La one-shot è divisa in 2 parti, per mancanza di tempo per scrivere..
Ecco la prima parte
Marizza
Sento ancora la sua mano sulla mia guancia.
Ormai ne è passato di tempo, da quando non lo vedo più.
Mi pare ancora di provare quel brivido al sol pensiero di quei magnifici occhi blu.
Il blu.
Ormai è il mio colore preferito.
Si.
Da quando lui è partito non ho fatto altro che vivere di ricordi, facendo correre la vita, il tempo.
Ora ho 19 anni.
Non lo vedo da quasi 2 anni.
Sento un terribile vuoto, la mancanza.
''23:01'' Leggo sul display della sveglia.
Lascio correre i miei pensieri, le mie riflessioni.
E parto per la strada delle domande, delle frasi di filologia..
''Nasce tutto dopo le 23.00. Ogni pensiero, lettera, poesia, le nostalgie, la malinconia. Le mancanze, quelle non le combatti, non da sola. I messaggi, quelli che si scrivono con le lacrime agli occhi, quelli fin troppo veri e dolorosi per essere inviati. E crolli, eccome se crolli. Crolli, ti penti e si finisce per non dormire più.''
Ecco.
Si sono fatte le 23:24.
Non ho per niente sonno.
Già.
Ormai dormo poche ore la notte.
Ho 2 borse sotto gli occhi, ma nessuno le nota.
Solo lui notava quando qualcosa andava male, o quando stavo bene, o quando avevo paura.
Ho più paura dell'amore che dell'odio..
Più timore del bene che del male..
Ho imparato a proteggermi da lame affilate..
Ma non da una carezza.
Maledetto quel giorno in cui ti ho incontrato Pablo Bustamante!
Mi hai fatto sciogliere per amore.
Quanto vorrei che adesso quel campanello suonasse e..
Vengo interrotta dal suono del campanello.
No.
Non è possibile.
Lentamente un sorriso si accende sul mio viso rigato dalle lacrime.
Scendo le scale in modo cauto e molto lentamente.
Ho paura.
E se fosse davvero lui?
Sono alla porta.
Lentamente abbasso la maniglia.
Apro la porta e davanti mi ritrovo..
Javier.
Si. Ora sto uscendo con lui.
Non mi piace per nulla, ma è l'unico modo per dimenticare Pablo.
Il problema è che quando sono con lui, penso sempre ai suoi baci..
Nella mia mente corre la sua frase..
FLASHBACK
Ci sdraiamo sul prato, ormai esausti dalla corsa, stiamo ridendo come dei pazzi..
Pablo: *ride col fiatone* M-Marizza..
Marz: Sì?
Pablo: Qual è il tuo sogno?
Lo guardo negli occhi.. E dopo che ci ho pensato un po' su rispondo.
Marz: Un bacio sotto la pioggia.. E il tuo?
Pablo: Che incominci a piovere..
Mi guarda con uno sguardo dolce, non cattivo.
Non è quel Pablo mascherato che non vuole mostrare i suoi veri sentimenti.. E' sincero. Me lo dicono i suoi occhi.
Il suo sguardo sincero. Non mente.
No. Non sta mentendo.
I nostri visi si avvicinano.
Sento il cuore cominciare a battere velocemente.
Chiudo lentamente gli occhi e dopo pochi istanti mi ritrovo le sue labbra sulle mie.
All'inizio è un bacio spento, ma dopo poco lo tramutiamo in un bacio passionale e travolgente.
Ci stiamo mangiando a vicenda, avevo tantissima voglia di riassaporare le sue labbra..
Lentamente mi stacco.
E lo fisso.
Lui apre la bocca, e comincia a parlare, fissando il terreno.
Pablo: Scusami.. Non succederà più.
Si alza di scatto e corre vie, come una manciata di sabbia che scivola dalla mia mano.
FINE FLASHBACK
E' stata l'ultima volta che lo vidi.
Poi sparì.
Come una pioggia leggera. Improvvisamente, non si sa perchè, non si sa come, smette.
Finisce.
La tempesta ti da sollievo.
La pace. L'arcobaleno.
I colori.
Il blu del cielo limpido.
Il blu.
I suoi occhi blu.
Javier: Marizza? Mi stai ascoltando?
La sua voce mi riporta alla realtà.
Sento i miei sogni distruggersi.
Vedo i suoi occhi.
Stop.
Marz: Ah si.. Dimmi. *fredda*
Javier: Primo: non parlarmi con questo tono freddo, secondo..
Lo interrompo.
Marz: Primo: non parlare in questo modo con me, secondo: lasciami in pace.
Javier: Carina.. Ti ricordo che stiamo insieme!
Marz: Oscenità.. Ti ricordo che non mi piaci minimamente!
Vedo il suo volto spegnersi.
Non mi interessa.
Non sono un passatempo che deve sacrificare la propria vita a quella degli altri.
Voglio essere di nuovo la ragazza libera che ero un tempo, la ragazza spensierata, la ragazza sfacciata, la cafona, la camionista, la pazza.. E forse.. Anche l'amore di Pablo.
O almeno il mio sogno.
Chiudo letteralmente la porta in faccia a Javier.
Lentamente scivolo su essa..
Fino ad accasciarmi a terra.
Sento lacrime amare cominciare a rigarmi il viso.
Non sto male per Javier.
Sto male perchè Pablo non è qui con me.
Basta.
Mi alzo, stringendo i pugni.
E' arrivato il momento di ritrovarti. Io senza di te, non posso vivere.
Il volersi bene si costruisce. L'amore no.
Lo senti immediato.
E' un contatto di pelle, è dire ''ti sento'', un abbraccio, un bacio. Mantenersi, il mio verbo preferito, tenersi per mano. Ti può bastare per la vita intera, un attimo, un incontro. Rinunciarvi è folle sempre e comunque.
Non mi saziano più i ricordi.
Ho bisogno di te, come l' uomo ha bisogno dell'acqua.
Inutile fermarmi.
Mi metto il cappotto ed esco di casa.
Pablo
Sto piangendo. Mi manca. Sento un vuoto incolmabile.
Brivido immobile,
freddo giaciglio di paure,
abitudine consumata,
triste culla di un tramonto.
Uno sguardo al futuro,
uno sguardo al passato
ed un presente incerto come mai.
Incerto senza te.
Ho bisogno di sentirti vicino.
Ho bisogno di un tuo abbraccio.
Soffro.
Soffro senza te.
E maledetto me quel giorno! Che me ne sono andato, quando avrei potuto dirle tutto.
Avrei potuto dichiararmi a lei.
E adesso non sentirei la sua mancanza.
Basta.
E' arrivato il momento di agire.
Poso la bottiglia di birra sul tavolo e mi alzo da terra.
No.
Stasera non cedo all' alcool.
Stasera ti ritroverò.
Aspettami, perchè sto venendo a casa tua.
Mi infilo velocemente una giacca ed esco.