| MARIZZA che rumore infernale che fa questa stupida sveglia, odio svegliarmi presto ma e un mio dovere accompagnare samuel a scuola, vi starete chiedendo chi è. bhe samuel e mio figlio di sei anni frequenta la prima elementare ed e un bambino dolce ribelle e don giovanni, ha gli occhi ghiaccio, i capeli un po' ricci e castani, le guanciotte rosse e una bocca un po' carnosa, e un dormiglione come pablo, ma anche inteligente come me. vi chiederete perche ho nominato pablo, bhe semplice lui e il padre, ma non sa niente della sua esistenza e non voglio che lo sappia. ora meglio che vada a svegliarlo o faremo troppo tardi. mi dirigo nella sua camera e vedo il letto fatto e lui che e già pronto e vestito. marz: come mai già in piedi? samuel: la zia mi ha promesso che oggi mi portava a vedere l'aereo deccolare*felice* marz: ma devi andare a scuola samuel: dai mammina per un' assenza, poi ti prometto che non ne faccio più marz: non so* faccio la finta indecisa per vedere quanto ci tiene* samuel: mamma ti prego studiero sempre * fa gli occhi da cucciolo* uffa quando fa gli occhi da cuccio non riesco a dirgli di no, e propio la fotocopia di pablo marz: ok ma solo se mi prometti di starmi sempre vicino samuel: si si ma ora vai a prepararti*mi spinge in camera* vado in camerae mi preparo poi prendo samuel e andiamo in macchina cosi da dirigerci a mia. appena arriviamo scende come un razzo dalla macchina e va a suonare il campanello della porta di mia, io lo ragiungo e mia ci apre la porta invitandoci a entrare. samuel:zia ma quando andiamo??, e se facciamo tardi? mia: non preoccuparti arriveremo in tempo, e hope sta scendendo. hope: ziaaa *mi salta a dosso* marz: cucciola*la prendo e gli bacio la guancia* samuel: hope non consumarti la mia mamma, volglio che arrivi viva all aereo porto*geloso* hope: non essere geloso samuel: io non sono geloso hope: sei pronto per vedere il tuo papà marz: c-cosa mia: hahaha*risata nervosa* hope ma come ti vengono in mente queste cose hope: bhe non so * guardando fisso la madre* c'è qualcosa che non quadra. ma non capisco cosa. entriamo in auto e ci dirigiamo al luogo tanto atteso dalla mia peste. arrivati scappa via per non perdersi il decollo visto che l'atteraggio già lo abbiamo perso marz: samuel vieni subito qui! samuel: mamma non posso perdermi il decollo*corre* SAMUEL corro veloce e semino la mamma sicome sono immerso nei miei pensieri sbatto contro qualcuno e cado a terra xx: piccolo stai bene? mi aiuta ad alzarmi samuel:si tutto bene* lo guardo negli occhi* i suoi occhi sono come i miei e anche il naso e la bocca. xx:come ti chiami? marz:samuel spirito questa non te la perdono! samuel: m-mamma scusa ma io.. marz:tu niente! samuel: signore lei e la mia mamma PABLO un bambino mi sbatte contro e cade a terra, io lo aiuto ad alzarsi e mi abbasso alla sua altezza per chiedergli come sta, e quando lo vedo negli occhi rimango stupito a quanto somigli a me. viene una ragazza che lo sgrida e appena lei mi rivolge lo sguardo manda il bambino dalla zia (immagino sia mia). marz: che ci fai tu dinuovo qui? pablo: sono tornato per motivi personali marz: i tuoi motivi sono rovinarmi la vita pablo: senti ma perche ti metti sempre in mezzo, tu sei lultima persona che voglio vedere. marz: ma sono stata la prima. palo: la seconda. aproposito quel bimbo e tuo figlio? marz: si! pablo: ok ma ora andiamo da mia perche voglio parlarti tranquillamente ci dirigiamo da mia e la saluto poi saluto hope e ci mettiamo in macchina. pablo: samuel mi parli un po' di te marz: pablo lascialo stare! samuel: si mi piacerebbe marz: samuel! samuel: lo ha chiesto a me e io voglio rispondregli. allora io sono samuel spirito ho sei anni e la mia passione sono gli aerei il mio colore preferito e il celeste e il bianco perche simboleggiano il celo e le nuvole. non ho mai conosciuto il mio papà ma so che somiglia molto a me. marz: e chi ti ha detto questo samuel: la zia mia marz: non credergli! arriviamo a casa di mia,io prendo marz per un braccio e la porto di sopra,e chiudo la porta a chiave marz: che vuoi? pablo: sapere se quel bambino e mio figlio marz: certo che no! pablo: ti conosco bene marz e so quando menti. lui e mio figlio vero* con sguardo dolce* marz: n-no e figlio di simon pablo: non prendermi in giro, so che lui ha gli occhi marroni marz: e anche se lo fosse osa vuoi da lui pablo: non posso crederci che sia mio figlio marz: senti se non lo vuoi non gli dirò niente che tu sei suo padre pablo: scherzi, e un bambino magnifico hai fatto un ottimo lavoro. marz: d-davvero sei felice? pablo: certo, tu non sai quanto desideravo avere un figlio da te. marz: p-pablo. mi bacia dolcemente ma veniamo disturbati da qualcuno che bussa, io apro la porta e mi trovo il sangue del mio sangue che mi abbraccia. samuel: tu sei il mio papà vero? pablo: si ometto mio sono io il tuo papà samuel: sono felice che sia tu ecco finalmente ho quello che ho sognato da tutta una vita, una famiglia, con marizza come moglie e il frutto del nostro amore qui con noi. adesso riuniti FINALMENTE SIAMO UNA FAMIGLIA.
SPERO CHE VI ABBIA COLPITO QUESTO RACCONTO E CHE COMMENTIATE
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