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Il ragazzo strepitoso, Una storiella brevissima

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view post Posted on 1/11/2015, 17:44
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Quarta parte de "Il ragazzo misterioso"

Sono presenti contenuti sessuali

E chiusi gli occhi, aprendone di nuovi e incontrando di nuovo i suoi, quelli di Pablo. Dio, quanto lo amavo...
Ricordo che, mano nella mano, camminavamo verso la stazione per andare a casa mia. Quel giorno, avrei cucinato io per lui, che lo si vedeva fresco e felice mentre ogni suo passo sembrava sfiorare la terra sotto i suoi piedi. Arrivati alla fermata del treno che avremmo dovuto prendere, ricordo che mi venne un nodo strettissimo allo stomaco quando vidi i quattro ragazzi che facevano della mia vita un Inferno.
-Piccola, ti senti bene? Sei molto pallida...
Rivolsi il mio sguardo verso quegli occhi azzurri, sentendomi timida e insicura. Avvolsi le mie braccia intorno al suo corpo, convinta che così facendo sarei diventata invisibile agli occhi di alcuni.
-Loro sono qui- Sussurrai. Lo sentii sospirare pesantemente dopo aver avvolto il mio corpo con le sue grandi braccia. Ricordo che, improvvisamente, il mio viso venne sfiorato in una carezza dalle sue mani, e mi disse:
-Baciami
Arrossii e distolsi lo sguado dal suo.
-Pablo... ci vedranno, per favore...- Mi zittii quando le sue labbra accarezzarono le mie leggermente.
-È quello che voglio. Devono sapere che sei mia
-Pablo...
-Shhh...- Fu l'ultima cosa che disse prima di unirsi a me. All'inizio non risposi al suo bacio, poi però ricordo che lui m'incitò avvicinandomi a lui, appoggiando una mano sulla mia schiena, appena più in alto del mio sedere. Timidamente, aprii la bocca lasciando che la sua lingua mi provasse, facendo di quell'unione una realtà di passione e desiderio. Le mie mani, che erano appoggiate sul suo petto, s'intrufolarono tra i suoi capelli, stringendoli, e una sua mano andò a stringermi la spalla mentre l'altra stringeva la mia natica, tendendomi, facendomi gemere di piacere nella sua bocca.
-Loro non hanno una meravigliosa ragazza alla quale fare questo
-Sono orribili. Credo che siano froci - Ricordo di aver pensato a voce alta. Ricordo anche che volli sprofondare nel momento in cui Pablo, divertito, alzò un sopracciglio. Arrissii ancora una volta - Scusa, io... Ogni tanto ho bisogno di sfogarmi- Prima che lui tornò a baciarmi, guardai quei ragazzi con la coda dell'occhio: ci stavano guardado. Allora, con foga, baciai in MIO ragazzo.
Lui era seduto sul divano, guardava il telegiornale mentre io ero in cucina a girare il sugo. Improvvisamente, ricordo che sentii l'alito caldo di qualcuno sulla mia nuca.
-Dev'essere davvero buono
-Non è la prima volta che cucino per te, amore- Sospirai.
-Non intendevo quello... - Sentii un bacio sulla mia pelle e smisi di girare il contenuto della pentola - ma questo- Finì per poi incominciare a lasciare scie calde lungo il mio collo, scie umide che mi facero venire i brividi.
-Pablo...- Gemetti, inclinando la testa all'indietro.
Ricordo poi che, con i vestiti addosso, eravamo sul mio letto, lui era su di me, e continuava a farmi gemere nella sua bocca mentre spingeva il suo sesso tra le mie gambe aperte, per farmi sentire ciò che gli provocavo.
-Ti amo tantissimo, piccola- Mi disse agitato contro le mie labbra. Ricordo i suoi occhi lucidi, le sue pupille dilatate, le sue labbra gonfie e bagnate, il suo alito bagnarmi il viso.
E ricordo che lui era seduto contro il capezzale del mio letto con il respiro affannato, il suo corpo nudo lievemente bagnato di sudore, come il mio che, seduta su di lui, rivolgendogli le spalle, si muoveva dandoci piacere. Appoggiai le mani sulle sue ginocchia per sostenermi mentre lasciavo cadere la testa in avanti, le mie ciocche di capelli che scendevavo come cascate dalla mia testa. Mi fermai un attimo, in preda alle lacrime per una delle mie grandi paure: non riuscire a raggiungere il culmine del piacere durante il rapporto. Ricordo di aver sentito la sua mano accarezzarmi la schiena mentre l'altra faceva in modo che muovessi le anche mentre me ne stringeva una.
-Piccola, che succede?
Un piccolo singhiozzo fece scuotere le mie spalle.
-N-Non ci riesco... Aiutami, ti prego...
-Subito - Disse piano e dolcemente. Sentii il suo petto far pressione contro la mia schiena - Muoviti- Mi sussurrò all'orecchio, per poi mordere il lobo. E allora ricominciai a muovermi, tornando a cercare il nostro piacere, mentre lui circondava il mio corpo con le sue braccia per potermi accarezzare il viso, scendere al petto, modellarmi i seni e scendere sempre più in basso. Ricordo che incominciai a tremare e gemere quando mi accarezzò, e allora sapevo che stavo trovando ciò che cercavo, ciò che alla fine lui mi ha dato. E io lo amo per questo, lo amo per tutte le cose che fa e non fa per me, per noi.
-Grazie, amore- Dissi dopo essermi separata dalle sue labbra. Tremavano. Tremavano come i nostri corpi uniti nella più semplice ed umile manifestazione d'amore.
Pablo, un ragazzo magnifico, straordinario, incredibile, dolce e divertente.
Pablo, un ragazzo timido, coraggioso e misterioso.
Strepitoso.
Lo guardai un'ultima volta negli occhi, sapendo di conoscerlo come conoscevo me stessa, come conoscevo a mia vita. E gli dissi:
-Pablo, io...

-... ti amo...- Dico. Apro gli occhi di scatto, il solito nome che rimbomba nella mia mente. Aggrotto le sopracciglia e mi porto una mano alla fronte, la testa che mi scoppia.
Pablo...
Chi sei, Pablo?

FINE
 
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