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Posts written by RoxanaBenja

view post Posted: 25/4/2017, 21:35 Spirito Ribelle! - Fan Fiction
Ciao! In realtà non è finita però sono veramente a corto di idee e non so più cosa scrivere ne come concluderla xD Perdonami o meglio chiedo perdono a chiunque abbia seguito la mia storia. Quando mi verrà in mente qualche idea la butterò giù e cercherò di dar una fine degna a questa fan fiction ^_^
view post Posted: 17/4/2017, 20:47 Spirito Ribelle! - Fan Fiction
SONO PASSATI MESI E MESI E VI CHIEDO TANTISSIMO SCUSA! Tornando dopo aver passato un periodaccio mi sono accorta che è insensibile lasciare così la storia per chi l'ha letta, chi la leggerà in futuro o chiunque si trovi da queste parti . così ho deciso di postarvi questo pezzo che include il 15° capitolo più il 16° . Avevo intenzione di finirlo ma non ho più fantasia , mi sono lasciata andare e ho un sacco di cose da fare ... ecc..
Bhe per ora godetevi questi due cap! Ciaoo




CAP 15

Marizza

Marz: Hai un po’ di tempo per farci una chiacchiera?
Per un tempo rimane sconcertato dalla mia improvvisa richiesta poi accetta senza batter ciglia mostrandomi persino la sua perfetta montatura attraverso un ampio sorriso.
Ivan: Tutto il tempo del mondo per te. Andiamo?
Mi pone il braccetto ma prima di prenderlo rivolgo un ultimo sguardo a Pablo .
Vedendoli andare dalla parte opposta , vicini a scambiarsi qualche chiacchiera con un sorriso e qualche risata sembra che il tempo si sia fermato . Una dolorosa fitta attraverso il mio cuore.
Mi ero distratta a scambiare una battutina con Ivan , criticando la scarsa capacità di tenere dei libri in mano, e solo quando volevo coinvolgere Pablo nel divertimento mi accorsi che lui non era più al mio fianco.
Non mi ero accorta nemmeno che aveva scostato il suo braccio dalla mia spalla ed esser corso anche da quella ragazzina. La fissai con un espressione esterrefatta non capacitandomi di tutto quel altruismo da parte di Pablo. Da quando corre in soccorso in quella maniera? Non nego di aver odiato sempre la gelosia con le crisi che crea ma in questo momento vorrei tanto urlargli addosso , sprigionando questa rabbia insolita che provo nel petto. Ma poi mi fermo un altro secondo a pensare e arrivo ad una conclusione: è davvero patetico cedere alla gelosia per questo atto…gentile compiuto da Pablo.
Anzi..dovrei esser fiera di aver un ragazzo come lui ma quel che spero nel contempo è che non mi abbandoni più per correre da un'altra ragazza , per giunta più belle e angelica di me.
Vedendoli scomparire dalla mia vista ritorno in me , permettendo al tempo di trascorrere normalmente.
Mi munisco quindi del mio solito sorriso e ripetendo in mente “va tutto bene” accetto il suo appoggio al braccio e uscendo in giardino trascorriamo qualche minuto a chiacchierare di argomenti vari. Il sole ormai è pronto a calare per dare il benvenuto alla notte quando noi due seduti sul muretto smettiamo di giocare alle “Macchine Gialle” che passano nel traffico in lontananza.
Ivan: *ridendo* E’ stato un pomeriggio fantastico ! Davvero.
Marz: A pensare che dovevamo trascorrerlo studiando.*ridendo* Al diavolo , meglio giocare anziché invecchiarci e ammuffire in stanza! Per fortuna il Natale è alle porte e “Ciao ciao compiti” per un bel po’.
Ivan: Non ti do tutti i torti .*sorridendo* Tu sei fortunata. Io con gli esami di fine anno riterrei un po’ più difficile e azzardato abbandonare i compiti per godermela.*ridendo*
Marz: Mi hai raccontato che a scuola vai abbastanza bene. Non riesci a regolarti con i compiti così da poter uscire durante le vacanze?
Ivan:*sorridendo maliziosamente* E’ per caso un proposta d’uscita quella che mi stai facendo?
Marz:*ridendo* Non essere sciocco. Mi dispiace ma le festività le trascorro sempre in famiglia.
Ivan: E Pablo dove lo abbondoni?
Marz.*Alzando le spalle* Sinceramente non abbiamo ancora parlato del Natale . Abbiamo sempre sulla bocca l‘argomento “Loggia”. *roteando gli occhi* Mi sto iniziando realmente a stancare.*sospirando*
Ivan:*ridendo* Di chi ? Di Pablo o della Loggia?
Marz:*accennando un sorriso divertito* Di quella banda di squilibrati.
Ivan: Hai appena detto che parli sempre della Loggia.. Come mai? *incuriosito*
Marz: Ormai è sulla bocca di tutto , soprattutto dopo quel che hanno combinato. Anzi mi chiedo quando sarà il loro prossimo attacco , mi sembra un po’ sospettoso questa pausa.
Ivan: Si ho sentito cosa hanno fatto.*guardando l’orizzonte* E’ vergognoso.
Marz: Esattamente. Se la prendono con della povera gente.
Ivan: Sai chi è stato colpito per caso?
Marz: Ovviamente . Tra questi ci sono anche io.*sbuffando*
Ivan:*sorpreso* Anche tu?? Oh no! Marizza no! Non dirmelo! Dimmi che è uno scherzo.*guardandomi scioccato*
Marz.*scuotendo il capo* Mi dispiace dirti che non è uno scherzo,.
Ivan: Ma..*senza parole* ..Sono sconcertato.. C-come ..perchè??*confuso*
Marz.*Alzando le spalle* Sembra che non gli vadano molto a genio i ricchi. Vorrei tanto scoprire il perché.
Ivan: Non hai idea di chi si può nascondere dietro ?
Per un momento sono stata spinta a dirgli che abbiamo un interessante traccia da seguire . Poi mi sono ricordata la frase detta nel capannone con Mia , Manuel e Pablo . Quindi , deglutendo , mi sforzo di sembrare credibile.
Marz. N-no..
Ivan: Nessuno una?*sorpreso* Intelligente come sei pensavo che avevi già scoperto qualcuno . Credimi Marizza se avrei il tuo coraggio mi butterei anche io nella ricerca .*ridendo* Sei da lodare.
Sforzo un sorriso , ringraziando il complimento con questo semplice gesto.
Marz: E’ gentile da parte tua .. ma credimi anche io ho le mie pecche.
Ivan: Posso avere l’onore di conoscerne almeno una?*sorridendo*
Marz.*sorridendo* Bhè.. è l’incertezza.
Ivan.*inarcando il sopracciglio* Naah..Non ci credo.*ridendo*
Marz: Credici Ivan . Non sai cosa sta nella mia testa.*ridendo per sdrammatizzare*
Ivan: E su cosa sei incerta?... Se posso saperlo.*sorridendo dolcemente*
Marz: Su tante cose. Sino a pochi giorni fa ero incerta sui miei sentimenti.
Ivan: Però hai preso una decisione definitiva alla fine . Hai deciso di metterti con Pablo.
MArz.*annuendo* Si. Ma sono peggiorata da quando è comparsa la Loggia con quelle stupide lettere che mi lasciano.
Ivan: Lettere?
Marz. Mi lasciano dei messaggi che mi fanno cadere sempre più nella confusione . Per esempio nell’ultima mi hanno quasi spinto a sospettare di tutti . Incredibile vero?*sorriso amaro* MI Stanno fondendo il cervello.
Ivan; Ed è per questo motivo che indugi nel raccontarmi come pensi di agire nei confronti della Loggia?
Chiede dal nulla , capendo ormai di aver colto il mio tono titubante quando ho mentito.
Mi lasciò così andare ad una risata imbarazzata e mentre lui sorride io mi metto le mani sulla bocca per moderarmi e dire:
Marz: Non sono una brava mentitrice vero?
Ivan: Sei pessima.*ridendo*
Marz. *ridendo* Lo sapevo cavolo.
Ivan: Dovresti esercitarti o sforzarti almeno.
Marz: Dai ! Credevo fossi credibile.
Ivan:*sorridendo* Sei solamente unicamente fantastica quando ridi .
Marz:*sorridendo* Io non sarò brava a mentire ma tu sei specializzato nel fare complimenti.
Ivan;*facendo l’occhiolino* Ovviamente sono una bomba in campo “Stendi la ragazza facendola arrossire”.*ridendo*
Marz:*ridendo* Sei davvero incredibile!
Ivan: Comunque potrei aiutarti per quanto riguarda la Loggia. Per qualunque cosa sappi che sono dalla tua parte . Penso che chiunque sia stato mirato dalla Loggia voglia ribellarsi per affrontarla.
Marz: Bhè non tutti . Ci sono persone che continuano a subire i loro giochi perversi e chi li affronta per andare all’apice della situazione per porre fine a tutto questo . Io rientro in quelli.
Ivan: L’avevo immaginato. Quindi? Cosa credi di fare?
Marz: Credo di potermi fidare di te..*sorridendo*
Ivan:*prendendomi per mano* Sempre ..
Xx: *colpo di tosse* Disturbo qualcosa?
Ci giriamo contemporaneamente trovandomi alle spalle Pablo , in piedi con le gambe leggermente divaricate e le braccia incrociate al petto.
Marz: Pablo!
Felice di vederlo scendo velocemente dal muretto per avvicinarmi ma incrociare il suo sguardo freddo tutta la felicità sembra di colpo svanire in me.
Pablo: Perché gli tenevi la mano?
dilato le pupille incredula nel sentire questa domanda posta ad Ivan , che nel frattempo è sceso dal muretto per posizionarsi davanti a Pablo con aria tranquilla . Diversamente dall’espressione contratta di Pablo che serra la mascella in una maniera rigida.
Ivan: Pablo! Non ti avevo visto amico.*sorridendo*
Pablo: Uno non sono tuo amico . *freddamente* Due cosa vuol dire “ non ti avevo visto” ? Credi che senza me puoi toccare la mia ragazza come se nulla fosse?*alzando leggermente il tono*
Marz. Pablo non mi sembra il caso di fare sceneggiate qui davanti a tutti.
Sentendo i primi occhi curiosi puntati addosso mi metto tra i due , scommettendo tutto che si stanno sfidando con sguardi glaciali e minacciosi giocando a “chi cede per prima”.
Ivan: Non stavo facendo niente di immorale con la..tua ragazza.
Pronuncia le due ultime parole con un tono strano di voce , come se fosse solo un modo di dire e no la realtà… e questa cosa turba persino me . Vorrei chiedergli “cosa intende dire?” ma il movimento del corpo di Pablo mi incita a pensare di sforzarmi a non dare spettacolo con risse o litigi creati solo per me.
Pablo: Vuoi per caso che ti spacchi tutti i denti che ti ritrovi in bocca? So che ti sei dichiarato a lei e so che la ami ! Ma lei è mia capito?*indicandosi con decisione*
Ivan: Sono contento che sappia ciò che provo per Marizza ma non per questo mi devi ritenere una minaccia.
Continua a parlare con un tono placato e tranquillo di voce a differenza di Pablo che inizia a fremere di rabbia , e questo atteggiamento mi sta iniziando a dare ai nervi. Per un momento ho pensato che Ivan mi avrebbe guardando con disapprovazione per l’unico fatto di avergli spifferato a Pablo l’atto del dichiararsi.
In realtà mi sta sorprendendo la calma con la quale sta affrontando la situazione .
Pablo: Non hai il lusso di prendergli la mano.
Ivan: Mi sembra un po’ esagerato tutto questo. Non stavo facendo niente se non una chiacchierata tra amici.
Pablo: La parola “Amici” per te è un aforismo! Se non sparisci da qua io..
Marz: BASTA PABLO!
Al culmine della sopportazione esplodo e sprigiono tutta la confusione che i due hanno accumulato nella mia testa che ora batte come un martello pneumatico.
Pablo: Marizza!!*guardandomi scioccato* Ma lui..
Marz. MA LUI NIENTE!! *alzando il tono* Non stavamo facendo niente! Tutto questo è RIDICOLO!
Pablo: Lo stai difendendo?*indicandolo*
Marz: Stai facendo una ridicola sceneggiata per nulla!*respirando profondamente* Per NULLA!
Ivan: Ehm…è meglio che io vada . Penso che voi due dobbiate chiarirvi..
Pablo gli rivolge un’occhiata trucida mentre io sospirando e scuotendo il capo lo rivolgo uno sguardo sofferente.
Marz: Ma non dev..
Ivan:*interrompendomi* Perdonatemi se vi sto facendo discutere. Mi levo di mezzo .*sforzando un sorriso* Ciao..
Cerco di salutarlo con un sorriso ma quel che mi esce è solo una smorfia ..per colpa di Pablo.
Una volta che Ivan è andato via , anche gli occhi indiscreti si dispargono sino a lasciarmi sola con Pablo , cui corpi si ammorbidisce non lasciando alcun segno di rigidità.
Marz: Contento?
Lo guardo il malo modo battendo seccamente le mani creando un pacato applauso.
Marz: Attiro abbastanza attenzione?
Pablo: non essere stupida. Non ti sei mai preoccupata del parere della gente.
Ora il suo tono sembra seccato dal mio atteggiamento e quello che mi da più ai nervi è il suo comportamento. Spezza il contatto fisico per rivolgermi le spalle quando poggia le braccia sul muretto per fissare l’orizzonte.
Marz. Pablo un'altra parola e giuro che ti butto giù dal muretto.
Serro le labbra per buttar giù quel groppo alla gola , comparso improvvisamente , sentendo quell’insopportabile bisogno di urlare per lo stress.
Pablo: *voltandosi* Ti sembra normale che ti debba cercare per ore in tutto il collegio e poi trovarti qui in “dolce” compagnia , sorprendendo quel tipo tenerti la mano?
Minacciandolo sembra aver funzionato. Sono riuscito ad abbassargli la cresta e parlarmi con un tono più calmo di voce , attento a non surriscaldare i miei nervi.
Marz: E a te sembra normale svanire al mio fianco per correre in aiuto di quella ragazza?*inarcando il sopracciglio*
Pablo: Aaah..
Invece dell’ espressione corrugata sul suo viso ora prende posto un espressione sornione costituita da un sorriso malizioso.
Pablo: Ma guarda un po’ chi abbiamo qui..
Ride avanzando sino a poggiare la sua mano fredda sulla mia guancia accaldata, ma nonostante questo tocco mi faccia sobbalzare il cuore io rimango impassibile senza muovere un solo muscolo se non per dire.
Marz: Che diamine stai dicendo?
Pablo: Sei gelosa eh?*ridendo*
Marz: pft..! Chi io?*sollevando le sopracciglia* Penso che ti sia bevuto quel po’ di cervello rimasto nella tua testolina.
Pablo: *non calcolando le mie parole* Quindi tutto questo , la passeggiata con Ivan , quella strana vicinanza e il tocco di mano era una tattica per vendicarti di me?*ridendo* Bhè..*circondandomi la schiena con le braccia* Penso che sei riuscita ad ingelosirmi.*sorridendo maliziosamente*
Incrocio le braccia in modo da tenere una distanza giusta tra il mio viso e il suo pronto ad affondarsi per impadronirsi delle mie labbra.
Marz: Pablo per favore sii serio. Mi hai fatto fare la figura dell’idiota davanti ad Ivan.
Pablo: L’unico idiota è lui . Se si azzarda ancora a toccarti non sai che gli faccio passare.*tornando serio* Quel tipo non me la racconta molto giusta.
Marz:*Sospirando* Per te chiunque mi si avvicini non te la racconta giusta. Dimmi un po’ continuerai a fare queste ridicole sceneggiate che , sai bene , io ODIO o ti darai una calmata prima che stronchi questa relazione in un batter d’occhio?*guardandolo profondamente*
Pablo: *Sospirando* Perdonami..*chinando il capo* Mi sono lasciato prendere la mano..
Marz. Esattamente , spero che non si ripeti più Pablo.
Sciolgo la presa delle mie braccia in poso da posar le mani sul suo petto e questo gesto fa si che il suo capo si rialzi facendo scontrare e incastonare i nostri occhi attraverso uno sguardo profondo.
Pablo: Non ho capito niente quando l’ho visto tenerti..la mano.
Sussurra a pochi centimetri dalla mia bocca, rabbrividendo sia per l’emozione sia per l’aria invernale che ci avvolge nella prima serata qui fuori in giardino.
Marz: Io amo solo te..Non c’è motivo di..preoccuparsi.
E senza aggiunger altro mi tocca tranquillizzarlo con un fievole bacio a fior di labbra godendomi questo tocco caldo ed eccitante . Dopo brevi minuti passati a baciarci con più ritmo , mano per la mano ci avviamo verso il collegio sino a quando , tra una chiacchiera e l’altra , mi sento in dover di porgli una domanda che mi solletica la gola sin da quando ci siamo , in un certo senso , riappacificati.
Pablo: Eccoci qua. *fermandosi alla porta dell’ala femminile* Anche se il mio sogno è accompagnarti sino a letto devo amaramente dirti che non posso oltrepassare la linea.*ridendo* Sai con un bacio della Buonanotte dormirei sogni più tranquilli.
Marz.*sorridendo* Ci vedremo domani mattina al bar tranquillo e li..*sfiorando il mio naso al suo* Potrai darmi un meraviglioso e lungo bacio del Buongiorno. *ridendo*
Pablo: Non vedo l’ora..*osservando con desiderio le labbra*
Marz: Prima che vada..voglio chiederti una cosa.
Abbandonando il tono suadente di voce richiamo il suo sguardo e creo un po’ più di distanza tra il mio viso e il suo .
Pablo: Dimmi tutto.
Marz: Perché sei corso da quella ragazza senza dirmi niente?
Pablo:*sorridendo sornionamente* Quindi è questa domanda che ti frulla nella testa da quando siamo rientrati..
Marz: Si serio per una volta e dimmi dove sei andata con quella sprovveduta.*roteando gli occhi* Spero per te che l’hai mollata poco dopo averla aiutata con quei stupidi libri.
Pablo: Non è andata esattamente così .
Marz: Che?*scioccata* Mi stai dicendo che tu e lei siete rimasti persino a parlare??
Pablo: Si diciamo così..
Marz. DICIAMO COSI’?? Pablo ti rendi conto che hai fatto quella sceneggiata dopo avertela spassata con quella ragaz..
Pablo:*interrompendomi* Sono rimasta perché ho aiutato proprio quella Violet Pesez.. *a bassa voce* L’ipotetica capo juniores del 1° Anno..ricordi?
Dilato le pupille stupita dalla confessione improvvisa . Solo ora mi rendo di esser stata sciocca .
Marz: S-stai..dicendo sul..serio? Proprio lei?
Pablo: Si . Appena si è presentata subito mi sono ricordata dei nomi che ci ha dato Mia. L’unico modo per scoprire chi è realmente è stato quello di rimanere ad aiutarla a mettere a posto i libri in biblioteca.
Marz: Almeno hai scoperto qualcosa? Avete parlato della Loggia ? Bho di qualcosa di importante?
Pablo: Si un po’ del più e del meno..*alzando le spalle*
Marz: *sarcastica* Oh ma che gran lavoro , complimenti. *finto sorriso*
Pablo: *finto sorriso* Se mi dai il tempo di parlare posso dirti che ho imboccato in qualche modo l’argomento della Loggia e ho scoperto che lei la ritiene una pagliacciata.
Marz: Pft..*distogliendo lo sguardo* Secondo me è lei . Ha una faccia antipatica.
Pablo:*sorridendo sotto i baffi* Non è solo la faccia a starti antipatica. Su ..*inarcando il sopracciglio* Ammetti di esser stata gelosa anche solo un secondo.
Marz.*sospirando* Smettila , non ammetto un cavolo di niente.
Gloria: Ragazzi ognuno alle proprie stanze . Tra poco passiamo per verificare se tutti state a letto. Hei voi smettetela di giocare a Biliardo e filate a letto !*richiamando gli altri nella sala comune* Sono le 21 ! A che ora volete andare a dormire eh?
Marz: *sbuffando* Credo che dovremmo andare..*sforzando un sorriso* Domani continueremo a parlare..
Pablo: Non ho altro da aggiungere. Ovviamente continuerò ad investigare sempre se tu…sei d’accordo.
Marz:*stringendo i pugni* Ti dovrei permettere di frequentare quella tipa?
Pablo: Frequentare è una parola troppo grande. Magari avere un'altra chiacchierata , anche se quella ragazza ha tutto se non la malvagità in essa.
Marz.*inarcando il sopracciglio* Che c’è? Ti ha colpito l’aria da santarellina che ha?
Pablo:*ridendo* E poi non c’è motivo di esser gelosa e sai perché?*prendendo il viso tra le mani*
Marz: Non sono gelosa.*ribadisco con orgoglio*
Pablo:*sorridendo* Perché io amo solo il diavoletto che c’è in te. A domani mio amato Spirito Ribelle.
E dandomi un fugace bacio a stampo scappa via prima che Gloria lo stacchi da me tirandolo per le orecchie e prima che inizi a sclerare contro di me corro verso il mio dormitorio dove , una volta sprigionato un sospiro da innamorata , mi addormento col sorriso sulle labbra pensando e ripensando all’amore che provo per lui , il ragazzo che mi manda un fumo il cervello con quei modi di fare e quelle sue parole .

Ivan

“Credo di potermi fidare di te..”
Per pochissimo non gli strappavo tutte le informazione che sino a quel momento era riuscita a ricavare per quanto riguarda la Loggia , la mia cara amata e indistruttibile organizzazione , se non fosse stato per l’arrivo di Pablo . Quel dannato! L’unica cosa che affievolii i miei nervi è l’idea che lei si fidi di me e che alla prossima occasione possa guadagnare qualche informazione. Ma le giornate passano e il Natale ormai è alle porte senza che mi dia l’occasione di avvicinarmi a lei , impegnata ad organizzare delle uscite col suo ragazzo. Così coinvolto nella missione di sapere il piano da escogitare per scoprirci non sono riuscito neanche ad organizzare qualche attacco, da parte della Loggia, in questi giorni.
Tra i corridori origlio le conversazione degli altri . C’è chi trascorrerà il natale al Sud , chi qui con i parenti , chi cenerà ad un ristorante di lusso mentre io passerò il mio solito Natale qui a scuola ..da solo.
Non ho un posto in cui andare , o meglio ce l’ho ma preferisco rimanere murato in stanza pur di vedere mia madre . Forse .. se mi munirò di coraggio andrò a trovare mio padre.. Dipende tutto dal mio stato emotivo.
Continuo a camminare con un espressione rabbuiata in viso , deciso a raggiungere la mia meta il più presto possibile, ma nel frattempo mi devo subire le chiacchiere strazianti per quanto riguarda le spese di Natale. Loro , quei soldi e quel dannato vizio di spenderli a cretinate ..mi mandando a rivolto lo stomaco.
Ragazza: E poi ho visto quel bracciale ! *con voce stridula* Solo 100 euro! Capite!*scioccata* Come potevo prenderlo al mio ragazzo un gioiello di quel valore così..scarso! Ce! Me lo dovevo levare dalla testa nonostante la pietra mi accecava per la brillantezza!
Continua a ridere come una gallina insieme al suo stupido branco e ormai allo stremo borbotta frase poco carine nei suoi confronti mettendola , nel pensiero , nella lista delle prossime vittime.
Tutto questo clima natalizio mi da alla testa e finalmente mi addentro nel mio solito percorso isolato attento a non farmi seguire da nessuno. Una volta accertato di esser sola mi poggio ad una parete fredda e umida dei piani inferiori del collegio , quelli abbandonati e ritenuti inagibili nel corso degli anni , dove finalmente trovo un attimo fi pace. Mi metto la mano in faccia cercando di non pensare ai ricordi che mi legano a questo periodo dell’anno.
Ivan: Su Ivan! Cerca di riprenderti.
Mi autoconvinco sfilando poi dalla mia borsa a tracolla il mio amato capo nero.
Ivan: E’ giunto il momento di sfogare la mia rabbia..
Nascondendo la mia identità varco altre porte segrete giungendo così nella famosa stanza delle riunioni.
Nonostante abbia il cappuccio in testa riesco ad intravedere solo altre 2 figure , altrettanto nascoste dalle loro vesti , qui ad attendermi.
Ivan: E bhè? Dove sono finiti gli altri? Vi ho detto di aspettarmi qua dentro per la nuova riunione.
Xx: Gli altri sono già partiti con le proprie famiglie..
Xx2: Il capo juniores del 2° e 4° anno ci hanno detto di comunicarti le più sincere scuse.
Ivan:*Sbuffando* Ah..! Non importa! Quindi ..*sfilandomi il cappuccio* Siete solo voi due..Diego e Violet.
I due ripetono la mia azione e ormai essendo più in stretto contatto ci fissiamo senza alcun problema negli occhi.
Violet.*sorridendo* Col mio immenso onore sono anche qui oggi ad eseguire i tuoi ordini Ivan.
Ivan:*sorridendo* Sono felicissimo di averti qui con noi, e ovviamente mi rende felice sapere che ci sia anche tu qui con noi Diego.*fissandolo con orgoglio* In questo periodo mi hai dimostrato di tenerci davvero alla Loggia.
Diego: Qui è l’unico posto in cui mi trovo a mio agio.*sorridendo leggermente*
Ivan: Bene..*strofinandomi le mani* Ciancio alle smancerie ora. Abbiamo diverse cose da fare prima che tutti i ricconi viziati vadano a sperperare le loro eredità nelle spese natalizie.
Violet: *sorridendo elettrizzata*Stai dicendo che dopo tanto tempo ritorniamo all’attacco?
Ivan: Esattamente e insieme escogiteremo qualcosa.
Diego: Io ho diverse idee , che mi sono venute in mente durante la settimana.
Violet: Settimana grandiosa direi!*sorridendo a pieni denti*
Ivan: Ottimo Diego ma prima di sentire le tue idee vorrei complimentarti con te Violet..*sorridendogli* Sei stata bravissima a girare sempre attorno a Pablo in questi ultimi giorni. Mi hai sorpreso , devo dirti la verità.
Violet: *orgogliosa* Semplicemente ho preso sul serio il mio compito . L’unica pecca è stata quella di non farmi scoprire da Marizza , purtroppo non ho avuto neanche modo di assistere ad una loro scenata di gelosia mentre io potevo recitare la parte della vittima , che lui avrebbe difeso .*finto broncio*
Ivan:*sorridendo* Ti rifarai Violet. Ma quel che mi importa ora è sapere se hai strappato qualche informazione dalle loro bocche.
Violet:*tornando seria* Bhè.. ci ho provato un infinità di volte anche perché ho finto di esser terrorizzata dalla Loggia che potrebbe attaccare da un momento all’altro anche noi borsisti.*accennando un ghigno divertito* Ma nonostante l’ho tempestato di domande lui non mi ha detto niente di interessante sino a quando..
Diego: Sino a quando?
Violet:*ridendo* Ieri è comparso con un fiatone il loro amico Messicano.
Diego. Manuel?
Violet: Esattamente!*sorridendo compiaciuta*
Ivan: E? Dai non tenerci sulle spine.
Violet: Sembra proprio che abbiamo scoperto il nostro nascondiglio.*ridendo*
Ivan: Cosa??*sgranando gli occhi* Violet non potevi dirlo subito? Potrebbero stare a spiarci e..*guardandomi attorno*
Violet: Non c’è nulla di cui preoccuparsi perché il loro amico ha detto “Ho scoperto il loro nascondiglio!”. Ovviamente c’ero io li davanti e dopo diversi sguardi titubanti tra i due amici sono riuscita a strappargli la notizia ostile dalla sua bocca. Secondo loro noi ci raduniamo nella vecchia biblioteca della scuola , quell’ala incendiata mesi fa . Pftt..*ridendo* Col cavolo metterei piede in quel posto traballante non credete.
Ivan:*riflettendo* E’ così tutto strano..
Diego: Con la fretta di riferirgli la notizia è possibile che gli sia sfuggita tra le mani la situazione.
Violet: E’ stata una vera fortuna stare con Pablo in quel momento. Mentre tu Ivan? *sorridendomi* Hai fato qualche progresso con quella svitata?
Ivan:*sospirando* Purtroppo mi è scappata da sotto il naso un infinità di volte che ho perso il conto. E’ troppo impegnata a scoprirci o passare quel po’ di tempo col ragazzo .
Diego: E inoltre i professori ci stanno tempestando di compiti , nonostante stiamo andando contro il Natale.
Ivan: Parlando del Natale..Diego qual era l’idea che vuoi esporci ?
Diego: Bene..*sorridendo* E’ facile . Ho sentito diverse voci dire che domani i ragazzi organizzeranno una festa quando i professori ritorneranno a casa propria , sabotando invece quelli che rimangono a fare la guardia.
Ivan:*Sorpreso* Ti ascolto ..
Diego: Ho pensato che sarebbe grandioso un attacco natalizio. *sorridendo* Nessuno se lo aspetta .
Ivan: Per attacco cosa intendi? E poi sei sicuro che ci sono le nostre vittime tra quelli che rimarranno qui ?
Diego: Mi sono fatta dare una copia della lista di chi rimane , facendogli credere di esser interessato all’idea. Eccotela..
Sfila il foglio piegato dalla sua tasca dei pantaloni passandomelo . Una volta aperto vengo affiancato da Violet curiosa quanto me di scoprire chi rimane qui per Natale.
Ivan. Interessante..Molto interessante.*continuando a leggere* Ma guarda un po’ qua..*ridendo* I nostri due piccioncini non hanno nient’altro da fare invece di rimanere qui?
Violet: Mi sorprende la presenza di Pablo. Cavolo suo padre è il sindaco , vorrà che suo figlio sia presente alle cene importanti per metter in evidenza la propria figura potente e perfetta. *titubante*
Ivan: Dato che ci sarà Marizza..
Diego: ..che aggiungerei è stata l’organizzatrice della festa ..
Ivan: .. deduco che sia rimasto per lei.
Violet: Un ragazzo del genere è uno spreco messo al suo fianco.*sporgendo il labbro inferiore* Non crediate che stia meglio al mio fianco?*sorridendo maliziosamente* Ho tutto quel che gli serve.
Diego: smettila e torna in te.
Violet.*sbuffando* Sei una noia. La difendi sempre solo perché ne sei ancora innamorato.*incrociando le braccia*
Diego: Fatti i cavoli tuoi Violet! *guardandola in cagnesco*
Ivan: Hey hey! Cerchiamo di non litigare almeno tra noi. Ciancio alle storie d’amore travagliate e cerchiamo di concludere qualcosa oggi!
Violet: *incrociando le braccia* Voglio solo fargli capire che sono più bella di quella!
Ivan: Ho detto basta! Diego non darle retta e procedi con la spiegazione.
Diego:*sospirando mi rivolge l’attenzione* Prima della festa, senza farci vedere, seminiamo terrore. Chissà mettendo sotto sopra le loro stanze , strappare i vestiti della festa ..
Violet: Patetico!*borbottando* Io invece opto per gli animali. Un po’ di topi , ragni e insetti fra qua e la tra le bibite o tra i piedi non guasterebbe a rendere la festa INDIMENTICABILE.*sorridendo diabolicamente*
Ivan: Bhè Le sue idee si posso unire. Rovinare i capi costosi della festa e sparpagliare animaletti sudici e puzzolenti tra loro . E non importa se ci capitano anche i borsisti , vogliono che cadano nella trappola della confusione, in modo che pensino che siano tutti sotto il nostro mirino. *sorridendo soddisfatto*
Violet. E una volta rovinata la festa? Il divertimento finisce?
Ivan: Spero vivamente di no ma per ora ..non ci resta che tornare di sopra . Sicuramente i nostri compagni ci staranno cercando. La riunione è sciolta buon rientro ad entrambi e tenetevi pronti . Io mi occuperò degli animali voi , al primo messaggio , vi occupate delle stanze e degli abiti . Attenti a non fargli scoprire. Intesi?
Diego/Violet: Alla lettera!
Una volta accertati di aver il via libera ci mimetizziamo tra la folla di alcuni studenti diretti all’uscita , tutti belli e preparati a recarsi alle proprie case questo venerdì sera. Dopo sera si terrà la festa e in questa occasione , con ben 2 componenti in meno , la Loggia dimostrerà di fare sul serio per godersi la soddisfazione del successo ottenuto . Si ..domani sarà un gran giorno!

Pablo

Sto sdraiato sul mio letto concentrando a lanciare e afferrare il pallone da calcio tra le mani , fissando nel contempo il soffitto con aria annoiata mentre sento i due preparare i bagagli con i vestiti che si porteranno per le 2 settimane natalizie a casa propria.
Thomas: E’ davvero una tortura subirmi le infinite domande dei parenti a Natale.*sbuffando*
Guido: Bhè almeno tu sei fortunato di saper rispondere alla domanda della nonna “ E la fidanzatina?” ! Tra voi due quella che se la passerà brutto in quella famiglia di matti sarò io.
Thomas: Solo perché sto con Pilar non vuol dire che risparmieranno a bombardarmi di domande.
Pablo: Thomas esiste “L’arte dell’invenzione”. Quindi smettila di lamentarsi , chiudi quella valigia e raggiungi i tuoi che saranno diventati vecchi nell’atrio. *ridendo* State facendo tardi entrambi.
Guido: Ecco fatto ! Ecco fatto!
Ridendo poggiano le loro valige a terra e dopo averci scambiato diversa pacche fraterne sulle spalle i due si precipitano ad aprire la porta per uscire , ma nel farlo si trovano davanti una Marizza con un sorrisetto da innocentina sul viso .
Marz: State andando via? Stavo per bussare..*sorridendo*
Pablo: Marizza!
Esclamo entusiasta di vederla dopo una lunga mattina costretto a subirmi le lamentele dei miei amici che dopo aver sparato frasi del cavolo molto imbarazzanti si allontanano ridendo sotto i baffi.
Marz: Disturbo?
Sorrido maliziosamente tirandomela nella stanza di scatto per il polso chiudendo la porta con il corpo di Marizza spiaccicato alla porta che geme di piacere una volta tappatogli la bocca con un improvviso bacio passionale. Scavalchiamo le nostre labbra senza neanche prenderci il lusso di respirare sino a quando all’estremità ci stacchiamo ansimando mentre ci fissiamo a turno occhi e labbra arrossate.
Marz:*con un lieve affanno* Era un “no”? *sorridendo*
Pablo: Desideravo a morte fare questa scena..*ridendo*
Marz: *inarcando il sopracciglio* Dopo avermi fratturato quasi la schiena ci sederemo sul letto ad organizzare le ultime cose per la festa di stasera?*finto sorriso*
Pablo:*sorridendo maliziosamente* Lottando alla tentazione di baciarti?
Marz: Esattamente.
Pablo: Non ti prometto niente..
Marz: Idiota.
E lasciandoci andare ad una piccola risata ci prendiamo per mano , dirigendola verso il mio letto.
Con la stanza a nostra disposizione possiamo organizzare le ultime cose per la festa di Natale, o meglio di pre-vigilia, che si terrà nella zona comune del collegio questa sera.
Marz: Ecco qua il foglio degli invitati. *sedendosi sul letto* Tutti hanno confermato .
Pablo:*sedendomi accanto* Perfetto. Il cibo invece arriverà sul tardo pomeriggio . Lujan si è presa l’incarico di trasportarlo lei nella zona comune.
Marz: Si me l’ha appena detto, mentre Luna e Nico si occuperanno della Musica.
Pablo: Peccato che non ci siano Mia e Manuel.
Marz: Bhè si, sarebbe stato divertente prendere il giro il suo vestito natalizio.*ridendo al pensiero* Peccato, sarà per il prossimo anno.
Pablo: A preposito di vestito.*sorridendo maliziosamente* Hai già pensato a cosa indossare?
Marz: Puoi farmi tutte le domande che vuoi persino torturarmi con baci e carezze.*ridendo* Non te lo dirò , voglio che sia una sorpresa!
Pablo:*alzando le mani* Mi arrendo! *ridendo* Non nego di non vedere l’ora di vederti brillare questa sera.
Sorrido accarezzandogli il viso dolcemente , sfiorando quindi la sua pelle morbida e profumata che si smuove nel creare un tenero sorriso sulle labbra.
Marz: Non vedo l’ora anche io.. Sarà una gran festa. Tu invece?
Pablo: *ridendo* E credi che sia giusto che ti dica come mi vestirò io?
Marz:*sorridendo furbamente* Ma io sono Io. *ridendo*
Pablo: Sei incredibile.
Ci lasciamo andare ad una lunga risata e dopo aver trascorso un incantevole pomeriggio tra le braccia dell’altro ad immaginarci come sarà la festa di stasera, lei decide di tornare in stanza per prepararsi.
Così la accompagno sino alla porta dell’ala femminile.
Pablo: Allora ti aspetto davanti la scala principale?
Marz:*annuendo* Si.. ti lascerò a bocca aperta..*sorridendo maliziosamente*
Pablo:*avvicinandomi* Non vedo l’ora.
E ridendo sotto i baffi mi sottrae un veloce bacio a stampo e dopo aver frustato il viso con i suoi capelli rossi straordinariamente profumati corre via , verso la sua stanza , sentendo solamente l’eco di quella folle risata che amo da impazzire. Sorridendo dolcemente scuoto il viso , ancora incredulo di averla finalmente conquistata. Eppure più mi sforzi di pensare a lei mi sul petto sento uno strano peso , come se fossi certo che qualcosa questa sera prima della vigilia di Natale succederà qualcosa di … sconvolgente.
Dopo un lungo sospiro e aver controllato la temperatura dell’acqua calda scrollo via questo fastidioso peso , rilassando la mente posando , nel contempo , i miei pensieri unicamente alla festa.

Marizza

Dopo ore trascorse da Pablo ad abbracciarci e baciarci con moderazione decido di tornare nella mia stanza.
Luna è partita con Nico per andare a trovare i propri familiari e quindi ad aiutarmi con il vestito della festa è Lujan.
Marz: Lujan , senza offesa , ma sei utile come un bastoncino di findus nel brodo! *lamentandomi* Cavolo aiutami con la zip! Non vedi che mi sto mi uccidendo??
Lujan: E’ la terza volta che ti dico che non sono esperta di queste cose! Non so dove mettere le mani davvero..*sospirando*
Marz: Aah dov’è Luna quando serve?*sbuffando* Vedi Lujan devi alzare quella cerniera! Non sono Elastic-girl , non ci riesco da sola!
Lujan:*facendolo* Così?
Marz: Che lassù qualcuno ti benedica! Finalmente!
Sorrido raggiante al mio riflesso allo specchio facendo un mini giro su me stessa entusiasta dell’effetto che fa questo vestito regalatomi in anticipo da mia madre per Natale.
Lujan: E’ incantevole!
Marz: Bhè per la prima volta devo ammettere di aver azzeccato sia la taglia che il mio gusto.*ridendo*
Lujan: Non ci resta altro che aggiustarti i capelli e poi abbiamo fatto.
Marz: Si ma resterà il tempo necessario per aggiustarti anche tu! Non di certo andrai vestita in questo modo alla mia festa.*ridendo*
Lujan: Ma io amo la tuta.*sorridendo sotto i baffi*
Marz: se stava una renna o un babbo natale può darsi che ti permettevo di indossarla ma..*mettendomi una mano in faccia* Dio a volte somiglio a Mia vero?*con un espressione schifata*
Lujan: Nah tranquilla.*ridendo* E’ inevitabile contagiarsi con la stupidità.
Marz: Hai ragione.*sorridendo* Comunque tornando a noi ho il vestito adatto per te proprio nell’armadio.
E dopo aver combattuto contro la sua ostilità per altri minuti finalmente la convinco . Così esce col vestito in mano per andarsi a fare una doccia veloce e vestirsi in bagno lasciandomi dunque sola in stanza.
Mi avvicino nuovamente allo specchio ammirando l’abito rosso , stile antica Grecia , stretto in vita e morbido su fianchi e gambe. La scollatura è un po’ audace , niente a che vedere comunque con quelle che puntavano le altre ragazze della mia età, e in più un paio di scarpe rosse col tacco rendeva il tutto uno spettacolo . Mi voltai notando con piacere che nemmeno dietro mi stava male. Con abili gesti delle mani ,in un attimo, mi sono acconciata a regola d’arte i capelli notando persino come mi lasciavano scoperto il mio collo slanciato , parte del corpo amatissima di Pablo . Sorrido al pensiero di incontrarlo a sbalordirlo con questo mio look insolito . Ormai giunta l’ora afferro il mio scialle velato , sempre rosso ,e una volta coperta le spalle scoperte esco dalla stanza , certa che Lujan sarebbe tornata tra brevi minuti e giunta alla festa con alcuni minuti di ritardo. Nei corridori del collegio non solo rimbombava l’eco dei miei tacchi ma anche la musica a palla del piano superiore. Con diversi cigoli la porta dell’ala femminile ora era ben aperta per chiunque volesse fare sopra e sotto e finalmente giungo sulla cima delle scale dove inalo senza neanche individuarlo il suo profumo. Socchiudo un attimo gli occhi amando appieno il suo odore e li riapro subito dopo per fissare tutta la bellezza che amane questa sera. Con la schiena poggiata alla ringhiera fissa il via e vai lento dei ragazzi che entrano ed escono dall’entrata principale , i quali poi si dirigono verso la zona svago rimossa da tutti i mobili per dar vita ad uno spazio per ballare e divertirsi dalla quale provengono le musiche natalizie. Era in piedi nel suo smoking e appena i miei tacchi emettono un suono sulle scale il suo sguardo , poc’anzi vago , si posa su di me. Il suo sguardo mi scivola giù per il vestito facendomi diventare rossa come un peperone.
Marz: Eccomi..
Pablo: *a bocca aperta* Sei uno schianto…



CAP 16

Marizza

Sussurra estasiato una volta giunta a pochi centimetri dal suo petto. Con un tenero sorriso accetto il suo complimento fissando i suoi meravigliosi occhi di un azzurro intenso posarsi sui miei.
Pablo: *sorridendo* Interessante..
Marz: Cosa?
Pablo: Il tuo trucco . Sai dovresti truccarti spesso se mi fai andare in tilt il cervello più del dovuto.*ridendo*
Mi lascio andare ad una risata imbarazzata non dandogli tutti i torti. Quando mi sono fissata allo specchio prima di uscire era come se davanti avevo una perfetta sconosciuta.
Marz: Non fartene l’abitudine..
Mi ero spruzzata una cosa glitterata alla vaniglia così , quando mi muovevo , brillavo tutta.
Il trucco poi rende più intenso il castano dei miei occhi e per rendermi ancora più diversa dai soliti giorni mi ero messa persino il mascara che aveva reso le mie ciglia più lunghe del previsto .
Marz: Ti piaccio quindi?*sorridendo maliziosamente*
Pablo: Il tocco finale poi è questo lucidalabbra color rubino che esalta le tue labbra..
Posa la sua mano sulla mia guancia sfiorandomela quel po’ che basta per affascinarmi .
Marz: Anche tu non sei niente male .*sorridendo*
Pablo: Bhè che ne dici andiamo ? La festa ci attende!
Annuendo mi metto sottobraccio stringendomi nel contempo nel mio sciale , infinitamente grata di avere qualcosa con cui coprirmi . Anche se stavo con Pablo un pizzico di imbarazzo c’era. Non sono abituata a vestirmi e mettermi in mostra come oggi .
Marz: Buttiamoci nella mischia.
Esclamo eccitata per la festa . La musica martellante aumenta man mano che ci avventuriamo nel cuore della festa , fermandoci appena prima di oltrepassare le porte dove Pablo mi da un piccolo e lieve bacio sussurrandomi:
Pablo: Sarà il Natale più bello della mia vita ..perchè ci sei tu al mio fianco.
Marz:*sorridendo* Allora godiamocelo al meglio..
Finalmente incastrando le dita delle nostre mani avanziamo raggiungendo gli altri.
Dalle pareti e dalle porte della zona svago pendono collane di fiocchi di neve , fatti con le carte , e negli angolo e intorno ai tavoli con sopra diverse pietanze erano allineati piccoli Babbi Natale creati nelle ore di arte da noi stessi. Sorriso davvero soddisfatta sia del risultato , sia dei sorrisi e dal divertimento degli altri ragazzi rimasti qui per il Natale. Quindi la festa con gli organizzatori può ufficialmente dare inizio e poco dopo mi trovo Lujan prendermi per mano e buttarmi in pista insieme alle altre ragazze della nostra classe.
Con la punta dell’occhio vedo Pablo ridere per la mia improvvisa cattura e poi chiacchierare con alcuni ragazzi delle altre classi e dopo di che mi rilasso , senza sensi di colpa nell’averlo abbandonato , ballando per un po’ insieme alle ragazze, ridendo e facendo le stupide . Lujan dopo alcuni minuti ha iniziato persino a fare l’onda con le braccia e quasi sicuramente ad un certo punto ho intravisto Belen fare alcuni passi di danza al quanto imbarazzanti , deducendo che da qualche parte c’era l’alcool . Ma nulla avrebbe rovinato questa sera quindi decido di lasciar divertire tutti quanti . La parte in cui mi trattenni dal ridere sguaiatamente era quella quando molti ragazzi dal nulla provavo un certo interesse per me , sicuramente cresciuto per il mio look sensuale . Dopo ennesimi rifiuti nel lasciarsi andare ad un ballo, con sottofondo una canzona natalizia , finalmente sento una voce profonda alle mie spalle.
Xx: Permetti?
Trattengo la mia gioia nel vedere il ragazzo davanti a me sgranare gli occhi per il terrore di farsi spaccare le gambe dal mio ragazzo.
Ragazzo: *ridendo nervoso* Per nulla. Tempismo perfetto , stavo giusto che andare a prendere da bere.
Pablo: *sorriso glaciale* Ottimo.
Quel ragazzo del primo anno se le da a gambe elevate e solo ora mi giro trovandomelo a pochi centimetri dal mio petto.
Marz: Hai fatto scappare quel povero ragazzo coraggioso.*ridendo sotto i baffi*
Pablo: Coraggioso o no ti stava guardando sin troppe volte il seno e la cosa non mi stava piacendo affatto. Allora Balli col tuo ragazzo?
Marz:*mordendomi il labbro* Molto volentieri.*sorridendo*
Con un braccio mi cinge la vita, posando una mano in modo adagio sul mio fianco mentre con la mano libera prende una delle mie. Il ritmo della musica rallenta durante il quale io fisso quegli occhi meravigliosi che emanano tutta quella strana tenerezza. Il sangue mi pulsa forte nelle vene così come il cuore nel petto . Mi stringe più a se adorando questa vicinanza tra i nostri corpi. Le luci , sempre da noi preimpostate nella giornata, si riflettono sui suoi capelli biondi e suoi miei rossi raccolti in una acconciatura alta.
Pablo: Ti stai divertendo?
Marz: Un mondo.
Sorriso poggiando il capo sulla sua spalla massiccia lasciandomi trasportare da questi lenti movimenti , sorvolando sulla scomodità di queste scarpe col tacco.
Marz: Anche con quelle galline che ti ronzano attorno?
Ridacchia vicino al mio orecchio e il solito brivido mi attraverso dal capo ai piedi , sotto questo abito ho la pelle d’oca.
Pablo: Non del tutto. Preferisco danzare con questa creatura bellissima stasera.
Alzo il capo dalla sua spalla e lui si avvicina, chinando leggermente la testa per lasciarmi un altro lento e dolce bacio che non avrebbe rovinato il mio lucidalabbra . No che mi interessasse ovviamente , ma non amo dare spettacolo davanti a tutti , già è tanto che mi sono lasciata andare ad un ballo col mio ragazzo. Ripongo la testa sulla sua spalla e nell’istante in cui la mia guancia tocca il tessuto del suo smoking , un ondata di sensazione mi travolge lasciandomi senza fiato . La sua mano torna a premermi pian piano contro la schiena mentre continuiamo a muoverci lentamente sulle note della canzone natalizia , durante la quale inizia a canticchiare sottovoce . udendo la sua voce melodiosa socchiudo gli occhi .
Tutto questo non era soltanto bello , era anche emozionante.
A rovinare questo momento di estasi è la fine della canzone. Il vocio dei ragazzi riprende vita e noi due ci allontaniamo.
Pablo; Ti va di bere qualcosa?
Marz:*annuendo* Si . Nel frattempo vado un po’ dalle ragazze.
Prendiamo ognuno la direzione opposta , mischiandosi tra la folla degli altri che vogliono bere o sgranocchiare qualcosa mentre io mi dirigo verso Lujan e le altre in fondo alla stanza camminando tra zig e zag con qualche ostacolo tra la folla che si da alla pazza gioia sulla pista sotto le note di musiche più movimentate.
Lujan mi saluta da lontano aspettando che arrivi ma a bloccarmi il passaggio è la comparsa improvvisa di Ivan.
Marz: Ivan! Mi hai fatto prendere un colpo.
Rido leggermente imbarazzata del sobbalzo che ho fatto nell’avermelo trovato di colpo davanti a me , e la sua cera non lo rendo molto presentabile.
Ivan: Perdonami..*sforzando un sorriso* Non volevo spaventarti..
Marz:*Sorridendo* Non preoccuparti .. Non partecipi alla festa? E’ tutto così grandioso!
Urlo sovrastando la musica rombante , strana nel vedendo in abiti normali e non in quelli eleganti adatti per una festa del genere.
Ivan: Non amo molto il natale.
Mi spiega tenendo quella strana espressione malinconica , che cerca di sopprimere con un sorriso super sforzato .
Marz: Sicuro di stare bene Ivan?
Poggiando la mano sulla sua spalla sento la rigidità del suo corpo e quel vuoto nei suoi occhi che mi induce a preoccuparmi del suo stato.
Ivan: T-ti..va.. di fare due passi con me?
Sorpresa di questo inaspettato invito dilato i miei occhi truccati per poi farli tornare alla loro grandezza naturale non vedendoci niente di strano.
Marz: S-si..certamente.*con più convinzione* Solo che devo avvisare Pablo che io..
Ma senza farmi concludere la frase lui mi afferra per il gomito e mi guida nella folla sbizzarrita in un severo silenzio.
Marz: Hey mi dai un secondo?
Ivan: E’ impossibile trovarlo in questo caos. Dai vieni.. ho bisogno un po’ d’aria..
Sospirando pesantemente decido di abbandonare momentaneamente la festa per seguirlo ovunque mi stia portando. Giungiamo così all’atrio del collegio dove ormai le scalinate non sono più attraversate da file di ragazzi , che ora stanno tutti alla festa natalizia, ma bensì l’ambiente che ci circonda è vuoto e quasi silenzioso se non fosse ancora per l’eco della musica alta.
Marz: Ivan mi spieghi dove mi stai portando?
Solo ora gli pongo questa domanda notando che non siamo usciti nel cortile della scuola ma bensì ci stiamo introducendo in un ala proibita del collegio che man mano ci inoltriamo più la musica svanisce e il silenzio e il buio ci circonda.
Marz: Ivan mi rispondi? Mi sto iniziando ad incazzare!
Alzo il tono di voce sentendo la sua presa per il gomito diventare sempre più salda impedendomi di allontanarmelo da me.
Ivan: Sono disperato!
Ringhia con appunto tutta la disperazione che si nasconde sotto quello strano velo sul suo viso.
Dilato le pupille , sentendo il mio cuore accrescere i battiti e le pulsazioni del sangue alle orecchie quando mi induce a scendere gradino dopo gradino trasportata senza il mio volere .
Marz: Ivan lasciami altrimenti io..
Ivam: Io cosa? *ridendo istericamente* Ti metterai ad urlare? Una cosa è certa.. *creando un ghigno* Nessuno ti sentirà..
Marz.*dilatando le pupille* Ma che cavolo sei..?
Ivan: Chi sono?? *ridendo* Sono e sono SEMPRE stato il capo della Loggia e ora sarai la mia vittima di sfogo!
Senza neanche darmi tempo di collegare gli accaduti apre la porta scaraventandomi con violenza in una stanza poco meno illuminata da una lampadina appesa sul soffitto. Un rumore mi fa dedurre di essermi rotta i tacchi e levandomeli in un abile mossa riesco ad alzarmi per capire subito in che posto mi trovo.
Marz:*mormorando* Il ritrovo..della Loggia..
Ivan: Esattamente!
Un colpo assordante della porta chiusa con violenza mi fa riprendere dallo stato di trans in cui ero caduta per lasciar posto allo stato di terrore nel vedere i suoi occhi emanare una luce tenebrosa .
Marz: Tu!! *con tono sprezzante* Per tutto questo tempo io ti sono stata accanto mentre tu..
Non trovo le parole per sottolineare il disprezzo che invade il mio corpo in questo istante e mentre io lotto con me stessa per trattenermi nell’attaccare e spezzargli il collo per la rabbia lui si accomoda su una sedia guardandomi con un espressione soddisfatta , continuando però a soffocare quel rammarico inspiegabile.
Ivan: Ti avevo avvertito in qualche modo che non ti dovevi fidare di nessuno e soprattutto che il colpevole poteva esserti molto vicino.
Marz: Tu sei un malato di mente! Togliti da quella porta e fammi ritornare di sopra!
Ivan: Oh..*sorridendo da psicopatico* Tu non tornerai mai di sopra. Hai visto troppe cose e saprai altrettanto infinite cose da questo momento.
Marz: *sgranando gli occhi* T-tu..sei pazzo..
Ivan: Bhè.. non per colpa mia.. *alzandosi * ma per colpa di quelle cose che voi chiamate “Soldi” che avete a sbuffo continuando però a lamentarvi come dei mocciosetti ..
Marz: C-c-che cosa centrano..i soldi con tutto questo?
Balbetto ormai incapace di trattenere il mio terrore. Sono qui sotto un livello interrato , isolata da tutti e lontano da Pablo ..che chissà dopo quanto tempo mi troverà . Sempre se ci sarebbe riuscito.
Neanche se mi sforzo riesco a ricordare il tragitto fatto poc’anzi per arrivare qui sotto.
All’improvviso si accovaccia accanto a me , rimanendo mezza seduta a terra con aria terrorizzata , e con un ghigno sulle labbra mi inizia a guardare e parlare. Quel che ho davanti non è quell’Ivan di alcuni giorni fa.
Qualcosa mi dice che in un istante la sua vita è stata sconvolta e che io sono solo un capo espiatorio della situazione. Ma nonostante stia morendo di paura devo dimostrarmi coraggiosa , come lo sono sempre stata e fissandolo , senza distogliere neanche una volta lo sguardo , tento di regolare il mio respiro .
Ma più sto qui con lui più respiro a malapena per l’agitazione. Non riesco a capacitarmi che stia davvero accadendo a me. Pensieri e immagini orribili m’invadono la mente in un istante , pensando a cosa succederà se nessuno capirà che fine ho fatto . Eppure la sua voce come sempre stridula attira la mia attenzione.
Ivan: Ora ti racconto una storia.. C’era un ragazzo di 17 anni che aveva una casa , degli amici veri , dei parenti e soprattutto dei genitori . Un giorno all’improvviso , senza che me ne sia reso conto , perse tutto.
Casa , soldi e quindi la mia famiglia.
Marz: C-che cosa vuoi dirmi?...di preciso?
Ivan: Mio padre si ammalò di cancro .. Un cancro al cervello che lo distrusse senza neanche darmi il tempo di dire “Addio”.. Purtroppo il processo poteva rallentare solo mediante diverse cure..ma ci volevano i soldi e io..non ne avevo. Persi mio padre per colpa di quei dannati soldi!*con tono sprezzante*
Marz: M-m-mi dispiace..
Mormoro dispiaciuta ugualmente da questo racconto.
Marz: Però..*riprendendomi subito* Io non capisco cosa..centri io ..*balbettando*
Ivan: Tu..
Continua a parlarmi con un ghigno malefico afferrando una ciocca ribelle fuoriuscita dalla mia capigliatura fissandola come se in quel momento fosse la cosa più interessante che ci sia. Resto ferma, senza muovere un muscolo . Infatti il mio corpo non sta rispondendo al mio cervello e se solo non ero terrorizzata gli avrei tolto la mia ciocca di capelli da quelle sudici mani e con un gancio destro l’avrei spedito dall’altra parte del mondo insieme al suo racconto non-sense.
Ivan: Hai tutto ciò che io non ho..
Marz: non ne ho nessuna colpa!
Finalmente recupero non solo un tono di voce più deciso e sicuro ma anche la mia ciocca , abbandonata dinanzi al mio viso , pensando quindi di aver un aspetto terrificante in questo istante.
Ivan: Ho creato una nuova Loggia poichè per anni la vecchia mi ha perseguitato perché ero povero.
Mentre racconta con calma e disinvoltura afferra uno sgabello di legno massiccio e lo pone dinanzi la porta, unica via di fuga , sedendosi poco dopo in modo che mi stia di fronte con l’unica differenza di altezza.
Io buttata a terra , ancora incapace di rialzarmi e affrontarlo con le unghia , e lui seduto come se fosse una divinità dinanzi uno schiavo insulso.
Marz: Liberami! Non voglio sentire nulla di tutto ciò che stai dicendo!
Ivan:*finto sorpreso* Dopo tutto quel tempo a cercare i colpevoli di quegli attacchi e ora non vuoi neanche starmi a sentire?! Marizza ..mi sorprendi sai..
Marz: Voglio andarmene! Come te lo devo dire?
Ivan:*tornando serio* E io come ti devo spiegare che da qui non te ne andrai mai?
Sottolineando questo “particolare” scioccante decido di sentire la storiella di questo psicopatico , non trovo aggettivo migliore al momento , mentre escogito qualche piano di fuga.
Abbasso così il capo per fargli capire di esser una sua sottomessa e dopo un paio di secondi lo sento sospirare e poco dopo continua il suo straziante racconto.
Ivan: Dove eravamo rimasti? Ah si.. Ho organizzato quel gruppo perché volevo vendetta . Volevo far patire la sofferenza che a me hanno inflitto i ricconi mesi fa. Io ero un INNOCENTE!
Marz: *rialzando il capo* Io non di certo ne facevo parte! IO NON ti ho fatto NULLA!
Ivan:*alzando il tono* Ero già infelice per conto proprio non ci volevano loro! Ma voi…tu e io tuo gruppetto di amici volevate mettermi il bastone tra le ruote , IMPEDIRMI di sfogare le mie pene su altri ricconi che nonostante abbiano tutti OSANO ancora dire di non esser felici , di non avere gioie , di non poter far niente perché non ne hanno la possibilità! Sono patetici! Non capiscono che con i soldi loro possono esser qualcuno , permettersi qualunque cosa!
Marz: E tu non capisci che tra la gente che ha il denaro non c’è amore??
Ivan: l’Amore non salva nessuno!
Marz: Metti da parte un attimo il risentimento che provi per tuo padre che è morto ingiustamente.
Ivan: No..*scuotendo il capo* Io lo continuerò a pensare e assocerò alla sua morte sempre la mancanza di denaro ma ciò che ha fatto scattare in me oggi una levetta del cervello è stata un’altra disgrazia ! E dovevo per FORZA scontarmela con qualcuno e purtroppo..*sorridendo falsamente* Sei caduta tra le mie grinfie tu..cara Marizza.
Marz: T-tu sei solo disperato Ivan. Se solo ti lasciassi aiutare vedrai che migliorerebbe la situazione e magari facendoti degli amici riuscirai ad uscire da quel tunnel in cui sei caduto senza rendertene conto.
Ivan:*urlando* Io ce li ho degli AMICI! Sono colore che mi hanno accompagnato in questi ultimi mesi nelle nostre missioni. La Loggia è una mia cara e fedele amica!
Marz: O meglio dire i tuoi schiavetti!? Quelli che mandi per il collegio sparpagliando ingiustamente confusione e terrore tra gli alunni! Quelli li ritieni amici?
Ivan: Loro ci sono sempre stati e ci saranno per me sempre!
Marz. Anche dopo che questa Stupida Loggia cesserà di esistere come la precedente?*inarcando il sopracciglio* Sei patetico se pensi che , quando scopriranno dove sono e chi c’è dietro questa storia , i tuoi amici resteranno al tuo fianco a difenderti rischiando persino la borsa di studio una volta espulsi dalla scuola!
Ivan: Non dire idiozie! Loro sono i miei amici e per dimostrargli che sono persino un buon capo darò alla scuola un buon motivo per terrorizzarli ancora di più ti farò sparire del tutto . Non permetterò che nessuna traccia sarà riconducibile al tuo corpo qui sotto in putrefazione.
Sgrano gli occhi e nel contempo mi si serra la gola dal cuore che pulsa come non mai. Il suo sguardo è malefico e dietro quegli occhi si gela la cattiveria pura.
Marz:*con un sussurro* T-tu…sei pazzo..
Non nego di star tremando come una foglia in mezzo ad una tempesta.
Ivan: Indovina dopo la morte di mio padre cosa successe?
Inclina il capo da un lato guardandomi con aria scioccata.
Ivan: Mia madre si ammalò, divenne pazza per la disperazione , per lo shock. Fu rinchiusa in un centro e li dentro le sue condizioni in quest’arco di tempo è solo peggiorato e poco fa..
La sua voce si incrina mentre sfila il cellullare dalla tasca dei pantaloni . Bingo! Se solo riuscirei a stordirlo quel po’ che basta ad emettere il numero di Pablo e chiamarlo in chiesta di aiuto , saprei di aver ancora un futuro.
Ivan: ..poco fa ho ricevuto una telefonata. *smuovendolo* Mi hanno riferito una notizia sconvolgente. Mia madre si è spenta … Anche lei mi ha abbandonato in questo sudicio mondo e anche a lei..non sono riuscito a dirle addio.
Dilato le pupille smuovendomi lentamente sul posto . La notizia mi ha sconvolto ma penso che questo momento sia a mio vantaggio. Se non mi muovo ora non riuscirò mai a levargli il telefono dalle mani e stordirlo per bene , magari con una gran botta alla testa . Il mio intento è quello di sottrargli il telefono e mentre scappo fuori da questa stanza cerco di trovare la giusta via , difficile dato che nei corridori esterni domina un buio pesto , chiamo a Pablo per farmi aiutare. Non posso affrontarlo da sola anche se dipendere o meglio coinvolgere gli altri non ritengo sia una cosa giusta da fare in queste situazioni. Soprattutto se abbiamo a che fare con un pazzo .
Ivan: Se solo fossi andato per le vacanze natalizie io.. l’avrei potuto salutare.*chinando il capo*
Seriamente! Se solo se ne fosse andato a quel paese io non stavo qui a giocare al ninja che non sono. Ma vale la pena rischiare e impiegare tutte le mie forze.
Marz: sai che ti dico?
Finalmente mi metto in piedi ma non per questo lui alza la guardia , ma si limita solo ad alzare uno sguardo assente, privo di emozioni.
Marz: che non me ne frega un fico secco di ciò che pensi di noi ricconi o come vuoi chiamarmi. So soltanto una cosa che mi dispiace un mondo per quello che hai dovuto subire in così poco tempo nel corso della tua vita ma davvero..io..noi , gli altri non abbiamo nessuna colpa.
Ivan: Voi non capite.. Siete ricchi non vi succedono queste cose! Potete permettervi di pagare tutto.
Marz: Il denaro non salva nessuno! Non salva la gente. Lo vuoi capire? Vedi dove ti ha spinto quell’invenzione ? Alla distruzione del tuo “Io”. Tu non sei così Ivan..
Ivan: La disperazione cambia la gente. Tu non sai come sono.
Marz: E non ci tengo allora! So soltanto una cosa.. Che mi voglio SALVARE , quindi perdonami!
Con uno scatto felino afferro la scarpa col tacco intatto lanciandoglielo dritto in faccia e questa distrazione mi da la possibilità di afferrare lo sgabello , su cui sedeva istanti fa , e scaraventarglielo in testa come se fosse una pallina da baseball e lo sgabello di legno una bella mazza lunga. Appena l’oggetto si imbatte violentemente sulla sua faccia le sue gambe cedono immediatamente e vedendolo steso a terra mi rendo conto di esser riuscita a stupidirlo il tempo necessario per rubargli il telefono da terra aprire la porta e con affanno correre a zonzo per questi bui corridori .
Marz: Dannazione non vedo un accidenti!
Maledico questi dannati muri ai quali mi vado a schiantare ripetutamente per la scarsa illuminazione e la disattenzione dato che corro , in questo laberinto di corridori , con gli occhi fissi al cellullare.
Compongo, con mani tremanti , il numero di Pablo sperando Dio che risponda subito e mentre sento i continui Bip del cellullare tendo l’altro orecchio per assicurarmi di non sentire ulteriori suoni che mi illuderebbero un pseudo risveglio di quel psicopatico.
Pablo: Pronto? Pronto?
Dilato gli occhi incredula fermandomi nel bel nulla col respiro affannoso. Se corro non riesco a parlare . Quindi appoggiandomi sfinita e sudata ad un muro recupero fiato per chiedere aiuto a Pablo , colui che voglio , desiderio , vedere al più presto , tenendo sempre alta la guardia.
Marz: Pablo!!
Pablo: Marizza! Dove diamine sei andata a finire? Lujan ti ha visto da lontano allontanarti con Ivan ma non ha idea dove sia andata a finire!
Marz:*Con affanno* Pablo ti supplico ascoltami attentamente! Non c’è tempo da perdere!
Pablo: Marizza hai un tono sconvolto . Ti prego dimmi qualcosa!
Marz: Ivan mi ha catturato ! Sono in qualche piano interrato del collegio.
Pablo: Cosa??*sconvolto*
Marz: Ascoltami Pablo! Lui è il capo della Loggia! Sta riversando su di me i suoi dolori e non so come fuggire sono nei corridori ma non riesco a trovare una via di fuga!
Pablo: Tieni duro Marizza! Verrò il più presto possibile ! Tu continua a scappare!
Marz: Non ce la faccio più Pablo..
Rispondo totalmente esterrefatta e sfinita con le lacrime agli occhi .
Marz: H-ho…paura e lui….non è più in se.
Un minuto di silenzio durante i quali io socchiudo gli occhi versando alcune lacrime , perché nel mio interno sto morendo di paura.
Marz: Ti …prego…*balbettando* A-aiutami…
Xx: ECCOTI QUA DISGRAZIATA!
Sgrano di colpo gli occhi e senza neanche darmi il tempo di urlare mi trovo la mano di Ivan sulla bocca.
In preda dal terrore mi dimeno lasciando cadere il cellullare dalla mano che subito lui nota.
Marz: mmmm!! Mmmm!! *dimenandomi nella sua presa*
Ivan: Un .. ma guarda un po’.. stavi chiamando soccorso? *ridendo istericamente* Peccato che non ti troveranno mai..
Sempre tenendomi in una salda presa attaccata al muro lui si china per afferrare il cellullare e portandoselo all’orecchio lasciandomi intravedere un ghigno malefico sul suo viso.
Ivan: Scommetto che sei Pablo vero?
Pablo: Brutto figlio di p…*trattenendosi* LASCIALA IMMEDIATAMENTE IN PACE!
Ivan: E non godermi della sua compagnia? No.. neanche per sogno. Lei ormai sarà il mio svago.
Pablo: GIURO CHE QUANDO TI TROVERO’..
Ivan:*ridendo* Sempre se lo farai …
Pablo. …TI SPACCHERO’ QUELLA FACCIA DI MERDA CHE TI RITROVI!
Ivan: …allora ti auguro una buona e infinita…ricerca.
Pablo: OSA TOCCARLA E NON IMMIGINI COME TI RIDUR..
E ridendo chiude la telefonata lasciandomi tremare come una foglia. Appena riporta i suoi occhi gelidi sui miei sgranati e colmi di lacrime mi manda un chiaro messaggio :
Ivan: L’hai fatta davvero grossa…e questo sangue qui sulla mia fronte non te lo dimenticherai facilmente.
Ripenso in un secondo la frase di Pablo e il pensiero che lui in questo momento mi stia cercando mi basta per ritrovare l’energia nel mio corpo e ribellarmi sino all’esaurimento . Divincolandomi bruscamente riesco ad allontanarlo da me , ma senza darmi il tempo di riscappare dalla sua presa lui mi afferra un polso bloccandomi nuovamente i movimenti . Me lo inizia a stringere e per poco non inizio a temere che me lo sta spezzando l’osso . Tirandomelo di colpo mi gira bruscamente dalla sua parte e senza rendermene conto con pochi passi mi riconduce nella stanza in cui ero stata buttata prima , deducendo quindi di aver fatto sempre lo stesso giro di corsa nel buio poc’anzi.
Ivan: Non mi hai dato altre scelte ! Non volevole che accadesse ma tu… hai complicato tutto!
Spalanca del tutto la porta della stanza e mi ributta con violenza dentro con una forza tale da togliermi il fiato. In questo momento mi tocca solo aggrapparmi alla rabbia che monta dentro di me sempre più , sapendo che se avrei ceduto alla paura , o peggio , alla compassione , sarei stata spacciata.
Quindi con un urlo pieno di rabbia mi getto su di lui pronta a contrattaccare ma lui ha la meglio.
Riprendendomi per i polsi e stritolandomeli mi spinge poi via con violenza. Dalla bocca mi esce un grido stridulo mentre una fitta di dolore mi attraversa il braccio. L’impatto con la mia schiena nuda sul pavimento gelido mi toglie il respiro e il polso ha la peggio , nella caduta.
Apro la bocca per urlare con il fiato che mi era rimasto il gola per il terrore ma il suo sguardo mi intima a non istigarlo più di tanto. Sdraiata a terra con affanno il panico si impadronisce totalmente di me .
Volevo tanto ma così tanto che in questa situazione non ci fossi io …ma neanche qualcun altro.
Poi mi rifermo a pensare alle parole di Pablo , al suo tono di voce sconvolto e solo quel pensiero mi da un ulteriore forza. Posso farcela se solo mi concentro. La porta è ancora aperta e girandomi , sollevando le ginocchia potevo scappare nuovamente dalla stanza dato che non se lo aspettava. Devo farlo! Ora!
Ivan: Dove credi di andare ancora?
Il suo tono mi gela tutti i muscoli, persino quelli delle mie gambe che di colpo di tengono. Ma a muoverle è la sua mano fredda che mi afferra , appunto , le gambe di scatto iniziandomi a tirare a se .
Il mio braccio sinistro e lo stesso lato del viso colpiscono forte il pavimento ruvido e mentre mi trascina la mia pelle gratta contro esso procurandomi un dolore lancinante, e scolature di sangue.
A causa di tutte queste emozioni e del battito accelerato del mio cuore un senso di nausea prende il sopravvento mentre scalcio , dimenandomi , nella speranza di liberarmi ma lui grugnendo non molla la presa ma al contrario mi ritrovo con le mani bloccate sopra la testa e lui seduto su di me , tenendomi stesa a terra per bene. Con le lacrime che scorrono lungo i fianchi del mio viso fisso con orrore questa scena rivoltante cercando di respirare , nonostante il peso del suo corpo mi ostacoli il processo.
Urlo questa volta con una tale violenza da farmi bruciare la gola dimenandomi bruscamente ma lui non cede nemmeno di un millimetro e a tapparmi la bocca è la sua grossa mano .
Ivan: Nessuno ti troverà. E il tuo eroe non ti salverà. E se mai verrà e ti troverà non ve ne andrete mai più da qui. Ormai sapete tutto e non vi permetterò di rovinarmi ancora di più la mia insipida e crudele vita!*urlando*
Nel silenzio di questa stanza e lungo i corridori echeggia solo la sua fredda risata psicopatica.
Il suo peso è insostenibile , mi sta schiacciando, ma non riesco a pensare ad altro che a ciò che accadrà da li a poco . La mia unica e ultima speranza è che qualcuno…che Pablo abbia sentito il mio ultimo urlo .
Il suo volto si contorce in una smorfia di disprezzo . Chiudo forte gli occhi , non voglio più guardarlo , non voglio vedere la sua faccia. Voglio solo uscire da questa situazione.
Ivan: E non piangere!!
Scuotendomi di nuovo sbatto la testa sul pavimento e una nuova fitta di dolore mi sorprende facendomi aprire d’istinto l’occhio ancora sano , quello che non ha sbattuto a terra lasciandomi sicuramente un livido.
Con la mano gelata mi afferra il mento. Lo guardo in volto per poi soffermarmi nei suoi occhi vuoti e colmi di disperazione. Non avevo mai visto nulla di simile nel suo sguardo.
Marz: S-s-sei..solo disperato..Possiamo aiutarti..
Ivan:*digrignando i denti* Non voglio l’aiuto di nessuno!*sgranando gli occhi*
Marz: Puoi..essere un ragazzo migliore…*balbettando*
Ivan: No…*scuotendo il capo* non ho bisogno di nessuno più! Come fa schifo la mia vita la farà anche la tua e di chiunque voglia intromettersi in questa situazione.
Marz: S-s-sai che lui….mi troverà… e quando lo farà..
Ivan:*sorridendo istericamente* Io gli farò passare le pene che sto facendo passare a te. Chiunque voglia ostacolare il mio progetto di distruggere l’elite prestigiosa di questo collegio non sopravvivrà !
Marz: … non ci sarà scampo per te!
Ivan: *avvicinando il viso al mio* Te lo ripeto carina… Non uscirai , ne uscirete da qui vivi…Per cui ..*allontanando il viso* ..mi inizio a portare avanti il lavoro con te mia cara.
E senza rendermene conto ,col suo corpo ancora seduto sulla mia pancia che mi impedisce di muovermi , in un attimo mi ritrovo le sue mani intorno al collo sentendolo stringere.
Non ho fatto in tempo a prendere l’ultimo respiro . Il panico si impossessa di me mentre cerco disperatamente di aprigli le dita , scalciando per liberarmi. Nulla da fare , mi serra la gola in una morsa letale. Le ferite del braccio e sul viso non brucianoo più come prima , un altro dolore ha preso il sopravvento. Non respiro più . il mio cuore batte sempre più piano , bisognoso d’ossigeno. La pressione minaccia di farmi esplodere la testa. Non sento più le gambe , ne nessun altra cosa.
Davanti agli occhi mi danzano delle lucine e questo significa che…sto per morire.
Non avrei rivesto più nessuno e questa notizia avrebbe sconvolto la mamma , i miei amici…Pablo.
Non posso morire così , senza ragione. In silenzio prego che qualcuno mi trovi prima che sia troppo tardi , ma le immagini si fanno sfogate e scivolo così in un abisso d’inchiostro.
Ma……non avverto più la pressione e…. la gola brucia meno .
Il dolore svanisce…. poi all’improvviso le sue mani non ci sono più e in lontananza sento il rumore di un corpo che si abbatte sul pavimento . Mi sento come distesa sul fondo di un profondo pozzo e quel suono proviene chissà dove ,lassù. Finalmente , però , posso respirare. Mi riempio i polmoni per riportare la vita agli organi ormai sul punto di collassare. Inizio a tossire mentre sento il chiasso di una lotta. Un corpo atterra proprio accanto a me. Lentamente provo a girarmi su un fianco nella speranza di riuscir ad aprire gli occhi e vedere di chi si tratta. Le ferite mi lanciano fitte insopportabili , ma in questo momento è un sollievo provare di nuovo dolore. Significa che ero viva.
Xx: COME HAI OSATO FARLE DEL MALE???
Questo grido può esser di una persona sola.
Marz: P-p-pablo..
Sussurro mentre i due si battono . Sollevo l’occhio un po’ più sano dell’altro e vedo come Pablo lo afferra e lo sbatte a terra con una violenza , e una luce negli occhi , mai vista. La forza di Pablo è sconvolgente , brutale. Sta come una bestia. Anche io reagirei nello stesso modo se vedrei lui a terra privo di energia con del sangue che sgocciola da diverse parti del corpo .
Cerco però di alzarmi ma vengo colta da un altro pesante attacco di tosse dovuto al quasi strozzamento. Crollo sulle mani e il male al polso mi strappa un grido. E’ gonfio e già di un “simpatico” color blu violaceo e opto più per una distorsione. Le voci e le frasi che non sono riuscita ad interpretare per lo stordimento diventano solo un ricordo . Ora nel silenzio sento solo un affanno pesante mentre io mi tocco la gola ritraendo però subito le dita dato che mi fa un gran male. La vista era ancora appannata poi con diversi battiti di ciglia torna lucida avvertendo poi un tocco gentile sulla spalla e la sua voce così melodiosa.
Pablo: M-marizza…
La sua voce mi procura un calore che parte dal cuore e si espande lungo il mio corpo e finalmente , ancora stesa su un fianco a terra riesco a guardarlo dritto in faccia.
Marz: P-p-pablo…
Pablo: Sono qui amore..Sono qui..E’ tutto finito.
Le sue labbra , spaccate da diversi tagli che sanguinano , tendono ad andare verso l’alto mostrandomi così un gran e rassicurante sorriso mentre le sue mani , con le nocche livide e sporche di sangue , accarezzano delicatamente le mie guance bagnate di lacrime.
Pablo: E’ finito amore mio..!





eccoci qua .spero che vi ho un pò reso felice . spero col tutto il cuore di poter creare un finale degno a questa storia. Un grazie enorme a tutti voi ciaoo!
view post Posted: 6/1/2017, 20:23 Amore impossibile - Fan Fiction
Heila ciao! Sisi mi affascina questa prima parte! Quindi che dirti? Ah si un bel grande CONTINUAAA! :D Sono mooolto curiosa di sapere cosa succederà nel prox cap! ^_^
view post Posted: 4/1/2017, 23:19 Vendetta Personale - Fan Fiction
Heyyy da quanto tempo! Sono felicissimi di leggere un altro tuo spettacolare capitolo! Mi hai sopresoo!! AHuahuahahauaha bene questo cap mi ha incuriosito ancora di più , soprattutto la parte del sogno! E più andiamo avanti più mi chiedo cosa sia successo realmente nel passato dei protagonisti! Bene concludo questo breve commento dicendoti di continuare al più presto perchè MI PIACE sempre più questa storia! Ciaooooo
view post Posted: 4/1/2017, 22:35 Spirito Ribelle! - Fan Fiction
E QUESTO 2017 INIZIA CON UNA SORPRESINA AHAUHAUAH sono riuscita a scrivere questo capitolo!! Spero che vi abbia reso felici e come vi ho già spiegato la fine di questa fan fiction sarà tirata sulle lunghe dato i miei innumerevoli problemi personali ^_^ Bene concludo con l'augurarvi una Buona letturaa!!


CAP 14

Loggia

Nel solito posto , circondato da alti mobili vecchi colmi di libri antichi e soprattutto impolverati , il famoso gruppo incappucciato si raduna scambiandosi gli ultimi avvenimenti nel collegio, continuando a tenere l’identità nascosta tra loro , prima che il Capo Loggia prenda parola.
Ivan: Bentornati in questo nuovo raduno. Oggi è una giornata al quanto importante.
Accennando un espressione trionfante continua a parlare non facendosi interrompere dagli altri membri appartenenti .
Ivan: Finalmente mi sto avvicinando alla nostra carissima Spirito .
Ramiro , nonché suo migliore amico e capo juniores del 4° Anno prende parola.
Ramiro: Qual è il tuo piano?
Ivan: Oh niente meno quello di coinvolgere questa volta Bustamante.
Violet (Capo juniores 1° Anno) : A me e al capo juniores del 4° anno *riferita a Ramiro* Ci hai affidato l’incarico di separare la nuova coppia.
Ivan: Si..Farete parte del piano ma la parte più delicata tocca me svolgerla. Intendo far credere a Spirito che il capo , l’organizzatore di tutta questa baraonda che noi stiamo creando , sia proprio il suo nuovo fidanzato.
Solo in questo momento il capo juniores del 2° Anno prende parola , un certo Juan.
Juan: E dopo aver fatto fiasco nel tentativo di fargli credere che Guido Lassen appartenesse alla loggia Spirito ricadrà nella trappola?
Diego(capo juniores 3°Anno) : In qualche modo finirà col soffrire e il capo è quello che vuole.*fissandola*
Ivan: Parole sagge. E inoltre la nostra brillante riserva *riferita a Violet* è pronta a seminare un po’ di gelosia avvicinandosi e seducendo il nostro caro Pablito.*accennando un ghigno*
Violet : Sarà un immenso piacere seminare discordia.*sorridendo malignamente*
Ramiro: E io?
Ivan: Aiuterai Me a conquistare Spirito in modo da scoprire tutti i suoi movimenti. Sai..averla accanto sarà più facile sapere a cosa pensa e come pensa di fare per scoprire l’artefice della nuova Loggia.
Ramiro: Quindi.. devo far in modo di farvi passare del tempo insieme ..
Ivan:. Sai..incontri casuali , appuntamenti casuali e magari baci accidentali.*sorridendo* E a metter la ciliegina sulla torta sareste voi due *riferito a Ramiro e Violet* Farete in modo che l’uno..
Ramiro:*proseguendo la frase* ..colga l’altro in momenti imbarazzanti con l’altro..
Violet:*eccitata dall’idea*.. in modo che delle liti continue e la gelosia prevalga sulla loro relazione sino a frantumarla.
Ivan: Esattamente! Avete colto il punto. Bravissimi..
Diego: E noi due?*riferito a Juan*
Ivan: Voi due vi occuperete a seguire le persone più sospette secondo il vostro punto di vista e comunicarmi i loro movimenti o piani architettati.
Juan: Come desideri.
Ivan: Perfetto.. Prima di sciogliere questa assemblea vorrei esprimere altre parole , in modo che vi sottolinei come sempre il Valore di questo gruppo e il nostro scopo : Estirpare , Odiare quella gente insula piena di soldi ! Quelle persone così infelici nonostante abbiamo i soldi , quelle persone che qualunque problema lo affrontano scacciando quell’inutile ma nel contempo importante foglio di carta chiamata Denaro . Quell’invenzione spregevole e malefica creata solo per fare impazzire la gente. Questo nuovo sistema del mondo ci ha indotto a capire che chi ha i soldi si gode la vita , può permettersi tutto e nonostante sembrano aver raggiunto la loro felicità continuano a lamentarsi non pensando che in un'altra parte del mondo forse ci sono persone che non posso permettersi tutto quel lusso. Si.. i genitori , altra gente continuano a ripetere che i soldi non fanno la felicità , che i viveri in un momento all’altro potrebbero andar persi in qualche catastrofe naturale ma .. continuano a non capire che l’invidia prevale in noi quando fissiamo qualcuno potersi permettere di prendere tutto quel che desidera senza pensare al futuro , senza porsi la domanda “ E se questo denaro potrebbe essermi utile in futuro in qualcosa di più importante , di più vitale importanza? “ . Allora deluso e affranto lascia perdere e continua a vivere col quel peso della povertà . Noi tutti qui dentro siamo circondati da ragazzi viziati che si lamentano dell’ordine lussuoso arrivato in ritardo o magari sbagliato senza rendersene conto che ci sono altri che non si possono permettere neanche un pezzo di pane. Abbiamo ottenuto un posto in questo collegio grazie alla nostra mente , la nostra intelligenza quella capacità che i ricchi ne usufruiscono solo per fare qualche calcolo e lasciare enormi conti in banca . Per riassumere la cosa il denaro ha rovinato il mondo e nel tempo , dopo lunghe sofferenze e pessime esperienze , ho capito che se non ce l’hai non sei nessuno, non puoi vivere una vita tranquilla. Perché chi ha i solti può permettersi di tutto persino di rovinarti la vita .
I problemi loro li risolvono in quella maniera ..noi poveri dobbiamo sudare e piangere per la disperazione per trovare qualche soluzione al problema. Il nostro obiettivo e far soffrire quella gente in un modo che loro con quei stupidi e insulsi soldi non possono trovarne la via di fuga. Li tormenteremo sino a quando questo collegio cadrà in rovina e niente e nessuno verserà un solo euro per rifornire le casse paghe. Porteremo la crisi , rovineremo questo posto e renderemo quei ragazzi folli per le nostre azioni!!!!!
Tutti: Siiiii!!!!!
E dopo questo lungo discorso tutti esultano con moderazione sciogliendo ufficialmente l’assemblea.

Marizza

Marz. Posso sapere dove sei stato tutto il giorno? Ti ho cercato l’intero pomeriggio!
Chiedo posando severamente le mani sui fianchi guardandolo in cagnesco dopo aver visto la professoressa uscire dall’aula con in mano i temi poc’anzi consegnati dopo aver sudato per 2 ore lunghe .
Pablo: Perdonami tanto. Dovevo studiare , ero indietro in alcuni argomenti.
Mi risponde mentre tiene lo sguardo sui suoi oggetti scolastici che ordina velocemente per sloggiare al più presto dall’aula , dato che le lezioni anche quest’oggi sono finite.
Marz. Così ? Di colpo?*inarcando il sopracciglio* Non potevi dirmelo velocemente? Mi hai lasciato come un idiota li dentro !
Pablo: Ti chiedo ancora di perdonarmi . Davvero, non so cosa mi sia preso ..
Alza finalmente lo sguardo scontrando i suoi occhi profondi.
Pablo: Ho trovato anche il modo per..svagare la mente da..pensieri s-strani.
Cerca di accennare un piccolo sorriso ma quel che vedo è solo un breve movimento dell’angolo della sua bocca. La sua frase subito sgretola quel tono e comportamento autoritario che avevo assunto, cogliendo al volo il suo messaggio subliminale.
Il battito del cuore inizia ad accelerare ma prendendo un respiro profondo subito cerco di sciogliere questo silenzio imbarazzante.
Marz: Le vacanze di Natale sono alle porte e noi abbiamo se non 3 giorni per scoprire qualcosa riguardante la Loggia.
Pablo: Hai ragione , ma cerchiamo di non parlare qui .*guardandosi attorno* Andiamo da un'altra parte.
Alzandosi mi prende per mano e l’ultima cosa che vedo sono quel ragazzo di nome Santiago e Diego chiacchierare a pochi metri di distanza da noi due.
Pablo: Qui siamo più al sicuro. Non sappiamo chi dei due fa parte , quindi è meglio stargli alla larga.
Marz: Mi ero dimenticata di avere un numero molto ristretto dei sospetti. Secondo te chi pensi che sia?
Mi lascia andare lentamente la mano poggiandosi al corrimano della scalinata principale mentre io lo fisso incrociando le braccia.
Pablo: Ovviamente non possiamo accusare nessuno senza prova. Quindi dobbiamo escogitare un piano per infiltrarci nelle loro stanze e trovare qualche oggetto sospettoso.
Marz: Non sarà facile ma penso di riuscirci.*sorridendo a pieni denti* Andiamo subito dato che quei due stanno ancora in aula!*pronta ad agire*
Pablo:*circondandomi la vita con un braccio* Frena frena frena. Uno non puoi infiltrarti nell’ala maschile e due è rischioso agire adesso.
Marz: *imbronciata* Non puoi negarmi di esser d’aiuto.
Pablo: Non di certo sarai d’aiuto quando finirai da Dunoff per un bel rimprovero. Se qualcuno ci becca è la fine. Dobbiamo pensare bene.
Sospiro pesantemente facendo un passo indietro in modo di tornare alla mia posizione iniziale.
Marz: E dimmi..Qual’è il tuo piano?
Pablo: Innanzitutto sentiamo cosa hanno scoperto Mia e Manuel e dopo ti comunicherò la mia idea.
Marz:*guardando lontano* Parli del Diavolo e spuntano le corna. Arriva la diva d’Hollywood.*roteando gli occhi*
Mia: Ciao ragazzi.
Ci saluta con un sorriso a pieni denti facendo , nel contempo , sventolare docilmente i suoi lunghi capelli biondi come se stesse fremendo dalla voglia di dirci qualcosa .
Marz: Devi andare per caso a pisciare o devi dirci qualcosa di importante ?*finto sorriso*
Mia: Cosa?*dilatando gli occhi*
Marz: Ti stai dondolando come una cretina. Apri la bocca e parla senza giri di parole.*sbuffando*
Pablo: Marizza per favore..*sospirando*
Mia: Sorvolando il tuo charm sono qui per darvi un’ottima notizia!*battendo le mani* Ho alcuni nomi di diverse ragazze che potrebbero essere *abbassando un po’ la voce* il capo juniores del 1° Anno!!*porgendomi un pezzo di carta*
Pablo: Grandioso!!* con espressione radiosa* E’ già un gran passo! Ah vieni qua!
Mentre lui se la abbraccia come un fratello io afferro , mostrando un espressione disgustata dinanzi il loro atto , il fogliettino leggendo i vari nomi: Paulina Tergh , Tracy Shela , Violet Pesez e Iole Keil .
Marz: Bhè già che la odiano 4 ragazze questa Linda dovrebbe seriamente preoccuparsi.*finto sorriso*
Mia: *sorridendo* Ora vi racconto tutto , io ho già un idea su chi togliere dalla lista.
Marz:*sospirando* Su sentiamo..

Mia (dopo fine lezione)

Manu: Hei Mia dove vai così di fretta?*tenendomi il polso*
Mia: Manu! *sorridendogli* Prima di consegnare il compito ho visto passare quella Ragazzina..
Sottolineo la parola “ragazzina” con uno sguardo più intenso facendogli subito cogliere al volo il messaggio.
Manu: stai andando da lei?
Mia: Si.*sorridendo* Ho già in mente un piano per parlargli.
Manu: Cerca di stare attenta. *accarezzandomi la guancia* non ti mettere nei guai.*sorridendomi*
Mia: *ridendo* Sono Mia Colucci no Marizza Pia Spirito!
Manu:*avvicinandosi* Allora vai e ritorna trionfante My Lady.*ridendo sotto i baffi*
Mia: Certamente mio piccolo Azteco.
E ridendo gli rubo un fugace bacio sulle labbra per poi correre , nella maniera più delicata possibile in modo da non scompigliarmi troppo i capelli , verso Linda .. la ragazzina del 1° anno che potrebbe indicarmi una pista da seguire. La individuo camminare spensierata nei corridori , affollati per via del fine lezione , sino a quando viene spintonata da alcune ragazze che ridacchiando tra loro si allontanano senza neanche aiutarla a raccogliere i libri , che teneva strette in petto , caduti a terra a causa dello scontro.
Lei senza dire niente , senza esigere un “Scusa” da quelle prepotenti si abbassa per raccogliere i suoi oggetti in silenzio e sola .
Mia: *sottovoce* Questa è la mia occasione.
Sia per pietà sia per cogliere l’occasione mi avvicina frettolosamente e mi chino senza dirgli niente per raccogliere alcuni suoi libri e infine porgerli mostrandogli il mio meraviglioso sorriso.
Mia: Tieni cara.
Linda: Oh..g-grazie mille..*leggermente imbarazzata* Non dovevi , potevo fare da sola..
Ci alziamo contemporaneamente mettendosi dritta sul posto tenendo sempre i libri al petto mentre cerca in tutti i modi di mostrarmi un mezzo sorriso di gratitudine.
Mia: Niente affatto. Ho visto cosa hanno fatto quelle ragazze..Sono state delle maleducate.
Linda: Oh..*abbassando il capo* Lasciale stare..fanno sempre così . Ormai mi ci sono abituata.
Mia: Frequentano il tuo corso?
Linda: Si..
Risponde con il suo tono di voce un po’ stridula , come se fosse una bambina alle prese con la timidezza.
Mia: Bhè dovresti dirgliene quattro qualche volta. Non è possibile che ti trattino così.*scuotendo il viso in segno di disapprovazione* Insomma! Sei migliore di loro ..
Linda: Bhè…*alzando le spalle* ..non sempre i soldi rendono incolume le persone.
Mia: Tu sei Linda Burger vero? *cercando di sorridere*
Linda: Si..*accennando un sorriso*
Mia: Piacere sono Mia Colucci *porgendogli la mano* Ma penso che tu mi conosca.*ridendo*
Linda: *risatina* Si sei al quanto famosa. Grazie ancora per i libri.*indicandoli con lo sguardo* O-ora devo andare .
Sta per andarsene ma all’improvviso mi viene in mente un idea geniale.
Mia: Linda ma quella gonna è bellissima!
Attiro la sua attenzione e voltandosi fisso con più attenzione la graziosa gonnellina rosa venendomi automaticamente altre idea per la testa .
Linda. Oh..*guardandosela* grazie mille , sei molto gentile.
Mia:*avvicinandomi* Sai penso proprio che ho per te una ME-RA-VI-GLIO-SA camicetta che ti può stare a pennello e soprattutto donare con la gonna.*fissandola interessata*
Linda: C-come..?*sbalordita*
Mia: *sorridendo* Hai capito bene mia cara. Ti va di venire nella mia stanza per prenderti alcuni capi che non uso più?*porgendole le mani* Ti giuro solennemente di averli messi solo una volta quindi per me sono fuori discussione indossarli un’altra volta.*ridendo* E poi sono completamente certa che su di te faranno un figurone !
Linda: M-ma non posso ..cioè..io..*imbarazzata*
Mia: Nessuno problema cara, sono famosa anche per la vendita annuale dei miei abiti .*facendole l’occhiolino* Ma per te chiudo un occhio e ti regalo quella camicetta adatta per te.
Linda: Ehm …veramente non saprei se sarebbe opportuno entrare nella tua stanza o meglio seguire qualcuno che..
Mia:*cogliendo al volo* Oh..capisco. Ho sentito dire in giro il tuo accaduto.*guardandola con dispiacere* E’ stato davvero un pessimo scherzo.
Linda: Si..Quindi mi perdoni se io…cioè..io..non ti seguo?*titubante*
Mia: Oh..*sorpresa mi porto la mano sulla bocca* Credi che io faccia parte di quei loschi individui?
Linda: I-io..non saprei.
Mia: Cara..*sorridendo con dolcezza* Ti puoi fidare di me . Se mi conosci bene sai che ti puoi fidare di me.
Per quelli che sono sembrati minuti di titubanza avevo perso del tutto la speranza di avvicinarmi a lei per porgli qualche domanda succulenta . Ma ecco che mostrandomi un piccolo sorriso vedo i suoi lunghi capelli neri smuoversi quando annuisce animatamente col viso.
Mia: Perfetto! Andiamo nella mia stanza *prendendogli la mano* Ho delle cose MERAVIGLIOSE da farti vedere!
E ridendo insieme giungiamo nella stanza , ovviamente entusiasta dell’inizio del mio successo.
Linda: Sicuro che non disturbo le tue amiche?
Mia: Le “nostre” amiche.*ridendo* Le mie amiche sono anche le tue da oggi in poi.*sorridendo* Su tranquilla per ora non ci sono.
Tranquillizzandola la faccio accomodare al piano di sopra e , sola con lei , riesco a sciogliere il ghiaccio mostrandogli vari capi che le donano alla perfezione sino a quando opto di aver raggiunto un livello sufficiente d’amicizia per porgli qualcosina.
Linda: Wow..credo di aver passato l’intero pomeriggio qui dentro.
Ride ormai a suo agio nel mio ambiente mentre si fissa , forse per la quinta volta , allo specchio con un espressione incredula e meravigliata nel vedere i miei capi donarle sul suo minuto corpo .
Mia: Sei davvero una ragazza graziosa , peccato che ti abbiamo fatto quei torti. Eppure non ho ancora capito cosa sia successo di preciso.
Perfetto , ho la situazione tra le mani e dalla sua espressione non penso di averla terrorizzata col ricordo di quell’evento. Ma quel che fa è poggiare sul mobiletto la camicia regalata e sedersi di fronte a me per parlare a 4 occhi.
Linda: Bhè.. penso che i ragazzi abbiamo messo in giro varie voci .
Mia: Tipo?
Linda: La lista è lunga. Quel che posso raccontarti invece è la verità che gli altri hanno interpretato a modo proprio.
Dopo un gran respiro inizia a raccontare la vicenda tanto desiderata , ascoltandola con un espressione concentrata in viso , tenendogli gli occhi fissi addosso.
Linda: Era un giovedì mattina quando sono andata verso il mio armadietto per prendere i soliti libri. Sai..ho l’abitudine di prendere i libri di testo senza guardare , sapendo dove li metto , e all’improvviso ho sfiorato con le dita qualcosa di peloso . *fissando i miei occhi sgranati* Erano due grandi e grossi ragni pelosi. Non ti so dire che razza erano so soltanto che quando apri per bene l’anta e mi trovai quei due animali vicino le mie dita ho davvero pensato di …morire d’infarto. Per alcuni secondi , che per me sono durati ore, mi è mancato il respiro . Sono finita in ospedale per alcuni accertamenti .
Mia: E’ una cosa terribile quel che ti hanno fatto! Come hanno potuto?*scuotendo il viso sconcertata*
Linda.Pensavo che fosse uno scherzo di cattivo gusto ma quando alcune della mia classe mi hanno riferito di esser stata vittima della Famosa Loggia bhè..ho subito pensato di avere dei nemici.
Mia: E tu..hai qualche idea a riguardo?
Linda: In che senso?
Mia: Hai la benchè minima immaginazione di chi possa averti fatto questo? Della tua classe magari hai qualcuno che ti…odia?
Linda: *abbassando il capo* Ci sono alcuni studenti che non mi sopportano..
Mia: E perché?*curiosa di sapere*
Linda: Oh..*alzando le spalle* ..vorrei saperlo anche io. Sai non sono quel tipo di ragazza ribelle , che cerca guai o che fa dei pasticci solo per mettersi al centro delle attenzioni.
Mia:*accennando una risata* Tipo Spirito della mia classe?
Linda: *sorridendomi* Esatto.. Anche se invidio il temperamento di quella ragazza posso affermarti di non essere come lei ..sfortunatamente.
Mia: Desideri essere ribelle ?
Linda: A volte si. Sai affrontare chi mi maltratta..con audacia e coraggio.
Mia: Come per esempio quelle ragazze nel corridoio?
Linda: Esatto. Ma a volte mi fermo a pensare al perché si comportano in quella maniera nei miei confronti..
Mia. E hai trovato qualche motivo interessante?
Linda: No..*scuotendo il capo* Ho solo optato ad una cosa sciocca.
Mia: Se vuoi puoi dirmelo.*sorridendo*
Linda: Bhè.. Essendo la ragazza più ricca del 1° anno , secondo me , le mie compagne di classe rosicano ogni qual volta arrivano i miei genitori a pagare un alta retta o le guardie del corpo venirmi a prendere sin dalla stanza del dormitorio sino alla porta principale ogni fine settimana.
Mia: Ti prendono in giro solo perché i tuoi…ti viziano? E’ questo che vuoi dire?
Linda: Si.. In poche parole si. Non mi sono mai fatta amiche .
Mia: E perché? Sai a volte le amicizie servono per diventare più forti e sicuri di se.
Linda: Sono sempre stata una ragazza che sta per conto proprio per non avere problemi con nessuno ma a quando pare non è servito a granché se sono sotto tiro della Loggia.
Mia: Per caso sai a chi stai antipatica di più in classe? Magari posso aiutarti in qualche modo.
Linda: Ne dubito. Ma darti qualche nome non mi crea problemi.
Mia: Sono più maschi o femmine?
Linda: Con i maschi non ho nessun problema . Diciamo..*leggermente imbarazzata* che sono la ragazza più desiderata in classe .. Quel che vogliono è provarci con me . Per di più sono le ragazze che non fanno altro che sparlare alle mie spalle. Pensa che una ragazza mi ha persino accusata di avergli soffiata via il ragazzo. *con tono indignata* Ma giuro che non ho neanche aperta bocca con quel ragazzo!
Mia: Quindi può esser che alle ragazze non sei molto simpatica perché ti ritengono una minaccia per i loro ragazzi.
Linda: Suppongo di si.. Ma davvero..non ho mai desiderato questo. Non lo faccio apposta.
Mia: Oh certo , ti posso capire.*sorridendo* La bellezza ci è stata donata. *smuovendomi i capelli* Siamo solo fortunate mia cara.*accarezzandogli la mano* Bene , riguardo i nomi? Chi è questa ragazza che ti ha accusata ingiustamente?
Linda: Le ragazze che più mi danno fastidio solo Paulina Tergh , Tracy Shela e Iole Keil. Erano quelle ragazze nel corridoio. Mentre..
Mia: Mmm..*interessata* Mentre?
Linda. Mentre quella ragazza che mi ha accusata è Violet Pesez … Questo è tutto.
Mia: Sono davvero felice che ti sei confidata con me Linda.*sorridendogli* Per qualunque cosa sarò lieta di aiutarti e ovviamente.*alzandomi* Regalarti altri capi mia cara.*ridendo*
Linda:*alzandosi sorridendo* Grazie a te Mia , sei una grande amica!

****

Mia: E alla fine ci siamo salutate con un grande abbraccio!*poggiandomi a Pablo*
Marz. Si si..molto “commovente” .*finto sorriso* Potevi risparmiarti un sacco di cose nel racconto ma penso che le informazioni ottenute siano soddisfacenti.
Pablo:*sorridendo* Su dai congratulati per bene a Mia. Ha fatto un ottimo lavoro.
Marz: *guardandolo male* Vuoi stare ancora con me?
Pablo: Si ovvio che si!
Marz.*finto sorriso* Bene allora non mettere in discussione le mie parole.
Mia: Sei davvero antipatica!
Mentre io metto il broncio lei viene abbracciata e baciata velocemente da Pablito , gesti che comunque non sciolgono quell’espressione di marmo sulla sua faccia.
Assisto , nascondendo un pizzico di divertimento , ai loro scambi di effusioni moderati . O meglio ai tentativi di Pablo di scioglierla . Ma lei sembra avere il dono dell’autocontrollo dato che non cede a baciarlo con foga in pubblico.
Marz:*sentendola bisbigliare* Smettila , quando saremo soli ti darai alla pazza gioia. Ora fammi parlare con questa decerebrata.
Scaricando il suo ragazzo con un espressione amareggiata io attendo con un finto sorriso , dovuto al suo “complimento” , che mi rivolga parola.
Mia: Dovrei aspettarmi un “Grazie”?
Marz: No cara.*finto sorriso*
Mia:*a bocca aperta* Sei davvero un ingrata!
Marz: Se se ..*non calcolandomi* Ora che hai scoperto chi potrebbe essere la ragazza non ci resta che seguirla e scoprire dove si apparta ogni tanto con i suoi amici folli.
Pablo: Bhè parlare qui non mi sembra molto ideale.
Alzo il capo seguendo la direzione in cui il suo sguardo è puntato. Ed ecco che incrocio un paio di occhi verdi di un ragazzo affascinante , credo , venire da questa parte.
Marz: Non sto facendo nessuno nome.*sbuffando*
Pablo:*sottovoce* Il Terzo Incomodo si sta avvicinando.
Marz: Eh?
Confusa rivolge lo sguardo alle sue spalle trovandosi a poco più di alcuni centimetri un ragazzo sorridente.

Pablo

L’ho visto in lontananza adocchiare Marizza con sguardo languido e infatti , dopo neanche pochi minuti è avanzato verso di lei nonostante stia appiccicata a me. Più lo guardo più non mi levo dalla testa il pensiero che lui centri qualcosa. Ha un non so che dietro quell’espressione da ebete che non mi convince.
Ma non so di preciso se è l’affetto che provo per Marizza , l’istinto di proteggerla , o la gelosia che possa intralciarsi nel nostro viaggio romantico.
Pablo:*sottovoce* Il Terzo Incomodo si sta avvicinando.
Lei pronuncia un “Eh?” confuso , conscio di essermi fatto cogliere da un pizzico di gelosia.
Ivan: Ciao Marizza!
Come se io e Mia non esistemmo saluta solo la diretta interessata con un sorriso a pieni denti e appena lei si volge del tutto rimane sorpreso di trovarselo così vicino. Quanti centimetri esistono tra i loro corpi ? Una ventina? Bhè non mi è sufficiente e così d’istinto avvolgo il mio braccio sinistro attorno alla sua vita in modo da far combaciare il mio fianco sinistro al suo destro , rivolgendo ad Ivan non solo uno sguardo glaciale ma uno sguardo che dovrebbe fargli chiarire alla perfezione che lei è MIA!
Marz: Ivan..! *sforzando un sorriso* Come stai? Trascorso una buona lezione?
Come una sciocca gli da “man forte” , assecondando la sua presenza che ora è d’intralcio.
Ivan: Oh bhè ..*ridendo* Non è mai buono avere un compito di letteratura che dura 2 esasperante ore.
Marz: Che combinazione.*accennando una risata* Anche noi abbiamo avuto un compito con l’unica differenza che a noi era di Storia. *sorridendo*
Mia; Ehm.. io devo proprio andare. Marizza continuiamo dopo la nostra conversazione.
E sforzando un sorriso se le da a gambe elevante lasciandomi solo con loro due , guardandola con estrema sofferenza. Vorrei esser nel suo posto pur di non sentire questa stridula voce troppa acuta per esser di un ragazzo , ma purtroppo devo rimanere per il bene di Marizza . Ingenua com’è si farebbe pure toccare da questo tipo che continuo a guardare di sottecchi , lanciandogli sguardi minacciosi e freddi.
Ivan: Avevo per caso interrotto qualcosa?
Marz. Niente di interessante.*sforzando un sorriso*
Pablo: Forse.
Rispondo io con un tono distaccato di voce che richiama l’attenzione di entrambi. Marizza volge il capo dalla mia parte dilatando le pupille per la frase appena udita.
Marz: Pablo..
Sussurra quel che sembra un rimprovero ma me ne frego altamente , e al contrario guardo con superiorità Ivan che crea un ghigno forse soddisfatto per l’espressione rimproveratore che mi sta rivolgendo Marizza.
Ivan: Ho saputo che sei il suo nuovo ragazzo.
Pablo:*finto sorpreso* Sono lusingato che questa notizia si sia espansa in tutto il collegio.*finto sorriso*
Marz: Ehm..ragazzi..
Cerca invano di interrompere quel che sta crescendo : una sfida di sguardi fulminanti. Entrambi vogliamo una persona , con l’unica differenza che io ho già e lui spera che un giorno Marizza divenga la sua ragazza.
Ivan: Auguri..
Afferma con il miglior Finto sorriso al mondo , come se dietro a quei occhi spietati vorrebbe tanto augurarmi tutta l’infelicità del mondo.
Pablo: Grazie .
Rispondo con lo stesso tono insipido , per niente felice di ricevere le sue congratulazioni.
Xx: Oh dannazione! Oh no , no NO!!
Il nostro campo elettrico viene dissolto da una voce femminile che impreca poco prima di sentire un rumore assordante provenire alle nostre spalle. Ci voltiamo entrambi verso la cima delle scale dove , sul pianerottolo di pausa sono riversi una decina di libri sicuramente caduti da una ragazza che fissa il macello combinato con le mani sulla bocca e gli occhi spalancati.
Ivan: Oh povera ragazza. Ci vorrebbe proprio un aiuto. Così piccola è ovvio che gli sarebbero caduti quella marea di libri .
Condivide la sua opinione sin troppo vicino a Marizza che fissa quella ragazza con un mix di divertimento , sicuramente soffocando una risata per la gaff compiuta.
Xx: Maledizione!
La ragazzina minuta con i capelli nero pece che gli arrivano sin dopo le spalle si affretta ad inginocchiarsi accanto ai libri cercando invano di riportarseli addosso ma nonostante sia in difficoltà nessuno si azzarda ad aiutarla e seccato da questi due , Marizza e Ivan che sghignazzano senza muover un muscolo, scuoto il viso indignato da loro menefreghismo correndo poi in suo aiuto senza dire niente a Marizza.
Pablo: Ciao.. hai bisogno di aiuto?
Alza il viso , intorniato da una marea di capelli lisci , potendo ammirare i suoi occhi azzurri come il mare.
Xx: Oh..non devi. Sono una sbadata.
Si lascia andare ad una risatina mentre le sue guance si tingono di rosa per l’imbarazzo e dato che gli altri continuano a fissare lo spettacolo decido comunque di darle una mano , portandomi al petto cinque , sei libri per facilitarle il lavoro.
Pablo: Cavolo sono davvero pesanti . *ridendo* Come ti è passato in mente di portarli da sola?
Xx: *sorridendo* Sicuramente starai pensando che sono una mollica ma se non fosse per la stanchezza ti posso giurare di riuscir a portare un ulteriore peso . *ridendo*
Pablo: Complimenti allora.*ridendo* Posso domandarti dove stavi andando? Sei fortunata ad aver fatto volare i libri e no te stessa comunque.
Xx: Il professore del mio anno mi ha chiesto se potevo riportare questi libri usati in classe al proprio posto in biblioteca.
Pablo: Se vuoi ti posso accompagnare. *sforzando un sorriso* Io….non ho niente…da fare.
Rivolgo un’occhiata sfuggente alla fine delle scalinate dove fisso Marizza avvolta appieno in una conversazione con Ivan. Sapere che sta condividendo quel meraviglioso sorriso con un altro ragazzo mi viene una morsa al cuore .
Xx: Allora accetto con piacere il tuo aiuto!
La sua voce richiama la mia attenzione e non fissando più Marizza mi sistemo meglio i libri al petto sforzando di ricambiare il suo sorriso sgargiante.
Pablo: Andiamo allora.
Lei mi affianca , tenendo il resto dei libri stretti a se , dirigendoci lentamente in biblioteca.
Una volta poggiati sul proprio scaffale riusciamo a imboccare una conversazione più amichevole.
Xx: Mamma che sbadata! Abbiamo parlato di tutto e di più ma non sappiamo neanche il nostro nome.
Ride sbattendosi con moderazione la mano sulla fronte per la sbadataggine .
Pablo: Recuperiamo subito non preoccuparti. Io Sono Pablo Bustamante. *sorrido porgendogli la mano*
Xx: Oh Dio.. *ridendo* Sono stata aiutata dal figlio del sindaco! Che onore!
Pablo: *ridendo imbarazzato* Bhè non esagererei se fossi in te. E tu come ti chiami?
Xx: Con tutto il mio piacere *stringendomi la mano* mi presento : mi chiamo Violet.. Violet Pesez.
Per un momento questo nome mi suona familiare nella testa ma dopo la strana piega che ha preso la mattina non mi sforzo più di tanto a rifletterci sopra.
Pablo: Il piacere è tutto mio Violet. *sorridendogli*

Ivan

Tutto inizia ad andare secondo i miei piani. Pablo corre in suo aiuto e dal cambio improvviso dell’espressione di Marizza deduco che si sia infastidita per il solo unico fatto di esser stata messa al secondo piano. Era accanto a se prima che Violet è comparsa . Poi l’ha lasciata al mio fianco.
Mentre lei fissa con un velo di malinconia il loro scambio di sorrisi e di ringraziamenti io abbozzo un ghigno soddisfatto . Ma li per li non mi soffermo a festeggiare l’inizio del mio trionfo , e al contrario richiamo la sua attenzione.
Ivan: E’ gentile il tuo ragazzo..
Marz: *mormorando* Sin troppo con le ragazze…
Poi si schiarisce la gola con un lieve colpo di tosse mentre mi rivolge uno sguardo e sforza un sorriso.
Marz: Hai un po’ di tempo per farci una chiacchiera?
Cavolo! Non mi sarei mai immaginato che a lei bastasse questo piccolo soccorso d’aiuto per vendicarsi una volta abboccata alla trappola della gelosia.
Ivan:*sorridendo a pieni denti* Tutto il tempo del mondo per te. Andiamo?
Gli pongo il braccio e nascondendo il mio stupore cerco di tenere a freno la felicità che provo sapendo che già questo è bastato per farli allontanare. Lei rivolge uno sguardo fugace alle sue spalle , fissando i due allontanarsi con i libri stretti al petto. Soffoco un sorriso davvero stupito dalla bravura di Violet.
Averla nella Loggia è stata una vera fortuna. Non solo è di una bellezza straordinaria , gode anche il dono della persuasione. Ammalia tutti i ragazzi con i suoi modi docili e teneri di fare .
Seppur quella ragazza sembri fantastica nel suo “Io” si nasconde un’identità stravolgente costituita dalla vendetta. Fu lasciata dal suo ragazzo mesi fa , crudelmente. Si amavano alla follia poi come se tra loro non ci fosse mai stato niente la lasciò per un infatuazione . Si prese una cotta per una ragazza di nome Linda , e da allora Violet la ritiene la sua acerrima nemica , accusandola di averle soffiato via il ragazzo.
Solo entrando nella Loggia è riuscita a raggiungere parte del suo obiettivo: fargliela pagare a quella ragazzina colma di soldi. Una delle tante cose che mi vanto di avere è una squadra assetata di vendetta.
Prima o poi CHIUNQUE patirà ciò che abbiamo passato noi ..Gente senza la possibilità di difenderci col denaro!







BENe bene bene!! cosa succederà ora che il piano di Ivan sta procedendo?? LO SCOPRIRETE PROSSISIMAMENTEEE!! Ciaooo!
view post Posted: 21/12/2016, 12:32 Spirito Ribelle! - Fan Fiction
Salve a tutti!! Per chiunque stia continuando a leggere la mia fan fiction vi ringrazio tantissimo! Mi dispiace un mondo che non sto postando regolarmente i capitoli ma sto passando un periodaccio.. e questo mi rende impossibile proseguire per un pò la storia. Non so se in questi giorni riesco a fare qualcosina , anche perchè le idee scarseggiano un bel pò e anche le feste del Natale sono proprio alle porte! Vi lascio questo messaggio per farvi capire che la storia non l'ho abbandonata , semplicemente è in pausa per alcuni miei problemi. Se riuscirò a postare lo faccio . Scusate ancora e spero che aspetterete il continuo , che cercherò di farlo arrivare il più presto possibile! Alla prossima! Un bacione enorme! ciaooo
view post Posted: 12/12/2016, 21:46 Spirito Ribelle! - Fan Fiction
ECCO QUA IL NUOVO CAPITOLO!!! SPERO CHE VI POSSA PIACERE! A PRESTO ;) ciaoooo!!


CAP 13

Marizza

Ivan: Dannazione il tempo trascorre con sin troppa velocità in tua compagnia.
Guarda con un espressione amareggiata l’orologio appeso nella zona svago ormai mezza isolata.
Soli pochi studenti , 2 o 3 restano qui a finire i loro compiti in pace alle 9 passate di sera.
Marz: Quando ci si diverte è normale.
Sforzo un sorriso con le ultime forze che ho. Se per lui la giornata è volata per me no.
Marz: Grazie per questo.*mostrandogli uno snack* Credo che però adesso andrò a riposare. Sono Super stanca . E’ stata una giornata piena di emozioni.
Arretro lentamente verso la porta che collega la zona comune ai dormitori al piano superiore.
Ivan: E mi lasci così ..?
Mi fermo leggermente confusa dalla sua domanda chiesta con l’amaro in bocca.
Marz: Ehm..Buonanotte?
Opto ciò che desidererebbe sentire ma dal suo sorrisetto deduco di no.
Ivan:*Avanzando* Si anche ma..sinceramente mi aspettavo altro.
Marz: Ivan..
Dalla sua espressione capisco al volo ciò che vuole realmente e stringendo in una mano i suoi doni , lo snack e la rosa che necessita un po’ d’acqua , affronto una buona volta per tutte la situazione.
Marz: Vieni. Ti devo dire una cosa.
Lascio i suoi regali sul tavolo da biliardo e prendendogli l’altra mano lo induco a sedersi sopra d’esso mentre io rimango di fronte in piedi , pronta a confessare la verità faccia a faccia.
Ivan:*sorridendomi * Si?
Marz: Sai.. *leggermente imbarazzata* So che è difficile ma..mi sono accorta i tuoi modi di fare..Cioè..*smuovendomi nervosa*..a te piaccio e credo che me l’hai fatto capire chiaramente.
Ivan: Certo che si!
Esclama con un sorriso più raggiante che gela dietro un immensa felicità nell’aver capito che io ho scoperto i suoi messaggi subliminali .
Ivan: Come già ti avevo spiegato stamattina..Voglio altro che amicizia e spero che per te vale lo stesso anche perché credo che noi due ..
Scende velocemente dal tavolo da biliardo e posizionandosi di fronte a me , stando in piedi , può accarezzarmi premurosamente il viso. Cerco di rimanere ferma e impassibile , non assumendo atteggiamenti freddi che possano ferire questo pover ragazzo che ha interpretato male le mie gesta.
Ivan: ..credo che noi due siamo compatibili e che ci appartiamo. *sorridendomi* Tu mi piaci Marizza..
Marz. Ma Ivan.. *tenendo un tono basso e calmo* Non puoi esserti innamorato di me in un batter d’occhio.
*sforzando un piccolo sorriso*
Ivan: Io credo nel Colpo di Fulmine. Tu no?*continuando a sorridere*
Marz: S-sinceramente..no. Perdonami ma..*facendo un passo indietro* non è mio scopo ferirti ma devo esser sincera con..un Amico . I-io..non provo niente..per te.
Lentamente spezza quel sorriso ma più che incazzato sembra mostrarmi un espressione afflitta , malinconica. Lascia cadere lentamente la mano che mi carezzava la guancia , portandosela lungo il fianco e mentre china poco a poco il capo sento il sussurro della sua voce.
Ivan: C’è un altro vero?
Prendo un respiro profondo e cercando di restare calma e regolarizzare il battito accelerato del cuore senza mostrargli sensi di colpa o difficoltà nel “non dare false speranza”.
Marz: Anche adesso voglio esserti sincera. Si..amo un altro ragazzo e ..
Ivan: ..vi siete messi insieme.
Prosegue la mia frase rialzando lentamente il capo per mostrarmi un sorriso sforzato.
Ivan: Ok..*alzando le mani* Ammetto di esser arrivato troppo tardi . Mi arrendo. Perdonami se ti ho messo in imbarazzo..non volevo.
Marz: No non è questo Ivan. Mi rattrista solamente non ricambiare i tuoi sentimenti. Mi dispiace davvero non volevo ferirti in nessun modo. Credimi.
Ivan:*prendendo un respiro* Non preoccuparti. Mi riprenderò presto.
Marz: Perdonami se stasera ti ho fatto interpretare in altro modo le mie parole o ..le mie azioni.
Ivan: *scuotendo il capo* Stai tranquilla. Davvero . Ora..devo andare però.
Mi sorpassa dopo avermi rincuorato in qualche modo con un piccolo e debole sorriso giungendo alla porta dei dormitori.
Ivan: Marizza?
Mi volgo velocemente per ascoltare ciò che ha ancora da dire con un espressione curiosa.
Marz. Si?
Ivan: Si tratta di Pablo vero?
Dilato leggermente le pupille questa volta per lo stupore.
Marz: E tu come fai a saperlo?
Ivan:*accennando una risata* Su Marizza tutti nel collegio sa che tra di voi c’è sempre stato qualcosa. Ma non sono qui per parlare di ciò che è sorto di colpo . Vorrei avvertirti per lo più di una cosa..
Marz.*confusa* Di cosa?
Ivan: Attento a quel tipo. Io lo conosco bene e .. non è un ragazzo a posto con la testa.
Per il primo istante associo questa frase alla follia che predomina il cervello di Pablo , dato che si è innamorato di una svitata come me , ma la sua espressione seria mi spinge a chiedere di più.
Marz: Che cosa intendi dire?
Ivan: Io so cose di lui che si potrebbero arricciare i capelli. Ti dico solo di stare in guardia . Ora devo solo scappare. Perdonami se ti lascio con il dubbio ma infondo non ho nessuno diritto di confessarti..ciò che quel ragazzo è per davvero e cosa fa per..divertirsi. Ciao.
Lo vedo varcare la porta sparendo così dalla mia visuale.
Sbatto più volte le ciglia confusa al 100% di ciò che mi ha detto sotto un velo di mistero.
Che cosa vuol dire “Non ho nessuno diritto di confessarti ciò che quel ragazzo è per davvero e cosa fa per divertirsi.” ? O era l’effetto del rifiuto dei suoi sentimenti o della stanchezza. Ma se ci rifletto perché si sarebbe inventato questa fantasticheria? La confusione inizia a predominare la mia testa e ormai già colme di mille emozioni mi porto le mani tra i capelli e scuotendo rapidamente il capo cerco di scacciare questi nuovi dubbi per lasciarli al giorno dopo. Ora non è il momento esatto per rompermi la testa.
Voglio riposare e conversare e rivivere i momenti più belli ed emozionanti passati accanto a Pablo.
Qualunque cosa si gela dietro di lui e quel che voleva farmi capire Ivan cercherò di scoprirle giorno per giorno . Sono certa che tutto ha una spiegazione . Giungo così , tra un pensiero e l’altro , davanti la mia stanza e appena apro la mia stanza vedo Luna e Lujan guardare il mio letto con un espressione angosciosa in viso.
Marz: Oh finalmente è arrivato il mio amato letto nuovo!
Sorrido a pieni denti , gioiosa di esser tornata in stanza per dormire. Mi ci butto a peso morto , respirando il profumo di nuovo delle coperte anche loro intatte e colorate rivolgendo poi lo sguardo alle mie due amiche che in piedi accanto al mio letto non smuovono un muscolo.
Marz: Heila! Sono tornata! Che vi prende?
Mettendomi in ginocchio sul materasso passo le mani dinanzi il loro viso sino a ricevere una loro reazione.
Lujan: Un'altra..
Luna: Qui la situazione diventa..
Lujan: ..sempre più seria.
Indicano poi tremolante qualcosa posta vicino ai cuscini e volgendomi mi rendo conto che l’euforia di vedere il mio amato letto mi aveva indotto ad evitare quella lettera sin troppo familiare.
MArz: E ora che diamine vogliono?
Reagisco diversamente da loro , sconfiggendo il terrore che inizialmente prevale il mio corpo dopo aver vissuto l’esperienza dell’altra sera , durante la quale ci hanno dimostrato la loro completa follia.
Afferro bruscamente la lettera vedendo le due avvicinarsi di soppiatto per leggere il contenuto insieme a me.
“Il gioco non è finito qua. Era solo l’inizio . Quindi attenta alle spalle e ricordatelo..Noi siamo dappertutto . Sappiamo cosa fai , dove vai e chi frequenti.. Ogni persona a te cara è per noi un ottima mirino per ferirti. Un solo altro passo per scoprire le nostre identità e ..piangerai caro le tue azioni impulsive. E’ solo un avvertimento . A noi piace seminare terrore alle persone che hanno tutto ma che credono di avere niente . Puoi anche fare ricerche su dei studenti ma solo un ingenua non si accorgerebbe che ce l’hai proprio sotto il naso . Un consiglio..Inizia a sospettare di tutti. Presto rinuncerai e uscirai per la pazzia dalla scuola facilitandoci il lavoro . Ci vediamo presto.”
Stropiccio velocemente la lettera scritta al computer scaraventando la palla di carta al muro con ira e forza .
Lujan: Marizza!
Marz: AL DIAVOLO “UN CONSIGLIO” MA CHI SI CREDONO DI ESSERE?
Mi alzo dal letto sfoderando un calcio sonoro al letto nuovo , smuovendolo nonostante ci sono Luna e Lujan sedute sopra .
Luna: Devi portarla a farla vedere a Dun..
Marz:*interrompendola* MA NEANCHE PER SOGNO!! Dandole quella lettera in mano al dittatore sarà la volta buona che mi fa cadere la colpa e mi caccia dal collegio.
Mentre io continuo a sbottare facendo avanti e dietro per la stanza , scaricando la mia tensione , Lujan recupera la carta stropicciata e la legge con più attenzione.
Lujan: “solo un ingenua non si accorgerebbe che ce l’hai proprio sotto il naso” Questa frase sicuramente si riferisce all’artefice.
Luna. E’..troppo semplice.
Marz: Luna ha ragione. E’ sicuramente un'altra trappola. Lo scopo della Loggia è cacciarmi. Questo l’ho capito ma perché dovrei iniziare a sospettare di chi ho accanto se .. poco prima di quella frase ha scritto che se avrei messo in pericolo voi se indagherei.
Lujan:*rileggendo la lettera* Vuole ovviamente confonderti. Questo è certo ed è sicuro.
Marz: Ancora non hanno capito con chi hanno a che fare!
Luna: Come vuoi agire adesso?*mordicchiandosi le unghia preoccupata*
Marz: Innanzitutto afferro questa lettera.*prendendola dalle mani di Lujan* La butto qui ..*lanciandola sotto il letto* Scosto le coperte *facendolo* e mi metto a dormire in santa pace senza permettergli di rovinarmi questa giornata entusiasmante!
Mi corico nel letto in malo modo completamente esausta da tutta questa baraonda presa vita in neanche un mese .
Lujan:*sorridendo maliziosamente* Giornata entusiasmante? Ehehe qualcosa mi dice che hai qualcosa da raccontarci.
Inutile fare giri di parole , la mia espressione imbarazzata insieme al mio viso paonazzo che cerca di sopprimere un sorriso da ebete mi mente e a questo punto mi tocca confessare perché non voglio che nulla al mondo rovini ciò che sto provando dopo essermi messa con Pablo: eterna pace !

Pablo

Guido: *buttandosi sul banco* Ah grazie a Dio anche questa giornata è finita!
Thomas: Non gioire Caffè.*afflitto* Siamo ancora a Martedì e per giunta oggi pomeriggio dobbiamo studiare Storia per il compito di domani.
Guido: Ah voglio morire.
Pablo:*mettendomi la mano in faccia* Thomas mi sono appena dovuto subire le crisi isteriche della Professoressa Carmen , ti supplico per le prossime 2 ore non voglio sentire un'unica parola associata alla scuola.*sospirando*
Xx: Sono inclusa anche io nella scuola?
Sento la sua risata melodiosa echeggiare nell’aula mezza deserta dietro la mia schiena e appena associo la sua voce do un segnale fugace ai miei amici con uno sguardo , i quali subito si alzano e se ne vanno parlando tra loro.
Pablo: Finalmente siamo rimasti soli.
Essendo seduto sul mio banco di scuola mi basta mandare il braccio destro di dietro per afferrare il suo polso sinistro e in un batter d’occhio trasportarmela dinanzi a me per circondarle il corpo con le mie braccia, dove le mie mani possono accarezzarle la sinuosa e formosa schiena.
Pablo: Mi sei mancata Marizza.
Bisbiglio a pochi centimetri dalle sue labbra fissandola con un espressione totalmente incantata.
Marz: Perdonami se non sono venuta a lezione.
Pablo: Ah ti sei risparmiata una noia paradossale. Mi puoi dire cosa hai fatto invece?
Gli chiedo con un tono che non allude minimamente un obbligo di voler sapere tutto di lei e i suoi movimenti.
Pablo: Mi hai lasciato solo e soletto con un misero messaggio al cellullare.*ridendo*
Marz: Non potevo scriverti un papiro.*fingendo un sorriso* Non mi sarebbe bastato un credito intero .
Afferma con un tono di sarcasmo per poi spezzare il tutto con la sua risata.
Marz: Ciancio gli scherzi dovevo dedicare un’intera mattinata a una cosa.
Pablo:*Sorridendo furbamente* Cosa c’è più interessante di me? Posso saperlo?*bramando le sue labbra*
Marz: *sorridendo maliziosamente* Oh ci sono una marea di cose più interessanti di te, mio caro.*ridendo*
Pablo: Forse interessanti si..ma belle no.
Sussurro mentre poggio sensualmente le mie labbra sulle sue che subito ricambiano i movimenti lenti e passionali. Dedichiamo un paio di minuti a baciarci lentamente , lontano da occhi e orecchie di persone indiscrete , godendoci questi scavalcamenti delle labbra altrui al 100%.
Come ogni bacio giunge al termine e separandomi dalla sua bocca nulla mi vieta a studiare ogni suo lineamento delle labbra continuandole a bramare , mentre fisso l’arrossamento che gli si crea ogni qual volta ci baciamo con passione.
Pablo: Ogni giorno che passa ti amo di più. E’ normale?
Lei accenna un ampio sorriso soffocando una risata.
Marz: Nulla è normale se ci sono io.
Pablo:*stringendola a me* Penso di essermene accorto.
Sto per ripartire in un altro bacio , tenendola sempre tra le mie gambe mentre lei è in piedi e io ancora seduto sul banco di scuola , ma invece di sentire premere le sue labbra sento il suo indice posarsi sulle mie interrompendo l’avvicinamento.
Marz: Non ora..*sorridendomi* Ti devo mostrare una cosa. Vieni con me.
Torna seria un secondo allontanandosi del tutto , sciogliendo quindi anche la presa attorno alla sua vita , e prendendomi per mano mi aiuta a scendere velocemente dal banco per seguirla sino al giardino di fuori.
Pablo: Dove stiamo andando di preciso?
Marz: Ho detto a Manuel e Mia di incontrarci al capannone.
Pablo: Per le prove ?
Marz: In un momento del genere le prove passano al secondo piano.
Pablo: Cosa c’è di più importante delle prove?*confuso*
Marz: *a bassa voce* La loggia.
Cogliendo al volo tutto il mistero delle sue azioni non oppongo resistenza e stringendole la mano la seguo sino a giungere nel capannone lontano dal collegio.
Mia: Finalmente siete arrivati!*sospirando* Non ne potevo più.
Marz: Che c’è principessa ti si stava addormentando il culo su quel pouf?
Mentre le due iniziano già a discutere io mi occupo di chiudere il capannone per parlare in privato , raggiungendo poi Manuel che mi saluta con un cenno di capo e un sorriso.
Mia: Sei una cafona di prima categoria!! *alzandosi di scatto*
Marz: Mi dai ai nervi!*alzando il tono*
Pablo: Ragazze vi date una calmata? Abbiamo un bel po’ da studiare oggi pomeriggio perché non la smettete e Marizza..*guardandola*..ci spieghi cosa devi dirci?
Manuel , Mia e Marizza si rendono conto di star perdendo ulteriore tempo e dopo un sospiro da entrambe le ragazze , decidono di metter da parte il loro abitudinale scontro.
Marz: Va bene! Sedetevi.
Prendiamo posto dinanzi a lei , che al contrario rimane in piedi impegnata a recuperare una cosa dalla tasca dell’uniforme scolastica sfilando così una carta tutta stropicciata.
Pablo: E quella cos’è?*indicandola* Una prova di un tuo sclero improvviso?*ridendo*
Marz:*finto sorriso* Sarai ridotto così tra breve se non fai un attimo il serio.
Pablo:*facendogli l’occhiolino* Oh non lo farai.*ridendo*
Marz: Il fatto che stiamo insieme non ti protegge dai miei attacchi. *sorridendo sotto i baffi*
Mia: Oh my God!*portandosi la mano sulla bocca* Mi sono persa la notizia più succulenta dell’anno!!*schiamazzando scioccata* ORA CAPISCO PERCHE’ SIETE ENTRATI MANO NELLA MANO! Pensavo fosse un effetto indesiderato del messaggio alla tempia quotidiano Mancato! *sgranando gli occhi*
Marz:*roteando gli occhi* I massaggi che ti fai ogni sera spiega l’improvvisa e inespiabile mancanza del tuo neurone e l’inefficace funzionamento di quello rimasto.*finto sorriso*
Mia:*Alzandosi* Ti vieto categoricamente ti offendere il mio sistema cerebrale!
Marz: *finto sorriso* Siediti e fa poche storie ok? Non ho tempo da perdere con una babbuina .
Mia: Manuel!
Cerca il supporto del suo ragazzo , che ride sotto i baffi , con i suoi occhi sbarrati ma di malavoglia , dopo altri minuti persi a dibattere su tutto , si siede col broncio , gambe e braccia incrociata.
Marz: Bene.*prendendo un bel respiro*
Manu: Marizza cos’è quel che tieni in mano?
Marz.*Alzandola* La prova che quelli della Loggia sono più svitati che mai.
Pablo: Cosa ti hanno scritto questa volta?
Chiedo senza alzarmi dal posto anche perché leggere il contenuto mi scuoterebbe ulteriormente il sistema nervoso.
Marz: *agitandola in mano* Il loro scopo ora è farmi uscire di senno.
Mia: Ma sanno che sei già sulla buona strada?*finto sorriso*
Marz: Mia fai la seria un attimo.
Mia:*sbuffando* Non sei molto simpatica oggi sappilo.
Manu: Marizza dicci di più. *fissandola ansioso*
Marz: Mi hanno “consigliato” di guardarmi bene , in un certo senso , le spalle . Chiunque dei miei amici può tradirmi e agire sotto il mio naso senza rendermene conto.
Pablo:*Alzandomi* Questo è davvero troppo! Quegli idioti vogliono che ti insospettisca di tutti sino a quando..
Marz:*Annuendo* ..sino a quando rimarrò sola , senza nessun appoggio o peggio andarmene dal collegio con la “coda tra le gambe”. Si..è quello il loro obiettivo.
Manu: Ma tu di certo non cadrai nella loro rete vero?
Marz: Ovvio che no ..anche se pochi giorni fa hanno dimostrato di esser più furbi di noi.
Mia: Semplicemente siete stati degli stupidi a seguirli quella sera. Potevate rimanerci secchi.
Marz: Dovevo scoprire se Guido centrava o meno.
Manu: Bhè abbiamo capito che ci vogliono mettere l’uno contro l’altro.
Marz: Esattamente.
Pablo: Come intendi agire adesso?*guardandola*
Marz:*fissandomi* Devo stare all’allerta e non abbassare la guardia. Questa volta abbiamo a che fare con tipi molto furbi e certamente hanno delle “Spie” , se così le vogliamo definire , che riferisce al Capo tutto quel che facciamo.
Mia: E se qualcuno vi ha seguito e potrebbero entrare da un momento all’altro e farci fuori?*con un velo di terrore negli occhi*
Marz: Non andare nel macabro !*roteando gli occhi* Manuel ti ho detto mille volte di non farle vedere i film horror!
Mia: Marizza a te e Pablo vi hanno chiuso in un congelatore!*alzando il tono* Quante probabilità abbiamo che non agiscono in malo modo un'altra volta? Chissà la prossima volta forse potrebbero soffocarti di notte o..
Marz: E smettila! Non sono l’unica ricca nel collegio. Potresti stare anche tu nel loro mirino quindi cerca di portare meno iella e sforzati a trovare qualche idea!
Mia: *alzandosi* Non devono neanche provare a mettersi contro me o la mia famiglia! Non mi costa niente chiamare il mio daddy e ..
Marz: Nessuno chiama a nessuno ok? Ce la dobbiamo vedere noi. Abbiamo 15 anni , siamo grandi abbastanza.
Manu: Si ma abbiamo bisogno di un piano e soprattutto l’appoggio di un adulto.
Pablo: Penso di sapere a chi possiamo chiedere.
Marz: Se Santiago ci ha aiutato una volta lo farà anche questa volta.
Manu: dimentichiamoci di Dunoff. Lui fa solo quel che dice Echamendi..
Marz:.. e non penso che entrambi vogliamo che il nome dell’Elite Way si infanga con la presenza di questa nuova organizzazione di gente malata.
Pablo: Ce la vedremo da soli.
Manu: Contate nel mio aiuto ! Voi mesi fa avete aiutato me quando ero nel mirino dell’altra Loggia e io sono qui a darvi la mia completa disposizione.*sorridendoci*
Marz.*Sorridendo* Grazie mille.
Pablo: E tu Mia?*fissandola* Ci aiuterai a scoprire qualcosa?
Marz: Magari la Loggia non pensa di passare osservati da una senza cervello. Potresti renderti utile continuando a fare la parte dell’allocca.*finto sorriso*
Pablo: Marizza così peggiori la situazione!
Mia:*finto sorriso* Molto gentile da parte tua. *sospirando* E comunque a questo punto non posso tirarmi indietro anche perché non faresti altro che criticare il mio menefreghismo.
MArz.*incrociando le braccia* Hai centrato il punto. Quindi ci stai?
Mia: Non ho altra scelta , direi.
Marz.*sorridendo compiaciuta* Spero che riuscirai a ricavare qualche informazione utile.
MiA: Che dovrei fare di preciso?*guardandosi le unghia*
Marz: Tu ti occuperai a scoprire chi è il capo juniores del 1° anno. Sappiamo solo che è una ragazza , che per giunta non ha molto a genio alla ragazzina Linda , quella che ha trovato i ragni nell’armadietto.
Mia: Perfetto. Devo trovare una ragazzina che gli sta antipatica Linda Burger del 1° anno. Credo di conoscerla , chiederò qualcosa a lei . Magari ha qualche informazione utile.
Marz: Perfetto ! *sorridendo* Tu Manuel ti occuperai a scoprire il nascondiglio. So che l’ha trovato la prima volta sono certa che farai centro anche la seconda volta.
Manu: Ai tuoi ordini!*sorridendo*
Pablo: E noi due che faremo?
Mi rivolge i suoi enormi occhi marroni sforzandosi a mantenere un saldo sorriso, compiaciuto dal lavoro di squadra che ha messo sopra in ben che non si dica.
Marz. Noi due ci occuperemo di scoprire il Capo ufficiale e il capo juniores del 3° Anno.
Manu: Che sapete di lui?
Marz:*rivolgendogli lo sguardo* Bhè ovviamente sappiamo che un borsista e togliendo te la lista è dimezzata.
Manu: Se vi posso esser d’aiuto posso recarmi da Gloria e farmi consegnare o rubare *ridendo* la lista dei ragazzi entrati con me il giorno in cui abbiamo fatto l’esame di ammissione ottenuto con la borsa di studio.
Marz:*entusiasta* Ottimo!
Pablo: Credo che non ce ne sia bisogno. Sono solo 5 e me li ricordo .
Mia: Chi sarebbero?
Pablo: , Nicolas Provenza , Luna Fernandez , Santiago Levi , Diego Urcula ed ovviamente tu Manuel .
Marz: Innanzitutto escluderei 3 persone . Manuel , Nico e Luna.
Mia: Ci hai appena detto che sulla lettera sta scritto che potrebbe essere chiunque.
Marz: *alzando il tono* Io mi fido dei miei amici! E non di certo ora mi dispero per il loro stupido consiglio! Non lo capisco che il loro scopo è quello?
Mia:*sbuffando* Fa come ti pare! Io mi sono stancata di stare qui , inizio ad andare a studiare poi penserò a scoprire qualcosa sulla ragazza del 1° Anno! Ci vediamo.
Esasperata da ogni scontro con Marizza , lascia un veloce bacio sulle labbra di Manuel e fuoriesce dal capannone lasciandoci in tre.
Marz: Quanto è odiosa!*borbottando*
Manu: Cerca di calmarti su..*dandole delle lievi pacche sulla spalla* Parla senza accorgersene.
Marz: Dovresti metterle del nastro adesivo sulla bocca.
Manu:*spezzando l’imbarazzo con una risata* Su ora ritorniamo al nostro discorso.
Marz:*Sospirando* Si..
Pablo: Quindi dobbiamo iniziare a sospettare di Santiago Levi ..
Marz: Quel ragazzo sempre taciturno in fondo alla classe vero?
Manu: Esattamente. Ci ho parlato qualcosa volta , non sembra esser un tipo molto giocherellone .
Pablo: Cosa sappiamo di lui?
Manu: Che io sappia ciò che ama di più è cantare, infatti mi sono trovato diverse volte a sentirlo suonare la chitarra . E’ molto bramo.
Marz. Questa informazione non è molto utile. Bhè dovremmo osservarlo e scoprire qualcos’altro. Poi chi abbiamo nella lista dei sospetti?
Pablo: ..Diego Urcula.
Nomino il suo ex con un leggero tono di imbarazzo. Non so che reazione possa avere Marizza sapere che lui centri qualcosa con tutto questo ma dalla sua espressione impassibile sembra aver evitato il peggio.
Marz: Come ben sapete ho avuto una relazione con lui e che io me ne sia accorta non ha mai avuto un atteggiamento strano nei miei confronti.
Manu: Bhè..*alzando le spalle* Inutile rimuginarci addosso. *fissando l’orario* Bene..sarà meglio che vada a studiare e poi Marizza..*poggiando la mano sulla sua spalla* Stai certa che scoverò il loro nascondiglio.*sorridendo*
Marz.*sorridendo* L’importante è che non ti cacci nei guai.
Manu:*facendogli l’occhiolino* Come la mia pazza vuole. Ciao Pablo !
Lo saluto con la mano raggiungendo poi l’uscita , lasciandoci da soli.
Pablo: Bene.. *sospirando* Andiamo anche noi?
Marz: No..
Mi fermo dinanzi a lei guardandola con un espressione confusa in viso. Alza leggermente il capo , sino ad ora chinato , fissandomi nei occhi con serietà.
Marz: Devo parlarti e qui è un ottimo posto per affrontare questo argomento.
Pablo: Marizza.. mi stai preoccupando. Cosa devi dirmi di così tanto urgente?
Tenendo a freno la mia curiosità agisco con lentezza assecondando la lunga attesa colma di mistero .
Pablo: Vieni , sediamoci.
Le afferro la piccola mano sedendoci assieme sul materasso , accostato alla parete e posto a terra, coperto da una graziosa coperta a motivi floreali poggiando infine la schiena al muro trovando il modo di guardarci negli occhi.
Marz: Come tu sai già ieri sera sono stata con Ivan.
Pablo: Ah..si . Com’è andata?
Cerco di tenere sotto controllo il mio tono di voce. Come potrei dimenticarmi che lei è stata con quel ragazzo viscido ieri sera invece di stare tra le mie braccia? Ma so che Marizza non l’ha fatto con cattiveria ma bensì si è presentata all’appuntamento perché era una promessa. E lei può esser pure una pazza svitata ribelle ma è sempre disposta a portare a compimento ogni sua promessa fatta .
Marz: Bene direi. E’ stato molto gentile come pensavo.
Pablo: In che senso?
Marz: Bhè.. come ti avevo già detto lui..mi ha fatto capire nel corso dei giorni che non vuole essermi solo amico e infatti ieri sera lui si è..
Pablo:*Dilatando le pupille* …si è DICHIARATO?!!!
Perdo l’autocontrollo ed esclamo questa notizia scioccante con un tono elevato di voce incredula.
Marz: Si ma non riscaldarti. Gli ho detto che non è possibile perché sono già impegnata!
Alza il tono per sovrastare il mio sclero costituito da borbottii , nei quali infondo maledizioni a quel disgraziato!
Pablo: NON MI DEVO RISCALDARE? Marizza!!! *fissandola inorridita* Come pretendi che resti calmo?
Marz: Lui ha subito accettato la realtà!
Pablo: Sei stata solo fortunata! Poteva rapirti , sequestrarti o peggio abusare di te senza il tuo volere!
Marz: *sbuffando* Non essere paranoico . So badare a me stessa , non gliel’avrei permesso.
Pablo: E’ questo il problema Marizza. Ti fidi troppo di te stessa!
Marz:*sarcastica* Scusa se è la mia vita e mi fido di quel che sono capace o meno di fare.
Pablo:*prendendo vari respiri profondi* Cerchiamo di calmarci .
Marz: Basta che autoconvinci te stesso perché io sono serenissima.*guardando altrove* Avvisami quando non ti ribolle più il sangue , magari potrei continuare a raccontarti la vicenda.*sospirando*
Mi concentro a scaricare la tensione mordendomi le labbra continuando a riacquistare la mia pace interiore solo perché sono accecato dalla curiosità di sapere il seguito. Marizza non ama gli attacchi di gelosia ed è anche per questo motivo che mi devo concentrare e soprattutto sforzare nel rendermi un ragazzo premuroso pronto ad ascoltare ed assecondare i suoi piani folli. Se lei ha affrontato Ivan in quel modo dovrei lodarla anche del fatto di aver confessato di avere una relazione con me , il ragazzo che ha criticato e offeso sino all’altro giorno , invece di incazzarmi inutilmente.
Pablo: Scusami.. sto facendo la parte dell’idiota.
Ammetto chinando il capo amareggiato dal mio stesso comportamento infantile.
Marz: Non devi scusarti.
Mi afferra la mano premurosamente , gesto che mi fa alzare il capo per fissarla con un pizzico di confusione.
Marz: Non aspettarti che mi incazzi con te solo per questo piccolo atto di gelosia.*accennando un sorriso* La tua reazione spiega solo una cosa..
Pablo: Cosa?
Marz:*sorridendo* Che ci tieni così tanto a me che ti da fastidio avere già un rivale.*ridendo* Ma devi sapere che sono irresistibile ed è per questo che devi stare in guardia.
Con la piega che ha preso la nostra conversazione non mi tocca fare altro che assecondare il suo scherzo e sorridere maliziosamente man mano che mi avvicino a lei che d’istinto si allunga sul materasso guardandomi con quella strana luce di follia negli occhi mentre mi sorride con quella sua solita espressione da vecchia volpe sorniona.
Pablo: Irresistibile?
Inarco il sopracciglio sorridendole mentre mi metto a gattoni tra il suo corpo respirando il suo caldo respiro poggiarsi direttamente sul mio collo teso , pronto a baciarla.
Marz: Esattamente. *sussurra con un tono ammaliatrice*
Pablo: Scommetto tutto che lo sono anche le tue labbra..
E senza aggiungere niente sorridiamo dolcemente all’unisono mentre , nel contempo, ci scambiamo un altro passionevole e lungo bacio sdraiati alle prese con il nostro cuore che pulsa contro ogni parte del nostro corpo , completamente attratto da questo amore.
Un rumore dell’esterno ci fa tornare sulla terra e staccandoci amaramente decidiamo di ricomporci , con un lieve imbarazzo in caso qualcuno ( o Mia o Manuel ) ci avesse spiato in qualche modo .
Con qualche colpo di tosse scosto la mano che aveva tutte le intenzioni di inserirsi sotto la sua maglia per accarezzarne il fianco nudo , mettendomi poi composto sul posto come prima .
Pablo: Ehm…mi stavi dicendo un'altra cosa vero?
Leggermente intontita da quella strana atmosfera , sin troppo passionale , che si era formata si prende più secondi di me per ritornare ad affrontare l’argomento abbandonato poc’anzi.
Marz: Ehm..si.
Pablo: Dimmi tutto.
Mi alzo di malincuore creando una sorta di distanza con lei. Da soli , questo letto a disposizione , l’atmosfera grandiosa che ci avvolge mi fa indurre a creare pensieri poco morali con lei al mio fianco.
Vengo tirato fuori dal monologo interiore dal suo tono di voce tornato alla normalità e solo rivolgendole lo sguardo sembrano esser sparite anche le chiazze rosse sulle sue guance pallide.
Marz: Bhè ovviamente ha capito subito chi era il mio ragazzo e mi ha detto qualcosa che mi è suonato strano alle orecchie. *con espressione rabbuiata* Non l’ho capito sinceramente…
Pablo: Che cosa ti ha detto di preciso?
Marz: Mi ha voluto avvertire di stare attenta a te..
Inizia a comunicarmi ciò che gli ha detto che se anche a lei quelle parole suonassero male .
Marz: *confusa* Che ti conosce bene e che non sei un ragazzo a posto con la testa.
Pablo: *sollevando le sopracciglia* Di una cosa ha ragione. Non sono molto sano di mente per amarti.
Marz:*accennando una risata* Non gli do tutti i torni. Ma ricordalo i pazzi sono sempre i migliori.
Pablo:*sorridendo* Dai procedi con quello che ha detto quel psicopatico.
Marz.*guardandomi male* Pablo!
Pablo:*roteando gli occhi* Ok raccontami quel che ha detto “Ivan”. *con un tono di disgusto*
Marz.*Sospirando* Ha detto che sa cosa di te che si potrebbero arricciare i capelli..Una cosa del genere.
Pablo:*stupito* Ah si? Che io ricordi non ho mai tenuto una conversazione con lui , non so come abbia fatto ad inventarsi che io e lui ci conosciamo. *inorridito*
Marz: Mi ha detto di stare in guardia.
Pablo: *inarcando il sopracciglio* E tu lo farai?
Marz: ha detto che vuole indurmi a scoprire chi sei veramente e cosa fai per divertirti.
Pablo: Semplice ! Ciao sono Pablo Bustamante.*fingendo un sorriso* “Cosa faccio per divertirmi?” faccio lo scemo con i miei amici o sabotare le lezioni della professoressa Carmen. Non ha detto così tanto di interessante quel fannullone!
Marz: *mettendosi le mani in faccia* Pablo ti supplico non iniziare.
Pablo: Non iniziare? *alterato* Quell’individuo , che per giunta non conosco , sta provando a metterci contro inventandosi cose stratosferiche !
Marz.*scostandole* Lo so ..Forse , anzi scommetto , che è stato la reazione di sapere di esser arrivato troppo tardi.
Pablo: Non sei una fermata dell’autobus Marizza. Chi ti ama non può pensare “Arrivo per prima così occupo il posto! “ . Che si facesse una ragione , tu ami me e io amo te . Non può sparare questa cavolate.
Marz.*alzandosi* Come pensavo..*sospirando*
Pablo:*Confuso* A cosa pensavi?
Marz: Ha provato a mettermi contro te e soprattutto a dubitare di te. *fissandomi* Ma non ti preoccupare..*sorridendo* Mi fido di te e sono certa che non mi stai nascondendo niente..
Pablo: Sempre..
Detto questo con un lieve sorriso la attiro a me e abbracciandola affondo il mio viso tra i suoi capelli rossi profumati socchiudendo gli occhi . Solo in questo momento nella mia testa riaffiorano la sua ultima frase soffermando sulla parola “Dubitare” e automaticamente mi ritorna in mente la lettera della Loggia.
“..Un consiglio..Inizia a sospettare di tutti..”
Riapro di colpo gli occhi sentendo il mio corpo , improvvisamente rigido , scostarsi dal suo per arretrare lentamente avvolto nei pensieri.
Marz: Pablo..*confusa dal mio comportamento* Che ti prende?
Pablo: Devo…andare a fare una cosa molto urgente.*fissandola* Ti faccio sapere! Perdonami!
E lasciandola li , nella completa confusione , esco dal capannone correndo spedito verso il collegio.
Devo trovare quel viscido verme e sbatterlo al muro per ricavarne qualche informazione.
Non può essere una coincidenza ! Lui CENTRA nella storia della Loggia! NE SONO CERTO!






Beeeene! Pablo come agirà ora che ha questo dubbio?
I nostri Spiriti Ribelli riusciranno a scoprire qualcosa riguardo la Loggia?
LO SCOPRIRETE NEI PROSSIMI CAPITOLIIII!! CIAOOO!
view post Posted: 5/12/2016, 21:14 Spirito Ribelle! - Fan Fiction
ECCOVI QUA IL NUOVISSIMO CAPITOLO!!!
BUONA LETTURA E GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE CONTINUANO A LEGGERE LA STORIAAA!! CIAOO


CAP 12

Marizza

Non posso fare altro che ricambiare il complimento con un timido sorriso. Non arrossisco quasi mai davanti ai ragazzi e ai loro modi di fare ma con lui credo di star arrossendo e questo lo deduco dalla sua risatina dolce.
Ivan: Anche questa volta sono andato oltre vero?*ridendo*
Accenno una risata sentendo lentamente la sua mano smettere di accarezzarmi la guancia , non distogliendo comunque lo sguardo dai suoi occhi luminosi.
Marz: Dai ha detto cose molto carine e ..ti ringrazio.
Ivan: Vorrei proporti un idea…un ‘uscita! *sorridendo*
Marz:*con un pizzico di interesse* Un’uscita..? Perché?
Ivan: Bhè così possiamo trascorrere un po’ di tempo insieme e possiamo parlare di ciò che sta accadendo in questa scuola.*tornando un po’ serio* Roba da matti! *scuotendo il capo in segno di disapprovazione* Allora ci stai?*ritornando a sorridere*
Marz:*alzando le spalle* Va bene dai..non ci vedo nulla di male ad uscire per parlare tra amici.*sforzando un sorriso*
Ivan: Amici? Spero che questa parola possa trasformarsi in qualcos’altro , non nego il mio desiderio.*risata imbarazzata*
Marz:*sorridendo stupita* La tua sfacciataggine ha qualcosa di particolare.*ridendo* non riesci a farmi incazzare al mio solito. Strano vero?
Ivan:*ridendo* Ah non sai che sollievo!
Marz: *staccandomi dall’armadietto* Si ma cerca di non esagerare. Allora quando vogliamo incontrarci? Sai che non possiamo uscire dal collegio durante la settimana.
Ivan: Potremo stare nella zona svago o magari ci facciamo un giro per il giardino. Carina come idea non trovi?
Marz: *alzando le spalle* Si , niente di meglio .
Ivan:*sorridendo* Allora stasera?
Marz.*Annuendo sorridendo* Stasera. Ora devo scappare.*stringendo il libro tra le braccia* Ho lezione e penso che ce l’hai anche tu.
Ivan:*sorridendo* Non nego neanche questo ma sai ..mi piace farmi aspettare in classe. *ridendo*
Marz:*scuotendo il viso* Sei davvero un tipo strambo Ivan..
Ivan: Mi piace distinguermi .
Arretro poco a poco sorridendo leggermente annuendo col capo alla sua affermazione.
Marz: Bravo..Bene ora vado. Ciao ..
E rivolgendogli le spalle mi dirigo quasi correndo in aula dove sfortunatamente mi tocca subirmi la ramanzina del docente . Infine la scusa del libro non è servita dato che Ivan mi ha fatto perdere un bel paio di minuti extra ma non mi dispero più di tanto. Quel che mi preoccupa non sono gli sguardi micidiali della professoressa ma dallo sguardo appuntito e freddo di Pablo che dietro di me non attende altro che scontrare il mio sguardo per chiedermi di parlare. Deglutisco ,non dando retta più di tanto a Luna che sussurrando mi sta riferendo che Pablo non scolla lo sguardo da me , cercando ora di pensare al momento in cui lo devo affrontare. Le lezioni non sono mai trascorse così velocemente come oggi , e adesso mi tocca affrontarlo ..faccia a faccia.
Pablo: Voglio parlarti.
Mi circonda la vita con il suo braccio destro proprio quando cercavo di svignarmela , per raggiungere gli altri compagni che lasciano vuota la classe.
Marz: Pablo ho da fare , non posso rimanere qui a chiacchierare con te.
Cerco di stroncare il suo desiderio ma la sua presa diventa sempre più forte e infondo cosa pretendo da un ragazzo che ha sentito dirsi che lo si ama e poi esser trascurato inspiegabilmente ?
Pablo: Mi devi delle spiegazioni.
Prendo un bel respiro riappoggiando tutti i libri di testo sul mio banco per accettare la sua proposta.
Marz: Va bene..sono pronta ad ascoltarti .
Finalmente sento il suo braccio rallentare la presa attorno alla mia vita . Un altro secondo a contatto con lui e davvero perdevo il controllo delle mie azioni tanto che avrei chiuso la porta lasciandomi poi trasportare in un bacio indescrivibile. Le scene di ieri sera continuano a ripercorrere nella mia testa e la voglia di risentire il mio corpo esser tastato dal suo è irrefrenabile. Al momento sento il mio cuore esplodermi nel petto e non riesco ad immaginarmi che fine farebbe se ci baciassimo nuovamente.
Pablo: Andiamo in un posto più tranquillo però.
Lasciando le nostre cose sui banchi di scuola mi prende velocemente la mano e senza darmi tempo di controbattere mi lascio trasportare di luogo in luogo sino a quando reagisco almeno con le parole.
Marz: Mi puoi spiegare dove mi stai portando con così tanta fretta?
Pablo: Un altro minuto e scommetto che la mia testa esplode.
Marz: Uh non perderai niente di importante.*finto sorriso*
Pablo: Eccoci qua!
Giungiamo davanti alla porticina del sottoscala sgranando gli occhi nel momento che lui si china per aprirla.
Marz: MA SEI IMPAZZITO! IO LI SOTTO CON TE NON CI VENGO!
Sclero di colpo sentendo il mio viso divampare per l’imbarazzo al sol pensiero che li sotto possa succedere di tutto con lui.
In un posto quasi buio , vicina a lui .. Bhè non penso che riesca a tenere a freno il fuoco della passione.
Pablo: Stai zitta e non urlare ! Entra prima che qualcuno venga e ci becchi!
Tenta di afferrare la mia mano per trascinarmi di dentro una volta spalancata la porticina ma io arretro anticipando le sue mosse.
Marz: Non voglio prendere un ammonizione per colpa tua! Se vuoi parlarmi possiamo farlo anche qui ! Non intendo seguire le tue foll..
Pablo: Ma per favore!
Come se stessi raccontando frignate mi afferra brutalmente la mano e mi scaraventa con la sua “delicatezza” nel sottoscala cadendo di faccia sui cuscini morbidi che ricoprono il pavimento.
Pablo: Ecco fatto!
Lo sento chiudere col lucchetto la porticina non sentendo più l’eco delle voci degli altri studenti.
Marz: SEI PAZZO?? Togliti da li e liberati prima che urli come una pazza!!!
Mi avvento pericolosamente verso di lui trovandomi però di mezzo il suo dannato e meraviglioso viso che mi fa digrignare i denti per la difficoltà. Lui sembra accorgersi di esser in vantaggio tanto che inizia a sorridere sornionamente.
Pablo: Difficile avanzare se ci sono le mie labbra di mezzo vero?*inarcando il sopracciglio*
Sto per ribattere ma lui continua ad anticiparmi le mosse.
Pablo. Ah e se urli mi obblighi a farti tacere con la mia bocca.*finto sorriso* E tu non vuoi che succeda vero?
Stringo le mani in pugno , stringendo automaticamente i cuscini sottostanti i nostri corpi , arretrando poi lentamente sempre a gattoni. Impossibile mettersi in piedi qui sotto e neanche ottenere una grande quantità di spazio essendoci già due persone.
Marz: Cosa vuoi da me?
Gli chiedo con un tono minaccioso di voce accompagnato da occhiata trucida mentre prendo posto il più lontano possibile da lui che non sembra scollarsi da davanti l’uscita, e questo mi fa dedurre che starò qui sotto in ostaggio sin quando lui si stancherà .
Pablo: Voglio parlarti di ieri sera e chiederti perché non hai permesso a Santiago di vederti!
Il suo viso ritorna serio mentre sul mio è dipinto chiaramente un espressione impaurita. Non lo so se sono pronta ad accettare ciò che ho fatto e detto ieri sera .
Marz: Ero stanca e non ero..pronta ad affrontarti.
Rispondo a capo chino con un tono di voce basso.
Pablo: Non è poi così tanto difficile accettare che siamo riusciti ad ammettere entrambi i nostri sentimenti.
Marz: Parli tu che ci hai messo un anno intero!*con tono di ramamrico*
Pablo: Ma non sono qui per ritirare ciò che ho detto. E se non te lo ricordi per il gelo te lo ripeto: TI AMO! Ti amo un mondo e io non ce la faccio senza averti al mio fianco!
Marz:*Sgranando gli occhi* C-c-che…?
Pablo: Hai sentito bene! *avvicinandosi a gattoni* Ogni volta che ti bacio vado in estasi e non intendo liberarti sino a quando avrò sentito “Anche io ti amo”.
Arretro sul posto sino a tastare la parete dietro con la schiena portandomi le ginocchia al petto per impedirgli di avvicinarsi ancora di più al mio viso.
Marz: Tu sei completamente fuori di testa..
Balbetto colta dall’agitazione di questa sua improvvisa reazione.
Pablo: Non ti sto dicendo queste frasi per terrorizzarti o prenderti in giro..
Mi fissa con una luce strana negli occhi . No quella strana luce maliziosa..sembra una vera luce che vuole dimostrarmi la verità delle sue parole. Deglutisco , leggermente serena del fatto che si è fermato ad avanzare , e stringendo i pugni immersi tra i cuscini rispondo con un tono di voce basso.
Marz: Come posso esser certa che tu..non mi stia mentendo?
Pablo: Tu devi solamente fidare..Sono l’unico ragazzo che ami e io sono l’unico che ti ama.
Marz: Questo non è una ragione valida per credere a ciò che stai dicendo.
Pablo: Perché continui a non credermi?*sguardo sofferente*
Marz: Continuiamo a bisticciare per un non nulla , litighiamo, non facciamo altro che buttarci le forme in faccia.. Sei certo che questo si chiami Amore e no Odio?
Gli chiedo con tutta la tranquillità.
Marz: Ho bisogno che tu sia sincero altrimenti..io non ce la faccio ad iniziare una nuova pagina della mia..vita.
Pablo: Per tutto questo tempo abbiamo soffocato i nostri sentimenti con provocazioni , sfottimenti e liti continue..E’ giunto il momento di smetterla per trascorrere il nostro tempo per…*avvicinandosi* ..baciarci.
Sento le mie gambe tremolare e scommetto che se ero in piedi avrebbero ceduto al mio peso e a rendere tutto più strambo è il mio cuore schizzato via dal petto.
Marz: I-i-io..non nego di aver..c-confessato i miei sentimenti…ieri sera.
Lui a pochi centimetri dal mio viso sorride dolcemente fissandomi con alternanza occhi e labbra.
Marz: E’ solo che ho paura di ciò che può succedere se ..
Pablo: Shh..*posando lentamente l’indice sulle mie labbra* Non pensare a cosa potrebbe andare storto nella nostra relazione..
Marz:*con un filo di voce* Ma..
Pablo:*scuotendo il capo* Giuro che non ti farò soffrire.. So quel che pensi di me , e per questo voglio che ti fai un'altra opinione.
Pongo la mia mano sulla sua in modo da parlare senza il suo indice sulle labbra . Apro bocca chinando leggermente il capo continuando però a tenergli la mano.
Marz: Io so come sei.. Per proteggermi ti definisco un ragazzino viziato e insolente che vuole solo prendermi in giro ma nel cuor mio so che tu.. sai amare..
Pablo: E voglio dimostrarmi anche come ti si ama..
E senza proferire niente distrugge la distanza avanzando quel po’ che bastava per attaccare le sue labbra alle mie. Inutile perdere ulteriore tempo a fare l’orgogliosa. Ora in questa situazione ne sono dentro sino al collo e non mi resta fare altro che circondargli il collo con le braccia e lasciarmi trasportare del tutto dal suo amore. Abbasso le ginocchia in modo da lasciarmi manovrare da lui sino a trovarmi stesa su questa marea di cuscini con sopra il suo corpo caldo che riscalda il mio percosso da brividi per le mille emozioni che prevalgono il mio cuore a dismisura. Scavalco lentamente le sue labbra gustandomi con attenzione e passione il gusto della sua bocca che fa sua la mia . Prendo un filo di fiato dal naso per continuare a baciarci con un po’ più passione , creata dal movimento veloce delle nostre labbra mentre smuoviamo i visi in continuazione sentendo i miei capelli man mano sparpagliarsi sul cuscino sottostante.
Accenniamo all’unisono un sorriso , godendoci questo gustoso e focoso bacio dato dalla persona che amiamo col tutto il cuore e sentendo finalmente il petto libero da qualsiasi peso o preoccupazione riguardanti i suoi sentimenti posso gioire dinanzi questa svolta meravigliosa della mia vita.
Scavalco le sue labbra calde e carnose con tutto il desiderio sentendo poi scontrare le punte timide delle nostre lingue che senza indugiare a lungo si lasciando andare in una lenta danza mentre noi ci concentriamo a strofinarci e morderci con moderazione le labbra altrui .
Ci stacchiamo lentamente solo il tempo per dirgli ..
Marz: Ti amo..*sorridendo dolcemente*
E lui ricambia la frase con un sorriso fatale riappropriandosi della mia bocca selvaggiamente , facendo partire dritto in paradiso!

****

Pablo: Quindi…ora siamo una coppia..?
Chiede con un tono troppo incredulo di voce mentre sento il suo cuore palpitare sotto il mio orecchio.
Accenno un sorriso rispondendogli subito dopo , continuando a rimanere comoda in questa posizione: il mio capo poggiato sul suo petto , seduta tra le sue gambe mentre le sue braccia mi circondano la vita.
Marz: Mi sa proprio di si..
Pablo: Non ci posso credere..*accennando una risata* Ci siamo riusciti alla fine..
Marz: *sorridendo* Mi sembra così strano però.
Pablo: Ci voleva un quasi congelamento per confessare i nostri sentimenti .*ridendo*
Marz: Bhè in realtà abbiamo provato mille volte a dichiararci .. Quando mi hai salvato in piscina , quella sera sul ponte a Cordoba e sicuramente ci sono stati altri momento di tentazione. Ieri ero completamente certa di non sopravvivere sinceramente.
Pablo: A preposito di ieri ..sai che abbiamo una cena in sospeso?*ridendo*
Marz.*Alzando il capo* Anche dopo che ci siamo messi insieme? Oh su Pablo sai che non amo le cene romantiche.*mettendo il broncio*
Pablo: Ma non sarà la tipica cena a lume di candele. Magari potremmo appartarci qui sotto stasera e coccolarci un po’ . *stringendomi a se* Non la trovi un idea carina?*sorridendo*
Marz. Bhè si..Però non posso.*sorriso da innocente* Ho un impegno.
Scosto il capo dal suo petto per guardarlo dritto negli occhi trovandomi a fissare un espressione perplessa prendere il sopravvento sul suo viso.
Pablo: Quale?
Marz: Mannaggia , me ne ero completamente dimenticata!*mettendomi la mano in faccia*
Pablo: Mi spieghi perché ti stai disperando così tanto?
Marz: *prendendo un bel respiro* Ok te lo spiego ma cerca di non andare in escandescenza!*sorridendo nervosa*
Pablo: Per escandescenza ti riferisci ad una crisi di gelosia?*inarcando il sopracciglio*
Marz: *sorriso furbo* E sarebbe veramente un peccato se rovinassi la nostra conciliazione con una scenata, vero amore? *ridendo nervosa*
Pablo: Credo che quando mi chiamerai “Amore” dovrei preoccuparmi sul serio.*finto sorriso* Perché non sputi il rospo e mi dici cosa hai combinato questa volta?
Mi chiede con un espressione impassibile sul volto , scaricando il peso del suo corpo sui gomiti , una volta steso , che affondano nei morbidi cuscini .
Marz: Ho un appuntamento con Ivan questa sera alla zona svago.
Sparo ad alta velocità la verità stringendo denti e un occhio per prepararmi all’esplosione della bomba , tenendo l’altro occhio aperto per vedere la sua faccia cambiare espressione.
Pablo: IVAN?? Quello del 5° anno??? Marizza sei fuori di testa se ti permetto di andare stasera a quell’appuntamento dove sicuramente allungherà la mano!
Alza la voce mentre si mette dritto con la schiena per prendere in mano seriamente la situazione.
Marz: Oh ma dai Pablo non c’è niente di strano.
Pablo: Ma che ragazzo manderebbe la propria ragazza in pasto ad un lupo affamato?
Marz: *roteando gli occhi* Suvvia Pablo ora non iniziare a farti clip mentali paradossali. E’ un incontro niente di più , niente di meno.
Pablo: Ma poi come fai a fidarti di questi sconosciuti se c’è in giro la Loggia. Hai visto con i tuoi stessi occhi e l’hai provato con la tua pelle cosa è in grado di fare quella Cosa! *con tono sprezzante* Non posso permetterti di stare sola con Ivan , metti che vi colpiscono e lui non sappia difenderti ?!
Marz. Uno non ho bisogno della difesa di nessuno e numero due tu non sei di meglio in campo difesa.*finto sorriso*
Pablo: Ah ma bene , iniziamo proprio col verso giusto.*sbuffando*
Marz: Non ti sto accusando , ne voglio discutere con te . E’ solo che non puoi obbligare a non frequentare altri . So che sei il mio ragazzo adesso e ..non di certo esaudirò il suo desiderio .
A questo punto mi metto a giocherellare con la ciocca penzolante dei miei capelli rossi mostrando a Pablo un altro sorrisetto nervoso. Lui , capendo al volo che ho qualcos’altro da comunicargli , si mette la mano in faccia per la disperazione.
Pablo: Dimmi qual è il desiderio di quel tipo strambo.*sospirando*
Marz: Bhè si..è un Bel Po’ strambo.. Ma mai quanto me.*sorridendo a pieni denti*
Pablo:*accennando un sorriso* Questo è certo ed è sicuro.
Marz: Comuuunque..*ridendo nervosa* Il suo desiderio è.. quello di diventare più di amico .
Pablo: Ma bene! Andiamo Benissimo!*sarcastico* Non mi sono messa con te neanche da un giorno e già ho un rivale.
Marz: Non essere melodrammatico. Stasera gli spiegherò bene la situazione e tutto tornerà alla normalità.*sorridendo* Vedila in positivo.
Pablo: E…starai sola con lui..? Se ti vuole a tutti i costi?*con un velo di preoccupazione*
Marz: *prendendogli la mano* Non penso che sia così tanto facile far innamorare Marizza Pia Spirito…*sorridendogli* Quindi si facesse una ragione …io amo solo una persona.
Pablo:*sorridendo poco a poco* Hai parlato di positività.. *stringendo la mia mano* Sai cosa ci vedo di positivo ora?
Con un colpo secco mi tira a se e come poc’anzi ci troviamo sdraiati sui cuscini con l’unica differenza che ora mi trovo io sul suo corpo , sentendo un braccio circondarmi la minuta vita e l’altra mano mettermi le ciocche di capelli , cadute in avanti , dietro l’orecchio mentre mi affascina e ipnotizza col miglior sorriso del suo repertorio.
Marz: Cosa?
Chiedo con un pizzico di furbizia , solo per gustarmi ogni secondo trascorso qui sotto in sua compagnia.
Pablo: Ti ho tutta per me e non intendo uscire da qui sino a stasera .*accarezzandomi la guancia* Quindi mia cara pazza..mio Spirito Ribelle preparati a passare le ore più belle della tua vita.*sorridendomi*
Marz:*ridendo* E’ per caso un sequestro?
Pablo: Prendila come vuoi..tu resti qui con me ora..
Marz: Me ne farò una ragione..
E sorridendomi dolcemente socchiude gli occhi attirando a se il mio capo in modo da partire subito in quinta con un altro bacio passionale , trascorrendo come ha detto lui il pomeriggio più eccitante della mia vita.
Pablo: Ti amo..
Sussurra nel mio orecchio prima di iniziarlo a baciarlo per poi passare le sue labbra al collo e bocca dove mi fa cadere nell’estasi più profonda.

Nell’ala femminile dei dormitori

Un ragazzo si guarda attorno con aria sospetta , facendo spuntare la sua testa da un muro all’altro per accettarsi di non farsi beccare da qualche professore.
Xx: Eccomi!
Esclama a bassa voce leggendo il nome dei proprietari della stanza : Marizza-Luna-Lujan.
Poggia prima l’orecchio sulla porta di legno e non sentendo nessuna voce piega la maniglia della camera aperta entrando velocemente subito dopo essersi accertato che non ci sia nessuno.
Xx: Bene bene bene..
Crea un ghigno sulle sue labbra strofinandosi le mani per mettersi subito da fare. Per prima cosa guarda il materasso nuovo e plastificato posato sulla rete del letto , poi il resto della stanza messo in ordine da quel famoso sabato mattina.
xx: Quello sporco traditore che ha sabotato il nostro piano.
All’improvviso la porta si spalanca e prima che il misterioso infiltrato si nascondesse per non farsi scoprire la voce di un secondo ragazzo lo rassicura.
Xx2: Tranquillo Ivan sono io!
Ivan: Diego ma sei impazzito?
Con affanno si porta la mano al cuore che batte per lo spavento fissando in cagnesco l’altro ragazzo chiudere a chiave lentamente la camera delle ragazze per avvicinarsi a lui.
Ivan: Mi spieghi cosa diamine ci fai qua?
Non potendo urlare i due ragazzi si limitano a sussurrare con un tono basso ma deciso spalancando gli occhi per evidenziare il pericolo che stanno correndo.
Diego: Cosa stai facendo qui dentro?
Ivan: Ho un affare in sospeso.
Diego: Senza neanche consultare il resto della Loggia?
Ivan sospira pesantemente stringendo poi una mano in pugno alzando il capo con aria superiore.
Ivan: In quanto Capo della Loggia ho il diritto di eseguire qualche piano da solo senza dire niente a nessuno.
Diego: Ma perché?
Ivan: Diego anche se sei il capo juniores del 3° anno non so se mi posso fidare completamente di te..
Diego: E ora cos’è questa scarsa fiducia in me? E’ stato merito mio se ieri li avevamo catturati.
Ivan: Ma come hai notato sono riusciti a fuggire quei due . Qui dentro , Sabato , avevo messo le divise della Loggia .. Spirito poteva esser cacciata se solo qualcuno non avrebbe preso la briga di farle eliminare e combinare quel putiferio solo per discolparla.
Diego: Cosa intendi dire?
Ivan:*avvicinandosi* So che sei stato tu Diego.. Eri l’unico a non esser con me quella mattina quando Dunoff ha chiamato Spirito in presidenza.
Diego: Non puoi incolparmi senza avere delle prove.
Ivan: Lo prove posso anche non averle ma ..basta che osservi il tuo atteggiamento per capire di che pasta sei fatto.
Diego: Ivan ..io non sono stato.
Ivan; Ho chiesto ai tuoi compagni di classe cosa ne pensavi dell’accaduto e loro mi hanno risposto che tu ti eri , in qualche modo , dileguato in qualche parte. C’è un'unica ragione per spiegare la tua scomparsa improvvisa. Dopo aver letto il mio messaggio nel quale ti ho detto “Quando Dunoff alzerà le divise della Loggia in camera di Spirito, e le mostrerà a tutti, per lei sarà la fine” scommetto tutto che sei corso qui per buttarle da qualche parte , salvandogli la pelle. Allora..ho optato giusto o..è solo frutto della mia fantasia?
Lo sguardo glaciale di Ivan fa si che Diego abbassi il capo e questo gesto spiega solo una cosa.
Ivan: Come volevasi dimostrare.
Volgendogli le spalle si concentra a pescare qualcosa dal suo zaino a tracollo , sfilando infine una busta sempre nera.
Ivan: Ecco fatto.. *poggiandola sul letto*
Diego: Che cosa ci è scritto sopra?
Ivan: *sempre volgendogli le spalle* Sai Diego..non so se posso fidare ancora di te..
Diego: Ma l’altra sera vi ho dimostrato di esser in grado di..
Ivan: Si si..ho capito cosa vuoi dire.*volgendosi e guardandolo* Per un minuto il nostro piano funzionava ed è proprio per la tua mente che mi servi. Sei un ragazzo intelligente ed è davvero un peccato perderti.
Diego: Q-quindi..
Ivan: Ti do una seconda possibilità con la Loggia. Se tu mi confessi che sei stato l’artefice della rovina del piano ti permetto di restare . Allora?*inarcando il sopracciglio*
Diego china nuovamente il capo e stringendo i pugni accetta la sua proposta.
Diego: Si sono stato io ..*alzando di scatto il capo* Ma posso spiegarti io..
Ivan:*interrompendolo con calma* Tu sei innamorato ancora di Marizza e ..non volevi che fosse cacciata.
Per un momento Diego gli mostra uno sguardo sorpreso poi capendo che ha centrato il punto si poggia alla porta ancora chiusa della stanza e prende parola.
Diego: Quando mi ha lasciata ho pensato di vendicarmi , poi la gita mi ha fatto capire che a lei ci tenevo davvero.
Ivan: Ti avevo avvisato però di non affezionarti a quella ragazza . La tua relazione doveva solo essere una finta .
Diego: E’ stato difficile resisterglli..Ora che stai coprendo il mio ruolo sai com’è Marizza. E’ una ragazza che ti fa dimenticare tutti i problemi. Può esser dolce e acida allo stesso tempo e la sua bellezza costringerebbe chiunque a fissarla ore e ore senza mai stancarsi.
Ivan: Cercherò non di non cadere in quel “tunnel”. Non gli permetterò di ammaliarmi. Devo restare vigile nel nostro piano. Devo sapere tutti i suoi movimenti e devo essere quindi la persona che ci si può fidare e confessare tutte le sue idee riguardanti la Loggia. Ogni qualvolta vorrà scoprirci la indurrò a fare un buco nell’acqua sino a quando si arrenderà nella ricerca.*sorridendo furbamente* In succo diventerò ben presto il suo ragazzo . *incrociando le braccia* E ci riuscirò certamente stasera!
Diego: Ho i miei dubbi..
Ivan:*espressione confusa* Perché?
Diego: Usciamo da qui , ti spiego strada facendo.
Staccandosi dalla porta esce dalla stanza e dopo essersi accertato di avere la strada libera corre verso la zona comune con Ivan alle calcagna , lasciando così la misteriosa lettera sul letto di Marizza.
Diego: Qui va bene.
Si siedono sulle panche lungo i corridoi dove momentaneamente c’è un flusso minuto di studenti.
Ivan: Mi puoi spiegare perché hai qualche dubbio a riguardo?
I due iniziano a parlare con voce fitta in modo che nessuno origli la propria conversazione.
Diego: Marizza oggi….si è messa con Pablo.
Ivan:*scioccato* Che?? Sei per caso impazzito? Proprio stamattina io..
Diego: Te lo giuro Ivan. Li ho sentiti. Sono entrati nel sottoscala e li si sono dichiarati.
Ivan: E tu come …
Diego:*interrompendolo* Ho origliato dalla porticina quel che potevo. Poi vedendoti sgattaiolare verso l’ala femminile ho lasciato perdere le loro smancerie, anche perché sono certo che si stavano baciando dal silenzio all’interno del sottoscala, e ti ho raggiunto per riferirti la novità.
Ivan: *battendo un pugno* Maledizione! Lui proprio non ci voleva!!
Diego: Eravamo certi che i due si sarebbero messi insieme prima o poi.
Ivan: Ma non oggi! Con le mie doti da Latin Lover l’avrei conquistata entro la serata ! E ora come mi dovrei comportare?*mettendosi le mani tra i capelli*
Diego: Sono certo che troverai qualche soluzione , non sei un tipo che si ferma al primo ostacolo,
Ivan:*sospirando* Questo è certo e sicuro , ma ho bisogno di un piano infallibile ed ho bisogno del tuo aiuto e anche di Ramiro.
Diego: Ramiro?*confuso* Chi è?
Ivan: Il capo Juniores del 4° anno. *bassa voce* E’ il mio migliore amico credo . E’ stato bocciato altrimenti stava anche lui al 5° anno con me.
Diego: E cosa dovremmo fare noi due?
Ivan: Dato che sei bravo a sabotare *finto sorriso* ti consiglio di trovare qualche idea geniale per metterli l’un contro l’altro e Ramiro ti aiuterà. Anzi no . *sorridendo* Per il piano è fondamentale l’aiuto di Violet .
Diego: Sarebbe il capo juniores del 1° anno?
Ivan: Esattamente. *sorridendo malignamente* La loro relazione non durerà molto. Buona fortuna e cerca di non deludermi questa volta Diego.
Diego: C-certamente! *Sforzando un sorriso*
E lasciandosi andare ad una risata roca Ivan si alza lasciando così Diego alle prese con i suoi pensieri.
Dinanzi alla sua seconda possibilità come reagirà?

Pablo

Le emozioni che suscito nel baciarla non sono niente a confronto del pensiero che ora è mia..tutta mia.
Ce l’ho qui , tra le mie braccia , a scambiarmi un lungo e passionevole bacio col quale dimentico persino chi sono , dove sono e perché ho aspettato così a lungo prima di accettare i miei sentimenti. Le mie suppliche sono state esaudite e finalmente è la mia ragazza ufficiale. Tristezza , delusioni e pianti sono stato l’apice della mia vita sino ad ora. In questo momento invece non desidero altro che stare con lei per provare emozioni uniche e indescrivibili . Fermiamo lentamente i movimenti forbiti della nostra bocca lasciandoci andare ora in una risatina imbarazzata mentre ci mettiamo a sedere in questo piccolo vano , avvolti dalla penombra.
Pablo: Direi che abbiamo trascorso un intero pomeriggio qui sotto a baciarci.
Sorrido mentre gli accarezzo con premura i capelli rossi leggermente scompigliati dalle mie continue carezze selvagge mentre la baciavo.
Marz: Dall’arrossamento delle mie labbra deduco di si..
E lei ricambia il mio sorriso con uno più ampio intervallato da un piccolo affanno.
Pablo: Penso che abbiamo recuperato il tempo perso a fare gli stupidi no? *sorridendo maliziosamente*
Marz:*ridendo sotto i baffi* Pensa per te , io sono stata super intelligente a proteggere il mio cuore.
Pablo: Che ora è ceduto all’amore però.
Marz: *ridendo* Bhè.. spero solo che ne valga la pena no?
Pablo:*sorridendo* Ti prometto che ti amerò incostantemente.
Mi sto per riavvicinare a lei ma la sua mano preme ora contro la mia bocca lasciandomi un amaro in bocca.
Marz: Niente bacio . *guardandolo l’orologio al polso* Devo davvero scappare. Sono in ritardo.*ridendo*
Pablo: E tu preferisci seguire quel sanguisuga invece di rimanere col tuo ragazzo?*fingendomi scioccato*
Marz: Ho fatto una promessa Pablo. Perdonami .
Mi da un veloce bacio a stampo e poco dopo inizia a gattonare verso l’uscita mettendo in mostra il suo di dietro.
Pablo: Lo fai apposta?
Cerco di trattenere le risate mentre lei apre la porticina soffocando un sorriso innocente.
Marz: A fare cosa?*sorridendo sotto i baffi*
Pablo: Non fare la furbetta . *avvicinandomi* Cerca almeno di fare la seria con quel tipo altrimenti mi costringi a seguirmi. Magari faccio due buchi ai fogli di un giornale e vi spio.*sorridendo furbamente*
Marz:*avvicinandosi al mio viso* Azzardati e sei morto.*finto sorriso*
Pablo:*mordendomi il labbro* Mi ucciderai con dei fatali baci?*sorridendo*
Marz: *sorridendo furbamente* Tutto dipende dal tuo comportamento. Avrai baci mortali o baci amorevoli. *facendomi l’occhiolino* Ora devo scappare.
Pablo: Ti amo..*sorridendogli*
Marz: Anche io .
E dopo un veloce bacio a stampo sfugge alla mia presa e ridendo sotto i baffi corre via da me lasciandomi qui , con un sorriso da emerito idiota , nel sottoscala .
Scaccio un lungo sospiro sdraiandomi continuando a tenere sulle labbra questo gran sorriso che va da un orecchio all’altro. Ho raggiunto la mia felicità..accanto alla ragazza più svitata del collegio che amo incostantemente . Posso esser un folle a lasciarla da solo dopo quel che è successo ma ora più che mai devo dimostrargli di sapermi fidare di lei e sono certa che se si trova in pericolo io appaia in qualche modo per salvarla. Come ho sempre fatto da quando la conosco . Lei c’è sempre stata e io non di meno.

Marizza

Saltello per i corridori della scuola nel pieno lunedì pomeriggio intravedendo dalle finestre il sole abbandonare il cielo per abbassarsi e dare in benvenuto alla luna non ancora ben nitida in lontananza.
Rifletto incessantemente su ciò che è successo in poche ore passate insieme a Pablo e ancora incredula tendo a creare un sorriso che segue le emozioni che prevalgono il mio cuore in questo istante.
Giungo così ,sorridendo e radiosa, per la prima volta la zona svago guardandomi attorno in cerca di vedere Ivan e scoprire cosa vuole realmente da me. Le sue intenzioni sono ben diverse da mie e oggi intendo farglielo capire. Se fosse andato diversamente forse gli avrei dato una possibilità ma ora più che mai necessito stare accanto al ragazzo che amo più di me stessa.
Marz: Pablo..
Sussurro estasiata al sol ricordo delle sue labbra sino ad ora incollate sulle mie sfiorandomele come una povera cretina , poggiandomi al pilastro con la testa tra le nuvole. Poi a farmi poggiare la pianta del piede a terra è uno strano oggetto comparire di colpo davanti la mia faccia.
Dilato le pupille guardando perplessa quel che sembra una rosa rossa priva di spina e ben viva che riflette tutto il suo meraviglioso colore appieno per poi seguire la mano della persona che regge il dono e scoprire che si tratta niente di meno di Ivan .
Marz: Heila.
Sorrido gentilmente mentre mi volgo dalla sua parte, dato che mi ha voluto fare la sorpresa arrivandomi alle spalle.
Ivan: La rosa più bella del giardino alla ragazza più affascinante del mondo.
Facendomi l’occhiolino mi offre , guardandomi ora negli occhi , la famosa rosa rossa cui profumo posso sentirlo appieno anche a centimetri di distanza.
Marz: Oh..
Sussurro colpita dalla sua inaspettata frase accettando senza riflettere su questa rosa .
Marz: Grazie Ivan..sei molto gentile.
Accenno un sorriso mentre lui si poggia al pilastro con un espressione compiaciuta guardandomi con una strana luce negli occhi .
Ivan: Ho detto ciò che sentivo My Lady.
Marz:*ridendo imbarazzata* Bhè penso che My Lady sia un po’ troppo non credi?
Ivan: Per te non è mai troppo.
Si drizza composta su di esso per mettermi dietro l’orecchio una ciocca penzolante di capelli rossi mentre d’istinto annuso a pieni polmoni l’odore fragrante del fiore.
Marz: E’ meraviglioso. Ti ringrazio.
Ivan: Bhè penso che non vorrai passare la serata a ringraziarmi e annusare con quel meraviglioso sorriso la rosa cui bellezza ha invidia della tua . *sorridendomi a pieni denti*
Marz:*Sorridendo* Dimmi un po’..sei nato con questo dono di far arrossire le ragazze o ti sei specializzato nel tempo?
Ivan:*ridendo* Mi sono specializzato appena ti ho vista varcare quel portone la prima volta.
Marz: E ti ci è voluto così tanto tempo per farmi capire che in qualche modo mi vuoi ..conquistare con questi flirt insoliti?*inarcando il sopracciglio*
Ivan: Sono un maschio Marizza , che ti aspetti dalla nostra specie?*ridendo*
Marz: Bhè su questo non posso darti tutti i torti.
Sorrido dandogli ragione dato che Pablo è riuscito ad accettare i suoi sentimenti solo dopo aver capito di star perdendo troppo tardi , sul punto di metterci le penne.
Ivan: Allora?
Mi poggia così il braccio sorridendomi a pieni denti.
Ivan; Pronta a chiacchierare col sottoscritto e istaurare un non so che tipo di rapporto con me?*ridendo*
Accenno man mano un sorriso divertito , curiosa di scoprire i tratti di questo tipo stravagante.
Ha un non so che di interessante e anche se sono diventata la ragazza di Pablo nulla mi ferma ad afferrare il braccio , accettando la sua compagnia trascorrendo così un insolito tardo pomeriggio e stranamente mi sto divertendo al suo fianco anche se avrei preferito mille volte rimanere con Pablo li sotto .
Passare ore e ore a baciarci incessantemente.






Eh si! Ora finalmente sappiamo tutte le identità delle persone che appartengono alla Loggia e alle fine del mio commento vi lascio il resoconto in caso avete perso il filo o non avete capito qualcosa ;)
Inoltre i nostri cari Pablizza si sono appacificati con una splendida dichiarazione e un pomeriggio colmo di passione ^_^ Spero che siate tutti feliciiii yeeeeaahhh!!!
Ora le cose si complicano però! Marizza sta passando la serata con niente di meno col Nemico. Cosa succederà di preciso?? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLOOO!!! Alla prossimaaa ;)

Ivan: Capo Loggia che frequenta il 5° Anno
Ramiro (il suo amico) : Capo Juniores del 4° anno
Diego: del 3° Anno
Un altro tipo (non rilevante) : del 2° Anno
Violet : del 1° anno!


Ciaoooo alla prossimaa :D
view post Posted: 30/11/2016, 21:11 Spirito Ribelle! - Fan Fiction
Come vi avevo promesso ECCOMI QUA!!! BUONA LETTURA ^_^

CAP 11

Marizza

Sbraito , non sopportando più la sua voce e le sue continue lamentele, indicando dopo avergli dato una spinta, che l’ha fatto tacere all’instante, un cartoncino nero incastrato nello stipite di una porta metallica.
Pablo: Eh..?
Sposta lo sguardo nella stessa direzione che è posato il mio e avvicinandoci contemporaneamente vediamo chiaramente ciò che è .
Pablo: E’..una foglio della Loggia.
Alzo il braccio sfilando dall’incastro questo cartoncino con sopra l’impronta gialla della Loggia.
Marz: Cosa vuol dire secondo te?
Per la prima volta gli rivolgo uno sguardo completamente avvolto dalla confusione e lui ricambia lo scambio con uno sguardo profondo. Se fossi stata in un'altra situazione mi sarei persa nel suo sguardo dove dominano e spiccano i suoi irresistibili occhi magnetici.
Pablo: E’ tutto così strano.. Sta qualche scritta per caso?
Giro tra le mani la cartoncino rigido studiandolo con sguardo attento in caso intravedessi qualche apertura.
Marz: No..non è una lettera. E’ solo un semplice foglio con sopra il loro Logo.
Pablo: Perché è qui..? Non capisco.
Marz: Una cosa è certa Pablo.. Loro sono qui.
Mi guardo attorno sentendo leggermente il sangue gelarmi nelle vene per un pizzico di paura.
Odio ammetterlo , anzi non lo ammeterei mai dinanzi a Pablo , ma l’idea che loro sono 5 e noi 2 non mi rassicura e ne mi promette nulla di buono.
Pablo: Hai tutto pronto?
Capendo subito al volo tengo in una presa ferrea il registratore vocale annuendo poi con decisione col capo.
Pablo: Vediamo se si nascondono all’interno di questa stanza?
Abbassa poco a poco il tono di voce , sino a sussurrare la sua idea .
Marz.*alzando lo sguardo* Dentro la cella frigorifera? .. Non mi sembra un po’ esagerato?*sempre a bassa voce*
Pablo: Dobbiamo solo dare un occhiata magari si nascondono altri..
Ma neanche il tempo di concludere la frase che la sua attenzione viene richiamata da un oggetto a terra.
Seguo il suo sguardo intravedendo così uno spigolo di carta incastrata sotto la porta di questa stanza.
Pablo: Guarda qua..
Si abbassa e si rialza tenendo ora tra le mani un'altra carta della Loggia.
Marz. Entriamo?
Pongo ora con un lieve affanno nella voce. Affanno creato unicamente dal battito accelerato del cuore.
Lui annuisce non esprimendosi con altre parole e ciò che fa è poggiare la mano sulla maniglia per aprire questa stanza. Essendo una cella frigorifera per mantenere , appunto , fresca la carne macellata una forte nuvola di vapore freddo ci inonda i vestiti e corpo appena apriamo la porta pesante piena di lucchetti e maniglie a scatto .
Marz: Bbrrr..
Rabbrividisco strofinandomi le braccia con le mani avanzando poco dopo nella stanza per vedere se si stanno nascondendo qua dentro . La stanza non è per niente grande anzi si tratta di un rettangolo dove a dominare non c’è solo un freddo glaciale ma anche la puzza di sangue della carne fresca appesa sul soffitto .
Pablo: Bleah..ma tutto questo è disgustoso!
Avanza comunque , seguendomi , per vedere con i suoi propri occhi se trova altre lettere .
Marz: Non penso ci siamo qui dentro .. Si sarebbero congelati senza il tempo di dire “Bentornati”.
Come un pinguino mi stringo a me restando però davanti la porta di ferro della cella mentre Pablo si addentra verso il fondo.
Pablo: Vieni a vedere.
Prendendo un bel respiro affronto il freddo per avanzare e raggiungere la sua postazione sul fondo della cella.
Marz: Spero per te che hai trovato qualcosa di utile perché stare qui dentro mi si congela il culo!
Pablo:*roteando gli occhi* Hai la femminilità di uno scaricatore di porto!
Marz:*finto sorriso* Sono così non posso farci niente. Su muoviti ! Cosa dovrei vedere?*sospirando*
Pablo: Un altro biglietto.
Marz: Cos’è una caccia al tesoro?
Stanca di tutto questo mistero gli tolgo bruscamente dalle mani il foglio che ha trovato da sopra un mobiletto ghiacciato .
Pablo: Questa è una lettera.
Marz: Vediamo cosa sta scritto.
Fermando il tremolio del mio corpo infilo il dito freddo nella fessura della busta di carta sfilando dopo uno strappo il foglio interno. Pablo automaticamente si avvicina sentendo il calore della sua spalla espandersi sulla mia.
Pablo: “Credevate davvero che fossimo così stupidi a radunarci a portata di orecchie e occhi indiscreti? Ahahahaha poveri illusi. Da Spirito sinceramente mi aspettavo più furbizia ma a quanto pare..siete finiti nella nostra trappola. Buon riposo..Chissà se ci rivedremo…”
Di scatto alziamo i capi , chinati per leggere il messaggio , e neanche il tempo di sgranare gli occhi e dire “ Oh cavolo” che subito sentiamo la porta della cella frigorifera chiudersi di colpo .
Marz: NO!!
Corro velocemente alla porta chiusa sicuramente dalla Loggia che si è studiata bene questo piano perfetto , intrappolandoci dentro.
Marz: APRITE!!! Aprite questa porta!!!
Urlo con tutto il fiato che ho, sprecando tutte le energie a sbattere incessantemente schiaffi e pugni alla porta che essendo di ferro emette rumori assordanti. Ma al di là della cella non c’è nessuno che può aprire tutti gli scatti e lucchetti messi da quei psicopatici e liberarci.
Marz: APRITEE!!
Pablo: Marizza non vale la pena sgolarti!! Purtroppo ci siamo cascati!
Si avvicina cercando in qualche modo di aprire la porta , con risultato invano.
Pablo: Te l’avevo detto Marizza !
Marz: PABLO V*******O!!!
Sbotto urlando di colpo sentendo persino la mia gola bruciare .
Marz: IN QUESTO MOMENTO NON VOGLIO SENTIRE UNA SOLA PAROLA FUORIUSCIRE DALLA TUA BOCCACCIA!
Pablo: PERCHE’ NON TI CALMI PAZZA ISTERICA CHE NON SEI ALTRO??? *urlando* Sei stata tu a metterci in questa situazione quindi calmati e non scaricare colpe che appartengono solo a te!
Poggio la mia schiena alla porta con aria afflitta e sfinita non riuscendo a trovare una soluzione a tutto questo .
Marz: Moriremo..
Scuoto il viso facendomi affliggere dalla negatività . E la cosa non migliora quando fisso la temperatura della cella che segna il -5° .

Pablo

Marz: Moriremo..
La goccia che ha fatto traboccare il vaso , nei miei casi i nervi , è quest’ultima frase. Preso da uno sfogo improvviso sfondo un pugno alla prima carne che ho davanti , appesa dal soffitto , fortunato di avere la carne con la quale sfogarmi e non la sua faccia .
Pablo: Siamo caduti nella loro trappola! Sapevo che quel raduno puzzava ! Era da sciocchi pensare di aver scovato il loro nascondiglio!
Parlando con irascibilità creo nuvolette di vapore a causa del freddo di questa cella appunto frigorifera.
Marz: Diventeremo come quelle carne appese.. Quando domani mattina Ramona tornerà ci troverà come due ghiaccioli privi di vita!
Pablo: Non è il momento di esser negativi Marizza. Staccati da quella porta e cerchiamo qualcosa utile per sfondare dalla porta.
Si stacca comunque dalla porta ma invece di aiutarmi e darmi corda lei si avvicina per rivolgermi uno sguardo trucide indicando severamente il termometro della stanza.
Marz: Non abbiamo tempo di fare niente! Qui dentro di sono -5 Gradi! A questa temperatura il sangue diventa ghiaccio!
Pablo:*finto sorriso* Adesso che lo so mi sento “Molto” meglio! Su “Signorina so tutto io” cosa dobbiamo fare adesso eh? *alzando il tono di voce*
Per un momento rimane a riflettere mentre vedo sempre più il suo corpo tremare incessantemente e solo ora mi accorgo che il mio corpo sta avendo la sua stessa reazione al freddo .
Marz: So che mi crederai più pazza del solito..
Pablo: Oh non è una novità!
Marz: Ma se vogliamo sopravvivere dobbiamo spogliarci!
Pablo: Eh??
Esclamo completamente esterrefatto dalla sua proposta completamente assurda!
Marz: SPOGLIATI!
Urla con decisione mentre si sfila velocemente giaccia e maglia rimanendo in un batter d’occhio in reggiseno. Sgrano gli occhi sentendo un calore inspiegabile salirmi il viso in un nano secondo dinanzi a questa visione celestiale. Ma il freddo non mi fa eccitare più del suo seno visibile e soprattutto a mia portata di sguardo .
Marz: Dai muoviti!!
Si avvicina di scatto e , ancora in jeans , si affetta a sbottonarmi la camicia con velocità spingendomi a dire una frase maliziosa nonostante ci troviamo in una situazione critica.
Pablo: Ah..bel modo di morire si..
Marz: Piantala! Non ti sto spogliando per fare sesso con te!
Pablo: Oh..*sorridendo maliziosamente* ..finiremo per compierlo. Almeno ho avuto la soddisfazione più grande prima di morire.
Marz: Se solo non mi stessi congelando ti stritolerei l’osso del collo con una mano sola!
Guardandomi male lascia cadere a terra la mia maglia facendomi rimanere col petto nudo e mentre lei si affretta a togliersi i jeans , rimanendo dunque completamente in intimo , io mi precipito a sbarazzarmene dei miei senza sapere il perché .
Pablo: Posso sapere che cosa ti passa per quella testa malata che ti ritrovi??
Marz. L’unico modo per combattere l’ipotermia è togliersi i vestiti e sommare il calore di entrambi !
Annuisco velocemente capendo finalmente il pro di tutto questa storia.
Pablo: E allora spogliamoci .
Rimasto nudo con solo i boxer addosso mi affretto ad aiutarla con le scarpe e calzini lasciandole a terra insieme al resto dei vestiti.
Marz: Oddio che freddo!!!
Inizia a balbettare quando si ritrova infine in intimo . Dato che il suo scopo è quello di sommare il calore dei nostri corpi non faccio altro che attirarla a me di colpo e stringendola in un abbraccio mi beato non solo di questo strano calore ma persino del piacere immenso della sua pelle nuda premere contro la mia.
Pablo: Oddio….sto per morire.
Marz: D-d-dobbia..mo…r-r-eestiter-r-re…
Ma la mia frase non era riferita al freddo ma all’eccitazione che mi procura accarezzare o meglio strofinale con furore i suoi fianchi formosi e sentire il suo gluteo premere sulle mie cosce quando mi siedo su un mobiletto basso che ora ci fugge da panca. Battiamo i denti incessantemente sentendo ormai il corpo raggiungere la temperatura di questa stanza. Alzo lo sguardo fissando le sue labbra raggiungere una tonalità viola per via del freddo così vicine al mio viso. La stringo più a me aspirando a pieni polmoni il profumo dei suoi capelli attaccati ai miei . Ce l’ho completamente seduta addosso e il suo braccio destro attorno al mio collo fa si che mi ritrovi il suo viso a pochissimi centimetri dal mio. Alzando i capi tremolanti facciamo si che i nostri fiati affannosi e mozzati si mescolino a vicenda.
Marz: E’…t-t-tutta…c-colpa..m-m-mia…p-perd..
Pablo:*interrompendola* N-n-no…N-noi..u-u-usciremo..*facendo battere i denti* S-se…Se u-u-usciam-mo vivi da q-qua…T-t-ti invit-t-to a cena e …*ansimando* p-p-parleremo di c-ciò…che p-p-proviam-mo..
Marz: B-b-bisogna v-veder-re se …ne u-usciam-mo v-vivi .
Pablo: E’ … *tremando*… un s-si?
Marz: Z-zitto . *stringendosi a me* D-disperdi .. c.calore …
Socchiudo gli occhi inebriato dal profumo della sua pelle , ora completamente ghiacciata a contatto con la mia. Le mie mani strofinano i suoi fianchi e sollevando le mie palpebre il mio sguardo cade sullo spacco del suo seno . Per un momento ho pensato di morire dato che il mio è iniziato a battere irrefrenabilmente.
A render tutto più complicato , sfidando così il mio autocontrollo dinanzi un corpo femminile quasi nudo , appiccica nel vero senso della parola la sua guancia destra fredda alla mia sinistra e così facendo gli angoli , il suo destro e il mio sinistro , delle nostre labbra si sfiorano. Ansimando per il freddo provochiamo altre nuvolette di condense che subito di mischiano col freddo della stanza.
Pablo: H-h-ho…un idea…
Marz: P-p-parla..
Tremando incessantemente tra le mie braccia , nonostante ci stiamo strofinando a vicenda per infonderci calore , mi viene in mente un idea folle ma al contempo efficace . Deglutisco cercando di parlare senza balbettare anche se ho il fiato mozzato da tutte le emozioni che suscitano questa situazione e posizione.
Pablo: Baciamoci..
Marz: I-il..f-f-freddo…ti sta dand-do…alla t-t-testa..*battendo i denti*
Pablo: Il..n-nostro a-a-amore ci infond-derà…c-c-calore..
Marz:*socchiudendo gli occhi* E’..s-s-solo una scusa p-per…
Pablo: A-a-anche se fosse…s-s-sarebbe il nostro…u-u-ultimo…b-bacio..*ansimando*
La fisso riaprire gli occhi rivolgendomi poi uno sguardo debole e stanco quando stacca la sua guancia dalla mia.
Marz: Vale la p-pena..g-godersi gli ultimi…m-minuti di..v-v-vita..
E senza aspettare altro attacchiamo le nostre labbra quasi viole per il freddo scavalcandocele subito con ardore. Sprechiamo le nostre ultime energie a inclinare il viso per far adattare le nostre labbra alla perfezione dischiudendo la bocca per far oltrepassare la lingua del partner e farla danzare lentamente.
Se prima il mio cuore stava per esplodermi dal petto ora ho la certezza di sentirlo fuoriuscire direttamente dalla gola. Mi alzo da quella sorta di panca in modo da poter stringere con tutta la forza che ho dentro il suo corpo minuto e freddo . Ma quest’ultimo passa al secondo piano..quel che cattura la mia o meglio la nostra totale attenzione è questo bacio passionale che cerchiamo di gustarci appieno ogni singolo movimento .
Quando ci si bacia con passione c’è un'unica spiegazione : quella di aver timore che qualcuno interrompi il contatto speciale. Adesso invece ansimiamo nella bocca dell’altra e scavalchiamo con frenesia , passione , foga , furore e ..amore le labbra carnose altrui che tendono di riscaldarsi nel continuo strofinamento, perché vogliamo gustarci quest’ultimo momento passato insieme. E questa volta è per davvero..
Non abbiamo possibilità di salvarci .. Quando qualcuno ci ritroverà sarà troppo tardi.
Il fiato inizia a scarseggiare e non per non pensare più al freddo , dimenticato in questo arco di minuti trascorsi a baciarci con sin troppa passione , sciogliamo il bacio per recuperarlo ma continuo ad amarla lasciandole scie di baci sul suo collo gelido mentre lei affonda il suo viso tra i miei capelli .
Emette un gemito di piacere quando le mie dita affondano nella sua pelle nuda dei suoi fianchi per creare un contatto unico tra le nostre parte intime ancora , e sfortunatamente , coperte da strati di stoffa.
Tende il collo che continuo a baciare con passione sino a quando poggio la mia fronte alla sua.
Scosto le mani contemporaneamente dai suoi fianchi formosi e morbidi incastrando le mie dita tra i suoi capelli lisci e rossi .
Pablo: Ti amo…
Affermo con un filo di voce affannosa mentre sposto il mio sguardo profondo dai suoi occhi lucidi e le sue labbra ora leggermente più rosee .
Pablo: Voglio stare con te… Ti amo!! Ti amo! Sei troppo importante…per perderti..
Una lacrima solitaria scorre lungo il suo viso , ma non è di dispiacere. Nonostante tremi ancora riesco ad intravedere un debole sorriso prender vita sul suo viso leggermente più radioso.
Marz: Se morire vuol dire sentire queste cose… *ansimando* .. ed esser baciata in quel modo…p-p-preferisco..m-morire..altre 100..v-volte..*sforzando un sorriso* E dato che n-n-non…ci s-sarà..la..c-cena..per confessare i m-miei ..sentimenti..*facendo scorrere un'altra lacrima* V-v-voglio…dirtelo adesso..
Accarezzo con passione il suo capo attendendo con ansia la parola fatidica mentre accenno un sorriso a pieni denti .
Marz: Ti…amo…
Xx: C’E’ QUALCUNO??? Marizza!! Pablo!! Dove siete?
Sgraniamo gli occhi di colpo riconoscendo subito questa voce.
Pablo/Marz: : GUIDO!!
Interrompendo questa atmosfera romantica creata ci stacchiamo per attaccarci alla porta di ferro delle cella frigorifera sbattendo incessantemente e con le ultime forze rimaste nel corpo nel mani e pugno che creano un gran fracasso.
Marz. SIAMO QUI!!
Pablo: GUIDO!! SIAMO INTRAPPOLATI!!! VIENICI A LIBERARE!!
Guido: Dove siete?? *sentendolo correre* Non vi trovo!
Marz. NELLA CELLE FRIGORIFERA IDIOTA!!!
Sclera al suo solito battendo incessantemente le mani alla porta sino a quando sentiamo il nostro amico giungere dietro essi.
Guido: Ma che ci fate li dentro?? Un attimo soltanto che cerco le chiavi della cella!
Marz: Sai avevamo caldo e ci siamo chiusi qui dentro !! Non sai che divertimento!!
Urla a squarciagola frasi sarcastiche , non dandole completamente torto dato che Guido se ne esce sempre con domande del cavolo!
Pablo: Guido sbrigati! Un altro secondo e davvero ci congeliamo!
Guido: Ecco fatto! *sentendo il tintinnio di chiavi* Un attimo e apro tutto !
Il silenzio della personalità pazza fuoriuscita di colpo mi turba e infatti appena volgo il capo rivolgendo lo sguardo dalla sua parte vedo che pian piano si sta accasciando sulla porta ormai allo stremo.
Pablo: Marizza!
La prendo prima che il suo corpo entrasse direttamente a contatto col pavimento gelido vedendo automaticamente la porta della cella aprirsi . Essendo stati un bel paio di minuti al buoi nel rivedere la luce di colpo socchiudo un attimo gli occhi per abituarmi e la prima cosa che vedo sono le labbra di Guido creare poco a poco un sorriso malizioso.
Guido: hey hey…e qui che volevate fare un sesso sfrenato?*ridendo* Pessimo posto però.
Pablo: NON sparare stronzate Guido e aiutami!
Marz:*tremando* Io..lo…uccido..*guardando male Guido*
Pablo: Tu non uccidi nessuno !
Col l’aiuto di Guido usciamo da quel congelatore sentendo finalmente i nostri corpi scontrare l’aria calda del locale beandoci di questa sensazione.
Xx: Ma che succede qua?
Marz: M-mansilla..
Santiago: Guido sbrigati! Porta qualcosa per coprirli . Guarda come sono pallidi!
Guido: Prendo i camici del personale!
Faccio sedere Marizza ad uno sgabello di legno strofinandole le spalle congelate per infondergli calore nonostante io sia adesso una fonte di freddo.
Guido: Ecco qua!
Ci porge due camici lunghi e fregandocene dello sporco di carne ci copriamo l’ abbigliamento intimo con questi due , dato che era impossibile metterci i nostri abiti più freddi del nostro corpo .
Pablo: Che ci fate qui ?
Chiedo appena il battito tra i denti cessa poco a poco mentre Marizza si stringe nel camice per riscaldarsi e riprendersi del tutto .
Guido: La guardia mi stava portando da Dunoff ma non essendoci mi ha lasciato da Santiago.
Santiago: Il preside mi ha affidato la responsabilità della scuola e appena Guido mi ha raccontato il perché è stato beccato ..
Guido: ..abbiamo deciso di venire qua , certi del fatto che era una trappola.
Santiago: E per l’amore del cielo..Guarda come avete messo a repentaglio la vostra vita! Siete due irresponsabili!
Marz: E’ stata quel lurido gruppo di pazzi!
Santiago: Appunto perché sono pazzi non dovevi minimante pensare di volerli affrontare da soli o in due!
Marz: Se solo mi da il tempo di raccontarle tutto potrei spiegargli perché sono stata così impulsiva!
Alza il tono davanti al professore e l’ira nei suoi occhi lo costringono ad assecondare il suo volere. Dopo un sospiro da parte di Santiago Marizza inizia a raccontare cosa è successo quella sera in lavanderia, chi è stato coinvolto e cosa voleva fare questa serata.
Marz: Avevamo il 50 % che questa era una trappola e l’altra metà che fosse realmente coinvolto Guido in tutto questo.
Guido: Santiago gli ho spiegato mille volte che questa volta non centravo nulla.
Marz: Si ma dovevo avere la certezza!
Santiago: *Sospirando* Bene..ora che so come sono andati i fatti vi supplico di recuperare i vostri abiti che non so per qual motivo vi siete tolti.
Pablo: La loggia ci ha indotto attraverso questi *mostrandogli le lettere* nella cella frigorifera e poi ci hanno rinchiuso dentro.
Marz: Tempo fa ho letto che per combattere l’ipotermia bisogna spogliarsi e stare a contatto con un altro corpo ..
Guido:*con tono malizioso* ..nudo eh? Aah Pablito te la sei strofinata bene bene ?
Marz:*guardandolo in cagnesco* Come vuoi esser surgelato ? A pezzi o appeso accanto alla carne di Bovino? *finto sorriso*
Il pensiero che sotto quel camice lei abbia quell’incredibile e affascinante intimo in pizzo quasi mi fa dimenticare del freddo e sentire il mio corpo divampare soprannaturalmente.
Santiago: E tu Pablo..ti senti meglio?
Quando poggia la sua mano calda sulla mia spalla ritorno al presente annuendo col capo .
Pablo: Si.. Se non fosse stato per la sua idea..*guardando Marizza*..saremmo morti chissà quanto tempo prima.
Santiago: Bene..sarà meglio tornare al collegio. Voi due avete bisogno di una doccia bella calda dato che puzzate di carne al sangue.
Marz: *roteando gli occhi* Grazie , questo mi fa sentire meglio. Non toccherò la carne per anni!
Santiago: Guido recupera i loro vestiti . Appena vi sentite pronti ritorniamo a casa. Qui fuori c’è un taxi che ci aspetta.
Marz.*Alzandosi* Voglio andarmene da questo posto il prima possibile.
Guido: *porgendoci i vestiti* Ecco a voi..*ridendo sotto i baffi*
Marz:*prendendoli bruscamente* E ora che hai da ridere idiota?*freddamente*
Guido: Bhè..*sorridendo maliziosamente* Sembra proprio che ve li siete strappati da dosso..Pablo dopo mi racconti tutti i particolari.
Pablo:*prendendo i miei* Preferisco dimenticare l’accaduto e poi sono affari che non ti riguardano.
Fingendo un sorriso pongo fine a questa conversazione che sta mettendo in imbarazzo Santiago e incazzare Marizza rossa ugualmente in viso . Per un secondo i nostri sguardi si scontrano e solo ora mi ricordo come ci siamo lasciati .
“Pablo: Ti amo…
Marz: Se morire vuol dire sentire queste cose.. ed esser baciata in quel modo…preferisco morire altre 100 volte. E dato che non ci sarà..la..cena..per confessare i miei ..sentimenti.. Voglio…dirtelo adesso..Ti…amo!”

Lei sembra avermi letto nel pensiero e abbassando il capo fa si che i suoi capelli nascondino il suo sguardo afflitto.
Santiago: Forza..andiamocene da qui al più presto.
Spinge delicatamente Marizza verso una stanza in modo da lasciarla vestirsi con calma mentre io rimango con Guido che continua a guardarmi con quel pizzico di malizia negli occhi.
Pablo: La finisci? Non è accaduto assolutamente niente li dentro.*infilandomi i pantaloni*
Guido: Niente di niente? Suvvia Pablito a chi la vuoi dare a bere?*ridendo* Impossibile che non sia successo niente. Eravate quasi nudi ad un punto dalla morte ..
Pablo: *facendo il finto tonto* E con questo?
Guido: Vi amate..non potevate lasciare questo mondo senza dirvelo.
Pablo:*ridendo per finta* Tu hai visto sin troppi film Guido.*mettendomi la maglia* Oddio quant’è fredda!
Strofinandomi velocemente le braccia mi riscaldo gli abiti .
Guido: *sospirando* Vorrà dire che me lo racconterai in futuro. *ridendo*
Pablo: Se se.. *non calcolandolo* Ora prendi questa . *porgendogli la chiave* Me l’ha data tua madre prima di uscire.
Guido:*prendendola* Ma è della porta principale..*stupido* Perché ve l’ha data? Lei era qui?
Pablo: Se ne è andata poco prima che entrasse la Loggia. Gli ho raccontato che avremmo usato la macelleria per fare le prove della Band e ce l’ha lasciate in modo da chiudere il locale una volta finito.
Guido: Bhè se vi lasciava l’intero mazzo di chiavi potevate aprire la cella subito dopo.
Marz: Eccomi .. Andiamo?
Santiago: Si..*raggiungendoci* Cerchiamo di dimenticare questa sera..
Marz: Assolutamente..
E senza rivolgermi sguardo procede verso l’uscita della macelleria infilandosi in taxi senza proferire parola.
La fisso con uno sguardo malinconico. E questa che realmente vuole? Dimenticare tutto da cima a fondo?
Ci siamo baciati , Abbiamo dichiarato i nostri sentimenti..Siamo volati dritto in paradiso ..che cosa vuole adesso? Che scendiamo all’inferno senza batter ciglia?

Marizza

Santiago: Ecco qua una bella cioccolata calda , dovrebbe riscaldarti un bel po’.
Marz: Grazie..
Sforzando un sorriso accetto con piacere la tazza fumante bevendone lentamente il contenuto bollente.
Marz: Mi sento molto meglio. *sorridendo leggermente*
Santiago: Per fortuna io e Guido abbiamo deciso di raggiungervi..Ti immagini se saremmo arrivati troppo tardi?
Dinanzi il suo sguardo rimproveratore abbasso il capo stringendomi negli abiti caldi e dalle coperte che mi ha dato lui appena varcato la porta della presidenza.
Marz: P-perdonaci..
Dopo un piccolo sospiro sento il suo corpo prender posto accanto a me sul divano .
Santiago: Voglio solo farvi capire che avete corso un pericolo molto grande.
Marz: Pensavo di incastrare io loro , no il contrario.
Santiago: Posso almeno sapere che intenzioni avevi ?
Marz: Volevo registrare la loro riunione , le loro voci in modo da affidare a Dunoff prove valide.
Santiago: Sai che il preside esegue solo gli ordini di Echamendi e da quel che ho sentito da una loro conversazione penso proprio che debba tenere all’oscuro quest’altra situazione per il bene del collegio.
Marz: *alzando la voce* Per il bene del collegio? Come possono fare questi ragionamenti se l’altro giorno i figli delle più grandi famiglie di Buenos Aires sono entrate sotto tiro della nuova Loggia? Il comportamento di Dunoff è inaccettabile! Alza sempre le mani in tutto tranne su una cosa che brama da quando sono entrata in questo carcere : quello di espellermi !! *sfogandomi* Qualunque cosa accade in questo sudicio posto la colpa ricade a me e io NON NE POSSO PIU’!
Santiago:*prendendomi la mano* Ti capisco Marizza..cercherò di persuadere la mente di Dunoff. Sei molto stanca e anche stressata..*mettendomi una ciocca dietro all’orecchio* Ti serve un bel riposo , non trovi?
Respiro profondamente per tenere a freno i miei nervi che creano scintille vogliose di scatenarsi e fuoriuscire dal mio corpo che ribolle di tutte le ingiustizie.
Senza dire niente lui si alza avvicinandosi alla porta della presidenza , lasciandomi qui sommersa di coperte sul divano.
Santiago: Dunoff sarà fuori per lavoro un paio di giorni . Sino a quando il tuo letto sarà consegnato completamente nuovo potrai dormire qui dentro. Io starò nell’aula degli insegnanti.*sorridendo* Puoi dormire con tranquillità , la Loggia non si avvicinerà questa sera.
Alzo leggermente il capo per ringraziarlo con un piccolo sorriso .
Santiago: Prima che vada..
Marz: Si?
Santiago: Qui fuori c’è ancora Pablo..
Appena lo nomina il mio sorriso si sgretola e al suo posto predomina il battito accelerato del mio cuore.
Ero certa di morire . Per questo l’ho baciato. Non volevo avere conti in sospeso e dichiararmi a lui è stata il momento più emozionante della mia vita. Ma ora..perchè non ho il coraggio di affrontare la realtà dei fatti?
Santiago: Secondo me vorrebbe parlarti..
Marz: Digli….che mi sono…addormentata.
Abbasso il capo con aria malinconica stringendomi , per provare un ulteriore piacere del calore , nelle coperte.
Santiago: Come vuoi.. Buonanotte .
E dopo di questo apre e richiude la porta della presidenza lasciandomi qui sola a dormire sul divano , unicamente illuminata da una lampada posta sulla scrivania. Dopo quel che ha fatto la Loggia questa sera mi risulta difficile chiudere occhio . Le uniche cose che mi rasserenano è la finestra chiusa e serrata e la porta sorvegliata da Santiago stesso. Con lui sono al sicuro..Lui ci aiuterà di nuovo , ne sono certa.
Con un’espressione speranzosa finalmente sento le mie palpebre appesantirsi per il sonno e dopo aver messo da parte il pensiero di Pablo che mi perseguita la testa, mi lascio trasportare dalla stanchezza , addormentandomi profondamente.

***

Xx: Marizza.*smuovendomi* Marizza svegliati tra poco iniziano le lezioni. Su dai alzati da questo divano!
Marz: MMm…Lujan non rompere!
Lujan: Marizza se non ti alzi tra 3 secondi ti sollevo in braccio e ti ficco sotto l’acqua gelata della doccia.
Alla parola “Gelata” sollevo le palpebre di malavoglia sbuffando sonoramente quando pian piano mi metto a sedere .
Marz: No ti supplico ..niente gelo per almeno 1 anno!
Lujan: Mi immagino! Pablo ci ha raccontato cosa vi è successo. Potevi almeno raccontarci qualcosa! Siamo tue amiche.
Mentre cerco di giustificare le mie azioni impulsive mi affretto ad abbandonare la presidenza per darmi una sciacquata veloce e vestirmi in tempo per non arrivare in ritardo alle lezioni del lunedì mattina , al quanto traumatizzanti.
Marz: Dovrebbero abolire il lunedì! L’ho già detto?
Luna: Mille volte.*sorridendo * Eccoci qua.. il professore ancora non arriva , me no male.
Lujan: Entriamo?
Sto per annuire ma rendendomi conto che tra le mani non ho il libro della prossima lezione mi blocco prima di varcare la porta .
Marz: Ragazze vado a prendere un libro nell’armadietto , vengo subito.
Luna: Cerca di stare attenta.*leggermente preoccupata*
Marz: *facendogli l’occhiolino* Questa volta si. E poi state tranquille , quei vigliacchi colpiscono quando la gente non sta in guardia. Ora vado.. se arriva la professoressa ditegli che sono andata a prendere il libro.
Lujan: Va bene ma adesso muoviti.*ridendo*
Marz: Si ma non prima averti dato questi in mano.
Rido nel vedere la sua espressione perplessa quando gli passo gli altri libri tra le mani mentre io più leggera mi avvio a passo spedito verso il mio armadietto sempre sorridendo per l’ennesima atto di furbizia.
Dai era da sciocchi portarsi indietro quei macigni se lei con 5 passi li posava sul mio banco.
Finalmente raggiunto l’armadietto e guardandomi attorno mi accerto che non ci sia nessuno a spiarmi.
Il corridoio è completamente isolato si sente solo l’eco dei ragazzi delle diversa classi raggiungere le lezioni che inizieranno tra brevi minuti. Prendendo le chiavi personali apro il mio armadietto e raccolgo velocemente il libro mancante.
Marz: Perfetto.
Soddisfatta della mia velocità mi affretto anche a chiudere l’asta di metallo ma nel farlo mi trovo di colpo una persona .
Xx: Heila!
Marz: Oddio!
Sobbalzo sul posto portandomi la mano al cuore che ora batte per lo spavento preso.
Marz: Ma sei impazzito? Mi hai fatto prendere uno spavento!
Lui al contrario ride mentre io cerco di tranquillizzarmi respirando profondamente .
Marz;*chiudendo l’armadietto* Mi spieghi il perché stavi dietro l’asta e mi stavi facendo prendere un infarto? Eh Ivan?
Ivan: *sorridendo* Volevo parlarti.
Marz: *roteando gli occhi* E non conosci metodi più intelligenti?
Ivan: Pensavo che mi avessi sentito arrivare.
Marz: *sbuffando* Ovvio che no , non di certo facevo tutte queste scene. Su ho fretta , cos’hai da dirmi di così tanto importante per arrivare qui di soppiatto?
Ivan: Bhè è un bel po’ che noi due non parliamo..
Mi sorride col quello strano luccichio agli occhi mentre pian piano poggia le sue mani sugli altri armadietti ostacolando i movimenti .
Ivan: Tra la scuola , la gita e il fine settimana colmo d’impegno non abbiamo avuto modo di reggere una conversazione.
Marz:*sforzando un sorriso* Ma non penso che adesso sia il momento giusto e trovo inadeguato anche questa stramba situazione in cui mi hai messo.
Faccio cenno alle sue mani con uno sguardo suggestivo facendole comprendere subito l’errore.
Ivan: *alzando le mani* Oh si perdonami .*ridendo* Non me ne sono reso conto .
Marz: *sforzando una risata* Sei un tipo davvero stravagante lo sai?
Ivan: Oh bhè..*passandosi una mano tra i capelli* E’ solo che quando ti incontro io.. vado un po’ fuori rotta.*ridendo imbarazzato*
Marz: *accennando una risata vera* Un po’? Mi sembri un po’ fuso eppure credo di non aver nessuno potere che mandi fuori di testa a voi ragazzi. *ridendo*
Ivan: Secondo me ce l’hai eccome..*sorridendo a pieni denti*
Marz:*interessata* E quale sarebbe?
Lentamente alza la mano accarezzandomi le punte sparate dei miei capelli , oggi raccolti in due codine alte , per poi far scivolare la sua mano calda sulla mia guancia morbida guardandomi con passione.
Ivan: Hai la bellezza che tutte le ragazze pagherebbero d’oro per averla . I tuoi modi di fare o di parlare , la tua espressione angelica prende il comando del mio corpo e agisce di suo spontaneo impulso. *sorridendo*






Oooook rieccomi ahuahahah Bene Pablo e Marizza fortunatamente sono usciti illesi dalla trappola della cella frigorifera . La parte positiva è che si sono finalmente dichiarati ma ora sembra proprio che la paurosa di turno sia Marizza , che non ha avuto il coraggio di affrontare Pablo. Adesso è spuntato questo Ivan ...dinanzi queste frasi smielate come reagirà Marizza?? E infine Pablo e Marizza chiariranno tutto?? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLOOOOO!!! CIAOOOO!!
view post Posted: 27/11/2016, 22:38 Spirito Ribelle! - Fan Fiction
BUONA LETTURAA :D

CAP 10

Marizza

Marz: Non…mi credi?*scioccata* NON MI CREDI?
Quasi urlo in preda ad un attacco di nervosismo arretrando di un passo in modo che mi levi la sua calda mano dalla mia fronte in ottima temperatura.
Pablo: Su Marizza stavi dormendo qui come un barbone . Sicuramente non ti sei resa conto che faceva tutto parte del sogno. Non può esser che di colpo arrivi la Loggia e non ti veda.
Marz: Mi sono nascosta!
Rispondo digrignando i denti per i nervi.
Marz: Non è stato un sogno! Ne sono certa ! Assolutamente! L’incontro è stato REALE!
Dinanzi la mia insistenza e decisione nell’esclamare queste parole lui , dopo un sospiro , incrocia le braccia e finalmente mi da la possibilità di raccontare coso ho visto .
Pablo : Cosa hai visto? *con un tono impassibile*
Marz: La domanda non è “Cosa hai visto?” …La domanda è “Cosa hai sentito?”.
Pablo: Marizza sono “Leggermente” assonnato , perché non vai dritto al punto?*sbadigliando* Continuo ad esser certo che tutto questo faccia parte di un tuo scherzo.
Marz: Se credi che sia solo uno scherzo.. perché non te ne vai?
Ora sento la mia voce rompersi dal pianto che non di certo darò vita dinanzi a lui come una stupida.
Non gli darò vinta , non mi farò considerare una piagnucolona . Mai!
Ci scambiano diversi sguardi profondi e dal mio spero che comprenda di star raccontando l’amara verità.
Pablo: Ci sarà un Perché sono corso qui da te nel cuore della notte. Quindi..racconta.
Arretra riappoggiando la schiena sulla lavatrice incrociando le braccia questa volta rivolgendomi la totale attenzione. Prendo un bel respiro e munendomi di coraggio inizio a raccontare.
Marz: Sono giunti qua alle 4. Il capo della Loggia ha raccontato al resto del gruppo che questa era solo una riunione per comunicare il cambio di programma che consiste di vedersi questa sera alle 20:30 …
Adesso che devo raccontare del suo amico Guido mi sento nuovamente la gola seccarsi ma dopo aver deglutito la salita , umidendomi la bocca , e stretto i pugni in una salda presa continuo.
Marz: ..alla macelleria di Guido.
Pablo: Che?*confuso* E ora che centra Caffè? Ma che diamine di incontro è mai questo?
Marz: Pablo tu non capisci! Guido STA , FA PARTE di questa nuova Loggia!
Lui sgrana gli occhi fissandomi con un espressione totalmente confusa .
Si umida le labbra passandosi la punta della lingua leggermente , staccandosi nuovamente dalla lavatrice per fare lentamente avanti e dietro per la lavanderia cercando di costruire almeno una frase diretta.
Pablo: M-ma..non è possibile..
Sforza un sorriso incredulo rivolgendomi uno sguardo nel quale colgo un mix di confusione e di delusione nel scoprire questa amara verità.
Pablo: Lui ci ha giurato che non apparteneva..
Marz: Lo so…lo ricordo perfettamente.
Pablo: No..*scuotendo il capo* Avrai sicuramente sentito male Marizza!
Marz: Sto parlando seriamente! Il capo parlava direttamente con Guido e lui ha affermato l’ora dell’appuntamento!
Pablo: E hai sentito la sua voce?
Marz: Bhè…Ognuno di loro si modificava la voce a modo suo.
Pablo:*sospira* Marizza non abbiamo le prove che fosse realmente Guido . Può anche esser vero che loro abbiamo creato questa messa in scena sapendo che tu eri la nascosta ad origliare la conversazione.
Marz: Perché mai avrebbero dovuto metter in mezzo Guido? *confusa*
Pablo: Secondo me vogliono far cadere la colpa anche su di lui .*sbadigliando* Ma noi siamo più furbi.
Marz: Nessuno , se non Luna e Lujan , sapevano che io ero qui!
Pablo: Magari sono loro le traditrici!
Marz: Non sparare stronzate! E’ umanamente impossibile. Era sicuramente Guido! Quello sporco traditore!*stringendo le mani in pugno*
Pablo: Marizza smettila. Ti sto dicendo che certamente è stata una trappola. Giuro che Guido è rimasto a letto tutto il tempo!
Marz: *alzando il tono di voce* E tu che ne sai se non è riuscito ad uscire dalla stanza senza che ve ne accorgiate ?
Pablo:*finto sorriso* Ti voglio ricordare che ho il sonno leggero , altrimenti non avrei sentito neanche il “Bip” debole del mio cellullare.*mostrandomelo con un espressione strafottente*
Do un calcio al carrello smuovendolo di un paio di centimetri , scaricando così parte del mio stress.
Marz: Mi chiedo il perché ti ho chiamato!
Pablo: Perché hai avuto paura.
Alzo il capo rivolgendogli uno occhiata trucida , fissando quindi in malo modo la sua faccia sulla quale è stampata un espressione sorniona in viso.
E sono pronta a scommettere che nella sua testa gli frulli l’idea che volevo che corresse in mio soccorso.
Marz: Non ritenerti il “paladino della giustizia”. Ti Ho chiamato solo perché si trattava del tuo amico.
Mi siedo sfinita nel mio accampamento riprendendo un attimo fiato dopo questo lungo battibecco.
Marz: E’ meglio che te ne vai adesso. Abbiamo parlato..non ho altro da dirti.
Pablo: In realtà non abbiamo risolto niente.
Sento i suoi passi alle mie spalle e sollevando lo sguardo mi trovo il suo viso sporgersi dal carrello sul quale sto sdraiata fissandomi quell’espressione insopportabile da macho dei miei stivali.
Pablo: Posso sapere cosa hai combinato qui dentro?*fissando coperte e cuscini* Che ci fai con tutto questo?
Marz: *finto sorriso* Ti voglio ricordare che mi hanno strappato il letto. Dovevo dormire pur da qualche parte.
Pablo: E la tua mente malata ti ha indotto ad appartarti in questo posto buio e isolato da mezzo mondo. Se ti scoprivano quei tipi o se ti attaccavano ..cosa avresti fatto?
Marz.*sospirando* Non andare nel paranormale. Me la sarei cavata.*impassibile*
Pablo: Almeno hai visto quanti ne erano?
Marz: Le cose certe che ho visto e sentito è che abbiamo a che fare con 5 alunni del questo collegio. A quanto pare ogni classe ha il suo capo juniores. So soltanto che quella del primo anno è una ragazzina. L’ho intuito dalla voce e sembra proprio lei essersi camuffata da me la notte prima della partenza seminando terrore.
Pablo: Con 5 pazzi? Marizza ti rendi conto che azzardo ti sei messa? Dovevi chiamarmi subito!
Marz: *sarcastica* Si certo nel bel mezzo della loro riunione iniziavo a chiamarti dicendoti “Hey Stupido sono qui con quelli della Loggia , vienimi ad aiutare!” oppure mi mettevo a digitare un messaggio con i tasti che emettevano suoni! Pablo ci sei o ci fai?? *sbalordita dalla sua stupidità* Magari urlavo pure “Scusate faccio una telefonata veloce!” .*roteando gli occhi* Mi stupisci di giorno in giorno.*sospirando* Idiota.
Pablo : Anche alle 5 del mattino sei in vena di spirito .
Lui mi finge un sorriso e io ricambio il gesto distogliendo poi lo sguardo.
Pablo: Ora mi puoi rispondere con serietà a qualche domanda?
Marz: Che genere di domande sono?
Pablo: Riguardano la Loggia. Che intenzioni hai di fare?
Marz: Ovviamente seguire quella pista.
Pablo: Quella pista di cui sei completamente certa non ti porterà su una buona strada? Ne sono certo.
Marz. Se hai paura basta dirlo. Ci andrò sola stasera.
Pablo: Da sola?*alzando il tono scioccato* Sei completamente impazzita? Davvero vuoi recarti a quell’appuntamento.
Marz. Certamente e con un video coglierò in fragrante quei farabutti e dimostrerò a tutti compreso Dunoff che non sono io l’artefice di tutto questa baraonda messa in giro! *drizzandomi * Pablo ho una reputazione da recuperare! Tutti stanno avendo paura di me!
Pablo: Non è una novità! Marizza eri ritenuta un mostro ribelle sino a poche ore fa e ora ti preoccupi di aver l’etichetta della “Vandala”? Suvvia non essere patetica e non correre rischi di cui poi potresti trovarti in serie difficoltà!
Marz: Tu stai insinuando che io non sono all’altezza di affrontare questo pericolo da sola?
Chiedo rialzandomi del tutto per rivolgergli uno sguardo scioccato .
Pablo: Non lo sto “Insinuando”. Lo Sto affermando con decisione!
Marz: Sa che ti dico? *guardandolo freddamente* Di non preoccuparti! So badare a me stessa e quando finalmente quel problema lo risolverà da SOLA *scandendo le parole* ti dimostrerò di che pasta sono fatta!
Non ho bisogno del tuo aiuto.
Pablo: Ma se hai chiesto di venire qua poco fa puntandomi quasi la pistola alla tempia? Stavi tremando quando sono entrata ! Credi che non me ne sia reso conto? *avvicinandosi* Marizza io ti conosco , so cosa ti sta passando per la testa , so cosa certamente hai provato trovandoti sola e con le spalle al muro e so anche cosa stai provando nell’avermi così vicino a te.
E come ha affermato , sentendo il suo profumo sotto il naso il mio cuore subisce un attacco improvviso sentendolo poi palpitare velocemente. Ma non intendo abbassarmi ai livelli che vorrebbe.
Alzo il capo e con superiorità serro la mascella pronto a ribattere la sua frase.
Marza: Io..stasera andrò alla Macelleria di Guido alle 20:30 in punto! Tu e il tuo amico fate e pensate a quel che volete. Nulla mi toglierà dalla mente quest’idea. Ora se hai finito di sparare stronzate puoi anche andartene. Vorrei in qualche modo farmi altre orette di sonno.
Ricreando la distanza giusta tra noi due mi affretto ad aprire la porta della lavanderia , rivolgendo un vago sguardo a qualunque altra cosa che non siano i suoi occhi profondi.
Pablo: Avere paura non rende meno forti.
Bisbiglia poco prima di varcare la porta con orgoglio. Sbatto la porto una volta uscito e lasciata sola maledicendolo con parole poche carine. Maledetta a me che ho cliccando invio a quel messaggio.
Dovevo vedermela e me la vedrò da sola. Perché lui non mi accompagna in niente.
Confuso in campo romantico e confuso è anche nel campo dell’avventura! Dove sono finiti quei uomini pronti ad affrontare il pericolo per scoprire la verità? Mi chiedo in che diamine di mondo sono capitata! Certamente in quello dei babbei!

Pablo

Guido: Pablo ho un idea!
Esclama di colpo nel bel mezzo della camminata che teniamo quotidianamente il pomeriggio.
Ho trascorso la mattinata a pensare a qualche idea brillante ma l’unica cosa che mi è venuto in mente è stata quella di coinvolgere Guido in tutto ciò. Come pensavo lui mi ha giurato persino in ginocchio di non esser coinvolto in tutto questo e che ovviamente è una trappola.
Pablo: Quale idea?
Chiedo leggermente stanco a quest’ora della giornata pesante sin dall’alba. Quando mi è arrivato il messaggio di Marizza mi sono precipitato dal letto correndo poi da lei quasi col timore che gli fosse successo qualcosa o magari con l’ansia di ricevere qualche buona notizia. Ho pensando per un secondo che si fosse pentita della scelta presa alla gita scolastica oppure del modo in cui si è comportata l’altra mattina con me . Ma non è successo niente di tutto ciò che aspettavo col tutto il cuore. Poi c’è stata il raduno insolito e troppo strano per i miei gusti di quella Loggia e quando sono giunto da lei ho subito visto il suo corpo tremolare. Era terrorizzata , ma ammettere che ha provato un po’ di paura è troppo difficile per lei.
Guido: Noi questa sera andremo nel locale di mio padre!
Pablo:*alzando il tono* Che??
Guido: *sorridendo* Hai sentito bene!
Pablo: Ma hai bevuto? Perché dovremmo andare alla macelleria? Sei completamente impazzito come quella svitata!
La indico con lo sguardo passare alla massima velocità tra la scia dei pochi studenti rimasti in collegio la domenica pomeriggio.
Guido: Andare con Marizza sarà la prova per dimostrare la mia innocenza!
Pablo: Te lo sogni che segui te e quella pazza! Non voglio mettermi nei guai.
Guido: Eh dai Pablito! Non fare il vigliacco e aiutami a recuperare la mia dignità. Qualcuno vuole sbattermi fuori da qui !
Pablo: Forse perché ce l’avevi con loro quando facevi parte della vecchia Loggia?*finto sorriso*
Guido: Ora non rivanghiamo il passato. Andiamo con Marizza e cerchiamo di recuperare qualche prova che possa ritenerci innocenti.
Pablo: Tu e Marizza vi siete troppo personificate nei panni dell’investigatore! Smettetela . Non è un gioco. Quei tipi possono essere pericolosi!
Guido: E non hai paura che Marizza possa andare da sola?*inarcando il sopracciglio*
Pablo:*guardandolo male* Non usare quella tattica! Ti conosco! Te lo proibisco!
Alzo l’indice per avvertirlo ma il suo sorriso sornione la dice gran lunga.
Guido: Ah povera Pazza.. sola e soletta ad affrontare il pericolo.*sospirando per finta* Chissà che fine farà..*pensando con sguardo perso*.. Finirà appesa infilzata accanto al vitello? O vicino alla carne di maiale? *sospirando* Lo sapremo solo lunedì se non si presenterà a lezione. Bene..credo di aver detto tutto e ho anche capito che hai le idee chiare a riguardo.
Si alza dalla panca del corridoio portando avanti questa messa in scena organizzata nei minimi particolari .
Pablo: Vuoi farmi sentire in colpa?*inarcando il sopracciglio*
Guido:*finto innocente* Chi io? Bha..giammai.
Sbuffo sonoramente portandomi la mano in faccia per massaggiarmi le tempie con le dita.
Pablo: E va bene!! Seguiremo il piano di quella pazza!
Guido; Sii!! *esultando sul posto* Vedrai che andrà tutto bene! Faremo un bel video o li cacceremo dal collegio! Così che nessuno più crederà che dietro a tutto ciò ci sia nuovamente io. *ridendo* Lo trovo eccezionale.
Pablo:*alzandomi* Di eccezionale sarà solo la sua sopravvivenza se non mi accade niente. Lo spero per te e per quella tipa.
Sono pronto ad andare in stanza per prepararmi psicologicamente ma la sua voce mi blocca e rivolgendogli le spalle ascolto ciò che ha da dire.
Guido: Penso che più di tutti conosci com’è Marizza. Non corresti il pericolo se non la vuoi realmente bene.
Accenno un mezzo sorriso rispondendo alla sua frase toccante .
Pablo: L’unica cosa che mi spinge a seguirvi è unicamente per dirvi “Ve l’avevo detto” , quando capirete che siete caduti in una loro trappola.
Sento un piccolo verso di una risatina e nulla mi toglie dalla mente che non abbia preso sul serio ciò che ho detto. Infondo ho mentito a me stesso. Certo che li seguirò perché sono preoccupato per Marizza ma..è difficile ammetterlo. Questo è il punto.
Guido: Allora ci avviamo e andiamo insieme. Li scoveremo.
Pablo: Stanne certo.
Avanzo capendo che ormai ci sono entrato nel tutto in questa faccenda sgradevole. Spero solo che non facciamo la parte dei tonti e di non correre nessun rischio. Passeggio nei corridori sino a giungere l’uscita sul giardino posteriore del collegio e guardandomi attorno con sguardo vago la intravedo salire sul muretto del balcone e sedersi su di esso per rivolgere uno sguardo al traffico della strada sottostante.
Prendendo un bel respiro mi munisco di pazienza per affrontarla.
Ieri sera ci siamo lasciati in una pessima conversazione ma ormai mi ci sono abituato.
Avanzo a passo spedito fissandolo con impassibilità sul volto .
Pablo: Io e Guido verremo con te questa sera. Non pretendo un NO come risposta!
Vado spedito anche con le parole che richiamano la sua attenzione. Alzando il capo e scontrando la sua espressione impassibile mi fa dedurre che questa mia informazione non gli ha fatto ne freddo ne caldo.
Marz: Mm..
Emette questo piccolo verso rivolgendo lo sguardo altrove senza calcolarmi più di tanto.
Pablo: Che diamine di risposta è mai questa? Guardami quando parlo!
Marz: Pablo che cosa dovrei dirti? Dovrei domandarti “La vigliaccheria di stamattina dov’è andata a finire?”. Non mi sorprende sapere che hai cambiato idea a riguardo. Se volete venire ok..a me non cambia niente.
Pablo: Cosa intendi dire che non ti sorprende sapere che ho cambiato idea? *leggermente confuso*
Scende lentamente dal muretto ritrovandomela davanti chinando leggermente il capo per arrivare alla sua altezza. Si umidisce le labbra e avanzando con superiorità deduco che sia pronta a sferrare un attacco.
Marz: Sai..*fingendo un sorriso* Sei così confuso e contraddittorio su tutto che ormai mi sono fatta l’abitudine.. Semplice no?
Detto questo mi sorpassa sentendo in me il sangue ribollire per la rabbia.
Pablo: Ti offro un accordo!
Ci volgiamo all’unisono in modo da poterci specchiare negli occhi dell’altro.
Marz: Che diamine stai dicendo?
Pablo: Se questa sera farai un buco nell’acqua..tu uscirai con me.
Per un momento dilata le pupille e posso leggere in essi la confusione più totale.
Marz: Te lo sogni!
Pablo: Paura di fallire? *fingendo un sorriso*
Marz: Non sto dicendo questo! Anzi… se ci rifletto sopra..perchè no? *sorriso da sfida* Infondo sarà bello vederti perdere perché io Scoverò quei disgraziati stanne certo!
Esclama con enfasi e tutta la sicurezza che ha in sé.
Marz: L’unica cosa che mi turba è il fatto che verrà anche il tuo amico.
Pablo: E’ stata l’idea di Guido quella di seguirti quindi sono certo che lui non centri niente con quella riunione della Loggia.
Marz: Allora perché tutta questa premura nel seguirmi?*inarcando il sopracciglio*
Pablo: Lui vuole ritenersi innocente e io voglio riderti in faccia quando capirai che è stato solo uno scherzo per farti fare ore e ore di cammino per giungere li e rimanere a bocca aperta quando non troverai nessuno.
Marz: Allora perché non risparmi il tuo tempo prezioso e te ne vai a fanculo invece di seguirmi?
Pablo: Mi dispiace per te ma preferisco vedere la sua espressione . Darei tutto l’oro del mondo per dirti “Te l’avevo detto!”.
Sorrido compiaciuto vedendo la sua espressione arrabbiata sopprimere la vera ira che si mescola col suo sangue.
Marz: Stasera! Alle 20:30 vi voglio li davanti . Non un minuto di ritardo altrimenti andrò da sola e non ci sarai per dirmi..*imitando la mia voce* .. “Te l’avevo detto!” . *finto sorriso* Odioso!
Lei si volge di scatto ritornando dentro al collegio mentre borbotta frasi e frasi colme di parolacce , imprecando sul mio nome. Io al contrario me la rido perché più passa il tempo più va fuori di senno.
Ci sarà da divertire stasera , o almeno spero!

Marizza

Marz: Non stiamo per andare a rapinare una banca!
Squadro da capo a piedi il suo amico Guido vestito completamente in nero come un ladro pronto a rubare un gran bottino.
Guido: E’ solo un travestimento Marizza! Ci si deve mimetizzare nella notte.
Roteo gli occhi decisa a cliccare la leva “non ascoltarlo” nel mio cervello. E così mentre lui parla a vamperà io mi concentro ad aspettare Pablo qui davanti l’ingresso dell’Elite Way.
Marz: *guardando l’orologio* Aspettarvi è stato un errore. Sono le 20 , dovrei già esser li davanti per studiare i movimenti.
Guido:*ridendo* E nel momento giusto “PANK” !! Li cattureremo!
Marz:*borbottando* Dio che imbecille!
Guido: Dimostrerò a tutti di esser una delle tante vittime!
Marz. Se se..*non dandogli molta importanza* Il presidente degli Stati Uniti ci farà aspettare ancora per molto tempo?*sbuffando* Tra due minuti me ne vado sul serio!
Xx: Eccomi eccomi! Ma parlare sempre non ti crea una stanchezza immensa?
Giunge da noi scendendo velocemente le scale in abiti normali con la sua solita espressione sorniona .
Marz: Modestamente ho il dono di parlare , criticare il comportamento inappropriato della gente e per ultimo ,ma non meno importante, ho persino il dono di rompermi ogni singolo secondo della tua inutile vita.*finto sorriso* Ora possiamo andare?
Guido: Oh parola toste la ragazza!
Sghignazzando varca la porta principale dopo una spinta del suo amico che prima di uscire e seguirlo mi rivolge uno occhiata trucida che io ricambio fingendo un altro sorriso.
Pablo: Molto divertente.*finto sorriso*
Marz: Faccio del mio meglio.
E detto questo sorpasso i due mostrandogli la strada che dobbiamo percorrere.
Pablo: Correre un grosso guaio questa sera!
Marz. Stai zitto.
Bisbiglio una volta chinata dietro un cespuglio per osservare i soliti movimenti della guardia notturna vicino all’uscita del cancello.
Guido:*sottovoce* Non dovremmo stare qui.
Marz. Se avete fifa potete anche tornare dentro. Non ho bisogno di tenere due cani fifoni alle spalle. E tu levati di dosso! Non mi piace sentire il tuo fiato sul collo!
Mi scrollo da dosso Pablo che per vedere la guardia al mio fianco si era quasi sdraiato sulla mia schiena inarcata in avanti.
Pablo: Anche in queste situazioni dimostri di esser una donna con le palle!*lamentandosi per la spinta*
Marz: Meglio una donna cazzuta che fifoni come voi due.
Guido: Pablo digli qualcosa! Sta offendendo la nostra dignità!
Pablo:*sospirando* E va bene! Ti dimostrerò come si distrae per davvero la guardia , poi cambierai opinione su di me.
Marz: *sorriso di sfida* Dimostramelo.
Pablo:*sorridendo furbamente* Certamente.
Marz. Ci sarà da divertirsi.
Creo un ghigno divertito aspettando con ansia la sua prima mossa ma nel momento che la guardia rivolge le spalle dalla nostra parte di colpo mi sento esser presa il polso.
Pablo. 3!!
Esclama a bassa voce uscendo allo scoperto dal cespuglio portandomi sorprendentemente appresso .
Marz. Ma che..??
Neanche il tempo di capire qualcosa che mi ritrovo stesa sul prato dietro un altro cespuglio che ci tiene ben nascosti dallo sguardo vispo della sorveglianza. Se ci becca e ci porta da Dunoff dimostrerò di esser stata io a girare di notte per il collegio quella sera.
Guido: Ragazzi aspettat..
Guardia: E tu che ci fai li dietro??
Il mio cuore fa un balzo per lo spavento sentendo poi una mano calda serrarmi per bene la bocca in modo da non emettere nessuno verso . La mia schiena viene attirata meglio dietro il cespuglio non riuscendo neanche a vedere Guido che è stato stupidamente beccato dalla guardia , dato che Pablo ha pensato di portare con se solo me , abbandonando il suo amico al suo triste destino dietro ancora al vecchio cespuglio.
Pablo: Resta ferma e zitta.
Mi bisbiglia completamente all’orecchio facendomi automaticamente dilatare le pupille quando sento la mia schiena aderirsi al suo petto , sentendone perfettamente il calore che amane . Se prima il mio cuore batteva per paura di esser scoperta ora batte all’impazzita maniera riconoscendo la provocante posizione che abbiamo assunto per non farci sgamare. Respiro a fondo mediante il naso , cui fiato sfiora la mano di Pablo che continua ad avere una presa salda sulla mia bocca mentre drizziamo l’orecchio per origliare la conversazione tra Guido e la sorveglianza.
Guido: Eh..ecco io..
Guardia: Qualunque cosa vuoi dire lo darai al preside! Su alzati !
Dai vari ramoscelli del cespuglio intravediamo la guardia sollevare Guido da terra tenendole ben stretto in braccio mentre con la mano sinistra è pronto a cacciare la sua mazza da spaccargli in testa se prova a fuggire dalle sue grinfie.
Guido: Ma io non ho fatto niente!!*venendo portato via*
Guardia: Sei completamente vestito di nero! A chi la vuoi dare a bere? Cammina prima che chiami la polizia brutto ladro!
Guido: Ma se sono uno studente di questo collegio…
E man mano non sentiamo più la loro conversazione dato che avanzano a passo spedito verso l’ingresso del collegio e solo ora sento la mano di Pablo rallentare la presa dalla mia bocca permettendomi di parlare e di sollevarmi , dato che la guardia si è allontanata portandosi via Guido.
Marz: Ma che diamine è successo??
Pablo:*drizzandosi* Quello stupido ha agito in ritardo . Per lo più vestito di nero come un emerito ladro non lo aiuterà di certo a scamparsela in tempo alla lunga ramanzina di Dunoff.*sbuffando* Ora che si fa?
Mi alzo , ora che nessuno più sta facendo la guardia al cancello , riflettendo su ciò che ha detto.
Pablo: So che tutto questo può sembrare sospetto .
Marz:*alzando il capo* Stai dicendo che Guido l’abbia fatto apposta per partecipare alla riunione della Loggia?
Pablo: Esattamente.. Ma non penso che sia in grado di commettere l’errore due volte. Su Marizza prima che torni la guardia cosa vuoi fare? Procedere o tornare indietro?
Mi mangiucchio l’unghia velocemente cercando di metter in ordine i pensieri nella mia testa ma ciò che governa ora in essa è solo una paradossale confusione pazzesca.
Marz; Aah vada come vada!
Sbotto di colpo avviandomi di corsa verso il cancello , varcato poi da lui una volta che si è smosso per seguirmi. Ora stiamo correndo , guardandoci attorno con una lieve ansia di esser scoperti , verso il taxi che poc’anzi ho chiamato e una volta dentro diamo la via della macelleria dei genitori di Guido.
Con il collegio ormai alle spalle possiamo abbassare la guardia e rilassarci su questi sedili caldi del taxi che ci sta portando a destinazione , camminando lungo le strade di Buenos Aires piene al punto giusto.
Pablo : Qual è il tuo piano adesso?
Marz: Hai provato a chiamare Guido?
Rispondo con un'altra domanda recuperando man mano il fiato perso per l’adrenalina che mi ha corso nelle vene e la corsa fatta insieme a lui .
Pablo: Adesso provo..
Si infila le mani nella tasca del giubbino scavando e scavando sino a formare sul viso un espressione turbata.
Marz. E ora?
Pablo: Dannazione! Non ho portato il cellullare!
Marz: Ah ma che bello!! *alzando le mani al cielo* Stiamo anche senza cellullare!
Pablo: Che??*rivolgendomi no sguardo scioccato*
Marz. Si idiota! L’ho lasciato in camera dopo aver chiamato il taxi! Pensavo che voi due ce l’aveste! Ma a quanto pare sembra che ho a che fare con degli idioti! *sclerando ad alta voce*
Pablo: E abbassa la voce squinternata! Se non fosse per me che ti ho preso dal polso anche tu staresti a sentire la ramanzina di Dunoff!
Marz: Puoi pensare quel cavolo che ti pare con quella stupida testa! Resta il fatto che il colpevole sei tu! Se solo, invece di portarmi appreso come una bambola , avresti architettato qualcosa di meglio non sarebbe accaduto tutto ciò!
Pablo: Aah ma stai zitta e pensa a guardare fuori dal finestrino!
Sbuffo , rivolgendo anche lui lo sguardo dal suo finestrino incrociando le braccia al petto.
Marz: Aarg che nervi!
Stringendo i denti e sfogando la mia ira a battere il piede ripetutamente sul pavimento del taxi trascorro il tempo del tragitto in silenzio.
Taxi: Eccoci qua .
Marz: Caccia i soldi idiota.
Gli scarico il compito sentendo le sue lamentele mentre scaccia i quattrini per l’autista. Io invece scendo dal taxi concentrandomi a fissare la zona circostante. La macelleria è li con la serranda mezza chiusa .
Pablo: Eccomi qua scema. Mi hai fatto perdere l’ultima parte della paghetta che avevo ! Grazie!*finto sorriso*
Marz: Con un “Papà la tua campagna elettorale è la migliore “ ti rifarai il bottino. Ora pensiamo ad entrare , c’è spazio sufficiente per abbassarci ed entrare nel locale.
Avanzo spedita verso la saracinesca della macelleria ribattendo ogni mia azione.
Pablo: Sei completamente impazzita? Farai prendere un colpo ai genitori di Guido se non peggio ci punteranno un fucile alla tempia pensando che siamo due ladri!
Marz: Ah quanti clip mentali! I ladri non agiscono alle 8 di sera! Pensa prima di sparare stronzate.
Giunti davanti la macelleria mi abbasso e passo al di sotto della serranda di metallo entrando in macelleria.
Como sottofondo le lamentele di Pablo , che mi raggiunge poco dopo con qualche difficoltà , mi precipito a cercare qualche prova che la Loggia presto verrà qui.
Xx: Ragazzi..Pablo! Che ci fate qui?
Da una porta alle spalle del bancone spunta una signora adulta dai capelli riccissimi e rossi e subito la riconosco.
Pablo: Ramona!
Sorride andandole incontro per ricambiare l’accoglienza amorevole al caro amico del loro amato figlio .
Ramona: Che Dio ti protegga. Guarda come diventi bello di giorno in giorno.
Lo brama accarezzandogli il viso come se fosse un angelo sceso dalla terra , continuandolo a tempestarlo di domando mentre io mi trattengo nel dire che è solo un diavolo vestito da angelo.
Ma ammazzo il tempo a sbuffare e guardarmi annoiata in giro. A quanto pare la macelleria è in fase di chiusura e sino a quando ci sarà Ramona dentro non penso che la Loggia si presenti .
Ramona: Allora posso sapere che ci fate qua?*sorridendo* Vi posso essere d’aiuto?
Pablo: Certo Ramona. Un favore ci sarebbe.
Ramona: Tutto quello che voi Pablo. Lo sai che su di me puoi contare. Ah se solo Cosmo fosse qua , gli avrebbe fatto piacere vederti dopo tanto tempo!*ridendo*
Pablo: Portagli i miei saluti e riferiscigli che vende la carne più fresca di Buenos Aires , veramente ottima.
A questo punto taglio corto il filo della loro conversazione noiosa altrimenti avremmo sfondato l’ora.
Marz: Si si certo! Non mancherà di certo.*sforzando un sorriso* Le vorremo chiedere..
Ramona:*interrompendomi* Tu sei Marizza vero?*guardandomi curiosa* Penso che ho sentito parlare di te.*sorridendo* Sei la ragazza di Pablito vero? Aah Pablo hai ottimi gusti!
Marz: Che?? Io la sua ragazza?*sconvolta* Ma non dica stupidaggini signora!
Pablo: Marizza!*tono rimproveratore* Portagli rispetto. *digrignando i denti*
Ramona: *ridendo imbarazzata* Ohohoh so di essermi fatta gli affari vostri , chiedo venia. Scusami tesoro..*prendendomi la mano* ..prima ti ho interrotta.*fissandomi sorridente* Cosa mi stavi chiedendo?
Dinanzi a tale premura mi inceppo con la lingua , ostacolandomi a formare la domanda giusta ma lui anticipa le mie mosse , ponendogli il nostro desiderio con tranquillità e senza giri di parole.
Pablo: Vogliamo chiederti se possiamo provare qui dentro con la band. Sai a scuola ci stanno col fiato sul collo e Guido ci ha consigliato di chiedere a te.
Ramosa: Questa sera?
Marz: Si!
Esclamo con un tono acuto di voce , sorprendentemente stupita dalla sua geniale idea.
Marz: Si..è la nostra unica possibilità.
Per un secondo rimane a pensare tornando seria ma dopo brevi istanti annuisce col viso , ritornando a sorridere ad entrambi mentre accarezza con premura , come se fosse una mamma , il viso di Pablo che sorridendogli dolcemente si gode le carezze mancate in famiglia anche se è un ragazzo di quasi 16 anni.
Ramona: Certo che si ragazzi ! Ecco a voi le chiavi . *sfilandosele dalla tasca* Stavo per chiudere io ma affidare le chiavi del portone principale mi rasserena. Almeno voi che avete la mente più giovani non le perdete in giro.*ride dandogliele a Pablo* Buone prove allora. Stati attenti.
Dopo un veloce bacio ad entrambi sulle guance si abbassa con facilità , essendo già bassa di suo , e dicendo un altro “Ciao” si allontana passo dopo passo .
Pablo: Bene bene bene..
Si avvicina con un sorrido soddisfatto in viso facendo dondolare in avanti e dietro la chiave ottenuta in un batter d’occhio.
Pablo: Chi è il genio adesso?
Marz:*rubandogliela* Hai avuto solo fortuna.
Pablo: Pft… si certo .
Dopo essermi risparmiata di mandarlo a quel paese mi infilo la chiave in tasca fissandomi attorno.
Marz. C’è una puzza bestiale di carne fresca! E’ disgustoso.
Sventolandomi la mano davanti al naso cerco di respirare aria pura , ma sembra che lui sia abituato a questo ambiente dal momento che ha trascorso qualche fine settimana ad aiutare la famiglia di Guido a gestire la macelleria.
Pablo: Cerchiamo di trovare qualche cosa .
Marz. E’ quello che sto facendo idiota.
Pablo: Puoi essere un po’ più gentile? Stiamo facendo lavoro di coppia , potresti esser un po’ più grata nei miei confronti . In fondo ti sto accompagnando in questa folle avventura !
Marz. Non ti ho chiesto di seguirmi .
Pablo: Non volevo avere una persona sulla coscienza se ti sarebbe successo qualcosa.
Marz: Ti saresti fatto una ragione. E comunque prima di farmi fuori dovrebbero pensarci due volte.
Pablo: Conti troppo sulla tua sicurezza. Non sai con chi hai a che fare.
Marz: *guardandomi attorno* Ho a che fare ogni giorno con te. Sono abituata al peggio direi.
Fingo un sorriso varcando poi insieme a lui la porta , dalla quale è sbucata Ramona quando ci ha accolto, trovandoci nel retro della macelleria.
Marz: Bene..noti qualcosa di sospetto?
Pablo: Marizza non stiamo cercando un criminale scovandolo con qualche goccia di sangue sul luogo del delitto!
Marz: Ma la smetti di essere così noioso?*sbuffando* Cosa dovremmo fare al tuo posto?
Pablo: Io mi nasconderei..
Marz:*borbottando* Cosa che farebbe un vigliacco “Doc”!
Pablo:*continuando* .. e aspetterei che vengano così da registrare con un video la loro riunione!*guardandomi freddamente* Se sarei un vigliacco non starei qui ad assecondare le follie di una pazza isterica ingrata !
Marz: *roteando gli occhi* Si si anche se fosse non ho il cellullare con me quindi..
Pablo: Ma sei completamente scema???? *alzando il tono* Come facciamo a riprenderli se neanche tu hai portato quel dannato coso??
Marz: Hey hey non ti surriscaldare . Se magari invece di farti cogliere da attacchi isterici da prima donna mi faresti finire di parlare ti mostrerei che ho portato con me un piccolo registratore!
Sfilo velocemente il piccolo registratore vocale smuovendolo con un sorriso sornione quasi davanti alla sua faccia per mostrargli di esser migliore di lui in tutto.
Marz: Penso a tutto , ricordatelo sempre.
Dalla sua faccia sembra non averla presa bene questa sconfitta e sbuffando sonoramente rivolge uno sguardo al suo orologio da polso.
Pablo. Sono le 20:35.. dovrebbero già essere qua. *fingendo un sorriso* Ah non sai quanto mi dispiace dirti che hai Fallito cara Marizza. Stavi sicuramente sognando e la tua infinita perfida immaginazione ti ha portato qui e..
Marz:*interrompendolo* Puoi tacere un attimo? Anche quella cosa nera è frutto della mia immaginazione?





BENE i pablizza sono partiti all'avventura! Ahahah spero che vi sia piaciuto questo capitolo che (almeno spero) ho reso più divertente ^_^ Sembra proprio che Marizza abbia intravisto qualcosa ! Cosa di preciso? Stanno per essere scovati o..è solo una trappola? Cosa rischiano i due ora Soli? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLOO!!

p.s. Penso di riuscire a postarlo mercoledì 30 anche perchè domani è una giornata colma di impegni e poi martedì 29 è il mio compleanno ahuahauh xD Quindi non temete mercoledì scoprirete il seguito della ff ! Spero che vi stia continuando a piacere , dato il numero delle visite cresce di giorno e in giorno e per ultima cosa Noemi attendo con ansia il tuo commento! A PRESTOOo!!
view post Posted: 24/11/2016, 21:35 Spirito Ribelle! - Fan Fiction
BUONA LETTURA! :D

CAP 9

Pablo

Xx: Hai sentito?
Xx2: Cosa?
Xx: Come cosa? Tutto il collegio ne parla. Sembra proprio che Marizza Pia Spirito sia stata vista girare a notte fonda nei corridori .
Xx2: E a fare cosa?
xx: sembra proprio che lei sia l’artefice di tutti quegli incendi negli armadietti e soprattutto la colpevole del malore di Linda.
Xx2: Quella del Primo Anno?
Xx: Si la ragazza che ha trovato 2 enormi ragni! Se lei ha rischiato l’infarto io assolutamente sarei morta seduta stante!
Xx2: Marizza ha superato se stessa! Ma come gli è saltato in mente? Se era un suo scherzo deve sapere che non è stato affatto divertente!
Xx: Sembra proprio che sia stata chiamata dal preside. Voleva farsi l’alibi della gita ma a quanto pare lei ha seminato terrore la notte prima della partenza.
Xx2: E’ così scioccante sapere queste cose..
Origlio la conversazione di due ragazze che stanno spettegolando in un tono non troppo basso di voce e solo sentendo queste informazioni inizio a capire il perché Marizza è stata portata dentro dal preside.
Pablo: Ragazzi dobbiamo aiutare Marizza!
Mia: Cosa?
Distoglie lo sguardo dalla porta delle segreteria chiusa da Dunoff pochi secondi fa , rivolgendomi uno sguardo allibito.
Mia: Dopo che mi ha spinto e fatto cadere a valige in qual modo barbaro? No caro , se la vede da sola . Qualunque cosa abbia combinato questa volta!*alzando le mani* Io me ne lavo le mani.
Pablo: Ma non è stata lei questa volta!
Manu: Mi sa di aver capito . Pablo ..conta pure su di me ..*guardando Mia* e anche di lei.
Mia: che? No Manuel con tutto il bene che ti voglio ti supplico fammi restare fuori da questa cosa..*facendo un passo indietro*
Manu: Non fare la bambina e corri il rischio per un amica.
Mia: Amica? *inarcando il sopracciglio* Sicuro di star parlando della stessa persona?*indicando la direzione presa da Marizza e Dunoff*
Pablo: Ciancio alle chiacchiere ! Dobbiamo sbrigarci. Dai venite con me!
Lasciamo i bagagli li davanti l’entrata non riuscendo in tempo a spiegare ciò che ha sconvolto l’istituto a Santiago , appena entrato con gli ultimi alunni del 3° Anno. Corriamo così verso la stanza di Marizza unicamente per recuperare la lettera , nascosta sicuramente da qualche parte , in modo che dimostri che lei non è la colpevole ma bensì una delle tante vittime.
Mia: Ma dove stiamo andando?
Corre , suggestionata da Manuel che la regge per mano , facendosi man mano coinvolgersi nella nostra avventura .
Pablo: Devo trovare la lettera che ha ricevuto!
Manu: Intendi dire che dobbiamo entrare nella sua stanza?
Mia: Vi caccerete nei guai sappiate .
Pablo: Con tutta la baraonda che sta nel collegio non di certo ci scopriranno. Ecco qua!
Giungiamo finalmente davanti la stanza di Marizza aprendola velocemente nella speranza di non farci sgamare da Blass che se ho visto bene girovagava per le alee dei dormitori.
Pablo: Qui staremo al sicuro!
Socchiudo la porta dando le spalle ancora alla stanza ma appena sento un colpo di tosse di Manuel e un ticchettio sulla spalla subito deduco che ci sia qualcosa che non quadra.
Mia: Ma…c-che..?
Mi volgo , anche spinto dal tono di voce scioccata di Mia , vedendo l’intero letto di Marizza ridotto in mille pezzi. Sembra proprio che qualcuno abbia inciso il materasso con qualcosa di affilato e fatto uscire da esso l’imbottitura e alcune molle . Il resto della stanza sta nell’ordine divino tranne l’angolo di Marizza messo sottosopra nei minimi particolari.
Mia: Ma chi diavolo è stato?..
Avanza cercando di capirne qualcosa ma non è il tempo di fissar tutto questo casino inspiegabile con le mani in mano.
Pablo: Muoviamoci! Deve stare da qualche parte! Manuel tu vedi la*indicando l’armadio* Tu Mia sotto il letto.
Mia: Aah neanche per sogno! Sono qui perché mi avete costretto . Non di certo metterò le mani sotto quel sudiciume!*alzando le mani*
Pablo: *sbuffando* Non ho tempo di ribattere le tue frasi ! Io controllo qui.
Scavo in fondo tra le varie cartacce della scrivania sino a quando la voce di Mia attira la mia attenzione.
Mia: E’ per caso nera quella cosa che stiamo cercando?
Mi volgo nuovamente vedendo la sua espressione per niente felice ma al contrario disgustata da questo macello.
Manu: L’hai trovata?
Chiede munendosi di un sorriso speranzoso seguendo la direzione che punta gli occhi di Mia, facendo lo stesso io.
Mia: Sta sotto al letto..*continuando a stare abbassata sulle ginocchia*
Pablo: Perfetto!!
Mi inginocchio a terra e infilando la mano sotto quel sudiciume , come aveva detto Mia realmente , afferro velocemente la lettera e accertandomi che sia della Loggia mi affretto ad uscire dalla stanza .
Manu: Aspettaci Pablo! Su dai Mia muoviti e corriamo.
Mia: Aah sono così stanca! Correre con i tacchi non è per niente facile e per giunto si rovina la punta!
Continua a lamentarsi mentre viene strascinata a destra e sinistra da Manuel che insieme a me puntiamo dritti alla presidenza ed è proprio quando mi vado a scontrare con la spalla di Pilar mi viene una brillante idea per la testa.
Pilar: Aia! Ma vuoi stare attenta a dove vai?*lamentandosi*
Pablo: Pilar!!
Gli mostro il sorriso migliore del mio repertorio mentre recupero fiato parlandogli con un lieve affanno.
Pilar: *guardando tutti confusa* Ma dove state andando?
Pablo: Ora non posso dilungarmi nelle chiacchiere. Abbiamo bisogno del tuo aiuto!
Pilar: Aiuto?*titubante* E perché mai dovrei aiutarvi?
Mia: Qualunque cosa ti passi per la mente Pablo penso proprio che non ci aiuterà.
Mi sussurra l’amara verità all’orecchio , spingendomi a stringere i pugni per l’agitazione.
Manu: Pilar, Marizza è stata incolpata ingiustamente.
Pilar: Si..*incrociando le braccia* Ho sentito diverse cose su Marizza.. ma non so se crederci o meno.
Mia: *borbottando* In questo collegio di sono una miriade di calunniatori.
Si fissa le unghia mandando questa frecciatina a Pilar che sembra non cambiare opinione nell’aiutarci o meno. Anzi per recuperare alla parola di troppo di Mia mi tocca trovar una giusta causa per aiutarci sul serio.
Pablo: Pilar sei l’unica che può entrare in presidenza e dire che hai trovato questa nella stanza messa sottosopra di Marizza.
Gli porgo con una certa fretta la busta nera mostrandogli automaticamente l’impronta della loggia.
Pilar: Con questo mi stai dicendo che..
Manu:*Anticipandomi* Si! Lei non è l’artefice. Anzi sembra esser una delle tante vittime.
Pilar: Ma io..*poco convinta*
Pablo: Ti prometto che se ci aiuti a salvarla ti organizzerò un uscita con Thomas!
Pronunciare il nome del mio amico ha fatto si che la sua espressione corrugata sul viso si trasformi per mostrarmi un espressione gioiosa . Dai suoi occhi leggo l’entusiasmo di questa mia promessa che , seppur voglia un mondo di bene a Thomas, devo portare a termine.
Pilar: Stai parlando sul serio? *sorridendo incredula*
Pablo:*portandomi la mano al cuore* Lo giuro sul mio nome! Ho notato come lo guardi.
Pilar:*imbarazzata* Ehm..ecco bhè io..
Sorrido maliziosamente brevi istanti e dopo un occhialino inizio a spingerla delicatamente verso la porta delle segreterie .
Pablo: ora non c’è tempo da perdere. Fai quello che ti ho detto e se funziona avrai ciò che vorrai!
Senza che aggiunga niente , dato che è ancora paonazza in viso per la frecciatina maliziosa mandata poc’anzi , stringe la lettera tra le mani irrompendo in presidenza urlando a suo padre :
Pilar: Fermi tutti! Ho la prova necessaria per dimostrare che Marizza non centra con tutto questo!
Dunoff: Pilar!!! Tesoro mio ma cosa stai facendo? Sai bene che non puoi entr..
Pilar: Non mi importa papà! Devi vedere assolutamente questo!
Spiamo la scena da dietro la porta , in modo da non farci beccare e sgretolare quindi il piano che sembra prendere la piega giusta. Pilar avanza decisa verso la scrivania poggiando con convinzione la lettera sul tavolo quasi sotto al naso di Dunoff che fissa l’oggetto con uno sguardo confuso.
Porto lo sguardo su Marizza e dalla sua mascella serrata deduco che non stavano parlando pacificamente.
Dunoff o chiunque sia stato non vede l’ora di cacciare Marizza da questo collegio. Prima desideravo la stessa cosa ma solo ora riconosco che questo che gli sta succedendo è una pura ingiustizia.
Dunoff: E questo cosa sarebbe?
Marz: Pilar ma come l’hai trovata?
Chiede confusa a Pilar che giocherellando nervosamente con le dita dietro la sua schiena cerca di suggerirgli con lo sguardo di vedere fuori mentre Dunoff è concentrato a studiare il contenuto. Sotto diversi sguardi finalmente Marizza si volta quel po’ che basta per intravedere le nostre chiome muoversi , intimoriti di farci beccare dal preside , e subito dopo alza sorpresa le sopracciglia abbozzando segretamente un sorriso compiaciuto.
Marz: Bene! Questa è la prova che sono inclusa anche io in questi maltrattamenti.
Dunoff: Qui sopra non c’è assolutamente scritto nulla.
Marz: Esattamente! Mi è stata inviata pochi prima della partenza. Non so chi me l’abbia mandata ma di una cosa sono certa.
Appoggia decisa entrambi le mani sulla cattedra di legno lucido chinando di poco la schiena in avanti per sottolineare la sua innocenza mentre i suoi capelli dondolano da una parte all’altra per i suoi continui gesticolii animati.
Marz: Ce l’hanno con me . Ed è per questo che hanno approfittato della mia partenza , sfacciandosi per me.
Pilar: Papà..sono certa che Marizza non centri in tutto questo. Ti prego , credile.
Dunoff dinanzi le parole di supplica di sua figlia sembra arrendersi del tutto. Si lascia cadere sulla sedia morbida sospirando sonoramente mentre si porta le dita sulle tempie.
Dunoff: Chi credete ci sia dietro tutto questo?
Marz: Non lo sappiamo ancora ma intendo scoprirlo!
Dunoff: La prego Spirito faccia poco l’avventuriera e si metta a sedere. Ah con chi mi tocca passare il fine settimana?!
Marizza di malavoglia si siede incrociando le braccia e formando un mini broncio dopo aver saputo che non può investigare su quanto è accaduto.
Dunoff: E non faccia quell’espressione. Non posso permettere ad una studentessa del mio collegio di girovagare la scuola in cerca di quei nuovi scalmanati.
Pilar. Quindi…è ufficiale.. La loggia è tornata?
Marz: Non sono le stesse persone!
Dunoff: E lei come fa ad esser certa?*inarcando il sopracciglio insospettendosi nuovamente*
Marz: Se le voci sono esatte ora quelli sotto miro sono i ricchi.. Quindi..*alzando le spalle* ..se io me ne dovrò stare con le mani in mano spero davvero che faccia qualcosa..*alzandosi* ..questa volta. Ora se non le dispiaccia ho una reputazione da salvare.
E detto questo esce dalla presidenza non calcolando il continuo richiamo del preside che esasperato si inizia a confidare dello stress che gli procura quella pazza alla figlia . Pilar prima di abbracciare il padre afflitto mi manda un occhiata complice che subito colgo al volo il significato. Marizza esce spedita fuori , sorpassandoci senza dire niente ma prima di seguirla annuisco col capo a Pilar promettendole così il favore in sospeso.
Manu: Marizza aspettaci!
Mia: Io non ne posso più di correre!
Questa volta più che correre camminiamo velocemente partendo all’inseguimento di Marizza che incazzata nera scarica la sua ira col pavimento , camminando a passo pesante e spedito verso la cima della scale.
Mia: Camionista perché non ci presti un minimo di attenzione?
Marz: Sentimi bene Biondina rifatta! Perché non mi lasci stare? Non sono in vena di discutere con una gallina senza cervello come te!
Urla dal piano superiore lasciando scioccata Mia che spalancando la bocca mostra tutta la sua indignazione.
Mia: M-m-ma…
Pablo: Manuel resta qui con Mia. Ho bisogno di parlare con Marizza!
Gli dico a pochi centimetri dal suo orecchio tenendo sempre d’occhio Marizza che continua spedita il suo tragitto senza meta.
Manu: Sicuro di esser pronto a sentire le sue urla?
Pablo: Saprete se sono sopravvissuto se mi vedrete a pranzo al bar.
Ridacchio per questa mia battuta lasciando così Mia e Manuel all’ingresso saltellando poi su ogni gradino partendo all’inseguimento di Marizza . Ripercorro la strada di prima dato che si sta dirigendo verso la sua stanza. Ma sicuramente sarà talmente in sovrappensiero che non sente i miei passi alle spalle. Non spreco neanche il mio ossigeno a chiamarla che in un batter d’occhio riesco a raggiungerla in stanza poco prima che chiuda la porta.
Per un momento la porta rimane aperta optando sicuramente la sua espressione facciale. Come avevo presupposto è rimasta talmente scioccata da ciò che ha trovato in stanza che non è riuscita a chiudere neanche la porta.
Marz: Ma cosa è successo..qui dentro?
Pablo: Marizza!
Finalmente attiro la sua attenzione chiudendo velocemente la porta in modo che nessuno mi veda qui dentro , fissando gli occhi accecati d’ira scontrarsi con i miei leggermente intimoriti da un suo possibile sclero.
Marz: che cosa ci fai qui dentro? Esci immediatamente!
Mi pongo davanti la porta in modo che lei non riesca a prender la maniglia per aprirla e sbattermi fuori.
Pablo: Abbassa la voce. Blass potrebbe sentirci.
Marz. Non ne me frega un figo secco! Vattene , sparisci non voglio vederti!*indicando l’uscita* Non ho un angioletto tra i capelli sappilo! *finto sorriso*
Pablo: Sono pronto a correre il rischio!
Dinanzi alla mia insistenza lei si arrende sbuffando avvicinandosi automaticamente al letto sguainato in mille pezzi.
Marz: Hanno agito come dei sporchi b*****i alle nostre spalle. Sanno che siamo due tipi che investigano ma arrivare a questo punto poi..
Fissa il tutto con uno sguardo colmo di disapprovazione ,per il loro comportamento no per il macello combinato.
Pablo: Di cosa ti ha incolpato Dunoff?
Marz: Alcuni studenti hanno affermato di avermi visto girovagare di notte per scuola e “seminare terrore” *roteando gli occhi* Se realmente lo faccio agisco di mattina per giunta con le parole no di certo mediante stupidi e sgradevoli scherzi. Ma guarda cosa hanno combinato!
Lancia dei pezzi di imbottitura a terra raccogliendo poi la cornice con una foto che ritrae lei e le sue amiche in una buffa posizione .
Pablo: Chiunque sia stato secondo me.. ha fatto in modo che la colpa non ricadesse su di te.
Marz: Mi stai dicendo che..*guardandomi* ..c’è qualcuno che si è ribellato alla Loggia senza farsi scoprire?
Inarca il sopracciglio mostrando il suo interesse in questo mia opinione.
Pablo: Certo che si. E scommetto tutto che sta nella nostra classe.
Marz. Hey hey hey rallenta un po’ “Sherlock” . Non puoi incolpare persone senza avere prove reali. Quindi frena la tua adrenalina. *finto sorriso*
Pablo: Chissà che farà Dunoff..
Marz:*guardandomi di sottecchi* Stai parlando seriamente? Credi davvero che quel dittatore alzi un dito in tutto questo? Pft..quanto sei patetico.
Pablo: Patetico o meno dobbiamo farci gli affari nostri. Oggi hai rischiato se non fosse stato per me che ti ho mandato Pilar con quella lettera!
Marz: In un'altra vita caro .*finto sorriso* Ah e sappi che me la potevo cavare anche senza il tuo aiuto che , nuovamente , non ho chiesto. Ora vattene devo vedere come aggiustare il tutto.
Pablo: L’ingratitudine farà sempre parte di te come vedo.*scuoto il viso indignato*
Marz: Sempre. *fingendomi un sorriso* Se ti sei pavoneggiato abbastanza puoi andartene prima che ti seppellisco vivo nel materasso e ti butti dalla finestra?
Si avvicina alla porta spalancandomela per invitarmi o meglio costringermi ad uscire.
Pablo: Sappi che sbaglierai!
Marz: Se se se.. quando vorrò sentire i tuoi consigli verrò direttamente io da te. E ora smamma.
Come al solito mi caccia in malo modo dalla stanza lasciandomi così con una voglia irrefrenabile di sfondare la porta ora chiusa e mollargli un bel cangio destro che si trova su quella faccia impertinente.
Pablo: Fa come ti pare!!
E dopo questo me ne vado a spasso spedito verso l’ala maschile borbottando fra me frasi non poco carine nei suoi confronti. Maledetta ingrata che non è altro!

Loggia

Le voci di 5 persone creano ,in una zona non precisa dell’Elite Way , un insopportabile ronzio che viene sgretolato dalla voce suprema del Capo Loggia.
Xx: Silenzio! Un attimo di attenzione!
Il chiacchierio cessa subito dopo e i rimanenti 4 alunni rivolgono lo sguardo , sebben nascosto dal cappuccio insieme al resto della loro identità , all’incappucciato che prende parola salendo su una pedana per risultare più autoritario .
Xx: Vi ho radunato in questa assemblea straordinaria per discutere di un fatto accaduto MOLTO grave!
Xx3: Che cosa è successo?
Xx: Questa mattina qualcuno ha OSATO salvare l’alunna Spirito!
Xx2: E’ inconcepibile!
Xx4: Chi è stato??
I capo juniores di ogni classe esclama frasi in pieno tono stupito , non credendo alle loro orecchie.
Xx5: Dopo tutto quel che abbiamo fatto in questi 2 giorni? Mi sono persino trasvestita da lei per render il tutto più credibile!
Inutile negarlo , il capo juniores del primo anno è esplicitamente una ragazza .
Xx: Esatto. Ho sentito dire dalle voci di corridoio che Marizza non è stata espulsa.
Xx3: Mentre ero in giro ho ricevuto il vostro messaggio. Cosa avete fatto di preciso?
Ovviamente il capo juniores del 3° Anno è stato messo in disparte . L’ultimo arrivato nella Loggia è stato solo avvisato al suo arrivo mediante un messaggio che dopo averlo letto ha subito cancellato.
Xx2: Abbiamo creato panico appiccando gli armadietti dei ragazzi più ricchi dell’istituto.
Xx5: *con voce orgogliosa* Solo grazie a me travestita i ragazzi in piedi di notte hanno “visto” Marizza girovagare sospetta e no me.*sghignazzando*
Xx3: Quindi.. è fuori?
Xx: Sfortunatamente no! Quel Bustamante e quell’altro gruppo scalmanato dei suoi amici l’hanno salvata , mostrandogli la lettera spedita tempo fa.
Xx2: Maledizione!
Xx: Ma non dobbiamo sopraffarci!
Xx4: Ora cosa dobbiamo fare? Alcuni studenti si vogliono ritirare da scuola.
Xx: Ottima notizia. Ma sapere che presto l’Elite Way andrà in fallimento non mi entusiasta di molto.
Xx3: Perché..?
Xx: Perché qualcuno ci ha tradito! Ha fatto si che la camera di Spirito fosse sotto sopra per testimoniare di esser anche lei una nostra vittima!*alzando il tono di voce*
Xx3: Non può esser stata lei per scagionarsi?
Xx: No…l’ho tenuta d’occhio. Non si è allontana dall’atrio e poi è andata dritto in presidenza.
Xx2: E se sono stati i suoi amici?
Xx5: No.. li ho visti passare ed uscire da quella stanza. Non avevano la faccia di aver combinato un macello e per giunta sono stati velocissimi .
Xx: *sospirando* Non so proprio cosa pensare..
Xx4: Perché non organizziamo qualcosa di più spietato?
Xx3: *con tono sorpreso* Mettere vedove nere negli armadietti non è stato spietato?
Xx: Capo juniores del 3° Anno…*schiarendosi la voce con un colpo di tosse* Hai per caso qualcosa da ridire a riguardo?
Xx5: Quella saputella del mio corso meritava uno spavento bello grande!
La ragazza si riferiva alla ragazza di nome Linda , spaventata quasi a morte per i ragni trovati nell’armadietto.
Xx3: Non ho niente a contrario. Stavo solo pensando a..non so ..*con voce titubante* Sicuramente i ragazzi inizieranno a investigare.
Xx: Mmm..*mostrandosi interessato* Penso che tu abbia un idea. Spiegaci tutto.
Xx3: L’unica cosa che dobbiamo fare è…
E creando un cerchio più ristretto iniziano ad architettare il loro prossimo e spietato passo.
Chi sarà stato dunque a sabotare il loro precedente piano? E soprattutto ..perchè l’ha fatto? Chi ha voluto salvare Marizza?

Marizza

Luna: Non ci posso ancora credere! Guarda cosa hanno combinato!
Rivolge uno sguardo scioccato alla pattumiera ora colma delle cose rotte dalla persona misteriosa che ha messo sotto sopra la mia stanza. Sono quasi le 9 di sera e stanchissima di eliminare ogni residuo d’imbottitura del materasso mi allungo sfinita su quello di Lujan , sentendo le sue dita farmi un massaggio alle tempie spremute sino all’ultimo nella speranza di capire chi ce l’ha con me sino al punto di buttarmi fuori dal collegio.
Marz: Ah Luna stai tranquilla. Acciufferò quei maledetti! Si che esiste una gran lista lunga delle persone che vogliono cacciarmi dall’Elite Way..ma arriverà a spacciarsi per me mi sembra un po’ esagerato.
Lujan: Ora cerca di rilassarti. Allora come credi di fare col letto?
Luna: Dunoff ha un diavolo per capelli e ovviamente si trova in difetto dinanzi questa nuova situazione. Non penso che voglia ascoltare la tua richiesta per averne uno nuovo.
Marz: Dormirò un paio di giorni in lavanderia sino a quando chiederò a Sonia di portamene uno nuovo.
Lujan:*Alzandosi dal letto* Dormire da sola li dentro con la Loggia in giro?*con tono sorpreso*
Luna: Lujan ha ragione! E’ pericoloso ! E’ una mossa azzardata.
Marz:*mettendomi a sedere* Ma non dite stupidaggini. Voi non dovete dimostrare alla gente di aver paura. Ne approfitta soltanto per sentirsi superiore. Li portate a credere che loro hanno il potere e qualunque cosa possano fare gli è permesso. Quindi..*alzandomi* .. non di certo mi fermerete.
Lujan: *sospirando* Sei tosta come un ferro battuto!
Luna: Guarda che puoi dormire nei nostri letti . Non c’è nessunissimo problema..
Scontrando il suo sguardo colmo di preoccupazione e la sua voce afflitta abbozzo lentamente un sorriso sulle labbra.
Marz: Stai tranquilla..sto bene così , grazie.
Mi infilo il cellullare nella tasca del pantalone e mettendomi il pigiama sotto il braccio mi avvio alla porta.
Marz: Mi porto il cellullare. Vedo un po’ se sto più comoda nel sottoscala o in lavanderia. Nel caso chiedessero di me gli dite che passo il weekend in famiglia e di non scocciarmi .
Lujan: *avvicinandosi* Cerca di non fare pazzie. Per qualunque cosa chiamaci.
Marz:*facendole l’occhiolino* Certamente. Notte a tutte.
Sorridendo a Luna e Lujan apro e chiudo la porta varcando così i corridori già vuoti del collegio.
Non ho neanche un briciolo di paura nel girovagare da sola a quest’ora di sera. La gente vigliacca non colpisce i tipi forti , ma i deboli. E ritenendomi diversa dagli altri , anormale , giro tranquilla sino a giungere la lavanderia dove sicuramente troverò qualche coperta pulita e un paio di cose morbide per creare un cuscino.
Marz: Perfetto..
Una volta creato il mio accampamento mi allungo nel carrello , posto accanto al buco dal quale buttano le robe da lavare , fissando il soffitto buio in cerca di qualche risposta . Ma il sonno mi offusca la mente e socchiudendo gli occhi mi lascio travolgere dalla stanchezza.
“Ti giuro che riuscirò a metter da parte i dubbi e il terrore di mettermi in gioco….” ; “ Mi hai baciato Marizza!”.
Il ricordo di quella conversazione , il bacio fisso nella mia mente mi fa svegliare di soprassalto col viso imperlato di un leggero sudore guardandomi attorno con un espressione confusa e un respiro affannoso.
Solo ora ricordo di star trascorrendo la notte in lavanderia e drizzandomi su questo carrello sommerso da cuscini e coperte calde e morbide butto lo sguardo sull’orologio da polso che cliccando un tasto noto l’ora grazie ad una piccola lucetta che si spegne subito dopo che scosto il dito dal pulsante.
Marz: Ah..sono ancora le 4!
Mi ributto a peso morto sulle tante coperte profumate sospirando sonoramente mentre mi porto la mano in faccia per lo stress. Tanto tempo per addormentarmi per poi svegliarmi di colpo a causa sua.
Al dir poco “incredibile”! La sfiga continua a perseguitarmi. Mi tiro leggermente la faccia cercando di non pensare ora a lui ma come se cadesse a fagiolo la mia attenzione viene richiamata da un vocio .
Mi guardo attorno confusa fissando poi la luce fuori dalla lavanderia accendersi , visibile dalla porta con vetro opaco . Non si tratta di una sola persona o di una coppia che sembra voler entrare qui dentro per amoreggiare. Anzi..un gruppo di più persone. D’istinto mi copro dalle coperte lasciando scoperto solo gli occhi che insieme alla montagna di roba passa inosservato , dato che il mio scopo è quello di origliare la conversazione sicuramente piccante di queste persone. Come la posso definire se si sono radunati a quest’ora del mattino per giunta di Domenica? Ecco che la porta si apre e il mio corpo sussulta leggermente intimorita di esser attaccata . Mediante respiri profondi cerco di infondermi coraggio da sola.
“Non ho nessun motivo per aver paura! Sii forte Marizza!” : Continuo a ripetermi nella mente.
La porta si apre e quello che terribilmente vedo sono 5 persone incappucciate di nero varcare lo stipite con atteggiamento sospetto. Sgrano gli occhi certissima al 100% di aver nella stanza la vera e propria Loggia!
E ora che diamine faccio? Se qualcuno sente la mia presenza? Se mi trovano cosa mi fanno?
Solo ora sento il mio cuore palpitare incessantemente e d’istinto sfioro con le dita il cellullare che sotto sotto stringo subito dopo in una presa ferrea.
Xx: Bentornati in questo nuovo raduno..
La voce di quel che sembra il capo gruppo è autoritaria e molto calda , sicuramente modificata per non farsi riconoscere dal resto della Loggia.
Dannazione! Se solo avessi un cellullare decente a quest’ora potrei fare un video per farglielo vedere poi a Dunoff!
I suoi scagnozzi o questi che sembrano esser capo juniores delle altre classi salutano e ringraziano con poche parole il “Bentornati”.
Xx: Ci siamo radunati a quest’ora del mattino in questo posto provvisorio solo per annunciarvi il cambio di programma.
Xx2: Cambio di programma?
Chiede una voce maschile altrettanto modificata da lui stesso per non farsi riconoscere. Nonostante mi sforzi ad intravedere i loro volti o qualche parte del loro abbigliamento non riesco a muovere un solo muscolo altrimenti mi scoprirebbero.
Xx: Esattamente. Non ci incontreremo al solito posto ma bensì nella Macelleria del nostro caro amico. Vero?
Sgrano ancora di più gli occhi sentendomi ormai divampare. Il Capo rivolge la sua totale attenzione all’incappucciato alla sua sinistra poggiando poi la mano sulla sua spalla.
Xx3: Esattamente..
Macelleria?...Questo vuol dire che…Guido è di nuovo nella Loggia?? Mille timori crescono a dismisura nella mia testa e nonostante sia confusa al 100% cerco di restare calma e ascoltare ogni singola sillaba della loro conversazione clandestina. A quanto pare il raduno in lavanderia è stata solo un eccezione.
Xx2: Perché mai questo cambio?
Pone la stessa domanda che mi frullava per la testa , e subito dopo risponde il Capo.
Xx: Perché abbiamo diverse cosa da fare. Ora non posso elencarvele. Stasera alle 20:30 in punto , prima della chiusura il capo Juniores del 3° anno ci farà entrare , dandoci così la totale disponibilità del suo locale.
Xx3: Certamente..
Xx: Perfetto! *con voce pimpante* Ora tornate tutti ai vostri letti . Oggi sarà una giornata molto importante per noi ! Vi voglio pronti e svegli ! L’assemblea è sciolta. Attenti a non farvi beccare.
E dopo un coro di “Si” il gruppo di 5 persone si disperde sino ad uscire in silenzio dalla porta della lavanderia spegnendo poi la luce nei corridoio di fuori. Solo quando i passi svaniscono e le voci cessano esco dalla mia copertura prendendo un respiro profondo per cercarmi di tranquillizzarmi.
Mi poggio alla parete fredda della lavanderia confusa e stordita da tutto quel che ho assistito, e sfortunatamente sentito, portandomi la mano in faccia. Non è soltanto il sonno a darmi alla testa. E’ tutta questa nuova situazione. E ora che dovrei fare? So dove si incontreranno stasera , a che ora e soprattutto….so chi è il capo juniores del 3° Anno! Guido..perchè ci hai mentito di nuovo?
Stranamente sento poi il mio cuore iniziare a battere forte. Scosto la mano dal viso per portarlo sul petto e sentire il battito accelerato , ma nel farlo vedo la mia mano tremolare. Solo ora mi accorgo che potevo esser sfacciata. Se qualcuno mi chiamava al cellulare non so che fine avrei fatto. Strinsi d’istinto il cellullare quando ero sotto le coperte e per un momento mi è passato per la testa di mandare un messaggio di aiuto a Luna e Lujan ma il pensiero che loro arriveranno in un batter d’occhio non mi tranquillizza. Ho bisogno di una persona che mi sappia tener testa , di Quella persona che riesce sempre a eliminare le mie preoccupazioni perché la mia totale attenzione cadrà su di esso nella cosa che mi riesce meglio: dargli filo da torcere. Prendo con mani tremolanti il cellullare fissando il display illuminato.
Sono ormai quasi le 4:30 del mattino..Mi mordo le labbra e stanca di sentire il cuore esplodermi quasi fuori dal letto clicco vari tasti sino a comporre e inviare un messaggio a…Pablo.
Marz:”Sono in lavanderia. Vieni subito!”.*inviandolo*
Dopo di ciò scaccio fuori un pesante respiro , scacciando parte della tensione cresciuta poc’anzi a dismisura.
Non sono certa che lo leggerà , anzi ho pochissime probabilità che lui arrivi nell’arco di pochi minuti.
Ma la speranza è l’ultima a morire. Ritorno nel carrello che funge da letto rannicchiandomi sul posto sotto un mucchio di coperte che mi lasciano fuori la testa. Com’è possibile che non si sono accorti di me?
Ero proprio dietro di loro . Chiamarli idioti sarebbe un effimero. Se apparterrei ad un organizzazione segreta controllerei per bene ogni angolo della stanza prima di darci appuntamento e ora. Sospiro buttando lo sguardo all’ora. Sembra passato chissà quanto tempo ma in realtà sono passati scarsi 5 minuti. Poggio afflitta il capo alla ringhiera di ferro del carrello sospirando mentre socchiudo gli occhi.
Dormire in questo momento non mi passa neanche nell’anticamera del cervello. Sono troppo tesa.
Ho bisogno di parlare con Pablo soprattutto che è amico di Guido. Ci ha mentito e ci ha persino giurato di non appartenere a nessun gruppo questa volta. Io penso che se una persona è capace a fare queste cose una volta è capace persino a farne chissà quante altre volte.
Xx: Marizza!
Sento un bisbiglio dietro la porta della lavanderia e appena mi alzo di scatto intravedo l’ombra di Pablo al di là del vetro opaco .
Marz: Pablo!
Sorrido , per la prima volta felice di vederlo e al contempo incredula che sia giunto da me così subito.
Pablo: Apri prima che qualcuno mi becca!
Vedo che continua a tirare la maniglia piegata dalla sua parte e basta questa scena ridicola per farmi sgretolare il sorriso per dar vita ad un espressione scioccata.
Marz: Quanto sei stupido!
Dopo un sospiro mi avvicino alla porta e tirandola dalla mia parte la apro con una tale facilità da far capire a Pablo di aver fatto una gaffe molto imbarazzante.
Marz: Se magari leggi la scritta faresti meno figure.
Fingo un sorriso indicando di sfuggita il cartellino sulla porta “Spingere”.
Pablo: Ah lasciamo stare questa porta del cavolo!*varcando la soglia* Che cosa diamine ci fa qui sotto e per giunta da sola a quest’ora del mattino?
Mi affretto a chiudere la porta continuando a rimanere nel buio per non infondere sospetti a chiunque stia facendo la guardia nel collegio .
Marz: Inizia ad abbassare la voce. Nessun docente sa che io sono qui.
Pablo: E allora spiegati! Mi hai mandato un messaggio nel cuore della notte. Per un momento volevo fregarmene e girarmi per tornare a dormire.
Marz: Sentimi ! Non ti ho chiamata per sapere cosa stavi facendo , con chi stavi dormendo o cosa volevi fare dopo l’arrivo del messaggio! Se continui così mi induci a pentirmi di averti chiamato!
Lui sospira pesantemente poggiando la schiena , col viso visibilmente assonnato , alla lavatrice mentre rivolge uno sguardo vago alla lavanderia in penombra sino a soffermarsi sull’accampamento provvisorio da me creato.
Pablo: Hai ..dormito qua?*con un tono sorpreso*
Marz: Si ma non è questo il punto! Mezz’ora fa indovina chi è entrato?
A questo punto intravedo le labbra di Pablo incurvarsi in su sino a creare un sorriso malizioso sparando poco dopo una delle sue.
Pablo: Non mi dire!*ridendo* Hai scoperto due alunni del collegio amoreggiare qui dentro mentre tu dormivi?!
Marz: MA no cretino!! E’ entrata la Loggia!! LA LOGGIA PABLO CAPISCI??
Solo ora torna d’un tratto serio staccandosi dalla lavatrice per avvicinarsi a me per guardarmi dritto negli occhi . La velocità col quale si è avvicinato è stato un piccolo attentato al cuore e gonfiando il petto seguendo il ritmo del respiro profondo sento la gola seccarsi impedendomi di proferire parola.
Il suo sguardo magnetico mi ha immobilizzato e solo quando sento un calore espandersi sulla fronte mi rendo conto che ha posto la sua mano su di essa .
Pablo: Credo che tu abbia un bel febbrone!
Dilato le pupille capendo subito che non mi stia credendo.
Marz: Non … mi credi?







ED ECCOCI QUA! La situazione si complica! La Loggia è più agguerrita che mai ma tra di loro sembra esserci un traditore. Chi sarà? Ma quel che ci incuriosisce è sapere qual'è il loro piano? L'incontro occasionale rientra in esso ? Qual'è il loro obiettivo ? Guido davvero fa parte della nuova Loggia? Lo scopriremo presto!! Continuate a seguire la fan fiction!! Spero che vi stia piacendo ! Ciaoooo!

Noemi attendo con ansia il tuo commento *--* Ciaooo!
view post Posted: 24/11/2016, 20:45 Spirito Ribelle! - Fan Fiction
Ciao! Benvenuto su questo forum ^_^ Allora è semplice! Io scrivo Fan Fiction , ovvero storie dei Fans (in questo caso di Rebelde Way ) inventate .
Spero che in queste poche parole sono riuscita a spiegartelo :)
view post Posted: 21/11/2016, 23:05 Spirito Ribelle! - Fan Fiction
ECCOMI QUA COL NUOVO CAPITOLO!!!! Buona letturaaaa *----*


CAP 8

Pablo

Non è stato poi così scioccante scoprire che Manuel e Mia si sono messi insieme. Vederla avanzare con la sua solita camminata lenta e sensuale dalla nostra parte non mi ha fatto cogliere l’occasione di porgli a Manuel qualche domanda succulente. Eccola che arriva in tutta la sua bellezza e con le sue mani ben curate afferra in una maniera lenta e delicata il viso di Manuel , ora sicuramente il suo ragazzo , per lasciargli un tenero bacio a stampo augurandogli poco dopo il “Buongiorno”.
Mia: Amore mio Buongiorno.
Manu Buongiorno tesoro..
Lui sorride estasiato dal momento di gioia che sta passando accanto alla ragazza tanto desiderata.
Sorrido felice finalmente da questa buona notizia positiva , fissando i due nascondendo un pizzico di desiderio. Come vorrei esser nella loro situazione. Invece cosa mi tocca ? Amare una ragazza che soffre di bipolarità . Un giorno è dolce e tenera , un'altra è acida e colma di strafottenza . E’ questo secondo giorno di gita sembra proprio essere il Giorno “No”.
Xx: Ah questa proprio mi mancava!
Esclama con un tono disgustato di voce alle nostre spalle . Manuel si lascia andare ad una risata , circondando poco a poco la vita di Mia sempre rimanendo seduto a differenza della sua ragazza che nel frattempo incrocia le braccia pronta ad affrontare col suo spirito la ribelle qui dietro di me.
Mi basta voltarmi e scontrare i suoi tratti fisici per sentire il cuore fare una capriola olimpica .
Marz: Mi posso sedere qui senza vomitare per le vostre smancerie ? Altrimenti mangio fuori a congelarmi il culo pur di non vedervi.*finto sorriso*
Mia: *sarcastica* Buongiorno anche a te camionista. Noto che sprizzi di gentilezza sin dal primo mattino.
Si siede accanto a Manuel sicuramente per non sentire ulteriori lamentele di Marizza che purtroppo gli rimane sedersi tra me e lei , completando così il tavolo da colazione.
Marz: Per te non di certo cara. Allora che abbiamo da mangiare qui?
Non si sofferma molto a discutere con lei , rivolgendo la sua totale attenzione al cibo rimasto a tavola.
Manu: Dormito bene?
Gli chiede con un sorriso furbo sulle labbra , lanciandomi un occhiata fugace che subito colgo al volo. E’ il suo piano per scoprire come ha passato lei la nottata , ma conoscendola scommetto tutto che spari una menzogna.
Marz: Come un babà.
Sorride tranquilla di se . Ma solo io leggo sotto i suoi occhi la realtà . La pelle attorniata agli occhi è leggermente gonfia segno che ha pianto . Cosa posso fare per non farle di un male continuo?
Marz: Mm..ma guarda cosa ho qua!
Raggiante , maschera il suo dolore interiore nell’avermi affianco senza neanche rivolgermi una parola ne uno sguardo veloce, concentrandosi unicamente a leccarsi i baffi alla vista dei cornetti caldi, fumanti e profumati.
Mia: Cerca di non abbuffarti. Santiago ci ha annunciato che oggi abbiamo un sacco da camminare.
Marz: *masticando* Sono problemi miei .*finto sorriso*
Mia:*coprendosi gli occhi* Ah ma che orrore! Ingoia prima di parlare!! Manuel digli qualcosa!!*con voce stridula*
Manu:*ridendo* Dai sai che amo da impazzire vedervi scannarvi. *alzando le mani restandone fuori*
Marz: Hey carina solo perché Sfortunatamente è diventata , in non so qual modo e perché , il tuo ragazzo non vuol dire che sta dalla tua parte. Ti ricordo che è mio amico *indicandosi con decisione* quindi fatti da parte e stanne certa che lui darà d’accordo sempre a me .*finto sorriso*
Mia: Credici cara. Credici.*guardandosi le unghia* Mm..ho bisogno di una manicure al più presto.
Manuel ride al loro breve sketch comico mentre io accenno un sorriso divertito cercando ugualmente di non scontrare il suo sguardo profondo.
Marz: Tante condoglianze Manuel.. Hai scelto la pessima! Che Dio ti aiuti a sopportarla.*ridendo*
Mia: Ti brucia così tanto sapere che mi sono messa col ragazzo che amo ?*sorridendo furbamente*
Marz: Pft.. per niente cara.*finto sorriso* L’unica cosa è che mi dispiace per lui . Ah..*sospirando* è la vita. Il mio migliore amico caduto così in basso? Bha..Cercherò di farmene una ragione.*ridendo* Ora fammi mangiare , ho una fame da lupo . Non disturbarmi.
E come desiderava consuma la sua colazione abbuffandosi di tutto e di più come ogni mattina d’altronde. A questo punto mi chiedo dove va a finire tutto quel cibo se poi pesa più di una piuma ed è così piccola e bassa da mettersi in un baule. La vita è strana anzi..il suo metabolismo è paranormale in questo caso.
Tra una chiacchiera e un'altra trascorriamo insieme l’oretta della colazione vedendo poi Manuel e Mia raggiungere gli altri della classe che iniziano ad avanzare verso il pullman che ci riporterà in centro città.
Siamo quasi rimasti noi due a consumare le ultime pietanze e pulirci la bocca con dei tovaglioli di stoffa con sui inciso il nome dell’hotel. Le sue mani che si smuovono velocemente da una parte all’altra e l’alzata veloce dalla sedia mi fa subito dedurre che non desidera altro se non darsela a gambe elevate , allontanarsi da me in modo da non istaurare nessun tipo di conversazione.
Pablo: Quando la smetterai?
Fermo così tutti i suoi movimenti colmi di agitazione. Resta ferma in piedi , ancora accostata al tavolo mentre io rimango seduto a fissarla dal basso poggiando i gomiti sulla tovaglia bianca incrociando poi le braccia.
Marz: Non sto facendo niente.
Risponde con un sussurro .
Pablo: Perché ieri sera sei scappata via? Ti stavo parlando.
Marz: Avevo sonno , ero molto stanca e soprattutto..confusa.
Pablo: E’ solo una scusa. *alzandomi lentamente* Ti sei pentita vera?
Marz. *alzando lo sguardo* Non ho fatto niente di cui possa mentirmi in questo momento.
Pablo: ci stavamo baciando. Questo lo ritieni “niente” ?*con un tono incredulo di voce*
Marz: Hai detto bene..”Ci stavamo”. Non è successo niente di eccitante..che io ricorda.
Il suo comportamento freddo e distaccato mi fa stringere le mani in pugno , scaricando così la mia tensione.
Pablo: Devi essere completamente pazza a rinnegare spudoratamente ciò che stavi per compiere.
Marz: E’ la tua parola contro la mia. E’ tutto frutto della tua perfida immaginazione. Ora se non ti dispiace ho altro a cui pensare.
Stronca così questa strana conversazione allontanandosi dopo avermi rivolto uno sguardo spento.
Pablo: Sei ingiusta!
Esclamo prima che varchi la porta di questa zona ristoro. Si blocca , sentendo da un bel paio di metri la mia voce arrivargli dritto alle sue orecchie , uniche oltre le mie presenti in questo spazio ormai isolato.
Respiro profondamente regolando i miei nervi cresciuti a dismisura e mentre lei continua a rivolgermi le spalle proseguo a sfogarmi.
Pablo: Per quanto ancora continuerai a comportarti in questo modo? Tu mi hai completamente fuso il cervello! Un momento ti Odio e un altro ti amo! Sei uno spirito ribelle fisso nella mia testa! Sei tutto ciò che ho! Sei sempre nei miei pensieri , ci tengo a te e ieri sera ti ho persino dimostrato di amarti tuffandomi e salvandoti!
Esclamo questa raffiche di parole uno dopo l’altra con un tono afflitto di voce . Non riesco più a sopportare tale peso sul petto.
Marz: NON TI HO CHIESTO DI SALVARMI!
Urla rimanendo sempre ferma al suo posto. Vedo solo il suo corpo avere dei sussulti . Forse sta trattenendo lacrime o forse i nervi che gli stanno punzecchiando l’orgoglio ferito da queste mie parole.
Marz: Me lo rinfaccerai per molto o la farai finita? Smettila…DEVI SMETTERLA DI PERSEGUITARMI!
Alza sempre più il tono di voce cercando di farmi comprendere il concetto e il suo desiderio. Solo adesso si volge e da lontano posso chiaramente fissare lunghe lacrime scorrergli il viso e le vene al suo collo mettersi in evidenzia ad ogni tono elevato colmo di nervi.
Marz: Da quanto ti conosco mi hai reso la vita un inferno! Ti stai lamentando proprio tu? E io che dovrei dire che sei sempre nella mia mente eh??*urlando* Io me ne sto zitta ! A rimuginare con me stessa in silenzio senza rompere il diretto interessato ! Tengo tutto per me , soffoco quel piacere di averti accanto , quel desiderio di dimenticare chi siamo per amarti sino al midollo osseo! Soffro in silenzio e nascondo con una maschera protettiva la Marizza , questo spirito ribelle che si gela dentro , che ti ama..ti ama un mondo.
Dilato le pupille completamente esterrefatto da questa improvvisa dichiarazione d’amore .
Tra una lacrima e l’altra e un balbettio creato dal pianto arretra lentamente verso la porta d’uscita.
Marz: Non voglio soffrire.. in mano tua.
E dopo aver sussurrato il vero motivo per il quale scappa sempre via da me , varca la porta e raggiunge gli altri sicuramente munendosi durante il tragitto di quella famosa maschera di cui mi ha parlato. Quel suo modo di comportarsi , quel suo modo di essere ribelle è solo una copertura per sopprimere la Marizza debole e paurosa che si gela in essa . Quella ragazza che ha paura di soffrire a causa mia ..e ora come posso dargli torto. Avrebbe a che fare con un ragazzo problematico. Pablo Bustamante . Colui che bramano tutte le ragazze del collegio e avere una relazione con Marizza non di certo sarebbe una passeggiata.
Due caratteri complicati come i nostri darebbe vita ad un vero e proprio disastro e coma ha detto lei..a questo punto mi tocca pronunciare parole di cui non avrei mai giurato di dire pochi secondi fa.
Pablo: Ha…t-tutta la ragione…d-del mondo.

Marizza

Il secondo giorno di questa stramba gita scolastica procede nel verso giusto. Tutto sarebbe andato a meraviglia se non fosse stato per le continue guardate fredde provenienti dagli occhi gelidi di Pablo dall’altra parte del gruppo. La cosa positiva avvenuta durante la giornata è stata la divisione della classe.
Ho preferito seguire la nuova coppia felice che subirmi lui e i suoi sguardo colmi di afflizione.
Può anche fare quell’espressione da cane bastonato , nulla mi leva dalla testa il mio obiettivo : Preservare il mio cuore da tipi come lui! Non avevo pensato ad un eventuale scontro tra noi due. Mi ha colto di sprovvista stamattina ma con il mio autocontrollo ho affrontato la situazione a testa alta.
La guida turistica del mio gruppo , diverso da quello di Pablo, però sovrasta il mio monologo interiore e scuotendo la testa mi tocca sentire le sue spiegazioni. Infondo ascoltarla mi sembra un ottima idea per non pensare a Pablo e quindi svagare la mia testa. Da quel che ho capito Cordoba è una città che apprezza molto l’arte . Difatti ci sono diversi musei di belle arti, tra i quali abbiamo visitato “Il Museo di Belle Arti Evita Peron”. Ci spiega in breve che si tratta di in una bellissima casa museo con stile francese dove ci sono sia delle esposizioni permanenti che mostre temporanee. Quello che mi ha colpita è stata una bellissima esposizione molto molto cruda che ritrae le donne stuprate e uccise durante la dittatura, ammetto che ci fa venire i brividi. Ma l’ignoranza ,secondo me, fa ancora più danni.
Santiago: Sicuramente uno dei musei che merita una visita sicuramente è il Museo della Memoria, costruito in uno dei vecchi centri di detenzione dell’ex dittatura è un luogo di ricordo, vengono esposte foto e raccontate le storie dei desaparecidos e delle loro famiglie.
Procede con le spiegazioni il professore , portandoci a vederlo , quando i gruppi si sono riuniti. Ma non per questo mi sono deconcentrata nel riaverlo negli intorni.
Un altro posto in cui recuperiamo energie è il Parque Sarmiento, senza dubbio il polmone della città.
È perfetto per passeggiare e rilassarsi prima di continuare con le visite.
Santiago: Ragazzi prestate attenzione ai dettagli in Art Nouveau. Sono bellissimi!
Si guarda attorno con aria incantata attirando così l’attenzione del resto della classe che alzando il capo agli alti edifici quasi rimangono a bocca aperta. Sono io , e sfortunatamente un'altra persona , sembra non esser tanto coinvolto nel fissare quei particolari . Io e lui che da lontano ci lasciamo trasportare da un lungo scambio profondi di sguardo. Il professore dice che l’unica cosa bella sia quello stile artistico.
Di bello qui c’è solo lui.. che quasi mi mangia con lo sguardo. Ma non posso urlarlo al mondo. Così distolgo lo sguardo e mi concentro a capo chino a regolare il mio battito cardiaco elevato.
Poi arriva la parte più bella: La sera. Come seconda e ultima sera che passerò a Cordoba non intento starmene in hotel , ma questo volta mi unisco al mio gruppo di amiche girovagando libere , senza professore. Di notte il quartiere di Nueva Cordoba è una tappa obbligatoria. Passeggiando e chiacchierando troviamo tante cose da fare. Sembrerebbe essere una zona in cui non si dorme mai, con gallerie culturali e letterari per le ore del giorno e mille e pub in cui trascorrere la notte. E non può mancare fare qualche acquisto dei prodotti tipici del luogo prima di tornare a casa l’indomani! Quindi passeggiamo assolutamente per Las Campanas, una delle zone più antiche della città e dove si concentrano gli stabilimenti commerciali e i mercati. Il posto migliore per sprecare un po’ di soldi per i souvenir. Trascorro così una serata diversa dal solito sino a quando , camminando e camminando giungiamo al parapetto di quel famoso fiume di cui ci parlò Santiago durante una lezione in classe. Poggio le braccia su di esso osservando l’acqua scorrere lentamente creando un sottofondo sonoro molto rilassante mentre abbozzo un lieve sorriso.
Lujan: Entriamo in quel negozio?
Indica un negozietto pochi metri più lontani creando sul viso un espressione stanca.
Luna: Si sembra molto bello. Chissà cosa vende.
Marz: Ragazze io passo. Sono un po’ stanca vorrei riposare i miei piedi qua prima di ripercorrere il tragitto sino all’hotel.
Luna: E voi rimanere sola qui sul ponte?*con un tono scioccato* No Marizza non possiam..
Marz:*interrompendola* Oh suvvia stai parlando con Marizza Pia Spirito.*ridendo* E poi il primo che si avvicina lo faccio scappare a gambe elevate.*facendogli l’occhiolino* Andate tranquille.
Lujan: Dai Luna se non vuole venire non la costringere.
Luna: Ma..
Marz. E poi guarda.*indicandomi attorno* Attorno ci sono anche altri ragazzi con uniforme di altre scuole. Non corro nessun pericolo. E ora andate prima che il negozio chiuda.
Rido spintonandole delicatamente come ogni volta. Luna come sempre si preoccupa ma dopo tutto il tempo che ci conosciamo ancora non ha capito che con un calcio il disturbatore di turno lo mano dall’altra parte del mondo!? Sospiro sorridendo rilassando nuovamente i miei muscoli ad osservare il corso lento dell’acqua mentre le due entrano nel negozio e spariscono dalla mia visuale. Noto più in la un ponte sospeso di cemento armato che unisce le due sponte di questo che , secondo la didascalia , sarebbe un ruscello.
Marz:*leggendo* La Cañada..
Incuriosita mi informo che non è altro che è un ruscello che scorre attraverso il centro della città, è canalizzato con pietre e costituisce un viale circondato dalla natura caratteristica della zona.

E' molto bello in questo momento visto che ormai è scesa la sera ed è illuminato da lampioni gradevoli che creano l’atmosfera rilassante .E' davvero un bel paesaggio da conoscere e godere!
Xx: Ti piace?
Sobbalzo lievemente sul posto scostandomi dal parapetto di questo ponte piccolo , dal quale stavo vedendo l’intero canale in una giusta prospettiva. Socchiudo un secondo gli occhi riconoscendo subito la sua voce.
Marz: Che cosa ci fai qui Pablo?
Pablo: Ti ho vista solo e ..volevo parlarti.
Marz: Io non ne ho nessuna voglia.
Li riapro continuando a fissare l’acqua scorrere sotto il ponte in cui stiamo fermi.
Non ho la benchè minima voglia di non godermi questo spettacolo a causa sua e per questo poggio ugualmente le braccia sul parapetto e rimango in silenzio a rivolgergli le spalle. Ma questo mio comportamento freddo e distaccato non gli fa cambiare idea , al contrario fisso con la punta dell’occhio il suo corpo affiancarsi al mio.
Pablo: Stamattina ho sbagliato a farti pesare il momento in cui eri ti ho salvato.
Marz: Non capisci la mia lingua? Ho detto che non ho voglia di parlarti.
Ma lui niente , continua a starmi accanto a rivolgermi parola mentre il suo sguardo è perso all’orizzonte.
Pablo: La verità è che mi fa male il modo in cui ci comportiamo dopo tutto quel abbiamo passato e che..sentiamo.
Marz: Per “sentiamo” cosa intendi..? Io non so niente di tutto ciò Pablo..sono all’oscuro.
Finalmente trovo il coraggio di fissarlo dritto negli occhi e lui sembra compiere i miei stessi movimenti. Con le braccia poggiate entrambi sul muretto e i nostri sguardi che subito si incastrano sembra che il tempo si sia fermato. Una leggera brezza fredda ci scompiglia di poco i capelli. Alcune mie punte fuoriuscenti dal capellino di lana grigio chiaro si smuovono per poi posarsi sulla sciarpa calda che mi avvolge il collo, non troppa stretta ma bensì appesa un po’ davanti.
I suoi lineamenti sono messi in risalto dalla luce fievole dei lampioni , unica illuminazione tra le vie di Cordoba ormai avvolta dal buio della notte. Saranno circa le 10 di sera e in giro ci sono ancora molti studenti. Tra questi ci siamo noi , che senza dirci stiamo pensando incessantemente come andrà a finire questa nostra insolita conversazione.
Pablo: Non…lo so neanche io…cosa provo per te.
Marz: Questo non mi fa bene..Io ho un cuore Pablo , se non ti sei ancora accorto.
Il tono della mia voce appare come un afflizione mentre i miei occhi tendono a pizzicarmi .
Non so se questa aria fresca a darmi fastidio o..quelle poche lacrime che vorrebbero scorrere lungo i miei occhi per l’incertezza dei sentimenti che prova nei miei confronti.
Marz: Tutta questa incertezza…tutti questi dubbi … mi uccidono interiormente.
Pablo: Se…stai così male vuol dire che tu…..mi ami.
A questo punto accenno di malincuore un piccolo e breve sorriso amaro esclamando con gli occhi lucidi.
Marz: Cosa serve amarti se in cambio..non ricevo niente?
Pablo: Se solo mi dai la possibilità di dimostrarti..
Marz: Dimostrarmi cosa..?
Lo interrompo parlando con un filo di voce. Il cuore risente tutta questa conversazione dolorosa. Dire queste cose , esser coinvolti da dubbi e confusioni è sin troppo anche per me.
Il suo corpo freme . Sono convinta che vorrebbe tanto seguire il suo istinto ma stringendo i pugni in una salda presa lotta con tutte le sue forze. Le sue pupille tremolano , e in essi sono riflessi i miei.
Solo ora mi accorgo che parlando in un tono debole e afflitto di voce ci siamo avvicinati.
Il fresco che ci circonda in pieno inverno fa si che dalle nostre bocche , semichiuse , escano nuvolette di condensa che si mescolano armoniosamente tra di loro .
Pablo: ..di dimostrarti…
Il suo sguardo ormai è incastrato nei miei occhi e sentendolo deglutire mi fa dedurre che stia affrontando qualche difficoltà a proseguire la sua frase . In questo momento non so cosa gli stia passando per la testa.
Ma di una cosa sono certa.. sto per cedere ad un gesto che dopo averlo compiuto mi pentirò.
Nel mio pensiero iniziano a frullare varie idee , vari pensieri sia positivi che negativi al sol sentire le sue mani poggiarsi sui miei fianchi coperti da un giacca , corta sino al gluteo, di color verde militare chiaro.
Sento la “voce” della mia testa e del mio orgoglio urlare “ Non farlo!” ma il mio cuore sembra che mi abbia messo , poco dopo aver udito quell’avvertimento , dei tappi metaforici alle orecchie. Sento solo il suo battito accelerato.
Pablo: ..di dimostrarti che con te non sempre le parole sono utili.
Sussurra a pochi centimetri dalla mia bocca e socchiudendo gli occhi avanza di quel piccolo centimetro dalla mia parte sentendo finalmente quel tocco delicato che mi provoca all’improvviso un’infestazione di farfalle nello stomaco. Ero certa che cedevo e ora eccomi a qua a socchiudere gli occhi per seguire i suoi movimenti lenti e ..amorevoli. Il mio corpo subisce un sussulto interiore sentendo alcuni brividi partire in quinta lungo la mia schiena che ora viene accarezzata dalle sue mani che si congiungono una volta creato un cerchio dentro il quale c’è la mia vita, il mio corpo. Nonostante ci siano strati e strati di roba che separano la mia pelle alla sua sembra di ricevere quella stessa sensazione . Quello che sto vivendo è un mix di piacere e sofferenza. Baciarlo è uno sbaglio ma a questo punto vale la pena godersi quei pochi secondi , che per noi appariranno come ore o forse secoli , di goduria e un pizzico di eccitazione. Siamo due ragazzi di 15 anni passati e fremiamo dalla voglia di vivere nuove esperienze con qualcosa o meglio qualcuno che risulta impossibile da vederci un futuro assieme. Il mio monologo viene interrotto dal suo morso delicato al mio labbro superiore chiudendo quindi la bocca per assaporarne il mio gusto. Soffoco un gemito di piacere quando la dischiude per avvolgere nel bacio , accarezzare lentamente , l’altro labbro che aspetta solo di esser scavalcato le proprie. Poggio automaticamente , a tratti come se fossi ancora titubante su quel che sto dando vita del tutto , le mie mani sul suo petto . Ma no per scacciarlo e allontanarlo bruscamente da me, anzi…il contrario. Creo un ulteriore contatto fisico proseguendo a strisciare le mani sul petto sino a sfiorare con le dita il collo. Tutto questo a occhi chiusi mentre inclino il viso per far adattare perfettamente le mie labbra già rosee alle sue così morbidi e irresistibili. Gli cingo così il collo con le mie braccia incastrando le mie dita tra i suoi folti capelli biondi che continuano a smuoversi lentamente ad ogni folata di vento debole.
Scavalco con un po’ di passione le sue labbra che subito ripetono il movimento con ancora più ardore sino a trasformare , come due totali ed emeriti folli , questo contatto intimo un vero e proprio bacio con i fiocchi .
Un bacio talmente focoso dove le uniche cose che si sentono non è più l’acqua che continua a scorrere sotto il ponte , ma bensì il nostro cuore che sicuramente ci sta battendo entrambi in gola , le orecchie fischiare per le emozioni che stiamo vivendo appieno , il verso delle nostre labbra umide che si attaccano e staccando senza un minimo di tregua , se non quel secondo durante il quale prendiamo altro sufficiente fiato per portare sulle lunghe questo bacio che ormai ha ispezionato ogni angolo della bocca altrui con l’inserimento della lingua. Baciare Pablo non rientrava nei miei piani ma… questa sera mi è stato completamente difficile , umanamente impossibile , resistere a tale tentazione. E ora sono qui a sentire il mio corpo esser attratto ulteriormente a sé con un stretta salda , mediante la quale vuole suggerirmi un unico messaggio “Non andare via..” E’ il desiderio di entrambi , ed è per questo motivo che dilungo il bacio eccitandomi ogni qualvolta lo scavalcamento diventa sempre più feroce sino a rimanere completamente senza fiato. Prendere ulteriore ossigeno quei brevi secondi non sarebbe servito per quest’ennesima volta e ora a malincuore abbasso ormai le punte dei miei piedi leggermente sollevate nella foga di sentirmi tutto per se . Ma non è solo la pianta dei miei piedi a ritoccare il suolo . Ritorna sulla terra la mia testa , il mio cuore , il mio controllo e il mio…orgoglio. Si stacca lentamente da me rimanendo entrambi con gli occhi socchiusi riprendendoci lentamente da questo lungo stato di estasi in cui siamo caduti ingenuamente.
Respiriamo leggermente con affanno creando altre nuvolette di condensa che subito si spargono nell’aria invernale circostante.
Marz: Non…è vero..
Pronuncio con un filo di voce , per giunta affannosa, tenendo sempre lo sguardo basso mentre riporto le braccia lungo i fianchi.
Lui sembra accorgersi di questo mio cambio d’atteggiamento mediante il corpo irrigidito sotto la sua presa.
Difatti rallenta l’abbraccio attorno la mia vita portandosi anche lui le proprie braccia lungo i suoi fianchi.
Pablo: C-che..cosa “non è vero”?
Mi chiede con un tono debole di voce a pochi centimetri dalla labbra.
Marz: Anche io ho bisogno di parole…
Alzo il capo mostrandogli nitidamente gli occhi velati di lacrime. Non so neanche il preciso perché sto per piangere. Sto piangendo perché ho abbandonato il paradiso e sono tornata all’inferno o perché sapere che lui riesce a manovrarmi solo con i baci senza riuscir a formulare solo una frase giusta?
Marz: Sono una ragazza…con un cuore che necessita sentirsi amata in due modi..Con le parole e con gli atti.. Non puoi fare un'unica cosa..
Cerco di trattenere le lacrime con orgoglio mordendomi le labbra per sopportare il dolore di “non piangere”.
Pablo: Dammi l’opportunità di rimediare questa situazione!
Esclama con un tono che allude tutto il desiderio di voler accumulare qualche punto nei suoi confronti.
Dilato sorpresa le pupille non sentendole più punzecchiare per le lacrime .
Marz: Che cosa intendi..dire?
Chiedo munendomi di un espressione confusa e allibita sul viso.
Pablo: Domani!
Intravedo le sue labbra creare un sorriso speranzoso , dove ad illuminare la notte sono i suoi denti splendenti.
Pablo: Domani mattina Santiago ci darà la mattina libera! Ti invito a girare la città solo con me.
Marz:*confusa* Ma ora che centra.. Tutto..questo?
Pablo: Ti giuro che riuscirò a metter da parte i dubbi e il terrore di mettermi in gioco ma nel farlo..devo passare del tempo con te.
Compio intontita un passio indietro ricreando le distanze tra me e lui scuotendo leggermente il capo.
Marz: No..
Pablo: Perché no Marizza? E’ la nostra occasione.
Marz: Non voglio..
Con questa mia risposta sgretolo il sorriso colmo di speranza che si era stampato in faccia.
Pablo: Marizza..
Marz: L’hai appena confessato.. Hai paura di metterti in gioco in qualcosa…certamente serio. Quindi..*accennando un sorriso amaro* ..non vale proprio la pena iniziare questo gioco squallido se alla fine..tu perderai e io …soffrirò. Mi dispiace solo..aver ricambiato questo bacio . Non dovevo infonderti false …speranze.
Pablo: Non sono l’unico ad avere paura allora! Stai per fuggire di nuovo!
Marz: Non ho mai detto il contrario. Amarti è un errore ..ne sono certa. Ora sei pregato di lasciarmi in pace..
Pablo: Mi hai baciato Marizza!
Marz: Non mi hai dato altra scelta!
Entrambi stiamo alzando il tono di voce creando sempre più quella distanza giusta tra di noi .
Il suo viso è dipinto da un’espressione amareggiata per la situazione che ha preso la piega sbagliata.
Sul mio invece emerge un espressione indignata dal suo sclero improvviso.
Pablo: Hai ricambiato quel bacio e non dire di no!
Marz: Io non nego nulla di ciò che è già in evidenzia! Quello che ha dei dubbi sei tu e non intendo perdere ulteriore tempo ad ascoltare il Problematico Numero 1 sulla faccia di questa Terra! Quando crescerai e capirai cosa realmente provi per questa stupida come me fammi uno squillo..*finto sorriso* Magari mi trovi ancora libera!
E dopo questa stronco la discussione prendendo il largo da lui dirigendomi a gran passi verso il negozio dentro le quali ci saranno ancora Lujan e Luna. Lo odio un mondo quando si comporta in quel modo!
Crede che ci sia solo lui nella terra? Ci sono un mucchio di ragazzi che desidererebbero uscire con me e lui che fa? Si prende il lusso di portare sulle lunghe i sentimenti che prova per me. A questo punto non posso neanche dire che prova ciò che provo io..perchè non lo so. Il “Principino” non riesce ad aprirsi.
Mi chiedo quando sarà pronto. Quando starò con un nuovo ragazzo ? Quando rosicherà di gelosia e invidia?
Conoscendolo mi sa proprio di si. Ma come dovrò comportarmi poi? Da emerita s****a ovviamente.
Gli dovrò far rimpiangere questo momento in cui si è fatto sopraffare dalla paura.. Paura di cosa? Di amarmi…Ridicolo. Lui , questa situazione , i sentimenti che provo sono RIDICOLI!

Sabato sera – Elite Way School

Marz: C-che…cosa succede qua?
Mi chiedo, una volta varcata la porta d’ingresso insieme ai miei compagni di classe , fissando la baraonda costituita da studenti che corrono qua e la schiamazzando ad ogni angolo dell’atrio. Non voglio immaginare al bar quanti pettegolezzi stiamo volando da una parte all’altra. Il resto del 3° Anno inizia a cercare il motivo di tutti questi ragazzi , che in realtà dovrebbero godersi il weekend fuori da questo carcere.
Mia: E ora? Che gli prende a tutti quanti?
Si accosta a me Mia , leggermente confusa da questo insolito momento.
Mia: Non dovrebbero tutti uscire? Che ci fanno tutti qua?
Manu: Guardate poi quel gruppo. Quasi buttano a terra la porta della segreteria per recarsi sicuramente da Dunoff.
Indica quel gruppo di ragazze che sbattono la mano sulla porta urlando “Vogliamo parlare col Preside”. In più sparsi nell’atrio ci sono altri gruppetti ristretti che bisbigliano tra di loro sentendo però qualche parola al vento: “Sembra esser tornata”; “Ho paura”; “Ho chiamato mio padre. Non sarò la nuova vittima di questo scherzo o qualunque cosa sia!” ; “Non se ne parla proprio! Avete visto cosa è successo alla ragazzina del 1° Anno?” ; “Scandaloso!” ..
Marz: Inutile stare con le mani in mano. Vediamo un po’ di capirne qualcosa.
Lascio la mia valigia all’ingresso avvicinandomi verso il primo gruppo che farfuglia , senza rendersene conto, ad alta voce.
Marz: Ragazze sapere dirmi cosa è successo? Vedo un po’ tutti strani.
Ecco che una ragazza dai lunghi capelli marroni si sfoga col primo passante , in questo caso io , prendendomi per le spalle scuotendomi leggermente in preda ad una crisi di pianto.
Xx: Un putiferio! E’ tornata!!! E’ tornata!
Marz: CHI?? A chi ti stai riferendo?
Me la scollo da dosso creando la distanza giusta tra me e questa che pare un impossessata.
Pablo: Marizza…
Marz: E ora che diamine vuoi tu? Non vedi che sto parlando?
;i volgo alle mie spalle dove proviene la sua voce e neanche riesco a rivolgergli uno sguardo fulminante che subito i miei occhi cadono su una carta nera che mi sta mostrando reggendola in una sola mano.
Pablo: Si riferiscono alla Loggia…E’ ufficialmente tornata..e non siamo solo noi nel loro mirino.
Il gruppo ritorna a spettegolare tra se , allontanandosi discretamente da noi 4 che formiamo man mano un cerchio di comunicazione.
Mia: Che cosa vuol dire che non state solo voi nel loro mirino?
Confusa e con un velo di terrore sugli occhi ci pone questa domanda alla quale io e Pablo non rispondiamo e al contrario distogliamo lo sguardo sino a quando Manuel prende parola.
Manu: Marizza ! Pablo! Quando volevate dircelo?? Vi rendete conto della gravità della situazione?
Marz: non alzate il tono con me! Che ne potevo sapere se era vero o meno il ritorno di questa nuova Loggia? Metti che era un scherzo??
Manu: Non è assolutamente uno scherzo Marizza! E tu Pablo che aspettavi a dircelo? Cosa credevate di fare ? Di lottare insieme contro quei nuovi pazzi mentali?
Mia: Manuel ha ragione ! Mi avete deluso!
Marz: Me frego se ti ho delusa o meno Mia.*finto sorriso* E comunque sia spettava noi decidere o meno di metter in giro questa voce. Se era falsa mettevo in panico solo l’intero istituto..*guardandomi attorno* Ma a quanto pare ci hanno pensato loro.
Pablo: Sicuramente hanno approfittato della nostra mancanza . Sanno che siamo due tipi tosti.
Marz: Pft..*roteando gli occhi* Proprio così! *sarcastica* Non dire balle. Sanno come IO sono e non vogliono mettersi in mostra perché no per vantarmi ma ho Occhio per tipi stravaganti e folli.
Lancio questa frecciatina guardandolo con uno sguardo di disapprovazione. Un esempio è lui .
Marz: Ma ora ciancio alle chiacchiere. Dunoff dov’è?
Dunoff: Proprio voi stavo cercando!
Appare dal nulla alle nostre spalle e dopo un balzo di spavento sul posto ci voltiamo di colpo tutte e 4 rivolgendo l’attenzione al preside , cui viso è talmente paonazzo e livido da far capire anche ad un cieco che è incazzato nero . Ci sia una volta che devo affrontare questo toro impazzito in perfetta calma e tranquillità.
Manu: Preside! Abbiamo appena saputo quello che sta..
Dunoff: E’ scandaloso ciò che sta succedendo in questo prestigiosissimo collegio!!
Va in escandescenza con questo solito discorso noiosa sul nome prestigioso di questa istituzione , in cui la frequentano le famiglie più ricchi e potenti di Buenos Aires bla bla bla bla…Prende la parlantina insopportabile durante i quali non faccio altro che roteare gli occhi e sbuffare al mio solito.
Dunoff: Signorina Spirito! Dato che ha così tanta voglia di sbuffare perché non mi segue in presidenza?
Sul suo viso prende vita quel sorrisetto maligno mentre si strofina le mani segno che è pronto a fare una carneficina con gli alunni scalmanati , definiti in questo modo da lui stesso , del 3° anno.
Marz: *sorriso finto* E quanto mai non ero coinvolta io questa volta anche se stavo in gita!
Ormai abituata ad esser sempre la colpevole in tutto avanzo spintonando in malo modo Mia e Pablo che mi bloccano la strada , sentendo l’eco dei loro lamenti per la mia “infinita” delicatezza mentre seguo di malavoglia il preside nel suo ufficio.
Marz: Le giuro che non centro questa volta!
Dunoff: Oh ho qualche dubbio signorina Spirito! Prego si accomodi .
Con un espressione diabolica sul viso mi obbliga a sedermi mentre cerco di capire almeno una cosa di quello che sta blaterando. Una volta chiuso la porta lui si accosta alla sua scrivania rivolgendomi sempre quel sorrisetto , come se fosse realmente convinto che tra brevi istanti io smammerò da questo collegio.
Il sogno di tutti infondo.
Dunoff: Alcuni studenti hanno testimoniato la tua presenza sul luogo del delitto.
Marz:*Sgranando gli occhi* Luogo del delitto? Ma Dunoff per caso gli è andato di volta il cervello??*alzando la voce con tono scioccato*
Dunoff: Silenzio!
Sbatte sonoramente la mano sulla cattedra facendo traballare i suoi oggetti costosi e pregiati.
Dunoff: Mai! Nella storia dell’Elite Way un insolente studentessa per giunta ribelle mi ha mancato di rispetto!
Marz: Lei mi sta incolpando di qualcosa che io non sono a conoscenza! Per giunta le ricordo che qualunque cosa abbia fatto in questi giorni o chiunque vi abbia riferito di avermi colto in qualcosa Io ero in gita insieme al professore Santiago!
Dunoff: Le consiglio di abbassare il tono di voce . I ragazzi sono già scossi e..
Marz: Se solo mi spiega cosa è successo potrei capirne di più! Sono tornata e ho trovato questa baraonda!
Dunoff: Lei signorina prima della partenza è stata avvistata da alcuni alunni girovagare nei corridoi notte tarda.
Marz: Che?? *a bocca aperta* Ma che cretinata è mai questa? E su mi dica! Che cosa avrei fatto?
Dunoff: Bruciato , strappato libri scolastici di ogni armadietto dei figli delle famiglie più PRESTIGIOSE di questo collegio! E’ un OLTRAGGIO ciò che ha fatto!
Marz: Ma è umanamente impossibile! *alzandomi di scatto* Perché poi dovrei farlo!?
Dunoff: Nessuno lo sa se non lei. Anzi se non le dispiaccia attendo con ansia la risposta.*sorridendo soddisfatto*
Marz: Chiunque sia stato ha fatto si che la colpa cadesse a me ! Io non centro !
Dunoff: Perché dovrei credere ad una ragazza tutto pepe che non ha fatto altro che ribellarsi e seminare scompiglio in tutto il collegio da quando ci ha messo piede?
Voglio ribattere ma solo ora mi accorgo di esser stata fregata per bene da quel gruppo di scalmanati.
Forse Pablo aveva ragione ..dovevo comunicare al preside di aver ricevuto per prima quelle lettere ignote.
Ma il pensiero che se ne poteva fregare altamente mi ha indotto a tenermi l’informazione solo per me , senza spargere il giro la voce . Ma sembra proprio che questa nuova Loggia abbia tutta l’intenzione di farmi sbattere fuori dal collegio , scaricando tutta la colpa su di me che purtroppo non ho un alibi..o almeno penso.
Dunoff: Se non ha niente da aggiungere è pregata di chiedere umilmente scusa ad una ragazzina del 1° Anno che ha rischiato quasi l’infarto quando si è trovata nell’armadietto scolastico 3 grandi Vedove Nere.
Dilato le pupille non riuscendo più a pronunciare una sola parola talmente che sono avvolta dallo shock di scoprire dove è arrivata la Loggia , approfittando della mia mancanza.
Marz: E’ una trappola ! Io sono innocente!
Dunoff: Spirito la finisca ! Non siamo mica ad un commissariato !
Marz: *sbattendo le mani sulla cattedra* Lei invece mi sta incolpando ingiustamente!
Dunoff: *espressione da strafottente* Non so.. vuole per caso anche un Avvocato?
Marz: Se mi serve per scolparmi da questa calunnia certo che si!
Dunoff: La smetta!*alzandosi con ira* Ora basta!
Xx: Fermi tutti! Ho la prova necessaria per dimostrare che Marizza non centra con tutto questo!
Di colpo qualcuno spalanca la porta della presidenza e appena mi volgo e scontro la sua figura rimango al quanto sorpresa. E ora?





Eehehehehheeehe piaciuto il capitolo ?? :shifty: Spero tanto che la parte del bacio vi sia piaciuta un sacco anche se dopo Roxana (La parte malvagia di Roxy) ci ha messo lo zampino *fischiettando innocentemente* Ahuahuahaaha ma ora la novità che è sorta è come si è concluso il capitolo. Marizza è stata incolpata ingiustamente ma la domanda che sorge spontanea è "Chi è alla porta e come riuscirà a salvarla?" LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLOO!!!!! Alla prossima ;)
view post Posted: 18/11/2016, 21:51 Spirito Ribelle! - Fan Fiction
BUONA LETTURAAA!!


CAP 7

Marizza

Stavo per andarmene , con un diavolo per i capelli precisamente , sino a quando sento un corpo buttarsi in piscina. E chi altro è se non lui? Mi volgo vedendolo giocare come un idiota a fare l’infortunato ,
mettendo in atto un grampo al polpaccio che “dovrebbe” impedirgli di restare a galla.
Marz: Non credere che sia scema ! Ti ho visto come ti sei buttato di tua spontanea volontà!
Roteo gli occhi , sbuffo e incrocio le braccia per la stanchezza. Pur di ricevere le mie attenzioni si inventa di tutto .
Pablo:M-mar..*andando giù e su* Marizza!! Aiut…
Ormai questo cretino si sta divertendo ad ingerire l’acqua andando sopra e giù con la scusa dell’affogamento e mentre lui procede così per quasi un minuto io quasi mi metto ad osservare le unghia con un espressione seccata in viso. Vi state domandando perché non me ne vado e lo lascio li a fare il deficiente? Bhè la risposta purtroppo è che non voglio avere nessuno sulla coscienza se sta avendo davvero un grampo ma al massimo agisco proprio all’estremità della situazione. Dopo quel lancio che mi ha fatto fare al vacance club presi delle lezioni private di nuoto e bene o male penso di riuscire a raggiungerlo e salvare qualcuno. Ma per ora resto a guardare.
Marz: Ah Ah ah..*finta risata* Molto divertente. Ora se hai finito esci prima che ti prendi un malanno con i vestiti zuppi d’acqua?*roteando gli occhi*
Pablo: Ho un gr..*andando giù e su* Un Grampo!!
Marz: Sii..certo venite a vedere lo show di Pablo Bustamante! Ma quale grampo!?
Pablo; Marizza aiuto!!
Marz: La smetti? Pablo esci di li ! Rischierai di ..
E senza riuscir a concludere la frase lui se ne va completamente sott’acqua , non visibile a causa delle bolle continue che emana volontariamente dalla sua bocca.
Marz: .. di annegare!
Forse per la decima volta ritorna in superficie e a questo punto non mi tocca che scendere ai suoi livelli infantili. Spero solo che ne valga la pena. Mi tolgo le scarpe e robe varie , rimanendo a piedi scalzi, con la massima comodità e dopo aver sospirato mi concentro a prender aria sufficiente .
Marz: Sei odioso!!
Dico prima di tuffarmi dritta in piscina. Sott’acqua , con le gote gonfie d’ossigeno , nuoto verso di lui smuovendo a tempo braccia e gambe. Prima fissavo le sue gambe muoversi per rimanere a galla , accorgendomi quindi anche della notevole profondità della piscina , e poco dopo secondi lo vedo immergersi anche la sua testa. Stringo i denti cercando di rimanere più calma possibile dato che ho avuto la dimostrazione che era soltanto una finta . Smette di dimenarsi come un idiota e abbozza un sorriso sornione che crea piccole bolle. A questo punto comunque mi avvicino a lui e velocemente lo riporto in superficie per dirgliene 4!
Marz: E io sarei la pazza!?!? *alzando la voce* Guarda come mi hai fatto bagnare idiota!
Ma neanche il tempo di riprender il fiato perso che lui scoppia spudoratamente a ridere quasi in faccia, mentre smuoviamo le gambe per rimanere a galla.
Marz: Ma che cosa ridi cretino??!!
A questo punto perdo il mio set control dandogli una spinta sufficiente per levarmelo da dosso dato che le sue mani lunghe iniziavano a posarsi in posti non adatti per lui.
Marz: Non voglio vederti mai più in tutta la vita mia!
Sentire la sua insopportabile risata dopo che mi sono tuffata completamente vestita e sentendo i miei capelli sgrondare d’acqua come se non ci fosse un domani è davvero opprimente. Mi fa venire quasi voglia di affogarlo con le mie mani , ma non ne vale sporcarsi la coscienza per un imbecille.
Marz: IDIOTA!
L’unica cosa che posso fare è schizzargli l’acqua rivolgendogli prima un occhiata trucida , dal quale mostro il mio stato elevato di incazzatura , poi le spalle mentre mi dirigo a nuoto alle scalette infondo alla piscina che prenderò per uscire da qui.
Pablo: Hai visto che mi ami?? *ridendo* Sei innamorata di me!!*sorridendo a pieni denti*
Marz: V*******O Pablo!! Vai a prendere in giro qualcun altro!!
A questo punto preferisco tapparmi le orecchie con l’acqua e rimanere in apnea per qualche secondo invece di sentire le sue immense stronzate. Quindi non dandolo più una certa importanza prendo tutta l’aria che può permettersi i miei polmoni e mi immergo del tutto. Smuovo animatamente braccia e gambe verso il fondo , nuotando automaticamente verso la parte opposta alla sua , puntando le scalette.
Lui sicuramente se la starà ridendo mentre io sfogo la mia rabbia , cresciuta a dismisura per le sue azioni folli , col nuoto. I miei capelli rossi fluttuano nell’acqua a ritmo con i miei movimenti mentre con gli occhi aperti riesco ad intravedere le scalette. L’ossigeno nei miei polmoni sta svanendo e a questo punto mi tocca risalire in superficie per proseguire il tragitto a nuoto normalmente.
Trovandomi sul fondo prendo l’iniziativa di darmi una spinta bella forte, che mi farebbe andare dritta su, poggiando il piede su una delle grate di aerazione della piscina ma proprio sul momento di darmi una spinta in su con le braccia il mio corpo si blocco di colpo. Sgrano gli occhi , rimanendo sempre sott’acqua o meglio ..intrappolata sott’acqua quando mi accorgo di essermi incastrata il piede a quella dannatissima grata.
Dinanzi al fiato che inizia a scarseggiare del tutto mi lascio sopraffare dal panico individuando cosa mi ha fatto incastrare. La cavigliera!! Quel dannatissimo regalo di Pablo si è incastrato perfettamente alla grata e nonostante spinga in su con violenza e faccio leva sull’altra gamba libera cercando di darmi una spinta, la situazione non cambia di niente. La colpa è tutta TUA PABLO!! Se solo non mi fossi buttata in piscina a quest’ora starei respirando tutta l’aria possibile invece di rischiarci le penne!
Di colpo mi sale quell’insopportabile bisogno di ossigeno e avendo passato altri secondi infernali a tentar di liberarmi dalla grata sono rimasta senza una sola molecola. La bocca si apre automaticamente ma stringendo gli occhi mi sforzo a concentrarmi un altro po’ a trattenere quel po’ di fiato portandomi la mano sulla bocca per richiuderla in modo che non mi vada l’acqua in gola. Quindi mi dimeno animatamente mentre una bolla dopo l’altra sale velocemente verso la superficie.
Stringo gli occhi sforzandomi a resistere ancora un altro po’ senza fiato che ormai mi sta facendo diventare viola e…annegare per davvero.
“Marizza devi impiegare le tue ultime forze e lottare!” Senza scoraggiarmi mi chino su me stessa arrivando a poggiare le mani sulla caviglia concentrandomi a non mollare del tutto per davvero ,ma niente il pezzo penzolante della cavigliera si è attorcigliato .
Ritento per la centesima volta di tornare in superfice ma il peso del bracciale ingarbugliato in questo maledetto cosino bianco opporre resistenza.
Schiudo le palpebre per evitare un ulteriore contatto del cloro sentendomi ormai quasi sfinita.
Ho bisogno d’aria…tanta aria il più presto possibile! Un ondata di acqua fredda si scontra contro la mia pelle e questo strano fenomeno mi incita a sollevare le palpebre d’istinto. Sgrano gli occhi vedendo Pablo finalmente nuotare dalla mia parte con un espressione preoccupata in viso. I miei occhi una volta avvicinato a me si specchiano nei suoi . Che ci fa lui qui? E’ venuto davvero a salvarmi?
All’improvviso la mia bocca si apre del tutto e questa volta davvero credo di non sopravvivere portandomi la mano su di essa per chiudermela e solo adesso Pablo mi prende per le braccia credendo che sarebbe riuscito a portarmi su in superficie con una spinta dal fondo ma si accorge che il mio corpo è bloccato.
Stringo violentemente le sue braccia smuovendolo animatamente mentre i miei occhi esprimono tutta la sofferenza che mi infligge il “non respirare” . Lui è il colpevole della mia situazione e sto scaricando la mia ira in questo movimento che non fa altro che peggiorare la situazione. Ma lui sembra esser rimasto impassibile al mio sfogo . Ormai debole mi porto per ultima cosa le mani strette in gola necessitando fiato prima che l’acqua arrivi nei miei polmoni. A quel punto giungerà la mia fine drastica.
Di colpo lui sale in superficie lasciandomi qui sola sotto mentre lui tranquillamente va a recuperare il fiato che io non posso permettermi! Continuo a dimenarmi rimanendo ostile a questa situazione sino a quando rivedo il corpo di Pablo sprofondare verso di me ed è solo a questo punto che sgrano gli occhi appena sento le sue mani prendermi il viso e poggiare le sue labbra alle mie. Altre piccole bolle raggiungono velocemente la superficie mentre sento finalmente il fiato uscire dalla sua bocca e arrivare nei miei polmoni. Socchiudo leggermente gli occhi estasiata da questa sensazione piacevole . Mi sta passando la sua aria..E’ salito in superficie solo per infondermi il suo ossigeno e continuare così solo per non farmi affogare.
Sentire però le sue labbra premere contro le mie mi infonde nel contempo una strana sensazione.
Mi sento a disagio , se fosse stato in un'altra occasione gli avrei dato una spinta bella forte e sicuramente un ceffone sul viso . Ma questa volta è diversa. Lui mi sta salvando e questo è una cosa assai rara per me.
Una volta rimasto senza fiato si stacca lentamente dalla mia bocca , dentro la quale ora ho fiato necessario per darmi ulteriori spinte mentre lui risale sopra sicuramente per prendere altro ossigeno.
Ce la devo fare! Ce la possiamo fare. Al pensiero che con lui stia avendo un contatto intimo con la bocca mi fa sorridere stupidamente accorgendomi solo ora di aver ancora un futuro , solo per merito suo.
Risento il suo corpo alle spalle e con un agile mossa mi volta dalla sua parte tenendomi questa volta stretta attorno alla vita. Questa volta non sono sole le sue labbra ad unirsi a me , ma anche il resto del suo corpo nel momento che mi attira a se per infondermi nuovamente l’ossigeno. Sembra che il tempo si sia fermato.
Le sue mani premono contro la mia schiena e le mie le lascio fluttuare nella piscina.
Nella mia mente è cessato il desiderio di respirare mediante il mio naso , ora non desidero altro che sentire la sua bocca premere contro la mia e passarmi tutta l’aria necessaria per bearmi di questo contatto così eccitante. I nostri capelli che fluttuano verso l’alto si mescolano tra di loro così come i nostri vestiti quando smuovo la gamba libera tentando ugualmente a liberare l’altro piede incastrato.
Mi rigenero un'altra volta del suo ossigeno e staccandosi lentamente mi guarda con i suoi occhi grandi e profondi che mi infondo tranquillità. E’ come se volesse dirmi “Ci sono io..a donarti tutto l’ossigeno sin che ce la faccio.” E così è..Risale velocemente rimanendo alcuni secondi di sopra per recuperare altro fiato mentre io stranamente riesco a smuovere il piede che era incastrato. Distolgo velocemente lo sguardo da Pablo ancora in superficie rivolgendo uno sguardo incredulo alla mia cavigliera finalmente snodata dalla griglia della piscina. Sorriso a pieni denti creando innumerevoli bolle che salgono subito su prendendo il mio piede finalmente libero, certa del fatto che sono ancora viva.
Mi trovo nuovamente Pablo dinanzi e dato che ci sta mi lascio afferrare nuovamente il viso per sentire le labbra premere contro le mie. Non si smuovono in modo sensuale ma mi basta questo contatto per sentire il mio cuore , non più battere per il terrore di annegare , ma sentirlo palpitare per lui .
Quando ho il fiato necessario per salire in superficie con lui mi stacco lentamente rivolgendogli un sorriso mentre gli mostro il piede . A questo punto fisso la sua espressione sott’acqua emanare una luce di gioia e senza aspettare altro mi afferra dalla vita e finalmente raggiugiamo insieme la superficie.
Immediatamente prendo una boccata d’aria a bocca aperta sputando automaticamente l’acqua ingerita mentre lui mi tiene stretta a se nuotando affannosamente verso il bordo piscina. Scombussolata dal momento di terrore mi lascio manovrare da lui senza riuscir a dire una sola parola , anche perché sto ancora rigettando l’acqua ingerita.
(IN QUESTA SCENA MI SONO ISPIRATA AL TELEFILM "FLOR" , VI LASCIO IL LINK DEL VIDEO SE VOLETE IMMAGINARVI MEGLIO LA SCENA ^_^ www.youtube.com/watch?v=fr985YQDiXQ )
Pablo: Marizza…
Boccheggiamo insieme facendomi poggiare la schiena al bordo piscina in modo che mi dia la spinta e uscire da questa dannatissima piscina dove ci stavo rimettendo le penne. Ma stargli così vicino , sentire i nostri nasi sfiorarsi in continuazione .. non aiuta il mio corpo a rispondere ai comandi del mio cervello.
I nostri respiri affannosi si mescola e stupidamente faccio cadere il mio sguardo sulle sue labbra leggermente arrossate per lo scambio di ossigeno subacqueo .
Per un secondo mi sale la voglia matta di ringraziarlo in un modo che non avrei mai immaginato di pensare sino a pochi minuti fa. Se prima gli ho urlato un “V******O” ora desidero solamente dirgli “Grazie” dopo un bacio passionale. Sento il cuore salirmi in gola ma proprio sul punto di socchiudere gli occhi, seguire il mio cuore stupidamente e poggiare le mie labbra sulle sue così tanto attraenti , sento le sue mani stringermi i fianchi sollevandomi in un abile mossa sino a sentire il suo gluteo tastare il bordo piscina.
Lo guardo con perplessità senza dirgli niente lasciandomi come prima manovrare dalle sue continue prese .
Pablo: Ce la fai?
Gli stringo la mano ,che poco fa mi ha teso, alzandomi da terra per riprendere dallo stato di scombussolamento. Tossico ancora cercando di eliminare ogni goccia d’acqua dalla mia gola mentre annuisco alla sua domanda sedendomi ad una panca ancora con i vestiti che sgrondano, diventando automaticamente più pesanti addosso.
Pablo: Ecco prendi questa.
Per i clienti l’hotel ha messo a disposizione anche un paio di asciugamano e la più grande la dona a me , avvolgendomi la schiena infreddolita per lo spavento . Il mio corpo sussulta per diversi brividi di freddo stringendomi sempre più nella calda asciugamano mentre lui non perde tempo ad asciugare se stesso ma al contrario , con un asciugamano più piccola ,si concentra ad asciugarmi le gocce che scivolano sul mio viso a causa del capelli bagnati .
Pablo: E’ passato..Tranquilla è passato.
Stringo le labbra fissando i suoi occhi esprimere la sua completa preoccupazione , nonostante mi abbia salvato. E a questo punto non mi tocca fare altro che metter da parte momentaneamente l’orgoglio.
Prendo un profondo respiro dal naso , beandomi della sensazione di respirare liberamente.
Marz: Ti … ringrazio tanto per avermi salvato la vita.
Mi stringo nella asciugamano evidentemente imbarazzata nell’accettar il livello a cui sono scesa.
Sicuramente inizierà a rimproverarmi , a prendermi in giro , a rinfacciarmi il salvataggio compiuto ma affermando alcune cose mi lascio sorprendentemente con un espressione facciale stupita ed incredula.
Pablo; Si .. ma non mi devi ringraziare perché Io volevo farti uno scherzo e per poco non è finito in tragedia.
Rivolge uno sguardo spento alla piscina che sino a pochi minuti fa mi aveva intrappolato senza ossigeno.
Solo il ricordo del motivo per cui mi ero tuffata mi spinge ad assumere un tono infastidito di voce per brevi istanti.
Marz: Si in effetti non è stato molto divertente …
Ma subito nella mia testa partono i flashback di ciò che ha fatto per salvarmi e a questo punto proseguo col discorso recuperando un tono di voce calmo e pentito.
Marz: Comunque anche io ho sbagliato perché non mi dovevo tuffare con la cavigliera al piede.
Abbassando lo sguardo vedo il suo regalo ancora intatto alla caviglia e questo particolare non so perché mi rasserena.
Marz: Alle piscine dovrebbero metter un cartello con su scritto “Vietato entrare in acqua con bracciali o cose che si possono incastrare!”
Accenno una piccola risata per sdrammatizzare l’accaduto , anche se me la sono vista brutta. Ma non sono un tipo che si fissa a ricordare a ciò che è andato incontro. Non passerò la mia vita a ripercuotere il passato.
Pablo: Sai una cosa Marizza?
Mi pone questa domanda a cui non do risposta , dato che sta proseguendo tranquillamente mentre con l’asciugamano continua ad asciugarmi lentamente il volto rivolgendomi i suoi occhi così profondi che mi fanno arrivare il battito alle stelle.
Pablo: Mi sono spaventato quando ti ho vista là sotto. Ho avuto paura che annegasti.
Marz. Bhè..anche io mi sono spaventata.*mordendomi leggermente le labbra* Mi hai salvato con il tuo metodo… di salvataggio.
Al sol ricordo il mio cuore subisce un attacco violento. Le labbra che per l’agitazione sto mordicchiando moderatamente sono state tastate dalle sue . Non c’è cosa migliore di sentire le labbra della persona amata entrare a contatto con le proprie.
Pablo: L’ho usato oggi per la prima volta…. Perdonami.
Marz. No ! Mi è piaciuto!
Esclamo come una stupida nel momento che ho visto la sua espressione rabbuiarsi , certo del fatto che mi sarei incazzata contro lui. Ma ecco che le sue labbra ritornano a creare quel sorrisetto malizioso, così come il resto del suo viso.
Marz: Cioè!.. Volevo dire m-mi ..mi è servito! Mi ha salvata! Mi ha aiutata!
Sparo frasi una dopo l’altra balbettando per la situazione compromettente che ho creato io dal nulla.
Marz: E’…è forte l’aria da polmone a polmone.
Sussurro estasiata al ricordo di quella sensazione piacevole.
Pablo: Passato da bocca a bocca.
Pronuncia accennando sempre più un sorriso dolce , che questa volta non sgretolo con i miei momenti di sclero.
Marz : Si..da bocca a bocca.
Ripeto completamente fuori uso a causa dell’acqua ingerita nel “quasi” annegamento , ma questo penso che se ne sia accorto anche lui ed è per questo che non si sta prendendo un ulteriore confidenza adesso.
Se avrei parlando con il solito Pablo a quest’ora chissà quanti capelli bianchi mi avrebbe fatto uscire.
Si è spaventato tanto quanto me.. forse perché ciò che mi ha detto prima era vero.. Ci amiamo..
Marz: Certo che è strano.. Tu compari come per magia e alla fine mi salvi la vita , mi aiuti , mi proteggi . Anche quando mi vengono i 5 minuti tu ci sei.*sorridendo*
Pablo: Soprattutto quando ti vengono questi famosi 5 minuti. *ridendo*
A questo punto mi lascio andare ad una piccola risata nella quale mi accompagna lentamente , lasciandomi sempre asciugare da lui con accuratezza e premura. Una volta sentito il mio corpo tornare alla propria temperatura ideali mi scosto dalla spalle la grande asciugamano per mettergliela in testa e asciugargli così i capelli che sgocciolavano ancora acqua , approfittando della posizione per distogliere lo sguardo dai suoi occhi che mi avrebbero fatto cadere in tentazione. Così col suo capo chino riesco a blaterare frasi alla massima velocità , sentendo il mio viso divampare calore per l’imbarazzo.
Marz: Io non ti capisco! A volte ti comporti come un tipo insopportabile , vigliacco , maschilista e antipatico. Poi all’improvviso ti butti in acqua , mi raggiungi e mi salvi la vita con un autocontrollo impressionante! Sembra che un giorno non mi sopporti e un giorno …ci tieni davvero a me..
Smetto di strofinargli i capelli con l’asciugamano e tutto spettinato rialza il capo rivolgendomi un tenero sorriso .
Pablo: Bhè ammetto che da quando ti conosco sono un po’ incoerente e che prima ero insopportabile , maschilista e tutto quello che hai detto.
Marz: *alzando le spalle* Bhè A volte dico anche cose buone dai.
Pablo:*inarcando il sopracciglio* Ah si? Bhà sarà forse che non me li ricordo. *accennando una risata*
Marz: Sei ..stato coraggioso..
Pablo:*sorridendo* Molto meglio dire..
Ammetto con un lieve sorriso sulle labbra , solo quando mi accorgo a cosa è andato in contro per salvarmi.
Marz: Potevi lasciarmi li sotto e andartene per conto tuo , esaurendo così il desiderio di entrambi: Quello di sparire l’uno dalla vita dell’altro.
Pablo: Non è il mio desiderio quello… e neanche il tuo.
Marz:*Abbassando il capo* Per un momento volevo ucciderti li sotto..
Pablo:*accennando un sorriso* Perché?
Marz: Perché ho associato quell’incidente a te.. Infondo la cavigliera è tua e se non ce l’avevo al piede non sarei quasi morta annegata.
Pablo: Sei stata accecata dall’ira quando mi hai sballottato sott’acqua da una parte all’altra quando sono giunto da te?*accennando una risata*
Marz:*Sorridendo divertita* Esattamente!
Pablo. Sai cosa ti dico..?
Poggia la sua mano sul mio viso leggermente infreddolito scostando automaticamente una ciocca bagnata di capelli .
Pablo: Salvarti era il mio unico scopo..e se quella cavigliera non si staccava da sola voglio che tu sappia che io avrei continuato a passarti l’aria sin quando il mio cervello riusciva a fare sopra e sotto e sopportare quel cambio di pressione. Sarei rimasto così per anni…
Marz: Non te ..l’avrei permesso..
Pronunciamo queste parole toccanti con un tono serio di voce , mentre ci fissiamo con aria incantata negli occhi dell’altro avvicinandoci poco a poco con i visi.
Pablo: Sei troppo importante per ..perderti.
Rimango estasiata dalla sua dolce confessione. Sentirsi dire queste cose provoca movimenti bruschi al mio pover cuore che oggi ha sopportato sin troppe cose.
Pablo: Sei così cara, così dolce . Ogni volta che ti guardo mi commuovo .
Tento di ritornare in me e non dar a vedere che queste parole mi stanno conducendo sulla cattiva strada secondo la teoria del mio orgoglio.
Marz: Che “carino” .*fingendo un sorriso* E’ questa la dici a tutte? E’ una bella frase .
Pablo: *sorridendo leggermente* Si ..ma con le altre non provo ciò che provo quando lo dico a te.
Ritorno nuovamente seria per un attimo , ponendogli con tutto il coraggio ciò che voglio sapere da tempo. Informazioni che mi danno il tormento da giorni , mesi ..
Marz: Questo vuol dire che..che a me lo dici con il cuore?
Pablo: Che cosa?
Chiede ugualmente con un sorriso tranquillo sulle labbra. E sembra proprio che si stia godendo questo mio momento di debolezza.
Marz: Ah tutto quello che hai detto!
Esclamo con un tono leggermente infastidito di voce a causa della sua finta incapacità di non aver capito cosa mi stia riferendo.
Marz: Che mi ami ,che sono dolce , che sono buona . Tutte le cose che mi hai detto ultimamente.. Le pensi sul serio ?
Accenno comunque un dolce sorriso incredulo sulle labbra sentendo i miei occhi emettere una luce strana mentre sento un emozione gradevole riscaldarmi il petto . Quel calore proviene proprio dal mio cuore che palpita ad ogni millimetro che avanziamo verso il viso dell’altro buttando l’occhio sulle labbra altrui.
“Drrin-Driin “
Proprio sul più bello sentiamo il cellullare di Pablo suonare in un angolo della piscina , poggiato prima di buttarsi volontariamente in piscina.
Pablo: Dannazione..
Mormora , facendosi ugualmente sentire , mentre si alza dalla panca e raggiunge il cellullare per rispondere tanto ormai quella stupida suoneria aveva rovinare l’atmosfera ideale creatasi con sforzo.
Marz: Aah mamma era proprio necessario inventare questo aggeggio?
Sussurro scioccata da questo “fagiolo” caduto nel momento sbagliato. Se solo non avesse ricevuto quella chiamata a quest’ora ci stavamo baciando. Però mi fermo un attimo a pensare. E se questo fosse stato un segno? Si..l’acqua ingerita mi stava portando a compiere una follia. Rischiarisco la mente e riprendo atto delle mie azioni. Automaticamente mi alzo di scatto più concentrata che mai a restarne fuori dai suoi giochetti perversi. Stavo cadendo nella sua trappola , stavo cedendo in un baratro senza fine dentro il quale avrei unicamente sofferto.
Pablo: Manuel parli seriamente? Tutti ubriachi??
Domanda con un tono incredulo e scioccato di voce continuandogli a parlare al telefono.
Pablo: Ma sono dei folli? E ti sembra giusto che ora debba venirli ad aiutare qui fuori? Santiago che ha detto?..*aspettando che parli* Ah alla faccia che li aveva avvisati.
Approfitto di questo momento per svignarmela come si deve, senza ricorrere a inutili e imbarazzanti spiegazioni . Lui sospira portandosi le mani alla tempia al pensiero di dover coricare a letto i suoi amici al quanto brilli mentre io a capo chino mi affretto verso l’uscita.
Lui , nonostante stia ancora parlando con Manuel , urla il mio nome incitandomi a fermarmi ma io niente . Esco da quel maledetto posto e percorro bagnata i corridori di questo hotel quasi correndo sino a chiudermi nella mia stanza. Mi poggio affannata alla porta chiusa portandomi la mano al cuore che batte per la corsa e per l’emozione .
Socchiudo gli occhi cercando di autoconvincermi di aver fatto la cosa giusta. Stavo commettendo un errore.. nel confessare i miei sentimenti , e a questo punto non mi pento della scelta presa.
Marz: Va…bene così!
Sussurro mentre tento di regolare il mio battito cardiaco..Ma una lacrima solitaria scende dai miei occhi bagnandomi leggermente il viso asciugato con premura da Pablo pochi minuti fa.
No che non va bene… è insopportabile tenersi tutto dentro senza potersi sfogare e urlare al mondo ciò che provo per un ragazzo che non so se mi ama realmente ..o mi sta prendendo in giro.
Marz: Sono così confusa!
Mi metto così le mani tra i capelli completamente bagnati , disperandomi silenziosamente sino a quando decido di eliminare tutto i residui dell’incidente con una bella doccia calda che al rientro delle mie amiche in stanza mi conduce direttamente tra le braccia di Morfeo. Non gli ho raccontato cosa ho rischiato , ne con chi ho trascorso la serata . Ho solamente sentito la breve descrizione della città notturna e dopo un “Buona notte” ho stroncato la conversazione per l’immensa stanchezza fisica e mentale.
E così è stato. Mi Sono addormentata di peso morto cercando di non pensare ad altro..a lui.

Manuel

Manu: Oggi sei mattutino?
Accenno una risata mangiucchiando una fetta biscottata coperta di uno strato di Nutella mentre vedo Pablo sedersi accanto a me , poggiandosi mezzo addormentato sul tavolo della zona ristoro dell’hotel.
Pablo: Sono esausto!
Borbotta con un tono notevolmente assonnato , deducendo subito di aver trascorso la notte in bianco.
Manu:*ridendo* Immagino che sia stata una notte lunga con Thomas e Guido ubriachi.
Pablo: Non so come tu possa essere così energico stamattina. Ma giuro che mi vendicherò di quei due scalmanati . Ubriacarsi durante una gita poi.. Davvero poco geniale.
Si sistema poco a poco , mettendosi composto sulla sedia morbida mentre rivolge uno sguardo assonnato fuori dall’ampia finestra accanto a noi , fissando la siepe e i fiori di questo piccolo giardino che attornia il locale.
Manu: Che fai non mangi?
Gli indico con lo sguardo i cornetti fumanti posti al centro del tavolo , attorniati poi da succhi d’arancia , te o latte caldo e cose varie da leccarsi i baffi .
Manu: Hai una vasta scelta amico.*sorridendo* Io ne approfitterei se fossi in te.
Mi abbuffo come ogni mattina di queste pietanze , gustandone sino all’ultima briciola dopo quel che ho pagato per questa gita scolastica.
Manu: E poi ti aiuterebbe a riacquistare una bella cera sul viso. Sembri uno zombie oggi.*ridendo*
Pablo: Come già di ho detto non ho dormito stanotte.
Il suo sguardo perso all’orizzonte mi fa dedurre diverse cose che oso chiedergli con discrezione.
Manu: Dalla tua espressione..non centrano solo Thomas e Caffè. Vero?
Il suo lungo sospiro sonoro la dice gran lunga e subito dopo annuisce il capo rivolgendomi lentamente il suo sguardo.
Pablo: Esattamente. La mia mente è stata altrove tutta la notte.
Manu: Fammi indovinare..
Opto qualcosa che mi frulla nella testa mentre sorseggio ad intervalli un bel bicchiere di latte caldo.
Manu: Centra Marizza.
Lui sospira nuovamente chinando di poco la testa nascondendo con i suoi ciuffi ribelli di capelli biondi l’espressione amareggiata e afflitta in viso.
Manu: Tieni bevi un po’ questo. Ti farà bene e ti rinvivirà nel ben che non si dica.
Gli porgo una tazzina colma di caffè forte che lui accetta senza batter ciglia e che inizia a sorseggiare lentamente sino a trovare il coraggio di iniziare il racconto.
Pablo: L’hai capito da ieri sera? Quando , mentre parlavo con te , l’ho chiamata e incitata di “non andare via” ?
Manu: Inutile negarlo. Si ..ma non ho voluto porti domande vaghe. Non era neanche il momento ideale sinceramente. Allora..*mangiucchiando un cornetto* Cosa è successo esattamente?
Pablo: Ieri sera ho trascorso la serata peggiore della mia vita.
Manu: Come mai?*chiedo confuso*
Pablo: Te lo spiego in poche parole anche perché non ho così tanta voglia di ripercuotere quei momenti.
Manu:*alzando le spalle* Come desideri. Sappi che sono qui per aiutarti amico.*sorrido*
Pablo: Bhè.. Io e lei eravamo gli unici a non esser usciti , o almeno credo . Lei mi ha raggiunto nella zona comune . Abbiamo parlato e come sempre toccato tasti dolenti che ci hanno fatto ulteriormente allontanare. Nel pullman..voleva baciarmi ma alla fine non l’ha fatto.
Manu: Cosa??
Chiedo alzando leggermente il tono di voce ora incredulo.
Pablo: Si suona strano..lo so.*accennando un piccolo sorriso* Ho tentato in tutti i modi di fargli ammettere ciò che stava realmente compiendo ma niente. Ha tentata la fuga ma senza accorgercene ci siamo trovati nella piscina comune dell’albergo.
A questo punto quel lieve sorriso si sgretola mentre mi rivolge lo sguardo che sino ad ora era posto in una zona a caso.
Manu: E?
Chiedo con un pizzico di curiosità. Infondo quei la storia di quei due mi ha sempre affascinato. Rispecchiava in qualche modo la mia situazione sentimentale che ieri sera però ha raggiunto il culmine di felicità.
Pablo: Tra una discussione all’altra mi venne in mente un idea divertente. Mi sono tuffato vestito in acqua e improvvisato un annegamento. Bhè lei tra una lamentela e l’altra alla fine si è tuffata anche lei salvandomi in qualche modo .
Manu: *accennando una risata* Sei davvero pazzesco Pablo. Sin dove arriverai per richiamare la sua attenzione? *scuotendo il viso* Sei un mito comunque.
Pablo: Mica tanto per quello che è successo dopo. *sollevando le sopracciglia* Ha rischiato di annegare lei sul serio però.
Butto giù con sforzo l’ultimo boccone rivolgendogli un espressione scioccata mentre spalanco di poco la bocca.
Manu: Che?? Ma cosa diamine è successo? Pablo spiega che non sto capendo.
Pablo:*prendendo un bel respiro* Ovviamente mi sono messo a ridere quando mi ha “salvato”.. *facendo il segno con le dita*.. e lei si adirata di non poco. Si è tuffata nuotando sott’acqua verso le scalette per uscire dalla piscina. Per lunghi secondi non la vedevo risalire solo quando ho visto delle bolle salire in superficie mi sono tuffato e li l’ho vista dimenarsi mentre teneva la cavigliera del piede incastrata in una sorta di grata.
Manu: Oh mio Dio..*dilatando le pupille* Era rimasta incastrata!! Ma come..!?
La confusione e la preoccupazione al sol pensiero mi induce a non creare la giusta domanda da porgli.
Pablo: Tentava e tentava con sforzo di risalire per recupere fiato ma non ce la faceva . Era intrappolata per bene .
Manu: Immagino che tu l’hai salvata in qualche modo! Povera Marizza..se la sarà passata veramente brutta!
Pablo:*annuendo* Si.. è stato terribile. Non so come mi è passato per la mente l’unica idea utile per farla sopravvivere. Era veramente rimasta senza fiato. Velocemente gli ho passato tutta la mia aria attraverso…
Indugia un secondo sulla continua , forse a causa del suo cuore che palpita al sol ricordo. Ma posso subito immaginare ciò che ha fatto per salvarla e a questo punto accenno un tenero sorriso sulle labbra , colpito dal suo altruismo.
Pablo: ..attraverso una respirazione bocca a bocca. Ho proseguito con questo metodo due , tre volte sino a quando in qualche modo la cavigliera si è sbloccata.
Manu: Ma è magnifico!*sorridendo a 32 denti* Di colpo?
Pablo:*annuendo* Si penso che sia stato i giri su se stessa di Marizza mentre ci bac..*colpo di tosse*Mentre gli passavo l’aria.
Sorrido sotto i baffi vedendo il suo viso diventare paonazzo per l’imbarazzo distogliendo contemporaneamente lo sguardo riportandolo alla finestra mentre finisce di sorseggiare il caffè forte.
Manu: Immagino che ti sei preoccupato..
Pablo: Tanto..
Manu:*sorridendo* E gliel’hai detto?
Pablo: Certo che si.. E’ stata tutta colpa mia . Se lei ha rischiato di annegare sul serio è stata solo colpa del mio stupido scherzo.
Manu: Non pensarci più ora Pablo: Pensa solo che Marizza sta bene solo..grazie a te.
Pablo: Poi..abbiamo parlato di cose serie..riguardanti i nostri sentimenti.
Prosegue a parlare tenendo sempre lo sguardo perso nei ricordi.
Pablo: Stavo per dirgli che la amo..più di qualunque altro al mondo prima di lasciarci trasportare da un vero bacio.
Manu:*sorpreso* Vi stavate per baciare?
Pablo: Si se non fosse stato per un certo individuo che ha telefonato nel momento sbagliato.
A questo punto mi rivolge un occhiata trucida con i suoi occhi gelidi mentre io mi lascio trasportare da una risatina divertita e nel contempo imbarazzata nell’aver rovinato l’atmosfera ideale sicuramente creata tra i due.
Manu: Perdono.*alzando le mani in segno di innocenza* Non lo potevo minimamente immaginare!*ridendo*
Lui sembra accennare un piccolo sorriso divertito deciso a sorvolare sulla mancata dichiarazione d’amore.
Pablo: Infondo non è stata colpa tua.. Ha seguito infine il suo orgoglio e ..ha preferito preservarsi invece di soffrire al mio fianco.
Manu: Ma voi due vi amate. Perché non lo accettate?
Pablo: Vorrei.. ma lei mi infonde una strana insicurezza se si tratta di cose romantiche o di accettare quel che provo per lei.
Manu: Proprio lei? Ti infonde insicurezza? *ridendo incredulo* Ah Pablo penso che ieri il cloro non abbia fatto male solo a Marizza , anche a te direi. Non dire sciocchezze. Tu straami quella pazza e non ti appendere agli specchi solo perché non trovi il coraggio necessario per spiegargli la situazione.
Pablo: Ne stai parlando come se avessi vissuto la mia identica esperienza . Manuel capisci che io e lei non facciamo altro che dirgli “Ti odio” di la e “Ti Odio” di qua? *allibito* E’ impossibile che seppelliamo il rancore cresciuto per le nostre azioni all’improvviso.
Manu: Secondo me invece è più che possibile se solo ci si crede.
Pablo: Pft..forse per te. Ti ricordo che sto avendo a che fare con Marizza Pia Spirito e non con una qualunque. E’ una sfida assai dura resistere a ciò che provo per lei. Ma ora ti prego , leviamo questo argomento davanti . Non voglio che arrivi e senta che stiamo parlando di lei. Non ho proprio la testa di sentire il suo sclero di prima mattina.
Si strofina gli occhi ora non tanto assonati come prima sbadigliando poco dopo.
Pablo: Su dai.. *sorridendo* Raccontami qualcosa di te.
Manu: Pronto alla new più succulente dell’anno?
Sorrido a pieni denti euforico e pronto a dirgli la novità più sensazionale.
Pablo: Mi incuriosisci!*ridendo* Dai su sputa il rospo.
Manu: Mi sono messo con Mia. *sorridendo* Non è grandioso?
Pablo: Ma è grandioso!! Finalmente ci sei riuscito! Ti faccio i miei più cari complimenti amico!
Manu: *sorridendo* E’ riuscita ad accettare ciò che provo per lei ed è solo per questo che mi sono permesso di darti qualche consiglio a riguardo. Pensa a me e Mia. Era umanamente impossibile vedere un futuro al suo fianco e ora guardala..
Sorrido dolcemente incitando Pablo di voltarsi e fissarla fare la sua entrata da perfetta diva d’Hollywood.
Manu: E’ tutta mia..Ci amiamo..da morire.
La scena sembra andare a rallentatore. Nonostante siano solo le 8 del mattino lei sprizza bellezza da tutti i porri mentre saluta con un alzata elegante di mano i suoi compagni seduti agli altri tavoli. Poi volta il capo dalla mia parte individuandomi tra la folla mentre accenna un sorriso a pieni denti mentre io fisso incantato i suoi capelli oscillare armoniosamente ad ogni passo lento ma deciso che compie , come se stessi assistendo ad uno spot pubblicitario a rallentatore.
Mia: Amore mio Buongiorno.
Finalmente mi raggiunge e solo quando sento le sue labbra posarsi sulle mie ritorno in me , ammirandola in tutta la sua bellezza.
Manu: *sorridendo* Buongiorno tesoro..
Xx: Ah questa proprio mi mancava!





EHEHEHE va bè penso che si sia capito chi è la persona alla fine! Quindi che dire? Continuate a seguire la storia per scoprire come proseguirà!!! *----* A prestooooo!!!
view post Posted: 17/11/2016, 23:03 Spirito Ribelle! - Fan Fiction
Aaaaawn ma che teneraaaaaa !!! *---* Grazie ...sto piangendo!!! SONO DAVVERO COMMOSSA! Mi piacerà di certo Noemi! Anzi la STRAAMERO'!!! Sei tenerissima !! tvtttb!

p.s. Si è il 29 xD Aauahuaha esatto *-*
1155 replies since 1/11/2012