…
Umbra: Adesso andiamo però…
Così Matias prese in braccio Umbra e poi tutti insieme si diressero verso casa dove curarono Umbra e insieme videro l’alba sorgere, quell’alba, quel sole era il simbolo di una nuova vita…
*9 mesi dopo*
Ore 15.30, lunedì 26 Agosto, il caldo era afoso nel piccolo paesino, in una casa sei ragazzi stavano sdraiati intorno al divano, due di loro dovevano dare la grande notizia, con loro c’era anche un bambino piccolo dagli occhi marroni e i capelli neri, era in braccio a una ragazza dai capelli rossi e occhi marroni che aveva un bel pancione, anche se non era la madre, visto che la carnagione del bambino era molto pallida mentre quella della ragazza un po’ più scura
Pablo: Mia, Manuel ci volete dire cosa succede?
Mia: Ecco… vedete ragazzi…
Manuel: Mia è…
Mia: Ecco… sono incinta!
Marizza/Umbra: Si lo so!
Matias: Solo gli stupidi non lo capirebbero
Marizza: Allora qui ne abbiamo uno…*rivolgendosi a Pablo*
Pablo: Ehi! Non fare allusioni! Non offendete la poca intelligenza che ho!
Umbra: Se lo dice anche da solo! Siamo messi bene!
Marizza: Ehm… ragazzi ho un piccolo problemino!
Umbra: Cioè?
Marizza: Mi si sono rotte le acque!
Tutti: CHE?????
Mia: Dobbiamo portarla in Ospedale!
Manuel/Pablo: Prendiamo la macchina!
Umbra: Marz… respira, respira! Fa respiri profondi!
Matias: Tengo io Felipe!*prende in braccio il bambino*
Così dopo aver preso Marizza, la caricarono in macchina e la portarono in ospedale dove partorì una bella bimba, dagli occhi marroni e i capelli marrone chiaro, ma con i lineamenti del viso di Pablo… adesso potevano veramente dire che la loro avventura si era conclusa? Oppure un altro mistero si faceva largo? Dovete dare voi la risposta… perché, solo il tempo potrà dare tutte le risposte che si cercano.
FINE
